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Corsi Avanzati

Questa l'area destinata a tutti gli utenti gi in possesso dei principi base per comprendere la finanza, che cercano
approfondimenti e maggiori dettagli sulla materia.
Qui di seguito troverai l'elenco dei corsi esistenti (con accanto indicazione dello stato dell'opera) e una loro breve
presentazione Corso di ANALISI TECNICA (ultima lezione !scillatori stocastici)
Quando conviene vendere" Quando meglio comprare" Qual il momento giusto per entrare in #orsa" $on
esistono certezze nel mondo finanziario, ma secondo l'analisi tecnica esaminando il trend del corso di un titolo se ne
pu% cogliere l'andamento futuro.
#envenuto al corso di Analisi tecnica, in collaborazione con &'A !nline, che ti illustrer i principi matematici che
accompagnano le scelte di investimento di tutti i pi( importanti operatori finanziari.
Introduzione
)l fattore pi( importante in ogni investimento azionario il prezzo dei titoli. *e il prezzo sale si guadagna, se il
prezzo scende si perde. +a come prevedere in ,uale direzione si muover il mercato"
Come pronosticare le azioni in ascesa e ,uelle in declino"
$onostante sia impossibile prevedere con certezza il destino dei mercati finanziari, un aiuto viene sicuramente
dall'analisi tecnica, secondo la ,uale il prezzo di ogni titolo pu% essere previsto con una certa attendibilit attraverso
lo studio matematico della sua storia.
-cco dun,ue una serie di lezioni che forniranno al lettore le nozioni di base dell'analisi tecnica e i concetti principali
del suo metodo applicativo in maniera tale da facilitare la comprensione della crescente ,uantit di analisi
finanziarie oggi disponibili.
.'analisi tecnica la disciplina che analizza l'andamento dei mercati finanziari (azioni, indici borsistici, futures,
valute ecc.) attraverso lo studio dei grafici (serie storiche delle ,uotazioni) e dei risultati derivanti dall'utilizzo di
metodi matematico/statistici applicati alle serie storiche.
.'analisi tecnica basa le proprie teorie su tre assunti di base
I prezzi scontano tutto. .'analista tecnico ritiene che il livello di mercato di un ,ualsiasi valore mobiliare
sia il risultato della combinazione di tutte le notizie politiche, economiche, finanziarie che possono
teoricamente modificarne l'andamento0 di conseguenza, nello studio 1tecnico1 del prezzo sono gi racchiusi
tutti gli elementi utili al fine di un'elaborazione previsionale.
Le quotazioni si muovono secondo un trend. )l trend viene individuato da una serie di massimi2minimi
crescenti2decrescenti e rimane tale fino a che non si verifica la condizione contraria (figura). *ta all'analista
tecnico riuscire a individuare la fase direzionale del mercato e riconoscere i potenziali livelli critici di
inversione o di continuazione.
La storia si ripete. Questo assunto si basa sullo studio della psicologia umana poich3 il comportamento
dei mercati dettato dalle decisioni dell'uomo e poich3 gli atteggiamenti umani tendono a mantenersi simili
in determinate situazioni, ne consegue che anche l'andamento grafico dei mercati tender a essere simile a
,uello passato al verificarsi di situazioni analoghe (figura).
.a teoria di Do viene considerata la madre di tutte le teorie tecniche. -cco in sintesi i punti salienti che la
compongono
Le medie scontano tutto. 4 il corrispettivo dei prezzi scontano tutto. .'unica differenza sta nel fatto che
invece di basarsi sui singoli prezzi 5o6 prende in considerazione un loro valore medio. 7alore che tuttavia
riflette i fattori che determinano domanda e offerta di mercato.
Esistono tre tipi di trend! primario" secondario" minore. )l trend primario dovrebbe durare almeno un
anno se non di pi(0 ,uello secondario, che rappresenta una correzione del primario, da tre settimane a tre
mesi0 ,uello minore, caratterizzato da movimenti di breve termine, meno di tre settimane (figura). 5o6
paragonava il trend primario alla marea, ,uello secondario alle onde che ne determinano l'avanzamento e
,uello minore alle increspature delle onde.
l trend primario si articola in tre fasi! accumulazione" tendenza" distri#uzione. *econdo 5o6, nel caso
di un trend al rialzo (figura), alla prima fase partecipano i trader pi( esperti, ovvero coloro che riescono a
percepire per i primi i segnali di una nuova fase di crescita0 nella seconda fase entrano in gioco gli operatori
tecnici, ovvero coloro che seguono il trend senza anticiparlo0 nella terza fase vi l'ingresso in 1massa1 degli
operatori, che vanno ad aumentare sensibilmente i volumi delle contrattazioni. 5urante ,uesta fase molti
operatori esperti che avevano contribuito alla fase di accumulazione iniziano ad alleggerire le proprie
posizioni (figura).
Alla fase di accumulazione (preparazione al rialzo) e di distribuzione (preparazione al ribasso) partecipano solo i
trader pi( esperti. )l mercato diventa invece 1di massa1 nella fase di tendenza.
Le medie si devono confermare a vicenda. Questo assunto, che ovviamente si riferisce agli indici
elaborati da 5o6, sta a significare che affinch3 si abbiano segnali di ac,uisto o di vendita, necessario che
entrambe le medie superino determinati livelli (massimi o minimi precedenti)0 il superamento da parte di
una sola delle due non sufficiente a garantire il segnale stesso fino a che anche l'altra non si comporti in
maniera analoga.
I volumi devono confermare il trend. )n un trend al rialzo i prezzi dovrebbero crescere insieme
all'aumentare dei volumi, cos8 come in un trend ribassista i prezzi dovrebbero scendere sostenuti da volumi
in aumento.
$n trend rimane tale finc%& non ci sono precisi segnali di inversione. 9n trend al rialzo caratterizzato
da massimi e minimi in successione, crescenti (viceversa durante un ribasso)0 ,uesto assunto implica
indirettamente che un trend in essere tender a rimanere tale il pi( a lungo possibile. (figura).
9n trend rimane in essere fino a che non si hanno precisi segnali di inversione. $on anticipare una inversione di
tendenza se non vi sono chiari segnali in ,uel senso.
.'analisi tecnica utilizza ,uattro principali categorie di grafici lineari, a barre, a candele, punto e figura.
'rafico lineare. 4 sicuramente il pi( semplice e intuitivo, ma anche il meno utilizzato perch3 visualizzando un solo
un prezzo (massimo, minimo, apertura e chiusura) fornisce un numero limitato di informazioni sul valore mobiliare
in ,uestione. :appresenta l'andamento del titolo nel tempo, calcolato sulle chiusure temporali prescelte, siano esse
orarie, giornaliere, settimanali e cos8 via (figura). 7iene utilizzato soprattutto ,uando si vuole visualizzare
l'andamento dei prezzi oltre che in scala aritmetica anche in scala logaritmica per ,uantificare meglio gli
incrementi2decrementi percentuali dei prezzi.
)l grafico lineare illustra l'andamento del titolo nel tempo. )n ,uesto caso, i punti rappresentano le chiusure
giornaliere dell'indice +ibtel.
'rafico a #arre. 4 sicuramente tra i pi( utilizzati0 ogni barra verticale esprime il valore massimo, minimo, apertura
e chiusura dell'orizzonte temporale prescelto. .'apertura e la chiusura vengono indicate con due trattini orizzontali
posti rispettivamente a sinistra e a destra della barra verticale, la ,uale a sua volta esprime l'escursione di prezzo. )l
grafico a barre fornisce ,uindi molte pi( informazioni contemporaneamente rispetto a ,uello lineare (figura).
)l grafico a barre (che in ,uesto caso illustra l'andamento dell'indice +ibtel) fornisce pi( informazioni
contemporaneamente. ) trattini orizzontali indicano infatti i prezzi di apertura e chiusura e ,uindi l'escursione
registrata nell'arco temporale prescelto.
'rafico a candele. 4 molto simile a ,uello a barre. Anche in ,uesto caso vengono visualizzate le informazioni
relative a massimo, minimo, apertura e chiusura del valore mobiliare, nell'orizzonte temporale prescelto, con la
differenza che la 1candela1 costituita da un vero e proprio 1corpo1 che ne delimita l'intervallo tra apertura e
chiusura. )l corpo assume un colore chiaro o scuro a seconda che l'apertura nell'unit temporale considerata sia stata
superiore o inferiore alla chiusura. )l massimo e il minimo vengono poi visualizzati con segmenti (1code1)
posizionati rispettivamente sopra e sotto il corpo della candela (figura).
)l grafico a candele (che in ,uesto caso illustra l'andamento dell'indice +ibtel) simile a ,uello a barre. )n ,uesto
caso, per%, il corpo della candela colorato di nero se l'apertura superiore alla chiusura (giornata con andamento
negativo)0 viceversa, colorato di bianco (giornata con andamento positivo).
(unto e figura ((oint ) figure). :isulta il pi( complesso da interpretare. )nnanzitutto, viene costruito su di una
scala indipendente dal tempo e ,uindi viene aggiornato solo se il prezzo subisce una variazione di una certa entit
stabilita a priori. ) prezzi vengono rappresentati in colonne costituite da ; e ! (1bo<1) a seconda che siano crescenti
(;) o decrescenti (!). =rima di disegnare un grafico point > figure si deve fissare il cosiddetto 1bo< reversal1,
ovvero il numero di bo< consecutivi che si devono verificare, nella direzione di mercato opposta a ,uella in essere,
affinch3 si possa passare a disegnare nella colonna a destra di ,uella utilizzata fino a ,uel momento0 si disegneranno
; o ! a seconda che la colonna precedente sia costituita da ! o ; (figura).
)l grafico riporta l'andamento dell'indice +ibtel la dimensione dei bo< (le 1;1 e le 1!1) di ?@A punti0 il fattore di
reversal ?@A.
Questo significa che ogni elemento del grafico rappresenta ?@A punti (e ,uindi una colonna di B ; pari a un rialzo
di almeno CAAA punti)e che si devono avere D@A punti (?@A<E) di trend inverso per passare a disegnare una nuova
colonna. =oniamo, per esempio, che il +ibtel passi in una giornata da EAAAA a ECAAA. 5isegno B ; sul grafico.
)l giorno successivo il rialzo di @AA punti. Aggiungo ? ; alla colonna del giorno precedente. )l giorno successivo il
mibtel scende di @AA punti. $on disegno nulla poich3 il fattore di reversal E e ,uindi mi impone di attendere un
movimento nella direzione opposta prima di cambiare colonna. )l giorno successivo il mibtel perde FAA punti.
5isegno una nuova colonna di @ ! di fianco a ,uella rialzista di ; (@AA G FAA H CEAA. Questo totale diviso ?@A, la
dimensione del bo<, uguale a @,?. 5al momento che non posso disegnare una porzione di ; o di ! lo A.? andr
perso, non verr registrato.
.a rappresentazione dei grafici relativi a prodotti scambiati sui mercati regolamentati (azioni, futures ecc.) viene di
solito integrata da due fattori indipendenti dai prezzi, ma molto importanti volumi e open interest.
) volumi rappresentano il numero di contratti scambiati relativi al valore mobiliare in ,uestione0 gli open interest il
numero totale dei contratti aperti in relazione allo stesso valore mobiliare (posizioni lunghe o posizioni corte, ma
non la somma di entrambe). Iraficamente i primi vengono rappresentati con delle barre verticali sulla parte inferiore
della chart, in corrispondenza delle varie barre o candele0 i secondi sono rappresentati da una linea continua di solito
subito sopra le barre dei volumi.
*ia i volumi sia gli open interest forniscono importanti segnali di conferma o meno al verificarsi di particolari
situazioni tecniche.
Chi si avvicina a una rappresentazione point ) figure (()*) per la prima volta si trova a dover mettere da parte il
concetto ormai ac,uisito di rappresentazione dell'andamento degli strumenti finanziari su di un piano dove l'asse
verticale rappresenta normalmente la scala dei prezzi e ,uello orizzontale la scala del tempo0 deve ,uindi imparare a
ragionare solo in termini di movimenti di prezzo.
)nfatti, il =>& viene costruito osservando solo le variazioni di prezzo dello strumento considerato. =er convenzione
viene disegnata una 1;1 ,uando i prezzi salgono almeno di un'ampiezza definita a priori (bo< size o dimensione del
bo<, ovvero ampiezza minima del movimento di prezzo al di sotto della ,uale la variazione non viene registrata)0
viene disegnata una 1!1 ,uando i prezzi scendono.
)l =>& rappresenta ,uindi con efficacia l'andamento della dinamica domanda2offerta una colonna di 1;1 mostra una
fase in cui la domanda supera l'offerta0 viceversa, per una colonna di 1!1. *e l'alternanza tra colonne di segno
opposto insolitamente brevi il mercato risulta essere in fase di e,uilibrio.
!gni colonna contiene uno dei due simboli, ma non pu% contenere entrambi. Quindi, dal momento che il mercato si
muove per fasi alterne di rialzo e ribasso, la costruzione del grafico sar data da una serie di colonne affiancate
dove le 1;1 e le 1!1 si alternano. =erch3 sia possibile cambiare colonna necessario che i prezzi si muovano nella
direzione opposta a ,uella tenuta fino a ,uel momento in base a due parametri definiti a priori la dimensione del
#o+ e il fattore di inversione. (figura)
5al momento che il passaggio da una colonna all'altra indica una variazione di trend indispensabile che sia la
dimensione del bo< sia il fattore di inversione siano scelti accuratamente, dopo un attento studio del comportamento
caratteristico del mercato in ,uestione.
:iassumendo
il =>& rappresenta solo i momenti significativi di mercato (tempo intrinsecamente importante)0
il =>& trascura i movimenti di prezzo derivanti da eccessi di mercato e le false rotture di livelli tecnici
significativi0
il =>& richiede una conoscenza approfondita dello strumento a cui viene applicato per poter determinare la
dimensione del bo< e il fattore di inversione.
$ell'illustrazione viene rappresentato l'andamento del +ibtel avendo stabilito una dimensione del bo< pari a CAA
punti e un ammontare di inversione pari a E volte la dimensione del bo< (,uindi EAA punti).
.o sforzo addizionale imposto dall'utilizzo del grafico =>& comporta l'individuazione di informazioni aggiuntive
rispetto ai metodi di rappresentazione tradizionali"
)nnanzitutto va detto che lo studio delle configurazioni grafiche con le ,uali l'analista si cimenta sui grafici a #arre
pu% essere trasposto completamente anche su ,uesta metodologia. *ul grafico =>& compaiono ,uindi doppi e tripli
massimi e minimi, triangoli e testa spalle, e tutti hanno le stesse implicazioni che nell'analisi tradizionale (figura).
Anche gli strumenti grafici come la trend line e i canali possono essere utilizzati efficacemente (figura).
.a ricerca delle configurazioni grafiche risulta semplificata su di un grafico =>& compaiono doppi e tripli massimi
e minimi, triangoli e testa spalle. - tutti hanno le stesse implicazioni che nell'analisi tradizionale
.a seconda area in cui l'utilizzo del =>& pu% risultare vincente ,uella del calcolo degli obiettivi di prezzo. )l =>&
fornisce in modo semplice uno strumento di previsione degli obiettivi di prezzo adattabile anche a orizzonti
temporali molto ampi. -sistono due metodi con cui ottenere ,uesto risultato la conta orizzontale e la conta verticale.
Ili strumenti grafici di analisi come la trend line, i canali o le speedline possono essere utilizzati efficacemente sul
grafico =>&
La conta orizzontale prende spunto dall'osservazione delle fasi di congestione presenti sul grafico. 9na volta
individuata una fase di congestione, intermedia a un movimento di trend o coincidente con un'inversione, si conta il
numero delle colonne che la compongono (iniziale e finale incluse) e si moltiplica ,uesto numero per la dimensione
del bo< e per il fattore di inversione. )l risultato ottenuto rappresenta l'ampiezza obiettivo cui il mercato tende nel
caso di rialzo a partire dai minimi (obiettivo conservativo) o dalla parte centrale della congestione (obiettivo
aggressivo). (figura).
La conta verticale deve essere effettuata a partire da un massimo o da un minimo significativo0 ,uindi, necessario
attendere una prima fase di evoluzione (nel senso della nuova tendenza) per fare il calcolo dell'obiettivo (i massimi e
i minimi sono tali solo a posteriori). )n ,uesto caso si prende in considerazione la prima colonna che identifica la
nuova tendenza (in caso di un'inversione al rialzo si guarda alla prima colonna di 1;1 successiva al minimo, in caso
di ribasso alla prima colonna di 1!1 successiva al massimo), si conta il numero degli elementi che compongono la
colonna, si moltiplicano per il fattore di inversione e per la dimensione del bo<. )l risultato rappresenta il target del
movimento in corso, calcolato in termini di punti da aggiungere al valore del minimo o da sottrarre al valore del
massimo. (figura).
)l =>& rappresenta un ottimo strumento per avvicinarsi in modo semplice alla gestione delle posizioni di
investimento utilizzando un metodo di trading basato su regole fisse (trading s,stem).
Come possibile utilizzare il =>& per basare le proprie decisioni di trading" *upponiamo di voler prendere una
posizione al rialzo su di un titolo. Alla prima occasione in cui il massimo della colonna delle 1;1 supera il massimo
della colonna della 1!1 precedente, si entra in ac,uisto con uno stop loss al di sotto del minimo della colonna delle
1!1 precedente. $el caso in cui la correzione successiva alla fase di rialzo (,uindi la colonna di 1!1 successiva a
,uella di 1;1 che ha attivato il segnale di ac,uisto) a seguito della ,uale stata attivata la posizione di ac,uisto non
scenda al di sotto del minimo della colonna di 1;1 precedente, la posizione viene mantenuta e incrementata ,uando
la nuova colonna di 1;1 supera il massimo della colonna precedente di 1!1. .o stop loss viene sempre spostato
(trailing stop) al di sotto del minimo della colonna di 1!1 precedente a ,uella di 1;1 sulla ,uale il mercato si trova.
(figura).
)l trend una serie di massimi e minimi successivi, crescenti o decrescenti, cui l'analisi tecnica attribuisce un
particolare significato, ovvero ,uello di supporto e resistenza.
)l supporto viene definito come un livello di mercato che si oppone alla discesa dei prezzi, cio dove la 1forza1
degli ac,uirenti risulta essere superiore a ,uella dei venditori. 7iceversa per la resistenza, livello che si oppone alla
crescita dei prezzi e dove la 1forza1 dei venditori risulta maggiore rispetto a ,uella degli ac,uirenti.
*i pu% ,uindi affermare che durante una fase di mercato ascendente2discendente (uptrend2do6ntrend) le resistenze e
i supporti rappresentano delle pause temporanee nel trend in corso e che ogni ,ual volta una resistenza e2o supporto
vengono superati, si trasformano automaticamente in supporto2resistenza per il futuro. (figura)
)l postulato 1la storia ripete se stessa1 trova conferma nell'osservazione empirica di livelli di supporto e resistenza
orizzontali, che rappresentano la memoria storica del mercato.
.e trend line sono supporti2resistenze dinamici, ovvero che si muovono nel tempo. .a trend line una linea retta che
durante una fase di rialzo unisce i minimi crescenti del grafico e in un trend al ribasso i massimi decrescenti. $e
consegue che le trend line rappresentano un supporto dinamico in una fase di mercato crescente, mentre fungeranno
da resistenza dinamica durante una fase di calo.
9na variante delle trend line rappresentata dai canali poich3 capita spesso che i prezzi si muovano all'interno di
due linee parallele, sufficiente, una volta individuata la trend line che supporta il mercato (trend ascendente),
tracciarne la parallela a partire dal primo massimo relativo compreso tra i due minimi attraverso i ,uali transita la
trend line, per definire un canale ascendente. .o stesso concetto, invertito, vale per un trend al ribasso una volta
individuata la trend line che contiene il mercato, sufficiente tracciarne la parallela a partire dal primo minimo
relativo compreso tra i due massimi della trend line per ottenere un canale discendente. (figura)
Qual il comportamento operativo che l'analista tecnico deve tenere di fronte a trend line e canali" =oich3 uno degli
assunti della teoria di Do afferma che 19n trend rimane tale finch3 non ci sono precisi segnali di inversione1, ne
consegue che in un trend al rialzo, identificato da una serie di massimi e minimi crescenti, il supporto dinamico
rappresentato dalla trend line che unisce i minimi crescenti fornir dei segnali di ac,uisto ogni volta che i prezzi gli
si avvicineranno, mentre segnaler il rallentamento della tendenza nel momento in cui i prezzi riusciranno a
oltrepassarlo verso il basso. )l ragionamento inverso valido di fronte a una tendenza ribassista.
)n tale ottica il canale fornisce delle indicazioni addizionali rispetto alle trend line poich3, oltre a indicare il teorico
livello di ac,uisto (in un trend rialzista rappresentato dalla trend line inferiore del canale), permette di individuare
anche il teorico livello di vendita, rappresentato dalla trend line parallela. )n ,uesto caso la fuoriuscita dei prezzi da
una delle due linee parallele pu% indicare il rallentamento del trend rialzista (forzatura della parte inferiore del
canale) o il suo rafforzamento (rottura della parte superiore del canale) con probabile accelerazione dei prezzi stessi.
$on sempre, come normale che sia, i mercati rispettano scrupolosamente supporti o resistenze (statici o dinamici)0
sta all'analista tecnico interpretare #ene il segnale, filtrandolo prima di ritenerlo valido.
) mercati finanziari si muovono secondo determinati trend e all'interno di ciascun trend (rialzista o ribassista) si
alternano fasi direzionali opposte. )n pratica, un trend rialzista2ribassista viene generato da una serie di movimenti
crescenti2decrescenti alternati da movimenti decrescenti2crescenti di minore ampiezza. 'ali movimenti vengono
definiti ritracciamenti o correzioni, a testimonianza del fatto che rappresentano una fase di pausa nel trend
principale in atto. :isulta molto importante, ,uindi, per l'analista tecnico riuscire a individuarli rappresentano nuove
opportunit di ac,uisto2vendita a seconda che il trend principale sia crescente o decrescente.
'ra tutti i gradi possibili di correzione ,uello pi( diffuso implica un movimento del @AJ contro la tendenza
principale. Altrettanto importanti risultano i ritracciamenti di C2E e ?2E, rispettivamente EEJ e KKJ di tutto il
movimento (inteso come differenza tra un massimo e un minimo assoluti). &igure - e ..
) ritracciamenti rappresentano una fase di pausa nel trend principale in atto. 'ra tutti i gradi di correzione possibili, il
pi( diffuso ,uello di un movimento del @AJ seguito da ,uelli del KK e del EEJ. )l primo grafico riporta
lLandamento del titolo 'im0 il secondo ,uello di *an =aolo )mi.
) ritracciamenti rappresentano una fase di pausa nel trend principale in atto. 'ra tutti i gradi di correzione possibili, il
pi( diffuso ,uello di un movimento del @AJ seguito da ,uelli del KK e del EEJ. )l primo grafico riporta
lLandamento del titolo 'im0 il secondo ,uello di *an =aolo )mi.
-siste poi un'ulteriore tipologia di correzione che si ottiene attraverso il EEJ e KKJ del movimento e che viene
rappresentata tramite le speedline, che svolgono la funzione sia di supporto sia di resistenza a seconda che il trend
principale sia ascendente o discendente. =er costruire una speedline sufficiente tracciare una linea verticale dal
massimo2minimo del movimento preso in considerazione fino alla base costituita dal minimo2massimo dello stesso
movimento e dividere successivamente in E parti (C2E, ?2E) il segmento ottenuto.
.e speedline si costruiscono unendo il minimo2massimo dell'intervallo con i due punti del segmento verticale cos8
ottenuti e rappresentano i livelli di target della correzione di tutto il movimento principale (figura). )l ruolo pi(
importante, tuttavia, in ambito di ritracciamenti viene sicuramente svolto dai numeri di *i#onacci, che vengono fra
l'altro utilizzati nell'ambito dell'analisi tecnica per calcolare sia le percentuali di correzione di un determinato
movimento di mercato le proiezioni di prezzo.
)l grafico illustra come si costruisce una speedline, che pu% svolgere la funzione di supporto o resistenza (a seconda
che il trend principale sia al rialzo o al ribasso). =er lLesemplificazione, si utilizzato il titolo del Credito )taliano.
9n pattern grafico altro non che una configurazione formata da una serie di #arre o di candele che ac,uisiscono
un particolare significato tecnico a seconda della posizione assunta.
)niziamo dal cosiddetto reversal da, si verifica sempre alla fine di un movimento, rialzista o ribassista, ,uando i
prezzi fanno segnare un nuovo massimo2minimo prima di andare a chiudere la giornata a un livello
inferiore2superiore rispetto alla chiusura del giorno precedente.
)l reversal daM assume un significato importante sia ,uando accompagnato da un incremento dei volumi, sia
,uando, oltre a chiudere la giornata sotto il livello di chiusura del giorno precedente (nel caso di un precedente
rialzo), il mercato riesce a chiudere sotto ai minimi del giorno precedente, dando origine al cosiddetto outside da,
(*igura).
.e barre e le candele ac,uisiscono un particolare significato a seconda del loro posizionamento. )l grafico, che
riporta lLandamento del titolo del Credito )taliano, mostra il cosiddetto reversal daM.
9n caso particolare del reversal daM il cosiddetto to da, reversal in tale situazione, dopo una chiusura di
giornata in prossimit dei massimi, si assiste a una giornata in cui l'escursione dei prezzi risulta simile a ,uella del
giorno precedente, ma la chiusura avviene in prossimit del minimo.
*ta all'analista tecnico riuscire a interpretare al meglio l'importanza del segnale fornito dal mercato (ad esempio,
,uando il reversal daM si manifesta in prossimit di resistenze o supporti chiave o in presenza di particolari
condizioni sugli indicatori, la sua valenza previsionale ne risulta accresciuta).
!sservando un grafico pu% capitare spesso di trovare zone 1vuote1, ovvero aree in cui il valore mobiliare non ha
fatto registrare scambi, tali zone vengono dette gap e rivestono un ruolo particolare nell'interpretazione del grafico.
=ossiamo classificare i gap secondo ,uattro tipologie common gap, breaNa6aM gap, runa6aM gap ed e<haustion
gap.
)l common gap sicuramente ,uello di minor rilievo0 si verifica di solito durante fasi di 1stanca1 del mercato in
corrispondenza di bassi volumi e per tale motivo viene spesso ignorato dal trader.
)l #rea/aa, gap si forma all'inizio di un movimento di mercato rilevante, ,uando i prezzi riescono a superare un
importante livello (supporto, resistenza ecc.) aumentando o diminuendo improvvisamente di valore (lasciandosi cos8
alle spalle un 1vuoto1). Questo tipo di gap di solito accompagnato da un incremento nei volumi degli scambi,
incremento che ne conferma la validit o meno.
)l runaa, gap si verifica di solito intorno alla met del movimento e rappresenta un ulteriore segnale di
forza2debolezza (dipende dalla direzione del trend) del mercato.
.'e+%austion gap si verifica alla fine del movimento. Apparentemente simile ai due precedenti, ma di solito
nell'arco di un paio di giorni i prezzi tornano a chiuderlo oltrepassandolo, fornendo cos8 un forte segnale
sull'imminente fine del movimento in corso.
*pesso alla fine di un movimento, dopo l'e<haustion gap, i prezzi rallentano la propria corsa, mantenendosi
all'interno di un intervallo ristretto, prima di ripartire nella direzione opposta con un breaNa6aM gap. 'ale
configurazione prende il nome di island reversal proprio perch3 genera una semi specie di isola circondata dai due
gap e assume un particolare significato negativo2positivo a seconda che si trovi alla fine di un trend
rialzista2ribassista (figura).
Ili andamenti dellLindice tedesco 5a< (nel primo grafico) e del titolo *eat (nel secondo) vengono utilizzati per
esemplificare i gap, ovvero le zone vuote in cui il valore mobiliare, per svariati motivi, non ha fatto registrare
scambi.
*i pu% ,uindi affermare che i gap rappresentano sicuramente importanti livelli di supporto2resistenza per il mercato.
)noltre, corretto dire che spesso (nonostante la teoria affermi che ci% non sia vero a priori) i gap vengono ricoperti
dai prezzi dopo intervalli di tempo variabili, fornendo cos8 un ulteriore segnale all'analista tecnico su cui individuare
l'eventuale evoluzione futura del mercato.
'esta spalle, doppi e tripli massimi o minimi, rounding top2bottom (figura) sono i modelli di inversione grafica pi(
importanti nell'ambito dell'analisi tecnica. .a caratteristica che hanno in comune ,uella di trovarsi sempre al
termine di un movimento, rialzista o ribassista e ,uindi la loro formazione viene, di solito, anticipata dalla rottura di
un'importante trend line o di un importante supporto2resistenza orizzontale. (figura).
)l grafico illustra i principali pattern di inversione di tendenza da analizzare per stabilire ,uale posizione prendere sul
mercato.
Quello che potrebbe sembrare un testa spalle ribassista, in realt fa solo parte di una congestione. Non c' infatti un
precedente trend rialzista da invertire. =erch ci sia un'inversione di tendenza deve esserci prima una tendenza ben
definita.
9n altro aspetto di rilievo rappresentato dai volumi, che in un mercato regolamentato devono confermare la
validit della configurazione (soprattutto a fronte di un trend rialzista), aumentando sensibilmente nel momento in
cui i prezzi forzano tali livelli.
9ltima caratteristica di rilievo riguarda le differenze grafiche tra un'inversione rialzista e una ribassista di solito, una
configurazione ribassista impiega meno tempo di una rialzista per essere portata a termine e presenta una volatilit
dei prezzi superiore.
)l testa spalle costituito da tre massimi2minimi relativi, posizionati al termine di un movimento al rialzo2ribasso,
dei ,uali ,uello centrale (posizionato pi( in alto2basso rispetto agli altri due) rappresenta la testa della
configurazione, mentre gli altri due fungono da spalle.
.a trendline che unisce i due minimi alla base della testa, prende il nome di nec/line (linea del collo) ed la linea
che, in caso di superamento, fornisce il primo segnale di completamento della configurazione. 5i solito, infatti,
successivamente alla rottura della necNline (accompagnata da forti volumi), il mercato torna a testare dal basso2alto
tale livello (con volumi limitati) prima di riprendere la corsa nella direzione della rottura0 tale movimento prende il
nome di return move, cio movimento di ritorno e rappresenta un'importante conferma per il testa spalle. $el caso
in cui, invece, il return move riuscisse a superare la necNline si avrebbe un segnale di negazione della configurazione
e il testa spalle perderebbe la propria validit (figura).
Come deve comportarsi un trader ,uando si trova di fronte a un testa spalle" .a teoria insegna che il comportamento
pi( sicuro e ,uindi meno rischioso di aprire la posizione di vendita2ac,uisto nel momento in cui, successivamente
al verificarsi del return move, i prezzi superano il minimo2massimo fatto registrare dopo la rottura della necNline. )l
trader che pi( ama il rischio, invece, pu% stabilire di operare alla diretta rottura della necNline, scommettendo cos8 su
una forte accelerazione dei prezzi prima che si possa verificare il return move, oppure al suo termine, ovvero in
prossimit della necNline (figura).
)l grafico illustra il testa spalle, uno dei princpali pattern di incersione di tendenza. .'esempio si riferisce all'indice
della borsa francese CACBA.
)l grafico illustra come si deve muovere l'investitore, a seconda della propria propensione al rischio, di fronte a un
testa spalle.
) doppi2tripli massimi o minimi sono importanti configurazioni di inversione che possono essere riscontrate al
termine di un trend rialzista o ribassista (figura).
)l grafico illustra chiaramente le dfferenza fra testa spalle e doppio2triplo massimo minino.
)l triplo massimo0minimo molto simile a un testa spalle, l'unica differenza di rilievo rappresentata dal fatto che,
in ,uesto caso, i tre massimi sono tutti posizionati sullo stesso livello, mentre la base della configurazione (la
necNline nel testa spalle) rappresentata dalla trend line che unisce i due minimi2massimi successivi compresi tra i
suddetti massimi2minimi.
)l segnale di conferma del triplo massimo2minimo si ha alla rottura della base (che dovrebbe essere accompagnata da
volumi in aumento) e dal successivo return move verso tale livello, con volumi pi( bassi. Come per il testa spalle,
anche per il triplo massimo2minimo la negazione del pattern si ha nel caso di prezzi nuovamente superiori2inferiori
alla base.
)l doppio massimo0minimo presenta le stesse caratteristiche di ,uello triplo con l'unica differenza sostanziale data
dal numero dei massimi2minimi che costituiscono il pattern due invece di tre.
)l pattern rounding top0#ottom molto meno fre,uente rispetto al testa spalle e ai doppi2tripli minimi e massimi e
d luogo a un'inversione di tendenza che impiega molto pi( tempo a realizzarsi (figura).
+eno fre,uente degli altri pattern, il rounding top2bottom d luogo ad un'inversione di tendenza pi( lenta a
realizzarsi.
*econdo la teoria, nel caso di un rounding top, il rallentamento del trend dovrebbe essere accompagnato da una
diminuzione nei volumi, che dovrebbero tornare a salire mano a mano che i prezzi, una volta raggiunto il massimo,
iniziano a decrescere. =i( lungo il periodo di tempo impiegato dalle ,uotazioni a invertire la tendenza tanto
maggiore risulter il movimento dei prezzi nella direzione opposta al trend iniziale. )n un rounding #ottom il
rallentamento della discesa dei prezzi dovr essere accompagnato da una diminuzione dei volumi.
.o stop loss (1bloccare la perdita1). un concetto di estrema importanza ogni ,ual volta si assume una posizione di
ac,uisto o di vendita sul mercato0 infatti, rappresenta la massima perdita che si disposti a sopportare a fronte del
guadagno teorico ipotizzato. Ci% significa che ,uando si decide di aprire una posizione, bisogna avere ben chiaro sia
l'obiettivo di mercato da raggiungere sia il livello oltre il ,uale chiudere la propria posizione. anche se si in perdita
per evitare di subire una perdita ancor pi( pesante.
.o stop loss deve ,uindi essere posizionato poco oltre importanti livelli di supporto o resistenza e non deve essere
posto troppo lontano dal livello di apertura per evitare di assumere posizioni troppo rischiose, cio posizioni che a
fronte di un ipotetico guadagno di C implichino un rischio di simile entit. Come insegna la teoria, il rapporto
ottimale tra guadagno e perdita teorici per ciascuna operazione di compravendita mobiliare dovrebbe essere di C a E,
ovvero rischio una unit per guadagnarne tre.
) triangoli rappresentano la categoria pi( ampia dei modelli di continuazione grafica e vengono suddivisi in
simmetrici, ascendenti e discendenti.
!gni triangolo caratterizzato da un apice, una base e un numero di segmenti ascendenti e discendenti che lo
compongono. .'apice il punto di incontro delle trend line che uniscono i massimi e i minimi successivi che vanno
a formare il triangolo0 la base rappresentata dal segmento verticale che unisce l'origine della configurazione con la
trend line opposta e ne indica l'ampiezza.
)l triangolo simmetrico caratterizzato da un insieme di massimi decrescenti e minimi crescenti, proporzionali
(figura), mentre il triangolo ascendente (figura) e ,uello discendente (figura) sono delimitati rispettivamente da
una trend line inferiore2superiore crescente2decrescente e dalla trend line opposta che si posiziona orizzontalmente
sul grafico.
'utti i triangoli sono caratterizzati da una base (,ui rappresentata da A#) che rappresenta l'ampiezza della figura.
)l triangolo ascendente delimitato da una trend line superiore crescente e dalla trend line opposta che si posiziona
orizzontalmente sul grafico.
)l triangolo discendente delimitato da una trend line inferiore decrescente e dalla trend line opposta che si
posiziona orizzontalmente sul grafico.
.e configurazioni triangolari vengono utilizzate prevalentemente per il calcolo degli o#iettivi di prezzo, proiettando
l'ampiezza del triangolo (base) dal punto in cui la configurazione triangolare viene nuovamente superata dai prezzi
(figura). =er i triangoli simmetrici esiste un'ulteriore possibilit per il computo degli obiettivi di prezzo tracciare
dalla parte della rottura della configurazione triangolare una retta parallela a una delle due trend line, che abbia
origine dalla base del triangolo (figura). .a retta cos8 ottenuta rappresenta l'obiettivo dinamico (cio che varia al
passare del tempo) di prezzo della configurazione.
.e configurazioni triangolari vengono utilizzate prevalentemente per il calcolo degli obiettivi di prezzo.
) rettangoli (figura) sono delimitati da un intervallo di prezzi caratterizzato da una serie di massimi e minimi
successivi fatti registrare approssimativamente sugli stessi livelli, e ,uindi individuano una fase di mercato
caratterizzata da una direzionalit laterale. .'o#iettivo di prezzo viene individuato proiettando l'ampiezza
dell'intervallo (distanza tra le due rette parallele) da uno degli estremi del range nel momento in cui ,uesto viene
forzato dai prezzi.
) rettangoli presentano una direzionalit trasversale, mentre le bandiere sono caratterizzate da un movimento dei
prezzi contenuto all'interno di due rette parallele, nella direzione opposta a ,uella del trend principale.
.e #andiere (flag) (figura) sono caratterizzate da un movimento dei prezzi contenuto all'interno di due rette
parallele, nella direzione opposta a ,uella del trend principale. Come nel caso dei rettangoli, l'o#iettivo di prezzo
viene calcolato proiettando l'ampiezza della configurazione (distanza verticale tra le due rette parallele) dal punto in
cui i prezzi oltrepassano una delle due parallele.
I cunei (edge) (figura) apparentemente assomigliano a dei triangoli simmetrici, ma se ne distinguono per la
particolare pendenza che assumono e che risulta contraria a ,uella del trend principale, come nel caso delle bandiere.
'alvolta possono essere riscontrati anche al termine di un movimento crescente o decrescente e anticipare, ,uindi,
un'inversione di tendenza. )n tale contesto, tuttavia, il cuneo presenta una particolarit molto importante la sua
pendenza appare orientata nella stessa direzione del trend principale e non in ,uella opposta, 1avvertendo1 cos8
l'analista di una probabile e imminente inversione di tendenza del mercato.
) cunei sono apparentemente simili a dei triangoli simmetrici, ma se ne distinguono per la particolare pendenza.
I testa spalle di continuazione (figura) presentano caratteristiche opposte a ,uelli di inversione, ovvero durante un
trend rialzista2ribassista sono caratterizzati da due spalle orientate contro la tendenza principale tra le ,uali si
inserisce il picco pi( basso2alto della testa. .a conferma della configurazione viene fornita dal superamento della
necN line che in ,uesta circostanza rappresentata dalla retta che unisce i due massimi2minimi da cui ha origine la
testa del pattern. .'o#iettivo di prezzo viene cos8 calcolato proiettando la distanza esistente tra la testa e la necN line
dal punto in cui i prezzi la superano.
) testa spalle di continuazione sono caratterizzati da due spalle orientate contro la tendenza principale tra le ,uali si
inserisce il picco pi( basso2alto della testa, a seconda che il trend sia rialzista o ribassista.
.e medie mobili sono uno strumento utilizzato nel campo dell'analisi tecnica come approssimazione del trend di
mercato (figura). *i presentano graficamente come una linea continua, 1smussata1 rispetto a ,uella dell'andamento
dei prezzi (figura) e ,uindi di pi( facile lettura perch3 eliminano la rappresentazione di movimenti di breve che
potrebbero essere fuorvianti0 vengono prevalentemente utilizzate per fornire conferme dell'avvenuto inizio2fine di un
trend di mercato.
.a media mobile come approssimazione del trend in blu la trend line, in rosso la media.
rosso media mobile standard a ?A sedute verde media mobile standard a BA sedute
.'utilizzo di una media mobile permette di presentare una sintesi (una media, appunto) della realt relativa a uno
strumento finanziario (es. un titolo), dove gli eccessi vengono riassorbiti dal comportamento tipico dello
strumento.9n grafico molto dettagliato (es. un grafico orario) fornir molte indicazioni, ma con la sua ricchezza di
dettagli rischia di distogliere l'attenzione dalla visione generale. *e per operare bene necessario avere a
disposizione tutte le informazioni possibili (es. il grafico orario), ci vuole anche uno strumento che permetta di
estrarre velocemente (la velocit essenziale se si vuole essere efficaci sul mercato) le informazioni pi( rilevanti (es.
la media mobile).
9n grafico su scala temporale breve accompagnato da una media mobile offre il meglio dei due mondi, fornendo
contemporaneamente dettaglio e sintesi.
.avorando sullo stesso orizzonte temporale (es. grafico giornaliero) possibile variare il dettaglio di informazioni
rappresentate dalla media variando il numero di osservazioni incluse nel calcolo, ovvero la velocit1. =i( la media
1veloce1, cio per il suo calcolo vengono utilizzate relativamente poche osservazioni, pi( il suo andamento sar
simile a ,uello dei prezzi stessi0 pi( la media 1lenta1, cio per il suo calcolo vengono utilizzate relativamente molte
osservazioni, pi( l'andamento della media si discoster da ,uello dei prezzi, livellando le oscillazioni di breve
termine.
-sistono tre differenti tipologie di media mobile semplice, linearmente ponderata ed esponenziale (figura). .e tre
categorie si differenziano per la formula matematica con cui la media viene calcolata.
.a media semplice il risultato della media aritmetica delle n osservazioni incluse nel calcolo (media a CA giorni,
nel calcolo entrano solo le ultime CA osservazioni)0 la media linearmente ponderata si ottiene moltiplicando ogni
osservazione per il numero intero corrispondente (nel caso di CA osservazioni, per esempio, la prima verr
moltiplicata per C, la seconda per ? e cos8 via fino alla decima che verr moltiplicata per CA) dividendo
successivamente il risultato ottenuto per la somma dei pesi0 la media esponenziale calcolata assegnando un peso
crescente alle osservazioni mano a mano pi( vicine nel tempo0 in ,uesto caso, tuttavia, il peso viene stimato sulle
base di tutte le osservazioni disponibili per la serie storica di riferimento.
'ra le tre categorie appena citate, da un punto di vista formale la media mobile semplice ,uella che si presta a
maggiori critiche poich3 tiene conto alla stessa maniera delle ultime n osservazioni, mentre ,uella esponenziale
sicuramente la pi( completa e allo stesso tempo complessa poich3, oltre a inglobare le principali caratteristiche delle
altre due, tiene conto di tutta la serie storica dei dati a disposizione nell'assegnare i pesi alle varie osservazioni (ci%
non implica che debba essere a priori ,uella maggiormente utilizzata).
.'utilizzo di un tipo di media da un punto di vista grafico piuttosto che di un altro dipende da scelte soggettive.
5iverso il discorso ,uando le medie entrano a fare parte di un sistema di trading automatico.
)n rosso segnata le media mobile semplice, in blu ,uella esponenziale, in verde ,uella ponderata. *ono tutte medie
mobili a BA giorni. 5a un punto di vista grafico, la differenza tra i vari tipi di media ridotta, ,uindi la scelta
dipende dalle preferenze soggettive. 5iverso il caso di utilizzo di medie in sistemi di trading, dove i segnali
possono cambiare in modo significativo a seconda del tipo di media utilizzato.
Caratteristica peculiare delle medie mobili, ,uella di appartenere alla categoria degli indicatori tecnici cosiddetti
1trend follo6ing1 (che seguono il trend), ovvero che non anticipano l'evoluzione dei prezzi, ma ne forniscono
conferme una volta che gli eventi si sono verificati. 'uttavia, anche se la media in s3 non esprime una previsione
(essendo calcolata su dati passati), una volta che si familiarizzato con lo strumento possibile anticipare alcuni
comportamenti del mercato per esempio, se in passato un titolo non si allontanato dalla media pi( di una certa
percentuale, si pu% immaginare che in presenza delle stesse condizioni il comportamento del titolo sar simile a
,uello tenuto in precedenza (figura).
)l mercato ha una memoria se i prezzi in passato, una volta allotanatisi dalla media di una certa distanza, hanno
reagito bruscamente, anche in futuro in condizioni analoghe potrebbero aver un comportamento analogo. .o studio
delle situazioni di eccesso fornisce ,uindi interessanti indicazioni previsionali.
)l nome media mobile deriva dalla metodologia utilizzata per il calcolo. )n pratica, la media mobile di n eventi viene
calcolata elaborando la media delle n osservazioni a disposizione0 al trascorrere del tempo e ,uindi all'aumentare
delle osservazioni, la stessa media viene rielaborata aggiungendo alla serie originaria l'ultima osservazione
disponibile e togliendo la prima. *i ottiene cos8 un valore che viene aggiornato al variare del tempo e delle
osservazioni. )l risultato viene visualizzato sul grafico insieme all'andamento dei prezzi.
'rattandosi della media aritmetica di un insieme di osservazioni successive ed essendo ,uindi in 1ritardo1 rispetto
all'andamento dei prezzi, necessario chiedersi come posizionare il risultato (il valore della media rispetto ai
prezzi) in corrispondenza del valore centrale della serie su cui viene calcolato (,uindi in avanti di tanti periodi
,uanti sono ,uelli inclusi nel calcolo diviso due, valore ,uest'ultimo chiamato di 1shift1) o sull'ultimo prezzo a
disposizione" .a teoria insegna che ,uest'ultima soluzione risulta essere la pi( pratica (anche se errata dal punto di
vista statistico)0 la media viene ,uindi posizionata in corrispondenza dell'ultimo prezzo della serie su cui viene
calcolata, prezzo che a sua volta corrisponde a una chiusura di mercato, sia essa oraria, giornaliera, settimanale...
(figura)
)n blu segnata la media a BA giorni tracciata senza 1shift1, secondo l'analisi tecnica in corrispondenza dell'ultimo
prezzo. )n rosso, la media a BA giorni tracciata con uno 1shift1 secondo criteri statistici (ma meno significativa come
indicatore di tendenza per la sua distanza dai prezzi).
.e medie mobili possono essere utilizzate singolarmente o in combinazione, cio sfruttando il confronto di pi(
medie calcolate su basi temporali diverse.
$el caso della media mobile singola, le indicazioni operative vengono generate dall'incrocio tra la media e
l'andamento dei prezzi. *ta all'analista tecnico saper individuare la media mobile ottimale, cio ,uella che non sia n&
troppo veloce n& troppo lenta. 9n metodo empirico per farlo consiste nell'individuare nella storia passata del titolo
un trend e la successiva inversione (per esempio, trend ribassista e inversione rialzista) la media da utilizzare
,uella sulla ,uale si appoggia la prima correzione successiva all'inversione. (figura).
.'utilizzo della combinazione di pi( medie trae i propri spunti operativi dall'incrocio delle medie stesse in base alla
loro velocit. .'incrocio fra due medie genera dei segnali operativi di ac,uisto o di vendita a seconda che la media
lenta intersechi al rialzo2ribasso ,uella pi( veloce, oppure ,uando il mercato fa segnare una chiusura temporale (ora,
giorno, settimana...) superiore o inferiore a entrambe le medie. Analogamente, nel caso in cui le medie siano tre, il
segnale operativo di ac,uisto2vendita viene generato nel momento in cui la media pi( lenta supera dal basso2alto
verso l'alto2basso le altre due e anche ,uella intermedia supera dal basso2alto verso l'alto2basso ,uella pi( lenta (in
,uesto caso ci sar una fase in cui la media che deve dare il segnale ha intersecato la seconda ma non ancora la terza,
,uindi nella se,uenza dei segnali si introduce anche la condizione di neutralit, oltre che di ac,uisto e vendita).
.a fase pi( delicata nell'utilizzo dell'incrocio tra due o pi( medie mobili al fine di ottenere dei segnali operativi
sicuramente rappresentata dalla scelta dei periodi temporali a cui devono fare riferimento le medie stesse oltre alla
tipologia (semplici, ponderate, esponenziali) ritenuta pi( idonea a seconda del mercato di riferimento. 'ale compito
spetta all'analista tecnico che, in base alla propria esperienza, seleziona le combinazioni migliori. 'ra i metodi di
selezione pi( utilizzati vi ,uello che prende spunto dalla serie di *i#onacci che ricorre a medie mobili con
impostazioni temporali ottenute dai numeri originati dalla serie.
.a media da utilizzare per evere un riferimento grafico affidabile in termini di supporto e resistenza ,uella sulla
,uale si appoggia il minino della prima correzione successiva ad una inversione di tendenza di un movimento
significativo per l'orizzonte temporale considerato.
$ell'utilizzo delle medie mobili a conferma o meno dell'avvenuto inizio2fine di una tendenza di mercato, vengono
seguiti due approcci diversi e in un certo senso complementari. )l primo osserva la posizione della media (o delle
medie) relativamente ai prezzi. *e i prezzi sono al di sopra (la media supporta ,uindi i prezzi), siamo in un trend al
rialzo0 se i prezzi sono al di sotto (la media offre resistenza ai prezzi), siamo in un trend al ribasso. .'utilizzo di due
o pi( medie rende ,uesto approccio maggiormente adatto alla descrizione della condizione del trend (rialzista,
ribassista o neutrale2non determinato) fino a che i prezzi si mantengono al di sopra di entrambe le medie (o di tutte
le medie utilizzate) il trend al ribasso0 ,uando i prezzi sono nello spazio compreso tra le medie (l'ampiezza dello
spazio dipende dalla differenza di velocit) il trend neutrale0 se le medie sono al di sopra dei prezzi, il trend al
ribasso (figura).
.e medie rappresentano delle conferme degli eventi che si sono verificati. .a media rossa identifica il trend di medio
trermine, (@A giorni), ,uella blu il trend a lungo termine (CAA giorni).
Quando i prezzi sono al di sopra di entrambe le medie, il trend al rialzo0 ,uando i prezzi sono all'interno delle
medie, il trend neutrale0 ,uando i prezzi sono al di sotto di entrambe le medie, il trend al ribasso.
Questo secondo approccio si disinteressa della posizione dei prezzi in relazione alla media e guarda la relazione
esistente tra la media lenta e ,uella veloce (nel caso di due medie). Quando la media veloce al di sopra di ,uella
lenta, il trend viene definito al rialzo0 viceversa, ,uando la media veloce al di sotto della media lenta. )l punto in
cui le medie si incontrano il punto di 1incrocio1, dove per convenzione si fa cadere l'inversione di tendenza. *i
individueranno anche degli spazi dove il trend indeterminato, ovvero dove la media veloce ha incrociato la
seconda pi( veloce ma non ancora la terza, pi( lenta. (figura)
.o stesso approccio si pu% utilizzare con una media singola in ,uel caso le indicazioni di cambiamento della
tendenza vengono generate dall'incrocio tra la media e l'andamento dei prezzi (che poi altro non sono che la media a
un periodo).
.'incrocio della media veloce (blu H C@) con la media lenta (rosso H EA) fornisce segnali di ac,uisto (freccia verde) e
di vendita (freccia rossa). Quando la media blu si porta sopra la media rossa, il trend al rialzo e la posizione
suggerita di ac,uisto. 7iceversa ,uando la media blu si porta sotto la media rossa.
Al fine di evitare il pi( possibile i falsi segnali che possono essere generati dall'incrocio della media con i prezzi,
l'analista tecnico utilizza dei filtri che possono essere sia temporali sia numerici. -cco i pi( comuni
Attendere che il superamento del mercato da parte della media sia confermato almeno in chiusura di
un'unit temporale di riferimento (ora, giorno, settimana...)
Attendere che la media superi i prezzi di un valore percentuale precedentemente determinato (figura)
9n forte trend ribassista o rialzista si evidenzia solo ,uando i prezzi si scostano dlla media (,ui in rosso, ,uella a BA
giorni) pi( una percentuale decisa a priori (,ui in blu, G2/C?,@J) calcolata osservando il comportamento passato. )n
caso contrario, l'avvicinarsi delle 1bande1 fornisce un'opportunit d'ingresso contro tendenza.
Attendere la rottura di un importante livello di supporto2resistenza che confermi il segnale inviato dalla
media
Attendere una chiusura dei prezzi superiore2inferiore a ,uella di una linea tracciata parallelamente sopra e
sotto la media a una determinata percentuale di distanza (banda di volatilit)
$el caso di combinazioni di pi( medie, prima di seguire il segnale, attendere non solo che la media veloce
intersechi ,uella lenta, ma che superi anche il filtro percentuale applicato su ,uest'ultima (figura).
'ramite l'applicazione di un filtro possibile limitare il numero di segnali. Ad esempio, un filtro del EJ sulla media
lenta (rossa) permette di operare solo ,uando la media velocenon solo supera la media lenta ma anche il filtro ad
essa applicato. )n rosso le frecce che indicano la vendita, in verde l'ac,uisto.
.e medie mo#ili sono per loro natura strumenti adatti a seguire l'andamento del trend e a descrivere la tendenza per
la ,uale sono calcolate, eliminando l'eccesso di dettagli che potrebbero distrarre l'osservatore nella lettura del ,uadro
di insieme. Anche se l'analisi del comportamento passato di indicatori come le medie mobili pu% fungere da base per
previsioni (ad esempio, ,uando la distanza tra due medie mobili si approssima ai valori massimi raggiunti in passato
lecito attendersi una reazione del mercato a ,uesta situazione di eccesso), ,uesti strumenti sono essenzialmente
utilizzati per avere conferme di un avvenuto mutamento di trend, non per anticiparlo.
Come strumenti previsionali, possono invece essere utilizzati con successo gli oscillatori visto che permettono di
riconoscere una perdita di forza del trend prima che ,uesta sia evidente sul grafico.
9n'altra differenza fra i due strumenti rappresentata dal fatto che medie mobili sono lo strumento pi( adatto da
utilizzare in fase di mercato direzionata, cio ,uando la tendenza sottostante evidente, mentre gli oscillatori sono
estremamente utili in ,uelle fasi dove il mercato oscilla lateralmente. )l valore degli oscillatori non ovviamente
limitato all'utilizzo in ,ueste particolari fasi, dove tuttavia si dimostrano di facile utilizzo e intuitivi.
5a dove deriva il 1potere1 previsionale degli oscillatori" .e formule utilizzate nel calcolo degli oscillatori, per
,uanto complesse, cercano di sintetizzare fenomeni verificabili anche ,ualitativamente (,uindi a occhio nudo) sul
grafico. =er comprendere bene ,uesti concetti, analizzeremo un trend al rialzo (ma le stesse cose sono valide anche
per uno al ribasso) e un grafico su scala giornaliera (ma le stesse cose sono valide per ,ualsiasi grafico, da ,uello
mensile a ,uello che copre @ minuti).
C) )n fase di forte tendenza (al rialzo), la chiusura (giornaliera) dell'ultima seduta posta al di sopra della chiusura
della seduta precedente (rapporto tra chiusure consecutive). (figura)
?) )n fase di forte tendenza, la chiusura della seduta prossima ai massimi della seduta stessa (rapporto tra chiusura
e intervallo minimo/massimo). (figura)
E) ) massimi della seduta sono superiori ai massimi della seduta precedente, cos8 come i minimi (rapporto tra
massimi consecutivi). (figura)
*e accettiamo, per averlo sperimentato empiricamente, che ,uesti tre comportamenti sono tipici di una tendenza al
rialzo, possiamo affermare che fino a che ,ueste tre condizioni sono presenti il trend si mantiene al rialzo. Quando
iniziano a venire meno, potrebbe essere prossima un'inversione di tendenza.
5al momento che i mercati non si muovono mai in linea retta, ma procedono (al rialzo come al ribasso) attraverso
una serie di impulsi e relative correzioni, anche il trend pi( forte e motivato sar caratterizzato da fasi in cui
l'impulso (ad esempio rialzista) viene temporaneamente meno per essere sostituito da una fase di ritracciamento
(che pu% successivamente anche trasformarsi in inversione). )l ruolo degli oscillatori proprio ,uello di riconoscere
,uesta 1stanchezza1 del trend dominante prima che ve ne siano chiare indicazioni sul grafico.
$on bisogna tuttavia dimenticare che ,uesti strumenti sono dei complementi che l'analista utilizza per essere pi(
efficace nell'analisi del grafico, ma che non possono sostituire l'analisi del grafico stesso. Quindi, anche se gli
oscillatori possono aiutare a 1prevedere1 il futuro, sempre buona norma attendere segnali di conferma provenienti
dal grafico, come la rottura di supporti e resistenze o trend line e il superamento di precedenti massimi o minimi
significativi.
)n fase di forte tendenza al rialzo la chiusura giornaliera dell'ultima seduta posta al di sopra della chiusura della
seduta precedente.
)n fase di forte tendenza al rialzo la chiusura della seduta prossima ai massimi della seduta stessa.
)n fase di forte tendenza al rialzo i massimi della seduta sono superiori ai massimi della seduta precedente.
Ili indicatori, seppure semplici da un punto di vista del calcolo, si prestano ad essere utilizzati in moltissimi modi
diversi, tutti ugualmente validi a seconda delle diverse fasi di mercato. )l risultato di ,uesta molteplicit di regole di
utilizzo che non ci sono regole, e che ,uindi ognuno deve cercare, con la pratica e l'esperienza, di scegliere la
strada pi( adatta alle proprie esigenze e caratteristiche.
)l motivo per cui gli oscillatori sono nati sicuramente ,uello di individuare un indicatore che in modo automatico
(,uindi applicando una regola) fornisse segnali (per ,uanto possibile anticipati e corretti) relativi alle variazioni di
tendenza che permettessero al suo 1creatore1 di prendere posizione sul mercato (guadagnando) senza fare troppi
sforzi nell'analisi del trend. =urtroppo un indicatore con ,ueste caratteristiche non esiste, o per lo meno il suo
scopritore non lo ha ancora reso noto. )l paradosso che si viene a creare che proprio gli strumenti ideati allo scopo
di facilitare una lettura 1automatica1 del mercato non fanno altro che aggiungere una miriade di nuovi possibili
ingredienti da utilizzare nella creazione di analisi e strategie operative. Quindi, lo studio di ,uesti strumenti non
facile e non risolutivo. 'uttavia, una volta adottato l'indicatore che meglio risponde alle proprie esigenze e dopo
aver imparato a usarlo nelle diverse condizioni di mercato, si avr un utile complemento agli altri strumenti di
analisi tradizionale.
.a regola generale per l'utilizzo comun,ue la seguente ,uando l'indicatore raggiunge un valore estremo (rispetto
alla sua storia precedente) il mercato potrebbe essere prossimo a un punto di svolta.
Quando l'indicatore raggiunge l'area dei massimi il mercato si dice ipercomprato, ,uando l'indicatore raggiunge
l'area dei minimi il mercato si dice ipervenduto. )l raggiungimento delle aree estreme va tuttavia considerato come
l'inizio della fase 1a rischio1, non come il momento coincidente con l'inversione.
Anche in ,uesto caso, si applica uno dei postulati su cui si basa l'analisi tecnica 1trend is mM friend10 ,uindi, fino a
che non ci sono segnali contrari, l'operativit deve rimanere nel senso della tendenza. Al raggiungimento in un trend
al rialzo dell'area di ipercomprato vanno serrati maggiormente i controlli, ma non vanno assolutamente attivate
strategie di riduzione dell'esposizione o di vendita, cosa che sar invece opportuno fare alla comparsa dei primi
segnali di inversione sul grafico.
Questo indicatore viene normalmente scelto come punto di partenza nella trattazione degli oscillatori per l'estrema
semplicit della sua formula.
+omentum misura infatti la differenza tra le chiusure tra due momenti. )n pratica, il +omentum a CA giorni non
altro che la differenza tra l'ultima chiusura disponibile e la chiusura di CA giorni prima.
Come con le medie mo#ili, aumentando il numero di eventi inclusi nel calcolo, l'indicatore avr un andamento pi(
1smussato10 riducendo il numero di eventi, avr un andamento pi( erratico e simile a ,uello dei prezzi. )n altre
parole, modificando il numero di eventi inclusi nel calcolo si interviene sulla sensibilit dell'oscillatore ai movimenti
di prezzo (figura).
A seconda dell'orizzonte temporale prescelto per calcolare il valore dell'oscillatore +omentum si avr un andamento
pi( o meno smussato. ) valori ottenuti oscilleranno intorno alla linea di zero se l'ultima chiusura utilizzata nel
calcolo uguale a ,uella degli $ periodi utilizzati per il calcolo.
+omentum fornisce il tasso di crescita (e di diminuzione) del mercato relativamente al periodo incluso nel calcolo.
Quando l'indicatore sopra la linea di zero (oppure la linea CAA), il trend per il periodo incluso nel calcolo al
rialzo. *e l'indicatore aumenta significa che il trend 1accelera1, cio cresce pi( rapidamente0 se l'indicatore
diminuisce (sempre sopra la linea di zero), significa che il trend ancora positivo ma la sua velocit di crescita
diminuita (figura). Al passaggio dalla soglia di A (o CAA) l'indicatore segnala un'inversione di tendenza. =ensando al
modo in cui l'indicatore costruito facile rendersi conto che la sua curva sar sempre in anticipo rispetto a ,uella
dei prezzi +omentum inizia a livellarsi ,uando i prezzi stanno ancora salendo0 scende (nel caso di un trend al
rialzo) ,uando i prezzi salgono con minore vigore (figura).
5i conseguenza, il declino della linea di +omentum ,uando l'indicatore in territorio positivo (sopra allo zero)
indica solo una decelerazione del trend rialzista e non un'inversione, che invece corrisponde all'attraversamento
dall'alto verso il basso dello zero.
Quando il rialzo accelera, l'oscillatore +omentum crescente0 viceversa, ,uando il rialzo decelera. )n ,uesto
esempio, il passaggio della linea di zero significa che l'ultima chiusura disponibile inferiore in valore a ,uella
registrata CA sedute prima.
.a curva dell'oscillatore +omentum sempre in anticipo rispetto a ,uella dei prezzi
5a un punto di vista pratico si potrebbero ad esempio seguire gli incroci tra la linea di zero e l'indicatore per
ricavarne segnali operativi. .'incrocio dal basso verso l'alto della linea di zero fornirebbe un segnale di ac,uisto,
l'incrocio dall'alto verso il basso della linea di zero fornirebbe un segnale di vendita.
'uttavia, secondo il principio base dell'analisi tecnica, 1the trend is mM friend1, opportuno seguire con interventi
operativi solamente i segnali inviati nel senso della tendenza0 cio, di fronte a una tendenza di fondo rialzista solo i
segnali che implicano una conferma del rialzo, ovvero il passaggio della linea di zero dal basso verso l'alto (figura).
Con ,uesto approccio, oltre a evitare di incorrere in falsi segnali legati a fasi correttive e non a vere e proprie
inversioni di tendenza, possibile introdurre un metodo pi( sofisticato di gestione dell'investimento, ovvero il
mone, management.
5a un punto di vista pratico anche opportuno applicare dei 1filtri1 sui segnali generati dall'indicatore, come gi
fatto per le medie mo#ili, onde allontanare ulteriormente il rischio di incorrere in falsi segnali. )l filtro potrebbe
essere rappresentato da un set di linee orizzontali, e,uidistanti dalla linea di zero, che l'indicatore deve superare
perch3 il segnale di attraversamento della linea di zero si tramuti in un segnale operativo (figura).
9no dei problemi nell'utilizzo di +omentum l'assenza di un limite inferiore e superiore predefinito e ,uindi di un
punto di riferimento per capire se il mercato prossimo a una svolta. 9tilizzando ,uesto oscillatore, l'unico modo
per scoprire ,uali sono le zone estreme in corrispondenza delle ,uali possibile una svolta visualizzare tutta la
storia disponibile per lo strumento analizzato e tracciare due linee orizzontali in corrispondenza dei massimi e dei
minimi a demarcare le zone estreme. $on esiste nessuna garanzia, tuttavia, che i massimi o i minimi precedenti non
possano essere (anche largamente) superati, ,uindi i concetti di ipercomprato e ipervenduto sono difficilmente
applicabili.
4 possibile tuttavia 1normalizzare1 +omentum, cio fare in modo, tramite un procedimento matematico, che il suo
valore sia sempre compreso tra /C e GC (figura). )n ,uesto caso pi( appropriato parlare di oscillatore rispetto al
caso della linea di +omentum non normalizzata, in ,uanto il valore dell'indicatore effettivamente oscilla tra due
valori estremi costanti
4 opportuno seguire con interventi operativi solamente i segnali inviati nel senso della tendenza per non incorrere in
falsi segnali legati a fasi correttive e non a vere e proprie inversioni di tendenza.
Quando l'indicatore supera i filtri introdotti, il segnale di attraversamento della linea di zero si tramuta in un segnale
operativo.
Applicando delle formule matematiche possibile fare in modo che +omentum oscilli soltanto fra GC e /C.
*imile come indicazioni a 2omentum, l'oscillatore :!C (:ate of Change) viene calcolato come rapporto tra
l'ultima chiusura disponibile e la chiusura del giorno al ,uale fa riferimento l'intervallo scelto. )l :!C a CA giorni
sar ,uindi dato dal rapporto tra l'ultima chiusura e ,uella di CA giorni prima. )l risultato la percentuale di cui
variato il prezzo dello strumento analizzato nel periodo utilizzato per il calcolo. .a linea di CAA diviene cos8 la linea
di segnale, con le stesse funzioni della linea di zero per +omentum. A parit di eventi utilizzati per il calcolo,
+omentum e :oc forniscono le stesse indicazioni ed evidenziano il medesimo andamento (figura). )n ,uesto caso
pi( appropriato parlare di oscillatore rispetto al caso della linea di +omentum non normalizzata, in ,uanto il valore
dell'indicatore effettivamente oscilla tra due valori estremi costanti.
:oc (:ate of change) un oscillatore che viene calcolato come rapporto tra l'ultima chiusura disponibile e la
chiusura del giorno al ,uale fa riferimento l'intervallo scelto.
.':*), :elative strength inde<, forse l'oscillatore pi( conosciuto tra ,uelli comunemente usati in analisi tecnica.
5ue problemi rimasti irrisolti con gli indicatori di 2omentum sono alla base della ricerca che ha portato alla
creazione di ,uesto strumento da parte di O. Pelles Pilder ($e6 concepts in technical trading sMstems, CQDF).
)nfatti, se l'indicatore costruito come semplice differenza fra due prezzi (il +omentum, appunto), possibile che al
momento di scartare una seduta caratterizzata da una brusca variazione di prezzo (ad esempio ,uella di CB giorni
prima nel caso del +omentum a CB giorni) l'indicatore mostri una variazione significativa anche se in realt
nell'ultima rilevazione non vi sono cambiamenti di rilievo. )noltre, per facilitare il confronto tra strumenti diversi (ad
esempio, due azioni) necessario che l'indicatore si muova all'interno di una banda di ampiezza costante (ad
esempio da A a CAA o da /C a C). .':*) si propone come soluzione a ,uesti due problemi.
.'indice di forza relativa non mette a confronto la forza di due strumenti (due titoli) come il nome potrebbe fare
supporre (per forza relativa in analisi tecnica si intende comunemente un grafico ricavato dal rapporto tra due titoli o
un titolo e un indice), ma piuttosto la forza espressa dal titolo stesso, tanto che un nome pi( appropriato potrebbe
essere internal strength inde<.
.a formula relativa all'indicatore
:*)HCAA / (CAA2(CG:*))
5ove
:* H media di n giorni di chiusure al rialzo2media di n giorni di chiusure al ribasso
=er semplificare la comprensione della formula procediamo con un esempio. *upponiamo di voler calcolare l':*) a
CE giorni di un titolo. )l numeratore di :* sar dato dalla media a CE giorni della somma dei punti guadagnati nel
corso delle sedute al rialzo sul periodo di CE sedute (chiusura superiore all'apertura)0 il denominatore dalla media a
CE giorni della somma dei punti persi nel corso delle sedute al ribasso sul periodo di CE sedute (chiusura inferiore
all'apertura).
.'indicatore sfrutta nel calcolo il concetto che in un trend al rialzo fortemente direzionato mediamente le chiusure
tendono a essere posizionate al di sopra delle aperture (e in prossimit dei massimi) e che l'ampiezza del range
percorso durante la seduta tende a salire all'aumentare della forza sottostante il movimento (di ,ui il nome di indice
di forza relativa), mentre in un trend al ribasso le chiusure tendono a essere posizionate al di sotto delle aperture e
l'ampiezza del range percorso durante la seduta tende ad aumentare al crescere della forza sottostante il movimento.
*e su di un totale di CE sedute si sono verificate F chiusure al rialzo con una media di BA punti guadagnati, e @ sedute
al ribasso con una media di CA punti persi, il valore dell'indicatore sar
:*)HCAA/(CAA2(CGB))HCAA/?AHFA
.a 1velocit1 dell'indicatore, ovvero la sua capacit di seguire pi( o meno fedelmente le oscillazioni dei prezzi,
dipende (come per le medie mo#ili e il 2omentum) dal numero di eventi inclusi nel calcolo. Al crescere degli
eventi, la linea dell'indicatore assume un aspetto pi( 1smussato1 e le sue oscillazioni all'interno del range A/CAA si
fanno meno fre,uenti (figura).
.a scelta dei parametri da utilizzare dipende dall'utilizzo che si vuole fare dell'indicatore0 tuttavia buona norma
utilizzare parametri che permettano all'oscillatore di raggiungere valori prossimi ai massimi e ai minimi dello spazio
a disposizione che, per come calcolato l'indicatore, variano da A a CAA. 7alori dell'indicatore superiori a DA2FA
indicano una condizione di ipercomprato, valori dell'indicatore inferiori a ?A2EA indicano una condizione di
ipervenduto.
.e soglie di ipercomprato e ipervenduto sono una convenzione scelta dall'analista a priori a seconda dello strumento
analizzato. Ad esempio, l':*) a F sedute difficilmente raggiunge il valore di FA (ipercomprato) per un titolo prima di
avviare una correzione, mentre per un altro ,uesto valore viene raggiunto spesso, e magari anche superato prima che
si verifichi una correzione.
Quindi, mentre il fatto che l'oscillatore vari tra A e CAA indipendentemente dallo strumento analizzato permette di
confrontare strumenti diversi sulla stessa base, le soglie significative di ipercomprato e ipervenduto non sono
necessariamente uguali per tutti gli strumenti, ma dipendono dal comportamento passato del titolo. =er semplicit
vengono fissate intorno a EA e a DA, ma occorre fare molta attenzione nell'affidare il proprio giudizio su un titolo
solo al raggiungimento2superamento di ,uesti valori estremi.
9n altro modo per intervenire sulla sensibilit dell'indicatore variare il valore scelto per identificare le zone
estreme ma, ovviamente, fissare il valore di ipercomprato a DA piuttosto che a FA incide sulla tempistica con cui la
situazione estrema viene identificata.
)percomprato e ipervenduto identificano ,uindi una fase di mercato potenzialmente pericolosa per la tendenza in
atto. 'uttavia, sempre necessario ricordare che l'analisi degli indicatori non pu% prescindere dall'analisi del grafico
per avere segnali operativi affidabili. .a presenza dell'indicatore in una zona estrema (fascia di ipercomprato o
ipervenduto) indica una forza (o debolezza) anomala sottostante il trend, che tuttavia pu% proseguire anche per un
periodo di tempo lungo prima di essere ricondotta da una correzione su di un sentiero di crescita pi( consono alla
storia precedente del titolo (figura).
.a 1velocit1 dell'indicatore, ovvero la sua capacit di seguire pi( o meno fedelmente le oscillazioni dei prezzi,
dipende dal numero di eventi inclusi nel calcolo.
)percomprato e ipervenduto identificano ,uindi una fase di mercato potenzialmente pericolosa per la tendenza in
atto.+a ,uesto non significa che il cambiamento sia imminenti. $el caso specifico, per esempio, l'indicatore (:*) a
F sedute) rimasto in ipercomprato per un periodo relativamente lungo (ed il mercato cresciuto di @KAA punti
circa) prima che si registrassero i primi segnali di ripiegamento.
.a 1velocit1 dell'indicatore, ovvero la sua capacit di seguire pi( o meno fedelmente le oscillazioni dei prezzi,
dipende (come per le medie mo#ili e il 2omentum) dal numero di eventi inclusi nel calcolo. Al crescere degli
eventi, la linea dell'indicatore assume un aspetto pi( 1smussato1 e le sue oscillazioni all'interno del range A/CAA si
fanno meno fre,uenti (figura).
.a scelta dei parametri da utilizzare dipende dall'utilizzo che si vuole fare dell'indicatore0 tuttavia buona norma
utilizzare parametri che permettano all'oscillatore di raggiungere valori prossimi ai massimi e ai minimi dello spazio
a disposizione che, per come calcolato l'indicatore, variano da A a CAA. 7alori dell'indicatore superiori a DA2FA
indicano una condizione di ipercomprato, valori dell'indicatore inferiori a ?A2EA indicano una condizione di
ipervenduto.
.e soglie di ipercomprato e ipervenduto sono una convenzione scelta dall'analista a priori a seconda dello strumento
analizzato. Ad esempio, l':*) a F sedute difficilmente raggiunge il valore di FA (ipercomprato) per un titolo prima di
avviare una correzione, mentre per un altro ,uesto valore viene raggiunto spesso, e magari anche superato prima che
si verifichi una correzione.
Quindi, mentre il fatto che l'oscillatore vari tra A e CAA indipendentemente dallo strumento analizzato permette di
confrontare strumenti diversi sulla stessa base, le soglie significative di ipercomprato e ipervenduto non sono
necessariamente uguali per tutti gli strumenti, ma dipendono dal comportamento passato del titolo. =er semplicit
vengono fissate intorno a EA e a DA, ma occorre fare molta attenzione nell'affidare il proprio giudizio su un titolo
solo al raggiungimento2superamento di ,uesti valori estremi.
9n altro modo per intervenire sulla sensibilit dell'indicatore variare il valore scelto per identificare le zone
estreme ma, ovviamente, fissare il valore di ipercomprato a DA piuttosto che a FA incide sulla tempistica con cui la
situazione estrema viene identificata.
)percomprato e ipervenduto identificano ,uindi una fase di mercato potenzialmente pericolosa per la tendenza in
atto. 'uttavia, sempre necessario ricordare che l'analisi degli indicatori non pu% prescindere dall'analisi del grafico
per avere segnali operativi affidabili. .a presenza dell'indicatore in una zona estrema (fascia di ipercomprato o
ipervenduto) indica una forza (o debolezza) anomala sottostante il trend, che tuttavia pu% proseguire anche per un
periodo di tempo lungo prima di essere ricondotta da una correzione su di un sentiero di crescita pi( consono alla
storia precedente del titolo (figura).
.a 1velocit1 dell'indicatore, ovvero la sua capacit di seguire pi( o meno fedelmente le oscillazioni dei prezzi,
dipende dal numero di eventi inclusi nel calcolo.
)percomprato e ipervenduto identificano ,uindi una fase di mercato potenzialmente pericolosa per la tendenza in
atto.+a ,uesto non significa che il cambiamento sia imminenti. $el caso specifico, per esempio, l'indicatore (:*) a
F sedute) rimasto in ipercomprato per un periodo relativamente lungo (ed il mercato cresciuto di @KAA punti
circa) prima che si registrassero i primi segnali di ripiegamento.
.':*) viene tracciato in corrispondenza di una scala verticale che va da A a CAA. 9na volta definita la zona di
ipercomprato e ipervenduto, ci si concentra sul comportamento dell'oscillatore in ,uesto intorno.
=er ricavare un segnale di cambiamento di tendenza applicabile al grafico necessario che si verifichi ,uello che
Pilder definisce un 1top failure sing1, cio ,uando, in corrispondenza di un trend rialzista e di una lettura
dell'indicatore superiore a DA, un massimo dell'indicatore non riesce a superare il massimo precedente, mentre il
minimo successivo supera al ribasso il minimo precedente (figura).
!vviamente lo stesso procedimento si adotta per riconoscere un cambiamento di direzione nell'ambito di un trend
ribassista. )n ,uesto caso si parla di 1#ottom failure sing1, cio ,uando, in corrispondenza di un trend ribassista e
di una lettura dell'indicatore inferiore a EA, un minimo dell'indicatore non riesce a superare il minimo precedente
mentre il massimo successivo supera al rialzo il massimo precedente (figura).
A differenza dei segnali registrati con le medie mobili, sempre ritardati rispetto al cambiamento della tendenza, il
segnale proveniente dall':*) pu% anche anticipare ,uello di variazione di tendenza sul grafico dei prezzi. )n ,uesti
casi sta all'analista decidere se fare immediato affidamento su ,uesto segnale anticipato o se attendere la conferma
ricavata dall'applicazione dell'analisi tecnica tradizionale (rottura di trend line, superamento di massimi o minimi
precedenti ecc.).
9n altro modo per sfruttare il raggiungimento delle zone estreme al fine di ricavare segnali di variazione della
tendenza prendere in considerazione i segnali derivanti dal ritorno in territorio neutrale (nel range EA/DA in caso di
zona estrema superiore a DA e inferiore a EA) dell'indicatore dopo un periodo passato in ipercomprato e ipervenduto.
*ebbene il raggiungimento della zona di ipervenduto (o di ipercomprato) significhi una situazione anomala di
debolezza da parte del titolo, che prima o poi il mercato andr a correggere, di fatto la permanenza in zona estrema
pu% essere di durata variabile e in ogni caso non determinabile a priori. *arebbe ,uindi un errore immaginare
l'immediata realizzazione di una fase di rialzo tutte le volte che l'indicatore raggiunge la zona di ipervenduto. =er
evitare di anticipare troppo un cambiamento di tendenza possibile applicare una strategia dove l'operativit legata
a un ritorno in zona neutrale (al di sopra o al di sotto di certi altri valori, ad esempio @A, diversi dalle soglie estreme)
dopo una permanenza in zona estrema (figura).
*i ha un top failure s6ing ,uando in zona estrema (es. oltre DA) un picco dell':*) non riesce a superare il picco
precedente e il minimo successivo si porta al di sotto del minimo precedente.
*i ha un bottom failure s6ing ,uando in zona estrema (es. sotto EA) un minimo dell':*) non riesce a superare il
minimo precedente e il massimo successivo si porta al di sopra del massimo precedente.
=er evitare di anticipare troppo un cambiamento di tendenza si pu% attendere un ritorno in zona neutrale dopo una
permanenza in zona estrema.
9na divergenza descrive una situazione dove la linea dell'oscillatore (l':*) ma anche altri) e ,uella dei prezzi
(,uindi il grafico) 1divergono1, cio si muovono in direzioni opposte. 4 ,uindi un concetto la cui applicazione
permette di amplificare la forza dell'utilizzo degli oscillatori come strumenti anticipatori di un'inversione di
tendenza. Applicando ,uesto concetto a una tendenza rialzista avremo una divergenza ,uando il grafico delle
,uotazioni continua a registrare nuovi massimi, mentre ,uello relativo all'oscillatore inizia una fase di discesa.
Questo tipo di comportamento viene indicato come divergenza ribassista, e indica molto spesso l'avvicinarsi di una
pausa dell'uptrend, se non un'inversione vera e propria (figura). Allo stesso modo, ,uando durante un trend
ribassista i prezzi fanno registrare nuovi minimi, ma la linea dell'oscillatore si pone orizzontale o addirittura al
rialzo, ci si trova di fronte a una divergenza rialzista, situazione che anticipa spesso una fase di rialzo delle
,uotazioni (figura). *e l'oscillatore si pone orizzontalmente e se alla divergenza segue un'inversione, si formano sul
grafico relativo all'indicatore delle configurazioni di doppio o triplo massimo o minimo che hanno le stesse
implicazioni di ,uelle che si trovano sul grafico dei prezzi (figura). .a formazione di una divergenza di per s3 non
sufficiente a decretare un'inversione di tendenza0 tuttavia, un segnale anticipatore da non sottovalutare mai. *e poi
la divergenza si forma in una zona estrema, ad esempio sopra al DA o sotto il EA nella scala dell'indicatore, allora la
sua significativit risulta grandemente aumentata, cos8 come il rischio che sul grafico si stia preparando una fase
contraria al trend dominante di ampiezza elevata.
9na divergenza ribassista indica molto spesso l'avvicinarsi di una pausa dell'uptrend.
9na divergenza rialzista rialzista anticipa spesso una fase di rialzo delle ,uotazioni.
*e l'oscillatore si pone orizzontalmente e se alla divergenza segue un'inversione, si formano sul grafico relativo
all':*) doppi o tripli massimi o minimi.
)n un trend ascendente (aumento dei prezzi), l'oscillatore stocastico e' dato dalla collocazione del prezzo di
chiusura nella parte alta dell'intervallo percorso durante la seduta. Allo stesso modo, in un trend discendente, il
prezzo di chiusura tende a collocarsi nella parte bassa dell'intervallo percorso durante la seduta.
.'oscillatore stocastico si compone di due linee la linea JR e la linea J5.
.a linea JR e' la piu' sensibile alle variazioni di prezzo e si calcola in base alla formula
JRHCAA ( Chiusura/.n) 2 ( Sn/.n)
5ove
1Chiusura1 rappresenta l'ultimo dato disponibile come per es. la chiusura di seduta
1n1 indica il numero di eventi inclusi nel calcolo come per es. @ sedute
1.n1 indica il minimo del periodo per cui viene effettuato il calcolo
1Sn1 indica il massimo
'raducendo la formula in parole, possiamo dire che il risultato dell'operazione fornisce la misura in
percentuale che ci permette di identificare la collocazione della chiusura rispetto allo spazio percorso dai
prezzi nel periodo considerato.
&acciamo un esempio
se ipotizziamo un prezzo di chiusura di CAA e negli ultimi @ giorni un massimo a CA@ ed un minimo a FA,
l'intervallo percorso dai prezzi nei @ giorni sara' di ?@ unita'. )l risultato del calcolo
JRHCAA ( CAA/FA) 2 ( CA@/FA)HFAJ
,uesto indicherebbe che l'ultima chiusura registrata, si posiziona sull'FAJ del range complessivo massimo3
minimo per il periodo considerato.
.a linea J5, e' una versione smussata o se vogliamo rallentata della linea JR, in pratica la sua media
mo#ile (figura)
.a linea rossa rappresenta la variazione di prezzo JR nel periodo considerato.
.a linea tratteggiata J5 rappresenta la media mobile di JR.
Abbiamo visto le linee JR e J5 ma esiste una versione di oscillatori ancora piu' 1rallentata1 che risulta essere la
preferita dalla maggioranza dei traders. .o *lo6 *tocastico, cosi' definito perche' piu' lento, utilizza semplicemente
la linea J5 come punto di partenza ( per convenzione la J5 dello stocastico originale diventa la JR dello
stocastico rallentato) e calcola una nuova J5 come media mobile della (nuova) JR.
$egli esempi a seguire, utilizzeremo la versione rallentata dell'oscillatore stocastico, fermo restando che i concetti
espressi sono applicabili ad entrambe le versioni.
.'oscillatore si compone di due linee interne ad uno spazio prefissato che possono assumere valori compresi tra
A(zero) e CAA. *i possono ,uindi individuare aree di ipercomprato ( ad esempio valori superiori a DA) o di
ipervenduto ( ad esempio valori inferiori a EA) come abbiamo gia' visto per l'4SI nella precedente lezione.
)l raggiungimento dell'area di ipercomprato non e' di per se' un segnale sufficiente ad indicare una prossima
inversione di tendenza ribassista, tuttavia ,uesta condizione evidenzia una fase di mercato dove la crescita delle
,uotazioni sta avvenendo in modo molto deciso e ,uindi il titolo ( o l'indice) e' suscettibile di correzioni tecniche
anche violente nel momento in cui le forze di domanda ed offerta tornano in e,uilibrio (figura).
A differenza di ,uanto visto con l':*), dove l'indicatore e' composto da una singola linea, nel caso dell'oscillatore
*tocastico, e' possibile utilizzare il momento di incrocio delle linee ( la linea piu' lenta J5, viene attraversata dalla
linea piu' veloce JR ) per ricavare segnali addizionali l'incrocio in prossimita' dell'area di ipervenduto puo' essere
preso come un primo segnale di inversione della tendenza ribassista (figura).
.a condizione di )percomprato evidenzia una fase di mercato dove la crescita delle ,uotazioni sta avvenendo in
modo molto deciso e ,uindi il titolo (o l'indice) suscettibile di correzioni tecniche anche violente nel momento in
cui le forze di domanda ed offerta tornano in e,uilibrio. 7iceversa per la condizione di )pervenduto.
.'incrocio in area di ipervenduto (valori inferiori a EA) rappresentato dalla linea pi( lenta J5 attraversata da JR,
un segnale di inversione della tendenza ribassista.
Anche per gli oscillatori *tocastici possiamo applicare il concetto di divergenza ( rialzista o ribassista).
9na divergenza ribassista si forma ,uando la linea J5 si trova in zona estrema superiore ( oltre il DAJ ad esempio)
e forma due massimi decrescenti, mentre sul grafico dei prezzi i massimi corrispondenti sono ancora crescenti
(figura).
Come si ricava il segnale ri#assista"
*i ottiene nel momento in cui la linea piu' veloce attraversa la linea piu' lenta (in ,uesto caso RJ taglia 5J dall'alto
verso il basso), supposto che ,uest'ultima abbia gia' cambiato direzione (figura). )n altre parole 1l'incrocio1 di linee
fornisce un segnale maggiormente significativo ,uando entrambe le linee si muovono nella stessa direzione (perche'
,uesto sia possibile normalmente deve essersi precedentemente sviluppata una divergenza). 7olendo 1filtrare1
ulteriormente il segnale, si puo' attendere che le linee dell'oscillatore escano nella zona di ipercomprato. Allo stesso
modo una divergenza rialzista si forma ,uando la linea J5 si trova in zona estrema inferiore ( sotto il EAJ ad
esempio) e forma due minimi crescenti, mentre sul grafico dei prezzi i minimi corrispondenti sono ancora
decrescenti (figura).
Come si ricava il segnale rialzista"
*i ottiene nel momento in cui la linea piu' veloce attraversa la linea piu' lenta ( in ,uesto caso RJ taglia 5J dal
basso verso l'alto), supposto che ,uest'ultima abbia gia' cambiato direzione. 7olendo 1filtrare1 ulteriormente il
segnale si puo' attendere che le linee dell'oscillatore escano dalla zona di ipervenduto.
5ivergenza ribassista ,uando la linea J5 si trova in zona estrema superiore (oltre il DAJ) e forma due massimi
decrescenti mentre sul grafico dei prezzi i massimi corrispondenti sono ancora crescenti.
.a linea rossa JR taglia la linea smussata J5 dall'alto verso il basso.
Quando sul grafico dei prezzi i minimi corrispondenti sono ancora decrescenti e la linea J5 si trova in zona estrema
inferiore (sotto il EAJ) e forma due minimi crescenti, viene a formarsi una divergenza rialzista.
=rima di rendere operativo un segnale ricavato dalla sola analisi degli indicatori , e' buona norma cercarne una
conferma nell'andamento del grafico dei prezzi ( ad esempio cercare la rottura di trend line significative, oppure il
superamento di massimi o minimi precedenti). Questo passaggio permette di ridurre il rischio di incorrere in falsi
segnali. -' possibile decidere di affidare maggior peso ai segnali derivati dall'utilizzo di un oscillatore, proprio in
,uelle fasi in cui gli oscillatori permettono di interpretare al meglio il mercato in assenza di tendenza o meglio,
durante un trend laterale.
Questo almeno in teoria, dal momento che un trading range (mercato laterale) e' riconoscibile come tale solo dopo
che si e' sviluppato. -siste una classe di indicatori il cui compito e' ,uello di riconoscere la forza della tendenza, ma
riprenderemo in seguito ,uesto tema. =er adesso possiamo citare una regola empirica e come tale da considerare
solo come riferimento generale. *econdo ,uesta regola, la media mo#ile standard a BA periodi ( giorni su un grafico
giornaliero, ore su un orario...) assume un andamento orizzontale. )n ,uella fase e' possibile seguire con maggiore
confidenza i segnali ricavati dall'indicatore (nel nostro caso lo stocastico), senza mediarli con l'analisi tradizionale
(figura).
,uando la media mobile standard a BA periodi ,assume un andamento orizzontale, possibile seguire con maggiore
confidenza i segnali ricavati dall'indicatore (nel nostro caso lo stocastico).
)l semplice segnale ricavato dall'oscillatore puo' essere seguito anche ,uando si tratta di chiudere una posizione
aperta precedentemente chiudere una posizione in profitto cosa decisamente diversa da iniziarne una nuova.
=erch" )potizziamo di aver sfruttato una divergenza rialzista, seguita dalla rottura di una resistenza significativa,
per entrare in ac,uisto su un titolo. 5opo un certo lasso di tempo l'oscillatore invia un segnale di vendita (la linea
JR e J5 si incrociano in zona di ipercomprato). Ci troviamo difronte a due casi
C. *e la posizione in essere 3 in profitto possibile seguire ,uesto primo segnale per chiudere parzialmente o del
tutto la posizione al rialzo, in attesa di reingresso (segnale che potrebbe anche venire dal solo indicatore se inviato
nel senso della tendenza prevalente) (figura).
?. *e il nuovo segnale dovesse essere inviato su livelli piu' bassi di ,uelli di chiusura, ,uesto tipo di gestione della
posizione si rivelera' vantaggioso. )n caso il segnale venga inviato su livelli superiori a ,uelli di chiusura, l'unico
danno che ne deriverebbe sarebbe ,uello di non aver partecipato ad una porzione del rialzo (salvaguardando pero' il
profitto accumulato a fronte di segnali di incertezza del trend, tenendo fede al detto in voga tra gli operatori 1vendi,
guadagna e pentiti1) (figura).
.a linea JR e J5 si incontrano in zona di ipercomprato (valori superiori a DA).
)potizziamo di aver sfruttato una divergenza rialzista, seguita dalla rottura di una resistenza significativa, per entrare
in ac,uisto su di un titolo. 5opo un certo lasso di tempo l'oscillatore invia un segnale di vendita (la linea JR e J5
si incrociano in zona di ipercomprato). *e la posizione in essere in profitto possibile seguire ,uesto primo
segnale per chiudere parzialmente o del tutto la posizione al rialzo.

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