Sei sulla pagina 1di 11

Mi guardai attorno, in quel buio cos profondo ed ossessivo, e tentati di ragiona re a mente calma. ...tu quindi sei un NO.

...No? QUANDO DICI QUALCOSA , LEGHI ANCORA IL TUO PENSIERIO A UNA FORMA DISTINTA, QUALCOSA DI COMPRENSIBILE. ...Oh. Ho capito. HAI CAPITO? Devo pensare in Termini di Pinkie. Dissi, con soddisfazione. qualcosa di superiore?

Daring Doo era delusa da quella situazione. O meglio, non proprio da azione, ma da quella in particolare... si.

tutta

la situ

Si era aspettata una lunga e complicata crociata attraverso trappole mortali, po nti di lava, bestie feroci e ogni situazione al limite del cardiopalma. Che cosa si era ritrovata, invece? Un lungo, umido corridoio dove il pi grande pe ricolo era qualche ragnetto peloso e, alla fine di questo, una grande stanza a c ielo aperto, al cui centro si trovava un piedistallo. Sopra di esso, fluttuava una gemma piatta a forma di ragno, di una porpora spent a, ed emetteva una luce che rendeva visibile tutta la stanza. L'esploratrice si guard intorno, fissando l'ambiente. Nessuna trappola visibile i mmediatamente. Solo pareti vecchie e rovinate, ricoperte dall'edera. Sara scatt, decisa a prendere quella gemma, ma Daring Doo la ferm, mettendole uno z occolo di fronte. -Frena, ragazza. Gettarsi a capofitto nelle stanze il miglior modo per morire. S eguimiE la cacciatrice di tesori avanz, con lentezza e circospezione, in linea retta, a ppoggiando con delicatezza uno zoccolo dopo l'altro, mentre dietro di lei la seg uiva la bandita. -...ehm... Daring?-Dimmi-Non penso che in questa stanza ci siano delle trappole...- not con impazienza, s uperandola e avvicinandosi alla gemma che fluttuava. L'esploratrice alz gli occhi al cielo, sospirando, e si guard intorno, giusto per esserne sicura. Sara sal gli scalini del piedistallo e afferr la gemma con i denti, scendendo. Restarono entrambe in silenzio, come aspettandosi che qualcosa di terribile acca desse, tipo una gigantesca palla di pietra che dovesse cader loro addosso. Ma nu lla successe, e le due si fissarono con un sospiro.

-Presto! Andiamo da Filippo!La bandita si volt e scatt verso la porta, che per si richiuse facendo scivolare un pesante macigno dall'alto. -...AH HA! LO SAPEVO! UNA TRAPPOLA!- disse Daring Doo, entusiasta. Sara la fiss malissimo. -Ehm... volevo dire, No! Accidenti! Una trappola!-Non sono una trappola, cacciatrice...Le due si voltarono di scatto. Nel punto in cui prima si trovava il gioiello si sollev delicatamente un piccolo globo biancastro, che esplose, dando fuoco alla z ona vuota della superficie. -Sono colei che alberga dentro la gemma... e non posso permettervi di portarla v ia-AH HA! LO SAPEVO! LA LEGGENDA VERA!- esclam Sara, allegra. Questa volta fu il turno di Daring Doo di fissarla con occhi di fuoco. -...cio, intendevo... No! Accidenti! La leggenda vera!La fiamma brill con ancora pi intensit, risplendendo nell'oscurit della notte. -Come ho sempre fatto, vi do una possibilit per rimediare al vostro errore ed and arvene vive... lasciate il gioiello dove l'avete trovato...-QUESTO MAI!- esclamarono all'unisono. Sara pass il gioiello alla pegaso, che se l o nascose sotto l'ala. -Allora non mi lasciate altra scelta...-

Sei Equestria, non vero? La voce non rispose, chiudendosi per la prima volta nel silenzio. NON ANCORA GIUNTO IL MOMENTO DI RIVELARTI CHI SONO, FIGLIO. SO CHE MOLTE DOMANDE AFFOLLANO LA TUA MENTE, MA COME HO Gi DETTO, DEVO SEGUIRE IL MIO PRECEDENTE PIAN O. Fu il mio momento, in questo caso, di chiudermi in un pesante silenzio. Non puoi dirmi niente? FIGLIO... POSSO DARTI UN CONSIGLIO. Ti ascolto. NON DARE NIENTE PER SCONTATO. E beh, gra... Mi zittii. Quello, invece, era un ottimo consiglio.

ESATTAMENTE. ...Non mi garba molto, questo consiglio, sai? FATTELO GARBARE.

Sara e Daring Doo si avvicinarono l'una all'altra, spostandosi verso il centro de lla stanza, mentre lentamente le pareti si ricoprivano di piccole cose nere e pe lose, ma in una tale quantit da oscurarle completamente. -Ecco, QUESTA una trappola!-Non mi sembra una grande notizia, Daring...La fiamma ondeggi nuovamente. -Vi do un ultima occasione. Lasciate qui la gemma!-Non possiamo farlo! Ci serve!-E pensi che a me non serva? La mia vita dentro quella gemma!-

-Beh, la tua vita ci serve per salvarne un altra!I ragni intanto si avvicinavano sempre di pi. -Non mi interessano i tuoi problemi, pony. Lascia la gemma e sparisci. ADESSO!-Mai!-...so che molto probabilmente non dovrei inserirmi in questo stupendo vitalizio , ma...- inizi Daring Doo ottenendo l'attenzione delle due. -...se semplicemente ce ne volassimo via?Quindi alz lo zoccolo, indicando il soffitto. Sara volse lo sguardo nella direzion e indicatogli, e sorrise. -Giusto. Il cielo-NON VE LO PERMETTO!I ragni che erano sulle pareti e che avevano cominciato a scendere sul pavimento saltarono tutti insieme verso le due. Che l'attimo prima erano presenti, e quel lo dopo non pi, dato che la pegaso aveva preso il volo in modo fulmineo. -Credete che sia cos facile liberarsi di me? Non avete ancora visto nulla...- sib il la fiamma mentre il suo colore diventava di un blu scuro e raccapricciante.

Ma se sei una specie di Dio... perch non applichi il tuo piano da solo? NON TI PIACE STARE QUI, FIGLIO? ...no! Io avevo una vita nel mio mondo, e una relativa felicit! Poi una mattina m i sveglio e scopro non solo di essere un Detective, ma divento anche una guardia

del corpo, un pianista, un criminale, un ladro, un assassino e la probabile cau sa di un cambiamento radicale di un intero regno! Non so te, ma la cosa a me da fastidio! DAVVERO? Non pi come all'inizio, ormai mi sono abituato all'idea, lo riconosco, ma sempre un gran fastidio... VA BENE, FIGLIO. BASTA. TI DAR INDIETRO LA TUA VITA E UN NUOVO DONO. MA RICORDA.. . Dimmi. ESSO TI UCCIDER SE NON PORTERAI A TERMINE IL TUO COMPITO. ...che consiste in..? SALVARE QUESTO REGNO. Da cosa?! Per improvvisamente una grande luce bianca mi avvolse, e persi la concezione dell a sua presenza.

-...non senti un ronzio?- domand Sara mentre, in volo, Daring Doo si dirigeva in p icchiata verso di me. -...no?- rispose lei, voltandosi. La bandita sgran gli occhi. -ATTENTA! VIRA!Daring Doo spost la propria visuale di fronte a se, sussult e fece una violenta in versione, mentre le fauci di qualcosa scattavano a vuoto nel luogo dove prima si t rovava. Allontanatasi, rimase sospesa nel vuoto a fissare ci che l'aveva quasi uccisa, ov vero un gigantesco incrocio tra una coccinella, un ragno e uno scorpione. Aveva il dorso a cupola, coperto di nero con vaghe macchie bianche e peloso in q uei punti, aperto in due ali perfettamente simmetriche che ronzavano con forza, e lo tenevano in aria. Da dietro la cosa spuntavano una serie di pungiglioni viola cei e grondanti veleno, mentre il volto, composto da sei occhi, era munito di un paio di zanne laterali, enormi anche queste, e un terzo pungiglione che si trov ava sotto il mento. Otto zampe sotto di esso, e un pungiglione dal quale veniva prodotta in continua zione una robaccia biancastra e appiccicosa. In condizioni normali, gli occhi di Sara avrebbero brillato e avrebbe detto: Oh Ce lestia, che stramaledetta figata! Devo studiarla! . Ma le condizioni normali erano composte da una serie di regole di base, la cui principale dettava che Sara dove sse essere quella pi grande, e non il contrario. Appurato che questo primo, e fondamentale, principio era andato a farsi benedire , la bandita si iss per bene sul dorso della pegaso, prese la mira e lanci l'incan tesimo di respinta pi forte che conosceva, centrando in volto l'incrocio.

L'animale venne spinto indietro con una serie di volteggi. -...dove hai imparato quell'incantesimo?-Me l'ha insegnato Twilight Sparkle-Chi?- una storia lunga. VOLA DA FILIPPO!Daring Doo non se lo fece ripetere due volte, volteggi e si gett in picchiata vers o di me. A un nulla dall'atterraggio, per, svolt bruscamente e riprese di nuovo il volo, me ntre uno dei pungiglioni scavava un solco vicino al mio corpo. -...CHE ACCIDENTI FAI!?- esclam infuriata Sara. -Ci avrebbe colpite in pieno. Non possiamo atterrare finch quell'affare biamo abbatterlo!-TI SEMBRO UNA MITRAGLIATRICE?!-Potresti diventarlo!Sara sbuff e fiss l'affare, che aveva cominciato a inseguirle. Sospir, e concentr qua nta pi energia magica pot in quell'attacco. Poi rivers il capo e spar. Il colpo brill nell'aria e centr nuovamente la creatura, a un ala. Questa url il pr oprio dolore con un verso incomprensibile e rote, cominciando a crollare a terra con un gesto di velocit crescente. -E VAI! OTTIMA MIRA!- esclam Daring Doo. Ma l'entusiasmo mor sul nascere quando la bestia, in un ultimo, immenso desiderio di vendetta, prese la mira e spar la pro pria tela sulle due, ovviamente catturandole con quell'unico colpo. E tutti e tre caddero al suolo. Dolorosamente. -SARA! ACCIDENTI! LEVATI DA QUI!-E come faccio!? Sono bloccata da questa...Le parole gli morirono in gola quando entrambe si voltarono verso la bestia, che si era avvicinata e le fissava con sguardo famelico. Strillarono, tentando di muoversi con ancora pi tenacia per liberarsi della roba che le bloccava. La bestia le circond con le sue tenaglie e si prepar a vibrare il colpo... Io puntai il mio braccio sinistro alla sua testa e sparai il mio, di colpo. Un q ualcosa di verde, un incrocio tra un fumogeno e una vera e propria granata, venn e sparato con traiettoria dritta sul suo volto ed esplose una volta a contatto. Ricoperta dal mio colpo, la bestia indietreggi, gridando il proprio immenso dolor e e la sofferenza, agit i pungiglioni in aria, strinse pi e pi volte le tenaglie e, dopo aver lanciato un ultimo, definitivo strillo di dolore, cadde con un tonfo al suolo. E non si rialz mai pi. Io presi un profondo respiro. Poi mi voltai, andai dietro un albero e vomitai pe vive ... dob

r l'ennesima volta a poca distanza di giorni. Dopotutto, quella era la mia prima vittima ufficiale. Una reazione del genere er a prevedibile. -FILIPPO!?- esclam Sara, fissandomi. Daring Doo non disse niente, semplicemente st upita. Io mi affacciai dall'albero e mi avvicinai a loro, appoggiandomi alla fal ce. -...ciao. Come state?-Tu... TU SEI VIVO!-Ottimo spirito d'osservazionePresi la Falce con due mani e la sollevai. Brill, alla luce lunare, e poi vibrai il colpo, liberandole. Sara si ripul di quella robaccia e mi abbracci, commossa, mentre Daring Doo si limi t ad allontanarsi e a guardarmi da lontano. -...tu dovresti essere morto-Lo so- ammisi. -Ma non lo sei-Eh gi-Perch?-Beh, Daring, io...-VOI!Mi voltai. Alle mie spalle apparve per l'ennesima volta quella fiamma gi vista e rivista, che per adesso fluttuava nel vuoto e basta, e aveva assunto una colorazi one rosso acceso. -COME AVETE OSATO UCCIDERE IL RE DELLA FORESTA... MISERABILI!-Mi dispiace per l'accaduto. Ma la gemma gli serviva-E ci serve ancora...- not Daring Doo, corrucciata. -...e gli serve ancora...- ammisi io, irritato dalla sua avidit. -NON MI INTERESSA! Voi dovete pagare per ci che avete fatto!Sospirai, abbassando lo sguardo e incrociando le braccia. -...posso proporti un alternativa?La fiamma non disse nulla. -Non so a quanto possa servirti, ma hai la mia parola che, non appena questa sto ria sar finita, riporter personalmente la gemma alla sua ubicazione-La tua parola!? LA TUA PAROLA!? CHE GARANZIA HO, IO, DI UN PERFETTO SCONOSCIUTO ?! CHI SEI!?-

Alzai il braccio destro, togliendomi la veste e mostrandogli l'operato dell'enti t. Nel punto in cui prima mancava la carne per il colpo degli scorpioni era rimasta la cavit causata dalla ferita, ma adesso essa era ricoperta da una densa cicatri ce verde scuro. Da quel punto partivano tre segni luminosi che, periodicamente, compivano pi e pi spirali sul mio braccio sinistro e poi si concludevano al centro del mio palmo, unendosi tra loro e sparendo con quella fusione, per poi ricomin ciare. L'apparizione delle tre linee seguiva i battiti del mio cuore. La fiamma ammutol, osservando l'operato dell'entit, e rimase in silenzio, valutand o cosa fare. -Oh, capisco... sei TU...-Gi. Il Pianista FantasmaMi rimisi la veste sulla spalla, allacciandola. -...bene. Se ho la tua parola, posso crederti. Ma ricorda che ogni promessa debi to, e finch quella gemma non ritorner al suo posto, difendere quest'isola sar ancor a pi difficile...-Tu non sei Araknia, per-No. In genere lo dico per spaventare i curiosi... ma non lo sono-...che cosa sei?-Non posso rivelarteloE la fiamma lentamente diminu di intensit, fino a sparire del tutto in una piccola scintilla. Mi voltai verso le due. Sara mi tir la gemma, che mi centr la testa, dolorosamente, e poi mi cadde tra le mani. Mi massaggiai il punto in cui me l'aveva tirata, fi ssandola male. -Qual' il tuo problema?-Qual' il TUO problema, accidenti! ERI MORTO! MORTO! E ora scopro che sei pratica mente immortale!-...ehm, non esattamente cos...-E NON MI INTERESSA SAPERLO! Ma magari mi sarei risparmiata tutta questa fatica se tu me ne avessi parlato prima, sai!?-Avevamo un accordo, per. Andava recuperata lo stesso...- disse Daring Doo con un sorriso, intromettendosi. -No, VOI avevate un accordo! Io lo sto seguendo perch...-...perch?- domandammo io e Daring Doo all'unisono. -...OH, ACCIDENTI! VA A FARTI FRIGGERE!-

E voltatasi, intraprese la via del ritorno alla spaccatura, borbottando fra s e s. Alzai gli occhi, sospirando. Donne... anzi, femmine di pony... pensai, avvicinandomi alla cacciatrice e porgend ole la tanto anelata gemma, che afferr con i denti e nascose sotto la propria ala . -Oh, finalmente!- disse con soddisfazione. -Un patto un patto, Daring...-Certamente! Ti porter personalmente alla Cittadella dei Pixel. Per mi sfugge un d ettaglio...-E sarebbe?-Come hai intenzione di riportare questa gemma sul piedistallo?-Hai intenzione di venderla, no?-...non penso che tu abbia cos tanto denaro, Pianista Fantasma...- disse, alzando un sopracciglio. -E allora pensi male, Daring Doo...- aggiunsi io, alzandomi e andando dietro a u na offesa Sara.

Avanzando, le due mi raccontarono di tutta la situazione, di come avessero sconf itto quel gigantesco insetto e della fiamma. Io invece gli mentii riguardo al mio braccio sinistro. -Non so cosa sia successo... sono svenuto e poi mi sono risvegliato. Al braccio avevo quest'affare...-Quindi non hai idea di che cosa sia..?- domand, perplessa, Daring Doo. -Purtroppo no. Ma se dovessi azzardare una teoria, il veleno degli scorpioni ha reagito con il mio corpo e mi ha dato questa robaSara mi fisso malissimo. -Cosa c'?-Niente... muoviamoci, voglio raggiungere al pi presto questa cittadella!-Oh, non manca molto. Al mattino dovremmo raggiungere la cittadellaFissammo Sara che si trovava di fronte a noi e mugugnava con fare nervoso. -Penso che dobbiate parlare...-Lo credo anch'ioLei spicc il volo e prese la testa del gruppo, distanziandoci di qualche passo, m entre io le finivo accanto. -Senti...-

-No, sentimi tu. Sono stanca di dovermi costantemente preoccupare della tua vita . Ogni volta che vai in qualche posto, rischi sempre di rimanerci secco e... e.. .Non dissi nulla, saggiando la pericolosit di una parola in quel momento. -...e di lasciarmi da sola- disse, alla fine, abbassando il capo. Io alzai gli occhi al cielo con un sorriso, mi fermai e mi inginocchiai di front e a lei, prendendole il volto tra le mani. -Sara. Z...zucchero... non devi mai preoccuparti di ci. Non importa quanti pericol i dovr affrontare, o quanti nemici dovr sconfiggere. Io riuscir sempre a sopravvive re e ad andare avanti...Lei mi fiss direttamente negli occhi, senza dirmi nulla. Per un secondo, mi persi nell'incanto di quello sguardo cos profondo... poi mi ripresi. -...perch dovr tornare da te. E se dovr spostare i monti, prosciugare i mari o dare fuoco al mondo, lo far, se ci significher riuscire a vederti di nuovoCi fissammo senza dire nulla. Mi sorrise. E poi scatt in avanti, facendo per baci armi. Io inclinai lateralmente la testa, cos il suo volto fin sulla mia spalla sinistra. L'abbraccia, stringendomela al petto, e poi mi rialzai. -Andiamo?-...va bene...- fece, vagamente delusa. E cos seguimmo nuovamente Daring Doo, che si era fermata pazientemente ad aspettarci.

Mi ero immaginato in tanti modi diversi la Cittadella dei Pixel, a dir la verit. Inizialmente avevo pensato a una serie di case, poste in un ampio raggio di fore sta. Poi una serie di case-albero che formavano una perfetta circonferenza. Ma niente che andasse anche solo lontanamente vicino a quello che mi si par di fr onte agli occhi, quel mattino, dopo una notte di cammino. Sara alla fine era crol lata, cos l'avevo presa in braccio e avevo continuato il cammino seguendo la cacc iatrice di tesori, in silenzio, attraverso uno scenario costantemente uguale di piante. Alla fine Daring Doo era sparita dietro una felce particolarmente grande. Io l'a vevo spostata con il mio piede destro, e l'avevo seguita. Lo spettacolo mi lasci senza fiato. Ci trovavamo su una altura a forma di mezza luna, un perfetto semicerchio, e int orno a noi la parte pi esterna della foresta regnava. Sotto di noi, dopo una folle caduta, quel tratto di foresta riprendeva. Ma non era quella la cosa pi incredibile di quello spettacolo. Di fronte a noi c'era un ponte di corde e legno dall'aspetto particolarmente fra

gile. In realt, ce ne erano diversi che correvano lungo tutta la superficie super iore dell'altura. Questi ponti, lunghissimi, portavano tutti ad un unico punto. L'albero pi grande che avessi mai visto. Talmente alto che la punta spariva oltre le nuvole, abbastanza grande da coprire la maggior parte dello spazio a forma d i mezzaluna. I ponti si collegavano in punti molto diversi tra loro, ma a quella distanza era difficile capire con esattezza dove finissero. In lontananza, comunque, riuscivo a vedere dei puntini che svolazzavano da un pu nto all'altro del gigantesco albero, la cui folta chioma copriva la stessa corte ccia. Una citt fondata sul rapporto tra la natura e la scienza. La Cittadella dei Pixel. Fissai quello spettacolo, ammutolito e senza parole, incapace di riuscire a pens are a qualunque cosa e zittito dalla magnificenza della visione. Daring Doo fiss la mia espressione e rise, divertita. -La prima volta fa quest'effetto a tutti. Ma nessuno ci fa mai per davvero l'abi tudine. Ecco a te la Cittadella dei Pixel!Non dissi nulla. Ero ancora stupito da ci che mi era capitato di fronte. -Beh, io allora me ne...-La gemma. Vendimi la gemma...-Non penso che tu abbia tutti questi soldi, compagno...-Fa un prezzoLo fece. E in effetti, ci che mi disse mi dette un piccolo colpo di cuore. Poi, appoggiando delicatamente Sara a terra, presi la borsa e, senza battere cigl io, gli detti i soldi che mi aveva chiesto. Fu lei a battere ciglio. Anzi, pi precisamente, fu lei a rimanerci di sasso. Pres e il sacco con le monete e le cont. Fatto ci, mi fiss nuovamente, perplessa ma cont enta. -...oh beh, un affare un affare!Quindi prese da sotto l'ala la gemma e me la porse. La presi e la misi nella bor sa, al sicuro. -Beh... direi che il nostro accordo si conclude qui. Stammi bene, Pianista Fanta sma. Magari un giorno potremmo rifarlo...-Ma anche no. Stammi bene, Daring Doo. E trovati una professione meno pericolosa ...- proprio il pericolo la parte divertente!- esclam lei con un sorriso. Quindi spal anc le ali e si alz in volo, sparendo nel cielo sopra la giungla.

Io mi sedetti accanto a Sara e fissai la Cittadella senza dire nulla. Avevo tanti pensieri per la testa... Accanto a me, la pony si svegli, sbadigliando e stiracchiandosi. Si alz in piedi e mi fiss, con un sorriso. -Oh, buongiorno. Siamo arrivati?Le indicai un punto alle spalle. Lei si volt e ammutol, di fronte alla magnificenz a del panorama. -Oh Equestria...- comment, alla fine, incapace di spiccicare altro.

Angolo dell'Autore E un nuovo capitolo andato. Hanno finalmente raggiunto la Cittadella dei Pixel.. . Ho in mente tante strade diverse per quanto riguarda la situazione l dentro. Atlantide sempre pi vicina... E Ponyville pure. Grazie per la lettura. Lasciate pure un commento o una recensione. Continuate a seguirmi!

Potrebbero piacerti anche