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Propriet:
Elevato modulo elastico (100-200 GPa) e carico di snervamento (300-1000 MPa) sono in grado di sopportare carichi elevati senza grandi deformazioni elastiche e plastiche permamenti Buona duttilit si deformano plasticamente invece di rompersi fragilmente e pertanto, nel caso in cui di superi il carico di snervamento, non si arriva generalmente alla rottura, ma solo alla deformazione plastica della struttura
I MATERIALI METALLICI-2
Continua propriet:
ideali per
Malleabilit: sono generalmente facili da lavorare utilizzando gran parte delle tecnologie tradizionali, con propriet meccaniche migliorabili con opportuni trattamenti prima che il pezzo raggiunga la forma finale Biocompatibilit: buona, dal punto di vista della finitura superficiale, possibili problemi in relazione alla corrosione in ambiente biologico
I MATERIALI METALLICI-3
Vastamente impiegati in campo biomedico:
consentono per esempio di costruire protesi di piccola sezione capaci di sopportare carichi elevati con cicli di lavoro, permettendo cosi la sostituzione di tessuti duri, come ossa o radici
Strumenti chirurgici (bisturi, etc.) Protesi ortopediche e dentali Mezzi di osteosintesi (piastre, viti, etc.)
I RETICOLI CRISTALLINI
I materiali metallici sono solidi cristallini, caratterizzati cioe da atomi disposti in maniera ordinata, secondo dei reticoli cristallini Strutture geometriche 3D (celle) che si ripetono nello spazio
Es. reticolo di NaCl
I RETICOLI CRISTALLINI-2
In un reticolo cristallino si definisce cella elementare la piu piccola struttura tridimensionale che si ripete nello spazio Le celle elementari possono essere classificate in termini puramente geometrici Esistono 14 tipi di celle elementari (reticoli di Bravais)
I RETICOLI CRISTALLINI-3
I metalli elementari presentano solo tipi di 3 reticoli cristallini: CCC, CFC e EC
I RETICOLI CRISTALLINI-4
DIFETTI PUNTUALI
a) Vacanza (assenza di un atomo da una posizione reticolare) b) Atomi autointerstiziali (atomi che occupano una posizione non reticolare) c) Atomi sostituzionali (atomi di elementi diversi che occupano posizioni reticolari) d) Atomi interstiziali (atomi di elementi diversi che occupano posizioni non reticolari)
la differenza tra il valore teorico e quello Nei reticoli reali cr 10-4G reale legata al concetto di difetti lineari o dislocazioni
DISLOCAZIONI
Difetti lineari presenti nel reticolo Ne esistono di 2 tipi: a spigolo o a vite
Misurabili mediante il circuito di Burgers, ottenuto riportando un circuito reticolare chiuso di un reticolo perfetto in un reticolo contenente la dislocazione: per poter chiudere il circuito occorre aggiungere un vettore di Burgers, il cui modulo un multiplo intero di distanze reticolari D. a spigolo: vettore e circuito di Burgers giacciono sullo stesso piano D. a vite : vettore di Burgers perpendicolare al piano in cui giace il circuito
DISLOCAZIONI-2
La presenza delle dislocazioni riduce le dimensioni del piano di scorrimento rispetto al caso di reticolo perfetto la resistenza allo scorrimento dei piani reticolari si riduce Durante la deformazione plastica le dislocazioni si muovono:
DISLOCAZIONI-3
Durante la deformazione plastica le dislocazioni si muovono Muovendosi su piani diversi, il loro incontro pu bloccarle il materiale si irrigidisce
Vicinanza tra reticoli orientati diversamente nei bordi di grano distorsioni (difetti) reticolari il materiale policristallino meno stabile del monocristallo
LEGHE METALLICHE
Unione di due o pi elementi metallici combinati in diverse percentuali:
Possono esistere in ampi intervalli compositivi (a differenza dei composti ionici o covalenti) ma esistono rapporti preferenziali dei diversi elementi che hanno una maggiore stabilit Possono essere presenti anche elementi non metallici (es. carbonio) Diagrammi di fase: in un piano composizione-temperatura rappresentano le regioni di esistenza delle fasi allequilibrio (il pi semplice leghe binarie)
DIAGRAMMI DI FASE
Rappresentano in un piano composizione-temperatura gli intervalli di esistenza delle fasi allequilibrio
TA
Liquido L
L+
TB
Solido
A e B = metalli puri TA e TB = temperature di fusione dei metalli puri L = campo di esistenza della miscela metallica omogenea allo stato fuso = campo di esistenza della soluzione solida costituita da A e B L+ = campo di esistenza delle miscele della fase solida () e della liquida (L)
LINEA DEL LIQUIDUS: adiacente al campo di esistenza della fase liquida e fornisce le temperature a cui ognuna delle leghe liquide possibili comincia a separare del solido. LINEA DEL SOLIDUS: adiacente al campo di esistenza della fase solida e rappresenta per ogni temperatura la composizione del solido in equilibrio con una fase liquida in via di solidificazione.
DIAGRAMMI DI FASE-2
Esempio (Pd-Ag)
DIAGRAMMI DI FASE-3
L = campo di esistenza della miscela metallica omogenea allo stato fuso E = eutettico (la lega fonde improvvisamente come metallo puro) , = fasi solide ricche rispettivamente di A e B L+, L+ = miscele di una fase solida ( o ) e una liquida (L) + = regione solida contenente sia grani di sia di
DIAGRAMMI DI FASE-4
Esempio (Pb-Sn)
DIAGRAMMI DI FASE-5
REGOLA DELLA LEVA
Serve per calcolare la percentuale di ciascuna fase: Esempio: punto X (L+ solido ) Percentuale di L: %L:100=(X-X):(XL-X)
Presentano in genere diagrammi di fase piuttosto complessi (presenza di differenti fasi solide di diversa composizione ma anche, a parit di composizione, di diversa struttura cristallina)
PROCESSI PRODUTTIVI
Stadi principali: a) Fabbricazione della lega
estrazione dei metalli dai minerali mescolamento (stato fuso) dei componenti nelle proporzioni richieste lingotti, barre, tondi Rifusione e colata in stampi Deformazioni plastiche a caldo o freddo Asportazione di truciolo Sinterizzazione
c)
Formatura
-
PROCESSI PRODUTTIVI-2
a) Fabbricazione della lega estrazione dei metalli dai minerali mescolamento allo stato fuso dei componenti la lega solidificazione in lingotti, o direttamente in tondi o barre (colata continua) di dimensioni elevate Fusione e successiva colata in opportuni stampi (es. Fig. 6.18)
b)
c) d) e)
ESEMPI DI COLATA
ESEMPI DI COLATA-2
PROCESSI DI FORMATURA
Consentono lottenimento di pezzi finiti a partire da lingotti o barre F. meccanica a freddo deformazioni plastiche a freddo (impilamento di dislocazioni) propriet meccaniche superiori rispetto a quelli per colata Esempi: laminazione, trafilatura, imbutitura
PROCESSI DI STAMPAGGIO
Detta anche forgiatura a stampo Si effettuano successive compressioni su stampi via via pi simili alla forma finale del pezzo Possono essere effettuati a caldo o a freddo
Altri processi: asportazione di truciolo (taglio, tornitura, etc.) solo la superficie del pezzo
modificano
TRATTAMENTI TERMICI
Si fanno allo scopo di migliorare le propriet meccaniche a seconda delle esigenze Principali trattamenti termici: Ricottura Tempra Invecchiamento
RICOTTURA
Riscaldamento ad una temperatura nellintervallo 0.33-0.5 Tfusione e lento raffreddamento
Si favoriscono i fenomeni di diffusione e produce una riduzione dello stato di tensione nel materiale
TEMPRA
Parziale ricottura seguita da un brusco raffreddamento
Formazione di fasi non allequilibrio dette metastabili (totale solubilit alle alte T e parziale a basse T)
INVECCHIAMENTO
Lungo riscaldamento della lega a T inferiori a quelle di ricottura
TRATTAMENTI TERMOCHIMICI
Modificano la superficie dei materiali dal punto di vista chimico
Carburazione: reazione del C con la superficie degli acciai indurimento superficiale Nitrurazione: simile alla carburizzazione ma la reazione con lazoto Passivazione: conversione di alcuni elementi in lega (Cr, Ti, Al) in ossidi formazione di una pellicola protettiva di ossido migliorano le propriet anticorrosive Formazione di leghe superficiali: si modifica la composizione della lega a livello superficiale, mantenendo inalterate quelle del cuore del pezzo
LA CORROSIONE
Ha luogo quando gli atomi metallici si ionizzano e vanno in soluzione o si combinano con ossigeno, formando composti che si dissolvono o si distaccano dal pezzo metallico La biocompatibilit dei metalli legata alla facilit o meno della loro corrosione in ambiente biologico: i fluidi biologici (ambiente aggressivo in quanto soluzione acquosa di ioni e proteine) hanno infatti un elevato potere corrosivo nei confronti dei metalli
LA CORROSIONE-2
Pu provocare: la perdita di funzionalit dellimpianto, dovuta al peggioramento delle propriet meccaniche la contaminazione sia dei tessuti circostanti che dellintero organismo, con ioni metallici spesso tossici, con danno anche grave per la salute del paziente (es. metallosi)
MECCANISMO DI CORROSIONE
Meccanismo elettrochimico (es. ossidazione del Fe)
Soluzione aerata: Soluzione non aerata: Fe + O2 + H2O Fe2+ + 2 OHFe + 2H+ Fe2+ + H2
R. anodica e catodica devono essere bilanciate nelle cariche e avvenire contemporaneamente e alla stessa velocit
MECCANISMO DI CORROSIONE-2
R. anodica e catodica devono essere bilanciate nelle cariche, avvenire contemporaneamente e alla stessa velocit Il passaggio di elettroni dallanodo al catodo corrente a livello microscopico passaggio di
POTENZIALE ELETTROCHIMICO
Potenziale elettrochimico di un metallo o di elettrodo (E):
Definizione: rappresenta la forza elettromotrice di una pila costituita dal metallo e dallidrogeno (E=0) Condizioni termodinamiche per la corrosione: pot. del processo catodico (Ec) superiore a quello anodico (Ea): Ec Ea > 0 possibile un processo di corrosione
EFFETTO DEL pH
Il valore di E del processo catodico (Ec) dipende dal pH della soluzione:
Al diminuire del pH della soluzione aumenta il potenziale catodico, e conseguentemente si favorisce lazione corrosiva
Note le condizioni ambientali in cui un determinato metallo andr ad operare pertanto possibile stabilire se sar soggetto o no a processi corrosivi
VELOCIT DI CORROSIONE
- E importante sapere non solo se la corrosione avviene (termodinamica) ma anche a quale velocit (cinetica) se la corrosione avviene molto lentamente questo non crea problemi n alla resistenza del materiale n ai tessuti che lo circonda
ItM p= nF
I= corrente che passa tra anodo e catodo [A] t= tempo [s] M =massa atomica del metallo [g/mole] n= valenza dello ione F= costante di Faraday (96490 C)
VELOCIT DI CORROSIONE-2
E Ec
Ec=potenziale catodico corpo umano Ea1=potenziale anodico metallo 1 Ea2=potenziale anodico metallo 2 E=f(i) caratteristiche catodiche e anodiche
Lincrocio tra le due curve caratteristiche identifica la corrente e, quindi, la velocit di corrosione
i1> i2 Il metallo 1 si corrode pi rapidamente del metallo 2 N.B. Ec-Ea1 > Ec-Ea2
PASSIVAZIONE
Consiste nella formazione di un ossido superficiale che inibisce lulteriore corrosione I metalli suscettibili di passivazione presentano una curva anodica del tipo a1 in Fig.6.28. la velocit di corrosione di 1 inferiore a 2 - Nonostante (Ec-Ea1) > (Ec-Ea2), i1 < i2
Il Cr favorisce il fenomeno della passivazione negli acciai attraverso la formazione di un film di ossido di Cr
FORME DI CORROSIONE
Generalizzata Galvanica o bimetallica In fessura o interstiziale Per vaiolatura o pitting Intergranulare Intragranulare Per sfregamento Sottosforzo
FORME DI CORROSIONE-2
Generalizzata: la forma pi comune e coinvolge tutta la superficie del metallo (es. leghe Co per uso biomedico, perdita in peso: 40-60 g/cm2) Galvanica o bimetallica: si verifica quando 2 solidi a diverso potenziale elettrochimico sono messi a contatto elettrico il metallo meno nobile si corrode (velocit di corrosione superiore a quella generalizzata) In fessura o interstiziale: ha inizio in una fessura presente tra due parti adiacenti di un dispositivo impiantato (es. vite e placca di osteosintesi) Per vaiolatura (pitting): caso particolare di c. per fessura, caratterizzata dalla presenza di cavit molto piccole (100200 m) dette vaiolature o pit che, crescendo, possono perforare completamente il pezzo; favorito da ambienti contenenti ioni Cl- che contribuiscono alla rottura dei film passivanti (si osserva su impianti in acciai inox privi di Mo)
FORME DI CORROSIONE-3
Intergranulare: tipica degli acciai inox in cui, a seguito di riscaldamenti, si verifica la precipitazione di carburi di Cr sui bordi di grano, riducendo il contenuto di Cr nelle zone vicine, che diventano meno protette dalla corrosione Intragranulare: simile a quella bimetallica ma avviene tra grani diversi, presenti in leghe multifase Per erosione o sfregamento: in presenza di un flusso della soluzione elettrolitica o di moto relativo tra due superfici, si ha la rimozione continua del film passivante, cio la causa inibente levoluzione della corrosione Sottosforzo o tensocorrosione: si verifica quando il materiale sottoposto a sforzi di trazione che portano alla formazione di cricche superficiali
Resistenza meccanica e alla corrosione Biocompatibilit Modulo elastico prossimo il pi possibile a quello dellosso (circa 30 GPa)
ACCIAI INOSSIDABILI
Leghe a base di Fe, contenenti C, un tenore elevato di Cr ed altri elementi Il tenore di carbonio controlla la formazione di carburi, che attribuiscono alla lega buone propriet meccaniche Il Cr favorisce la protezione alla corrosione (passivazione): il film passivo pu essere pi o meno resistente in funzione della concentrazione di Cr nella lega e in relazione all'eventuale presenza di altri elementi quali Ni, Mo, Ti etc.
Altro importante elemento in lega oltre al Cr: Mo, migliora anchesso la resistenza alla corrosione, ma pi costoso del Cr e indurisce eccessivamente lacciaio
ACCIAI INOSSIDABILI-2
Diagramma Fe-C
Punto di fusione del ferro: ~1535 C Ferro allo stato solido: (CCC, fino a ~910C), (CFC, ~ 910-1400 C), (CCC, ~1400-1535 C) Fe3C (cementite) Acciai in generale: contenuto di C relativamente basso (< circa 2 %) Ghise (tenori C pi elevati)
ACCIAI INOSSIDABILI-3
Composizione chimica
ACCIAI INOSSIDABILI-5
Il primo acciaio inox impiegato stato il 18-8 (18% Cr, 8%Ni) o , secondo la pi moderna classificazione, AISI tipo 302 Successivamente stato introdotto lacciaio 316 contenente molibdeno (2-3%), pi resistente allacqua salata: la presenza di Mo risulta efficace come protezione contro la corrosione per vaiolatura Negli anni 50 stato introdotto il 316L, che contiene meno carbonio (0.03% invece di 0.08%) ed ancora ancora pi resistente allambiente salino Sia il 316 che il 316L sono acciai austenitici che non possono essere induriti a caldo, ma solo con lavorazioni a freddo, inoltre non sono magnetici e presentano maggiore resistenza alla corrosione
ACCIAI INOSSIDABILI-7
Propriet meccaniche di acciai inox per impianti
t: temprato, f: forgiato, lf: lavorato a freddo, ff:forgiato a freddo, g: getto
Valore tipico di modulo elastico (dellordine di 200 GPa) eccessivamente superiore a quello dellosso
LEGHE DI COBALTO
Due categorie principali: 1. 2. Leghe Co-Cr-Mo, ottenute generalmente con metodi di colata/fusione Leghe Co-Ni-Cr-Mo, che vengono tipicamente lavorate per forgiatura e presentano buona resistenza alla corrosione anche sottosforzo.
In genere contengono alto tenore di Cr (18-30 % in peso) ed il Mo (3-10 % in peso) aggiunto per ridurre le dimensione dei grani e, quindi, migliorare le caratteristiche meccaniche del pezzo
LEGHE DI COBALTO-2
Composizione chimica e propriet meccaniche
Resistenza allusura superiore agli acciai e leghe di Ti Modulo elastico (dellordine di 200 GPa) eccessivamente superiore a quello dellosso
LEGHE DI COBALTO-3
La lega forgiabile Co-Cr-Mo-Ni mostra velocit di rilascio di ioni Ni poco superiore a quella degli acciai 316L, nonostante ne contengano una quantit tre volte maggiore
LEGHE DI COBALTO-4
Tra le leghe Co-Ni-Cr-Mo, quella che contiene circa il 35% sia in Co che di Ni una delle pi promettenti in particolare per la sua resistenza alla corrosione salina, anche sottosforzo. La sua lavorazione a freddo ne aumenta poi la resistenza meccanica in modo considerevole. Tuttavia, ci sono notevoli difficolt nel produrre con tecniche a freddo impianti di dimensioni notevoli, come gli steli delle protesi articolari dellanca; di conseguenza, per questo tipo di protesi si deve ricorrere alla forgiatura a caldo. Le leghe Co-Ni-Cr-Mo forgiate a caldo presentano superiori qualit di resistenza alla fatica, rendendole particolarmente adatte nelle applicazioni che richiedono lunga durata senza presentare fenomeni di frattura o fatica del metallo, come proprio il caso dello stelo delle protesi danca.
LEGHE DI COBALTO-5
Questi vantaggi sono particolarmente significativi qualora sia necessario rimpiazzare la protesi, poich risulta molto difficile rimuovere frammenti del vecchio impianto che deve essere saldamente inserito in profondit nel canale midollare Le leghe Co-Ni-Cr-Mo non sono invece consigliate per le zone superficiali di contatto di protesi di giuntura, a causa dello scarso potere di scorrimento che questo materiale presenta sia in contatto con se stesso che con altri materiali Le propriet di resistenza allabrasione delle leghe Co-Ni-Cr-Mo sono simili a quelle delle leghe Co-Cr-Mo ottenute per fusione (0.14 mm/anno) Tener presente che l aumento della resistenza accompagnato da una diminuzione della duttilit
LEGHE DI COBALTO-6
Applicazioni biomediche
Queste leghe sono state usate per decenni per protesi dentali e, pi recentemente, per protesi sottoposte a carichi elevati, come quelle di ginocchio e danca.
N C H Fe O Ti
Propriet
Grado 1
Grado 2
240 170
345 275
450 380
550 485
860 795
24
20
18
15
10
30
30
30
25
25
Punto di fusione del titanio: 1660 C Titanio allo stato solido: (EC, fino a ~ 882C) , (CCC, ~ 882- 1660C)
Co-Cr-Mo
Co-Cr-Mo
Nelle SMA le deformazioni coinvolte possono raggiungere livelli anche di 1000 volte maggiori di quelle della dilatazione termica
STENTS
Sfruttando la propriet di recupero elastico, gli stents possono essere usati per espandere un piccolo volume. Tali strumenti, usati in combinazione con palloncini dilatatori oppure nella versione autoespandibile, possono dilatare (o supportare) un condotto bloccato allinterno del corpo umano (sia esso un vaso sanguigno, una via respiratoria, urinaria, etc.)
STENTS-2
SMA:ALTRE APPLICAZIONI
Ha la forma di un microscopico ombrello che viene inserito chiuso in una vena e, sfruttando l'effetto memoria di forma attivato dalla temperatura corporea, riesce a bloccare i coaguli di sangue
Il dispositivo viene inserito nella vena in configurazione 1 (deformata) e, per riscaldamento alla T corporea, passa in configurazione 5 (forma originale)