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Ero seduto a gambe incrociate sul letto, completamente nudo e la schiena appogg iata al muro.

Era tornato tutto esattamente come durante l'autunno, se non fosse stato per la gran quantit di sole aggiuntivo che distingueva quella stagione dal la primavera. Per sapevo che pensare in quei termini era sbagliato. Tremendamente sbagliato. Pe rch nel castello di specchi che ripeteva ogni giornata alla precedente chiamato P onyville, si era creata una impercettibile crepa, ancora troppo piccola e spessa perch egli stesso si accorgesse di essere tale. Io. L'inverno mi aveva cambiato profondamente, e l'aver perso Winter mi aveva fe rito, lo riconoscevo. Ma se avessi confrontato il Detective prima della stagione e quello successivo, avrei scoperto che in qualche modo mi ero irrobustito. E n on mi riferivo semplicemente ad un discorso muscolare, ma anche a una durezza sp irituale. In qualche modo, era come se il Dio dell'inverno mi avesse fatto svilu ppare una scorza nell'animo, qualcosa che mi aiutasse a tirare avanti in mezzo a ll'odio e alla diffidenza degli abitanti di Equestria. Abbassai lo sguardo sul palmo della mano destra, fissando la pietra che vi avevo appoggiato. Ultimamente avevo fatto poco altro, se non fissare quella gemma. Era difficile r iuscire a staccarsene, dopotutto. Mi attirava come un ape su un fiore particolar mente dolce, e avevo assaggiato in modo abbastanza doloroso quanta dolcezza pote va nascere dall'avere un amico sincero. La afferrai con due dita e me la portai vicino all'occhio, studiandone il lento pulsare che ricordava quello di un cuore. Sospirai. -Winter...- sussurrai, come aspettandomi una risposta. La gemma continu a battere senza emettere alcun suono, e io sospirai, mettendola nella tasca della giacca appoggiata accanto a me. Era passata una settimana dalla trasformazione del Dio in gemma, e io ancora non riuscivo a smettere di pensarci. Dopotutto, quanti degli abitanti di quel regno si sarebbero comportati con me come avrebbe fatto lui? Istintivamente, mi venne da pensare ad Hooves, ma non riuscii a immaginarmi un D ottore che si metteva tranquillo ad ascoltare i miei problemi. Per quanto gli fo ssi affezionato, il Doc non era tipo da essere catalogato nella serie Amici da as colto . Mi alzai e mi vestii, lasciando la giacca sul letto. Ormai faceva troppo caldo p er portarsela dietro, quindi avevo ripreso gli abiti che mi ero portato dal mond o degli umani, nonostante cominciassero ad essere consumati. Di certo non potevo chiedere a Rarity di farmene degli altri, sarebbe stata soltanto un'esplicita f orma di maleducazione. Elemento della Generosit, certo, ma io non ero l'infame um ano che tutti credevano. Salii le scale che mi avrebbero portato al piano superiore, e trovai Spike che s pazzava la sala principale della biblioteca, canticchiando leggermente. Inclinai la testa, fissandolo in silenzio, finch non alz lo sguardo e mi not. -Ah, buongiorno Filippo! Se cerchi Twilight, ...Non fin la frase perch gli si gonfi la pancia ed erutt una lettera, lanciandomela le tteralmente addosso. La presi al volo senza emettere alcun suono e mi avvicinai di qualche passo, por gendogli la pergamena arrotolata. Il drago la apr e la fiss in silenzio.

-Beh, quando la vedi, dille che...-Questa per te. Da parte della Principessa Celestia- decret dopo una piccola paus a. Alzai un sopracciglio, scrutandolo, e a riprova di quanto aveva detto mi allu ng la zampa con il pezzo di carta, che raccolsi. Lo srotolai del tutto, fissando la calligrafia precisa ed ordinata della pony re gale. Molto in tema, non c'era di che lamentarsi. Fu il contenuto a darmi parecchio fastidio.

Caro Detective Filippo, Ho trovato preciso e dettagliato il rapporto che mi avete mandato, e non ho potu to far altro che compiacermi di ci. Tuttavia, comprendo quello che provate. Posso solo immaginare quale sia la terribile sensazione di solitudine e di confusione con cui siate costretto a convivere, rimanendo bloccato nel nostro mondo. Troverete in Twilight Sparkle una guida, e una fedele amica, per qualunque vostr a necessit. Cercate di sostenervi a vicenda, finch non avrete capito la causa che vi impedisc e di tornare indietro. La Principessa Celestia

Rilessi un paio di volte la lettera, giusto per essere sicuro di aver davvero co mpreso quello che c'era scritto. Alzai un sopracciglio, sorridendo. -Oh, questo sorprendente...-Che c' scritto?-Quello che scriverebbe qualsiasi principessa in questa situazione, Spike. Con q uesta, accendici il camino!- esclamai, deluso ed arrabbiato, strappando la lette ra in due parti distinte e appallottolandole. Le lasciai sul tavolo, voltandomi con un gesto secco verso la porta e percorrendo con rapidi passi la distanza che mi separava da essa. Spike, alle mie spalle, fiss prima la lettera e poi il sott oscritto. -Era una lettera della Principessa Celestia! Come ti sei permesso di strapparla! ?- esclam, indignato. Mi fermai, tenendo la mano sulla maniglia, e mi voltai verso di lui. -Perch l'ipocrisia merita solo questo trattamento, caro il mio drago...Detto ci, uscii richiudendomela alle spalle e allontanandomi quanto pi in fretta p otei verso una direzione random. Che prenda la sua immaginazione e la sua allieva e vada a quel paese! L'unica "co sa" che mi era davvero stata vicina in tutto quel periodo ora era un cristallo, e neppure la sua potente magia l'avrebbe riportato indietro!

Allora credevo che Winter sarebbe rimasto per sempre una gemma azzurra e pulsant e, e che non avrei mai pi rivisto il mio caro amico. Mi sbagliavo. Avrei rivisto Winter ancora una volta.

Passarono tre giorni, e in qualche modo, riuscii a dimenticarmi della questione della risposta. Anche la gemma sub un drastico calo di attenzione, per un motivo o per un altro. Per mi trovai improvvisamente senza cose da fare, visto che trova re un lavoro mi era impossibile, e il parkour mi era negato categoricamente. Mi ridussi ad andare alla ricerca di ottimi libri dentro la biblioteca, e fui abbas tanza fortunato da trovarne un paio, ogni tanto. Fu proprio durante la lettura d i un ottimo libro di fantascienza, riguardante un certo Dottore, che presi parte ad uno degli eventi pi assurdi di quel mondo, ma sicuramente fu quello in cui mi divertii di pi, e per la prima volta. Come dicevo, ero seduto al tavolo della biblioteca ed ero immerso nella lettura di un libro ( Le avventure del Misterioso Dottore ), quando, alla lettura della fras e: ...quindi il Dottore si alz e fiss l'interno della propria nave... mi venne in me nte che era passato veramente tanto tempo dall'ultima volta che avevo visto il D ottor Hooves. Cos, visto che il capitolo era iniziato da poco, chiusi il libro di scatto e mi alzai, dirigendomi verso la porta. Pensai a tutte le cose che avrei potuto dire al Doc, e sopratutto fargli analizzare quella bottiglia di vodka, v isto che non ero davvero sicuro di quello che avrei bevuto, in modo da sapere se sarei sopravvissuto o meno. Per qualche strana ragione, per, Equestria sembrava sempre leggermi nel pensiero e agire un attimo prima che mi organizzassi la giornata. Ed ovviamente, fu cos an che quel giorno. Perch non appena ebbi appoggiato la mano sulla maniglia, non feci in tempo ad apr irla che un'ondata di "cose rotonde e colorate" mi travolse, facendomi cadere a terra ed invadendo la libreria. Cominciarono a volteggiare secondo un ordine ran dom, volteggiando tra i libri e creando caos e disordine. -Filippo, fai attenzione!- mi disse Twilight Sparkle da fuori. -No, accidenti! Li hai fatti entrare!- sentii lamentarsi Spike. La prugna mi scavalc senza farsi troppi complimenti e si mise ad armeggiare con u n retino, tentando di acchiappare quelle sfere con le ali. Io ero ancora a terra e mi massaggiavo la testa, incapace di capire che cosa fosse successo. -Che diamine, non stare l come una melanzana! Fai qualcosa!- mi ordin lei, tesa co me una corda di violino. Io mi rialzai sbuffando, afferrai senza troppa delicate zza uno di quei cosi ricoperti di brillantini e lo puntai verso l'unicorno con u n'espressione tutt'altro che raccomandabile. La mia. -...che diavolo sono questi affari?- chiesi con acidit. -ParaSpiritelli! Mangiano di tutto! Sono tornati in massa giusto una mezz'ora fa !Oh. Giusto. Perch bastava un nome e una delucidazione sulla loro dieta per riusci re a comprendere qualcosa che sfidava i pony in fatto di Violazione di Leggi dell a Biologia e della Zoologia .

Curiosamente, per, scoprii che non mi interess pi di tanto porgli altre domande. Ev identemente, Equestria mi aveva influenzato fino a quel punto. C'era per qualcosa che dovevo assolutamente chiedergli. -Ma voi in questa cittadina non le vivete mai delle giornate normali, non vero.. ?-Me lo sono sempre chiesta anch'io...- osserv lei, in accordo con me. Fissai nuovamente la piccola sfera che stringevo nella mia mano destra, chiudend omi in un pensoso silenzio. Adesso ho qualcosa in pi da raccontare ad Hooves... pensai con un sorriso.

-Twilight Sparkle, io vado dal Dottore alla ricerca di qualcosa per fermare ques ti cosiChe comunque si limitavano a svolazzare senza fare realmente alcun danno, se non un grande disordine. Preferii non farglielo notare. -MA... NON... MI... AIUTI?!- esclam, stupefatta ed offesa, mentre le piccole sfer e si univano per travolgerla e tornare a far casino. Sorrisi, trovandole terribi lmente accattivanti. -No, hai tutto sotto controllo...- dissi con una punta di malignit, richiudendomi la porta alle spalle. Una volta all'esterno, per, mi venne uno scrupolo, cos sospirai, la riaprii, affer rai un paio di quegli affari con la sinistra e li lanciai direttamente nel retin o della prugna. Poi mi chiusi la porta alle spalle.

-...allora, Doc? Cosa mi dice? C' un modo per abbatterli?- chiesi alla fine di un a serie di brevi e abbastanza ridicoli esami, durante i quali gli occhi del Dott ore brillarono di una luce diversa da quella che ero solito vedergli brillare in fondo allo sguardo. Avrei riconosciuto ovunque quella scintilla di avidit, che in genere nasce di fro nte alla possibilit di un enorme, e facile, guadagno. Il Doc non era uno stupido, quindi se aveva quella scintilla era sicuramente per una ragione assai valida. -Abbatterli? Perch ucciderli, se puoi farci qualcosa di meglio?- mi chiese il dot tor Hooves rimuovendo dai legacci del microscopio la piccola sfera. -Cosa intende, Doc?-Questi, caro il mio Filippo, non sono quelle pesti dei ParaSpiritelli, bens i be n pi accettati ParaDolciumi!Rimasi un secondo in silenzio, tentando di comprendere alla prima ci che mi aveva appena comunicato. Non ci riuscii ed esclamai: -...che?!-Allora... il 98,9% del loro corpo composto da zucchero. E non zucchero qualsias i, ma una rara qualit che si trova solo nelle canne delle zone PonyCircensi, a su

d di Equestria!-Tradotto per i comuni mortali, questi "cosi" sono dei dolci viventi, fatti di u no zucchero particolarmente pregiato, e venuti qui dal sud del regno?- esclamai, indicando la piccola sfera tutta luccicante, che svolazzava con calma nello spa zio del Dottore. Quella piccola cosa valeva parecchio, quindi. -Esattamente. Dovresti chiamare la tua amica con la criniera rosa e dirle di cat turarne il pi possibileVedemmo in quel momento, dalla finestra, passare Pinkie Pie ricoperta di strumen ti. La tortina soffiava con forza una tuba e sembrava perfettamente convinta del la genialit di ci che stava facendo. Per lei cos facile pensare in Termini di Pinkie... sorrisi, fissandola. -Hm... questo zucchero pregiato, non vero?- domandai, toccandomi il mento. -Certo, caro mio! Lo zucchero migliore del... scusa un secondoHooves si volt a sinistra, prevedendo i movimenti del ParaDolciume, e lo azzann, m asticandolo con un'espressione di puro godimento. Deglut con soddisfazione e mi f iss, sorridendo. -Hm! Un altra particolarit che quello 1,1% di altra roba serve a dargli sapore, o ltre a formare i vari legami...-...ehm..?-Ogni ParaDolciume ha un sapore diverso- mi spieg come se fosse la cosa pi ovvia d el mondo. -Ma come nascono?-Lo zucchero PonyCircense, prima di poter essere chiamato zucchero, deve essicca re al sole per un lungo periodo. A volte, i tempi vengono sbagliati, cos lo zucch ero crea una reazione vitale che da vita ad un ParaDolciume... pi o meno, segue i l principio del calore corporeo dei rettili, ma qui invece di mantenere in vita, la forma...-Capisco...Lo sguardo mi cadde sui miei vestiti, consumati e da cambiare. -...lo zucchero migliore del regno, ha detto?-Esattamente! Il Migliore!- approv con soddisfazione. -Dottore, ha bisogno di denaro?- domandai assumendo la sua stessa scintilla. Lui alz un sopracciglio. -Vuoi farmi un prestito? Non disdegno, eh...-Risponda alla domanda, per favore...-Beh... i miei sieri non na salute di ferro... se trasferisco a Canterlot sto un mese fa...- disse vendono pi come un tempo, e i pony di questa citt hanno u continua cos, in tre mesi tolgo baracca e burattini e mi nello studio di un mio collega, che me lo aveva gi propo mogio, avvicinandosi alla sua scrivania.

-Dottore, ho un idea che potrebbe risolvere entrambi i nostri problemi, se ben s fruttata...Hooves si volt, studiandomi con interesse. -...ti ascolto-

Una decina di minuti dopo, il dottor Hooves mi fiss come se avessi rivelato qualc he sorta di verit divina, e lui fosse stato il sommo prescelto per diffonderla. O , pi probabilmente, con lo stesso sguardo con cui un bambino avrebbe fissato una caramella particolarmente succosa. -Oh, EQUESTRIA! UN'IDEA SENSAZIONALE!-Ma dobbiamo muoverci. Quelle 6 rompiscatole potrebbero trovare un modo per scac ciare tutti i ParaDolciumi dalla citt, ben prima che noi riusciamo a prenderli... -Dammi cinque minuti e ti creo quello che mi hai chiesto. Tu aspettami qui e non ti muovere!- esclam, entusiasta, andando in un'altra stanza. Da fuori non sembra va che ci fossero altre stanze, nello studio, perci preferii non fare domande. Mi avvicinai alla finestra e mi appoggiai, fissando Ponyville in preda al panico. Sobbalzai, quando una nuova ondata di ParaDolciumi mi pass davanti a poca distanz a dal vetro. Uscii a vedere in che direzione stessero andando, per avere un punto da cui iniz iare a raccattarli. -Filippo!- mi chiam Fluttershy da dietro, raggiungendomi insieme a Rainbow Dash, che invece mi teneva il broncio, apparentemente senza ragione. -Hai mica visto tantissime piccole e tremendamente carine palline colorate volar ti incontro?-Si, sono andate di l- assicurai indicando la direzione opposta. Mi ringrazi e part correndo. Rainbow Dash mi fulmin con un nuovo sguardo e poi se n e and dietro a Fluttershy. Alzai un sopracciglio, ma non feci domande. -Ho fatto, Filippo! Ecco a te... lo Hooves 900!- esclam il dottore, raggiungendom i alle spalle. Mi voltai e rimasi stupefatto e silenzioso di fronte a ci che il D oc mi pales di fronte agli occhi. Sembrava un incrocio tra un aspirapolvere e un fucile a canne mozze, con un lung o tubo che collegava il manico a una specie di corpo centrale. La parte che mi sorprese di pi furono le due cinghie che ci aveva attaccato come se dovessi portarmelo in spalla. E, come volevasi dimostrare, Hooves me lo fiss a lle spalle e mi spieg rapidamente come funzionava. Alla fine del discorso, avevo solo capito che bastava accenderlo e spegnerlo perch cominciasse a catturarli uno dopo l'altro. -...l'ha costruita lei, questa roba, Dottore?-Certo! Perch me lo chiedi?-...cos...- mentii, resistendo alla tentazione di colpirmi la fronte.

Il Dottore mi fiss con occhio critico, studiandomi. -Con quel coso sarai lento, per. Sali, ti porto io. E ricordati l'accordo: 50 e 5 0 sul totale-Non me lo dimenticher, Doc- sorrisi salendo sul suo dorso. Non avevo avuto il tempo di pensare a tutta quella situazione, dato che era avve nuto tutto cos velocemente da non lasciarmi il tempo di ragionare. Ma anche se l' avessi fatto, probabilmente sarebbe cambiato molto poco, perch per qualche strana ragione mi stavo lentamente abituando alla totale mancanza di senso di ci che av evo intorno. E poi, sembrava una cosa parecchio divertente, e io non mi divertivo da un po' m esi. Distrarmi mi avrebbe fatto sicuramente bene. Accesi lo Hooves 900 e lo puntai contro una delle scie di affari che avevo visto volteggiare precedentemente di fronte alla finestra dello studio.. Nel tempo in cui chiusi gli occhi, non la vidi pi, chiusa al sicuro all'interno d el macchinario. -Dottore, sei insuperabile...- dissi, stupefatto dalla velocit d'azione del tutto . -Lo so!- rispose allegramente e con una punta di orgoglio. Si impenn con un nitrito e scatt verso la citt. La caccia era ufficialmente aperta.

-Pinkie Pie, non funziona!- si lament Applejack scalciando via i vari cosini sfer ici che la circondavano e le sfrecciavano intorno, mentre la tortina rosa gi chia mata, poco distante dalla texana, si lanciava in una serie di sonate diverse e c omposte, per tentare di attrarre le minuscole sfere. Quello che non sapeva era c he quella tecnica funzionava soltanto con i ParaSpiritelli, e non con i ParaDolc iumi. -Lo... so...!- rispose alternando le parole a intense note di tuba, sperando che fosse esclusivamente un problema di intensit. -Ma... non... capisco... perch..!- sbott, prendendo una boccata e lanciandosi nel pi forte do di petto che riusc a fare. Quindi cadde a terra, sfinita, mentre Applejack usava il suo cappello per tenere lontane quelle cose. Le due si trovavano di fronte allo SugarCube Corner. Dopo che Applejack si era a ssicurata che quegli affari non mangiassero mele, era corsa in citt per vedere co me stavano andando le cose, sperando di poter essere utile. Il resto e la relati va conseguenza gi le ho esplicitate. -Cosa facciamo!? Divoreranno la citt, prima o poi!- esclam da terra la tortina, ri alzandosi e riprendendo a suonare con rinnovata vivacit. -A me non sembra che stiano facendo nulla...- not Applejack, osservando che effet tivamente i ParaDolcetti non stavano creando i terribili disastri dei loro ben p i pericolosi cugini.

La fortuna, evidentemente, mi aveva preso in gloria, per quella giornata, perch s e non avessi avuto la fortuna di intervenire, si sarebbero accorte che non erano i ParaSpiritelli tanto temuti. Gi quando le intravidi da lontano, capii che se n on l'avessi distratta, il nostro piano sarebbe andato allegramente a farsi bened ire. Cos gettai alle ortiche quel poco di orgoglio e di virilit che mi era rimasto ed e sclamai: -FATE LARGO!Quando le due videro un umano armato di uno strano aggeggio a cavallo di un Dott ore, ebbero due reazioni differenti ed opposte, ma stranamente prevedibili per e ntrambe le loro personalit. La prima, Applejack, si spost di corsa, trascinando per la coda la torta rosa che era scoppiata a ridere, fissandoci e rotolandosi. Non capii mai come facesse a muoversi nonostante la grande quantit di strumenti musicali che aveva con se. Ed in effetti, eravamo parecchio ridicoli, io con i miei capelli afro e lo stran o strumento in spalla, Hooves con un'espressione decisa che gli calzava assai ma le se confrontato a tutte le altre scene che l'avevano visto protagonista con me presente. A riprova di ci, Applejack ci fiss e scoppi a ridere anche lei. -Ma che accidenti...- cominci, ma non pot dare alla frase tono di domanda perch la interruppe il rombo dello Hooves 900. Lo accesi nel momento in cui il Doc si ferm al centro della piazza e intorno a no i fluttuavano tutti quei fastidiosi cerchi colorati. Tenni l'imboccatura in alto , perch tutti i nostri obbiettivi fossero assorbiti come dentro ad un imbuto. Rapidamente, e con un tremendo suono di risucchio, si form un gigantesco tifone c olorato, contenente tutti i ParaDolciumi che, in una trentina di secondi, sparir ono tutti al sicuro all'interno dello Hooves 900, sotto lo sguardo stupefatto di Applejack e Pinkie Pie. -Doc, sei veramente una forza...- dovetti ammettere, fissando il manico della su a invenzione. -Modestamente...- si vant lui. -Ma quando hai fatto studi di meccanica?-Quand'ero giovane. Mio nonno era un appassionato di...Non seppi mai di che cos'era appassionato il nonno del Doc, visto che voltandoci , venne zittito dagli sguardi stupefatti delle due pony di prima. -...Filippo, che hai...-Ora non abbiamo tempo per spiegare! Velocemente, diteci dove sono gli altri Par a...Spiritelli!-Beh, ne abbiamo vista una grande quantit inseguita da Derpy, Fluttershy e Rainbo w verso sinistra, ma che cos' quell'affar...Non la degnai di una risposta, poich il Doc era gi scattato, ed io con lui. Probab ilmente si offese, ma avrei avuto tutto il tempo di chiederle scusa, se mai aves si voluto, pi tardi.

In quel momento, dovevo diventare ricco.

Nella strada parallela alla precedente, anche questa invasa dai ParaDolciumi, no n mi sarei mai dimenticato la faccia di Fluttershy quando arrivammo l. La poveret ta era assediata dai ParaDolciumi che le attraversavano la criniera in ogni dire zione, scompigliandola e trascinandola in volo in ogni direzione. E, ad essere sinceri, la cosa non sembrava dispiacerle troppo, ma neanche troppo poco. -D-derpy, aiutami..!- disse con la sua vocina sottile. La pegaso grigia vol piroettando ed attir su di se la quantit di ParaDolciumi che p rima aveva addosso Fluttershy, ridendo e continuando con quel suo volo sconclusi onato. -Questi cosini fanno il solletico! Ricordano i Muffins!-Ti sembra il momento, Derpy?!- si lament Rainbow Dash, che completava il trio de i personaggi presenti alla scena e distribuiva calci a destra e a manca per tent are di scacciarli. Quando per i ParaDolciumi la sopraffecero, bloccandole le ali, cadde al suolo, di battendosi con irritazione. -CHE QUALCUNO CI AIUTI, DANNAZZIONE!- esclam, disperata, cercando di liberarsi. F luttershy lanci un gridolino quando anch'essa fu ricoperta. L'unica davvero diver tita era Derpy. Io e il Doc ci eravamo fermati all'inizio della via e fissavamo tutto ci con un m isto di divertimento e di curiosit. -...andiamo?- domand Hooves, alzando lo sguardo verso di me. Lo fissai e sospirai . Rainbow Dash mi stava molto antipatica, dopotutto. -...andiamo...Il Doc si impenn e scatt in avanti a tutta velocit, mentre io gettavo nuovamente vi a il mio orgoglio ed esclamavo, per darmi quell'accenno di eroismo che normalmen te mi mancava: -IO VI AIUTER! (Anche se sei antipatica)E che non riuscii a guadagnare per l'ultima aggiunta. Si voltarono tutte e tre a fissarci. Il Dottore si era fermato poco lontano da l oro, e si era erto in tutta quella che in condizioni normali avremmo definito bel t , ma che in quella situazione (un dottore, un cavaliere afro e un aspirapolvere f ucile) serv soltanto a renderci infinitamente ridicoli. Fu questo il motivo per cui Fluttershy e Derpy scoppiarono a ridere con ancora p i forza, mentre Rainbow Dash mi puntava addosso uno sguardo minaccioso, probabilm ente perch non in vena di scherzi. -NON SIAMO IN VENA DI SCHERZI, FILIPPO, QUINDI VEDI DI DARCI UN TA...- grid, ma l a interruppe il rombo dello strumento del Dottore, che le puntai addosso.

I ParaDolciumi scomparvero dal suo corpo, e cos da quello di Fluttershy immediata mente dopo. Alzai il manico per assorbire tutti quelli che non si erano lanciati addosso alle due pegaso e poi puntai su Derpy. Quando la poveretta rischi di finire assorbita dal macchinario, lo spensi, la aff errai per la zampa, tirandola fuori,le detti una rapida carezza di consolazione e la lanciai in aria, vedendola prendere quel suo volo strambo. Sorrisi. Stranamente, ma nemmeno troppo, Derpy Hooves riusciva sempre a mettermi di buon umore, per il modo in cui prendeva con sincera goffaggine le cose. Era un tratto del suo carattere che personalmente avevo imparato ad amare. E poi, non so se per forza di cose o volontariamente, non mi guardava mai male. Fatto ci, abbassai il manico dell'aggeggio, come se fosse una spada, e lo puntai verso una Rainbow Dash ancora accasciata a terra, che si rialz e mi rivolse il pe ggiore dei suoi sguardi. -...grazie, Filippo...- disse con un fil di voce Fluttershy, alle sue spalle. No n la degnai di uno sguardo, puntandolo interamente verso la pegaso dalla crinier a arcobaleno. -...sparisci- sibil, alla fine, prendendo il volo ed andandosene. Rimasi a fissar e la scia che si era lasciata dietro, in silenzio. -Uh... carattere difficile?-Mi ha appena ringraziato. Vogliamo andare, Dottore?-Ma certo!Dopotutto, sapevamo bene qual'era la nostra prossima meta.

-O CIELO, QUESTE ORRIDE SCHIFEZZE! DI NUOVO!- esclam Rarity tentando di catturarl e con il proprio retino. Dentro, e fuori, dalla libreria c'era il panico pi che totale, nella disperata ma novra di cacciare i ParaDolciumi, che per svolazzavano creando confusione e disor dine ovunque, senza fare davvero grandi danni. Twilight Sparkle e Rarity si trov avano all'interno della libreria, mentre Spike era fuori che cercava di impedire alle nuove ondate di entrare, senza troppo successo. I due unicorni, armati di retino, portavano avanti una infruttuosa campagna di caccia. -TWILIGHT, TI PREGO, FA QUALCOSA!- esclam sull'orlo di una crisi di nervi Rarity, cercando di tenere lontane quelle orride bestiacce dalla sua preziosissima crin iera. -Ci sto provando, Rarity! Spike, tieni lontani quelli di fuori!I ParaDolciumi, per, credendo che il drago fosse un giocattolo, avevano cominciat o a passarselo da una manciata all'altra, tra le risate di quest'ultimo, per nul la infastidito. Risate che si interruppero quando not la faccia ostile della propria prugna-padro na e con la relativa caduta consequenziale. -Oh, ehm... COSINI! ANDATEVENE!- tent di giustificarsi, prendendo a gesticolare n

el vuoto. I ParaDolciumi se ne tornavano all'esplorazione della libreria, ignorando bellam ente l'ordine. -Ma perch la musica di Pinkie Pie non funziona?!- chiese, entrando a sua volta e cercando di schiacciarli con una pergamena. -Non lo so!Rarity lanci uno strillo da fuori, nel panico. Diverse sfere colorate avevano sup erato la sua strenua difesa e si erano inserite nella sua criniera, rovinandole la pettinatura su cui aveva speso tanti preziosi minuti del suo preziosissimo te mpo. -QUESTO TROPPO! VOI NON VEDRETE L'ALBA DI DOMANI!- sibil, afferrando pi pergamene con un solo incantesimo e cominciando a farle roteare nel vuoto. -Ben detto, Signorina!- esult il Doc apparendo in quel momento sulla porta, con m e a cavallo. Non saprei dire esattamente perch, ma la nostra improvvisa entrata in scena caus u n netto stacco della tensione, e qualsiasi cosa pulsasse vita all'interno dell'e dificio punt i propri bulbi oculari sul Dottore e su colui che lo cavalcava. In p articolare Rarity ci fiss, ma era troppo scioccata dalla rovina della propria acc onciatura per afferrare davvero la situazione. In qualche modo, riconobbe me. -Filippo..?!Decisi di non andare troppo per il sottile, cos puntai direttamente lo Hooves sul la stanza. -Pony, aggrappatevi forte a qualcosa!Accesi lo Hooves 900, creando l'ennesimo piccolo tifone di mille colori che catt ur i vari ParaDolciumi, al sicuro nella sua immensa sacca. Mi chiesi per l'ennesi ma vola come potesse esserci tanta memoria in cos poco spazio, ma preferii non po rmi quella domanda. Quando ebbe finito di aspirare, sput in automatico qualche libro e, alla fine di un rombo particolarmente difficoltoso, Spike, che vi rimase incastrato per la co da. -...CHE DIAVOLERIA QUESTA?!- esclam fissandosi l'arto. Spensi la macchina e lo liberai, tirandolo fuori senza troppe smancerie. -In verit, non sono ancora sicuro di poterla definire macchina per fare soldi... ma di certo una portentosa Hooves 900!- esclam con soddisfazione il Doc. Spike alz un sopracciglio, fissandomi in modo ambiguo. La stessa espressione che avevano una Rarity tormentata e una Twilight Sparkle stupefatta e dalla criniera rovinata. In qualche modo, Rarity riusciva SEMPRE a preservare la propria accon ciatura. Mi ripromisi di chiederle come fare. -Vi spiegher tutto pi tardi, ve lo prometto...- dissi con il mio miglior sorriso. Sentii un rumore sospetto dietro di me e voltai per met il busto, cercandone la c ausa. Una grande quantit di quelle sfere si stava dirigendo verso il municipio.

-Dottore, c' un ultima ondata nel centro della citt!- esclamai fissando i vari Par aDolciumi che vi si dirigevano. -Bene, allora poi abbiamo finito! Pronto a diventare ricco?-No. E lei?-Neppure!Ridemmo. Poi il dottore scatt verso la piazza. Lasciando un drago allibito, una sarta isterica e una bibliotecaria testa a cerc are di venire a capo di quel misterioso arcano.

Non mi sarei MAI dimenticato l'espressione del Sindaco mentre cercava, insieme a Bon Bon e Lyra, di scacciare i vari ParaDolciumi che le infastidivano. Era una cosa completamente diversa da quella di Fluttershy, certamente, ma era abbastanz a epica perch rimanesse impressa nella mia testa. Di comune accordo, decidemmo di non fare alcun grande discorso, questa volta, o entrate che si supponeva essere eroiche ma che finivano immancabilmente nel ridi colo.. Entrata rapida e indolore, e procedimento come da copione, con un gigante sco tifone di sfere colorate che veniva spazzato via dal potere della scienza de i pony. Via i ParaDolciumi, finalmente. Gli ultimi che infestavano la citt, e i primi che ci avrebbero permesso di lastricarci una strada d'oro. Di fronte al municipio, riattaccai nella sua apertura il manico dell'aggeggio, s tiracchiandomi le spalle. Avevamo bellamente ignorato i tre pony, che adesso ci scrutavano stupefatti e increduli. -Questi erano gli ultimi, Doc?-Si, mi sa di si... una bella fatica, eh?-Beh, sono sicuro che...-...e voi?!- ci chiese il Sindaco fissandoci e avvicinandosi. Ci voltammo verso le tre, ancora incredule, decidendo di continuare ad ignorarle. Scesi dal Dottore, che aveva il fiatone, e controllai l'interno dello Hooves 900 , come mi aveva spiegato di fronte al laboratorio quella mattina. -Ce ne sono centinaia, Doc. Siamo stati fortunati. Qual' il piano, ora?-Dobbiamo ricavarne...- inizi, ma not che Lyra, Bon Bon e il Sindaco ci fissavano con aria curiosa. Rivelare un piano cos complesso di fronte a loro sarebbe stato come darsi una zap pa sul piede, cos Hooves rivolse loro il sorriso pi innocente che riusc a fare. -...state bene?-Dottor Hooves, ci ha salvate! Anzi, ha salvato Ponyville! Lei e...Alz lo sguardo su di me, fissandomi con un'occhiata perplessa e stupefatta.

-...questo umano?-...Si. Si, io e lui vi abbiamo salvate- disse con una punta di orgoglio. "E non aspettatevi una seconda volta... -Come possiamo ripagarla, Dottore?Diversi pony si stavano intanto avvicinando, notando che il caos creato dai Para Dolciumi si era improvvisamente calmato. Diversi ci avevano visto assorbire quel le cose, quindi stavano facendo due pi due e capendo che probabilmente dietro a t utto ci era riconducibile il Doc Hooves. -Oh, stato un piac... un dovere! Dovere di cittadino, Signor Sindaco! Non si pre occupi minimamente della ricompensa!- sorrise il Doc. Certo, dovere. Quello e il semplice, puro interesse del denaro. Sorrisi, mentre faceva una risata nervosa fissando il Sindaco. Aprii la bocca pe r lasciare un commento acido, ma il Doc mi fece lo sgambetto, facendomi salire s ul suo dorso con un saltello. -Ora, per, il mio assistente COOOOOS stanco che devo portarlo al laboratorio e far lo riposare... penseremo noi a liberarci di questi affari. Buona giornata, Signo r Sindaco! Signorine Bon Bon e Lyra!Mi stiracchiai gli occhi, sbadigliando, e feci "ciao ciao" con la mano, di modo che la recita fosse completa. Avevamo davvero finito. Adesso, c'era la parte migliore di tutta la recita. pensai con una punta di acidit.

Pi o meno una settimana dopo, bussai con tocco leggero alla porta del negozio di Rarity. Dall'interno, la sua voce canticchi: -Avanti!Entrai. Dentro, Rarity stava tagliando una stoffa azzurra con delle forbici arge ntate mosse con la magia. -Oh, ciao, Filippo! Erano tre giorni che non ti facevi sentire... cos'era succes so?-Tante, tante cose, Rarity. Ma una in particolare che ti riguarda...- dissi con un sorriso. Si sorprese, alzando un sopracciglio. -Me?!-Certo. Allora...Controllai la borsa di pelle che portavo a tracolla, comprata da non molto, e ne estrassi tre sacchetti. Quindi mi avvicinai e glieli posai di fronte, sul tavol o che si mostrava in mezzo al taglio. -...cosa sono?-Aprili-

Il suo corno so illumin di luce azzurra, mentre i tre sacchetti rivelavano sul ta volo rosa il loro contenuto. Una discreta montagnetta di denaro. Mi avvicinai e ripresi i tre sacchetti di pelle vuoti, mentre Rarity si stupiva ancora di pi, sgranando gli occhi. -...OH, EQUESTRIA, MA... MA...-Dovrebbero essere una cifra fra le trecentottanta-novanta monete, pi o meno-...io, io non...-Non devi dire niente, certo...-Ah, quello lo so. Dicevo che io non capisco perch mi stai dando tutti questi sol di!Indicai la giacca nera e i pantaloni, che ormai sentivano dell'effetto del tempo . Nella borsa mi ero fatto fare un nuovo paio di vestiti su misura, quindi quell i li avrei tenuti finch non si fossero consumati del tutto. -...ma scherzi?! Valevano a malapena 60 o 70 monete, quei due cosi!- si lament. -Beh, allora il resto mancia!-Filippo, mi rifiuto di accettare questo denaro! eccessivo!-No, Rarity. Non ho raggiunto neanche una centesima parte del vero valore di que sto vestito...Mi fiss con occhi amichevoli. -Quando vuoi, sei molto poetico...- ammise. -Si, si lo sono. Beh... arrivederci!- mi voltai e feci per uscire. -Riprenditi i soldi, dai!- mi trattenne, facendo un ultimo tentativo. Mi voltai a fissarla silenziosamente. -Se hai problemi a spenderli, tra non molto ci sar il compleanno di Fluttershy. F alle un regalo con la parte che avanza!Le feci "ciao ciao" con la mano ed uscii. Fuori mi aspettava il Doc, con un camice bianco che risplendeva di nuovo e di lu ssuoso. -Sei sempre esagerato, sai?- mi apostrof. -Ora siamo ricchi, Doc. Lo zucchero, con l'asta che abbiamo fatto a Canterlot, c i ha dato almeno il triplo di quanto ci aspettavamo...- dissi allegramente, mett endomi le mani dietro la testa. -Quindi tu continuerai a fare il Detective?-E tu il Dottore?Ci fissammo. Se la riposta non era ovvia, era scritta nei nostri occhi. E nel so

rriso reciproco.

Prugna ed amiche mi fissavano con un attenzione particolare sul materiale aureo che stringevo in mano e che maneggiavo con attenzione. Io, tranquillamente, finii di contare le monete dentro la sacca di pelle e me la misi in borsa, cercando di farla tintinnare il meno possibile. Poi mi accorsi delle loro occhiate e le sorrisi. -...posso fare qualcosa per voi?- chiesi. -Potresti darci delle spiegazioni!- sbott la texana. -Ah, Applejack... si, potrei. Su che argomento?-Che diavolo era quella roba con cui hai catturato i ParaSpiritelli?-ParaSpiritelli..? Vuoi dire i ParaDolciumi, casomai!- risposi con semplicit. -... una battuta?- disse Pinkie Pie, stranamente seria. -No. Non credo. Se suonava come tale, non lo era lo stesso-...vuoi rispondere si o no?-Certo. Volentieri. Quella "cosa" era lo Hooves 900Cal un silenzio pesante. -...detesto mettere l'accento su una cosa che palesemente scontata, ma... ti dis piace darci pi dettagli?- sentenzi Rainbow Dash. Gli spiegai rapidamente la funzione dello Hooves 900 e di cosa si era composto i l nostro piano per catturarli. -E... cosa ne avete fatto dei ParaSpiritelli?- chiese Fluttershy. -Non erano ParaSpiritelli, ma ParaDolciumi, creature nate dallo zucchero pi pregi ato del mondo!La cosa sciocc la pegaso color miele e in potenza minore anche le sue compagne. -Stai dicendo che tu hai... hai...?!-...No, non li ho resi di nuovo zucchero "io". Hanno fatto tutto da soli. Dopo t re giorni, pi o meno, i ParaSpiritelli consumano la scintilla vitale che li aveva resi delle sfere con le ali e tornano zucchero. Ma lo zucchero che si ottiene a nche migliore dell'originale. Il Doc si messo in contatto con un acquirente, e li abbiamo pagati quasi il trip lo del loro valore originale, che era comunque bello alto. Altre domande?-...questo tipo lo sa che gli avete venduto dello zucchero che prima era... ehm, vivo?-

-Non lo avrebbe comprato altrimentiSorrisi di nuovo, nonostante lo sguardo torvo della pegaso color miele e quelli perplessi delle sue amiche.

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