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Italiani alla guida, i laureati sono pi prudenti

Secondo uno studio dellosservatorio SuperMoney sugli italiani alla guida, chi ha una laurea commette
meno incidenti
Affrontare i rincari e le spese di unassicurazione auto sempre pi salata non facile ma nemmeno
impossibile. Grazie alle politiche sulla liberalizzazione del settore e alla successiva decaduta del tacito
rinnovo, cambiare polizza in favore di una pi vantaggiosa un processo che richiede un iter burocratico
moto meno impegnativo di prima. Poi c internet, che permette di porre le assicurazioni auto migliori a
confronto e di agire allinterno del sistema assicurativo con maggior consapevolezza. Fermo restando che il
metodo pi efficace per pagare meno, sar anche banale, ma resta quello di non commettere sinistri. E per
non commettere sinistri, il consiglio quello di laurearsi.
Strano, ma vero. Almeno stando a quanto estrapolato dai dati dellOsservatorio di SuperMoney che ha
preso in esame il comportamento degli italiani alla guida. Secondo lo studio, i laureati risultano essere
automobilisti pi prudenti e coinvolti in un numero inferiore di sinistri. Nel Bel Paese, in tutto il 2013 si
sono verificati 181.227 incidenti, nel 2012 186.726. i laureati in Italia nel 2012 rappresentavano il 15% della
popolazione, nel 2013 la percentuale salita al 22,4%; sta a vedere che ci sia un collegamento tra i due
dati?
Lo studio sulle abitudini degli italiani alla guida ha rivelato che, nella fascia det compresa tra i 18 e i 30
anni, i non laureati sono coinvolti in un incidente ogni 6 anni, i dottori, invece, solo uno ogni 8. Il numero di
incidenti medio in un anno pari, rispettivamente, a 0,16 per i primi contro lo 0,12 dei secondi. Gap
evidenziato anche dalle diverse classi di merito: mediamente, un non laureato posto in sesta classe, un
laureato in quinta.
Il gap diminuisce senza mai annullarsi anche nelle categorie anagrafiche superiori: nella fascia 31-45, i
laureati sono coinvolti in 0,19 incidenti lanno, i non laureati 0,21. Tra gli over 45, invece, chi possiede un
titolo di studio alto implicato in un sinistro ogni 5 anni, per gli altri la casistica sale a uno ogni 4.
Si tratta di dati, dunque di verit oggettive e non sindacabili, se pure indicative di un campione statistico e
non della totalit degli automobilisti. Le rilevazioni, per, spingono a ritenere che un rapporto fra livello di
istruzione e prudenza ci sia. Andrea Manfredi, amministratore delegato di SuperMoney, ha cos
commentato i curiosi risultati della ricerca: Il fatto che per essere prudenti alla guida serva una laurea
indicativo di quanto la cultura e linformazione siano la chiave per il miglioramento in ogni campo aggiungendo poi - Bene quindi investire sui giovani, magari promuovendo programmi educativi ad hoc
nelle scuole, cos da formare adulti responsabili e prudenti.

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