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16 URBINO E MONTEFELTRO

GIOVED 16 GENNAIO 2014

Palazzo Corboli, gli affreschi salvati ed Agnese Vastano della Soprintendenza

di VALENTINA BICCHIARELLI
URBINO

LOOK FRESCO e rinnovato per Palazzo Corboli Aquilini, in via Veneto ad Urbino. Sono stati completati i lavori di messa in sicurezza e di restauro delledificio seicentesco, perla del centro storico, situato in via Veneto e sede dellErsu. Le origini dellintervento risalgono ai terremoti del 97 e 98, che hanno lesionato la struttura e le decorazioni. I lavori per il miglioramento sismico e il consolidamento della staticit, coordinati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Marche di Ancona, sono iniziati nel 2011 e terminati lo scorso ottobre, liter burocratico stato lungo e complicato per limportanza storica del monumento e per la presenza di affreschi di alto valore artistico.
LE OPERAZIONI hanno riguardato anche il recupero e il restauro dei soffitti e delle decorazioni pittoriche, realizzati dalla Soprin-

ESEMPIO UNICO Il monumentale edificio di via Veneto un vero tempio di cultura classica
tendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici delle Marche di Urbino, da cui risultato un volume, sintesi della ricerca scientifica e documentaria che ha affiancato lintervento pratico sulle opere, curato dalla coordinatrice dei lavori, Agnese Vastano, funzionario storico dellarte.
UN EFFICACE lavoro di squadra commenta il soprintendente Maria Rosaria Valazzi ha permesso di realizzare un intervento di alta qualit scientifica. I restauri sono stati abbinati a unapprofondita indagine sulle opere, che ha permesso di scoprire dettagli finora nascosti della storia della famiglia Corboli, del palazzo e dei suoi tesori. Il risultato ha centrato la nostra missione, che parte dalla ricerca va al restauro, alla manutenzione e arriva fino alla fruizione del patrimonio artistico. ANDREA BERNARDINI ha curato la ricerca storica documentaria, arrivando anche a riscrivere nel dettaglio lalbero genealogico della famiglia Aquilini, proprietaria del palazzo dal 1555, e della famiglia Corboli, che lo ha ereditato nel 1645. Proprio per queste stanze lo scultore urbinate Federico Brandani ha realizzato il fa-

Palazzo Corboli
Giove, Giunone e Marte ora riposano tranquilli
moso soffitto in stucco nel 1562 su commissione di Ventura Corboli. Ora si trova a Palazzo ducale, nella sala di preghiera della duchessa, dov stato trasferito nel 1919 per volere dellallora soprintendente Luigi Serra, che si adoperato affinch lo Stato lo acquistasse. Abbiamo ricostruito

hanno permesso di svelare la vera identit di alcuni personaggi degli affreschi, come quello nel soffitto del salone principale, dove le figure centrali sono Giove e Giunone con il piccolo Marte. Per secoli si creduto che fosse una rappresentazione della sacra famiglia, con san Giuseppe, la Vergine e il Bambino, invece si tratta di un riferimento profano alla mitologia di Giunone, protettrice del matrimonio e del parto, e di Marte, dio della fertilit e del popolo romano. Molte delle interpretazioni date finora erano legate alla religione, ora abbiamo scoperto che cera molto della cultura classica e della storia, delle esperienze, dei gusti della famiglia.
PORTATO alla luce anche un piccolo affresco conservato nella cappella del palazzo, un disegno pi che una pittura, forse uno schizzo preparatorio ancora incompleto della sacra famiglia che richiama il linguaggio e lo stile di Federico Barocci. A completare il quadro dei restauri c il busto di Fulvio Corboli, rimosso dalla sua originaria posizione in corso Garibaldi (dove sar collocato un calco), ripulito ed esposto nel salone per una migliore conservazione.

La Soprintendenza salva gli spettacolari affreschi


spiega la Vastano la storia della vendita del soffitto, il carteggio e i documenti dellepoca che testimoniano le fasi di smontaggio e rimontaggio. Abbiamo trovato anche una lettera del 19 marzo 1917 in cui il regio ispettore Luigi Nardini si dice contrario allo spostamento. Altri documenti ci

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