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07:59:46

Non appena apparii all'inizio del sentiero che conduceva fino alla citt, notai im mediatamente due cose. Prima di tutto, che il mio petto emetteva un sottile ma continuo fumo azzurro, d i cui non riuscivo a scoprire la causa e del quale, in realt, non me ne importava gran ch. La mia attenzione fu rubata da ci che mi circondava, con la citt sullo sfondo. Ponyville era cambiata poco e molto, contemporaneamente. Gli edifici sembravano meno luminosi di quando avevo lasciato quel luogo per partire, abbandonandolo al la protezione di quelle cose che faticavo ancora a definire amici . La disposizione era la stessa, certo, ma l'idea di fertilit che ti comunicavano i dintorni della c itt era sparita, per far posto a una fredda ed ostile steppa di terra brulla. Il lago che si trovava immediatamente all'esterno della cittadina era completamente prosciugato, lasciando al suo posto una cavit di fango secco. I pochi alberi che erano riusciti a sopravvivere erano completamente nudi di fog lie e come accartocciati sulla propria corteccia, quasi nel tentativo di nascond ere a se stessi la propria bruttezza. Il cielo, che normalmente doveva essere chiaro e pulito, era coperto da una seri e di nubi grigiastre e cariche di cupi tuoni, che rimbombavano pur senza scaglia rsi sul terreno, rigirandosi all'interno delle proprie prigioni nerastre. Mentre mi dirigevo verso la citt, guardandomi intorno e sentendomi soffrire dentro per come il paesaggio fosse mutato, ci fu qualcosa che colp in particolar modo la mia attenzione. Pi precisamente, il fatto che non ci fosse nulla l dove un tempo dove va esserci la Foresta di Everfree mi lasci con una bruciante sensazione di sconfi tta. Prima di dirigermi verso la citt, mi ci ero avvicinato e avevo attraversato con p asso calmo e leggermente tremante lo spazio che un tempo conteneva l'enorme bosc o. Dov'erano finiti gli alberi, i rovi e tutte le piante assurde che un tempo co mponevano quel complesso habitat? Ovunque fossero stati portati, adesso c'era soltanto una radura di terra nera e cenere spazzata dal vento. Non erano rimasti neppure i ceppi o le semplici radic i a testimoniare ci che un tempo si doveva trovare in quel luogo. Chiusi gli occhi, cercando di calmare la rabbia che lentamente montava. Se solta nto fossi stato l quando avevano davvero avuto bisogno di me, ora quel luogo non sarebbe andato in rovina come mi si presentava agli occhi. Che cosa potevi fare, Pianista Fantasma? Ben poco. Eri in esilio. Troppo lontano per tornare in tempo e troppo debole per poter fare davvero qualcosa. Adesso sei qui, e sei abbastanza forte perch tu possa salvare ci che non ancora morto, di qu esta terra... . Alzai lo sguardo con decisione, voltandomi verso la citt in lontananza. Chiusi gl i occhi, facendo un respiro profondo e stringendo la mano destra. -Andiamo...- mi dissi, teletrasportandomi.

07:53:34

-CHE COSA FAI!? MALEDIZIONE, LASCIATELA!- grid Rainbow Dash lanciandosi contro il gruppo di guardie che, senza battere ciglio, la spinse via, ripetendo pi e pi vol te la stessa operazione con le amiche della pegaso. Si lanciavano con foga sul g ruppo di soldati, cercando di liberare dalla loro stretta Fluttershy, che se ne stava ferma e immobile, annichilita dalla paura. Il corteo di soldati dall'armatura nera e dallo sguardo irremovibile si spost con calma ma rapidit che sarebbe stata silenziosa, se non fosse stato per le grida d elle cinque pony, attraverso le vie di Ponyville, fino a raggiungere il centro d ella citt, esattamente di fronte al municipio. C'era qualcosa di diverso, oltre a lla sensazione di gioia che era completamente scomparsa e allo strano alone di o scurit che sembrava avvolgere la citt. Di fronte al municipio, costruito con precisione quasi macabra, si trovava un pa lchetto rialzato, sul quale a sua volta era stato montato un supporto quadrato. Incastrata nel mezzo del ceppo c'era un'ascia. E dai segni che si trovavano sull a struttura, sembrava essere gi stata usata un considerevole numero di volte. -SHINING ARMOR! CHE COSA STAI FACENDO!Fissai la scena in silenzio, salito su un tetto al limite della piazza. Esattame nte accanto al supporto, c'era il capitano delle guardie, il fratello di Twiligh t Sparkle, che fissava il piccolo plotone di guardie con una freddezza indiffere nte. La prugna si stacc dal tentativo di liberare Fluttershy e sal sul patibolo, a vvicinandosi. -SHINING ARMOR!- grid a poca distanza dal suo volto. Questi volt con lentezza impa ssibile l proprio volto su quello della sorella, alzando un sopracciglio tanto p er fare. Sul suo volto, infatti, non vi era la presenza di alcun tipo di espress ione o di emozione. -Che cosa vuoi?- disse con freddezza, guardandola dall'alto in basso. -Giustiziate Fluttershy!? Non ha fatto nulla!-Mi indifferente ci che stai dicendo. Io eseguo solo gli ordini. Lei rea di oppos izione ad una regia volont e tentato boicottaggio di operazione militare- rispose in automatico, senza guardare davvero negli occhi la sorella. Li spalanc, sbigot tita ed incredula. -Operazione militare..?! AVETE BRUCIATO LA FORESTA DI EVERFREE E LA CHIAMI OPERA ZIONE...- esclam, fuori di se dalla rabbia e dall'incredulit. -Taci e scendi dal patibolo!- tagli corto il comandante, voltando lo sguardo vers o il plotone, che attendeva, indifferente alle spinte e ai tentativi di liberazi one che gli venivano mossi contro, che il capitano concludesse la propria conver sazione. E se per Shining Armor essa era gi conclusa, la prugna era di un altro a vviso. -Non puoi davvero...- implor, quasi, Twilight Sparkle. E in tutta risposta, il fr atello alz il capo, caricando un incantesimo. -SCENDI, HO DETTO!- grid con irritazione, scagliando un colpo magico sulla pony, che venne spinta via dal patibolo, atterrando e rotolando nella terra. Nel fratt empo, attirati dal trambusto, una considerevole folla di pony si era riunita nel la piazza, a fissare lo spettacolo.

-Portatela qui sopra!- disse con decisione il capitano delle guardie, che fecero per muoversi verso la scalinata della struttura. -NON FATE UN'ALTRO PASSO O VI...- inizi Rainbow Dash, ma un nuovo attacco magico la centr in pieno, facendola rotolare poco oltre. Applejack e Pinkie Pie dovetter o seguire la stessa sorte, prima che il convoglio riuscisse a liberarsi manualme nte di Rarity, l'unica rimasta, e a portare la pegaso sul ceppo, dove le venne b loccata la testa, tra le lacrime. Shining Armor tolse l'ascia con un morso decis o, incastrandola nel pavimento del patibolo. Fissai in silenzio lo sguardo terrorizzato e sofferente di Fluttershy, sentendo una fitta al cuore per l'espressione di sofferenza che la poverina sembrava prov are. Rabbia ed odio salirono in un misto oscuro attraverso di me, facendomi stri ngere i denti in silenzio. -Pegaso no e si sto che tenendo tata, e Fluttershy- disse con voce neutrale, mentre le cinque amiche si rialzava scagliavano sul palco per tentare di liberarla, con scarsi risultati, vi vennero bloccate e portate a terra dalla parte di plotone che non stava ferma la condannata. Di fronte alla struttura intanto la folla era aumen un mormorio nervoso si era levato dai presenti.

-Siete stata giudicata colpevole dei seguenti reati: opposizione a regia volont e tentato boicottaggio di un'operazione militare. La vostra condanna la pena di m orte. Avete qualcosa da dichiarare?Sconvolta dai singhiozzi e annichilita dalla paura, la pegaso fu incapace di pro ferir qualcosa che fosse perfettamente comprensibile. Shining Armor tradusse ci c ome il desiderio (o l'incapacit) di non difendersi dell'accusata e afferr l'ascia, circondandola con un'aura magica. La tenne sospesa sopra la testa di Fluttershy , che la fiss con occhi grandi quanto una fessura, sconvolta da nuovi singhiozzi. Avevo visto abbastanza per capire che la situazione era anche pi critica di quant o me l'avesse descritta Rainbow Dash. Ero rimasto immobile fino a quel momento u n po' per incredulit e un po' per rendermi conto se il capitano delle guardie, Sh ining Armor, stesse davvero facendo sul serio. Mi riusciva difficile immaginarmi un pony come lui che eseguiva una condanna a morte, oltretutto della pony che i ncarnava lo spirito della gentilezza. Saltai gi dal tetto con un salto, fuori dal campo visivo della folla, e cominciai ad avanzare con passo calmo ma rapido e deciso, mentre estraevo la balestra e m i facevo spazio con la mano sinistra. Mano a mano che avanzavo, i pony che scostavo alzavano lo sguardo su di me, rend endosi conto della mia presenza con sguardo stupito e i mormorii aumentavano. Shining Armor fin di studiare con sguardo attento la lama e dopo averne approvato l'aspetto, alz ancora di pi l'ascia, preparandosi a vibrare il colpo. Mi chiesi d ove avesse acquisito tutta quella freddezza e quella mancanza di amore nei confr onti della vita, ma sopratutto di una sua amica, aumentando il passo. Decisi che l'avrei scoperto a tempo debito. In quel momento, la priorit era salva re la pegaso. -Pertanto, io, capitano della guardia reale, Shining Armor, eseguo la sentenza d i...Non finii mai la frase perch fu improvvisamente interrotto da uno del suo plotone che, alla base del patibolo, grid di dolore. Quando Shining Armor abbass lo sguar do, fece in tempo a vedere che mi issavo su un compagno del precedente per salta re sul patibolo, mano sinistra puntata su di lui e tenuta ferma con il braccio d

estro. Chiusi gli occhi, durante il salto, per una frazione di secondo. Richiamai il potere del dono per avere una visione a 360 di ci che mi circondava. Osservai con orrore come la vita fosse stata estirpata con violenza da Ponyville , cancellando e consumando ogni singolo frammento di luce che vi si trovava. -...tu!?- riusc a sibilare, mentre, alzando lo sguardo, lo fissavo con decisione. -REAZIONE VITALE!- gridai, richiamando tutte le mie energie. Shining Armor venne travolto dalla luce verde che fuoriusc dal mio palmo con un boato e che lo spar v ia verso il muro esterno di una casa, facendocelo impattare contro con violenza. Atterrai sul palco, alzandomi in piedi con calma e fissandolo da lontano. Poi mi voltai di scatto, estraendo le pistole gemelle, e centrai con un colpo pe r testa i due soldati che tenevano stretta Fluttershy. Il volto del primo si con gel, mentre il secondo prese fuoco, ma entrambi vennero scagliati lontani da lei, che mi fiss con incredulit. Rimisi a posto le pistole e mi avvicinai di un paio d i passi, inginocchiandomi e spostandola dal ceppo. La guardai direttamente negli occhi da sotto il cappuccio. -Stai bene?- chiesi, studiandole il corpo per vedere se riuscivo a trovare ferit e. -Chi diavolo sei!?- grid uno dei soldati ai piedi del patibolo, senza avvicinarsi minimamente. Lo fissai con sguardo deciso e arrabbiato al tempo stesso, alzando mi in piedi e puntandogli addosso il Dono. -Se vuoi vivere, scappa con i tuoi compagni...- sibilai a denti stretti, tratten endomi con difficolt dal colpirlo. -...che?!- rispose, incredulo dalla minaccia. Lentamente, una luce verde cominci a formarsi sul palmo della mia mano sinistra. -ADESSO!- gridai, fuori di me dalla rabbia. Il soldato trem con forza, fece uno o due passi all'indietro e poi si volt e corse via, seguito dai suoi compagni subi to dietro. La luce verde sul palmo si dissolse con una serie di scintille, mentre mi rilass avo, con un sospiro. -...Filippo..?- domand, incredula e stupefatta, dietro di me, la pegaso color oro . Sorrisi, senza guardarla, e scesi con saltello dal patibolo, cominciando a muo vermi nuovamente attraverso la folla. -FILIPPO, ASPETTA!Mi fermai. Il gruppo di pony che aveva assistito alla scena si allarg per lasciar e spazio ad un nuovo atto. Dietro di me, sentii le Mane 6 che si avvicinavano con scalpiccio nervoso. Mi vo ltai verso di loro, abbassandomi la maschera sul volto. -Sei Filippo, vero?- domand, tremando leggermente, Rarity. Le fissai, una dopo l' altra, studiandole senza dire nulla. Se mi fossi fermato, in quel momento, a parlare con loro, avrei perso tempo. Gi n e avevo poco, ma ogni secondo passato in quel luogo era vitale. Se ne avessi per

so ancora di pi a farmi dare il benvenuto da loro, probabilmente non ce l'avrei f atta a capire quale fosse la minaccia. O forse, con molta pi probabilit, avevo semplicemente paura di avere in modo cos di retto e repentino quel contatto. Rainbow Dash, dopotutto, sarebbe stata la mia prima fonte di informazioni. Ma sa rei davvero riuscito a chiederle soltanto quale fosse il problema, visto che mi si era gi palesato di fronte agli occhi? Non potevo. Semplicemente, dovevo voltarmi ed andarmene. E infatti cos feci, maci nando un paio di passi verso l'interno della citt. -ASPETTA!Mi fermai di nuovo, incapace di disubbidire. Rainbow Dash si avvicin di qualche p asso. -Sei il Pianista Fantasma, no? Hai detto che saresti tornato, un giorno, quando saresti stato pronto. Ti abbiamo aspettato. Ti ho scritto anche una lettera, qua lche minuto fa, chiedendoti aiuto. Devi essere tu. Hai poteri diversi, ma quella Falce... ...Strinsi i denti, cercando di trattenere le lacrime. Avevo sognato cos a lungo il mio primo dialogo con quelle sei che adesso, dovermelo togliere con le mie stess e mani mi stava facendo morire internamente, forse anche pi rapidamente del velen o dello scorpione. -DEVI ESSERE TU!- grid nuovamente la pegaso, singhiozzando. Stava piangendo. Per me. Rainbow Dash stava versando delle lacrime per il mio ritorno. Desiderai che coloro che mi circondassero non dovessero pi piangere e soffrire. D esiderai essere abbastanza forte da farmi carico del loro dolore, per riuscire a scacciarlo. Non volevo pi che qualcuno dovesse stare male per la mia presenza o assenza, come era sempre successo fin l. -L'HAI SALVATA! HAI SALVATO FLUTTERSHY! D QUALCOSA! QUALSIASI COSA!Strinsi le mani, resistendo alla fortissima tentazione di voltarmi e dirle che e ro io. Che ero l. Che ero tornato perch me l'aveva chiesto lei, e che avevo barattato la mia vita p er riuscire a rivederle di nuovo. -...ti prego...- sussurr, alla fine. Calde lacrime cominciarono a scivolare anche dai lati dei miei occhi, fortunatam ente contenute nella maschera. Il Pianista Fantasma porter in questo mondo la Nuova Era... . Ne erano tutti cos fermamente convinti che alla fine ne ero diventato sicuro anch e io. Ma me ne resi conto soltanto mentre, alle mie spalle, Rainbow Dash si comm uoveva per essere riuscita a vedermi di nuovo anche solo una volta. Mi voltai con passi calmi e lenti, tenendo lo sguardo basso, ma fissando le sei. Esse mi scrutarono a loro volta, desiderose di sapere qualcosa, qualunque cosa, da me. E io alzai di scatto il braccio destro, indicando il cielo. Rimasi cos, immobile, una decina di secondi, mentre ci scambiavano reciprocamente

sguardi carichi di emozioni tanto profonde e vive da riuscire a farci credere c he i nostri cuori battessero in sincronia. Rainbow Dash fu l'unica a capire a cosa mi stessi riferendo. Fiss la mia mano per tutto il tempo in cui rimase sollevata e poi sorrise, sospirando ed asciugandos i le lacrime con un gesto di calma rassegnazione. -...va bene. Vai... una cosa che devi fare...- disse alla fine, guardandomi dire ttamente negli occhi. Annuii, scrutandola a mia volta con intensit. -Di che stai parlando, zuccherino? Hai capito chi questo tizio?- chiese, incredu la, Applejack, voltandosi verso la pegaso, che annu a sua volta, con un sorriso. -Ma certo che l'ho capito. Lui non Filippo, l'umano. Lui l'eroe che stavamo aspe ttando...-Eroe? Che eroe?- domand Pinkie Pie, perplessa. -Ma come, chi? Il Pianista Fantasma!- rispose con decisione Rainbow Dash, ghigna ndo. E quella fu una vera e propria bomba a mano sganciata nel mezzo della piazza, ch e prima caus un moto di stupore, e poi una serie di mormorii eccitati e stupefatt i. Il Pianista Fantasma?! Quello che aveva attaccato la Principessa mesi fa?! Ma... dov'era andato?! Mi voltai di scatto, scattando nella direzione che mi ero posto fin dall'inizio. Il tempo era poco, e dovevo sfruttarlo fino all'ultimo secondo. Mentre me ne andavo, sentii, in lontananza, la voce di Shining Armor che si lame ntava di un misterioso mal di testa e che non ricordava nulla. Quando gli pronun ciarono il mio nome, scoppi a ridere. Adesso dovevo fare il punto della situazione. E c'era solo un pony che mi avrebb e aiutato a fare ci.

07:28:36

-Bentornato, Filippo- mi disse Hooves aprendomi la porta e facendomi accomodare all'interno dello studio, che sembrava cambiato ben poco. Lui invece dava l'impr essione di essere invecchiato pi di quanto avrebbe dovuto nei mesi che ci avevano separato. Entrai e mi accomodai quasi automaticamente sul lettino sul quale mi aveva opera to immediatamente prima dell'arrivo dell'inverno, fissandolo con frettoloso nerv osismo. -Che ne dici di raccontarmi che cosa ti successo e POI scappare via a salvare il

mondo?-Ho circa sette ore di vita, Dottore. Quindi no, direi di no. Per ho bisogno che lei mi dica rapidamente due cose...Incass straordinariamente bene la notizia della mia prossima dipartita. -Non mi sembra uno scambio molto equo...-Potrebbe diventarlo a breve. Che cosa diavolo sta succedendo, qui?-Te ne sei accorto, eh..?- disse alzando gli occhi e avvicinandosi alla scrivani a. -Beh, difficilmente mi passerebbe inosservato vedere una delle mie amiche che ri schia di perdere la propria testa per qualcosa di assurdo che oltretutto non ho capito...-Non si sa bene nemmeno noi. Da un giorno all'altro, i soldati inviati nelle var ie citt da Creepy Silence sono diventati sempre pi aggressivi e prepotenti, instau rando veri e propri regimi dittatoriali. Lettere, proteste, veri e propri cortei inviati al castello sono stati totalment e inutili, dato che la situazione peggiorava ad ogni voce che si levava. Il prob lema quindi qualcosa di interno al castello, nel quale non riusciamo a penetrare . Notizie e qualsiasi tipo di fuga sono stati inutili. come se ci tenessero prig ionieri nelle nostre stesse citt. Ora tocca a te. Cosa vuol dire che morirai in s ette ore?Il racconto del Dottor Hooves mi colp in particolar modo. Qualcosa, all'interno d ella frase, mi aveva lasciato turbato. Tenere prigionieri i pony nelle stesse citt? Dov' che ho gi sentito qualcosa di simi le..? pensai, toccandomi il mento. Smisi poco dopo, comunque, perch non avevo davv ero il tempo di fermarmi a pensare. Gli spiegai rapidamente che cosa fosse successo nell'ultima parte del viaggio e di come mi fossi iniettato in corpo il veleno dello Spirito Bianco, per tornare subito qui. -Sei un coglione. E mi prendo la licenza poetica di essere volgare, in questo ca so...- sibil, guardandomi con severit. Gli sorrisi. -Si, Dottore. Purtroppo lo sono...-E sii fiero di ci. Ora, che cosa vuoi?-Non potrei essere venuto semplicemente qui a salutarti?-Non ti sei fermato con le tue allegre compagne di avventure, perch dovresti ferm arti da...Si morse la lingua, rendendosi conto della scemenza che stava per dire, mentre i o sorridevo con soddisfazione. Lui, dopotutto, era il mio primo e attualmente migliore amico. -...che vuoi?-

-Puoi ripararmi la maschera?- domandai, staccandola dalle cerniere interne al ca ppuccio e porgendogliela. Lui la afferr con i denti e la port sul proprio tavolo, studiandone i danni. -Si, la posso sistemare in cinque, otto minuti al massimo. Nel frattempo, me lo fai un favore?-...si?-Mi dici chi accidenti il genio incompreso che ha modificato in modo cos preciso la mia maschera e i tuoi vestiti, visto che sono composti dello stesso materiale ? Gi che ci sono, dar un occhiatina a quella corazza...- sibil con tono incuriosito . Sospirai, cominciando a spogliarmi. Era rassicurante vedere che almeno il Dottore non era cambiato di una virgola. Una volta che fui completamente nudo, Hooves pass in rassegna il mio intero equip aggiamento contento come un bambino a cui veniva fatto un regalo particolarmente desiderato. In condizioni normali, ci avrebbe messo un'ora a controllare con la stessa atten zione e devozione a studiare con attenzione tutte le armi che avevo preso, ma in quella volta ci mise soli venticinque minuti. Mentre riguardava la Falce, istintivamente l'occhio mi cadde sul braccio destro. Fissai la Orichalcum Chainsoul che si avvinghiava attorno al mio arto con un sor riso nostalgico. Quell'arma mi seguiva da cos tanto tempo che era diventata una parte di me. La us avo con una tale naturalezza da essermi quasi dimenticato che in realt era qualco sa di esterno al mio corpo. -Dottore, la devo ringraziare sinceramente.. Questa catena una gran cosa, mi sta ta utilissima. Meglio di una sega, per davvero!Laconicamente, Hooves mi rispose: -Non dire scemenze. Non c' meglio di una sega...E qui rimasi in silenzio. Alzai lo sguardo di scatto, fissando la schiena del Doc con un sopracciglio alza to e un'espressione tra lo stupito e il divertito. Probabilmente percep di avere i miei occhi addosso a lui, perch si volt con lentezz a a fissarmi, perplesso. -...una sega. Io preferisco quelle circolari, certo, perch tagliano molto meglio, ma anche quelle normali non sono male... in genere uso i seghetti, per. Perch que st'uscita?Mi battei una mano sulla fronte, scoppiando a ridere con sincera allegria. Lui, non capendo il motivo della mia ilarit, fece un'espressione traducibile con h, son ragazzi e torn ad occuparsi del mio armamentario. e

Quando raggiunse le pistole, mi torn in mente un pensiero che mi girava per la te sta da un po'. -Sa, Dottore, nel mio esilio, ho capito una cosa....-Che cosa?-Questa non la mia storia- dissi con decisione, abbassando lo sguardo sul dono d ell'Entit. Il Doc interruppe per un secondo il suo lavoro, cercando di tradurre possibili s ottigliezze dalla frase appena pronunciata. Ma quando non ne trov, torn a concentr arsi sullo studio e riparazione del mio equipaggiamento. -...che intendi?-Io non sono una creatura di questo mondo, e infatti torner indietro appena potr. Ma comunque, devo portare il messaggio di una Nuova Era. Un ruolo abbastanza dif ficile, eh?Non rispose, aspettandosi il continuo della frase. -Beh, ho capito che questa non la mia storia. Io sono solo una comparsa che deve consegnare un messaggio a qualcuno pi importante di lui. E quando avr finito... ff !Mimai il gesto con una piccola esplosione della mano, che si apr a ventaglio. -Dopotutto, sono il Pianista Fantasma. L'ombra che ti si cela alle spalle...Alzai la testa, sospirando e chiudendo gli occhi. -Per essere uno che ha fretta, non ti fai problemi ad esporre i tuoi pensieri... -Se anche avessi avuto la met del tempo, sarei venuto lo stesso a farmi revisiona re l'equipaggiamento. Andare a combattere senza una buona armatura da pazzi...-Ecco. Questa una cosa che non mi sarei mai aspettato...Hooves lasci perdere la mia maschera, che sembrava interamente ricomposta, e si v olt verso di me con uno sguardo incuriosito e dal sorriso paterno. -Quando sei diventato cos... maturo , Filippo?-Non lo so, Dottore. Ma le dir, la cosa non mi dispiace...-Nemmeno a me- rispose. Alz lo zoccolo e lo centrai con un pugno chiuso. Quindi f iss nuovamente il mio armamentario. -Ecco fatto. Tutto a posto. Ho aggiustato, regolato, oliato e ho aumentato la di stanza massima dell'aria di tiro della balestra, anche se ora un po' pi pesante. Filippo..?-Si, Dottore?-Che fine hanno fatto tutte le mie medicine? E che cosa diavolo hai sul tuo brac cio sinistro?Trattenni il fiato per un secondo. Immediatamente dopo, feci un sorriso colpevol pu

e. -Eh, una storia lunga...-Hai dieci minuti per raccontarmela mentre ti preparo un nuovo kit di base?Sospirai, vagamente irritato da quella nuova perdita di tempo, e alzai le spalle con un gesto sconfitto. Alla fine del racconto, Hooves fissava con uno sguardo incuriosito il simbolo co mposto dalla spirale che si richiudeva sul mio palmo. -...in parole povere, sarebbe un... Amplificatore di Energia Vitale ?-

-Non ne sono sicuro. Ha funzionato anche volte in cui intorno a me non c'era nes suno, Doc, ma la potenza era uguale. Per in genere come se catalizzassi il potere di chi mi circonda...-Sicuro che non accorci l'energia vitale?-...non so. Sono ancora vivo, e l'ho usato abbastanza volte da rimanerci secco.. .Mi alzai in piedi, rimettendomi l'armatura e la maschera come nuove. Rapidamente , recuperai tutta la mia roba e mi fissai il corpo, sospirando con nostalgica so ddisfazione. -Bene, Doc. Io ti ringrazio. Questa probabilmente l'ultima volta che ci vediamo. ..- dissi. Mi sentii un po' triste. Dopotutto, ero apparso cos rapidamente da impedire quasi di avere una conversazione normale con quel mio primo e fedele amico, che mi av eva sostenuto e aiutato da quando ero apparso in quel regno dai colorati abitant i. Hooves ricambi il mio sguardo con un sorriso stanco, sospirando. -Almeno hai una strategia, se vuoi entrare nel castello?-Normalmente ti avrei detto che avrei fatto come la prima volta, ma mi sono reso conto che non sarebbe molto nello stile del Pianista Fantasma, ripetersi...-E da quando pensi allo stile, te?-Da quando ne vale la pena. Comunque, il punto questo. Anche se sono diventato m olto pi forte, sono ancora troppo debole per affrontare qualunque cosa si trovi l dentro. Ho bisogno di un esercito. E non credo che Chrysalis si sia portata diet ro tutti i changelins che aveva, con me a piede libero...-Stai dicendo che potrebbe aver rinchiuso gran parte dei soldati nelle prigioni? -Sto dicendo proprio questo. Il primo passo sar entrare...-E come farai?-Sfondando il portone principale, Dottore...Hooves alz un sopracciglio, scrutandomi perplesso. Poi sospir nuovamente e sorrise , scuotendo la testa. -Sei maturato, ma sei sempre lo stupido ragazzino che ho dovuto curare qui, mesi

fa...Si avvicin di qualche passo e mi porse lo zoccolo, sorridendomi con soddisfazione . -Allora, addio, Filippo il Detective. O, meglio, Pianista Fantasma. Mi sarebbe p iaciuto sentirti suonare qualcosa un'ultima volta...Gli schiacciai lo zoccolo, sorridendo a mia volta. -Non si preoccupi di questo, Dottore. C' sempre tempo per un ultimo Assolo...Mi rialzai, voltandomi e dirigendomi con passo deciso verso la porta. La aprii a met, voltandomi verso il medico. -Specialmente se di un Fantasma...-

06:53:22

Non decisi di trasportarmi immediatamente al castello, o almeno di fronte ad ess o, per studiare la situazione. Prima, c'era qualcosa che, a discapito di tutto il tempo che avevo, dovevo assol utamente fare. Sparii in una nuvola di fumo nerastro immediatamente fuori dallo studio del Dott ore e riapparii, silenziosamente, a distanza dalla libreria. Mi fermai l di fronte ad essa, rimanendo silenzioso ed immobile. L dentro, in quel momento, c'era Twilight Sparkle che si stava interrogando sul mio stato. C'eran o le sue amiche, con lei. C'era pure il suo assistente. E c'era il pianoforte co n cui avevo conosciuto Lullaby. Ripensare a lei e ad Atlantide mi caus una fitta al cuore, ma riuscii a calmarmi. Mi voltai di scatto, imponendomi di andarmene, ma non ci riuscii. I miei piedi, semplicemente, non ne volevano sapere di muoversi. Sospirai, voltandomi ancora, e macinai con calma glaciale la distanza che mi sep arava dalla porta. La tentazione di correre e di attraversarla, tornare ad esser e circondato da qualcosa che potessi davvero definire amicizia era una tentazione insopportabilmente forte e dolorosa, che mi tormentava il fondo dell'animo. Senza che me ne accorgessi, ero improvvisamente arrivato di fronte all'entrata d ella biblioteca. Studiai, in silenzio, il legno che sembrava essersi annerito e rovinato, nei mesi in cui ero scomparso, e lo accarezzai in silenzio, come se av essi ritrovato un vecchio amico. Lentamente, la mano scese fino alla porta e vi rimase, immobile, in attesa di un a piccola spintarella che potesse farmi rivedere quelle sei pony le quali non ri uscivo a definire compagne per mancanza di coraggio. -Avanti. Fallo- sibil alle mie spalle una voce decisa, ma stranamente carica di e mozione e dolcezza. Non avevo bisogno di voltarmi o di mostrarmi sorpreso della sua presenza. Rainbo w Dash si avvicin un po', ma rimase comunque abbastanza lontano da me.

- quello che vuoi, no? Sei tornato per questo. Te l'ho chiesto io un'ora fa, dopo tutto. O sbaglio?La mano trem sensibilmente. -Pensi che riabbracciandoci finir tutto, no? Che hai combattuto tanto solo per po terci vedere di nuovo?Fece una piccola risata che non comunicava affatto ilarit. -E invece non cambier niente. come gettare nel deserto qualcosa che ti spaventa, perch credi che facendolo sparire smetterai di avere paura, e invece non se ne va , la paura. Rimane l, a roderti le viscere. Non possiamo fare altro che combatter la...Respirai con forza, voltando leggermente lo sguardo. La pegaso era alle mie spal le e mi sorrideva con semplicit. -Mi sei mancato, Pianista Fantasma. Ma questo non il momento degli abbracci e de l ricongiungimento. Ponyville, adesso, non ha bisogno del suo miglior Detective, ma del suo eroe pi spietato. Quello che non ha mai davvero desiderato e voluto, ma quello che nonostante tutto era sempre l per salvarci...La mano lasci andare il contatto con il legno, e mi voltai del tutto, fissando la pegaso. Mi avvicinai di qualche altro passo, in silenzio. -Lo so che fa male. Fa malissimo, lasciare qualcuno che ti ama e al quale ti sei affezionato, contro la tua volont e i tuoi desideri. Ti hanno detto che l'amore la forza pi grande di tutte, e poi vedi come il male riesca sempre a schiacciarlo . Eppure, si va avanti. Perch l'unica cosa che possiamo fare. Perch dobbiamo farlo ...Mi fermai di fronte a lei, abbassandomi sui ginocchi. -E adesso, questa una cosa che devi fare. una cosa che solo tu puoi fare. Pianis ta Fantasma...Gli occhi le si riempirono di lacrime. Abbass il capo -Aiutaci... ti prego...- singhiozz, scossa dai tremori. L'abbracciai, poggiando i l suo volto nello spazio della mia spalla. Non poteva vedermi, perch ero coperto dalla maschera, ma una sottile linea di lacrime si era formata anche sulle mie g uance. -...Rainbow Dash...- sussurrai, stringendola con forza -...questa l'ultima volta che ci vediamo. Ho molti rimpianti, ma... il pi grande di non aver potuto sfrutt are ogni singolo secondo che ho passato in questo mondo. Tra sette ore, purtropp o, il Pianista Fantasma diventer ci che solo di nome...Cerc di guardarmi negli occhi, ma glielo impedii, tenendola ferma. -Ho poco tempo. C' qualcosa di importante che devo fare. Per me. Per voi. Per col oro che amo e anche per coloro che mi odiano. Indipendentemente dal mio ruolo in questo mondo e da quanto ci devo rimanere, questa cosa lascer il segno...La lasciai andare, tenendola per le spalle e guardandola negli occhi, la mascher a alzata.

Le sorrisi, mentre lei continuava a piangere. -...morirai?-...purtroppo si. Ma...Le asciugai le lacrime con la mano, strappandole un sorriso. -Non essere triste. Non piangere per me, perch io morir per qualcosa che vale la p ena di essere vissuto. Morire per il dopo la cosa pi bella che esista, perch sai che c' qualcuno a cui las ci un grande dono. Quindi, ti prego, Rainbow Dash...Mi alzai in piedi, mettendomi una mano sugli occhi. -...adesso dimmi arrivederci, ma dillo con gioia. Perch quando torner, sar con la s tessa gioia che dovrai dirmi...-RAINBOW DASH!Applejack apr la porta di scatto alle mie spalle, fissando la scena. Ma ci che vid e fu soltanto la pegaso che fissava con sguardo stupefatto e coperto dalle lacri me un fumo nero e denso, che aleggiava verso l'altro con calma ondeggiante. -Stavi parlando con qualcuno?- domand, perplessa, dirigendosi verso la pegaso, ch e per era troppo distratta a fissare il fumo nerastro che lentamente si alzava ve rso il cielo, come incantata da esso. -...no. Solo un fantasma dei miei ricordi...- disse, sospirando e seguendo la te xana all'interno della casa.

...bentornato, Pianista...

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