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Maggio 2012

Le donne della Monforte

Intervista con ex-alunne del liceo classico Faes Monforte

Raffaella Aliprandi

Sposata, madre di Beatrice, filosofa ormai solo per hobby, lettrice appassionata e professionista con 13 anni di esperienza maturata nel settore finanziario nellambito delle risorse umane, della comunicazione, dellidentit e della cultura aziendale, della responsabilit sociale dimpresa e della sostenibilit 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Misurare la qualit di una scuola un esercizio complesso, ma anche incredibilmente affascinante. Ci induce a interrogarci sugli elementi distintivi che qualificano lofferta formativa. Mi piace molto lidea di affrontare la questione a partire dal risultato conseguito dagli studenti nel loro percorso universitario, come a dire che il prodotto finale che fa la differenza. La pole position conquistata dal Liceo Monforte sulla piazza di Milano mi ha fatto riflettere sul fatto che ho goduto di un privilegio per nulla scontato: ho condiviso i miei anni di formazione con tante teste brillanti. Lapprendimento senzaltro favorito da un contesto intellettualmente stimolante. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Mi ha insegnato quanto importante saper fare le domande giuste. Sono le domande che muovono il mondo, che guidano le decisioni grandi e piccole che siano, che ci spingono a metterci sempre nuovamente in ricerca e ci mostrano che non mai troppo tardi per imparare qualcosa di nuovo. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? Personalmente mi definisco agnostica rispetto alla questione. Considerando lesperienza personale che ho vissuto, non riesco a vederci un vantaggio, n tanto meno uno svantaggio. In linea generale credo che la ricchezza del confronto sia direttamente proporzionale alla variet e alla diversit di punti di vista, esperienze, prospettive. Sono senza dubbio una sostenitrice del valore della diversit, quando si parla di apprendimento per gli adulti, materia di cui mi sono occupata in ambito professionale. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Le lezioni di filosofia: appassionate discussioni guidate dalle domande che stavano a cuore a noi studenti La tutor: una sorta di coach che sosteneva la crescita personale a partire dalle specificit di ciascuno studente La biblioteca: uno spazio dove viaggiare con la mente

Claudia Bertolini

Maturit del 2007, attualmente sta frequentando l'ultimo anno di universit per conseguire la laurea specialistica in Filosofia della Scienza a settembre presso lUniversit Cattolica di Milano. Da agosto 2011 in America presso luniversit Virginia Tech: nel primo semestre ha frequentato quattro corsi di filosofia, mentre durante questo semestre sta scrivendo una tesi sperimentale con oggetto i modelli della scienza, seguendo alcuni progetti attivi nei dipartimenti di fisica e ingegneria del computer. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? All'apprendere la notizia dall'altra parte del mondo sono rimasta sorpresa e chiaramente contenta. Ho infatti ricevuto una mail di mia mamma con scritto: "Puoi annoverarti tra le ex-alunne del miglior liceo classico di Milano". Pertanto questo informazione che ha fatto subito un volo transoceanico non pu che rendermi orgogliosa di aver frequentato proprio la Monforte. Tuttavia, a parte la sorpresa iniziale, devo dire che questo fatto prova che la meritocrazia ancora un valore. La Monforte un'ottima scuola e questo riconoscimento conferma ci che, da anni, una realt. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Ad essere sincera, penso che, senza la Monforte, non sarei dove sono ora. Anzitutto questa scuola mi ha fornito il metodo di studio, strumento che risultato indispensabile nella mia carriera accademica per ottimizzare i tempi e ottenere buoni risultati. In secondo luogo, tramite le mie professoresse, dall'alto valore umano oltre che semplicemente professionale, la Monforte stato il mezzo di trasmissione di quei valori che hanno permesso lo sviluppo della mia persona. La mia ex-scuola incarna due elementi che difficilmente si trovano congiunti nel mondo d'oggi, e ora che mi trovo all'estero, lo sperimento ancora di pi. I due fattori sono: la crescita professionale/scolastica/accademica e la crescita umana (lo sviluppo delle virt proprie della persona e la capacit di uso della propria libert). Troppo spesso si punta su una crescita professionale svincolata da qualsiasi valore ma, per garantire lo sviluppo integrale della persona umana, bisogna puntare su entrambi i valori (lavorativo e umano: in fondo, il lavoro stato creato a servizio dell'uomo). Pertanto il riconoscimento della Monforte come miglior liceo classico di Milano la prova che bello e soprattutto possibile crescere su entrambi i fronti. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? Decisamente un vantaggio. Uomini e donne sono diversi: entrambi partecipano della stessa natura umana ma hanno caratteristiche peculiari non soltanto fisiche ma anche mentali, emotive, spirituali. Avere scuole separate ha lo scopo di esaltare la bellezza di questa diversit e innalzare la femminilit/mascolinit. Il fatto di scoprire, negli anni scolastici, la propria specificit di donna o uomo poi una ricchezza che diventa bagaglio costante di una vita. Oltretutto sia durante la scuola che alla fine dei miei tredici anni in Monforte, sono sempre stata circondata da amici (maschi e femmine) e ci che certo che, quanto pi si apprezza se stessi e si rispettano e amano le proprie caratteristiche come essere uomo o donna, tanto pi si
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apprezzati ed amati dagli altri. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Il ricordo pi bello che mi porto dietro.. in verit ce ne sono molti ma.. quello pi bello sicuramente l'esperienza di teatro in II media. L'anno della II media normalmente in Monforte l'anno in cui si mette in scena uno spettacolo teatrale. Noi abbiamo avuto la fortuna di fare "Harry Potter" e io la mega-fortuna di essere addirittura il protagonista. Abbiamo letto il libro, scritto noi stesse il copione, creato la sceneggiatura, recitato e me li ricordo ancora i bambini aggrappati al palco durante la scena finale che urlavano: "Vai Harry". Un'esperienza unica. Ne potrei raccontare molte ancora: gli anni del liceo per esempio sono stati altrettanto ricchi di belle avventure. Per esempio lo scambio con le ragazze della liceo Imera di Palermo: loro sono venute da noi ospiti a Milano per una settimana e noi a Palermo in giugno da loro. Una condivisione decisamente arricchente. 5) Perch scegliere oggi la Monforte? S la consiglierei decisamente perch "Diventare uomini e donne conta" non semplicemente un motto delle scuole Faes ma la realt della mia vita adesso e ci per cui sono riconoscente alla mia ex-scuola. In particolare la consiglierei per l'altro spessore professionale ed umano delle professoresse che ci lavorano e con cui ho avuto il piacere di collaborare anche io l'anno scorso. E' straordinario rendersi conto di quanta passione e amore mettono nel loro lavoro che viene a rappresentare davvero una fetta consistente della loro vita.

Chiara Ceriotti

Classe 1990, attualmente frequenta lultimo anno del corso di laurea triennale in Biotecnologie mediche e farmaceutiche al S. Raffaele, con la prospettiva di laurearsi a settembre e di entrare al corso di laurea magistrale in Biotecnologie molecolari e cellulari, sempre al S. Raffaele.

1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Ho ricevuto la notizia da mia mamma una mattina ed essendomi appena svegliata mi ci voluto un po di tempo per metabolizzarla.. Ma poi la reazione stata: WOW! Sono davvero orgogliosa che la mia scuola abbia ricevuto questo riconoscimento. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? La cosa secondo me pi importante che le mie professoresse mi hanno insegnato il piacere di studiare per curiosit, per imparare cose nuove. Anche lo studio del latino e del greco, che secondo molti solo una perdita di tempo, mi ha dato tantissimo: ogni versione era vissuta come una sfida, un mettersi alla prova per cercare di arrivare al nocciolo della questione. Questo mi ha dato un atteggiamento che mi permette di affrontare qualsiasi argomento arrivando a coglierne il punto fondamentale. Non solo una questione di metodo di studio, ma di passione per la conoscenza che mi stata trasmessa. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Non so rispondere a questa domanda, posso solo dire che la mia esperienza stata bellissima grazie alle persone che ho avuto intorno, dalle compagne alle prof. Non avendo avuto esperienza in una scuola mista non saprei fare un paragone, ma sicuramente non penso di aver perso nulla in questa mia scelta, anzi. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Seconda liceo (quarto anno): la gestione del bar del liceo. Imparare a organizzarsi per rifornire il bar, far quadrare i conti, stabilire i turni agli intervalli e i turni per la spesa... Quante litigate e quante risate! Con lobiettivo finale di raccogliere i soldi per il fondo cassa per la gita dellultimo anno. Davvero collaborare unabilit che bisogna imparare! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? Scegliere la Monforte oggi vuol dire puntare sulleccellenza nella formazione (come dimostrato dalla Fondazione Agnelli) ma anche e soprattutto sullo spessore umano delle persone che ti formano. Insegnare non solo nozioni ma anche valori davvero il cavallo di battaglia della nostra scuola.

Margherita Contri

Diplomata al Liceo Classico Monforte nel 1995. Ora medico, specialista in Neuropsichiatria Infantile. Vivo a Milano e lavoro presso l'Ospedale di Garbagnate Milanese. 1)Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Mi ha fatto molto piacere sapere che la Monforte e' stata considerata il primo liceo classico di Milano. 2)Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Personalmente ricordo gli anni del liceo con grande affetto, sia per la preparazione, davvero ottima, sia per il valore umano e professionale delle persone che mi hanno insegnato. Ho imparato soprattutto il valore del fare le cose bene, con dedizione (il "lavoro ben fatto" che era il tema di uno dei primi anni). Ricordo con molta tenerezza anche il rapporto con le mie compagne, che ho rivisto recentemente. Posso dire che il clima della classe mi abbia reso un po' meno timida e un po' pi sicura di me. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Il tema della scuola femminile particolare, difficile dire se vantaggio o svantaggio. Per me e' stata un'esperienza positiva (certo, con tanta voglia di conoscere il mondo "fuori", ragazzi compresi!) ma non posso affermare con certezza che sia la scelta giusta per tutte le ragazze e per tutte le situazioni. Penso che un buon compromesso potrebbe essere quello di mantenere delle classi differenziate ma con dei momenti comuni, scolastici ed extrascolastici. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? I momenti significativi della mia vita scolastica sono tanti! In particolare ricordo le recite scolastiche ( la terrificante "Ifigenia" che abbiamo messo in scena in quarta ginnasio!), le indimenticabili interrogazioni e versioni della Prof.sa Battaglia, la filosofia insegnata dalla Prof.sa. Boccenti (che ci dava del "lei" ma con affetto!), le lezioni "universitarie" della Prof.sa Binetti. E infine, le gite scolastiche e le incursioni in mensa fuori orario! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? Riflettendoci, penso che consiglierei la Monforte a una ragazza che volesse fare il liceo classico, per la serenita' dell'ambiente e il valore formativo. Magari potrebbe essere utile ampliare un po' gli spazi di discussione, gli incontri con altre scuole, i temi proposti, insomma, il contatto con cio' che esiste fuori dalla scuola.

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Manuela Cusimano

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Dottoressa in Scienze storiche presso la facolt degli Studi di Milano con lode. Laureanda in Scienze storiche presso la medesima facolt con specializzazione in Storia costituzionale. Traduttrice per RCS Libri dallo spagnolo. Coordinatrice di un progetto culturale rivolto a studentesse universitarie patrocinato dalla Fondazione Rui. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? La notizia sicuramente giunta inaspettata, ma, poich l'esperienza degli anni universitari mi aveva permesso di testare l'eccellente preparazione fornitami dal liceo Monforte, ma non mi ha particolarmente sorpresa 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Al primo posto la preparazione culturale che mi ha permesso di sostenere agevolmente gli esami (insomma, non c'erano lacune didattiche che ostacolavano o rallentavano lo studio universitario). La metodologia di studio: l'aver sostenuto al triennio interrogazioni annuali o quadrimestrali stato di grande aiuto sempre per quanto riguarda la preparazione degli esami. La classe piccola ha permesso che spesso la nostra preparazione fosse testata oralmente (cosa che invece non solita in classi particolarmente numerose in cui si predilige la verifica scritta). L'essere stata abituata alle esposizioni orali mi agevola in molte situazioni professionali in cui si tenuti a lasciar da parte ogni imbarazzo e a parlare in pubblico. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? E' una questione su cui individuo dei pro e dei contro. Il vantaggio sta sicuramente in uno sviluppo sia dal punto di vista didattico, sia dal punto di vista umano, alla pari con le compagne e nel sentirsi pi libere all'interno delle dinamiche di classe (una classe femminile permette di affrontare liberamente anche tematiche, problematiche che non verrebbero toccate in quella mista). Oltretutto credo che la classe femminile costituisca un aiuto nella crescita nella consapevolezza della propria femminilit, del proprio essere donna (cosa per niente scontata, soprattutto al giorno d'oggi). Come in ogni cosa, individuo anche alcuni svantaggi: il mondo composto da uomini e donne e una scuola totalmente femminile non contribuisce a creare, e successivamente a saper gestire, rapporti con l'altro sesso. Chiaramente la vita di una ragazza non dovrebbe essere limitata solo all'ambiente scolastico (la formazione si deve estendere anche ad altri luoghi caratterizzati da una presenza maschile), ma una classe femminile pu a volte costituire uno svantaggio in partenza (ripeto, non necessariamente verificabile e, in ogni caso, assolutamente colmabile). 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? La libert che si era creata con alcune prof (che affettuosamente ci chiamavano "Piccole streghe") a cui ci permettevamo di rivolgere qualsiasi domanda, anche di tipo "esistenziale" e totalmente estranea al programma ministeriale.
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5) perch scegliere oggi la Monforte? Spero di aver dato sufficienti spunti nelle risposte precedenti da cui attingere. Aggiungerei: il progetto educativo Faes e concretamente il corpo docente dotato di una competenza eccezionale, attento alla crescita scolastica e soprattutto umana del singolo studente.

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Elena Favar

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Diplomata nel 2002 alla Monforte, ha studiato giurisprudenza alluniversit statale di Milano. Ha sempre amato le esperienze allestero: infatti durante luniversit andata in erasmus a Bruxelles, ha lavorato in estate come fille au pair a New York e un semestre lha trascorso alluniversit di Berkeley in California. Si poi laureata nel 2007 e dopo la laurea andata a vivere a Parigi: negli Stati Uniti ha incontrato un giovane francese che poi diventato suo marito nel 2008. Adesso hanno una bimba di un anno e mezzo. Attualmente lavora nellufficio legale di una multinazionale francese, Thales, dal 2008. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Mi ha fatto molto piacere e soprattutto mi ha reso orgogliosa di aver frequentato per 13 anni la Monforte! Devo dire che gi durante luniversit mi ero resa conto che questa scuola mi aveva dato una preparazione di ottimo livello che mi ha permesso di ingranare senza difficolt e di riuscire negli studi universitari. Questa notizia conferma quindi unimpressione che avevo, ma allo stesso tempo mi sorprende. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Pensando alleredit che i 13 anni di Monforte mi hanno lasciato, certamente quello che conta di piu per me e che rende la Monforte diversa dalle altre scuole sono i valori umani che mi sono stati trasmessi e soprattutto la continuit tra leducazione ricevuta in famiglia e quella della scuola. E chiaro per che una scuola deve innanzitutto trasmettere agli studenti il sapere e prepararli alla vita professionale. La Monforte, ed in particolare alcune professoresse eccezionali, mi hanno insegnato la metodologia ed il rigore che sono oggi delle competenze indispensabili per la mia professione. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Penso sia difficile rispondere, ci sono dei pro e dei contro. Se la Monforte oggi il primo liceo classico Milanese dovuto anche allessere una scuola omogenea. Personalmente penso che linsegnamento debba rimanere separato tra Monforte e Argonne (scuola maschile del gruppo FAES) ma che si dovrebbero aumentare le attivit comuni e le occasioni di scambio tra le due scuole senza rinnegare la scelta di fondo e magari, perch no, una sede unica. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Ci sono tantissimi bei ricordi legati alla scuola. Le agguerrite partite di palla prigioniera, il teatro, le gite scolastiche, le appassionanti lezioni di greco e sicuramente tante bellissime amicizie che rimangono salde nel tempo nonostante ognuna di noi abbia seguito una strada diversa. 5) Perch scegliere oggi la Monforte? E una scuola che ha una visione globale della persona e del bisogno di formazione. Per dei genitori mandare una figlia alla Monforte significa scegliere unistruzione di alto livello e un accompagnamento di qualit nella crescita e maturazione personale.

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Francesca Margherita Favar

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Nata nel 1987. Dopo aver frequentato le scuole FAES dalle elementari alla maturit di liceo classico (2005) si iscritta al Politecnico di Milano dove si laureata in Ingegneria Aerospaziale nel 2008. Nel 2011 ha conseguito il Master in Ingegneria Spaziale dopo un anno di lavoro come ricercatrice specializzata all'Universit della California. Al momento lavora come ricercatrice e Graduate Teaching Assistant al Georgia Institute of Technology di Atlanta, dove sta conseguendo il dottorato in Ingegneria Aerospaziale. Si occupa principalmente di incidenti in ambito aeronautico (con specializzazione in problemi legati a malfunzionamento di software) e studio dell'affidabilit di sistemi complessi. Il prossimo 23 Luglio sposer il fidanzato che lavora con lei ad Atlanta. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? La mia prima sensazione stata di soddisfazione. Devo dire che ho provato anche un certo orgoglio e un po' di sorpresa. Nella mia carriera universitaria e nelle prime esperienze lavorative ho avuto la conferma di aver ricevuto un'ottima educazione scolastica; le colleghe e i colleghi in universit sono stati i primi a riconoscere una sorta di "plus-valore" nel tipo di studi che avevo sostenuto durante il liceo. Vedere per questo valore riconosciuto con una conferma pi oggettiva mi ha fatto molto piacere. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Il metodo di studio sicuramente al primo posto. La capacit di analizzare i problemi e scomporli, per analizzarli da punti di vista diversi. Un ordine mentale generale direi. Oltre questo, la capacit di relazionarmi al meglio con le altre persone, in ambito lavorativo e non. Le prof. poi sono state per me dei veri modelli di riferimento, con cui confrontarmi e a cui chiedere aiuto nei momenti di bisogno. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? Non facile rispondere a questa domanda... La mia stata un'esperienza ottima, ma questo non esclude che anche la scuola non omogenea posso offrirne una altrettanto stimolante. Personalmente non lo ho mai ritenuto uno svantaggio, anzi! Con il fatto di non vedere i ragazzi a scuola, bene o male c'era sempre la scusa pronta per passare insieme pomeriggi e serate. Spesso le ragazze vedono il fatto di avere una classe omogenea come uno scoglio insormontabile per conoscere i ragazzi... Non mi sono mai preoccupata molto del problema, quindi direi che non riesco ad elencare degli svantaggi. Non ho mai avuto problemi a relazionarmi con l'altro sesso e non credo che una scuola omogenea sia un ostacolo in ci. Dal lato dei vantaggi per, sono sicura che gran parte dell'ottima educazione che ho ricevuto derivi da ci. L'inizio dell'universit stato per me un gran cambiamento: da una classe di tutte ragazze sono passata ad un corso riservato quasi esclusivamente ad uomini! stato al primo anno che mi sono accorta delle enormi differenze di apprendimento che ragazzi e ragazze hanno. Non che ci sia un metodo migliore o peggiore, ma sono, a mio parere, generalmente molto diversi! I ragazzi capiscono molte cose per intuito, ma sono meno costanti. Le ragazze
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spesso impiegano meno tempo per fare il medesimo compito nel complesso, perch, sebbene meno intuitive sotto alcuni aspetti, sono molto pi organizzate e assidue. In ultimo, non scambierei la mia esperienza con nessun'altra al mondo. Gli anni del liceo mi hanno dato delle amicizie importanti. Sebbene ormai siano passati 7 anni, ogni volta che rivedo le mie compagne come se non ci fossimo mai lasciate. Due di loro saranno mie testimoni di nozze! 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Una frase di cui ho ogni giorno conferma veniva spesso ripetuta dalla mia prof. di matematica: "Il latino il miglior esercizio per la matematica". Le stupende ore di storia in cui, pur di farci stare attente, la prof. ci permetteva di essere noi ragazze professoresse della lezione a turno. Gli interminabili schemi con le amiche e le divertentissime scaramucce tra la prof di italiano e la prof di matematica! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? (ovviamente se la consiglierebbe)
Oggi forse ancora pi importante capire perch scegliere una scuola di questo tipo. Negli ultimi 5 anni, mi capitato molto spesso di fare l'insegnante di sostegno o di ripetizioni per molti ragazzi e ragazze, di scuole sia pubbliche che private. Credo che il livello dell'educazione scolastica stia pian piano peggiorando, spesso per colpa dei genitori pi che dei ragazzi stessi. Onestamente mi ritengo in una posizione privilegiata per l'educazione che ho ricevuto e per questo mi sento di consigliare questa scuola. Per il livello di educazione e l'apertura mentale che offre.

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Giulia Finulli

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Meglio nota ai pi come "Mamy", classe 1990, maturit 2009, prima di sette figli. Ama nuotare, recitare, leggere, scrivere e frequenta con entusiasmo il terzo anno di giurisprudenza alla Statale di Milano: forse da grande far il magistrato. Spera di sposarsi e di avere una famiglia stupenda come la sua.

1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Posso dirlo: mi sono venuti i brividi! Per tutto il giorno sono stata insopportabilmente esaltata e camminavo per strada un metro sopra il suolo. Ero gi consapevole di avere frequentato un'ottima scuola, ma vederlo riconosciuto, avere dei dati concreti in mano stata davvero una soddisfazione. Non mai stato semplice far comprendere alle persone cui parlavo della Monforte il valore della scuola, i suoi punti di forza. Con questo "biglietto da visita" sono sicura che le cose, almeno un pochino, cambieranno. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Vorrei fare una premessa: sono convinta che il settanta per cento del modo di essere di una persona, in positivo o in negativo, dipenda dalla famiglia. Su questo non ci piove. La Monforte , per quei genitori che vogliono, anche nella scuola, trovare la naturale prosecuzione del loro progetto educativo familiare (ovviamente impostato su un certo tipo di valori e di virt umane) la migliore struttura esistente. La monforte stata, in tutti i sensi, la palestra dove mi sono esercitata ancora di pi in tutte le cose che mamma e pap mi insegnavano a casa: responsabilit, generosit, impegno, spirito di sacrificio, cura dei particolari. E ancora: amore per la cultura e per un sapere non fine a s stesso, dedizione e lealt nei rapporti, sincerit... Sono meravigliose qualit che - non senza fatica - cerco di coltivare ancora oggi, e che, ne sono sicura, mi permettono e mi permetteranno sempre di "fare la differenza". 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? La risposta scaturisce da ci che ho detto sopra: alla Monforte, anche se non ci sono i maschi, s'impara che ognuno di noi ha un valore, delle qualit e un suo ruolo. Impostando il modo di relazionarsi con gli altri su questa piccola grande verit, si comprende che le donne e gli uomini sono veramente le due met dello stesso cielo e che lamentarsi gli uni degli altri solo un'inutile perdita di tempo. Sono una sostenitrice accanita di un nuovo femminismo: stare accanto agli uomini, senza sottomissioni reciproche. Ovviamente dico sempre alle mie amiche: una donna, prima o poi, dovr fare una scelta, perch difficilissimo essere brave madri di famiglia e allo stesso tempo gestire un mega ruolo dirigenziale chiss dove. E non possiamo nemmeno pretendere che lo Stato ci garantisca questo tipo di "diritto" sugli uomini. La societ deve "permettere" alle donne l'accesso a tutti i livelli lavorativi, non "imporlo". Personalmente l'ho sempre ritenuto un vantaggio. Non ho mai avuto problemi relazionali con i ragazzi perch frequentavo una scuola femminile, anzi. Credo che i genitori stessi delle ragazze dovrebbero stare un po' pi tranquilli da questo punto di vista: in realt le capacit di relazionarsi di una figlia dipendono da loro, non certo
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dalla scuola, a meno che l'ambiente che vi si trovi sia cos tremendo da condizionarla ma mamma e pap dovrebbero accorgersene e correre ai ripari. La mia una famiglia da sempre molto aperta, che ci ha spinto a stringere e a coltivare amicizie in ogni luogo. Anche da un punto di vista didattico l'omogeneit un fattore positivo: si evitano distrazione e confusione, e gli insegnanti stessi sono facilitati. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica?
I ricordi sono veramente tanti, ma quello voglio raccontare non strettamente scolastico, e mi torna utile per rafforzare quanto detto sull'omogeneit. Per i miei diciotto anni ho organizzato una festa in casa e c'erano circa novanta persone (ancora oggi mia madre mi chiede come sia stato possibile starci tutti). Praticamente avevo invitato tutta la scuola, tra la mia classe e amiche/amici pi grandi o pi piccoli. Sono certa che se non fossi stata alla Monforte non avrei mai stretto cos tanti rapporti di affetto e di amicizia che mi legano ancora oggi con molte persone conosciute in quegli anni. Inoltre posso dire che il triennio del liceo stato un susseguirsi di feste,aperitivi e balli della scuola organizzati con gli amici... Insomma non ci facevamo di certo mancare il sano divertimento!

5) Perch scegliere oggi la Monforte?


Oggi sceglierei la Monforte perch sarei sicura che le mie figlie troverebbero un istruzione completa: ottima didatticamente e curata dal punto di vista umano. Sarei tranquilla che a scuola imparerebbero ci che insegnerei loro anche a casa, e che diventerebbero persone adulte, responsabili, donne forti, libere e coraggiose.

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Claudia Grassi Palazzo

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Classe 1963, laureata in filosofia, master in comunicazione dimpresa con Pubblitalia nel 1991, una brillante carriera nella direzione del personale di aziende multinazionali quali Pirelli, Fininvest, Unilever, moglie di Fabio Palazzo dal 1993, madre di 7 figli nati tra il 1994 e il 2007, svolge attivit di consulente nellambito HR e collabora con testate giornalistiche sul tema della famiglia. Ha iniziato il suo percorso in Monforte nel 1974 in prima media e si qui diplomata nel 1982. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Ne sono stata contenta, non sorpresa. Ho sempre pensato che il liceo classico Monforte fosse unottima scuola capace di formare, di far crescere studenti sia nello studio che nella vita. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Che cosa mi ha lasciato di pi significativo? Una ricerca di ordine, di priorit, di metodo nellaffrontare situazioni complesse e/o problematiche (faccio uno schema anche quando devo andare a fare la spesa). Un piacere, un gusto reale, per il sapere in quanto strumento di scoperta ed interpretazione del reale e una autentica amicizia con alcune professoresse e con tutte le mie compagne di classe. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? Problemi di omogeneit? Noi quasi nulla: trentanni fa era una scelta ancora diffusa. Io ho frequentato una elementare pubblica in una classe omogenea. A scuola con tutte le compagne di classe facevamo squadra come fossimo un gruppo sportivo in allenamento: grandi chiacchierate, grandi discussioni, qualche litigio, bellissime riconciliazioni, un sacco di risate e molto tempo di studio fatto insieme. Ancora oggi alcune di loro sono tra le mie migliori amiche e quando ci incontriamo come se ci fossimo appena lasciate. Fuori da scuola ci venivano a prendere i ragazzi, organizzavamo feste, ci divertivamo molto. Ci siamo sposate tutte, quasi tutte lo sono ancora felicemente. Recentemente una compagna di allora confidandosi come me dopo la morte del figlio appena nato mi ha detto ci sono momenti della vita in cui per trovare la forza di andare avanti dobbiamo attingere dentro di noi a quelle poche cose salde che abbiamo ed io le poche certezze che ho me le ha date la scuola. Credo non servano commenti. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Episodi belli ne ho molti da raccontare: le gite scolastiche riempite di chiacchiere e canzoni. Alcuni scherzi che ci si sono ritorti contro (come quello di un pesce marcio nel cassetto della cattedra che ci siamo dovute sopportare per un intera mattinata un primo aprile). Una appassionante ed interminabile lezione/discussione sulla verit durante lora di filosofia, che sono poi diventate due perch non volevamo interrompere il dibattito, con il beneplacido degli insegnanti che si sono accordate per accettare la nostra richiesta. Lo studio in preparazione dellesame di maturit fatto un una casa di campagna dove ci venivano a trovare a turno le professoresse per aiutarci e cucinavamo noi. Anche ricordi dolorosi, come la morte per incidente
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stradale del nostro professore di filosofia, un autentico maestro. 5) perch scegliere oggi la Monforte? (ovviamente se la consiglierebbe) Non solo la consiglio, ma mio marito ed io labbiamo scelta per nostra figlia. Ci sembrato il modo di offrire il meglio come ambiente di studio, proposta didattica e formativa. Supporto tutoriale personalizzato. Dopo tre anni ne siamo ancora pi convinti.

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Carolina Mardegan

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24 anni, terza di cinque figli, unica femmina. Vive a Milano dove si laureata con lode in Lettere e Filosofia presso lUniversit Cattolica. Persegue da sempre il sogno giornalistico, che ha cercato di mettere in pratica attraverso numerosi stage: da Radio Lombardia allagenzia di stampa Omnimilano, alla redazione della testata online Milanodabere.it. Ha inoltre avuto la fortuna di svolgere un tirocinio presso gli Uffici Corrispondenza del Tg1 e del Tg2 della Rai Corporation di New York dove ha vissuto 3 mesi. Oggi lavora a R101 nella redazione del programma Molto Personale condotto da Marco Balestri. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Ho appreso la notizia dalla home di facebook mentre spulciavo news col mio smartphone durante il solito tragitto casa-lavoro. Non nego di essere stata colta da un moto dorgoglio. Ho subito pensato a una rivincita della qualit sulla quantit. Le nostre classi saranno anche formate da 10-15 persone, ma se questi sono i risultati, come dire, pochi ma buoni tutta la vita! E poi, poter prendere bonariamente in giro i miei fratelli ex Argonne, stata una piccola soddisfazione personale. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Sicuramente la curiosit intellettuale, quellincessante desiderio di sapere e di comprendere il mondo in cui viviamo in tutte le sue sfumature. La capacit di analizzare i problemi, di qualunque natura essi siano, da angolazioni diverse. E questi sono i risultati di un metodo di studio solido e completo, di un approccio alle materie scolastiche a tutto tondo. Mi ha sempre permesso di non ragionare a scompartimenti stagni, capendo che storia, filosofia, letteratura italiana, greca, latina o inglese non sono lingue diverse, bens lespressione delluomo, vista da prospettive differenti. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Vantaggio o svantaggio? In realt credo sia sbagliato propendere in modo assoluto per entrambe le parti. Il fatto di essere una scuola omogenea aiuta senza dubbio a concentrarsi maggiormente sullo studio evitando le legittime distrazioni che si possono avere nelle scuole miste, come il costante pensiero a trucco e parrucco che si ha lansia di sistemare a ogni cambio dellora, o le paranoie mattutine per labbigliamento e gli accessori (non che noi fossimo mummie ambulanti, intesi). A volte per avrei desiderato momenti di confronto coi ragazzi su temi dattualit, storia o filosofia, perch il punto di vista maschile sarebbe stato estremamente costruttivo, soprattutto nel triennio. Ma devo ammettere che siamo sempre state brave a creare momenti di dibattito e scambio di opinioni coi ragazzi fuori dalle mura scolastiche. Feste e serate non sono mai mancate, potete starne certi! 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Lelenco lunghissimo e i momenti divertenti che ancora oggi mi strappano una risata mentre sono magari sul tram da sola, sono infiniti! Punterei a un elenco random, stile playlist dellipod: le quadrimestrali e le annuali di storia che ci portavano a vivere in simbiosi per settimane sommerse da libri, schemi, pastasciutte e caff tutto mischiato insieme; quando ci siamo nascoste dentro gli armadietti e nei bagni
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durante lora di matematica perch non avevamo voglia di fare lezione e ci siamo beccate la nota di classe; la prof del ginnasio di matematica che dice a me e a una mia compagna che saremo i chiodi della sua bara; la prof di storia che, entrata nel mood spagnolo durante la gita dellultimo anno a Madrid, esclama andado riferendosi al treno perso; il quaderno dei detti inventati e dei modi di dire inesistenti della prof di matematica del liceo; le lezioni di vita vissuta sentimentale della prof di greco e latino; le verifiche-lenzuola e i mille post-it della prof di letteratura italiana; le lezioni di psicologia della prof di inglese e soprattutto le mille risate non solo tra compagne, ma anche con le prof. 5) Perch scegliere oggi la Monforte? Perch dire Monforte dire casa, perch ti insegna non solo a studiare ma a vivere; perch i rapporti damicizia nati sui banchi della prima elementare riescono a vincere il logorio del tempo e sono quelli su cui faccio affidamento ancora oggi; perch il rapporto umano la base su cui si fonda quello scolastico e perch il metodo dinsegnamento ti accompagna per tutta la vita.

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Lavinia Peserico

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Classe 1986, attualmente assunta a tempo indeterminato presso Vodafone Italia come HR Specialist (gruppo traning strategy e design, operante a livello nazionale) con funzioni aggiuntive di recruiting. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Ho avuto la notizia grazie al gruppo Facebook degli Alumni FAES, e ne sono rimasta molto piacevolmente colpita. So che la Monforte un'ottima scuola, ma vederle riconosciuto un livello cos alto da un Ente super partes mi ha suscitato certamente un moto d'orgoglio. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? La Monforte mi ha dato due grandi strumenti: il metodo di studio e l'allenamento al pensiero critico. Saper studiare in maniera efficace, ben strutturata e, cosa non meno importante, veloce, mi ha permesso di affrontare l'Universit con una sicurezza e serenit maggiore rispetto a molti dei miei compagni di corso, agevolando il mio percorso accademico e consentendomi di rispettare le tempistiche. Il secondo "strumento", il pensiero critico, l'ho apprezzato soprattutto all'ingresso nel mondo del lavoro: l'allenamento all'analisi dei problemi nella loro totalit, la spinta a porsi domande sempre nuove adottando punti di vista diversi, la tendenza ad affrontare le questione in maniera integrata sono tutte cose utilissime in un ufficio e che ho imparato tra i banchi di scuola. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? perch? Un vantaggio. Innanzitutto sfatiamo un mito: in una scuola femminile ci si diverte, almeno quanto in una mista, forse anche di pi. Durante l'adolescenza noi ragazze tendiamo ad essere fortemente influenzate dalla presenza dei nostri coetanei maschi: cambiamo atteggiamento, ci preoccupiamo in continuazione di come ci vedono e di cosa pensano di noi, assumendo cos un atteggiamento alle volte anche "passivo". In un istituto femminile queste dinamiche non si creano, e c' pi libert nell'esprimersi, nel comportarsi, e soprattutto ci si concentra sulle due cose per cui si va a scuola: studiare e iniziare a definire la propria personalit. E per trovarsi con i ragazzi c' tutto il pomeriggio e la sera! 4) perch scegliere oggi la Monforte? Scegliere la Monforte oggi significa impegnarsi di pi, fare degli sforzi che ad altri non sono richiesti, studiare tanto e dover rispettare degli standard alti. Ma soprattutto significa investire sul proprio futuro, mettere delle basi solide su cui poter costruire qualsiasi progetto di vita si decider di intraprendere. E questa , secondo me, una scommessa sicuramente vincente.

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Chiara Pugni

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23 anni, milanese, dopo essersi diplomata nel 2007 al Liceo Monforte, ha deciso di iscriversi alla triennale di psicologia per capire meglio come funzionano gli esseri umani; dopo essersi laureata ha poi deciso di continuare il percorso facendo una specialistica in psicologia dell'organizzazione e del marketing per comprendere come comunicano. Da quando ha sei anni gareggia in una squadra di ginnastica artistica e da quando ne ha diciotto allena anche le bambine: lo sport da sempre parte della sua vita. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Sono rimasta piacevolmente colpita perch ho sempre creduto nei metodi utilizzati dal mio liceo per offrire unadeguata preparazione: non solo professionale ma anche di vita quotidiana per affrontare le situazioni e le sfide che il mondo ogni giorno propone. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? In tutti gli anni di liceo i nostri professori sono sempre stati attenti a trovare il giusto metodo educativo e scolastico per ognuna di noi: ogni persona diversa e ha bisogno di stimoli differenti per crescere e per sviluppare al massimo le proprie capacit. Valorizzare le differenze di apprendimento e le caratteristiche personali per far viaggiare lindividuo lungo le rotaie che la vita gli ha preparato, rotaie diverse per ognuno di noi: cera quella pi portata per i lavori individuali, chi era molto brava a preparare presentazioni alla classe, chi aveva bisogno di una spinta in pi per alcune materie; tutte noi avevamo il nostro ruolo allinterno della classe. Inoltre gli insegnamenti e i metodi che ho appreso al liceo mi sono serviti molto per essere pronta alla sfida delluniversit: le temute interrogazioni annuali di storia e filosofia mi hanno insegnato a studiare con metodo e organizzazione, utile per preparare gli esami delluniversit, lesposizione in classe di lavori preparati a casa mi ha aiutato a superare la paura di parlare in pubblico. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Inizialmente pensavo che avrei sofferto un po questa decisione di frequentare una scuola femminile, anche perch il liceo si frequenta durante gli anni in cui si inizia a socializzare, inoltre praticavo ginnastica artistica, altro ambiente puramente femminile, quindi avevo un po timore di perdermi alcune cose belle di quel periodo (amicizie maschili, uscite di gruppo, feste e via dicendo). Ma mi sono dovuta ricredere: non sono affatto rimasta chiusa a casa! La scuola non era e non lunico punto di aggregamento giovanile, esistono oratorio, amici di quartieri, i famosi amici di amici, e via dicendo. Ne ho anzi riscontrato un vantaggio: trovandosi in un ambiente femminile il clima che si respira molto diverso da uno misto, molto pi intimo e disinibito sia dal punto di vista didattico che umano. Le dinamiche di classe sono sicuramente diverse e per quello che ho vissuto io molto positive: si poteva liberamente parlare di tutto e non si creavano inibizioni dovute alla paura di fare brutta figura. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica?
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Ce ne sono moltissimi: lesperienza della gestione del bar in seconda liceo per raccogliere i soldi per la gita a Parigi, le lezioni pazze con la professoressa di inglese, le lezioni di vita con la professoressa Boccenti e la professoressa DeMartino, le ore di step a educazione fisica e altri ancora. Ma uno che ricordo sempre con grande orgoglio stata la giornata premio a Gardaland. In quarta ginnasio siamo state premiate per essere la classe con meno insufficienze al pagellino del primo trimestre: un giorno di vacanza per andare a Gardaland accompagnate da due ragazze dellultimo anno. Una favola! Tutto pagato da noi, tempo bruttino, ha anche piovuto ma non ci siamo abbattute: la cosa bella era poter andare a Gardaland. Non ho mai visto cos poca gente in un parco divertimenti, era fine febbraio e ceravamo solo noiuna gratificazione semplice ma che per noi stata il massimo! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? Perch aiuta nella vita scolastica e di tutti i giorni. Il periodo trascorso alla Monforte, rileggendolo qualche anni di distanza, mi servito molto per capire chi sono e che cosa posso dare a chi mi circonda. I primi anni di liceo mi prendevo gioco di uno dei motti della scuola Monforte: la scuola che prepara alla vita; adesso che ho superato gli anni della stupidera non posso che pensare che sia davvero il motto pi azzeccato! Non ve ne pentirete!

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Bianca Sartirana

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Dopo aver fatto un'esperienza nel casting per la stessa azienda, attualmente assistente nel settore cinema della Lux Vide, societ di produzione cinematografica e televisiva con sede a Roma. Viene da una famiglia piuttosto numerosa (ha tre fratelli maschi) e in autunno si vestir di bianco per diventare moglie di un fortunato ragazzo! 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Sono stata veramente contenta, anche perch ho sempre beneficiato dell'eccellente preparazione sia culturale che umana che mi stata offerta negli anni scolastici trascorsi alla Monforte e credo che sia un risultato pi che meritato. 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Penso che l'aspetto pi importante della formazione che mi stata offerta sia la capacit di profonda analisi e insieme di sintesi per lo sviluppo di una forte e sempre libera coscienza personale. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Ho sempre vissuto l'omogeneit come occasione e non come limite. Confrontandomi anche con i miei fratelli e amici maschi (anche pi avanti all'universit), mi sono resa conto che lo studio e l'apprendimento avvengono in modo in parte diverso tra maschi e femmine, cos come la maturazione personale. Credo quindi che una scuola omogenea, senza nulla togliere alla scuola mista, possa aiutare i ragazzi nella loro formazione individuale di uomini o di donne. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Ricordo sempre con piacere la complicit e il cameratismo che ha sempre caratterizzato la mia classe, come per esempio nello studio per l'esame di maturit per il quale abbiamo passato anche alcuni giorni sul lago di Como insieme alle insegnanti. stata l'occasione per uno studio pi intenso, ma anche per scherzare e ridere insieme alle prof, che sono sempre state al gioco! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? Per l'ottima preparazione umana e culturale che offre e per passare in allegria gli anni del liceo... Che io senz'altro ricorder per tutta la vita.

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Raffaella Tarassi

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29 anni, orgogliosa milanese anche se emigrata in Lussemburgo, mi sono diplomata alla Monforte nel 2001. Dopo aver conseguito la laurea triennale in Economia Aziendale nel 2004 in Bocconi, mi sono iscritta presso la stessa Universit alla specialistica in Marketing Management che ho concluso nel 2007. Dopo brevi esperienze lavorative in Italia, nel giugno del 2008 mi sono trasferita in Lussemburgo avendo ricevuto un'offerta di lavoro da Auchan Luxembourg. Nell'aprile del 2009 mi sono sposata con Paolo che ho conosciuto tra i banchi dell'universit il primo anno e ora aspettiamo un bellissimo bimbo che nascer a inizio giugno. 1) Il liceo Monforte primo classico di Milano secondo la Fondazione Agnelli: che impressione le ha fatto questa notizia? Ho appreso la notizia via Facebook mentre ero in ferie a Milano e devo confessare che l per l sono rimasta molto stupita. Mi ha colpito in particolare che un liceo di piccole dimensioni sia riuscito a battere i grandi licei milanesi di cui si sente sempre parlare. Lo stesso giorno ho incontrato in metropolitana con mia mamma una professoressa delle medie che lavora ancora in Monforte, era felicissima e soprattutto orgogliosissima del riconoscimento ricevuto dopo tanti anni di duro lavoro! Sono davvero contenta e fiera! 2) Che cosa le ha dato in particolare di positivo la Monforte che le servito per la sua crescita personale e professionale? Un insegnamento che ho ricevuto dalla Monforte quello di credere in qualcosa per cui vale la pena combattere fino in fondo. Quando mi viene affidato un progetto mi piace analizzarlo nei minimi dettagli e portarlo a termine, adoro il confronto con gli altri, ma difficilmente mi lascio mettere i piedi in testa. Altri aspetti che ho appreso in Monforte sono l'organizzazione, il rigore e la metodologia che ritengo siano estremamente utili e importanti in qualsiasi ambito professionale e non solo. 3) Scuola omogenea femminile: un vantaggio o uno svantaggio? Perch? Ho frequentato la Monforte per 13 anni per cui, ad eccezione del periodo universitario, non ho mai avuto modo di studiare con dei ragazzi. I processi e la metodologia di apprendimento sono indubbiamente diversi: i ragazzi sono pi intuitivi mentre le ragazze pi metodiche, il confronto sicuramente interessante! Durante gli anni del liceo comunque non ho sentito particolarmente la mancanza dei ragazzi in classe, anche perch avevo amici al di fuori, il fatto di essere in una classe di sole ragazze permette forse di concentrarsi di pi sullo studio, certo bisogna ingegnarsi di pi per trovare amici all'esterno delle mura scolastiche, penso infatti che la componente sociale sia altrettanto importante che quella culturale. 4) Pu condividere un breve ricordo, un episodio, della sua vita scolastica? Come la maggior parte delle ragazze che hanno gi risposto all'intervista, ho moltissimi bei ricordi e meno male dopo 13 anni passati nella stessa scuola sarebbe triste il contrario!!! Sicuramente il rapporto con alcune compagne di classe, una ancora una delle mie migliori amiche nonch mia testimone di matrimonio. L'esperienza del giornalino "cosmos" che abbiamo montato nel corso del terzo anno e che ha visto pochi ma avvincenti numeri, le gite scolastiche e alcune insegnanti... Ricordo anche con estrema soddisfazione l'ultima interrogazione di latino prima della maturit, avevo
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studiato come una matta e la fortuna ha voluto che la professoressa mi chiedesse il Germania di Tacito che non so come mai avevo studiato con particolare interesse. Beh alla fine il mio 8 l'ho avuto e ovviamente alla maturit uscito greco! 5) Perch scegliere oggi la Monforte? La Monforte non una scuola che impartisce solamente conoscenza secondo il programma ministeriale, si propone infatti anche di formare delle Persone trasmettendo dei Valori; se questi valori non sono condivisi dalla famiglia il messaggio educativo confuso e quindi difficile da capire e da far proprio. Questo non vuol dire che la visione del mondo formattata e univoca, ma sicuramente in un momento della vita in cui sono gli ormoni a comandare il fatto di avere un messaggio coerente dalle principali istituzioni formatrici aiuta a prendere sicurezza, esplorare nuovi ambiti e farsi un'idea propria. Alcune cose che mi sono state insegnate dai miei genitori e dalla Monforte le condivido altre meno e nonostante le abbia messe da parte sono altrettanto importanti in quanto mi hanno permesso di costruire la mia opinione.

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