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Il Santuario di Maria SS.

di Buonriposo: cento anni di fede, storia e devozione


Il 2011 destinato ad essere menzionato come anno particolarmente significativo per la devozione alla Madonna di Buonriposo a motivo della ricorrenza dei cento anni dalledificazione del Santuario. Un centenario celebrato con uno stile teso a coinvolgere tutta la comunit, con attivit improntate allimpegno e allunit. Un centenario pensato come opportunit di riflessione e di crescita personale e comunitaria. Le origini del culto a Maria SS. di Buonriposo si perdono nelle trame della storia: non esistono attualmente ricerche storiche complete che possano definire con certezza e documentazioni attendibili gli inizi della devozione e della presenza mariana in contrada Buonriposo. Senza alcun dubbio il Santuario emblema di storia antichissima, di culto vetusto, tanto da essere citato dal Regio Visitatore Apostolico Giovanni De Ciocchis, in Sacrae Regiae Visitationis Ecclesiarum Siciliae, gi nel 1743. Le stesse radici cristiane della citt di Calascibetta non possono prescindere dallarea propinqua al Santuario, come attesta la presenza di due chiese rupestri nellarea archeologica del villaggio bizantino di contrada Canalotto. E questo profondo e viscerale legame con le origini vivo ancora oggi nella devozione che lega il popolo xibetano al Santuario. Dalle considerazioni riportate in questa breve ma necessaria premessa nata lesigenza di programmare e vivere un centenario che non fosse solo memoria, ma occasione preziosa per conservare e celebrare il passato, innovare la tradizione. Occasione per far ri-appropriare il Santuario del suo ruolo di faro di evangelizzazione e guida nella sensibilizzazione delle coscienze. Lapertura dei festeggiamenti del primo centenario, nello scorso mese di giugno, era stato affidato allavvicendarsi di momenti culturali, cultuali e liturgici: la solenne celebrazione eucaristica e laffidamento della Diocesi e di Calascibetta alla Madre celeste con la presenza del vescovo Mario Russotto, che ha relazionato su Maria figlia di Sion, la conferenza dal titolo Maria nella piet popolare xibetana, tenuta dalla prof.ssa Giuseppina Sansone, la Peregrinatio Mariae. Il 30 agosto, a sancire il connubio inscindibile tra sapere e credere, si tenuta la conferenza dal titolo Le origini del cristianesimo ennese e il santuario di Buonriposo, a cura del prof. Giovanni Lo Cascio. La ricostruzione storica stata incentrata sul fenomeno del cristianesimo nella citt di Calascibetta, che ha come suo frutto evidente la presenza di numerosissime chiese ubicate nel centro storico, ma anche nelle aree extraurbane, dove verosimilmente dovevano collocarsi gli originari insediamenti abitativi. Particolare attenzione si rivolta ai racconti, sospesi tra storia e leggenda, che narrano di un episodio, avvenuto verso la fine del secolo scorso. Nella zona delle miniere collocate nellarea sottostante il pianoro di Buonriposo, laddove si corre il tradizionale Palio dei Berberi, venne rinvenuto un grande masso con le sembianze della Madonna. Indecisi se trasportare in paese o meno il simulacro, i minatori dovettero arrendersi di fronte ad un prodigioso evento: la statua della Madonna divenne pesantissima. Tale prodigio venne interpretato come celeste volont di far rimanere leffigie nel luogo stesso dove venne eretto lattuale Santuario. Nel corso degli anni alla devozione si unirono i colori del folklore e i sapori della festa, che hanno abbinato i festeggiamenti in onore di Maria SS. di Buonriposo al Palio dei Berberi e alla Sagra della Salsiccia. Una sottolineatura importante fatta in occasione della conferenza relativa al ruolo degli xibetani: hanno fortemente voluto ledificazione del Santuario, offrendo gratuitamente il proprio lavoro per completare lopera o interi giorni di salario. Testimonianze che giungono dal passato, ma che non possono lasciare indifferenti oggi, che devono far riscoprire quanto ci stato tramandato. A quale prezzo. Con quale convinzione, attaccamento e volont. Ad introdurre nel vivo della festa la suggestiva processione aux flambeaux del 31 agosto: dal piazzale antistante il campo sportivo comunale il corteo animato da numerosi fedeli si snodato

fino al Santuario. Dopo la recita itinerante del Santo Rosario, ha chiuso la serata la riflessione sulla famiglia tenuta dallarciprete don Pino DAnna. Momenti forti di gioved 1 settembre e venerd 2 settembre lAdorazione Eucaristica per le vocazioni, seguita dalla Festa Giovani-Famiglie, e la Giornata dellammalato, accompagnati dalla melodia e dalle parole del nuovo canto in onore della Madonna di Buonriposo I festeggiamenti hanno avuto il loro coronamento e culmine con la processione del simulacro di Maria SS. di Buonriposo e la Santa Messa celebrata da S.E. Mons. Mario Russotto. Impresa ardua, per non dire impossibile, riuscire a sintetizzare quanto avvenuto nei giorni della festa e in quelli di preparazione; doveroso tributare un grazie a quanti, a vario titolo, hanno contribuito alla riuscita degli eventi, ma soprattutto a rendere servizio al Santuario e onore alla Madre Santa: i fedeli, i devoti, gli amici del Santuario, il comitato di Chapelle-Lez-Herlaimont che ha fatto dono al Santuario di un nuovo gonfalone, le sentinelle del Santuario, le corali, le confraternite, don Nino, i sacerdoti, larciprete don Pino, S.E. Mons. Mario Russotto, per ultimo, ma non ultimo, padre Pietro Burrascano, che con strenuo ardore e appassionata devozione ha infiammato i cuori dellamore per Maria. Nella logica della promozione della spiritualit mariana vista in prospettiva culturale e sociale, come pi volte ribadito dallarciprete, don Giuseppe DAnna, festeggiamenti e celebrazioni si sono configurati come occasione per il rilancio del Santuario come centro di spiritualit a servizio della comunit. Lauspicio che copiosi e duraturi possano essere i frutti. Francesca Reitano

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