una meditazione intorno al mondo fisico, che ha origine con la natura inanimata per arrivare alluomo e infine elevarsi allamore di Dio. In questa presente una gigantesca orchestra, forse la pi imponente fino ad allora per una sinfonia. Scrisse numerosi lieder per voce solista e pianoforte, i cui testi sono tratti da antologie di poesie popolari tedesche oppure da antiche poesie cinesi. LA MUSICA PER PIANOFORTE: IL PEZZO CARATTERISTICO Nel romanticismo il pianoforte era diventato lo strumento principe, protagonista sia dei salotti privati sia delle sale la concerto. I pianoforti vennero sempre pi perfezionati e lestensione raggiunse le sette ottave e mezzo. Per il pianoforte si scrissero innumerevoli composizioni di intrattenimento: sonatine, variazioni e parafrasi su celebri arie dopera. A partire dal 1820 circa si ha un arricchimento della letteratura pianista, mediante i cosiddetti pezzi caratteristici o di carattere improntati di unintensa sentimentalit e anche di elementi virtuosistici. Tra questi ricordiamo: improvvisi, romanze, capricci, ballate, preludi, studi, notturni ecc. Spesso questi seguono una struttura ternaria (ABA) con una sezione intermedia di carattere contrastante e una ripresa variata. Tra i compositori di pezzi caratteristici ricordiamo Chopin, Schubert, Mendelssohn e Schumann. Di Schubert ricordiamo otto improvvisi e sei momenti musicali, composizioni semplici e intime contrassegnate da una fertilit inesauribile dellinvenzione melodica, ognuna corrispondente a un diverso stato danimo. Di Mendelssohn ricordiamo le 48 Romanze senza parole, composizioni dintensa espressione lirica caratterizzate da un semplice accompagnamento. Di Schumann ricordiamo brevi composizioni pianistiche organizzate in ampi cicli e di solito unite in unidea poetica comune: Papillons presenta il tema del ballo in maschera, Carnaval presenta immagini di feste notturne e sfilate in maschera, Kinderszenen presenta una rievocazione nostalgica dellincantato mondo infantile. La scrittura pianistica di Schumann caratterizzata da slanci impetuosi e tumultuosi da un lato e da unatmosfera delicata e sognante dallaltro, da un ritmo preciso che per lascia massimo spazio allenfasi lirica. Di Chopin ricordiamo i 21 Notturni tipici per il carattere malinconico, per la tendenza a evocare unatmosfera intima e raccolta e per lintenso lirismo delle linee melodiche affidate di norma alla mano destra, su accordi arpeggiati in estensione molto ampia della mano sinistra; vi sono anche le 65 Mazurche, basate sul genere delle danze popolari polacche, che presentano una scrittura pianistica limitata allessenziale e un ritmo ternario con accenti spostati sui tempi deboli della battuta; non dimentichiamo gli Studi dellop.10 e op.25, con finalit pedagogiche e ognuno dei quali basato su ununica figurazione ritmico-melodica, gli Scherzi, che presentano un pianismo brillante e acrobatico e dei forti contrasti tematici e dinamici, le Polacche, le Ballate, i Valzer, i Preludi ecc. IL VIRTUOSISMO STRUMENTALE DI LISZT E PAGANINI Una delle caratteristiche pi importanti del romanticismo musicale lesplosione del virtuosismo strumentale, che non pi pura esibizione di abilit ma alta espressione lirica. Uno dei maggiori rappresentanti dellalta tecnica virtuosistica il violinista Niccol Paganini, che possedeva una tecnica prodigiosa, mai eguagliata in precedenza. Nato a Genova e autodidatta del violino, fu influenzato soprattutto dalla perizia tecnica di Locatelli e Tartini. Nei 24 Capricci op.1 il violinista sfrutta al massimo le risorse dello strumento, con la diteggiatura, la combinazione di arco e pizzicato con la mano sinistra e colpi darco di ogni genere. Molto famoso fu il tema in LA min. del capriccio n.24, che fu ripreso da Schumann, Liszt, Brahms e Rachmaninov. Liszt ammir profondamente Paganini e il suo virtuosismo gli forn il modello per la sua raffinata tecnica pianistica. Anche lui sfrutt al massimo le possibilit tecniche del suo strumento, il pianoforte, mediante laccrescimento della sonorit, con rapide successioni di ottave e di accordi a piene mani e con limpiego di tutti i registri, dallestremo acuto allestremo grave. Molto nota la raccolta Studi trascendentali, con un brano in cui limpostazione orchestrale richiedeva addirittura tre pentagrammi. Ricordiamo anche altre opere per pianoforte solo in cui lesecutore impegnato nel virtuosismo pi puro (ad esempio le tre raccolte Annes de pelegrinage).