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TESTI A_FRONT R RUSCONT LIBRI 1128 giugno 1807 appare per la prima volta nella «Bamber- ger Zeitung» l'annuncio bibliografico della pubblicazione per leditore Joseph Anton Goebhardt di un'opera dal tto- Io Fenomenologia dello Spirito del dottore e protessore di Fi losofia a Jena G.W.F. Hegel. L’opera la prima della matu- ita ~ rappresenta il primo volume del Sistema della scienca ‘che Hegel annuncia di voler serivere. Seguiranno, infatti, a breve, la Scienza della logica (1812-16), V Enciclopedia delle scienza filosofiche (1817) ¢ | Lineamenti di flosofta del dirit- ‘o (821). La Fenomenologia «espon viene Sapere puro ovvero Spiritoassouto. Tale pro- cesso rappresenta, secondo Hegel, «una sclenza nuova teressante> ~ classificabile come la prima seienza della filo ‘che deve subentrare al posto delle spiegazioni psico- Togiche e delle diseussioniastratte che i filsofi sogliono fare la fondazione del sapere. In oft a, Fautocoscienza, la Fagione os- nelle sue varie forme (etica,cal- mngere,infine, allo Spirito asso- servativa to, morale, re lio o Sapere puro. La presente edizio attento e profondo ® curata da Vincenzo Cicero, studios ‘nae anal ompletane lamontmentale per testo desco a fronte riproduce ledizione storico-critica di rifer Internazionale, ‘TESTO INTEGRALE Prt Mas a HEGEL Testo tedesco a fronte A cura di Vincenzo Cicero R RUSCONI LIBRE GEORG WILHELM FRIEDRICH HEGEL FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO Introduzione, traduzione, note ¢ apparati di Vincenzo Cicero ‘Testo tedesco a fronte RUSCONI LIBRI Prin eitione mar 1995 © 1995 Ruscon Liss, le Sees 289, 20126 Milano ISBN 48-18-70107-X Alla memoria del mio maestro Filippo Bartolone La figuesautenica in cu la veri pud e sintere & soltanto il sistema sciemtfico della verthstesse. Or, collaborare a Finché la filosofia si avvcini alla forme della scienzs, alfinche giunga alla meta in cui possa deporre il proprio nome di amore del sapere per essere sapere reale 3.8 che misono appunto proposto. GWE Hegel E un segrto di pulcinella che nessun in- terprete di Hegel si in grado di spicga- ‘re, parola per paola, una sola pagina dei ‘Th. Haering INTRODUZIONE 1. Sulla aleggendaria»difficlta della Fenomenologia La Fenomenologia dello Spirito& la prima grande opera sste- matica di Hegel ‘La sua pubblicazione, avvenuta alla fine di marzo del 1807, inaugura Ia fase degli scrtti hegeliani maturi, e precede in tal senso la Scienza della logica (1812-16), Enciclopedia delle scienze Alosofche (1817, 1827 ¢ 1830) ei Lineamenti di flosofia del di rito (1821). Rispetto a questi ulimi ttl, ruttavia, la Fenomenologia com- porta un numero pit considerevole di problemi critic, lesa s- prattutto al rapporto tra progetto originario e realizzazione elf opera, alle ctcostanze singolari che accompagnarono la sua redazione e pubblicazone ~ circostanze su cui nemmeno le auto testimonianze di Hegel gettano piena luce, ¢, infin, alla stessa configurazione strutturalee stlstice del test. ‘Per quanto riguarda, in particolare,Vimpalcatura discorsiva ¢ lo stile della Fenomenoioga, pid nei mesi successiv alla sua appa- sition le reazioni degli amici edeicolleghi tra cui anche icom- menti di Schelling e Jacobi ~ concordavano sostanzialmente nell'ammirare, si, Ia profondita del pensieo, ma al tempo stesso rel lamentare la mancanza di comprensibilita e di chiarezza. Un’accusa, questa di inintlligbilia che si estesa poi allintera produzione hegeliana accompagnando Herr Professor Dr. Hegel fino alla morte, e che, da alcuni versanti critic, viene ribadita an- ora ogg. Sintomatiche sono al riguardo le parole del grande sto- rico hegeliano Theodor Haering pronunciate nella prefazione al Ia sua monumentale monografia Hegel. Sein Wollen und sein ‘Werk: ab un segreto di puleinella che nessun interprete di Hegel sia in grado di spiegare, parcla per parols, una sola pagina dei (Ors, se la fama di «Eraclito redivivo>, segnata dall'epiteto di ‘coscuro> (analogamente al pensatore efesi, il quale era stato so ‘Prannominato appunto 6 oxorewés), ha accompagnato Hegel in vita si prolungata fino ai giomi nostri, cid & dovuto in larghis sma misura alfopers del 1807. La Fenomenologa,infati, peri motvi che abbiamo gia succin- 8 NTRODUZIONE tamente indicato,reca in sé un nido di difficolt® supplementari rispetto a quelle presentate normalmente tanto dal pensiro hege- liano in generale, quanto dalle altre opere, precedenti e postrio- si, pubblicate dal filosofo. La stessa Scienza della logica, che pet complessiti architettonica e profondita speculativa, € senza dub- bic fo seritto contenutsticamente pid ardvo di tata la filosofia moderna, non faregistrare i formidabil ostacoli di ordine espres- sivo e stilstico, né i passaggi brachilogci ed «esoteric, di cui & invece disseminata la Fenomenologia “Testo difficile, dunque, la Fenomenologia dello Sprito,imper- vio al massimo grado anche per un lettore aspeciaizzaton,e pra ticamente ileggibile per chi vi si accosti con strumentifilesofici rudimentali o si muova ancora con incertezza sul terreno del pen- sieto speculative, I caratere «csotcrico>, tuttavia, non & ovwiamente suiciente a spiegere, da solo, la collacazione di assoluto primo piano di cui ‘questopera gode nella storia dela filosofia il suo signifiato tut- tora fondamentale per il pensiero contemporanco. In queste ps. gine introdutive ei proponiamo, ta altro, di contrbuire a que- sta spiegazione. 2. La fase di progettexione dell opera La Fenomenologi dello Spirto vide a luce il 29 marzo 1807 presso la casa edittice Joseph Anton Goebhardt di Bamberga ¢ Wiireburg Si tratava di un grosso volume in ottavo di 870 pagine com- plessve. Al frontespizio generale faceva seguito un sommatio di6 pagine prive di numerazione; la «ePrefazione», composta in carat teri pit grandirispeto al corpo del testo, aveva le pagine nume- rate in cffe romane (I-XCD; quindi apparivano gia 3 pagine di crratacorrige, per un totale di 65 refusi; veniva infine il corpo ve- 10. proprio dllopera (pp. 3-765), preceduto dal frontespizioin- temo, La tiratura fu di 750 esemplati~ mentre il contratoinizia. le, mai ritrovato, ne prevedeva 1000 -, i quali vennero esauriti so- lo nel 1831, Tn un‘importance letera a Schelling del’! maggio 1807, Hegel scrisse al riguardo: el mio scitto@ finalmente terminato; ma nel- Ja consegna degli esemplar ali amici si verifia la stessa sciagura- ta confusione (unselige Verwirrung) che ha regnato sull'intero processo editorial etipografico, nonché in parte anche sulla stes- sa composizione INTRODUZIONE ° Per ricostruire brevemente le cause che hanno portato Hegel parlare di wnseige Verwirrag a pit lvl, cominciamo allora a gelinare logit waa fase incl &matratilproget de opera Lintenzone di pubblicae in un’oper sola il proprio «sistema della ilosofia»— non certo unicamente una prima parte oaddirit- tura soltanto unntroduzione ~, si era consolidate in Hegel poco dopo il suo arrvo a Jena. ‘Gia durante lastesura dei lavoti per il “Giomale critic della filosoia”(edito in collaborszione con Schelling), e precisamente dal semestreestvo 1802 al semesteestivo 180, eg faeva rife mento a un‘opera che sarebbe apparsa dil a poco preso [dito re Cotta di Tubinga; nel avviso delle lesion! (Vorletungsonbiindi ang) di quel perodo,inat i legge: «Logica et Metaphyeicom sive systema reflexion trations secundum libra sab eodem t tulo proditurum..» (Catelog scholarum in Academia Jenensi 17411814, Univestitsbiblothek Jens, 148). Manon senefec nulla, in quant faliono le ratative con editor, oppure peché Heel non env ancora veaente pronto per la pubblicazione del sistema. A ogni modo, negli awi- St dll lesion! dal semeste overnale 1803/4 fino a semestre in verale 1804/5 non si parla pid dun libro prossimo alla stampa Solo peril semesteestivo 1805 epi annuncid nuovamente un roche abe dovato conten ner scien dela flow: ‘totam philosopbie scientiam, i . a) philosopbiam specultioam, (logicam et metaphysicam) nature ef ments, x libro per cesatem prodituro, et) jus natura ex odem..» (Cat cho, 166). fatto che Hegel, proprio nella prima meta del 1805, pensasse seriamente lla pubblicaione di un lavoro cost ampio ¢ ambizio- £01 i pegs cl suo desidero di otenee um itcrco press nfl Universita (com/era successor glial, i suo colleghi Save Sceling Scher Fis) A Tea, inty pureed Sato nominato eprofesore di flosofia nel Febbraio di quella no per interessione decsiva di Goethe, eglicontinuava a guada- {nate molto poco, in quanto il suo trattamento economico era Proporzionato al numero esiquo~ degli itor, Solo nel giugno 1806, sempre per intervento di Goethe, sarebbe ruscito a otene ‘sun modesisino atamenio arm fo a, non & possibile stabilre se per quest libro progetato Hegel avesse preso contati con un editore. E probable che ala con a medsone di. Netbammes, tenewe po omen considerazione proprio Veditore di Bamberga, Goebhardt 0 nRODUZIONE Soprattutto, perd, si pud tenere per assodato che a quel tempo csistese del materiale redato in vista della composizione vera e propria: Ie prima inequivoca testimonianza relatva al corpo della Fenomenologa risa infattial maggio 1805 Nel corso dell’estate 1805, rutavi, la speranze di Hegel di completare e pubblicae il proprio sistema globale dovette subire un grave contraccelpo. In primo luogo, nel ealendario delle lezioni per Minverno 1805/6 non si parla affatto di un libro stampato o in via di stam. pa. Il suo programma, invece, si arricchi di due nuove leioni, tna volta aritmetica e geometria,successivamente di storia del Ia filosofi; riguardo a quest ultima, @ verosimile che Hegel sbbi voluto studiarla pia fondo anche e soprattutto in vista dela sus ‘opera fara, In secondo Inogo, mentre nel semeste estivo 1805 Hegel ave va ancora suddiviso il suo sistema in «ilosofia speculativa» e «di- ritto naturale» ~ la prima parte era a sua volta tripartita in log a (e metafisica), filosofa della natura efilosofia dello spitto -, 4 partie dalaurunno dello stesso anno la filosofia della natura ela filosofie dello sptito appaiono insieme, soto il ttolo di efilosofia reale» (Realpilosopbie), come autonome rispeto alla logiea e alla rmetafsica (per le quali restavailtitlo di afilosofia speculative) (Questa separazione si ifleite in modo determinante nel aviso delle leioni per estate 1806 (preparato sicuramente a matzo), in cui si legge: «a) Philosophiam speculativam sive logcame ex libro suo: System der Wissenschaft, proxime prodituro.. b) Philo sopbiam naturae et mentis ex dicatis..» Cat, schol, 72), Pertan to, sembra che del libro qui annunciato da Hegel stema della scenza> fosse di imminente pubbi parte relativa alla logics, dato che per le restanti pati del sistema cali nelle sue lezioni era costretto ad affidarsi ancora alla sola cesposizione orale (ex dita) In effet, da una lettera di Hegel a Niethammer del 6 agosto 1806 siricava che nel febbraio precedente era gi inizata la stam. pa dell'operainttolata Sistema dela scienza, stampa che avrebbe dovuto concludersi per contratto prima di Pasqua: «Secondo il "Sina del farmento Der ebolte Wien. col manorial roa nel la Auogrphonsammang de cemalgen Prehschen Stasbibek Ber, Bi leet Fagin, Krak ace ms 1904, 160) Eo & stato edt in. Ho reser, Dokument 24 Hegel Entuibing, Seat 1936.3, ed &Hiprato che lo appendice edstnecatea dels Foal cuts da W. Bone pen eR Heede (fs, Note editorial), pp 37 e464 INTRODUZIONE uw contratto originario, questa parte (dieser Tel) doveva essere ter- minata prima di Pasqua; ho acconsentito a dilazionae il termine fino allinizio del corso: ma nemmeno questa clausola & stata Sina ile editore Goebhardt, ec insleme alla iduzione della traturainizilmenteprevsta (da 1000 a 750 esemplai), procurd a Hegel uno stato di prostrazio- ne, in quanto comportava per lui, a un tempo, una decurtazione dei proventi costituti dai dirt d'autore e una dilazione nella lo- ro riseossione. A ogni modo, @altamente verosimile che nella pri- mavera 1806 lntenzione di Hegel fosse ormai quella di pubblica- rea breve termine la Logics, preceduta da una Scienza dell espe- rienas della corinaa (ch. infra, p. 14) gain parte data lle sta- pe, ¢ di inviare invece a un momento successivo la pubblicazione Gellafilosofia della natura e dello spirito Senonché, tala Pasqua e agosto 1806 il progetto dovette su- bire un‘ulteriore modifica. Pressato dala difficlissima situazione economica personale, Hegel rinuncidinfine a terminare la parte relatva alla Logica, decise di completare unicamente il testo che cong costinisce la Fenomenologia Tn quest termini, infatti, i 29 settembre 1806 fu stipulato il ‘nuovo contratio con Veditore Goebhardk che prevedeva la conse- ‘gna della parte restante del manoscrtto ('equivalente di 384 ps fine a stampa, mentre poi furono di fatto 430) entroil 18 ottobre successvo; fino ad alloraerano state stampate 336 pagine, le qua- Ti giungevano fino all'inizio del capitolo «Liindividualta che si considera reale in se e per se stessa. Il 3 oxtobre Niethammer Poteva annunciare a Hegel di avere ottenuto per lui da Goebhardt Fonorario di 44 forini contemplato dal contratto. E cos, nell'ambiguo avviso delle ezioni per inveno 1806/7 (epprontato in settembre, in cui Hegel annunciava:«a) Logicomt t Metapbysicam sive philosopbiam speculativam, praemissa Phae- nnomenologia mentis ex libri su: System dex Wissenschaft proxime proditura parte prima. b) Pbilosopbiam naturae et ments ex dic tats.» (Cat schol, 175), per librum bisognerebbe intendere solo il volume contenente la prima parte de'opera sul Sistema dela Scienza, non git anche Ia «seconda parte, quella cio’ avente co- me oggett la Logica, ‘Ora, in questo avvso delle lezioni si faceva per la prima volta 1menzione ulficile sia del titolo «Fenomenologta dello Spirito» — tuna Phaenomenologia mentis distints dalla Philosophia ments — sia di una elntroduzione» (praemiisa...allafilosoia. I tutto ver: + In reat, Hegel era pono problems di un’sinroduione lla fosfis 2 INTRODUZIONE 18 poi ribadito nella Vorlesungsankiindigung del semestre estivo 1807, a pubblicazione finalmente avvenuta: «Logicam et Metaphy. sicam, praemissa Phaenomenologia Mentis ex libro suo: System der Wissenschaft, erster Teil (Bamb. u. Wirtz. bei Goebhardt 1807)» (Cat sebol, 178). Th definitiva, danque, se si bada al risutato esteiore, sembre- rebbe che nella Fenomenologiaedita nel 1807 non sia rimasto pid nulla del progetto originario, elaborato da Hegel nel 1802, che pprevedeva la pubblicazione del suo inteto sistema della flosofia (logica e metafsica, flosofia della natura e fllosofia dello sprito). Come vedremo, invece, questa «introduzione al sistema» era pie- rnamente siconosciute da Hegel nella sua intima necessia specula tiva: essa costtuisce la pid straordinaria prefigurarione ascientif cas dello stesso sistema della scienza esposto nella sua globaitaso- lonell’Enciclopedia del 1817. 3. La fase finale della composiaione, la pubblicazione ela distribu zione degli esemplari La redazione generale dello serttoaveva coperto un arco tem: porale di quasi tn anno e mezzo, dallotiobre 1805 ca. al gen ‘aio 1807 Tn effet, perd, come scrisse Hegel a Schelling nella gid citata Jextera dell maggio 1807, i testo vero proprio era stato ultima to win dex Mitternacht vor der Schalch bei Jena, nella notte pre- cedente la bataplia di Jena tra esercto prussiano e quello napo- Teonico, dunque nella notte frail 13 il 14 ottobre 1806. Nella lewera seritaall'amico Nietharamer proprio il 13 ottobre, Hegel csordiva solennemente: «Jena. Lunedi 13 ottobre 1806: i! giomo incu Jena stata ocupata di Frances ein poleone entra nell sue mures,€ poco pit ava Famoso giudizio: «Ho visto Fimperatore ~ quest do ~ uscire dalla citta per andare in rcognizione. E veramente tna sensazione meraviliosa vedere un simile individvo che, con- centrato qui su un punto, seduto su un cavalo, si estende sul ‘mondo ¢ lo domina» "Ammirazione pet Napoleone a parte, tuttavia, il saccheggio sin dal m0 primo uemeste nen (1801/2); cf H. Kimmel, Die Cronlale {Manure Hees n den Bandon 4b 9, Hegel, Gearon Werke, Ba {Hamburg 1976, pp 998 393. Pe quanto dguara la neces di unarod oneal tema, ce, pp. 13 eTRODUZIONE B della sua abitazione durante il tumulto della bataglia del 14 otto- bre ~ vinta poi dai Francesi~ costrnse Hegel a trasferirsi prow sotiamente dallamico G. A Gabler. Le ultime settimane della stesura della Fenomenologia (eccetto 1a «Prefazione», che venne consegnataall'editore a meth gennaio 1807) furono dungue caraterizzate dallinguietudine che, al’. prossimarsi delle truppe franesi,aveva colt il filsofo insieme ai Cittadinie alle isttuzioni di Jena, Se a questo si aggiungono le pression! costanti dell editore per ia consegna del manosrito en- {ro i termini contratualie il formento interiore del fllosofo per tuna prossima paternita indesiderata, si comprende bene come la revisione finale dellopera, specie delle parti conclusive, sa stata fortemente compromessa lasciando Hegel molto insoddisfatt. Conferma pienamente questa cieostanza una letera a Nietham- ‘mer del 16 gennaio 1807, nella quale Hegel dice: «In una seconda Cdizione che segura presto ~ si ds placet?! ~ tutto dovra essere imigliorato,e cosi consolo me stesso ¢ ali alt. Per il resto, nel novernbre 1806 Hegel stesso si recd a Bamber- ga per controlar la stampa e per correggere in loco le bozze. 113 fennaio 1807, nuovamente a Jena, poté annunciare allamico Schelling che’egli attendeva «finalmente la conclusione della stampao. Nei gior’ successivitermin il manoscrito della «Pre- fazione>, e corresse le ultime bozze di stampa ‘A quel punto testava soltanto la correzione delle bozze della «Prelaziones,incatico che lamico Niethammer si era rifiuato di fccettare, Hegel gli serssealriguardo i 20 febbraio 1807: «Che Lei rifiui la correzione delle bozze della prefazione non mi ha sorpreso. Avere a che fare con questa tipografia (scl: la casa edi trice Goebhardi] procutainfatti moltenoie». Hegel suse a completae il tutto solo dopo il suo ritomo a Bamberga nel marzo 1807, cosi che opera ~ gli ultimi fol della quale vennero stampati il giomo di Pasqua (che quel'anno cade- ‘va appunto il 29 marzo) ~ fu effetivamente pronta per la distribu ¥one ela vendita slo in april, Con questo inconvenient, perdi frontspii intern degh eemplai non erano ttt uniform ? Hegel ave allel da qualche tempo una reason cn a propria affine ‘amete, Chritane Fucher sponta Barkhard, sin dali defeat 186 la ‘Sena porters in send fruto di gues resone UI bambino nsegue 3 feb ‘slo EO ef chiamato Ladi is ad venne acco da Hegel scant gi ‘ls vot due il ape nao nde bel in seito aun fa nl as pe tema, fupivto del nome del padre x arrcl nl 125 ~ sec Il cognrme dea ‘malted rapa, Facher~ ele trope olandes. Mon a ebbre 2 Give 28 ono 1831, de mes primal mote dl pave “ INTRODUZIONE ltl ey tata seo come lo dalopes cspressone Scenas del epertenc dla coscenan, che sppare sia ac da fron ene ee ‘delcinroduciones (ct nfm tspenvamente pp. 91 167), Nel gennaio 1807, dur re Latest Aca oPrehcloncaeghl dl eee txpresione con quello che il itlo stale: La scenea del foro imenologia dello Spi. La decisions tata, pote aeereefero signe pore dl ur ln gana +l enzo tn buon numero di copie della parte git sampata dellopera, Comprendent i frontespirio interno orginvi, eran state inva tein brosura a diversi bra. All fines quind si ebbero te d- ‘es cat gl csemplai gil stampa civ recano solani ttle orginaro, 2) gl eserplai gf stampat, oa Hmast ancora presto eltore, portano entambr tly, polché i secondo ven: fe aggunto inserendo una pagina retfiatice subito dopo i Frontespirio; 3) gli esemplaristampat in Febbraio e in marzo 1807 recano sotanto ilitao attuae Nel gennaio 1807, dunque, Hegel aveva tute e ragoni pe au spicare git una second edizione imminentedelPopera (fe supra, P. 1D). ll suo desdero,utavia, doveva prendere corpo solo veo. Tiingue anni dopo: i ontratto con fa ease editice Dancer & Humblot di Berino per la seconda edvione della Fenomenologia dello Spiro porta la data dll ortobre 1831. Egl avevaintapte- sola revision sisematica dell opera con Vintensione di climinare is prima pute del tolo~ Sistema della scence, ma la morte lo cole novembre dello seso ana, Le corezion le not in ‘nargne giungono fino ap, XXXVIL delediione de 1807. 4. Sul signifcatosstematico fondamentale dll’opera Le circostanze eesterioris fin qui menzionate ~ difficolti eco- nomiche, disguidi con leditore, patemiti indesideraa, invasione di Jena da parte delle truppe napoleoniche ~ hanno certamente incso in maniera determinante sulla progettazione e sila stesura della Fenomenologia dello Spirto. Malgrado le peripetie proget- tua ¢redsionl, nonostante qualche sqilbrio tale part le asperita espressive e persino le non rade sgrammaticature, pers, i fd Ble pee men profndinine nia hat © [Nelle pagine che seguono ci proponiamo di rendere conto di questa unita a partire dalle istanze interne del pensiero di Hegel in generale e dell opera del 1807 in particolare. INTRODUTIONE 6 Nala pagina conclsiva del saggio Fede e sapere del 1802, He gel scriveva: «A cid (al dolor infinito, a sentimento che si esp the nella frase “Dio stesso & morto"].. il Concetto puro deve dare Un'esistenzafilosofica; il Concetto puro deve dunque conferire all losofa idea del bert asoluta,e con cid la Passione as Solus (die abolute Pasion, val a dite il Venerdi Santo specula tivo [der spekulative Karfreitag] che fu gi storico[geschichtlich), deve ristabilie quest ultimo in ett la verit ela dorezza della Soa assenza di Dio. Esolo da questa dureza.. che la suprema to- {alts abbracciando contemporancamente ogni cosa, pud e deve resuscitate in tuta la soa seret dal suo pit ripostofondamento ‘nella pi serena liber della su figura ‘Ora a Fenomenologia dello Spinto si conclude di fatto con le seguenti parole (fr inf, . 1063) «La via che conduce alla me fa al sapere assolto, cit allo Spirto che si sa come Spirit ~& i ricordo degli spirit cos} come esi sono in se stessie compiono Torganizazione del loro regno. La loro conservazione, secondo il lato della loro esistenza libera che si manifesta nella forma delPaccidentait, & Ta storia; secondo il lato della loro organizza- tone concettual, invece, tale conservazione & la science del sape- re fenomenico; tutte due inseme, cit la Storia compresa concet- tualmente [die Begrffne Gercichte,formano il ricordo e il Cal- vaio [die Scbadeltate} dello Spiro assolto, formane lara la verth el certeza del suo tron, senza il quale eso sarebbe ls solitudine priv di vita» Laccostamento ta i due brani, che per la distanza temporale che i separa (1802-1806) si pud de racchiudano Vntera fase di progettzione> della Fenomerolois dello Spiro, ci consent in hanzituto di stabilire con sicurezza che l'idea fondamentale di ‘qucst’opera era gid sulficintemente matura al tempo della pub- bilicszione del Giornale critic dll florofia Te Feromenologa, infat,¢appunto la via concettuale che, in- sieme alla storia, coniuisce il Calvaro dello Spiitoe conduce al sapere assoluto, ala scienz, allo Spirto che si sa come Spirito, insta, dungue che viene soddsfatia la necesi, intema al Con- ceto puro, di dare esstenta filosofica al dolore infinito per la morte di Dio e di econferte alla filosofa Videa della libertasso- * Gluben snd Wien, oder de Rfleionpnpbie der Subic i der Voliindige te Former, al Kenic, Jacsbe wad Fhercbe Philp, i ketch Jounal er Phoonk, Tbe 1802p 8 a casone& tate dal enione det Grammele Wenke ds Hepa, vel 1, Hamburg 1958, p41 » A‘guee pase, nl testo, segue ott la izione a due veri ratidllo pci BeFreanaihf i Sehle 6 rneraoDUZIONE Jutay: solo a partite da questa necest divine possibile a Resur- rezione della suprema total che abbracea contemporaneamen- te ogni cosa La Fenomenologa il necessaio carmino florofico hungo il anual satus esi compe il Venera Santo speculativ, Tn questa formula, che inizialmente non pud non suonareetip- tica, si racchiude il signfiato pid profondo di questo assoluco ct polavoco di Hegel e della filosofia modem Il presente seit in {roduttivo avr asolto il suo compo pid importante nella misura in cui contribuirt alla chiara decrtazione di tale formula. 5. Fenomeno ed esperiensa dello Spirito, cod: tema e metodo della Fenomenologia losofa si avin alla forma della scienas finch piunga alla meta in cui posa depore il proprio nome di amore del sapere per essere sapere eae, 86 che mi sono appunto propostom (eft infra, p33). ‘Tl propesito maniestato qui da Hegel & senza alcun dubbio il pitt ambiziso tra quanti possano sorgeme in ambit Alosoico realizare il passaggio dalla gxioaogta, dall amore per il sapere, alla cota, al sapere vero e proprio. In tal senso, costtuendo la realizzazione di questo passeggio, la fenomenologia hegeliane non & essa stessa la oo@¢a, ma é put. tosto la via che porta alla reata compiuta dello Spirit eal «regno chest corte nel suo proprio element, am correre per giungere alla escienza del vero nella fig (Gb, pp. 77 €93). = E tutavia, pur non essendo Je scienaa, pur non essend stema scientifico delle verti», la fenomenolo anch’essa za scienza, un sistema del tutto particolare. Essa @, se- condo le parole di Hegel, la escienza dell'esperienza della coscien zm, 2 al sistema dellesperienza dello Spiito», sistema che «con- tiene soltanto il fenomeno dello Spirito»(i., pp. 167 93) Proprio le due ultime definizioni, facendo leva sui concerti pe- culiati di «fenomeno» (Erscheinung) e di aesperienza» (Erfah: rng) tiferiti entrambi allo Spititot, compendiano efficacemente il noe ete Seapets im INTRODUTIONE "7 tema e il metodo della fenomenclogia hegelians, ¢ sottolineano per noi la sua differenza radicale ds ogni altro tipo, anteriore © posteriore, di fenomenologia’. Tnnanzituto, dunque, Voggetto di questa particolare scienza sistematica&il«fenomeno» dello Spirto. Per Hegel, che si richia- ica: Tou ma qui al senso greco della parola gauSpevov, cid sig fetto dell'esposizione (Darstellung) fenomenclogica & ‘delle manifestazioni dello Spirito nella sfera dellesistenza concre- tw.e della coscienza, nella sfera della storia universale. E che lo Spirito venga considerato nella sua esistenza manifestantes alla e ella eoseteea non wool dr iro che ser Ia Feromerologs dello Spinto &Vesposizione dellesistenza automanifestantesi dello Spirito, del manifestars dello Spirto esistente ase stesso. Secondariamente, questa automanifestazione diviene oggetto nella misura in eui di luogo a «esperienze>. Lisperienza in senso hegeliano & il «movimento dialettco che la coscienza esercita in se stessa» (ib, p. 165), & i adivenire dello Spirito che si riflette entro se stesso» (i, p. 1053). E con cid abbiamo anche Iindica- 11pm a impegueTespressioneeenomencoyan in tenuo generale 29 tempo, per desgnre I parte na sstematica fos, fo Johann Heinrich aniket Lope incl Fespresone appar #8 Nucoo Oro (Neues Organon (der Gedanten ber de Eosurg a Bae des Wahren und dein Une Ueshedang vom lrtam und Sebei, 2 volun, Leipig 1764 rst, anasatica Hadechetn 190), cst aricla in quatro part: dosina dle lpg el penser (Gianoli); 2. dorna dla vert in quanto contsppostalferore(alhilo ‘Gah. dota ela define del pent e dele cove (semioe) 8. drtine {ls parenoa © del 0 inflono sala conescezeunana(enomenlog), dun Sue ue donna ee sera come fine quel eae a parenca pe penetrate INeses, Per qnnto snr a nec eo spp del conceit a Lambert 4 Hinder, Nov Kans Fiche e Reinhold, Bio, orlament, a Hege) ivr sopra ae documenta © sete dcutione i) Hoffmeister nea ato. ‘dttone as Fenomenloi del Spinto (amour 1982 pp. VIVID. Quanto potas difference te fenomencloga hegelana €quelaRaseians, bast pen fre che menre in Huser Fogg dela sclenzafenomenolgie vale de “Eesomenoe, consdert echshanete tl piano exec ascendentale, He- {el incendeinvecedfenomeno in generale come J maniestats dd chen 5, ‘Simao da esistene concrete en, * La diferensa nel modo d concepte | due toi di fenomenoe (Enche. ‘rug ed sesperienzn» (abr) li vo connesione,fomise unimportant ‘im mise Sele vergnns fondarentle ta Kaote Hegel Per Kat i feneme no’ sempllcemente dal lato ogetvo, Fopgetoindeermna di uintuzione ‘mpinca, mene, dal to soggesv, & sppresenasone sensible Tespeienss, Silane soo, cstuisce ln connesione sia dele ltuzon, la convcensa 4s Fenoment in generale Hegel. icc, pus di fenomens edi epeinza anche ep oe al So, rea ene 9 cho Kat ene ona el sles outenicy cr anche efi, p. 105: ll fenomeno, Tappa, 18 {INTRODUZIONE tione del enetdon impegato nella fenomencogia dello Sprit. Int, plche Yespsioneeomenolc dete decals al aceiamento el spur tare agoaare Zureer)» del pos ro accoglere(Aufasie) il commpostamento daltico della co. sme se pec yp 10 <1 moo ne. to dela fenomencloia 6 specolarmenteeneceseiament, a Gress dierio movimento dalettico dell stomanfesaion dello Spit es stent, monant cnt neler ann ‘alo Spt gungee pet come Spinto, eco una Foggeto futentico della fenomenologia hegelina, Da questa determine one dicorsiva ewenine de ema dipendono qual icons drat el re cherroviamo el texto, per eer: a fenome: nclogia come espossione adel Given della scenas in gener, Clot del sapere (p.79), dello Spit che eprpara a se sesso Feepen eles (59) dl acamin he cone turale percore nel suo impulso i pungre al vero saper del itnererio del rims che. i pufien innate allo Sp tom lp. DD) es 6. Lunt-trinita di Dio e la Fenomenclogia come preparazione alla Pasqua della Resurrezione speculativa La chiavesuprema per comprenderilsigifcatohegeliao di scnovimento diletticon in generale e in paricolae,& data dal conc d «Spon Ce “LiAsskito come Spinto ~ concetto eminentssimo che appar- tiene allepoca moderna calla sus religone» sp.) Lo pi to ep eg no alo ches Di in diletico-speculativamente gli schemi triadici presenti rele tavole kantiane dei giudizie delle categorie. ‘Comunque si valuti questa «presunzione» hegeliana, non si pod non ammettere che essa ci illumina al massimo grado, oltre che sulla funzionee i limiti~ su cui ei siamo gia soffermati— della Fenomenolopia, anche sul suo «destino». Coss esprime Hegel sulla propria opera e suse stesso (ib, PP- 61.63) eL.a scienza che & solo agli inizi non & ancora giunta a (i. p. 167), questa via intrapresa dalla coscienza filosofia nella necesita di ‘cripercorrere i gradi della formazione dello Spirito universale» Gb, p. 81), appare ancora oggi come una via irta di difficola, im. perviae a trattiininteligibie ‘Quest'opera, inoltre, contiene gid tutto il «sistema della scien za»! essa contiene precisamente il processo dialettico dela for- ‘mazione del sistema nella sua forma non ancora pienamente spiegata a visione chiara. Nel suo ripercorrere questo processo di formazione, questa via della disperazione®, la coscienzafilosofica ripete speculativamente cid che «fu gia storico», e quindi, con Vin tetiorizzarione rammemorante (Ernnerung) del fenomenc pid terrible ~ la crocifissione di Cristo, la morte di Dio -, essa prepa- le della Riconciliazione di Dio con la sua comunita universle, di Dio con se stesso. 1 passo successive a quello della Fenomenalogia, passo che costitusce linizio vero e proprio del sistema della scienza, & la Logica, vale a dire: «lesposizione di Dio comegli ® nella sua ter estas, prima dla creazione della natura ed uno spi Chis inf, pT: Lspriena che I concn fad se guaimo a once sso i espeensa, nom pu inclidee ins eno delintero see ‘ea coscnz, cit dlimero ren dll ve deo Spon "inh p. 193: Lange questo cummins coens nature perde In propria verti E dango eco pata qu camino come dla ao dabble Caeye, ana pid propriamente, come dls vn ela csersione Weraveflant. © Gesammeie Werke, B. 1: Wien der Logi. Enter Band, Hamburg 1978, pak INTRODUZIONE 2 7. Coscienza filosoficae coscienza naturale. La comice strutturale del testo Fin qui ci siamo soffermati sul units tematica fondamentale della Fenontenologia dello Spirito. Resta ora da vedere seein che ‘modo i vari elementi di tale unit siano stati articolaticoerente- mente da Hegel nella compagine strutturale del! opera La comice discorsiva del testo si configura in modo essenzal- mente speculativ. Il tema di fondo ~ 'automanifestuzione stor Co-concetuale dello Spritoassolto— viene infattradotto espo- Sitivamente secondo la neta distinzione di due pia: a) il piano dela coscienaa naturale nelle tappe progressive del suo movimen- to dialetco verso i sapere asoluto (lo Sprit come oggeto della fenomenologi); bil piano della coscencafilosofica~ quello che Hegel spesso segnala esplicitamentetramitelespresione a sch coder fr uns, ein sé 0 pet noi» ~ in cui si situa I esposizione vera © propria del cammino della coscienza naturale (lo Spitito come soggtto della fenomenclogia. Si trata dungue della distinzione tra un To narrante, la co cienzaflosofica e un To narrto, la coscienza naturale, Come in un romanzo autebiografico, incu To che narra tipercorre spec- chiandosi nella memoria le vicende pia significative del proptio passato, cost nella Fenomenologia la coscienza flosofica ~ Hegel! “"rammemora spectlativarnente (erinnet le esperienze in vst delle quali, da coscenza naturale pura, ssa divenuta Spitito che ase stesso come Spitito Pentanto, la coscienzafilosofica che conduce Vesposicione della Fenomenoiogia dello Spirto nom ltr che la stessacoscenca ma turalegruntaormai al sapere asso Pit sopra abbiamo visto perché, prima di sistema vero e proprio della scienza, la coscienza filosofica deb- ba tipercorrere se stesa, come in uno specchio, in ttt i gradi necessai della propria formazione precedente. Adesso si precisa meglio anche in che senso la Fenomenologia comport propria- mente due itinerai, de earomini: quello storico-fenomenico della ‘coscienza naturale e quello concttuale-fenomenclogico della co- Scienaa filosofica. Oggetto e soggetto dell’esposizione sono en- trambi attri di questo imponente dramme filosoic. 5 angolazione si giudichino le diverse partiioni mromenoloia la distinzione dei due piani «nar ratologici» il punto di partenzaimprestindlbile per la valutazio- ne della stratura generale dellope 2 mermopuzioNe 8, Le possibili suddivisioni exommarie» del contenuto dell opera Dopo I'elenco della «Prefazione» e dell'dintroduzione»', il sommario Unbaltsvereichmi) della Fenomenologia dello Spirito presenta due ordin in erto modo complementatidisuddvisio- | ne del testo, 11 primo ordine, che verosimilmente @ anche quello eriginatio, | ‘comporta la partzione nei seguenti otto capitoli: I. La certez sensibile; I. La percezione; II, Forza e intellerto; 1V. La verita della certezza di se stesso; V. Certezzae veriti della ragione; VI Lo spirito; VIL. La religione; VIM. Il sapere ascoluto. I capitoli IV-VIl sono poi ulteriormente e variamente suddivisi in paragrafi sottoparagrafi I secondo ordine di suddivisione, invece, prevede tre sezioni general, ultima delle qualia sua volta articolaa in quattro sot tosezioni. Eccone lo schema:- (A) Coninsa ()Astocoxcens (© (AA) Ragone (BB Sprite (CO) Reigone (DD) Sepere atau” In particolare, le letera A cortisponde ai primi tre capitol, ‘mentre le alte lettere coincidono, rispettivamente, con gli tim cing eal Esisteinoltre una terza modalit aesterna» all’opera, di orga- nizzazione formale del testo. Si tratta precisamente dellelenco fornito dall'cautopresentazione» (Selbitanzeige) di Hegel, cio dall'annuncio bibliografico della Fenomenologia, in cui le tappe che conducono al sapere assoluto sono rageruppate secondo la seguente articolazione generale:- "B opportno corde ce, el coro deeper lng bran che seu Prefuionesnon ba propranest corto, Sl el nai eso vee i dies come elntodstones (nlaunp De qin avant, per eviareeventamete inv specifics, pig remo pr Cucina di quate eel ato egress ocdencr "La Slbuaeige appre pet arin volte 1 28 ghgoo 180, it doe mes dopo lapubblatoe dal per nels Bamberger Zeiten ot Hegel ere ge tempo redatore (cif, Now etre © Append INTRODUTIONE 2B 1. Cosson 2 fotocorens 5 Regione Saree 4. Spt ‘ico Beato, merle retinas ‘5. Sapetepra 0 Spiro asluto Saltano subito agli occhi le differenze rispetto ai due prece- dent ordini:cingue sezioni, dvisione interna alla sezione ben gundpainone delusions sSpior con accorpanee to» della religione. ‘Queste difformita, ben fungi dallindicare incertezza o confu- sione da parte dello stesso Hegel rispetto alla «materia» trattata nellopera del 1807, ci rivelano soprattutto ci: il contenuto dela Fenomenologia pus essere elencato «sommariamente» in molti modi La ragione di questa molteplicita di elencazioni possbil rsiede in primo luogo nella polivocta tipica delle espressioni hegeliane, in base alla quale ogni parola o locuzione dal significato dialettico: speculativo appartiene a un ampio citcuito sinonimico e, a partre Eigvetos sun ier stena di real semantl concen In secondo luogo, va detto che le elencazioni di Hegel hanno ‘un carattere puramente tematico, nel senso che forniscono Tin. cazione dei temi particolai che costituiscono di volta in volta i ‘ontenuto delle varie tape del carnmino della coscienza fenome- nica, Ora, la strutturazione dei temi dipende dalla dialetica se- condo cui si strutturano le argomentazioni, vale a dire dallintimo ‘movimento speculativo del pensiero fenomenologico, in breve: © Pe exemplo, quando pr di scotcenae in sens guasonale (ft pp. ZT ss, Hegel brendela Spit come semplce coxcenza duh of8e00m = en, co lo Spite che, non consapevle 9 ome Spinto nécome concen, ConideraFopgeto dele propria cspereas come avo da (cl fr . 59) [Eavspitos in senso iguranal geverie (come cas «come rgone) particle (ome ect, come clu ‘hy 58353) a na voll, design lo Spo aroluo che non ancora puntos spe {ome te Enc donque he per una soa termanic stogenerntes in wo- ‘Senza in unto figurine non & aro ce lo Spt salto ea misura in ‘Ses; non ependot ancora come silo =nétantomeno come Spit fra: ton gencrale cla petcolre ~ considera gar. dela propria epeienza come slr Gs inf 9.28). io percorso dalla coscienza filosofica. B que: role alle stazioni progressive della coscienza naturale; estrapoati dal contest dialettico in cui emergono nella Joro necesiti, tai ttl non pessono quindi non appartelettera mora Pestanto nla mira incu ono cla nono ssp ne suo vivo svolgimento speculativo, qualsisi indice o sommario ge- neta dela Foromenolois dello Spinto sin eso i caratere matic, ome quello hegeliano, oppure di impostarione argomen- tativo-struturae, come il nostro (eft. nia, Nota editriale) destinato a restate del tutto estrinseco e, in defiitva, lett mente fuorviante. 9. Lautentica configurazione speculativostrutturale ‘Come abbiamo visto, a condusre l'esposizione fenomenclogica la coscienza flosofica, ciot lo Spirit assoluto consapevole di se stesso. Nel suo insieme, avendo per opgerto le esperienze autenti- che della coscienza fenomenica, questa esposizione assume Vaspetto di un continuum dialetticamente ritmato, di un flusso autoregolato di pensieri concentrii, molto serratie non facilmen te districabil Esistono tuttavia delle «zone franche», delle interruzioni o, se cosi si wuol dite, delle soste che ITo nartante si concede lungo il suo faticoso cammino™, Si trata di quelle pause di riflesione e di ricapitolazione che, situate in genere nella zona di transto da una sezione e all'altra®, consentono anche al letore di «tespitare» c, In de casita Taro pane quello pi reento a prpost del cnr ones Ic: ape p. 22m. 1) i semimariodelfaper present dle cso ‘he non a tovano el corso de testo trata eratamcnte dea sPrcaronen $d in leno 18 pat pi oneal e della -Osservaione del nutes foseione vaiament iia el prima seslone (eugene cxsreatva’ del ‘cpio V. Queso seartorapeo al tro gut pla dk nesaione rates te um discon che di per procede nvece seas sean in parle ste paragra conferma una vata pis che 1 stl ssommati,sbene resting totalmente ttlsonecrrentedelfopers, immobana i qua tt ‘heinvece anno inanatute compres nl cme dseico del or eappo. "Gti ina, p11: aNello sain del ecient, dune, importa nd sensible ssumeres da fac del Conctt ie Asongung de Beye * Perla preion, quest «zone» coincidon sxtanilente con seperti bran Tino de TV eaptlo ez. sautocscenss p. 26), Tits poe raleal capital V ez stgianen pp. 333239) | pia capone dere soo. ‘aptel B eC (pp 481-87 «33333, le intoduson a cai VI oe spit, ‘Bp, $8995) Vit (sr. arligionen, pp. 895-907) iting, la prime paste ‘SLVET capt ox eapere salut pp. 1035-4), INTRODUTIONE 2» sopratutto, di rendersi conto via via della vera strutra del testo, Cio’ dela sua struturadialetico speculative del suo criterio di struturazione. "A questo punto Ia parola va lasciata allo stesso Hegel, il quale alriguardo& weccezionalmenten chaz: «Nella rlgione, lo Spe to che sa se stesso & immediatamente la sua propria eufocoscienzs pura. Nel loo inseme, le igure spiritual fin qui considerate — lo Spitto vero, lo spittoextraniato da sé lo spirito cero di se stes- 50 costituiscono invece lo Spirito nella sua corcienza, la quale si Contrappone al suo mondo enon visi siconesce. Quando pers ssoggeta a sé tanto il sao mondo oggettivo in generale quanto la sua rappresentazione¢ i suoi conceti determinat,allora lo Spit- to & autocoscienza essente presso sé. In questa autocoscienz 1o Spirito ha per s6,rapprerentato come oggeto, il sgniicato dello Spitito universale che contiene entro s€ ogni essenza € ogni reat... Ora, noi sappiamo che lo Spitto nel suo mondo, da un Into, e lo Spitito consapevole di sé come Spirito ~ ciot lo Spirito nella regione -,dallaltro, sono identici. Di conseguenz, il com- Pimento della religione consste nel fatto che le due pati diver gone upuali'unaallaltra..» (cf inf, pp. 897-99). ‘Abbiamo qui unindicazione precisa sul’atentia eticolazio- negra dei eapitell Vie Vi dela Feromenalaca, juanto ai primi cingue capitol ~ owvero, alle prime te sezio- si Soviet eso calloceoe nef trplcur go bale &illaminata dal brano seguente: «Lo spirto & coscienza in generale, 2 cid che abbraccia al su interno certeza sensibile, percezionee intelleto nella misura in cui esto... si considera co te reals opgetiva exsente eastrae dal fatto che questa reall & il suo proprio eee pers Quando invec.i o opto cot tuito dal proprio essere-pers, lo spitto &allora autocorienza, Infn,in quanto concenga immediaa delenerdriée dle ; in quanto units della coscienza e dell autocoscenza, lo spivito & la coscienza che ha la ragione.. Ttte le precedentifigu #5 son0 ain dl spt in quanto in ese To sis analiza, differentia i propei momenti e si sofferma pr team momento singol.. Or, quando lo spito che bala siintuiscefinalmente come coscienza che éragione, quando la ra sione & nell spirto stesso come real e costiuisce il suo mond allora esso & nella sua verti, A questo punto lo spirito to, Tessnza ee rele, Nea misura in ui a veri imme dist, lo sprit ¢ la vita eica di un popolr individuo che cost tuisce un mondo. Lo spirito deve adesso procedere fino allaco- scienza dela propria immediatezza, deve. agpiungere, mediante 6 inmopuzi0Ne. tuna serie di figure il sapere di se stesso. Queste figure differisco- no dalle precedenti perché sono spirti reali, reata vere e propre: non si tratta semplicemente di figure della coscienzs, bens di fi gure di un mondo» (i, pp. 391-95)", Tnfn, i senso del/VITeuimo capico&felcements com pendiato nella breve proposizione: «ll sapere assolutoé lo Spirito he su se stesso nea figura dello Spittal sapere conetualen (Gb, p. 1049) smo cos in grado adesso di claborare uno schema partitorio che, stando alle parole stesse di Hegel, dovrebbe restiuire inte- ra configurazione speculativo-strutturale della Fenomenologia dello Sprit. Rispetto agli elenchi hegeliani gia citati, tale schema = che, come tale, resta pur sempre estrinseco al movimento vitale della «Cosa stessa» ~, ha inoltre il vantaggio di essere diretamen ‘movimento dialettico dell automanifestazione dello Spirito asso- Ito (di Dio) nell’esistenza concreta, 1. Lo Spit atalino nels cocina: {To che inmedatanente ale pee con prop asin {Canes cpp Ui =. Cotes seme 1 Pevesone celnelene bs Aoconssesp1V) Ragone ep) {tind pool he onic proprio mondo) agit. VO a Spi eo ec) BE STi corel do (clara ce Spno ceo dora) Lo Spirit nolo nels sun sutoconsenar ‘Regione (op. VID IL Lo Spit aslo che ss nel figura dello Spc Sepere anol (sp VII) Anche aun suardo superficale non pub sug il caratere paragmatico dele prime due sol tease ufonntene) Inve cin petes nant ae te porta ben pia ampia che emerge compitamente slo quando ‘se ne sia colto il meccanismo di fondo. “ 2 Lelie de tain i onsentono dl pipe perch traducamo la parla ‘site or con Fini lscla rs on nso nol ip aa ‘cola allorché stata dello Spinto aslo quanto tle i genera: xn in ‘ec la minscola quand Hoge st lee allo Spt i guts prod ps INTRODUTIONE a 10. Univeralita dello Spirito, igurazione e figura: i grande sll ‘mo ci i regge impianto sttral dela Fenomenclogia La Fenomenologie dello Spirit pus essere definita anche come Vesposizione dello Spitto configurantes. Tnfatti, ala sere dele fiqurazion’ percorse dalla coscienza lun 0 il proprio camino costituisce la storia dettagliata della for tazione della coscienzastessa nel suo elevarsi a scienza» (cf. i ‘fra, p. 155). Inolte, come abbiamo gid visto, la figura con cui Tresposizione fenomenologica si conclude & quella dello Spirito ssoluto che si sa nella figura dello Spirito; dopo di che, nel vero sistema della scicnza~alle cui sogliesarresta appunto la Fenome- rologia~non si avr pia che fae con figurazionio figure: «Nel- tano pit come figare determinate della coscienca... esi si mostra zo adesso come concetti determina come il loro movimento ‘organico fondato in se stesso» (i. pp. 1059-61). eco dungue che in Hegel i concet di aigura» (Gestalt vie ne a coincidere perfetamente con quello di enomeno>. Esso designa un'esistenza concreta, una manifestazione stories, unfesperienza parcolare, individual o colletiva, dello Spirit. LLespresione«figuraione> (Gestaltung, invece, non significa lft la stesea cosa di edigura». [termini sono cos poco sino ri che proprio secondo la loro netta differenza si dispiega il {rande sillogismo su cu si rege limpianto struturae della Feno- rerologia, «Lesstenze dello Spirito..consste nel Tutto dello Spirito nella misura in cui i suoi momenti si separano T'uno dalfalto eciascuno si presenta per se tess. I momenti sono: la ‘corcenza, Vautocoscienta la ragionee lo spirit. Il processo det rmomenti non & rappresentabile nel tempo. Solo lo Spirito nella su totalts & nel tempo, ele figure che sono figure dello Spinto totale in quanto tale si presentano in una succesione..[ moment del Tuto, invece ~ coscienza, autocoscienza, ragione spiito , Proprio in quanto moment, non hanno un'eistenza che li diver. Sitichi Puno dalle... Abbiamo visto che ciascun momento, in se stesso, si diferenza a sua volta in un suo proprio processo es 4 delle figure diverse; nella coscienza, pr exempio, si lleen- 2iavano la certeza sensibile cla percezione. Quest limi lati si separano uno dall'altro nel tempo e appartengono a un Tuto pericolare, Lo Spiito, infati, dscende dalla sua universal alla Singolartd mediante la determinatione. La determinazione, id il termine medio, di volta in volta coscenze, autacosiena, ccc. La singolarita, ivece, ® costuita dalle figure di questi moment. Tai 26 rneTRODUZIONE figure presentano perci lo Spirto nella sua singolaita, nella sua reali, si differerziano nel tempo in modo tale che, tutavia, la figura successivacontenga in sé le precedent» lib. pp. 899-901) a questo pusso di importanza capitalesircavsinnanzitutto che alla molteplicita finite stories, delle igure fa da contalare la tetrade concettuale e atemporale delle fighrazioni o moment co- Sem, autos, plone e spit ise nto ero dello Spiro aslo nels soa coscentans Le igurazioni non sono fenomeni, ma sono piuttosto le diner: sit seat che eS quanto differenza assolut, si costuito necestariamente pet po ter accedereallesistenza more syitematico suo. Senza leiterces sioner di questi momenti del Tutto, nessun To potrebbe avere formazione ed eleva fino a Do, né Dio avrebbe potuto riconci lari storicamente conse stesso nella propria comunit spiritual Trolte, Fatemporait delle quatro figurazion spcga compa tamente perch il sistema dello Spirito automanifetantes in fg +a sa ecoato alla ripetizione» I procesto de tre moment «indi- Viduali» (coscienza, autocoscienga e ragione),infat,struttara Uadicamente sia il momento ecllttivo» (pit {0, € morale), sia la manifestazione patcoare dello Spisito soiuto nella sua autocoscienza»(cligione: a. natural, b, artist §. ela sa inn, Tiers asomanetarone configura clo Sptio assoluto. Ed &chiato che il wprimaton delle te fi ration suddewe ders loro dal fo di esere le ee detrine 2ioni dirtte della eiade daletica supremat Ins, Persé, Insc pense Tn secondo huogo, il paso ctato ci informa sul'apetto«logi- com decisivo delle quatro figuration, eprecsamente sul loro ca- fattere di termini medi del grande sillogiamo che sostiene tanto sutomanifestazone dello Spiro esistente quanto intra espos- zine fenomenologica, tanto il cammino dela coscienza naturale quanto quelo della cosccnzaflosfica. 2 11pinat eromenalogico sure dll tr igus! ind doa (c- seem cor igen eu eae oye ne ‘overt sigs ins perce el adel 181 a denomenclgi Slo Sinn, confnar a scodo meen do Sto gg copes la picalog,conteng uicamente re gen ik, pp, cnsenay, tec Scena crane (quest uta trate lo nei doe bret pang 8-09) Nellopere del 817 che &Tespoione in compendia dl ersten della segue fepcoolag& ws ne persis tat dl punto de et ct ont deters ea Seana «emp vee condola tabocent chen del figorefenomen sped, sssoluto nella sua universalit, in|) INTRODUZIONE a Il sillogismo universalita/determinazione/singolarita (Spirito universale/figurazione/figura) ~ oltre a dimostrare nel modo piit tevidente che il sistema della scienza, e la Logica in particolare, hon & soltanto dinanzi», ma gia anche «alle spalle» dela Feno- ‘menologia? ~ ci offre la conferma definitiva intorno alla profonda lunita speculativo-strutturale dell'opera. E tale unit viene infine a raccogliersinell'ulima figura spirituale, quella dello Spirito che sage stesso nella figura dello Spirito, la quale contiene in s€ tutte le precedenti e costituisce il passaggio al regno del Concett. U1, Conclusione Con la presente introduzione ci eravamo proposti principal- mente di mostrare come la Fenomenologia dello Sprito, malgrado fa soferta fase progettale e le varie peripevc visute da Hegel durante la stesur a stampa, la pubblicazione¢ la disrbuzione del'opers, presenti una solida e coerente unita tematicae spect latvo-struiturale CCrediamo di aver assolto suffcientemente il nostro compito individuando il tema fondamentale nell aufomanifestazione dale tiea dello Spirito assoluto (del? uni-trinita di Dio) nell exstenza concreta {a struteura-base speculativanell'leazione della trade delle figurazioni eindividuai» (coscienzs,autocoscenza e regione) in quanto ciarcuna 8 di volta in volt il termine medio del grande Lilogisme fenomenologico Spiro univeralefigurazione figure. Tnoltre, abbiamo reso conto dei fatori interned estern alla Fenomenologia che ne hanno determinato la proverbiale diffi coltd parziale ininelligiblita ‘Adesso, in sede conclusiva ci sembra opportuno citare un giu- dizio autorevole sulleredita della filosofie hepeliana formulato dal pi grande flosofo vivente, Hans Georg Gadamer*+ «Nono- stante quel suo innalzamento dialettico-speculativo.. il concetto ito, cost come Hegel lo riprende dalla tradizione cristina walismo per rsvegliarlo a nuova Vita, continua ancora dello a essere alla base di tutta la critica dello spirito soggettvo, che Vesperienza dell'epoca post-hegeliana ci ha assegnato come com: pito. Questo concetto di spirito, che trascende la soggettiviti de 2 Chis, p06: 0A ops momento aso del sienzacorsponde una figura dello Spiro fenomenico in generaen Dales pute, tte le varie fat : Phonomenolbie des Geis, cura IW. Borsepien eR. Heed, Ham epi ig he an adhere ne BAL riproduceintepaimene orgie de 1807 cone soe ceca Bia) laconeatne dei evor di stampa gia cleneat dllo sesso Hegel Tele re popine on numeite del wo Draceblereraecis che sep ino la Preasionen;b le conregvente clininuione dello Duc. rein taormatione dt lo spaseggit. in corso, el {Srovospuseppato in maiicleno. Per lepine dela «Prfaione, fel, Teriginaria numerazione ince romane ¢sosituia da una no tneraione ine arabe Tine, set alla eiplice versione» de fon tsp Intern (lt supra, p. 14), erator hanno eptato pet tla “i ele inenion’ di Hegel doves exer quclo defo, vale a die 1 'Saeraa della fonomenoloie dello Spinto (a diferensa, per esempi, telfed. otimeser dl 199 inci inveceiporat slants Mule primtives Prime parte Scena dlesperens deli concen) Net eonfton di Mid tsto spr presenta tava leune divegenre : Traut diene lin gro een, Lor afi sata modernazata, aegust al tedeaco atuae, per exemple: Sop ato sot con Sm Tl co el Rf con Ros con Jets exe. Lo spain, con eguete nl tet, € stat tsfrmato eis meee dmaocsleto ate irons ala verion org de del coniv-spasegsiata Th second og, € son le important iferenealvello di varan- ti. Come abiao vito pr, p. 1, ne 1831 Hegel saa repaando Una seconda ediion della Fenomenalgs a prima di mort erat ‘Ss de = meen sit dele tea masa flare personal = setant lepine 37 pagine del Prelate» (op. 9- 374i Wd, guste note sono d va ars cersexonkonopaihe, fuove steiner pet la tefrmatione dl tndo incor, agin Tocuton| espleatte) enon spporano a eto lun muameno o- sumed snc € deny dk menine yo cacctioiene arSpresione ols dere Tel des Sytem donee, cin quarto pina parte del sistema dls sca stssan, eit alla qomenolgi cf pr, ee inf, p 1058 24). Or, pie dd. Schule del 152 ¢ 4S 78H inctaderno quest variant eas rovanoadeso repsrate nellapparco eco B/H soto sigs W Wyn none sce al ard aa utd iaccoplle nel corpo del eto. Anslagemente Ctsamo comport vero ere rade variant che trovano el roi 40 NOTAEDIFONAE. ‘gu0 dell'opera, ancora meno significative delle precedenti e indicate ‘ell'apparatocrtico di B/1T con la sila HK: esse derivana dalle note in rmargine aun esemplare dela Fenomenologia donato nel 1828 da Hegel a ‘un evo uditore d greco Johannes Benthylos [A parte le divergeaze ctae, i testo qui presentato & conforme & quello stabil da B/H, alla cu impapinasone si iferiscono quia nu ‘meri tra arentesiquadea¢ in corsivo ches incontrano sia nel eso of finale sia nella traduzione. Viene riprodeto anche il rontespizio genet [ein eu compare Fespressione System der Wissenschaft. Erser Tel «Si- stcma dela scenza. Prima parte» (Hegel, come sappiamo, ave toto aqueste parole nella seconds edisione del oper ‘Nel! Appendice infin, ei pars opportanosipanae ['annunci bi bliografico della Fenemenclogi,redatodallo stesso Hegel e pubblicto per la prima volta nella «Bamberger Zeitung» (dl 28 giugno e del 9k ‘lio 1807) di cui dl filosoo er allotacapo-redattore; tag ale periodic in cui Pennuncio apparve: la elenaische Allgemeine Literatur Zeitung Gena und Leipzig, 1807, 1V, nx. 82 del 28 oxobre, coll. 693-694) ela sllgemeine Literatur Zeitung (Halle und Leipzig, 1807, Tl, ne. 94 del 25 novembre, ea. 753; & questo i testo riprodetto de B/H eda nei. Si ‘tata di una Sebstaneige, dun antopreseetazione, con cul Hegel inten eva effetuare il wlancio pubblitaio» dell opera La presente teadione non sispenafedlmenelperodarené aca poreranone di Hegel principe fndamenae he oa plat el tradrrela Fenomenoloi dello Spats stato quel di cogle inna {sto Tandamentoastenco det pene eget, e qin esttae ire cscorsive in un aan lpi pombe sorteole e atento ale sfimatre epresve del tedeso, Segue cotetemente quest pine pio a speso comporato, appt, oncementa del peioda hep. ho la iorpanientoe dela ponegiaturaeaperira tnt apever Slant inl qua sempre in coriponden dl pause che epee bales graicamenteervendo del ano ung). ‘auto per obec sl medesino eeio tenet, pate, che abbiame intorto nel coro dele det sein eet lena pot in convo rlllndice gene), Come siamo wt pen pp. 22-0, ‘Tsommatio rela ds eye a un carrtretmtico ce Won tende conta dl det cond co tro goes 8 Sant vl el dat da Hegel a vo aptly pragrahesrtopar tral dela Feromenologi non resinacono =n es oto fusions rest tuite= veo movimento daletice specie sla be el use te ti stem vengono expo, Iterand al tol con los nione tmppmencav strtrale—abbutanaa dives, per foram ¢ fn fe; da que introdotanelfed. Lawson del 1988 cecum a aese fotit a etore deh stramen i rena wll neorble cont ‘nun el espossione hegelana Tl corent in cna ale pagie conapondono al suvsone da eperain ono capt gener er guano riguuna pol piano sretamenterrminologio, at NoTAEDITORALE “ dzone si muove quasi sempre lngo isle del tadixone dea sed fen ina cin Franc in pol, scott magaer poe {Ti ndctmento sone stele sepoclin ado Jean Hyppolite ed EEanco de Negi: impresindib per quaungue noovo radar dela Fenomenologs~ pesnsina pe soto lor, nt stata a helnprinaradacone alan ela Fenomerolo, ques oocetscs GTA Nowe Abbiao quinditensonalmente ea 0d peal Shell Clowaro posto chu volume rede conto anche lane ‘Eile nae dls dione er np leper ‘Sinosone px Aufebun) ing ett aco lace di Urine ruppo mia aindidue pia imponan einen hee, pe Seno, + opre «dane al po un eto numero di indczion\ fen i foment stor da Fpl cham in cara vl esponizone Sle gure dalle Spite un tao pppo, nine, cre fore let tereun guado colts di chim tetera, Mancana inves noe ai eplcione lesa di comment alto e sino alle opere hes lane ncesive ala publicarone dla Fonomenalge \Vorremmo a questo punto far nostro il senso delle parle con cui A. Nov cide abe prensa cache del Fen erologia deo Spinto (Napoli 1863, pI): «Non gl'ingegn a dozzina fon quell che vorranno profondars!nepliabissi del pensiero hegsiano, fd io'non presume farm maerro de’ maestri mie, Dx’ quali attendo con tiverenza Gk dicepolo gi sli awerimenti che sapran Tare im questo rio annoto quanto dificil ed interessante lavorow System Sistema der della Wissenschaft Scienza von Ge. Wilh. Fr. Hegel, di Ge. Wilh. Fr. Hegel, Du. Professor der Philosophie u Jena, der Herzog Mineralog. Societit daselbst Assessor und ander gelchrten Geselschaften Mitglied Dottore e Professore di Filosofia a Jena, isi Assessore della Ducale Societi di Mineralogia ‘emembro di altre dott Societa Erster Teil, Prima parte, die lb Phinomenologie des Geistes, Fenomenologia dello Spitito Bamberg und Wiireburg, Bamberga e Wiirzburg, bei Joseph Anton Goebhardt, hh 1807 presso Joseph Anton Goebhardt, 1807 INHALT. Vorrede: Vom wissenschafilichen Erkennen, 8, 4, Das Element des Walten it der Begriff und scne ware Gest das wissen: ‘chalice Stem, 52, Jeger Sunpak des Gees, 34 Dat Psi i nicht le Velendang, gegen den Feralas, 58 Di Alte it Sue, 6, und ts dese ist, 70. Hemet der Wen, 26 Dig Behebung in dasele ot Phinomenologe des Gest, 78, Vervanlang der Vorgetlen und Behan ten in den Gedanken, 82, und dae inden Beil, 86 Invern st de Pa omenologie des Gates negnti oer en das alice, 92 Horse na ‘mathematache Wate, 96, Natur der pilowopischen Walihet und inet ‘Merbode, 102 gegen den schematsrenden Furmalomas, 108, Exfordetis, ‘beim Stadium der Philosophie, 120. Das ronnerende Detken la seiner me faiven Vera, 122, ln eiem poten cin Sujet, 124: Das nati Phiosophicren als pesunder Menschenverstand and ale Genial, 132. Be: schla, Verne des Serifstels sum Pbk, 38 Einleitung. 8.146, (A) BewuBesein. 8. 168.258, 1. Die snnliche Gewifheit, das Dieses und das Mcinen. S. 168 Die Wahenchmung, das Ding und die Tauschung. 8.186 LL Kraft und Verstand, Erscheinung und Ubersinnliche Welt, S. 210. (B) Selbstberouptsein, S, 260-330. IV, Die Wahrheit der Geuihei seiner selbst. S. 260, ‘A. Selbstindghet und Unselbstindgete des Selbmtbewulscin; Herschaft und Kneshscaf 274, 1B. Frehet des Selbstbeeufisein, 292, Sciaimus, 294 Skeptnsmss, 28, ‘nd ds unglackiche Bewiin, 36, (C)(AA) Vernueft 8, 332-586, V, Geuihec und Wahsheit der Vernunfs. $32 ‘A Beabachtende Vera, 346, 12) Beabachnang der Natur, 350. Bescrsiben dberhnup, 350. Meskmae, 352, Grete, 336 Bedbachang des Organic, 364 9) Besiching deselben af des Unorguische, 36 6) Teleolgie 368.9) inves und Ares, 376.2) Das Inne, 376, Gees sees Seinen Mamnente, der Sensibitit wm, 376: Das Tone wo sein ‘uleres, 386) Dat Tone und dat AaSere aly Gest 388. 9) Das Auere sls als Innes und Auers oder de rpaische Tce Ubergeragen at as Unorpanice, 398. Dat Organist mach c= fer Sie; seine Gating, Art un Inia, 406 ' Beobachrung des Sess ia sene Reet ind in seine Be “thung auf Sulee Wiekichke, 416 Logche 16, und pycolop ‘che Gest 420 In seiner Beaching af seine unmivelbare Wiklchhet 426, Physi ‘rom, 80, und Schiele, #5. SOMMARIO favione: La conoscenza scientifica, p. 49. Poe ees Coens nig site eo, Semen alkyl 3 piso cect oo seer Aigo tan Ghee ep emote Se Peat a sane Pes ns anero de | em 9, Tesformasion Sl apres ede! noc nl prs, 83, «del re nd Coa inl noes nrg Spite cea Vey det dl seco Saar Dire ickn id tan coo mas Fie tat ttn kl ty tc a SRERTETES coppers mu, set uo pat fo Set Basle stb tbo cme fn. [Side sence senellpbice D, Introducione, p. 147. (A) Coscionza, pp. 169-259. 1, La cereza sensible, il Questo ela mia opinione, p. 169. IL, Lapercerione, la coeaeillusione,p. 187 IIL Forza eineletto, fenemeno e mondo soprasensibile p, 211. (B) Autocoscienza, pp. 261-331, | IV. Laverita della certezza ds stesso, p. 261 - ‘A Autonoma enon sitnomia del’stcosclenza, Signoria sera 275 Bi Libera del stoconines, 293 Stic, 295. Seeticamo, 29, ela co ‘elena infec, 307 (C)(AA) Ragione, pp. 333-587. V, Certezae vert dela rapine,p.333. ‘A Ragone onernivn, 7. 1 Orserenne dla ature, 391, Lav dsr in general, 31, "Ta cera 399 Leap 357 Onerntione del organic, 383 1) Rapprt dl cpanicoainoranice, 365.) Tells, 34. 9) inened Ener 57 2) Linton, 7. Legs Semel moment Pr dla sens ce 37, Ler eau Eero, 387 8) {Timemo eYero come igus, 38999) L'Exemo se come Infem ed Eserno, oe idea ernie aera inorganic, 39. Voxpnico secondo queso spel nee, la pee efiacvide fias07 |B) Ossersaone dl scorns nella sua pera ¢ ne sv rapport con Tnvea tena, 47, Leg logche 417, les ptolophe, 2, ©) Oneraone dl appt a Fautocrccns eas et ime “2. Fiognonia 1, ¢ renal 7 46 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO 1B. Die Verwiichang des veminfgenSelbtbewuStcins durch sch selbst. De Lus und dle Norwendihi, 492 1s Das Geses des Here und der Wabi des Eigendinkl, 02. © Die Tend und der Wena, 316 (CDi ncaa, weehe sich am und fr sich el i, 592 ‘Das peti Tech and der Beg odes Sac elt, 534, ‘Die gesetagebende Verna, 366 Die gestaprifnde Vern, 974, (BB) Der Geist. S, 588-892. VL Der Geist. $. 588 ‘A. Dee wnbre Get, Die Sitch 596 ' Diesilcke Wek. Dis menshiche und ptdiche Geet, det Man ad es Wei, 398, bb Die sitiche Handlung. Das menschliche und giche Wissen de ‘Schl end dar etch, 22 Der Rechtroand, 6 B Der enfromdet: Gi. Die Bildong, 652. 1 Die We dr sich erfemacen Gets, 8 4. Die idan und sr Rich dr Wikies, 58 Iker Giscben und die rein Eni, 78 Tie Auras 722 4. Der Kap der Acflirung mit dem Abele, 726, [BDic Wabrhe der Aulliung. 770. IIL Die absolute Fret und der Schrece, 78 Der einer elie eotie G. De Moai, 80, 4. De meralache Wetarichaing, 802. i Die Veen, 20, € Das Geuisen Die chine Sele, as Bite nd cine Veretng, 40, (CO) Die Religion. S, 894-1032. ‘VIL Die Religion, 894, ‘A Dic natilhe Reign, 908 ‘Dat Lichrwesen, 912, Die Piane und dat Tir, 94, Der Werkeites, 918 1B Die Kum Religion 924 ‘Das asta Kansterk, 928, bs Dasiebendige Kurseer, 946. Das geisige Kunsrerh 958. CDi ofenbre Religion 960. (DD) Das absolute Wisen. 8. 1034-64 VIL Das absolute Wissen. S, 1034 soumanso a 5. Laren de toc sine ede se 48 lipucseclnecenth 1 blag dlc el fe data reusoe 503 Save cco lms 3 7 Fld coe scorer eine epee es oA | regno animale dello spirito ¢ inganna, ict la Cosa stessa, 535. Egor epee St SE Rgine a une les55, (BB) Lo spirito, pp. 589-893 Vi Lowi D389. ‘ALospinte vem. ei, itm cc, Ls lege san leas vin, i ashi I fet m3. ‘a Lisiane etic I sapere umano ei srpere dvi, la cps e i destino, ®. glam pidn t,o, B Lospnte eons dé Lacakurs ‘endo do spit ent 2, 659. a Lxcaluset uo eqn dle, 659 EL Raced naesiane pars, 708, 1LLitheninime, 7 La bro dl rinismo conto la peste, 72. ‘La veit del'luminim, 77 UL Lair cls el terre, 78. Caapnte coro di vestea Lamont, 80 Laie mn demon 0 EL tipostione cconarone, 82 La Condens, anima bella Mle el suo perdon, 84. (CO) La religione, pp. 895-1033, Vil, La elgione, p. 895 ‘Aa relgiane earl 909. ' Lasentluninos, 91. Tha pant ean, 915 © Largan, 919. B La reigione onic, 925. 8 oper dare vet, 947 © Leper Sure wine, 95 Lareigone nel 98 (DD) Il sapere assolato, pp. 1035-65, VIILU sapere esoluto, p. 1035 VORREDE. Eine Erklirung, wie si einer Schrift in einer Vorzede nach der | Gewohnheit vorausgeschickt wird, — aber den Zweck, den der | Verfasser sich in ihr vorgesetzt, sowie ber die Veraniassungen tund das Verhiltnis, worin er sie zu ander frihemn oder gleichze. tigen Behandlungen desselben Gegenstandes 2u stehen glaubt, — scheint bei einer philosophischen Schrift nicht nur iberflussig, sondem um der Natur der Sache willen sogar unpassend und 2zweckwidrig 2u sein. Denn wie und was von Philosophie in einer Vorrede zu sagen schicklich wire, — ewa eine historische Angabe der Tendenz und des Standpunkis, des allgemeinen Inhalt und der Resultate, cine Verbindung von hin und her sprechenden [Behauprungen und Versicherungen iiber das Wahre ~ kann nicht fr die Arc und Weise gelten, in der die philosophische Wahrheit darzustelen sei. - Auch weil die Philosophie wesentlich im Ele ‘mente der Allgemeinheit ist, die das Besondere in sich schlieSt, so findet bei ihr mehr als bei ander Wissenschaften der Schein statt, als ob in dem Zavecke oder den letaten Resultaten die Sache selbst und sogat in ihrem vollkommenen Wesen ausgedriickt wi- re, gegen welches die Ausfihrung eigentlich das Unwesentliche sei In der allgemeinen Vorstellung hingegen, was z. B. Anatomie | sci, etwa die Kenntnis der Tele des Kérpers nach ihtem unleben- digen Dasein betrachtet, ist man iberzeugt, die Sache selbst, den Inhale dieser Wissenschaft, noch nicht zu besitzen, sondern suerdem um das Besondere sich bemihen zu missen, ~ Ferner pilegt bei einem solchen Aggregate von Kenntnissen, das den Namen Wench ict mt Rect fr ine Kenterition ‘aber Zweck und dergleichen Allgemeinheiten nicht von der histo rischen und begrfflosen Weise verschieden 2u sein, in der auch vvon dem Inhalte selbst, diesen Nerven, Muskela ust, gesprochen wird, Bei der Philosophie hingegen wide die (10] Ungleichheit entstchen, daf von einer solchen Weise Gebrauich gemacht, und iese doch von ihr selbst als unfahig, die Wahrheit 2 fasten, auf gezeigt wide. So wird auch durch die Bestimmung des Vethiltnisses, das ein Philosophisches Werk zu ander Bestrebungen iiber denselben PREFAZIONE oxi imi di qualia’ refine» wo it floss Pot Coassteas eer nis dele formasione delindidve Nella prefazione a un suo seritto, 'autore fornisce in genere woh eg gon gest Tour foes ge fon che lo hanno spinto a scrivere e del rapporto che ritene in- tercorra fa la propria opera e aire tratazioniprecedenti 0 con- temporaneeslmedesio argomentos 'Nel caso di uno scrito filosofico, tuttavia una tale ilustrazio- ne ema non slo supers, ma econ a natura dll Co scdirttra inadeguata ¢ contratia allo scopo. Parlae inftti di Iosofa in tuna prefazione, in qualunque modo poi se ne pas per esempio, presentando un fnquadramentostorico della tenden- 2a e del punto di vista, del contenuto generale e dei rsultati,rac- ‘copliendo varie enuncizionieasserioni sul vero trate dalla pro- pila e dalf altri opera -, non pud essere considerata la maniera ‘attain cu andrebbe spostala vei sofia. Tnnanziurto a filosofia ~ anche peril fatto di muovers esen- 2ialmente nell'elemento di quell'universalita che include in sé partcolare ~ di lmpressione, in misura maggiore che le altre fcienze, di esprimere nel proprio fine 0 nei propr risulat ulti la Cosa stesa nella sua essenza compiute;¢,rspetto a tale essen- 2a, Tattuazione e Fesposizione anterioriavrebbero un carattere propriamente inessenziale, Per contro, riguardo per esempio slldea generale dllanatomia ~intesa, poniamo, come la nozione sulle singole parti del corpo dal punto di vista della loro esistenza inanimata -, ogntno & convinto di non avere ancora con cid la Cosa sts, il contenuto di questa seienza, peri cui posseso ef fev oso anche estudio del partes inoe, nel mbit di un tale aggregato di nozioni ~ che a torto ports il nome di Scienza =, un sors sl fine ea aul general non & salto diverso dal tipo di compilazionee di esposizione aconcettuale con cui si parla anche del contenuto stesso, cio dei neni, dei musco- I, ecc: Nell'ambito della flosofia sorgerebbe invece (10) una di simmettia: si farebbe ciot uso di una certa maniera di esporte,¢, tortava las dichiarerebbe di per sé incapace di coger la veri In secondo luogo, anche con Ia determinazione del rapporo che un’operafilosofice erede di intrattenere con alti studi sullo 50 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO Gegenstand 2u haben glaub, ein fremdartiges Intereste hereinge- zogen, und das, worauf es bei der Erkenntnis der Wehcheit an- kommt, verdunkelt. So fest der Meinung der Gegensatz des Woabren und des Falschen wied, so pflegt sie auch entweder Bei. stimmung oder Widerspruch gegen cin vothandenes philosoph sches System zu erwarten, und in einer E:klérung iber ein sol- ‘ches nur entweder das eine oder das andere zu schen, Sie begreift die Verschiedenheit philosophischer Systeme nicht so sehr als die fortschreitende Entwicklung der Wahcheit, als sie in der Ver- schiedenheit nur den Widerspruch sieht. Die Knospe verschwin- det in dem Hervorbrechen der Blite, und man kdnnte sagen, da jene von dieser widerlegt wird; ebenso ivird durch die Frucht die Blite fir ein falsches Dasein der Pflanze erklirt, und als ihre Woabcheit trittjene an die Stele von dieser. Diese Formen unter scheiden sich nicht nus, sondern verdringen sich auch als unver. triglich miteinander. Aber ihre Alssige Natur mache sie zugleich 221 Momenten der organischen Einheit, worin sie sich nicht nur nicht widerstreten, sondem eins so notwendig als das andere ist, und diese pleiche Notwendigkeit macht erst das Leben des Gan zen aus. Aber der Widerspruch gegen ein philosophisches System pflegt teils sich selbst nicht auf diese Weise 2u begreifen, tils auch wei das auffassende Bewaftsein gemeinhin nicht, ihn von seiner Einseitigkeit zu befreien oder frei 2u erhalten, und in det Gestalt des streitend und sich zuwider Scheinenden gegenscitig notwendige Momente zu erkennen, ie Forderung von dergleichen Erklirungen, so wie die Be- {riedigungen derselben gelten leicht dafir, das Wesentliche 2u betreiben. Worin kénnte mehr das Innere einer philosophischen Schrift ausgesprochen sein, als in den Zwecken und Resultaten derselben, und wodurch diese bestimmter erkannt werden, als durch ihre Verschiedenheit von dem, was das Zeitalter sonst in derselben Sphire hervorbringt? Wenn aber ein solches Tun fir mehr als fir den Anfang des Erkennens, wenn es fir das wird: che Erkennen gelten soll, ist es in der Tat 2u den Erfindungen 2u rechnen, die Sache selbst zu umgehen, und dieses beides zu ver- binden, den Anschein des Ernstes und Bemihens um sie, und di ‘wirkliche Ersparung desselben. ~ Denn die Sache ist nicht in ihrem Zivecke erschdpft, sondern in ihrer Ausfbrang, noch ist das Resultat das wirklicbe Ganae, sondern es 2usaramen mit sei rnem Werden; der Zweck fir sich ist das unlebendige [11] Allge- meine, wie die Tendenz das blofe Treiben, das seiner Witklich- keit noch entbehrt und das nackte Resultat ist der Leichnam, der noe ” steo argomento, viene itrootto un interes extranet of GSE pt por nl conecrns dea vent Int, to pia gale appar Fopposiione tra vero e also, tanto SiTophione quand ale pese con un dato sera fesofio, Mia atendeat da essoconcordane ocontaddzione petro ato, nelusaeone dun tale sstema sa vedere slant fama Teta Il fata che Fopinion,scogendo nella divert tnesmeste la contendivane ineapace dt concepire a diver Tin stem fost’ come fo evuppoprogesivo del ver TLagemme scompare quando sboctia tore, es pote dire che ne iene confit llosesso mex, quando sore i ro, Fore wen per cod dre, denuncato come una fsa esta Gala pana el frat subenra al post dl ore come oa vert Gra, gueste forme non sono semplicemente different Puna Salar, moa Pana soppanta asin quant sono recprocs- trent incompatii Nel sexo tempo, ped Iaforo nats fs rte ende moment dell unt enanie in coi non slo non ex flano In contrast, ma sono neceserie Fans quanto Tas eso tame qusta pari pecesit one la ital Tat ‘Non queso invece il modo incu di solito la contraddizione sispeno at tistema Mesofteo cnccpse estes, La coscensa ie abraceia ins tale contadaione, nae nella figura dicid che appare come opposto e in lotta con se stesso, non st ‘onoscere momenti reciprocamente necessar ‘Comunemente si ritiene che lesigenza ¢ la portata 2 compi mento di simi illusteazionpreliminar riguardino Tessenziale. Dove potrebbe essere espresso meglio Vintimo signficato di uno scfitt filosofico se non nei suoi stss fini ¢rsultat? E grazie a che cosa questi ultimi pottebbero essere individuat nel modo pit preciso se non mediante la loro divesita dag altri prodoti che unfepoca realizaa nella medesima sfereculturale? Se perd un tale procedere viene inteso come qualcosa che va ‘oltre Finizio della conoscenza, se gli si conferisce il valore della conoscenza rae alors ci dev sere fatto annoverato ta aqueeliespedienti che girano intorno alla Cosa stessa € mescolano itseme Fapparenza di uno studio sero con la mancanza real dt ogni serie La Cosa, infatti, non si esaurisce nel suo fine, benst nella sua sattuacione;e il Tatto reale non & costituito soltanto dal risliato, ma da questo insieme al divenire che 'ha prodotto. Preso a se stant, i fine ¢ Puniversale [11] senza vita, cosi come la tendenza 2 il mero impulso cui manea ancora la reat; il nudo risutato & 2 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO die Tendenz hinter sich gelassen. — Ebenso ist die Verschiedenbeit vielmehr die Grenze der Sache; sie ist da, wo die Sache authir, coder sic ist das, was diese nich ist. Solche Bemithungen mit dem ‘Zwecke oder den Resultaten, sowie mit den Verschiedenheiten und Beurteilungen des einen und des ander, sind daher eine leichtere Arbeit, als si ‘Wissen immer nach einem Ander, und bleibt vielmehe bei sich selbst als daf es bei der Sache ist und sich tbr hingibe. — Das leichteste ist, was Gehalt und Gediegenbeit hat, 2u beurtilen, schwerer, es zu fassen, das schuerst, was beides vereinigt seine Darstellung hervoraubringen Der Anfang der Bildung und des Herausarbeitens aus der Un mittelbarkeit des substantiellen Lebens wird immer damit ge- macht werden missen, Kenntnisse allgemeiner Grundsitze und Gesichtspunkte zu erwerben, sich nur erst 2u dem Gedanken det Sache iBerbaupt heraufeuarbeiten, nicht weniger sie mit Grin den zu untersttzen oder 2u widerlegen, die konkerete und reiche Fille nach Bestimmtheiten aufzufassen, und ordentlichen Be- scheid und ernsthaftes Urtiliber sie zu ertilen zu wissen, ser Anfang der Bildung wird aber zunichst dem Emste des et fillten Lebens Platz machen, der in die Erfahrung der Sache selbst hineinfihrt, und wenn auch dies noch hinzukommt, dah der Emst des Begrifs in ihre Tiefe stegt, so wird eine solche Kenntnis und Beurtilung in dee Konversation thre schickliche Stele behalten, Die wahre Gestalt, in welcher die Wahrheit existert, ann ah lein das wissenschafliche System derselben sen. Daran miteaar beiten, da8 die Philosophie der Form der Wissenschaft nher komme, ~ dem Ziele, ihren Namen der Liebe zum Witten able gen zu kénnen und wirliches Wissen 20 sin, ~ ites, was ich mit vorgesetzt, Die innere Norwendigkeit, daB das Wissen Wissen schaft sei, liegt in seiner Natur, und die beltiedigende Exklirang | hiieriber ist allein die Darstellung der Philosophie selbst. Die GuBere Notwendigkeit aber, insofern sie, abgesehen von det ofligheit der Person und der indvidudlen Veranassungen, auf eine allgemeine Weise gefa8t wird, ist dasselbe, was die inne re, in der Gestalt nimlich, wie die Zeit das Dasein ihrer Moment vorstelt. Da6 die Exhebung der Philosophie zur Wissenschaft n | vielleicht scheinen. Denn statt mit der Sa-| | che sich 2u befassen, ist solches Tun immer aber si hinaus, stat} Sieceec ea sear || REFATIONE 3 i eadavere che ' Ingato dieto la tendenza. Analogamente, la see cool intcdla Com en doves Con cost di essere, ovvero & cd che questa non | Un tale afaccendatsi intomo ai fini o ai risultati, come pure tomo alle difference di valutazione di questo e i quel sistema, perl lavoro pid agevole di quanto forse non sembri-Invece di ezupats della Cosa infat, esso la scavalea continuamente; in- eee di concentrari¢ di obias in essa, un tale sapere si aggrap- pa sempre a ualcoxalto erimane presso di sé puttoso che es- Sere nela Cosa e abbandonarsi ass Emetere gid hha iccheaza ¢ compattezza di con tenuto? la cosa pt lacie; pit difficile &comprendero, e ancora pit dificil & produme Fesposizione, la quale unifica i due mo- in tala, nino della formazione e dllsmancipanione dal Vmedtze sla vite sous non pot ce cage sempre in id: nel consepuie nozien di princi e punt di vst tobe nel fas stag con cd wel pene dla Co rere per poterla po sostenereo conta con fondateza, nel ESgleme la pieneze rice econcreta secondo modalita determi Sue, infe, nel sapere trasnetere un resocontoadeguato © Un gui rigoroso. Quest iniio dela formazione, per, dora pron dtu far pesto. quella sere ela vite pina che into- Unce alfesperienan dlla Cova sts; ese infineaceaded anche thei rigor del Coneeto saa giunt alla profondith dela Cosa, Alora la odione ela valutasione consequent occuperanno ne Seoroselentic i posto che loro a edie. Concerto e il figura vera della veriti, ci sistema scientifico La figura suenties in cui la veri pd etre &sotanto di stem siti della veri tests. Ora, cllaborae alfinché Ta Alesfa savin alla forma dell scenic, alinché puna alla ‘meta inci pssa deporte proprio nome di amore del sepere pet ‘stereapererealeb cb che ml sono sppunto propos. necesita interoce cheaper sia cena Hee natura e Func lustrazionesodisfacente al quad &Vespost tioned filosfia sts. La necessiaeteriore sua wots ne. leisure in cui essa, prescindendo dall'accidenalita della perso- nae dalle cirostane patcoar, viene colt in manicre univers IES aiden ees nore elo pecan rel grin cui Fepoce rappresentaesistenza de prop moment Fepoce attuale st ivelasse matura per levazione della flosofia a 7 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO der Zeit ist, dies aufzuzeigen wiirde daher die einzig Rechtfertigung der Versuche sein, die diesen Zweck haben, weil f se dessn Notwendihet darn, a sie hn zugechaufthren Indem die wahre Gestalt der Wahtheit in die Wissenschaft lichkeit gesetatwied, ~ oder was dasselbe ist, indem die Wahrheit bbehauptet wird, an dem Begriff allein das Element ihrer Existenz zu haben, ~ so wei ich, dal dis im Widerspruch mic einer Vor stellung und deren Foigen 2u stehen scheint, welche eine so sgroBe Anmafung als Ausbreitung in der Uberzeugung des Zeitl ters hat, Fine Erklirung tber diesen Widerspruch scheint darur nicht Giberflissig; wenn sie auch hier weiter nichts als gleichfalls cine Versicherung, wie das, gegen was sie geht, sein kann. Wenn nimlich das Wahre nus in demjenigen, oder vielmebr murals das- jenige existirt, was bald Anschavung, bald unmittlbares Wissen des Absoluten, Religion, das Sein ~ nicht im Zentrum der got chen Liebe, sondern das Sein desselben selbst ~ genannt wird, so wird von da aus zugleich fir die Darstellung der Philosophie vie! imchr das Gegentil der Form des Begriffs pefordert. Das Absol te soll nicht besriffen, sondem gefihlt und angeschaut, nich sein | Begriff, sondem sein Gefihl und Anschauung sollen das Wort filhren und ausgesprochen werden. Wird die Erscheinung einer solchen Forderung nach ihrem allgemeinem Zusammenhange aufgefat und auf der Stufe ge- schen, worauf der selbutbewuSte Geist gegenteirtig steht, so ist et liber das substatille Leben, das er sonst im Elemente des Ge dankens fihste, hinaus, ~ ber diese Unmittelbarkeit seines Glaubens, iber die Befriedigung und Sicherheit der Gewifteit, welche das Bewuftsein von seiner Versohnung mit dem Wesen tnd dessen allgemeiner, der innem und auBern, Gegenwart be- sal, Er ist nicht nur dariber hinausgegangen, in das andere Ex- trem der substanzlosen Reflexion seiner in sich selbst, sondern auch ier diese. Sein wesentliches Leben ist hm nicht nur verlo ren, erst sch auch dieses Verlustes und der Endlichket, die sein Inhalt ist, bewaf. Von den Trebem sich wegwendend, daf er im ‘Argen liegt, bekennend und darauf schmihend, verlangt er nun PREEAZIONE 8 scienza, allora questa sarebbe l'unica [12] vera giustificazione dei tentativi che si propongono un tale scopo: infatt, non solo si di mostrerebbe la necessita del’elevazione, ma anche, nello stesso, tempo, la si artuerebbe. ‘La vera figura della vert @ dunque posta nella ci equivalea die che la veritatrova I'eemento della propria es- stenza solo nel Concetto, To so tuttavia che questo sembra essere in contraddizione con ‘una concezione, ¢ con le relative conseguenze, la cui grande ar- roganza non @ inferiore alla diffusione e al favore di cui gode nella nostra epoca. Non pare percid superfluo un chiarimento su tale contraddizione, anche se in questa sede non pud trattarsi Geltro che di un'asserzione, cost come un‘asserzione & quella cui sioppene. 1. La situazione attuale dello Spirto universale s. Listanza aconcettuale diffusasinell'epoca presente Se dunque, come wuole tale concezione, il vero esiste solo in 8 che, o meglio, solo come cid che una volta vien dettointuizio- ne, un'altra volta sapere immediato dell’Assoluto,religione, esse- re —non Tessere che si trova nel centro dell'amore divino, bensi Testere di questo stesso centro ~,allora cid significa, nel contem- po, che per lesposizione della filosofia si esige proprio il contra Hio della forma concettusle. Da questo punto di vista infatti, TAssoluto dev'essere non concepito, ma sentito e intuto; non i so concetto, bens il sentimentoe I'intuizione che lo concernono ddevono avere diito alla parola ed essere espressi ‘Or, se la comparsa di una tale istanza viene colta nella sua pportata pid generale e la si esamina allintero dello stadio in cui nel presente si trova lo Spirito autocosciente, ecco allora che si ve~ elo Spitto sollevato al di sopra di quella vita sostanziale che es sduceva nell’elemento del pensiero ~ lo si vede cllimmediatezza della sua fede, oltre appaga- mento e oltre la salda certeza che era consapevole della concilia zione dello Spirito tanto con I'essenza quanto con la presenza tniversale, sia interiore sia esterire, del’esenzastessa. Andando ltze tuto cd, le Spirto non solo é trapassato nellaltro estremo della riflesione, priva di sostanza, di sé entro se stesso, ma ha ol- ‘tepassato anche questa riflesione, Non solo ha perduto la pro- pi vita estenziale:esso 2 anche consapevole di questa perdita e ella finitezza che adesso costitusce il suo contenuto Rifiutando le carrube dei porcie reagendo ai lacci dell'sbiezio- ‘né, confessando la propria miseria e imprecando contro se stes- 56 FENOMENOLOGIA DELLO sPmRITO. von der Philosophie nicht sowohl das Wissen dessen, was er iv, als zur Herstellung jener Substantialitit und der Gediegenheit des Seins erst wieder durch sie zu gelangen, Diesem Bediirinisse soll sic also nicht so sehr die Verschlossenheit der Substanz auf-|| schlieflen und diese zum Selbstbewuftsein etheben, nicht so) | sehr das chaotische (13) BewuBtsein 2ur gedachten Ordnung und! | zur Einfachheit des Begriffes zuriickbringen, als vielmeht die|| Sonderungen des Gedankens zusammenschiitten, den unter. | scheidenden Begriff unterdriicken und das Gefilhl des Wesens| : herstellen, nicht sowohl Einsiche als Erbauung gewihren, Das | Schéne, Heilige, Ewige, die Religion und Liebe sind der Kader, det gefordert wird, um die Lust zum Anbeifen zu erwecken, nicht der Begriff, sondem die Ekstase, nicht die kalt fortschre. tende Notwendigkeit der Sache, sondern die girende Begeiste- ‘rung soll die Haleung und fortleitende Ausbreitung des Reich. tums der Substanz sein. Dieser Forderung entspricht die angestrengte und fast eifernd und gereizt sich zeigende Bemihung, die Menschen aus der Ver sunkenheit ins Sinnliche, Gemeine und Einzelne herauszureifien und ihren Blick zu den Sternen aufzurichten; als ob sic des Gatt- lichen ganz vergessend, mit Staub und Wasser, wie der Wurm, auf dem Punkte sich 2u befriedigen stiinden. Sonst hatten sie ei nen Himmel mit weitliufigem Reichtume von Gedanken und Bil dem ausgestattet. Von allem, was ist, lag die Bedeutung in dem Lichtfaden, durch den es an den Himmel gekniipft war; an ihm, statt in dieser Gegenwart zu verweilen, glitt der Blick ber sie inaus, zum géttlichen Wesen, zu ciner, wenn man so sagen ‘kann, jenseitigen Gegenwart hinauf. Das Auge des Geistes multe mit Zwang auf das Irdische gerichtet und bei ihm festgehaleen werden; und es hat einer langen Zeit bedurf, jene Klacheit, die nur das Uberiedische hatte, in die Dumptheit und Verworrenheit, worin der Sinn des Diesseitigen lag, hineinzuarbeiten, und die Aufmerksamkeit auf das Gegenwitige als solches, welche Erfab- rung genannt wurde, interessant und geltend zu machen, — Jetzt scheint die Not des Gegenteils vorhanden, der Sinn so sehr in dem Irdischen festgewurzelt, daB es gleicher Gewalt bedarf, ihn dariiber zu etheben. Der Geist zeigt sich so arm, daf er sich, wie in der Sandwiiste der Wanderer nach einem einfachen Trunk Wassers, nur nach dem diitftigen Gefiihle des Gattichen tiber haupt fur seine Exquickung zu schnen scheint. An diesem, woran dem Geiste geniigt, ist die Grae seines Verlustes zu ermessen. Diese Genijgsamkeit des Empfangens oder Sparsamkeit des | Concetto, ma Vesta PREEAZIONE 7 so Spit ig eso dll flosoia non antl sapere intor ci che eso stesso ¢, quanto sopratutt di giungere median ma nvcuareine A qucla cond oa dele sere Der soddisfare questo bsogno, dungue, la flosofia non do- sebbe tanto penetrare la compattezza della sostanca ed clevarla {I autocoscienza, non dovrebbe tanto riportae la coscienza (13) ‘aotcaallordine del pensiero ¢ alla semplicita del Conceto, quanto piutosto rimescolare le clasifiazion del pensiro, op primere il Concetto differenziante e riprstinare il sentimento cena. La fsa, insonma, dorebbe garantie non tanto penetraxone e comprensione quant edfcazione. ello, il sacro, temo, la eligonee amore dventano ades- Teas pit ones pe scare evga hbo noni non la freddae progressiva necessit della Cosa, ma Tardente entusasino deve costs Ttteggiament in ado disostencr edilfondere la icchezen della sostanza "A questa istanza corisponde lo sfrzo zelant e ssa eciato 4 srappare gli uomini dalla depravazione di cid che &sensbile, ‘oleate esingoare, per orientame lo squardo verso le stelle; co- nie se gli uomini,obliando del tutto il Divino, wersassero nella condizione di appagarsi, come i vermi, di polvere edi acqus. Un tempo esi si erano plastoat un cielo e Tavevano omnato con smi- surat tor di pensier edi immagini. I signfieato di tutto Yes sent iposava nel fio luminoso grasie al quale ogni cosa era lega- irae cello guard ok ins, ince indir esenza di questo mondo, vi aleggiava sopra verso 'ssenza di srs unt pena po pen da i dl monn. Locchio dello Spirito dovette aliora essere riportato con forza 4 Gib ch? terreno qui essere trattenuto;e, nella teragginee nella cosine in ut vere ego defaldgu,¢ voto molto tempo per riprstinare quella chiarezza che solo T'ultraterreno Presenza in quanto tale, quel attenzione che stata chiamata col nome di experienc’ ‘so, invece,sembre vi sa bisgno de gna, senbra cheil senso sa cos radicato in id ch’ terreno da essere necesa- +a pe risollevarlo una fore ugualee oppestaa quella di alla Lo Spirito si mostra cos povero che peril proprio ristoro, come i viandante nel deserto brama per una sola goccia d'2cqua, esso sembra agognare unicamente il sentimento indigente del Divino in generale Ela facia con cui lo Spritooggi si appaga dla mi- sura della grandezza di cid che ha perdato. (Questa sobrietd nel rcevere, 0 parsimonia nel dare, non siad- s0 Tesca pi 38 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO Gebens ziemt der Wissenschaft nicht. Wer nur Erbauung such wer die irdische Mannigfaltigkeit seines Daseins und des Ge dankens in Nebel einzubiillen und nach dem unbestimmten Ge rnusse dieser unbestimmten Géttlichkeit verlangt, mag zusehen| wo er dies findet; er wird leicht selbst sich etwas vorzuschwir ‘men und damit sich (14) aufzuspreizen die Mittel finden. Dic Philosophie aber muf sich hiten,erbaulich sein zu wollen, Noch weniger muf diese Gendgsamkeit, die auf die Wissen schaft Verzicht tut, darauf Anspruch machen, daf solche Bege sterung und Tribheit etwas haheres sei als die Wissenschaft. Die | ses prophetische Reden mein recht im Mittelpunkte und der Tiefe zu betben, bck verictlich auf dc Bestimmthet (den Ho. ros) und hilt sich abschlich von dem Begriff und der Notwen digkeit entfert, als von der Reflexion, die nr in det Endlchhet havse, Wie es aber eine ler Brite gibt, so auch eine eee Tice ~ wie cine Extension der Substang, die sich in endliche Mannig. faltigkeit ergieBt, ohne Kraft sie zusammenzuhalten, so eine achallose Intensit, welche als Intere Kraft chne Ausbreltug sich haltend, dasselbe ist, was die Oberlichlichkeit. Die Kral des Geistes ist na so gro ls hee Auferng, seine Tiefe nur so tief, als er in seiner Auslegung sich auszubreiten und sich zu ver-| Heron getraut ~ Zagleich wenn des begriflsesubstantlle Ws sen die Eigenfeit des Selbst in dem Wesen versenkt mu haber und wabr und heilig zu philosophieren vorgibt, so verbirgt es sich | dies, da8 es statt dem Gotteexgeben zu sein, durch die Ver | Schmahung des Mates und der Bestimmung viimehr nur bald sich selbst ie Zufilighis des Inhalt, bal nih de cig Wal. ir gewaren lit, ~ Indem sie sch dem ungebandigten Giter der Substanzieriasen, meinen sie, durch de Einhillung de Selbstbewaltseins und Aufgsben des Verstands, die Seinen 2 in, denen Gort die Weishet im Schlae git, was se so in der ‘Tat im Schlafe empfangen und gebiiren, sind darum auch Triume. Es ist dibrigens nicht schwer zu sehen, da8 unsre Zeit eine Zeit det Geburt und des Ubergangs 2u einer neuen Perode ise Det Geist hat mit dr bisherigen Welt seines Daseins und Vortlless acbrochen, und steht im Begriff, es in die Vetgangenelehingb zu versenken, und in der Arbeit seiner Umgestaltung. Zvar ste nie in Ruhe, sondern in immer fortschretender Bewegung beg fen, Aber wie beim Kinde nach langersler Emahrang der es | _REEKAONE ” ice perd alla scienca, Chi cerca soo edificazone, chi pretende di Pee el nebbia lance varie tereoa del sac sre el pei aia alindtemiato odimento welindeterminata dvinita, veda pure dove pud trovare tutto | Stina ile cogil mofo df nde gue | Fantasma [14] e di loriarsene, La filosofia deve perd guardarsi dalvoler essere edifcante. A (“Ancora meno questa sobrita che rinuncia alla scienza deve rctendere che il suo entusiamo e annebbiamento sia qualcosa | Bipiaelevato dela scicnaa stessa. Quest discorsi proftil credo | god mantenersi proprio nel centro e nella profondita della Coss, | guardano con dispeezz0 alla determinatezza (al hore fo volutemente lontani sa dal Concetoe dala necesst tiflessione la cui dimora® unicamente nella finitezza?. Come per® {C2 una vuota ampiezza, cos) c' anche una wuote profendit, © tan 2 extension del soxanea che spun in una mol ita finita senza una forza che la contenga, cos ® unten {Tapia di contenuto che, comportandosi come mera fore sx 2a epansione, equivale alla superficiaita. La forza dello Spirto, jnvece i estende solo per quanto & estesa la sua estrinseeazione; ines peondi& profonda nel ssa mira in cui eo iene iespandersi edi perder nel proprio dspiegament. Sacer ale Se an de diavere immerso nell exenza il caratere proprio del Sé e di flowofae in verte sani, allora nesconde ase stesso che, di- sprezzando la misurae la determinazione, piuttosto di essere de ‘a Di, ote niament lanier ampo al mo tuo scambio tra il proprio arbitrioe Paceidenalita del contenu. ‘Abbundonandesil cuoicofermento della sostanzs,riducendo al silezio lsutocoscienza e rinunciando allintelleto, costoro cre- dono di essere gli elett cui Dio nel sonno infonde la saggezz2 tna in reali, mentre darmono, esti concepiscono e paroriscono solo soe ‘bs. Lattuale transzione verso una nuova epoce dello Spitito. La for sma necessriamente exoteica in cul sf trove espressa ln scienza ceo 2 ifort tn i un tempo di pestaronee i tansizone verso una nuova epoc. Lo Spinto ha fot pont con il precedente mondo dela sua ei stenane delle sue eapprsentazon, ed &inprocint di sprefon aro! pasate ve dtrevagio dela prop tasformazione. In real Ty Spiro non & a in gulety ma & mipgnat nn continuo tmovimento progress. Come ped nella crestrs, do ry FENOMENOLOGIA DELL sero ‘Atemzug jene Allmiblichkeit des nur vermehrenden Fortgang} abbricht—ein qualtaver Sprung, ~ und jet das Kind geborey ist, so reift der sich bildende Geist langsam und sille der nevey Gestalt enigegen, lst ein Telchen des Baues seiner vorhergchen dden Welt nach dem ander auf, ihr Wanken witd nur durch ei 2elne Symptome angedeutet; (15) der Leichtsinn wie die Lange| wee, die im Bestchenden einzeifen, die unbestimmte Ahnung cines Unbekannten sind Vorboten, dal etwas anderes im Anzugt ist. Dies allmabliche Zerbrckeln, das die Physiognomie de Ganzen nicht verinderte, wird durch den Aufgang unterbrochea | der, cin Blitz, in einem Male das Gebilde der neuen Welt hinstel. | Allen cine vollkommene Wirklichkeit hat dies Neue so wenig| als das eben geborene Kind; und dies ist wesenlch nicht sue acht mu lassen, Das erste Aufteten ist erst seine Unittelbarkei coder sein Begriff. So wenig cin Gebaude fertig ist, wenn sein Grand gelegt worden: so wenig ist der ercichte Begriff des Gan zen das Ganze selbst. Wo wit eine Fiche in der Kraf bres Stam. mes und in der Ausbreitung ihrer Aste und den Masse ihrer Be laubung 2u sehen winschen, sind wir nicht zufreden, wenn us| dieser Stelle eine Eichel gezeigt wird. So ist die Wissenscha, ie Krone ciner Welt des Geistes, nicht in threm Anfange voller | det, Der Anfang des neuen Geises ist das Produkt einer weil figen Umwleung von mannigfaligen Bildungsformen, der Pres cines vielfach verschlungnen Weges und ebenso vielécher An-| strengung und Bemihung. Ex ist das aus der Sukzesson wie aus seiner Ausdehnung in sich zurickgegangene Ganze, der geword ne einfache Begriff desselben. Die Wirklchkeit dieses einfachen Ganzen aber besteht darn, da jene zu Momenten gewordne Ge stalungen sich wieder von neuer, aber in ihrem neven Element, | indem gewordenen Sinne entwickeln und Gestaltung geben, Idem einersit de este Erscheinung der neuen Welt nur et das in seine Einfacbheit verhillte Gane oder sein allgemeine: Grund ist, so ist dem Bewubssein dagegen der Reichtum des vorhergchenden Daseins noch in der Eninnerung gegenvrtg, Es vermi6t an der neu erscheinenden Gestalt die Avsbreitung und Besonderung des Inkalts; noch mehr aber vermiSt es die Ausbi ddung der Form, wodurch die Unterschiede mie Sicherheit be stimme und in ire festen Vethiltisse geordnet werden, Ohne PREFAZIONE 6 seinen prio rie iamtronps poun lungo e tranguillo m i pri : 7 Soa enhnete uate, e bbe Sat co Se a a tacts ¢ sznsoramle Se en i ee dope ei put eo Fe ane ee tcf alas sie pe ee er epee das eel pean Oa ee Peo quicon d dnc ‘Questo graduale sgretolamento, che finora non alterava la fisio- che, come un lampo improvviso, fa apparire in un colpo solo la Stadio mane 7 do fase ‘una realta compiuta; ed @ essenziale tenere ‘bene a rene er iE come nec shea lotano Plane ie mn ances dean end mere ee eer er ed aceon reer oma nto te ale ale tpl dl ene La menti, tornano a svilupparsi e si dinno una nuova configurazione ciigoaiecepe-naraceesenn Hee et erane dl raovo mondo & Remo ee ee Tae elaccheces eles pre cedente ancora presente alla coscienza nella forma interiorizza- ta del ricordo. Nella fae fw a che appare, la coscienza non Ste th gear A ceeme cea cor tia decisiva, non ritrova pit il precedente grado di affina- Se es eae eeepc ‘con sicurezza € ordinate nelle loro salde relazioni. Senza questo a FENOMENOLOGIA DELLOSPIRTO diese Ausbildung entbehrt die Wissenschaft der allgemcinen Ver: stindlichkeit, und hat den Schein, en esoterisches Besitztum ein ser Einzelnen zu sein; ~ ein esoterisches Besitztum: denn sie ist nur erst in threm Begrffe oder ihr Innes vorhanden; einiger Ein zelnen; denn ihre unausgebreitete Erscheinung macht ihr Dasein zum cinzelnen. Exst was volkommen bestimmt ist, ist zugleich «exoterisch, begreilch, und fahig, ler und das Eigentum Aller zu sin, Die verstindige Form der Wissenschaft ist der Allen dar- gebotene und fr Alle leichgemachte Weg 2aiht, und durch den Vetstand zum 16} veriinfigen Wissen 2a gelangen ist die ge- rechte Forderung des Bewusitscins, das zur Wissenschaft hinza- trtt; denn der Verstand ist das Denken, das reine Ich iberhaupt, und das Verstindige ist das schon Bekannte und das Gemein- schaftliche der Wissenschaft und des unwissenschaftlichen Be ‘wulseins, wodurch dieses unmittlbar in jene einutreten verma. Die Wissenschaft, die erst beginn, und es also noch weder zur Vollstindigkeit des Details, noch 2ur Vollkommenheit det Form gebracht hat, ist dem Tadel dariber ausgesetat. Aber wenn dieser ir Wesen teffen sol, so wiirde er ehenso ungerecht sein, als es unstaithatist, die Forderung jener Ausbildung nicht anerkennen 2u wollen, Dieser Gegensatz scheint der hauptsichlichste Knoten 2u sein, an dem die wissenschafiliche Bildung sich gegenwinig, zeratbeitet und woriber sie sich noch niche gehdrig versteht. Det «ine Tel pocht auf den Reichtum des Materials und die Ver lichkeit, der andre verschmiht wenigstens diese und pocht auf die unmittelbare Veriinftigkeit und Géulichkeit. Wenn auch j- ner Tell es sei durch die Krat der Wabrheit allein oder auch durch das Ungestiim des ander, zum Stilschweigen gebrach it, und ‘wenn er in Anschung des Grunds der Sache sich aberwiltigt fille, so ist er darum in Ansehung jener Forderungen nicht be friedigt; denn sie sind gerech, aber nicht erfll. Sein Stillschwei gen gehdrt nur halb dem Siege, halb aber der Langeweile und Gleichgiiltigkeit, welche die Folge einer bestindig erregten, Erwartung und nicht erfolgten Exfllung der Versprechungen zu sein piles. Tn Ansehung des Inhalts machen die Andern sich es wohl zuwellen leicht genug, eine groBe Ausdehnung 2u haben, Sie ziehen auf ihren Boden eine Menge Material, nimlich das schon Bekannte und Geordnete, herein, und indem sie sich vornehm- lich mit den Sonderbarkeiten und Kutiosiiten 2u tun machen, scheinen sie um so mehr das brig, womit das Wissen in PREEAZIONE 6 Affinament la scenan& priva delle univerale, ¢ a {hme la parvenea dun possess esoteric di alcun singol, «Un possess esotricon: ea @infat presente solo nel 0 concet, ff solo nel suo Intemo; a alan sing: nat, la sua ms tifestazione inestes singlaiza Ia sa estenza. Solo io che & Computamente determinato & nll stesso tempo esoteric, esti alla comprensione, suscetuile di etre appreso da tat dente patimonto comune : tele dla selena 8 aperta a tut, © per tat Mia che vi conduce;egiungere ol sapere rarionale fc Tinteleto tl gist exgenza della coeclenz che si 1, pro in generale isteligile& gi not, & uel de, mento comune alla scienzae alla coscienza prescientifica quale questa pud avere direttamente accesso a quella «Il formalism tpico dell filosofia in vogn nei tempi recent La scienza che & solo agli ini, dunque, non & ancora completare il quadto dei particolariné ala pererione della for- ma, ¢ per taliinsufficienze presail fianco alla critica. Se perd do- vveste mirareallesenza stesa della scienza, allora una tle critica sarebbe tanto ingiusta quanto imperdonabile @il non vole rico- noscere 'sigenza di quel perfezionamento. ‘Questo contrasto sembra costituire il nodo fondamentale in- tomo al quale ogy la cultura scentfia si dibatte esi tormenta, © sul quale non si €trovato ancora un aecordo. Un patito, infat, cpalta la ricchezza del materiale e Vinteligiblits Valtro invece, a dit poco, disprezza entrambe ed esalta 'immediatezza dell'ele- ‘mento razionale e divino?, Sebbene il primo partit sia ridotto al silenzio, vuoi unicamente per la forza della verti o anche per la veemenza dell'altro partto, scbbene si senta sopraffatto rispetto al fondamento della Cosa, non per questo rinuncia alle proprie istanze ese infati sono givste, ma restano inadempiute. I suo si- lenzio dovuto solo per meti alla vittoria del partto avversaio, smentre per Paltra meta deriva dalla noia e dallindifferenza, le dual in genere sono la conseguenza di n’attesa in perenne stato Ai eccitaione cui non fa seguito il mantenimento delle promesse Riguardo poi al contenuto, gli avversari fanno ricorsotalvolta 4 un procedimento abbastanza spedito che consente loro di di sporte di un gran numero di rappresentazioni. Ess trscinano in nanztutto sul proprio terreno una gran quantita di materiale gid roto e ordinato; quindi, oecupandosi per lo pit di stranezze e di cariositi, hanno Faria di possedere tuto il resto, rispeto a cui il “ FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO. ‘Arc schon fertig war, 2u besitzen, zugleich auch das noch Ungere- gelte zu beherrschen, und somit alles der absoluten Idee zu un- terwerfen, welche hiemit in Allem erkannt und zur ausgebreite- ten Wissenschaft gedichen zu sein scheint. Naher aber diese Aus- breitung betrachtet, so zeigt sie sich nicht dadurch zu Stande agekommen, daf Ein und Dasselbe sich selbst verschieden gestal- tet hatte, sondern sie ist die gestaltlose Wiederholung [17] des Fic Bef und Deselen, dour an du verchedene Material ue ich angewendet ist, und einen langweiligen Schein der Verschie- rusehen, daB der Grund oder das Prinzip des Systems in der Tt nur sein Anfang ist Daf das Wahre nur als System wirklich, oder daf die Substanz -wesentlich Subjekt ist, ist in der Vorstellung ausgedrickt, welche das Absolute als Gest ausspricht, ~ der ethabenste Begriff, und der det neuer Zeit und ihrer Religion angehdre. Das Geistge al lein ist das Wirkliche; es ist das Wesen oder Ansichicionde, ~ dis sich Verhaltende und Bestinmte, das Anderssein und Farschsein ~ und in dieser Bestimmtheit oder seinem Aulersichsein in sich | selbst Bleibende, ~ oder es ist an wad fir sich, ~ Dies an und fir sich sein aber ist es est fir uns oder an rich, es ist die geistize Substanz, Es mab dies auch fir sch selbst, ~ muB das Wissen von | PREFAZIONE % sione pet cui I'Assoluto @ soggetto, percid, non solo non costitui- fce la realth di questo conceto, ma la rende addiritura imposs bile; 'anticipazione pone infatiI‘Assoluto come soggetto nel sen- sodi un punto che & in quiete, mentre la realta di questo concetto invece 'automovimento. « Ilvero reale solo come sistema, LAssoluto come Spirito. ‘Tra le diverse conseguenze che derivano da quanto detto fino 1a, si pud mettere in rilievo la seguente: solo come scienza, solo come sistema il sapere &reale e pud essere oggetto di esposizione. Si deve subito ageiungere, perd, che un tale cosiddetto princt pio filosofico fondamentale, pur essendo vero, ® nel contempo anche falso nella misura in cui si limita a essere semplicemente principio, proposizione fondamentale™, Percid é facile confutar- Jo, € la confutazione consiste nel mostrame I'insuffcienza. Esto & perd insufficiente perché 2 soltanto un universale, un princi perché é l'inizio, Quando la confutazione coglie nel segno, cid a ‘ade allora proprio perché addotta e sviluppata dal principio stesso, non perché condotta dallesterno per mezzo di opinioni e dissserzioni contrari. La confuasione, dangue, sare propramente _ svilappo el principio, e quindi il completamento di cid che gli manca: in rut, ssa dsconosce te tesa e ada unicamente alla ropria attivita negativa, senza divenite consapevole del proprio Proce estat anche second su lato postive Lattuazione autenticamente positive dell'inizio ha verso que st'ultimo un rapporto in pari tempo anche negativo, ¢ precisa- ‘mente diretto contro lunilateralita della sua forma, la quale con- siste nellessere qualcosa di inumediato, nell'essere if fine. Liat zione pud pereid essere intesa anche come confutazione del fon damento del sistema; (22) @ pit corretto perd considerarla un dice del fata che jl ondemeno 1 rnc del sistema, & in reat solo 'itio del sistema stesso. Dero rae solo come sists, la onan 2 estesiaente soggetto: tutto cid espresso nella rappresentazione che enuncia Assoluto come Spirit — concetto eminentissimo che appa allepoca moderna e alla sua religione’", Solo lo spirituale @ il reale.esso 8 Yessenza, ciot V'estentein-sé, e580 & cid che si rapporta «ad alto il determinato, 2 esserealiro¢ Vessere-persé ~ ed Bil per- ‘manere-entro-sé in tale determinatezza, ciot nel suo essere-fuori- i-sé-: solo eid che &spirituale 2 in sé¢ per sé . Questo essere-in-sé-e-persé, petd, & innanzitutto solo per noi © in sé, & la sostanza spirituale, ¢ deve dunque ancora essere tale % FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO ddem Geistigen und das Wissen von sich als dem Geiste sein, d h., es mul sich als Gegenstand sein, aber eben so unsitteibar als aufgehobener, in sich reflektierter Gegenstand. Er ist fr sch nur fii uns, insofern sein geistiger Inhalt durch ihn selbst erzcugt ist insofern er aber auch fir sich selbst far sich ist, so ist diese | Selbsterceugen, der reine Begeif, ihm zugleich das gegenstindl che Element, worin er sein Dasein hat; und er ist auf diese Weise in seinem Dasein fir sich selbst in sich reflektierter Gegenstand. = Der Geist, der sich so entwickele als Geist wef, ist die Witsen schaft. Sie ist seine Withlichket und das Reich, das er sich in se rem eigenen Elemente erbaut | Das reine Selbsterkennen im absoluten Anderssein, dieser Ather als solcber, ist der Grund und Boden der Wissenschaft ‘oder das Wisen sm Allgemeinen. Der Anfang der Philosophie ‘macht die Voraussetzung oder Forderung, da das BewuBtsein sich in diesem Elemente befinde. Aber dieses Element exhale sei ne Vollendung und Durchsichtigkeit selbst nur durch die Bewe szung seines Werdens. Es ist die reine Geistigheit, als das Age ‘meine, das die Weise der einfachen Unmitelbarkeit hat; ~ dies Einfache, wie es als solches Evisterz ha, ist der Boden, det | Denken, der nur im Geist ist. Weil dieses Element, diese Unit telbarkcit des Geistes, das Substantielle dberhaupt des Geists ist ist sie die verklite Wesenbeit die Reflexion, die selbst einfach, | die Unmittelbarket als solche fi sich ist, das Sei, das die Re. | Alexion in sich selbst ist. [23] Die Wissenschaft verlangt von ihree Scite an das SelbstbewuBitsein, da es in diesen Ather sich etho- ben habe, um mit thr und inthe eben zu kénnen und 2u leben | Umgekebrt hat das Individuum das Recht au fordemn, daf die Wissenschaft thm die Leiter wenigstens ms diesem Standpurize | 3 hm in ihm selbst denselben aufzeige. Sein Recht griinde | sich auf seine absolute Selbstindigkeit, dic es in jeder Gestalt set nes Wissens 2u besten wei8, denn in jeder, si sie von der Wis senschaft anerkannt oder nicht und der Inhale sei welcher et wol le, ist es die absolute Form, d. h. es ist die unmittlbare Gewit bei seiner selbst; und, wenn dieser Ausdruck vorgezogen wide, | damit unbedingtes Sein, Wenn der Standpunkt des BewuBtscins, | | PREFAZIONE n pers stesso: esso deve divenire il spre che sal spirituale e che, ‘un tempo, sa se stesso come Spirito;ess0 deve ciot divenire og {otto di se stesso, e, altretanto immediatamente, anche oggetto Fimosso riflesso entro se stesso, Nella misura in cui produce in- Cosciamente il proprio contenuto sprituale, 'oggett & persésolo per noi, quando pero esso& per sé anche per se stesso, allora que- sta autoproduzione ~ il Conceto puro ~ & per esso anche Ile- mento eggetivo in cu ha la propria esstenza,e in tle esistenza ess0 & per se stesso, oggeto tiflessoentro sé Lo Spirito che, in tal modo, ssa sviluppato come Spirit, la scinza. La scienza é a realti dello Spirto ed @ il reno che si co struisce nel suo proprio elemento, 3. La fenomenologia dello Spirito &elevazione fino alla scienze, cio? ino al puro autoriconoscimento dello Spitito nel'assolw to essere-alto 1 puro autoriconoscimento nel'sssoluto essere-aliro, questo exer tn quanto tale, ®il terreno su cui si fonda la scienza, il sa- ere nelle sua univenalic. Ora, il presupposto © la condizione Geinizio della flosoie & che la coscienza si tovi in questo ele- mento, Tale elemento, pero, giunge a compimento e s piens tra ‘parenza solo mediante il movimento del proprio divenire. Esto & lepuraspsituait, nel senso dll universal i eui modo di essere 2 quello dellimmediatezza semplice: questa semplicita, quando este come tale, il terreno il pensiero che ha sede unicamente tell Spirit Poiché questo elemento, questa immediatezza dello Spirio, costtuisce il earateresostanzale generale dello Spivto stesso, rasfgurata®,laiflestione che, sta stsea tom plice, 2 per sé Vimmedisterza in quanto tale: &Versere che siti Mle ent se stesso, 4 Lacoscienza naturale ela scienza nel suo divenite 123] Ora, da parte sus, la scienza esige che Pautocoscienza si sin elevata fino a tale etere affinché questa possavivere autentica ‘mente con essa e in essa. Lindividuo, per converso, ha il diritto di pretendere che la scienza glifornisca almeno la scala per giun- fete 2 questo punto di vista, mostrandoglicla in lui stesso. Il suo dito st fonda sull'sutonomia assoluta che lisa di poseedere in ‘ogni figura del proprio sapere; in ogni figura, infati, venga rico- ‘osciuta o meno dalla scienza e qualunque ne sia il contenuto, Yindividuo 2 la forma assoluta, & cio’ la certezza immediate di se Seo, qind, sei preferise questa espressone,?uneseein- condizionato. 8 FENOMENOLOGIA DELLO RRO von gegenstindlichen Dingen im Gegensatze gegen sich selbs, und von sich selbst im Gegensatze gegen sie 21 wissen, der Wis senschaft als das Andere, - das, worin es sich bei sich selbst wei8, vielmehr, als der Verlust des Geistes git, so ist thm dagegen das Element der Wissenschaft eine jenseitige Ferne, worin es nicht mehr sich selbst besitzt. Jeder von diesen beiden Teilen scheint fiir den ander das Verkehrte det Wabrheit zu sein. DaB des natitliche BewuBtsein sich der Wissenschaft unmittelbar anver: traut, ist ein Versuch, den es, es wei nicht von was angezogen, ‘macht, auch einmal auf dem Kopfe 2u gehen; der Zwang, diese ‘ungewobnte Stellung anzunchmen und sich in tht 2u bewegen, ist eine so unverbereitete als unndtig scheinende Gewalt, die ihm angemutet wird, sich anzotun. ~ Die Wissenschaft sei an ihr selbst, was sie will, im Verhilenis 2um unmittelbaren Selbst- bewulltsein stellt sie sich als ein Verkehrtes gegen dieses dar, oder weil dasselbe in der Gewifheit seiner selbst das Prinzip seiner Wirklichkeit hat, trigt sie, indem es fr sich auBer ihr ist, die Form det Unwitklichkeit. Sie hat darum solches Element mit ihr zu vereinigen oder vielmehr 2u zeigen, da und wie es ihe selbst angehirt. Als solcher Wirklichkeit entbehrend ist sie nut det | Inhalt, als das Ansioh, der Zeck, der erst noch ein lnres, nicht als Geist, nur erst gestige Substanz ist. Dies Ansich hat sich 22 ‘iuferm und far sich selbst u werden, dies heiSt nichts anders, as dlasselbe hat das Selbstbewuisein als eins mit sich za setzen, 2d] Dies Werden der Wissenschaft dberbaupt, oder des Wir sens, ist es, was diese Phinomenologie des Geistes darstellt, Das Wissen, wie es zuerst ist, oder der unmittelbare Geist ist das Geistlose, das sinnliche BewuBtsein. Um tum cigentichen Wissen zu werden, oder das Element det Wissenschaft, das ihr reiner Be aif selbst ist, u erzeugen, hat es durch einen langen Weg hin durch 2u arbeiten. - Dieses Werden, wie es in seinem Inhalte und den Gestalten, die sich in thm zeigen, sich aufstellen wird, wird nicht das sein, was man gunichst unter einer Anleitung des lunwissenschaftlichen Bewutseins zur Wissenschaft sich vor stellt, auch etwas anderes, als die Begeindung der Wissenschaft =s0 ohnehin, als die Begeisterung, die wie aus der Pistole mit dem absoluten Wissen unmittelbat anfingt, und mit andera Standpunkten dadurch schon fertig ist, da8 sie keine Notiz d- von zu nchmen erkitt Die Aufgabe, das Individuum von seinem ungebildeten Stand- PREFAZIONE ” Se il punto di vista della coscienza, per cui essa sale cose o8- tive in oppeszione a se stessae sa se stessa come contrapposta Sf cose vale perlascienza come Fliro =a incu la cosien- ‘presso di sé piutosto che come la perdita dello Spirit -, coscienza,invece, elemento della scienza @ un lontano al ui est non posses pi estes, Cascne di qucte jue parti sembra essere per [alta Pinverso della veri oan in escines parle sli editement alla scienza,sitratta ancora di un tentativo, compiuto senza sapere onal spinga a farlo, di camminare a gambe all'aria;'obbligo di rnetersi edi muoversi in questa insolitaposizione & una violenza he appate tanto improwida quanto inutile, ¢ # ui la coseienza peraliro non preparata Quanto alla scienza, qualungue cosa sia per se stess, essa si pone rspetto all'autocoscienza immediata come il suo inverso, ‘ale a dire: poiché Vautocoscienza immediata ha nel'autocertezza i principio della propria reat e poich si trova di per s€ fuori della scienza, allora quest ultima assume la forma dellirealta. La scienza deve percid unificare questo elemento eon s6, 0 meglio, deve mostrare che ¢ in che modo esso le appartiene. Mancando di tae reali la scienza sol il contenuto come In-sé, come il f- ne che & ancora soltanto un Interna, sotanto sostanza spriuae, pico, Questo Insé deve esrinsecasie divenie per s, cid significa che 'In-sé deve porre Fautocoscienza in unita con sestes. La fenomenologia dello Sptito cla necesita che il singolo riper corti gradi di formarione dello Spitito universale [24] Ora, la fenomenologia dello Spitto® & appunto Fesposi- zione di questo divenire della sienza tn general, ciok del sapere. primo manifestasi del supere, lo Spinto immediato,& a coscien: 1 sensibile,ossia cd che &privo di spiitualita. Per divente il st- Pere autentico, per produrre 'elemento della scenza ~ il quale & ‘concerto puro dela scienza stessa , il sapere immediato deve Percorrere una via lunga e dificil , ‘Questo divenite, quale si presenterd nel suo contenuto e nelle figure che i mostrano lungo la via, si ivelera tut alta cosa da un tyviamento della coscienza prescientifica alla scienza; non sari "emmeno una fondazione della sci infine, quell'en- ‘uslasmo che, come un colpe di pistol i ‘econ il sapere assoluto esi sberazza dei punt di vista Aichiarando di non voleme sapere. 1 compito di condurre l'individuo dallo stato incolto fino al %0 FENOMENOLOGIADetto sro punkte aus zum Wissen zu fahren, war in ihrem allgemeinen Sin | 3u fassen, und das allgemeine Individuum, der selbstbewulle Geist, in seiner Bildung zu betrachten. ~ Was das Verhiltnis bei der betifft, so zeigt sich in dem allgemeinen Individuum jedes Moment, wie es dic konkrete Form und cigne Gestaltung sgewinnt. Das besondre Individuum ist der unvolstindige Geis cine konkrete Gestalt, in deren ganzem Dasein Eine Bestimm heit herrschend ist, und worin die andem nur in verwischten Zi igen vorhanden sind, In dem Geiste, der haher steht als ein ande ter, ist das niedrigere konkrete Dasein zu cinem unscheinbaren Momente herabgesunken; was vorher die Sache selbst war, ist | nut noch eine Spur, ihre Gestalt ist eingehiillt und eine einfache Schattierung geworden. Diese Vergangenheit durchliuft das In. | dividaum, dessen Substanz der hoherstehende Geist ist, in der Weise, wie der, welcher eine hdhere Wissenschaft vornimmt, de Vorbereitungskenntnisse, die er lingst inne hat, um sich ihren { Inhalt gegenwirtig zu machen, durchgeht; et ruft die Erinnerung derselben zurick, [25] ohne darin scin Interesse und Verweilen zu haben. Der Einzelne muf auch dem Inhalte nach die Bil dungsstufen des allgemeinen Geistes durchlaufen, aber als vom | Geiste schon abgeleste Gestalten, als Stufen cines Wegs, der au sgearbeitet und gecbnet ist; so sehen wir in Anschung der Kennt nisse das, was in frihern Zeitaltem den reifen Geist det Manner beschiftite, zu Kenntnissen, Ubungen und selbst Spiclen des Knabenaltes herabgesunken, und werden in dem piidagogischen Fortschreiten die wie im Schattenrisse nachgezeichnete Ge schichte der Bildung der Welt erkennen. Dies vergangne Dasein | ist berets enworbnes Eigentum des allgemeinen Geistes, der de Substanz des Individoums und so thm auBetlch erscheinend se ne unorganische Natur ausmacht. ~ Die Bildung in dieser Rick sicht bestcht, von der Seite des Individuums aus betrachtet, dar in, daB es dies Vorhandne erwerbe, seine unorgenische Natur in sich zehre und fir sich in Beste nehme. Dies ist aber von der Sei te des allgemeinen Geistes als der Substane nichts ander, als dal diese sich ihr Selbstbewubtsein gibt, iht Werden und thre Re Alexion in sich hervorbringt. Die Wissenschaft stllt diese bildende Bewegung sowehl in ihrer Ausfihrlichkeit und Notwendigheit, als das, was schon zum Momente und Eigentum des Geistes herabgesunken ist, in seiner Gestaltung dar. Das Ziel ist die Ensicht des Geistes in das, was das Wissen ist. Die Ungeduld verlangt das Unmgliche, nimich veerazo% a sapere stato inteso necesaramente nel suo senso generale ¢ si Tektro di considerae Tindviduo universale, lo Sprito autoco- deme nel soo proceso di formaione ; er quanto iguada il rapporto fe le due forme di individua- tia nell individ universe og momento si morta secondo la Ficpta forma concreta ela propia figurarione pecullate; Find Feo parcolare, iver, 2 lo sprit inompiuto, una figura con- ‘pets le ul nteraetenca& dominata da unica determinate: sarin cle ale determnateze sono present sltanto con tat ‘damail Nello spiro che sitova in uno wladio pi cleat, Testers concen fore & abba mento Impere bis cb che prima era la Cos stessa, ora soltanto una traci a fur Oguts& Nelata ed & dvenata semplce ombra, Lindvidw la ‘Ri seatanza To sptito a uno staio pit cleat, in effet, cons {a questo passato alo stesso modo di coll che, acingendosi a ‘tena di une sclenza superiors, percor le sion prelimi Srv implicte inl da gran tempo, per prendre ato del loro tontenuto una vols Hevocstele, (3) per non fal indogiare tus interes PT singolo deve ripercorrere i gradi della formazione dello Spi- st ert sae seo cone, come eB mnese da pate dalla Sprito stesso, come grad di un via gid tae- Setanta lo sto modo tot pels dele cops, peiamo vedere ogg abbessarsi a notion, a esercz,eperino a Foci de ancl, 1 che in epoche precedent era appannagaio Sol dello sprtorarurodeghadulie nel progresso pedagogico Passio Heonoscee, come in contfoluce, la sora della form Fione del mondo. Questa esistona pasata &proprieta gi acqu Sta dello Spiro universe il quale costuisce tant I sostana 4kitndvidno quanto, inearandone pote Peston, lua na tua inorganica Soro quest riguardo, e dal punto di vista dellindividvo, la fomatione consiste nell acqiszione di quest dat, nel consi rare ent sé la propria natura inorgania e nel prendere pos- ‘esto per sé Dal punto di ita dello Sprit univerae in quanto textuna, iver la formazione conse nel fatto che questa so- stanza si confrce la propia autooxcenea epredice proprio. dire ela propria estone ent se : (ra la scene della fenomenologia dello Spirit Vesposiio te dal strutturasi di questo movimento di autcformazione in tua la sa amplezzae neces nell testo temp, eta pre Sentai tat d is che di vl in volta viene abbassato a momen- toe propre dello Spiro, La meta ¢ a visione chiara, da parte del Spite di che cov sapere. 2 FENoMNoLoctA Detto sez dic Brreichung des Ziels ohne die Mittel, Einestels ist die Linge | dieses Weps2u ertragen, denn jedes Moment ist notwendig;~ax| | dlemteils ist bei jedem sich 2u vereeilen, denn jedes ist selbst cie| individuelle ganze Gestalt, und wird nur sbsolut betrachtet,inse| fern seine Bestimmthet als Ganzes oder Konkretes, oder da Ganze in der Eigentismlichkeit dieser Bestimmung betrachte wird. ~ Well die Substanz des Individuums, weil sogar der Welt acist die Geduld gehabs, diese Formen in der angen Ausdeh fnung der Zeit 2u durchgehen und die ungeheure Arbeit der Weligeschichte, in welcher er in jeder den ganzen Gchalt seine dlessen sie fig ist, herausgestaltete, nu dbemehmen, und wel | durch keine geringere 26) das BewulStsciniber sich erreichen kkonnte, so kann zwar der Sache nach dae Individaum nicht mi weniger seine Substane begreifen,inrwischen hates zugeich ge- ringere Mie, weil an sb dies vllbrach, ~ der Inhalt schon tie zur Moglichicit getilgte Wiklichit, die berwungene Unmite barkeit, die Gestalung bereits auf ihre Abbrevatur, auf die ents ‘he Gedankenbestimmung, herabgebracht ist, Schon ein Gedach. | tes ist der Tohalt Eigentarm det Substanz; exist nicht mehr das Dascin in die Form des Ansichseins, sondem nur das weder mehr blo® uspringliche, noch in das Dasein versenkte vielmehr be- eit erinerte Ansich in die Form des Fisichreins umzukehren. Die Art dieses Tans it naher anzugeben, | $s sf dem Standpanke, au dem wi dee Bewegung i | | aufnchmen, am Ganzen erspart ist, ist das Aufheben des Daseins was aber noch dbrig ist und der hhem Umbildung bedarf, ist die Vorstellang und die Bekanntschaft mit den Formen. Das in die Substanz zuriickgenommene Dasein ist durch jene erste Ne- gation nur erst unmitelbar in das Element des Selbsts versetat dieses ihm erworbne Eigentum hat also noch denselben Charak ter unbegrifiner Unmittelbarkeit, unbewegter Gleichgiltigkeit wie das Dascin selbst, dieses ist s0 nur in die Vorstellung iberge 5 adiguina rode mpi, ott egnse thers ocmmrnet i hs deca Oe aerator gute vidal ttes¢ vt jintesa come totalita o concretezza, come il Tutto nella peculiarita posceng eninge dn pic ib Spit 3d eae ee cere tera loro durata temporale e di addossarsi I'immane fatica della storia del mondo ~ durante la yale sso ha di pael ‘in volta incar- Tintero contenuto di se stesso -, ¢ poiché non li sarebbe stato Hee ate Be oe ee mike and dc ceo meas “cone la propria sostanza percorrendo un cammino pitt breve. Se er sstinta nell possbilita, Vimmediatezzacoatt,é la figurazione gia ep ent ome ee iis Inne cena Peo pe E dungue opportuno fornire maggioti ragguagli su questo tipo one «© Sal procedimento fenomenologico se La trasformazione delle rappresentazionie degli element not in Penser. La mort eFimmane potenta dl negative Dal punto di vista che ci consente qui di comprendere tale movimento, ci viene risparmiata nel complesso la rimozione delfesistenza. Cid che perd ancora rimane, ¢ che ha bisogno di tuna pid alta trsformazione, la rappresendazione delle forme e loro eserenate Mediante quella prima negazione, Iesstenza ricompresa nella sae eta el clement dl Sano x mare ie 4iate. Questa propreta acquista dal Sé, dunque, ha ancora il me- dssimo carattee di immediatezza aconcettule, di statics indife- renza, che pertene allesistenza, la quale & stata trasferita solo sella rappresentazione 84 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO angen. ~ Zugleich ist es damit cin Bekannter, en solches, mi dem der dasciende Geist fertg, geworden, worin daher seine Ti tigkeit und somit sein Interesse nicht mehr ist. Wenn die Ti tigkeit, die mit dem Dasein ferig wird, selbst nur die Bewegung des besondem, sich nicht begreifenden Geistes ist, so ist dagegen das Wissen gegen die hiedurch zu Stande gekommene Vorstl lung, gegen dies Bckanntsein gerichtet, es st Tun des allgemeiner Selbsts und das Interesse des Denens Das Bekannte dberhaupr ist darum, weil es bekant is, niche erkannt, Es ist die gewohnlichste Selbsitiuschung wie Tischang Anderet, beim Erkennen [27 ewas als bekannt vorats zu setzen, lund es sich ebenso gefalln zu lassen; mit allem Hin- und Herre dden kommt solches Wissen, ohne 2 wissen wie thm geschich, nicht von der Stelle. Das Subjekt und Objekt, usf. Gott, Nat, der Verstand, die Sinlchkeit us. werden unbesehen als beans tnd als erwas gihigeszugrunde gelegt, und machen feste Punkte sowohl des Ausgangs als der Rickkehr aus. Die Bewegung geht zzvischen ibnen, die unbewegt bleiben, hin und her, und somit fur auf ihrer Oberflche wor So bestet auch das Auffassen und Priifen dain, zu sehen, ob jeder das von ihnen Gesagte auch in scinr Vorstellang finde, ob es ihm so scheint und bekant is oder nicht. Das Analysieren einer Vorstllung, wie s sonst gettieben wor den, war schon nichts anders, als das Autheben der Form ihrs Bekanntscins. Eine Vorstellung in ihre urspringlichen Elemente auscinanderlegen, it das Zurickgehen zu ihren Momenten, de ‘wenigstens nicht die Form der vorgefundenen Vorstellung haben, sondem das unmittelbare Eigenturm des Selbstsausmachen, Die se Analyse kommt zwar nur 2u Gedanken, welche selbst bekann te, feste und ruhende Bestimmungen sind. Aber ein wesentliches Moment ist des Geschiedne, Unwirkliche selbst; denn nur dat um, dal das Konkree sch eceidt, und zum Unwielchs ‘macht, ist es das sich bewegende, Die Tatiget des Scheidens it die Kralt und Aube des Vostands, de vereundersamsten und ‘groBten, oder vielmehr der absoluten Macht. Der Kreis, der in sich geschlossen ruht, und als Substanz seine Momente i das unmittelbare und darum nicht verwundersame Vethiltnis Aber daB das von seinem Umfange getrennte Akzidentelle ak solches, das gcbundne und nur in seinem Zusammenkange mit anderm Wirkliche ein eigenes Dasein und abgesonderte Freihit ‘gewinnt, st die ungeheure Macht des Negativen; es ist die Ener ie des Denkens, des reinen Ichs. Der Tod, wenn wir jene PREEAZIONE 8 ‘Avun tempo, lesistenza 2 in tal modo un qualeos di moto, qualona con cil spititoesistente ha gk fatto {conte verso ca Sp srcge pila propria nt ne, qin proprio meres SeTaivts che he cits cont con Yeisen soltano il mov Srento dello spiro particolae che non glunge a cancepire se evo, ilsapere al contrat, drto conto la rappresentazione ‘hone sora, Contro questo esere not, I sapere athits del Samra ed nr pene, -_ In gener, infati ib che & nota, appunto in quanto not, oa tanoscct modo pit comune di inganare sf galt consist elfintrodarre nea conoscena [27] qualeona dnote e accel con come in tal aso, nella congere det s00i di {cor un tale sapere non fa un solo paseo avaniné si rend con- {SU come ci accada Sena il minimo came il sogetto e Tog. foto, Di, la naar, Vntlletto, la tenia, ec, vengono cst Festa fordamento come note come qulcosa d vaio, econ {Gbcono del pn emi per tanto dada amo lho. ‘iments dpiegealloraincessantemente ta quest punt che mnangone immobile eon cid ne sion solo la superficie. Da que: Sh angolaione,apprendimentoe la veica consistono nel ve dere se ognamo tov nella propia tappresenazione oS che un tal sapere ha deto se gli sombr! che le cove stanno cole se gli Siac one ae Ona, Tanlis dun rappresentzione ~ cos come satin ee sere condota nel pasa —non & consis in alto che nell tmovone dela forma del su eserenota.Scomporte ua rppre- Sentavione ne sol element origins nat siguifea nda Ste! moment i quali per lo meno non hanno pi fa forma della "pprtronetn qos ma cnucon immed ro Wed del Se. Non &€ dubbio che ale snalisi pervenga solo «per a ——rti. Di fatto, invece, cd che 1s dileguando dev'essere considerato esto stesso come essenziale, ‘enon va irrigidito in un determinazione che, recsa via 35] dal ‘ero, debba essere abbandonata in un qualsiasi punto fuori della ‘rit; né il vero, a sua volta, dev'essere considerato come il mor to postiv che giaceinertedallalira parte. Il fenomeno, Vappari- re infati,@il movimento del asceree del peri, movimento che zon nasce né perisce esso stesso, ma che & in s€ ¢ costtuisce la realieil movimento della vita della veri Tn tal modo, il vero & il deliio bacchico in cui non c'8 membro he non siaebbro;e poiché ciascun momento, mentre tende a se- paratsi dal Tutto, altrettanto immediatamente si dissolve, questo “clio anche la quiete trasparente e semplice. Nel tribunale di guel movimento, né le singole Figure dello Spirito né i pensieri Vessenza oil vero, allora esame consisted nel vedere se il con cettocortisponda alloggetto. Se invece chiamiamo «concerto» Vescensao Vase deleggeto,e eopgeto» il sapere in quanto og {to i in quanto essere per wlio, in tal caso eseme consi- eri el vedere se 'oggeto cortisponda al suo concetto. 12 FFENOMENOLOGIA DELLO SPIRO spricht, Man sicht wohl, da8 beides dasselbe ist; das wesentiche aber ist, des ir die ganze Untersuchung festzuhalten, da8 diee beiden Momente, Begriff und Gegenstand, fir ein anderes und ap sich selbst sein, in das Wissen, das wir untersuchen, selbst fallen, und hiemit wir nicht nétig haben, Ma8stibe mitzubringen, und unsere Einfille und Gedanken bei der Untersuchung zu apple ten; dadurch, da wir diese weplasen, erreichen wir es, die Se che, wie sie an und fir sich selbst ist, 2u betrachten, Aber nicht nur nach dieser Site da8 Begriff und Gegenstand, det MaBstab und das 2u Prifende, in dem BewuStsein sells, vorhanden sind, wird eine Zutat von uns iberflissig, sondern wit werden auch der Mihe der Vergleichung beider, und der eigen. lichen Prifung tberhoben, so da8 indem das BewuBtsein sich selbst prft, uns auch von dieser Seite nur das reine Zuschen bleibt. Denn das Bewuisein ist einersets BewuStsein des Ge- genstandes,anderseits Bewaftscin seiner selbst; Bewuftsein des sen, was ihm das Ware ist, und BewuBtseinscines Wissens de von. Indem beide fir dasselbe sind, ist es selbst ihre Vergle chung; es witd far deselbe, ob sein Wissen von dem Gegenstan de diesem entspricht oder nicht. Der Gegenstand scheint wat fir dasselbe nur so zu sein, wie es ihn wei; es scheint gleichsam nicht dahinter kommen zu kéinen, wie er, nicht fr dasselbe, son dem wie er an sich ist, und also such sein Wissen nicht an hm priifen zu kénnen, Allein gerade darin, da8 es ibethaupt von ¢= nem Gegenstande wei, ist schon der Unterschied vorhanden, a8 ihre (60) erwas das an sich, cin anderes Moment aber des Wissen, oder das Sein des Gegenstandes fir dar BewStein i. Auf dieser Unterscheidung, welche vorhanden ist beruht die Prifung. Entspricht sich in dieser Vergleichung beides nicht, so scheint das BewuStsein sein Wissen andern zu missen, um es dem Gegenstande gemilb zu machen, aber in der Verinderung ddes Wissens andert sich ihm in der Tat auch det Gegenstand selbst; denn das vorhandene Wissen war wesentlich ein Wissen von dem Gegenstande; mit dem Wissen wird auch et ein anderer, denn er gehorte wesentlich diesem Wissen an, Es wird hiemit dem Bewultscin das dasjenige, was thm vother das an sich wat, nicht an sich ist oder daf es mur fair es am sich war Indem es also an seinem Gegenstande sein Wissen diesem nicht entspre chend findet, hilt auch der Gegenstand selbst nicht aus, oder det Mafstab der Prifung andere sich, wenn dasjnige, dessen Ma stab er sein sollte, in der Prifung nicht beste; und die Prifung [STRODUZIONE 16 bene come i due tp di esame san ide ria dl teeea, ped Tenens conister ne sod The gosta condivone:entrambi i moment, conceto oggetto, es chenunalvo eeseresn-sestesso, dovtanino cadere es se) eisfeeche andremo indapando. Cos facendo, non sveemo bi- saefd porate con nol ale misue ed applicare alla ricerca le Waite ides ei non pensier| personal al contain, proprio I: “Zande rt cd da parte, oteremo di considerate a Con come Sart ivadepersé. ar per at che concetto oggtto sono dati nella coscien ss ive srt nn sl a tis anal {rc della misura, ma anche quella del confronto ta misura © ‘eatin dint dl omelet dl ei Sice da questo punto di vita, in quanto & Ta cosclen a ea Sars tse, pon ei esta dunque ao attegglamento che pu rosea guardate ‘Daun lato infart,l coscienza& coscienza dell oggeto, dal Tao lat, inveee #coscenea di se stesea (a) coecenea dic ‘heal sol octh il vero, e ©) coscienza di sapere questo vero Decker jn sone por econ se bee confonto. La corrspondenza’omeno tral suo sapere e [05> fo diene tale er la coscioas. A dice ver, sembra che per Eescknua Voggto sa soltanto come esl t, qua che nom trove Teggeto com in sé na slo con® per ener oggetto non pate quindiidonco a costtuie fl banco di perl sapere della contenza.Tattvi, proprio perché la co- ‘Gana sain generale un opget, la dferenea @ gi date: af oc Sa oer (0 ye mene epee of se tedal gto cstniste perl cotciena un alto momento Leese si fonda su questa diferensiazione it dats. Se nel confono sapere e opgetto non s corsipondono, eembrs alors Ghe la coscenza debs matare il proprio sapere per adequatlo Songeto, Mtando il sapere, ped, la coscienza vede di fatto us anh Frat ses per in, ena ‘ent sapere delfongeto. acl Poggettoappartencvaaltetan snenznimente: divenendo altro sapere, dungque divine altro tcc Toggerto. In tal modo, cd che prima agi occh dela co- Siena era is vela ona lla conlenca tesa come qualeo- Stchenon&alfato ins, cot: eran seaclo per ezta. In definitive, donque, quando a coscensatova che il proprio sapere non corrsponde al oggetto, nemmeno Foggetto rest sa. 30 E cid equivale a dre la misuradelesre sitrasforma quan- do, nel corso delesame stesso, i misurato non ha una sala ss. 164 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO icht nur eine Prifung des Wissens, sondem auch ihres Mad. Diese dialetsisehe Bewegung, welche das BewaStsein an ihm selbst, sowohl an seinem Wissen, als an seinem Gegenstande aus libt, insofem ibm der neue wabre Gegenstand daraus entspring, ist eigentlich dasjnige, was Exfabrung genannt wird. Es ist in die set Bezichung an dem soeben erwahnten Verlaufe ein Moment noch niher herauszuheben, wodurch sich Gber die wissenschaf. liche Seite der folgenden Darstellung ein neues Licht verbreites, ‘wird, Das BewuStsein weif Eras, dieser Gegenstand ist das We sen oder das an sich; er ist aber auch fiir das Bewusstsein das sich; damit trite die Zweideutigkeit dieses Wahren ein, Wir sche, ddaf das BewuSesein jetzt zwei Gegenstinde hat, den einen dit erste an sich, den zweiten, das firs sein dieses an sich. Det let. re scheint zumichst nur die Reflexion des Bewutecins in sich selbst 2u sein, cin Vorstellen, nicht eines Gegenstandes, sondem nur seines Wissens von jenem ersten. Allein wie vorhin gezig ‘worden, inder sich thm dabei der erste Gegenstand; er hort aul das an Sich 2u sein, und wird ihm zu einem solchen, der nut fir es das an sich ist; somit aber ist dann dies: des fir er tein dieses on sich, das wabe, das heibt aber, dies it das Weten, oder sein Ge zgenstand. Dieser neue Gegenstand enthalt die Nichtigheit des er sten, et ist die aber ihn gemachte Erfahrang An dieser Darstelling des Verlaufs der Exfahrung ist cin Mo ‘ment, wodurch sie mit demjenigen nicht tibereinzustimmen scheint, was unter der Erfahrung verstanden zu werden pfleyt Der Ubergang niimlich, vom ersten Gegenstande und dem Wis sen desselben, 2u dem andern Gegenstande, am dem man sgt daB die Erfahrung gemacht worden sei, wurde so angegeben, dal ddas Wissen vom ersten Gegenstande, oder das fir das Bevul sein des ersten an sich, der zweite Gegenstand selbst werden sol Dagegen es sonst scheint, da wit die Erfahrung von der (1) Unwahrheit unseres ersten Begeifs, einem andem Gegenstan cde machen, den wir zuflliger Weise und auferlich etwa finden, so da8 berhaupt nur das reine Aufessen dessen, was an und fir sich ist, in uns fall. In jener Ansicht aber zeigt sich der neue Ge genstand als geworden, durch eine Umkebrung des Bevsftreins selbst, Diese Betrachtung der Sache ist unsere Zutat, wodurch sich die Reihe der Erfahrungen des BewuStseins zum wissen schaftlichen Gange erhebt, und welche nicht fr das BewuStsein ist, das wir betrachten. Es ist aber dies in der Tat auch dereelbe Umstand, von welchem oben schon in Ansehung des Verhaltas vrRopUmONE 165 sitenza; incre, Tesame non & sotanto esame del sapere, ma an- same della propria unit di misura SSaquesto monet diletio che a cosienaa esrcita in sexes tanto nel suo sapere quanto nel suo oggeto ~ nella mi- fein co uo chi rorge i uovo vero o4gto, cd lima propriamente experenza. In questa prospetiva, nel pro- freno grazie al quale verra diffusa nuova luce sl caatterescien- thcodelesposizione della formazione della coscienza. " Le coscienza sa gualcoa, a un oggetto che, da parte sua, & YesseneaolTnsé. Questo opgeto, pero, &'h-2é anche per la co senza. Intl modo, entrain gioco ambiguita di questo vero, Noi vediamo infatiche Is coscienaa a adesso due ogget: (a) primo Insé © (6) Vescereperlavcoscienza di questo Insé Il se- condo oggetto, innanzitutto, sembta essere sltanto la rflessione Gala coscienza entro se stsia,e dungue rappresentazione non di ‘tn oggetto, ma del sapere che la coscienza ha di quel primo og- eto, Come & stato mostato in precedenza, ped, il primo ogget thsi trasforma: cesea di esere ins ediviene un oggetto che & Hesé solo per la corcinza, In tal modo, alloa, Pesere-perlavo- scat di queto Inaé® propriamente vero, & essen, cok, ap punto loggeto della coscienza. Questo nuovo oggetto contiene Ile dl primo, Fexperena fata su deo, In questa esposiione del corso dellesperienza, c un momen topes cui essa non sembraconcordate cone che i intende co ‘manemente per esprienza. Infat il passaggio dal primo oggetto eda sapere che lo concerne ~all'atro oggetto nel quale si dice sree staat espera, sat preset ne sequen listo il sapere relativo al primo oggetto, cit Tesere pera Ccidenea de prin Ine, deve dente cso stesso secondo Ota embra che no, ondnaramente,fccame lesperinza dal (1) non.verta di wn nosto oggeto solo quando ci imbatii- tno accidentalmente ed esterirmente 1 aro opgetto: in que So senso, in generale, a noi spetterebbe solo il puro accogliere cid shedinséc pers. Nel movimento delsperenza prima deste ', invec, il nuovo oggetto mostra di essere divenuto mediante ut rvesciamento della coscicnza sessa. Questa considerazione della Cosa & perd una nostra aggiunta, e grave a essa la serie delle tsperenze della coscienza si inalza s eammino scientfico, men tre non 8 alfato per la concienza naturale che consideriamo. In reat, rtroviamo qui la medesima cicostanza gia scanala {Wa proposito del rapport tra 'esposizione del cammino della 166 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO. ses dieser Darstellung zum Skeptizismus die Rede war, da nim, Tich das jedesmalige Resultt, welches sich an ciem ‘wahthaften Wissen ergibt, nicht in ein leeres Nichts zusammen. laufen dirfe, sondem notwendig als Nichtsdesjenigen, dersen Re sultat es ist, aufgefaBt werden misse; ein Resultat, welches des tnthile, was das vorhergehende Wissen Wahres an ihm hat. Dis, Dieter sich hier so dar, da8,indem das, was 2uerst als der Gegen stand erschien, dem Bewutltsein 2u cinem Wissen von thm hera. sinkt, und das an sich, zu einem: fir das Bewuhtsein sein des on sich wird, dies der neue Gegenstand ist, womit auch eine neve Gestalt des Bewuftseins auftrit, welcher etwas anderes das We. sen ist als der vothergehenden. Dieser Umstand ist es, welche die ganze Folge der Gestalten des Bewullscins in ihrer Notwen. ddigkeit leitet. Nur diese Notwendigkeit selbst, oder die Fn stebung des neuen Gegenstandes, der dem BewuStsein, ohne 11 wissen, wie thm geschicht, sich darbietet, ist es, was fir uns eleichsam hinter seinem Ricken vorgeht. Es kommt dadurch i seine Bewegung ein Moment des an sich, ader fir uns seins, we. ches nicht fur das BewaBtsein, das in der Erfahnung selbst beg {fen ist, sich darstelle; der Inbalt aber dessen, was tns entsteht, it Air es, und wir begreifen nur das formelle desselben, oder sein teines Entstehen; far es ist dies entstandene nur als Gegenstand fiir uns zugleich als Bewegung und Werden, Durch diese Notwendigheit ist dieser Weg zur Wissenschaft selbst schon Wissenschaft, und nach ihrem Inhalte hiemit Wissen schaft der Erfabrung des Bewutseins Die Erfahrung, welche das Bewultsein Giber sich macht, kann ihrem Begriffe nach nichts weniger in sich begreifen, als das ganze System desselben, oder das ganze Reich der Wahrheit des Geists, so daB die Momente derselben in dieser eigentiimlichen Be: stimmtheit sich darstellen, nicht abstrakte, reine Momente 2u sin, sondern so, wie sie fir das Bewubtsein sind, oder wie diese: selbst, in seiner Bezichung auf sie aufritt, wodurch die Momente ddes Ganzen, Gestalten des BewuBtseins sind, Indem es 24 scint wahren Existeng sich forttreibt, wird es (62] einen Punkt ext: chen, auf welchem es seinen Schein ablegt, mit fremdatigem, ds ‘nur fires und als cin anderes ist, behaftet zu sein, oder wo die Ee scheinung dem Wesen gleich wird, seine Darstellung hiemit mit ben diesem Punkte der eigentlichen Wissenschaft des Geistes ms sammenfilt, und endlich, indem es selbst dies sein Wesen erfabt, wird es die Natur des absoluten Wissens selbst bezeichnen, [INTRODUZIONE 167 cecema lo ceicno, «dot qui! sao provrese Steer necesaamente feo come nulla dd dc ei Seat, e questo risultato contiene eid che sapere precedente ha insédi vero. : Nal quado del movimento dellesperiens, tuto questo si r- present adeeo cost guando he dappinaappsva cone Poggetio si abbassa, ag ochi della concienca, a sspere dell opget- det ad done wh esereperlecocena ttre ots a stultimo & il nuovo oggetto, inde ol quale srg anche une uo- ‘figura della coscienas questa figura considera come sua essen- Spbcos deo dc che er perl pce Gra, questa circostanza fa da guide allinterasuecessione delle fre della coscienza nella sua necesti, Solo questa necessit, sto sorgere del nuovo oggeto che si offre alla coscenza senza the questa sappia come le aceade, costitusce per noi cid che suc cede per com dit, lle spalle della coscienza Nel movimento della coscienza, perant, si presenta un mo- mento dellesereindo estereperior,e questo momento non & ile pera coscienza che immersa nell experienza stssa. I conte tao d cid che sorge ai nostioech, invece, per lacoscienza, € {Fale contento noi ei limitamo a coglicreconcettualmente solo Telemento formale,co& l suo puro sorgere; e mentre per [a co sms che sr slo un ogg, por aes £8 une pvt di tale neces questo cammino verso la scien it co stesso scienze,€ precsamente, secondo il suo contenuto, Scienza del esperienza della coscienza Lesprienzs che la coscienea fad sé, se guardiamo al concetto sesio di experienza, non pud inludere in sé meno delintero soma della coscienea, clot dellinteroregno della vert dello Spi to, Eco guindi che i moment della vrth si presentano in que- sta peculiare determinatezza: non si atta di momenti puri srt ma momen che sno tl pt la cscienza, 0 men, ela coscenza che sorge in concomitanca ein rapporto es. Tp questo senso, momar dl Tuto sno figure del corona Poiche & un continuo sospingetesestessa verso la propria esi stenaa vera la cosciensaraggiungera [2 infine un punto in ui si spopliera della parvenza di essere intaceata da qualeosa di estea- 1a che & solo per essa e che appare come un alto. A quel punto ‘Tenomeno sari uguale allexsenza, econ cid esposizione della coscena conciderh con la vera senza dello Spisito. llr, inf 1, cogliendo questa sua propria esenza, la coscienza desgnera Isnatura dello stesso sapere assluto L DIE SINNLICHE GEWISSHEIT; ‘ODER DAS DIESE UNDDAS MEINEN. Das Wissen, welches zuerst oder unmittelbar unser Gegen stand ist, kann kein andetes sen, als dasjenige, welches selbst un mittelbares Wissen, Wissen des unmittelbaren oder Seienden is Wir haben uns ebenso wnmitelbar oder aufnebmend 2a vethd. ten, also nichts an ihm, wie es sich darbietet, 2u verindem, und von dem Auffassen das Begreifen abzuhalten, Der konkrete Inhalt der sinnlichen Gewifheit lift sie unnit telbar als die reichste Erkenntnis, ja als eine Erkenntnis von tunendlichem Reichtum erscheinen, fir welchen ebensowohl, ‘wenn wir im Raume und in der Zeit, als worin er sich ausbreitt, binaus. als wenn wit uns ein Stick aus dieser Fille nehmen, und durch Teilung in dasselbe hincingeben, keine Grenze zu finden ist. Sie exscheint auferdem als die wabrbafieste; denn sie hat vor dem Gegenstande noch nichts weggelassen, sondern ihn in seiner ganzen Vollstndigkeit vor sich. Diese Gewifhet aber gibt in der ‘Tat sich selbst fir die abstrakteste und irmste Wabrbet aus, Sie sagt von dem, was sie weif, nur dies aus: es fst; und ihre ‘Wahrheit entht allen das Sern der Sache; das BewuBtsein si nersits ist in dieser Gewiheit nur als reines Icb; oder Ich bin darin nur als reiner dieser, und der Gegenstand ebenso nur as reines dieses. Ich, dieser, bin dieser Sache, nicht daram gewi, ‘weil [cb als Bewaftsein hiebei mich entwickelte und mannigfali den Gedanken bewegte. Auch nicht darum, weil die Sache, deren ich gewif bin, nach einer Menge unterschiedener Beschaffenhei ten, eine reiche Beziehung an ihe selbst, oder ein vielfaches Vethalten zu andem wire. Beides geht die Wahrheit der sina chen Gewifheit nichts an; weder Ich, noch die Sache hat darn die Bedeutung einer mannigfaltigen Vermittlung; Ich, niche die ‘Bedeutung eines mannigfaltigen Vorstellens oder Denkens, noch die Sache die Bedeutung mannigfaltiger Beschaffenheiten; sor L LA CERTEZZA SENSIBILE. OVVERO, IL QUESTO E LA MIA OPINIONE I sapete che innanaitutto o immediatamente nostro oggetto, pod ere sltanto gud sapere che &ancveso immedi, cot nsopere dell mmediat, dell essent. Al riguardo, il nostro com- portamento devexsere altretanto immediat, di modo che questo Sapere venga coli come cs offre, senza la minima alterzzione. ato con cui lo accopliamo, dungue, deve prescindere da qual- sis comprensione concettuale. 1. IL puro essere enunciato dalla certezza sensibile e i suoi due Quest (ITo e oggetto) Sula se dela aera dl sv ete, a re om se eppreimmediatamente come la conoscents price, a, Come una conoscencainfintamente se natn comb pon pote ne un limite exemo, mello spaioe nl tempo in {cress dspicgs nun inte fern nell divione i pr tn gute! anton di questa pencra,Inolt, ese sppare txms ie comoncena pi ora in quanto,non ha anor rseuato tals delTopgeto, lo ha pion Gavan a en uta esa Inge e complete, = ‘Bia, per, tale eres sive proprio come la vert pi ssi eit povern I goo sper i tduce sano alfenn love sco > clas veria contene unicamente Fertre dell ro in questa cereza, da parce su, cosciena 2 slant pro 1n,0:megli: fo sono slo un pao Questo, alogsmene, a eopgeto slo un puro Quest. To, ue, son cero due 1 Conn, non perch fo mia suppata come corciene © abbia to vaiaments in moto dei pens né perch la Cova Sin ceno wrenbe ins ses, seconde una moline di cea Srna por opt eth one ‘ninsime di molepic comporaent verso ale cove, Nes sa queste due crcostnge gut I verith dell certerzssen- ‘Bike oe la Cosa non ann gu lsiifeato di una medasone mulfone; To non & un molepicetappresentareo pensar, ne Ie Cosa significa malteplict di carte dint, 170 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO dem die Sache ist; und sie ist, nur weil seit sie is, dies ist dein sinnlichen Wissen das Wesentliche, und dieses reine Sein oder diese einfache Unmittelbarkeit macht ihre Wahrheit aus. Eben so ist die Gewiheit als Bexiehung unmuittelbare reine Bezichung; das Bewustsein ist Ich, weiter nichts, ein reinerdierer, der eftelne ‘weiB,reines dieses, oder das einzeine [64] An dem reinen Sein abet, welches das Wesen dieser Gewifheit ausmacht, und welches sie als thre Wehtheit assay, spielt, wenn wir zuschen, noch vieles andere bether. Eine wirkl che sinnlche GewiBlhit ist nicht nur diese reine Unmitclbatket, sondem ein Beispielderselben. Unter den unzihligen dabei vor. kkommenden Unterschieden finden wir allenthalben die Haupt verschiedenheit, da nimlich in ihr sopleich sus dem reinen Sein, die beiden schon genannten Diesen, ein Dieser as Ich, und ein Dieses als Gegenstand herausfallen. Rellektieren wir iber diesen Unterschied, so enpbt sich, dal weder das Eine noch das Andere nur unmittelbar, in der sinnlichen GewiBheit ist, sondem 2u- aleich als vermittele Ich habe die GewiBheit durch ein anderes, rnimlich die Sache; und diese it ebenso in der GewiBheit durch cin anderes,namlich durch Ich Diesen Unterschied des Wesens und des Beispiels, der Unmit telbarkeit und der Vermittlung, machen nicht nur wir, sondem wir finden ihn an der sinnlichen GewiSheit selbst; und in det Form, wie eran ih ist, nicht wie wir ihn soeben bestimmten, ist cr aufzunehmen, Es ist in ibe eines als das einfache unmittelbar seiende, oder als das Wesen gesetat, der Gegenstand; das andere aber, als das unwesentliche und vermitelte,welches darin nicht am sich, sondern durch ein anderes ist, Ich, ein Wissen, das den Gegenstand mur darum wei8, wel erst, und das sein oder auch nicht sein kann. Der Gegenstand aber ist, das Ware, und dis Wesen; eri, gleichgiig dagegen ob er gewut wird oder nich cr blebs, wenn er auch nicht gewnSt wird; das Wissen aber it nicht, wenn nicht der Gegenstand ist. Der Gegenstand ist also 2u betrachten, ob er in der Tat, in der sinnlichen Gewi8heit selbst, al solches Wesen it, fir welches et von ihr ausgegeben wird; ob dieser sein Begriff, Wesen zu sein, LA CERTEZZA SENSIBLE m Nllacertezza sensible, insomma, a Cosa 2, ed 2 soltanto per- ché 2. La Cosa & in eid rsiede 'essenzile peril sapere sensible, questo puro esiere, questa immediatezza semplic, costitusce la ved dla Coss Lacerta, dal eno so, n gunto rpora, = fsppunto repporto puro e immediato: la coscienza Io e nent tun puro Qe I snore sum pro Que, ts i singolare. 164) A ben guardate, rutavia, molto altro & in gioco nel puro essere che costtuisce l'essenza di questa certezza e che viene fenunciato come verita della certezzastess. Infatti, una certezza Sensible reale non @ soltanto questa immediatezza pura, ma & an- che un gioco che si svolge lato dellmmediatezza, & un esempio dives. Ora, tale innumerevoldiferenze presenti in questa cer- texzs, noi stroviamo sempre costantemente la diferenza prin pale, ¢ cioé: dal puro essere cadono subito fuori i due Quest! sia iat un Questo come Io, e un Questo come osgetto. Se nof rflettiamo adesso su tale differenza,risulta che nella certezza sensible é uno né Valero sono soltanco in modo ineme- dato, ma sono, aun tempo, anche mediat To ho la certzza me- dante vn altro, cot mediante la Cosa, «sua volte la Cosa & nel Incertezza mediante un altro, cio? mediante Io, (Questa differenca dell'esenza e dll'esempio, dellimmediater ase della mediazione, non & solo il risultato della nostra riflessio ne, ma la troviamo git nella stessacerteza sensible. E allora la forma di tae differenza va qui accolta cosi com'® all'nterno di questa certezza,e non nel senso in cui noi Pabbiamo appena de- terminata 2. La veri posta neloggetto, La dilettcn interna del eesere el Questo il Qui, POra Funiversalita Or, nella certezza sensibile, un momento & posto come Iet- sentesemplice imme ‘come lesenaa, ed & Poggetto Taliro momento, invece, & posto come Vinessenziale © medisto che qui non & ns, ma solo mediante un alto: e questo & To, a sspere che sa Toggeto solo perché Foggett , un sapere che dun- aque pud essere o anche non esere. Loggetto invece, 2 i vero € Tessenza, ed 2 indifferentemente dal essere suputo o no. Logget- to permane anche se non viene saputo, mente il sapere non & se on Fopgeto. [Noi dobbiamo dunque vedere se, allintemo della sessacer- taza sensibile,Foggetto sia elfetivamente quell essenza che essa pretende che sia, dobbiamo ciot consderare se il concetto de- Voggetto ~ concetto per cui loggetto 2, appunto, essenza ~ corri- m FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO dlem entspricht, wie erin ihr vorhanden ist. Wit haben zu dem Ende nicht aber ihn zu refleticren und nachzudenken, was erin Wahrheit sein mchte, sondem ihn nur au betrachten, wie tha die sinnliche Gewifheit an ihr hat Sie ist also selbst 2u sagen: Was ist dar Diese? Nehmen wi e in der gedoppelten Gestalt seines Seis, als das Jeet, und als das Hier, so witd die Dialektik, dic es an ihm hat, eine so verstnl. che Form ethalten, als es selbst ist. Auf die Frage: war ist der Jetet? antworten wir also zum Beispicl: Das Jetat ie die Nach ‘Um dic Wahrheit dieser sinnlichen Gewiflheit 2u priifen, ist cin cinfacher Versuch hinteichend. Wir schreiben diese Wahrheit auf; eine Wahrheit kann durch Aufschreiben niche verlieren; eben so wenig dadurch, daB wi sie aufbewahren. Schen wit Jet, diesen Mittag, die aufgeschriebene Wahrheit wieder an, so ver den wir sagen missen, da sie schal geworden ist 165] Das Jota, welches Nacht ist, wird aufbewabrt, das heft, s wird behandelt, als das, fir was es ausgegeben witd, als cin seiendes; es erweis sich aber vielmeh, al en nicht seiendes. Dis Jett selbst exh sich wohl, aber als ein solches, das nicht Nacht ist ebenso ethalt es sich gegen den Tag, der es Jetzt ist, als cin solches, das auch nicht Tag ist; oder als ein negatives tberbaupt Dieses sich ethaltende Jetzt ist daher nicht ein unmitelbares, sondem ein vermitteltes, denn es ist als ein bleibendes und sich cxhaltendes dadurch bestimm, da anderes, nimlich der Tag und dic Nacht, nicht ist. Dabe ist es eben noch so einfach als uve, Jete, und in dieser Einfachheitglechgtikig gegen das, was noch bei ihm herspiet; so wenig dic Nacht und der Tag sein Sein it, cbensowohl ist es auch Tag und Nacht; sist durch dies sein an: derssein gar nicht afiziert. Ein solches cinfaches, das durch Ne sation ist, weder dieses noch jenes, cin nicht dieses, und ebenso sleichgiig, auch dieses wie jenes 2u sein, nennen wir ein alle ‘eines, das allgemeine ist also in der Tat das wahre der sinn- chen Gewibheit. Als cin allgemeines sprechen wie auch das sinnliche ous; was wir sagen, ist: Dieses, das heibe das allgemeine Diese; oder: esi das hei8e das Sein sberhaupt. Wir tellen uns dabei felch nicht das allgemeine Diese, oder das Sein ibethaupt vor, abet wit spre chen das allgemeine au; oder wir sprechen schlechthi nich, wie wires in dieser sinnlichen GewiBheit meinen. Die Sprache aber ist, wie wir sehen, das wahthaftere; in ihr widerlegen wir selbst tunmittelbar unsere Meinung, und da das allgemeine das wahre LLACERTEZZA SENSIBLE ry nda al modo in cui Toggeto stesso dato nella crtezca sensi ‘je In define, noi non dobbiamo rifleere sul opgeto come ti per coglere Iason ver ma sltanto considerari col come eget loa rio all cerfezua reife, danque, che bsogna chiedere: dhe cor Questo? Ora se nolo prendamo ella ple figure 4k so esere, cot come TOra come i Ou, llr dileticn hee di quest cere astumeri une forma intlighile in grado atiluminaze l Questo seo, Dungue, alla domanda: che cor’ FOr, nol rispondiamo per csempis Ors note, Per esate la vert di questa center: {arabe beta un smplceesperitnentoranntiano per Be te questa vert una vert infat, non pod perdre ull seve ne nessa per itcrit,e ancora meno se viene conserat, Se pet tel dvediomo Oras « mecegionse, la vera srt, saremo co fetta dive ch’? divenuta santa 165] LOra che note viene conserva, viene cod preso nel seo in ui era stato enunciao: come un etent, eso ruta, s dimostapiuttosto come un non essente. Certo, {Ore stesso i conser ma come un Ora che non notte; analogsmente, anche tdesso che & glomo, 'Ora si conser come un Ora che non & fJome, si conerva ioe come un neptive in generale, Questo Ora che si conserva, dunque, non un immediat, ma un media. to; 80, infatt in quanto Ora che permane esi mantiene, ¢de- terminato mediante fatto che alo pom ela note ~ non &. Gon eto ed, Ora & rnastosemplice come prima, & Ora ein quota semis ¢ndflerente vero gloco che lis svelge at. Gino: come Ia none e i gloms non sone Festere dell Ore coal Srp Frm pmo ent LO on incest dh ho essere alto. Una tle semplici che mediante negzione non & né questo sé quello ma un now-guetoc che © anche arettanta ini Feateaesere questo o quello, i che nol chiamiamo un univer ‘ale vero della cerceza sensible ¢dungue di ato Yuniversae. Nol eneiamo come un universae ache il sensible. Noid iano: cqueston, cob Questo invert opp diciamo: ceo Beuclod Lessee n general In tal modo, non ci tapreseniame enol Quests universal o Fever i generale, ne, semplce- tenic,enunciomo Tuniversale In lr tein, quando pari ten eipimiamo affato ci che cede di eprimere Topmnine d hes cerrezza sensi. Come vediamo, danque, il linguaggo costiuisce una veri su- Pesore. Nel lingaggo, infty nol confutiamo immediatamente Propio la nosttnopimone epoiché Tuniversale ® i ero della m4 FENOMENOLOGIA DELLOSPIRITO. der sinnlichen Gewi8heit ist, und die Sprache nur dieses wahre ausdriickt, so ist es gar nicht moglich, dal wir ei sinnliches Sein, ddas wir meinen, je sagen kénnen, Es wird derselbe Fal sein mit det andern Form des Dieses, rit dem Hier. Das Hier ist 2um Beispiel der Bawm. Ich wende mich um, so ist diese Wahrheit verschwunden, und hat sich in die entgegengesetzte verkehrt: Das Hier it nicht ein Baum, sondem vielmehr ef Hous. Das Hier selbst verschwindet nicht; sondem ¢s ist bleibend im Verschwinden des Hauses, Baumes und so for, und gleichgiltig Haus, Baum zu sein. Das Dieses zeigt sich also wieder als vermittelte Einfachheit, oder als Allgemeinheit. Dieser sinnlichen GewiSheit, indem sie an ihr selbst das allge ‘meine als die Wahrheit ihres Gegenstandes erweist, bleibt also das reine Sein als ihe Wesen, aber nicht als unmittelbates, son. dem ein solches, dem die Negation und Vermittlung wesentlich ist; hiemit nicht als das, was wir uncer dem Sein meinen, sondem das Sein mit der Bestimmung, da8 es die Abstraktion oder des rein Allgemeine ist, und unsere Meinung, fir welche das wahre der sinnlichen Gewitheit nicht das Allgemeine ist, bleibt allen desc leeren oder gleichiigen Jez und Hier geentber noch ‘brig 166] Vergleichen wir das Verhiltnis, in welchem das Wissen und der Gegenstand zuerst auftat, mit dem Vethiltnisee dersl ben, wie sie in diesem Resultae zu stchen kommen, so hat es sch tumgekchrt. Der Gegenstand, der das Wesentliche sein sollte, st ‘nun das unwesentliche der sinnlchen Gewi8heit, denn das Alige- ‘meine, zu dem er geworden ist, ist nicht mehr ein solches, wie et fir sie wesentich sein sollte, sondern sie ist jetzt in dem entge {gengesetzten, nimlich in dem Wissen, das vorher das unwesentl che war, vorhanden. Ihre Wahtheit ist in dem Gegenstande, als meinent Gegenstande, oder im Meinen, et ist, well Ich von thm weil. Die sinnliche Gewifhet is also zwar aus dem Gegenstande vertrieben, aber dadurch noch nicht aufgchoben, sondern nu in das Ich zuriickgedringt; es it zu schen, was uns die Erfahrung liber diese ire Realitt zeigt, Die Kraft ihrer Wahrheit liegt also nun im Icb, in der Unmit telbatkeit meines Sebens, Hérens, und so fort; das Verschwinden des cinzelnen Jetzt, und Hier, das wir meinen, wird dadurch ab- achalten, dab Ich sie festhalte, Das Jets st Tag, weil ich ihn see; das Hier ein Bom, eben darum. Die sinnliche GewiSheit exfabrt, LLLACERTEZZA SENSTENLE 5 certezz sensible, ei linguaggio esprime solo questo vero allora €i¢ del tuto preclusa la possbilit di dire un essere sensible nel ‘nado in culo opiniamo _ Lo stesso caso si produce con Falta forma del Questo, cot con Qui. I! Qui, per esempio,albero. Quando mi voto, que- saa veita & dileguata e si convertta in quella opposta: i! Qui ton 2 albero, ma piuttosto una case. Non & percid lo stesso (Oui a spatite, ma eso 2 cid che permane nel dileguare della cass, delfabero, ec. gli indilferente essere casa oalbero. Anche (gusto caso, dunque, il Questo si mostra come semplicitd mediata, Go8 come universal acerca ses diosa dung ins tts ce veri rio oggetto& T'universae, In tl modo, ssenzs di questa Seeee rot pure cure anon cone immediate, ben ‘ome qualeoss cui sono essenziali la negazione ¢ la mediazione. Non si trata quindi dell'essere che opiniamo, ma dell'essere con Ia determinazione delastazione, delluniversalita pura, ¢ a no- utr opinione, secondo cui il vero della certezza sensibile non & Tuniversle,& Tunica cosa che resta dinanzi a questo wuoto e in diferente Qui e Ora 166] Quanto al rapporto trail sapere ¢ Voggeto, vediamo che cso rislta adessoinvertto rispetto a prima”, L'oggetto, che do- ‘eva ere 'estenzale, & ora Iinessenzale della certezza sensi le Loggetto,infati, @ divenuto Puniversale, ma universle non contiuisee affato Foggetto che doveva essere essenziale per la eer sensi; a tsa cere, patos & ado data nl Fepposto dell'oggeto, cio’ nel sapere, il quale prima era invece Tinsseniale La vest dla certera tenable © adexo nellog- feta in quanto opgetto mio, cio’ nella mia opinion: Voggetto & perché lo so di esto. La ceneza sensi, dangu, stata certament allots daloggetto, ma con ci8 non & stata ancora rimossa, bens soltan- torsinsnaTo, Biogas peranto vedere che com cl most Tesperienzarelativa a questa realta della certeza sensible 3. La vert posta nel lato del'To Le forza della verti della certezza sensibile, dungue, si trova To, nellimmediatezza del mio vedere, udire, ecc. Nella nna opinione, il singolo Qui e il singolo Ora certo dileguano, ma questo stesso dileguare viene scongiurato per il fatto che Io li "stengo ena LOrg 2 giome perce io lo vedo, « pr Ia essa ragione il Qui 2 un a In questo rapporto, perd, la certezza sensible fa esperienza in 176 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO aber in diesem Verhiltnisse dieselbe Dialektik an thr, alsin dem vorigen. Ich, dieser sche den Baum, und behaupte den Baw gly das Hier, cin andere Ich sieht aber des Haus, und behauptct, da Hier sei nicht ein Baum, sondern vielmehr ein Haus. Beide ‘Wahtheiten haben dieselbe Beglaubigung, nimlich die Unmittel barkeit des Sehens, und die Sicherheit und Versicherung beider liber ihr Wissen; die eine verschwindet aber in der andem. ‘Was darin nicht verschuinder, ist Ich als allgemeines, dessen Schen weder ein Schen des Baums noch dieses Hause, sondern cin cinfaches Sehen ist, das durch die Negation dieses Hauses tund so fort vermittelt, dain ebenso einfach und gleichgiiig ge gen das, was noch beiher spielt, gegen das Haus, den Baum ist. Ich ist nur allgemeines, wie Jetzt, Hier oder Dieres bethaup; ich ‘meine wohl einen einzelnen Ich, aber so wenig ich das, was ich bei Jett, Hier meine, sagen kann, so wenig bei Ich. Indem ich se ae, dieses Hier, Jetat oder ein einzelner, sage ich alle diese, alle Hier, Jetet, einzelne, ebenso indem ich sage, Icby dierer einzelne Ich, sage ich bethaupt, ale leh; jeder ist das was ich sage; Ich, dieser, einzelne, Ich. Wenn der Wissenschaft diese Forderang, al ihe Probierstein, auf dem sie schlechthin nicht aushalten kénnte, vorgelegt wird, cin sogenanntes dies Ding, oder einen diesen Menschen, zu deduzieten, konstruicren, a priori 2u finden oder wie man dies ausdriicken will, so ist billig, da8 die Forderung 1 ae, welches dieses Ding oder welchen diesen Ich sie meine; aber dies 2u sagen ist unmaglich. Die sinnliche Gewisheit erféhre also, da8 thr Wesen, weder in dem Gegenstande, noch in dem Ich, und die Unmittelbarkeit we der eine Unmittelbarkeit des einen noch des andetn ist, denn an biden ist das was Ich meine, vielmehr ein unwesentliches, (67) und der Gegenstand und Ich sind allgemeine, in welchen dasjen: se Jetzt und Hier und Ich, das ich meine, nicht bestehen bleibt, coder is. Wir kommen hiedurch dahin, das Ganze der sinlichen Gewifheit selbst als thr Wesen 2u setzen, nicht mehr nur ein Mo- ‘ment derselben, wie in den beiden Fillen geschehen ist, worn uerst det dem Ich entgegengesetate Gegenstand, dann Ich ihe Realtit sein sollte. Es ist also nur die ganze sinnliche Gewi8het selbst, welche an ihr als Unmittelbarket festhilt, und hiedurch alle Entgegensetzung, die im vorherigen stattfand, aus sich aus schlie8t, LLACERTEZZA SENSIBLE 7 se tesa della medesima dialettica del pporto precedente. Io, geste, vedo Valbero,e lo a/fermo come il Quin altro Io vede in- fece Ia easa, eafferma che il Qui sarebbe non un albero, ma piut- tovto una casa. Le due veri hanno la medesima autenticazione, ot immediatezza del vedere ela sicurezzaassertiva di ciascuno dei due To intomo al proprio sapere: luna verti, per®, dilegua relfaltra Cid che qui non dilegua Io in quanto wniversale: il suo vede- te int pon un vedere Flberoo questa ci, ma un vedere semplice che, mediato dalla negazione di questa casa, ecc., @al- trettanto semplice e indifferente verso cid che di volta in volta & in gioco, ciot verso la casa, Valbero, ee. To ésoltanto un univer: sile, come pure Ora, Qui, o Questo in generale. Nella mia opinio te, fo intendo certamente un To singolae; come perd non riesco a Ate cosa intendo per Qui e Ora, allo stesso modo non riesco a dite cosa intendo per To, Dicendlo questo Qui, questo Ora 0 una singola cosa io dico ogni Questo, ogni Qui e Ora, ogni singola cout analogamente, dicendo To, questo lo singolare, dico in gene tile ogni Lo; ciascun To, infati, cid che fo dio: lo, questo lo single ‘Ors, quando si vuol giudicare la scienza adducendo come sua pietra di paragone ~ paragone che la scienza non potrebbe asso futamente reggere —I'esigenza di dedurre, costruire, trovare & prior, o comunque si voplia dire, una cosiddetta questa cosa, op- pure am questo wom, ece., allora & giusto che tale esigenza dice ‘ual & questa cosa, qual questo To che ess intende. In real, di- re questo 8 impossbile™, 4. La verta posta nella relazione immediata tra "To e Voggetto. Latta dellindicare La crtezza sensibly dungue,f eperieza del fo che a ropa essenza non & né nel oggettoné nell'lo e che limmedi {eat non &tnmodiatensané ce uno a deli, fn enrnb infat, cid che To opino & piutosto un inessenzale, [67] e Vogget- ‘velo sono universal in cui ci che intendo nea mia opinione = quel Qui e Ora e quellfo non permane, non 2 In tal modo arriviamo a pore il Tuto della stesa certezza sen- Stile come sua ersenza. 'essenza non & pit soltanto un momento del crteza senile, come accadev ei dg cei predentin ‘ui prima Voggetto contrapposto allTo.¢ poi I'To dovevano cost tr Insults Sol la etesn sense nel oa oat dan {ue si mantiene salda in € come imediateza ed escude quindi dasé ogni contrapposizione presente nei momenti precedent 178 FENOMENOLOGIA DELLO SPuRTO Diese reine Unmittelbarkeit geht also das Anderssein des Hie, als Baums, welches in ein Hier, das Nichtbaum ist, das Ande sein des Jetzt, als Tages, das in ein Jetzt, das Nache ist, ibergeht, coder ein anderes Ich, dem etwas anderes Gegenstand ist, nich, ‘mehr an. thre Wahrheit erhalt sich als sich selbst gleichbleibende Bezichung, die 2vischen dem Ich, und dem Gegenstande keinen Unterschied der Wesentlichkeit und Unwesentlichkeit macht, tund in die daher auch Ubeshaupt kein Unterschied eindringen kkann, Ich dieses behaupte also, das Hier als Baum, und wende mich nicht um, so da mir das Hier zu einem Nichtbaume wi. de; ich nehme auch keine Notiz davon, daft ein anderer Ich das Hier, als Nichtbaum sieht, oder daf Ich selbst, ein anderes Mal, ddas Hier als Nichtbaum, das Jetzt als Nicht-Tag nehme, sonder Ich bin reines Anschauen; Ich fir mich bleibe dabei, das Jett ist ‘Tag, oder auch dabei, das Hier ist Baum; vergleiche auch nicht das Hier und Jetzt selbst miteinander, sondern ich halte an einer ‘unmittelbaren Bezichung fest: das Jett ist Tag. Da hiemit diese Gewiheit nicht mehr herautreten will, wenn wir sie auf ein Jetzt, das Nacht ist, oder auf einen Ieh, dem es [Nacht ist, aufmerksam machen, so treten wir za ihr hinzo, und lassen uns das Jetzt zeigen, das behauptet wird, Zeigen miisen wir es uns lassen, denn die Wahtheit dieser unmitelbaren Be- zichung ist die Wahrheit dieses Ich, der sich auf ein Jeter oder cin Hier einschrankt. Warden wit nachher diese Wahtheit vorneh men, oder enifernt davon stehen, so hatte sie gar keine Bedew: tung, denn wir haben die Unmittelbarkeit auf, die ihr wesentlich ist, Wir miissen daher in denselben Punkt der Zeit oder des Raums cintreten, sie uns zeigen, d. h. uns zu demselben diesen ch, welches das GewiBurissende ist, machen lassen. Sehen wit a: 50, wie das unmittelbare beschaffen ist, das uns aufgezeigt wird. Es wird das Jett gezeigt; dieses Jett. Jett; es hat schon auf ‘gchirt zu sein, indem es gezeigt wird; das Jezt, das it, ist cin an deres, als das gezeigte, und wir sehen, da das Jetzt eben dieses jem es ist, schon nicht mehr zu sein. Das Jetzt, wie e agezcigt wird, ist es cin gewerenes; und dies ist seine Wahthel hat nicht die Wahtheit des Seins. Es ist also doch dies wah, dB es gewesen ist, Aber was gewerer ist, ist der Tat kein Weren et ist nicht, und um das Sein war es 24 tun. [68] Wir sehen also in diesem Aufzeigen nur eine Bewegung und folgenden Verlauf derselben: 1) Ich zeige das Jerat auf, est als das wahre behauptt; ich zeige es aber als gewesenes, oder as ein aufgehobenes, hebe die erste Wahrheit auf, und 2) Jet bbehaupte Ich als die zweite Wabtheit, da8 es gewesen, aufgebo- LLACERTEZZA SENSIBLE 9 esta immediatezza pura, dungue, non riguarda pid afatto tesuetzo del Qui come albero he trapasea inn Qui che & nowalbero, non riguarda pits lessere-altro dell Ora come giomo he trapasa in un Ora che & notte, né concerne un altro To che Shbia per oggetto qualcos‘altro. La verith di questa immediaterza fimantiene come rapporto che resta uguale a se stesso, come rap: porto che tra Ifo oggetto non fa dlferenza di essensialiti e di Iressenzialti, e nel quale, percid, non pud in generale penetrare ressuna diferent, To, questo To, affermo dungue il Qui come albero ¢,alinché i (Qui non mi divenga un non-albero, nen mi volto. Non m'importa the un altro To veda il Qui come nervalbero, né m’interessa che To stesso abbia preso in precedenza il Qui come non-albero e Ora ome non-giomo, Jo sono intuizione pura, e, per quanto mi ti= frarda, resto di questo avvso: !Ora @ giomo, il Qui & albero; non tnetto nemmeno a confronto l'uno con Talo il Qui ¢ !'Ora, ma ti attengo fermamente a un rapporto immediato: Ora & giomo. Poiché questa certezza se ne sta coslrintanata quando le fac- ciamo notare un Ora che @ notte, oppure un To per cui !'Ora notte, allora & il caso di andare noi da essa per fa r Ora affermato. E necessaro farcelo mostrare proprio perché la vert di questo rapporto immediato & la verti di questo Io che si linita a un Ora o a un Qui. Se ce ne occupassimo in seguito 0 ce tr ienio lot le ets non sel min gi to; in quest casi, infati, verrebbe rimossa appunto limmediat za che qui le invece essenziale. Noi dobbiamo perc introdurci nello stesso punto del tempo o dello spazio in cui si situa la cer- tezza sensbile, dabbiamo mostrarla a noi, e questo significa: oc corre immedesimarci con questo Io che sa con certezza. Vediamo allora quale sia Ia natura dell’immediato che ci viene indicato. Viene mostrato 'Ora, questo Ora. Ora: mentre lo si mostra ha id cessato di essere, Ora che 2, @ diverso da quello mostrato, € ci tendiamo conto che !Ora & propriamente questo: quando aitnon & pit, L'Ora che ei viene mostrato 8 un Ora che 2 stato, € guesta& la sua verti; esto non ha la verti dell'essere. La sua 1th consiste in ci: I'Ora & stato. Cid che &stato, perd, non & di fato nessuna essenza;esso non 2, mentte invece dovevamo avere a che fare con Pessere, [68] In questo atto dellndicare, dunque, noi vediamo soltanto ‘un movimento il cui corso & il seguente: 1) To indico 'Ora e Vaf- femo come il vero; lo indico perd come essere-stato, come un ‘qualcosa di rimosso, e rimuovo cos Ia prima verti; 2) adesso, co- me seconds verti, Io affermo che !'Ora 2-stafo, 2 rimosso; 3) 180 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO ben ist, 3) Aber das gewesene ist nicht; Ich hebe das gewesen oder aufgehobensein, die 2weite Wahrheit auf, negiere damit de Negation des Jetzt, und kehre so zur ersten Behauptung zurick dab Jere ist. Das Jetzt und das Auzeigen des Jetzt ist also so be schaffen, da8 weder das Jetat, noch das Aufeeigen des Jett ein unmittelbares Einfaches st, sondern eine Bewegung, welche ver. schiedene Momente an iht hat; es wird dieres gesetet, es wied aber vielmehr ein anderes gesetz, oder das diese wird aufgeho. ben: und dieses Andersscin, oder Aufheben des ersten wird selbn, ‘wieder aufgeboben, und so 2u dem Ersten zuriickgekehrt. Aber dieses in sich reflektierte Erste ist nicht ganz genau dasselbe, was 8 2uerst, nimlich ein unmattelbares war, sondern es ist eben ein in sich reflektiortes, oder einfaches, welches im Anderssein bleb, ‘was es ist ein Jett, welches absolut viele Jett ist; und dies ist das wahthafte Jetzt; das Jerat als einfacher Tag, das viele Jetzt in sich haat, Stunden; ein soiches Jetzt, eine Stunde, st ebenso viele Mie rnuten, und diese Jetzt gleichfalls viele Jetz und so fort. ~ Dis Aufreigen ist alo selbst die Bewegung, welche es ausspricht, was das Jetzt in Wahrheit ist; ndmlich ein Resultat, oder eine Vielhet von Jetzt zusammengefabt; und das Aufzeigen ist das Erfahren, a8 Jetzt Allgemeines ist. Das aufgezeigte Hier, das ich festhate, ist ebenso ein dieses Hier, das in der Tat nich dieses Hier ist, condemn ein Vorn und Hinten, ein Oben und Unten, ein Rechts und Links ist. Das ‘Oben ist selbst, ebenso dieses velfache anders sein in oben, un ten und so fore. Das Hier, welches aufgezcigt werden sollte, ver schwindet in andem Hie, aber diese verschwinden ebenso; das aufgezeigt, fesigchaltene und bleibende it ein negatives Diese, las nur so is, indem die Hier, wie se sollen, genommen werden, aber darin sich autheben; es ist eine einfache Kemplexion vielet Hier. Das Hier, das gemeint wird, wire der Punk; er ist aber nicht, sondem, indem er als seiend aufgezeig wird, zeigt sich dat ‘Aufzeigen nicht unmittelbares Wissen, sondern eine Bewegung, von dem gemeinten Hier aus durch viele Hier, in das allgemeine Hier, zu sein, welches wie der Tag eine einfache Vielheit der Jet, so cine cinfache Vielheit der Hier ist. Es ethellt, da die Dialektik der sinnlichen Gewifteit nich anders, als die einfache Geschichte ihrer Bewegung oder ihrer Erfahrung, und die sinnliche Gewifheit selbst nichts anders a nur diese Geschichte ist. Das natirliche Bewuftsein geht deswe- gen auch zu diesem Resultete, was an ihr das Wah ist, immer {65 selbst fort, und macht die Erfahrung dariiber; aber vergit es nur ebenso immer wieder, und fingt die Bewegung von vorne an. LLACERTEZZA SENSIBLE 181 serestato, perd, non & Io rimuovo allora la seconds verita- clot Tfessere-stato, l'essere-rimosso ~, nego con cid la negazione dalfOrae ritoro infine alla prima affermazione: 'Ora. Ora e Tindicazione del'Ora sono pertanto di natura tale da ron costtute né Teno né Varo una semplicth immediata, ma luttsto un movimento che hain sé dei moment diversi. Si po re Questo, ma viene posto un altro, cot il Questo viene rimosso; {questo exterealro, questa rimozione del primo momento, viene tomosso 4 sua volta ed & cos ricondotto al primo. Tuttavia, questo primo momento riflesso entro sé non & pitt esattamente la stessa {osa di prima, non & pid, cio, un smmediato. Adesso & appunto quale diese onto & toa sompliat che, nese a tno, rimane cid che é un Ora che @ assolutamente mol Ora; © guesto # il vero Ora, 'Ora come giomo semplice che ha in sé ‘poltiOra, cio’ molte oe, e ciaseuna di queste ore ha a sua volta nmol minute dascuno di questa sua volta molti Ora, ecc ‘Latto di fdicare & dung esso stesso il movimento che expri- mela vet dll'Ora: Ora un risltto, una molteplicita di Ora taccoltiinsieme. Lindicare & fare esperienza che Ora @ un wn sesle. “Anche il Qui indicao, che io tengo fermo, costtuisce un questo ei ce mon questo Qua un avanti edt, un sopra e voto, aun destrae sinistra, ID sopra & appunto questo molteplice essere: avo che a a sua volta un sopta un sotto, ec Il Quiche dove ‘a estere mostrato dilegua in altri Qui, € questi dileguano a loro volta, Cid che viene indicato e tenuto fermo e che permane & un Questo negative: ess0 @ soltanto quando i Qui vengono presi nella loro necesita e vengono, quindi,rimoss:& un complesso sempli edi molt Qui. 11 Qui inteso nel opinione sarebbe il punto, ma i punto non & Per contro, quando il punto viene indicato come es seg Fndcare moss dt esere non spre media, ms rmovimento che dal Qui inte nell pinione, mediante molti Qui, siunge al Qui universale, il quale € una molteplicita semplice di (Qui, cosi come il giorno & una molteplcita semplice di Ora 5.Considerazioni final sulla certezza sensible. La divina natura del Kinguaggio La dialettca della certezza sensible si rivela cost nient alto che la storia semplice del suo movimento, della sua esperienza, € lastessacertezzasensbile & unicamente questa storia. La coscien- zanaturale perviene continuamente a questo rsultato, che in essa costituisce [65] il vero, ene fa esperienza; continuamente, per, anche lo abla, e ricomincia da eapo il proprio movimento, 182 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO Es ist daber 2u verwundern, wenn gegen diese Erfahrung, als all. ‘gemeine Erfahrung, auch als philosophische Behauptung, und gar als Resultat des Skeptizismus aulgestellt wird, die Realitze ‘oder das Sein von iufemn Dingen als diesen, oder sinnlichen, ha be absolute Wabrheit fir das BewuBtsein; cine solche Behaup. tung wei8 zugleich nicht, was sie spricht, wei8 nicht, da sie das Gegenteil von dem sagt, was sie sagen will. Die Wahrheit des sinnlichen Diesen fir das Bewuftsein soll allgemeine Erfahrung sein; aber vielmehr ist das Gegentel allgemeine Erfahrung;jedes Bewuliisein hebt eine solche Wahrheit, wie zum Beispiel dar Hier ist ein Baum, oder das Jetzt ist Mitta, selbst wieder auf, und spricht das Gegenteil aus: das Hier it micht cin Baum, sonders cin Haus; und was in dieser die erste authebenden Behauptung wieder eine ebensolche Behauptung eines sinnlichen Diesen ist, hebt es sofort ebenso auf; und wird in aller sinnlichen Gewifheit in Wahrheit nur dies enfahren, was wir geschen haben, das dieses nimlich als ein allgemeines, das Gegenteil dessen, was jene Behauptung allgemeine Erfahrung zu sein versichert. ~ Bei dieser Berufung auf die allgemeine Erfahrung kann es erlaubt sein, die Riicksicht auf das praktische zu antiipieren. In dieser Ricksicht kkann denjenigen, welche jene Wahrheit und Gewifheit der Rea litt der sinnlichen Gegenstinde behaupten, gesagt werden, dal, sie in die unterste Schule der Weisheit, nimlich in die alten Eleu sischen Mysterien der Ceres und des Bacchus zurtickzuveisen sind, und das Geheimnis des Essens des Brotes und des Trinkens des Weines erst zu lemen haben; denn der in diese Geheimnisse cingeweihte gelange nicht nur 2um Zwveifel an dem Sein der sinn- lichen Dinge, sondern 2ur Verzweifling an ihm; tnd vollbringt in ihnen tels selbst ihre Nichtigkeit, tils sieht er sie vollbringen Auch die Tiere sind nicht von dieser Weisheit ausgeschlossen, sondem erweisen sich vielmehr am tiefsten in sie eingeweiht zu sein, denn sie bleiben nicht vor den sinnlichen Dingen als an sich, seienden stehen, sondern veraweifelnd an dieser Realitit und in der viligen GewiSheit ihrer Nichtigkeit langen sie ohne weitercs zu, und zehren sie auf; und die ganze Natut leiert, wie si, diese offenbare Mysterien, welche es lehren, was die Wahrheit der sinnlichen Dinge ist. Die, welche solche Behauprung aulstelle, sagen aber, gemi vothergehenden Bemerkungen, auch selbst unmittelbar das Ge: genteil dessen, was sie meinen; cine Erscheinung, die vieleicht am fahigsten ist, zum Nachdenken dber die Natur der sinnlichen Gewifheit 2u bringen. Sie sprechen von dem Dasein duferer Ge LLAGERTEZZA SENSIBLE 18 (C8 quindi da merviglasi quando a una tale esperenza viene contapposta ~ anche informa di ffermazione filesofiae pers soca ae dele cine ~ ase espetes uk {sdden: pera coscenzn, la elt oTesere delle cose estere in ant somo queste cose, delle cose sensibii, avrebbe i earattere dent ala Una tale afemarione non s gc che die, ‘dre proprio il contrario di quanto vuole affermare None’ dubbio che, perla coscenz, la vert del Questo sensi Ie debe valere come capetienza universal; piuttost, ped, espe ‘iota universal s vel contrario; ogni coscen2, ina r- more esa sts conan ena ven dl gener come wr esemplo, il Qui eu ebero,o['Ors?mezzoporno ed enn. BE sppunt il contac il Qui non & un abero, bens pa cas; Gin gusta nuora afermazionerimaove eertamente la prima ma ‘fiema a sua volta un Queso senabil, calla vine imossa an ese In vere, come alamo vist" in ogo certezza sense Se faecam espertenea del Quert slo come di un wriversale; te spenenn¢ prep cna i che quar dela pssare per experenza universe ‘A propesito di questo richiamo alespriena universal, mi si conceda di ansiipate una consderazone che sppartene alia fe rapratin : Caloco che affermano quella veri e certerea della reat dep eggs, dovrebbeo sere manda lacie. the della saggetza, cot ag antici miter eleusin di Cerere ed Bacco, per imparare inanciutto i segreto del mangiare il pane det betel vino: Linsato a quest mister, infty, non giunge sl tnt a materia db Fete dele cae vel ae tnche a disperse; da un lat, consuma e porta a compen Ga seo re lth, dala vee onsamae. Tle a aa ara parte, non 8 recuse neanche ait animal qual fel vvelano init a esa nel modo pi profondo li animal ina non si fermano davai alle cose sensbiiconsiderandole Come eset in seal contri: disperando dela loro reals e pie tamente cert dell loro nlite ne impadzonscono senza mer- Zitermini ese ne eibano. Ey insieme api animal intra natora fclebra questi mister vet atti che insegnano qual ia la ve- fa delle cose seni Come abbiamo osserato in precedenaa, nvece, colo che ad- acon un tale afermasone invert delfespesena dale cose seni alfermano immediatamente anche il contratio di cid ehe inendono dire ~ un fenomeno, quest, che fore i pit adato afar eiflertere sulla natra della certeze sensible. Es 18s FENOMENOLOGIA DELLO SPuRTO sgenstinde, welche noch genauer, als wirklich, absolut einzene, sanz persinliche, indivduelle Dinge, deren jedes seines abvol aleichen nicht (70] mehr ha, bestimmt werden konnen; des Ds sein habe sbsolute Gewifheit und Wahtheit. Sie meinen ders Stick Papie, worafich dies schribe, oder vilmehr geschreben habe aber was sie meinen, sagen sie nicht, Wenn se wirklich die ss Stick Papi, nen ste wollen, nd se wa sagen, 0 ist dies unméglich, weil das sinnlche Diese, das pemeint wird, der Sprache, die dem Bewuftscin, dem an sich sligemes nen, angehor, unerrechbar it. Unter dem withlichen Versuch, «5 2u sagen, wiirde es daher vermoder; die seine Beschreibung angefangen, kGnnten sie nicht vollendea, sondem milten se dem iberlasen, welche von einem Dinge 2a sprechen, das nicht ist, zlett selbst eingestchen wirden. Se meinen also wohl dieser Stick Papies das herein ganz anderes als das obige ist, aber sie sprechon witkliche Ding, aubere oder sinnlche Gegenstonds ah solutcinzelne Wesen und sofort, das hei, sie sagen von ike nur das allgemeine; aher, was das Unaussprechiche genannt wird, nichts anderes ist, als das Unwahre, Unverinfige, Blo Gemeinte. = Wird von etwas weiter nichts gesagt, als dacs ein swrklcher Ding, ein duferer Gegentand ist s0 ites nut ale dat allerallgemeinste, und damit vielmeht seine Gleichbet mit allem, als die Unterschiedenheit ausgesprochen. Sage ich in circles Ding, 30 sage ich es vicimehr ebenso als ganz alleomernes, denn Alle sind ein cinzelnes Ding: und glechfalle dieses Ding ital, was man will. Genaver bezeichnet, als dieses Stick Papier s0 st alles und jedes Papier en dieses Stick Paper, und ich habe nor immer das Allgemeine gesagt. Will ch aber dem Sprechen, wel ches di gtiche Natur hat, die Meinung unmittelbat zu verkeh. ren, zu etwas anderem zu machen, und so sie gat nicht zem Wor te kommen x lassen, dadurch nachelfen, dal ich dis Sick Pe Piet aufzeige, so mache ich die Erfahrung, was die Wahrheit der sinnlichen Gewifheit in der Tat ist ich aeige esau, als cin Hie, das cin Hier andeter Hier, oder an ihm selbst cin einfaches Zn sanimen velet Hier, das hei, ein allgemeines ist, ich nehme so es auf, wie es in Wabrheit ist, und stat ein unmittelbares2u wi Sen, nebrme ic abr. LLACERTEZZA SENSIBLE 185 Jo delfesitenza di opp ester che possono essere deter — h6LcF—rt~ sentlichen und Unwesentlichen mu sich an sie verteilen. Das ei ne als das einfache bestimmt, der Gegenstand, ist das Wesen, aleichgiltig dagegen ob er wahrgenommen wird, oder nicht; das Wahrnehmen aber als die Bewegung ist das unbestindige, das seikann ode such ich, und das unwesentiche. jeser Gegenstand ist an naher 2u bestimmen, und diese Be stimmung aus dem Resultate das sich ergeben, kurz zu ent- wickeln; die ausgefihrtere Entwicklung gehore nicht hicher. Da sein Prinzip das Allgemeine, in seiner Eintachheit ein vermitteltes ist, so mul er dies als seine Natur an ihm ausdriicken, er zeigt tL LA PERCEZIONE. OVVERO, LA COSA E LILLUSIONE a cenerz ined non pene yer: sn weit nih atanrende, mentre essa vuole prendere Cone il oe ie a eee eich Tunica asin generale ‘Gedy rat hg sia ct no del porae del Pin eas fre enomeniad edge Ee pent a8 gm ses nner Fae ce oeneatet | daplepmnento a il percipiente e il percepito ~ costituiscono I'inessenziale. Di fa ice coe opp el eppos se ree conte osaeie el difcene Fee eeiedaife oe Eon ane determinato come il semplice ~ loggetto -, & Vessenza, indiffe- ‘ete auc Recetae che hice ae eee bon Sigeeconpan¢ pen ine For ie ive que oct Juppare brevemente tle Gace ht tent, Se rem ioral ton rte ul orp See oe ere aoa econ al 188 PENOMENOLOGIA DELLO SPIRO sich dadurch als das Ding vom vielon Eigenschaften. Det Reichtum des sinnlichen Wissens gehért der Wahmehmung, nicht der un ‘ittelbaren Gewifheit an, an der er nut das beiherspielende wat, denn nur jene hat die Negation, den Unterschied oder die Man ripflighet an rer Wesen 172] Das Dieses ist also gesetzt, als nicht dieser, oder als auf seboben; und damit nicht Nichts, sondern ein bestimmtes Nichts, coder ein Nichts von einem Inbalte, nimlich dem Diesen. Das Sinnliche ist hiedurch selbst noch vorhanden, aber nicht, wie es in det unmittelbaren GewiSheit sein sollte, als das gemeinte Ein zelne, sondem als Allgemeines, oder als das, was sich als Eigen. schaft bestimmen wird. Das Aufheben stelle seine wahthafie ge doppelte Bedeutung dar, welche wir an dem Negativen gesehen haben; es ist ein Negieren und ein Aufbewab Nichts, als Nich des Diesen, bewahre die Unmit lund ist selbst sinnlich, aber eine allgemeine Unmittelbarkeit. — Das Scin aber ist ein Allgemeines dadurch, daf es die Vermitt Jang oder das negative an ihm hat; indem cs dic an seiner Un- tmittelbarkeit ausdrict, ist es eine wntericiedene, bestinmte Ei senschaft. Damit sind Zugleich viele solche Eigenschaften, eine dlc negative der andern, gesetzt. Indem sie in der Einfaceit des Allgemeinen ausgedrickt sind, beschen sich diese Bestinmtbet tem di sgenih et durch de femerhnrdkommende Bsn sung Eigenschaften sind, auf sich selbst sind gleichatitig gegen cinander, jede fir sich, frei von der ander. Die einfache sich selbst gleiche Allgemeinheit selbst aber, it wieder von diesen tren Bestimmtheiten unterschieden, und frei sie ist das reine sich auf sich bezichen, oder das Medium, worin diese Bestimmtheiten alle sind, sich also in ihr alsin einer einfachen Einheit durchdringen, ohne sich aber zu berber; denn eben durch die Teilnahme an dieser Allgemeinheit sind sie eleichgiltig fir sich. - Dies abstake teallgemeine Medium, das die Dingheit uberhaupt oder das rire ‘Wesen genannt werden kann, ist nichts anderes als das Hier und Jetz, wie es sich erwiesen hat, nimlich als cin efaches zusam ‘men von vielen, aber die vielen sind in sbrer Bestinmtbeit selbst einfach allgemeine. Dies Salz it einfaches Hiet, und zugleich vel Fach; es ist wei8, und auch scharf, auch kubisch gestaltet, auch von bestimmter Schwere, und so weiter. Alle diese vielen Eigen schaften sind in Einem einfachen Hier, worin sie sch also durch- dringen; keine hat ein anderes Hier, als die andere, sondem jede {LLAPERCEZIONE 189 stesso In tl senso, Popgeto si mostra come la cosa dalle molte pro artiene alla percezione, tm pcocillaterle acid sol I peresone ha nella pro prs eenaala nao, diferenns, cod la motel. {.La costituzione della cosa della percezione: le proprieti, 'An- chee Uno Questo, danque, &adesso posto come non questo, come sino. Gbegeica cnon bun rere all nena ter into, lla di content, ci, pant, lla del Qo, I sensbile & percid ancora presente, ma non come il singolare fpinato nella exter immed, bene come wniveral, come tid che si determinerh come propriet. La rimexione presenta qui iI suo vero, duplce significato che abbiamo visto nel negativo”®: ‘a 8, # un tempo, un negare e un conservare, [I null, in quanto alla del Questo, conserva Vimmediatezza ed &esso stesso sensibi- le:solo che, adesso, itratta di una immediatezza universale. Lesser, invece, & un universale perché ha in se stesso la me dizione, il negaivo; quando esprime” cid nella sua immediatez- ra Tessere una propia difvencot, determinate, ntl mo ‘do, sono poste a un tempo molte propria differenti, una nega- tive dell'atra. Quando vengono espresse nella semplizta del uni- wetsale, queste determinaterze ~ che sono autenticamente pro- Prieta solo mediante 'uteriore aggiunta di una determinazione ~ si rapportano ciaseuna a se stessa, sono reciprocamente indiffe- rent, cascuna pet sé, libera dalle alte. Luniversalita semplice © uguale a se stessa, a sua volta, &anch’essa differente¢ libera da aueste sue determinatezze; essa &il puro autorapport, & il me. dlign in cui si ritrovano tutte queste determinatezze, Le determi- natezze, dunque, si compenetrano nell universaltsautorapportan- tesi come in una unita semplice, senza per® tocar i Toro essere reciprocamente indifferent, infat, si fonda proprio sulla parteci- pazione comune a tale unversait. ‘Questo medium astratto e universale, che pud essere chiamato Ia coralita in generale 0 Vessenza pura, non & altro che il Qui e Ore mostra in precedenza eciot: un isieme semplice di mel- ti. Adesso, perd, nelle loro determinateza, anche i moti sono degli universal semplic. Questo sale @ un Qui semplice e, a un tempo, molteplice:& bianco e anche sapido, e anche di forma cu- bie ¢ ance di peso deteminata ect. Tite quite mlepic etd sono in un unico, semplice Qué, in cui dunque si com- Denetano;nesuna ha un Ou verso de suelo delle le, si 190 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRTO istallenthalben, in demselben, worin die andere ist; und zugleich, ‘ohne durch verschiedene Hier geschieden 2u sein, affzieren sic sich in dieser Durchdringung nicht; das weiBe affziert oder verindert das kubische nicht, beide nicht das scharfe, und s0 weiter, onder da jede selbst einfaches sich auf zich beviehen is, ft sie die andem ruhig und bezieht sich nur durch das gleich Biltige Auch auf sie. Dieses Auch ist also das reine Allgemeine selbst, oder das Medium, die sie so zusarmmentassende Dinghei In diesem Verhiltnisse, das sich ergehen hat, ist nur erst der Charakter der {73] positiven Allgemeinheit beobachtet und entwickelt; es bietet sich aber noch eine Seite dar, welche auch hereingenommen werden mu, Nimlich wenn die vielen be stimmten Eigenschaften schlechterdings gleichgilig waren, und sich durchaus nar auf sich selbst bergen, so wien sie keine be stimmte, denn sie sind dies nur insofern sie sich unterscheiden, uund sich auf andere als entgegengesetate bezichen. Nach dieser Entgegensetzung aber kénnen sie nicht in der einfachen Eiaheit ‘hres Mediums zusammen sein, die thnen ebenso wesentich ist als die Negation; die Unterscheidung derselben, insofer sie nicht cine gleichgiltige, sondern ausschlieBende, anderes negierende ist, fallt also auBer diesem einfachen Medium; und dieses ist daher nicht nur ein Auch, gleichgiltige Einheit, sondern auch Eins, ausschlieBende Einbeit. ~ Das Eins ist das Moment der Ne ‘etion, wie es selbst af eine einfache Weise sich auf sich bezieht, lund Anderes ausschlie8t; und wodurch die Dinghei, als Ding be stimmt ist. An der Eigenschaftist die Negation als Bestinmtbet, die unmittelbar eins ist mit der Unmittelbarkeit des Seins, welche durch diese Einheit mit der Negation, Allgemeinheit ist; als Es aber ist sie, wie sie von dieser Einheit mit dem Gegenteil befret, tund an und fir sich selbst is. In diesen Momenten zusammen ist das Ding als das Wahte der Wahinchmung vollendet, soweit es notig ist, es hier 2 entwickeln. Es ist a) die gleichgiltige passive Allgemeinheit, das Auch det vielen Eigenschaften, oder vielmeht Materien, p) die Negation ebenso als einfach; oder das Eins, das AusschlieBen centgegengesetzter Eigenschaften, und 7) die vielen Eigenscbefien selbst, die Bezichung der zwei ersten Momente; die Negation, wie sie sich auf das gleichgiltige Element bezieht, und sich darin als cine Menge von Unterschieden ausbreitet; der Punkt der Ein zelheit in dem Medium des Bestehens in die Vielheit ausstrab- lend. Nach der Seite, daf diese Unterschiede dem gleichgitigen LLAPERCEZIONE 191 troveng tute quante nella stesso Qui, Nello ststo tempo, senza woe cpartc mediante Qui divers in questa compenctaione {pda non sl iflunsano Tun Pala: bianco non inlise EPtSBieo ne lo alter, eatrambi non agiscono sul spido, ec. Poche & can seta un etorpporto semplice,cascuna dle pro- Fis Inca in pace le alc es appora loro solo mediante Vin- Biferene Anche Questo Anche, dungue,& lo steso univesale gato & ie il medium, la covalitd che raccopie tte quantein- See quel propre Th quest ume rapporto stato osservato e siluppat soil carntane [73] dll uriversalta positva. Qui, ped, ci ofrean- Sfetun stro lt, che adesso bizogna pestanto prendre in cons- derarione. Tne se mote popidetemiatefseo asl meme indilfret es rapportastero perio exclsivamente ci Se oe sae a exe eae ermine Sia, infat, sono determinate slo nell misura In cus diffe fra porno ad eprops Sl trai questa opposition, alors, le poptieth non posono stare Inseme nelPunta semplice del loro mediom, la quale unit & es srk alle propta gato la nega a tifeesine le propiet, nella isu in cul non & essa stss indifferent, se eeisiece «negate soy ead donque ld vor d questo edn splice ll medi perso, non sano un Arce, chit inifferene; ma anche Uno, wi erluia. ‘Quando si appora a se steso in modo semplice ed escude ship, 'Une # momento della nepzione ed & propio pe queso hela confit & determinata come cove, Nela propret, la nest ope detract nein cn immediate datessere, a quale, mediante questa unit con la negaione, & universal la negazione come Uno invece, quando s libera da apes unit con dconrati ed & in sé pet Nee gue moment acu come come eo dela percerione, por eu necessario segue quill suo sv Lao ta) Poniversalit indifference pastiva,PAncbe delle tole propried, o mepli, dele mote materi) a neazione Shretanasempce, doef Uro,Feschsione dele prope f- ste, 7) le male proprtd tess, a elarone tai primi due mo ea fod I negeone che ppt all cement indiferente tsi espande i eso soto forma di una motitudine di differenz: ‘punto della singolrta che, nel medium della susstenaa, ir Scenics gona Hina Seige doaceomole Pr spetnon’ Pincers, a coscienza si mette a sofisticare per salvarle dal pericolo che in- SEA snaps ces tsar oe Sect aselo ales comer Trt uate ass women fa propsimente vosktiltat Fo pects atagle ee, Cecio penser ul merle le ‘dnc tng ou gulaSunetis he ec western int vse cs sent het se Bf controller ec, anteleno Stan selfbeqnno es ce on rn: opr Penrod aro pest per mantener pea URhve dchumiconedpemrver ° ene anon wegen meee fee pet 6 adhoc nuendo sone iets peeve eco iTeeee bbe unl coe bre ieee Sls sent, a pal oahu some ses mando sione una parvenza delle cose, ¢ quindi separando l'essenziale da Sc dctence ano rcs rrr nee en do fermo lessenziale come verita delle cose di contro all’ His Treo rt, pes Flt paces mentee Te ges none on manne ates leo 0. KRAFT UND VERSTAND, ERSCHEINUNG UND UBERSINNLICHE WELT, Dem Bewustsein ist in der Dialektk der sinnlichen GewiShei das Hiren und Sehen usw. vergangen, und als Wahmehmen ist 3 2u Gedanken gekommen, welche es aber erst im unbedingt al ‘gemeinen zusammenbringt. Dies unbedingte wire nun selbs: ‘wieder nichts anders, als das auf eine Seite tretende Extrem des far sich seins, wenn es als ruhiges einfaches Wesen genominen ‘wiirde, denn so trite ihm das Unwesen gegeniiber, aber auf die se betonen wie cle unyetentich, und das Bewaa nicht aus der Tauschung des Wahenehmens herausgekommen, allein es hat sich als ein solches ergeben, welches aus einem so: chen bedingten fir sich sein in sich zurickgegangen ist, ~ Dts tunbedingte Allgemeine, das nunmehr det wahre Gegenstand des Bewatseins ist ist noch als Gegenstand desselben; es hat seinen Begriff als Begriff noch niche erfat, Beides ist wesentlich 2u un terscheiden; dem BewuBtsein ist der Gegenstand aus dem Ver hiltnisse zu einem andem in sich zuriick gegangen, und hiemit an sich Begriff geworden; aber das Bewuilsein ist noch nich fir sich selbst der Begriff, und deswegen erkennt es in jenem zellek- tierten Gegenstande nicht sich. Fir unt ist dieser Gegenstand durch die Bewegung des Bewuiseins so geworden, da diese in das Werden desselben verflochten, und die Reflexion auf beiden Seiten dieselbe, oder nur Eine ist! Weil aber das BewuStsein in dieser Bewegung nur das gegenstindliche Wesen, nicht das BewuBtscin als solches zu seinem Inhalte hatte, so ist fires das Resultat in gegenstindlicher Bedeutung 2u setzen, und das BewuBtsein noch von dem gewordenen zuricktretend, x0 dal ihm dasselbe als gegenstindliches das Wesen ist. Der Verstand hat damit zwar seine eigne Unvvabzheit und die Unwahtheit des Gegenstandes aufgehoben; und was ihm dadurch sgeworden, ist der Begriff des Wabrren; als an sich seiendes Wah tes, das noch nicht Begriff ist, oder das des far sich seins des Bewubtscins entbehrt, und das der Verstand, ahne sich darin 1 wissen, gewahren lift. Dieses teibt sein Wesen fi sch selbst; © 1. FORZA E INTELLETTO, FENOMENO E MONDO SOPRASENSIBILE Nella dialettica della certezea sensible, la coscienaa ha visto sve nel passato ude il vedere, ec, mente come coscienza ereetiva&glunta infine a pesiesiche essa raccoli insieme in fatto etincondsnaamente univer ‘Or. elo si prendesse come essenza semplicee in quete, que soincondzionsto non sarebbe altro che Vestremo dell ezereper "ton so, vencbein leo a colacne no- sera, eallora in rspporta x questa sarebbe eto stesso inessen- ‘isin definitiva a coscicnza non sarebbe uscta dal llusione dels percezione. Luniversaleincondizionato, invece,®rsultato tome un qualcosa che & tomato entro sé patie da quel con- dinar esere erat. ‘Questo universe incondaionato, che & ora il vero oggetto ah conn & anor satan come ogo del coscinea ses, in. quanto essa non ha ancora calto i proprio concetto in Qhinto Conceto, Le due coe vanno essenzislmente distnte: ap cect dalla cosienza, oggetto& itomato eno sé venendo via ‘il ferimento ad altro, e con cid @ divenvto, in sé, conceto; la Cosenza, pero, non & ancora per se stesea il Concetto, di con- feguena non eonosce sé in quell oggett ilesto, Per ofl dive- tied questo oggetto mediante movimento dela coscienza 1 ‘ulato dna natura tale che la coscienza vi & essa stesa implica: tz: pertante Ta rflessione sui du lt la stesa, @ cio un unica tfesione. La cosciena,invece in questo movimento aveva co ie suo contenuto soltanto Tessenzaoggettive, enon se stesa in aguante coscenza; ecco perché i ssultato va posto per la coscien ‘Hin un signiicato oggetivo, dal canto suo, a cosclenea va posta sila via del stv dal oggetto divenut, coat che queso, in quan tnoggetvo, le appare come senza, inet, in tal modo, ha rimosso effetivamente sa a sx non-verita, sia la non-verith del opgetto, A suohocchy i Sulato del divenire &quindi il concetto del vero. Questo vero, et, sé,non & ancora Concetto, in quanto tprivo dell exe dperd dela coscenaa trata dun vero che Fintelletolascia Vi fete senza sapersi in eso. Questo vero, infati,sospinge per se 22 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO daf das BewaStsein keinen Antell an seiner ficien Realise hat, sondem ihr nur zusicht, und sie rein auffat. Wir haben hs i noch vors erste an seine Stelle 2 [83] teten, und der Bepil zuscin, welche das asbildt, was in dem Resultateenthalten an diesem ausgebildeten Gegenstande, der dem Bewultsein a cin seiendes sich darbictet, wid es sich erst sum begreifendey BewuBtscin Das Resultat war das unbedingt allgemeine, zunichst in den negativen und abstrakten Sine, da8 das Bewultscin seine cise tigen Begrffenegierte, und sie abstrahiere, nazlich sic aulpab Das Resultat hat aber an sich die positive Bedeutung, daf dats die Einheit, des fir sch seins und des fr ein anderes veins, ober der absolute Gegensatz unmittelbar als dasselbe Wesen geseat ist. Es scheint zunichst nur die Form der Momente zucinande: au betreffen; aber das fr sich sein und das fir anderes sein ig ebensowohi der Inhalt selbst, weil det Gegensatz in sine ‘Wahrheit keine andere Natur haben kann, als die sich im Result te engeben hat da mimlich der in dee Wabnehimung fir wabe schaltene Inhalt, in der Tat nur der Form angehdre, und in dre Einheit sich auflst, Dieser Inhalt st ugleich allgemcin, es kam keinen andemn Inhalt geben, der durch seine besondere Beschi fenheit sich dem entzdge, in diese unbedingte Allgemeinhit zurickzugehen. Ein solcher Inhalt wire irgend cine bestimate ‘Weise fr sich 2u sein, und 2u anderem sich 2u verhalten, Allen Sir sich 2 sein, und 2u anderem seh zu vebaltoniberbaupt, mache seine Natur und Weren aus, deren Wahrheit ist, unbeding alge eines zu sein; und das Resultat ist schlechthin allgemein, Weil aber dies unbedingt Allgemeine Gegenstand fr das ‘Bewuftsein st, so titan ihm der Unterchied der Form und de Inhaltshervr, und in der Gestalt des Inals haben die Moment das Ausschen, in welchem sie sch zuerstdarboten,einerseis al sgemeines Medium vieler bestehender Materien, und andererses sich tlletiertes Eins, worn ie Selbstindigkeic vert, zu sein, Jenes ist die Auflosung der Selbstndikeit des Dinges 1 FORZA EINTELLETTO 2 eso Ia propria esenza, el coscenza, non svlgendo nestan see Hub nthe reazrerone esta aguardare ad accoghe Spmodo puro tle elzazione . Bolin ee orp, bere ant a 3 dels coscenraeadaseumere vec del Cone, vere aa formande esloppande coche & content ne ist Ssioin questo oppo suppto qual ofr all cosien. ctor een Is eoncene dvene capac di comprendere coentalnent La fores in sé I rsultto era Vincondizionatamente universale, innanzitutto adacao negate nto pe ui coon bu nop Pr donati, II risultato, perd, ha in sé anche un significato positivo: infatti, 'unita dell’essereper-sé e dell'essere-perun-altro, cio® l'op- warn ala, pst nmediatamete come ua a ee Sine csene Iman pr tempo, sembr che ident deena guard oor —t—sts=—S pert elesere pale, como aga mura im Mao stor in quanto Toppan nel sea ory non pub avere una natura diversa da quella emersa nel risultato, e clot dict coment tent pe veo ala peezone apariene ES slag al fm ne a dl ome Tenpo seo tale conteuto univer on pub ete tno content che pe un soa costuone peal terete omen qs rive incondiooa. Ln os Sort ede conten peelare sree pur sempre un certo modo di essere per sé e di riferirsi ad altro; ora, essere per sé € ri- Seri: ad altro in generale, come abbiamo visto, costituiscono la natura e I'essenza del contenuto, ¢ la verita di tale contenuto &, LLCS TEEN i pimmenecommeepencimene o,rrrsrs—C=sa seta per la coscienza, in ess si produce la differen dll forma ..-—-r:—_—_—_—sar_=a@=_=—awd Faget natal eran paces in precedent cot Tae tener dn lao, edu inte drole ace vt dao, Uno eso eno ou Tatoo delle ‘aterie & annientata. I primo momento é la dissoluzione dell'au- 24 -FENOMENOLOGIA DELLOSPIRITO coder die Passvtit, die cin Sin fir ein anderes ist, dies aber dy fir sich sein. Es ist au sehen, wie diese Momente in der unte dingten Allgemeinheit, die ihr Wesen ist, sich darstllen. Fy echelle unachst, da sie dedurch, daf sie nur in dieser snd “berhaupt nicht mehr auscinander liege, sondern. wesendich dimen selbst sch authebende Seiten sind, und nr das Uberpehn derselben ineinander gesett ist. Das eine Moment erscheint also als das auf die Seite getretne ‘Wesen, al allgemeines Medium oder als das Bestehensebstngs get Materien, Die Selbrtindighet dieer Materen abet ist nis anders als dies Medium; oder dies allgemene ist durchaus de Vielbett solcher verschiedenen Allgemeinen. Das Allgemeine ihm selbst in ungetrennter Eineit mit dieser Vilhet, be ther, diese Materien sind, ede wo die andere ist, se durch gen sich gepenseitig, - chne aber sich 2u berien, wel um sekehrt dis viele unterchiedene eben so selbstindig [4] ist. Dr mit ist2ugleich auch tne reine Porositit oder ihr Aufgchober sein gesetzt, Dies Avfgehobenscin wieder, oder die Redulcea dieser Verschiedenbeit zum reien fir sich sen ist nichts andes als das Medium selbst und dies die Selbsandigheit det Une Schiede. Oder die selbstindig gesetaten gehen unmitelbar in ie Einheit, und re Finheit uamitlbar indie Enfltung ibe, nd diese wieder aurick in die Redoktion. Diese Bewegung ist abet dasjenige was Kraft genannt wid; das cine Moment deren, ‘mlich seals Ausbreitung der sebstindigen Materien inten Sein ist hte Auferng; sie aber als das Verschuundensein den ben ist icin sich aus ihrer Auferung zurickgedringte, oder Gi cigentlche Kraft. Aber erstens die in sch zurickgedtingte Kr ‘muf sich iuBer; und zweitens in der AuBerung ist sie ebensot Sch selbst seiende Krafy, als si in diesem in sch selbstsein Aue rung ist ~ Indem wir so beide Momente in ihrer unmittelbaren Ein hale sot eigeich der Vestand, dem der Begs der Kraft angehére, de Begriff welcher die unterschiedenen No mente, als unterschiedene trig denn an ihr slbisollen sie nicht _nterschieden sein; der Unterschied ist hiemit nur im Gedanken. IML FORZA EINTELLETTON as rami della cose, ctl past che un evser-prumao, secondo, invece, & Pessere-pers “Adesso bisogna vedere in che modo questi momenti si presen- tino nell universalita incondizionata che Ia loro essenza. Innan- titulo, & chiaro che essi, trovandosi soltanto in questa univers fir, non sono pi, in generale, uno fuori dellaltro, ma in sé so tp esenzialmente dei lati che rimuovono se stesi, vale a dire: & posto soltanto il passaggio di entrambi 'uno neato, bs Mconceto della forza ej suoi due moment estrinsecuzione © es serevisospintwentro-sé Uno dei momenti appare dungue come Fessenza che si fata apart, appare come medium universle,cioé come la sussisten- tadimaterie autonome. Lautonomia di queste materi, peré, non Earo che questo stesso medium, in alte parole: questo universa- Le@ in tuto e per tuto la molteplicic di tali universal diversi he universale, in se stesS, sia in unita inseparata con tale mol- spits presament:quste matte ono ciscun nel unto in cui @ altra, si compeneteano reciprocamente ~ senza Pe toccar in quanto, pr converse che®varamente diffe semito& altrettanto (84) autonome. Tn tal modo & posta al tempo stesso anche la porosita pura di «guste materi, cot i loro essere-rimosse™. A sua volt, tale esse- rerimosso, che @ la riduzione di questa diversiti a puro essereper- 4 non costtuisce alto che il medium stesso, e quindi l'autono- sia dele difference. In alti termini, una volta poste come auto- some, le differenze passano immediatamente nella loro unit, la Joc unitaimmediatamente nel dispiegamento, e questo a sua vol ‘urtoma nella riduzione. (Or, un tale movimento sichiama forea. Uno dei suci momen- 1 cio la forza come espansione delle materie autonome ne! loro sere, la sua esrinsecazione; in quanto costtuisce Vessere-dile- tuate delle materie, invece, essa é la forza che dalla propria ‘tinsecazione viene riospinta entro sé & cid la forza vere pro- {a Ma, in primo luogo, la forza risospinta entro sé deve estrin ‘cars in secondo luogo, anche nell'estrinsecazione la forza & sualcosa di essente eno se stesso, allo stesso modo in cui in ‘ust esere-entro-se-stessa, le forea&estinsecazione Mentre cosi noi manteniamo entrambi i momenti nella loro with immediata Vintelet, al quale appaniene il concerto dela for, propriamente il Concetto che sostiene i moment differenti sepunto come dillerenti. Nell forza stesa, nfati, i momenti non so affatt diferent la diferenza cade soltanto nel pensier, 216 FFENOMENOLOGIA DELLO SPmRTO ~ Oder es ist im Obigen nur erst der Begriff der Kraft, nicht he [Realitit gesetat worden. In der Tat aber ist die Kraft das unbe ddingtallgemeine, welches, was es fir ein anderes, eben so an si selbst ist; oder welches den Unterschied — denn er ist nichts dderes, als das fir ein onderes sein, — an thm selbst hat. Daf aly die Kraft in ihrer Wahtheit sei, muB sie ganz vorn Gedanken fre ‘gclassen und als die Substanz dieser Unterschiede gesetat ver den, das heft einmal, sie als diese ganze Kraft wesentlich an und Air vich bleibend, und dann ihre Unterschiede als substentel, ‘der als fir sich bestchende Momente, Die Kraft als slche, oder als in sich zurtickgedringre ist hiemit fir sich als ein ausrclihen des Eins, welchem die Entfatung der Materien ein andere: be stebendes Wesen ist, und es sind so zwei unterschiedne selbsin. lige Seiten gesetzt. Aber die Kraft ist auch das Ganze, oder se bleibt was sie ihrem Begriffe nach ist, nimlich diese Unterschiede bleiben reine Formen, oberflchliche verschuindende Momente Die Unterschiede der in sich zurickgedringten eigentlichen Kra, tund der Enifaltung der sebstindigen Materien, wien zuplich gar nicht, wenn sie nicht ein Besteben hitten, oder die Kraft vate rich, wenn sie nicht auf diese entgegengesetate Weise existiv2 aber, sic existiert auf diese entgegengesetate Weise, heift nics anderes, als beide Momente sind selbst zugleich selbstndig, — Diese Bewegung des sich bestindig verselbstindigens der beiden, Momente und ihtes sich wieder aufhebens, ist es also, was 21, betrachten ist. - Es ethellt im allgemeinen, da diese Bewegung nichts anderes ist, als die Bewegung des Wahmehmens, worin die beiden Seiten, das wahmehmende und das wahrgenommene zugleich, einmal als das Auffasren des Wahten eins und ununte schieden, dabei (85) aber ebensowobl jede Seite in sich refletit coder fii sich ist. Hier sind diese beiden Seiten Momente det Kraft sie sind ebensowoh! in einer Einheit, als diese Einhet, wel: che gegen die fir sich seienden Extreme als die Mite erschent, sich immer in eben diese Extreme zerset2t, die ert dadurch snd. = Dic Bewegung, welche sich vorhin als das sich selbst Vernch ten widersprechender Begriffe darstelle, hat also hier die geter stindliche Form, und ist Bewegung der Kraft, als deren Result das unbedingt ailgemeine als ungegenstindliches, oder als Ivar: der Dinge hervorgeht. UL FORZA EIVTELLETTO 27 inal parce fin ui stato posto soo il concet della fra, oe Pep fm nnn Sera he tin e stesso cd che & per um alo; e quest signi Schoen neste irene ine a iferenn tatre pet inal, Dungue, affine a fora sa nella ua ve Secessrio che venga lacs dl tutto Ibe dal penser € Beak posta come la sostnca dl quelle dilferense; ,predsamen- {ogee pore dpprina, Ia forn come cb che nella sun tte I penne ecncicimente iv 30 per sé, e,sucesoomente,€ eRe pore le sue dference come moment sortanza, cob at guano tale, cod soins eto sé, bind per sf in quanto tale, cio risospintaentro sé, ¢ quid per sé cae ta Uno duno, ispetto dl quale X dpiegamento delle Satie eosiuiseeun‘allnesrona usitente econ sono post Sel diferent eautonoma La forza, perd, anche Tat, nel ‘eo che permane ci che © secondo il proprio conetto, mentre te dif rest forme pre, ment oper e dl ii Dale par se non avesser aun fempo ina uenz, Recisarebbero ast le aiforence della forza vera e propri, ri impnieentro sé, e quill del dipicgamento dele mtetewiton0- tre senon esbtesein queste due modal oppose la forsa ste Stnon el sarcbbe. In definva che la fore eit in geste mo- dhits oppose significa che | due moment sono enum, neo sto tempo, exlonom ‘Aquesto punto, unque, 2 necesaro prendre in considers zone prepro un tale movimento in eli due moments! pongo to continnamente nella Toro autonomia e continusmente anche Sincovono se ste «La duplicazione della forza in due forze autonome at chiar mn questo movimento in genera, non —— ello della percezione in ui dve lt, percipiente e percep darlene el rancor ‘eto, anata volts, 83} invece, sono cascuno rifles eno sé siascuno per sé. Nelintlleto, desso, questi due lati sone mo- ‘ent della fore: es sono in una unit questa unit, che ispet ‘to agli estremi essenti per sé appare come il termine medio, si scompone a sua volta sppunto inquest ester gli este, inf ne sone tal solo mediante questa scomposizione : ‘movimento che nella percezione si presentava come Pa tuanientamento di concettcontradditton®, ha dungue adesso a forma oggettiva ed # movimento della forza. Risultato di questo ‘ovimento& Fincondaionatamente unversle come non-oeetti 1%, ossia come Interno delle cose. 28 FENOMENOLOGIA DELLO SEIRTO. Dic Kraft ist, wie sie bestimmt worden, indem sie als sole, ‘oder alsin sich reflektert vorgestellt wird, die eine Seite ihtes Be arifls; aber als ein substantiiertes Extrem, und zwar das unter der Lestimmtheit des Eins gesetzte, Hiemit ist das Besteben der ent falteten Materien aus ihr ausgeschlossen, und ein anderes al ie Indem es notwendig ist, daft sie selbst dieses Besteben sci, oder dak sie sich dere, so stellt sich thre Auferung so vor, da nes andere zu ie binzutrtt, und sie sollittiert. Aber in der Tat, a. dem sie notwendig sich siiBert, hat sie dies, was als ein andere, ‘Wesen gesetzt war, an ihe selbst. Es muf zuriickgenommen wer den, daf sic als ein Eins, und ihr Wesen, sich 21 fuern, als en anderes zu ihr von aufen hinautretendes gesetat wurde; sie ist mehr selbst dies allgemeine Medium des Bestchens der Mo. ‘mente als Materien; oder sie bat sich geiuBert, und was des ande. te sollzitierende sein sollte, ist sie vielmeht Sie existiet also jet als das Medium der entfalteten Materien. Aber sie hat gleich we- sentlich die Form des Aufgchobenseins der bestehenden Mate rien, oder ist wesentlich Eins, dies Eins sein ist emit ert, dase aesctzt ist als das Medium von Materien, eis anderer als si, und sie hat dies ihr Wesen aufer ihr. Indem ‘sie aber notwendig dis sein mub, als was sie noch niche gesetzt ist, so ttt dies andere bin ‘eund soliitiert sie zur Reflexion in sich selbst, oder hebt ihre Aufierung auf. In der Tat aber ist sc selbst dieses in sich rele tiertsein, oder dies aufgehobensein der Aufserung; das Einssein verschwindet, wie es erschien, nimlich als ein anderen, sie iste selbst, sie ist in sich 2urickgedringte Kraf, Das, was als anderes aufrtt, und sie sowobl zur Auerang as zur Rickkehr in sich selbst sollzitiery, ist, wie sich unmitelbar cengibr, selbst Kraft; denn das andre zeigt sich ebensowobl as al sgemeines Medium, wie als Eins; und so daf jede dieser Gestalen, zugleich nur als verschwindendes Moment auferitt. Die Kraft ist hiemit dadurch; daB ein anderes fir si, und sie fir cin andere ist, dbethaupt noch nicht aus ihrem Begriffe herausgetreten. Es sind aber zugleich zwei Krifte vorhanden; der Begriff beidet zwar derselbe, aber aus seiner Einheit in die Zweiheit herausge- angen, Statt da der Gegensatz durchaus wesentlich nur Mo ‘ment bliebe, scheint er sich durch die Entaweiung in ganz seb standige Kraft, (86] dee Herrschaft der Einheit entzogen zu bi ML FORZAE INTELLETTOV 219 fous inate determinate come uno delat dl Prop concets cal determinatezza dell’Uno. In tal modo, la sussistenza delle come, an ito ‘che le sopraggiungerebbe dall’esterno. La forza, ‘ed & essa stessa la sollecitazione che sembrava dovesse soprag- jiungerle dall’esterno. sore, dunque, existe adesso come il medium delle maerie ‘Uno. In tal modo, ché la forza & posta come il medium delle tetcie cit enresno &adesto un av do eit, ed ea ba a forza stessa questo esscre-riflesso entro sé, questo essere-rimos- dilegua appunto sn quanto altro. La forza é questo stesso altro, & T rsultatoimmediato di questo movimento il seguente: al sear en gc Gc Jeguante, In generale, dunque, ie forza non @ ancora uscita dal romeo coger Fa sembra essersi sottratta al dominio dell’unita proprio quella op- rains ea ee ape 220 FENOMENOLOGIA DELLO SPIRO ben, Was es mit dieser Selbstindigeit fir eine Bewandins hy, {st ndhor mu sehen. Zonichs tit die rete Kf, ls dos sll tierende und zwar als allgemeines Medium seinem Inhalte nach scpen dc auf, welche als olitere bestimmt is; indem abe ne wesentlich Abwechslung dieser beiden Momente und selbst Kafe ist 20 ist sien der Tat eleichfalls nur et allgemeines Me dium, indem sie dazu sollizitiert wird, und ebenso auch nur negs- tive inket, oder 2um aurckgchen dee Kraft sollrterenden, de dlrch, dab sie slltet wird Es verwandet sich hiemit auch de Ser Unterschied, der awischen beidenstattfand, da das eine da sollitierende, dae andere das rolzterte sein sl, in disco ‘Austauschong der Besimmtheiten gegencinande, Das Spiel der beiden Krifte beset hiemit in diesom ente serge Beinn ees Sen inane nine fer Bestimmung, und der ebsoluten unmitelbaren Vervechsl der Bestimmungen, ~ einem Ubergange, vodurch allen diese Be stimmungen sind, in denen die Kralte velbténdig-aufzatetn scheinen. Das sollsterende ist, zum Bespel, al allgemeine Medium, und dagegen das saline als zuickgedringce Kak assert aber jenes ist allgemeines Medium selbst nur dadurch dak das andere zuriickgedringte Kraft ist; oder diese ist vielmeht das solztierende fir ene, und mache dasselbe erst zum Ne dium. Jens hat nor durch dae sndere seine Bestimmthet und it solizierend, nur insofern es vom andern dazu slit wid selizterend 2a sei; und ex verre eben so unmitelbar dive ihm pegchene Bestimmtheits denn dese geht an das andere dhe coder vielmehr ist schon an daselbe bergegangen; das fence die Kraft sllitierende tt alallgemeines Medium auf, aber nit dadurch, dafi es von ihr dazu sollizitiert worden ist; das heift aber, sie setzt es so und ist vielmehe selbst wesentlich allgemeines Me du; ie sete das soliztierende so, darum weil dee andere Be strumung tr wesenlich, das het, wel ie wile ese i Zar Vervollstindigung der Einsicht in den Begriff dieser Bewegung kann noch darauf aufmerksam gemacht werden, dab sich die Unterschiede selbst in einem gedoppelten Unterschiede 2eigen,cinmel als Unterschide der Inbatyindem das eine Ex teem in sich reflekierte Kraft, das andere aber Mediu der Mé terien ist; das andremal als Unterschiede der Form, indem das ¢i- ne solitietendes, das andre sollertes,jenes tt, dies pest UL FORA BINTELLETTO 2a to, Occorre dunque osservare pil da vicino il contesto in cui vie- pe a trovarsi questa autonomia, 4. Lo scambio reciproco fa sollecitante esollec dele forze Tnnanzituto, a seconda forzs si presenta come il sollectante, e precsamente come medium universale che, secondo il proprio etenut, ad ome a i che vine deterinao come sl Gato. Poiché perd il sollecitato & essenzialmente alternanza di tpt due moment ed& exo set fore, allora I fora sole {ante & di fatto medium universal soltento quando viene sollect ta extero; e, analogamente, & anche unit negativa,@sollecit oneal ritorno entro 36, solo perché viene rollecitata in tal senso. Diconseguenza, anche la differenzs che aveva luogo tra i due rmomenti=T'uno sollectante altro sollectato ~sirasforma nello scambio reciproco delle determinatezze. Tl gioco delle due forze consiste quindi in questa opposta de- teminatezza di entrambe, nel loro essere-'una-perTaltra in que- sta determinazione e nello scambio assoluto e immediato delle decerminazioni: solo mediante questo passaggio si hanno quelle setzten, des Bestimmten und des an sich Allgemeinen; sie ru8 a \CERTEZZA E VERITA DELLA RAGIONE 335 SSS int attificiale, di conseguenza, dev'essere conforme al sistema ee ee oe eee ‘otso dell'osservazione della natura - ha attinto anche nei suoi si- areata wel eh te ce intl care rane coer fe orem eee be ae a ct ‘mantenersi cosi separato [141] dall’universale, ees a nes ees moe same ¢ la Cae Jungo questo nae jin cui la pianta mostra ese aes eee oe are ee eae Se at Rll ce Torte altro da cid che sono empiricamente, arrecano dunque confusione ‘le conoscenza ¢ la irretiscono in una conflittualita analoga; in al- spine et geen meet acme tico, la conoscenza resta incerta se privilegiare l’uno o l'altro lato. IU significato fondamentale di tutti questi sistemi, in cui si arti- colano le caratteristiche universali, permanenti e uguali a se stes- Sree pres ee aa soina delle quali descrive immobile ¢ ee fasi del proprio Seater pees ‘talmente anche nel suo contrario, cioé nella confusione di queste ‘unita di cid che 2 opposto, determinato sé univer- 356 FENOMENOLOGIA DELLOSPIRTO. so in diesen Gegensatzauscinanderrten, Wenn mun de Be fmm nach einer Ste das Allgemeine, wort de thr Wee ia beseg so chal dieses dapegen a der ander Seite cbews sich seine Herrschaft tber sie, treibt die Bestimmtheit an ihre Grenze, vermischt da tre Unterschiede und Werentichkciten Das Beobachten, welches sie ordentlich auseinanderhielt und an jhnen etwas festes zu haben glaubte, sieht Gber ein Prinzip die andera hertbergrafen, Obergnge und Vervirrangen sich bl den, und in diesem das verbunden, was es zuerst fiir schlechthin getrennt nahm, und getrennt, was es zusammenrechnete; so da dies Festhalten an dem ruhigen, sich gleichbleibenden Sein sich bet gerade in sinen algemeisten Bestimmungen, zB, a oo -.L,r=——_—d ‘geneckt sehen mu, die thm jede Bestimmung rauben, die Alle Tenby, der exch hob, um Versummen bring, und ttuls gedankenlose Beobachten und Beschretben zuriicksetzen, Disses sch auf das Einfache cnsebrinkende oder die sta che Zerstreuung durch das Allgemeine beschriinkende Beobach- ten findet also an seinem Gegenstande die Verwirrung seines Prnzp, well das Bestmmte darch sine Natur sich in einen Gegenteile verlieren mu8; die Vernunft muf darum vielmeht von der rien Besimshet, die den Schein des Blebens hae, 20 Beobachning derstben, wie sien Wath i lich ‘hr Gegentl 142} eu Besieben, origehen, Was wesenlche ‘Merkmale genanat werden, sind uhende Bestimumtheiten, welche 10, wie sie als einfacke sich susdrcken und aufgefaBt werden, tht das, waste Natur ausmacht, verschwindende Mowe der sich a sich zurdcknchmenden Bewegung usin, dares Idem jt der Vemunfnstinks dara komt, de Bestinget Ihver Natur gem wesentchricht fsck wu sein onder 2 das enigegengesetste Gberzuchen,aufzsuchen,sht er mx dem Gesees und dem Begrife desclber, war nach nen cher so ls sender Wilcke, aber dese wid thm in er Tat er ‘chwvinden, und die Seiten de Gesetes 20 reinen Memes ter Abstraltonen werden, soda das Geset in det Naor =) Begriffes hervortritt, welcher das gleichgiiltige Bestehen der sinn- lichen Wirklichkeit an sich vertilgt hat. \V.CERTEZZA EVERITA DELLA RAGIONE 357 tle, equindi essa deve necessariamente scomporsi in tale opposi- fone. E cos, se da un lato la determinatezza prevale sll univer fale in cui essa ha la propria essenza, Puniversale, dll'altro lato, trantene invece il suo dominio sulla determinatezza, la spinge fi pal suo limite e qui ne mescola le dlferenzee le essenzialit Losservazione, che teneva ordinate e distinte questedifferenze cd esendilit,ecredeva di possedere in esse quaicosa di stabile € {isaldo, vede adesso dei prinepi che interfriscono l'uno con Pal- to, vede formarsi degli interseambi e delle confusioni, vede con resto cid che prima considerava assolutamente separato e separa fo ce tena compat, Di consguenva,Fesienzsdimante: neni saldamente aggrappatialla permanenza immobile e uguale a sédelesere si vedeassilata proprio qui nella sera delle sue de- teaminazioni pit universali ~ per esempio, i tratti caraterstic es- teil degli animali e delle piante~, dalle istanze che le sottrag {mo ogni determinazione, che riducono al silenio luniversalita (ci essa si era elevata€ che la costringono a restare mera osserva- sion edescrzione priva di pensero, Poiché la natura del determinato & quella di perdersi nel suo ontario, Vosservazione descrittiva che si limita alle caratterist- the semplici, o che delimita la dispersione sensibile per mezz0 dal'universale, trova dunque nel suo oggetto la confusione del rio principo. La ragione, pertnto, deve lscar perdere la de- ‘emminatezzasnerte, che aveva la parvenza del permanere, © pas- sue piuttostoallosservazione della determinatezza nella sua ve- ‘i, cio i rapporto (142) al suo contrari. Le cosiddette caratte ‘siche essenziali sono in realta determinatezze quiete che, qualo- tasiano espresse e considerate come semplict, non presentano Ie lero vera natura di moment dileguanti del movimento che si t- Mende enro se stesso. 2 Leleggi della natura ‘La rcerea delle legge Puniti bila della conclustone per logia Adesso, ponendosi sulle tracce della vera natura della determi tutezza ~ che & quella di non essere per sé, ma di passare nell'op- Fosto~ l'stinto della ragione va in cerca della legge e del concet ‘odi questa legge. In verita,Vistinto razionae rtiene di pot tue la legge e i suo concetto come se si trattasse di una realta es ‘ante, questa realt invece, vera di fatto dileguandosi ai suoi oc i, cla legge i cui lati si riveleranno momenti puri, astrazioni, ‘attri costa far parte della natura del Concerto, il quale avr el: ‘ito in sé la sussistenza indifferente della real sensi 358 Dem beobachtenden Bewusisein ist die Wabrbeit des Getete in der Erfabrang, al in der Weise, daB sinnlches Sen fr ess nicht an und fir sch selbst. Wenn aber das Gesetz nicht in dem Begriffe seine Wahtheit hat, so ist es etwas zuligs, nicht eine Notwendigkeit, oder in der Tat nicht ein Gesetz, Aber daB es we. senulich als Begif ist, widersteeitet nicht nur dem nicht, dab Fir die Beobachtung vorhanden is, sondern hat darum vielmehr notwendiges Dasein, und ist fr die Beobachtung. Das allgeme: ne, im Sine der Vernunftalgemeinbeit ist auch allgemein in dem Sinne, den jener an ihm hat, dab es fir das Bewaltsein, sch als das Gegenwitige und Wirkliche, oder daf der Begriff sch in der Weise der Dingheit und des sinnlichen Seins darstellt;~ aber ‘ohne darum seine Natur 2u verieren, und in das tige Bestchen oder die gleichgiltige Aufeinanderfolge hinabgefallen zu sen, ‘Was allgemein giltg ist, ist auch allgemein geltend; was sein sol, ‘atin der Tat auch, und was nue sein soll, ohne 20 sein, hat keine ‘Wahtheit. Hieran bleibt der Instinkt der Vernunft mit Recht se nerseits fest hngen, und liBt sich niche durch die Gedankendin- se, die nur sein sollen, und als Soller Wahtheit haben sollen, ob sie schon in keiner Erfahrung angetroffen werden, = durch die Hypothesen so wenig als durch alle andere Unsichibarkeitene nes perennierenden Sollens irre machen; denn die Vernunft it eben diese GewiBheit, Realitit zu haben, und was nicht als cin Selbstwesen fir das Bewubtscin ist, das heife, was nicht et scheint, ist fir es got Nichts Daf die Wahrheit des Gesetzes wesentlich Reali ist, wied zwar diesem bei dem Beobachten bleibenden BewaBtsein, wieder zu einem Gegensatze gegen den Begriff, und gegen das an sich allgemeine, oder ein solches wie ein Gesetz ist, ist hm nicht ein ‘Wesen der Vernunft; es meint darin etwas Fremdes zu erhalten. Allein es widerlegt diese seine Meinung durch die Tat, in welcher 1143] es selbst seine Allgemeinheit nicht in dem Sinne nim, a6 alle cizeluensinnlichen Dinge ihm die Erscheinung des Gest 2s gezcit haben miifcen, um die Wahtheit desselben behavpten zu konnen. Daf die Stein von der Erde aulgchoben und fege lassen, fallen, dazu forder es ge nicht, af mit allen Steinen de ser Versuch gemacht werde; es sagt vielleicht wohl, daft dies we nigstens mit sehr vielen misse versucht worden sein, worms dann auf die abrigen mit grafer Wahrscheinlichkeit, oder mit vollem Rechte nach der Analogie geschlossen werden kénne. Al: lein die Analogie gibt nicht nur kein volles Recht, sondern sie w \V.CERTEZZA BVERITA DELLA RAGIONE 339 condo la cosciena osservtiva, la verti dela legge bail suo sen nl eperinasnern Gv in cme fa moda Meal un essere sensbile & non in sper sf, bens per La coscionsa cs. Tottava,s la legge non ha la propria verti nel concetto, Gara & un gualcosa di accidentale, di non necessario,¢ quindi ton effetvamente una legge. In alte parle: il concerto & essen- ‘al legge, « uso non solo non contac fat ce ‘data per losservazione, ma garantisce alla legge stessa Bt eat et ee ‘iva, Laniversae,infat,nel senso delluniverslita di rogione, & te anche peri signifcato che in ess0 assume il concetto, vale a fie per la coscienza orservatva, luniversale si manifesta come fiesenea e reall, cot il conceto si presenta nel modo della cose Fine delfessere sensibile~ senza per questo perdere la propria. tue decadere a susistenzainerte oa succesione indiferene ‘Qui, dungue, cd che &universalmentevaldo, & anche univer: mente vigente. Cid che deve essere, @ anche di fatto, e ci che fv esere, ma non 2, non ha aleuna verith. Listnto dela ragio- ne da parte sua, ress a buon divito saldamente ancorato a que- ‘punt fermi, enon silascia ingennare da quegli enti di ragione the devono essere, ¢ che devono avere verita solo in quanto do serestere, anche e poi non is incontra mai in nessuns experien ies nn ili inde in error dalle pts tnomeno ratte le altre congettreireali castrate relative a un perenne Soreressere: La ragione,infat, © appunto la certezza di avere reall, e cid che per la coscienza non @ un‘autoessenza, cid che tons manifesta, non ha per la coscienzastessaalcun essere™. (Ora, agli occhi della coscienza che si limita alPosservazione, i fazo che la verta della lege sia essenzialmente real, diviene a tur volta un'oppestzione ispetto al concetto © a cid che & in sé tniversle In alte parole, la coscenza non considera la sua legge Come un esenza della ragione, ma la rtiene pintosto qualcosa di tran, Tatava, la coscienzastessa confuta questa sua epinione ‘uando non intende [143] eniversaita della legge nel senso che, per poteme affermare la weit, ciaicuna delle singole cose sensi biidovrebbe manifestare la legge. Infati, per stabilire la legge che le pietre, una volta sollevate da terra e pot lasciate andar, eadono, la coscienza non pretende the se ne faccala prova con tate le pete; essa dice che in tal ca sobisogna per lo meno meter ala prova molte pietre, eda qui, ‘enla pit grande probabiltao con pieno dizitto, si pud poi con dladere per analogia a tute le restanti pietre™. Lanalogia tutta via, non solo non di nessun pieno dito, ma in vit della pro:

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