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IL DRAGO BIANCO
(The White Dragon, 1978)
Questo libro irreverentemente dedicato
ai miei fratelli
HUGH e KEVIN
per le nostre rivalit giovanili, e
per l'affetto e la piena dedizione
che nascono dagli scontri di giovent
INTRODUZIONE
Come per molti altri autori dalla produzione non vastissima ma dignitosa, anche per Anne McCaffrey la notoriet, la fama addirittura, legata
ad un particolare soggetto, argomento o ciclo. Nonostante abbia pubblicato altri romanzi interessanti la scrittrice irlandese rimane e rimarr quella dei draghi. Sono ormai trascorsi oltre dieci anni da quando John
Campbell ospit su Analog dell'aprile 1967 una novelette intitolata Weyr
Search, firmata da un nome non autorevole n molto popolare. Da allora
la serie dei Dragonieri di Pern ha recato ad Anne McCaffrey autorevolezza tra gli scrittori specializzati e popolarit presso gli appassionati di
fantascienza. Con quel romanzo breve vinse un Hugo nel 1968; l'anno
dopo venne assegnato un Nebula al seguito della vicenda, l'altro romanzo
breve Dragonrider, pubblicato sempre da Analog (i due titoli, pi un terzo
episodio conclusivo scritto appositamente, formarono il volume Dragonflight, primo della trilogia dei Dragonieri). Il secondo libro del ciclo,
Dragonquest, entr poi in finale nello Hugo del 1971.
Da allora sono passati sette anni: Anne McCaffrey si forse dimenticata del pianeta Pern, della Stella Rossa, dei Dragonieri? Neanche per idea:
gi nel 1975 appariva in edizione limitata presso la NESFA, una piccola
casa editrice amatoriale, il volumetto A Time When, breve continuazione
di Dragonquest. Quindi facevano seguito Dragonsong e Dragonsinger rispettivamente nel 1976 e 1977: storie laterali del ciclo principale aventi
come protagonista una bimba appartenente alla Corporazione degli Arpisti.
Infine nel 1978 ha visto la luce The White Dragon, un ponderoso volume rilegato che comprende l'episodio intitolato A Time When, e si colloca
ticamente, ruota l'intera trama ed essi sono, sia direttamente, che indirettamente, causa e tramite di quasi tutti gli avvenimenti. Inoltre, la scrittrice
ha avuto il coraggio non solo di porre almeno parzialmente in secondo
piano i protagonisti dei primi due volumi, F'lar e Lessa, ma addirittura di
metterli in una luce non del tutto positiva o comunque simpatica, a causa
delle loro prese di posizione. Primeggia invece ancora la figura di Robinton, il Maestro Arpista, che gi in Dragonquest muoveva le fila degli avvenimenti da dietro le quinte.
La bellezza di questo terzo romanzo risiede comunque - almeno per noi nell'argomento di fondo, che l'adolescenza di Jaxom ed il suo trasformarsi da ragazzo a uomo, da pupillo a rappresentante del Sangue di Ruatha, da sottoposto al Reggente Lytol a Signore della propria Fortezza.
una maturazione che avviene a poco a poco, nel fisico come nel carattere
e nella personalit, ed segnata dal sorgere alla coscienza di determinati
valori, nel tentativo di seguire il consiglio del suo tutore: Pensa obiettivamente. Non puoi governare gli altri fino a quando non avrai imparato a
controllare te stesso e ad avere una visione pi ampia. Cos, poco alla
volta, il mondo della giovinezza (o meglio, il mondo visto con gli occhi
della giovinezza) trascolora sino a scomparire per essere sostituito da
quello degli adulti, con i relativi problemi e responsabilit.
Sono forse le pagine migliori di Anne McCaffrey, quelle in cui la scrittrice riesce a dare un maggiore accento di verit e verisomiglianza alla
societ di Pern e al piccolo mondo dei suoi protagonisti. In questo
aiutata da uno stile quanto mai fluido e piacevole, e da un tentativo di
coralit della vicenda abbastanza riuscito. Coralit nel senso di muovere contemporaneamente sulla scena pi personaggi (umani e no), di proporre pi stati d'animo, d'impostare pi problemi.
Una volta, Poul Anderson scrisse che per dare l'impressione di vissuto alle sue descrizioni vi coinvolgeva pi sensi alla volta, mai comunque meno di due. La McCaffrey cerca invece di coinvolgere - specie nei
fitti dialoghi - i riferimenti a pi di un personaggio, descrivendo le diverse
reazioni che in ciascuno provocano simultaneamente le stesse parole. Naturalmente, non si tratta solo di personaggi umani. Draghi e lucertole di
fuoco, come s' gi accennato, funzionano quali casse di risonanza dei
sentimenti, rendendoli pi potenti. I dialoghi diventano allora delle vere
antologie di sensazioni multiple.
Si concluder il ciclo dei Dragonieri di Pern? Forse nemmeno l'autrice lo sa con esattezza. Comunque, The White Dragon contiene un nume-
PREMESSA
Rukbat, nel Settore del Sagittario, era un'aurea stella della classe G. Aveva cinque pianeti, due fasce di asteroidi ed un mondo anomalo, che aveva attirato e trattenuto in quegli ultimi millenni. Quando gli uomini avevano colonizzato il terzo pianeta di Rukbat chiamandolo Pern, avevano fatto
poco caso allo strano mondo che ruotava intorno al primario adottivo in
un'irregolare orbita ellittica. Per due generazioni, i coloni prestarono scarsa
attenzione alla fulgida Stella Rossa... fino a quando il percorso del vagabondo lo port vicino al fratellastro, al perielio. Quando tali aspetti astronomici erano normali, non alterati da congiunzioni con altri pianeti del
sistema, la forma di vita indigena del mondo vagante cercava di attraversare il varco tra la sua patria e l'altro pianeta, pi temperato e ospitale. In
quelle occasioni, i Fili argentei cadevano dai cieli di Pern, distruggendo
tutto ci che toccavano. Le perdite subite inizialmente dai coloni furono
tremende. Di conseguenza, durante la successiva lotta per sopravvivere e
combattere la minaccia, i tenui contatti fra Pern e il pianeta patrio si spezzarono.
Per domare le incursioni dei temutissimi Fili - poich i Pernesi avevano
smantellato le loro navi da trasporto sin dai primi tempi, e avevano rinunciato alla tecnologia, che aveva poca importanza su quel pianeta pastorale gli uomini pi decisi intrapresero un'iniziativa a lungo termine. La prima
fase comport l'allevamento di esseri indigeni di quel mondo, estremamente specializzati. Uomini e donne dotati di elevato livello di empatia e di
una certa innata facolt telepatica vennero addestrati ad usare ed a preservare quegli insoliti animali. I draghi - cos chiamati in ricordo della mitica
bestia terrestre cui somigliavano - avevano due caratteristiche preziose:
potevano trasferirsi da un luogo all'altro istantaneamente e, dopo aver masticato pietre sature di fosfina, emettevano un gas fiammeggiante. Poich i
draghi volavano, potevano carbonizzare i Fili a mezz'aria, e sottrarsi alle
devastazioni che quelli causavano.
Occorsero parecchie generazioni per sviluppare al massimo le capacit
potenziali dei draghi. La seconda fase della progettata difesa contro le
mortali incursioni avrebbe richiesto un tempo ancora pi lungo. Infatti i
Fili, spore fungoidi che attraversavano lo spazio, con insensata voracia
divoravano tutta la materia organica e, una volta giunti al suolo, vi si seppell vano e proliferavano con terrificante rapidit. Perci venne realizzato
un simbiote dello stesso ceppo per combattere il parassita, e la larva risul-
tante fu introdotta nel terreno del Continente Meridionale. Il piano originale stabiliva che i draghi avrebbero costituito la protezione visibile, incenerendo i Fili finch erano in aria, e difendendo le abitazioni e il bestiame dei
coloni. La larva-simbionte avrebbe protetto la vegetazione divorando i Fili
che riuscivano a sfuggire al fuoco dei draghi.
Gli ideatori della difesa in due fasi non avevano tenuto conto dei cambiamenti n della realt geologica. Il Continente Meridionale, in apparenza
pi. ameno della pi aspra terra settentrionale, risult instabile, e l'intera
colonia fu costretta a trasferirsi al Nord, per cercare scampo dai Fili nelle
grotte naturali delle masse rocciose che costituivano lo scudo continentale.
La prima colonia, Fort, costruita sulle pendici orientali della Grande Catena Occidentale, divenne ben presto troppo piccola per ospitare tutti gli
abitanti. Un altro insediamento fu creato un po' pi a Nord, in riva a un
grande lago, accanto ad una parete piena di caverne. Ma la Fortezza di
Ruatha, come veniva chiamato quell'insediamento, divenne sovraffollata in
poche generazioni.
Poich la Stella Rossa sorgeva ad Est, gli abitanti di Pern decisero di
creare una fortificazione nelle montagne orientali, se si fossero trovate
caverne adatte. Soltanto la roccia e il metallo, che sfortunatamente erano
poco frequenti su Pern, erano inattaccabili per i Fili brucianti.
I draghi, alati, caudati e alitanti fuoco, avevano nel frattempo raggiunto
dimensioni che richiedevano sistemazioni pi spaziose di quelle offerte
dalle fortezze ricavate nei fianchi degli strapiombi. Ma gli antichi coni dei
vulcani spenti, crivellati di grotte, uno sopra la prima Fortezza, l'altro tra i
monti di Benden, erano adatti, e richiedevano solo poche migliorie per
diventare abitabili. Tuttavia, quei progetti consumarono l'ultimo combustibile per le grandi macchine tagliapietre, che erano state programmate per
le normali attivit minerarie e non per svuotare intere montagne. Le Fortezze ed i Weyr creati in seguito dovettero essere scavati a mano.
I draghi e i loro cavalieri, lass tra le vette, e il popolo comune nelle fortezze-grotte, svolgevano i loro compiti differenziati; e gli uni e gli altri
assunsero abitudini che divennero consuetudini e che poi si consolidarono
in tradizioni incontrovertibili come leggi.
Venne poi un periodo di duecento Giri del pianeta Pern intorno al suo
primario, durante il quale la Stella Rossa si trov dall'altra parte della sua
orbita irregolare, gelida prigioniera della solitudine. Nessun Filo cadde su
Pern. Gli abitanti eliminarono i segni delle devastazioni e coltivarono cereali, piantarono frutteti con i semi preziosi che avevano portato con loro,
pendenti da ogni affiliazione alle Fortezze. Ogni Maestro di una Sede doveva fedelt solo al suo Gran Maestro... una carica elettiva assegnata in
base all'efficienza e alla capacit amministrativa. Il Gran Maestro era responsabile della produzione delle sue Sedi e della distribuzione, equa e
imparziale, su base planetaria e non provinciale.
Ai vari Signori delle Fortezze e ai Maestri delle Arti spettavano certi diritti e privilegi; e naturalmente, altri spettavano ai dragonieri, da cui tutto
Pern si attendeva protezione durante la Caduta dei Fili.
Talvolta, la congiunzione dei cinque pianeti naturali di Rukbat impediva
alla Stella Rossa di passare cos vicina a Pern da lanciare le sue terribili
spore. Per i Pernesi, quelli erano i Lunghi Intervalli. Durante tali intervalli
la popolazione, felice, prosperava e si moltiplicava, spargendosi sul territorio, scavando altre Fortezze nella roccia, nell'eventualit di un ritorno dei
Fili. Ma i Pernesi si erano lasciati prendere dalle attivit quotidiane al punto che preferivano credere che la Stella Rossa non rappresentasse pi un
pericolo.
Nessuno si rendeva conto che restavano pochi draghi per pattugliare i
cieli, e che su Pern era rimasto un solo Weyr di dragonieri. Poich la Stella
Rossa non sarebbe tornata che dopo molto tempo - ammettendo che tornasse - perch preoccuparsi? Nel volgere di cinque generazioni i discendenti degli eroici cavalieri dei draghi erano caduti in disgrazia; le leggende
delle imprese passate e la ragione stessa della loro esistenza erano state
dimenticate o disprezzate.
Il primo volume de I dragonieri di Pern, Volo di drago, s'inizia quando la Stella Rossa, obbedendo alle leggi naturali, incominci ad avvicinarsi
a Pern, ammiccando con il minaccioso occhio rosso alla sua antica vittima.
Un uomo solo, F'lar, cavaliere del drago bronzeo Mnementh, credeva nelle
antiche leggende. Il suo fratellastro F'nor, cavaliere del drago marrone
Canth, ascoltava le sue argomentazioni e gli credeva. Mentre l'ultimo uovo
dorato d'una regina morente s'induriva sul Terreno della Schiusa del Weyr
di Benden, F'lar e F'nor videro l'occasione propizia per assicurarsi il dominio del Weyr. Alla ricerca di una donna volitiva destinata a cavalcare la
futura regina, F'lar e F'nor scoprirono Lessa, unica superstite del fiero Sangue della Fortezza di Ruatha. Lessa aveva impresso lo Schema dell'Apprendimento alla giovane Ramoth, la nuova regina, ed era divenuta Dama
del Weyr di Benden. Poi il bronzeo Mnementh, il drago di F'lar, aveva
accompagnato la giovane regina nel suo primo volo nuziale, e F'lar era
divenuto Comandante del Weyr degli ultimi dragonieri di Pern.
Poi i tre - Lessa, F'lar e F'nor - costrinsero i Signori delle Fortezze e gli
Artigiani a riconoscere l'imminenza del pericolo e a preparare il pianeta
quasi indifeso contro i Fili. Ma era dolorosamente evidente che i duecento
draghi del Weyr di Benden non erano in grado di proteggere tutte le comunit sparse per ogni dove. Nei tempi antichi erano stati necessari sei
Weyr, quando il territorio abitato era assai pi ridotto. Era stato addirittura
compiuto un tentativo inutile di colonizzare il continente meridionale, ormai semidimenticato. Ma non era servito a nulla.
Tuttavia, imparando a guidare la sua regina in mezzo, tra un luogo e l'altro, Lessa scopr che i draghi potevano teletrasportarsi in mezzo anche nel
tempo. Rischiando la vita e l'unico drago regina di Pern, Lessa e Ramoth
tornarono indietro nel tempo di quattrocento Giri, prima della misteriosa
scomparsa degli altri cinque Weyr, immediatamente dopo che si era compiuto l'ultimo Passaggio della Stella Rossa. I cinque Weyr, che avevano
come unica prospettiva il declino del loro prestigio e la noia dell'inattivit
dopo tutta un'esistenza di emozionanti combattimenti, accettarono di aiutare il Weyr di Lessa. Si spostarono avanti nel tempo, e salvarono Pern.
Il secondo volume de I dragonieri di Pern, La cerca del drago, riprende il racconto sette Giri pi tardi, quando l'iniziale gratitudine ed il sollievo
delle Fortezze e delle Arti erano ormai sbiaditi e inaciditi. Gli stessi Antichi non amavano quel Pern del futuro in cui ora si trovavano a vivere
Quattrocento Giri avevano apportato troppi sottili cambiamenti. Gli Antichi, abituati ad una popolazione pi grata e sottomessa, si trovavano in
dissidio con i Signori delle Fortezze e le Sedi delle Arti... e soprattutto con
il Weyr di Benden ed i suoi governanti troppo liberali.
La tensione tra le due fazioni esplose in un banale litigio che vide coinvolti F'nor e un Antico dragoniere di Fort. F'nor venne inviato nel Continente Meridionale, da poco nuovamente colonizzato, per guarire della ferita ricevuta. Nel frattempo, F'lar affront l'Antico, T'ron del Weyr di Fort,
in una riunione cui erano presenti tutti i Comandanti dei Weyr, tranne due.
In quella riunione fu deciso ben poco, ma risult evidente che gli Antichi
non si assumevano le rispettive responsabilit come avrebbero dovuto. Le
argomentazioni di F'lar indussero D'ram, Comandante del Weyr di Ista, e
G'narish del Weyr di Igen, entrambi Antichi, a considerare con maggiore
obiettivit i loro contemporanei. I Fili avevano preso a cadere nei momenti
pi impensati e le tavole, scrupolosamente preparate da F'lar in base alle
Antiche Cronache, avevano inspiegabilmente perduto la loro validit. A
questo punto Robinton, il Maestro Arpista di Pern, e il Maestro Fabbro,
libero di volare lontano dalle canzonature che era stato sempre costretto a
sopportare da parte del suo fratello di latte e dei suoi amici.
Vedi, cominci N'ton, aggrottando leggermente la fronte e incrociando le braccia sulla tunica bagnata, Ruth non veramente bianco.
Jaxom fiss incredulo il suo drago. No?
No. Guarda: la pelle ha ombre marroni ed oro, e screziature azzurre o
verdi sul fianco.
Hai ragione! Jaxom batt le palpebre, sorpreso di scoprire qualcosa di
nuovo nel suo amico. Immagino che i colori si notino molto di pi perch
cos pulito, e perch il sole cos luminoso, oggi! Era un grande piacere, per lui, poter discorrere del suo argomento favorito con un interlocutore
esperto.
Si direbbe che abbia tutti i colori dei draghi, anzich non averne nessuno, continu N'ton. Pos una mano sull'angolo della spalla muscolosa di
Ruth, poi inclin la testa, scrutando i poderosi quarti posteriori. Ed
splendidamente proporzionato. Sar piccolo, Jaxom, ma magnifico!
Jaxom sospir di nuovo, raddrizzando inconsciamente le spalle e gonfiando il petto per l'orgoglio.
N troppa carne, n troppo poca, eh, Jaxom? N'ton diede una gomitata
alla spalla del ragazzo, con un sogghigno ironico, in ricordo di tutte le volte che Jaxom era stato costretto ad invocare l'aiuto del Comandante del
Weyr per curare un'indigestione di Ruth. Erroneamente, Jaxom aveva creduto che, se fosse riuscito a ingozzare a sufficienza Ruth di cibo, il piccolo
drago sarebbe cresciuto quanto i suoi compagni di covata. I risultati non
erano stati dei migliori.
Credi sia abbastanza forte per portarmi in volo?
N'ton gli lanci un'occhiata pensierosa. Vediamo: gli hai impresso lo
Schema dell'Apprendimento un Giro fa, la scorsa primavera, e adesso siamo nella stagione fresca. Quasi tutti i draghi finiscono di crescere durante
il loro primo Giro. Non mi sembra che Ruth sia aumentato d'una mezza
spanna negli ultimi sei mesi, e quindi dobbiamo dedurre che abbia completato la crescita. Su, andiamo, continu, al triste sospiro di Jaxom. pi
alto di mezza testa di qualunque animale corridore, no? E quelli si possono
cavalcare per ore senza che si stanchino, veto? E tu non sei pesante come
Dorse.
Ma volare tutta un'altra cosa, no?
esatto; ma le ali di Ruth sono proporzionate al suo corpo quanto basta per sostenerlo in volo...
delle Fortezze avevano deciso che Jaxom doveva cercare di allevare a Ruatha il piccolo drago?
Levando lo sguardo verso le alture dei fuochi, Jaxom not che il bronzeo
Lioth di N'ton stava muso a muso con Wilth, l'anziano drago marrone di
guardia. Si chiese di cosa stavano parlando, quei due. Del suo Ruth? Della
prova di quel giorno? Not alcune lucertole di fuoco, minuscole cugine dei
grandi draghi, che volteggiavano pigramente sopra i due enormi esseri
alati. Gli uomini stavano conducendo i wherry e gli animali corridori dalle
stalle ai pascoli, a nord della Fortezza. Il fumo usciva dalla fila dei capanni
pi piccoli che fiancheggiavano la rampa verso il Grande Cortile e il bordo
della strada dell'Est. A sinistra della rampa, adesso, venivano costruiti
nuovi edifici, poich i recessi interni della Fortezza di Ruatha erano considerati insicuri
Quanti figli adottivi ha Lytol alla Fortezza di Ruatha, Jaxom? chiese
improvvisamente N'ton.
Figli adottivi? Nessuno, signore. Jaxom aggrott la fronte. Sicuramente N'ton doveva saperlo.
E perch? Tu devi frequentare altri del tuo rango.
Oh, accompagno spesso il Nobile Lytol in visita alle altre Fortezze.
Non alludevo alle amicizie, quanto al fatto di avere qui compagni della
tua et.
C' il mio fratello di latte, Dorse, ed i suoi amici degli edifici esterni.
S, vero.
Qualcosa, nel tono del Comandante del Weyr, spinse Jaxom a lanciargli
un'occhiata: ma la sua espressione era impenetrabile.
Vedi spesso Felessan di questi tempi? Ricordo che combinavate guai a
non finire, voi due, al Weyr di Benden.
Jaxom non riusc a reprimere il rossore che gli dilagava fino alla radice
dei capelli. Possibile che N'ton sapesse che lui e Felessan si erano infilati
attraverso un crepaccio nel Terrena della Schiusa di Benden, per vedere da
vicino le uova di Ramoth? Non pensava che Felessan l'avesse confessato...
a nessuno! Ma sovente Jaxom si era chiesto se, toccando il piccolo uovo,
non avesse predestinato a se stesso il drago che vi stava rinchiuso.
Non vedo spesso Felessan, di questi giorni. Non ho molto tempo: devo
prendermi cura di Ruth e di tutto il resto.
Naturalmente, fece N'ton. Sembrava sul punto di aggiungere qualcosa
d'altro; poi cambi idea.
Mentre proseguivano in silenzio, Jaxom si domand se non aveva detto
fuoco troppo cresciuta, come ripeteva spesso Dorse. E lui, finalmente, avrebbe potuto allontanarsi da Dorse. Quel giorno era la prima volta, dopo
molti Giri, che non aveva dovuto sopportare le provocazioni di Dorse,
mentre lavava Ruth. Non che il ragazzo fosse geloso perch lui aveva il
drago bianco. Dorse l'aveva sempre preso in giro, fin da quando lui riusciva a ricordare. Prima che venisse Ruth, Jaxom riusciva a nascondersi nei
recessi bui dei numerosi piani di Ruatha. Dorse non amava i corridoi scuri
e soffocanti, e stava alla larga. Ma con l'arrivo di Ruth, Jaxom non aveva
pi potuto scomparire per sottrarsi alla presenza di Dorse. Spesso rimpiangeva di dovergli tanto. Ma era il Signore di Ruatha e Dorse era suo fratello
di latte, e quindi gli doveva la vita. Se Deelan non avesse messo al mondo
Dorse due giorni prima dell'inattesa nascita di Jaxom lui sarebbe morto
dopo poche ore. Perci Lytol l'arpista della Fortezza, aveva insegnato a
Jaxom che doveva dividere tutto con il suo fratello di latte. Seconda lui,
per, Dorse era quello che traeva i maggiori benefici dalla situazione. Il
ragazzo, pi alto di tutta una spanna e pi massiccio, non aveva certamente
sofferto, anche se aveva dovuto dividere il latte di sua madre. E adesso
Dorse faceva in modo di assicurarsi la parte migliore di tutto ci che aveva
Jaxom.
Jaxom salut allegramente le cuoche, indaffarate a preparare un eccellente pranzo per festeggiare - almeno cos sperava lui - il suo primo volo
con Ruth. Insieme al drago bianco, varc le porte delle vecchie stalle che
erano state riattate per ospitarli. Sebbene Ruth fosse piccolo quando era
arrivato a Ruatha, un Giro e mezzo prima, era apparso evidente che ben
presto sarebbe diventato troppo grosso per entrare nel tradizionale appartamento del Signore della Fortezza.
Perci Lytol aveva deciso che le vecchie stalle, con il soffitto a volta potevano venire restaurate e trasformate in una stanza da letto e in una stanza
da lavoro per Jaxom e in uno spazioso weir per il piccolo drago. Il Maestro
Fabbro Fandarel aveva ideato porte nuove, sistemandole ingegnosamente,
in modo che anche un ragazzo esile ed un goffo draghetto potessero aprirle
e chiuderle.
Mi metter qui al sole, disse Ruth a Jaxom, infilando il muso nell'ingresso dell'alloggio. Il mio letto non stato spazzato.
Tutti sono impegnatissimi a far pulizia per la visita di Lessa, fece Jaxom, ridacchiando al pensiero dell'espressione di terrore di Deelan, quando
Lytol le aveva detto che la Dama del Weyr stava per arrivare. Agli occhi
della sua balia, Lessa era ancora l'unica ruathana purosangue sopravvissuta
del Weyr di Fort, e Ruatha era vincolata a quel Weyr. Maestro Robinton,
come Arpista di Pern, era pure presente, e al suo fianco, Jaxom fu lieto di
vedere Menolly, la giovane Arpista che spesso aveva preso le sue difese.
Con riluttanza, Jaxom riconobbe al Nobile Sangel del Boll Meridionale e
al Nobile Groghe di Fort il diritto di presenziare quali rappresentanti dei
Signori.
In un primo momento, Jaxom non vide il Nobile Lytol. Poi Finder si
mosse per dire qualcosa a Menolly, e Jaxom scorse il suo tutore. Si augurava che Lytol avrebbe guardato veramente Ruth, almeno questa volta.
Ormai avevano attraversato il cortile e stavano davanti alla scalinata; Jaxom teneva la destra sul collo robusto ed elegante di Ruth, fronteggiando
con fermezza i giudici.
Tendendo una mano in atto di saluto verso Ruth, Lessa sorrise a Jaxom e
gli scese incontro. Ruth ingrossato molto dalla scorsa primavera, Jaxom, disse, in tono rassicurante. Ma tu dovresti nutrirti di pi. Lytol,
Deelan non d mai da mangiare a questo ragazzo? tutto ossa.
Jaxom rimase scosso nell'accorgersi che ormai era pi alto di Lessa, e
che lei doveva alzare la testa per guardarlo. Lessa gli era sempre sembrata
tanto imponente. Guardare dall'alto in basso la Dama del Weyr di Benden
era piuttosto imbarazzante.
Direi che sei ancora pi alto di Felessan, che continua a crescere ogni
volta che lo guardo, aggiunse lei.
Jaxom cominci a balbettare in tono di scusa.
Sciocchezze, Jaxom, non c' niente da vergognarsi, disse F'lar, raggiungendo la sua consorte. Osservava Ruth, e il drago bianco alz leggermente la testa per portare gli occhi al livello di quelli del Comandante del
Weyr. Sei alto molte spanne di pi di quanto avrei immaginato alla tua
Schiusa! Il tuo amico, il Nobile Jaxom, ti ha trattato bene. Il Comandante
del Weyr di Benden sottoline leggermente il titolo, mentre deviava lo
sguardo dal drago al cavaliere.
Jaxom rabbrivid, turbato nel sentirsi ricordare la sua posizione equivoca.
Tuttavia, non credo che potrai mai raggiungere la statura del nostro
buon Maestro Fabbro, quindi non credo che appesantirai molto Ruth in
volo. F'lar lanci un'occhiata agli altri, sulla gradinata. Ruth pi alto di
tutta la testa, al garrese, degli animali corridori. E pi robusto.
Che apertura d'ali ha, adesso? chiese Lessa, con le sopracciglia aggrondate in un atteggiamento pensieroso. Jaxom,, vuoi chiedergli di spie-
garle?
Lessa avrebbe potuto facilmente chiederlo direttamente a Ruth, poich
era in grado di parlare con tutti i draghi. Jaxom si sent rincuorato da quella cortesia, trasmise la richiesta a Ruth. Con gli occhi roteanti per l'eccitazione, il drago bianco si sollev sulle zampe posteriori e allarg le ali: i
muscoli si tesero sul petto e sulle spalle, con le screziature nebulose che
avevano tutti i colori dei draghi.
perfettamente proporzionato, disse F'lar, chinandosi sotto l'ala per
esaminare l'ampia membrana trasparente. Oh, grazie Ruth, aggiunse
quando il drago, cortesemente, inclin l'ala. Direi che ansioso di volare
quanto lo sei tu!
S, signore, perch, signore, un drago, e tutti i draghi volano!
Lo sguardo che gli lanci F'lar indusse Jaxom a trattenere il respiro,
chiedendosi se la sua pronta risposta non era stata troppo ardita. Quando
ud la risata di Lessa, la guard. Non rideva di lui n di Ruth. Teneva gli
occhi fissi sul suo consorte. F'lar inarc il sopracciglio destro, rispondendole con un sorriso. Jaxom sentiva che in quel momento non si accorgevano di lui n di Ruth.
S, i draghi volano, non vero, Lessa? chiese sottovoce il Comandante del Weyr, e Jaxom comprese che stavano rievocando un loro ricordo
esclusivo.
Poi F'lar alz la testa verso le alture dei fuochi dove l'aurea Ramoth, il
bronzeo Mnementh e i due marroni, Canth e Wilth, scrutavano interessati
la scena che si svolgeva nel cor file.
Cosa dice Ramoth, Lessa?
Lessa fece una smorfia. Lo sai: ha sempre sostenuto che Ruth se la sarebbe cavata benissimo.
F'lar guard prima N'ton, che sorrise, e poi F'nor, che scroll le spalle in
segno di acquiescenza. La risposta unanime, Jaxom. Mnementh non
capisce perch ci stiamo agitando tanto. Monta, ragazzo. F'lar si fece avanti, come se volesse aiutarlo a salire sul collo del drago bianco.
Jaxom era diviso tra l'orgoglio di venire assistito dal Comandante dei
Weyr di Pern e l'indignazione al pensiero che F'lar lo giudicasse incapace
di montare senza aiuto.
Ruth intervenne, ripiegando le ali perch non fossero d'impaccio e flettendo il ginocchio sinistro. Jaxom sal con leggerezza sulla zampa protesa
e balz in posizione, tra le ultime due creste del collo. In un drago normale, quelle protuberanze erano sufficienti a tenere saldo un nomo in volo,
ma Lytol aveva insistito perch Jaxom si servisse di finimenti, per maggiore sicurezza. Mentre Jaxom fissava le fibbie delle cinghie agli anelli metallici della cintura, gett occhiate furtive al pubblico. Ma nessuno mostrava
sorpresa o disprezzo per quella precauzione. Quando fu pronto, il freddo
spaventoso del dubbio gli attanagli di nuovo lo stomaco. E se Ruth non
fosse riuscito...
Scorse il sorriso fiducioso sul volto di N'ton e vide il Maestro Robinton
e Menolly levare le mani in atto di saluto. Poi F'lar alz il pugno sopra la
testa, nel segnale tradizionale del decollo.
Jaxom trasse un profondo respiro. Voliamo, Ruth!
Sent i muscoli contrarsi, mentre Ruth si acquattava, sent la tensione
lungo il dorso, l'assestamento della muscolatura sotto i suoi polpacci, mentre le grandi ali si sollevavano per quel primo, importantissimo movimento. Ruth si acquatt ancora di pi, poi scalci per staccarsi dal suolo con le
poderose zampe posteriori. Jaxom si sent squassare la testa sul collo. Istintivamente afferr le cinghie di sicurezza, poi si tenne aggrappato mentre le possenti ali del piccolo drago bianco li sollevavano verso il cielo, al
di sopra della prima fila di finestre e delle facce sbalordite degli abitanti
della Fortezza, su, su, cos velocemente verso le alture dei fuochi che Jaxom vide passare confusamente le altre file di finestre. Poi i grandi draghi
spiegarono le ali, lanciando squillanti grida d'incoraggiamento a Ruth. Le
lucertole di fuoco turbinarono intorno a loro, aggiungendo al coro le loro
voci argentine. Jaxom si augur che non frastornassero Ruth e non si mettessero di mezzo.
Sono liete di vederci in aria insieme. Ramoth e Mnementh sono molto felici di vederti finalmente sul mio dorso. Io sono molto felice. E tu sei contento, adesso?
Quella domanda quasi lamentosa fece sorgere un groppo nella gola di
Jaxom. Apr la bocca per rispondere, ma il suono gli venne strappato dalle
labbra dalla pressione del vento contro il viso.
Certo, sono felice. Sono sempre felice, con te, disse, gioiosamente.
Volo con te, come ho sempre desiderato. Cos tutti vedranno che sei un
vero drago!
Stai gridando!
Sono felice. Perch non dovrei gridare?
Io sono l'unico che pu sentirti, e ti sento benissimo.
giusto. soprattutto per te che sono felice.
Incominciarono una planata, virando, e Jaxom s'inclin all'indietro, trat-
Nobile Jaxom, vuoi condurre il tuo amico nel suo alloggio, per poi raggiungerci nella Sala? Il Nobile Reggente s'inchin educatamente a tutti.
Sul suo viso, un muscolo cominci a guizzare quando si volt e si avvi di
nuovo verso la scalinata.
Avrebbe potuto almeno dire qualcosa... se avesse voluto, pens tristemente Jaxom, guardando l'ampia schiena del suo tutore.
N'ton gli batt di nuovo la mano sul ginocchio, e quando Jaxom alz la
testa, gli strizz l'occhio. Sei un bravo ragazzo, Jaxom, e un buon cavaliere. Poi segu gli altri dragonieri.
Per caso, non servirai un vino di Benden in questa fausta occasione, eh,
Lytol? echeggi attraverso il cortile la voce del Maestro Arpista.
Che altro ti si potrebbe servire, Robinton? chiese Lessa, ridendo.
Jaxom li guard salire i gradini ed entrare nella Sala. Con un concerto di
strida, le lucertole di fuoco rinunciarono alle loro esibizioni aeree e si tuffarono verso l'entrata, evitando appena l'alta figura dell'Arpista mentre
sciamavano per penetrare nella Fortezza.
L'episodio miglior l'umore di Jaxom, che ricondusse Ruth al suo alloggio. Levando lo sguardo verso le finestre, vide la gente che si ritirava. Si
augurava di tutto cuore che Dorse ed i suoi amici avessero assistito a tutta
la scena, avessero notato la stretta di mano di F'nor e avessero visto come
lui aveva parlato da pari a pari con i tre dragonieri pi importanti di tutto
Perni. Dorse avrebbe dovuto essere pi prudente, adesso che Jaxom sarebbe stato autorizzato a portare in mezzo il suo Ruth. Forse non l'aveva mai
immaginato, vero? E non l'aveva immaginato neppure lui, si disse. Non era
magnifico che N'ton l'avesse proposto? E quando Dorse l'avesse sentito,
avrebbe dovuto inghiottire quel boccone amaro!
Ruth rispose ai suoi pensieri con un verso orgoglioso, mentre entrava nel
cortile della vecchia stalla e abbassava la spalla sinistra per farlo smontare.
Adesso possiamo volare, e andarcene da qui, Ruth. E potremo anche
andare in mezzo, e andare dovunque vogliamo, su Pern. Hai volato splendidamente, e mi dispiace d'essere stato un mediocre cavaliere, urtandoti in
malo modo le creste. Ma imparer. Vedrai!
Gli occhi di Ruth turbinarono affettuosamente, in un color azzurro brillante, mentre seguiva Jaxom nel weyr. Jaxom continu a ripetergli che era
meraviglioso, che sapeva virare sulla punta di un'ala e tutto il resto, mentre
spazzava via la polvere e la lanugine che si erano accumulate sul letto di
Ruth durante la notte. Ruth si accovacci, tendendo la testa in una larvata
richiesta di carezze. Jaxom lo accontent, un po' riluttante a recarsi a par-
madre morta, mentre suo padre veniva ferito senza speranza in duello
mezz'ora dopo. Ricordando quello che N'ton e Finder gli avevano detto
poco prima del volo di Jaxom, Robinton era irritato con se stesso per non
aver tenuto d'occhio pi attentamente il ragazzo. Lytol non era cos rigido
da non accettare un consiglio discreto, soprattutto se era per il bene di Jaxom. Ma Robinton era cos indaffarato, nonostante la collaborazione dei
fidi Menolly e Sebell. Zair trill e gli strusci la testa contro il mento.
Robinton ridacchi e accarezz Zair. Le lucertole di fuoco non erano pi
lunghe di un braccio. Non erano intelligenti come i draghi, ma erano compagne deliziose... e talvolta anche utili.
Adesso avrebbe fatto meglio a raggiungere gli altri, per vedere come poteva passare a Lytol il suo suggerimento. Il giovane Jaxom avrebbe completato perfettamente il suo progetto.
Robinton! F'lar lo chiam dalla soglia della sala dei ricevimenti pi
piccola. Vieni qui subito. La tua reputazione in pericolo.
La mia... che cosa? Arrivo... Le lunghe gambe dell'Arpista lo portarono rapidamente nella sala, prima ancora che concludesse la frase. A giudicare dai sorrisi di coloro che stavano accanto alle fiasche di vino decantato,
l'Arpista non fatic a comprendere che cosa si stava preparando.
Ah! Credete di mettermi nei guai! esclam, indicando drammaticamente il vino. Bene, sono sicuro di poter salvare la mia reputazione! Purch tu abbia segnato esattamente le fiasche, Lytol.
Lessa rise e ne prese una, mostrandola ai presenti. Vers un bicchiere
del vino rossocupo e la porse a Robinton. Conscio di avere tutti gli occhi
addosso, l'Arpista si avvicin al tavolo, affettando un'andatura baldanzosa.
I suoi occhi incontrarono quelli di Menolly, che ammicc lievemente,
completamente a suo agio in quella compagnia prestigiosa. Come il piccolo drago bianco, era pronta a volare da sola. Certo, era ben diversa dalla
ragazza insicura e sottovalutata di una isolata Fortezza del Mare che era
stata un tempo. Ormai doveva lasciarla andare dalla Sede dell'Arpista, perch potesse volare con le sue ali.
Robinton assaggi il vino con le dovute cerimonie, poich era quanto ci
si aspettava da lui. Esamin il colore del liquido nella luce del sole che
entrava nella sala, aspir profondamente l'aroma, poi lo sorb con delicatezza, e rigir la sorsata sulla lingua, in modo vistoso.
Uhm... s, bene. Non difficile riconoscere questa annata, disse, con
una sfumatura di alterigia.
Allora? chiese il Nobile Groghe, torcendo le grossa dita sull'alta cintu-
Weyr non ci mancano i grandi draghi. Quindi Ruth non dovr combattere.
E non mancano neppure uomini del Sangue, ben preparati, e pronti a
impadronirsi di questa Fortezza, disse Sangel, sporgendo bellicosamente
il mento. Si poteva contare sempre sul vecchio Sangel per arrivare diritto
al dunque, pens riconoscente Robinton.
Ma non del Sangue di Ruatha, disse Lessa, con un lampo negli occhi
grigi. Quando ho ceduto il mio diritto su questa Fortezza, diventando
Dama del Weyr, l'ho ceduto all'unico maschio superstite che avesse Sangue di Ruatha nelle vene... Jaxom! Finch sar viva io, non permetter che
proprio Ruatha, fra tutte le Fortezze di Pern, diventi il premio di sanguinosi duelli tra i cadetti del continente. Jaxom rimane il Signore eletto di Ruatha: non sar mai un dragoniere combattente.
Tanto per chiarire le cose, disse Sangel, scostandosi per evitare lo
sguardo gelido di Lessa. Ma dovrai ammettere, Dama del Weyr, che cavalcare i draghi, sia pure in modo limitato, pu essere pericoloso. Ho sentito di quel giovane del Weyr, nelle Terre Alte...
I voli di Jaxom saranno sempre controllati, promise F'lar. Lanci un'occhiata ammonitrice a N'ton. E non voler mai per combattere i Fili.
Sarebbe troppo pericoloso.
Jaxom per natura un ragazzo prudente, intervenne Lytol. E l'ho debitamente educato alle sue responsabilit.
Robinton not la smorfia di N'ton.
Troppo prudente, N'ton? chiese F'lar, che aveva notato a sua volta l'espressione del Comandante del Weyr di Fort.
Forse, rispose con molto tatto N'ton, rivolgendo a Lytol un cenno di
scusa. O forse la parola pi adatta inibito. Senza offesa, Lytol, ma oggi
ho notato che il ragazzo si trova... isolato dagli altri. Il fatto che abbia il
suo drago lo spiega, in parte, ne sono sicuro. Poich nessun ragazzo della
sua et stato autorizzato a imprimere lo Schema alle lucertole di fuoco, i
ragazzi della fortezza non possono comprendere i suoi problemi.
Dorse ha ricominciato a tormentarlo? chiese Lytol, tirandosi il labbro
inferiore mentre guardava N'ton.
Allora non ignori la situazione? N'ton sembrava sollevato.
No, certo. una delle ragioni per cui ho insistito con te, F'lar, perch
gli permettessi di volare. Cos sarebbe stato in grado di visitare le Fortezze
dove vivono ragazzi della sua et e del suo rango.
Ma senza dubbio hai figli adottivi! esclam Lessa, girando lo sguardo
Antichi volino o no per combattere i Fil: non possono fare danni gravi.
Sei mai rimasto fuori dalla tua Fortezza durante la Caduta dei Fili?
chiese F'lar a Groghe.
Io? No! Mi credi pazzo? No, ma quella banda di giovani, pronti a battersi perch qualcuno getta a terra un guanto... D'accordo, si battono a pugni, ed io tengo solo armi spuntate, ma fanno abbastanza baccano per mettermi addosso la voglia di andare in mezzo o chiss dove... Oh, ti capisco,
Comandante del Weyr, aggiunse cupamente, mentre le sue dita eseguivano una rapida danza sull'alta cintura. S, rende le cose pi difficili, no?
Non siamo abituati a vivere senza Fortezze, no? Toric non aspira a ingrandire la sua? Bisogna fare qualcosa per i giovani. E non solo nella mia Fortezza, eh, Sangel?
Se posso fare una proposta, s'intromise pronto Robinton, quando vide
che F'lar esitava. Considerando l'alacrit con cui F'lar gli accenn di proseguire, doveva essergli grato dell'interruzione. Bene, mezzo Giro fa, il
quinto figlio del Nobile Groghe, Benelek, ebbe un'idea per migliorare una
macchina per il raccolto. Il Maestro Fabbro sugger d'interessare Fandarel.
E in verit il buon Maestro Fandarel se ne interess. Il giovane Benelek
and a Telgar per ricevere un'istruzione speciale, e convinse anche uno dei
figli del Signore delle Terre Alte ad accompagnarlo, perch anche lui era
portato per la meccanica. Insomma, per tagliar corto, adesso ci sono otto
figli di Signori delle Fortezze nella Sede dell'Arte dei Fabbri, e tre ragazzi
d'origine artigiana che mostrano un eguale talento per quell'Arte.
Che cosa proponi, Robinton?
Le mani oziose tendono ad operare male. Mi piacerebbe vedere un
gruppo speciale di giovani, reclutati in tutte le Arti e in tutte le Fortezze,
che si scambiassero idee anzich insulti.
Groghe borbott. Loro vogliono terra, non idee. E il Continente Meridionale?
Si pu prendere in esame quella soluzione, sicuramente, disse Robinton, trattando l'insistenza di Groghe con la maggiore disinvoltura che osasse adottare. Gli Antichi non vivranno in eterno.
In verit, Nobile Groghe, non siamo affatto contrari ad estendere gli insediamenti nel Continente Meridionale, disse F'lar. solo che...
Bisogna scegliere il momento, concluse Lessa, quando lui esit. C'era
uno strano scintillio, nei suoi occhi, e l'Arpista pens che doveva avere
anche altre riserve.
Non dovremo attendere la fine di questo Passaggio, mi auguro, com-
ospite d'onore!
Jaxom stava esitante sulla soglia; ricord le buone maniere quanto bastava per rivolgere un inchino ai presenti.
Ruth sistemato, no, Jaxom? chiese Lessa in tono gentile, invitando il
ragazzo al suo fianco con un gesto.
S, Lessa.
Sono state sistemate anche altre cose, parente, continu lei, quando
not l'occhiata apprensiva di Jaxom.
Tu conosci mio figlio Horon, no? Ha la tua et, disse Groghe.
Jaxom annu, stupito.
Bene, verr come figlio adottivo qui, a farti compagnia.
E forse verranno anche altri ragazzi, disse Lessa. Ti farebbe piacere?
Robinton not che Jaxom spalancava gli occhi incredulo e deviava lo
sguardo da Lessa a Groghe, e poi fissava di nuovo Lytol, sino a quando
quello annu solennemente.
E quando Ruth avr imparato a volar bene, che ne diresti di venire alla
mia Sede, per vedere se posso insegnarti, sul conto di Pern, qualcosa che
Lytol non sa? chiese Robinton.
Oh, signore. Jaxom guard di nuovo il suo tutore. Davvero posso fare tutte queste cose? C'erano una gioia ed un sollievo inequivocabili nella
voce di Jaxom.
II
Weyr di Benden,
Passaggio Attuale,
13 Giro.
Il crepuscolo stava calando sul Weyr di Benden mentre Robinton saliva
la scala del weyr della regina, come aveva fatto tante altre volte in quegli
ultimi tredici Giri. Si sofferm, per riprendere fiato e per parlare all'uomo
che lo seguiva.
Tempismo perfetto, Toric. Non credo che nessuno abbia notato il nostro arrivo. E certamente non troveranno da ridire sulla presenza di N'ton,
aggiunse, indicando il Comandante del Weyr di Fort che in quel momento
attraversava la Conca, dirigendosi verso le caverne illuminate delle cucine.
Toric non lo guardava. Fissava il cornicione dove il bronzeo Mnementh
stava accovacciato a guardare i nuovi arrivati, con gli occhi sfaccettati che
brillavano nella luce fioca. Zair, la lucertola di fuoco di Robinton, reag
piantando le unghie nell'orecchio dell'Arpista e avvolgendogli pi strettamente la coda intorno al collo.
Non ti far alcun male, Zair, disse Robinton: ma si augurava che quel
messaggio servisse a tranquillizzare anche il Signore del Forte Meridionale, teso in volto per lo stupore.
grande quasi il doppio delle bestie degli Antichi, fece Toric, con
voce rispettosamente abbassata. Ed io che pensavo fosse grosso Lioth di
N'ton!
Credo che Mnementh sia il bronzeo pi grande, disse Robinton, continuando a salire gli ultimi gradini. Era preoccupato da quell'oppressione al
petto. Aveva sperato che il recente, inaspettato riposo avrebbe alleviato
quel disturbo. Doveva ricordare di parlarne al Maestro Oldive. Buonasera, Mnementh, disse, quando fu giunto sull'ultimo scalino, inchinandosi
verso il grande bronzeo. Sarebbe indelicato passargli davanti senza salutarlo, spieg sottovoce a Toric. questo il mio amico Toric, che Lessa
e F'lar stanno aspettando.
Lo so. Ho detto loro che siete arrivati.
Robinton si schiar la gola. Non si aspettava mai una risposta al suoi
convenevoli, ma si sentiva sempre molto lusingato, quando Mnementh
rispondeva. Tuttavia, non confid a Toric il commento del drago. Quell'uomo sembrava gi abbastanza sconvolto.
Toric si affrett ad avviarsi verso il breve corridoio, mettendo Robinton
tra s e il bronzeo Mnementh.
Devo avvertirti, disse Robinton, cercando di non lasciar trapelare il
suo divertimento, che Ramoth ancora pi grossa!
La reazione di Toric fu un borbottio che si dissolse in un'esclamazione
soffocato quando il corridoio sfoci nella grande camera rocciosa che era
la casa della regina di Benden. Ramoth dormiva sul suo giaciglio di pietra,
con la testa a forma di cuneo rivolta verso di loro, scintillante di riflessi
d'oro nella luce delle lampade che rischiaravano il weyr.
Robinton, sei tornato! esclam Lessa, correndo verso di lui con un
gran sorriso. E cos abbronzato!
Con lieta sorpresa dell'Arpista, lo strinse in un rapido, inatteso abbraccio.
Dovrei perdermi pi spesso nella tempesta, riusc a dire lui in tono
leggero, sogghignando pi bricconescamente che poteva, mentre il cuore
gli batteva forte nel petto. Lei era stata cos vibrante e Beve, nell'abbracciarlo.
Non provartici! Lessa gli lanci un'occhiata mista di collera, sollievo
e indignazione; poi il suo viso mobilissimo si atteggi ad un sorriso pi
dignitoso, dedicato all'altro ospite. Toric, sei il benvenuto, qui, e grazie
per aver salvato il nostro buon Maestro Arpista.
Io non ho fatto niente, rispose Toric, sorpreso. Lui ha avuto un vero
colpo di fortuna. Poteva annegare, in quel fortunale.
Non per nulla Menolly la figlia del proprietario d'una Tenuta Marina, disse l'Arpista, schiarendosi la gola nel ricordare quelle ore terribili.
stata lei a tenerci a galla. Anche se, ad un certo punto, non ero sicuro
che ci tenesse a restar viva!
Allora non sei un buon marinaio, Robinton? chiese F'lar con una risata. Strinse il braccio del meridionale in atto di saluto mentre, con la mano
sinistra, batteva affettuosamente sulla spalla dell'Arpista.
All'improvviso, Robinton si rese conto che la sua avventura aveva avuto
inquietanti ripercussioni in quel Weyr. E ne era soddisfatto e addolorato.
Certo, durante la tempesta, era stato troppo occupato con il suo stomaco
ribelle per pensare a qualcosa di pi che a sopravvivere alla prossima ondata, pronta ad abbattersi sulla loro piccola imbarcazione. La bravura di
Menolly gli aveva impedito di comprendere il pericolo imminente. Poi si
era reso conto della situazione, e si era chiesto se Menolly aveva dominato
la propria paura per non disonorarsi ai suoi occhi. Aveva usato tutte le sue
conoscenze marinaresche, riuscendo a salvare quasi tutta la vela strappata
dal vento, lanciando un'ancora galleggiante e legandolo all'albero quando
la nausea e il vomito l'avevano indebolito troppo.
No, F'lar, non sono un marinaio, disse Robinton con un brivido. Lascio il mare a quelli che sono nati per l'arte.
E seguirai il loro consiglio, aggiunse Toric, un po' acido. Si rivolse ai
Comandanti del Weyr. Non neppure capace di sentire il tempo che
cambia. E naturalmente, Menolly non si rendeva conto della forza della
Corrente Occidentale in questo periodo dell'anno. Alz le spalle, per far
capire che lui non poteva nulla, contro una simile stupidit.
per questo che siete stati trascinati tanto lontani dal Continente Meridionale? chiese F'lar, indicando ai visitatori di accomodarsi al tavolo rotondo, in un angolo della grande sala.
Cosi mi hanno detto, rispose Robinton, facendo una smorfia al pensiero delle lunghe lezioni ricevute su correnti, maree, derive e venti. Adesso
ne sapeva pi di quanto sperava di dover mai sapere, su quegli aspetti dell'arte della navigazione.
Lessa rise del suo tono ironico e vers il vino.
Ma ti rendi conto, chiese lui, rigirando il bicchiere fra le dita, che a
bordo non c'era neppure una goccia di vino?
Oh, no! esclam Lessa, con comico rammarico. F'lar rise con lei.
Che privazione!
Poi Robinton affront lo scopo della sua visita. Tuttavia, stato un incidente fortunato. Miei cari Comandanti del Weyr, il Continente Meridionale considerevolmente pi grande di quanto avessimo mai pensato.
Lanci un'occhiata a Toric, e quello estrasse una mappa che aveva copiato
frettolosamente dall'altra, pi grande, custodita nella sua Fortezza. F'lar e
Lessa si affrettarono a tenerne gli angoli, per stendere la pelle rigida. Il
Continente Settentrionale era ben dettagliato, e cos pure la parte conosciuta del Continente Meridionale. Robinton indic la penisola meridionale,
dove stavano il Weyr e la Fortezza di Toric, poi accenn a destra e a sinistra dove la costa e buona parte dell'interno, diviso da due fiumi, erano
state rappresentate topograficamente. Toric non stato in ozio. Potete
vedere quanto ha ampliato la conoscenza del territorio oltre quel che pot
fare F'nor durante il suo viaggio al Sud.
Ho chiesto a T'ron il permesso di continuare l'esplorazione. L'espressione del meridionale rispecchiava disprezzo e antipatia. Ma mi ha ascoltato appena, e ha detto che potevo fare quel che volevo, purch il Weyr
venisse adeguatamente rifornito di selvaggina e frutta fresca.
Rifornito? esclam F'lar. Ma basterebbe che si allontanassero di pochissimo dai Weyr per procurarsi tutto quello che gli occorre.
Qualche volta lo fanno. Ma per me meglio convincere quelli della
mia Fortezza ad accontentarli. Cos non ci danno fastidio.
Perch, vi danno fastidio? Il tono di Lessa era indignato.
come ho detto, Dama del Weyr, rispose Toric, con una nota ferrea
nella voce; torn a guardare la mappa. I miei sono riusciti a penetrare fin
qui, nell'entroterra. assai difficile muoversi. La vegetazione della giungla
molto solida, e in un'ora smussa anche le lame pi affilate. Non ho mai
visto piante simili! Sappiamo che qui ci sono colline, e pi oltre una catena
di montagne. Batt il dito sulla mappa. Ma non mi sorride l'idea di aprirmi la strada nella giungla per arrivarci. Perci abbiamo esplorato lungo
la costa, abbiamo trovato questi due fiumi e li abbiamo risaliti fin dove
stato possibile. Il fiume occidentale finisce in un lago acquitrinoso, quello
rattere suscettibile.
C' qualcosa che il Nord possa fare per voi? chiese F'lar, quasi per
scusarsi indirettamente.
Speravo proprio che me lo chiedessi, disse il meridionale con un sorriso ironico. So che non potete disonorarvi interferendo con gli Antichi,
al Sud. Non che mi dispiaccia... aggiunse prontamente, quando vide che
Lessa stava per protestare di nuovo. Ma siamo a corto di certo materiale,
per esempio metallo forgiato per il mio Fabbro, e pezzi dei lanciafiamme
che, dice, solo Fandarel capace di fabbricare.
Ti far avere il necessario.
E vorrei che una mia giovane sorella, Sharra, studiasse con quel guaritore di cui mi ha parlato l'Arpista, Maestro Oldive. Abbiamo strane febbri
e infezioni bizzarre.
Naturalmente, tua sorella sar la benvenuta, rispose prontamente Lessa. E la nostra Manora esperta nel preparare rimedi con le erbe.
E... Toric esit un momento, sbirciando Robinton, che si affrett a
rassicurarlo con un sorriso ed un gesto incoraggiante. Se ci fossero uomini e donne amanti dell'avventura, disposti a trasferirsi nella mia Fortezza,
credo che potrei accoglierli all'insaputa degli Antichi. Non molti, capite,
perch anche se abbiamo tutto lo spazio di questo mondo, certuni si spaventano quando non ci sono draghi in volo durante la Caduta dei Fili.
Ma certo, disse F'lar, con una noncuranza che indusse Robinton a soffocare una risata. Credo che ci siano alcuni ardimentosi ben disposti ad
unirsi a voi.
Bene. Se ne avr abbastanza per mandare avanti a dovere la mia Fortezza, allora prevedo che potremo estenderci oltre i fiumi, alla prossima
stagione fresca. Il sollievo di Toric era trasparente.
Mi pareva avessi detto che era impossibile... incominci F'lar.
Non impossibile. Solo difficile, rispose Toric, e aggiunse con un sorriso: Ho uomini disposti a continuare nonostante tutto, e mi piacerebbe
sapere cosa c' l fuori.
Piacerebbe anche a noi, fece Lessa. Gli Antichi non dureranno in eterno.
un pensiero che mi consola spesso, rispose Toric. Ma c' una cosa... S'interruppe, e socchiuse gli occhi per fissare i due Comandanti del
Weyr di Benden.
Fino a quel momento, l'audacia di Toric aveva rallegrato Robinton.
L'Arpista era soddisfattissimo di averlo indotto a chiedere proprio quello di
vamo i fondali; oppure tenendoci abbastanza lontano dalla costa per stare
al di l della Corrente Occidentale, che evidentemente ci avrebbe riportati
nella baia. Come ho detto, un posto bellissimo, ma sono stato ben lieto di
lasciarlo per un po'. Quindi, anche se la terra c'era, non risultava abbastanza vicina perch potessi osservarla.
Che peccato. F'lar appariva dispiaciuto.
S e no, rispose Robinton. Abbiamo impiegato nove giorni per tornare indietro lungo quella costa. Toric ne avr, di terra da esplorare.
Sono dispostissimo a farlo, e sar pronto, se ricever il materiale necessario...
Come possiamo spedirtelo, Toric? chiese F'lar. Non osiamo mandartelo a dorso di drago, anche se sarebbe pi semplice, dal mio punto di vista.
Robinton ridacchi e strizz l'occhio. In quanto a questo, se per caso
un'altra nave dovesse venire spinta fuori rotta, a Sud della Fortezza di Ista... Recentemente ho parlato con Maestro Idarolan, e lui mi ha detto che
in questo Giro le tempeste sono diventate veramente tremende.
cos che tu sei capitato al Sud? chiese Lessa.
E come, se no? rispose Robinton, con l'espressione pi innocente.
Menolly cercava d'insegnarmi a navigare, ed scoppiata all'improvviso
una tempesta che ci ha spinti proprio nel porto di Toric. Non cos, Toric?
Se lo dici tu, Arpista!
III
Mattino alla Fortezza di Ruatha
e alla Sede dell'Arte dei Fabbri,
Fortezza di Telgar,
Passaggio Attuale,
15.5.9.
Con una violenza che fece sobbalzare tutte le coppe ed i piatti, Jaxom
batt i pugni sul pesante tavolo di legno. Basta! disse nel silenzio sorpreso. Era in piedi, e buttava all'indietro le ampie spalle magre perch le
braccia erano indolenzite dai colpi. Basta!
Non gridava, come ricord pi tardi con compiacimento; ma la sua voce
era resa pi profonda da quell'esplosione di collera a lungo repressa, e
giungeva in fondo alla Sala. La sguattera che stava portando un'altra caraffa di klah caldo si ferm confusa.
Io sono il Signore di questa Fortezza, continu Jaxom, fissando prima
Dorse, il suo fratello di latte. Sono il cavaliere di Ruth. indiscutibilmente un drago. Jaxom gir lo sguardo su Brand, il maggiordomo che era
rimasto a bocca spalancata per la sorpresa. E come al solito... Gli occhi
di Jaxom sfiorarono il volto sconcertato di Lytol. Come al solito gode
dell'ottima salute di cui ha sempre goduto dopo la Schiusa. Jaxom pass
oltre i quattro figli adottivi che erano arrivati da troppo poco tempo a Ruatha per aver cominciato a farsi beffe di lui. E s, disse direttamente a
Deelan, la balia, che ascoltava con labbra tremanti quella sorprendente
esplosione. Questo il giorno in cui andr alla Sede dell'Arte dei Fabbri
dove, come tutti sapete, verr trattato con il vitto e la cortesia dovuti alle
mie esigenze e alla mia posizione. Perci, e il suo sguardo gir sui volti
dei commensali, l'argomento della conversazione di questa mattina non
deve venire trattato di nuovo in mia presenza. Mi sono spiegato?
Non attese una risposta, ma usc a passo deciso dalla Sala, felice di aver
detto finalmente quel che aveva sullo stomaco, e sentendosi un po' colpevole per aver perso la calma. Sent che Lytol lo chiamava, ma per una volta non gli obbed.
In questa occasione non sarebbe stato Jaxom, per quanto giovane, a scusarsi per il suo comportamento. L'elenco interminabile di episodi del genere, coraggiosamente trangugiati o dimenticati per una quantit di ragioni
logiche, travolgeva ogni pensiero, tranne il desiderio di mettere la massima
distanza possibile tra s e la Fortezza, il suo tutore troppo ragionevole e
coscienzioso e il gruppo fastidioso di individui che scambiavano l'intimit
quotidiana per il diritto ad ogni licenza.
Ruth, captando l'inquietudine del suo cavaliere, usc precipitosamente
dalla vecchia stalla che era il suo weyr alla Fortezza di Ruatha. Le ali apparentemente fragili del drago bianco erano semischiuse, mentre accorreva
in aiuto del suo compagno.
Con un respiro che era quasi un singulto, Jaxom balz sul dorso di Ruth
e lo esort a involarsi dal cortile, proprio mentre Lytol appariva sulla soglia della massiccia porta della Fortezza. Jaxom gir la faccia, per poter
dire pi tardi, in tutta sincerit, di non aver visto il cenno del suo tutore.
Ruth batt energicamente le ali e sal: la sua leggera massa si lanciava
pi facilmente nell'aria di quella dei draghi normali.
Sei due volte pi drago degli altri! Due volte! Sei migliore in tutto! In
tutto! Il pensiero di Jaxom era cos turbolento che Ruth barr in tono di
sfida.
Sbalordito, il drago marrone di guardia l'interrog dalle alture dei fuochi
e tutte le lucertole di fuoco della Fortezza si materializzarono intorno a
Ruth, tuffandosi e risalendo, lanciando trilli che riecheggiavano la sua agitazione.
Ruth super le alture dei fuochi e poi pass in mezzo, trasferendosi senza
sbagliare nei pressi del lago montano sopra la Fortezza, che era diventato il
loro rifugio.
Il freddo penetrante che regnava in mezzo, per quanto il passaggio fosse
stato fulmineo, calm i bollori di Jaxom. Rabbrivid, poich indossava
soltanto una tunica senza maniche, mentre Ruth planava agilmente verso
l'acqua.
assolutamente ingiusto! disse, battendosi cos forte il pugno destro
sulla coscia che Ruth grugn.
Che cosa ti turba, oggi? chiese il drago, mentre atterrava elegantemente
in riva al lago.
Tutto! Niente!
Cosa? Ruth ci teneva a venire informato, e gir la testa per guardare il
suo cavaliere.
Jaxom si lasci scivolare dal morbido dorso bianco e cinse il collo del
drago con le braccia, attirando a s la testa affusolata per cercare conforto.
Perch lasci che loro ti sconvolgano tanto? chiese Ruth, con gli occhi
che turbinavano di affetto per il compagno.
Una domanda intelligente, rispose Jaxom, dopo un lungo istante di riflessione. Ma loro sanno esattamente come fare. Poi rise. Ecco dove
dovrebbe intervenire l'obiettivit di cui parla tanto Robinton... ma non interviene affatto.
Il Maestro Arpista viene onorato per la sua saggezza. Ruth sembrava
incerto, e il suo tono fece sorridere Jaxom.
Gli avevano detto e ripetuto che i draghi non erano capaci di comprendere i concetti astratti e le relazioni complesse. Ma troppe volte Ruth lo aveva sorpreso con osservazioni che gettavano dubbi su quella teoria. I draghi,
e soprattutto Ruth, secondo l'opinione parziale di Jaxom, evidentemente
avevano percezioni molto pi acute di quelle che venivano loro attribuite.
Persino da Comandanti dei Weyr come F'lar e Lessa e addirittura N'ton. Il
pensiero del Comandante del Weyr di Fort ramment a Jaxom che adesso
aveva una ragione particolare per trasferirsi alla Sede dei Fabbri, quella
mattina. N'ton, che sarebbe stato l ad ascoltare Wansor, era l'unico dragoniere che, ne era convinto, sarebbe stato disposto ad aiutarlo.
Per tutti i Gusci! Jaxom sferr rabbiosamente un calcio ad una pietra,
e guard le increspature che si formarono sull'acqua, mentre quella rimbalzava sulla superficie, e poi sprofondava.
Robinton aveva spesso usato l'effetto delle increspature per dimostrare
come una piccola azione produceva reazioni multiple. Jaxom sbuff, chiedendosi quante increspature aveva causato quel mattino precipitandosi
fuori dalla Sala. E perch si era irritato tanto, proprio quel mattino? Era
cominciato come tutti gli altri giorni, con i triti commenti di Dorse sulle
lucertole di fuoco troppo cresciute, con le solite domande di Lytol sulla
salute di Ruth - come se il drago potesse finire consunto dalla sera alla
mattina - mentre Deelan ripeteva la solita, nauseante calunnia secondo cui
i visitatori soffrivano la fame alla Sede dei Fabbri. Certo, le premure materne di Deelan da un po' di tempo avevano cominciato a infastidire Jaxom, soprattutto quando quella santa donna lo coccolava invariabilmente
al cospetto del suo fremente figlio naturale, Dorse. Erano tutte le solite,
vecchie e logore stupidaggini che incominciavano la giornata, ogni giornata, alla Fortezza di Ruatha. Perch, proprio oggi, l'avevano fatto balzare in
piedi infuriato e l'avevano spinto a scappare dalla Sala di cui era il Signore,
fuggendo da coloro su cui, in teoria, deteneva la supremazia?
E Ruth non aveva niente che non andava. Niente.
No. Sto benone, disse Ruth, poi aggiunse, in tono lamentoso: Solo, non
ho avuto tempo di fare la mia nuotata.
Jaxom gli accarezz le morbide arcate sopracciliari, con un sorriso indulgente. Mi dispiace di aver rovinato la mattinata anche a te.
Oh, non me l'hai rovinata. Nuoter nel lago. C' pi tranquillit, qui,
disse Ruth, strofinando il muso contro Jaxom. E ci starai meglio anche tu.
Lo spero. Jaxom era incapace di collera, e risentiva per la violenza dei
suoi sentimenti, e contro coloro che lo avevano spinto ad infuriarsi.
meglio nuotare. Sai che dobbiamo andare alla Sede dell'Arte dei Fabbri.
Ruth aveva appena spiegato le ali quando uno sciame di lucertole di fuoco apparve nell'aria sopra di lui, trillando all'impazzata e irradiando pensieri di soddisfazione per l'abilit con cui l'avevano trovato. Una spar immediatamente, e Jaxom prov un'altra fitta d'irritazione. Lo tenevano d'occhio, eh? Avrebbe dovuto dare un altro ordine, appena tornato alla Fortezza. Chi credevano che fosse, un poppante o un Antico?
Sospir, pentito. Certo, si erano preoccupati per lui quando s'era precipi-
tato fuori dalla Fortezza. Anche se non era probabile che andasse da qualche altra parte, oltre al lago. Anche se non poteva capitargli nulla di male,
in compagnia di Ruth, e anche se lui e Ruth non potevano andare in nessun
posto dove le lucertole di fuoco non riuscissero a trovarli.
Il risentimento si riaccese, questa volta contro le sciocche lucertole di
fuoco. Perch, fra tutti i draghi, erano proprio le lucertole a provare una
curiosit insaziabile nei confronti di Ruth? Dovunque loro due andassero,
su Pern, tutte le lucertole di fuoco dei dintorni schizzavano fuori per ammirare sbalordite il drago bianco. Questo divertiva Jaxom, un tempo, perch le lucertole avevano l'abitudine di trasmettere a Ruth le immagini pi
incredibili delle cose che ricordavano, e Ruth comunicava a lui le pi interessanti. Ma quel giorno, com'era avvenuto per tutto il resto, il divertimento s'era trasformato in acida irritazione.
Analizza, amava ripetergli Lytol. Pensa obiettivamente. Non puoi
governare gli altri fino a quando non avrai imparato a controllare te stesso
e ad avere una visione pi ampia.
Jaxom trasse un paio di profondi respiri, come gli aveva raccomandato
di fare Lytol prima di parlare, per organizzare quanto si accingeva a dire.
Ruth stava sorvolando le acque azzurrocupe del lago, e le lucertole di
fuoco attorniavano la sua figura elegante. All'improvviso ripieg le ali e si
tuff. Jaxom rabbrivid, chiedendosi come facesse Ruth a gradire le acque
freddissime, alimentate dalle cime incappucciate di neve delle Alte Vette.
Nel calore afoso dell'estate, spesso Jaxom lo trovava piacevole; ma adesso
che l'inverno era appena trascorso... Rabbrivid di nuovo. Bene, se i draghi
non sentivano il freddo in mezzo, tanto pi intenso, un tuffo in un lago gelido non poteva essere fastidioso.
Ruth riemerse, e le onde si irraggiarono fino alla riva, ai piedi di Jaxom.
Pigramente, il giovane spogli un ramo dai fitti aghi e li lanci, uno dopo
l'altro, nelle increspature. Bene, un'onda di reazione alla sua esplosione di
quel mattino era stato l'invio delle lucertole di fuoco per rintracciarlo.
Un'altra era stata l'espressione di sbalordimento sulla faccia di Dorse.
Era stata la prima volta che Jaxom s'era ribellato al suo fratello di latte
anche se, per tutti i Gusci!, era stato solo il pensiero di dispiacere a Lytol a
tenerlo a freno tanto a lungo. Dorse si divertiva immensamente a prendere
in giro Jaxom per la piccolezza di Ruth, mascherando i suoi commenti
maligni con toni fintamente fraterni, poich sapeva troppo bene che Jaxom
non poteva reagire senza che Lytol lo rimproverasse per una condotta indegna del suo rango e della sua posizione. Jaxom non sentiva pi da tempo
wherry...
No, in tutta giustizia, avrebbe dovuto semplicemente aspettare che Lytol,
il quale godeva d'ottima salute, morisse di morte naturale, prima di poter
cominciare a governare a Ruatha.
Ma, continu Jaxom, seguendo il filo logico dei suoi pensieri, se Lytol
era attivo e non era neanche il caso di pensare a governare Ruatha, perch
lui e Ruth non potevano dedicare il loro tempo ad addestrarsi per diventare
una vera coppia di drago e dragoniere? Adesso c'era bisogno di tutti i draghi da combattimento, con i Fili che cadevano dalla Stella Rossa a intervalli imprevedibili. Perch doveva aggirarsi a piedi per la campagna, impugnando un goffo lanciafiamme, quando poteva combattere i Fili in modo
molto pi efficiente, purch Ruth venisse autorizzato a masticare pietre
focaie? Solo perch Ruth era grosso la met degli altri draghi, non significava che non fosse un vero drago sotto tutti gli altri punti di vista.
Certo che lo sono, disse Ruth dal lago.
Jaxom fece una smorfia. Aveva cercato di pensare silenziosamente.
Io capto i tuoi sentimenti, non i tuoi pensieri, disse calmo Ruth. Sei confuso e infelice. Emerse dall'acqua, inarcandosi, per scrollare le ali e asciugarle. Un po' volando e un po' nuotando, si diresse verso la riva. Io sono un
drago. Tu sei il mio cavaliere. Nessuno pu cambiare questa realt. Sii
quel che sei. lo sono quel che sono.
Ma non cos. Non ci permetteranno di essere quel che siamo, grid
Jaxom. Mi costringono ad essere tutto, tranne un dragoniere.
Tu sei un dragoniere. E sei anche, disse lentamente Ruth, come se cercasse di comprenderlo a sua volta, il Signore di una Fortezza. Sei allievo
del Maestro Fabbro e del Maestro Arpista. Sei amico di Menolly, Mirrim,
F'lessan e N'ton. Ramoth conosce il tuo nome, e anche Mnementh. E conoscono me. Tu devi essere molte persone diverse. Questo difficile.
Jaxom fiss Ruth, che diede un'ultima scrollata alle ali e le pieg scrupolosamente sul dorso.
Sono pulito. Mi sento bene, disse il drago, come se quell'affermazione
potesse risolvere tutti i dubbi interiori di Jaxom.
Ruth, che cosa farei senza di te?
Non lo so. N'ton sta venendo a cercarti. andato a Ruatha. Il piccolo
marrone che ci ha seguiti legato a N'ton.
Jaxom trattenne nervosamente il respiro. Ruth era abilissimo nel riconoscere a chi appartenevano le varie lucertole di fuoco. Lui aveva creduto
che il marrone fosse legato a qualcuno della Fortezza di Ruatha.
ragazzo mio...
per via di Lytol, no? Ti ha detto di non lasciarmi combattere contro i
Fili insieme a Ruth. per questo che non mi permetterai mai d'insegnare a
Ruth a masticare le pietre focaie.
Non si tratta di questo, Jaxom...
E allora di che cosa? Non c' un posto in tutto Pern dove non possiamo
recarci senza sbagliare, neppure la prima volta. Ruth piccolo, ma pi
veloce, vira pi rapidamente a mezz'aria, ha una massa inferiore da spostare...
Non questione di abilit, Jaxom, disse N'ton, alzando leggermente la
voce per farsi ascoltare. questione di opportunit.
Ancora evasioni.
No! La negazione recisa di N'ton spezz il risentimento di Jaxom.
Volare con una squadriglia da combattimento, quando cadono i Fili,
maledettamente pericoloso, ragazzo mio. Non discuto il tuo coraggio: ma
per dirla francamente, per quanto tu sia sveglio, per quanto Ruth sia svelto
e intelligente, per una squadriglia da combattimento saresti un peso. Non
hai l'addestramento, la disciplina...
Se si tratta solo d'addestramento...
N'ton afferr Jaxom per le spalle, per interromperlo.
No. N'ton trasse un profondo respiro. Ho detto che non si tratta solo
delle tue capacit e di quelle di Ruth: questione di opportunit. Pern non
pu permettersi di perdere n te, giovane Signore di Ruatha, n Ruth, che
unico.
Ma io non sono neppure Signore di Ruatha. Non ancora! Lo Lytol.
lui che prende tutte le decisioni... Io mi limito ad ascoltare ed a chinare la
testa come un wherry con l'insolazione. Jaxom s'interruppe, rendendosi
conto che le sue parole potevano venire interpretate copie una critica a
Lytol. Voglio dire, so che Lytol dovr governare fino a quando i Signori
delle Fortezze mi confermeranno... ed io non voglio che lasci la Fortezza
di Ruatha. Ma se potessi diventare un dragoniere, tutto questo si eviterebbe. Capisci?
Quando Jaxom scorse l'espressione degli occhi di N'ton, abbass le spalle, sconfitto. Tu capisci, ma la risposta sempre no! Solleverebbe altre
onde, probabilmente molto pi grosse, non vero? Quindi devo accontentarmi di essere in eterno una via di mezzo. Non un vero Signore d'una Fortezza, non un vero dragoniere... niente di niente, solo un problema. Un
vero problema per tutti!
Non per me, disse chiaramente Ruth e tocc il suo cavaliere con il muso,
in un gesto rassicurante.
Tu non sei un problema, Jaxom; ma mi rendo conto che ne hai uno,
disse N'ton in tono comprensivo. Se stesse in me, direi che ti farebbe bene entrare a far parte di una squadriglia e insegnare a Ruth come masticare
le pietre focaie. Perch nessun altro Signore delle Fortezze potrebbe contestare una simile esperienza diretta.
Per un attimo, Jaxom credette che N'ton gli stesse offrendo la possibilit
cui aspirava.
Se spettasse a me decidere, Jaxom, ma non cos, e non pu essere cos. Tuttavia, e N'ton s'interruppe, scrutando il viso del giovane, una
questione da discutere. Sei abbastanza grande per venire confermato come
Signore di Ruatha o per fare qualcosa d'altro. Parler a Lytol e a F'lar.
Lytol dir che io sono il Signore di Ruatha, e F'lar dir che Ruth non
abbastanza grosso per una squadriglia da combattimento...
E io non dir niente, se ti comporti da ragazzino imbronciato.
Un muggito risuon in alto, interrompendoli. Altri due draghi stavano
volteggiando, per indicare che intendevano atterrare. N'ton agit un braccio in risposta, e insieme a Jaxom si avvi verso la Sede dell'Arte dei Fabbri. Erano quasi arrivati alla porta, quando N'ton trattenne il ragazzo.
Non dimenticher, Jaxom, ma... E sorrise. Per amore del Primo Uovo, non farti sorprendere da nessuno a dare a Ruth le pietre focaie. E stai
maledettamente attento a quando vai!
Un po' stordito, Jaxom fiss N'ton, mentre il Comandante del Weyr salutava un amico che si trovava nell'edificio. N'ton aveva capito. La depressione di Jaxom svan immediatamente.
Mentre varcava la soglia della Sede dell'Arte dei Fabbri, esit, in attesa
che i suoi occhi si abituassero alla penombra dell'interno, dopo il fulgido
sole primaverile. Preso dai suoi problemi, aveva dimenticato l'importanza
dell'imminente riunione. Il Maestro Arpista Robinton era seduto davanti al
lungo tavolo da lavoro, che per l'occasione era stato sgombrato, e accanto a
lui c'era F'lar, il Comandante del Weyr di Benden. Jaxom riconobbe altri
tre Comandanti e il nuovo Maestro Allevatore, Briaret. C'era una mezza
squadriglia di dragonieri bronzei e parecchi Signori delle Fortezze, i Fabbri pi importanti e numerosi arpisti, pi. numerosi dei rappresentanti di
tutte le altre arti, a giudicare dai colori delle tuniche degli uomini che non
era in grado di riconoscere immediatamente.
Qualcuno lo stava chiamando per nome, in un bisbiglio concitato. Guar-
dando verso sinistra, Jaxom vide che F'lessan e gli altri allievi regolari si
erano radunati umilmente accanto alla finestra pi lontana; le ragazze erano appollaiate sugli sgabelli.
C' mezzo Pern, qui, osserv F'lessan, soddisfatto, mentre faceva posto per Jaxom.
Jaxom salut a cenni gli altri, che sembravano interessati soprattutto a
osservare i nuovi arrivati. Non sapevo che fossero in tanti a occuparsi
delle stelle e della matematica di Wansor, disse sottovoce Jaxom a F'lessan.
Cosa? Per perdersi l'occasione di un volo a dorso di drago? chiese allegramente F'lessan. Io stesso ne ho potati quattro.
Sono stati parecchi, quelli che hanno aiutato Wansor a collezionare il
materiale, disse Benelek, con il suo solito tono didattico. Naturalmente,
vogliono sapere a che cosa sono serviti i loro sforzi.
Di sicuro non sono venuti qui per la cucina, disse F'lessan con una risata.
Ma perch, si chiese Jaxom, il commento di F'lessan m'infastidisce?
Sciocchezze, F'lessan, rispose Benelek; aveva una mentalit troppo rigida per capire quando qualcuno scherzava. Qui si mangia benissimo. E
tu non ti tiri indietro.
Sono come Fandarel, disse F'lessan. Io trangugio tutto quello che c'
di commestibile. Silenzio! Eccolo qua. Per i Gusci! Il giovane dragoniere
bronzeo fece una smorfia di disgusto. Possibile che nessuno sia riuscito a
convincerlo a cambiarsi d'abito?
Come se i vestiti avessero importanza, per un uomo come Wansor.
Benelek abbass la voce, ma la si sentiva carica di disprezzo per F'lessan.
Ma proprio oggi, Wansor avrebbe dovuto presentarsi in ordine, disse
Jaxom. questo che intendeva, F'lessan.
Benelek borbott, ma non insistette. Poi F'lessan diede a Jaxom una gomitata, strizzandogli l'occhio per sottolineare la reazione di Benelek.
Quando era gi sulla soglia, Wansor si accorse all'improvviso che la sala
era piena. Si ferm, si guard intorno, dapprima timidamente. Poi, quando
riconobbe una faccia, chin la testa e sorrise incerto. Tutti gli rivolsero
grandi sorrisi incoraggianti e mormorarono saluti e gli accennarono di farsi
avanti.
Bene, bene... Tutto per le mie stelle? Le mie stelle, oh, oh! La sua reazione sollev un'ondata di ilarit. molto lusinghiero. Non avevo immaginato... Molto lusinghiero. E Robinton, ci sei anche tu...
E dove dovrei essere? La lunga faccia del Maestro Arpista era debitamente seria, ma Jaxom not che torceva le labbra per reprimere un sorriso. Poi Robinton guid Wansor verso il podio in fondo alla sala.
Vieni, Wansor, disse Fandarel, con il suo vocione.
Oh, s, scusa. Non volevo farti aspettare. Ah, ed ecco il Nobile Asgenar. stato molto gentile a venire. Dico, ma c' anche N'ton? Wansor
gir su se stesso. Poich era miope, scrut attentamente le facce, cercando
di individuare N'ton. Davvero, ci dovrebbe essere...
Son qui, Wansor. N'ton alz il braccio.
Ah! Il cipiglio preoccupato svan dalla faccia tonda del Fabbro delle
Stelle, come l'aveva chiamato Menolly con impertinente esattezza. Mio
caro N'ton, devi venire qui davanti. Hai lavorato tanto, vegliando e osservando durante le ore pi buie della notte. Vieni, devi...
Wansor! Fandarel si alz a mezzo per lanciare un muggito autoritario.
Non puoi sistemare tutti in prima fila, e tutti hanno fatto la loro parte di
osservazioni. Sono qui per questo. Per vedere a cosa servito il loro lavoro. Stai perdendo tempo. Questa pura inefficienza.
Wansor mormor proteste e scuse, mentre si avvicinava al podio. Aveva
veramente l'aria, not Jaxom, di aver dormito con quei vestiti addosso.
Probabilmente non si era pi cambiato dopo l'ultima Caduta, a giudicare
dalle sgualciture sul dorso della tunica.
Ma non c'era nulla di trascurato nelle carte stellari che Wansor, adesso,
stava fissando alla parete. Chiss dove aveva preso quel colore sgargiante
per la Stella Rossa... sembrava quasi pulsare sulla carta. E non c'era nulla
di scialbo nella sua presentazione. Per deferenza e rispetto nei confronti di
Wansor, Jaxom si sforz di ascoltare attentamente; ma aveva gi sentito
tutto altre volte, e la sua mente ritorn, com'era inevitabile, alla frase che
N'ton gli aveva lanciato al momento di separarsi da lui. Non farti sorprendere da nessuno a dare a Ruth le pietre focaie!
Come se lui fosse cos sciocco... Jaxom esit. Sebbene conoscesse, in
teoria, perch e come si doveva insegnare ad un drago a masticare le pietre
focaie, aveva anche imparato che fra la teoria e la pratica c'era un abisso.
Forse avrebbe dovuto chiedere aiuto a F'lessan?
Diede un'occhiata al suo amico d'infanzia, che aveva impresso lo Schema dell'Apprendimento ad un bronzeo due Giri prima. Sinceramente, Jaxom considerava F'lessan un ragazzo che non prendeva abbastanza sul
serio le sue responsabilit di cavaliere di un bronzeo. Era grato a F'lessan
di non aver mai rivelato a nessuno che lui aveva toccato l'uovo di Ruth,
quando il drago era ancora nel suo guscio, sul Terreno della Schiusa. Naturalmente, sarebbe stata una grave colpa, nei confronti del Weyr. F'lessan
non avrebbe considerato straordinario insegnare ad un drago a masticare
pietre focaie.
Mirrim? Jaxom sbirci la ragazza. Il sole del mattino scendeva obliquo
sui suoi capelli bruni, traendone scintillii dorati the lui non aveva mai notato. Sembrava dimentica di tutto, assorta nelle parole di Wansor. Probabilmente, avrebbe risposto a Jaxom che non doveva causare altri problemi al
Weyr, e poi lo avrebbe fatto sorvegliare da una delle sue lucertole di fuoco,
per assicurarsi che non s'incendiasse per sbaglio.
Jaxom era segretamente convinto che T'ran, l'altro giovane dragoniere
bronzeo, giunto dal Weyr di Ista, ritenesse Ruth una lucertola di fuoco
troppo cresciuta. Sarebbe stato anche meno utile di F'lessan.
Anche Benelek era escluso. Ignorava i draghi e le lucertole di fuoco, e
quelli ignoravano lui. Ma bastava dare a Benelek un diagramma o una
macchina, o anche i pezzi di un congegno trovato nelle vecchie fortezze e
nei vecchi weyr e lui impiegava giorni e giorni cercando di scoprire cosa
doveva essere e cosa doveva fare. Di solito, riusciva a far funzionare una
macchina, anche se era costretto a smontarla completamente per scoprire
perch non andava. Benelek e Fandarel s'intendevano alla perfezione.
Menolly? Menolly era la persona adatta, se lui aveva bisogno di qualcuno, nonostante la sua passione di tradurre in una canzone tutto quel che
sentiva... un'abitudine che qualche volta era una vera seccatura. Ma quella
dote faceva di lei un'eccellente Arpista; anzi, era la prima Arpista donna a
memoria d'uomo. Le diede una lunga occhiata furtiva: le labbra le fremevano lievemente. Si chiese se stava gi mettendo in musica le stelle di
Wansor.
Le stelle segnano il tempo, per noi, ad ogni Giro, e ci aiutano a distinguerli l'uno dall'altro, stava dicendo Wansor e, con un certo rimorso, Jaxom torn a volgere l'attenzione su di lui. Le stelle guidarono Lessa nel
suo coraggioso viaggio attraverso il tempo, per portare fino a noi gli Antichi. Wansor si schiar la gola, un po' pentito di quell'accenno alle due
fazioni dei dragonieri. E le stelle saranno le nostre guida costanti nei Giri
futuri. Terre, mari, persone e luoghi possono cambiare, ma le stelle seguono le loro rotte ordinate e rimangono guide sicure.
Jaxom ricord di aver sentito parlare di possibili tentativi per mutare il
percorso della Stella Rossa, allontanandola da Pern. Wansor aveva appena
dimostrato che era impossibile?
agire e poi pensare, quando combattiamo i Fili! Gir sui tacchi e poi, animandosi, annunci: Ehi, si mangia! Cominci a farsi largo in mezzo
alla folla, dirigendosi alla porta, dove vassoi carichi venivano fatti passare
verso il tavolo centrale.
Jaxom sapeva che i commenti di F'lessan erano stati rivolti a tutti, ma
sentiva come un'allusione personale la battuta a proposito della lotta contro
i Fili.
Quel F'lessan! gli disse Menolly all'orecchio. Ci tiene alla gloria della sua stirpe. Un po' di audacia... I suoi occhi azzurri come il mare brillarono di gaiezza, quando aggiunse: Ed io posso costruirci una melodia!
Poi sospir. E lui non affatto il tipo. Lui non pensa ad altro che a se
stesso. Ma buono. Andiamo a dare una mano a servire.
S, facciamo qualcosa! La battuta di Jaxom fu ricambiata da Menolly
con un sorriso d'apprezzamento.
Entrambi i punti di vista avevano una loro validit, decise Jaxom mentre
toglieva dalle mani di una donna sovraccarica un vassoio d'involtini fumanti; ma ci avrebbe pensato pi tardi.
La cucina del Maestro Fabbro aveva fatto i preparativi per la riunione, e
oltre ai succulenti involtini c'erano polpette di pesce bollenti, fette di pane
spalmate con i formaggi compatti delle Alte Vette, e due enormi recipienti
di klah.
Mentre distribuiva il cibo, Jaxom si accorse di una seconda cosa che lo
irritava. Gli altri Signori delle Fortezze e i Maestri delle Arti erano tutti
cordiali, e gli chiedevano gentilmente notizie di Lytol e di Ruth. Sembravano disposti a scambiare convenevoli con lui, ma non a discutere le teorie
di Wansor. Forse, pens cinicamente, non avevano capito quello che aveva
detto il Fabbro delle Stelle, e si vergognavano di dimostrargli la loro ignoranza. Jaxom sospir. Non sarebbe mai cresciuto abbastanza per venire
considerato un loro eguale?
Ehi, Jaxom, scarica quella roba. F'lessan lo prese per la manica. Ho
qualcosa da mostrarti.
Convinto di aver fatto il suo dovere, Jaxom pos il vassoio sulla tavola e
segu il suo amico fuori dalla porta. F'lessan prosegu sorridendo come un
idiota, e poi si gir di scatto, indicando la sommit della Sede dell'Arte dei
Fabbri.
La Sede era un edificio imponente dai tetti aguzzi, che adesso sembravano invasi da un movimento colorito e da un suono ondeggiante. Una
schiera di lucertole di fuoco stava appollaiata sulle tegole d'ardesia grigia;
e tutte trillavano e cinguettavano, conversando animatamente... in una parodia perfetta delle discussioni impegnate che si svolgevano all'interno
dell'edificio. Jaxom scoppi a ridere.
Non possono esserci tante lucertole di fuoco legate a quelli che stanno
l dentro, disse a Menolly, che li aveva raggiunti in quel momento. Oppure tu ne hai acquisito un altro paio di covate?
Asciugandosi gli occhi bagnati da lacrime d'ilarit, lei si dichiar innocente. Ne ho soltanto dieci, e se ne vanno sempre per i fatti loro: qualche
volta restano assenti per giorni e giorni. Non credo di poter rispondere per
pi di due, a parte Bella, la mia regina. Lei non mi lascia mai. Vedi, prosegu, guardandolo con aria seria. Finiranno per diventare un problema.
Non per me, perch ho insegnato alle mie a comportarsi bene, ma... cose
del genere. Indic il tetto. Sono delle tremende pettegole. Scommetto
che in maggioranza non sono legate a coloro che stanno l dentro. Sono
state attirate dai draghi, e soprattutto dal tuo Ruth.
Se ne raduna sempre una schiera, dovunque andiamo io e Ruth, ammise Jaxom, un po' irritato.
Menolly guard dall'altra parte della valle, dove Ruth stava sdraiato sulla riva soleggiata dei fiume, insieme ad altri tre draghi, e al solito gruppetto di servizievoli lucertole di fuoco.
E a Ruth non dispiace?
No. Jaxom sorrise, tollerante. Credo che gli piaccia, anzi. Gli tengono compagnia, quando io devo andare altrove per occuparmi degli affari
della Fortezza. Dice che hanno tutte nella mente immagini affascinanti e
inverosimili. Lui si diverte a guardare... quasi sempre. Qualche volta s'infastidisce... dice che esagerano.
E com' possibile? Menolly espresse bruscamente i suoi dubbi. Non
hanno una grande immaginazione, per la verit. Possono riferire solo quello che vedono.
O magari quel che credono di vedere?
Menolly riflett. Di solito, quello che vedono abbastanza attendibile.
Lo so... Poi s'interruppe, sconcertata.
Non importa, disse Jaxom. Sarei proprio stupido, se non mi rendessi
conto che voi Arpisti vi state dando da fare laggi a Sud. Poi Jaxom si
volt per dire qualcosa a F'lessan, ma il giovane era sparito.
Ti dir una cosa, Jaxom. Menolly abbass la voce. F'lessan aveva
ragione. Sta succedendo qualcosa, al Sud. Alcune delle mie lucertole sono
molto agitate. Ricevo l'immagine di un uovo, ma non in un weyr chiuso.
Pensavo che forse la mia Bella avesse nascosto un'altra covata: lo fa, qualche volta. Poi ho avuto l'impressione che quanto vedeva fosse accaduto
molto tempo fa. E Bella non pi vecchia di Ruth; quindi come poteva
ricordare qualcosa avvenuto prima di cinque Giri addietro?
Le lucertole di fuoco si illudono di aver individuato il Primo Uovo?
Jaxom rise di cuore.
Non possono ridere dei loro ricordi. Sanno una quantit di cose stranissime. Ricordi Grall, la lucertola di F'nor, che non voleva andare alla Stella
Rossa? In quanto a questo, tutte le lucertole di fuoco hanno il terrore della
Stella Rossa.
E non l'abbiamo tutti?
Loro sapevano, Jaxom; sapevano prima che il resto di Pern ne venisse
a conoscenza.
Istintivamente, si volsero entrambi verso Est, verso la malevola Stella
Rossa.
Dunque? chiese enigmaticamente Menolly.
Dunque cosa?
Dunque le lucertole di fuoco conservano certi ricordi.
Ah, lascia andare, Menolly. Non vorrai farmi credere che le lucertole di
fuoco possano ricordare cose che l'Uomo non pu rammentare.
Hai un'altra spiegazione? chiese in tono bellicoso Menolly.
No, ma questo non significa che non esista. Jaxom le rivolse un sorriso, che si trasform in una smorfia allarmata. Senti, e se qualcuna di quelle lucertole lass venisse dalla Fortezza Meridionale?
Non mi preoccupa. Le lucertole di fuoco sono all'esterno della Sede,
tanto per cominciare. In secondo luogo, possono visualizzare soltanto quel
che comprendono. Menolly ridacchi, un'abitudine che Jaxom trovava
simpatica, in confronto alle risatine melense delle ragazze della Fortezza.
Immagini cosa ci capirebbe uno come T'kul nelle equazioni di Wansor?
Viste attraverso gli occhi di una lucertola?
Jaxom ricordava poco l'Antico Comandante del Weyr delle Terre Alte,
ma ne aveva sentito parlare abbastanza da Lytol e da N'ton per capire che
la mente di quell'uomo era inaccessibile a qualunque novit. Ma forse, sei
Giri passati ad arrangiarsi da solo, laggi sul Continente Meridionale, potevano avere un po' ampliato la sua visuale.
Senti, non sono la sola a preoccuparmi, continu Menolly. Anche
Mirrim allarmata. E se c' qualcuno, al giorno d'oggi, che capisce le lucertole di fuoco, proprio Mirrim.
Prima che lui riuscisse a pensare una risposta adatta a quell'impertinenza, Menolly gli lanci un'occhiata penetrante, socchiudendo le palpebre.
Dicono che tale il drago, tale l'uomo. Forse per questo che Ruth
tanto diverso!
E con quell'osservazione enigmatica si alz e si avvi per raggiungere
gli altri.
Jaxom era quasi deciso a chiamare Ruth e ad andarsene, pur di non restare l a subire insulti e sgarberie.
Come un bambino imbronciato! Ricord le parole di N'ton. Con un
sospiro, si riassest sull'erba. No, non se ne sarebbe andato precipitosamente per la seconda volta, quella mattina, per allontanarsi da una scena
imbarazzante. Non si sarebbe comportato in modo immaturo. Non avrebbe
dato a Menolly la soddisfazione di sapere che i suoi commenti provocatori
l'avevano turbato.
Guard verso il fiume, dove giocava il suo compagno, e riflett. Perch
Ruth cos diverso? Il drago davvero simile all'uomo? La sua nascita era
stata bizzarra quanto la Schiusa di Ruth... lui era stato strappato dal grembo della madre morta, Ruth da un guscio d'uovo troppo duro perch il suo
becco minuscolo potesse spezzarlo. Ruth era un drago, ma non era cresciuto in un Weyr. Lui era Signore di una Fortezza, ma non confermato.
Bene, allora, dimostrare una cosa sarebbe dimostrare l'altra!
Non farti sorprendere da nessuno a dare a Ruth le pietre focaie, aveva
detto N'ton.
Bene, quella sarebbe stata la sua prima meta!
IV
Fortezza di Ruatha,
Tenuta di Fidello,
e vari punti in mezzo,
15.5.10 - 15.5.16.
Nei giorni che seguirono, Jaxom si accorse che una cosa era decidere
d'insegnare a Ruth a masticare le pietre focaie, e un'altra era trovare il tempo di farlo. Era impossibile avere un'ora libera. Jaxom nutriva l'indegno
sospetto che N'ton avesse accennato qualcosa del suo progetto a Lytol, e
che il Reggente si fosse affrettato a inventare attivit sempre nuove per
riempirgli la giornata. Ma con la stessa rapidit, Jaxom scart quell'idea.
N'ton non era un traditore o un individuo subdolo. Riflettendo freddamente, Jaxom doveva ammettere che le sue giornate erano sempre state molto
piene: prima le cure di Ruth, poi le lezioni, gli impegni della Fortezza e,
nei Giri passati, le riunioni in altre Fortezze, cui Lytol riteneva che lui dovesse assistere, come osservatore silenzioso, per imparare a conoscere meglio il governo delle Fortezze.
Jaxom non si era mai reso conto dei suoi impegni quanto adesso, quando
desiderava disperatamente trovare un po' di tempo per s, senza dover fornire spiegazioni o dover prendere accordi in anticipo.
L'altro problema che non aveva preso seriamente in considerazione era
questo: dovunque fossero lui e Ruth, era sicuro che sarebbe apparsa una
lucertola di fuoco. Menolly aveva ragione quando affermava che erano
pettegole, e lui non voleva che spiassero le sue esercitazioni non autorizzate. Fece esperimenti, portando Ruth sul cornicione di una montagna nelle
Terre Alte, che era stata una zona di esercitazioni quando lui insegnava a
Ruth a volare in mezzo. Era un'area deserta, spoglia, dove neppure le erbacce montane spuntavano sotto l'ultima neve indurita. Aveva impartito le
istruzioni a Ruth mentre erano in volo, e in quel particolare momento non
erano scortati dalle lucertole di fuoco. Ma non aveva contato pi di ventidue respiri, dopo il loro arrivo, prima che la verde di Deelan e l'azzurra del
maggiordomo della Fortezza comparissero sopra la testa di Ruth. Le lucertole avevano lanciato squittii di sbigottimento e poi avevano incominciato
a protestare.
Poi Jaxom aveva provato con due localit altrettanto poco frequentate,
una nelle pianure di Keroon e l'altra su un'isola deserta al largo della costa
di Tillek. Ed era stato seguito anche l.
All'inizio si sent ribollire per quella sorveglianza, e pens di affrontare
Lytol per discutere la faccenda. Il buon senso gli diceva che difficilmente
Lytol poteva aver chiesto al maggiordomo e a Deelan di dare alle loro creaturine l'incombenza di spiarlo. Era un caso di eccesso di zelo! Se avesse
cercato di parlarne apertamente a Deelan, lei avrebbe pianto, e torcendosi
le mani si sarebbe precipitata da Lytol. Ma Brand, il maggiordomo, era
tutta un'altra faccenda. Era arrivato dalla Fortezza di Telgar due Giri prima, quando il vecchio maggiordomo s'era dimostrato incapace di tenere a
bada gli scatenati figli adottivi. Jaxom riflett. Brand doveva comprendere
i problemi di un giovane.
Perci, quando torn alla Fortezza di Ruatha, Jaxom and a cercare
Brand, e lo trov nel suo ufficio, intento a fare una sfuriata agli sguatteri
per i danni causati dai serpenti delle gallerie nei magazzini. Con grande
stupore di Jaxom, gli sguatteri vennero immediatamente congedati con
l'ingiunzione di portargli le carcasse di due serpenti delle gallerie a testa,
se non volevano saltare il pasto per alcuni giorni.
Brand non aveva mai mancato di riguardo a Jaxom, ma la prontezza con
cui si occup di lui lo sorprese; dovette prendere fiato prima di parlare.
Brand attese con tutta la deferenza che avrebbe mostrato verso Lytol o un
visitatore d'alto rango. Con un certo imbarazzo, Jaxom ricord la sua scenata di qualche giorno prima e si chiese se la causa era quella. No, Brand
non era un tipo ossequioso. Aveva l'occhio fermo, la mano sicura, l'espressione e il portamento decisi che spesso Lytol aveva indicato a Jaxom come
le caratteristiche di un uomo fidato.
Brand, a quanto pare non posso andare in nessun posto senza che compaia qualche lucertola di fuoco di questa Fortezza: la verde di Deelan e, se
non la mia osservazione non ti offende, anche la tua azzurra. ancora necessario?
Lo stupore di Brand era sincero.
Qualche volta, continu in fretta Jaxom, un uomo desidera andarsene
per i fatti suoi da solo, veramente da solo. E come tu ben sai, le lucertole di
fuoco sono le pi grandi pettegole di questo mondo. Potrebbero farsi
un'impressione sbagliata... se capisci quel che voglio dire.
Brand capiva benissimo; ma, se era divertito o sorpreso, riusciva a nasconderlo con grande abilit.
Chiedo scusa, Nobile Jaxom. Una svista, ti assicuro. Sai com'era sempre in ansia Deelan, da quando tu e Ruth avete incominciato a volare in
mezzo, e le lucertole di fuoco vi seguivano per maggior sicurezza. Io avrei
cambiato tutto gi da tempo.
Da quando in qua per te sono il Nobile Jaxom, Brand?
Il maggiordomo torse le labbra. Dall'altra mattina... Nobile Jaxom.
Non questo che intendevo, Brand.
Brand chin leggermente la testa, per prevenire altre scuse, Come ha
osservato il Nobile Lytol, sei abbastanza adulto per essere confermato nel
tuo rango, Nobile Jaxom, e noi... Brand sorrise con disinvoltura. Noi
dovremmo comportarci di conseguenza.
Ah, bene, s. Grazie. Jaxom riusc a lasciare l'ufficio di Brand senza
perdere ancor pi la faccia e si diresse a passo svelto verso la prima curva
del corridoio.
Poi si ferm, rimuginando sul significato di quel colloquio. Abbastanza
adulto per essere confermato nel tuo rango... E il Nobile Groghe che pensava di dargli in moglie sua figlia. Senza dubbio, l'astuto Signore di Fort
non l'avrebbe fatto, se la conferma di Jaxom fosse stata in dubbio. Quella
prospettiva, adesso lo allarmava e lo irritava, mentre il giorno prima lo
avrebbe lusingato immensamente. Quando fosse diventato ufficialmente
Signore di Ruatha, avrebbe perduto ogni possibilit di entrare a far parte
delle squadriglie da combattimento. Non voleva diventare Signore di Ruatha... non ancora, almeno. E di sicuro non voleva che gli affibbiassero una
moglie che non fosse di sua scelta.
Avrebbe dovuto dire a Menolly che non aveva difficolt con le ragazze
della Fortezza... quando ci teneva. Non che lui avesse seguito l'esempio di
certuni tra i pi intraprendenti dei figli adottivi. Non intendeva farsi una
reputazione di libertino come Meron, o come quel giovane sciocco del
Nobile Laudey, che Lytol si era affrettato a rispedire alla sua Fortezza con
una scusa ufficiale cui nessuno aveva creduto. Il Signore di una Fortezza
aveva tutti i diritti di generare qualche bastardo; ma annacquare il sangue
dei Signori con quello di altre stirpi era tutta un'altra faccenda. Comunque,
avrebbe dovuto trovare una ragazza simpatica che gli offrisse l'alibi necessario, e poi assicurarsi il tempo per le cose pi importanti.
Jaxom si scost dalla parete, raddrizzando inconsciamente le spalle. La
deferenza di Brand era stata come un tonico. Ora che ci pensava, ricordava
altri sintomi di un atteggiamento diverso nei suoi confronti, anche se fino a
quel momento non se c'era accorto, accecato com'era delle sue preoccupazioni. All'improvviso ramment che Deelan, a colazione, non l'aveva pi
assillato per indurlo a mangiare pi di quanto voleva, e che da qualche
giorno Dorse era inspiegabilmente assente. Ed i commenti mattutini di
Lytol non erano stati preceduti da domande sulle condizioni di salute di
Ruth, e avevano riguardato invece le attivit in programma per la giornata.
La sera del suo ritorno dalla Sede del Maestro Fabbro, Lytol e Finder
s'erano mostrati desiderosi di apprendere notizie sulle stelle di Wansor, ed
il suo resoconto aveva occupato l'intera serata. I figli adottivi e gli altri
erano stati insolitamente taciturni, ma Jaxom l'aveva attribuito all'interesse
per l'argomento. Lytol, Finder e Brand non avevano certamente taciuto.
La mattina dopo c'era stato appena il tempo di buttar gi una tazza di
klah ed un involtino di carne, poich i Fili stavano per cadere sui campi
seminati in primavera, a Sud-Ovest, e li attendeva una lunga cavalcata.
Avrei dovuto parlar chiaro mesi fa, pens Jaxom, mentre entrava nel suo
alloggio.
Era stato stabilito che Jaxom non doveva essere disturbato quando si
prendeva cura di Ruth: un'intimit che solo adesso incominciava ad apprezzare. In genere, Jaxom curava il suo drago, oliandogli la pelle e lustrandolo, di prima mattina o a tarda sera. Ogni quattro giorni andava a
caccia con Ruth, perch il drago bianco aveva bisogno di pasti pi frequenti dei suoi compagni pi grandi. Di solito le lucertole di fuoco della Fortezza accompagnavano Ruth, banchettando con lui. Molti usavano imboccarle personalmente tutti i giorni, ma il bisogno di carne fresca non le abbandonava mai, ed era stato deciso di non cercare di sradicare quell'istinto.
Le lucertole di fuoco erano esserini sventati e temerari e, sebbene non vi
fosse dubbio che si affezionavano sinceramente alla Schiusa, andavano
soggetti a crisi e paure improvvise e scomparivano, spesso per lunghi periodi. Quando tornavano, si comportavano come se non si fossero mai assentate, a parte il fatto che trasmettevano immagini incredibili.
Quel giorno, Jaxom lo sapeva, Ruth era pronto per andare a caccia. Ud
il suo compagno esprimere rumorosamente l'impazienza di partire. Ridendo, Jaxom indoss la pesante giubba da volo e infil gli stivali, mentre
chiedeva educatamente che genere di cibo avrebbe gradito Ruth.
Wherry, un bel wherry grasso delle pianure, non uno di quelli segaligni
di montagna, fece Ruth, sottolineando il suo disprezzo con uno sbuffo.
Direi proprio che sei affamato, disse Jaxom, entrando nel weyr del
drago e avvicinandosi.
Ruth appoggi leggermente il naso sul petto di Jaxom: il suo alito fresco
penetrava anche attraverso la pesante giubba da volo. Gli occhi turbinavano delle sfumature rosse dell'appetito. Si avvi verso l'enorme porta metallica che dava sul cortile delle stalle e l'apr con le zampe anteriori.
Avvertite dai pensieri famelici di Ruth, le lucertole di fuoco della Fortezza volteggiavano in aria, impazienti. Jaxom mont e disse a Ruth di
prendere il volo. Il vecchio drago marrone di guardia augur buona caccia
dalle alture dei fuochi, ed il suo cavaliere agit il braccio in segno di saluto.
Grazie alle dcime pagate dalle Fortezze, i sei Weyr di Pern avevano
armenti e greggi che servivano a sfamare i draghi. Nessun Signore delle
Fortezze protestava se di tanto in tanto un cavaliere portava il drago a sfamarsi sulle sue terre. Poich Jaxom era Signore di Ruatha e, ufficialmente,
avevi diritti su tutto quanto si trovava entro i suoi confini, la caccia di Ruth
era soprattutto una questione di cortesia. Lytol non aveva avuto bisogno di
spiegare a Jaxom che doveva portare il suo animale a nutrirsi un po' qua e
Solo allora Jaxom si accorse che non avevano la solita scorta di lucertole
di fuoco, sebbene Ruth fosse in caccia. Lui non aveva preteso che Brand
vietasse completamente alle lucertole di compiere escursioni in loro compagnia.
Lamentosamente, Ruth chiese se non potevano proseguire la caccia, perch aveva tanta fame. Proseguirono verso la zona indicata, e Ruth lasci
Jaxom su un pendio erboso, in vista del territorio di caccia, e il giovane
sedette. Non appena Ruth, si fu alzato di nuovo in volo, apparve uno sciame di lucertole di fuoco, che atterrarono compite, in attesa che il drago le
invitasse a partecipare alla caccia.
Alcuni draghi se la prendevano comoda, quando si trattava di scegliere il
pasto, sorvolando l'armento o il branco per disperderlo e isolare i capi pi
grossi. Ruth si decise in fretta, o forse era influenzato dal fatto che Jaxom
sapeva che Tegger non sarebbe stato lieto di veder dimagrire troppo i suoi
wherry. Comunque, il drago bianco uccise il primo maschio con una rapida picchiata, spezzandogli il lungo collo mentre gli piombava addosso.
Ruth permise alle estasiate lucertole di fuoco di spilluzzicare le ossa,
mentre uccideva un secondo capo, mangiando con la sua abituale eleganza.
Il branco si era appena ricomposto in fondo al pascolo quando, inaspettatamente, Ruth si lanci verso la terza preda.
Te l'avevo detto che ero affamato, disse in tono cos contrito che Jaxom
rise e gli rispose di rimpinzarsi quanto voleva.
Non mi sto rimpinzando, ribatt Ruth, un po' scandalizzato all'idea che
Jaxom pensasse di lui una cosa simile. Ho tanta fame.
Jaxom guard pensosamente le lucertole di fuoco che banchettavano. Si
chiese se ce n'era qualcuna di Ruatha. Immediatamente, Ruth rispose che
erano venute dalle zone circostanti.
Dunque, pens Jaxom, ho risolto il problema d'impedire alle lucertole
ruathane di seguirmi. Ma quello che sapeva una lucertola di fuoco sembrava che lo sapessero tutte le altre, e quindi avrebbe dovuto tener loro nascoste le sue attivit.
Jaxom sapeva che un drago aveva bisogno di tempo per masticare e digerire le pietre focaie, se si voleva ottenere l'effetto migliore. I dragonieri
incominciavano a dare le pietre alle loro bestie parecchie ore prima che
cominciassero a cadere i Fili. Quanto tempo avrebbe impiegato Ruth a
lavorarsi una dose completa di pietre, per produrre sbuffi di fuoco? Chiss.
Avrebbe dovuto procedere con prudenza. Poich i draghi erano diversi per
capacit e prontezza, ogni cavaliere doveva scoprire da s le caratteristiche
turo Signore di Ista cercasse di fare conversazione, lei rispose laconicamente, riservando a Jaxom tutti i sorrisi. Si allontan da lui solo quando
suo fratello arriv per dire che avrebbero dovuto cominciare la semina,
altrimenti avrebbero dovuto tornare alla Fortezza di notte.
Chiss se avresti fatto colpo su di lei tanto in fretta, se fossi stato io il
Signore di Ruatha? chiese Tordril a Jaxom, mentre controllavano le cinghie delle selle prima di rimontare.
Ho fatto colpo su di lei? Jaxom fiss Tordril senza capire. Abbiamo
chiacchierato, ecco tutto.
Beh, potresti averla la prossima volta che... ah, avrai occasione di
chiacchierare. Oppure a Lythol dispiacerebbe avere intorno qualche mezzosangue? Mio padre dice sempre che servono a far rigare diritto i figli
purosangue! Per te dovrebbe essere facile, dato che Lytol cresciuto in un
Weyr, e non troppo rigido in queste cose.
In quel momento, Lytol e Fidello li raggiunsero, ma il commento invidioso di Tordril lanci i pensieri di Jaxom lungo una rotta interessante.
Come si chiamava la ragazza? Corana? Bene, Corana poteva essere molto
utile. C'era soltanto una lucertola di fuoco nella Tenuta del Pianoro... e se
Ruth fosse riuscito a dissuaderla dal seguirli...
Quando ritornarono alla Fortezza, a notte inoltrata, Jaxom sal furtivamente sulle alture dei fuochi e prelev un sacco di pietre focaie dalla scorta
del drago marrone, mentre il vecchio animale e il suo cavaliere compivano
un breve volo serale per sgranchire le ali.
La mattina dopo, chiese con aria disinvolta a Lytol se pensava che avessero portato abbastanza semi a Fidello. Il campo sembrava molto grande.
Lytol lo fiss a palpebre socchiuse per un momento, poi ammise che forse
sarebbe stato meglio mandare un altro mezzo sacco. L'espressione di Tordril tradiva sorpresa e, pens Jaxom, un certo rispetto per la plausibilit di
quel pretesto. Lytol ordin di prelevare mezzo sacco di semi di Andemon
dal magazzino di Brand, e Jaxom se ne and per indossare gli abiti da volo.
Ruth, molto pieno di s dopo l'abbondante pasto, voleva sapere se c'era
un bel lago nei pressi della tenuta. Jaxom pensava che il fiume fosse abbastanza ampio per il bagno di un drago: ma non andavano l per darsi agli
sport acquatici. Riuscirono a decollare senza che nessuno notasse il secondo sacco appeso a Ruth... n le cinghie da combattimento. Sebbene le lucertole di fuoco seguissero i soliti caroselli vertiginosi mentre Ruth s'involava, nessuna emerse insieme a loro alla Tenuta del Pianoro.
Dovresti ruttare.
Lo so. So come si fa a ruttare. Ma non posso.
Cortesemente, Jaxom gli offr un altro grosso pezzo di pietra. Questa
volta la masticazione fu meno rumorosa. Ruth deglut, poi si assest sulle
zampe posteriori.
OH!
All'esclamazione mentale segu un rombo che indusse Ruth a guardarsi
prontamente il ventre bianco. Poi apr la bocca. Con un grido d'allarme,
Jaxom si butt a lato mentre un sottile filo di fiamma usciva dal muso del
drago. Ruth sussult, piegandosi all'indietro, e non si rovesci soltanto
perch si teneva puntellato con la coda.
Credo d'aver bisogno di altre pietre focaie per produrre una fiamma rispettabile.
Jaxom gli offr altri pezzi pi piccoli. Ruth si affrett a masticarli, e ancora pi rapidamente erutt il gas.
Cos va meglio, disse soddisfatto.
Non servirebbe a molto, contro i Fili.
Ruth si limit ad aprire la bocca per ricevere altre pietre focaie. Quelle
che Jaxom aveva portato vennero consumate anche troppo in fretta. Ma
Ruth riusc a carbonizzare un ampio tratto d'erba, fra le rocce.
Non credo che abbiamo imparato come si fa.
E non abbiamo bruciato Fili a mezz'aria.
Non siamo ancora pronti. Ma abbiamo dimostrato che tu puoi masticare le pietre focaie.
Non ne avevo mai dubitato.
Neppure io, Ruth. Jaxom emise un profondo sospiro. Ma avremo bisogno di parecchie pietre focaie, fino a quando avrai imparato a produrre
un'eruzione continuata.
Ruth assunse un'espressione cos sconsolata che Jaxom si affrett a rassicurarlo, strofinandogli le arcate sopracciliari e accarezzandogli la protuberanza ossea della testa.
Dovevano permetterci di addestrarti adeguatamente con gli altri draghetti. Non giusto. L'ho sempre detto. Oggi non puoi superare tutte le
difficolt. Ma, per il Primo Guscio, alla fine la spunteremo.
Ruth si tranquillizz, poi si rianim. C'impegneremo maggiormente, ecco tutto. Ma sarebbe pi facile se avessimo pi pietre focaie. Il marrone
Wilth non le usa pi tanto. troppo vecchio per masticarle.
Per questo un drago da guardia.
il sole stava ancora ascendendo in cielo. Ma un particolare di cui non aveva tenuto conto per poco non li trad.
Era a cena quando il suo drago gli lanci un appello, una chiamata urgente. Ruth! spieg, balzando dalla sedia, e corse attraverso la Sala, precipitandosi nel corridoio che portava al suo alloggio.
Mi brucia lo stomaco, cominci a dirgli angosciato Ruth.
Per i Gusci, sono le pietre, rispose Jaxom, mentre correva per il corridoio deserto. Vai fuori, sulle alture dei fuochi. Dove Wilth lascia le sue.
Ruth non era sicuro di poter volare in quelle condizioni.
Sciocchezze. Tu puoi volare sempre. Ruth doveva svuotarsi il secondo stomaco fuori dal Weyr. Lytol poteva sopraggiungere per vedere che
cosa aveva indotto il drago ad interrompere la cena di Jaxom.
Non posso muovermi. Sono troppo appesantito.
Devi solo rigurgitare la cenere delle pietre focaie. I draghi non la tengono nello stomaco: non possono digerirla. Devi vomitarla.
Credo proprio che lo far.
Non nel weyr, Ruth. Ti prego!
Dopo un istante, Ruth lo guard con aria contrita. In mezzo al pavimento
del weyr, un mucchietto di qualcosa che sembrava sabbia umida, brunogrigiastra, esalava vapore.
Adesso mi sento molto meglio, disse Ruth con un filo di voce.
Senti arrivare Lytol? chiese Jaxom: il cuore gli batteva cos forte per
la corsa che non sentiva altro. Si precipit fuori dalle porte metalliche, nel
cortile della cucina, per prendere un secchio e una paletta. Se riesco a
portar via questa roba prima che l'odore saturi il weyr... Lavor pi in
fretta che poteva: il secchio bast a raccogliere tutto. Per fortuna Ruth non
aveva masticato abbastanza pietre focaie per le quattro ore di una Caduta
dei Fili.
Jaxom spinse fuori il secchio e sparse sabbia dolce.
Niente Lytol? chiese, un po' sorpreso.
No.
Jaxom esal un sospiro di sollievo e accarezz Ruth per tranquillizzarlo.
La prossima volta, non avrebbe dimenticato di far rigurgitare il drago in un
posto sicuro.
Quando riprese il suo posto a tavola, Jaxom non forn spiegazioni e nessuno gliene chiese... un altro esempio del nuovo rispetto di cui era circondato.
La notte seguente, lui e Ruth rubarono tutte le pietre focaie che il drago
La Sede del Maestro Arpista faceva parte dell'ampio complesso di abitazioni all'interno ed all'esterno dei dirupi della Fortezza di Fort. Quando
Jaxom e Finder, sul dorso di Ruth, irruppero nell'aria sopra la Sede, trovarono il caos. Le lucertole di fuoco volteggiavano e si tuffavano in picchiata, in preda alla pi grande agitazione. Il drago di guardia sulle alture dei
fuochi della Fortezza s'era alzato sulle zampe posteriori, e raspava l'aria
con quelle anteriori, sventolando le ali e muggendo di furore.
Sono infuriati! Infuriati! comment sbigottito il drago bianco. Ruth! Sono Ruth! Ruth! grid con la sua inimitabile voce tenorile.
Cos' successo? chiese Finder all'orecchio di Jaxom.
Ruth dice che sono infuriati.
Infuriati? Non ho mai visto un drago cos infuriato in vita mia!
Pieno d'apprensione, Jaxom guid Ruth nel cortile della sede dell'arte
degli Arpisti. C'era tanta gente che correva di qua e di l, mentre le lucertole sfrecciavano all'impazzata, che fatic a trovare un posto sgombro per
atterrare. Appena fu al suolo, uno sciame di lucertole di fuoco gli danz
intorno, proiettando pensieri ansiosi e agitati che, come rifer Ruth a Jaxom, per lui non avevano senso... e meno ancora ne avevano per il giovane
Signore di Ruatha, quando li ricevette di seconda mano. Percep che erano
le bestiole di Menolly, inviate a scoprire dov'era.
Eccoti qui! Hai ricevuto il mio messaggio? Menolly usc correndo
dalla Sede, trascinandosi dietro gli indumenti da volo. Dobbiamo andare
al Weyr di Benden. Hanno rubato l'uovo di regina.
Si arrampic dietro Finder, sul dorso di Ruth, scusandosi per il disturbo
ed esortando Jaxom a ripartire. Siamo in troppi, tre per Ruth? chiese
preoccupata, un po' in ritardo, mentre il drago bianco sembrava esitare
prima di lanciarsi.
No.
Chi ha rubato l'uovo di Ramoth? Come? Quando? chiese Finder.
Mezz'ora fa. Stanno chiamando tutti i bronzei e le altre regine. Vogliono andare al Weyr Meridionale in forze, per costringerli a rendere l'uovo.
E come fanno a sapere che stato il Weyr Meridionale? chiese Jaxom.
Chi altri avrebbe bisogno di rubare un uovo di regina?
Poi la conversazione cess, mentre Ruth li portava prontamente in mezzo. Irruppero nell'aria al di sopra di Benden, e all'improvviso tre bronzei
arrivarono sfrecciando dalla parte del sole, diritti verso di loro, lanciando
fiamme. Ruth gett uno strido e and in mezzo, emergendo sopra il lago e
strillando a pieni polmoni in direzione dei mancati aggressori.
sa, ma quelli erano andati in mezzo prima che potesse sollevarsi dal suolo.
Non hanno mandato i draghi a inseguirli?
andata Ramoth! Con Mnementh subito dietro di lei. Ma stato inutile.
Perch?
I bronzei sono andati in mezzo nel tempo.
E neppure Ramoth poteva sapere quando.
Esattamente. Mnementh ha controllato il Weyr e la Fortezza Meridionale e met delle spiagge calde.
Neppure gli Antichi sarebbero tanto stupidi da portare direttamente un
uovo di regina al Weyr Meridionale.
Ma senza dubbio gli Antichi non sanno, aggiunse stancamente Fonder, che noi siamo al corrente che l'uovo l'hanno preso loro.
Avevano raggiunto la folla: c'erano dragonieri di altri Weyr, e Signori
delle Fortezze e Maestri delle Arti. Lessa stava sul cornicione dei suo
Weyr, accanto a F'lar e a Fandarel e Robinton, che avevano un'aria estremamente cupa e ansiosa. N'ton si ferm a met della scalinata, parlando
concitato e con gesti rabbiosi ad altri due cavalieri bronzei. Un po' in disparte stavano le altre tre Dame del Weyr di Benden, e parecchie altre
donne che dovevano essere compagne delle regine degli altri Weyr. L'atmosfera d'indignazione e di frustrazione era opprimente. Ramoth dominava la scena, camminando avanti e indietro di fronte al Terreno della Schiusa, e soffermandosi di tanto in tanto per scrutare le uova rimaste sulla sabbia calda. Agit la coda sferzante e lanci urla rabbiose che soffocarono le
discussioni in corso sul cornicione, sopra di lei.
pericoloso portare un uovo in mezzo, disse qualcuno che stava davanti a Jaxom e Menolly.
Immagino che sia possibile; purch l'uovo fosse ben caldo e non ne abbia risentito.
Dovremmo prendere il volo, piombare sul Continente Meridionale e
bruciare gli Antichi e il loro Weyr.
Spingere i draghi a combattere i draghi? Tu ragioni come gli Antichi.
Ma non possiamo permettere che i draghi rubino le nostre uova di regina! il peggiore insulto che Benden abbia mai ricevuto dagli Antichi. Io
dico che dobbiamo fargliela pagare.
Il Weyr Meridionale ridotto alla disperazione, disse sottovoce Menolly a Jaxom. Nessuna delle loro regine si levata nel volo nuziale. I
bronzei stanno morendo, e non hanno neppure giovani verdi.
lo stesso uovo, ma pi vecchio e pi duro, ormai pronto a schiudersi da un momento all'altro. Bisogna far venire qui le ragazze.
Per la terza volta, in quella mattinata, nel Weyr di Benden, si scaten la
pi intensa eccitazione... pi lieta, per fortuna, ma ancora in grado di provocare il caos. Jaxom e Menolly riuscirono a tenersi in disparte, pur restando abbastanza vicini per sentire quello che succedeva.
Chiunque ha preso quell'uovo l'ha tenuto almeno dieci giorni o pi,
disse irosamente la voce di Lessa. E questo richiede un intervento.
L'uovo stato restituito indenne, disse Robinton, cercando di calmarla.
Siamo forse vigliacchi, per ignorare un simile insulto? chiese Lessa
agli altri dragonieri e voltando le spalle a Robinton.
Se essere coraggiosi, disse sprezzante la voce del Maestro Arpista,
significa opporre drago a drago, io preferisco essere un vigliacco.
L'indignazione incandescente di Lessa si plac in notevole misura.
Drago contro drago. Quelle parole echeggiarono tra la folla. Il pensiero
bruciava doloroso nella mente di Jaxom; sent che Menolly, al suo fianco,
rifiutava di pensare alle conseguenze di quel dissidio.
L'uovo rimasto in un altro tempo abbastanza a lungo per indurirsi e
avvicinarsi alla Schiusa, continu Lessa, con il viso contratto dalla collera. Probabilmente stato maneggiato dalla candidata. Potrebbe essere
stato influenzato quanto basta perch la piccola regina, qui, non possa ricevere lo Schema dell'Apprendimento.
Nessuno ha mai dimostrato in quale misura pu essere influenzato un
uovo dai contatti precedenti la Schiusa, stava dicendo Robinton, con il
suo tono pi persuasivo. Almeno, cos mi hai detto molte volte tu stessa.
A meno che buttino la loro candidata sull'uovo quando si schiuder, non
credo che la loro astuzia possa tornare a loro svantaggio e possa causare
danni all'uovo.
I draghi erano ancora molto tesi, ma l'impulso iniziale di levarsi in squadriglie e di distruggere il Weyr Meridionale si era considerevolmente raffreddato con la restituzione dell'uovo, sebbene rimanesse un evento misterioso.
Evidentemente, non possiamo pi sentirci compiaciuti, disse F'lar, alzando gli occhi verso i draghi di guardia, n illuderci dell'inviolabilit del
Terreno della Schiusa. Di tutti i Terreni della Schiusa. Nervosamente, si
scost i capelli dalla fronte. Per il Primo Guscio, hanno avuto un bel fegato: cercare di rubare un uovo di Ramoth!
era lo spazio che mancava loro, ma ogni speranza per il futuro. L'ideatore
doveva essere stato T'kul... T'ron aveva perso vigore e spirito d'iniziativa,
dopo il duello con F'lar. Robinton era quasi sicuro che le due Dame del
Weyr, Merika e Mardra, non avevano partecipato all'intrigo; non desideravano sicuramente di venire spodestate da una giovane regina e dalla sua
compagna. Era stata una di loro a rendere l'uovo?
No, pens Robinton: doveva essere qualcuno che conosceva molto bene
il Terreno della Schiusa del Weyr di Benden... o qualcuno sfacciatamente
fortunato, e capace di andare in mezzo per entrare e uscire dalla caverna.
Robinton rivisse, per un attimo, i terrori che aveva provato durante l'assenza dell'uovo. Rabbrivid, pensando al furore di Lessa. Era ancora probabile che scatenasse i dragonieri del Nord. Era capacissima di mantenere
viva la frenesia irrazionale che aveva dominato gli eventi della mattinata.
Se avesse continuato a chiedere vendetta contro i meridionali colpevoli,
per Pern avrebbe potuto essere una calamit quanto la caduta dei primi
Fili.
L'uovo era stato restituito. Robinton si aggrapp al pensiero consolante
che era apparentemente indenne, nonostante l'invecchiamento subito nel
tempo soggettivo trascorso. Lessa poteva decidere di fare una questione
delle condizioni in cui era ridotto. E se l'uovo non avesse dato una regina
perfetta, Robinton non dubitava che Lessa avrebbe preteso una rappresaglia.
Ma l'uovo era stato restituito! Doveva insistere su quel fatto, doveva sottolineare che, evidentemente, non tutti i meridionali erano stati partecipi di
quell'azione odiosa. Alcuni Antichi onoravano ancora i vecchi codici di
comportamento. Senza dubbio, uno di loro era stato abbastanza acuto da
comprendere che sarebbe stata inviata una spedizione punitiva contro i
colpevoli e aveva voluto, con lo stesso fervore di Robinton, che lo scontro
venisse evitato.
un momento nero, disse qualcuno, con voce mesta e profonda.
L'Arpista si volt, grato del lucido intervento del Maestro Fabbro. Il volto
pesante di Fandarel era scavato dalla preoccupazione; e per la prima volta
Robinton not i lineamenti resi gonfi dall'et, gli occhi giallognoli. Una
simile perfidia deve essere punita... eppure non possibile!
Il pensiero dei draghi che combattevano i draghi inond nuovamente di
terrore la mente di Robinton. La perdita sarebbe troppo grande, disse a
Fandarel.
Loro hanno gi perduto tutto quel che avevano, quando sono stati esi-
nel Continente Meridionale. L non avrebbero potuto fare del male al resto
di Pern...
No, solo a noi... solo a Benden. Lessa parlava con pesante amarezza.
Sono T'ron e Mardra, che cercano di vendicarsi di te e di me!
Mardra non andrebbe certo in cerca di una regina destinata a spodestarla, not Brekke, e non abbass la testa quando Lessa si volt di scatto
verso di lei.
Brekke ha ragione, Lessa, disse F'lar, posando una mano sulla spalla
della sua Dama del Weyr con apparente disinvoltura. A Mardra non piace
la concorrenza.
Robinton pot notare la pressione delle nocche sbiancate del Comandante del Weyr, ma Lessa non dava segno di accorgersene.
E non l'avrebbe fatto neppure Merika, la Dama di T'kul, disse D'ram,
il Comandante del Weyr di Ista. E la conosco abbastanza bene per esserne
sicuro.
Robinton pensava che l'Antico risentisse pi di tutti i presenti la piega
assunta dagli avvenimenti. D'ram era un uomo onesto, leale, obiettivo.
S'era sentito in dovere di appoggiare F'lar contro quelli del suo Tempo. E
con il suo appoggio aveva indotto R'mart e G'narish, gli altri Antichi Comandanti, a schierarsi con il Weyr di Benden, alla Fortezza di Telgar. C'erano tante correnti sotterranee e tante pressioni sottili in atto in quella sala,
pens Robinton. Chi aveva ideato il furto dell'uovo di regina non aveva
portato a termine il suo piano, ma era riuscito a spezzare la solidariet dei
dragonieri.
Non so dirti quanto sono addolorato, Lessa, continu D'ram, scuotendo il capo. Quando l'ho saputo, non riuscivo a crederlo. Non capisco che
utilit possa arrecare loro un'azione del genere. T'kul pi vecchio di me.
Il suo Salth non potrebbe sperare di accompagnare una regina di Benden
nel volo nuziale. E del resto, nessuno dei draghi del Sud in grado di farlo.
Il commento sconcertato di D'ram contribu non meno delle osservazioni
di Robinton ad attenuare le tensioni. Inconsciamente, D'ram aveva confermato la tesi di Robinton: il furto era stato un omaggio reso al Weyr di
Benden.
In quanto a questo, allorch la nuova regina fosse stata abbastanza adulta per levarsi nel volo nuziale, aggiunse D'ram, come se se ne rendesse
conto in quel momento, probabilmente i loro bronzei sarebbero gi tutti
morti. Nell'ultimo giro sono morti otto draghi del Weyr Meridionale. Lo
sappiamo tutti. Perci hanno tentato di rubare l'uovo per niente... per niente. Il suo viso era segnato da un tragico rammarico.
Non per niente, disse Fandarel, con la voce appesantita dalla tristezza.
Guarda cos' accaduto a noi, che siamo amici e alleati da tanti Giri. Voi
dragonieri, continu, indicandoli con la grossa mano, stavate per scagliare le vostre bestie contro quelle del Sud. Fandarel scosse lentamente il
capo. stato un giorno terribile, terribile! Mi dispiace per tutti noi. Il
suo sguardo rimase posato pi a lungo su Lessa. Ma credo che dovr addolorarmi ancor pi per me stesso e per Pern se la vostra collera non si
placa e se il buon senso non riprende il sopravvento. Ora vi lascio.
Con grande dignit, s'inchin ai Comandanti dei Weyr ed alle loro Dame, a Brekke e infine a Lessa, cercando di guardarla negli occhi. Non ci
riusc, e lasci la sala con un sospiro.
Fandarel aveva espresso chiaramente quel che Robinton desiderava che
Lessa ascoltasse e comprendesse... che i dragonieri correvano il grave pericolo di perdere la loro autorit sulle Fortezze e sulle Arti, se si lasciavano
dominare dall'indignazione. Era stato detto anche troppo, nella furia del
momento, alla presenza dei Signori convocati al Weyr durante la crisi. Se
non si fosse deciso di fare altro, adesso che l'uovo era stato restituito, nessun Signore e nessun Maestro avrebbe potuto biasimare Benden.
Ma com'era possibile far intendere la ragione all'ostinata Lessa, che rimuginava il suo furore, decisa ad una disastrosa vendetta? Per la prima
volta in vita sua il Maestro Arpista di Pern, Robinton, non riusciva a trovare le parole. Era gi abbastanza grave che avesse perduto la benevolenza di
Lessa! Come avrebbe potuto indurla a ragionare?
Fandarel mi ha ricordato che i dragonieri non possono abbandonarsi a
dissidi personali senza conseguenze gravissime, disse F'lar. Una volta io
ho permesso che un insulto travolgesse la mia ragione. E oggi ne abbiamo
visto il risultato.
D'ram rialz la testa e fiss F'lar con occhi ardenti, poi scosse energicamente il capo. Altri dragonieri mormorarono, protestando che a Telgar
F'lar si era comportato onorevolmente.
Sciocchezze, F'lar, disse Lessa, scuotendosi dalla sua immobilit.
Quella non era una questione privata. Quel giorno hai dovuto batterti con
T'ron per salvare l'unit di Pern!
Lessa fiss F'lar per un altro lungo istante, poi abbass le spalle, come se
accettasse quella distinzione, sebbene con riluttanza.
Ma... se l'uovo non si schiude, o se la piccola regina in qualche modo
menomata...
Se questo dovesse avvenire, riesamineremo la situazione, le promise
F'lar, alzando la mano destra per confermare l'impegno.
Robinton s'augur fervidamente che la piccola regina nascesse sana e
vigorosa nonostante l'avventura. Alla Schiusa, avrebbe potuto avere informazioni che placassero Lessa e salvassero l'onore di F'lar.
Devo tornare da Ramoth, annunci Lessa. Lei ha bisogno di me.
Usc a passo deciso, mentre i dragonieri si scostavano deferenti.
Robinton guard la coppa di vino che aveva versato per lei, la prese, e
ne trangugi il contenuto in una sorsata. Gli tremava la mano, quando la
pos e incontr lo sguardo di F'lar.
Una coppa farebbe piacere a tutti, disse F'lar, accennando agli altri di
raccogliersi intorno a lui, mentre Brekke, alzandosi prontamente in piedi,
cominciava a servirli.
Attenderemo fino alla Schiusa, continu il Comandante del Weyr di
Benden. Non credo di dovervi suggerire di prendere tutte le precauzioni
perch non si ripeta una simile evenienza.
Nessuno di noi ha covate gi deposte, F'lar, disse R'mart del Weyr di
Telgar. E nessuno di noi ha regine di Benden! Aveva uno scintillio ironico negli occhi, mentre sbirciava l'Arpista. Quindi, se otto dei loro draghi sono morti durante l'ultimo Giro, posso calcolare che adesso sono rimasti duecentoquarantotto dragonieri, e solo cinque bronzei. Ma chi ha
riportato l'uovo?
L'uovo stato reso: questo ci che conta, disse F'lar, poi vuot met
della coppa al primo sorso. Tuttavia, sono profondamente grato a quel
cavaliere.
Potremmo scoprirlo, fece sottovoce N'ton.
F'lar scosse il capo. Non sono sicuro di volerlo sapere. Non sono sicuro
che sia necessario saperlo... purch quell'uovo dia una regina viva e vitale.
Fandarel ha messo il dito sulla piaga, disse Brekke, mentre si aggirava
con grazia per riempire di nuovo le coppe. Guardate che cosa accaduto
a quelli di noi che sono amici e alleati da tanti Giri. questo che mi turba
pi di ogni altra cosa. E poi, continu, guardandoli uno ad uno, mi turba
anche l'antagonismo nei confronti di tutte le lucertole di fuoco, a causa di
poche che si sono limitate a mostrarsi devote ai loro amici e che hanno
avuto una parte in questa orribile storia. So di essere prevenuta. e sorrise
tristemente. Ma io ho parecchi motivi per essere grata alle nostre piccole
amiche. E vorrei vedere il buon senso prevalere anche nei loro confronti.
Dovremo andarci piano, Brekke, rispose F'lar. Ma ti ho capito. Molte
cose che sono state dette questa mattina, ispirate dalla rabbia e dalla confusione, presto non avranno pi alcun valore.
Lo spero. Lo spero sinceramente, disse Brekke. Berd continua a ripetermi che i draghi hanno alitato fiamme contro le lucertole di fuoco!
Robinton si lasci sfuggire un'esclamazione sbigottita. Anch'io ho captato la stessa nozione assurda da Zair, prima che lo mandassi nel tuo weyr,
Brekke. Ma qui nessun drago ha fiammeggiato... Gir lo sguardo sui
Comandanti dei Weyr, alcuni dei quali confermavano le parole di Brekke,
mentre altri si dichiaravano preoccupati per quell'evento cos inverosimile.
Non ancora... fece Brekke, accennando con il capo in direzione del
weyr di Ramoth.
Allora dobbiamo fare in modo che la regina non venga pi turbata dalla
vista delle lucertole di fuoco, disse F'lar, girando intorno lo sguardo per
chiedere consensi. Per il momento, aggiunse, alzando la mano per arrestare le proteste. pi prudente che non si facciano vedere n sentire, per
adesso. So che si sono rese utili, e alcune si sono dimostrate messaggere
fidate. So che molti di voi ne hanno. Ma dite loro di rivolgersi a Brekke, se
assolutamente indispensabile mandarle qui. E guard in faccia Robinton.
Le lucertole di fuoco non vanno dove non sono gradite, disse Brekke.
Poi aggiunse, con un sorriso ironico, per togliere il veleno dal suo commento: Del resto, adesso sono spaventate a morte.
Quindi non faremo nulla fino a quando quell'uovo non si sar schiuso? chiese N'ton.
Nulla, tranne radunare le ragazze trovate nella Cerca. Lessa le vorr qui
al pi presto possibile, per abituare Ramoth alla loro presenza. Ci raduneremo di nuovo per la Schiusa, Comandanti dei Weyr.
Buona Schiusa, disse D'ram, con un fervore che tutti assecondarono
sinceramente.
Robinton sperava che F'lar lo trattenesse, mentre gli altri se ne andavano
alla spicciolata. Ma F'lar stava conversando con D'ram, e Robinton decise
tristemente che avrebbe fatto meglio ad allontanarsi. Lo addolorava trovarsi in contrasto con i Comandanti del Weyr di Benden, e si sentiva esausto,
mentre ritornava verso l'ingresso. Tuttavia, F'lar aveva sostenuto la sua
richiesta. Quando raggiunse l'ultima svolta del corridoio, vide la mole
bronzea di Mnementh sul cornicione ed esit, un po' riluttante ad avvicinarsi al compagno di Ramoth.
Non agitarti tanto, Robinton, disse N'ton, avvicinandosi e sfiorandogli
il braccio. Hai fatto bene a parlare come hai parlato, e probabilmente eri
l'unico che poteva frenare la furia di Lessa. F'lar lo sa. N'ton sorrise. Ma
anche lui deve fare i conti con Lessa.
Maestro Robinton. La voce di F'nor era sommessa, come se non volesse che qualche altro li udisse. Ti prego di raggiungere me e Brekke nel
mio weyr. Vieni anche tu, N'ton, se non devi tornare subito al Weyr di
Fort.
Posso dedicarti tutto il tempo necessario, oggi, rispose il giovane cavaliere bronzeo, con gaia condiscendenza.
Brekke arriver subito. Poi il vicecomandante si avvi attraverso la
Conca stranamente silenziosa, dove echeggiavano soltanto i gemiti ed i
borbottii sommessi di Ramoth, dal Terreno della Schiusa. Dal suo cornicione, Mnementh girava continuamente la grande testa di qua e di l, per
scrutare ogni tratto dell'orlo.
Appena entrarono nel weyr, gli uomini furono assaliti da quattro isteriche lucertole di fuoco, e dovettero vezzeggiarle e assicurare loro che nessun drago le avrebbe bruciate con l'alito di fiamma... Quella paura sembrava comune e persistente.
Che cos' il grande buio che ricevo dalle immagini di Zair? chiese
Robinton, dopo aver calmato un po' il piccolo bronzeo. Zair rabbrividiva
spesso e, ogni volta che l'Arpista smetteva di accarezzarlo, spingeva con
testate imperiose la mano negligente.
Berd e Grall, intanto, s'erano appollaiati sulle spalle di F'nor, e si strusciavano contro le sue guance, con gli occhi gialli accesi d'ansia e freneticamente roteanti. Quando saranno pi calmi, io e Brekke tenteremo di
chiarire quello che cercano di comunicare. Ho l'impressione che stiano
ricordando qualcosa.
Non qualcosa di simile alla Stella Rossa? chiese N'ton. A quell'allusione inopportuna Tris, che si era adagiato tranquillo sul suo avambraccio,
cominci a sbattere le ali, mentre le altre lucertole squittivano atterrite.
Mi dispiace. Calmati, Tris.
Non, non si tratta di quello, disse F'nor. qualcosa... qualcosa che
hanno ricordato.
Sappiamo che comunicano istantaneamente fra loro, ed a quanto sembra trasmettono tutto ci che vedono e che costituisce per loro un'esperien-
za sconvolgente, fece Robinton, scegliendo le parole via via che esprimeva i suoi pensieri. Questa, quindi, potrebbe essere la dimostrazione di una
reazione di massa. Ma da quale lucertola di fuoco stata irradiata? Comunque Grall e Berd, e sicuramente la creaturina di Meron, non potevano
aver saputo tramite uno dei loro simili che la... sapete a cosa alludo... era
pericolosa per loro. Quindi, come potevano saperlo al punto di diventare
isterici? Come poteva trattarsi di qualcosa che ricordavano?
Gli animali corridori sembrano in grado di evitare il terreno infido..
osserv N'ton.
Istinto, mormor Robinton. Potrebbe essere istinto. Poi scosse il
capo. No, evitare il terreno infido non ha nulla a che vedere con una paura istintiva generalizzata. La S-T-E-L-L-A-R-O-S-S-A, continu, pronunciando lettera per lettera, qualcosa di specifico. Ah, beh!
Le lucertole di fuoco sono dotate sostanzialmente delle stesse facolt
dei draghi. Ma i draghi non possiedono una memoria eccezionale, tutt'altro.
E questo, speriamolo, disse F'nor, alzando gli occhi verso il soffitto,
servir a cancellare a tempo di primato quanto accaduto oggi.
Non una caratteristica comune anche a Lessa, fece Robinton con un
profondo sospiro.
Ma Lessa non stupida, Maestro Arpista, disse N'ton, sottolineando il
suo rispetto per Robinton con quel ricorso al titolo che gli spettava. E non
lo F'lar. Sono soltanto preoccupati. Finiranno entrambi per apprezzare il
tuo intervento di oggi. Poi N'ton si schiar la gola e guard fermamente
negli occhi il Maestro Arpista. Tu sai chi ha preso l'uovo?
Avevo sentito che si stava tramando qualcosa. Sapevo, e doveva essere
ovvio per chiunque avesse un po' di buon senso, che gli uomini e i draghi
del Weyr Meridionale sono vecchi e disperati. Io ho avuto soltanto l'esperienza di Zair che voleva accoppiarsi... Robinton s'interruppe, ricordando
quella sconcertante rinascita di desideri che credeva di aver superato; poi
scroll le spalle e not lo scintillio comprensivo negli occhi di N'ton.
Quindi posso capire le pressioni che i draghi marroni e bronzei sono in
grado di esercitare sui loro cavalieri. Anche un drago verde, pronto per il
volo nuziale, farebbe il suo effetto... Guard i due dragonieri con aria
interrogativa.
Dopo oggi, no, disse F'nor, con enfasi. Se ci fossero rivolti ad uno
dei Weyr... a D'ram, per esempio... Lanci un'occhiata a N'ton, per chiedergli conferma, Forse sarebbe sparito un verde, se non altro per evitare
crebbe mentre ne ascoltava la voce fluente che evocava le emozioni appropriate ad ogni fase del racconto, senza alterare la realt. Uno degli Arpisti
anziani, intento a tranquillizzare la lucertola azzurra annidata sul suo braccio, continuava ad annuire, come per approvare l'abilit con cui Menolly
usava i trucchi del mestiere.
Quando la ragazza ebbe finito, nella sala si lev un rispettoso mormorio
di ringraziamento. Poi gli ascoltatori cominciarono a parlare, analizzando
le notizie, chiedendosi chi aveva reso l'uovo e come aveva fatto... e perch:
quello era l'interrogativo fondamentale. Come avrebbero fatto i Weyr a
proteggersi? Le Fortezze principali correvano qualche pericolo? Chi sapeva fin dove sarebbero arrivati gli Antichi, se avevano rubato un uovo di
Benden? E c'erano stati alcuni fatti misteriosi - insignificanti in se stessi,
ma nel complesso molto sospetti - che gli Arpisti ritenevano opportuno
riferire al Weyr di Benden. Per esempio, le strane sparizioni di materiali
nelle miniere di ferro. E quelle ragazze che erano state rapite, e nessuno
sapeva dov'erano finite? Forse gli Antichi cercavano altre uova di drago?
Menolly si allontan dal cerchio di folla che l'attorniava e fece segno a
Jaxom di seguirla. Ho la gola secca, a furia di parlare, disse con un pesante sospiro, e lo condusse lungo il corridoio, fino all'immensa copisteria,
dove le Cronache muffite venivano trascritte perch i loro messaggi non
andassero perduti per sempre. Apparvero all'improvviso le sue lucertole, e
lei accenn di atterrare su uno dei tavoli. Adesso vi sistemer secondo
l'ultima moda per le lucertole di fuoco! Frug nello stipo sotto il tavolo.
Aiutami a trovare il bianco e il giallo, Jaxom. Questo barattolo secco.
E lo gett in un bidone, nell'angolo.
E qual il distintivo per le lucertole di fuoco?
Uhm. Ecco il bianco. L'azzurro degli Arpisti e il celeste degli apprendisti, separati dal bianco e incorniciati dalla grata gialla della Fortezza di
Fort. Dovrebbe bastare a farle riconoscere, non ti pare?
Jaxom si dichiar d'accordo, e Menolly lo invit a tener ferini i colli delle bestiole. Il compito era piuttosto difficile, perch le lucertole di fuoco
sembravano decise a guardarlo negli occhi.
Se anche stanno cercando di dirmi qualcosa, non ricevo il messaggio,
disse Jaxom a Menolly, mentre sosteneva con fermezza il quinto, intenso
scrutinio.
Sospetto, fece Menolly, parlando a frasi sconnesse mentre applicava
con cura i colori, che il tuo... tienila ben ferma, Jaxom... sia l'unico... drago di Pern... del quale... tienila... adesso non abbiano una paura pazza. Do-
Lytol?
Il nobile Reggente si scosse con uno sforzo e guard Jaxom aggrottando
la fronte. Poi sospir. Avevo sempre temuto che si arrivasse al conflitto
fra draghi e draghi.
Non successo, Lytol, disse Jaxom, sottovoce, nel suo tono pi persuasivo.
L'altro lo guard attentamente negli occhi. Poteva accadere, ragazzo.
Poteva accadere molto facilmente. Io e te dobbiamo parecchio a Benden.
Credi che dovrei andare l, adesso?
rimasto Finder.
Lytol annu, e Jaxom si chiese se il Nobile Reggente pensava che lui gli
avesse mancato di riguardo. meglio che Finder viaggi a dorso di drago. Si pass la mano sugli occhi e scosse il capo.
Tu non stai bene, Lytol. Una coppa di vino?
No. Sto bene, ragazzo. Lytol si alz, energicamente. Immagino che
con tutto quello sconquasso non ti sarai ricordato del motivo per cui eri
andato alla Sede degli Arpisti?
Sollevato nel notare che Lytol si era ripreso, Jaxom annunci che aveva
preso non solo le equazioni di Wansor, ma anche alcune carte che sarebbero state utili. Poi, fino all'ora di cena, Jaxom si rammaric di essere stato
cos scrupoloso, perch Lytol gli chiese di istruire lui e Brand nel sistema
per prevedere esattamente le Cadute dei Fili.
Insegnare un metodo ad altri serve a impararlo meglio, come scopr pi
tardi, quella notte, quando risolse alcune equazioni per proprio uso, studiando la rozza mappa del Continente Meridionale. C'era troppa attivit in
tutto Pern, perch lui potesse andare senza rischi in un quando alternativo.
E poich doveva spostarsi nel tempo, tanto valeva tornare indietro almeno
di dodici Giri, prima che qualcuno avesse incominciato a visi tare il Continente Meridionale. Sapeva dove poteva estrarre le pietre focaie, e quindi
rifornire Ruth non era un problema. Le stelle della notte declinavano gi
verso il mattino, prima che lui si sentisse sicuro di poter trovare la strada
per il tempo che gli interessava.
Poco prima dell'alba, fu svegliato dal piagnucolare di Ruth. Si liber delle pellicce che l'avvolgevano e avanz sul freddo pavimento di pietra, incespicando e sbattendo le palpebre per destarsi del tutto. Ruth agitava le
zampe anteriori e torceva le ali, in preda al sogno che lo turbava. Intorno a
lui stavano rintanate molte lucertole di fuoco; e parecchie non portavano i
colori di Ruatha. Jaxom le scacci e Ruth, sospirando, piomb in un sonno
pi profondo e sereno.
VI
Fortezza di Ruatha
e Fortezza Meridionale,
15.5.27 - 15.6.2.
Alla Fortezza, il giorno incominci con l'invio di lucertole di fuoco per
portare messaggi a tutte le piccole tenute e alle casette degli artigiani, con.
l'ordine di colorare debitamente tutte le lucertole e di istruirle perch non si
avvicinassero ai Weyr. Alcuni dei proprietari terrieri pi vicini erano arrivati in mattinata, per chiedere spiegazioni circa i resoconti ingarbugliati
forniti dalle lucertole di fuoco. Perci Lytol, Jaxom e Brand furono occupatissimi per l'intera giornata. L'indomani, dovevano cadere i Fili: e caddero esattamente nel momento che Lytol aveva calcolato. Questo lo rallegr
e rassicur i proprietari terrieri pi agitati.
Jaxom prese il suo posto nella squadra armata di lanciafiamme, anche se
era difficile che qualche Filo sfuggisse ai draghi del Weyr di Fort. Jaxom
sorrideva pensando alla prossima Caduta, forse anche lui sarebbe stato in
volo sul dorso di un Ruth alitante fiamme.
Il terzo giorno dopo il furto dell'uovo, Ruth, affamato, annunci che voleva andare a caccia. Ma le lucertole di fuoco arrivarono in schiere cos
numerose per accompagnarlo che il drago bianco uccise una sola volta e
divor la preda, pelle, ossa e tutto.
Non voglio uccidere per loro, dichiar a Jaxom con tanta rabbia che il
giovane si chiese se Ruth sarebbe stato capace, una volta o l'altra, di alitare
fiamme contro le lucertole.
Cosa succede? Credevo che ti fossero simpatiche! Jaxom and incontro al drago sul pendio erboso e l'accarezz per calmarlo.
Ricordano che ho fatto qualcosa che io non ricordo di aver fatto. Non
l'ho fatto. Gli occhi di Ruth vorticavano di scintille rosse.
Non l'ho fatto. C'era una sfumatura d'intimorita incertezza nel tono mentale di Ruth. Io so che non l'ho fatto. Non potrei fare una cosa simile. Io
sono un drago. Io sono Ruth. Io sono di Benden! Le ultime parole avevano
una nota disperata.
Cosa ricordano che tu hai fatto, Ruth? Devi dirmelo.
Ruth abbass la testa, come se cercasse di nascondersi, ma poi si gir
verso Jaxom, roteando pietosamente gli occhi. Io non prenderei mai l'uovo
di Ramoth. So di non aver preso l'uovo di Ramoth. Ero in riva al lago con
te. Io lo ricordo. Tu lo ricordi. Loro sanno dov'ero. Ma ricordano anche
che ho preso l'uovo di Ramoth.
Jaxom si aggrapp al collo del drago per non cadere. Poi trasse qualche
profondo respiro.
Mostrami le immagini che ti hanno trasmesso, Ruth!
Ruth obbed, e le proiezioni divennero pi chiare e vivide via via che il
drago si calmava, reagendo all'incoraggiamento del suo cavaliere.
quello che ricordano, disse alla fine, con un sospiro di sollievo.
Jaxom s'impose di pensare logicamente, e disse: Le lucertole di fuoco
possono riferire solo quel che hanno visto. Tu dici che ricordano. Sai
quando ricordano di averti visto prendere l'uovo di Ramoth?
Potrei portarti in quel quando.
Ne sei sicuro?
Ci sono due regine... mi hanno turbato pi di tutte le altre perch ricordano meglio.
Per caso, non ricordano di notte, quando ci sono le stelle, vero?
Ruth scosse il capo. Le lucertole di fuoco non sono abbastanza grosse
per vedere un numero sufficiente di stelle. stato allora che i draghi hanno lanciato fiamme contro di loro. I bronzei che vigilano sull'uovo masticano pietre focaie. Non vogliono che nessuna lucertola si avvicini.
Molto efficienti.
Nessuno dei draghi vuol pi bene alle lucertole di fuoco E se sapessero
quel che le lucertole ricordano di me, non avrebbero pi simpatia neppure
nei miei confronti.
Quindi tu sei l'unico drago che ascolta le lucertole di fuoco, no?
Quell'osservazione non fu di molto conforto n per Ruth n per Jaxom.
Ma perch, se l'uovo gi stato riportato al Weyr di Benden, le lucertole
continuano ad assillarti con questa storia?
Perch non ricordano che io sia ancora andato.
Jaxom ritenne pi opportuno sedersi. Quell'ultima affermazione richiedeva una lunga riflessione. No, si contraddisse. F'lessan aveva avuto ragione. Noi pensiamo e parliamo alla morte. Si chiese fuggevolmente se
Lessa e F'nor si erano lasciati prendere dallo stesso tipo di pulsione irrazionale al momento delle decisioni. E si convinse che era meglio non pensare neppure a quello.
Sei sicuro di conoscere quando dobbiamo andare? chiese di nuovo a
Ruth.
Due regine si avvicinarono svolazzando e tubando affettuosamente; una
fu cos ardita da posarsi sul braccio di Jaxom, con gli occhi turbinanti di
gioia.
Loro sanno. Io so.
Bene, sono lieto che siano disposte a guidarci. Ma vorrei che avessero
visto le stelle!
Jaxom trasse un altro profondo respiro, poi balz sul collo di Ruth e gli
disse di portarlo a casa.
Dopo aver preso la decisione, scopr che era sorprendentemente facile
continuare, purch non ci avesse pensato. Prese la combinazione da volo,
la fune, un giubbone di pelliccia per coprire l'uovo. Trangugi qualche
involtino di carne, strizz distrattamente l'occhio a Brand mentre usciva
dalla Sala, ben lieto di avere un pretesto valido nella sua presunta relazione
con Corana.
Impieg un po' di tempo per convincere Ruth a rotolarsi nel nero fango
alluvionale del delta del fiume Telgar, ma riusc a persuadere il suo compagno che la pelle bianca era troppo visibile sullo sfondo della notte tropicale o alla luce del giorno sul Terreno della Schiusa, dove aveva intenzione
di nascondersi nell'ombra.
In base alle immagini trasmesse a Ruth dalle due regine, Jaxom riteneva
di poter concludere che gli Antichi avevano portato l'uovo indietro nel
tempo, e l'avevano sistemato nel posto pi logico e adatto, nelle sabbie
calde del vecchio vulcano che in seguito sarebbe diventato lo stesso Weyr
Meridionale. Aveva gi imparato a memoria la posizione delle stelle della
notte meridionale, e quindi probabilmente avrebbe saputo riconoscere
quando era, con l'approssimazione di pochi Giri. Avrebbe dovuto affidarsi
completamente a Ruth, il quale sosteneva di sapere sempre quando era.
Le lucertole di fuoco arrivarono a schiera sul delta, e lo aiutarono entusiasticamente a impiastricciare la pelle candida di Ruth con l'appiccicoso
fango nero. Jaxom se lo spalm sulle mani e sul viso e sulle parti lucide
del suo abbigliamento. Il giubbone di pelliccia era gi abbastanza scuro.
In un certo senso, Jaxom non era sicuro che tutto questo stesse accadendo proprio a lui, che potesse venire coinvolto in un'avventura cos pazzesca. Ma doveva essere vero. Avanzava a passi inesorabili verso un evento
predestinato, e ormai nulla poteva fermarlo. Mont con calma sul dorso di
Ruth, fidandosi delle facolt del suo drago come non aveva mai fatto. Poi
trasse due profondi respiri.
Le conosciamo?
No.
Dove sono quelle due regine?
Mi hanno mostrato quando. quel che volevi tu.
Jaxom, privo della loro fragile guida, si rammaric di non aver insistito
perch restassero.
Ci sono pietre focaie, disse Ruth. E una bruciatura lasciata dalle fiamme. qui che i bronzei hanno alitato fiamme contro le lucertole di fuoco.
Molto tempo fa. Sulla bruciatura sta crescendo l'erba.
Drago contro drago! L'apprensione assal Jaxom. L non si sentiva al
sicuro. Non si sarebbe sentito al sicuro fino a quando avessero riportato
l'uovo a Benden, al suo posto.
Dobbiamo compiere un altro balzo, Ruth. Non possiamo restare qui.
Risolutamente, sciolse la corda che si era avvolto alla cintura e cominci
a confezionare un rudimentale sacco con la giubba di pelliccia. Per Ruth lo
sforzo sarebbe stato minore, se l'uovo fosse stato legato tra le zampe anteriori. Jaxom aveva finito di sistemare gli angoli quando sent un fortissimo
crepitio.
Ruth! Non vorrai alitare fiamme contro i draghi!
No, naturalmente. Ma oseranno avvicinarsi a me, se fiammegger?
Jaxom era troppo sconvolto per protestare. Quando Ruth si fu riempito
lo stomaco, lo chiam e mise l'uovo nel sostegno. Annod la corda intorno
alle spalle del drago, per distribuire il peso. Cominci a ricontrollare i nodi
e poi, spinto da un presentimento interiore, mont.
Andremo cinque Giri pi avanti, a Keroon, al nostro solito posto. Sai
quando?
Ruth riflett un momento, e poi disse che lo sapeva.
In mezzo, Jaxom ebbe il tempo di chiedersi, angosciato, se compiva balzi
troppo lunghi per poter tenere caldo l'uovo. In effetti, non si era schiuso
prima della sua partenza. Forse avrebbe dovuto attendere, per scoprire se
l'uovo si era schiuso regolarmente; allora avrebbero saputo come calcolare
i balzi. Forse aveva addirittura ucciso la piccola regina cercando di salvarla. No: la sua mente vacillava tra i paradossi: era in corso l'azione pi importante, la restituzione dell'uovo aureo. E i draghi non avevano combattuto i draghi... non ancora.
Il calore del deserto di Keroon ristor non solo il suo corpo ma anche il
suo spirito depresso. Ruth aveva un colorito terribile, sotto le incrostazioni
di fango nero. Jaxom sciolse la corda e depose l'uovo sulla sabbia. Ruth lo
aiut a coprirlo. Era met mattina, non lontano dall'ora in cui l'uovo doveva tornare a meno di sei Giri, in termini di distanza temporale.
Ruth chiese se poteva lavarsi in mare per liberarsi dal fango, ma Jaxom
rispose che dovevano aspettare di aver restituito l'uovo. Nessuno aveva
saputo che erano stati loro: nessuno doveva saperlo, e per misura precauzionale nessuno doveva vedere un drago dalla pelle bianca.
Le lucertole di fuoco?
La cosa aveva preoccupato Jaxom: ma credeva di conoscere la spiegazione. Quel giorno, le lucertole non sapevano chi aveva riportato l'uovo.
Non ce n'era nessuna nel Terreno della Schiusa, quindi non sanno quel che
non hanno visto. Jaxom decise di non pensarci pi.
Era stanchissimo, e si sdrai contro il fianco caldo di Ruth. Avrebbero
riposato un po', lasciando che l'uovo si scaldasse a dovere al sole, prima di
compiere l'ultimo balzo, il pi preoccupante. Dovevano piazzarsi in modo
da atterrare nel Terreno della Schiusa, dove l'arco dell'ingresso scendeva
bruscamente e toglieva la visuale a coloro che guardavano in quella direzione dalla Conca. In pratica, direttamente di fronte al crepaccio da cui
avevano spiato F'lessan e Jaxom, molti Giri prima. Era una fortuna che
Ruth fosse abbastanza piccolo per arrischiarsi ad andare in mezzo all'interno del Terreno: ma lui stesso era uscito dal guscio proprio l, perci aveva
una sensibilit innata. Fino a quel momento, aveva veramente dimostrato
di sapere sempre quando andava...
Persino sulle calde pianure deserte di Keroon c'era qualche suono: i fruscii infinitesimali degli insetti, le brezze ardenti che spiravano fra l'erba
morta, i serpenti che scavavano tane nella sabbia, lo sciabordio lontano
dell'acqua sulla spiaggia. L'interruzione di simili suoni pu essere sconvolgente come lo scoppio di un tuono: e furono il silenzio assoluto ed un
lieve mutamento della pressione dell'aria a scuotere Jaxom e Ruth dalla
sonnolenza, sgomentandoli.
Jaxom alz gli occhi, aspettandosi di veder apparire draghi bronzei venuti a riprendersi il bottino. Il cielo, sopra di loro, era limpido e caldo. Jaxom si guard intorno e vide il pericolo, la nebbia argentea dei Fili che
piovevano sul deserto. Si butt sull'uovo, e Ruth subito lo imit: entrambi
scavarono per disseppellirlo, lo spinsero nel sostegno, cercando freneticamente di calcolare lo spostamento del fronte dei Fili, chiedendosi preoccupati perch mai i cieli non brulicavano di draghi.
Per quanto lavorassero in fretta per legare addosso a Ruth il prezioso
fardello, non furono abbastanza svelti. I primi Fili caddero sibilando sulla
sabbia intorno a loro mentre Jaxom balzava sul collo di Ruth e gli gridava
di levarsi in volo. Ruth, eruttando uno sbuffo di fiamma, volteggi verso il
cielo, cercando di aprirsi un varco abbastanza in alto per andare in mezzo.
Un nastro di fuoco lacer la guancia di Jaxom e la spalla destra attraverso la tunica di cuoio di wher, l'avambraccio, la coscia. Percep, pi che non
udisse, il muggito di dolore di Ruth, perduto nella tenebra che regnava in
mezzo.
Faticosamente, Jaxom tenne il pensiero fisso sul dove e sul quando della
loro meta. Finalmente, furono nel Terreno della Schiusa, mentre Ramoth
urlava all'esterno. Ruth non riusc a reprimere un grido, quando la sabbia
caldissima urt l'ustione causata dai Fili sulla sua zampa posteriore. Jaxom
si morse le labbra per vincere la sofferenza mentre lottava con le corde.
C'era cos poco tempo, e gli parve di impiegare secoli a sciogliere il sostegno. Ruth cal l'uovo sulla sabbia, ma quello rotol gi per la leggera pendenza, dal loro angolo buio. Non potevano attendere oltre. Ruth balz verso la volta e and in mezzo.
I draghi non avrebbero combattuto i draghi!
Jaxom non si stup che Ruth uscisse sopra il piccolo lago montano. In
quel momento, era troppo preoccupato per il suo drago, per domandarsi
quando fossero usciti. Ruth piagnucolava per il dolore al piede e alla zampa; voleva solo placare il bruciore. Jaxom salt gi e spruzz acqua sulla
grigia pelle sudata, imprecando perch l'intorpidaria pi vicina si trovava
alla Fortezza di Ruatha. Era cos furbo, lui, da non prevedere mai che uno
di loro poteva averne bisogno.
L'acqua fresca del lago attenuava il bruciore delle ustioni dei Fili, ma
adesso Jaxom era preoccupato perch temeva che il fango causasse un'infezione. Avrebbe potuto usare senza dubbio qualcosa di meno pericoloso,
per mimetizzare il drago. Non os strigliare le ferite con la sabbia; sarebbe
stato troppo doloroso per Ruth, e avrebbe potuto far penetrare quel maledetto fango nella carne viva. Jaxom si rammaric dell'assenza totale delle
lucertole di fuoco, che avrebbero potuto aiutarlo a ripulire il drago. Ancora
una volta si chiese fuggevolmente quando erano, in quel meriggio.
il giorno dopo la sera della nostra partenza, annunci Ruth. Io so
sempre quando sono, aggiunse, giustamente orgoglioso della sua abilit.
Lungo la cresta dorsale sinistra, un prurito terribile. Hai lasciato un po' di
fango.
Jaxom us la sabbia sul resto della pelle di Ruth, e si sforz di non badare al dolore che gli causava sulle sue ustioni. Era stanco morto e indolenzi-
to, quando Ruth dichiar che era abbastanza pulito per compiere un ultimo
tuffo nella parte pi profonda del lago.
Le onde che lambirono le caviglie di Jaxom gli ricordarono il giorno non
lontano della sua ribellione.
Bene, disse con una risata, tra le altre cose, adesso abbiamo anche
combattuto i Fili. E purtroppo ne portavano la prova sulla pelle.
Non avevamo concentrato tutta la nostra attenzione sui Fili, gli ramment Ruth con una sfumatura di rimprovero. Adesso so come si fa. Ce la
caveremo molto meglio la prossima volta. Io sono pi svelto di tutti i draghi grandi. Sono capace di girare sulla mia coda e di andare in mezzo ad
una sola lunghezza da terra.
Fervidamente, Jaxom disse a Ruth che era senza dubbio il drago migliore, pi veloce e intelligente di tutto Pern, Nord e Sud. Ruth rote gli occhi
per il piacere e avanz a nuoto verso la riva, tendendo le ali per asciugarle.
Tu hai freddo e fame e sei ferito. La zampa mi fa male. Andiamo a casa.
Jaxom sapeva che era la cosa pi saggia da farsi: doveva spalmare l'intorpidaria sulla zampa di Ruth e sulle proprie ferite. Ma erano ustioni, innegabilmente causate dai Fili. In nome del Primo Guscio, come avrebbe
fatto a spiegarlo a Lytol?
Perch dare spiegazioni? chiese sensatamente Ruth. Noi abbiamo fatto
quello che dovevamo.
Pensi secondo logica, eh? rispose Jaxom con una risaia, e batt affettuosamente la mano sul collo di Ruth prima d'issarsi, a fatica. Con riluttanza e apprensione, disse al drago bianco di andare a casa.
Il drago di guardia lanci un grido di saluto e non pi di sei lucertole di
fuoco, tutte distinte dai colori della Fortezza, arrivarono per scortare Ruth
nel cortile del suo weyr.
Una sguattera arriv correndo dalla cucina, con gli occhi spalancati per
l'eccitazione.
Nobile Jaxom, c' stata una Schiusa. L'uovo di regina si aperto. Erano
venuti a invitarti, ma nessuno riuscito a trovarti.
Avevo altro da fare. Portami un po' d'intorpidaria.
Intorpidaria? La sguattera spalanc ancora di pi gli occhi, preoccupata.
Intorpidaria! Mi sono scottato al sole.
Compiaciuto della propria inventiva, considerando che stava tremando
negli abiti fradici, Jaxom sistem comodamente Ruth nel suo weyr, con la
zampa ferita sollevata.
resti una sfuriata per il rischio che hai corso e che hai fatto correre a Ruth.
E proprio adesso, quando l'ordine sta andando a pezzi dovunque...
Ti chiedo scusa per il dispiacere che ti ho dato, Nobile Lytol...
Il Reggente squadr di nuovo il suo pupillo.
Non importa, Nobile Jaxom. Non voglio scuse. Avrei dovuto capire
che sentivi il bisogno di dimostrare le doti di Ruth. Vorrei che fossi pi
vecchio di qualche Giro e che la situazione fosse tranquilla, cos potrei
lasciarti assumere il governo della Fortezza...
Non voglio toglierti la Fortezza, Nobile Lytol...
Non credo che mi permetterebbero di rinunciare proprio ora, Jaxom.
Come sentirai tu stesso. Vieni. Abbiamo gi fatto attendere anche troppo i
nostri ospiti.
N'ton stava rivolto verso l'ingresso della saletta che veniva usata a Ruatha quando gli ospiti volevano discutere senza essere disturbati. Il cavaliere bronzeo diede un'occhiata al viso di Jaxom e si lasci sfuggire un gemito. Alla sua reazione, il Maestro Robinton si gir sulla sedia: i suoi occhi
stanchi esprimevano sorpresa e - si augur Jaxom - anche una certa approvazione.
Sei segnato dai Fili, Jaxom! esclam Menolly, sconvolta. Come hai
potuto correre un rischio simile proprio adesso? Lei, che l'aveva sempre
punzecchiato accusandolo di pensare e non di agire, adesso era furiosa.
Avrei dovuto immaginare che ti ci saresti provato, giovane Jaxom,
disse N'ton con un sospiro ed un sorriso malinconico. Era inevitabile che
lo facessi presto; ma hai scelto il momento peggiore.
Jaxom avrebbe voluto ribattere che, in realt, aveva scelto il momento
esatto, ma N'ton continu: Ruth non rimasto ferito, vero?
Una sola ustione sulla coscia e la zampa, rispose Lytol. Ben curata.
Capisco le tue ambizioni, Jaxom, disse Robinton, in tono insolitamente solenne. So che desideri far volare Ruth con gli altri draghi, ma devo
consigliarti di avere pazienza.
Vorrei che avesse imparato a volare come si deve, Robinton. Insieme
agli altri miei allievi, l'interruppe inaspettatamente N'ton, assicurandosi la
gratitudine di Jaxom. Soprattutto se cos pazzo e coraggioso da tentare
da solo, senza guida.
Non credo che otterremo l'approvazione di Benden, obiett Robinton
scuotendo il capo.
Io approvo, disse Lytol con voce ferma, serio in viso. Il tutore del
Nobile Jaxom sono io, non F'lar o Lessa. Che lei si occupi degli affari suoi.
Il Nobile Jaxom affidato a me. Non pu accadergli niente di male con gli
Allievi di Fort. Lytol guard cupamente Jaxom. E s'impegner a non
metter in pratica gli insegnamenti ricevuti senza consultarci. Accetti, Nobile Jaxom?
Sollevato nell'apprendere che i Comandanti del Weyr di Benden non sarebbero stati interpellati, Jaxom sarebbe stato disposto ad accettare condizioni anche pi rigorose. Annu, e si sent subito assalire da emozioni contrastanti... divertimento perch tutti avevano pensato alla spiegazione pi
ovvia, e irritazione perch, dopo aver compiuto ben altro, quel giorno, adesso veniva ridotto al rango di apprendista. Eppure, l'esperienza a Keroon
aveva dimostrato anche troppo chiaramente che doveva imparare ancora
molto per combattere i Fili, se voleva serbare intatta la sua pelle e quella
del drago bianco.
N'ton aveva continuato a scrutare attentamente Jaxom, aggrottando la
fronte, tanto che per un momento il giovane si chiese se il Comandante del
Weyr di Fort aveva intuito quello che lui e Ruth stavano facendo, quand'erano stati ustionati dal Fili. Se l'avessero scoperto, Jaxom si sarebbe trovato impastoiato da restrizioni doppiamente rigorose.
Credo di doverti chiedere un'altra promessa, Jaxom, disse il cavaliere
bronzeo. Basta con gli spostamenti nel tempo. L'hai fatto troppo spesso,
ultimamente. Te lo leggo negli occhi.
Con un sussulto, Lytol esamin pi attentamente il viso del suo pupillo.
Con Ruth non corro nessun pericolo, N'ton, rispose Jaxom, sollevato
nel sentirsi accusare di un'infrazione di poco conto Lui sa sempre quando
.
N'ton ebbe un gesto d'impazienza. Pu darsi. Ma il pericolo sta nella
mente del cavaliere... una traccia temporale involontaria che potrebbe mettere in pericolo entrambi. Avvicinarti troppo a te stesso nel tempo soggettivo rischioso. Non necessario che tu lo faccia, giovane Jaxom. Avrai a
disposizione il tempo necessario per fare tutto quello che devi.
Le parole di N'ton rammentarono a Jaxom l'inspiegabile debolezza che
l'aveva sopraffatto nel Terreno della Schiusa. Possibile che in quel momento...
Non credo che tu ti sia reso conto, Jaxom, cominci Robinton, interrompendo i suoi pensieri, di quanto sia critica in questo momento la situazione di Pern. Eppure dovresti saperlo.
Se ti riferisci al furto dell'uovo, Maestro Robinton, e al fatto che poco
mancato che i draghi combattessero i draghi, io ero al Weyr di Benden,
quella mattina...
C'eri? Lievemente sorpreso, l'Arpista scosse il capo, come rammaricandosi di averlo dimenticato. Allora puoi immaginare l'umore di Lessa,
oggi. Se quell'uovo non si fosse schiuso come doveva...
Ma l'uovo stato restituito, Maestro Robinton, Jaxom era confuso.
Perch Lessa era ancora sconvolta?
S, rispose l'Arpista. Evidentemente non tutti, nel Weyr Meridionale,
ignoravano le possibili conseguenze del furto. Ma Lessa non si placata.
stato un insulto per il Weyr di Benden, e Ramoth e Lessa, disse
N'ton.
I draghi non possono combattere i draghi! Jaxom era sgomento. Per
questo l'uovo stato restituito. Se i rischi corsi e la ferita di Ruth erano
stati inutili...
La nostra Lessa una donna dalle emozioni molto forti, Jaxom... e la
sete di vendetta una delle pi sviluppate. Ricordi come sei diventato Signore di questa Fortezza? Il viso di Robinton esprimeva il rammarico di
dover rammentare a Jaxom la sua origine. Non biasimo la Dama del
Weyr di Benden. Tanta perseveranza, di fronte a difficolt incredibili,
encomiabile. Ma la sua tenacia potrebbe avere conseguenze disastrose per
Pern. Finora, la ragione ha potuto prevalere, ma l'equilibrio scosso.
Jaxom annu, rendendosi conto che non avrebbe mai potato rivelare il
suo intervento: era un sollievo, per lui, non aver raccontato a Lytol la sua
avventura. Nessuno avrebbe mai dovuto sapere che era stato lui a riportare
l'uovo. Soprattutto Lessa. Trasmise un ordine silenzioso a Ruth, il quale
rispose insonnolito che era troppo stanco per parlare con qualcuno e che
desiderava soltanto dormire.
S, disse Jaxom, rivolgendosi a Robinton. Capisco benissimo che la
discrezione indispensabile.
C' un'altra cosa. Il viso mobilissimo di Robinton si contrasse in una
smorfia dolorosa, mentre cercava le parole. Un evento che tra poco aggraver i vostri problemi. Lanci un'occhiata a N'ton. D'ram.
Credi che tu abbia ragione, Robinton, disse il cavaliere bronzeo.
improbabile che rimanga Comandante del Weyr, se Fanna muore.
Se? Purtroppo dobbiamo dire "quando". E secondo quanto mi ha riferito il Maestro Oldive, prima avverr, e meglio sar per lei.
Non sapevo che Fanna fosse malata, disse Jaxom, e pens, dolorosamente, che la regina di Fanna, Mirath, si sarebbe suicidata alla morte della
sua Dama dei Weyr. La morte di una regina avrebbe sconvolto tutti i dra-
fondamente. Sembrava che non avesse mosso la zampa: era ancora nella
stessa posizione. Il compito di Jaxom era facilitato; spalm un nuovo strato
d'ntorpidaria sulla linea dell'ustione. Soltanto allora, pens che lui e Ruth
avrebbero dovuto attendere di essere guariti prima di potersi recare come
allievi al Weyr di Fort.
Lytol non condivideva quel pensiero. La ragione per cui Jaxom doveva
andare al Weyr di Fort era imparare ad evitare i Fili e ad aver cura di se
stesso e del suo drago durante le Cadute. Se lo prendevano in giro perch
non era riuscito a schivare i Fili con sufficiente rapidit, se lo meritava.
Perci, dopo aver fatto colazione, Jaxom sal su Ruth e si rec al Weyr.
Fortunatamente, due allievi avevano quasi diciotto Giri come lui... anche
se a Jaxom non sarebbe dispiaciuto essere il pi vecchio, purch potesse
addestrare adeguatamente Ruth. Doveva reprimere l'impulso insidioso di
spiegare la cicatrice di Ruth con la vera ragione di quella presunta goffaggine. Si rifugi nella consapevolezza di aver compiuto qualcosa di grande,
che gli altri non avrebbero mai potuto immaginare... una piccola consolazione.
Il suo primo problema, nel corso allievi, fu liberare Ruth dall'imbarazzo
delle innumerevoli lucertole di fuoco che gli si posavano addosso. Appena
riusciva a far sloggiare e allontanare un gruppo ne appariva un altro, con
grande esasperazione di K'nebel, il maestro degli allievi.
E succede cos tutto il giorno, dovunque andiate? chiese irritato a Jaxom.
Pi o meno. Arrivano, ecco tutto. In particolare dopo quello che accaduto al Weyr di Benden.
K'nebel sbuff, seccato, mentre annuiva in segno di comprensione. Non
vorrei attribuire qualche verit all'idea che i draghi abbiano alitato fiamme
contro le lucertole di fuoco, ma non riuscirai mai a combinare niente con
Ruth, se le lucertole non lo lasciano in pace. E se non lo lasciano in pace,
qualcuna finir per farsi alitare le fiamme addosso!
Perci Jaxom raccomand a Ruth di mandar via le lucertole di fuoco appena comparivano. Dovette passare un po' di tempo prima che il drago
bianco restasse indisturbato. Poi... o tutte le lucertole dei dintorni erano gi
venute a fare una visita, oppure Ruth era stato abbastanza energico: comunque, il resto delle lezioni di quel mattino pass senza altre interruzioni.
Nonostante le varie soste, K'nebel fece lavorare gli allievi sino all'annuncio del pasto di mezzogiorno. Jaxom fu invitato a fermarsi: in omaggio
al suo rango, venne sistemato al grande tavolo riservato ai dragonieri an-
ziani.
La conversazione era dominata da continue ipotesi sulla restituzione dell'uovo: ci si chiedeva quale, tra le compagne delle regine, lo avesse riportato. Le discussioni contribuirono a rafforzare in Jaxom la decisione di tacere. Ammon Ruth; ma non era necessario, a quanto sembrava, poich al
drago bianco interessava pi imparare a masticare le pietre focaie ed a
schivare i Fili che rimuginare sugli eventi passati.
Le lucertole di fuoco che l'attorniavano non erano pi agitate. Adesso, la
loro prima preoccupazione era mangiare, la seconda curarsi della loro pelle. Con la venuta dei primi caldi, avevano cominciato la muta ed erano
tormentate dal prurito. Le immagini che proiettavano a Ruth non erano pi
allarmanti.
Poich al mattino era sempre impegnato al Weyr di Fort, Jaxom dovette
rinunciare a frequentare i corsi nelle Sedi delle Arti degli Arpisti e dei
Fabbri. Quindi non doveva sopportare le domande insinuanti di Menolly, e
questo era un sollievo. Inoltre, lo divert sinceramente scoprire che Lytol
gli lasciava diverse ore libere nel pomeriggio. Diligentemente, Jaxom e
Ruth andavano alla Tenuta del Pianoro per vedere se il grano nuovo prosperava.
In quei giorni, Corana era sempre alla Tenuta, poich la moglie di suo
fratello stava per partorire. Quando si mostr preoccupata per l'ustione,
ormai in via di guarigione, Jaxom non sment la sua convinzione di averla
acquisita durante una Caduta, per proteggere dai Fili la Fortezza. Corana lo
ricompens in un modo che lo imbarazz. Avrebbe preferito meritare quei
favori per qualche vera impresa, ma non riusc a irritarsi con lei quando,
nel languore che segu al piacere, Corana accenn pi volte alle lucertole
di fuoco e gli chiese se aveva mai avuto occasione di trovarne una covata,
quando combatteva i Fili.
Tutte le spiagge del Nord sono ben recintate, le rispose; poi, notando
la sua intensa delusione, aggiunse: Naturalmente, nel Continente Meridionale c' una quantit di spiagge deserte!
E potresti andarci in volo con il tuo Ruth, senza che gli Antichi se ne
accorgano? Evidentemente, Corana sapeva ben poco degli ultimi avvenimenti, e anche questo era un sollievo per Jaxom, che cominciava a stancarsi dell'interesse dei Weyr per quella faccenda.
L'idea di compiere il volo con Ruth sembrava semplificale la cosa: soprattutto perch Ruth non avrebbe sconvolto le lucertole di fuoco sconosciute, dato che apparentemente aveva fatto amicizia con tutte.
zanti, vero? Scendi! Altrimenti arriveremo in ritardo. E tu non devi spostarti nel tempo, no? Aggiunse l'ultimo commento mentre lui esitava ancora, non del tutto rassicurato da quell'altruismo.
L'ho coperta con i capelli...
Te ne dimenticherai e li ributterai indietro, disse Menolly, accennandogli di farlo, mentre svitava il coperchio del vasetto. Ho convinto Oldive
a prepararne un po' senza aromi. Ecco. Ne basta pochissimo. Applic
l'unguento e poi ne spalm un poco sul polso di Jaxom, al di sopra del
guanto. Vedi? Viene assorbito. Lo guard con aria critica. S, ecco fatto. Nessuno si accorger che sei stato ustionato. Poi ridacchi. Cosa ne
pensa Corana della tua cicatrice?
Corana?
Non guardarmi in quel modo. Monta su Ruth. Arriveremo in ritardo.
Sei molto furbo, Jaxom, a coltivarti Corana. Con la tua intelligenza, saresti
stato un buon Arpista.
Jaxom mont sul drago, infuriato con Menolly ma deciso a non abboccare alla provocazione. Era degno di lei tirare in ballo quelle storie nella speranza d'irritarlo. Beh, non ci sarebbe riuscita.
Grazie per aver pensato all'unguento, Menolly, disse, quando pot
controllare la voce. Non sarebbe certamente opportuno irritare Lessa, in
questo momento, e io devo presenziare a questa Schiusa.
Infatti.
Il tono della ragazza era caricato, ma lui non aveva tempo di chiedersi
cosa intendeva dire; Ruth li port in alto e, senza bisogno di altre istruzioni, pass in mezzo e usc sul Weyr di Benden. No, non doveva lasciarsi
invischiare da quella ragazza. Ma era maledettamente furba.
Ruth irruppe nell'aria lanciando il suo annuncio. ...Ruth Sono Ruth. Sono
Ruth.
Jaxom, ricordando di colpo le lucertole di fuoco, gir la testa verso Menolly.
Non ti preoccupare. Sono al sicuro nel weyr di Brekke.
Tutte?
Per il Guscio, no, Jaxom. Solo Bella e i tre bronzei. Pu darsi che lei si
accoppi presto e i maschi non la lasciano sola un momento. Menolly ridacchi di nuovo.
Hai gi promesso tutta la covata?
Che? Contare le uova prima che siano deposte? Ma no! Menolly sembrava indignata. Perch? Non ne vorrai una, vero?
Io no.
Menolly scoppi a ridere di quella trasparente risposta, e Jaxom si lasci
sfuggire un gemito. Bene, ridesse pure.
Che me ne farei d'una lucertola di fuoco? continu. Ho promesso a
Corana di vedere se potevo procurargliene una. stata molto... gentile con
me, vedi. Fu ricompensato dall'esclamazione sorpresa di Menolly.
Poi lei gli batt sulla scapola il pugno chiuso, e Jaxom rabbrivid, scostandosi.
Smettila, Menolly! Ho una cicatrice anche sulla spalla. Parl in tono
pi irritato di quanto avesse inteso fare, e poi si rimprover per averle ricordato quello di cui preferiva non discutere.
Scusami, Jaxom, disse la ragazza, cos contrita che lui si plac.
Quante ustioni hai ricevuto?
Faccia, spalla e coscia.
Menolly si aggrapp all'altra spalla. Ascolta! Gridano all'impazzata. E
guarda: i candidati stanno entrando nel Terreno della Schiusa. I bronzei
continuavano a portare nuovi visitatori. Quando Ruth arriv, Jaxom involontariamente guard il punto accanto all'arco, dove lui e Ruth si erano
trasferiti per riportare l'uovo. All'improvviso, fu scosso da un fremito d'orgoglio.
Vedo Robinton, Jaxom. sulla quarta gradinata. Vicino ai colori di Ista. Vuoi stare con noi, Jaxom? Nel suo tono c'era una supplica, un'enfasi
che sconcert il giovane. Chi non avrebbe desiderato sedere accanto al
Maestro Arpista di Pern?
Ruth si diresse verso la gradinata, si afferr all'orlo con gli artigli e rimase l il tempo sufficiente per permettere a Menolly e Jaxom di smontare.
Mentre Jaxom si rassettava la tunica prima di sedersi, diede una lunga
occhiata al Maestro Robinton. Adesso poteva capire la supplica di Menolly. L'Arpista sembrava cambiato. Oh, li aveva salutati abbastanza vivacemente, rivolgendo un sorriso alla ragazza e battendo la mano sulla spalla
di Jaxom; ma poi era sprofondato di nuovo nei suoi pensieri che, a giudicare dalla espressione, dovevano essere tristi. Il Maestro Arpista di Pern aveva la faccia lunga e mobilissima, molto espressiva. Adesso, mentre osservava l'avanzata dei giovani candidati sulle sabbie calde del Terreno della
Schiusa, il suo viso era segnato, gli occhi profondamente incassati erano
alonati dalla stanchezza e dalla preoccupazione, le guance e il mento erano
cascanti. Sembrava vecchio, stanco e desolato. Jaxom si sgoment e distolse in fretta lo sguardo, evitando gli occhi di Menolly perch i suoi pen-
sieri dovevano apparire anche troppo evidenti a quella ragazza cos osservatrice.
Il Maestro Robinton vecchio? Stanco e preoccupato, s. Ma vecchio? Un
senso di freddo strinse le viscere di Jaxom. Pern privata dello spirito e della saggezza del Maestro Arpista? Ed era ancora pi duro immaginare di
non avere pi la sua lungimiranza e la sua ardente curiosit. Il risentimento
si sostitu allo smarrimento, quando Jaxom, fedele ai precetti di Robinton,
si accorse che stava cercando di razionalizzare quell'ondata di pensieri
inaccettabili.
Un tambureggiare incalzante richiam la sua attenzione sul Terreno della Schiusa. Aveva assistito a molte Schiuse e sapeva che la presenza di
Ramoth, quando non c'erano uova di regina, era insolita; il suo atteggiamento era sconcertante. Lui non avrebbe voluto sfidare quei turbinanti
occhi rossi, o gli scatti della grande testa verso i candidati che si avvicinavano. Invece di disperdersi per aggirarsi in mezzo alle uova ondeggianti, i
ragazzi formavano un gruppo serrato, come se in quel modo si sentissero
pi protetti contro l'attenzione della regina.
Non li invidio, disse sottovoce Menolly a Jaxom.
Lascer che imprimano lo Schema dell'Apprendimento, signore? chiese Jaxom al Maestro Arpista, dimenticando per un momento il pensiero
della mortalit di quell'uomo.
Sembra che li esamini uno ad uno per fiutare se hanno addosso l'odore
del Weyr Meridionale, no? rispose l'Arpista, in tono leggero.
Jaxom lo guard e si chiese se non era stato uno scherzo della luce, perch l'Arpista sorrideva maliziosamente: sembrava tornato se stesso.
Non sono sicuro che ci terrei ad un esame del genere, in questo momento, aggiunse, inarcando di scatto il sopracciglio sinistro.
Menolly toss: le brillavano gli occhi. Jaxom intu che erano stati al Sud,
recentemente, e si domand che cosa potevano avere scoperto.
Per i Gusci, pens in preda ad un panico improvviso, i meridionali sapevano che nessuno di loro aveva restituito l'uovo. E se Robinton l'aveva
scoperto?
Un sibilo rabbioso, dal Terreno della Schiusa, provoc una tale reazione
nel pubblico che Jaxom si affrett a girare gli occhi. Un uovo s'era spaccato; ma Ramoth lo copriva con fare protettivo, e nessuno dei candidati osava avvicinarsi. Mnementh mugg dal suo cornicione, all'esterno, ed i bronzei ringhiarono. Ramoth alz la testa, spieg le ali scintillanti verdi e dorate e modul una risposta in tono di sfida. Gli altri bronzei replicarono con
cosa c'era in aria, in quei giorni, per produrre una simile atmosfera d'ansia
e di tristezza. Aveva sempre avuto simpatia per il Maestro Nicat e, durante
le lezioni nelle miniere, aveva imparato a rispettare il piccolo, tozzo Maestro dell'Arte, che aveva ancora i pori ostruiti di polvere nera dal tempo in
cui aveva lavorato sottoterra come apprendista. Mentre salivano i gradini
di pietra per giungere al weyr della regina, Jaxom si rammaric di essere
legato alla promessa di non spostarsi nel tempo fatta a N'ton. Aveva troppi
impegni, durante il giorno, per arrischiarsi a compiere un balzo in mezzo
fino alle spiagge meridionali, anche se Ruth poteva avere un colpo di fortuna e individuare subito una covata. Sarebbe stato lieto di fare un favore
al Maestro Nicat; e gli sarebbe piaciuto anche trovare un uovo per Corana.
E non sarebbe stato male accontentare l'insoddisfatto Tegger, che forse nel
frattempo aveva imparato come si faceva a tenere una lucertola di fuoco.
Ma adesso era impossibile, a meno di muoversi nel tempo, compiere un
viaggio a Sud.
Mentre raggiungevano l'ingresso, un drago bronzeo apparve sopra le
Pietre della Stella, lanciando grida. Il drago di guardia rispose. Jaxom not
che tutti s'erano fermati, per ascoltarli. Schegge e gusci! Erano ben nervosi, a Benden. Si chiese chi era arrivato.
Il Comandante del Weyr di Ista, gli disse Ruth.
D'ram? Gli altri Comandanti del Weyr non erano tenuti ad assistere alle
Schiuse, anche se ci andavano, soprattutto a Benden, a meno che nella loro
area stessero per cadere i Fili. Jaxom aveva gi visto tra i presenti N'ton,
R'mart del Weyr di Telgar, G'narish di Igen, T'bor delle Terre Alte. Poi
ricord quello che aveva detto l'Arpista a proposito di Fanna, la Dama del
Weyr di D'ram. Era peggiorata?
Quando giunsero nella Sala del Consiglio, Nicat lo lasci. Jaxom diede
un'occhiata a Lessa, seduta sull'enorme seggio di pietra della Dama del
Weyr: era accigliata, e lui si affrett a portarsi dalla parte opposta della
sala. Gli occhi acuti di Lessa non sarebbero riusciti a scorgere il segno
sulla sua guancia, a quella distanza.
Non doveva essere una riunione numerosa, aveva detto l'Arpista. Jaxom
vide entrare i Maestri delle Arti, gli altri Comandanti dei Weyr, i Signori
pi importanti: ma non c'erano dame dei Weyr n vicecomandanti, ad eccezione di Brekke e F'nor.
D'ram entr in compagnia di F'lar e di un uomo pi giovane, che Jaxom
non riconobbe, sebbene portasse i colori di vicecomandante. Se era rimasto
colpito nel vedere invecchiato il Maestro Arpista, Jaxom fu addirittura
Non capisco. Confuso, Begamon si rivolse all'uomo che gli stava accanto. Credevo che oggi avremmo saputo qualcosa.
Ma l'avete saputo, disse F'nor, mentre gli passava davanti insieme a
Brekke. D'ram si dimette da Comandante del Weyr di Ista.
Questo non mi riguarda. Begamon, anzich calmarsi, diventava sempre pi irritato per le risposte che otteneva.
Ti riguarda molto di pi degli indovinelli relativi all'uovo, disse F'nor,
uscendo in compagnia di Brekke.
Credo che non riuscirai a strappare altre risposte, disse Robinton a
Begamon, con un sorriso ironico.
Ma... ma non faranno niente? Lasceranno che gli Antichi l'insultino,
senza reagire?
A differenza dei Signori delle Fortezze, disse N'ton, facendosi avanti,
i dragonieri non possono occuparsi dello loro passioni e del loro onore a
spese del dovere fondamentale, che proteggere tutto Pern dai Fili. Quella
l'occupazione pi importante dei dragonieri, Nobile Begamon.
Suvvia, Begamon, disse il Nobile Groghe di Fort, prendendolo per un
braccio. una faccenda che riguarda i Weyr, vedi, non noi. Non possiamo intrometterci. Non dobbiamo. Loro sanno quel che fanno. E l'uovo
stato restituito. Peccato per la donna di D'ram. Mi dispiace che si dimetta:
era un uomo di buon senso. F'lar non l'ha detto, ma il vino deve essere di
Benden.
Jaxom not che il Nobile Groghe si stava guardando intorno.
Ah, Arpista! Non dovrebbe esserci vino di Benden qui?
L'Arpista annu e lasci la Sala del Consiglio in compagnia dei due Signori: Begamon continuava a protestare per la mancanza d'informazioni.
Jaxom li segu, mentre la sala si stava vuotando. Quando arriv alla base
della scala del weyr, Menolly lo raggiunse correndo.
Beh, cos' successo? Gli hanno parlato?
Chi ha parlato con chi?
F'lar e Lessa hanno rivolto la parola all'Arpista?
Non ne avevano motivo.
Avevano tutti i motivi di non farlo. Che cos' successo?
Jaxom sospir, ripromettendosi di non perdere la pazienza, mentre riferiva in fretta l'accaduto.
D'ram venuto a chiedere... no, a comunicare che si dimette da Comandante del Weyr di Ista... Menolly annu, incoraggiante, come se quella non fosse una novit, per lei. E ha detto che si appellava ad una con-
suetudine degli Antichi, per rendere accessibile a tutti i bronzei il volo nuziale della prima regina.
Menolly spalanc gli occhi e la bocca per lo stupore. Questo deve averli lasciati di sasso. Ci sono state proteste?
Da parte dei Signori delle Fortezze, s. Jaxom sorrise ironicamente.
Da parte degli altri Comandanti dei Weyr, no. Solo R'mart ha commentato che G'dened troppo forte perch possa esserci una vera concorrenza.
Non conosco G'dened, ma figlio di D'ram.
Non sempre questo significa qualcosa.
vero.
D'ram continuava a ripetere che voleva il miglior Comandante per il
Weyr di Ista, e che questo era il modo per riuscirci.
Povero D'ram...
Povera Fanna, vorrai dire.
No. Povero D'ram. Poveri noi. Era un Comandante molto energico. Il
Maestro Robinton non ha parlato? chiese poi Menolly, abbandonando le
riflessioni su D'ram per il problema che le stava pi a cuore.
Ha parlato a Begamon.
Non ai Comandanti dei Weyr?
Non ne aveva motivo. Perch?
Sono amici da tanto tempo... e loro si comportano in modo cos ingiusto. Doveva parlare. Non possibile che i draghi combattano i draghi.
Su questo, Jaxom si dichiar d'accordo, ma il suo commento fu sottolineato da un borbottio del suo stomaco, cos rumoroso che Menolly gli lanci un'occhiataccia. Jaxom si sent diviso tra l'imbarazzo e l'ilarit. Poi
l'ilarit ebbe la meglio; e mentre si scusava con Menolly, si accorse che
quell'episodio aveva solleticato il senso del ridicolo della ragazza.
Oh, vieni. Non riuscir a ottenere risposte sensate da te fino a che non
avrai mangiato.
Non fu il pi memorabile tra i banchetti della Schiusa, e non fu particolarmente gaio. I dragonieri erano molto riservati. Jaxom non si sforz di
capire in che misura fosse dovuto alle dimissioni di D'ram, e in che misura
al furto dell'uovo. Preferiva non sentirne pi parlare. Stava a disagio in
compagnia di Menolly, perch non riusciva a scacciare l'impressione che
lei sapesse che era stato lui a riportare l'uovo. Il fatto che non esprimesse i
suoi sospetti lo preoccupava ancora di pi, perch sentiva anche che lei lo
teneva di proposito sulle spine. Non lo entusiasmava sedersi a tavola con
F'lessan e Mirrim, che potevano notare l'ustione causata dai Fili. Benelek
non era la sua compagnia ideale, e certamente non si sarebbe sentito a suo
agio al tavolo principale, dove il suo rango gli dava il diritto di prender
posto. Menolly era stata condotta via da Oharan, l'Arpista del Weyr; e adesso li sentiva cantare. Se fosse stata musica nuova, sarebbe rimasto vicino a loro, tanto per sentirsi parte di un gruppo. Ma i Signori delle Fortezze
e gli orgogliosi genitori dei ragazzi che avevano impresso lo Schema
d'Apprendimento ai nuovi draghi insistevano per chiedere le loro ballate
preferite.
Ruth si stava godendo le emozioni festose dei draghi appena usciti
dall'uovo, ma sentiva la mancanza delle lucertole di fuoco.
Non gli va di star chiuse nel weyr di Brekke, disse al suo cavaliere. Perch non possono uscire? Ramoth dorme a pancia piena. Non se ne accorgerebbe neppure.
Non contarci troppo, disse Jaxom, alzando lo sguardo verso Mnementh, raggomitolato sul cornicione: i suoi occhi lievemente luminosi brillavano dall'altra parte della Conca del Weyr, nella semioscurit.
Il risultato fu che Jaxom e Ruth lasciarono la festa, dopo aver mangiato
non appena fu possibile andarsene senza apparire scortesi. Mentre scendevano volteggiando sulla Fortezza di Ruatha, Jaxom cominci a preoccuparsi per Lytol. Il suo tutore sarebbe rimasto estremamente sconvolto alla
morte di Fanna, e la regina di lei si sarebbe suicidata. Gli dispiaceva di
dover portare l'annuncio delle dimissioni di D'ram. Sapeva che Lytol rispettava l'Antico. Si chiese quale sarebbe stata la sua reazione all'idea del
volo nuziale aperto.
Lytol si limit a grugnire, annu bruscamente e chiese a Jaxom se si era
parlato di qualche nuovo sviluppo a proposito del furto dell'uovo. Quando
il giovane rifer le lamentele del Nobile Begamon, Lytol borbott di nuovo, disgustato e sprezzante. Poi chiese se c'erano disponibili uova di lucertole di fuoco; altri due piccoli proprietari terrieri gliele avevano richieste
con insistenza. Jaxom rispose che ne avrebbe parlato con N'ton, l'indomani
mattina.
Considerando che le lucertole di fuoco sono in disgrazia, mi chiedo
perch tutti le vogliano, comment il giorno dopo il Comandante del
Weyr di Fort, quando Jaxom gli rifer la richiesta. O forse proprio per
questo. Tutti sono convinti che nessun altro le voglia, e quindi si fanno
avanti. No, non ne ho. Ma volevo parlare con te. Il Weyr di Forr voler
con quello delle Terre Alte, domani, durante la Caduta dei Fili al nord. Se
tensione della coda per non avere l'impressione di soffocare. Zair gli strusci il musetto contro la guancia, gemendo.
Cosa ti succede?
In quel momento, dalle alture dei fuochi il drago di guardia si sollev
sulle zampe posteriori e grid. Un drago apparve a mezz'aria, e rispose
prontamente prima di cominciare a volare in cerchio per atterrare.
Un colpo battuto alla porta, e poi l'uscio si apr subito, senza la pausa
imposta dall'educazione. Robinton stava per protestare quando si gir e
vide Menolly, con Bella aggrappata alla spalla, mentre Sassetto, Tuffolo e
Poll eseguivano una danza aerea intorno a lei.
Sono F'lar e Mnementh, grid la ragazza.
Me n'ero accorto, mia cara. Perch tanto panico?
Panico? Non panico. emozione. la prima volta, dopo il furto dell'uovo, che Benden viene da te.
Allora fai la brava figliola e vedi se Silvina ha qualche dolce pronto, da
mangiare con il klah. Sospir malinconicamente un po' troppo presto
per offrire vino.
Non troppo presto a Benden, disse Menolly, mentre usciva di nuovo.
Robinton sospir di nuovo, malinconicamente, guardando la porta aperta. Menolly si era rattristata per il dissidio fra la Sede dell'Arpista e il Weyr
di Benden. E a modo suo se ne era rattristato anche lui. Si distolse bruscamente da quel pensiero. Non c'era stata traccia di tensione nella risposta
che Mnementh aveva dato al drago di guardia. Che cosa aveva portato
F'lar alla Fortezza di Benden? E soprattutto, Lessa sapeva di quella visita
del Comandante del Weyr? Ed era d'accordo?
Mnementh, intanto, era disceso. F'lar, in quel momento, stava senza
dubbio attraversando il prato. Robinton cominci a fremere di un'impazienza pi grande di quella causata dai quattro setted di freddezza tra il
Weyr e la Sede.
Si alz e and alla finestra proprio nell'istante in cui F'lar entrava nel
cortile interno della Sede dell'Arte. Camminava a grandi passi, ma F'lar lo
faceva sempre, quindi non sembrava che il motivo della sua visita fosse
urgente. E allora perch era venuto?
F'lar parl con un Arpista che stava caricando un corridore per un viaggio. Le lucertole di fuoco si radunarono sul tetto. Robinton vide F'lar alzare la testa e notare la loro presenza. Per un momento, si chiese se doveva
allontanare Zair. Era inutile rinfocolare i risentimenti.
F'lar era entrato nella Sede. Dalla finestra aperta, Robinton sent la voce
del Comandante del Weyr e la pausa in attesa d'una risposta. Silvina? Molto pi probabilmente un'Arpista, pens sorridendo tra s, che era andata ad
aspettare il Comandante del Weyr. S, non si sbagliava. Sent le voci di
Menolly e di F'lar, mentre salivano le scale: non erano agitate. Brava figliola!
Ah, Robinton. Menolly mi ha riferito che le sue lucertole di fuoco,
quando parlano di Mnementh, lo chiamano "il pi grosso", disse F'lar con
un lieve sorriso, entrando.
Eppure non dispensano facilmente elogi, F'lar, rispose Robinton prendendo il vassoio dalle mani di Menolly, che si ritir e chiuse la porta. L'assenza, comunque, non le avrebbe impedito di sapere quel che succedeva,
dato che Bella era in comunicazione con Zair.
Non ci sono guai a Benden, vero? chiese Robinton al Comandante del
Weyr, porgendogli una tazza di klah.
No, nessun guaio. Robinton attese. Ma c' un mistero, e pensavo che
forse tu saresti in grado di scioglierlo.
Lo far, se posso, rispose l'Arpista, invitando F'lar ad accomodarsi.
Non riusciamo a trovare D'ram.
D'ram? Per poco Robinton non rise, sorpreso. Perch non riuscite a
trovarlo?
vivo. Questo lo sappiamo. Ma non sappiamo dove sia.
Ma Ramoth, senza dubbio, pu mettersi in contatto con Tiroth.
F'lar scosse il capo. Forse avrei dovuto dire che non sappiamo quando
sia.
Quando? D'ram si trasferito nel tempo?
l'unica spiegazione. E non riusciamo a capire come sia possibile che
sia tornato indietro nel suo Tempo. Non crediamo che Tiroth ne abbia la
forza. Spostarsi nel tempo, lo sai, sfinisce drago e cavaliere. Ma D'ram
sparito.
La cosa non sicuramente inaspettata, fece Robinton, adagio, mentre
esaminava tra s e s i possibili quando.
No, non inaspettata.
Non pu darsi che sia andato al Weyr Meridionale?
No, perch se fosse l Ramoth non avrebbe difficolt a rintracciarlo. E
G'dened tornato indietro nel tempo, prima della Caduta dei Fili, a Ista,
pensando che forse D'ram voleva restare con i suoi ricordi.
Il Nobile Warbret aveva offerto a D'ram, a sua scelta, una delle grotte
sul lato sud dell'Isola di Ista. Lui sembrava d'accordo. Poi, quando la
Dove?
Almeno, io credo che sia andato l.
Parla. Dove?
Il problema sempre scoprire il quando, credo. E Ruth resta la nostra
chiave.
Dovevano percorrere solo alcune lunghezze di drago per raggiungere
Mnementh sul prato. Zair svolazzava sopra la testa di Robinton, cinguettando ansioso e tenendosi lontano dal drago bronzeo. Rifiut di posarsi
sulla spalla dell'Arpista, sebbene questi lo invitasse con un gesto.
Io vado a Ruatha dal drago bianco, da Ruth. Raggiungici l, sciocchino, se non vuoi viaggiare sulla mia spalla.
Mnementh non ce l'ha con Zair, disse F'lar.
Temo che sia vero il contrario, fece Robinton.
Un bagliore di collera guizz negli occhi del cavaliere bronzeo. Nessun
drago ha alitato fiamme contro una lucertola di fuoco.
Non qui, Comandante del Weyr. Non qui. Ma tutte ricordano di averlo
visto. E le lucertole di fuoco possono dire solo ci che ha veduto una di
loro.
Allora andiamo a Ruatha e accertiamo se una di loro ha visto D'ram.
Dunque le lucertole di fuoco erano ancora un argomento scabroso, pens
tristemente Robinton mentre montava sulla spalla di Mnementh per prender posto dietro F'lar. Avrebbe voluto che Zair non mostrasse di aver tanta
paura di Mnementh.
Jaxom e Lytol erano sulla scalinata della Fortezza, quando Mnementh
mugg il suo nome al drago di guardia e scese volteggiando per atterrare
nell'immenso cortile. Mentre i due visitatori scambiavano saluti, Robinton
scrut la faccia di Jaxom, per vedere se si scorgeva la cicatrice lasciata dai
Fili. Non ne vide traccia, e si chiese se stava esaminando la guancia giusta.
Poteva soltanto augurarsi che anche Ruth fosse completamente guarito.
Certo, F'lar era cos assorbito dalla scomparsa di D'ram che non sarebbe
stato a scrutare troppo attentamente Jaxom e il drago bianco.
Ruth dice che Mnementh ha chiesto di lui, F'lar, esord Jaxom. Non
successo niente, spero.
Forse Ruth potr aiutarci a trovare D'ram? Non ... Jaxom s'interruppe, guardando ansioso Lytol, che aggrott la fronte e scosse il capo.
No, ma si trasferito nel tempo, chiss quando, disse Robinton. Pensavo che, se Ruth lo chiedesse alle lucertole di fuoco, forse loro glielo direbbero.
mevano che D'ram fosse nei guai. Nonostante le sue dimissioni da Comandante del Weyr di Ista, Pern aveva ancora bisogno di D'ram, e non voleva
perdere i contatti con lui.
Ora, continu Robinton, in questi ultimi giri vi sono state occasioni... Si schiar la gola e guard F'lar per chiedergli il permesso, ricevendo
un cenno affermativo. Occasioni in cui mi sono avventurato al Sud. Una
volta, io e Menolly siamo stati spinti fuori rotta dal vento, lontano, verso
Est, e siamo arrivati in un bellissima baia dalla sabbia bianca, ricca di alberi da frutto; le acque della cala brulicavano di codagialla e di candidi pescindito. Il sole era caldo e le acque del ruscello che si gettava in mare
erano dolci come il vino. Guard malinconicamente nella coppa. Con una
risata, Jaxom la riemp di nuovo. Ne ho parlato a D'ram, anche se ora non
ricordo il perch. Sono sicuro di aver descritto quel luogo abbastanza dettagliatamente perch un drago esperto come Tiroth possa arrivarci.
D'ram non vorrebbe mai causare complicazioni qui, disse lentamente
Lytol. Si sarebbe trasferito in un tempo in cui gli Antichi non erano ancora sul Continente Meridionale. Un balzo di dieci-dodici Giri non avrebbe
stancato troppo Tiroth.
C' una possibile complicazione, Robinton, disse F'lar. Se questi esserini possono ricordare eventi significativi accaduti ai loro predecessori... F'lar era apertamente scettico. Allora nessuna lucertola di fuoco esistente qui pu avere ricordi utili per noi. Non hanno antenati provenienti
da quella zona. Indic Zair. Fa parte della covata che Menolly ha portato
da un tratto pi a Sud della Tenuta Maxina del Semicerchio, no?
Le lucertole di fuoco arrivano da tutte le parti, e si affollano intorno a
Ruth, disse Robinton, guardando il giovane Signore per chiedergli conferma.
F'lar ha ragione, fece Jaxom.
Ma no, se tu andrai in quella baia, Jaxom. Sono sicuro che il fascino
esercitato da Ruth su tutte le lucertole di fuoco avr effetto anche l.
Vuoi che vada nel Continente Meridionale?
Robinton not l'incredulit e l'improvviso, intenso interesse negli occhi
di Jaxom. Dunque, il ragazzo aveva scoperto che non gli bastava volare sul
dorso di un drago alitante fuoco, per essere felice.
Io non voglio che nessuno vada nel Continente Meridionale, rispose
F'lar. Dopotutto... una violazione del nostro accordo, ma non vedo altri
modi per rintracciare D'ram.
La baia molto lontana dal Weyr Meridionale, disse gentilmente Ro-
binton. E sappiamo che gli Antichi non si avventurano mai a grande distanza.
Ma qualche tempo fa si sono allontanati abbastanza, no? chiese F'lar
accalorandosi, con un bagliore di collera negli occhi ambrati.
Avvilito, Robinton comprese che la rottura fra la Sede degli Arpisti ed il
Weyr di Benden non era completamente risanata.
Nobile Lytol, continu il Comandante del Weyr di Benden, ti chiedo
scusa. Mi autorizzi ad arruolare Jaxom per questa ricerca?
Lytol scosse il capo e indic il giovane. La decisione spetta al Nobile
Jaxom.
Robinton not che F'lar stava rimuginando sui sottintesi di quella risposta, mentre lanciava a Jaxom una lunga occhiata intenta. Poi sorrise. La
tua decisione, Nobile Jaxom?
Con ammirevole calma, osserv Robinton, il giovane chin il capo.
Sono lusingato che tu abbia chiesto il mio aiuto, Comandante del Weyr.
Per caso, non c' qualche mappa del Continente Meridionale in questa
Fortezza? chiese F'lar.
S, per la verit. Poi Jaxom aggiunse una frettolosa spiegazione.
Fandarel ci ha tenuto diverse lezioni di cartografia, nella sua Sede.
Le carte, comunque, erano incomplete. F'lar si accorse che erano copie
di quelle ricavate in base alle esplorazioni effettuate da F'nor nel Continente Meridionale, quando il vicecomandante di Benden aveva portato indietro nel tempo di dieci Giri la prima covata di Ramoth, perch maturassero
prima che cadessero di nuovo i Fili... un'impresa che aveva ottenuto un
successo parziale.
Io ho mappe pi ampie della costa, disse Robinton in tono disinvolto,
e scarabocchi un biglietto per Menolly, fissandolo alla fibbia del collare
di Zair. Rimand il piccolo bronzeo alla Sede raccomandandogli di non
dimenticare l'incombenza.
E porter direttamente le carte? chiese F'lar in tono scettico e un po'
sprezzante. Anche Brekke e F'nor continuano a cercare di convincermi
che le lucertole di fuoco sono utili.
Immagino che, per consegnare cose importanti come le carte, Menolly
si far portare dal drago di guardia. Robinton sospir: avrebbe dovuto
insistere, nel biglietto, perch Menolly mandasse le carte per mezzo di
Zair. Era un'occasione che non bisognava sprecare.
Ti sei spostato spesso nel tempo, Jaxom? chiese all'improvviso F'lar.
Il rossore soffuse il volto di Jaxom, Con un sussulto, Robinton vide la
linea sottile della cicatrice spiccare bianca sulla guancia arrossata. Per fortuna, Jaxom teneva la testa girata, ed il Comandante del Weyr non poteva
vederla.
Ecco, signore...
Andiamo, ragazzo: non conosco nessun giovane dragoniere che non si
sia mai servito di quel trucco per arrivare puntuale. Quello che voglio accertare la precisione del senso del tempo di Ruth. Certi draghi non l'hanno affatto.
Ruth sa sempre quando , rispose Jaxom, accendendosi d'orgoglio.
Direi che ha la miglior memoria temporale di Pern.
F'lar riflett per un lungo istante. Hai mai tentato qualche lungo balzo?
Jaxom annu lentamente, lanciando un'occhiata a Lytol, che rimase impassibile.
Nessuna deviazione nel balzo? Nessuna sosta troppo prolungata in
mezzo?
No, signore. Del resto, facile essere precisi, quando si compie il balzo
di notte.
Non credo di seguire il tuo ragionamento.
Le equazioni stellari preparate da Wansor. Mi pare che tu fossi presente
alla riunione nella Sede dell'Arte dei Fabbri... La voce del giovane si
spense, incerta, fino a quando F'lar afferr ci che voleva dire e si mostr
sorpreso. Se calcoli la posizione delle stelle principali, puoi orientarti con
grande esattezza.
Se compi il balzo di notte..'. aggiunse il Maestro Arpista, che non aveva mai pensato di utilizzare in quel modo le equazioni di Wansor.
Non mi era mai passato per la mente, disse F'lar.
C' un precedente, comment Robinton con un gran sorriso. E proprio nel tuo Weyr, F'lar.
Lessa si serv delle stelle raffigurate sull'arazzo per tornare a cercare gli
Antichi, vero? Jaxom, evidentemente, l'aveva dimenticato: e inoltre, a
giudicare dall'improvviso, comico sbigottimento apparso sul suo viso, aveva dimenticato che quell'allusione agli Antichi non era molto opportuna.
Non possiamo ignorarli, no? disse il Comandante del Weyr, con tolleranza maggiore di quanta avesse previsto Robinton. Beh, esistono e non
si possono ignorare. Torniamo al nostro problema, Robinton. Quanto tempo potr impiegare la tua lucertola di fuoco?
Davanti alla finestra della fortezza si lev un vociare improvviso: erano
Oh, lo so, signore, rispose con aria ingenua l'Arpista. Quelli della
Tenuta del mare sono stati molto utili qui, qui e qui. Indic i tratti occidentali, dove la costa era delineata con molta chiarezza. merito di Idarolan e dei capitani che gli forniscono le notizie. Indugi, baloccandosi
con l'idea di aggiungere che le esplorazioni di Idarolan erano state facilitate dalle varie lucertole di fuoco degli equipaggi. Naturalmente Toric e i
suoi, continu, decidendo per il momento di sorvolare, hanno tutto il
diritto di esplorare la loro terra... Pass la mano sulla penisola dove si
trovavano la Fortezza ed il Weyr Meridionale, e su ampi tratti del territorio, ai lati.
E dove si trovano le miniere che riforniscono Toric?
Qui. Robinton punt il dito sulla tratteggiatura delle colline, un po' a
occidente della colonia, nell'entroterra.
F'lar osserv, passando le dita sulla pelle fino all'ubicazione del Weyr.
E dov' la tua baia?
Robinton indic un punto che distava dal Weyr Meridionale quanto Ruatha era lontana da Benden. In quest'area. Ci sono parecchie piccole baie,
sulla costa. Non saprei dire con precisione quale sia, ma si trova da queste
parti.
F'lar mormor che l'indicazione era troppo generica, e che difficilmente
un drago avrebbe potuto avere gli elementi necessari per andare in mezzo.
Al centro della baia c' il cono di un'antica montagna, perfettamente
simmetrico. Robinton lo descrisse a gesti. Zair era con me, e pu trasmettere l'immagine esatta a Ruth. Robinton gir la testa, strizzando l'occhio a Jaxom.
Ruth pu ricevere istruzioni da una lucertola di fuoco? chiese F'lar a
Jaxom, aggrottando la fronte come per indicare che giudicava inattendibile
quell'informazione.
L'ha fatto, rispose Jaxom; e Robinton scorse nei suoi occhi un bagliore d'ilarit. Cominci a chiedersi dove mai le lucertole di fuoco potevano
aver gi guidato il drago bianco. Menolly lo sapeva?
Che cos'? chiese all'improvviso F'lar. Una congiura per rimettere in
buona luce le lucertole di fuoco?
Mi pareva che stessimo collaborando per ritrovare D'ram, rispose Robinton, in tono di vago rimprovero.
F'lar sbuff e si pieg per studiare le mappe.
La collaborazione, pens Robinton, doveva essere tutta da parte di Ruth.
Il risultato dipendeva da un fattore: le lucertole di fuoco del Sud sarebbero
state attratte dal drago bianco? Altrimenti, Jaxom aveva accettato di compiere prudenti balzi indietro nel tempo, alla baia... se, come comment
F'lar, fosse riuscito a trovare quella giusta.
Venne discussa di nuovo la memoria delle lucertole di fuoco: F'lar non
era disposto ad ammettere che, a differenza dei draghi cui pure somigliavano, le creaturine fossero dotate di buone facolt mnemoniche. I loro resoconti potevano essere tutti immaginari, inconsistenti. Robinton ribatt
che l'immaginazione si basava sulla memoria... senza l'una, l'altra era impossibile.
Il pomeriggio stava per finire: e tornarono alla Fortezza i figli adottivi,
che erano stati fuori tutto il giorno a visitare i campi insieme a Brand. F'lar
si accorse che era rimasto assente da Benden pi di quanto si fosse proposto alla partenza. Raccomand a Jaxom di spostarsi nel tempo con molta
prudenza - un consiglio che, sospettava Robinton, F'lar avrebbe fatto meglio a seguire lui stesso - di non correre rischi e di non farli correre al suo
drago. Se non avesse scoperto la baia, non doveva sprecare tempo ed energie, e doveva tornare. Se avesse trovato D'ram, doveva prendere nota del
tempo e del luogo e tornare immediatamente a Bend per portare a F'lar le
coordinate. F'lar non voleva turbare il dolore di D'ram; e se Jaxom poteva
evitare di farsi scorgere, sarebbe stato meglio.
Credo tu possa star certo che Jaxom risolver con diplomazia la situazione, disse Robinton, sorvegliando il giovane con la coda dell'occhio.
Ha gi dato prove della sua discrezione. Subito l'Arpista si chiese perch
mai Jaxom reagiva cosi a quel complimento, e si diede un gran daffare per
arrotolare le carte, distogliendo l'attenzione dal giovane cavaliere.
Robinton disse a Jaxom di farsi una bella dormita, e poi un'abbondante
colazione la mattina dopo, e di presentarsi alla Sede degli Arpisti per prendere la sua guida. Quindi Robinton e F'lar lasciarono la Fortezza. Quando
il Comandante del Weyr e Mnementh lo riportarono alla sua sede, Robinton si limit ai normali convenevoli. Le necessit di Pern avevano riportato
alla Sede degli Arpisti il Comandante del Weyr di Benden. Un passo alla
volta!
Mentre Robinton guardava F'lar ed il bronzeo Mnementh levarsi al di
sopra delle alture dei fuochi e sparire, Bella comparve e rimbrott Zair,
che aveva ripreso il suo posto sulla spalla dell'Arpista. Zair non reag alla
sgridata, e Robinton sorrise. Menolly doveva essere impaziente di conoscere com'erano andate le cose quel pomeriggio. Non era cos presuntuosa
da assediare lui: ma questo non impediva a Bella di aggredire il piccolo
bronzeo. Una brava ragazza, Menolly: e valeva il suo peso in oro. Robinton si augurava che accettasse di fare un viaggio con il giovane Jaxom.
Non aveva accennato alla sua partecipazione di fronte a Lytol, perch molto tempo prima F'lar gli aveva imposto la massima segretezza per le sue
esplorazioni al Sud. Zair non sarebbe bastato per aiutare Jaxom a trovare la
baia giusta: ma con la guida di Menolly, che era stata con lui durante la
navigazione nella tempesta, e delle sue lucertole di fuoco, non sarebbe
stato difficile. Comunque, era meglio che fossero pochi a saperlo.
Il giorno dopo, quando l'Arpista inform Jaxom di quella precauzione, il
giovane si mostr sollevato e sorpreso.
Mi raccomando, Jaxom; non bisogna dire a nessuno che io e Menolly
ci siamo spinti tanto a sud nelle nostre esplorazioni. Per la verit, quel viaggio non stato intenzionale...
Menolly ridacchi. Ti avevo detto che c'era stata una tempesta.
Grazie. E da allora, come ben sai, ho sempre avuto bisogno della tua
conoscenza delle condizioni meteorologiche. Robinton fece una smorfia,
ricordando i giorni di mal di mare e gli sforzi disperati di Menolly, aggrappata al timone della piccola imbarcazione.
Non diede altri consigli ai due; insistette perch prendessero una buona
scorta di viveri dalle cucine e disse che si augurava un rapporto favorevole.
Per quanto riguarda D'ram? chiese Menolly, con gli occhi che le brillavano. O per quanto riguarda le prestazioni delle lucertole di fuoco?
L'una cosa e l'altra, naturalmente, ragazza mia. Andate.
Aveva deciso di non interrogare Jaxom circa le sue reazioni alle allusioni agli spostamenti nel tempo ed alla discrezione. Quando aveva annunciato a Menolly l'intenzione di mandarla ad accompagnare Jaxom con le sue
lucertole di fuoco, anche lei aveva reagito in modo inatteso. Le aveva chiesto che cosa c'era di tanto divertente, e lei si era limitata a scuotere la testa,
ridendo. Non riusciva a immaginare che cosa avessero combinato insieme
quei due. Adesso, mentre guardava Ruth volteggiare nel cielo sopra la Fortezza, ripens al loro comportamento. Litigi bonari, senza dubbio... un
briciolo di antagonismo per assicurarsi la supremazia, ma niente che andasse oltre il comportamento di due vecchi amici. Non che Menolly, si
affrett a dirsi, non sarebbe stata un'ottima Dama per Jaxom, se quei due si
volevano sinceramente bene. Era che... l'Arpista si rimprover quell'intromissione e si occup delle noiose incombenze amministrative, che aveva
rimandato per troppo tempo.
X
Dalla Sede dell'Arte degli Arpisti
al Continente Meridionale,
Sera al Weyr di Benden
15.7.4.
Mentre Ruth s'innalzava in volo dal prato, Jaxom prov un'immensa
sensazione di sollievo e d'eccitazione, oltre alla solita tensione che s'impadroniva di lui quando compiva un lungo balzo in mezzo. Bella e Tuffolo
erano appollaiati sulle spalle di Menolly, con le code allacciate intorno al
collo della ragazza. Lui aveva accolto sulle spalle Poll e Sassetto, perch
quei quattro avevano accompagnato l'Arpista e Menolly nel primo viaggio.
Jaxom avrebbe voluto chiedere come mai stavano navigando dalle parti del
Continente Meridionale. L'idea di usare un'imbarcazione era logica, poich
Menolly, nata e cresciuta in una Tenuta Marina, era esperta nell'arte della
navigazione. Ma aveva scorto un bagliore di sfida negli occhi della ragazza, e non aveva osato fare domande. E si stava chiedendo se lei aveva riferito all'Arpista i suoi sospetti circa la parte che Jaxom aveva avuto nella
restituzione dell'uovo.
Si trasferirono in mezzo emergendo all'estremit di Nerat, e volteggiarono nell'aria mentre Menolly e le sue lucertole di fuoco si concentravano,
pensando alla baia a Sud-Est. Jaxom avrebbe voluto spostarsi nel tempo
alla notte precedente: aveva impiegato ore calcolando le posizioni delle
stelle nell'emisfero meridionale. Menolly e Robinton l'avevano dissuaso
dal farlo, a meno che Ruth non fosse riuscito a ricevere un'immagine abbastanza vivida della baia per mezzo di Menolly e delle lucertole.
Facendo infastidire un po' Jaxom, Ruth annunci che poteva vedere
chiaramente dove doveva andare. Menolly trasmette immagini molto nitide, aggiunse.
Jaxom non pot far altro che dirgli di trasferirsi.
La prima cosa che not fu l'aria della nuova localit: pi dolce, pi pulita, meno umida. Ruth stava planando verso la piccola baia, annunciando
con gioia che avrebbe fatto una bella nuotata. La montagna che serviva
come punto di riferimento scintillava al sole, lontana, serena e stranamente
simmetrica.
Avevo dimenticato quant'era bello, disse Menolly con un sospiro.
L'acqua aveva una trasparenza che rendeva perfettamente visibile il fon-
do sabbioso della baia, sebbene Jaxom fosse sicuro che doveva essere piuttosto profonda. Not i riflessi brillanti dei codagialla e i movimenti sfrecciami dei pesci-dito nelle acque limpide. Davanti a loro c'era la perfetta
mezzaluna della spiaggia bianca; alberi grandi e piccoli, alcuni carichi di
frutti gialli e rossi, formavano una bordura ombrosa. Mentre Ruth scendeva verso la spiaggia, Jaxom vide la fitta foresta che si estendeva ininterrotta verso una bassa catena di colline, culminanti nella magnifica montagna.
Oltre la baia, ai due lati, c'erano altre calette, non egualmente simmetriche,
ma altrettanto pacifiche e intatte.
Ruth manovr con le ali e si arrest sulla sabbia, invitando i suoi passeggeri a scendere in fretta, perch lui aveva intenzione di fare un bagno.
Vai pure, disse Jaxom, battendogli affettuosamente la mano sul muso
e ridendo mentre il drago bianco, troppo smanioso di tuffarsi, caracollava
sgraziatamente verso il mare.
La sabbia calda come i Terreni della Schiusa, spieg Menolly, alzando in fretta i piedi e dirigendosi verso il tratto ombreggiato.
Non direi, comment Jaxom seguendola.
Ho i piedi sensibili, rispose la ragazza, buttandosi sulla spiaggia. Si
guard intorno e fece una smorfia.
Nessuna traccia, eh? chiese Jaxom.
Di D'ram?
No, delle lucertole di fuoco.
Lei depose il sacco con le provviste.
Probabilmente stanno dormendo per smaltire il pasto mattutino. Tu sei
ancora in piedi. Guarda se c' qualche frutto rosso maturo su quell'albero,
Jaxom, ti dispiace? Gli involtini di carne sono poco sugosi.
Jaxom trov frutti maturi a sufficienza da sfamare una Fortezza e port a
Menolly tutti quelli che riusciva a reggere. Sapeva che lei li prediligeva.
Ruth si sollazzava in acqua, tuffandosi ed emergendo per reimmergersi
sollevando spruzzi e ondate, mentre le lucertole di fuoco lo incoraggiavano
con gridolini squillanti.
C' l'alta marea, disse Menolly addentando la buccia di un frutto; ne
stacc un grosso pezzo e strizz la polpa per bere il succo. Oh, celestiale. Perch nel Continente Meridionale tutto delizioso?
Il gusto del proibito, immagino. La marea comporta qualche differenza
nella comparsa delle lucertole di fuoco?
No, che io sappia. Sar Ruth a comportare la differenza, credo.
Dunque dovremo aspettare che notino Ruth?
il sistema pi semplice.
Sappiamo con precisione dove ci sono lucertole di fuoco in questa parte del Sud?
Oh, s, non te l'ho detto? Menolly si finse contrita. Abbiamo visto
una regina accoppiarsi, e per poco non ho perduto Sassetto e Tuffolo per
colpa sua. Bella era furibonda.
C' altro che non mi avevi detto e che dovrei sapere?
Menolly gli rivolse un gran sorriso. La mia memoria deve attivarsi per
associazione. Quando verr il momento, saprai quel che c' da sapere.
Jaxom pens che quel gioco sarebbe continuato per un pezzo e ricambi
il sorriso, prima di scegliere un frutto da addentare. Era cos caldo che si
tolse la giubba da volo ed il casco. Ruth continu a godersi il lungo bagno
mentre le lucertole di fuoco di Menolly si esibivano accanto a lui: e le loro
prodezze divertivano il pubblico indulgente.
Il caldo aument: le sabbie bianche riflettevano i raggi del sole e riscaldavano la spiaggia persino all'ombra. L'acqua limpida e la gioia delle bestie che sguazzavano erano per Jaxom una tentazione troppo forte. Si slacci gli stivali, si sfil i calzoni e la camicia e corse in acqua. Poco dopo,
anche Menolly sguazzava accanto a lui, prima che fosse arrivato ad una
lunghezza di drago dalla spiaggia.
Non dobbiamo prendere troppo sole, gli disse. L'ultima volta mi sono buscata una scottatura tremenda. Fece una smorfia a quel ricordo. E
mi sono spellata come un serpente delle gallerie.
Ruth eruppe accanto a loro, soffiando acqua, quasi sommergendoli a
colpi d'ala; poi, premurosamente, tese la coda per aiutarli mentre i due tossivano e sputavano l'acqua che avevano inghiottito.
Menolly aveva una figura pi snella di Corana, not Jaxom mentre uscivano, felici e sfiniti dopo la nuotata con Ruth. Aveva le gambe pi lunghe
ed i fianchi pi sottili. Era forse un po' piatta di seno, ma si muoveva con
una grazia che affascinava Jaxom pi di quanto lo permettesse la cortesia.
Quando si volt a guardarla, lei aveva indossato i calzoni e la sopravveste,
con le braccia nude al sole mentre si asciugava i capelli. Jaxom preferiva le
donne con le chiome lunghe anche se, dato che Menolly doveva volare
cos spesso sui draghi, si rendeva conto che teneva i capelli corti perch
non le dessero impaccio sotto il casco.
Si spartirono un frutto giallo che Jaxom non aveva mai assaggiato. Il sapore dolce gli tolse il sale dalla bocca.
Ruth usc dall'acqua e si scroll, spruzzando Jaxom e Menolly.
Gli parve un attimo lunghissimo, sospeso nel freddo nulla in mezzo. Sent quel gelo insinuarsi nella pelle e nelle ossa riscaldate dal sole generoso.
Si fece forza. Poi uscirono nell'aria fresca, e la scintilla rosea della Stella
Rossa era bassa all'orizzonte.
Riesci a sentire Tiroth, Ruth? Jaxom non riusciva a vedere nella luce
crepuscolare di quel nuovo giorno, tanti Giri prima della sua nascita.
Dorme, e dorme anche l'uomo. Sono qui.
Traboccante d'euforia, Jaxom disse a Ruth di tornare da Menolly, ma
non troppo in fretta: si raffigur il sole alto sulle foreste, e fu quello che
vide quando Ruth irruppe nel presente, sopra la baia.
Per un momento, non vide Menolly sulla spiaggia. Poi Bella e gli altri
due bronzei - era stato Sassetto ad accompagnarlo - apparvero accanto a
loro: Bella incendiava l'aria con i suoi commenti furiosi, mentre Tuffolo e
Poll cinguettavano ansiosi. Poi Menolly usc dalla foresta, si piant le mani sui fianchi e rest a guardare. Jaxom non aveva bisogno di vederla in
faccia per capire che era furibonda. Lei continu a lanciargli occhiatacce
mentre Ruth si posava sulla sabbia, preoccupandosi di non far cadere la
ragazza.
Allora?
Menolly era molto carina, pens Jaxom, con quegli occhi che lanciavano
lampi: ma gli incuteva soggezione.
D'ram era allora. Venticinque Giri fa. Ho usato come guida la Stella
Rossa.
Sono lieta che tu abbia usato un punto di riferimento costante. Ti rendi
conto che in questo tempo sei rimasto assente per ore?
Sapevi che non mi era successo niente. Mi avevi mandato dietro Sassetto.
stato inutile! Sei andato cos lontano che Bella non poteva entrare in
contatto con lui. Non sapevamo dove fossi! Spalanc le braccia, esasperata. Avresti potuto incontrare gli uomini visti dalle altre lucertole di fuoco.
Avresti potuto sbagliare i calcoli e non tornare pi.
Mi dispiace, Menolly, veramente, Jaxom era sinceramente pentito: se
non altro, per risparmiarsi la sfuriata della ragazza. Ma non riuscivo a
ricordare l'ora di quando siamo partiti, perci mi sono assicurato che non
incontrassimo noi stessi ritornando.
Menolly si calm un pochino. Non c'era bisogno che fossi cos prudente. Stavo per mandare Bella a chiamare F'lar.
Eri preoccupata!
Non avevano fatto ancora tre passi - e nel frattempo Mnementh aveva
girato la testa verso F'lar - quando il Comandante del Weyr parl a Lessa,
e i due cominciarono a scendere la scala. F'lar indic a Jaxom di mandare
Ruth sul Campo del Pasto.
Mnementh un amico generoso, disse Ruth. Posso mangiare qui. Ho
tanta, tanta fame.
Lascia andare Ruth, Jaxom, stava gridando F'lar, da lontano. grigio!
Ruth era veramente grigio, not Jaxom; e anche lui si sentiva dello stesso colore, adesso che l'esaltazione della ricerca si stava attenuando. Con
sollievo, segnal al drago bianco di procedere.
Mentre, insieme a Menolly, si avvicinava ai Comandanti del Weyr, inspiegabilmente le ginocchia gli si piegarono e barcoll, appoggiandosi alla
giovane Arpista. Lei lo sostenne immediatamente, passandogli la mano
sotto il braccio.
Che cos'ha, Menolly? Sta male? F'lar si affrett ad aiutarla.
balzato indietro di venticinque Giri per cercare D'ram. esausto!
Per qualche attimo, Jaxom non cap pi nulla. Ristabil il contatto con la
realt quando qualcuno gli accost alle narici una boccetta dall'odore fortissimo; i vapori gli schiarirono la mente e l'indussero a scostarsi per non
sentire pi quel puzzo. Si accorse che era seduto sui gradini del weyr della
regina, sostenuto da F'lar e da Menolly, mentre Manora e Lessa gli stavano
davanti. Sembravano tutti in ansia.
Uno squittio acuto gli disse che Ruth aveva ucciso la sua preda: stranamente, si sent subito meglio.
Bevi questo, adagio, ordin Lessa, mettendogli nelle mani una tazza
calda. Era un denso sugo di carne, insaporito d'erbe e alla temperatura giusta. Jaxom bevve due lunghe sorsate e apr la bocca per parlare, ma Lessa,
imperiosamente, gli accenn di continuare a bere.
Menolly ci ha riferito i dati salienti, fece la Dama dei Weyr, con una
smorfia di disapprovazione. Ma sei sparito per tanto tempo da metterle
addosso una gran paura. Come hai fatto a immaginare che D'ram era tornato indietro di venticinque Giri? Non rispondere subito. Bevi. Sei trasparente, e chiss quel che mi direbbe Lytol, se sapesse che questa pazzesca
scappata ti ha fatto male. Lanci un'occhiataccia al suo compagno. S,
ero preoccupato per D'ram, ma non al punto di rischiare una spanna della
pelle di Ruth per ritrovarlo, se lui ci tiene tanto a restare irreperibile. E non
sono entusiasta di trovarci immischiate le lucertole di fuoco. Stava bat-
la testa, poi segu con la punta di un dito la linea della cicatrice lasciata dai
Fili.
Dove te la sei procurata, Nobile Jaxom? chiese in tono aspro, costringendolo a guardarla negli occhi.
F'lar, allarmato da quel tono, torn accanto al tavolo con il vino e le
coppe che aveva preso dallo stipo a muro.
Procurata che cosa? Oh-oh, il giovanotto ha addestrato il suo drago a
masticare le pietre focaie, ma non a schivare i Fili!
Pensavo fosse stabilito che Jaxom sarebbe rimasto Signore di Ruatha.
Pensavo che avessi promesso di non rimproverarlo, rispose F'lar strizzando l'occhio al giovane.
Per essersi spostato nel tempo. Ma questo... Lessa indic sdegnata Jaxom. Questo diverso.
Davvero, Lessa? chiese F'lar in un tono che mise in imbarazzo Jaxom.
Sembrava che si fossero dimenticati di lui. Mi sembra di ricordare una
ragazza che desiderava disperatamente far volare la sua regina.
Volare non era pericoloso. Ma Jaxom potrebbe...
Jaxom ha imparato evidentemente la lezione. Non cos? Per quando
riguarda le schivate, voglio dire.
S, signore. N'ton mi ha accolto tra gli allievi di Fort.
Perch non sono stata informata? chiese Lessa.
L'addestramento di Jaxom affidato alla responsabilit di Lytol, e non
possiamo obiettare. Per quanto riguarda Ruth, direi che anche lui rientra
nella giurisdizione di N'ton. Da quanto tempo continua la cosa, Jaxom?
Non da molto, signore, L'ho chiesto a N'ton perch... ecco... A questo
punto, la coscienza di Jaxom s'intromise. Soprattutto, Lessa non doveva
sospettare che fosse stato lui a restituire quel maledetto uovo.
F'lar s'intromise. Perch Ruth un drago, e i draghi dovrebbero combattere i Fili con le pietre focaie. Giusto? Scroll le spalle, guardando
Lessa. Che cosa ti aspettavi? Ha sangue ruathano, come te. Basta che
serbi intatta la sua pelle e quella di Ruth.
Non abbiamo ancora volato in una Caduta, ammise Jaxom, e mentre
parlava, si rese conto del risentimento che echeggiava nella sua voce.
F'lar gli batt amichevolmente il pugno sulla spalla.
un ragazzo a posto, Lessa: smettila di protestare. Se si scottato una
volta, meno probabile che corra il rischio di rifarlo. Ruth stato ferito?
S! L'angoscia di quell'esperienza era evidente nell'ammissione del
giovane.
F'lar rise e agit un dito in direzione di Lessa, che stava ancora guardando male Jaxom. Ecco! il miglior deterrente del mondo. Ruth non stato
ferito gravemente, vero? Non posso dire di avervi visti spesso, in questi
ultimi tempi... F'lar si volt verso il Campo del Pasto, come se volesse
chiamare il drago bianco.
No, disse subito Jaxom, e F'lar sogghign di nuovo nel sentire il tono
di sollievo della sua risposta. guarito bene. La cicatrice si vede appena.
Sulla coscia sinistra.
Non posso affermare che questo mi rallegri, fece Lessa.
Avremmo dovuto chiedertelo, Dama del Weyr, cominci Jaxom, non
del tutto sinceramente. Ma c'erano gi tanti guai, allora...
Beh... cominci lei.
Beh, le fece eco F'lar. Per la verit non spetta a te decidere, Lessa;
ma tu capisci, Jaxom, che sarebbe una cosa grave se venissi ferito seriamente proprio ora. Non possiamo permetterci di avere una Fortezza in discussione.
Me ne rendo conto.
E inoltre, temo, non prudente insistere per farti confermare Signore
della Fortezza...
Non voglio che Lytol se ne vada, signore. N adesso n mai.
La tua lealt ti fa onore, ma non riesco a capire l'ambiguit della tua
posizione. Non mai facile essere pazienti, amico mio, ma la pazienza pu
essere premiata.
Ancora una volta, Jaxom si sent imbarazzato nel notare lo sguardo che
si scambiavano Lessa e F'lar.
E poi, continu con maggiore vivacit il Comandante del Weyr, come
se si accorgesse del disagio del giovane, oggi hai gi dimostrato il tuo
spirito d'iniziativa, anche se, credimi, riavrei dato istruzioni pi esplicite se
avessi saputo che saresti stato cos meticoloso. L'espressione di F'lar era
severa, ma Jaxom si scopr a sorridere, sollevato. Un balzo di venticinque
Giri... Il Comandante del Weyr era sgomento e impressionato.
Lessa sbuff.
Sono stati i tuoi balzi, Lessa, a farmi venire l'idea, disse Jaxom, e
quando vide l'espressione sbalordita di lei, spieg. Ricordi, tu venisti avanti a balzi di venticinque Giri quando portasti qui gli Antichi. Perci ho
ritenuto probabile che D'ram tornasse indietro di un intervallo eguale. Gli
lasciava abbastanza tempo, prima del Passaggio, per non doversi preoccupare della Caduta dei Fili.
F'lar! Il tono di Lessa era brusco, ammonitore. Non andrai a esplorare il Continente Meridionale! E potrei ricordarti che, se l ci fossero uomini, da qualche parte, sicuramente si sarebbero avventurati abbastanza a
settentrione perch F'nor li vedesse, prima o poi, quando era al Sud... o
perch li vedessero i gruppi di Toric. E ci sarebbe stata qualche altra traccia, oltre ai ricordi inattendibili di alcune lucertole di fuoco.
Hai ragione, Lessa, rispose F'lar. Sembrava cos deluso che Jaxom
comprese, per la prima volta, che quella di Comandante del Weyr di Benden e Primo Dragoniere di Pern poteva essere una carica meno invidiabile
di quanto lui avesse immaginato.
In quegli ultimi tempi gli era accaduto spesso di scoprire che le cose non
erano come sembravano. Tutto aveva sfaccettature nascoste. Credevi di
avere in pugno quel che desideravi e, quando guardavi bene, era diverso da
ci che ti era parso da lontano. Come insegnare al tuo drago a masticare le
pietre focaie... ed essere sorpreso a farlo, come era capitato a lui, in un
certo senso. Adesso doveva esercitarsi sul serio con gli allievi di N'ton, e
andava benissimo, ma non era quel che voleva lui... volare altissimo, in
una squadriglia del Weyr di Fort, in modo che quelli della sua Fortezza
noto sapessero neppure che era l!
Il problema, Jaxom, che noi... F'lar indic Lessa, se stesso e tutto il
Weyr, abbiamo altri piani per il Sud... prima che i Signori delle Fortezze
incomincino a spartirlo tra i loro figli cadetti. Si scost i capelli dalla
fronte. Abbiamo imparato una lezione importante dagli Antichi. E so che
cosa succede ad un Weyr durante un Lungo Intervallo. F'lar rivolse un
gran sorriso a Jaxom. Ci siamo dati da fare a proteggere il terreno disseminando bruchi. Prima del prossimo Passaggio della Stella Rossa, tutto il
Continente Settentrionale, e il gesto del Comandante del Weyr fu ancora
pi ampio, sar disseminato di bruchi. E finalmente sar al sicuro dai Fili
che si rintanano nel suolo. Se le Fortezze pensavano gi prima che i dragonieri fossero superflui, allora avranno ancora un motivo di pi per affermarlo.
La gente si sentir sempre pi sicura vedendo i draghi che bruciano i
Fili, si affrett a dichiarare Jaxom, per lealt, anche se, a giudicare dalla
sua espressione, il Comandante del Weyr non aveva bisogno di essere
tranquillizzato.
vero, ma preferirei che i Weyr non avessero pi bisogno della generosit delle Fortezze. Se avessimo terre nostre a sufficienza...
Voi volete il Sud!
Non tutto.
Solo la parte migliore, disse Lessa con fermezza.
XI
Mattina inoltrata al Weyr di Benden
Prima mattina alla Sede dell'Arte degli Arpisti
Mezzogiorno alla Tenuta di Fidello 15.7.5.
Jaxom e Ruth trascorsero la notte in un weyr vuoto, ma Ruth si sentiva a
disagio su un giaciglio adatto a un drago normale, e Jaxom prese le sue
pellicce e and a raggomitolarsi accanto all'amico. Aveva la sensazione di
doversi strappare a forza da un morbido abisso nero, che gli dispiaceva
abbandonare.
So che devi essere sfinito, Jaxom, ma devi svegliarti! La voce di Menolly penetr in quella piacevole oscurit. E poi, ti farai venire il torcicollo, a dormire in quel modo.
Menolly era capovolta, pens Jaxom quando apr gli occhi. Bella stava
in equilibrio precario, con le zampe posteriori sulla spalla della ragazza, le
zampe anteriori sul suo petto, e lo sbirciava ansiosamente. Sent Ruth che
si muoveva.
Jaxom, sveglia! Ti ho portato tutto il klah che puoi riuscire a bere!
Comparve anche Mirrim. Ma F'lar ha fretta di andare, e vuole che prima
Mnementh parli con Ruth.
Menolly strizz solennemente l'occhio a Jaxom, girandosi un po' perch
Mirrim non se ne accorgesse. Jaxom gemette, perch non riusciva mai a
ricordare bene quel che doveva restare un segreto e chi poteva esserne informato. Gemette di nuovo perch aveva veramente il collo indolenzito.
Ruth socchiuse appena appena la palpebra interna e guard tristemente il
suo cavaliere. Sono stanco. Ho bisogno di dormire.
Non puoi continuare a dormire, adesso. Mnementh ha bisogno di parlarti.
Perch non mi ha parlato ieri sera?
Perch oggi, probabilmente, non avrebbe ricordato pi nulla.
Ruth alz la testa e gir un occhio verso Jaxom. Mnementh lo ricorderebbe. il drago pi grosso di tutto Pern.
Ti simpatico solo perch ha lasciato che t'ingozzassi sul suo Campo
del Pasto. Ma vuol parlare con te, quindi deciditi. Sei sveglio?
accorger.
Ruth, che si stava avviando all'entrata del weyr, si ferm e inclin la testa, riflettendo. Poi inarc il collo e avanz, sicuro. S Mnementh andato,
e Ramoth con lui. Non sapranno che far un bagno vero, con le lucertole
di fuoco per pulirmi per bene le creste.
Jaxom non seppe trattenere una risata per l'orgogliosa soddisfazione del
tono di Ruth, mentre il drago usciva dal weyr.
Mi dispiace di averti inflitto la presenza di Mirrim, Jaxom, ma non potevo arrivare fin quass senza Path. E senza di lei.
Jaxom bevve una lunga sorsata di klah. Immagino che se Path nervosa, lei sia giustificata.
Mirrim lo sempre, in un modo o nell'altro. Il tono di Menolly era acido.
Eh?
Mirrim, di solito, si fa perdonare il comportamento pi scandaloso...
Un pensiero improvviso indusse Jaxom ad interrompere bruscamente la
giovane Arpista. Non credi che Mirrim fosse entrata di nascosto nel Terreno prima di quella Schiusa? So che giura di non averlo fatto, ma so anche che non avrebbe dovuto imprimere lo Schema...
Non pi di te! Oh, santo cielo, Jaxom, non posso prenderti in giro? No,
non credo che abbia cercato di influenzare Path nel guscio. Aveva le sue
lucertole di fuoco e se ne accontentava. Chi non sarebbe contento, con tre?
E poi, tu sai senza dubbio com'era furiosa Lessa, dopo che Mirrim aveva
impresso a Path lo Schema dell'Apprendimento. Beh, nessuno si fece avanti, allora, a dire di aver visto Mirrim sgattaiolare nel Terreno della Schiusa.
Mirrim pu essere autoritaria, priva di tatto, difficile e insopportabile, ma
non subdola. Non eri presente alla Schiusa? Oh, beh, io c'ero. Path si
diresse barcollando verso il punto dove stava seduta Mirrim, gridando disperatamente e rifiutando tutti i candidati presenti sul Terreno, fino a
quando F'lar fu costretto ad ammettere che Path voleva qualcuno seduto tra
gli spettatori.
Menolly scroll le spalle. E quel qualcuno era Mirrim. Stranamente, le
sue lucertole di fuoco non hanno mai obiettato. No, credo che l'abbinamento fosse... beh, predestinato come quello fra te e Ruth. Non come la mia
acquisizione di Poll. Come se avessi avuto bisogno di un'altra lucertola di
fuoco. Fece una smorfia ironica. Ma il guscio si spaccato proprio mentre lo stavo passando a quell'imbranato del figlio del Nobile Groghe. Lui
non ha mai dato la colpa a me, e il bambino ha avuto un verde. Un bronzeo
una smentita. Un po' l'Arpista, perch non posso guardare la realt senza
pensare da Arpista, ma soprattutto Menolly, credo, perch non voglio vederti sconvolto. Soprattutto dopo l'impresa che hai compiuto ieri! Non
c'erano riserve, nel calore del suo sorriso.
Lo sciame delle sue lucertole di fuoco sfrecci nel weyr. Jaxom domin
il fastidio per quell'interruzione, perch avrebbe preferito che Menolly
continuasse a parlare, dato che era d'umore insolitamente espansivo. Ma le
lucertole di fuoco erano eccitate e, prima che la ragazza riuscisse a calmarle abbastanza per scoprirne la causa, Ruth rientr nel weyr, con gli occhi
che gli brillavano d'una miriade di colori.
D'ram e Tiroth sono qui, e tutti sono agitati, disse Ruth, tendendo il muso per farsi accarezzare. Jaxom l'accontent, e continu a grattare le arcate
sopraciliari, bagnate dopo la nuotata. Mnementh molto fiero di s. C'era
una nota di rammarico in quel commento.
Beh, Mnementh non avrebbe potuto riportare indietro D'ram e Tiroth
senza il tuo aiuto, Ruth, rispose con fermezza Jaxom. Non cos, Menolly?
Io non avrei potuto trovare D'ram e Tiroth senza l'aiuto delle lucertole
di fuoco, osserv garbatamente Ruth. E sei stato tu ad avere l'idea di tornare indietro di venticinque Giri.
Menolly, che non aveva potuto sentire l'ultimo commento di Ruth, sospir.
Per la verit, dobbiamo di pi alle lucertole di fuoco del Continente
Meridionale.
appunto quel che ha detto Ruth...
I draghi sono persone oneste! Con un profondo respiro, Menolly si alz. Andiamo, amico mio. Io e te faremo bene a tornare a casa. Abbiamo
fatto quel che dovevamo. E l'abbiamo fatto bene. l'unica soddisfazione
che ne ricaveremo, probabilmente. Gli lanci un'occhiata divertita. Non
vero? E riprese il sacco. Certe cose dovranno restare cos. Giusto?
Lo prese a braccetto, facendolo alzare e sorridendo con un'aria da cospiratrice che, stranamente, dissip il risentimento che Jaxom incominciava a
provare.
Quando uscirono sul cornicione, videro un gran movimento intorno al
weyr della regina: cavalieri e donne salite dalle Caverne Inferiori arrivavano a frotte per salutare D'ram ed il suo bronzeo.
Devo ammetterlo: bello lasciare Benden quando tutti sono di buon
umore, una volta tanto, disse Menolly, mentre Ruth li portava in volo.
Voltandosi a guardare i due mentre Robinton lo faceva entrare nella Sede, Jaxom vide che si tenevano allacciati per la vita, con le teste accostate.
Le loro lucertole di fuoco volteggiavano nell'aria, seguendoli mentre si
avviavano lentamente verso il prato oltre la Sede dell'Arpista.
Hai riportato D'ram e Tiroth? chiese Robinton.
Li ho trovati. I Comandanti del Weyr di Benden li hanno riportati indietro questa mattina, tempo di Benden.
Robinton esit, e per poco non mise un piede in fallo sull'ultimo gradino,
mentre conduceva Jaxom nel suo alloggio. Ma erano in quella baia, vero?
Proprio come avevo immaginato.
Venticinque Giri fa. Senza bisogno di altre sollecitazioni, Jaxom rifer
l'avventura dall'inizio. Il suo ascoltatore era pi attento e comprensivo di
quanto si fossero mostrati Lessa e F'lar, e Jaxom cominci ad apprezzare
quel ruolo cui non era abituato.
Uomini? L'Arpista, che stava oziando sul suo seggio, con un piede sul
tavolo, si scosse di colpo. Il tacco batt, risonando, sul pavimento di pietra.
Avevano visto uomini?
Jaxom si sent sconcertato. Mentre i Comandanti del Wev s'erano mostrati allarmati e scettici, il Maestro Arpista si comportava quasi come se si
fosse aspettato quella notizia.
Ho sempre sostenuto che proveniamo dal Continente Meridionale,
disse Robinton, parlando soprattutto a se stesso. Poi accenn di continuare.
Jaxom obbed, ma ben presto si occorse che l'Arpista non gli prestava interamente attenzione, sebbene annuisse e gli rivolgesse qualche domanda
di tanto in tanto. Jaxom rifer che lui e Menolly erano tornati sani e salvi a
Benden, ricord di accennare alla sua gratitudine nei confronti di Mnementh che aveva permesso a Ruth di mangiare. Poi tacque, chiedendosi
come poteva fare a rivolgere lui una domanda all'Arpista; ma Robinton era
immerso nelle sue riflessioni.
Ripetimi tutto ci che hanno detto le lucertole di fuoco a proposito di
quegli uomini, chiese l'Arpista, tendendosi verso di lui, fissandolo, con i
gomiti appoggiati sul tavolo. Sulla sua spalla, Zair gli fece eco con una
nota interrogativa.
Non hanno detto molto, Maestro Robinton. Questo il guaio! Erano
cos agitate che quel che dicevano non aveva molto senso. Probabilmente,
Menolly sar in grado di spiegarsi meglio, perch aveva con s Bella e i tre
bronzei. Ma...
Cos'ha detto Ruth?
Jaxom scroll le spalle, conscio che le sue risposte parziali erano inadeguate.
Ha detto che le immagini erano troppo confuse, anche se riguardavano
tutte gli uomini, i loro uomini. E noi, io e Menolly, non eravamo gli uomini che intendevano loro.
Jaxom prese la caraffa di klah, per placare l'arsura. Riemp cortesemente
una tazza anche per l'Arpista che ne bevve distrattamente met, immerso
nei suoi pensieri.
Uomini, ripet il Maestro Robinton, schioccando la lingua. Si alz in
piedi con un movimento fluido, mentre Zair strillava, piantando le unghie
per non perdere l'equilibrio. Uomini, e tanto tempo fa che le immagini
conservate dalle lucertole di fuoco sono vaghe. Molto interessante, molto
interessante davvero.
Cominci a camminare avanti e indietro, accarezzando Zair che cinguettava in tono di rimprovero.
Jaxom guard dalla finestra Ruth che prendeva il soie nel cortile, circondato dalle lucertole di fuoco locali. Ascolt pigramente il coro degli
Arpisti, chiedendosi perch interrompevano tanto spesso la Ballata, dato
che non riusciva a notare stonature. La brezza che entrava dalla finestra era
gradevole, addolcita dai profumi dell'estate. Si sent riportare bruscamente
alla realt quando la mano di Robinton gli strinse la spalla.
Ti sei comportato benissimo, ragazzo mio, ma adesso faresti meglio a
tornare a Ruatha. Sei quasi addormentato. Il balzo nel tempo ti ha sfinito
pi di quanto tu ti renda conto.
Mentre accompagnava Jaxom nel cortile, Robinton si fece ripetere ancora una volta la conversazione con le lucertole di fuoco. Stavolta, l'Arpista
annu ad ogni punto, come per assicurarsi che avrebbe ricordato esattamente.
Il fatto che tu abbia trovato D'ram e Tiroth sani e salvi, Jaxom, ancora
il dettaglio meno importante, secondo ma. Sapevo che avrei fatto bene a
rivolgermi a te e a Ruth. Non stupirti se chieder ancora il tuo aiuto a questo proposito, con il permesso di Lytol, naturalmente.
Dopo avergli stretto amichevolmente il braccio, Robinton si tir indietro
per lasciarlo montare su Ruth, mentre le lucertole di fuoco strepitavano,
deluse per la brevit della visita del loro amico. Quando Ruth, obbediente,
si lev in volo, Jaxom agit il braccio in un allegro saluto al Maestro Arpista. Poi gir lo sguardo verso il fiume, cercando Menolly e Sebell. Era
irritato con se stesso perch voleva sapere dov'erano... e irritato ancora di
suolo al di l dei macigni, invisibile dalla riva del fiume e lontani dalla
vista di Ruth. Corana era impaziente quanto lui di soddisfare i desideri
frustrati durante la sua precedente visita alla Tenuta. Quando le sue, mani
toccarono il corpo morbido della ragazza e la sent stringersi forte a lui, si
chiese fuggevolmente se Corana sarebbe stata un'amante cos disponibile,
se lui non fosse stato il Signore di Ruatha. Ma non gliene importava. Era il
suo amante, adesso. Si dedic a quell'attivit senza riserve. Nell'istante
preciso dell'orgasmo, squisito fin quasi al punto di essere doloroso, si accorse di un contatto delicato e comprese, con un senso di sollievo che esaltava il suo, che Ruth, come sempre, si era associato a lui.
XII
Fortezza di Ruatha
Tenuta di Fidello
Caduta dei Fili
15.7.6.
Non era facile avere un segreto per il proprio drago. L'unico momento in
cui Jaxom poteva pensare a qualcosa che non voleva lasciar percepire a
Ruth era a notte tarda, quando il suo amico dormiva profondamente, o alla
mattina, se gli capitava di svegliarsi prima del drago. Gli accadeva di rado
di nascondere i suoi pensieri a Ruth: questo complicava e inibiva il processo. Ma il ritmo della sua vita - le ormai noiose esercitazioni con la squadriglia degli allievi, il lavoro insieme a Lytol e a Brand per preparare le
attivit estive, per non parlare delle escursioni alla Tenuta del Pianoro faceva s che Jaxom si addormentasse non appena si tirava sulle spalle le
coperte di pelliccia. Di mattina, spesso veniva trascinato gi dal letto da
Tordril o da qualche altro figlio adottivo, appena in tempo per gli appuntamenti.
Tuttavia, il problema della maturit di Ruth gli affiorava nella mente nei
momenti meno opportuni, quando era sveglio, e lui doveva reprimerlo rigorosamente, prima che il drago captasse una sfumatura d'ansia.
Ad aggravare il problema, per due volte al Weyr di Fort un drago verde
s'era levato nel volo nuziale, inseguito dai marroni e dagli azzurri che si
sentivano in grado di raggiungerlo. La prima volta, Jaxom si stava esercitando, e not appena il volo, al di sopra della squadriglia degli allievi. La
sua attenzione venne bruscamente distolta, quando Ruth, per nulla turbato,
Le esercitazioni sono quasi finite per oggi, del resto. Devo soltanto tenere
occupati altrove questi giovani, quando la verde si far raggiungere.
Jaxom si accorse che il resto della squadriglia s'era disperso. Con un'altra pacca incoraggiante sulle spalle, K'nebel si diresse verso il suo bronzeo,
mont agilmente e gli ordin di portarlo al loro weyr.
Jaxom pens alle bestie in volo. Involontariamente pens ai cavalieri
nella stanza interna, legati ai loro draghi in una lotta emotiva che si risolveva in un rafforzamento dei vincoli fra draghi e dragonieri. Jaxom pens
a Mirrim. Ed a Corana Con un gemito, balz sul collo di Ruth, fuggendo
dall'atmosfera emotiva del Weyr di Fort, cercando di sottrarsi all'improvvisa rivelazione di ci che con tutta probabilit aveva sempre saputo sul conto dei dragonieri, ma che aveva veramente assimilato solo quella mattina.
Aveva avuto intenzione di andare al lago per immergersi nelle acque
fredde e lasciare che quella scossa gelida guarisse il suo corpo e agghiacciasse il tormento della sua mente. Ma Ruth, invece, lo port alla Tenuta
del Pianoro.
Ruth! Il lago. Portami al Lago!
meglio per te essere qui, adesso, fu la sorprendente risposta del drago.
Le lucertole di fuoco dicono che la ragazza sul campo alto. Ancora una
volta, Ruth prese l'iniziativa, planando verso il campo dove il grano giovane ondeggiava, verde e brillante nel sole meridiano, dove Corana stava
diligentemente sarchiando i tenaci rampicanti che si protendevano dai bordi dell'appezzamento e minacciavano di soffocare le messi.
Ruth atterr nello stretto spazio fra il grano e il muro. Corana, riprendendosi dalla sorpresa di quell'arrivo inatteso, agit le braccia in atto di
saluto. Invece di precipitarsi incontro a Jaxom come faceva di solito, si
rassett i capelli e si terse il sudore dal volto.
Jaxom, cominci, mentre il giovane avanzava verso di lei e l'ardore
che gli consumava i lombi cresceva alla sua vista, vorrei che tu non fossi...
Jaxom tronc quel rimprovero scherzoso con un bacio, e sent qualcosa
di duro urtargli il fianco. Tenendo stretta a s la ragazza con il braccio destro, afferr con la sinistra la zappa. La strapp via e la scagli lontano.
Corana si divincol per liberarsi, impreparata a quell'assalto. Jaxom la
strinse pi forte, cercando di attenuare le pressioni interiori fino a quando
lei avesse reagito. Corana odorava di terra e di sudore. I capelli che gli
ricadevano sulla faccia mentre le baciava la gola e il seno, sapevano di sole
e di sudore, e quegli odori lo eccitavano ancora di pi. In fondo alla sua
mente c'era un drago verde che lanciava un grido di sfida. E chiss dove,
troppo vicino, c'era la visione dei dragonieri nella stanza interna, che attendevano, con un'eccitazione pari alla sua, attendevano che la femmina
verde fosse stata raggiunta dal pi veloce, dal pi forte o dal pi astuto
degli inseguitori. Ma era Corana che lui teneva fra le braccia, era Corana
che cominciava a rispondere al suo desiderio. Erano sul suolo caldo, e la
terra umida che lei aveva appena zappettato era morbida sotto i suoi gomiti
e le sue ginocchia. Il sole batteva caldo sulle sue natiche, mentre cercava di
cancellare il ricordo dei cavalieri che si avviavano quasi barcollando verso
la stanza interna, e la provocazione beffarda di un drago verde in volo.
Non contrast il lieve contatto abituale di Ruth, mentre l'orgasmo liberava
il tumulto del suo corpo e della sua mente.
La mattina dopo, Jaxom non se la sent di andare ad esercitarsi con gli
allievi. Lytol e Brand erano usciti presto per recarsi in una Tenuta lontana,
insieme ai figli adottivi, e perci nessuno gli fece domande. Quando lasci
la Fortezza, nel pomeriggio, ordin a Ruth di andare al lago, e lustro e lucid il drago fino a quando questi gli chiese gentilmente che cosa aveva.
Ti amo, Ruth. Sei mio. Ti amo, disse Jaxom. Avrebbe desiderato con
tutto il cuore essere capace di aggiungere, con la sicurezza di un tempo,
che avrebbe fatto qualunque cosa al mondo per il suo amico. Ti amo!
ripet, a denti stretti e si lanci dal dorso di Ruth nelle acque gelide del
lago.
Forse ho fame, disse Ruth, mentre Jaxom lottava contro la pressione dell'acqua e la mancanza d'aria nei polmoni.
Poteva essere senza dubbio una diversione, pens Jaxom, mentre affiorava ansimando. C' una Tenuta, nella parte meridionale di Ruatha, dove
ingrassano i wherry.
Andrebbe benissimo.
Jaxom si asciug in fretta, infil abiti e stivali, avvolgendosi distrattamente sulle spalle l'asciugatoio umido mentre montava sul dorso di Ruth e
lo faceva salire in volo e passare in mezzo per raggiungere la Tenuta Meridionale. Si rese conto di aver commesso una sciocchezza quando il gelo
mortale in mezzo fece effetto sulla stoffa umida. Si sarebbe preso senza
dubbio un fastidioso raffreddore, per la sua incuria.
Ruth and a caccia con la solita rapidit. Arrivarono lucertole di fuoco,
locali a giudicare dai colori che portavano: il drago bianco, evidentemente,
le aveva invitate a partecipare al banchetto. Jaxom rest a guardare: era pi
leggeri, arrivato a Fort. Si sarebbe riscaldato a sufficienza quando avrebbero combattuto i Fili. Ma il Weyr era situato fra le montagne, pi in alto di
Ruatha, e Jaxom non sent troppo caldo, quando atterrarono.
Seguendo le istruzioni che aveva imparato durante l'addestramento, condusse Ruth a ritirare il sacco di pietre focaie. Poi disse al drago di prendere
le pietre dei mucchi sistemati nella Conca. Ruth cominci a masticare,
preparando il secondo stomaco per fiammeggiare. Con un buon rifornimento iniziale, avrebbe potuto produrre una fiamma costante, da alimentare in volo con le pietre contenute nel sacco. Mentre Ruth masticava, Jaxom
and a procurarsi un grosso boccale di klah fumante, sperando che lo rianimasse un po'. Si sentiva malissimo, e il naso gli si ostruiva di continuo.
Per fortuna, il chiasso di tutti i draghi intenti a masticare le pietre mascher i suoi starnuti. Se non fosse stata la prima volta che doveva portare
Ruth a combattere, Jaxom avrebbe esitato. Poi si convinse che, siccome gli
allievi avrebbero indubbiamente volato nella scia delle altre squadriglie, al
limite estremo della Caduta, probabilmente non avrebbe dovuto andare
spesso in mezzo, e non avrebbe corso il rischio di aggravare la congestione.
Non gli andava l'idea di starnutire mentre Ruth doveva lanciarsi in mezzo
per evitare i Fili.
N'ton e Lioth apparvero sulle Pietre della Stella. Lioth mugg per imporre silenzio, mentre il Comandante del Weyr alzava il braccio. Le quattro
regine di Fort fiancheggiavano il grande bronzeo: erano ancora pi grosse
ma, pens Jaxom, esaltavano la sua magnificenza con il loro splendore. Su
tutti i cornicioni dei weyr, i draghi ascoltarono gli ordini silenziosi di
Lioth, e poi si formarono le squadriglie. Jaxom controll le cinghie che lo
trattenevano saldamente sul collo di Ruth.
Dobbiamo andare con la squadriglia delle regine, disse Ruth al suo cavaliere.
Tutti gli allievi? chiese Jaxom, poich K'nebel non aveva parlato d'un
cambiamento di formazione.
No, solo noi. Ruth sembrava compiaciuto, ma Jaxom non era sicuro che
fosse un onore.
La sua esitazione fu notata dall'istruttore, che gli accenn seccamente di
prendere posizione. Jaxom disse a Ruth di salire alle Pietre della Stella:
quando il drago bianco si pos elegantemente alla sinistra di Selianth, la
pi giovane delle regine di Fort, Jaxom si chiese se faceva davvero la figura da stupido che sentiva di fare, accanto al gigantesco drago dorato.
Lioth grid di nuovo e i Comandanti del Weyr s'involarono dalle Pietre
andarci.
Ci andremo, ci andremo! Jaxom trangugi l'ultimo sorso di vino e
prese il pane tostato ed il formaggio. Non aveva fame: anzi, l'odore del
cibo gli rivoltava lo stomaco. Arrotol una delle coperte di pelliccia per
non sdraiarsi sulla sabbia, si butt l'involto sulla spalla e usc. Avrebbe
avvertito lo sguattero. No, non bastava. Jaxom torn al tavolo, con il pacco
che gli batteva sulle costole. Scrisse un biglietto a Lytol e lo lasci appoggiato fra il boccale ed il piatto, bene in vista.
Quando andiamo? chiese Ruth, lamentoso, impaziente di pulirsi e di rotolarsi sulla sabbia calda.
Vengo, vengo! Jaxom pass dalle cucine, prendendo qualche involtino ed un altro po' di formaggio. Forse pi tardi gli sarebbe venuta fame.
Il capocuoco stava preparando un arrosto, e anche quell'odore diede la
nausea a Jaxom.
Batunon, ho lasciato nella mia stanza un biglietto per il Nobile Lytol.
Ma se lo vedi prima, digli che sono andato alla baia per lavare Ruth.
I Fili non sono pi nel cielo? chiese Batunon, fermandosi con il mestolo levato sopra l'arrosto.
Sono finiti in polvere, tutti quanti. Noi andiamo a toglierci di dosso il
puzzo.
La sfumatura gialla negli occhi turbinanti di Ruth era carica di rimprovero, ma Jaxom non gli bad, mentre gli saliva sul collo, allacciando lente le
cinghie da combattimento, che avevano anch'esse bisogno di una lavata.
Decollarono cos in fretta che Jaxom fu lieto di essere fissato con quelle
cinghie. Appena ebbe lo spazio sufficiente, Ruth si trasfer in mezzo.
XIII
Una baia del Continente Meridionale
15.7.7 - 15.8.7.
Jaxom si svegli e sent una goccia scendergli dalla fronte al naso. Si
scosse, irritato.
Ti senti meglio? La voce di Ruth fremeva d'una speranza malinconica
che stup il giovane.
Sentirmi meglio? Non ancora del tutto sveglio, Jaxom tent di sollevarsi su un gomito; ma non riusc a muovere la testa. Sembrava bloccata.
Brekke dice di stare fermo.
Stai fermo, Jaxom, ordin Brekke. Lui sent sul petto la mano che gli
impediva di muoversi.
Udiva l'acqua che sgocciolava, l vicino. Poi un'altra pezza bagnata, fresca e profumata, gli si pos sulla fronte. Sentiva due grossi blocchi imbottiti, ai lati della testa, dalle guance alla spalla: evidentemente servivano ad
evitare che lui girasse la testa. Si chiese che cos'era successo. Perch Brekke era l?
Sei stato molto male, disse Ruth, in toni venati d'ansia. Ero molto preoccupato. Ho chiamato Brekke. Lei una guaritrice. Mi ha sentito. Non potevo abbandonarti. Lei venuta con F'nor, su Canth. Poi F'nor andato a
prendere l'altra.
Sono stato male per molto tempo? Jaxom era sbigottito all'idea di aver
bisogno di due infermiere. Si augur che l'altra non fosse Deelan.
Diversi giorni, rispose Brekke; ma Ruth sembrava pensare ad un periodo pi lungo. Adesso guarirai presto. La febbre vinta, finalmente.
Lytol sa dove sono? Jaxom apr gli occhi, si accorse che erano coperti
dall'impacco e alz la mano per toglierlo. Ma vide macchie che gli danzavano davanti agli occhi, sebbene fossero riparati dalla stoffa. Gemette e
richiuse le palpebre.
Ti ho detto di star fermo. E non aprire gli occhi, e non cercare di togliere la benda, disse Brekke, dandogli un colpetto alla mano. Certo che
Lytol lo sa. F'nor l'ha informato immediatamente. Io l'ho avvertito appena
la febbre caduta. L'ha presa anche Menolly.
Menolly? Ma come ha fatto a prendere il raffreddore da me? Era con
Sebell.
C'era qualcun altro nella stanza, perch Brekke non poteva parlare e ridere nello stesso tempo. Lei cominci a spiegare, sottovoce, che Jaxom
non aveva avuto un raffreddore. Aveva avuto una malattia che i meridionali chiamavano testa-di-fuoco; i sintomi iniziali erano identici a quelli del
raffreddore.
Ma mi rimetter, vero?
Gli occhi ti danno fastidio?
Non voglio pi riaprirli.
Vedi macchie? Come se guardassi il sole?
Infatti.
Brekke gli batt la mano sul braccio. normale, no, Sharra? Quanto
tempo dura, di solito?
Quanto il mal di testa. Quindi tieni gli occhi coperti, Jaxom. Sharra
mani sulle mani. Solo perch notte e non c' la luna, e non pu capitarti
niente. Se vedi anche la minima chiazza luminosa, copriti subito gli occhi.
tanto pericoloso?
Potrebbe esserlo.
Lentamente, Sharra scost la benda.
Non vedo nulla!
Macchie? Chiazze luminose?
No. Niente. Oh! Qualcosa gli aveva oscurato la vista, perch adesso
riusciva a scorgere vaghi contorni.
Ti tenevo la mano davanti al naso, per precauzione, disse lei.
Jaxom riusc a distinguere la macchia buia della figura di Sbarra. Doveva essere inginocchiata. Lentamente, la vista miglior, mentre sbatteva le
ciglia per liberarle dalle incrostazioni.
Ho gli occhi pieni di sabbia.
Un attimo. All'improvviso, l'acqua gli sgocciol lentamente negli occhi. Sbatt con furia le palpebre e si lament a voce alta. Ti ho detto di
non far chiasso, o sveglierai Brekke. esausta. E adesso, la sabbia se n'
andata?
S, va molto meglio. Non volevo dare tanto disturbo.
Oh? Pensavo che avessi fatto apposta.
Jaxom le prese una mano e se la port alle labbra, trattenendola per
quanto glielo permettevano le poche forze, perch lei soffoc un grido e
ritrasse la mano.
Grazie!
Adesso ti rimetto la benda, disse lei, con un tono di rimprovero inequivocabile.
Jaxom ridacchi, soddisfatto di averla sconcertata. Rimpiangeva solo la
mancanza di luce. Aveva visto che Sharra era snella. La voce, nonostante il
tono fermo, sembrava giovane. Chiss se il volto era delizioso quanto
quella voce?
Per favore, bevi tutto questo succo, disse lei, e Jaxom sent la cannuccia contro le labbra. Un altro bel sonno e avrai superato il peggio.
Sei una guaritrice? Jaxom era deluso. La voce gli era parsa cos giovane. Aveva immaginato che fosse una figlia adottiva di Brekke.
Certamente. Non penserai che avrebbero affidato la vita del Signore di
Ruatha ad un'apprendista? Ho una lunga esperienza nella cura dei malati di
testa-di-fuoco.
Jaxom?
Girandosi, vide l'alta figura di Sharra scendere dall'amaca, not i lunghi
capelli scuri che le ricadevano sulle spalle, nascondendole il viso.
Sharra!
I tuoi occhi, Jaxom? chiese lei in tono preoccupato, e si avvicin svelta al letto.
I miei occhi stanno benone, Sharra, rispose lui, prendendole la mano e
trattenendola per poterla vedere in. volto nella luce fioca. Oh, no, disse
con una risata sommessa quando lei cerc di svincolarsi. Aspettavo di
vedere come sei. Con la mano libera, scost i capelli che le coprivano il
viso.
E...? Lei pronunci quel monosillabo in tono di sfida orgogliosa, raddrizzando inconsciamente le spalle e ributtando all'indietro la chioma.
Sharra non era graziosa. Questo, Jaxom se l'era aspettato. I lineamenti
erano troppo irregolari, e soprattutto il naso era un po' troppo lungo per
quel viso; e sebbene il mento fosse ben modellato era un po' forte per essere veramente bello. Ma la bocca aveva un'incantevole doppia curva, e la
met sinistra fremeva, come se trattenesse la gaiezza rispecchiata dagli
occhi profondi. Sharra inarc lentamente il sopracciglio sinistro, divertita
da quell'esame.
E...? ripet.
So che forse non sarai d'accordo, ma io penso che sei bellissima! Jaxom resistette al suo secondo tentativo di svincolarsi. Devi sapere che hai
una voce magnifica.
Quella ho cercato di coltivarla, disse lei.
Ci sei riuscita. Jaxom l'attir ancora pi vicino. Era immensamente
importante, per lui, accertare che et avesse.
Sharra rise sommessamente, divincolando le dita nella sua stretta. Adesso lasciami andare, Jaxom, fai il bravo ragazzo!
Non sono bravo e non sono un ragazzo. Jaxom aveva parlato con un'intensit che scacci dal viso di lei l'espressione di bonario divertimento.
Ricambi il suo sguardo con fermezza e gli rivolse un lieve sorriso.
No, non sei bravo e non sei un ragazzo. Sei un uomo che stato molto
malato, ed compito mio, sottoline quelle ultime parole, mentre Jaxom
lasciava che ritraesse la mano, farti star bene di nuovo.
Al pi presto, se possibile. Jaxom si ridistese, sorridendole. Doveva
essere alta quasi quanto lui, pens. L'idea che avrebbero potuto guardarsi
negli occhi lo sgomentava.
Lei gli rivolse una lunga occhiata perplessa e poi con una scrollata di
spalle lo lasci, raccogliendosi i capelli e intrecciandoli intorno al capo.
Sebbene nessuno dei due parlasse pi di quel colloquio all'alba, in seguito Jaxom trov pi facile accettare con buona grazia le restrizioni della
convalescenza. Mangiava senza protestare quello che gli veniva offerto,
prendeva le medicine, e obbediva all'ordine di riposare.
Una preoccupazione lo agit, fino a quando si confid con Brekke.
Quando avevo la febbre, Brekke, ho... voglio dire...
Brekke sorrise e gli batt la mano sul polso, con fare rassicurante. Non
badiamo mai a quello che dice un malato in delirio. Di solito, sono cos
incoerenti che non si capisce nulla...
Ma nella voce della giovane donna c'era una nota che lo turbava. ... cos incoerenti che non si capisce nulla? Allora aveva parlato. Non che gli
dispiacesse, se Brekke lo aveva sentito dire qualcosa di quel dannato uovo
di regina. Ma se aveva sentito anche Sharra? Lei veniva dalla Fortezza
Meridionale. Si sarebbe affrettata anche lei a non attribuire la minima importanza alle sue farneticazioni su quello stramaledetto uovo? Non riusciva
a calmarsi. Che sciagura, ammalarsi proprio quando c'era un segreto da
conservare! Continu a preoccuparsi fino a quando si addorment; e la
mattina dopo, al risveglio, ricominci a pensarci, sebbene si facesse forza
di mostrarsi allegro, mentre ascoltava Ruth che faceva il bagno insieme
alle lucertole di fuoco.
Lui sta arrivando, disse all'improvviso Ruth, sbalordito. E lo conduce
D'ram.
Chi che conduce D'ram? chiese Jaxom.
Sharra, chiam Brekke dall'altra stanza, sono arrivati i nostri ospiti.
Vuoi accompagnarli dalla spiaggia? Entr in fretta nella camera di Jaxom, assestando la coperta leggera e scrutandolo attentamente. Hai la
faccia pulita? E le mani?
Chi arrivato, per agitarti tanto. Ruth?
contento di vedere anche me. Lo stupore di Ruth era sfumato di gioia.
Jaxom fu preavvertito da quel commento, ma spalanc gli occhi, stordito, quando Lytol entr a grandi passi. Il suo viso era pallido e teso sotto il
casco da volo, e non si era neppure slacciato la giubba mentre saliva dalla
spiaggia, cos che sulla fronte e sul labbro superiore si stavano formando
gocce di sudore. Si ferm sulla soglia, guardando il suo pupillo.
Poi, di colpo, si gir verso il muro esterno, schiarendosi bruscamente la
gola, si tolse casco e guanti, slacci la cintura della giubba, borbottando
stupito quando Brekke gli venne accanto per togliergli gli indumenti dalle
mani. Quando lei pass accanto al letto di Jaxom per uscire, gli rivolse
un'occhiata cos intensa che il giovane non cap cosa stesse sforzandosi di
comunicargli.
Dice che lui sta piangendo, rifer Ruth. E che non devi mostrarti sorpreso o metterlo in imbarazzo. Ruth fece una breve pausa. E pensa che anche
Lytol guarito? Ma Lytol non stato malato.
Jaxom non ebbe tempo di riflettere su quell'allusione obliqua, perch il
suo tutore aveva gi ritrovato la compostezza e s'era voltato verso di lui.
Fa caldo, qui, dopo Ruatha, disse Jaxom, cercando di rompere il silenzio.
Hai bisogno di un po' di sole, ragazzo mio, disse Lytol nello stesso istante.
Non posso ancora alzarmi.
La montagna esattamente come l'hai disegnata.
Avevano parlato di nuovo contemporaneamente, rispondendo l'uno al
commento dell'altro.
Era troppo, per Jaxom; scoppi a ridere, accennando a Lytol di sedere
sul letto accanto a lui. Sempre ridendo, Jaxom lo prese per l'avambraccio,
cercando di scusarsi con quel gesto di tutte le preoccupazioni che aveva
causato. All'improvviso, si trov stretto nel ruvido abbraccio di Lytol, che
gli batt la mano sulla spalla, prima di lasciarlo. A quell'inattesa dimostrazione di affetto, anche gli occhi di Jaxom si riempirono di lacrime. Lytol si
era sempre preso scrupolosamente cura del suo pupillo, ma crescendo Jaxom si era chiesto sempre pi spesso se Lytol provava veramente simpatia
per lui.
Credevo di averti perduto.
Perdermi pi difficile di quanto pensi, signore.
Jaxom non seppe trattenersi dal sogghignare scioccamente, perch sul
volto di Lytol c'era un sorriso: il primo che il giovane ricordasse.
Sei tutto pelle e ossa, fece Lytol, con il solito tono burbero.
Passer, Posso mangiare, se voglio, rispose Jaxom. Tu gradisci qualcosa?
Non sono venuto per mangiare. Sono venuto per vedere te. E ti dir
una cosa, Nobile Jaxom: credo farai bene a tornare dal Maestro Fabbro a
prendere altre lezioni di disegno: nel tuo schizzo, non hai sistemato esattamente gli alberi lungo la riva della baia, anche se la montagna riprodotta molto bene.
Sapevo di aver sbagliato a disegnare gli alberi, signore: era una delle
cose che volevo controllare. Ma quando sono arrivato qui mi passato
dalla mente.
Lo capisco. E Lytol proruppe in una risata arrugginita.
Dammi notizie della Fortezza. Jaxom, adesso, era assetato di quei piccoli particolari che un tempo lo annoiavano.
Continuarono a chiacchierare con una socievolezza che stup Jaxom. Si
era sempre sentito a disagio con Lytol, adesso se ne rendeva conto, da
quando, inavvertitamente, aveva impresso a Ruth lo Schema dell'Apprendimento. Ma la tensione era svanita. Se la sua malattia non era servita ad
altro, aveva avvicinato lui e Lytol pi di quanto avesse creduto possibile
durante la sua infanzia.
Brekke entr, con un sorriso di scusa. Mi dispiace, Nobile Lytol, ma
Jaxom si stanca facilmente.
Lytol s alz, docile scrutando con ansia Jaxom.
Brekke, dopo che Lytol venuto da tanto lontano, a dorso di drago, deve avere il permesso di...
No, ragazzo. Posso tornare. Il sorriso di Lytol stup Brekke. Preferirei non fargli correre rischi. Poi sorprese Brekke per la seconda volta,
abbracciando Jaxom con goffa affettuosit, prima di uscire.
Brekke fiss Jaxom, che scroll le spalle per indicarle che poteva interpretare come voleva il comportamento del suo tutore. Lei si affrett ad
uscire per riaccompagnare alla spiaggia i visitatori.
stato molto contento di vederti, disse Ruth. Sorride.
Jaxom si ridistese, assestando le spalle per mettersi pi comodo. Chiuse
gli occhi, ridacchiando tra s. Era riuscito a mostrare a Lytol la sua bellissima montagna.
Ma Lytol non fu l'unico che venne a vedere la montagna e Jaxom. Il
pomeriggio seguente arriv il Nobile Groghe, sbuffando e brontolando per
il caldo e gridando alla sua piccola regina di non perdersi con tutti quei
forestieri, e di non bagnarsi troppo perch non voleva che gli infradiciasse
la spalla durante il volo di ritorno.
Ho saputo che ti sei buscato la testa-di-fuoco, come la giovane arpista,
disse il Nobile Groghe, entrando nella stanza con un vigore che diede al
convalescente un'immediata sensazione di stanchezza.
Ancora pi snervante fu l'attento esame del Nobile Groghe. Jaxom era
sicuro che gli stesse contando le costole. Non puoi nutrirlo un po' meglio,
Brekke? Credevo che fossi una guaritrice di prim'ordine. Questo ragazzo
uno stecco! Non possibile. Devo dire che hai scelto un posto bellissimo
per ammalarti. Dacch sono qui, devo proprio dare un'occhiata in giro.
Non che ci sia voluto molto per arrivarci. Uhm. S, devo dare un'occhiata
in giro. Groghe sporse la testa verso Jaxom, aggrottando di nuovo la fronte. Tu l'hai fatto? Prima di sentirti male?
Jaxom si rendeva conto che la visita completamente inattesa del Nobile
Groghe poteva avere diversi scopi: uno era assicurare i Signori delle Fortezze che il Signore di Ruatha era ancora tra i vivi, nonostante le voci contrarie. Il secondo scopo inquietava Jaxom, perch ricordava quanto aveva
detto Lessa: i dragonieri volevano la parte migliore del Continente Meridionale.
Quando Brekke ricord con delicatezza all'esuberante e cordiale Groghe
che non doveva stancale il malato, per poco Jaxom non l'applaud.
Non preoccuparti, ragazzo. Torner, stai tranquillo. Il Nobile Groghe
lo salut allegramente dalla soglia. Un posto magnifico. Ti invidio.
Lo sanno tutti dove sono, al Nord? chiese Jaxom quando Brekke torn.
L'ha portato D'ram, disse lei, sospirando e aggrottando la fronte.
D'ram avrebbe dovuto pensarci due volte, fece Sharra, lasciandosi cadere sulla panca e agitando come un ventaglio una fronda d'albero, con un
sollievo esagerato per la partenza del Nobile. Quello il tipo che sfinisce
i sani, figurarsi un convalescente.
Immagino, continu Brekke, senza badare al commento di Sharra,
che i Signori delle Fortezze volessero la conferma della guarigione di
Jaxom.
Ha esaminato Jaxom come se fosse un mandriano. Gli hai fatto vedere i
denti?
Non lasciarti ingannare dai modi del Nobile Groghe, Sharra, disse Jaxom. Ha una mente acuta come quella del Maestro Robinton. E se l'ha
portato qui D'ram, allora F'lar e Lessa dovevano sapere della sua visita.
Non credo che approveranno che lui ritorni... o che se ne vada a esplorare i
dintorni.
Se Lessa ha autorizzato il Nobile Groghe a venire, mi sentir, stai tranquillo, rispose Brekke, stringendo le labbra in una smorfia di disapprovazione. Lui non un visitatore adatto ad un convalescente. Tanto vale che
tu lo sappia, Jaxom: hai avuto la febbre per sedici giorni...
Cosa? Jaxom si lev a sedere di scatto, stordito. Ma... ma...
La testa-di-fuoco una malattia pericolosa per un adulto, disse Sharra.
Diede un'occhiata a Brekke, che annu. C' mancato poco che morissi.
Davvero? Sgomento, Jaxom si tocc la testa con la mano.
Brekke annu di nuovo. Quindi, se ti sembra che ti obblighiamo ad andarci piano con la convalescenza, ammetterai che abbiamo ragione.
C' mancato poco che morissi? Jaxom non riusciva ad accettare quella
realt.
Quindi procederemo lentamente per assicurarci che ti riprenda. E adesso credo che sia ora di farti mangiare qualcosa, disse Brekke, uscendo.
C' mancato poco che morissi? Jaxom si rivolse a Sharra.
S, purtroppo. Lei sembrava pi divertita che preoccupata da quella
reazione. L'importante che non sei morto. Involontariamente, guard
la spiaggia e sospir, un rapido sospiro di sollievo. Sorrise, sfuggevolmente, ma Jaxom not che i suoi occhi espressivi erano oscurati da un ricordo
d'angoscia.
Chi morto della stessa malattia perch tu ti rattristi, Sharra?
Nessuno che tu conoscessi, Jaxom, e nessuno che io conoscessi molto
bene. che... a nessun guaritore fa piacere perdere un paziente.
Jaxom non riusc a farsi dire di pi, e rinunci quando comprese che
Sharra aveva sofferto profondamente per quella morte.
La mattina dopo, imprecando imbarazzato perch le gambe non lo reggevano bene, Jaxom and sulla spiaggia, aiutato da Brekke e Sharra. Ruth
arriv correndo, quasi pericoloso per la felicit di vedere il suo amico.
Brekke ordin severamente al drago di star fermo per non far cadere Jaxom. Roteando gli occhi per la preoccupazione e tubando in tono di scusa,
Ruth tese cautamente la testa verso il suo cavaliere, quasi timoroso di dargli una musata di saluto. Jaxom gli gett le braccia al collo, e Ruth irrigid
i muscoli per sostenere il peso del suo corpo, rombando in toni d'incoraggiamento. Gli occhi di Jaxom si riempirono di lacrime che si affrett ad
asciugare sulla pelle morbida del suo drago. Caro Ruth. Meraviglioso
Ruth. Un pensiero balen nella sua mente: Se fossi morto di testa-difuoco...
Non sei morto, disse Ruth. Sei rimasto. Ti ho detto di restare. E adesso
sei molto pi forte. Diventerai pi forte di giorno in giorno e nuoteremo e
prenderemo il sole e sar bellissimo.
Ruth sembrava cos indignato che Jaxom dovette calmarlo con parole e
carezze fino a quando Brekke e Sharra insistettero perch sedesse, prima di
cadere. Avevano sistemato una stuoia di fronde sotto un albero inclinato,
lontano dalla battigia, per non esporlo al sole. Lo aiutarono a stendersi.
Ruth si accovacci e appoggi la testa al fianco di Jaxom: gli occhi gemmei turbinavano dei riflessi lavanda della tensione.
F'lar e Lessa arrivarono a mezzogiorno, dopo che Jaxom ebbe sonnecchiato un po'. Si stup nel notare che Lessa, nonostante la sua ruvida energia di altre occasioni, era una visitatrice pacata e rasserenante.
Abbiamo lasciato che il Nobile Groghe venisse di persona, Jaxom, anche se sono sicura che la sua visita non ti avr entusiasmato. Correva voce
che tu fossi morto, e anche Ruth. Lessa scroll le spalle in un gesto espressivo. Le brutte notizie non hanno bisogno di Arpisti.
Al nobile Groghe interessava pi sapere dov'ero che come stavo, no?
chiese Jaxom.
F'lar annu, con un sorriso ironico. per questo che abbiamo pregato
D'ram di portarlo. Il drago di guardia della Fortezza di Fort troppo vecchio per captare l'ubicazione di una localit dalla mente del Nobile Groghe.
Aveva con s anche la sua lucertola di fuoco, disse Jaxom.
Quelle creature pestifere, fece Lessa, con gli occhi che scintillavano
per l'irritazione.
Quelle creature pestifere hanno contribuito a salvare la vita di Jaxom,
Lessa replic Brekke in tono fermissimo.
D'accordo, sono utili; ma per quel che mi riguarda, le loro brutte abitudini controbilanciano quelle buone.
La piccola regina del Nobile Groghe intelligente, continu Brekke.
Ma non tanto da portarlo qui.
Non questo il vero problema. F'lar atteggi una smorfia. Adesso ha
visto la montagna. E l'ampiezza del territorio.
Quindi, siamo venuti a rivendicarlo per primi, sottoline Lessa in tono
deciso. Non m'interessa quanti figli ha da sistemare il Nobile Groghe. I
dragonieri di Pern hanno la prima scelta. Jaxom pu aiutarci...
Deve passare un po' di tempo prima che Jaxom possa fare qualcosa,
disse Brekke, interrompendo con tanto garbo che Jaxom si chiese se aveva
interpretato male lo stupore di Lessa.
Non preoccuparti, trover il modo di tenere a bada le ambizioni di
Groghe, aggiunse F'lar.
Se ne arriva uno, gli altri lo seguiranno, disse pensierosa Brekke. E
non passo dar loro torto. Questa parte del Continente Meridionale molto
pi bella dei posti dove viviamo.
Vorrei avvicinarmi a quella montagna, disse F'lar, girando la testa
verso Sud. Jaxom, so che non hai potuto far molto, sinora, ma quante
delle lucertole di fuoco che stanno intorno a Ruth sono meridionali?
Non vengono dal Weyr Meridionale, se questo che ti preoccupa,
disse Sharra.
Come fai a dirlo? chiese Lessa.
Sharra alz le spalle. Non si lasciano toccare. Vanno in mezzo se qualcuno si avvicina. Ruth che le affascina. Non noi.
Noi non siamo i loro uomini, continu Jaxom. Adesso che posso tenermi in contatto con Ruth, cercher di scoprire tutto il possibile con il suo
aiuto.
Vorrei proprio che ci riuscissi, fece Lessa. E se ce n' qualcuna del
Weyr Meridionale... Non termin la frase.
Credo che dovremmo lasciar riposare Jaxom, disse Brekke.
F'lar ridacchi e accenn a Lessa di precederlo. Che razza di visitatori
siamo! Veniamo a trovarlo e non lo lasciamo parlare.
Non ho fatto nulla di cui parlare, ultimamente, e Jaxom lanci un'occhiataccia a Brekke e Sharra. Ma quando ritornerete, l'avr fatto.
Se succede qualcosa d'interessante, di' a Ruth che informi Mnementh o
Ramoth.
Brekke e Sharra si allontanarono con i Comandanti del Weyr, e Jaxom
fu lieto di quella tregua. Sent Ruth parlare con i due draghi di Benden, e
ridacchi quando Ruth disse con fermezza a Ramoth che tra i suoi nuovi
amici non c'era nessuna lucertola del Weyr Meridionale. Jaxom si chiese
come mai non gli era venuto in mente prima d'interrogare gli amici di Ruth
a proposito dei loro uomini. Sospir. Non aveva pensato a molte cose, in
quegli ultimi tempi, se non al suo straordinario incontro con la morte, che
l'aveva assorbito morbosamente. Era assai meglio indagare su un enigma
vivo.
E ne aveva parecchi. Il pi preoccupante era ancora quello che poteva
aver detto nel delirio. La risposta di Brekke non l'aveva tranquillizzato
veramente. Cerc di ripensare a quei giorni, ma ricordava soltanto il caldo
e il freddo, e gli incubi indistinti.
Pens alla visita del suo tutore. Dunque Lytol gli era affezionato! Per i
Gusci! Aveva dimenticato di chiedergli notizie di Corana. Avrebbe dovuto
mandarle un messaggio. Lei sapeva senza dubbio della sua malattia. Ma
questo non gli rendeva pi facile interrompere completamente la relazione.
Adesso che aveva visto Sharra, non poteva continuare con Corana. Doveva
ricordarsi di chiederlo a Lytol.
Che cosa aveva detto, in preda alla febbre? Come parla un uomo in delirio? A frammenti? A frasi intere? Forse non era il caso di preoccuparsi di
ci che poteva aver rivelato.
Non gli andava che il Nobile Groghe fosse comparso per vedere come
stava. E se lui non si fosse ammalato, Groghe non avrebbe mai saputo l'esistenza di quella parte del Continente Meridionale. Almeno fino a quando
i dragonieri fossero staiti disposti a parlargliene. E quella montagna! Era
troppo eccezionale per dimenticarla. Qualunque drago sarebbe stato capace
di trovarla. O no? Se il cavaliere non aveva un'immagine molto chiara, non
sempre il drago vedeva in modo abbastanza netto per balzare in mezzo. E
una visione di seconda mano? D'ram e Tiroth c'erano riusciti, basandosi
sulla descrizione del Maestro Robinton. Ma D'ram e Tiroth erano esperti.
Jaxom voleva riprendersi in fretta. Voleva avvicinarsi a quella montagna. Voleva arrivarci per primo. Quanto tempo avrebbe impiegato per guarire completamente?
Il giorno dopo fu autorizzato a nuotare un po': Brekke aveva detto che
quell'esercizio sarebbe servito a ridare tono ai suoi muscoli, ma Jaxom
scopr che non aveva pi forze. Esausto, si addorment profondamente
appena si butt sul giaciglio di fronde.
Svegliato dal tocco di Sharra, grid e si alz di,, scatto a sedere, guardandosi intorno.
Cosa c', Jaxom?
Un sogno. Un incubo. Era sicuro che qualcosa non andava. Poi vide
Ruth, lungo disteso, immerso in un sonno profondo, con il muso ad una
spanna dai suoi piedi, con una dozzina di lucertole di fuoco acciambellate
addosso o intorno, frementi nei loro sogni.
Beh, adesso sei sveglio. Cos' successo?
Il sogno era cos vivido... eppure tutto sparito. Ci tenevo tanto a ricordarlo.
Sharra gli pos sulla fronte la mano fresca. Lui la respinse.
Non ho la febbre, disse irritato.
No. Mal di testa? Vedi le macchie?
Spazientito e furioso, Jaxom neg, poi sospir e sorrise con aria di scusa. Ho un caratteraccio, eh?
Di rado. Sharra sorrise, poi sedette sulla sabbia accanto a lui.
Se ogni giorno nuoto un po' pi a lungo e mi spingo un po' pi lontano,
quanto tempo impiegher a riprendermi completamente?
In quel momento Brekke e Sharra uscirono dagli alberi, e Brekke raggiunse in fretta il suo compagno. Contrariamente a quello che Jaxom si
aspettava, non abbracci il cavaliere marrone. Ma il modo in cui lo guardava, la dolcezza quasi esitante con cui gli pos la mano sul braccio, erano
pi eloquenti di un'accoglienza espansiva. Un po' imbarazzato, Jaxom gir
la testa e vide che Sharra osservava Brekke e F'nor, con una strana espressione che cancell nell'istante in cui si accorse dello sguardo di Jaxom.
Da bere per tutti, disse lei in tono vivace, porgendo un boccale a
D'ram, mentre Brekke serviva F'nor.
Fu una serata piacevole. Mangiarono sulla spiaggia, e Jaxom riusc a reprimere la sua frustrazione al pensiero della Caduta del mattino seguente. I
tre draghi si annidarono sulla sabbia ancora calda, al di sopra della linea
dell'alta marea: i loro occhi brillavano come gemme nell'oscurit, oltre il
cerchio della luce del fuoco.
Brekke e Sharra cantarono una delle melodie di Menolly, e D'ram fece il
controcanto con la sua voce di basso. Quando Brekke si accorse che la
testa di Jaxom ciondolava, gli ordin di tornare al rifugio, e lui non si oppose. Si addorment, con il volto girato verso la lampada, cullato dal canto.
Fu l'eccitazione di Ruth a svegliarlo; sbatt le palpebre senza capire,
mentre la voce del drago spezzava il suo sonno. Fili! Ruth avrebbe combattuto i Fili, quel giorno, insieme a Tiroth e a Canth. Jaxom gett via la
coperta, infil i calzoni e si avvi a passo svelto verso la spiaggia. Brekke
e Sharra stavano aiutando i due dragonieri a caricare le loro bestie con i
sacchi di pietre focaie. Con quattro lucertole di fuoco a terra ai suoi piedi.
Ruth stava masticando industriosamente il proprio mucchio. L'alba stava
appena spuntando all'Est. Jaxom scrut nella luce pallida, cercando di
scorgere la nebulosit che indicava la presenza dei Fili. Le tre Sorelle
dell'Alba ammiccavano insolitamente brillanti sopra di lui, facendo impallidire al confronto le altre stelle del mattino, all'Ovest. Jaxom aggrott la
fronte nel vederle. Non aveva mai notato quanto fossero luminose e quanto
sembrassero vicine. A Ruatha erano pi fioche, punti appena visibili all'orizzonte meridionale, all'aurora. Si disse che avrebbe dovuto ricordare di
chiedere a F'nor se aveva un cannocchiale, e se Lytol poteva mandargli le
equazioni e le mappe stellari. Poi not l'assenza degli sciami delle lucertole
meridionali che attorniavano Ruth giorno e notte.
Jaxom! Brekke lo vide. I due cavalieri gli fecero un cenno di saluto e
balzarono sui loro draghi.
Jaxom controll che Ruth avesse ingoiato abbastanza pietre, lo accarezz, elogiando la sua decisione di combattere i Fili da solo.
Ricordo tutte le esercitazioni che ci hanno insegnato al Weyr di Fort.
Ho F'nor e Canth, e D'ram e Tiroth che mi aiutano. Brekke mi segue sempre, poi. Non ho mai ascoltato una donna, prima. Ma Brekke bravissima.
triste, ma Canth dice che per lei un bene poterci sentire. Cos sa che
non mai sola.
Erano tutti rivolti verso l'oriente, dove la Stella Rossa pulsava, rotonda,
fulgida, di un vermiglio-arancione. Un velo sembrava fluttuare davanti alla
stella, e F'nor, alzando la mano, segnal a Ruth di prendere il volo. Canth e
Tiroth si avventarono energicamente nell'aria, battendo le ali per sollevarsi. Ruth era gi in alto, prima di loro: accanto a lui apparvero quattro lucertole di fuoco, che sembravano minuscole, al confronto, come lui sembrava
piccolo accanto a Canth e Tiroth.
Non andare incontro ai Fili da solo, Ruth! grid Jaxom.
Non lo far, disse Brekke, con gli occhi scintillanti. abbastanza
giovane per voler essere il primo. In quanto a questo, risparmia parecchia
fatica ai draghi pi anziani. Ma dobbiamo metterci al riparo.
I tre si soffermarono per dare un'ultima occhiata ai loro difensori, poi si
affrettarono ad entrare nel rifugio.
Non potrai vedere molto, disse Sharra a Jaxom, che si era messo accanto alla porta aperta.
Vedr se i Fili cadono qui, sulla vegetazione.
Non cadranno. Abbiamo cavalieri formidabili.
Jaxom si sent aggricciare la pelle e rabbrivid.
Non azzardarti a prendere un raffreddore! disse Sharra. And a raccogliere una camicia e gliela butt.
Non ho freddo. Sto solo pensando ai Fili ed a questa foresta.
Sharra lanci un'esclamazione sprezzante. L'avevo dimenticato. Tu sei
nato e cresciuto in una Fortezza settentrionale. Nelle foreste del Sud, i Fili
non possono far altro che strappare le foglie... che poi guariscono. pieno
di bruchi, qui. E se t'interessa, stata la prima cosa che hanno fatto F'nor e
D'ram... controllare che la zona fosse piena di bruchi. E lo !
Abbiamo incontrato i Fili, gli disse Ruth, in tono euforico. Io fiammeggio benissimo. Devo compiere virate a V, mentre Canth e Tiroth passano
ad Est e ad Ovest. Siamo molto in alto. Anche le lucertole di fuoco fiammeggiano molto bene. L! Berd! Tu sei il pi vicino. Meer, attacca quello
sul tuo fianco. Talla! Aiutalo. Arrivo, arrivo! Gi. Eccomi! Fiammeggio!
Tiroth sbuff; poi, liberato dal sacco, rivolse un cenno a D'ram e s'immerse nell'acqua. All'improvviso, l'aria si riemp di lucertole di fuoco che
gli aleggiavano intorno. Il vecchio bronzeo lev la testa verso il cielo,
sbuff di nuovo e, con un sonoro sospiro, si rotol nell'acqua. Le lucertole
scesero, gettandogli addosso boccate di sabbia, prima di cominciare a strigliargli la pelle con tutte e quattro le zampette. Gli occhi di Tiroth, velati
da un solo paio di palpebre per proteggerli dall'acqua, scintillavano appena
al di sotto della superficie in un bizzarro arcobaleno sottomarino.
Canth mugg, e met dello sciame lasci Tiroth per occuparsi di lui mentre sguazzava. Ruth osserv la scena, sbatt le palpebre, si scroll e and a
immergersi ad una certa distanza dal bronzeo e dal marrone. Quattro lucertole di fuoco, quelle con le bande colorate, lasciarono i grandi draghi e
cominciarono a lustrare il piccolo bianco.
Ti aiuto io, Jaxom, disse Sharra.
Ripulire la pelle di un drago dal fetore delle pietre focaie un lavoro faticoso in ogni caso e, sebbene dovesse occuparsi soltanto di una met di
Ruth, Jaxom dovette stringere i denti per arrivare sino in fondo.
Ti avevo detto di non strafare, Jaxom, disse Sharra in tono brusco, rialazandosi dopo aver lustrato la coda forcuta di Ruth, quando vide che Jaxom s'era appoggiato ai quarti posteriori del drago. Gli indic imperiosamente la spiaggia. Fuori! Ti porter qualcosa da mangiare. Sei pi bianco
di Ruth!
Non recuperer mai le forze, se non mi do da fare.
Smettila di borbottare...
E non dirmi che lo fai per il mio bene...
No, per il mio! Non voglio essere costretta a curarti per una ricaduta!
Lo guard cos rabbiosamente che Jaxom si rialz e usc dall'acqua.
Sebbene non fosse lontano dal suo giaciglio sotto gli alberi, si sentiva le
gambe plumbee, mentre le trascinava nell'acqua. Si sdrai con un sospiro
di sollievo e chiuse gli occhi.
Quando li riapr, qualcuno lo stava scuotendo; vide Brekke che lo guardava con aria interrogativa. Come ti senti?
Stavo sognando?
Uhm. Altri brutti sogni?
No. Strani. Ma non erano chiari. Jaxom scosse il capo per scrollarsi di
dosso i miasmi dell'incubo. Si accorse che era mezzogiorno. Ruth dormiva
russando alla sua sinistra. Lontano, sulla destra, vide D'ram che riposava
appoggiato alle zampe anteriori di Tiroth. F'nor e Cani non c'erano.
furberia non gli sarebbe servita a nulla se non avesse raggiunto la regina
nei primissimi minuti di volo. Non poteva avere la resistenza dei draghi
pi giovani, e forse neppure la velocit per lo scatto finale. Tra i suoi avversari c'erano bestie magnifiche. Robinton sapeva con quanto scrupolo
N'ton aveva scelto i quattro cavalieri bronzei di Fort che si erano presentati. Ognuno di loro era Vicecomandante da molti Giri: erano uomini che
avevano dato buona prova di s durante le Cadute dei Fili, e avevano draghi fortissimi. Anche F'lar aveva scelto i tre concorrenti di Benden tra uomini capaci di comandare un Weyr. Robinton immaginava che anche Telgar, Igen e le Terre Alte avessero onorato il Weyr di D'ram inviando uomini degni. Ista era il pi piccolo dei sei Weyr, e aveva bisogno di una
grande unit.
Sorseggi il vino, augurandosi che il fianco smettesse di dolergli, e
chiedendosi cosa aveva causato quell'oppressione snervante. Bene, il vino
guariva molti mali. Attese che D'ram girasse la testa e gli riempi di nuovo
la coppa; e mentre lo faceva, not lo sguardo d'approvazione di F'lar.
Gli abitanti del Weyr cominciarono a fermarsi al tavolo, per salutare
D'ram ed il Nobile Warbret. L'evidente piacere che provavano nel rivedere
il loro ex Comandante era come un tonico per D'ram, che rispondeva sorridendo e chiacchierando. Sembrava teso, ma tutti l'avrebbero attribuito
alla comprensibile ansia per l'esito del volo nuziale.
Robinton era alle prese con un enigma, le parole rabbiose di T'kul a proposito dell'uovo. Perch avete ripreso l'uovo? Come l'avete trovato?
T'kul non aveva capito che l'uovo era stato restituito da qualcuno del Weyr
Meridionale? Poi l'Arpista s'irrigid. Non era stato un meridionale a rendere l'uovo... perch sicuramente T'kul, nel frattempo, avrebbe scoperto il
colpevole.
Robinton si augur fervidamente che nessuno dei due vecchi draghi morisse nel tentativo di accoppiarsi con la giovane regina. Era tipico degli
Antichi aggiungere una nota acre a quella che avrebbe dovuto essere
un'occasione di gioia. Senza dubbio, nel Weyr Meridionale la vita non
doveva essere insopportabile al punto da spingere T'kul a permettere freddamente al suo drago di sfidare la morte, pur di non restare laggi. Robinton conosceva bene quel Weyr: si trovava in una valletta meravigliosa... un
miglioramento considerevole rispetto al tetro Weyr delle Terre Alte. C'era
un enorme edificio ben costruito al centro di un cortile lastricato, dove
nessun Filo poteva trovare erba per rintanarsi. Il cibo era a portata di mano,
c'erano bestie selvatiche in abbondanza per sfamare i draghi, il clima era
ton. Baldor indic con la testa l'alloggio della Dama del Weyr. Ha paura
di un guaio.
Robinton annu, con un sospiro di sollievo, e si ferm.
Come ha fatto? Non ho visto nessuno passare dalla scala.
Baldor sorrise. Il Weyr pieno di gallerie e di entrate. Sarebbe stato inutile complicare il problema, no? aggiunse, indicando gli ospiti.
Infatti. Infatti.
Sapremo presto quello che succede, disse Baldor con un sospiro preoccupato. Le nostre lucertole di fuoco ce lo riferiranno.
vero. Zair, sulla spalla di Robinton, scambi un trillo con il marrone
di Baldor.
Un po' tranquillizzato da quelle precauzioni, Robinton torn a tavola.
Riemp di nuovo la propria coppa e quella di D'ram. Non era vino di Benden, ma era accettabile, anche se un po' pi dolce di quanto piaceva a lui.
Come mai le altre occasioni liete sembravano volare, e quella si trascinava
all'infinito?
Il drago di guardia grid: un suono spaventoso, dolente. Ma non acuto.
Non era un grido di morte! Robinton sent l'oppressione al petto attenuarsi.
Ma il suo sollievo era prematuro, perch nella caverna vi fu un brusio di
bisbigli preoccupanti. Parecchi corsero fuori, levando gli occhi verso l'azzurro drago da guardia che teneva le ali protese. Zair crocid sommessamente, ma Robinton non percep nulla di preciso. Il piccolo bronzeo si
limitava a ripetere i pensieri confusi del drago.
Uno dei bronzei deve aver desistito, spieg D'ram, deglutendo nervosamente, cinereo in volto sotto l'abbronzatura. Fiss Robinton.
Uno dei pi vecchi, scommetterei, fece Warbret, soddisfatto di quella
conferma.
Probabilmente hai ragione, disse Robinton, disinvolto. Ma il volo
aperto, quindi bisognava ammetterli.
Non ci stanno impiegando troppo tempo? chiese Warbret, guardando
accigliato il cielo che si scorgeva appena dal tavolo.
Oh, non credo, rispose Robinton, augurandosi di avere un'aria abbastanza distratta. Anche se qualche volta sembra proprio cos. Immagino
che dia questa impressione perch l'esito di questo volo nuziale avr conseguenze decisive per il Weyr. Caylith sta facendo correre quei bronzei!
Credi che ci sar un uovo di regina, questa volta? chiese ansioso Warbret.
Io non farei mai l'errore di contare le uova cos presto, Nobile War-
Zair vol verso il drago bronzeo, trillando con tutte le sue forze.
Ascolta. Salth non pi. Aiutate F'lar!
Il grande drago bronzeo ripieg le ali, alz la testa e Robinton accenn a
Baldor ed ai suoi compagni di procedere. Lui aveva bisogno di un attimo
per riprendere fiato.
Quando Robinton svolt per entrare nel corridoio, con la mano premuta
sul fianco, Zair gli sfrecci davanti, lanciando grida d'incoraggiamento.
L'Arpista si chiese fuggevolmente se quella creaturina sapeva che lui, da
solo, aveva fermato il grande bronzeo. Era un miracolo che Mnementh lo
avesse ascoltato.
Entrando nel weyr, sent il rumore di una zuffa nella stanza da letto della
Dama del Weyr. La tenda che chiudeva l'ingresso si strapp all'improvviso, e due figure avvinghiate e barcollanti uscirono dalla camera. F'lar e
T'kul! Baldor e due dei suoi compagni stavano cercando di dividerli. Pi
indietro, nella stanza, bloccati dal contatto mentale con le loro bestie, c'erano gli altri cavalieri bronzei e la Dama del Weyr, ignari dello scontro.
Qualcuno s'era accasciato sul pavimento; probabilmente B'zon, pens Robinton, mentre quella scena gli s'imprimeva nella mente in un attimo.
Ad attirare l'attenzione inorridita di Robinton fu il fatto che F'lar non aveva un coltello. Con la sinistra stringeva il polso destro di T'kul, sforzandosi di tenere lontano da s l'arma dell'Antico... non un coltello a lama
corta ma un lungo arnese per scuoiare. Le sue dita affondavano nei tendini
del polso di T'kul, nel tentativo di costringerlo a lasciare la presa o d'intorpidirgli i nervi. Con la destra bloccava il braccio sinistro di T'kul, tenendolo abbassato. T'kul si divincolava furiosamente: il bagliore folle dei suoi
occhi arrossati diceva a Robinton che era fuori di s. Come lui aveva voluto, senza dubbio, pens l'Arpista.
Uno degli uomini di Baldor stava cercando di passare un coltello a F'lar,
ma il Comandante del Weyr di Benden non poteva lasciare il braccio di
T'kul.
Ti uccider, F'lar, disse T'kul, digrignando i denti, sforzandosi di abbassare la destra e puntando la lama verso il collo del cavaliere bronzeo.
Ti uccider. Come tu hai ucciso il mio Salth. Come tu hai ucciso tutti noi!
Ti uccider! Sembrava una cantilena, sottolineata dagli scatti furiosi che
T'kul traeva dagli abissi della sua follia.
F'lar non parlava per conservare il fiato lo sforzo con cui cercava di tenere lontano il coltello gli contraeva i tendini del collo ed i muscoli del
viso, delle gambe e delle cosce.
Dalla stanza della Dama del Weyr uscirono i corteggiatori delusi, storditi
dalla partecipazione al volo nuziale. Uscirono in massa, e Robinton non
riusc a capire chi fosse rimasto con la Dama del Weyr come suo compagno e come nuovo Comandante del Weyr di Ista.
Un'improvvisa, inspiegabile debolezza confuse l'Arpista. Non riusciva a
riprendere fiato; non aveva l'energia necessaria per calmare Zair, che cinguettava disperato. Il dolore al fianco s'era spostato di nuovo al petto, come una pietra che lo schiacciasse.
Baldor!
Maestro Robinton! L'Arpista istano si precipit accanto a lui, con un'espressione d'orrore e di costernazione e l'aiut a sedersi sulla panca pi
vicina. Sei cinereo. Hai le labbra bluastre. Che cosa ti succede?
Mi sento cinereo, infatti. Il mio petto! Vino! Ho bisogno di vino!
L'Arpista ebbe l'impressione che la stanza gli crollasse addosso. Non
riusciva a respirare. Sentiva le grida, percepiva il panico che regnava nell'atmosfera; cerc di scuotersi per riprendere il controllo della situazione.
Qualcuno lo spinse a sedere, poi lo fece stendere, impedendogli completamente di respirare. Si sforz di risollevarsi a sedere.
Lasciatelo fare. Lo aiuter a respirare.
Vagamente, Robinton riconobbe la voce di Lessa. Come mai era li? Poi
si sent appoggiare contro qualcuno, e pot respirare meglio. Se almeno
avesse potuto riposare, se avesse potuto dormire...
Fate uscire tutti dal weyr. Era Lessa che impartiva ordini.
Arpista, Arpista, ascoltaci. Ascoltaci. Arpista, non dormire. Resta con
noi. Arpista, abbiamo bisogno di te. Ti amiamo. Ascoltaci.
Le voci che gli echeggiavano nella mente erano sconosciute. Avrebbe
desiderato che tacessero, per poter pensare al dolore al petto ed al sonno di
cui aveva disperatamente bisogno.
Arpista, non puoi andare. Devi restare. Arpista, noi ti amiamo.
Le voci lo sconcertavano. Non le conosceva. Non erano Lessa o F'lar.
Erano profonde, insistenti, e non le udiva con gli orecchi. Erano nella sua
mente, e non poteva ignorarle. Avrebbe voluto che lo lasciassero in pace,
per poter dormire. Era tanto stanco. T'kul era troppo vecchio per far volare
il suo drago e per vincere un duello. Eppure lui era pi vecchio di T'kul,
che ora dormiva nella morte. Se almeno le voci avessero lasciato dormire
anche lui. Era cos stanco.
Non puoi ancora dormire, Arpista. Noi siamo con te. Non lasciarci. Arpista, devi vivere! Noi ti amiamo.
Vivere? Certo, voleva vivere. Che sciocche, quelle voci. Era solo stanco.
Voleva dormire.
Arpista, Arpista, non lasciarci. Arpista, noi ti amiamo. Non andare.
Le voci non erano forti, ma si aggrappavano alla sua mente. Ecco. Non
volevano lasciare la sua mente.
Qualcun altro gli accostava qualcosa alle labbra.
Maestro Robinton, devi sforzarti di mandar gi questa medicina. Devi
sforzarti. Calmer il dolore. Quella voce la riconosceva. Lessa. Angosciata.
Era logico che lo fosse, dopo che F'lar era stato costretto a uccidere un
dragoniere, e tutti i guai causati dal furto dell'uovo, e Ramoth tanto sconvolta.
Arpista, obbedisci a Lessa. Devi obbedire a Lessa, Arpista. Apri la bocca. Devi sforzarti.
Lui poteva ignorare Lessa, poteva cercare di allontanare la coppa dalle
labbra e di sputare la pillola amara che gli si scioglieva sulla lingua, ma
non poteva ignorare quelle voci insistenti. Lasci che gli versassero in
bocca il vino, e inghiott la pillola. Almeno avevano avuto la gentilezza di
dargli vino, non acqua. L'acqua sarebbe stata umiliante per l'Arpista di
Pern. Non avrebbe mai potuto trangugiare l'acqua, con quel dolore al petto.
Qualcosa parve spezzarsi dentro di lui. Ah, il dolore al petto. Si stava attenuando, come se la lacerazione avesse allentato la stretta fascia che gli
opprimeva il cuore.
Sospir di sollievo. Non si apprezzava mai abbastanza l'assenza del dolore, pens.
Bevi un sorso di vino, Maestro. Sent di nuovo la coppa contro le labbra.
Vino, s: avrebbe completato la guarigione. Il vino lo rianimava sempre.
Ma voleva ancora dormire. Era cos stanco.
E un altro!
Potrai dormire pi tardi. Devi ascoltarci e restare. Arpista, ascolta! Noi
ti amiamo. Devi restare L'Arpista si risent di quell'insistenza.
Quanto tempo ci mette quell'uomo ad arrivare? Era la voce di Lessa,
pi rabbiosa di quanto l'avesse mai sentita. Ma perch sembrava anche che
stesse piangendo? Lessa che piangeva?
Lessa piange per te. Tu non vuoi che pianga. Resta con noi, Arpista.
Non puoi andare. Non ti lasceremo andare. Lessa non deve piangere.
No, questo era giusto. Lessa non doveva piangere. Robinton non credeva
davvero che piangesse. Apr gli occhi a fatica e la vide chinarsi su di lui.
Piangeva! Le lacrime cadevano dalle guance di Lessa sulla sua mano che
giaceva inerte, rivolta verso l'alto, come per riceverle.
Non devi piangere, Lessa. Non voglio che tu pianga. Grandi Gusci,
non riusciva a controllare la propria voce. Si schiar la gola. Cos non andava.
Non sforzarti di parlare, Robinton, fece Lessa, reprimendo un singhiozzo. Riposa. Devi riposare. Sta venendo qui Oldive. Ho detto loro di
spostarsi nel tempo. Riposa. Ancora un po' di vino?
Ho mai rifiutato il vino? Perch la sua voce era cos fioca?
Mai. E Lessa rideva e piangeva contemporaneamente.
Chi che mi assilla cos? Non vogliono lasciarmi andare. Di' che mi lascino riposare, Lessa. Sono cos stanco.
Oh, Maestro Robinton, ti prego!
Ti prego... che cosa?
Arpista, resta con noi. O Lessa pianger.
Oh, Maestro Oldive. Qui! Era di nuovo Lessa, che si scostava da lui.
Robinton cerc di trattenerla.
Non affaticarti! Lei lo teneva fermo, ma gli restava accanto. Cara Lessa! Anche quando era in collera con lei, le voleva bene egualmente. Forse
anche di pi, perch lei si arrabbiava cos spesso, e allora era ancora pi
bella.
Ah, Maestro Robinton. La voce suadente di Oldive gli fece aprire gli
occhi. Ancora il dolore al petto? Rispondi a cenni. Preferirei che non facessi lo sforzo di parlare.
Ramoth dice che ha un dolore fortissimo ed molto stanco.
Oh? utile avere un drago che ascolta.
Maestro Oldive gli appoggiava sul petto e sul braccio certi strumenti
freddi. Robinton avrebbe voluto protestare.
S, so che sono freddi, mio caro Arpista, ma sono necessari. Adesso ascoltami: il tuo cuore sovraffaticato. Questa era la causa del dolore al
petto. Lessa ti ha dato una pillola che lo ha alleviato, per il momento. Ma il
pericolo immediato superato. Voglio che adesso cerchi di dormire. Avrai
bisogno di molto riposo, mio caro amico. Molto riposo.
Allora di' loro che stiano zitti e mi lascino dormire.
Chi che deve star zitto? La voce di Oldive era blanda, e Robinton
era vagamente irritato perch sospettava che il Guaritore non credesse che
lui li aveva uditi e che l'avevano tenuto sveglio. Ecco, prendi questa pillo-
ri. Credo che dovrebbero almeno cercare di essere quel che sono. Certo,
quasi tutti gli Antichi sono rimasti al Nord. E sono pochi, quelli che rovinano la reputazione Bei dragonieri nel Continente Meridionale. Tuttavia...
se ci fossero venuti incontro a met strada... li avremmo aiutati.
Dovrei andare, credo, disse Brekke, alzandosi e volgendosi ad Ovest.
T'kul, adesso, un essere umano ridotto a met. So quello che si prova...
La sua voce si spense, i suo viso sbianc mentre fissava l'orizzonte. Spalanc gli occhi ed un grido d'orrore le proruppe dalle labbra. Oh, no! Si
port la mano alla gola, poi la gir, con il palmo verso l'esterno, come per
scongiurare un assalto.
Brekke, cosa c'? Sharra scatt in piedi, abbracciandola.
Ruth piagnucol e spinse il muso contro Jaxom, per farsi consolare.
Lei ha molta paura. Sta parlando con Canth. Lui infelice. terribile.
Un altro drago molto debole. Canth con lui. Adesso Mnementh che
parla. T'kul si batte con F'lar...
T'kul si batte con F'lar? Jaxom si aggrapp alla spalla di Ruth per sostenersi.
Le lucertole di fuoco, contagiate dall'agitazione, si tuffarono in picchiata, stridendo in un'aspra cacofonia che indusse Jaxom ad agitare le braccia
per imporre loro silenzio.
orribile, Jaxom, grid Brekke. Devo andare. Devono capire che
T'kul non responsabile di ci che sta facendo. Perch non si limitano a
sopraffarlo? Deve esserci qualcuno con un barlume d'intelligenza, a Ista!
Cosa fa D'ram? Vado a prendere gli abiti da volo. E rientr correndo nel
rifugio.
Jaxom. Sharra si gir verso di lui, alzando una mano per chiedere di
venire rassicurata. T'kul odia F'lar. L'ho sentito attribuire a F'lar la colpa
di tutto quello che succede nel Weyr Meridionale. Se T'kul ha perduto il
suo drago, sar impazzito. Uccider F'lar!
Jaxom attir a s la ragazza, chiedendosi quale dei due aveva pi bisogno di conforto. T'kul che cercava di uccidere F'lar? Preg Ruth di restare
in ascolto.
Non sento niente. Canth in mezzo. Sento soltanto guai. Ramoth sta arrivando...
Qui?
No, dove sono loro! Gli occhi di Ruth divennero purpurei per la preoccupazione. Non mi piace.
Cosa, Ruth?
Jaxom? La voce di Sharra era cos incerta che il giovane si gir verso
di lei, preoccupato. Cosa pu essere accaduto? Possibile che T'kul fosse
impazzito al punto di aggredire anche l'Arpista?
Forse l'Arpista ha tentato di dividerli, se non lo conosco male. Tu conosci il Maestro Robinton?
Soprattutto di fama, rispose lei, mordendosi il labbro inferiore. Espir
in un lungo brivido, sforzandosi di dominare la paura. Per mezzo di Piemur e di Menolly. L'ho visto, naturalmente, nella nostra Fortezza, e l'ho
sentito cantare. un uomo meraviglioso. Oh, Jaxom! Tutti i meridionali
sono pazzi. Pazzi! Sono malati, confusi, perduti! Gli appoggi la testa
sulla spalla, abbandonandosi all'ansia. Teneramente, Jaxom l'attir a s.
vivo! Il messaggio rassicurante di Ruth gli echeggi nella mente, fievole ma chiaro.
Ruth dice che vivo, Sbarra.
Deve continuare a vivere, Jaxom. Deve! Deve! Lei gli batt i pugni
sul petto, per sottolineare quella necessit.
Jaxom le afferr le mani, le trattenne, e sorrise guardandola nei grandi
occhi lampeggianti.
Vivr. Sono sicuro che vivr, se abbiamo il potere di aiutarlo con il nostro pensiero.
In quel momento cos poco opportuno, Jaxom era intensamente conscio
del corpo vibrante di Sharra premuto contro il suo. Sentiva il calore di lei
attraverso la stoffa sottile della camicia, la lunga linea delle cosce contro le
sue, la fragranza dei capelli, odorosi di sole e del fiore che Sharra s'era
infilata dietro l'orecchio. L'espressione sbigottita che le pass sul volto gli
disse che anche lei s'era accorta di quell'intimit... se n'era accorta e, per la
prima volta da quando la conosceva, era confusa.
Allent la stretta, pronto a lasciarla completamente, se fosse stato necessario. Sharra non era Corana, non era una semplice ragazza contadina, obbediente al Signore della sua Fortezza. Sharra non era una compagna di
letto per un capriccio fuggevole. Era troppo importante per lui, per rischiare di distruggere il loro rapporto con un approccio intempestivo. E intuiva,
anche, che Sharra era convinta che i suoi sentimenti nascessero dalla naturale gratitudine per le cure ricevute. Lui stesso aveva pensato a quella possibilit, e aveva deciso che Sharra si sbagliava. Gli piacevano troppe cose
di lei, dal suono della voce bellissima al tocco delle mani sicure: e avrebbe
desiderato ardentemente che quelle mani l'accarezzassero. Aveva appreso
molte cose sul suo conto in quegli ultimi giorni, ma provava una curiosit
insaziabile di saperne molto, molto di pi. La reazione di Sharra ai meridionali l'aveva sorpreso: lei lo stupiva spesso. Il suo fascino, in parte, era
dovuto al fatto che Jaxom non sapeva mai cosa avrebbe detto e come l'avrebbe detto.
All'improvviso, Jaxom interruppe quell'abbraccio parziale, e cingendole
leggermente le spalle la guid verso le stuoie su cui avevano giocato spensieratamente un gioco da bambini. Le pos le mani sulle spalle, e la spinse
dolcemente perch si mettesse a sedere.
Forse dovremo attendere a lungo, Sharra, prima di sapere con certezza
come sta l'Arpista.
Vorrei tanto sapere che cosa accaduto! Se quel T'kul ha fatto del male
al nostro Arpista...
E se ha fatto del male a F'lar?
Non conosco F'lar; naturalmente mi dispiacerebbe molto se T'kul gli
avesse fatto del male. Sharra pieg distrattamente le gambe quando lui le
sedette accanto, cos vicino che le loro spalle si sfiorarono. E in un certo
senso, giusto che F'lar si batta con T'kul; dopotutto, fu lui a esiliare gli
Antichi, quindi dovrebbe essere lui a finirla.
E dovr finirla uccidendo T'kul?
O morendo ucciso da lui!
La situazione peggiorerebbe, e di parecchio, rispose Jaxom, accalorandosi pi di quanto intendesse, di fronte a quell'insensibile disinteresse
per la sorte di F'lar, se venisse ucciso il Comandante del Weyr di Benden!
Lui Pern!
Davvero? Sharra sembrava disposta a lasciarsi convincere. Non l'ho
mai visto...
Qui ci sono molti draghi e molta, molta gente, disse Ruth, in tono ancora
fioco ma chiaro. Sebell sta arrivando. Menolly non pu.
Ruth ti sta parlando? chiese ansiosa Sharra, tendendosi per stringergli
il braccio. Jaxom le pos la mano sulla mano, azzittendola con quel gesto.
Lei si morse il labbro inferiore e lo scrut in viso. Jaxom cerc di rassicurarla con cenni energici.
Le sue lucertole di fuoco sono qui. L'Arpista dorme. Anche il Maestro
Oldive con lui. Loro aspettano fuori. Non lo lasceremo andare. Devo
tornare da te, adesso?
Chi sono loro? chiese Jaxom, sebbene fosse gi certo dell'identit.
Lessa e F'lar. L'uomo che ha aggredito F'lar morto.
T'kul morto, e F'lar non ferito?
No.
Chiedigli che cos'ha l'Arpista, mormor Sbarra.
Anche Jaxom era ansioso di saperlo; ma vi fu una lunga pausa prima che
Ruth rispondesse; il piccolo drago sembrava confuso.
Mnementh ha detto che Robinton aveva dolore al petto e voleva dormire. Il vino lo ha aiutato. Mnementh e Ramoth sapevano che non doveva
dormire. Sarebbe andato. E adesso posso tornare?
Brekke ha bisogno di te?
Qui ci sono molti draghi.
Allora torna, amico mio!
Arrivo!
Aveva un dolore al petto? ripet Sharra, quando Jaxom le rifer quanto
gli aveva detto Ruth. Aggrott la fronte. Potrebbe essere il cuore. L'Arpista non pi giovane, e lavora tanto! Si guard intorno, cercando le sue
lucertole di fuoco. Potrei mandare Meer...
Ruth dice che c' una gran folla di persone e di draghi ad Ista, adesso.
Credo che faremmo bene ad aspettare.
Lo so. E Sharra proruppe in un lungo sospiro. Raccolse una manciata
di sabbia e la fece scorrere tra le dita. Poi rivolse a Jaxom un sorriso mesto. Io so aspettare, ma questo non significa che mi piaccia!
Sappiamo che vivo, e F'lar... Jaxom le lanci un'occhiata ironica.
Non volevo mancare di rispetto al tuo Comandante del Weyr, Jaxom, ci
tengo che tu lo sappia...
Jaxom rise: era riuscito a punzecchiarla. Sharra lanci un'esclamazione
irritata e gett verso di lui la manciata di sabbia, ma il giovane si chin e la
sabbia gli pass sopra la spalla, ricadendo nelle onde lievi che lambivano
la spiaggia.
Cancellate dalle onde successive in quell'acqua, le increspature causate
dalla sabbia non resistevano a lungo. L'analogia dell'Arpista era imperfetta,
allora, pens Jaxom, divertito da quell'idea incoerente.
All'improvviso Meer e Talk strillarono, volgendo la testa verso il braccio
occidentale della baia. Sollevarono le ali e si accosciarono sulle zampe
posteriori, pronti a lanciarsi in volo.
Cosa c'?
Con la stessa rapidit con cui s'erano messe in allarme, le due lucertole
di fuoco si calmarono: Meer si forb un'ala, come se un attimo prima non
fosse apparsa sconvolta.
Sta arrivando qualcuno? chiese Sharra, volgendosi stupita a Jaxom.
bra Cosira e G'dened sono... cos assorti che non hanno la pi vaga idea di
quello che sta succedendo qui a Ista.
Tanto meglio, rispose Lessa con un gran sorriso.
F'lar le accarezz la guancia, ricambiando il sorriso. Dunque, quand'
che Ramoth si lever ancora per il volo nuziale, mia cara?
Mi ricorder di fartelo sapere! Not l'occhiata che F'lar lanci verso la
stanza interna e aggiunse: Guarir!
Oldive non stato molto cauto circa le sue possibilit di ripresa completa?
E come poteva non esserlo, quando tutti i draghi di Pern stavano origliando? Certo, continu, pensierosa, stato del tutto inaspettato. So che
i draghi lo chiamano per nome, ma... collegarsi con lui?
Per me, stato ancora pi incredibile che Brekke sia arrivata da sola su
Ruth!
E perch non doveva? ribatt Lessa, indispettita. Anche lei era un
cavaliere! E ha sempre avuto un contatto speciale con i draghi, da quando
ha perduto Wirenth.
Non riesco a immaginare te che le metti a disposizione Ramoth, in circostanze simili. E adesso non aggredirmi, Lessa. stato un bellissimo gesto da parte di Jaxom. Brekke mi ha riferito che fino a quel momento non
aveva saputo di non poter volare in mezzo. Deve essere stata una scoperta
dolorosa, e gli fa onore che abbia reagito con tanta generosit.
S, capisco. Ed un sollievo avere qui Brekke. Lessa lanci un'occhiata alla tenda e sospir. Sai, comincio quasi a trovare simpatiche le lucertole di fuoco, dopo quel che successo oggi.
Che cosa ti ha indotta a cambiare idea? F'lar la fiss stupito.
Non ho detto di averla cambiata. Ho detto quasi... quando ho visto
Brekke che mandava Grall e Berd a prendere la sua roba, e quel piccolo
bronzeo di Robinton. Quegli essermi possono incattivirsi quando i loro
amici soffrono; ma lui se ne stava accoccolato, a guardare in faccia Robinton ed a pigolare da straziar l'anima. Certo, anch'io mi sento scossa. Quando penso... Lessa s'interruppe, con il volto bagnato di lacrime.
Non pensarci, cara. F'lar le strinse la mano. Non successo.
Quando Mnementh mi ha chiamata, non credo di essermi mai mossa
cos in fretta. Sono caduta dal cornicione sul dorso di Ramoth. gi stato
terribile cercare di arrivare qui prima che T'kul tentasse di ucciderti, ma
trovare Robinton... Ah, se avessi ucciso T'ron alla Fortezza di Telgar...
Lessa! Lui le strinse le dita cos forte da farla rabbrividire. Fidranth,
il drago di T'ron, era ben vivo, alla Fortezza di Telgar. Non potevo causare
la sua morte, qualunque fosse l'insulto fattomi da T'ron. Ma T'kul potevo
ucciderlo con gioia. Anche se, devo ammetterlo, per poco non stato lui a
liquidarmi. Il nostro Arpista non il solo che sta diventando vecchio.
E grazie al cielo, stanno diventando vecchi anche gli Antichi rimasti
nel Weyr Meridionale. E adesso, che cosa ne faremo?
Andr al Sud e mi occuper del Weyr, fece D'ram. Era entrato, ammutolito dallo sfinimento, mentre i due stavano parlando. Dopotutto, io
sono un Antico...
Trasse un profondo sospiro. Da me accetteranno quello che non sopporterebbero da te, F'lar.
Il Comandante del Weyr di Benden esit, per quanto quell'offerta fosse
allettante. So che sei disposto a farlo, D'ram, ma se questo dovesse pesarti
troppo...
D'ram alz la mano per interromperlo. Sono pi forte di quanto credessi io stesso. Quei giorni di tranquillit passati nella baia hanno operato un
miracolo. Avr bisogno d'aiuto...
Tutto l'aiuto che potremo darti...
Ti prender in parola. Avr bisogno di qualche verde, preferibilmente
fornito da R'mart di Telgar, o da G'narish di Igen, perch qui, sul momento, non ce ne sono in soprannumero. E inoltre, se saranno anche loro Antichi, sar pi facile accettarli, per i meridionali. Avr bisogno di due bronzei pi giovani, e di un numero di azzurri e di marroni sufficiente per formare due squadriglie da combattimento.
I dragonieri del Sud non hanno pi combattuto i Fili da molti Giri,
disse sprezzante F'lar.
Lo so. Ma ora che ricomincino. Servir a dare uno scopo e un'energia
nuova ai draghi rimasti, e speranza ai loro cavalieri. L'espressione di
D'ram era severa. Oggi ho saputo da B'zon certe cose che mi addolorano.
Sono stato cos cieco...
La colpa non tua, D'ram. Sono stato io a decidere di mandarli nel
Sud.
Io ho rispettato quella decisione perch era giusta, F'lar. Quando...
quando morta Fanna... D'ram prese a parlare in tono concitato, avrei
dovuto andare al Weyr Meridionale. Non sarei venuto meno ai miei impegni con te, se l'avessi fatto, e forse sarebbe servito a...
Ne dubito, fece Lessa, irritandosi nel sentire D'ram che si accusava.
Quando T'kul ha complottato per rubare un uovo di regina... E fece un
Robinton, quando si sar svegliato, che nella sua Sede tutto procede regolarmente. Io e Brekke, e la brava gente di questo Weyr, assisteremo il Maestro Arpista. Anche voi due avete bisogno di riposo. Tornate al vostro
Weyr. Questo giorno stato duro e doloroso per tutti. Andate! Li sospinse verso il corridoio. Andate, adesso! Parlava come se si rivolgesse a
due bambini riottosi, ma Lessa era abbastanza stanca per obbedire, troppo
preoccupata per trascurare le obiezioni che leggeva negli occhi di F'lar.
Non lasceremo solo l'Arpista, disse Ramoth, mentre F'lar aiutava Lessa a
montare sulla sua regina. Noi siamo con lui.
Siamo tutti con lui, disse Mnementh, girando lentamente gli occhi con
tranquilla sicurezza.
XVI
Baia di Jaxom
15.8.28 - 15.9.7.
Quando Jaxom e Sharra riferirono a Piemur gli eventi accaduti al Weyr
di Ista, inclusa la notizia della malattia dell'Arpista, il giovane fece loro
una colorita descrizione delle pazzie, dei difetti, delle assurde devozioni e
delle speranze altruistiche del suo Maestro, e gli ascoltatori rimasero sbalorditi fino a quando videro le lacrime scorrere sulle guance di Piemur.
In quel momento Ruth ritorn, e il corridore dell'Arpista, spaventatissimo, scapp nella foresta. Piemur dovette insistere parecchio per convincere l'animale, scherzosamente chiamato Stupido, a uscire di nuovo.
Per la verit non stupido, sapete, disse Piemur, tergendosi dal viso
lacrime e sudore. Sa che quello, aggiunse, indicando furtivamente Ruth
con il pollice, lo trova molto appetibile. Controll il nodo della corda
con cui aveva legato Stupido ad un tronco d'albero.
Non lo mangerei mai, rispose Ruth. piccolo e non abbastanza grasso.
Ridendo, Jaxom rifer la risposta a Piemur, che s'inchin al drago bianco
con un gran sorriso di riconoscenza.
Vorrei proprio riuscire a farlo capire a Stupido, disse l'Arpista con un
sospiro. Ma per lui difficile distinguere fra i draghi amici e quelli affamati. Per questo tende a sparire nel bosco pi vicino quando si accorge
della presenza di un drago, e per la verit un'abitudine che mi ha salvato
la pelle parecchie volte. Vedi, ufficialmente io non dovrei fare quello che
sto facendo. E soprattutto, non devo farmi cogliere sul fatto.
I draghi sanno chi sono i loro amici. Dunque, come stavo dicendo, il Maestro Robinton pens che sarebbe stato molto utile per noi saperne di pi
sul Sud, poich aveva in mente che F'lar avrebbe messo gli occhi su questo
continente, in vista del prossimo Intervallo.
E come fai a sapere cos bene quello che pensano F'lar e Robinton?
chiese Sharra.
Piemur rise, agitando un dito. Questo lo so io, e tu devi provare a indovinarlo da sola. Comunque ho ragione, no, Jaxom?
Non so quali siano i piani di F'lar, ma scommetterei che non il solo a
interessarsi al Continente Meridionale.
Verissimo! Ma lui l'unico che conta, non capisci?
No, francamente non capisco, disse Sharra. Mio fratello Signore
d'una Fortezza... Beh, lo , aggiunse, accalorandosi, quando Piemur fece
per contraddirla. O lo sarebbe, se la sua Fortezza fosse stata riconosciuta
dai Signori del Nord. Ha corso il rischio di stabilirsi al Sud con F'nor,
quando torn indietro nel tempo (1). Nessun altro era disposto a tentare.
Ha sopportato gli Antichi, e ha creato un grande, splendido possedimento,
libero dai Fili. Nessuno pu abdicare al diritto di governare quello che
ha...
Non lo contesto! si affrett a dichiarare Piemur. Ma... anche se Toric
ha attirato dal Nord molta gente nuova, non pu governare pi. che tanto.
Non pu proteggere e lavorare un territorio pi grande. E il Continente
Meridionale molto pi vasto di quanto possa immaginare chiunque...
eccettuato me! Scommetto di avere gi percorso a piedi, su questo continente, una distanza eguale a quella tra Capo Tillek e Punta Nerat, senza
averne coperto l'intera lunghezza. Di colpo, cambi tono, passando dalla
derisione allo sgomento. C'era una baia, vedete, e la sponda opposta era
quasi completamente nasco sta dalla foschia causata dal caldo. Io e Stupido avevamo marciato faticosamente per due giorni su una distesa di sabbia
tremenda. Avevo soltanto l'acqua necessaria per tornare indietro, perch
pensavo che presto la sabbia avrebbe lasciato il posto ad un terreno decente... Ho mandato Farli, prima all'altra sponda, poi all'imboccatura della
baia, ma lei mi ha riportato solo altra sabbia. Cos ho capito che dovevo
tornare indietro. Ma, continu, rivolgendosi ai due ascoltatori, probabilmente oltre la baia c' un territorio grande quanto quello che avevo gi
attraversato partendo dalla Fortezza di Toric, e io non avevo ancora completato il giro. Toric non sarebbe in grado di governare neppure la met di
quello che ho visto io. Ed solo la parte occidentale. All'Est, ho impiegato
tre setted per raggiungervi, muovendo dalla Fortezza di Toric, e parte della strada abbiamo dovuto farla a nuoto. Il mio Stupido un buon nuotatore. Sempre volonteroso e non si lamenta mai. Quando penso che mio padre
si preoccupava di sfamare i suoi corridori con il mangime migliore, e vedo
di cosa si accontenta Stupido, facendo il doppio del lavoro... Piemur s'interruppe per scuotere la testa di fronte a quell'ingiustizia.
Quindi, riprese vivacemente, ho esplorato come mi stato detto, e
mi sono avviato nella vostra direzione, come mi stato detto... ma mi aspettavo di arrivare qui molto prima! Parola mia, sono stanchissimo, e nessuno sa quanto dovr ancora viaggiare prima di arrivare a destinazione.
Credevo che la tua destinazione fosse questa.
S, ma dovr proseguire... poi. Alz la gamba sinistra, che aveva sistemato con particolare cura, e fece una smorfia di dolore. Per i Gusci,
non ce la far a muovere un passo, per un po'! Ho la gamba mezza consumata, no, Sharra?
Tenendo la gamba sollevata, si gir sulla sabbia in direzione della guaritrice che lo stava osservando impensierita. Prontamente, lei tolse i brandelli d'una fasciatura improvvisata e scopr una lunga cicatrice rimarginata da
poco.
Non posso camminarci sopra, vero, Sharra?
No, non credo proprio, Piemur, disse Jaxom, esaminando con aria critica la ferita ormai guarita. E tu, Sharra?
Lei guard prima l'uno, poi l'altro, quindi scosse la testa, con gli occhi
ridenti.
No, assolutamente no. Ha bisogno di bagni in acqua salata e tiepida, e
di molto sole, e tu sei un mascalzone, Piemur. Per fortuna non sei un Arpista residente! Scandalizzeresti tutti i Signori delle Fortezze!
Hai tenuto le Cronache dei tuoi viaggi? chiese Jaxom, profondamente
interessato e un po' ingelosito della libert di Piemur.
Se io ho tenuto le Cronache? Quello sbuff, sarcastico. Quasi tutta la
soma che porta Stupido formata da Cronache! Perch credi che io sia
vestito di stracci? Non ho lo spazio per portare abiti di ricambio. Abbass
la voce e si tese ansiosamente verso Jaxom. Per caso, non hai qui qualcuno dei fogli di Bendarek? C' un paio di...
Ho fogli in abbondanza. E anche il necessario per disegnare. Vieni con
me!
Jaxom si alz, e Piemur lo segu senza lasciarsi distanziare, claudicando
appena appena, fino al rifugio. Jaxom non voleva che Piemur vedesse i
come trovarsi nella Sede del malato, senza dover subire le sue lamentele,
osserv Piemur.
Ritornarono alla loro baia passando per la foresta. Gli alberi da frutto intorno alla radura erano stati saccheggiati, e dato che F'nor sarebbe arrivato
presto, avrebbe indubbiamente apprezzato un po' di frutta fresca da portare
al Weyr di Benden.
opportuno che tu ti faccia trovare qui all'arrivo di F'nor? chiese Jaxom al giovane Arpista.
Perch no? Lui al corrente di quello che sto facendo. Sai, Jaxom,
quando vedi quanto bello questo continente, ti viene da chiederti perch i
nostri antenati si trasferirono al Nord...
Forse il Sud era troppo grande per poterlo mantenere libero dai Fili,
prima che venisse disseminato di bruchi, sugger Sharra.
Buona idea! Poi Piemur sbuff, sarcastico. Le Antiche Cronache sono peggio che inutili: trascurano le cose pi importanti. Per esempio, dicono ai contadini di stare attenti ai bruchi nel Nord, e non spiegano perch.
Dicono di lasciar perdere il Continente Meridionale, ma non ne chiariscono la ragione. Comunque, se allora c'era anche solo met dei terremoti che
ci sono adesso, non posso biasimarli. Mentre stavo andando alla Baia
Grande, per poco non ci ho lasciato la pelle, in un terremoto. Ho quasi perso Stupido. Se Farli non l'avesse tenuto d'occhio, non sarei mai riuscito a
riprendere quell'idiota che era scappato per la paura.
Ci sono terremoti anche al Nord, fece Jaxom. A Crom e nelle Terre
Alte, e qualche volta a Igen e nella piana di Telgar.
Ma non come quello cui ho assistito io, rispose Piemur, scuotendo il
capo al ricordo. Qui la terra ti sprofonda sotto i piedi e due passi pi indietro si solleva di mezza lunghezza di drago.
Quando accaduto? Tre, quattro mesi fa?
Infatti!
Alla Fortezza Meridionale, la terra ha appena tremato, ma stato abbastanza spaventoso!
Hai mai visto un vulcano schizzare fuori dall'oceano e vomitare tutto
intorno pietre infocate e cenere? chiese Piemur.
No, e non sono sicura che tu l'abbia visto, Piemur, disse Sharra, guardandolo insospettita.
E invece l'ho visto, e c'era N'ton con me: quindi ho un testimone.
Non sperare che io non glielo domandi.
Dov' stato, Piemur? chiese Jaxom, affascinato.
fuori, in fosse di pietra. Indic un punto sulla spiaggia. E non c' bisogno d'una stanza da bagno, con il mare a pochi passi dalla porta.
Non hai obiezioni contro le condutture dell'acqua, spero?
No, pi comodo che portare i secchi dal fiume. Ma bisogna mettere
un altro rubinetto nella zona di cottura, oltre a quello in casa. E magari
anche un serbatoio vicino al focolare, per avere acqua calda...
C' altro, Maestro Costruttore? Il tono di F'nor era pi divertito e ammirato che sarcastico.
Te lo far sapere quando mi verr in mente, rispose dignitosamente
Sharra.
F'nor le rivolse un gran sorriso, poi guard lo schizzo, corrugando la
fronte. Non sono sicuro che l'Arpista sar soddisfatto di avere intorno
tanto verde. Lo so, tu sei abituata a stare all'aperto durante la Caduta dei
Fili...
C' abituato anche il Maestro Robinton, disse Piemur. Sharra ha ragione: qui fa caldo ed meglio costruire secondo il suo disegno. La foresta
faremo sempre in tempo ad abbatterla, F'nor: ma non facile farla ricrescere.
Giusto. Adesso voi tre, B'reffi, K'van M'tok, lasciate liberi i vostri draghi. Possono fare il bagno e prendere il sole insieme a Ruth e Canth. Non
ci sar bisogno di loro fino a quando non avremo tagliato un po' di legname. K'van, dammi il tuo sacco. Hai portato le asce, no? F'nor distribu gli
utensili, senza ascoltare Piemur che protestava all'idea di aver camminato
per giorni e giorni in mezzo alle foreste solo per contribuire ad abbatterne
una. Sharra, portaci al posto che preferisci. Sfronderemo qualche albero e
l'useremo come sostegno.
Sono abbastanza robusti, ammise Sharra, e si avvi.
Sharra aveva ragione, per quel che riguardava gli alberi, F'nor delimit il
perimetro della sede e segn le piante da tagliare. Ma era pi facile dirlo
che farlo. Le asce non affondavano nel legno, e tendevano a rimbalzare.
F'nor era sorpreso; borbott che le asce erano smussate e tir fuori la pietra
per affilarle. Dopo aver affilato la lama tagliandosi anche un dito, riprov,
con scarso successo.
Non capisco, disse, scrutando le intaccature nel tronco. Il legno non
dovrebbe essere cos resistente. Sono alberi da frutta, in fondo. Beh, dobbiamo darci da fare, ragazzi!
L'unico che a mezzogiorno non aveva una bella serie di vesciche alle
mani era Piemur, il quale era abituato a maneggiare l'ascia. Ma ancora pi
scoraggiante era la modestia dei risultati: erano stati abbattuti soltanto tre
alberi.
E non per mancanza di buona volont, eh? comment F'nor, tergendosi il sudore dalla fronte. Bene, vediamo cosa ci ha preparato Sharra. L'odore invitante.
Ebbero il tempo per fare una nuotata prima che il pasto fosse pronto;
l'acqua salata bruciava sulle vesciche, e Sharra dovette spalmarle d'intorpidaria. Quando ebbero mangiato il pesce arrostito e le radici al forno, F'nor
diede ordine di affilare le asce. Trascorsero il resto del pomeriggio tagliando i rami, prima di chiedere ai draghi di trascinare da parte il legname.
Sharra sgombr il sottobosco e poi, con l'aiuto di Ruth, trasport rocce
nere dagli scogli per le fondamenta.
Appena F'nor condusse via le sue reclute per accompagnarle al Weyr a
passarvi la notte, Jaxom e Piemur si lasciarono cadere sulla sabbia, scuotendosi solo il tempo necessario per consumare la cena che Sharra aveva
preparato.
Preferirei fare il giro della Baia Grande, borbott Piemur con un brivido, mentre si stiracchiava.
per il Maestro Robinton, disse Sharra.
Jaxom si guard pensieroso le vesciche. Se continueremo con questo
ritmo, sar meglio che lui impieghi mesi per arrivare!
Sharra, impietosita dai loro muscoli doloranti, li unse con un unguento
aromatico che bruci piacevolmente l'indolenzimento. Jaxom pens, compiaciuto, che Sharra aveva dedicato pi tempo a massaggiargli la schiena
di quanto ne avesse dedicato a Piemur. Aveva visto con piacere il giovane
Arpista, ed era affascinato dalle Cronache e dalle carte dei suoi viaggi, ma
avrebbe preferito che Piemur fosse arrivato qualche giorno dopo. Non era
possibile consolidare il suo ascendente su Sharra, con un terzo incomodo
intorno.
Al mattino seguente, fu anche peggio. Sharra li svegli per annunciare
che era arrivato F'nor, con altri aiutanti.
Jaxom avrebbe dovuto insospettirsi dell'espressione blanda della ragazza
e delle grida e degli ordini che sentiva risuonare intorno al rifugio. Ma era
completamente impreparato allo spettacolo che si offr ai suoi occhi quando lui e Piemur, tutti indolenziti, uscirono all'aperto.
La baia, la radura, il cielo... erano pieni di draghi e di uomini. Appena un
drago veniva scaricato, decollava per lasciar atterrare un'altro. Le acque
brulicavano di draghi che sguazzavano e giocavano. Ruth era ritto sulla
punta orientale della baia, con la testa levata verso il cielo, e muggiva un
benvenuto dopo l'altro. Innumerevoli lucertole di fuoco ciangottavano tra
loro sul tetto del rifugio.
Brucialo! Dai un'occhiata! esclam Piemur. Poi rise e si freg le mani.
Una cosa sicura, oggi non dovremmo lavorare d'ascia!
Jaxom! Piemur! I due giovani si voltarono al gaio saluto di F'nor e videro il cavaliere marrone che si avvicinava a grandi passi. Lo seguivano il
Maestro Fabbro Fandarel, il Maestro Legnaiolo Bendarek, N'toon e un
comandante di squadriglia di Benden, riconoscibile per i nodi sulle spalle.
Jaxom pens che doveva essere T'gellan.
Ho dato a te i due disegni ieri sera, Jaxom? Non riesco a trovarli... Ah,
eccoli qui! F'nor indic i fogli sul tavolino: il progetto originale di Brekke
e le modifiche proposte da Sbarra. Il cavaliere marrone li prese e li mostr
ai Maestri delle Arti. Dunque, Fandarel, Bendarek, la nostra idea questa...
I due uomini presero i fogli dalle sue mani e li scrutarono, prima uno,
poi l'altro. Quindi scossero lentamente la testa, con fare di disapprovazione.
Non molto efficiente, F'nor, ma le intenzioni sono buone, disse il gigantesco Fabbro.
Il Comandante R'mart mi ha assegnato un numero sufficiente di cavalieri per trasportare il durallegno ben stagionato per la struttura, disse
Bendarek a Fandarel.
Ho i tubi per l'acqua e gli altri servizi, i metalli per costruire un focolare come si deve, utensili da cucina, finestre...
Il Nobile Asgenar ha insistito perch portassi qualche scalpellino. Le
fondamenta e la pavimentazione devono essere fatti a regola d'arte...
Prima dobbiamo correggere il progetto, Maestro Bendarek...
Perfettamente d'accordo. Questa una simpatica casetta, ma non adatta
al Maestro Arpista di Pern.
I due Maestri, assorti nel compito di perfezionare gli schizzi rudimentali,
dimenticarono gli altri presenti e si trasferirono al tavolo che Jaxom usava
per tenere le sue carte. Piemur si affrett a recuperare la sua borsa piena di
appunti e disegni. Il Maestro Legnaiolo, senza far caso a quelle interruzioni, prese un foglio bianco, trasse dalla tasca uno strumento per scrivere e
cominci a disegnare a tratti precisi quello che aveva in mente. Anche il
Fabbro prese un foglio e si mise a tradurre in nero su bianco le sue idee.
Ti giuro, Jaxom, disse F'nor socchiudendo gli occhi divertito. Io non
sede secondo quel progetto, la gente morir di caldo durante l'estate che sta
per arrivare. Vedete, dove vivo io, alla Fortezza Meridionale, costruiamo
mura molto spesse per tener fuori il caldo e mantenere il fresco all'interno.
Costruiamo su palizzate per permettere all'aria di circolare sotto i pavimenti. Abbiamo molte finestre, e ampie per giunta, e tu hai portato tante imposte metalliche, Maestro Fandarel, che basterebbero per una dozzina di fortezze. S, lo so, ma i Fili non cadono tutti i giorni, mentre il caldo c' sempre. Dunque...
F'nor schiocc la lingua. Parla come Brekke. E se si comporta in tutto e
per tutto come la mia compagna, quando di quell'umore, preferisco starle
alla larga. Tu, prosegu, dando una gomitata a Jaxom, puoi mostrarci
dove andare a caccia. Abbiamo portato viveri, ma poich tu sei in pratica il
Signore Residente della Fortezza, qui, tuo dovere comportarti da ospite
compito e fornirci un po' di carne arrosto...
Vado a prendere i miei indumenti da volo, disse Jaxom, con un tono
di sollievo che fece ridere i tre dragonieri.
Jaxom infil in fretta i calzoni lunghi sulle mutandine che usava per
prendere il sole e fare il bagno, si butt la giubba sulle spalle e raggiunse
sulla soglia i tre cavalieri.
Credo che possiamo salire sul braccio sinistro della baia, vicino a
Ruth, disse F'nor.
Qualcosa sfrecci accanto all'orecchio di Jaxom; schivando istintivamente, si volt mentre Meer si fermava, librato davanti a lui, stringendo
fra le zampette anteriori un pezzo di roccia nera. Jaxom sent Sharra che
ringraziava la lucertola di fuoco per la prontezza con cui era tornata.
Si affrett ad andarsene prima che a Sharra venisse in mente di assegnare qualche incombenza anche a lui. F'nor aveva portato corde da caccia per
tutti: le controllarono e se le avvolsero sulle spalle. Mentre passavano tra
le cataste di legname, i mucchi di imposte metalliche e di grosse balle, gli
uomini salutavano i dragonieri e chiedevano a Jaxom come stava.
Prima che fossero arrivati all'estremit della baia, Jaxom aveva identificato uomini provenienti da tutti i Weyr, eccettuato Telgar - che proprio
quel giorno doveva combattere i Fili - ed rappresentanti di tutte le Arti di
Pern, quasi tutti artigiani specializzati o di rango ancora pi elevato. Poich era rimasto isolato per tanti setted, Jaxom non aveva immaginato che
la sua malattia fosse stata oggetto di tanto interesse nei Weyr, nelle Sedi e
nelle Fortezze. Era imbarazzato e non soltanto lusingato; ma questo non
attenuava la sensazione di venire travolto da quella violazione - anche se
il drago bianco sal nell'aria. Con uno strattone, Jaxom spezz il collo del
wherry.
Era molto grosso, pens il giovane, quando il peso morto per poco non
gli scardin le braccia. Ruth, prontamente, allevi la tensione afferrando la
corda con la zampa anteriore.
F'nor dice che una bella preda e si augura di saper fare altrettanto!
Jaxom guid Ruth al limitare del campo, pi lontano dagli altri cacciatori. Poi, calando delicatamente la carcassa, Ruth atterr, e Jaxom leg la
fune intorno al dorso del drago. Tornarono in volo in tempo per vedere
T'gellan inseguire tenacemente il maschio sfuggitogli al primo lancio.
F'nor e N'ton avevano gi le loro prede. F'nor agit il braccio trionfante,
mentre volteggiava, insieme a N'ton, per tornare alla baia. Mentre Ruth li
seguiva, Jaxom vide T'gellan azzeccare il secondo lancio: appena in tempo, perch dovettero prendere quota per sorvolare la foresta, e poco manc
che la carcassa penzolante s'impigliasse tra i rami. Ma era stata una buona
caccia, e rapida, quindi la selvaggina avrebbe dimenticato in fretta l'agitazione. Senza dubbio avrebbero dovuto tornare a caccia l'indomani. Jaxom
immaginava che neppure quell'immane contingente di manodopera sarebbe riuscito a finire in un sol giorno la nuova residenza dell'Arpista. Forse
l'indomani avrebbero cercato di catturare i grandi pesci.
Non erano rimasti assenti a lungo, anche se il tragitto di ritorno richiese
un po' pi di tempo, carichi com'erano. Al centro del bosco era stata aperta
una grande radura. Mentre Jaxom si stupiva che quegli uomini, per quanto
numerosi, fossero riusciti ad abbattere tutti quegli alberi, vide un drago
sollevarne uno dal suolo tenendolo per le radici e trasportarlo sulla spiaggia della baia contigua, verso Est, dove il tronco venne scrupolosamente
accatastato sugli altri. Quando Ruth si avvicin, Jaxom vide che erano gi
stati eretti pilastri della roccia nera degli scogli, ed erano state sistemate le
travi di durallegno stagionato che il Maestro Bendarek aveva fatto portare
da Telgar. Era stato aperto un ampio sentiero curvilineo, e adesso veniva
pavimentato con la sabbia trasportata a dorso di drago nei sacchi da pietre
focaie. Altri operai, ai bordi della radura, erano impegnati nei lavori pi
disparati, e segavano, piallavano, inchiodavano, montavano, mentre un'altra fila di uomini portava rocce nere dai mucchi in riva al mare.
Jaxom vide che sulla punta orientale erano state scavate fosse per accendere il fuoco e arrostire la carne: gli spiedi metallici erano gi a posto e le
fiamme ardevano allegramente. All'ombra erano stati sistemati i tavoli, e
Jaxom si accorse che erano carichi di frutti rossi, arancioni e verdi.
Ruth si libr sulla radura e atterr dolcemente. Due uomini che stavano
accanto ai fuochi accorsero per aiutare Jaxom a scaricare il wherry. Ruth,
immediatamente, si lev in volo volteggiando, in modo che Jaxom potesse
dirigere le operazioni di scarico delle altre carcasse che penzolavano dalle
funi dei draghi pi grandi.
F'nor, slacciandosi la tenuta di volo, si avvicin lentamente a Jaxom e
socchiuse gli occhi per ripararli dal riflesso del sole sulla sabbia, scrutando
l'attivit che ferveva nella baia un tempo cos tranquilla. Sospir, ma cominci ad annuire, come se all'improvviso si sentisse soddisfatto.
S, verr benissimo, disse, pi a se stesso che a Jaxom, perch subito
dopo si volt sorridendo e gli pos una mano sulla spalla. S, compiranno
facilmente la transizione.
La transizione?
Era evidente che F'nor non alludeva a quei frenetici lavori.
Il ritorno dei dragonieri alla terra, alle tenute fondiarie. Hai potuto
compiere molte esplorazioni, qui intorno?
Le baie, fino ai prati in riva al fiume, ed un po' dell'immediato entroterra, l'altro ieri, insieme a Piemur.
I due uomini si girarono verso il cono del vulcano che spiccava in lontananza, ammantato di nubi.
S, attira l'occhio, no? sorrise F'nor. Ci arriverai tu per primo, Jaxom.
Anzi, preferirei che tu e Piemur cominciaste ad esplorare seriamente, con
quella montagna per meta. S, l'idea ti va, vero? Sar meglio per te e per
Piemur, inoltre. E adesso, prima che me dimentichi di nuovo, dov' la covata di lucertole di fuoco?
Sono ventun uova, e vorrei tenerne cinque, se posso...
Ma certo!
Da portare a Ruatha.
Prima di sera.
Sai, strano. Jaxom si gir, guardandosi intorno.
Che cosa?
Di solito, ci sono in giro molte pi lucertole di fuoco. Non ne vedo pi
d'una ventina. E tutte portano i contrassegni.
XVII
Fortezza di Fort
Weyr di Benden
l'Arpista?
l'unico che non deve venire, o quasi, rispose Jaxom. Consolati,
Piemur. A giudicare dall'impegno con cui hanno lavorato oggi, non ci vorr molto perch la sede sia finita. E cosa volevi dire, a proposito delle Sorelle dell'Alba?
Non si comportano come vere stelle. Non l'hai mai notato?
No. Ma noi eravamo al coperto, quasi tutte le sere e tutte le mattine all'alba.
Piemur indic le Sorelle dell'Alba, tendendo il braccio destro. Quasi
tutte le stelle cambiano posizione. Quelle mai.
Sicuro che cambiano. A Ruatha sono quasi invisibili, sull'orizzonte...
Piemur scosse il capo. Sono costanti. Ecco cosa intendo. In tutte le stagioni che sono stato qui, le ho sempre viste allo stesso posto.
Non possibile! Non pu essere! Wansor dice che gli astri seguono le
loro rotte in cielo, come...
E questi restano immobili! Sono sempre nella stessa posizione.
E io ti dico che impossibile.
Che cos' impossibile? E smettetela di ringhiare, fece Sharra, che tornava con un vassoio carico ed un piccolo otre di vino appeso alla spalla.
Porse la cena a Piemur e riempi le coppe.
Piemur sghignazz, mentre allungava le mani verso una costoletta. Bene, mander un messaggio a Wansor. Io dico che un comportamento
maledettamente strano, per tre stelle!
Il cambiamento della brezza svegli il Maestro Arpista. Zair pigol sottovoce, raggomitolato sui cuscini, sopra l'orecchio di Robinton. Era stato
montato uno schermo per proteggere dal sole la testa dell'arpista, ma era
stato il caldo afoso a destarlo.
Una volta tanto, non c'era nessuno seduto accanto a lui per vegliarlo.
Quella tregua gli faceva piacere. Le premure dimostrategli da tutti l'avevano commosso, anche se qualche volta c'era stato il rischio di soffocarlo.
Aveva represso la sua impazienza. Non aveva scelta: era troppo debole e
stanco per opporsi. Quel giorno, c'era un altro piccolo indizio del suo miglioramento: l'avevano lasciato solo. Si godette quella solitudine. Davanti
a lui, il fiocco sbatteva pigramente, e poteva sentire la vela maestra, dietro
- a poppa, si corresse - che frusciava senza vento. Sembrava che solo le
onde dolci spingessero avanti la nave. Le onde, crestate di riccioli di spuma, avevano un ritmo ipnotico, e dovette scuotere bruscamente la testa per
sottrarsi al loro fascino. Alz lo sguardo e non vide altro che acqua da ogni
parte, come al solito. Non avrebbero avvistato la terraferma ancora per
molti giorni, lo sapeva, sebbene il Maestro Idarolan dicesse che stavano
viaggiando veloci, sulla rotta verso Sud-Est, adesso che si erano inseriti
nella Grande Corrente Meridionale.
Il Maestro Pescatore era soddisfatto della spedizione non meno di tutti
gli altri partecipanti. Robinton sbuff fra s, divertito. Tutti, evidentemente, approfittavano della sua malattia.
Su, su, si rimprover: non essere acido. Perch avevi impiegato tanto
tempo a preparare Sebell, se non perch prendesse il tuo posto quando sarebbe divenuto necessario? Per, si chiese sfuggevolmente se Menolly gli
riferiva in modo esatto i messaggi di Sebell. Poteva darsi che lei e Brekke
cospirassero per tenergli nascosti i problemi che gli avrebbero causato preoccupazioni.
Zair gli strusci la testolina morbida contro la guancia. Era il miglior segnalatore di umori che un uomo potesse desiderare. La lucertola di fuoco
conosceva, con un istinto superiore persino alla percezione del suo padrone, l'atmosfera emotiva che circondava Robinton.
Gli sarebbe piaciuto liberarsi da quel languore e utilizzare i giorni del
viaggio... aggiornarsi sugli affari dell'Arte, occuparsi dei canti che aveva
intenzione di scrivere, dei progetti continuamente rimandati che le esigenze immediate gli avevano impedito di portare a termine. Ma Robinton non
aveva pi ambizioni: si accontentava di stare sdraiato sul ponte della nave
del Maestro Idarolan, senza far niente. La Sorella dell'Alba: cos l'aveva
chiamata Idarolan. E questo gli ricord che doveva farsi prestare il cannocchiale del Maestro Pescatore, quella sera. Le Sorelle dell'Alba avevano
qualcosa di strano. Erano visibili, pi in alto di quanto avrebbero dovuto
trovarsi, nel cielo, al crepuscolo e all'alba. Certo, non gli avrebbero permesso di alzarsi all'alba per osservarle. Ma erano visibili soprattutto al
tramonto. Secondo lui, le stelle non dovevano comportarsi in quel modo.
Doveva ricordarsi di mandare un biglietto a Wansor.
Sent Zair muoversi e trillare un affettuoso saluto, prima di udire un passo lieve, dietro di lui. Zair trasmise l'immagine di Menolly.
Non avvicinarti cos furtivamente, le disse, in tono pi infastidito di
quanto intendesse.
Credevo che dormissi.
Dormivo, infatti. Cos'altro ho fatto tutto il giorno? Le sorrise, per attenuare la petulanza delle sue parole.
XVIII
Alla Fortezza della Baia,
il giorno dell'arrivo del Maestro Robinton
15.10.14.
Grazie a tutti quegli artigiani esperti ed a tutte quelle mani premurose,
furono necessari solo undici giorni per completare la Fortezza della Baia,
sebbene gli scalpellini scuotessero la testa nel vedere che il lavoro veniva
un po' affrettato. Altri tre giorni furono dedicati all'interno. Lessa, Manora,
Silvina e Sharra si consultarono a lungo, ed a furia di continui spostamenti
riuscirono a ottenere quella che consideravano una sistemazione efficace non efficiente, disse Sharra a Jaxom con un sorriso malizioso, ma efficace
- dei mobili e degli arredi che continuavano ad affluire, donati dalle Fortezze e dalle Arti e dalle Tenute.
La voce di Sharra cominci ad assumere un tono che sapeva di sofferenza e insieme d'orgoglio. Aveva trascorso la giornata a spacchettare, lavare
e disporre la roba arrivata. Dove sei cascato? chiese a Piemur, notando
che aveva graffi recentissimi sulla faccia e sulle mani.
Ha fatto le cose a modo suo, rispose Jaxom, sebbene avesse anche lui
graffi sul collo e sulla fronte.
Dato che c'era tanta gente per costruire la Fortezza, N'ton, F'nor e F'lar,
appena era possibile, avevano collaborato con Piemur e Jaxom per esplorare il territorio adiacente alla Baia.
In tono piuttosto arrogante, Piemur disse che i draghi dovevano andare
in un posto, prima di poterci tornare passando in mezzo... o almeno avevano bisogno di una visualizzazione abbastanza precisa, trasmessa da qualcuno che c'era stato. Ma lui, con le sue gambe e le quattro zampe di Stupido, doveva essere il primo, in modo che i dragonieri potessero seguirlo. I
dragonieri non badavano a quel commenti un po' sprezzanti, ma l'atteggiamento di Piemur cominciava a dare sui nervi a Jaxom.
Comunque, vennero creati accampamenti temporanei ad un giorno di
volo dalla Fortezza della Baia, lungo un arco amplissimo. Ogni accampamento consisteva di un piccolo rifugio dal tetto di tegole e di una casamatta di pietra per conservarvi le provviste d'emergenza e le coperte di pelliccia. Per tacito accordo, si erano spinti per una distanza di due giorni di
volo in linea retta verso la montagna, e avevano eretto un accampamento
secondario.
Tra poco, a Jaxom non sarebbe pi stato vietato di volare in mezzo. Adesso, gli aveva detto F'lar, doveva solo attendere che il Maestro Oldive gli
facesse un'ultima visita. Poich il Maestro Oldive sarebbe giunto presto
alla Fortezza della Baia per controllare i progressi di Robinton, l'attesa di
Jaxom non sarebbe stata lunga.
E se posso andare in mezzo, potr andarci anche Menolly, disse il giovane.
E perch vorresti aspettare fino a quando Menolly potr andare in mezzo? chiese Sharra con un tono tagliente nella voce, che Jaxom si augur
fosse dovuto alla gelosia.
Sono stati lei e il Maestro Robinton a scoprire questa Baia, lo sai. Jaxom non guardava la Baia, mentre parlava, ma l'onnipresente montagna.
Per mare, disse Piemur, con un certo disprezzo per quel sistema di
viaggiare.
Devo ammettere, Piemur, rispose Sharra dopo averlo fissato per un
lungo attimo, che le gambe venivano usate prima delle ali e delle vele.
Per quanto mi riguarda, sono ben lieta che ci siano altri mezzi per andare
da un posto all'altro. E non un disonore servirsene. Poi si gir e si allontan, mentre Piemur, sbalordito, la seguiva con lo sguardo.
L'incidente rasseren l'atmosfera e Jaxom not, con sollievo, che Piemur
aveva smesso di fare osservazioni pungenti sui dragonieri.
L'esattezza delle carte di Piemur fu confermata dal fatto che, quando la
Grande Corrente Meridionale devi verso terraferma, il Maestro Idarolan
riusc a identificare la sua posizione dai contorni della costa ormai visibile
e ad annunciare l'imminente arrivo della Sorella dell'Alba alla Fortezza
della Baia. Ventidue giorni dopo la partenza da Ista, la nave doppi la punta occidentale della Baia, in una mattina luminosa, e l'evento fu celebrato
da uno speciale, selezionatissimo comitato dei festeggiamenti.
Oldive e Brekke si erano opposti ad un'accoglienza da parte di una grande folla. Era assurdo rovinare gli effetti benefici del viaggio lungo e riposante con le tensioni e le fatiche d'una festa. Perci il Maestro Fandarel
rappresentava le centinaia di maestri e di artigiani che avevano realizzato
la bellissima Fortezza della Baia. Lessa rappresentava tutti i Weyr che con
i loro draghi avevano trasportato uomini e materiale, e Jaxom era il portavoce pi indicato dei Signori delle Fortezze che avevano fornito la manodopera e le provviste.
Quegli ultimi momenti, mentre l'elegante tre alberi avanzava nella Baia
disse, era l'unico capace di muoversi nella piccolissima cambusa della Sorella dell'Alba - annunciarono che il pranzo era pronto, e per poco non
furono travolti dagli ospiti affamati.
Quando nessuno fu pi in grado di mandar gi un boccone e persino
l'Arpista si ridusse a sorseggiare lentamente il vino, cominciarono a formarsi piccoli gruppi: Jaxom, Piemur, Menolly e Sharra da una parte, i marinai per conto loro, e i dragonieri e gli artigiani dall'altra.
Chiss cosa stanno complottando di farci fare, adesso, borbott Piemur in tono acido, dopo aver scrutato le espressioni intense di quelli del
terzo gruppo.
Menolly rise. Sempre le stesse cose, immagino. Robinton ha esaminato
i tuoi rapporti e le tue carte, a bordo, fino a quando ho temuto che consumasse l'inchiostro a furia di guardare. Appoggi il mento sulle ginocchia,
con un sorriso timido. Sebell verr domani con N'ton e il Maestro Oldive. Poi prosegu in fretta, prima che qualcuno potesse fare commenti: A
quanto ho saputo, Sebell, N'ton e F'lar stanno occupandosi della gente di
Toric e del branco dei figli dei proprietari terrieri e dei Signori che arrivano dal Nord. Esploreranno la parte occidentale del continente... la linea
divisoria quel tuo fiume dalle rocce nere, Piemur!
Piemur gemette, contorcendosi drammaticamente sulla sabbia. Che posto! Spero di non vederlo mai pi! Alz un pugno al cielo per sottolineare
la sua decisione. Ho impiegato giorni per trovare una breccia nelle pareti
a picco sull'altra riva, per poterne uscire. E ho dovuto spingere Stupido
nell'acqua e farlo traversare a nuoto. mancato poco che servissimo da
pranzo ai pesci.
E noi, continu Menolly, insieme a F'nor e all'Arpista, esploreremo
questa parte.
Nell'entroterra, spero? chiese brusco Piemur.
Menolly annu. Ho saputo, disse, girando la testa verso i Comandanti
e dei Maestri delle Arti, che forse Idarolan navigher lungo la costa...
Buon pro gli faccia. Io ho camminato abbastanza.
Oh, zitto, Piemur. Nessuno ti ha costretto a...
Oh?
Basta, Piemur, fece spazientito Jaxom. Dunque dobbiamo spingerci
nell'entroterra? Menolly annu di nuovo.
Come ad un segnale, si voltarono in direzione della montagna, sebbene
da quel punto non fosse visibile.
Jaxom sorrise a Menolly. E domani sar qui il Maestro Oldive, quindi
arrivare alla Baia. Dopo la sua venuta, Jaxom non aveva pi potuto restare
solo con Sbarra. Lei lo evitava? Oppure era tutta colpa delle circostanze,
dei lavori per costruire e preparare la Fortezza della Baia per il Maestro
Robinton? Doveva trovare un modo per prendere in disparte Sbarra! Oppure, doveva andare a far visita a Corana!
XIX
Mattina alla Fortezza della Baia
Osservazioni astronomiche a tarda sera
Mattina seguente, scoperta alla Montagna
15.10.15 - 15.10.16.
Quando Jaxom e Piemur si furono alzati a malincuore, la mattina dopo,
Sharra disse loro che l'Arpista s'era levato alle prime luci del giorno, aveva
fatto una nuotata, s'era preparato la colazione e poi si era chiuso nel suo
studio a rimuginare sulle carte ed a prendere appunti. Adesso voleva parlare con loro due, se non avevano nulla in contrario.
Il Maestro Robinton li accolse con un sorriso di comprensione per i loro
movimenti pesanti, conseguenza di una serata molto conviviale. Poi cominci a chiedere spiegazioni sulle ultime aggiunte che avevano apportato
sulla grande carta. Quando ne seppe abbastanza, chiese come fossero giunti a quelle conclusioni. Poi si scost dalla scrivania, giocherellando con il
carboncino. Aveva un'espressione cos indecifrabile che Jaxom cominci a
preoccuparsi delle sue intenzioni.
Uno di voi ha notato, per caso, le tre stelle che noi chiamiamo - erroneamente, potrei aggiungere - le Sorelle dell'Alba?
Jaxom e Piemur si scambiarono un'occhiata.
Hai con te un cannocchiale, signore? chiese Jaxom.
L'Arpista annui. Il Maestro Idarolan ne ha uno a bordo. La tua domanda significa che hai notato che appaiono anche al crepuscolo?
E quando il chiaro di luna abbastanza intenso... aggiunse Piemur.
E sempre nello stesso punto!
Vedo che avete seguito attentamente le lezioni, disse l'Arpista, raggiante. Ora, ho chiesto al Maestro Fandarel se potremmo convincere il
Maestro Wansor a venire qui per qualche giorno. E posso domandarvi perch voi due sogghignate come se aveste mangiato tutte le torte preparate
per una festa?
quanto mi risulta non stato fatto, tu, Jaxom, potrai proseguire in volo su
Ruth per preparare un altro campo, dove ti recherai il giorno dopo, andando in mezzo. E via di seguito.
Mi pare che al Weyr di Fort, disse l'Arpista, fissando Jaxom, ti abbiamo insegnato a osservare e a distinguere dall'alto le formazioni del terreno. Comunque, voglio ricordare a entrambi che, sebbene si tratti di un
lavoro di gruppo, Piemur molto pi esperto, Jaxom, e farai bene a tenerlo
presente, se insorgeranno problemi. E mandatemi ogni sera i rapporti per
questa... disse, battendo la mano sulla carta. Adesso andate, e organizzatevi per l'equipaggiamento ed i viveri. E avvertite le vostre compagne!
Sebbene spiegare la situazione a Sharra e a Menolly e organizzare tutto
richiedesse poco tempo, quel giorno gli esploratori non lasciarono la Fortezza della Baia.
Il Maestro Oldive arriv con N'ton sul dorso di Lioth, e venne accolto
entusiasticamente dall'Arpista, con pi calma da Brekke e Sharra, e con
qualche riserva da Jaxom. Robinton insistette immediatamente per mostrare al Guaritore la sua nuova, bellissima Sede, prima che - come disse lui
stesso - Oldive desse un'occhiata alla sua vecchia carcassa.
Non pu imbrogliare il Maestro Oldive, fece Sharra all'orecchio di Jaxom, mentre guardavano l'Arpista che si aggirava a passo energico, seguito
da Oldive che mormorava elogi. Non ci riuscir mai.
un sollievo, disse Jaxom. Altrimenti l'Arpista verr con noi.
Non in mezzo!
No, verrebbe in groppa a Stupido.
Sbarra rise, ma la sua gaiezza si spense quando videro il Guaritore condurre con fermezza l'Arpista nella sua camera e chiudere la porta.
No, disse Sharra, scuotendo lentamente il capo. Il Maestro Robinton
non ce l'ha fatta a imbrogliare il Maestro Oldive!
Jaxom fu molto lieto di non dover cercare d'imbrogliare il Maestro Guaritore quando tocc a lui farsi visitare. Fu una cosa breve: qualche domanda, poi Oldive gli esamin gli occhi, gli batt sul petto, gli auscult il cuore, e il sorriso compiaciuto bast a dare a Jaxom il verdetto favorevole.
Anche il Maestro Robinton si riprender perfettamente, no, Maestro
Oldive? Jaxom non seppe trattenersi dal chiederlo.
Quando l'Arpista era uscito dalla sua stanza era apparso troppo taciturno
e pensoso, ed il suo passo non era pi tanto elastico. Menolly gli aveva
versato una coppa di vino, e lui l'aveva accettata con un sorriso mesto e un
profondo sospiro.
Certo, il Maestro Robinton si riprender, disse Oldive. molto migliorato. Ma, e il Guaritore alz l'indice sottile, deve imparare a calmarsi, a conservare le energie ed a misurare gli sforzi, o si far venire un altro
attacco. Voi giovani potrete aiutarlo, con le vostre gambe robuste e i vostri
cuori pi forti, senza aver l'aria di limitare la sua attivit.
Lo faremo. Anzi, lo facciamo gi!
Bene. Continuate cos e presto sar guarito completamente. Se non dimenticher la lezione che ha imparato con quell'attacco. Il Maestro Oldive guard dalla finestra aperta, asciugandosi la fronte. Questo posto bellissimo stato un'idea grandiosa. Rivolse a Jaxom un sorriso di complicit. Il caldo fa venire sonno all'Arpista a met della giornata e lo costringe
a riposare. Il panorama allieta gli occhi, e il profumo dell'aria rallegra l'olfatto. Come t'invidio questo posto, Nobile Jaxom!
La bellezza della Fortezza della Baia aveva operato il suo incanto anche
sul Maestro Arpista, perch aveva ritrovato il buon umore prima che Fandarel e Wansor arrivassero da Telgar. La gioia di Robinton raddoppi
quando Fandarel e Wansor gli mostrarono orgogliosamente il nuovo telescopio che per mezzo Giro aveva tenuto occupato il Fabbro delle Stelle.
Lo strumento, un tubo lungo quanto il braccio di Fandarel, e cos grosso
che doveva usare entrambe le mani per cingerlo, era prudentemente chiuso
in una custodia di cuoio, e aveva un bizzarro oculare, che non era situato
dove Jaxom pensava dovesse essere, ma da un lato.
Anche il Maestro Robinton not la variante, e Wansor mormor qualcosa a proposito di riflessione e rifrazione, di oculari e obiettivi, e aggiunse
che secondo lui quello era il sistema migliore per vedere gli oggetti lontani. Sebbene lo strumento trovato nel Weyr di Benden ingrandisse le cose
piccole, i principi fondamentali erano abbastanza simili.
Devo dire che siamo molto soddisfatti di usare il nuovo telescopio alla
Fortezza della Baia, continu Wansor, asciugandosi la fronte: era cos
occupato a spiegare il suo nuovo strumento che non si era neppure ricordato di togliersi gli indumenti da volo in cuoio di wher.
Il Maestro Robinton strizz l'occhio a Menolly e a Sharra; le due ragazze
tolsero al Fabbro delle Stelle quegli indumenti pesanti, mentre lui, quasi
ignaro del loro aiuto, spiegava che quella era la sua prima visita al Continente Meridionale e che, s, naturalmente aveva sentito parlare del comportamento aberrante delle tre stelle chiamate Sorelle dell'Alba. Fino a
tempi recenti aveva attribuito l'anomalia all'inesperienza degli osservatori,
ma adesso che lo stesso Maestro Robinton aveva notato quelle stranezze,
messa a fuoco.
Idarolan stava osservando con il suo cannocchiale. Io vedo solo le Sorelle dell'Alba, allineate come al solito. Come sono sempre state.
Ma non possibile. Sono vicine. Le stelle non sono mai cos vicine.
Sono sempre distanti.
Su, fai dare un'occhiata a me. Il Fabbro quasi saltellava per l'impazienza. Riluttante, Wansor gli cedette il posto, continuando a confermare
l'impossibilit di ci che aveva appena visto.
N'ton, tu sei pi giovane e hai gli occhi pi acuti! Il Pescatore lasci il
cannocchiale al cavaliere bronzeo, che si affrett a sostituirlo.
Io vedo tre oggetti rotondi! annunci Fandarel con voce tonante.
Oggetti metallici rotondi. Artificiali. Non sono stelle, Wansor, disse,
guardando l'angosciato Fabbro delle Stelle. Sono oggetti artificiali!
Robinton spinse da parte il gigantesco Fabbro e guard nell'oculare, soffocando un'esclamazione.
Sono rotonde. Luccicano. Come il metallo. Non come le stelle.
Una cosa sicura, fece in tono irriverente Piemur, nell'improvviso silenzio. Adesso hai trovato le tracce dei nostri antenati nel Sud, Maestro
Robinton.
La tua osservazione esatta, disse l'Arpista, in un tono stranamente
soffocato, cos che Jaxom non cap se cercava di reprimere l'ilarit o la
collera. Ma non questo che avevo in mente io, e lo sai benissimo!
Tutti ebbero la possibilit di guardare con lo strumento di Wansor, perch quello del Maestro Idarolan non era abbastanza potente. Tutti concordarono con il giudizio di Fandarel: le cosiddette Sorelle dell'Alba non erano stelle. Era egualmente indiscutibile che si trattava di oggetti metallici
rotondi, apparentemente librati nel cielo in posizione stazionaria. Persino
le lune volgevano facce diverse verso Pern, durante i loro cicli regolari.
F'lar, Lessa e F'nor furono invitati ad accorrere prima che finisse l'apparizione serale delle Sorelle dell'Alba. L'irritazione di Lessa per quella convocazione precipitosa svan appena vide il fenomeno. F'lar e F'nor monopolizzarono lo strumento per tutto il breve tempo durante il quale gli strani
oggetti rimasero visibili nel cielo che si oscurava lentamente.
Quando notarono che Wansor stava tracciando equazioni sulla sabbia,
Jaxom e Piemur si affrettarono a portargli una tavola e il necessario per
scrivere. Il Fabbro delle Stelle scribacchi furiosamente per qualche minuto, poi studi il risultato ottenuto come se presentasse un enigma ancora
pi sconcertante. Frastornato, chiese a Fandarel e a N'ton di controllare i
vera natura delle Sorelle dell'Alba, almeno sino a quando Wansor e gli altri
esperti non avessero avuto la possibilit di studiare il fenomeno e di pervenire ad una conclusione che non allarmasse la gente. C'erano gi stati abbastanza traumi negli ultimi tempi, aveva commentato F'lar. Qualcuno
poteva vedere un pericolo in quegli innocui oggetti celesti, qualcosa di
simile alla Stella Rossa.
Pericolo? aveva esclamato Fandarel. Se quelle fossero pericolose, ce
ne saremmo accorti da parecchi Giri.
F'lar si era dichiarato d'accordo ma, poich tutti erano condizionati a
credere che le catastrofi venivano dagli oggetti celesti, era meglio essere
prudenti.
F'lar s'era detto disposto a inviare altri uomini da Benden, per collaborare alle ricerche. Secondo il Comandante del Weyr, era pi importante che
mai scoprire che cosa nascondeva quella terra.
Mentre Jaxom si stendeva sulla coperta, cerc di non irritarsi troppo al
pensiero di un'altra invasione nella Fortezza della Baia, proprio quando
aveva cominciato a sperare che lui e Sharra avrebbero potuto restare un po'
soli.
Sharra l'aveva evitato? Oppure la colpa era delle circostanze? Per esempio, l'arrivo prematuro di Piemur alla Fortezza della Baia? Le preoccupazioni per la salute del Maestro Robinton, la necessit di esplorare che li
aveva lasciati esausti, l'arrivo di mezzo Pern per completare la Sede per
l'Arpista, poi la sua venuta, e adesso questo! No, Sharra non l'aveva evitato. Sembrava... ecco. La bella, ricca risata, d'un tono pi bassa di quella di
Menolly, il viso spesso nascosto dalle ciocche dei capelli scuri che continuavano a sfuggire al nastro ed ai fermagli...
Jaxom si augur, fervidamente, che la Fortezza della Baia non venisse di
nuovo invasa... un desiderio che non poteva realizzarsi perch lui non aveva alcun potere su ci che doveva accadere in quel luogo. Lui era il Signore di Ruatha, non della Baia. Se quel posto apparteneva a qualcuno, apparteneva al Maestro Robinton ed a Menolly, che l'avevano scoperto grazie
alla tempesta.
Jaxom sospir: gli rimordeva la coscienza. Il Maestro Oldive l'aveva dichiarato completamente guarito dai postumi della testa-di-fuoco. Quindi
poteva andare in mezzo. Lui e Ruth potevano tornare alla Fortezza di Ruatha. E avrebbe dovuto tornarci, a Ruatha. Ma non voleva... e non soltanto
per Sharra.
Non c'era bisogno di lui, a casa. Lytol continuava a governare la Fortez-
za come aveva sempre fatto. Ruth non era necessario per combattere i Fili,
n a Ruatha n al Weyr di Fort. Benden s'era mostrato conciliante, ma F'lar
aveva fatto capire chiaramente che il drago bianco ed. il giovane Signore
di Ruatha non dovevano correre rischi.
Ma, e Jaxom se ne rese conto all'improvviso, nessuno gli aveva vietato
di partecipare alle esplorazioni. Anzi, nessuno gli aveva detto di ritornare a
Ruatha.
Si consol un po' a quel pensiero, anche se non era per nulla piacevole
l'idea che l'indomani F'lar avrebbe mandato altri cavalieri... cavalieri dai
draghi in grado di volare pi lontano e pi velocemente del suo Ruth, cavalieri che avrebbero potuto raggiungere la montagna prima di lui. Forse
avrebbero scoperto le tracce che Robinton sperava esistessero nell'interno
del Continente Meridionale. E forse avrebbero visto anche loro, in Sharra,
la bellezza e il dolce calore umano che attraevano lui.
Si rigir di nuovo sul letto, cercando una posizione pi comoda per addormentarsi. Forse il programma stabilito da Robinton per lui, Sharra, Menolly e Piemur non avrebbe subito modificazioni. Come Piemur ricordava
continuamente a tutti, i draghi andavano benissimo per i sorvoli, ma per
conoscere davvero un territorio bisognava percorrerlo a piedi. F'lar e Robinton, forse, avrebbero incaricato i dragonieri di esplorare, coprendo un
territorio il pi possibile vasto e lasciando che loro quattro proseguissero
fino alla montagna.
E poi, finalmente, Jaxom ammise di fronte a se stesso che voleva essere
il primo a raggiungere quella montagna! Il cono perfettamente geometrico
l'aveva attratto alla baia quando era malato e febbricitante, aveva dominato
le sue ore di veglia e s'era insinuato drammaticamente nei suoi sogni. Voleva essere il primo ad arrivarci, anche se quell'aspirazione era irrazionale.
Si addorment, ancora perduto in quelle riflessioni. E nei suoi sogni
riapparvero le scene sfocate e sovrapposte: la montagna erutt di nuovo, e
un intero fianco si schiant, vomitando rocce fiammeggianti rossoarancioni e fiumi di lava ardente. Ancora una volta, Jaxom fu un fuggitivo
impaurito ed un osservatore spassionato. Poi la muraglia rossa prese ad
avvicinarsi, e lui ne sent sui piedi l'alito rovente...
Si svegli. Il sole sorgente gettava i raggi obliqui fra gli alberi, accarezzandogli il piede destro che spuntava dalla coperta leggera. Il sole sorgente!
Jaxom cerc mentalmente Ruth. Il drago riposava ancora nella radura
del vecchio rifugio, dove era stata scavata una conca nella sabbia apposta
per lui.
Jaxom guard Piemur che dormiva raggomitolato, con le mani sotto la
guancia destra. Si alz, apr la porta senza far rumore e, tenendo i sandali
in mano, and in cucina in punta di piedi. Ruth si mosse, scomodando un
paio di lucertole di fuoco che gli dormivano sulla schiena, quando lui gli
pass davanti. Jaxom si ferm, colpito. Fiss Ruth, poi le lucertole di fuoco. Nessuna di quelle che stavano annidate addosso al suo amico portava i
contrassegni colorati. Doveva chiedere a Ruth, quando si fosse svegliato,
se le lucertole di fuoco meridionali dormivano sempre con lui. Se era cos,
allora i sogni potevano essere quelli delle lucertole... antichi ricordi riesumati dalla presenza degli uomini. La montagna! No, da quella parte si
scorgeva ad occhio nudo un cono perfetto, non deturpato dall'eruzione.
Appena fu sceso sulla spiaggia, Jaxom alz gli occhi per vedere se riusciva a scorgere le Sorelle dell'Alba. Ma era gi troppo tardi per assistere
alla loro apparizione mattutina.
I due telescopi - quello di Wansor scrupolosamente coperto di pelli di
wher per proteggerlo dalla rugiada, e quello di Idarolan nella custodia di
pelle - erano ancora montati sui supporti. Sorridendo dell'inutilit della sua
azione, Jaxom non seppe resistere alla tentazione di scoprire il telescopio
di Wansor e di scrutare il cielo. Maneggi con delicatezza lo strumento e
guard verso Sud-Est, in direzione della montagna.
Nei suoi sogni, il cono era esploso. E la montagna aveva due versanti.
Decidendosi all'improvviso, tolse il cannocchiale del Pescatore dalla custodia. Sebbene quello di Wansor desse una definizione maggiore, non
poteva azzardarsi a regolarne il fuoco. E poi, quello di Idarolan offriva un
ingrandimento sufficiente per i suoi scopi, anche se non poteva mostrare i
guasti che Jaxom quasi sperava di poter vedere. Pensosamente, abbass lo
strumento. Adesso lui poteva andare in mezzo. E poi, il Maestro Robinton
gli aveva ordinato di esplorare la terra del Sud. E soprattutto, lui voleva
arrivare per primo a quella montagna!
Rise. Quell'impresa non era pericolosa quanto la restituzione dell'uovo.
Lui e Ruth potevano andare in mezzo e tornare prima che qualcuno, alla
Fortezza della Baia, si accorgesse delle sue intenzioni. Stacc il cannocchiale dal supporto. Ne avrebbe avuto bisogno. Quando lui e Ruth fossero
stati in volo, avrebbe dovuto scrutare attentamente la montagna per trovare
un punto dove Ruth potesse trasferirsi passando in mezzo.
Si gir di scatto, arretrando per lo stupore. Piemur, Sharra e Menolly erano l, e l'osservavano.
Di', Nobile Jaxom, che cosa hai guardato con il cannocchiale del Pescatore? Una montagna, forse? chiese Piemur, mostrando tutti i denti in un
gran sorriso soddisfatto.
Sulla spalla di Menolly, Bella pigol.
Ha visto abbastanza? chiese Menolly a Piemur, senza badare a Jaxom.
Direi!
Non poteva avere intenzione di andarci senza di noi, vero? chiese
Sharra.
Lo guardavano tutti con espressioni ironiche.
Ruth non pu portare quattro persone.
Siete tutti magri. Potrei farcela, disse Ruth.
Sharra rise, si copr la bocca e gli punt contro un indice accusatore.
Scommetto che hai ragione. Menolly non distolse gli occhi dalla faccia di Jaxom. Credo sia meglio che tu abbia un aiuto in questa impresa.
Sottoline le ultime due parole in tono significativo.
Questa impresa? fece eco Piemur, attento come al solito a tutte le
sfumature.
Jaxom strinse i denti, guardando severamente la giovane Arpista. Sei
sicuro di poter portare quattro persone? chiese a Ruth.
Il drago arriv sulla spiaggia, con gli occhi che brillavano per l'eccitazione.
Ho dovuto volare normalmente per molti giorni. Quindi sono diventato
fortissimo. Nessuno di voi pesante. La distanza non grande. Andiamo a
vedere la montagna?
Ruth, evidentemente, ben disposto, disse Menolly. Ma se non ci
sbrighiamo a muoverci... Indic la Fortezza. Vieni, Sharra, andiamo a
prendere le tenute di volo.
Dovr montare le cinghie di sicurezza per quattro.
E allora fallo. Menolly e Sharra corsero via.
C'erano corde da caccia a portata di mano, e Jaxom e Piemur avevano
finito di sistemarle quando le ragazze tornarono con le giubbe ed i caschi.
Jaxom prese il cannocchiale del Pescatore e si ripromise mentalmente che
sarebbero tornati cos presto che Idarolan non avrebbe avuto il tempo di
accorgersi della sparizione.
Ruth dovette fare un sforzo per sollevarsi dalla spiaggia, ma una volta in
aria, assicur a Jaxom che volava senza fatica. Gir verso Sud-Est, mentre
Jaxom metteva a fuoco il picco lontano. Neppure dall'alto riusciva a notare
squarci nel cono. Abbass poco a poco il cannocchiale fino a quando scor-
infatti, guardava nella loro direzione con occhi turbinanti. Jaxom vide,
insieme a Canth, Lioth, Monarth e atri due bronzei di Benden che a prima
vista non riconosceva.
S, voler attraverso la vostra formazione, disse Ruth, rispondendo alle
parole che Jaxom non poteva udire. Come ho sempre fatto. Ho masticato
abbastanza pietre per fiammeggiare. I Fili sono vicini alla Baia.
Protese la testa verso Jaxom che gli balz sul collo, sollevato al pensiero
che l'imminenza della Caduta dei Fili procrastinasse lo sconto con F'nor o
N'ton. Eppure, pens Jaxom, lui non era in torto.
Abbiamo fatto quello che ci ha detto di fare l'Arpista, comment Ruth
prendendo il volo. Nessuno ci ha detto di non volare alla montagna, oggi.
Sono contento che l'abbiamo fatto. Non sar pi turbato dai sogni, adesso
che ho visto quel posto. Poi aggiunse, un po' stupito: Brekke pensa che tu
non sia abbastanza forte per combattere i Fili il primo giorno che sei stato
autorizzato ad andare in mezzo. Devi dirmelo, se ti stanchi!
Dopo quelle parole, niente avrebbe potuto indurre Jaxom a confessarsi
stanco, anche se avessero dovuto volare per tutte le quattro ore della Caduta. Incontrarono i Fili tre baie pi ad Est. Li incontrarono e li distrussero.
Ruth e Jaxom volteggiavano al di sopra, al di sotto e in mezzo agli altri
cinque che procedevano in formazione triangolare. Jaxom si augur che
Piemur avesse messo al sicuro Stupido. Dopo un momento, Ruth rifer che
Farli diceva che il corridore era sotto il portico, e lei era pronta a bruciare i
Fili che si avvicinassero alla Fortezza.
Mentre volteggiavano sulla Baia, Jaxom not che gli alti alberi della Sorella dell'Alba parevano sprizzare fiamme, e poi cap che dovevano essere
le altre lucertole di fuoco, impegnate a proteggere la nave. E sembrava che
fossero parecchie. Le lucertole meridionali erano accorse in aiuto di quelle
contrassegnate? Avevano deciso, per qualche loro ragione, di aiutare gli
uomini?
Non ebbe tempo di porsi altre domande, nell'attivit frenetica del combattimento. Era stanchissimo, quando la pioggia argentea si dissolse e
Canth lanci l'ordine del ritorno, Ruth gir verso Est, e Jaxom vide F'nor
segnalare Ben fatto. Poi tornarono planando alla Baia.
Jaxom fece atterrare Ruth nella parte pi stretta della spiaggia occidentale, per lasciare spazio ai draghi pi grandi. Scivol dal dorso del bianco,
battendogli la mano sul collo sudato, e starnuti quando il puzzo della pietra
focaia lo invest. Ruth diede un colpetto di tosse.
Divento sempre pi bravo a masticare. Non mi rimasta pi fiamma.
Poi alz la testa, guardando Canth che era atterrato vicino a loro. Perch
F'nor irritato? Abbiamo volato bene. Non ci sfuggito neppure un Filo.
Gir la testa verso il suo cavaliere e cominci a roteare gli occhi in cui
apparivano guizzi gialli. Non capisco. Sbuff, ed i fumi della pietra focaia
fecero tossire Jaxom.
Jaxom! Voglio parlarti! F'nor si avvicin a grandi passi, slacciandosi
la giubba e togliendosi il casco con gesti bruschi e rabbiosi.
S?
Dov'eravate andati, tutti quanti, stamattina? Perch siete scomparsi
senza informare nessuno? E tu, perch sei arrivato quando mancava poco
alla Caduta dei Fili? Avevi dimenticato che era prevista per oggi?
Jaxom fiss F'nor. Aveva la faccia soffusa di collera e di stanchezza. Lo
stesso freddo furore che era esploso in Jaxom quel lontano giorno, nella
sua Fortezza, cominci a invaderlo. Raddrizz le spalle e alz la testa. Poteva guardare F'nor negli occhi, un particolare di cui non si era mai accorto. Non doveva permettersi di perdere la calma come aveva fatto quella
mattina a Ruatha.
Eravamo pronti ad affrontare i Fili quando sono caduti, cavaliere marrone, rispose con calma. Il mio dovere, come dragoniere, era proteggere
la Fortezza della Baia. L'ho fatto. stato un piacere e un onore volare con
Benden. S'inchin, leggermente, ed ebbe la soddisfazione di vedere che la
collera di F'nor cedeva il posto allo stupore. Sono sicuro che gli altri, nel
frattempo, avranno gi riferito al Maestro Robinton quello che abbiamo
scoperto stamattina. Tu vai in acqua, Ruth. Sar lieto di rispondere a tutte
le tue domande, F'nor, dopo che avr pulito il mio drago. Rivolse a F'nor,
che lo fissava con sincero sbalordimento, un secondo inchino, poi si tolse i
pesanti indumenti da volo, tenendo solo i calzoni corti, pi adatti a quel
clima.
F'nor lo stava ancora fissando quando lui corse a tuffarsi in acqua, emergendo accanto al suo amico bianco che sguazzava allegramente.
Ruth si gir, lanciando un getto d'acqua: gli occhi velati da un paio di
palpebre brillavano verdi, appena al di sotto della superficie.
Canth dice che F'nor confuso. Cos'hai detto, per confondere un cavaliere marrone?
Quello che non si aspettava di sentire da un cavaliere bianco. Non posso lavarti, se continui a rigirarti cos.
Sei arrabbiato. Mi strapperai la pelle se strofini cos forte.
Sono arrabbiato, ma non con te.
F'nor?
Abbiamo avuto uno scambio... di opinioni.
Ci credo, a giudicare dal modo in cui protestava Brekke Le ho detto
che ti eri ripreso perfettamente, mentre lei era via. Si comportava come se
ti fossi alzato dal letto di morte per andare a combattere i Fili! Sharra
sbuff, sprezzante.
Jaxom si sporse sopra la schiena di Ruth, sorridendole, pensando quanto
era graziosa, con quegli occhi maliziosi ed il viso imperlato dalle gocce
d'acqua spruzzate dai movimenti di Ruth. Sharra alz gli occhi verso di lui,
con aria interrogativa.
Abbiamo visto davvero quello che ho creduto di vedere stamattina,
Sharra?
Sicuro! Lei gli punt contro la spazzola, con aria severa. Ed una
fortuna per te che ti abbiamo accompagnato e possiamo testimoniare, perch non penso che nessuno l'avrebbe creduto, se fossi stato tu solo a raccontarlo. S'interruppe, ed i suoi occhi ripresero a brillare. Non sono del
tutto sicura che ci credano, del resto.
Chi che non ci crede?
Il Maestro Robinton, il Maestro Wansor e Brekke. Non mi stavi ascoltando?
No, fece lui, con un sorriso. Ti stavo guardando.
Jaxom!
Il giovane rise nel vederla arrossire.
Ho un prurito tremendo dove tu mi stai appoggiato addosso, Jaxom.
Ecco, vedi? disse Sharra, battendogli le setole della spazzola sulla
mano. Stai trascurando Ruth in modo vergognoso.
Come fai a sapere che Ruth mi parlava?
Ti si legge sempre in faccia.
Ehi, dove va la Sorella dell'Alba? chiese Jaxom, notando la nave che
puntava al largo a vele spiegate.
A pesca, naturalmente. Le Cadute dei Fili attirano sempre branchi di
pesci. E la nostra scappata di questa mattina far accorrere qui orde di gente. Ce ne vorr, di pesce, per sfamare tutti.
Jaxom gemette, chiuse gli occhi e scosse il capo, sgomento.
Questa.. Sharra fece una pausa, per conferire maggiore enfasi alle sue
parole, la punizione per la gita non autorizzata di stamane.
Finirono entrambi in acqua, quando Ruth schizz fuori inaspettatamente.
Ruth!
Arrivano i miei amici! Il drago bianco lanci grida di gioia e Jaxom, con
gli occhi che bruciavano per il tuffo nell'acqua salmastra, vide una mezza
squadriglia di draghi apparire nel cielo.
Ci sono Ramoth e Mnementh, Tiroth, Gyamath, Branth, Orth...
Tutti i Comandanti dei Weyr, Sharra!
Lei stava sputando l'acqua che aveva inghiottito.
Magnifico! Non sembrava per nulla soddisfatta. La naia spazzola!
E cominci a guardarsi intorno per cercarla.
E Path, Golanth, Drenth e lui sul nostro drago da guardia!
Anche Lytol! Stai fermo, Ruth. Dobbiamo ancora finire di pulirti la coda.
Devo andare a salutare i miei amici, ribatt Ruth, sottraendo la coda alla
stretta di Jaxom per sollevarsi a sedere e modulare un saluto al secondo
gruppo di dragonieri apparsi sopra la Baia.
Lui non sar pulito, disse Sharra con una certa asprezza, cominciando
a torcersi i lunghi capelli per asciugarli. Ma io s!
Anch'io sono abbastanza pulito. E poi, anche i miei amici vorranno fare
il bagno.
Non sperare in un'altra nuotata, Ruth. Sar una giornata piena!
Jaxom, sei riuscito almeno a mangiare qualcosa? chiese Sharra.
Quando lui scosse il capo, lo prese per mano. Vieni, presto, prima che
qualcuno ci blocchi.
Jaxom si sofferm sulla spiaggia appena il tempo sufficiente per recuperare la tenuta di volo, poi corsero entrambi su per il vecchio sentiero, verso
la cucina della Fortezza della Baia. Sharra lanci un esagerato sospiro di
sollievo, vedendo che la cucina era deserta. Gli ordin di sedersi, port una
tazza di klah e gli serv frutta affettata e crema di cereali, versandola dalla
pentola che stava in caldo in un angolo del focolare.
Udirono i richiami e le esclamazioni dei nuovi arrivati, e la voce baritonale di Robinton che dominava il frastuono, lanciando saluti dal portico.
Jaxom fece per alzarsi dalla panca, inghiottendo un altro boccone, ma
Sharra lo trattenne.
Ti troveranno anche troppo presto. Mangia!
Ruth sulla spiaggia. All'improvviso si sent la voce di Lytol. Ma
non vedo Jaxom...
So che qui in giro... cominci Robinton.
Una saetta bronzea sfrecci nella cucina, cinguett e schizz via.
l dentro, Lytol, in cucina, disse Robinton con una risata.
Quasi quasi do ragione a Lessa, fece Jaxom con un borbottio disgustato. Pesc una cucchiaiata dalla ciotola e se la cacci in bocca. Dovette alzarsi e asciugarsi le labbra in fretta, mentre Lytol entrava a grandi passi.
Chiedo scusa, signore, mormor il giovane a bocca piena. Non avevo fatto colazione!
Lytol si ferm, scrutandolo con tanta intensit che Jaxom sorrise d'imbarazzo. Si chiese se il suo tutore sapeva gi della sua escursione mattutina.
Stai molto meglio di quando ti ho visto l'ultima volta, ragazzo. Buongiorno a te, Sharra. La salut con distratta cortesia, poi venne avanti e
strinse con forza il braccio di Jaxom. Si scost con un sorriso. Sei abbronzato, e in ottima forma. Dunque, che guaio hai combinato oggi?
Combinato? Io? No, signore. Jaxom non seppe trattenere un sogghigno. Lytol era soddisfatto, non irritato. Quella montagna era l da un pezzo. Non l'ho combinata io. Ma volevo vederla per primo da vicino.
Jaxom! Era impossibile ignorare il muggito dell'Arpista.
Signore?
Vieni qui, Jaxom!
Nelle ore seguenti, Jaxom si rallegr che Sharra avesse pensato a fargli
fare colazione. Non ebbe pi tempo per mangiare. Dal momento in cui
entr nella grande Sala, i Comandanti dei Weyr ed i Maestri delle Arti
cominciarono a tempestarlo di domande. Piemur s'era dato parecchio da
fare, durante la Caduta, perch il Maestro Robinton aveva gi completato
uno schizzo del versante sudorientale della montagna per mostrarlo ai visitatori increduli, ed una mappa approssimativa, su scala ridotta, di quella
zona del Continente Meridionale. Dal modo quasi ritmico con cui Menolly
descriveva la loro escursione, Jaxom comprese che aveva gi ripetuto molte volte quel racconto.
Della seduta, Jaxom ricord soprattutto il suo rammarico per il Maestro
Arpista che non poteva andare a vedere personalmente la montagna. Ma,
se Jaxom avesse atteso fino a quando Oldive avesse autorizzato Robinton a
volare in mezzo...
So che bai appena finito di combattere i Fili, Jaxom, ma se potessi trasmettere la visualizzazione a Mnementh...
N'ton scoppi a ridere, additando Jaxom. Guarda la sua espressione,
F'lar: ha intenzione di guidarci lui. Lascialo fare!
E cos, Jaxom torn a indossare la tenuta di volo ancora umida di sudore
e svegli Ruth che si rosolava al sole. Il drago bianco si dichiar piuttosto
Anch'io!
Jaxom!
Al grido di Mirrim, Sharra si affrett a ritrarsi.
Jaxom la prese per mano e corse insieme a lei verso la Fortezza, e non la
lasci quando entrarono nella grande Sala.
Ho dormito un pomeriggio o un giorno intero? le chiese sottovoce
quando vide mappe, carte, schizzi e diagrammi fissati alle pareti e appoggiati sui tavoli.
L'Arpista, che voltava loro le spalle, stava curvo sul lungo tavolo da
pranzo. Piemur era occupato a disegnare qualcosa; Menolly guardava l'oggetto che assorbiva l'attenzione dell'Arpista, e Mirrim stava in disparte,
irritata. Numerose lucertole di fuoco curiosavano dall'alto delle travi. Di
tanto in tanto, una sfrecciava fuori dalla stanza e un'altra entrava dalla finestra a prenderne il posto. Il profumo del pesce arrostito riempiva l'aria,
portato dalla brezza marina che cominciava ad alleviare il caldo.
Brekke s'infurier con noi, disse Jaxom a Sharra.
Con noi? Perch? Lo stiamo tenendo occupato con un compito sedentario.
Finiscila di borbottare, Sharra. Jaxom, vieni qui e aggiungi la tua parte
a quello che mi hanno detto gli altri, fece Robinton, girandosi per guardarli, accigliato.
Signore, Piemur, Menolly e Sharra hanno esplorato molto pi di me.
S, ma loro non hanno Ruth che comunica con le lucertole di fuoco.
Credi che possa aiutarci a districare la confusione delle loro immagini contrastanti?
Sar ben lieto di aiutarti, Maestro Robinton, disse Jaxom. Ma temo
che tu domandi a Ruth e alle lucertole di fuoco pi di quanto possano fare.
Robinton si raddrizz. Vuoi spiegarti?
chiaro che le lucertole di fuoco sembrano condividere tutte le esperienze violente come... Jaxom tese il braccio in direzione della Stella
Rossa, senza nominarla, e la caduta di Canth; e adesso, naturalmente, la
montagna. Ma sono tutti avvenimenti eccezionali... non la normalit quotidiana.
Eppure hai trovato D'ram qui, nella Baia, grazie a loro, disse l'Arpista.
stata una fortuna. Se avessi chiesto per prima cosa se avevano visto
uomini, non avremmo mai ottenuto una risposta, ribatt Jaxom con un
sorriso un po' ironico.
Arti. Se riuscirai a ottenere che Ruth metta a fuoco quelle visioni disparate,
forse potremo identificare quali tumuli erano importanti, basandoci sul
numero delle persone che ne uscivano.
Io non posso recarmi sul Pianoro per esplorare personalmente, ma
niente impedisce al mio cervello di suggerire quello che farei, se potessi
andarci.
Noi saremo le tue mani e le tue gambe, promise Jaxom.
E loro saranno i tuoi occhi, aggiunse Menolly, indicando le lucertole
di fuoco posate sulle travi.
Sapevo che l'avreste pensata come me, disse l'Arpista, sorridendo con
affetto.
Quando vuoi che proviamo? chiese Jaxom.
Domani troppo presto? chiese Robinton in tono lamentoso.
Per me va benissimo. Piemur, Menolly, Sharra, avr bisogno di voi e
delle vostre lucertole di fuoco!
Potrei venire anch'io, disse Mirrim.
Jaxom not l'espressione chiusa di Sharra e comprese che neppure lei
avrebbe gradito la presenza di Mirrim.
Non credo che andrebbe bene, Mirrim. Path spaventerebbe le lucertole
meridionali.
Oh, non dire sciocchezze, Jaxom, ribatt Mirrim, rifiutando quell'argomentazione.
Ha ragione lui, Mirrim. Guarda nella Baia, adesso. Non c' una sola lucertola di fuoco che non sia contrassegnata, fece Menolly. Sparirebbero
tutte appena vedessero un drago che non fosse Ruth.
ridicolo. Io ho tre delle lucertole di fuoco meglio addestrate di
Pern...
Devo dichiararmi d'accordo con Jaxom, disse l'Arpista, sorridendo
con aria di scusa alla dragoniera di Benden. E anche se devo ammettere
che le tue sono senza dubbio le lucertole di fuoco meglio addestrate di
Pern, non abbiamo il tempo necessario per lasciare che le meridionali si
abituino a Path.
Non c' bisogno che Path si faccia vedere...
Mirrim, ormai deciso, disse con fermezza Robinton, senza pi sorridere.
Bene, allora chiaro. Poich qui non c' bisogno di me... Mirrim usc.
Jaxom not che l'Arpista la seguiva con lo sguardo, e si sent imbarazzato da quella scena. Si accorse che anche Menolly era turbata.
Jaxom accett con entusiasmo, imitato dalle due ragazze, e mentre F'nor
si lagnava scherzosamente di essere stato abbandonato, corsero verso la
spiaggia. Jaxom riusc ad afferrare la mano di Menolly mentre Sharra e
Piemur si precipitavano oltre la curva.
Menolly, come ha fatto il Maestro Robinton a saperlo?
La giovane Arpista smise di ridere, ed i suoi occhi si oscurarono.
Non gliel'ho detto io, Jaxom. Non stato necessario. Non so quando
l'abbia capito. Ma tutto indicava te.
E come?
Menolly enumer le ragioni sulla punta delle dita. Tanto per cominciare, doveva essere stato un drago a riportare l'uovo. Era l'unico modo. Preferibilmente un drago che conoscesse benissimo il Terreno della Schiusa di
Benden. Il drago doveva essere guidato da qualcuno che desiderava ardentemente recuperare l'uovo, e che era in grado di trovarlo. Quell'ultima
precisazione sembrava la pi importante. Molti altri capiranno che sei
stato tu, adesso.
Perch proprio adesso?
Non stato qualcuno del Weyr Meridionale a restituire l'uovo di Ramoth. Menolly sorrise a Jaxom e gli diede uno schiaffetto affettuoso sulla
guancia. Mi sono sentita cos fiera di te, quando ho capito che eravate
stati tu e Ruth! E ancora pi fiera perch non avete fatto chiasso. Ed era
cos importante che in quel momento Benden credesse che un cavaliere del
Weyr Meridionale si fosse pentito e avesse restituito l'uovo di Ruth...
Ehi, Jaxom, Menolly, venite! Il ruggito di Piemur li distrasse.
Facciamo a chi arriva prima? chiese Menolly, voltandosi e correndo
verso la spiaggia.
Non poterono nuotare molto a lungo. Riapparve la nave del Maestro Idarolan, con il vessillo azzurro annunciante un'ottima pesca che sventolava
sull'albero maestro. Brekke li chiam per aiutarla a sbuzzare un numero di
pesci sufficiente per il pasto serale. Non sapeva con esattezza quanti di
coloro che adesso si trovavano sul Pianoro sarebbero tornati alla Fortezza
della Baia per cena, ma il pesce gi cotto poteva servire per gli involtini
del giorno dopo, annunci, ignorando allegramente le proteste. Mand
Mirrim a portare le provviste a N'ton ed al Maestro Wansor, che intendevano effettuare osservazioni serali di quelle che Piemur chiamava con
scherzosa irriverenza le Sorelle dell'Alba, del Crepuscolo e della Mezzanotte.
E cosa scommetti che Mirrim cercher di restar l tutta notte, per sco-
stelle. Queste devono essere Path e Mirtini che ritornano. Omaggi a tutti.
T'illuminer la strada, N'ton, si offr Jaxom, prendendo una lampadacesto e togliendo lo schermo.
Quando furono piuttosto lontani dagli altri, N'ton si gir verso Jaxom.
Questo di tuo gradimento, eh, Jaxom? Pi che volare docilmente con la
squadriglia delle regine.
Non l'ho fatto apposta, N'ton, disse Jaxom, ridendo. Volevo solo vedere la montagna prima che lo facesse qualcun altro.
Non stata un'ispirazione, questa volta?
Un'ispirazione?
N'ton gli pass amichevolmente un braccio intorno alle spalle, ridacchiando. No, immagino che l'ispirazione sia venuta dalle immagini delle
lucertole di fuoco.
La montagna?
N'ton gli batt la mano sulla spalla. Bravo!
Videro la massa scura di un drago posarsi sulla spiaggia, poi due dischi
fosforescenti, quando Lioth gir la testa verso di loro.
Un drago bianco avvantaggiato, di notte, disse N'ton, indicando
Ruth, visibile a poca distanza dal bronzeo.
Sono contento che tu sia venuto. Ho prurito in un punto dove non riesco
a grattarmi, disse Ruth.
Vuole che mi occupi di lui, N'ton.
Allora lasciami il cesto; poi lo dar a Mirrim, in modo che possa arrivare fino alla punta.
Si separarono e Jaxom and a occuparsi di Ruth. Sent N'ton salutare
Mirrim: le loro voci giungevano lontane, nel silenzio della notte.
Certo che Wansor sta benone, disse Mirrim, in tono stizzito. Tiene
gli occhi incollati a quel suo cilindro. Non ha notato il mio arrivo, non ha
mangiato quello che gli ho portato, non si accorto che sono ripartita. E
inoltre, fece una pausa e trasse un profondo respiro, Path non ha fatto
scappare per la paura le lucertole meridionali.
E perch avrebbe dovuto farle scappare?
Non mi permesso di andare sul Pianoro, quando Jaxom e gli altri cercheranno di convincere le lucertole meridionali a spiegarsi in modo sensato.
In modo sensato? Oh, s: per vedere se Ruth riesce a chiarire le immagini delle lucertole di fuoco. Beh, io non me la prenderei, Mirrim. Ci sono
tante altre cose che puoi fare.
Almeno il mio drago non un nano asessuato, buono solo a far comunella con le lucertole di fuoco!
Mirrim!
Jaxom sent la freddezza del tono di N'ton; sembrava echeggiare il gelo
che lui sentiva nelle viscere. Il commento petulante di Mirrim gli risuon
all'infinito nelle orecchie.
Sai benissimo quello che voglio dire, N'ton...
Era tipico di Mirrim, pens Jaxom, non far caso all'avvertimento del tono di N'ton.
Dovresti saperlo, continu lei, con la foga dell'irritazione. Non sei
stato tu a dire a F'nor e a Brekke che dubitavi che Ruth si sarebbe mai accoppiato? Dove vai, N'ton? Credevo che andassi...
Tu non pensi mai, Mirrim!
Cosa c', N'ton? L'improvviso panico di Mirrim serv a consolare un
po' Jaxom.
Non smettere, disse Ruth. Mi fa ancora prurito.
Jaxom? Il richiamo di N'ton era sommesso, rassicurante, ma giungeva
da lontano.
Jaxom? grid Mirrim. Oh, no! Poi Jaxom la sent correre via, vide
il movimento sussultante della lampada-cesto, la ud piangere. Era tipico di
quella ragazza: prima parlava, poi rifletteva, e piangeva per giornate intere.
Adesso gli avrebbe ronzato intorno pentita, facendogli venir voglia di andare in mezzo per l'insistenza con cui avrebbe cercato di farsi perdonare.
Jaxom! N'ton era ansioso.
S, N'ton? Jaxom continu a grattare diligentemente la spina dorsale
di Ruth, chiedendosi perch il crudele commento di Mirrim non gli bruciava come sarebbe stato logico. Nano asessuato! Quando vide N'ton avvicinarsi a grandi passi, prov uno strano senso di sollievo. Il ricordo dei cavalieri in attesa che la verde di Fort si accoppiasse gli balen nella mente. S,
aveva creduto, allora, che Ruth si mostrasse disinteressato. Rimpiangeva
un po' che Ruth fosse defraudato di quell'esperienza; ma era un sollievo
pensare che lui non sarebbe mai stato costretto a sopportarla.
Devi averla sentita. C'era una sfumatura di speranza, nella voce di
N'ton: probabilmente si augurava che lui non avesse sentito niente.
S. I suoni giungono lontani, in riva all'acqua.
Accidenti a lei! Brucialo! Stavamo per dirtelo... e poi tu hai preso la testa-di-fuoco, e adesso questo. Non si mai presentata l'occasione... Le
spiegazioni di N'ton erano precipitose.
Posso sopravvivere, Come Path e Mirrim, ci sono altre cose che possiamo fare.
N'ton emise un gemito che gli saliva dalle viscere. Jaxom! Gli strinse
la spalla, cercando di esprimere con quel gesto il suo rammarico.
Non colpa tua, N'ton.
Ruth capisce quello che abbiamo detto?
Ruth capisce che gli prude la schiena. E mentre rispondeva, Jaxom si
stup che Ruth non si mostrasse minimamente turbato.
Ecco, hai trovato il punto esatto. Pi forte, adesso.
Jaxom sent sotto le dita il tratto arido e un po' scaglioso sulla pelle morbida.
Credo di averlo intuito, N'ton, continu Jaxom, quella volta al Weyr
di Fort, che c'era qualcosa che non andava. So che K'nebel si aspettava che
Ruth si levasse in volo per inseguire quella femmina verde. Io pensavo che
Ruth, essendo nato cos piccolo, forse sarebbe maturato pi tardi degli altri
draghi.
Non maturer mai pi di cos, Jaxom!
Jaxom si sent commosso dal sincero rammarico del dragoniere bronzeo.
E allora? Lui il mio drago ed io sono il suo cavaliere. Siamo insieme!
Ruth unico! Il verdetto di N'ton era fervido; accarezz Ruth con affettuoso rispetto. E anche tu, mio giovane amico! Strinse di nuovo la
spalla di Jaxom, esprimendo con il gesto quello che non riusciva a dire con
le parole. Lioth emise un verso nell'oscurit, e Ruth, girando la testa verso
il drago bronzeo, rispose cortesemente.
Lioth un gran bravo drago. Il suo cavaliere un uomo generoso. Sono
buoni amici.
Siamo sempre tuoi amici, disse N'ton, stringendo ancora una volta la
spalla di Jaxom. Devo andare da Wansor Sei sicuro che sia tutto a posto?
Vai pure, N'ton. Io devo far passare il prurito a Ruth.
Il Comandante del Weyr di Fort esit ancora un istante, prima di girare
sui tacchi e di avviarsi verso il suo bronzeo.
Forse far meglio a oliare questa chiazza, Ruth, disse Jaxom. Da un
po' di tempo ti sto trascurando.
Ruth gir la testa, e i suoi occhi brillarono azzurri nell'oscurit. Tu non
mi trascuri mai.
E invece s, altrimenti non avresti queste chiazze ruvide.
mento anche Sebell e Brekke avevano chiesto di far parte del gruppo - si
posarono sul dorso di Ruth. Era meglio che le lucertole di fuoco addestrate
fossero numerose, aveva detto il Maestro Robinton: e questo, aveva aggiunto, gli dava la possibilit di includere Zair.
La notizia del ritrovamento dell'abitato degli antenati sul Pianoro s'era
diffusa in tutto Pern con una rapidit che aveva sbalordito persino l'Arpista. Tutti insistevano per venirlo a vedere. F'lar aveva mandato a dire che
se Jaxom e Ruth dovevano sondare le memorie delle lucertole di fuoco,
avrebbero fatto meglio a decidersi subito, altrimenti non ne avrebbero pi
avuto la possibilit.
Quando Ruth si era posato, le lucertole meridionali avevano incominciato ad arrivare a sciami, guidate dalle regine, tuffandosi verso Ruth che lanciava mugolii di saluto come gli aveva suggerito Jaxom.
Sono contente di vedermi, disse Ruth a Jaxom. E felici che gli uomini
tornino in questo posto.
Chiedi loro della prima volta che hanno visto gli uomini.
Jaxom capt da Ruth un'immagine remota di molti draghi che arrivavano
oltre il dosso della montagna.
Lo so, riconobbe in tono drammatico. Lo chieder ancora. Non la volta
con i draghi, ma tanto tempo fa, prima che la montagna esplodesse.
La reazione delle lucertole di fuoco fu prevedibile e scoraggiante. Presero il volo ed eseguirono in cielo danze frenetiche, trillando e gridando di
sgomento.
Deluso, Jaxom si volt e vide che Brekke aveva alzato la mano, con un'espressione d'intensa concentrazione sul volto. Si appoggi a Ruth, chiedendosi che cosa aveva attratto l'attenzione di Brekke. Anche Menolly alz
la mano. Era seduta abbastanza vicina a Jaxom, e lui pot vedere che aveva
lo sguardo completamente sfuocato. Sulla sua spalla, Bella aveva assunto
una posizione rigida, e roteava vertiginosamente gli occhi arrossati. Sopra
di loro, le lucertole di fuoco ciangottavano e continuavano a girare all'impazzata.
Vedono la montagna in fiamme, disse Ruth. Vedono gente che fugge, inseguita dal fuoco. Hanno paura, come ebbero paura tanto tempo fa. lo
stesso sogno che facevamo noi.
Puoi vedere i tumuli? Prima che venissero coperti? Preso dall'eccitazione, Jaxom parl a voce alta.
Vedo solo gente che fugge di qua e di l. No, tutti stanno correndo verso... verso di noi? Ruth si guard intorno, come se si aspettasse di venire
sorriso fosse cordiale, c'era una sicurezza arrogante nel modo in cui si
muoveva: evidentemente, si sentiva un eguale di coloro che lo attendevano. Jaxom si chiese che effetto poteva fare quel contegno sui Comandanti
del Weyr di Benden.
Avete scoperto il Continente Meridionale, no, Benden? chiese, stringendo il braccio di F'lar in atto di saluto e inchinandosi a Lessa con un
sorriso. Rivolse cenni del capo agli altri Comandanti e agli altri Maestri,
mormorando i loro nomi, e nello stesso tempo lanci un'occhiata ai giovani
che stavano pi indietro. Quando lo sguardo di Toric si pos per un attimo
sul suo viso, Jaxom comprese che l'aveva identificato. Irritato per il modo
in cui quello sguardo lo abbandonava, come se lui fosse un essere trascurabile, s'irrigid. Poi sent la mano di Sharra posarsi leggera sul suo braccio.
Lo fa apposta per irritare, disse lei, con voce sommessa in cui fremeva
l'eco di una risata. Molto spesso ci riesce.
Mi ricorda il modo in cui il mio fratello di latte mi provocava davanti a
Lytol, quando sapeva che non potevo reagire, fece Jaxom, stupito di quel
paragone inaspettato. Lesse l'approvazione negli occhi ridenti di Sharra.
Il guaio , stava dicendo Toric, ad alta voce, che gli antenati non lasciarono molta roba; appena potevano, la portavano via per usarla ancora.
Erano tipi parsimoniosi!
Oh? L'esclamazione di F'lar era un invito a spiegarsi meglio.
Il meridionale alz le spalle. Abbiamo esplorato i pozzi della [miniera
che ci hanno lasciato. Hanno portato via persino i binari per i carrelli dei
minerali, e i sostegni dove appendevano le lampade. In un posto c'era un
rifugio abbastanza grande, all'imboccatura. Grande all'incirca come quello. Indic il pi piccolo dei tumuli vicini. Accuratamente chiuso per
proteggerlo dalle intemperie, e vuoto. Anche l si vedeva dove c'era stato
qualcosa imbullonato sul pavimento. Avevano recuperato persino i bulloni.
Se anche qui furono altrettanto meticolosi, disse Fandarel, possiamo
sperare di trovar qualcosa soltanto in quei tumuli. Addit un gruppo di
monticelli al limitare dell'abitato, presso al fiume di lava. Dovevano essere troppo caldi e troppo pericolosi perch fosse possibile avvicinarsi molto
presto.
E se erano troppo caldi, cosa ti fa pensare che possa essere rimasto
qualcosa? chiese Toric.
Perch il tumulo ha resistito fino ad oggi, rispose Fandarel, come se
meno per il mio tumulo! Vi batt la mano, quasi affettuosamente. impossibile sapere quanto sia profondo lo strato che lo riveste. Forse, e quel
pensiero parve divertirla, i tumuli non sono affatto grandi: sono solo sovraccarichi di sabbia. Forse alla fine, dopo aver scavato, non troveremo
niente di pi grande d'una tana di wher.
Jaxom, conscio dell'attenzione di Toric, continu a scavare, sebbene gli
dolessero le spalle e avesse le mani piene di vesciche.
In quel momento le due lucertole di fuoco di Sharra apparvero nell'aria,
cinguettando tra loro come se non capissero cosa stava facendo la loro
amica. Si posarono leggere sul punto dove Sharra aveva appena piantato la
pala e, con grande energia, cominciarono a scavare. Le robuste zampe anteriori sollevavano zampilli di terra, quelle posteriori la scostavano. Scavarono una galleria profonda un braccio mentre Lessa, Sharra e Jaxom le
guardavano sbalorditi.
Ruth? Ci daresti il tuo aiuto? chiam Jaxom.
Obbediente, il drago bianco si lev in volo e si pos accanto al suo amico, cominciando a roteare gli occhi per la curiosit.
Ti piacerebbe scavare qualche buca per noi, Ruth?
Dove? Qui? Ruth indic un punto alla sinistra delle lucertole di fuoco,
che non si erano fermate.
Non credo abbia importanza dove scavi: vogliamo vedere che cosa copre l'erba!
Appena gli altri dragonieri videro quello che stava facendo Ruth, chiamarono le loro bestie. Persino Ramoth si mostr disposta ad aiutare, mentre Lessa continuava ad incoraggiarla.
Non l'avrei mai creduto, disse Sharra a Jaxom. I draghi che scavano?
Lessa non si mostrata troppo orgogliosa per scavare, no?
Noi siamo umani, ma loro sono draghi!
Jaxom non seppe trattenere una risata di fronte a quella incredulit. Ti
sei fatta un'idea sbagliata dei draghi, a forza di vivere fra le bestie neghittose degli Antichi. Le cinse la vita e l'attir a s, ma poi la sent irrigidirsi.
Guard in direzione di Toric. Lui non sta guardando, se questo che ti.
preoccupa.
Lui forse no, disse Sharra, indicando il cielo. Ma le sue lucertole di
fuoco s. Mi chiedevo appunto dov'erano.
Tre lucertole di fuoco, una regina e due bronzei, volteggiavano pigramente sopra di loro.
Si scambiarono visite, da una trincea all'altra: il materiale portato alla luce era eguale. Ma nella buca di F'lar la sostanza simile alla roccia presentava un pannello ambrato, inserito nella curva del monticello. Finalmente il
Maestro Fabbro alz le braccia enormi e rugg per imporre silenzio.
Questo non un modo efficiente di usare tempo ed energia, fece. Toric proruppe in una sghignazzata sprezzante. Non c' niente da ridere,
ribatt serissimo il Fabbro. Ci occuperemo del tumulo di Lessa, perch
il pi piccolo. Poi lavoreremo su quello del Maestro Nicat e poi... Indic
il suo, mentre Toric l'interrompeva.
Tutto in un giorno? chiese quello, con lo stesso tono d'altezzosa derisione che esasperava Jaxom.
Faremo quel che potremo, quindi lasciaci cominciare!
Jaxom not che il Fabbro aveva deciso d'ignorare il contegno di Toric, e
si disse che doveva imitare quell'esempio.
Si accorsero che era inutile mettere pi di due draghi al lavoro intorno al
monticello di Lessa, poich era poco pi lungo di un drago. Perci F'lar e
N'ton mandarono i loro bronzei ad aiutare il Maestro Nicat.
A met pomeriggio, i fianchi curvilinei del tumulo di Lessa erano stati
dissotterrati sino al fondovalle originario. Sei pannelli, tre disposti ad arco
sul tetto curvo, attiravano l'interesse di tutti: ma la loro superficie, un tempo indubbiamente trasparente, era scalfita e offuscata. I tentativi di guardare nell'interno furono vani. Sui due lati lunghi non vennero trovate aperture, e perci fu prontamente disseppellita un'estremit. I draghi, nonostante
la polvere nerogrigia che adesso li copriva, non davano segno di stanchezza e si mostravano interessati al loro lavoro. Poco dopo, venne dissotterrato l'accesso.
Una porta, costruita in una versione opaca del materiale usato per i pannelli del tetto, scorreva su guide attraverso l'apertura. Fu necessario liberare i binari intasati dalla terra e versare olio per draghi sui rulli, prima che si
potesse forzare la porta e aprirla quanto bastava per passare. Lessa, decisa
a entrare per prima, venne trattenuta dal Fabbro.
Aspetta! All'interno l'aria diventata malsana, in tutto questo tempo.
Senti l'odore! Prima lascia entrare l'aria pura. Questo posto rimasto chiuso per chiss quanti Giri.
Il Fabbro, Toric e N'ton si appoggiarono con le spalle alla porta e l'aprirono completamente. L'aria che ne defluiva era fetida, e Lessa indietreggi, starnutendo e tossendo. Fiochi rettangoli di luce cadevano sul pavimento polveroso, sfioravano le pareti screpolate e macchiate dall'acqua.
Quando Lessa e F'lar, seguiti dagli altri, entrarono nel piccolo edificio, la
polvere si sollev turbinando sotto i loro piedi.
A cosa serviva? chiese Lessa, sottovoce.
Toric, chinando la testa anche se non era necessario, perch la porta era
pi alta di lui almeno di una spanna, indic l'angolo in fondo, dove si scorgevano i resti di una struttura lignea.
Qualcuno potrebbe averci dormito! Si gir verso l'altro angolo e poi,
con un movimento improvviso che strapp un grido soffocato a Lessa, s
chin e raccolse un oggetto, e glielo present cerimoniosamente. Un tesoro del passato!
un cucchiaio! Lessa lo sollev perch lo vedessero tutti, poi lo rigir fra le dita. Ma di cos' fatto? Non di un metallo che conosco. Di certo
non legno. Sembra piuttosto... come i pannelli, e la porta: ma trasparente. Ed forte. Cerc di piegarlo.
Il Fabbro chiese di poter esaminare il cucchiaio. Sembra di un materiale simile. Cucchiai e finestre, eh? Uhm!
Vincendo la soggezione che ispirava il pensiero di trovarsi in un luogo
cos antico, cominciarono tutti a esplorare l'interno. Un tempo c'erano stati
scaffali e armadietti appesi alle pareti, perch c'erano tracce sulla vernice.
L'edificio era suddiviso in diverse parti, e nel robusto materiale del pavimento, i fori nettissimi indicavano che qua e l erano stati fissati grossi
oggetti. In un angolo, Fandarel scopr scarichi circolari. Quando controll
all'esterno, dovette dedurre che le tubature attraversavano la parete e finivano sottoterra. Una, sostenne, era senza dubbio per l'acqua. Ma le altre
quattro gli sembravano in comprensibili.
Non possono essere tutti vuoti! esclam Lessa in tono di rammarico,
cercando di nascondere una delusione condivisa, pens Jaxom, anche da
tutti gli altri.
Possiamo supporre, disse vivacemente Fandarel, quando furono usciti
dall'edificio di Lessa, che molte altre costruzioni della stessa forma fossero egualmente alloggi dei nostri antenati. Ritengo logico che si portassero
via tutti gli oggetti personali. Credo che dovremo dedicare i nostri sforzi ai
posti pi grandi, oppure molto pi piccoli.
Poi, senza attendere di scoprire se qualcuno era d'accordo con lui, il
Fabbro marci verso gli scavi interrotti nel monticello di Nicat. Quell'edificio era quadrato, e quando ne ebbero messo allo scoperto la parte superiore quanto bastava per notare gli stessi pannelli del tetto, concentrarono i
loro sforzi sull'estremit interna. La notte tropicale stava scendendo rapida
che lui tornasse docilmente a Ruatha. che prosperava sotto la guida esperta
di Lytol, quando l accadevano tutte le cose importanti del mondo? Sent le
dita di Sharra stringergli il braccio, e ricord l'analogia fra Toric e Dorse.
Avr il mio daffare a ripulire Ruth, disse con un sospiro malinconico,
staccando la mano di Sbarra dal suo braccio e stringendola, mentre la guidava verso Ruth.
Quando i draghi eruppero sopra la Baia, videro l'Arpista sulla spiaggia.
Le lucertole di fuoco facevano eco alla sua impazienza di ascoltare i risultati delle esplorazioni, volteggiando intorno a lui in spirali vertiginose.
Quando Robinton vide com'erano ridotti tutti quanti, e quanto erano ansiosi di fare un bagno per ripulirsi, si spogli e pass a nuoto dall'uno all'altro,
per sentire quel che avevano da raccontargli.
Il gruppo che si riun intorno al fuoco, la sera, era piuttosto depresso.
Niente ci assicura, disse l'Arpista, che anche se avessimo l'energia
per scavare tutte quelle centinaia di tumuli, troveremmo qualcosa di valore.
Lessa alz il suo cucchiaio, ridendo. Di valore intrinseco no: ma emozionante stringere qualcosa che potrebbe avere usato una mia lontanissima antenata!
Ed fatto con molta efficienza, anche, disse Fandarel, prendendo educatamente il piccolo oggetto per riesaminarlo. Questo materiale mi affascina. Si pieg verso le fiamme, per vedere meglio. Se potessi... E fece
per estrarre il coltello dalla cintura. Oh, no, Fandarel! esclam allarmata
Lessa, riprendendosi il cucchiaio. C'erano altri frammenti dello stesso
materiale sparsi nel mio edificio. Fai gli esperimenti con quelli.
tutto quel che ci resta dei nostri antenati? Frammenti?
Ti ricordo, F'lar, disse Fandarel, che i loro scarti si sono gi rivelati
preziosi. Il Fabbro indic il punto dov'era piazzato il telescopio di Wansor. Si pu imparare di nuovo quello che gli uomini sapevano fare una
volta. Saranno necessari tempo ed esperimenti, ma...
Abbiamo appena cominciato, amici miei, fece Nicat, che non aveva
perduto l'entusiasmo. Come dice il nostro buon Fabbro, possiamo imparare anche dagli scarti. Con il vostro permesso, Comandanti del Weyr, vorrei
portare qualche squadra di specialisti, e proseguire metodicamente gli Scavi. Forse la disposizione in fila ha le sue buone ragioni. Ogni fila potrebbe
appartenere ad un'Arte diversa, oppure...
Tu non credi, come ha detto Torio, che si fossero portati via tutto?
chiese F'lar.
torno.
Wilth grid dalle alture dei fuochi, lanciando uno stupito benvenuto.
Met delle lucertole di fuoco della Fortezza apparvero nell'aria intorno a
loro, lanciando rauchi saluti e strilletti di rammarico per la neve.
Non ci fermeremo molto, amico mio, assicur Jaxom a Ruth, e rabbrivid per il freddo umido, nonostante la calda tenuta di volo. Aveva dimenticato il clima di Ruatha?
Ruth atterr nel cortile mentre si apriva la porta della Grande Sala.
Lytol, Brand e Finder si precipitarono sulla scalinata.
successo qualcosa, Jaxom? grid Lytol.
Niente, Lytol, niente. Puoi far accendere il fuoco nel mio alloggio? Avevo dimenticato che qui era inverno. Ruth sentir la differenza nonostante
la sua pelle di drago.
S, s, disse Brand, attraversando il cortile per correre in cucina, gridando agli sguatteri di portare i bracieri, mentre Lytol e Finder si affrettavano a far salire Jaxom. Obbediente, Ruth segu il maggiordomo.
Ti prenderai un accidente, a cambiar clima in questo modo, stava dicendo Lytol. Perch sei tornato?
Non era tempo che tornassi? chiese Jaxom, avviandosi verso il camino e togliendosi i guanti per scaldarsi le mani alla fiamma. Poi scoppi a
ridere quando gli altri lo raggiunsero. S, a questo camino!
Cosa? A questo camino? chiese Lytol, versando vino per il suo pupillo.
Stamattina, sotto il sole caldo del Pianoro, mentre stavamo scavando
uno dei tumuli che i nostri antenati hanno lasciato per sconcertarci, Lessa
mi ha detto che stava togliendo le ceneri da questo camino il giorno in cui
il mio compianto genitore, Fax, condusse mia madre, Dama Gemma, a
questa Fortezza!. Lev la coppa in un brindisi alla memoria della madre
che non aveva mai conosciuta.
E questo ti ha ricordato indirettamente che adesso tu sei Signore di Ruatha? chiese Lytol, inarcando lievemente gli angoli della bocca. I suoi occhi, che prima erano parsi a Jaxom cos inespressivi, scintillavano nella
luce del fuoco.
S, e mi ha mostrato dove ora potrebbe essere pi utile un uomo delle
tue capacit, Nobile Lytol.
Oh, dimmi tutto, fece Lytol, indicando la pesante sedia scolpita piazzata accanto al fuoco.
Non voglio prendere la tua sedia, rispose cortesemente Jaxom, notan-
serv Finder nel silenzio che segu, ho sentito dire che non stato respinto nessun uomo privo di terra.
D'ram promette il diritto di propriet su quello che riescono a procurarsi? chiese Jaxom, e si gir verso Finder cos in fretta che l'Arpista sbatt
le palpebre per la sorpresa.
Non ne sono sicuro...
Due dei figli del Nobile Groghe sono andati al Sud, disse Lytol, tormentandosi il labbro inferiore. Ed a quanto ho saputo da lui, saranno proprietari terrieri. Certo, hanno conservato il rango di Signori. Brand, che
cosa stato promesso a Dolse? chiese al maggiordomo che tornava in
quel momento.
Dorse? andato al Sud a cercare una Tenuta? Jaxom ridacchi per il
sollievo e la sorpresa.
Non avevo motivo di rifiutargli quell'occasione, rispose calmo Lytol.
Non immaginavo che avresti obiettato. Brand? Cosa gli stato promesso?
Mi pare che gli abbiano detto che poteva prendersi tutta la terra che voleva. Non credo che si possa usare il termine governare. Ma del resto, la
proposta stata fatta tramite uno dei commercianti del Sud, non direttamente da Toric.
Tuttavia, se un uomo ti offrisse terre, gli saresti riconoscente, e lo sosterresti contro quelli che la terra te l'avevano negata, no? chiese Jaxom.
S: la gratitudine si esprimerebbe logicamente per mezzo della lealt.
Lytol si agit, inquieto, considerando quell'aspetto della situazione. Comunque, stato precisato chiaramente che le terre migliori erano troppo
lontane dalla protezione del Weyr. Ho dato a Dorse uno dei nostri lanciafiamme pi vecchi, in perfette condizioni, naturalmente, con canne e tubi
di ricambio, aggiunse Lytol.
Darei qualunque cosa per vedere Dorse all'aperto durante una Caduta
dei Fili, senza un dragoniere in vista, disse Jaxom.
Se Toric furbo come sembra, continu Lytol, questo pu essere il
fattore di discriminazione.
Signore, fece Jaxom, e si alz, finendo il vino, torner stanotte. Il
nostro sangue non ancora pronto ad affrontare una nevicata alla Fortezza
di Ruatha. E io e Ruth abbiamo un impegno per domani. Potresti tornare al
Sud? Se Brand pu occuparsi di tutto in nostra assenza?
In questa stagione, sarei felice di vedere il sole, rispose Lytol.
Brand mormor che avrebbe provveduto lui a tutto.
Quando Jaxom e Ruth tornarono alla Fortezza della Baia, lieti del calore
balsamico della notte stellata, Jaxom era ancora pi sicuro che Lytol non
avrebbe faticato ad accettare il cambiamento. Mentre Ruth volteggiava per
atterrare, Jaxom si rilass in quel tepore. Si era sentito molto teso, a Ruatha... perch non voleva far fretta a Lytol e nello stesso tempo desiderava
realizzare i suoi scopi, e le astute macchinazioni di Toric l'avevano preoccupato.
Scivol dalla spalla di Ruth sulla sabbia soffice, nello stesso punto dove
poco prima aveva baciato Sharra. Pensare a lei era un conforto. Attese che
Ruth si fosse acciambellato sulla rena ancora calda, e poi si diresse verso
la Fortezza, entr in punta di piedi, sorpreso di vedere che persino la stanza
dell'Arpista era buia. Doveva essere pi tardi di quanto avesse pensato, in
quella parte del mondo.
S'infil nel suo letto, e sent Piemur borbottare nel sonno. Farli, raggomitolata accanto al suo amico, apr una palpebra per sbirciarlo prima di
riaddormentarsi. Jaxom si tir sulle spalle la coperta leggera, pensando alla
neve di Ruatha, e si addorment soddisfatto.
Si svegli all'improvviso, convinto che qualcuno l'avesse chiamato per
nome. Piemur e Farli erano immobili nel fioco chiarore che precedeva l'alba. Jaxom rest sdraiato, teso, aspettando di sentirsi chiamare di nuovo, e
non sent nulla. L'Arpista? Ne dubitava, perch Menolly era abituata a
svegliarsi quando lui chiamava. Sfior la mente di Ruth e cap che il drago
si stava destando in quel momento.
Jaxom si sentiva indolenzito. Forse era questo che l'aveva svegliato, perch aveva le spalle piene di crampi, i muscoli delle braccia e del torace
dolevano per tutto lo scavare del giorno precedente. La schiena gli scottava
per il troppo sole preso sul Pianoro. Era presto per alzarsi. Cerc di riaddormentarsi, ma il disagio causato dai muscoli e dalle scottature lo tenne
sveglio. Si alz senza far rumore per non disturbare Piemur e non farsi
sentire da Sharra. Una nuotata poteva sciogliergli i muscoli e calmare il
bruciore. Si ferm accanto a Ruth, e vide che il drago bianco si stava svegliando, impaziente di accompagnarlo, perch era convinto che la sera
prima gli fosse rimasto ancora un po' di fango sulla pelle.
Le Sorelle dell'Alba scintillavano nel sole che non era ancora visibile.
Era possibile che gli antenati fossero tornati lass, per trovare rifugio, dopo l'eruzione? E come?
Jaxom s'immerse fino alla cintola nella Baia tranquilla, poi si tuff e
nuot sotto l'acqua, misteriosamente scura senza il sole che ne illuminava
le profondit. Poi risal alla superficie. No, doveva esserci stato qualche
altro rifugio, tra l'abitato e il mare. La fuga si era incanalata in una direzione precisa.
Chiam Ruth, e quando il drago bianco brontol, gli ricord che il sole
doveva essere molto pi caldo sul Pianoro. Prese la tenuta di volo e prelev qualche involtino freddo dalla dispensa, ascoltando durante un lungo
attimo per scoprire se aveva svegliato qualcun altro. Preferiva controllare
la sua teoria, e fare una bella sorpresa agli altri, al loro risveglio. Almeno,
era quel che sperava.
Si levarono in volo proprio mentre il sole spuntava all'orizzonte, colorando di giallo il cielo sereno e indorando la faccia benigna della lontana
montagna conica.
Ruth and in mezzo e poi, su suggerimento di Jaxom, vol in cerchio pigramente sopra il Pianoro. Avevano creato nuovi monticelli, not divertito
Jaxom, con la terra e i detriti che i draghi avevano rimosso dai due antichi
edifici. Poi disse a Ruth di mettersi in linea con la direzione del mare.
Quella meta doveva avere richiesto una lunga giornata di marcia per i profughi terrorizzati. Decise di non chiamare le lucertole di fuoco, per il momento: sarebbero riuscite soltanto a sovreccitarsi, ripetendo i ricordi dell'eruzione. Doveva condurle in un luogo dove le loro memorie associative
rievocassero momenti meno frenetici. Senza dubbio, ricordavano qualcosa
dei loro uomini, nel rifugio raggiunto dai profughi.
Forse c'erano state stalle per le bestie ed i wherry, a qualche distanza
dall'abitato? Considerando la scala su cui avevano costruito gli antenati,
una stalla del genere doveva essere stata abbastanza grande per riparare
centinaia di persone dalla pioggia ardente di un vulcano.
Chiese a Ruth di planare verso il mare, nella direzione di massima seguita dai fuggiaschi. Dopo la prateria, nel suolo cinereo cominciavano a spuntare arbusti che via via lasciavano il posto agli alberi e ad una vegetazione
pi folta. Sarebbe stato un colpo di fortuna scorgere qualcosa in quella fitta
massa verde. Jaxom stava per chiedere a Ruth di tornare indietro per riprendere il sorvolo su un altro tratto, quando not una breccia nella giungla. Planarono su una lunga fascia erbosa, larga parecchie decine di lunghezze di drago, ed estesa per diverse centinaia. Gli alberi e gli arbusti
erano radi, ai lati, come se stentassero a trovare terra dove mettere radici.
Nastri d'acqua luccicavano all'estremit opposta di quella strana cicatrice,
come polle comunicanti e poco profonde.
In quel momento, il sole si affacci oltre il ciglio del Pianoro, e girando
la testa verso sinistra per non farsi abbagliare, Jaxom vide tre ombre allungarsi attraverso l'estremit della fascia erbosa. Disse a Ruth di andare l, e
lo fece volare in cerchio fino a quando fu sicuro che quelle colline non
potevano essere colline; e certamente erano diverse dagli altri edifici degli
antenati. Innanzi tutto, l'ubicazione era innaturale quanto la loro forma.
Una era pi avanti delle altre due di sette lunghezze di drago, e quelle erano distanti dieci lunghezze di drago o anche pi.
Disse a Ruth di sorvolarle e not la strana conformazione; una massa pi
grande era visibile ad una estremit, mentre l'altra era affusolata: la differenza si notava nonostante l'erba, la terra e i cespugli che coprivano quelle
cosiddette colline.
Emozionato quanto Jaxom, Ruth and a posarsi tra le prime due. Viste
dal suolo, le colline sembravano meno innaturali di quanto fossero apparse
dall'alto: ma sarebbero sembrate strane anche a chi si fosse avvicinato a
piedi.
Appena Jaxom ebbe chiesto a Ruth di atterrare, innumerevoli lucertole
di fuoco eruppero intorno a loro, cinguettando d'eccitazione frenetica e
d'incredibile piacere.
Cosa stanno dicendo, Ruth? Cerca di mantenerle calme quanto basta
per poterle capire. Hanno qualche immagine riguardante queste colline?
Troppe. Ruth alz la testa, rivolgendo crocidii cantilenanti alle lucertole
di fuoco; sfrecciavano intorno a loro cos turbinosamente che Jaxom rinunci a cercare di vedere se qualcuna era contrassegnata. Sono felici. Son
liete che tu sia tornato. passato tanto tempo.
E quando mai sono stato qui? chiese Jaxom a Ruth: aveva imparato a
non confondere le lucertole di fuoco. Riescono a ricordarlo?
Quando sei arrivato dal cielo dentro a lunghe cose grigie? Ruth sembrava frastornato, mentre trasmetteva la risposta.
Jaxom si appoggi al suo drago, incapace di credere a quella spiegazione. Mostramelo!
Immagini brillanti e contrastanti lo stordirono: le visioni, dapprima sfocate, si risolsero in immagini chiare via via che Ruth componeva le miriadi
di impressioni in un unico quadro coerente.
I cilindri erano grigiastri, e avevano ali tozze, mediocri imitazioni delle
eleganti ali dei draghi. Quei cilindri avevano cerchi di tubi pi piccoli a
una estremit, mentre l'altra era tozza. All'improvviso apparve un'apertura,
a un terzo della lunghezza della prima nave. Uomini e donne scesero da
una rampa. Una progressione d'immagini balen nella mente di Jaxom:
una superficie dura. Jaxom lanci un urlo che fece volteggiare all'impazzata nell'aria tutte le lucertole di fuoco.
Rimuovendo con le mani l'ultimo strato di terriccio, guard ci che aveva scoperto. Cautamente, tocc la strana superficie. Non era metallo, e
neppure il materiale degli edifici. Sembrava piuttosto, per quanto fosse
assurdo, vetro opaco. Ma il vetro non poteva essere cos duro!
Ruth, Canth si svegliato?
No. Sono svegli Menolly e Piemur. E si chiedono dove siamo.
Jaxom lanci un grido di trionfo. Credo che andremo a dirglielo!
Stavano aspettando lui e Ruth, quando apparvero sopra la fortezza della
Baia: l'Arpista, Menolly e Piemur. Sebbene lo tempestassero di domande
per la sua fuga a Ruatha della notte precedente, Jaxom tent di spiegare
quello che aveva scoperto. L'Arpista dovette zittire gli altri con un urlaccio
che fece sparire in mezzo tutte le lucertole di fuoco. Poi, ottenuto il silenzio, Robinton trasse un profondo respiro.
Chi pu ascoltare o pensare con questo chiasso? Avanti, Menolly, portaci qualcosa da mangiare. Piemur, vai a prendere il necessario per disegnare. Zair, vieni qui, mio bellissimo briccone. Devi portare un messaggio
a Benden. Se necessario, mordi il naso di Mnementh per svegliarlo. S, lo
so che sei abbastanza coraggioso per combattere quel grosso drago. Ma
non litigare: sveglialo! E ora che quei fannulloni di Benden si alzino!
L'Arpista era d'ottimo umore: teneva la testa alta e gesticolava, con gli
occhi che scintillavano. Per i Gusci, Jaxom, tu hai fatto incominciare con
una promessa luminosa una giornata che si preannunciava tetra. Stavo oziando a letto perch non me la sentivo di alzarmi ad affrontare altre delusioni.
Pu darsi che siano vuote...
Hai detto che le lucertole di fuoco hanno trasmesso le immagini dell'atterraggio? E di gente che scendeva? Quei cilindri potrebbero anche essere
vuoti come un perdono concesso malvolentieri, ma vale comunque la pena
di vederli. Le navi che portano i nostri antenati dalle Sorelle dell'Alba a
Pern! L'Arpista espir lentamente e gli occhi gli brillavano per l'emozione.
Non sei troppo agitato, vero, Maestro Robinton? chiese Jaxom, guardandosi intorno per cercare Sharra. Dov' Sharra? Vide Menolly e Piemur che si davano da fare. Senza dubbio Sharra dormiva ancora. Guard le
lucertole di fuoco, cercando Meer e Talla.
Ieri sera venuto un dragoniere a prendere Sharra. Ci sono casi di ma-
Dammi i miei indumenti da volo, Menolly, sii buona. Con un'espressione accattivante, la spinse dolcemente verso la Fortezza. E il mio astuccio con il necessario per scrivere: sul tavolo da lavoro del mio studio. Mi
comporter bene, F'nor, e sono sicuro che un breve viaggio in mezzo non
mi dannegger. Menolly, aggiunse, alzando la voce in un sonoro ruggito,
non dimenticare il mezzo otre di vino appeso alla mia sedia. stato terribile, ieri, non poter vedere gli edifici del Pianoro!
Appena Menolly torn, con l'otre di vino appeso alla spalla, non ci furono altre discussioni. F'nor fece salire l'Arpista e Piemur su Canth, mentre
Jaxom faceva montare Menolly su Ruth. Jaxom si rammaric fuggevolmente che Sharr non fosse l. Si chiese se Ruth poteva comunicare con lei,
al Weyr Meridionale, poi si trattenne. Ad Ovest non era ancora spuntato il
giorno. I due draghi ascesero, con una scorta brulicante di lucertole di fuoco. Ruth forn a Canth le coordinate e, mentre Jaxom si preoccupava per
l'iniziativa avventata dell'Arpista, andarono in mezzo ed emersero, planando verso le tre strane collinette.
Jaxom sorrise felice, vedendo le reazioni alla sua scoperta. Menolly si
aggrapp pi forte e lanci un grido arpeggiante. Vide Robinton che gesticolava come un pazzo, e si augur che si tenesse ben stretto alla cintura di
F'nor. Canth, senza mai distogliere gli occhi dalla buca nella collina, vir
per atterrare il pi possibile vicino. Fecero scendere l'Arpista e lo sistemarono all'ombra; poi dissero a Jaxom di chiedere l'intervento di Ruth, per
indurre le lucertole locali a trasmettere immagini a Robinton ed a Zair,
mentre assistevano al lavoro.
Fra le conversazioni cinguettanti delle lucertole di fuoco, cominciarono
a scavare. Ruth si tenne in disparte, perch Canth poteva rimuovere una
maggiore quantit di terra, e c'era spazio per un drago solo. Jaxom sentiva
un'eccitazione interiore che non aveva provato sul Pianoro.
Adesso scavavano perpendicolarmente, perch Jaxom aveva dissotterrato la parte superiore del veicolo. Canth, nel suo entusiasmo, spesso faceva
piovere zolle di terra addosso all'Arpista, mentre scavavano nella zona
della porta. Ma poco dopo misero allo scoperto l'orlo del portello, una fenditura sottilissima nella superficie liscia. F'nor disse a Canth di cambiare
l'angolazione dello scavo, un po' sulla destra, e poco dopo apparve tutto il
bordo superiore dell'apertura.
Incoraggiate, le lucertole di fuoco si unirono a Canth ed ai cavalieri, facendo volare il terriccio dappertutto. Quando ebbero finito di sgombrare
l'apertura, avevano scoperto anche il bordo arrotondato di una delle tozze
ali, e l'Arpista osserv prontamente che le lucertole rammentavano in modo esatto quel che avevano visto le loro antenate. Purch si riuscisse a indurle a ricordare, naturalmente.
Quando ebbero messo allo scoperto tutta la porta, si scostarono per lasciare che l'Arpista venisse ad esaminarla.
Credo che ora faremmo bene a metterci in contatto con Lessa e F'lar. E
sarebbe una scortesia gravissima escludere il Maestro Fandarel. Forse lui
potr dirci di che cosa fatta questa nave.
Basta cos, disse F'nor, prima che l'Arpista potesse aggiungere altri
nomi. Andr a prendere il Maestro Fabbro. Cos risparmieremo tempo ed
eviteremo i pettegolezzi. Canth avvertir Ramoth. Si terse il sudore dalla
faccia e dal collo e si ripul le mani alla meglio, prima di indossare la tenuta di volo. E voi non fate niente durante la mia assenza! aggiunse, guardando severamente tutti quanti, e soprattutto l'Arpista.
Non saprei cosa fare, disse Robinton, in tono di rimprovero. Ci daremo ai rinfreschi, aggiunse, prendendo l'otre di vino, e indicando agli
altri di sederglisi intorno.
Gli scavatori accolsero con gioia la pausa e la possibilit di contemplare
la meraviglia che stavano disseppellendo.
Se volavano con queste cose...
Se, mio caro Piemur? Non ci sono dubbi. Lo facevano. Le lucertole di
fuoco hanno visto atterrare questi veicoli, disse Robinton.
Stavo dicendo che se volavano con queste cose, perch non si allontanarono dal Pianoro dopo l'eruzione?
Gi, vero.
Ebbene?
Forse potr rispondere Fandarel: io certamente no, confess Robinton,
guardando la porta con aria di rammarico.
Forse dovevano decollare da un luogo elevato, come un drago pigro,
disse Menolly, lanciando un'occhiata ironica a Jaxom.
Quanto tempo ci mette F'nor ad andare in mezzo? chiese l'Arpista con
un sospiro malinconico, guardando il cielo luminoso in attesa di veder ricomparire il drago.
Occorre pi tempo per decollare e atterrare.
Arrivarono prima i Comandanti del Weyr di Benden; Canth, con F'nor e
Fandarel, giunse dopo pochi secondi, e i tre draghi atterrarono insieme. Il
Fabbro fu il primo a balzare dal dorso di Canth, e si precipit sulla nuova
meraviglia, passando con reverenza le mani sulla strana superficie e bor-
bottando sottovoce. F'lar e Lessa arrivarono a grandi passi, tra l'erba alta,
aggirando i mucchi di terra lanciata dai draghi: e nessuno dei due sembrava capace di distogliere gli occhi da quella porta lucente.
Aha! grid all'improvviso il Fabbro in tono di trionfo, facendo trasalire tutti. Stava esaminando meticolosamente l'orlo della porta. Forse questo si muove! S'inginocchi, davanti all'angolo destro. S: se si disseppellisse completamente la nave, probabilmente questo sarebbe ad altezza
d'uomo. Credo che dovrei premere. Fece seguire l'azione alle parole ed un
piccolo pannello si apr, a lato della porta principale: c'era un'intercapedine
occupata da diversi dischi colorati.
Tutti gli si affollarono intorno, mentre Fandarel agitava le grosse dita e
le accostava alla fila superiore di dischi verdi. Quelli della fila inferiore
erano rossi.
Il rosso ha sempre indicato pericolo: una convenzione che abbiamo
ereditato senza dubbio dai nostri antenati, disse. Quindi proveremo prima il verde! Il grosso indice esit ancora per un momento, poi premette il
pulsante verde.
In un primo momento non accadde nulla. Jaxom sent una stretta gelida
nelle viscere, il preludio di un'immensa delusione.
No, guardate, si apre! Gli occhi acuti di Piemur scorsero il primo, appena percettibile allargarsi della fessura.
vecchio, disse in tono reverente il Fabbro. Un meccanismo vecchissimo, aggiunse, mentre tutti udivano il lieve cigolio.
Pian piano, la porta si spost verso l'interno e poi, sorprendentemente, si
spost lateralmente, rientrando nello scafo della nave. Una zaffata d'aria
fetida li fece arretrare ansimando. Quando tornarono a guardare, la porta
era rientrata del tutto, ed il sole illuminava il pavimento, pi scuro dello
scafo. Ma quando il Fabbro batt con le nocche delle dita, emise lo stesso
suono: sembrava dello stesso materiale.
Aspettate! Fandarel trattenne gli altri che volevano entrare. Lasciate
circolare l'aria pura. Qualcuno ha pensato a portare qualche lampada?
Ce ne sono alla Baia, disse Jaxom, raccogliendo la giubba e calzando
il casco, mentre correva verso Ruth. Non si allacci la cintura e il momento di gelo in mezzo lo agghiacci, dopo la fatica di scavare. Prese tutte le
lampade-cesto che poteva portare. Quando torn, si accorse che nessuno si
era mosso durante la sua assenza. Il timore dell'ignoto li aveva trattenuti. Il
timore e forse, pens Jaxom, la preoccupazione di trovarsi di fronte alla
stessa delusione dei Pianoro.
Beh, non sapremo mai niente se ce ne restiamo qui come tanti idioti,
disse Robinton, prendendo una lampada dalie mani di Jaxom e togliendo lo
schermo, mentre si dirigeva verso la nave.
Era giusto, pens Jaxom mentre distribuiva le altre lampade, che il Maestro Arpista avesse l'onore di entrare per primo. Fandarel, F'lar, F'nor e
Lessa varcarono insieme la soglia. Jaxom rivolse un sorriso a Piemur e
Menolly, mentre si accodavano.
Un'altra grande porta, con una ruota che serviva a bloccare le grosse
sbarre nel pavimento e nel soffitto, era aperta, invitante. Il Maestro Fandarel emetteva suoni inarticolati di ammirazione e di riverenza, mentre toccava le pareti e scrutava le leve di comando e gli altri dischi colorati.
Quando proseguirono nell'interno della nave, incontrarono altre due porte,
una aperta sulla sinistra e una chiusa sulla destra, che doveva portare, dichiar Fandarel, all'estremit del veicolo, alla parte circondata dai tubi.
Com'era possibile che i tubi riuscissero a far volare un veicolo cos ingombrante e con le ali cos tozze? Decisamente, doveva portare l almeno Benelek, se proprio nessun altro doveva vederlo.
Svoltarono tutti a sinistra ed entrarono in un corridoio lungo e stretto; i
loro stivali traevano suoni smorzati sul pavimento non metallico.
lo stesso materiale che adoperavano per i supporti delle miniere.,
credo, disse Fandarel, inginocchiandosi e premendo le dita sul pavimento.
Ah, cosa c'era qui dentro? chiese, tastando intercapedini che adesso erano vuote. Affascinante. E niente polvere.
Non c'era aria n vento che la potesse portare qui dentro, per chiss
quando tempo, comment F'lar. Come nelle stanze che abbiamo scoperto nel Weyr di Benden.
Percorsero un corridoio fiancheggiato da porte, alcune aperte, altre chiuse. Nessuna era chiusa a chiave, e Piemur e Jaxom poterono affacciarsi nei
locali vuoti. I fori nel pavimento e sulle pareti indicavano che l un tempo
c'erano vari infissi.
Ehi, venite tutti qua! risuon la voce eccitata dell'Arpista, che era andato avanti a esplorare.
No, qui! chiam F'nor, che era ancora pi avanti di Robinton. da
qui che dovevano guidare la nave!
No, F'nor, questo pi importante per noi!
F'lar assecond il richiamo vibrante dell'Arpista.
Quando tutti si radunarono intorno a loro, aggiungendo all'illuminazione
il chiarore delle loro lampade, videro cosa aveva attirato l'attenzione dei
due. Le pareti erano coperte di mappe. I contorni noti del Continente Settentrionale e quelli assai meno conosciuti del Meridionale, riprodotto in
tutta la sua immensit, erano stati tracciati dettagliatamente e indelebilmente sulle pareti.
Con un'esclamazione che era per met gemito e per met grido, Piemur
tocc la mappa, seguendo con l'indice il tratto che aveva faticosamente
esplorato a piedi, e che tuttavia era soltanto una piccola parte della costa.
Guardate, il Maestro Idarolan pu navigare fin quasi alla Catena della
Barriera Orientale... e non la stessa catena che io ho visto dall'Ovest. E
poi...
E questa mappa cosa rappresenta? chiese F'nor, interrompendo i
commenti eccitati di Piemur. Stava da una parte, e illuminava con la lampada-canestro un'altra carta di Pera. I contorni erano identici, ma c'erano
fasce di colori diversi che formavano configurazioni incomprensibili. I
mari erano rappresentati in varie sfumature di azzurro.
Questo potrebbe indicare la profondit dei fondali, disse Menolly,
passando le dita su quella che conosceva come la Fossa di Nerat, e che l
era colorata in blu carico. Guardate, ci sono frecce che indicano la Grande Corrente Meridionale. E questa la Corrente Occidentale.
Se cos, disse adagio l'Arpista, questo dovrbbe indicare l'altitudine
dei rilievi sulla terraferma? No. Perch dove ci dovrebbero essere le montagne, a Crom, Fort, Benden e Telga il colore uguale a questa parte delle
Pianure di Telgar. Sconcertante. Che cosa poteva significare per i nostri
antenati? Pass lo sguardo dal Nord al Sud. E non c' niente dello stesso
colore, tranne questo piccolo tratto, in fondo al Continente Meridionale.
Molto enigmatico. Dovr studiarlo! Tocc i bordi della mappa, ma era
evidente che era tracciata sulla parete.
Ecco qualcosa che interesser il Maestro Wansor, disse Fandarel, cos
assorto nelle sue osservazioni da non aver badato alle parole di Robinton.
Piemur e Jaxom girarono le lampade verso il Fabbro.
Una carta stellare! esclam il giovane Arpista.
Non proprio, disse il Fabbro.
una carta delle nostre stelle? chiese Jaxom.
Il dito massiccio del Fabbro tocc il disco pi grande, arancione vivo, da
cui si irraggiavano fiamme irregolari.
Questo il nostro sole. E questa deve essere la Stella Rossa. Il dito
segu l'orbita tracciata intorno al sole. Poi tocc un terzo mondo, molto
piccolo. Questo il nostro Pern! Fandarel rivolse un gran sorriso agli
cavaliere venuto a prendere Sharra, ieri sera, lui era andato a Ruatha.
Inoltre, opportuno tenere isolato Ruth. Le lucertole di fuoco locali gli
terranno compagnia qui e non spettegoleranno con le tre di Toric.
La decisione fu presa in fretta e Jaxom venne lasciato l con il materiale
per preparare le copie e tutte le lampade. Venne eretto uno schermo di rami per nascondere l'apertura agli eventuali curiosi. Ruth venne pregato di
attirare intorno a s le lucertole locali e d'indurle a sonnecchiare, se era
possibile. Poich il drago bianco era stanco per le fatiche di quel mattino,
era dispostissimo ad acciambellarsi al sole per dormire. Gli altri andarono
alla Fortezza della Baia e Jaxom cominci a copiare quella carta cos stranamente significativa.
Mentre lavorava, cerc di capire perch aveva rallegrato tanto i Comandanti del Weyr e il Maestro Robinton. Certo, era una fortuna poter conoscere l'estensione del Continente Meridionale senza doverlo percorrere
tutto a piedi.
Era quella, la ragione? Naturalmente. Toric non sapeva quant'era grande
il Continente Meridionale! E adesso i Comandanti del Weyr lo sapevano.
Jaxom scrut la penisola della Fortezza, calcolando quello che erano riusciti ad esplorare Toric ed i suoi senzaterra. Toric, anche con la sua Fortezza piena zeppa dei cadetti di tutte le Fortezze del Nord di Pern, non sarebbe mai riuscito ad esplorare quell'immenso continente. Oh, anche se avesse
cercato d'impadronirsi del territorio fino alla Catena Occidentale al Sud, e
alla Baia Grande all'Ovest... Jaxom sorrise, cos soddisfatto della sua deduzione che per poco non fece uno sgorbio sulla linea che stava tracciando.
Doveva raffigurare la Baia Grande come la conoscevano adesso, oppure
ricopiare fedelmente la vecchia mappa? S, era quella che contava. E
quando Toric l'avrebbe vista... Jaxom ridacchi, immaginando con intenso
piacere la delusione che l'altro avrebbe provato
XXI
Il giorno seguente alla Montagna,
alla Fortezza della Baia
e al Terreno della Schiusa del Weyr Meridionale
15.10.21.
Io so quello che stato concesso originariamente a Toric, stava dicendo Robinton al Comandante del Weyr di Benden, mentre bevevano klah
emersero nell'aria.
D'ram, fece Lessa. E i due bronzei di Benden che l'hanno accompagnato al Sud per aiutarlo.
Mi dispiace di aver impiegato tanto, Maestro Robinton, disse Jaxom,
porgendo all'Arpista un rotolo come se si trattasse d'una cosa di scarsa importanza. Buongiorno, Lessa. Cosa c'era nell'edificio di Nicat?
L'Arpista ripose scrupolosamente il rotolo nella borsa, compiaciuto dell'abile dissimulazione del giovane. Una sala per bambini. Vai a dare un'occhiata.
Potrei dirti una parola, Maestro Robinton? A meno che... Jaxom indic il tumulo e la porticina aperta.
Posso aspettare che sia cambiata l'aria, rispose Robinton, che aveva
notato l'espressione tesa di Jaxom e il suo atteggiamento quasi supplichevole. Si appart insieme al giovane. S?
Sharra viene trattenuta alla Fortezza Meridionale da suo fratello, spieg Jaxom, a voce bassa, senza tradire la propria agitazione.
Come l'hai scoperto? chiese Robinton, alzando gli occhi verso il bronzeo che portava il meridionale.
Lo ha detto lei a Ruth. Toric intende farle sposare uno dei nuovi proprietari terrieri. Giudica inutili i signorotti del Nord! C'era una luce minacciosa negli occhi di Jaxom, una durezza che, per la prima volta da
quando Robinton lo conosceva, lo faceva somigliare a suo padre Fax, una
somiglianza che in quel momento fece quasi piacere all'Arpista.
Alcuni di quei signorotti lo sono, senza dubbio, rispose Robinton divertito. Che cosa intendi fare, Jaxom? aggiunse, perch il giovane non
aveva reagito alla sua battuta scherzosa. Forse non aveva capito quanto
fosse cambiato il Signore di Ruatha in quelle due ultime stagioni.
Intendo riprendermela, disse Jaxom, in tono calmo e fermo, e indic il
drago banco. Toric ha fatto i conti senza Ruth.
Hai intenzione di entrare nel Weyr Meridionale e di portarla via?
chiese Robinton, cercando di conservare un'espressione imperturbabile,
sebbene lo slancio romantico di Jaxom glielo rendesse difficile.
Perch no? All'improvviso, un bagliore ironico riapparve negli occhi
del giovane. Non credo che Toric si aspetti da me un'azione diretta. Sono
uno di quegli inutili signorotti del Nord!
Gi, ma non prima di aver ricevuto anche tu un'azione diretta, immagino, disse sottovoce Robinton.
Toric ed i suoi compagni erano smontati nello spazio sgombro fra due file di monticelli. Lasci i suoi e, togliendosi la tenuta di volo, avanz a
grandi passi verso Lessa e gli altri raccolti intorno alla porta del tumulo.
Ma dopo averla salutata, cambi direzione, e punt deciso verso Jaxom.
Arpista! disse, fermandosi con un cortese cenno per Robinton, prima
di guardare Jaxom.
Con grande soddisfazione del Maestro, il Signore di Ruatha non raddrizz le spalle e non si volt verso Toric.
Proprietario Toric, disse Jaxom, girando appena la testa, in un saluto
indifferente. Il titolo, che era senza dubbio appropriato, perch Toric non
era stato mai invitato ad assumere il rango degli altri Signori delle Fortezze
di Pern, gel il meridionale. Socchiuse gli occhi e fiss Jaxom.
Nobile Jaxom, la risposta strascicata di Toric trasform un insulto il
titolo, sottintendendo che non spettava ancora a Jaxom.
Jaxom si volt lentamente. Sharra mi riferisce, disse, notando, mentre
lo notava anche Robinton, che Toric socchiudeva un poco gli occhi per la
sorpresa e lanciava un'occhiata frettolosa alle lucertole di fuoco che circondavano Ruth, che tu non approvi un'alleanza con Ruatha.
No, signorotto, non l'approvo! Toric guard l'Arpista, con un gran sorriso. Mia sorella pu trovare qualcosa di meglio di una Fortezza del Nord,
grande come un fazzoletto. Il tono era apertamente sprezzante.
Che cosa ho sentito, Toric? chiese Lessa, in tono leggero, ma con un
bagliore d'acciaio negli occhi, piazzandosi a fianco di Jaxom.
Il Proprietario Toric ha altri progetti per Sharra, disse Jaxom, in tono
pi divertito che irritato. Sembra che possa trovare qualcosa di meglio di
una Fortezza grande come un fazzoletto.
Non intendo offendere Ruatha, disse prontamente Toric, cogliendo il
guizzo di collera sul volto di Lessa, sebbene la Dama del Weyr continuasse a sorridere.
Infatti sarebbe molto imprudente, poich sono molto fiera del mio Sangue e dell'attuale Signore che porta quel titolo, rispose lei, in tono quasi
distratto.
Senza dubbio potresti ritornare sulla tua decisione, Toric, disse Robinton, affabile come sempre, sebbene il suo tono gli indicasse chiaramente
che si muoveva su un terreno pericoloso. Un'alleanza del genere, tanto
desiderata da quei due giovani, ti arrecherebbe vantaggi considerevoli, e ti
porterebbe sullo stesso piano di una delle Fortezze pi prestigiose di
Pern.
Lessa rise. Quando ci siamo incontrati a Benden avevo avuto l'impressione che fossi un uomo astuto e indipendente.
Mia cara Dama del Weyr, c' pi terra per ogni uomo in grado di possederla. Certe piccole Tenute potrebbero rivelarsi pi preziose di altre pi
grandi, agli occhi di coloro che ne sanno apprezzare il vero valore.
Direi, continu Lessa, ignorando di proposito quell'allusione alle dimensioni di Ruatha, che avrai pi di quanto occorra per tenerti occupato,
dal mare alla Catena Occidentale fino alla Grande Baia...
Toric si raddrizz di scatto. Lessa stava guardando F'lar, chiedendo indirettamente a sua approvazione per ci che stava concedendo al meridionale; e soltanto Robinton scorse la vigile, intensa sorpresa e l'irritazione che
balen negli occhi di Toric. Ma quello si riprese prontamente.
Fino alla Baia Grande all'Ovest, s: quello che spero. Ho le mappe.
Sono nella mia Fortezza, ma se mi permettete...
Aveva mosso un passo verso la porta, quando il grido di Ramoth lo ferm. E quando Mnementh le fece eco, F'lar si affrett a bloccare la strada.
troppo tardi, Toric.
Mentre guardava i Comandanti del Weyr di Benden e l'Arpista dirigersi
insieme a Toric verso il piccolo edificio dissepolto, Jaxom espulse, con un
profondo respiro, la collera che aveva trattenuto a fatica per i modi sprezzanti di Toric.
Ruatha grande come un fazzoletto? Proprio! Ruatha, la seconda Fortezza di Pern in ordine di antichit, ed una delle pi prospere. Se non fosse
sopraggiunta Lessa, gliel'avrebbe fatto vedere lui, a quel...
Jaxom trasse un altro profondo respiro. Toric era pi alto e pi forte di
lui. Il meridionale l'avrebbe massacrato, se Lessa non fosse intervenuta ad
impedirgli di commettere una sciocchezza. Jaxom non aveva mai pensato
che Toric potesse non sentirsi onorato da un'alleanza con Ruatha. Era rimasto sbalordito quando Ruth gli aveva riferito che Sharra era stata attirata
con l'inganno nel Weyr Meridionale, e che Toric non avrebbe accettato per
lei un matrimonio al Nord. E Toric non aveva voluto ascoltare Sharra,
quando gli aveva confessato di essere sinceramente legata a Jaxom: aveva
incaricato la sua reimpedirle d'inviare messaggi al giovane. Non sapeva
che Sharra poteva parlare con Ruth, ed era ci che lei aveva fatto appena
s'era svegliata quel mattino. Il tono di Ruth era quasi divertito, per quella
comunicazione segreta.
Jaxom attese che i quattro si fossero diretti verso il piccolo edificio, pri-
lo edificio.
EPILOGO
La primavera era tornata nel Nord di Pern e alla Fortezza di Ruatha.
Quando vennero riparati i danni causati dall'inverno e le prime semine
furono ultimate, ci fu un gran daffare alla Fortezza, per abbellirla in vista
di quel mattino di primavera in cui, secondo le equazioni di Wansor, i Fili
sarebbero caduti soltanto sul mare, lontano a occidente, dove non potevano
causare danni.
I muri erano stati lavati e raschiati, i pavimenti tirati a lucido, e quel
giorno le bandiere pendevano da tutte le finestre spalancate, festoni di fiori
ornavano ogni angolo dei cortili della Sala. Durante la notte erano stati
portati rampicanti fioriti dal Sud per inghirlandare le alture dei fuochi. I
prati ai piedi della Fortezza erano coperti dalle tende, e pieni di recinti per i
corridori degli ospiti. Cominciarono ad arrivare i draghi, salutati dal vecchio drago da guardia, il marrone Wilth, che senza dubbio sarebbe diventato rauco a forza di lanciare grida di benvenuto, prima dell'inizio delle cerimonie.
Dovunque c'erano lucertole di fuoco, e draghi e umani dovevano richiamarle continuamente all'ordine. Ma l'atmosfera era cos serena e gaia che
tutte le loro allegre pazzie venivano tollerate amichevolmente.
Per provvedere a tutti gli ospiti - sembrava che met di Pern si fosse data
convegno l, dal Nord e dal Sud - la Fortezza ed il Weyr di Fort, oltre a
Benden, avevano prestato a Ruatha il personale delle cucine. Toric aveva
cortesemente spedito dal Continente Meridionale carichi di frutta fresca,
pesce, wherry e corridori selvatici, la cui carne era molto apprezzata per il
delicato sapore di selvaggina tanto diverso da quello della carne del Nord.
Fin dalla sera prima erano in funzione le fosse per arrostire e bollire, e gli
aromi facevano venire a tutti l'acquolina in bocca.
C'erano state feste, a notte, danze e canti fin quasi all'alba, perch i
commercianti erano arrivati in anticipo, e nessuno si scandalizzava per i
modi diversi in cui veniva sfruttata quell'occasione. Altra gente, adesso,
arrivava lungo le strade, scendeva in volo dal cielo all'avvicinarsi dell'ora
della cerimonia con cui sarebbe stato confermato ufficialmente il giovane
Signore della Fortezza di Ruatha.
Arriva l'Arpista, disse Ruth a Jaxom e Sharra, aprendo le porte del suo
weyr per uscire nel cortile.
Jaxom e Sharra, nella stanza principale del loro appartamento al pianterreno, lo udirono lanciare il suo grido di benvenuto, come se non avesse
dato la buonanotte a Robinton nelle prime ore di quella mattina.
Lioth dice di aspettare qui. L'Arpista e N'ton vogliono parlarvi senza
che nessuno altro ascolti.
Jaxom si gir stupito verso Sharra.
Oh, non pu essere niente di spiacevole, Jaxom, disse lei, sorridendo.
Il Maestro Robinton ce l'avrebbe detto questa notte. Sono sempre convinta che quella tunica ti stia un po' stretta sul petto.
Tutti gli scavi di primavera al Prato della Nave, amor mio, disse Jaxom, inspirando, e la stoffa della tunica marrone si tese alle cuciture.
Se strappi quella stoffa nuova, dovrai portarla rammendata! Sharra
sorrise ancora mentre lo rimproverava, poi lo baci.
I baci di Sharra meritavano di essere goduti appena possibile, e Jaxom
l'abbracci stretta.
Jaxom! Non voglio presentarmi tutta spettinata alla tua Conferma!
Sono arrivati Ramoth e Mnementh! Ruth si sollev sulle zampe posteriori per lanciare un saluto adeguatamente onorevole.
Si direbbe che sia lui, a venire confermato come Signore di Ruatha,
fece Sharra, gaiamente.
stata un'impresa congiunta, rispose Jaxom, con un gran sorriso.
L'abbracci di nuovo, lieto che l'incertezza dell'inverno avesse lasciato
posto alla primavera.
Non era mai stato tanto indaffarato: doveva dirigere la Fortezza e frugare
negli antichi misteri del Pianoro e del Prato della Nave appena aveva qualche ora di libert. Lytol, come lui aveva sperato, s'era impegnato nella direzione degli scavi, e passava quasi tutto suo il tempo insieme all'Arpista
alla Fortezza della Baia. Ora che la sua Conferma era sicura, Jaxom era
stato ammesso a partecipare ai Consigli dei Signori delle Fortezze, grazie
alla sua parentela con Toric non meno che per il suo rango. Jaxom dubitava che Toric potesse tollerare ancora a lungo la mentalit conservatrice che
dominava l'atteggiamento dei Signori delle Fortezze. Larad della Fortezza
di Telgar, Asgenar di Lemos, Begamon e Sigomel sembravano concordare
con Toric, e Jaxom era disposto pi a schierarsi con loro che dalla parte di
Groghe, Sangel e certuni dei Nobili pi anziani. Alcuni dei vecchi Signori
delle Fortezze non capivano le esigenze moderne... e non sentivano il richiamo delle immense terre meridionali, con la loro variet infinita e le
infinite sfide.
Le formalit di quel giorno servivano anche come pretesto per una grande riunione dei Weyr, delle Arti e delle Fortezze, una festa alla conclusione dei mesi freddi, in un giorno lieto in cui nessun Filo sarebbe caduto sui
continenti di Pern.
Lioth atterr nel cortile della cucina, e Ruth arretr nel suo alloggio per
lasciare spazio al grande bronzeo. L'Arpista scese a terra agitando un grosso rotolo, ed il sogghigno soddisfatto di N'ton indicava che c'erano novit
importanti.
Anche Lessa e F'lar devono ascoltare le buone notizie, dichiar N'ton,
raggiungendo la giovane coppia in compagnia dell'Arpista. Stanno arrivando. Segnal a Lioth di trasferirsi sulle alture dei fuochi.
I due uomini si tolsero le giubbe da volo, ma Robinton non moll il rotolo neppure per un istante. Attesero con impazienza crescente mentre l'aurea Ramoth e poi il bronzeo Mnementh facevano scendere i loro passeggeri e volavano verso le alture dei fuochi per raggiungere Lioth.
Bene, Arpista, Mnementh dice che hai molte cose da dirci, esclam
F'lar, consegnando a Jaxom i suoi indumenti da volo, mentre Sharra aiutava Lessa.
Proprio cos, Benden, rispose l'Arpista, calcando bene ogni sillaba e
brandendo il rotolo.
Che cos'? chiese Lessa.
La chiave della mappa colorata che abbiamo trovato nella nave, disse
Robinton, sorridendo della loro reazione. Piemur l'ha interpretata, in collaborazione con Nicat, perch avevamo l'impressione che riguardasse le
caratteristiche del suolo. Ed vero! Gli strati di roccia, per essere precisi.
Stava srotolando la mappa, e Lessa e F'lar lo aiutarono tenendo gli angoli.
Le chiazze marrone scuro indicano rocce antichissime, nei luoghi dove
non ci sono mai stati terremoti n attivit vulcaniche. Non sono mai cambiati, dal tempo in cui venne disegnata la mappa fino ai giorni. Il Pianoro,
che qui colorato di giallo, dovette venire abbandonato in seguito all'eruzione. Vedete, qui e qui, al Sud e a Tillek, abbiamo la stessa colorazione.
Miei cari amici, i nostri antenati vennero al Nord, a Fort, Ruatha, Benden,
Telgar, perch questa terra pi protetta contro i disastri naturali.
E i Fili sarebbero un disastro innaturale? chiese Lessa in tono ironico.
Preferisco affrontare i disastri uno alla volta, disse F'lar. Essere attaccati dal suolo e dall'aria sarebbe troppo.
Poi Piemur e Nicat hanno dedotto anche dove i nostri antenati avevano
scoperto giacimenti di metalli, di olio nero e di pietra nera. I depositi sono
Signore?
Benden? Fort? Gli altri Comandanti dei Weyr e tutti i Signori delle
Fortezze di Pern, Nord e Sud, si sono gi radunati!
Jaxom agit la mano per segnalare che avevano sentito. F'lar arrotol la
mappa e la riconsegn a Robinton con un inchino.
L'esamineremo meglio pi tardi, Arpista.
Jaxom offr il braccio a Sharra, e accenn al Maestro Robinton e ai dragonieri di precederli.
Neppure per idea: oggi il tuo gran giorno, Nobile Jaxom della Fortezza di Ruatha, disse l'Arpista, con un profondo inchino, tendendo il braccio per indicargli l'onore della precedenza.
Ridendo, Jaxom e Sharra uscirono nel cortile, seguiti da N'ton e Robinton. F'lar offr il braccio a Lessa, ma lei aveva girato gli occhi sul cortiletto
della cucina, e il cavaliere bronzeo non fatic a leggere i suoi pensieri.
anche il tuo gran giorno, Lessa, fece, portandosi alle labbra la mano
di lei. Un giorno reso possibile dalla tua decisione e dal tuo spirito. La
strinse fra le braccia, facendola voltare perch lo guardasse in faccia. Oggi il Sangue Ruathano governa le terre di Ruatha!
E questo dimostra, disse lei, fingendosi altezzosa mentre si abbandonava contro F'lar, che se t'impegni con volont sufficiente, e se lavori
abbastanza a lungo, puoi ottenere tutto quello che desideri.
Mi auguro che tu abbia ragione, disse F'lar, volgendo gli occhi verso
la Stella Rossa. Un giorno i dragonieri sconfiggeranno quella Stella!
BENDEN! Il ruggito dell'Arpista spezz quel loro momento di personale trionfo.
Sorridendo come due bambini dopo una scappatella, Lessa e F'lar attraversarono il cortiletto della cucina e salirono correndo la scalinata della
Grande Sala. I draghi, sulle alture dei fuochi, si alzarono sulle zampe posteriori, gridando il loro giubilo in quel giorno felice, mentre le lucertole di
fuoco eseguivano caroselli vertiginosi nel cielo senza Fili.
FINE
DRAGHINDICE
a cura di Wendy Glasser
I WEYR IN ORDINE DI FONDAZIONE
Weyr di Fort
Weyr di Benden
Weyr delle Terre Alte Weyr di Igen
Weyr di Ista Weyr di Telgar
Weyr Meridionale
LE PRINCIPALI FORTEZZE VINCOLATE AI WEYR
Weyr di Fort
Fortezza di Fort (la pi antica), Nobile Groghe
Fortezza di Ruatha (seconda in ordine di antichit), Nobile Jaxom,
Nobile Reggente Lytol
Fortezza del Boll Meridionale, Nobile Sangel
Weyr di Benden
Fortezza di Benden, Nobile Raid e Nobile Toronas
Fortezza di Bitra, Nobile Sifer e Nobile Sigomal
Fortezza di Lemas, Nobile Asgenar
Weyr delle Terre Alte
Fortezza delle Terre Alte, Nobile Bargen
Fortezza di Nabol, Nobile Fax, Nobile Meron, Nobile Deckter
Fortezza di Tillek, Nobile Oterel
Weyr di Igen
Fortezza di Keroon, Nobile Corman
Parti dell'Igen Superiore Telgar Meridionale
Weyr di Ista
Fortezza di Ista, Nobile Warbret
Fortezza di Igen, Nobile Laudey
Fortezza di Nerat, Nobile Vincet e Nobile Begamon
Weyr di Telgar
Fortezza di Telgar, Nobile Larad
Fortezza di Crom, Nobile Nessel
Weyr Meridionale
Rango-Arte
Ubicazione
Andemon
Amor
Maestro Agricoltore
Maestro Artigiano,
scrivano
Baldor
Belesdan
Fortezza di Nerat
Sede dell'Arte degli
Arpisti,
Fortezza di Fort
Weyr di Ista
Fortezza di Igen
Artigiano
Rango-Arte
Bendarek
Maestro Artigiano,
legnaiolo
Artigiano, meccanico
Maestro Allevatore
Artigiano, arpista
Benelek
Briaret
Brudegan
Chad
Domick
Arpista
Mastro Artigiano,
compositore
Ubicazione
Fortezza di Lemos
Sede dei Fabbri
Fortezza di Keroon
Sede dell'Arte
degli Arpisti,
Fortezza di Fort
Weyr di Telgar
Sede dell'Arte
degli Arpisti,
Fortezza di Fort
Elgin
Arpista
Facenden
Mastro Artigiano,
fabbro
Maestro Fabbro
Fandarel
Idarolan
Jerint
Maestro Pescatore
Maestro Artigiano,
strumenti
Ligand
Menolly
Artigiano conciatore
Artigiana arpista
Morshall
Nicat
Oharan
Oldive
Maestro Minatore
Arpista del Weyr
Maestro Guaritore
Artigiano
Palim
Petiron
Rango-Arte
Artigiano fornaio
Arpista
Piemur
Apprendista-artigiano
Robinton
Maestro Arpista
Sebell
Artigiano-Maestro Arpista
Artigiana guaritrice
Maestro Artigiano, voce
Sharra
Shonegar
Sograny
Tagetarl
Maestro Allevatore
Artigiano arpista
Talmor
Artigiano arpista
Terry
Timareen
Wansor
Yanis
Mastro Artigiano
Zurg
Maestro Tessitore
Fortezza di Keroon
Sede dell'Arte degli Arpisti,
Fortezza di Fort
Sede dell'Arte degli Arpisti,
Fortezza di Fort
Sede dell'Arte dei Fabbri.
Fortezza di Telgar
Fortezza di Telgar
Sede dell'Arte dei Fabbri,
Fortezza di Telgar
Tenuta Marina del
Semicerchio
Fortezza del Boll
Meridionale
Meron
Mirrim
Nessel
Lucertole
marrone Rial
azzurra
bronzeo Berd
verde
verde
aurea Grall
aurea Merga
bronzeo
aurea
verde
aurea Bella; bronzei Sassetto, Tuffolo, Poll;
marroni Pigro, Mimic, Bruno; verdi Zia Uno,
Zia Due; azzurro Zio
bronzeo
verdi Reppa, Lok; marrone Tolly
Nicat
N'ton
Oterel
Piemur
Robinton
Sangel
Sebell
Sharra
Sifer
Toric
Vincet
marrone Tris
aurea Farli
bronzeo Zair
aurea Kimi
bronzeo Meer, marrone Talla
GLOSSARIO
Agenothree: sostanza chimica comune su Pern, HNO3.
Antico: membro di uno dei cinque Weyr che Lessa condusse avanti nel
tempo di quattrocento Giri. Usato come termine spregiativo per indicare chi si trasferito nel Weyr Meridionale.
Cantore del Weyr: l'Arpista dei dragonieri, di solito dragoniere lui stesso.
Fellis: albero che produce fiori e frutti. Il succo ricavato dai suoi frutti
soporifero. Fili: spore fungoidi provenienti dalla Stella Rossa che cadono su Pern e si rintanano sottoterra, divorando tutte le sostanze organiche che incontrano. Fortezza: luogo dove vive la gente comune;
originariamente erano scavate nelle montagne e nelle colline.
Giro: un anno pernese.
Gitar: strumento musicale simile all'arpa.
Giunchi: piante acquatiche simili alle canne terrestri.
Impressione dello Schema d'Apprendimento: unione delle menti di un
drago e del suo futuro cavaliere al momento della Schiusa dell'uovo.
In mezzo: area di nulla e di privazione sensoriale in cui possono trasferirsi i draghi per passare da un luogo all'altro.
Intervallo: il periodo di tempo tra due Passaggi, corrispondente in genere
a 200 Giri.
Intorpidaria: unguento medicinale che, spalmato sulle ferite, annulla la
zeo Golanth.
F'lon: Comandante del Weyr di Benden, padre di F'nor e F'lar.
F'nor: vicecomandante del Weyr di Benden, drago marrone Canth, lucertola di fuoco aurea Grall.
F'rad: cavaliere, Weyr di Benden, drago verde Telorth.
Gandidan: Bambino, Weyr di Benden.
Gemma: Prima Dama di Fax (Signore delle Sette Fortezze) e madre di
Jaxom.
G'dened: Comandante del Weyr di Ista, figlio dell'Antico Comandante
del Weyr D'ram, drago bronzeo Baranth.
G'nag: cavaliere, Weyr Meridionale, drago azzurro Nelanth.
G'narish: Antico Comandante del Weyr di Igen, drago bronzeo Gyamath.
G'sel: cavaliere, Weyr Meridionale, lucertola di fuoco bronzea, drago
verde Roth.
Groghe: Signore della Fortezza di Fort, lucertola di fuoco regina Merga.
H'ages: Vicecomandante del Weyr di Telgar, drago bronzeo Kerth.
Horon: figlio del Nobile Groghe, Fortezza di Fort.
Idarolan: Maestro Pescatore, Fortezza di Tillek.
Jaxom: Signore della Fortezza di Ruatha, drago bianco Ruth.
Jerint: Maestro Artigiano degli strumenti, Sede dell'Arte degli Arpisti,
Fortezza di Fort.
Jora: Dama del Weyr prima di Lessa, Weyr di Benden, drago regina
Nemorth.
J'ralt: cavaliere, Weyr di Benden, drago verde Palanth.
Kayla: sguattera, Sede dell'Arte degli Arpisti, Fortezza di Fort.
K'der: cavaliere, Weyr di Ista, drago azzurro Warth.
Kenelas: donna delle Caverne Inferiori, Weyr di Benden.
Kern: figlio maggiore del Nobile Nessel, Signore della Fortezza di
Crom.
Kirnety: ragazzo, Fortezza di Telgar; imprime lo Schema dell'Apprendimento al bronzeo Fidirth.
K'nebel: Istruttore degli Allievi, Weyr di Fort, drago bronzeo Firth.
Varena: compagna d'una regina, Weyr Meridionale, drago regina Ralenth; (chiamata anche Vanira).
Vecchio Zio: bisnonno di Menolly, Tenuta Marina del Semi' cerchio.
Viderian: figlio adottivo, alla Fortezza di Fort (figlio del Proprietario
della Tenuta Marina).
Wansor: Mastro Artigiano Vetraio, Sede dell'Arte dei Fabbri, Fortezza
di Telgar; chiamato anche Fabbro delle Stelle.
Yanis: Mastro Artigiano e Proprietario della Tenuta Marina del Semicerchio.
Zurg: Maestro Tessitore, Fortezza del Boll Meridionale.
FINE