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PSICHIATRIA
L’ansia e i suoi disturbi
29 ottobre 2014
Francesco Margari
Tabella 2. - Prevalenza dei disturbi mentali in Italia (percentuali pesate ed intervalli di confidenza)
Prevalenza a 12 mesi Prevalenza nel corso della vita
% (IC 95%) (lifetime) % (IC 95%)
Dipendenza da alcool 0,0 0,1 (0,0-0,2) 0,0 (0,0-0,1) 0,4 (0,1-0,8) 0,1 (0,0-0,3) 0,3 (0,1-0,5)
ESEMeD
Lo studio europeo chiamato ‘European Study on
the Epidemiology of Mental Disorders’
(ESEMeD), al quale hanno preso parte sei paesi
europei (Italia, Belgio, Francia, Germania,
Olanda e Spagna)
•Miglioramento
•della
•Performance
Alto livello di ansia
Tipo Animali
Tipo Ambiente Naturale
Tipo Sangue Infezioni Ferite
Tipo Situazionale
Altro Tipo
Disturbo d’ansia sociale
(Fobia Sociale)
A. Paura o ansia marcate relative a una o più situazioni sociali nelle quali
l’individuo è esposto al possibile esame degli altri. Gli esempi
comprendono interazioni sociali ( per es., avere una conversazione,
incontrare persone sconosciute), essere osservati (per es., mentre si
mangia o si beve), ed eseguire una prestazione di fronte agi altri (per es.,
fare un discorso).
Nota: Nei bambini l’ansia deve manifestarsi in contesti in cui vi sono coetanei
e non solo nell’interazione con gli adulti.
B. L’individuo teme che agirà in modo tale o manifesterà sintomi di ansia che
saranno valutati negativamente (cioè saranno umilianti o imbarazzanti;
porteranno al rifiuto o risulteranno offensivi per gli altri).
C. Le situazioni sociali temute provocano quasi invariabilmente paura o ansia.
Disturbo d’ansia sociale
(Fobia Sociale)
D. Le situazioni sociali temute sono evitate oppure sopportate
con paura o ansia intense.
E. La paura o l’ansia sono sproporzionate rispetto alla reale
minaccia posta dalla situazione sociale e al contesto
socioculturale.
F. La paura, l’ansia o l’evitamento sono persistenti e durano
tipicamente 6 mesi o più.
Disturbo d’ansia sociale
(Fobia Sociale)
F. La paura, l’ansia o l’evitamento causano disagio clinicamente significativo
o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in
altre aree importanti.
G . La paura, l’ansia o l’evitamento non sono attribuibili agi effetti fisiologici
di una sostanza o un‘ altra condizione medica.
I. La paura, l’ansia o l’evitamento non sono meglio spiegati dai sintomi di un
altro disturbo mentale, come disturbo di panico, disturbo di dismorfismo
corporeo o disturbo dello spettro dell’autismo.
J. Se è presente un’altra condizione medica, la paura, l’ansia o l’evitamento
sono chiaramente non correlati oppure eccessivi.
Specificare se:
Legate solo alla performance: Se la paura è limitata al parlare oppure
all’esibirsi in pubblico.
Disturbo di Panico
A. Ricorrenti attacchi di panico inaspettati. Un attacco di panico consiste
nella comparsa improvvisa di paura o disagio intensi che raggiunge il
picco in pochi minuti, periodo durante il quale si verificano quattro (o
più) dei seguenti sintomi:
Nota: La comparsa improvvisa può verificarsi a partire da uno stato di quiete
oppure da uno stato ansioso.
1. Palpitazioni, cardiopalmo o tachicardia
2. Sudorazione
3. Tremori fini o a grandi scosse
4. Dispnea o sensazione di soffocamento
5. Sensazione di asfissia
6. Dolore o fastidio al petto
Disturbo di Panico
7. Nausea o disturbi addominali
8. Sensazione di vertigine, di instabilità, di “testa leggera” o di svenimento
9. Brividi o vampate di calore
10. Parestesie
11. Derealizzazione
12. Paura di perdere il controllo o di “impazzire”
13. Paura di morire
Nota: possono essere osservati sintomi specifici per cultura (per es., tinnito,
dolore al collo, cefalea, urla o pianto incontrollato). Tali sintomi non
dovrebbero essere considerati come uno dei quattro sintomi richiesti.
Disturbo di Panico
B. Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese (o più) di uno o
entrambi i seguenti sintomi.
1. Preoccupazione persistente per l’insorgere di altri attacchi di panico o per
le loro conseguenze
2. Significativa alterazione disadattativa del comportamento correlata agli
attacchi (per es., comportamenti pianificati al fine di evitare altri attacchi)
D. Gli attacchi di panico non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale
Disturbo di Panico
Specificatore dell’attacco di panico
I Non è meglio spiegata dai sintomi di un altro disturbo mentale: per es., i
sintomi non sono limitati alla fobia specifica, tipo situazionale; non
coinvolgono solamente situazioni sociali; e non sono legati esclusivamente ad
ossessioni , a difetti o imperfezioni percepiti nell’aspetto fisico, a ricordi di
eventi traumatici o a timore della separazione.
Nota: l’agorafobia è diagnosticata indipendentemente dalla presenza di un disturbo
di panico. Se la presentazione di un individuo soddisfa i criteri per il disturbo di
panico e per l’agorafobia, dovrebbero essere poste entrambe le diagnosi.
Disturbo d’Ansia Generalizzata
A. Ansia e preoccupazione (attesa apprensiva) eccessive, che si manifestano per
la maggior parte dei giorni per almeno sei mesi, relative ad una quantità di
eventi o di attività (come prestazioni lavorative o scolastiche).
B. L’individuo ha difficoltà a controllare la preoccupazione
C. L’ansia e la preoccupazione sono associate a tre (o più) dei sei seguenti
sintomi (con almeno alcuni sintomi presenti per la maggior parte dei giorni
negli ultimi sei mesi).
Nota: nei bambini è richiesto solo un item
1. Irrequietezza o sentirsi tesi/e, “con i nervi a fior di pelle”
2. Facile affaticamento
3. Difficoltà a concentrarsi o vuoti di memoria
4. Irritabilità
5. Tensione muscolare
6. Alterazioni del sonno (difficoltà ad addormentarsi o mantenere il sonno, o
sonno inquieto o insoddisfacente)
Disturbo d’Ansia Generalizzata
D. L’ansia, la preoccupazione o i sintomi fisici causano disagio clinicamente
significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo
o in altre aree importanti.
E. La condizione non è attribuibile agli effetti fisiologici di una sostanza o di
un’altra condizione medica.
F. Il disturbo non è meglio spiegato da un altro disturbo mentale (per e.., l’ansia o
il timore di avere attacchi di panico nel disturbo di attacchi di panico, la
valutazione negativa nel disturbo d’ansia sociale [fobia sociale], la
contaminazione o altre ossessioni nel DOC, la separazione dalle igure di
attaccamento nel disturbo d’ansia di separazione, i ricordi di eventi traumatici
nel disturbo da stress post-traumatico, il prendere peso nell’anoressia nervosa,
le lamentele fisiche nel disturbo da sintomi somatici, i difetti percepiti
nell’aspetto fisico nel disturbo di dismorfismo corporeo, l’avere una grave
malattia nel disturbo d’ansia da malattia, oppure il contenuto di convinzioni
deliranti ella schizofrenia o nel disturbo delirante).
Disturbo d’ansia indotto da
sostanze/farmaci
A. Nel quadro clinico predominano attacchi di panico o ansia.
B. Sono evidenti dall’anamnesi, dall’esame obiettivo o dai dati di
laboratorio entrambi gli elementi 1) e 2):
1. I sintomi di cui al Criterio A sono comparsi durante o subito dopo
l’intossicazione o l’astinenza da sostanze, o dopo l’assunzione di un
farmaco.
2. La sostanza/farmaco coinvolta/o è in grado di produrre i sintomi di
cui al Criterio A.
C. La condizione non risulta meglio spiegata da un disturbo d’ansia non
indotto da sostanze/farmaci. Le evidenze di un disturbo d’ansia
indipendente potrebbero essere le seguenti:
Specificare se:
Con esordio durante l’intossicazione
Con esordio durante l’astinenza
Con esordio dopo l’uso di un farmaco
Disturbo d’ansia dovuto a un’altra condizione
medica
A. Nel quadro clinico predominano attacchi di panico o ansia.
B. Vi è evidenza dall’anamnesi, dall’esame obiettivo o dai dati
di laboratorio che il disturbo è la conseguenza patofisiologica
diretta di un’altra condizione medica.
C. La condizione non è meglio spiegata da un altro disturbo
mentale.
D. La condizione non si verifica esclusivamente nel corso di un
delirium.
E. La condizione causa disagio clinicamente significativo o
compromissione del funzionamento in abito sociale,
lavorativo o in altre aree importanti.
Condizioni Mediche associate
Disturbi Neurologici
Neoplasie cerebrali
all’Ansia
Condizioni tossiche
Astinenza da alcol e
Traumi Disturbi infiammatori altre sostanze
Malattie cerebro vascolari Lupus eritematoso sistemico Amfetamine
Emorragia subaracnoidea Artrite reumatoide Agenti
Emicrania Poliartrite nodosa simpaticomimetici
Encefalite
Arterite temporale Agenti vasopressori
Sifilide cerebrale
Stati deficitari Caffeina ed
Sclerosi multipla astinenza da
Malattia di Wilson
Deficit vitamina B12 caffeina
Malattia di Huntington Pellagra Penicillina
Epilessia Sulfonamidi
Ipossia Condizioni miscellanee Cannabis
Malattie cardiovascolari Ipoglicemia Mercurio
Aritmie cardiache Sindrome carcinoide Arsenico
Insufficienza polmonare Neoplasie sistemiche maligne Fosforo
Anemia Organofosfati
Sindrome premestruale
Disturbi endocrini Disolfuro di carbonio
Malattie febbrili ed infezioni
Disfunzione ipofisaria croniche Benzene
Disfunzione tiroidea Porfiria Intolleranza aspirina
Disfunzione paratiroidea
Mononucleosi infettiva
Disturbi psichiatrici
Disfunzione surrenalica Depressione
Sindrome postepatitica
Feocromocitoma Mania
Uremia
Disturbi di virilizzazione nelle donne Schizofrenia
Ipotesi Eziopatogenetiche
Fattori organici
Fattori psicologici individuali
Fattori psicologici relazionali
Fattori organici
I soggetti ansiosi presenterebbero una maggiore
eccitabilità del sistema nervoso, legata a fattori
costituzionali o ereditari o a una lesione organica
del sistema nervoso. Nel corso di studi condotti
sull’azione delle benzodiazepine è stata
confermata l’importanza del GABA quale
neuromediatore a effetto inibitorio nel sistema
nervoso centrale, con azione anche sui sistemi
noradrenergico, serotoninergico, dopaminergico e
colinergico.
Ansia del SNC
Noradrenalina
Serotonina
Acido -amino-butirrico
(GABA)
Manifestazioni periferiche
AMIGDALA
Corteccia
Talamo sensoriale
Nucleo
laterale
Talamo
Nucleo
Amigdala centrale Organi
Amigdala sensoriali
Iperventilazione
Stimoli Locus
propriocettivi amigdala
coeruleus
Comportamenti di tipo
motorio (fuga-freezing)
Risposte di tipo Risposte di tipo Risposte a livello del sist.
ormonale autonomico: Gastrointestinale:
Tachicardia
ACTH Ulcere da stress
Pressione Minzione
Endorfine Sudorazione Lipotimia
Piloerezione Defecazione
PRIMA TEORIA sull’ ANSIA di Sigmund
Freud 1894
Le Nevrosi Attuali sono caratterizzate da:
Senso sopraffacente di panico
Presenza di scariche neurovegetative
(l’origine dei sintomi va ricercata nel non soddisfacimento di
un desiderio sessuale attuale)
ANSIA CONFLITTO
ANSIA PATOLOGICA
Attivazione IO
RIMOZIONE
•Pensiero ossessivo
•Rituale compulsivo
•Sintomi isterici
•Fobia
Sigmund Freud 1926
DISTURBI CARDIOVASCOLARI
DISTURBI GASTROINTESTINALI
DISTURBI GENITO-URINARI
DISTURBI APPARATO
-NEUROMUSCOLARE
DISTURBI ORGANI SENSITIVO-
SENSORIALI
Sintomi cardiovascolari
Tachicardia
Senso di vuoto/ oppressione al
petto
Dolori acuti in sede precordiale
con possibili diverse dislocazioni e
irradiazioni (apice del cuore o nel
quadrante superiore sinistro del
torace con irradiazione all’ascella o
al braccio sx) senza alterazione
dell’ECG.
Picchi ipertensivi
Vampate di calore o brividi di
freddo.
Sintomi respiratori
Dispnea
Aumentata
frequenza
respiratoria
Aumentata
profondità
respiratoria
Difficoltà a Pollachiuria
deglutire
Flatulenza Amenorrea
Dolori addominali Menoraggie
Pirosi
Senso di pienezza Frigidità
Nausea Ejaculatio Precox
Vomito
Perdita Della
Borborigmi Libido
Meteorismo
Perdita di peso Pollachiuria
Stipsi Impotenza
DISTURBI APPARATO
NEUROMUSCOLARE
Dolori muscolari
Senso di stiramento
Irrigidimento
Contrazioni cloniche
Denti serrati
Voce tremula Aumento del tono muscolare Secchezza delle
fauci
Rossore
Pallore
Sudorazione fino a diaforesi
vertigini
cefalea
piloerezione;
DISTURBI ORGANI
SENSITIVO-SENSORIALE
Ronzii auricolari
Mosche volanti
Visione offuscata
Insonnia con difficoltà ad
addormentarsi
Sonno non riposante, interrotto
Senso di stanchezza al risveglio
Sogni ,incubi,terrori notturni.
Area cognitivo-psicologica
06/10/13
Disturbi d’Ansia nel DSM-IV-TR
Attacco di Panico
Agorafobia
Disturbo di Panico Senza Agorafobia
Disturbo di Panico Con Agorafobia
Agorafobia Senza Anamnesi di Disturbo di Panico
Fobia Specifica
Fobia Sociale
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Disturbo Post-traumatico da Stress
Disturbo Acuto da Stress
Disturbo d’Ansia Generalizzato
Disturbi d’Ansia nell’ICD-10
Agorafobia
Fobie Sociali
Fobie Specifiche
Sindrome da Attacchi di Panico
Sindrome Ansiosa Generalizzata
Sindrome Mista Ansioso-Depressiva
Sindrome Ossessiva-Compulsiva
Reazione Acuta da Stress
Sindrome Post-traumatica da Stress
Sindrome da Disadattamento
1- Attacco di Panico
Insorgenza Inaspettata
Paura intensa, disagio profondo
Almeno quattro dei seguenti sintomi con picco entro 10 minuti
Palpitazioni, cardiopalmo, tachicardia
Sudorazione
Tremori fini o a grandi scosse
Dispnea o sensazione di soffocamento
Sensazione di asfissia
Dolore o fastidio al petto
Nausea con disturbi addominali
Sensazioni di sbandamento, di instabilità, di testa leggera o di
svenimento
Derealizzazione o depersonalizzazione
Paura di perdere il controllo o di impazzire
Paura di morire
Parestesie
Brividi o vampate di calore
Agorafobia
Ansia relativa al trovarsi in luoghi o situazioni dai quali
sarebbe difficile o imbarazzante allontanarsi o nei quali
potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di un
Attacco di Panico inaspettato o sensibile alla situazione
o di sintomi tipo panico. I timori agorafobici
riguardano tipicamente situazioni caratteristiche che
includono essere fuori casa da soli; essere in mezzo
alla folla o in coda; essere su un ponte e il viaggiare in
autobus, treno o automobile.
Le situazioni vengono evitate oppure sopportate con
molto disagio o con ansia di avere un Attacco di Panico
o sintomi tipo panico, o viene richiesta la presenza di
un compagno.
L’ansia o l’evitamento fobico non sono meglio giustificabili
da un disturbo mentale di altro tipo.
Disturbo di Panico Senza Agorafobia
Attacchi di panico inaspettati e ricorrenti
Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese o più di uno dei
seguenti sintomi:
Preoccupazione persistente di avere altri attacchi
Preoccupazione a proposito delle implicazioni dell’attacco o
delle sue conseguenze
Significativa alterazione del comportamento correlata agli
attacchi
Assenza di agorafobia
Gli attacchi di panico non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza o di una condizione medica generale
Gli attacchi di Panico non sono meglio giustificati da un altro disturbo
mentale (Fobia sociale, Fobie Specifiche, Ansia di Separazione, DOC,
Disturbo Post Traumatico da Stress)
Disturbo di Panico Con
Agorafobia
Attacchi di Panico inaspettati e ricorrenti
Almeno uno degli attacchi è stato seguito da un mese o più di uno dei
seguenti sintomi:
Preoccupazione persistente di avere altri attacchi
Preoccupazione a proposito delle implicazioni dell’attacco o
delle sue conseguenze
Significativa alterazione del comportamento correlata agli
attacchi
Presenza di Agorafobia
Gli attacchi di panico non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una
sostanza o di una condizione medica generale
Gli attacchi di Panico non sono meglio giustificati da un altro disturbo
mentale (Fobia sociale, Fobie Specifiche, Ansia di Separazione, DOC,
Disturbo Post Traumatico da Stress)
Agorafobia senza anamnesi di
Disturbo di Panico
Presenza di Agorafobia, correlata alla paura della comparsa di
sintomi tipo panico
Non sono mai risultati soddisfatti i criteri per il Disturbo di Panico
Gli attacchi di panico non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti
di una sostanza o di una condizione medica generale
Gli attacchi di Panico non sono meglio giustificati da un altro
disturbo mentale (Fobia sociale, Fobie Specifiche, Ansia di
Separazione, DOC, Disturbo Post Traumatico da Stress)
Fobia Specifica
Paura marcata e persistente, eccessiva o irragionevole, provocata dalla presenza o
dall’attesa di un oggetto o di una situazione specifici
L’esposizione allo stimolo fobico quasi inevitabilmente provoca una risposta ansiosa
immediata, che può prendere forma di Attacco di Panico situazionale o sensibile
alla situazione
La persona riconosce che la paura è eccessiva o irragionevole
La situazione fobica viene evitata oppure sopportata con intensa ansia e disagio
L’evitamento, l’ansia anticipatoria o il disagio nella situazione temuta interferiscono in
modo significativo con la normale routine della persona, con il funzionamento
lavorativo o con le attività o le relazioni sociali, oppure è presente disagio marcato
per il fatto di avere la fobia
Negli individui al di sotto dei 18 anni la durata è di almeno 6 mesi
L’ansia, gli Attacchi di Panico o l’evitamento fobico non sono meglio giustificati da
altro disturbo mentale
Aspetti psicologici nella Fobia Specifica