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D.L.vo 626/94 EXPO PISA 2000 Full Service S.r.l.

Ponsacco (PI)

SEI SICURO???

Arch. Federico Biagini R.s.p.p.

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del soccorso psicologico si riduce a una serie di suggerimenti sul modo di rapportarsi allinfortunato o persona da soccorrere. Il nostro compito interagire con una persona che in questo momento si trova in una situazione di disagio, ma che comunque possiede una sua personalit ed emotivit. Nel momento del soccorso siamo noi soccorritori a portare aiuti ed accoglienza ad altri, quindi ci spetta il compito di creare la migliore situazione emotiva e relazionale che la persona in grado di raggiungere in quel momento. La comunicazione persegue questo scopo e la scelta del canale comunicativo, per essere efficace, va regolata in base all interlocutore. Il soccorritore dovrebbe saper gestire la relazione ponendosi in un atteggiamento attivo di ascolto e di osservazione, che gli permetta di raggiungere lo scopo del suo rapporto supportivo. Questi sono gli elementi essenziali che dovrebbero contraddistinguere lintervento del soccorritore: spiegazione delle manovre che si stanno eseguendo sospensione di giudizi e pregiudizi rispetto del codice etico instaurare un rapporto collaborativo mantenere un comportamento tranquillo e non teso Tutti questi suggerimenti di gestione della relazione sono pressoch validi per ogni situazione, ma compete al singolo soccorritore in ogni singola circostanza scegliere lapproccio relazionale pi indicato.

Laspetto

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Il termine resilienza deriva dal latino resalio, iterativo di salio, che significa saltare, rimbalzare, per estensione danzare. Il vocabolo stato coniato in fisica dei materiali per indicare la resistenza a una rottura dinamica determinabile con una prova durto (Devoto & Oli, 1971). A partire da questo significato, il termine viene utilizzato metaforicamente in differenti discipline. Nella letteratura psicologica il sostantivo indica la capacit umana di affrontare, superare e uscire rinforzati da esperienze negative (Grotberg, 1995). La resilienza , dunque, il processo con cui alcuni individui, famiglie o gruppi, in situazioni di difficolt, resistono a un evento negativo e mantengono il proprio senso di padronanza, attivando adeguate strategie

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COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE GENERALE

Il comportamento corretto e prudente di ognuno la migliore forma di prevenzione contro gli infortuni.
QUINDI: Non correre nei corridoi, scale, laboratori, ecc.. Non saltare dai gradini delle scale. E' meglio evitare scherzi che possono creare pericolo. Non compiere interventi di alcun genere sulle macchine elettriche e per motivo alcuno. Non ingombrare con oggetti inutili i pavimenti, le vie di esodo, gli atrii, le uscite, le scale. Evitare di camminare rasente i muri nei corridoi: l'apertura improvvisa delle porte potrebbe causare danni. Non sporgersi dalle finestre. Sistemare i banchi e le sedie in modo da facilitare la fuga. Non rimuovere o danneggiare i cartelli segnalatori. Segnalare immediatamente le cause di pericolo rilevate. Non togliere o superare le barriere che bloccano il passaggio in aree pericolose. Disinfettare immediatamente ogni ferita o taglio. E' vietato distribuire farmaci.
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COMPORTAMENTI DI PREVENZIONE GENERALE Ogni contenitore deve riportare l'etichetta con l'indicazione ben leggibile del contenuto. Se viene usata la cassetta di primo pronto soccorso, ripristinare la scorta. Evitare di gettare cocci di vetro nei sacchi di plastica dell'immondizia. Manipolare vetri o materiale pungente con i guanti. Le porte delle uscite di sicurezza devono essere aperte durante l'attivita' scolastica. L'apertura va effettuata prima dell'inizio delle lezioni. Negli armadi o negli scaffali disporre in basso i materiali piu' pesanti. Un'apparecchiatura elettrica puo' essere considerata fuori uso solo se e' priva della spina. Non dare in uso scale, utensili e attrezzi al personale di ditte esterne che si trovino a lavorare nella scuola. Negli archivi il materiale va depositato lasciando corridoi di 0,90 m. Al termine dell'attivita' didattica si deve disinserire l'alimentazione centralizzata delle apparecchiature elettriche. Non posteggiare le auto, le moto o le biciclette davanti ai cancelli, sui pozzetti di intercettazione dell'acqua o presso gli attacchi dell'acqua per i Vigili del Fuoco. Controllare le attrezzature e gli impianti di sicurezza periodicamente in modo da garantirne l'efficienza.

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Comportamenti di PREVENZIONE DAL RISCHIO ELETTRICO

Prima di usare qualsiasi apparecchiatura elettrica controllare che non vi siano cavi, spine, prese di corrente, interruttori senza protezione. Non sovraccaricare una linea elettrica, con collegamenti di fortuna (VIETATI) Non toccare mai le apparecchiature elettriche (ANCHE GLI INTERRUTTORI) con le mani bagnate o se il pavimento e' bagnato. Disinserire le spine afferrandone l'involucro esterno, NON IL CAVO. Se durante il lavoro viene a mancare l'energia elettrica, disinserire subito l'interruttore della macchina. Tutte le linee e le apparecchiature devono essere considerate sotto tensione, fino ad accertamento del contrario. Non usare acqua per un incendio su linee o apparecchiature elettriche. Interrompere la corrente elettrica PRIMA di soccorrere una persona folgorata, o spostarla dalla sorgente elettrica con oggetti di legno. Chiamare immediatamente l'ambulanza. Controllare regolarmente il funzionamento delle luci di emergenza e dei cartelli segnalatori illuminati. Segnalare le anomalie. Non lasciare MAI portalampade privi della lampadina. Controllare sistematicamente che non vi siano cavi con le guaine di isolamento danneggiate. Il cavo di un'apparecchiatura non deve giungere alla presa restando teso, ne' sospeso in una via di passaggio. Se una spina non entra comodamente in una presa, non tentare il collegamento.

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Comportamenti di PREVENZIONE del RISCHIO FUOCO

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Conservare le scorte di materiali infiammabili in minima quantita' e separate da sostanze comburenti e combustibili. Non si possono tenere liquidi infiammabili in contenitori con capacita' superiori a due litri. Le bombolette spray devono essere tenute lontane da fonti di calore (sole, termosifoni). E' vietato usare trielina, benzina e altri solventi infiammabili per il lavaggio dei pavimenti. In caso d'incendio staccare l'energia elettrica. Non conservare sostanze infiammabili in locali adibiti a deposito di materiali solidi combustibili. Non depositare materiale di alcun tipo nel locale caldaia e nella cabina elettrica. Non gettare mozziconi o cerini non completamente spenti nei cestini della carta, nelle pattumiere, dalle finestre. Segnalare immediatamente l'incendio.

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Quando una spina si rompe occorre farla sostituire con una nuova marchiata IMQ (Istituto italiano del Marchio di Qualit). Non tentare di ripararla con nastro isolante o con l'adesivo. E' un rischio inutile! Informare immediatamente il responsabile. Non attaccare pi di un apparecchio elettrico a una sola presa. In questo modo si evita che la presa si surriscaldi con pericolo di corto circuito e incendio. Situazioni che vedono installati pi adattatori multipli, uno sull'altro, sono espressamente vietate.

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Se indispensabili, e previa autorizzazione del responsabile della sicurezza, usare sempre adattatori e prolunghe idonei a sopportare la corrente assorbita dagli apparecchi utilizzatori. Su tutte le prese e le ciabatte riportata l'indicazione della corrente, in Ampere (A), o della potenza massima, in Watt (W). Si raccomanda di comprare solo materiale di qualit e con marchio IMQ, utile acquistare ciabatte con interruttore di accensione e fusibile.

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Spine di tipo tedesco (Schuko) possono essere inserite in prese di tipo italiano solo tramite un adattatore che trasferisce il collegamento di terra effettuato mediante le lamine laterali ad uno spinotto centrale. E' assolutamente vietato l'inserimento a forza delle spine Schuko nelle prese di tipo italiano. Infatti, in tale caso dal collegamento verrebbe esclusa la messa a terra.

PLANIMETRIE DI ESODO EVIDENZIANO QUALE STRADA DEVI SEGUIRE PER TROVARTI FUORI DALLEDIFICIO AL SICURO. SE HAI DEI DUBBI NON ESITARE A CHIEDERE SPIEGAZIONI AL TUO INSEGNANTE (STUDENTI) O AL COORDINATORE DELLE EMERGENZE (ADULTI)

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Il PIANO DI EMERGENZA
PROCEDURE DI INTERVENTO E DI EVACUAZIONE D.L.vo 626/94 ArchitettoService Biagini Ponsacco (PI) Full Federico S.r.l. R.s.p.p

Individuazione degli scenari di emergenza ragionevolmente prevedibili: Incendio o principio dincendio Terremoto In caso di fuga di gas In caso di allagamento In caso di segnalazione di ordigno o telefonata anonima.

COMPITI DEGLI ALUNNI


Gli alunni dovranno adottare il seguente comportamento non appena avvertito il segnale di allarme.
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Interrompere immediatamente ogni attivit;

Mantenere lordine e lunit della classe durante e dopo lesodo;


Tralasciare il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.);

- Seguire le indicazioni dellinsegnante che accompagner la classe per assicurare il rispetto delle precedenze; - Collaborare con linsegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento; - Attenersi strettamente a quanto ordinato dallinsegnante nel caso che si verifichino contrattempi che richiedono una improvvisa modificazione delle indicazioni del piano.

COMPITI DEGLI ALUNNI


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Disporsi in fila evitando il vociare confuso, grida e richiami

La fila sar aperta dai due compagni designati come Apri-fila e chiusa dai due Chiudi-fila); se ritenuto opportuno verranno individuati n.2 ragazzi con il compito di aiutare chi necessita di aiuto in classe. - Rimanere collegati tra loro seguendo le modalit illustrate nella figura sottostante:

COMPITI DEL PERSONALE DOCENTE


I docenti sono responsabili dellosservanza della sicurezza nellambiente scolastico.
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In caso di evacuazione ogni insegnante ha la responsabilit della classe e controlla che gli alunni apri fila e chiudifila eseguano correttamente i compiti assegnati. Una volta raggiunta la zona di raccolta assegnata ad ogni classe linsegnante fa pervenire al Responsabile del Punto di raccolta il Modulo di evacuazione, con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti. Al termine della prova di evacuazione necessario, analizzare i comportamenti evidenziati durante la prova stessa. Gli insegnanti di sostegno, con laiuto, ove occorra, di altro personale ( collaboratori scolastici oppure assistenti materiali), cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficolt.

COMPITI DEL PERSONALE NON DOCENTE


Il personale non docente dovr essere incaricato di seguire specifici aspetti del piano, soprattutto per quanto attiene alle segnalazioni ed ai collegamenti con lesterno. Uno o pi operatori avranno lincarico di: disattivare gli impianti (energia elettrica, gas, centrale termica) Guidare le file degli alunni verso le uscite di emergenza; controllare che nei vari piani delledificio tutti gli alunni siano sfollati (controllare in particolare ripostigli, archivi, laboratori, bagni, ecc.).

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Il personale di segreteria, dopo aver chiamato gli aiuti, provveder alla raccolta dei moduli di emergenza e alla verifica, unitamente al D.S., dei presenti.
Luscita sulla pubblica via sar presidiata da personale designato a tale compito, che provveder allinterruzione del traffico.

SCHEDE PRATICHE

LA CHIAMATA DI SOCCORSO

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Evento Incendio, crollo di edificio, fuga di gas, ecc. Ordine pubblico Infortunio, ecc

Chi chiamare Vigili del Fuoco Carabinieri Polizia Pronto soccorso Misericordia

N. Telefono 115 112 113 118 ..

Lefficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo pi idoneo. Ecco, ad esempio, quali sono le cose da dire in una chiamata di soccorso ai Vigili del Fuoco: 1. Descrizione del tipo dincendio (incendio, esplosione, ecc.); 2. Entit dellincidente (ha coinvolto unaula, larchivio, ecc.); 3. Luogo dellincidente: via, numero civico, citt e, se possibile, il percorso; 4. Presenza di feriti. Lo schema che segue pu tornare utile per fornire tali informazioni.

Sono ...
(nome e qualifica)

telefono dalla scuola . Ubicata in ..


(citt) (via e n.)

nella scuola si verificato (descrizione sintetica della situazione) sono coinvolte ...
(indicare eventuali)

Poich la stessa impostazione pu essere usata per chiamare anche gli altri organismi dediti al soccorso, un tale schema dovr essere tenuto in vista insieme allelenco dei numeri telefonici utili a tale scopo.

LA DIFFUSIONE DELLORDINE DEVACUAZIONE

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Il dirigente scolastico (in sua assenza) il Sig.________________________ (in sua assenza) il Sig.__________________________ Dirama lordine di evacuazione mediante

CAMPANELLA (5 suoni intermittenti lunghi e poi continuo per almeno 30 secondi) oppure SIRENA

oppure COMANDO VERBALE LUNGO I CORRIDOI O CLASSE PER CLASSE Qualora si ponga la necessit di comunicare lordine devacuazione a voce, aula per aula, sar cura dei Collaboratori scolastici provvedere a tale incarico.

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LAVORO AI VIDEOTERMINALI
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MOVIMENTAZIONE CARICHI ERGONO MIA NOZIONI ANTINCENDIO E PRIMO SOCCORSO

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SEGNALETICA DI SICUREZZA
una segnaletica capace di trasmettere una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza. Tale segnaletica suddivisa in 5 categorie: segnali di divieto segnali di avvertimento segnali di prescrizione segnali di salvataggio segnali antincendio

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ESTINTORI
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Gli estintori sono mezzi di estinzione da usare per un pronto intervento su principi di incendio. Vengono suddivisi, in relazione al loro peso complessivo, in: estintori portatili massa complessiva inferiore o uguale a 20 kg D.M. 20/10/82 estintori carrellati massa superiore a 20 kg con sostanza estinguente fino a 150 kg

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Modalit d'uso degli estintori 1) Individua lestintore 2) Preleva lestintore 3) Togli la spina di sicurezza 4) Impugna la lancia 5) Premi a fondo la leva di comando e dirigi il getto alla base delle fiamma 6) Se possibile, usa lestintore aintermittenza 7) Se possibile, insisti fino allo spegnimento delle fiamme 8) In caso di successo, presidia la zona se possibile e attendi i soccorsi

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1 - INDIVIDUAZIONE

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2 - PRELIEVO

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3 - TOGLIERE LA SPINA

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4 PREPARARSI ALLUSO

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5 DIRIGERE IL GETTO ALLA BASE

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