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il Ducato

Pensioni congelate, immobili tartassati: ecco la manovra del governo


Distribuzione gratuita Poste Italiane Spa-Spedizione in a.p. - 70% - DCB Pesaro

Quindicinale - 16 dicembre 2011 - Anno 21 - Numero 8 Ducato on line: ifg.uniurb.it

Periodico dellIstituto per la formazione al giornalismo di Urbino

I nuovi italiani

Sotto lalbero di Mario Monti


I sacrifici del decreto Salva Italia. Tagli di risorse per la citt, servizi a rischio
La stangata Monti colpisce i lavoratori, i pensionati e i proprietari di immobili di Urbino. Se venisse approvata cos come stata presentata nei giorni scorsi, ci sarebbe una notevole riduzione degli importi degli assegni di previdenza e un notevole prelievo, attraverso lImposta Municipale Unica (Imu, ex Ici), sugli immobili. I pensionati sarebbero colpiti pesantemente anche perch circa la met degli assegni di previdenza per anzianit nella citt ducale, secondo uno studio Spi Cgil, sono al minimo. Unica buona notizia ladeguamento allinflazione fino a 1.400 euro, che interessa la maggior parte delle pensioni della provincia. Larrivo della supertassa sulle propriet immobiliari peserebbe soprattutto sulle seconde case che a Urbino sono 4.746 mentre le prime sono 4.241. Limposta municipale unica rischia di ricadere sul canone degli affitti, uno dei pilastri delleconomia urbinate. I comuni subiranno nuovi tagli di risorse. Tra il 2011 e il 2012 Urbino perder in totale circa 1 milione 730 mila euro. Inoltre le tasse sulla seconda casa finiranno solo per la met nelle casse del Comune, penalizzando i servizi. alle pagine 2 e 3

Pi di 4mila bambini in attesa di cittadinanza


Sono circa 4.400 i figli di immigrati nati in provincia di PesaroUrbino. Per la legge italiana sono stranieri fino ai 18 anni, quando potranno richiedere la cittadinanza. Il presidente della Provincia Matteo Ricci ha deciso di concedere loro la cittadinanza italiana onoraria, tra molte adesioni e qualche polemica. a pagina 5

Babbo Natale a caccia di sconti

Cultura

Urbino in cerca di Raffaello & C.


Da Vittoria della Rovere a Napoleone. Per questioni di eredit, matrimoni combinati per ragion di Stato o puro saccheggio, la maggior parte dei capolavori di Urbino sono stati portati via. Nel 1631 inizia la diaspora: il patrimonio dei Duchi viene trasferito a Firenze. Il sindaco Corbucci: Lo riportiamo a casa? alle pagine 8 e 9

Economia

i prospetta un Natale allinsegna del risparmio. I consumi calano in settori come labbigliamento, sul cibo si cercano le offerte. Nel frattempo aumentano le persone in cerca di occupazione e il ricorso alla cassa integrazione. E le associazioni di categoria avvertono: il peggio deve ancora arrivare. a pagina 6

L avvento del digitale terrestre


Il 20 dicembre anche la citt ducale passa al digitale terrestre. 6.794 le famiglie interessate. I consigli degli esperti per non avere difficolt dopo lo switchoff: riprovare la ricerca dei canali pi volte nei giorni seguenti, direzionare lantenna nel modo corretto. E munirsi di pazienza. a pagina 7

LEDITORIALE

ono stati definiti generazione involontaria. Sono i figli degli immigrati, nati e cresciuti in Italia. Sono immigrati nella societ e nella vita. Sono l senza averlo voluto e senza nulla aver deciso. Devono strappare i giorni a un avvenire indefinito, obbligati a inventarselo, invece che viverlo. Una generazione involontaria che cresce assieme ai problemi di cui si fa espressione. Sono immigrati nella societ e nella vita. Spesso si rendono percepibili e rilevabili solo attraverso manifestazioni negative: il ritardo scolastico, il disagio individuale e familiare, il rischio di devianza sociale. Sono giovani e giovanissimi sospesi fra due mondi e due culture. Il Ducato ha scoperto che nella nostra provincia sono un piccolo esercito: 4.400 bambini e ragazzi, nati e cresciuti nel nostro territorio. Vanno i scuola con i nostri figli, frequentano gli stessi luoghi, giocano assieme, parlano i nostri dialetti, vivono le nostre emozioni e le nostre passioni, ma la diversit etnica diventa un elemento di lacerazione identitaria. Dal punto di vista sostan-

La generazione involontaria
ziale, non solo etimologico, il figlio di una coppia di immigrati, nato in Italia, non dovrebbe rientrare nella categoria sociologica dei migranti perch non ha compiuto alcun percorso migratorio. Cos non perch come ricorda il titolo di un celebre scritto del filosofo americano Cornell West la razza conta, comunque si voglia declinare il significato del termine razza. Un ripensamento sulla condizione di questi soggetti si posto in Europa fin dagli anni Settanta. Noi siamo ancora molto pi indietro. Si cominciato a prendere coscienza con una realt che abbiamo dietro il cortile di casa con alcuni episodi che hanno denunciato la crisi dei modelli di integrazione fino ad allora messi in atto: gli scontri di Birmingham, la violenza dei casseurs delle banlieues parigine, le rivolte dei giovani turchi in Germania. Fatti gravi che hanno proposto, come immagine speculare, linquietante proliferazione dei movimenti razzisti e xenofobi. Ora anche lItalia diventata un paese multietnico, sia pure con molto ritardo rispetto ad esempio a Regno Unito e Francia. Forse proprio per mancanza di educazione alla diversit, che emergono e trovano spazio motti, sentenze e rancori verso chiunque sembri estraneo al nostro modo di vivere e di pensare. In passato ci siamo vantati della nostra tolleranza commuovendoci per le brutte storie di razzismo altrove (lAlabama, il Ku Klux Klan, lapartheid in Sudafrica). Siamo perfino riusciti ad accantonare lo squallido

disprezzo dei tern, quando a Milano o Torino si vedevano i cartelli Palazzo signorile cerca custode portineria. Astenersi se meridionali. Salvo poi affittare lo stesso monolocale a 7-8 o anche dieci operai immigrati della Fiat, ricavando da quelle ammucchiate scandalosi profitti. Ora c un rigurgito di intolleranza. Chi non vuole i forestieri in casa ha un chiodo fisso: la criminalit. Politici e mezzi di comunicazione alimentano la paura dello straniero. Questa la parte pi brutta della storia: non sempre si tratta di razzismo spontaneo, ma di un sentimento indotto da chi avrebbe il dovere di controllare e placare i pregiudizi pi astiosi. La crisi, la mancanza di lavoro, linstabilit e linsicurezza influenzano e spaventano lopinione pubblica che reagisce non sempre in modo razionale. E allora chiediamoci se giusto accettare passivamente di tenere in questa zona dombra anche il compagno di giochi di nostro figlio solo perch ha caratteri somatici o il colore della pelle diversi dai nostri.

Universit

Pi matricole ma iscritti stabili


AllUniversit Carlo Bo aumentano le immatricolazioni del 10,5 per cento, ma questo non basta per far crescere il numero degli iscritti, in forte diminuzione negli ultimi anni. Il rettore Stefano Pivato: Tutto si spiega con la diminuzione dei fuoricorso. Ma gli studenti chiedono pi garanzie su didattica e diritto allo studio. a pagina 12

il Ducato

Si lavorer fino a 66 anni, contributivo per tutti: gli effetti della manovra Monti

Pensioni, la cura dimagrante


Le donne, i lavoratori dipendenti e i laureati i pi penalizzati dalle misure del provvedimento Salva Italia
NOEMI BICCHIARELLI VALENTINA GERACE
contributi, ha detto Silvia Cascioli. Di conseguenza poca possibilit di raggiungere i 40 anni richiesti dal decreto legge. Altra nota dolente della manovra sar laumento dellet minima in cui si potranno abbandonare gli attrezzi del mestiere: dal 2012 gli uomini dovranno aspettare di spegnere 66 candeline, mentre le donne 62. Il lavoratore che decide di abbandonare limpiego per anzianit con due anni di anticipo, avr una penalizzazione dell 1% per gli anni che lo separano dal termine stabilito per legge. Invece di mettersi in tasca i suoi 1000 euro il pensionato, con le nuove regole, potrebbe trovarsi con 100 euro in meno. Se invece si va in pensione tre anni prima la riduzione sar del 2%. Dannegger i lavoratori prossimi alla pensione anche lintroduzione del contributivo per tutti.Le pensioni saranno ancora pi basse perch il nuovo calcolo terr conto di quanto effettivamente il lavoratore ha versato, non si baser pi sugli ultimi stipendi. Non ci sar pi lintegrazione statale sulle pensioni minime, il commento del responsabile dellInps. Una notizia negativa soprattutto per i giovani, dato che limpatto sar pi lieve per chi prossimo alla pensione, mentre pi si vicini al ritiro e meno si sar p e n a l i z z a t i , come ci ha confermato la Cascioli. Se la manovra non cambier, la classe det pi svantaggiata sar quella del 1952, che attendeva proprio per lanno che viene il primo assegno pensionistico, e che invece dovr contribuire alla propria pensione ancora per qualche anno. Con le quote abolite, e i criteri di anzianit e vecchiaia modificati, un lavoratore che fino a ieri assolveva i requisiti di tutte le categorie, oggi si trova nella posizione di Maria, dipendente pubblica urbinate che da anni rincorre il traguardo della pensione. Nel 2012 compir 60 anni e raggiunger 40 anni di contributi, stavo per andare allInps a fare la richiesta e invece dovr attendere ancora del tempo prima del meritato riposo, ha affermato la signora Maria. E uniniquit soprattutto per la questione anagrafica, noi del 52 ritarderemo il nostro ritiro per pochi mesi, siamo i pi penalizzati. Per la manovra definitiva dovremo pazientare ancora qualche giorno, intanto i pensionati hanno gi iniziato a farsi i conti in tasca. E i conti gi non tornano.

mmaginate di aver gi prenotato la crociera dei vostri sogni. Immaginate che i vostri amici abbiano gi preparato la festa a sorpresa con tanto di statuetta di pensionato dellanno. Immaginate ancora di aver presentato la richiesta di uscita dal lavoro allInps dieci mesi fa e di trovare sotto lalbero lamara sorpresa: in crociera ci andrete tra sei anni. C grande preoccupazione tra i lavoratori urbinati che subiranno, come tutti gli italiani, i provvedimenti annunciati dalla manovra Monti; manovra che in corso dopera e che dovrebbe essere approvata in via definitiva entro lanno. A Urbino il 54% delle pensioni sono di anzianit, quelle pi colpite dalla riforma Salva Italia. Non saranno pi sufficienti 40 anni di contributi: dal 2012 salir a 42 anni e un mese per gli uomini e 41 anni e un mese per le donne, il contributo necessario per chi vuole lasciare il lavoro. I pi penalizzati nel Montefeltro saranno i lavoratori dipendenti, coloro che hanno studiato e chi ha fatto tardi il proprio ingresso nel mondo del lavoro. La loro pensione rischia di ritardare minimo di cinque anni secondo Silvia Cascioli, responsabile ufficio Inca (Cgil). Non faranno pi ore di lavoro gli operai che hanno cominciato a lavorare prima e che hanno raggiunto il traguardo della pensione ben al di sotto dei 60. Sotto i torricini le pensioni basse, soprattutto di artigiani e operai sono la regola con pi del 50% di ex lavoratori che percepiscono 467 euro mensili. Adeguate al livello dellinflazione le pensioni fino a 1.400 euro: queste rappresentano la maggior parte degli assegni di previdenza della provincia. Solo quelli dei dipendenti sono pari al 65%. Sia in Cgil che allInps, i lavoratori prossimi al ritiro hanno cercato informazioni. Non c ancora una corsa alla pensione - ha detto Fabio Marchionni, responsabile Inps Urbino - per il momento non c stato un maggior afflusso, dare notizie certe ancora prematuro. Principale vittima del provvedimento, se verr approvato nella versione attuale, saranno le donne: Sono le pi svantaggiate, hanno una carriera meno continua e meno

40 anni di contributi e 60 di et non bastano per dire addio al lavoro

I pensionati nella provincia


Pensioni elargite LAVORATORI DIPENDENTI LAVORATORI AUTONOMI
Elaborazione Spi-Cgil su dati Inps

Importi medi lordi 725,31 euro 660,12 euro

53.728 45.498

I numeri dei lavoratori dipendenti Importo pensione


Sempre pi difficile per i pensionati arrivare a fine mese. Sopra e a destra le tabelle che fotografano la situazione sulla previdenza in provincia di Pesaro e Urbino e in citt

Percentuale pensionati
32,4% 32% 18% 14,7% 2,9%

<499 500-1000 1000-1500 1500-3000 >3.000


Elaborazione Spi-Cgil su dati Inps

La previdenza a Urbino
Popolazione Over 65 Pensioni di anzianit Pensioni di vecchiaia Pensionandi 15.626 23,2% 215 186 17

**Il 50 per cento ha una pensione minima


Dati Inps 2011

CITT

Manovra: la super Ici si chiamer Imu. Un salasso per proprietari e inquilini

Dolce casa, quanto mi costi


Pi colpite le seconde abitazioni che a Urbino sono in maggioranza. Rischio caro-affitti per gli studenti
MARTINA MANFREDI ANTONIO SIRAGUSA
catastale, che quello di riferimento per calcolare lImu. Nel concreto, il proprietario di una seconda casa a Urbino con rendita catastale di 350 euro (per esempio una casa economica di categoria A3 con 5 vani in zona semi-periferica), arriver a pagare quasi 200 euro in pi, mentre se fosse la sua prima casa pagherebbe 35 euro (235 meno una detrazione base di 200). Se invece la seconda casa ha una rendita catastale di 650 euro (per esempio una A2, di tipo civile, in centro con 5 vani), pagher quasi 400 euro in pi di Imu, mentre se una prima casa 237 (sempre con detrazione base di 200 euro). Questi valori potranno aumentare o diminuire se il Comune decider di variare laliquota: ed pi probabile che i comuni sceglieranno di alzarla perch non solo subiranno ulteriori tagli dal fondo destinato agli enti locali (1,4 miliardi di euro a livello nazionale), ma incasseranno solo il 50 % dellImu sulla seconda casa (laltro 50 andr allo Stato per ripianare il debito pubblico). Inoltre lintroito dei comuni per la nuova tassa sulla prima casa sar annullato dai tagli ai trasferimenti statali introdotti nel 2008 (quando fu abolita lIci). Non aumentare laliquota significherebbe per i comuni dover tagliare i servizi o alzare altre tasse per i cittadini. Per quanto riguarda Urbino, i tagli della manovra corrispondono a circa 480 mila euro per il 2012 (ai quali vanno aggiunti quelli della precedente manovra del governo Berlusconi pari a 750mila euro per il 2011 e di 500mila per il 2012). Il totale di circa 1 milione 730mila euro. Altri soldi che in parte il Comune di Urbino non vedr pi sono i 2 milioni di euro circa che derivavano dal gettito Ici sugli immobi-

Immobili: ipotesi di quanto si pagher


Rendita catastale in euro Imu I casa (aliquota 4 per mille) Imu I casa (detrazione 200 euro) Ici II casa (prima della manovra) Imu II casa (aliquota 7,6 per mille)

risi, crisi, crisi. Quante volte stata usata, anche a sproposito, questa parola? Purtroppo la parola abusata ora corposa e reale. La manovra che il governo Monti dovrebbe approvare nei prossimi giorni rischia di mettere in ginocchio una citt come Urbino con uneconomia basata sulla propriet immobiliare. Dopo labolizione dellIci nel 2008, lImu (la nuova tassa sugli immobili) torner a colpire i proprietari di prime case (che sono 4.241), ma la stangata maggiore sar per chi ha investito sullaffitto di seconde case (ben 4.746), approfittando della presenza di moltissimi studenti universitari (pari ai residenti). Per molti pensionati di Urbino questa una fonte di reddito importante, visto che il 50% di loro riceve la pensione minima (leggere larticolo nella pagina accanto). Ed immaginabile che laumento della tassa sulla casa avr come conseguenza linnalzamento del prezzo degli affitti, e quindi un maggiore costo per chi sceglie di studiare nella citt ducale. Con possibili ripercussioni negative su tutta leconomia cittadina. La manovra prevede la reintroduzione dal 2012 della tassa sulla prima casa con unaliquota del 4 per mille (e detrazione base di 200 euro pi 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni fino a un massimo di 400 euro), e laumento di quella sulla seconda casa del 7,6 per mille, con la possibilit per i comuni di alzare o abbassare le aliquote rispettivamente del 2 e del 3 per mille. Inoltre crescer per tutti gli immobili il valore

150 250 350 450 550 650 750

101 168 235 302 370 437 504

0 0 35 102 170 237 304

110 184 257 331 404 478 551

192 319 447 575 702 830 958

Al Comune tagliati altri 480mila euro e lo Stato pescher anche dallImu Due

li diversi dalla prima casa: un guadagno che dora in poi sar spartito a met con lo Stato (anche se laliquota sar maggiore perch passer dal 7 al 7,6 per mille). Mi aspettavo una manovra pi equa ha detto lassessore al Bilancio Maria Clara Muci la crisi tremenda ma ai comuni viene chiesto ancora uno sforzo notevole, che potrebbe essere in parte compensato allentando il vincolo del patto di stabilit. Insomma, se le detrazioni statali ridurranno in parte il peso dellImu sui proprietari di prime case, per quelli di seconde case e per chi vive in affitto c poco da sorridere. Secondo Confedilizia, lImu e la rivalutazione delle rendite porteranno a un aumento tra l87% e il 161% dei costi per i proprietari di immobili in regime di affitto libero, mentre per quelli a canone concordato laggravio sar tra il 204% e il 324%. Si pu immaginare che percentuali di entit simili ricadranno poi sugli inquilini.

COME SI CALCOLA LA NUOVA IMPOSTA


Limposta municipale unica si calcola partendo dalla rendita catastale dellimmobile (da richiedere allAgenzia del territorio). Mettiamo per ipotesi 400 euro. A questo valore si aggiunge un 5% per la rivalutazione standard degli estimi: siamo quindi a 420. Per calcolare il valore catastale (di riferimento per determinare lImu) si moltiplica la rendita rivalutata per 160, come stabilito dalla manovra Monti, invece del vecchio 100. Quindi 420 X 160 = 67.200, ovvero il valore catastale. Questo va moltiplicato per laliquota: se fissata al quattro per mille, come nel caso della prima abitazione, si fa 67.200 X 0,004 = 268,80. Questo lImu da pagare sulla prima casa, un valore per al quale si deve detrarre tra i 200 e i 400 euro (dipende dal numero di figli). Per calcolare lImu sulla seconda casa si fa invece 67.200 X 0,0076 = 510,72.

il Ducato

Fallita la ditta Cospe, si aspetta un nuovo bando

Foto ricordo con reti e gru: Colle delle Vigne il cantiere abbandonato
STEFANIA CARBONI

al punto pi alto di Urbino sar difficile scattare una foto ricordo con i torricini sullo sfondo. A rovinare la vista ci sono un cancello e una lunga rete, che tra pali e ghiaia, sostano l oramai da troppo tempo. il caso dei lavori in corso che circondano la fortezza Albornoz e arrivano fin gi verso Borgo Mercatale. Il cantiere che mira al consolidamento e al risanamento ambientale dellarea fermo. Immobile perch la ditta che lo gestiva, la Cospe Srl, fallita, lasciando tutto a met dellopera. Linizio dei lavori risale allaprile 2009, 520 erano i giorni previsti per la fine. Una scadenza che si allungata di anno in anno. Dopo lo stop risalente allo scorso giugno, in seguito alla liquidazione della ditta, il Comune non ha ancora indetto un nuovo bando e larea rimane ancora senza gestore. Lassessore ai Lavori Pubblici Maria Francesca Crespini rassicura che presto si far una nuova gara dappalto, entro fine mese, anche perch circa il 45% del progetto rimasto incompiuto. Il costo intero ammonta a 1 milione 256 mila e 140 euro. Ne restano disponibili circa 600 mila. Gli altri sono gi stati spesi nelle prime tranche dei lavori. A finanziare sono i fondi del Ministero dellAmbiente e Tutela del territorio. Tra i pezzi mancanti il vano tecnico, utile per svuotare le tasche dacqua e il belvedere. A segnare la nuova facciata dietro Borgo Mercatale c gi una stradina, che ultimata, collegher il piazzale fino al belvedere del Colle delle Vigne. Finora stato fatto il risanamento della parte alta della collina, sprovvisto ancora di un solaio a gradoni, che sar poi ricoperto di verde. Dietro lOratorio di San Giuseppe stato fatto il drenaggio interno per il risanamento dei muri. Ancora da finire lallaccio fognario verso Borgo Mercatale dove confluiranno le acque piovane. Idem vale per il cantiere di Santa Chiara, fermo, oltre per la mancanza di fondi, anche per il ritrovamento di reperti la cui ricollocazione sar decisa solo nel 2012. Abbiamo gi fatto una serie di incontri con la Soprintendenza e siamo sulla strada buona della riapertura dei lavori conferma lassessore Crespini. Sicuramente Urbino cambier volto e lo far a partire dalla primavera dellanno prossimo. Il 24 marzo 2012 prevista linaugurazione del Nuovo Consorzio. La struttura, la cui costruzione privata e gestita dalla Torelli Dottori, prevede un centro commerciale con 185 posti auto ai

piedi della citt. Nei primi mesi dellanno verr inauguratala la Residenza Montefeltro, un padiglione annesso allospedale, che prevede 90 stanze e spazi per laccoglienza di anziani e categorie disagiate. Per quanto riguarda il centro storico il belvedere che parte dalla piazza del Teatro diventer la passeggiata Carlo Bo. Lunico nastro che per sar tagliato entro la fine dellanno riguarda il percorso di San Bernardino, che inizia dalla rotatoria della Croce dei Missionari e si conclude al Mausoleo dei Duchi. Per ora c solo il marciapiede ma mancano allappello illuminazioni e parapetti. Piccoli pezzi che cambieranno le foto dei turisti che arriveranno, ma che per ora rendono comici gli scatti di uno sfondo in cui le gru allorizzonte superano in altezza campanili e torricini.

A destra lingresso del cantiere alla fortezza Albornoz, a sinistra la stradina del Belvedere incompiuta

Presto finita la prima casa di assistenza sanitaria per anziani

Curarsi con il Duca e la Duchessa


O
MARTINA ILARI gni anziano sognerebbe di trascorrere la vecchiaia con persone della sua et, guardando la citt da una finestra o parlando dei tempi andati nelle fredde giornate invernali. Forse questa idea ha ispirato la costruzione della Residenza Montefeltro o, come dicono gli urbinati, Il Padiglione. E una struttura sociosanitaria di propriet del comune di Urbino, progettata e costruita dalla ditta fiorentina Inso Spa e dai primi di febbraio, data in cui entrer in funzione e per i prossimi 30 anni, gestita dalla societ cooperativa Cooss Marche Onlus. Limpianto stato pensato non solo per chi necessita di assistenza medica ma anche per chi sta bene e ha bisogno di uscire dalla gestione autonoma dei problemi quotidiani ha detto Amedeo Andreani, architetto della Inso. La formula prevede tre tipologie di servizio: 50 posti convenzionati di residenza protetta per anziani non autosufficienti e 40 posti di residenza sanitaria assistenziale (Rsa), in corso di convenzione con lAsur. In ultimo, la novit della struttura la presenza di tre appartamenti autorizzati come casa-albergo, destinati a una coppia di persone autonome, con accesso ai servizi della
struttura: pasti, lavanderia, pulizia quotidiana. La priorit dice Mariella Longarini, responsabile di Cooss Marche sar dare 50 posti agli anziani della Casa Albergo Comunale Arcobaleno in via di chiusura, perch non nata come centro per anziani. Le altre domande verranno presentate direttamente alla struttura e non c limite di permanenza; lunico elemento da valutare lautosufficienza della persona. Per quel che riguarda le spese: La parte sanitaria verr coperta dallAsur e quella alberghiera dallutente che dunque sosterr i costi in minima parte ha detto lassessore alle Politiche Sociali, Maria Clara Muci. I tre piani della struttura sono stati pensati, secondo larchitetto Andreani, in accordo con la storia urbinate e con una scelta cromatica facilmente riconoscibile dagli utenti. E quindi, un piano chiamato Il Duca con arredi rossi, ad uso maschile e uno colorato di giallo, La Duchessa, destinato alle donne. Poi una palestra, una cappella, vetrate lungo i corridoi per mantenere un contatto con il mondo esterno (nelle giornate invernali, si diceva). Per lestate, una terrazza da cui godersi il panorama, perch il giorno, stretto tra le mura, sempre luminoso e sempre vive di qualche cosa, ora per ora.

Il padiglione che ospita la Residenza Montefeltro

CITT

A Natale la Provincia dar la cittadinanza onoraria a 4.400 bambini stranieri

La carica dei nuovi cittadini


Sono le seconde generazioni, figli di immigrati nati in Italia, protagonisti della completa integrazione
GIULIA FOSCHI

i pensano solo un attimo, prima di rispondere. Poi lo gridano allunisono: Siamo italiani! Sono bambini che frequentano la scuola a Fermignano. Quasi tutti di origine marocchina, nati in Italia. Parlano italiano con accento urbinate, i loro amici sono di Fermignano, il Paese di origine solo il posto dove andare a trovare i nonni. Per questo, quando gli si chiede se si sentano italiani o no, restano quasi stupiti. Nohaila, 13 anni, precisa: italiana di origine marocchina. Gli altri sono daccordo. In casa parlo soprattutto italiano, dice Miriam, 11 anni. Alcune parole marocchine neanche le conosco. Sono consapevoli della loro storia, ma non percepiscono alcuna differenza rispetto ai coetanei italiani. Solo la religione, dice Omaima, 10 anni. Per non si nota nella vita di tutti i giorni. Sono i princpi ad essere diversi. Sono circa 4.400 i bambini nati in provincia di Pesaro-Urbino da genitori stranieri, ancora minorenni. La Provincia ha recentemente approvato la proposta del presidente Matteo Ricci di concedere loro la cittadinanza italiana onoraria. E un gesto simbolico, privo di conseguenze sul piano legale, ma che esprime una precisa volont di accoglienza e che tiene in considerazione le trasformazioni sociali della nostra provincia negli ultimi anni, afferma Samuele Mascarin, del Comitato promotore provinciale per LItalia sono anchio, campagna per i diritti di cittadinanza promossa da associazioni della societ civile. La cerimonia si terr nel periodo natalizio; ai bambini verr consegnata una copia della Costituzione e la maglietta della Nazionale di calcio. Chi nasce in Italia da genitori stranieri non cittadino italiano: il nostro sistema basato sullo ius sanguinis, cio sulla trasmissione della cittadinanza da genitori a figli. Fino ai 18 anni questi ragazzi restano stranieri, a meno che il padre o la madre non acquisiscano la cittadinanza italiana. Una volta maggiorenni, possono fare richiesta per diventare cittadini italiani, ma il meccanismo non automatico. Ogni anno su 100 ragazzi che chiedono la cittadinanza, 36 non la ottengono, spiega Paolo Morozzo Della Rocca, professore di diritto privato allUniversit di Urbino. Negli anni si accumulano migliaia di stranieri, che sono italiani di fatto: un grave danno per lunit nazionale. Inoltre essere fuori dalla comunit nazionale alla quale si appartiene di fatto, pu creare ai ragazzi un danno molto maggiore delle limitazioni giuridiche. Incide sulla percezione di s e sulla costruzione della propria identit, pu creare danni irreversibili, afferma il professore Morozzo Della Rocca. I bambini di Fermignano hanno

Nella foto grande, i bambini dellIstituto Bramante di Fermignano. Nelle foto in basso, a sinistra il presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci. A destra, il sindaco di Fermignano, Giorgio Cancellieri

gi unidea di cosa significhi il concetto di cittadinanza: Essere un cittadino dItalia, risponde Miriam. Votare, decidere ad esempio chi sar il Sindaco, dice Mehdi, 10 anni. Di cittadinanza sentono discutere quotidianamente in famiglia, dove i genitori seguono con attenzione tutte le pratiche necessarie per poterla acquisire il prima possibile. Non mi sentirei pi italiano se avessi la cittadinanza, sostiene Rashid, 16 anni, studente all

Istituto Tecnico Mattei di Urbino. Serve soprattutto agli italiani, perch mi riconoscano come tale. Io italiano lo sono gi. Non so nemmeno leggere e scrivere in arabo. Ana, 16 anni, ha la cittadinanza italiana da meno di un anno, ottenuta in seguito alla naturalizzazione della madre, ma si sente ancora albanese. Per Ana, che sembra italiana in tutto, una questione di profonda identit. Io sono albanese al cento per cento. Anche se ovviamente la

mentalit e le abitudini che ci sono qui condizionano il mio essere. Ana vuole fare lavvocato, e potrebbe proseguire gli studi negli Stati Uniti. La cittadinanza, per lei, un diritto che non pu essere negato: Ho pi amici stranieri che italiani. Molti di loro vogliono costruirsi un futuro qui, e non giusto escluderli. Chi ha la cittadinanza comunque privilegiato rispetto a chi non ce lha. LItalia, con il meccanismo dello ius sanguinis e le numerose

rigidit burocratiche, rappresenta unanomalia a livello europeo. Il futuro per, non pu essere nemmeno lattribuzione della cittadinanza in base alla nascita, spiega il professore Morozzo Della Rocca: Parlare di ius soli una semplificazione: oggi si pu nascere in un luogo anche casualmente. Dovremmo quindi parlare di ius domicilii, cio considerare dove un bambino cresce e si forma. Solo cos daremo valore alla vita dei minori.

Perch s: il presidente della Provincia

Perch no: il sindaco di Fermignano

La cittadinanza Chi nasce in Italia non un regalo deve essere italiano S P


residente Ricci, perch giusto concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia? La risposta tanto banale quanto inevitabile: chi nasce in Italia italiano. E un concetto che dovrebbe essere dato per scontato. Tanti bambini nati nel nostro Paese rischiano di subire un trattamento diverso immotivato, e di avere sia diritti che doveri non riconosciuti. E negli interessi di tutti concedere la cittadinanza dalla nascita: chi nasce qui deve godere degli stessi diritti e rispettare gli stessi doveri di qualsiasi cittadino italiano. Cosa cambier col conferimento della cittadinanza onoraria? Si tratta di un gesto simbolico. E un modo per spingere in avanti la battaglia di civilt lanciata da Napolitano. Vogliamo tenere alto il dibattito sul tema, e speriamo che il Parlamento inizi a lavorare sullintroduzione dello ius soli. Chiediamo la collaborazione dei comuni e delle realt associative, che finora hanno mostrato grande apprezzamento. Il sindaco di Fermignano ha gi espresso la sua contrariet. Cosa risponde? Parliamo di concetti diversi. Il sindaco Cancellieri al limite conferirebbe la cittadinanza padana e non quella italiana, non c nulla da dire. Il dissenso della Lega su una questione del genere era scontato, ma si tratta di un dissenso isolato. (g.f.) indaco Cancellieri, perch sbagliato concedere la cittadinanza a chi nasce in Italia? La cittadinanza un percorso culturale e sociale, una piccola conquista: non un diritto acquisito. Gli stranieri devono dimostrare di volerla veramente, prodigandosi per conoscere tradizioni e lingua del nostro Paese. Posso dire di avere pi esperienza del presidente Ricci sul tema. A Fermignano pi del 15 per cento della popolazione immigrata, nelle scuole abbiamo unincidenza di ragazzi stranieri pari al 21 per cento. Negli ultimi anni hanno giurato circa 140 cittadini stranieri. Di questi, ad alcuni avremmo potuto con-

cedere la cittadinanza anche molto prima; altri non avrebbero dovuto ottenerla neanche dopo 12 anni, non erano in grado di pronunciare neanche il giuramento in italiano corretto. Propone quindi di introdurre un procedimento individuale? Esattamente. Sarebbe corretto valutare caso per caso. Si potrebbe proporre un corso di lingua e cultura italiana con un esame finale propedeutico allacquisizione della cittadinanza. La mia proposta non discriminatoria, meritocratica. Concederei la cittadinanza anche prima degli anni previsti per legge nel caso in cui un immigrato superasse lesame prima. (g.f.)

il Ducato

Le associazioni di categoria avvertono: il peggio deve ancora arrivare

Un Natale in promozione
Come cambia la spesa ai tempi della crisi. Per i beni alimentari si punta sulle offerte, cala labbigliamento
DOMENICO A. MASCIALINO
acquistano quelli strettamente necessari. "Io ho tagliato su un sacco di cose, e come me molti miei amici" ci dice la signora Paola Vitali, del Coal di Borgo Mercatale. Per quanto riguarda le vendite, negli ultimi due anni sono calate del 50%". Pesa su tutto, poi, la questione lavoro: quando si trova saltuario. "Io fino a giugno lavoravo in un ristorante - ci spiega Alina, 29 anni - poi da un giorno all'altro il personale stato in eccesso e mi hanno detto che serviva un solo impiegato, che lavorasse 15 ore. Allora me ne sono andata, perch studio giurisprudenza e non avrei avuto pi tempo per niente. Ma ancora adesso mi chiedo se ho fatto bene. Il problema che ora difficile anche trovare un lavoro temporaneo". A fine novembre, infatti, le persone in cerca di impiego nel territorio di Urbino erano 9.814, di cui 5.970 donne e 3.844 uomini, ma per avere il dato dei cercatori di lavoro attivi bisogna calcolarne la met avverte Paolo Carloni,del Servizio Formazione Professionale di Pesaro e Urbino. E il problema esteso a tutta la provincia. "Al rientro delle ferie la situazione economica e produttiva peggiorata, e quella di prospettiva non migliore - dice Loredana Loghin, segretaria confederale della Cgil di Pesaro - e dopo che le imprese hanno utilizzato tutti gli ammortizzatori sociali, come la cassa integrazione ordinaria e straordinaria, ora i nodi stanno venendo al pettine, e sono stati dichiarati gli esuberi". Il ricorso alla cassa integrazione in provincia, nel periodo gennaiosettembre del 2011, stato di 5,7 milioni di ore. Le ore di cassa integrazione hanno avuto una significativa flessione rispetto allo stesso periodo del

a gente non ha ancora capito bene la situazione. Da gennaio secondo me inizieranno a sparare". Le parole del signor Ferruccio, pensionato 70enne di Urbino, riassumono in modo forte ma chiaro lo stato economico degli urbinati. La crisi non colpisce ancora in modo netto i consumi, ma le prospettive per il futuro, specie dopo la manovra Monti e i recenti aumenti dei carburanti e dell'Iva (che aumenter ulteriormente dal 21 al 23% dallottobre 2012), non sono delle migliori. Da una serie di interviste, risulta che il consumo di prodotti alimentari non granch cambiato rispetto ai mesi scorsi, ma il Natale alle porte si prospetta certamente pi prudente, se non pi povero. Si risparmia pi che altro su vestiti, sull uso dell'automobile, sugli sfizi. La gente compra uguale, ma ora cerca le offerte pi che in passato" la valutazione di Italo Simoncelli, socio del Conad Montefeltro, in centro. "La tendenza sempre la stessa sul mangiare, si esce di meno, si spende meno per vestiti e carburante" dice la signora Patrizia, 45 anni. Anche secondo Domenico Passeri, direttore della Confesercenti Urbino, la diminuzione dei consumi riguarda specialmente il settore dell'abbigliamento, che ha avuto un calo del 20% rispetto all'inverno scorso, mentre i prodotti alimentari non hanno subito grandi variazioni, se si eccettua una maggiore attenzione verso il prezzo. Stabili anche gli elettrodomestici, anche se, com' prevedibile, si

Loredana Loghin, Cgil: "Il 2012 sar l'anno horribilis, toccheremo il fondo

2010 (pari al 38,2%), ma sono comunque aumentate del 45,8% se confrontate col periodo gennaio-settembre del 2009. "Dal 2008 a oggi le aziende hanno dichiarato lo stato di crisi: adesso abbiamo persone che devono essere soltanto licenziate" prosegue la Loghin. "E il licenziamento un problema duplice, perch mentre nel 2007 il mercato del lavoro assorbiva le fuoriuscite, ora ci sono emorragie di posti che non possono essere sanate. L'occupazione poi non di qualit, ma si tratta di lavoro a chiamata, o con i voucher. come se a causa di questa crisi, pur di lavorare si possa giustificare qualsiasi cosa. Il 2012 sar l'anno horribilis, dove toccheremo il fondo". Insomma, se i consumi non sembrano essere calati in modo rilevante, i tempi a venire non sembrano far presagire niente di buono.

LAUSTERIT IN PILLOLE

20%

Il calo dei consumi nel settore dellabbigliamento rispetto allo scorso anno. Quelli per i beni alimentari, invece, tendono a restare invariati. Le persone in cerca di occupazione nel territorio di Urbino a fine novembre. 5.970 le donne, 3.844 gli uomini, ma i cercatori di lavoro attivi sono circa il 50%. L'aumento del ricorso complessivo alla Cassa integrazione nella provincia nel gennaio-settembre 2011 rispetto allo stesso periodo del 2009.

9.814

45,8%

ECONOMIA

Dal 20 dicembre al via decine di nuovi canali

Alla fine anche a Urbino il digitale terrestre cancell la vecchia tv


Corsa al decoder, ma niente allarmismi. I primi test sono positivi: Il segnale buono
FRANCESCO MARINELLI

re-due-uno...E iniziato il conto alla rovescia, tra poco la tv si spegne e si risveglia pi bella di prima.Mancano tre giorni e poi anche Urbino non potr fare a meno di un decoder per il passaggio al digitale terrestre. Il 20 dicembre, a partire dalle 10 di mattina, 6.794 famiglie urbinati saranno pronte sul divano di casa di fronte alla tv per sintonizzare la nuova lista di canali. Il passaggio dallanalogico al digitale nella Regione Marche iniziato il 5 dicembre e finir il 21. Proprio larea della citt ducale rappresenta lultimo tassello di un puzzle, che al di la dei timori iniziali, si composto giorno dopo giorno senza complicazioni. Ci sono state e ci potranno essere dei malfunzionamenti durante la sintonizzazione, ma i cittadini non devono allarmarsi sostiene Franco Grasso di ETV e rappresentante Adiconsum il mio consiglio di riprovare nei giorni seguenti lo switch-off, facendo la ricerca dei canali per tre o quattro volte. Limportante avere un televisore predisposto o il decoder con una presa scart da collegare alla tv. E un po di pazienza. Nel caso in cui non si riescano a vedere i vecchi e i nuovi canali della piattaforma digitale, dopo 5-6 giorni di tentativi dice sempre Grasso si pu chiamare un tecnico per risistemare la polarizzazione dellantenna, ovvero spostare la direzione delle asticelle delle antenne, da orizzontale a verticale, ma non penso ce ne sar bisogno. A Urbino le antenne sono posizionate in due direzioni: o verso il ripetitore di San Paolo o verso il ripetitore di Monte Nerone. "E' verso quest'ultimo che si dovrebbe direzionare l'antenna - dice Amato Tontini di Tele 2000 - anche se magari gli utenti perderanno qualche canale della Romagna". Da una parte ci sono i problemi

La ricezione migliore orientando le antenne verso il Monte Nerone

tecnici di compatibilit,quindi la sincronizzazione delle emittenti con le nuove tecnologie; dallaltra i problemi a lungo termine che preoccupano in particolare le emittenti locali. Una questione di frequenze sporche. Nel 2005 a Ginevra sono state assegnate le frequenze ordinarie per il passaggio al digitale: allItalia ne sono state assegnate 27. Secondo la legge Gasparri che regolamenta il sistema radiotelevisivo italiano, confluita poi nel Testo Unico della Radiotelevisione, alle tv locali spettava 1/3 di queste frequenze di qualit. Una frequenza si pu definire di qualit quando trasmette con una forte potenza (100 Watt) e quando non soggetta a interferenze di segnali esteri. Lo Stato invece ha cos espropriato 9 frequenze alle tv locali delle varie regioni, assegnandole ai network nazionali e alle compagnie telefoniche. Alle emittenti regionali sono state distribuite soltanto frequenze sporche che gli esperti del settore definiscono, sottovoce, illegali: 10 Watt di potenza e la possibilit, soprattutto nelle giornate di bel tempo, di subire interferenze da parte delle tv dei paesi al di l dellAdriatico, Croaz i a , S l ov e n i a , Montenegro. Q u e s t i p a e s i stanno a 90 km da noi afferma Osvaldo Boni ingegnere di Tv Centro Marche e soprattutto nelle giornate di bel tempo il rischio elevato. Anche noi possiamo dire che siamo diventati dei precari. Non solo. C anche il rischio opposto che siano le nostre emittenti locali a interferire sugli altri. In tal caso le emittenti marchigiane non potranno neanche essere tutelate con il rischio, oltretutto, di essere sanzionate in sede europea. Dunque frequenze non solo sporche, ma anche fuori norma a livello comunitario. Il timore dunque corre su due binari opposti: da una parte la precariet dellesistenza delle emittenti stesse con il rischio di dover chiudere, facendo cos saltare tutti gli investimenti tecnici per il digitale; dallaltra la possibili-

t per gli utenti di non usufruire pi del servizio e dellintrattenimento delle reti locali. In questa pr ima fase dello switch-off questo tipo di problema non si fortunatamente verificato; gli unici intoppi hanno riguardato le emittenti stesse, nazionali e locali, a causa di incompatibilit tecniche. Sicuramente il passaggio al digitale iniziato nella provincia di Pesaro il 12 dicembre andato bene e questo rappresenta un segno incoraggiante. Nessun disturbo tecnico, nonostante il maltempo che spesso colpisce il ripetitore della zona che si trova sul Monte Nerone. Siamo soddisfatti sostiene Tontini e credo proprio che non ci saranno problemi, abbiamo gi fatto delle prove di trasmissione in digitale nella zona di Urbino senza riscontrare difficolt.

LA PAROLA DELLESPERTO
I cittadini di Urbino non devono preoccuparsi sostiene il direttore di Tele2000 Amato Tontini Innanzitutto munirsi entro il 20 dicembre di un decoder con la presa scart da collegare alla tv. Se si verificheranno problemi con la ricerca dei canali, nella maggior parte dei casi, il problema riguarder le emittenti forse non ancora in grado di calibrarsi con le nuove trasmissioni digitali. Bisogna aspettare qualche giorno e provare a fare la ricerca pi volte. Se con i giorni la situazione non migliora bisogner rivolgersi a un tecnico competente per una valutazione del proprio impianto dantenna per cambiare la direzione. La soluzione migliore in tal caso direzionare lantenna verso il ripetitore di Monte Nerone e non verso quello di San Paolo, anche se si perderanno alcuni canali della Romagna.

Obiettivi: efficienza dei servizi e risparmio

Cresce la Lega del Metauro


L
cario comprensoriale e i nuclei di valutazione. Io direi che si potrebbero associare le funzioni del segretario comunale dice Giorgio Cancellieri, sinavori in corso nella comunit montana dell Aldaco di Fermignano - il settore economia-finanze e to e Medio Metauro per associare pi servizi gli uffici tecnici, nel senso della manutenzione degli possibili. La Citt Metaurense lo slogan di stabili comunali e delle strade. Questo perch alcuGiuseppe Lucarini, sindaco di Urbania. Nei comuni comuni hanno pi operai, altri meno, ma magari ni dell'Alta Valle del Mequelli che ne hanno metauro spiega il sindaco no, come il caso nostro c' tutto: due teatri, due che ne abbiamo quattro cinema, molte strutture in tutto, hanno pero cosportive, musei, servizi me noi gli strumenti, i per l'impresa, case di rimezzi, che gli altri non poso. Possiamo unire le hanno. Quest anno abforze, risparmiare in albiamo avuto 200mila eucuni servizi per increro di tagli in pi rispetto mentare su altri. Sulla allanno precedente cultura, sul sociale, sui continua Cancellieri - e servizi all'impresa. Fare nel prossimo anno sar strategia insieme, perch ipotizzabile un taglio adgi viviamo insieme. Todirittura superiore a quegliere le spese superflue e sta cifra. Lobiettivo il riBorgo Pace, C.M. Alto e Medio Metauro cominciare a ottimizzare sparmio in termini di cole spese , puntare sui servizi di qualit. Cos tutti i citsti dei servizi, non abbiamo scelta, perch la finantadini potranno rivolgersi a un comune o a un altro, ziaria ci obbliga ad andare in questa direzione. Riricevendo su un territorio appena pi ampio, ma sparmio ma nello stesso tempo anche efficienza del con tempi simili, i servizi di una citt come Pesaro o servizio stesso, dobbiamo con meno soldi riuscire a Fano. dare un servizio efficiente e di qualit. Lidea di associare i servizi tra i piccoli comuni gi La comunit montana Alto Medio Metauro ha il suo una legge dello stato che obbliga i comuni, con pocentro pi prestigioso nella citt di Urbino. Il sindapolazione compresa tra mille e 5mila abitanti, a geco Franco Corbucci favorevole alla possibilit di stire in forma associata, tramite convenzione o condividere progetti .Urbino spiega Corbucci - ha unione, le funzioni fondamentali. I comuni intereslambizione di parlare anche a un territorio pi sati dovranno individuare entro la fine del 2011 due grande, che quello della Valle del Foglia, del Mondelle sei funzioni fondamentali da gestire in forma tefeltro. I progetti che stiamo portando avanti del diassociata, le altre quattro entro il 31 dicembre 2012. stretto culturale e dellufficio Europa li abbiamo lanLa citt di Urbania, pur non avendo lobbligo perch ciati insieme alla comunit montana dell Alto e Me sopra i 7mila abitanti, si resa disponibile. dio Metauro e infatti il distretto culturale si rivolge a I comuni membri della comunit montana dellAltutto il territorio dellantico ducato. E la progettuato e Medio Metauro stanno discutendo sulla scelta lit che stiamo avendo nel piano di gestione del sito dei servizi da aggregare. Gi ce ne sono ventidue asUnesco del comune di Urbino labbiamo allargato sociati, come la polizia locale, il SUAP lo sportello , proprio al territorio e lo vogliamo allargare su tutto unico per le attivit produttive, il sistema bibliotequello che turismo.

MICOL SARA MISITI

il Ducato

Da Vittoria della Rovere a Napoleone, la diaspora dei capolavori del Montefeltro

Se tornassero i grandi Maestri


Il sindaco Corbucci: Un comitato di studiosi per riportare a casa le opere disperse nel corso della Storia

Guidobaldo della Rovere e per quello di Elisabetta Gonzaga e ettanta carri partiroGuidobaldo da Montefeltro, no da Urbino alla voldipinti dallillustre Raffaello ta di Firenze, erano durante un breve rientro nella talmente pesanti che natia Urbino. Sono arrivati agli forse gli urbinati Uffizi con leredit di Vittoria possono sentire ananche i ritratti di Francesco cora il rumore delle loro ruote Maria della Rovere e di Eleonoper le strade della citt. ra Gonzaga di Tiziano, insieme Era il 1631 e da Palazzo Ducale alla sua Venere di Urbino, nuvenne portato via ogni bene da, adagiata in una posa sentrasportabile dei Duchi di Ursuale sui cuscini di un letto, bino: bronzi, astrolabi, statue, commissionata da Guidobalanelli, spade, sgabelli. Sopratdo della Rovere per istruire tutto vennero sottratte cinsua moglie, Giulia Varano. Tiquantasette opere darte dei ziano venne accolto alla corte pi grandi maedi Urbino quanstri che avevado, estinta la dino gi segnato nastia Montefella storia di Urbitro, divenne Duno come Rafca Francesco faello, Pietro Maria della Rodella Francevere. In quel pesca, Tiziano e riodo Urbino era Bronzino. Oggi un centro artistitutti questi co florido, con quadri sono a menti brillanti e Firenze, tra gli mai sazie. Se RafUffizi e Palazzo faello non visse Pitti perch quasi mai a Urbilultima dino e i quadri posscendente dei seduti dai Duchi Vittoria della Rovere Duchi di Urbierano pochi e rino, Vittoria della Rovere, lasci salenti al breve periodo in cui Palazzo Ducale per andare in torn, diverso il discorso per sposa a Ferdinando II de MeFederico Barocci che trascorse dici. Vittoria era figlia di Fedenella citt ideale la maggior rico Ubaldo della Rovere, lulparte della sua vita. Di lui, Vittimo Duca di Urbino che mor toria port a Firenze cinque prima di avere un erede maquadri. Di questa esperienza schio che potesse garantire la fece tesoro Anna Maria Luisa linea di successione. de Medici, ultima erede della Cos il Ducato pass allo Stato dinastia del Granducato di Todella Chiesa e tutti i beni moscana che lasci il posto alla bili dei Montefeltro e dei Delcasata dei Lorena. Per impedila Rovere passarono a Vittoria, re lo stesso obbrobrio accache dopo la duto a Urbino morte del padre Anna Maria Luifu affidata alla sa stipul il Patnonna Cristina to di Famiglia, di Lorena e alla un atto notarile zia Maria Madin cui lultima dalena, tutrici di erede dichiar Ferdinando de che le cose accuMedici, lerede mulate dai Meancora minodici attraverso renne del Grantre secoli e otto ducato di Toscagenerazioni sana che sal al trorebbero dovute no nel 1628. Il firimanere per danzamento tra sempre a FirenVittoria e Ferdize. Senza la lunnando fu assicugimiranza delrato, si sposarono nel 1634 e la lultima Medici e lesperienza casata Medicea entr in posdi Vittoria della Rovere, la sesso del cospicuo patrimonio maggior parte delle opere oggi di Vittoria. Se Urbino stata a Firenze sarebbe a Vienna, derubata del suo immenso dove regnarono sullImpero patrimonio artistico tutta Austro Ungarico gli Asburgocolpa, dunque, di una paciocLorena. cona timida e goffa, scrive Le opere conservate in tutti i Paolo Volponi riferendosi a musei del mondo che hanno Vittoria della Rovere che per come scenario i territori del lo scrupolo provinciale di Montefeltro sono molti, dal compensare la scarsa avveLouvre, dove grazie alla gentinenza ed eleganza, quale dote le mano di Napoleone si trovadegna di un principe di Firenno molti dipinti italiani, fra cui ze, si port dietro tutto il patriLa Circoncisione di Cristo di monio feltresco. Se oggi si Barocci e alcuni Raffaello, copercorrono i vicoli del centro me San Michele e il drago e il ristorico della citt ducale si intratto di Baldassarre Castigliocontreranno negozi di souvene, allErmitage di San Pietronir che espongono il Dittico di burgo, alla National Gallery o Piero della Francesca, i ritratti al Prado di Madrid. Troviamo dei profili del Duca Federico frammenti di Urbino anche a da Montefeltro e di sua moglie New York, Budapest, Vienna e Battista Sforza. Un turista poallHampton Court di Enrico co informato si aspetterebbe VIII. La storia dopo i Montefeldi trovarlo a Palazzo Ducale, tro e i Della Rovere ha portato invece agli Uffizi di Firenze. via molto alla citt ducale ma a Stessa sorte per il ritratto di tentare un rimpatrio delle

DORIANA LEONARDO

LONDRA
RAFFAELLO: PAPA GIULIO II

PARIGI
RAFFAELLO: SAN MICHELE E IL DRAGO

FIRE

PIERO DELLA FRA

Paolo Volponi: Ahim Vittoria quanto hai levato agli Urbinati!

opere perdute ci sta pensando il sindaco Corbucci: Vogliamo capire quali delle opere che provengono da Urbino possano essere oggetto di una richiesta che abbia un minimo di fondamento giuridico. Sul patrimonio dei Montefeltro e dei Della Rovere non si pu far nulla, si tratta di una legittima eredit. Si pu far qualcosa sulla Pala Montefeltro, dipinta da Piero della Francesca che si trova alla Pinacoteca Brera di Milano. Nel capoluogo lombardo finita mentre viaggiava verso Parigi, insieme ad altre opere razziate da Napoleone. Per riportare a Palazzo Ducale le opere che hanno visto luce qui a Urbino - ha detto il sindaco - stiamo creando un comitato che ragioni sul problema. In occasione della mostra sulle Citt Ideali, pensiamo a un convegno sul rientro delle opere nei luoghi in cui sono state concepite.

MADRID
FEDERICO BAROCCI: NATIVITA

CULTURA
VIENNA
RAFFAELLO: MADONNA DEL PRATO

Difficolt per la mostra di aprile

La citt ideale di Berlino non verr dal Duca


Agli Uffizi e a Palazzo Pitti di Firenze conservata gran parte delleredit di Vittoria della Rovere. Altre opere di origini feltresche sono nei musei di Milano, Londra, Madrid, Vienna e Parigi. A destra Veduta di Citt Ideale

MILANO
PIERO DELLA FRANCESCA: PALA DI BRERA

MARIA SARA FARCI

NZE

CESCA: DITTICO

uando si parla di Citt Ideali il mistero sempre dietro langolo. Le tre opere esposte a Urbino, Baltimora e Berlino, stavano per unirsi per la prima volta in ununica mostra in programma al Palazzo Ducale dal 6 aprile all8 luglio. Ma a quattro mesi dallinaugurazione, di quello che dovrebbe essere levento dellanno, le certezze sono ancora poche. Allappello potrebbe infatti mancare una delle opere pi importanti: la tavola tedesca. I segni del tempo iniziano a farsi sentire e cos il dipinto, esposto al Gemldegalerie di Berlino, potrebbe non resistere al lungo viaggio che lo porterebbe nella capitale del Rinascimento. Se la tavola di Berlino non potr arrivare, ci saranno comunque altre opere che mettono in luce la centralit dellarchitettura nel Rinascimento, che il tema su cui si basa questa mostra, ha affermato Alessandro Marchi, uno dei curatori dellevento, che per ammette: Certo, sarebbe utile avere tutte e tre le opere per capire se sono attribuibili alla stessa mano. A pi di cinquecento anni di distanza dalla loro realizzazione, infatti, i tre oli dipinti su tavole di pioppo intorno alla fine

Arruzzo, il pittore tecnologico


MASSIMILIANO COCCHI

e fosse musica sarebbe un remix, se fossimo in un gioco da tavola sarebbe un puzzle. E larte di Gabriele Arruzzo, pittore degli anni duemila. Non immaginatevi pi lartista che lavora solo con tavolozza e pennello, pensatelo davanti a un pc mentre usa Photoshop, il programma che permette, attraverso diversi livelli, di modificare le foto. Niente paura, Raffaello non si rivolterebbe nella tomba, il disegno e i colori continuano a esserci. Larte di Arruzzo comincia con una collezione sterminata di immagini, dalle miniature ai fumetti, dalla pubblicit ai classici. E qui entra in gioco photoshop: immagini sovrapposte e giochi di livelli. Una volta costruito limpianto tornano protagonisti tavolozza e pennello. Ma con un tocco personale: lassenza di sfumature e gli smalti squillanti. I suoi toni sono rock, direbbe un musicista.

Fino allotto gennaio casa Raffaello ad accogliere Arruzzo. La sua Essere unisola - questo il titolo della mostra - chiude per lanno 2011 il progetto Factory: liniziativa, con cui lAccademia delle Belle Arti di Urbino fa approdare nella casa natia di Raffaello i migliori artisti formati nella citt del Duca. Per Arruzzo, pi che un approdo, Urbino unisola. Un luogo di formazione, fonte inesauribile di ispirazione che la ricerca di Arruzzo rielabora, trasforma. Nato a Roma, a nove mesi ha avuto il suo primo attacco di asma. Si pu dire che la sua arte cominciata in quel momento. Studiando Bacone (che soffriva della sua stessa malattia) ha capito che il suo male poteva diventare una potenza (espressiva) inattaccabile. Ha imparato a leggere sui fumetti che il padre collezionava. Superman stata la sua prima fonte di ispirazione. Ha vissuto a Teramo, Pesaro e infine Urbino, dove la sua arte ha preso forma. Ed per questo che a casa Raffaello Arruzzo si sente a casa.

Gabriele Arruzzo (foto Davide Gennari)

del 400, non conoscono ancora il nome dei loro autori e committenti. C chi li fa risalire a Piero della Francesca, chi a Luciano Laurana, o ancora a Francesco di Giorgio Martini. E una risposta potrebbe arrivare da una serie di studi volti a capire se i pigmenti dei colori utilizzati sono gli stessi, cos come i disegni sottostanti al dipinto. Se, per esempio, le indagini diagnostiche riveleranno che lazzurro utilizzato nelle tre tavole non lo stesso, allora si potr dire che le opere non sono state dipinte dallo stesso autore. Noi abbiamo gi analizzato la tavola esposta a Urbino ha continuato Marchi ma mai fino a questo momento sono stati utilizzati gli stessi strumenti e le stesse metodologie per tutte e tre le opere. la prima volta che si sta compiendo un lavoro del genere. Ma mistero anche sul titolo da dare allevento, probabilmente il mito delle citt ideali, che oltre alle tre tavole, metter in mostra circa sessanta opere tra dipinti, statue e mobili intarsiati provenienti da tutta Europa e dagli Stati Uniti, con artisti del calibro di Raffaello, Bramante, Mantenga e Perugino. Ma anche trattati di Piero della Francesca che svelano, attraverso lo studio della prospettiva, il complesso intreccio tra architettura, matematica, scienze e filosofia. Quelle quattro assi portanti dellepoca artisticamente pi proficua, che trovano nelle tre rappresentazioni della citt ideale la loro massima realizzazione. Teatro dellevento sar lala est del Palazzo Ducale, quella corrispondente alla zona dei Torricini, il cui fulcro saranno le due cappelle, del Perdono e delle Muse, che con le loro colonne in marmo e le volte a botte regalano una valida attuazione dei principi di armonia e bellezza tipici del Rinascimento. Una mostra con opere di immenso valore i cui costi ancora non sono stati quantificati. Per ora si sa solo che stato raccolto circa un milione di euro tra Regione, Provincia, Comune e una serie di donazioni provenienti da fondazioni private.

il Ducato

Partiti gli studenti, gli urbinati si danno appuntamento per giocarsi le feste

Tombola a casa di Raffaello


Il Duca fa 31, il Duomo 84. Per ciascun numero estratto una scenetta in dialetto che svela i vizi cittadini
ANTONIO RICUCCI

erno secco sotto i Torricini (che fanno 11): 72, El stols, il grande spavento che gli urbinati (e non solo) hanno preso allindomani della manovra targata Monti. E lanno che verr (come cantava Lucio Dalla) si annuncia con 85, La miseria. E pare proprio che non sia pi tempo per i patacca (71). Non resta che godersi in allegria gli ultimi giorni dellanno con la Smorfia del Duca, la tombolata in dialetto urbinate, al collegio Raffaello venerd 16 e marted 27 dicembre, organizzata da Associazione rievocazioni storiche (Ars) e Compagnia dialettale. Non sar una semplice tombolata di Natale, ma uno spettacolo della Compagnia che metter in scena dei siparietti comici per quei numeri che pi degli altri hanno risalto nella tradizione cittadina. Per esempio, nel tombolone di Urbino, illustrato da Vitaliano Angelini, c persino un numero personalizzato: se dappertutto 47 il morto, nel centro feltresco, invece, Gissio, lo storico becchino del borgo: alla sua scomparsa, il suo ruolo passato al figlio. Qualche altro esempio della Smorfia del Duca (che fa 31), il Duomo e le sue grotte che fanno 84 e 74. La paura (90) El sprovingol. Attilio Fini, presidente della compagnia dialettale, spiega: Il nostro teatro evidenzia i difetti e i vizi degli urbinati. Per esempio, con la commedia Larplitt (lavaro) mettevamo in risalto lattaccamento ai soldi, che nella smorfia ducale fanno 46 (I scud). O la presa in giro di qualche vigile urbano (12 I pissardon) alle prese con i turisti, che alla domanda di uno di loro se Palazzo Ducale del Laurana? risponde stupito: Laurana chi? E del Comune. Non c solo commedia nel loro repertorio: anche collabora-

Tabellone della tombola in dialetto, illustrata da Vitaliano Angelini


zioni con autori locali (come Paolo Cappelloni) e rivisitazione di grandi classici teatrali, come Non ti pago (En te dag manca na lira, in dialetto) di Edoardo de Filippo, che, riletto in urbinate, andr in scena al teatro Sanzio il 5 e 6 gennaio. In tutto una ventina di attori, tutti volontari, sottolinea Fini, che si riuniscono in media due volte a settimana per le prove, nella chiesa degli Scalzi, vicino lAccademia di Belle Arti. La compagnia dialettale nasce negli anni Cinquanta, con quello che allora era il Teatro rinascimentale di corte, le cui rappresentazioni andavano in scena nel cortile di Palazzo Ducale e ai giardini pensili. Qui hanno debuttato attori di caratura nazionale- sottolinea Fini- nomi come Giancarlo Giannini e Alberto Lupo. Poi, nel 1973 tutto finisce, a causa dei costi. Oggi tutti dicono di rimpiangere quei tempi, ma in concreto nessuno simpegna, si rammarica Fini. Negli ultimi tempi, la Pro-Urbino (lassociazione di cui la compagnia fa parte) ha cominciato a raccogliere testi di storia locale, fino a 1.800, donati in gran parte dalle fondazioni bancarie; la volont di mettere tutto a disposizione del pubblico, per solo in consultazione. Un lavoro che affonda le sue radici nella tradizione orale degli anziani, perchsintetizza Fini- con il dialetto vogliamo mantenere vive tradizioni culturali di una volta, pi interessanti delle attuali.

L URBINATE DOC
Gioved 22 dicembre, Collegio Raffaello, ore 21: Cos: la manifestazione rientra nel programma Giochiamoci le feste, organizzato dallassociazione Ars Urbino Ducale e dallassessorato alle Attivit produttive del Comune. La partecipazione gratuita. Il quiss diviso in cinque categorie: Chi ? (personaggi), Dov? (luoghi), Cosa vuol dire? (termini in disuso dal dialetto), Chi lha scritto? (scrittori e poeti di Urbino), Arte e cultura (dedicata al patrimonio artistico). A ciascun partecipante consegnata una scheda con tre risposte; chi indovina quella esatta guadagna due percento di urbinatit. Cosa si vince: set di bottiglie di vino.

car te llo ne
10

Cinema
FINALMENTE LA FELICIT Cinema Ducale Feriali:21,00 Sabato: 20,00 22,30 domenica: 17,30 20,00 22,30 Di e con Leonardo Pieraccioni, Rocco Papaleo e Adriana Romero. Un professore di musica scopre che sua madre ha adottato a distanza una bambina brasiliana che oggi diventata una donna SHERLOCK HOLMES GIOCO DOMBRE Cinema Ducale Feriali: 20,30 22,30 Festivi:16,30 18,30 20,30 22,30 Di Guy Ritchie, con Robert Downey Jr., Jude Law e Noomi Rapace Nuova avventura per il detective nella versione di Guy Ritchie. Questa volta sulle tracce dellassassino del Principe dAustria LE IDI DI MARZO Cinema Nuova Luce Spettacolo unico ore 21,15 dal 16 dicembre al 2 gennaio

Divertimento
PISTA DI PATTINAGGIO ECOLOGICA 8 dicembre - 8 g e n n a i o Piazza delle Erbe - a cura del Comune di Urbino Organizzata dallassessorato alle Attivit produttive, la pista rester aperta per un mese nel centro citt. La struttura non consuma energia ed costruita in materiale biodegradabile

Di e con Geoge Clooney, con Ryan Gosling. Philip Seymour Hoffman Il governatore Mile Morris si prepara alla sfida per le presidenziali Usa. Al suo fianco, il suo assistente Stephen Myers, che ben presto per si render conto delle insidie della politica

SPETTACOLI

La star di Io Canto tornata a Fermignano

Una voce graffiante e un sorriso ingenuo: Arianna si racconta


Arianna Cleri, 15 anni, vincitrice di Io canto edizione 2011
STEFANIA BERNARDINI
della puntata invece, prima della messa in onda, ci preparavamo con truccatori e parrucchieri, sceglievamo gli abiti e alle 21.20 circa dovevamo essere tutti pronti nello studio per iniziare. Con la produzione, lo staff, gli altri ragazzi, avevi buoni rapporti ? Gli organizzatori e tutti quelli che hanno lavorato al programma sono stati molto disponibili e carini mentre tra noi concorrenti andavamo molto daccordo. Abbiamo fatto amicizia e credo che con la maggior parte degli altri ragazzi continueremo a sentirci. Immaginavi di cantare con artisti come Ron, Baglioni, i Mod? No, in realt, non me laspettavo, non avrei mai immaginato di poter duettare con musicisti cos importanti. stato bellissimo, soprattutto con Baglioni perch un grande della musica, mi piace molto, anche con Ron, in realt stata una splendida esperienza con tutti. Facevamo anche le prove insieme e poi ci esibivamo. Durante la preparazione mi sono trovata molto bene anche con Alessandra Amoroso, lei gentile e solare ed bravissima. Finale, Gerry annuncia che sei tu la vincitrice. Te lo immaginavi? No, non me lo aspettavo assolutamente, stato incredibile. Fino alla fine pensavo vincesse Ale (Alessandro Casillo, altro concorrente tra i favoriti durante la finale, ndr), solo che poi ho visto sullo schermo il mio nome e ho detto ma sono io? Allora ho vinto veramente?. Ero un po scioccata ma allo stesso tempo estremamente felice. Hai vinto uno stage a New York in una importante scuola di musica americana e la possibilit di incidere il tuo primo disco con la Fondazione Q di Red Canzian. Sei pronta per questa esperienza? Sinceramente ho molta paura di viaggiare cos lontano. Sta succedendo tutto cos velocemente e per me una novit. Ancora non riesco a realizzare quello che sta accadendo intorno a me, non mi rendo conto di quello che mi aspetta. Quando nata la passione per il canto? La passione credo di averla sempre avuta, da quando sono nata, poi sei anni fa, allet di nove anni, ho deciso di cominciare a studiare. Se sono migliorata cos tanto lo devo alla mia insegnante Valeria Visconti. Tornata a casa come ti hanno accolta amici e familiari? Sono tornata qui a Fermignano e mi hanno organizzato una festa. Sono venuti tutti i cittadini e il sindaco (Giorgio Cancellieri, che ha voluto premiare Arianna donandole una collana, ndr), ho cantato e loro mi hanno applaudita, mi hanno chiesto autografi. Sono stata molto felice di ricevere tutto questo affetto. La mia famiglia, invece, devo ringraziarla tantissimo, mi hanno sempre supportata e accompagnata ovunque e mi sono sempre stati vicino. Tutti i miei successi li devo anche alla forza che riescono a darmi.

n canto potente, ipnotico, che si sprigiona da un corpo minuto ed esile. Un volto dolce ma con uno sguardo attento e determinato. Questa Arianna Cleri, vincitrice della terza edizione di Io Canto, il programma condotto da Gerry Scotti e andato in onda su Canale 5. Partita da Fermignano, la ragazza, 15 anni, entrata nelle case degli italiani conquistandoli con labilit canora, la grinta e la genuinit. Lintensit del suo timbro, inoltre, ha affascinato la giuria tecnica del programma composta da Claudio Cecchetto, Gloria Guida e Mogol ed stata apprezzata anche dagli artisti intervenuti durante le puntate. Oltre allo stage a New York con il musicista e discografico David Foster, Arianna ha ottenuto un secondo premio dalla Fondazione Q di Red Canzian, bassista, cantante e compositore dei Pooh, che produrr il suo primo disco. Tornata a casa, la giovane artista racconta il suo percorso. stata unesperienza meravigliosa. Era tutto bellissimo. Le giornate erano faticose, molto intense, per ho avuto lopportunit di cantare con tanti artisti famosi. stato tutto molto emozionante. Facevate prove prima della serata? Si, nei giorni di preparazione ci esercitavamo molto, erano un po stressanti, faticosi, ma anche molto divertenti. La sera

Cinque strumenti, ma musica e musicisti sono a sorpresa

Al Fuoritema nella notte improvvisata


DAVIDE MARIA DE LUCA

l ragazzo va alla batteria con un mezzo sorriso sul volto. Ha laria un poco imbarazzata. Stringe le mani al resto del gruppo (due chitarre, sassofono e basso), guarda verso il pubblico. Nessuno lo conosce, ma non questa la cosa strana. I membri di questo gruppo non si conoscono nemmeno tra di loro. Lidea venuta a in mente a Marco e Matteo, gestori del club Fuoritema. Ci piaceva - spiega Matteo- avvicinare i giovani alla musica live e non c una espressione migliore della musica live che suonare im-

provvisando, senza prove. nata cos la serata Jam Session, dal nome delle improvvisazioni di musica jazz anni venti. Ma nella serata al Fuoritema non solo la musica estemporanea, ma anche il gruppo improvvisato. Si comincia con cinque ragazzi scelti dai gestori, per rompere il ghiaccio ci spiega Matteo. Poi per uno dei suonatori lascia lo strumento e qualcuno dal pubblico prende il suo posto. Certo, per farlo - spiega Matteo- bisogna saper suonare. E per il futuro? Vorremmo fare una jam session al mese. Di sicuro a gennaio ne faremo unaltra. Al pubblico sembra piacere, racconta Matteo e ha ra-

gione: il locale pieno.La jam session unisce le persone tramite la musica, racconta Giovanni, il bassista. Beve una birra, offerta dal locale. Un paio di ragazzi si avvicinano per congratularsi con lui. Ma che gruppo sono?, domanda, un ragazzo entrato a concerto iniziato. Quando gli rispondono che si sono appena conosciuti non ci pu credere. Alle due la serata finisce. andata molto bene. Chiediamo ad Alessandro, il sassofonista, come si pu suonare cos bene dopo essersi appena conosciuti: La jam session un questione di equilibrio. Chi non fa musica, non pu capire.

Eventi Culturali
LE VIE DEI PRESEPI dal 17 dicembre al 6 gennaio - centro storico S PE T TA C O L I DI ANIMAZIONE 23 dicembre Piazza della Repubblica 16,00 -19,00 Un Babbo Natale atteso a Urbino! Sar gonfiiabile e arriver insieme a giochi, bolle di sapone, zucchero filato e popcorn per tutti, nella suggestiva atmosfera natalizia della citt ducale

Concerti
CONCERTO DI NATALE Venerdi 23 dicembre Teatro Sanzio ore 21,00

Spettacoli
EN TE DAG MANCA NA LIRA Teatro Sanzio Gioved 5 e venerd 6 gennaio 2012 ore 21,00

Eventi
UNA BIONDA SOTTO LALBERO dal 16 al 18 dicembre P i a z z a Garibaldi, Fermignano A cura dellassociazione Estimatori della birra: aperitivi allaperto con degustazione e vendita di 150 specialit di birre artigianali

Percorso tra i pi bei presepi della tradizione a cura dellassociazione Pro Urbino. Dal 17 dicembre e fino al 6 gennaio alla Data e nel centro storico, le Botteghe dellAvvento: mostra mercato dellartigianato artistico

Il coro polifonico della cappella musicale del SS. Sacramento e lorchestra di strumenti a fiato di Urbino presentano anche questanno labituale Concerto di Natale

Lo spettacolo la rivisitazione in dialetto urbinate della commedia Non ti pago di Edoardo De Filippo, messa in scena della Compagnia dialettale urbinate. Prevendita biglietti al bar del Teatro dal 14 al 23 dicembre

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il Ducato

Modesto laumento degli iscritti. Pivato: Siamo virtuosi, diminuiscono i fuoricorso

Piccole matricole crescono


Positivo il dato parziale sui nuovi ingressi. Migliorano Scienze e Tecnologie, Lingue e Scienze Motorie
ALBERTO SOFIA
ttrae un numero maggiore di giovani e neodiplomati, ma fatica a crescere. Sembra un paradosso, ma le statistiche sulle nuove immatricolazioni, in aumento del 10,5 per cento rispetto al 2010/11, non bastano a spingere luniversit di Urbino verso un incremento dei propri iscritti. Il motivo? Secondo i vertici dellAteneo il boom delle matricole compensa luscita dei laureati, data la contemporanea diminuzione del numero dei fuoricorso. Gli studenti, invece, invitano a riflettere non solo sullofferta formativa, in particolare sui corsi di laurea specialistica, ma soprattutto sulla qualit dei servizi connessi al diritto allo studio. Se si analizzano i dati degli ultimi anni, appare evidente come i tempi doro del 2003/2004, con oltre ventimila iscritti, siano ormai un lontano ricordo. In meno di dieci anni la Carlo Bo ha perso pi di cinquemila studenti, stabilizzandosi oggi intorno alle quattordicimila unit. Non si tratta per di un caso isolato. Tra crisi e razionalizzazione dei corsi, in tutta Italia le aule si stanno svuotando (- 4,1 per cento questanno), anche a causa della scarsa flessibilit rispetto alle competenze richieste dal mercato del lavoro. Fattori che sconsigliano carriere universitarie prolungate, oltre che dagli esiti occupazionali incerti. Eppure i segnali di risveglio per lateneo ducale non mancano, come conferma lottimo trend di questanno. Limmagine di ununiversit in crisi e ripiegata su se stessa ormai alle spalle, dichiara il rettore Stefano Pivato. Anche se si tratta di dati parziali, il bilancio pi che soddisfacente, in controtendenza rispetto alla media nazionale. Oltre all'aumento delle immatricolazioni pure (iscritti per la prima volta), positivo anche il dato generale sui nuovi ingressi, che supera i quattromila studenti (+

16 per cento). In totale saranno cos 500 i nuovi ragazzi che entreranno a far parte della Carlo Bo, anche se il numero precisa Pivato potrebbe crescere fino a 700 quando (a fine dicembre ndr) i dati saranno definitivi. Tra i percorsi pi apprezzati dalle matricole emergono Scienze e Tecnologie (+ 220 ingressi) e Scienze Motorie (+ 57), oltre a corsi interfacolt come Scienze della Nutrizione (+76) e Scienze della Formazione Primaria (+73). Continua la crescita di Lingue, che si conferma un punto di forza delluniversit ducale, nonostante il forte ridimensionamento a livello nazionale (- 21 per cento). In leggera flessione, invece, Giurisprudenza (-14), cos come Scienze e Tecniche Psicologiche (-10). Aumenti rilevanti, che faticano per a invertire la tendenza sugli iscritti. Secondo il rettore Pivato per, non si tratta di un dato preoccupante: Il parallelo aumento dei laureati in corso ci rende pi virtuosi rispetto ai parametri ministeriali. Minore sarebbe lincidenza degli abbandoni, con dati in linea con la media nazionale (18 per cento). Le statistiche sugli immatricolati non sono per omogenee, dato che alla crescita delle triennali non corrisponde quella delle lauree specialistiche (solo 14 nuovi ingressi). Siamo in una fase di riscrittura, ma serve riflettere sulle modalit di rilancio delle magistrali, aggiunge Pivato. Unesigenza condivisa anche dagli studenti: La razionalizzazione dei corsi ha inciso sulla qualit della didattica, dichiara Gabriella Flammini, rappresentante in Consiglio di amministrazione, che invita inoltre ad aumentare gli sforzi per garantire il diritto allo studio. Senza diritti, la citt campus resta solo uno slogan, spiega. Il mancato rinnovo della convenzione sui trasporti a prezzi agevolati, cos come laumento del costo dei pasti e la condizione precaria delledilizia studentesca conclude dimostrano come gli investimenti siano ancora scarsi.

La lenta ripresa dopo anni di crisi


Anno accademico 2005 2006 2006 2007 2976 2525 16515 14900 2007 2008 3139 2320 15978 14685 2008 2009 2973 2496 2009 2010 2967 2469 2010 2011 2967 2241 2011 2012 3450 2477

Nuovi ingressi 2990 Immatricolati 2228 Iscritti al 31/07 17131 Iscritti al 5/12* 15382

15369 14970 14351 13623

14400 n.d. 13018 13190

* Dati non definitivi che mostrano il trend dellultima rilevazione 2011/12 rispetto agli anni accademici precedenti. N.B.: I nuovi ingressi comprendono tutte le nuove iscrizioni allAteneo (comprese quelle con rinuncia, decadenza e i trasferimenti in ingresso). I dati in tabella si riferiscono alle lauree triennali. Gli immatricolati (puri) sono invece gli studenti iscritti per la prima volta Fonte: Universit di Urbino

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UNIVERSIT
A 8 mesi dai furti

Aquilone: ancora niente rimborsi e le finestre scricchiolano


MADDALENA OCULI

Dal 2009 con il Websense lAteneo blocca i siti non graditi

I bavagli della Rete


I filtri non censurano solo porno e scommesse, ma bloccano anche blog e web-tv
GIORGIA GRIFONI

igito ergo sum. Non proprio cos, alluniversit di Urbino. Certo, si pu navigare quanto si vuole, ma non come si vuole. Per intendersi: niente siti che contengano materiale pornografico, niente scommesse n poker on-line. No alla condivisione dei file come film o musica, ma neanche ad alcuni blog della Primavera araba, web tv e canali sospetti. Si potrebbe definire censura. E invece i responsabili amministrativi del progetto informatico ci tengono a precisare che si tratta di un sistema di sicurezza, i cui limiti sono imposti dallalto. La connettivit dellateneo di Urbino infatti garantita dal servizio Garr (Gruppo per larmonizzazione delle reti di ricerca), una rete telematica nazionale a banda ultralarga che gestisce i servizi internet di oltre 450 enti su tutto il territorio nazionale, a sua volta sottoposta alla rete europea Gant. Siamo tenuti a rispondere spiega Laerte Sorini, delegato allInformatica e ideatore del progetto UWic (Urbino Wireless Campus) quando c qualcosa che non va. Se un ragazzo connesso con la rete dellUniversit scarica qualcosa che non deve, come un film, pu arrivarci una segnalazione dalla Paramount per violazione del copyright attraverso la Garr. E questo uno dei due modi in cui, come illustra Sorini, lAteneo pratica la sicurezza informatica. Il secondo tramite il Websense un software di controllo molto utilizzato anche da governi e societ private. Funziona secondo filtri che categorizzano le pagine web: scattano ogni volta che il contenuto appare sospetto. Bloccandolo. Succede cos che, navigando sul web dallUniversit, il contenuto di un articolo dal titolo: Donne invisibili, al servizio dei ricchi del Golfo venga bloccato dal filtro Sex (sesso). Lo stesso di Youporn. O che il sito www.barzellettezozze.com venga sbarrato dal filtro Tasteless (di cattivo gusto). Il blog di una dissidente siriana non accessibile allombra dei Torricini perch categorizzato sotto Militanza ed estremismo, alla stregua di

al-Aqsa Tv, il canale di Hamas. Per quanto riguarda www.holywar.com, sito di estremisti cristiani, il filtro Razzismo e odio. Lo stesso che, nel lontano 2007 aveva impedito laccesso alle pagine web degli intellettuali Norman Finkelstein e Noam Chomsky. Per errore. Perch di errore spesso si tratta: Siamo consapevoli che tutto perfettibile spiega Silvio Cecchini, responsabile per la sicurezza informatica e siamo qui anche per correggere eventuali sbagli. Il Websense ha una duplice funzione: prevenire la trasmissione delle infezioni informatiche e bilanciare lutilizzo della banda. Che vuol dire: niente accesso ai siti che pesano troppo sulla rete (come i film da scaricare), ma al contempo rigore. Perch si tratta di un servizio, quello derivante dal Garr, soggetto a norme nazionali. Partecipa anche il

Ministero dellInterno, che ogni anno manda liste nere di pagine off-limits. I filtri, che si aggiornano da soli in un unico database americano, possono essere rimossi previa segnalazione a Cecchini, e i contenuti vietati possono addirittura essere consultati se un responsabile degli studenti ne fa espressamente richiesta. Gli universitari sono divisi: c chi trova opportuno un controllo, come afferma Davide, studente di Economia, perch andare su quei siti l (scommesse online, ndr) non proprio giusto. Ma non manca il dissenso di quelli che, sapendo che il web affascinante quanto complicato, si chiede perch non possa scoprirlo da solo, quello che vuole o non vuole vedere.Se no come si interroga Gennaro alla facolt di Economia dov la libert di informazione?

CONTENUTI VIETATI
Ecco le parole-filtro che fanno scattare il blocco dei siti: adult content (contenuti per adulti), nudity (nudit), sex (sesso), peer-to-peer file sharing (condivisione di file), militancy and extremism (militanza ed estremismo), racism and hate (razzismo e odio), pay to surf (siti a pagamento), tasteless (siti di cattivo gusto), violence (violenza), hacking (intrusione).

Si parla di omosessualit con il nuovo Gap

Se passate da via Valerio...


VALENTINA BICCHIARELLI
rrivano alla spicciolata, alcuni pi timidi, altri pi spavaldi. Si incontrano sulla porta del Centro Donna in via Valerio, numero 8. C chi si conosce gi e si scambia battute e c chi affonda sulla poltrona e aspetta Laccoglienza calorosa, lambiente famigliare. Varchi la porta e senti che laria effervescente. Sembra una serata come tante tra studenti universitari, ma il venerd sera per molti diventato un appuntamento speciale perch si parla di omosessualit. Ha soltanto pochi mesi di vita ma il Gap Gay and proud gi un acronimo cult. Si tratta del primo nucleo della comunit Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transgender) costituito dagli studenti universitari di Urbino. Un progetto nato dalliniziativa di sole tre persone e che adesso sta raggruppando un numero consistente di giovani: allinizio erano cinque o sei, ora sono una trentina quelli che si incontrano al Centro Donna. Non ci sono solo gay ma anche curiosi o ragazzi che semplicemente vogliono capire di pi. Lobiettivo messo in chiaro da subito: il gruppo non un ghetto, ma un punto di incontro tra persone con esperienze diverse. Lomofobia il nemico di tutti. Te lo dicono con la limpidezza di chi non vuole o non vuole pi nascondere la sua identit. E tu capisci che

Cineforum e aperitivi culturali a cuore aperto Agli incontri del venerd non solo gay

qualcosa sta cambiando, che in quella stanzetta dalla luce calda nel cuore del centro storico si sta compiendo una piccola rivoluzione. Mentre davanti a te scorrono le immagini di Brokeback Mountain, film culto sullomosessualit, pensi che la comunit urbinate, da sempre abituata al silenzio, al tollerare senza mai esporsi troppo, non sar pi la stessa. Queste facce pulite dagli occhi profondi dimostrano che il silenzio non una risposta, il confronto s. E allora si organizzano cineforum e dibattiti, aperitivi culturali e banchetti in piazza per discutere sulluniverso, poco conosciuto ai pi, dellomosessualit. Gli incontri sono aperti a tutti, gli etero sono i benvenuti e sorpresa partecipano. Nessuno ti chiede di dichiarare il tuo orientamento sessuale, devi solo essere disponibile allo scambio di idee. E la ricetta funziona. Qui si respira unaria tranquilla spiega Davide Caroleo, 20 anni, fondatore del gruppo gli episodi di omofobia sono rarissimi. Il problema che dellargomento semplicemente non se ne parla ed assurdo in una realt universitaria evitare la circolazione di idee. Questo progetto vuole anche dare sostegno a chi ancora si vergogna, per dirgli che non solo. E grazie al Gap che Valentina, 23 anni, transessuale, si dichiarata con la madre: Per tutta la vita ho sognato di scappare dal mio paese, qui ho finalmente trovato la mia dimensione, racconta timidamente da dietro il ciuffo di capelli che nasconde gli occhi.

a pazienza la virt dei forti. Ma anche dei ragazzi che sono stati derubati al collegio Aquilone durante le scorse vacanze di Pasqua. Gliene servir ancora. Parola di Simone Lancianense, rappresentante degli studenti, che in una mail inviata lo scorso luglio alle vittime dei furti, lasciava loro poche speranze per un sollecito rimborso da parte dellErsu, lEnte regionale per il diritto allo studio. Nel saccheggio delle 45 stanze erano spariti televisori, computer, telefoni cellulari, ma i ladri non avevano disdegnato anche libri, vestiti e appunti di lezioni. Simone scriveva: Il presidente dellErsu Sacchi ha riferito al consiglio il parere contrario dellassessore regionale Lucchetti a qualsiasi intervento antecedente alla conclusione delle indagini. Quindi lErsu sicuramente non erogher alcun contributo prima che lindagine sia conclusa. E sembra che lassicurazione stia facendo lo stesso. Da allora silenzio assoluto dice Sara, una studentessa a cui era stata rubata la piastra per capelli e una chiavetta usb. LErsu non ha pi contattato i ragazzi, tanto che molti pensano di essere stati dimenticati, e stanno ormai rinunciando alla speranza del risarcimento. Per la questione rimborsi non siamo coperti per niente dice Alberto la sensazione di totale abbandono. Stefano Smargiassi, il legale dellEnte, conferma le parole del rappresentante degli studenti: Abbiamo copertura assicurativa anche in caso di furto, lassicurazione per non ha ancora rimborsato gli studenti perch c un'indagine penale aperta contro ignoti. In cui lErsu parte lesa. Noi dobbiamo sapere se tutti quelli che ci hanno scritto hanno realmente subito i furti. E poi bisogna fare i conti dellentit dei danni, probabilmente lassicurazione non arriver a coprirli per intero. Questione di tempo, dunque. Ma quanto? Siamo ottimisti dicono in commissariato le indagini ci stanno portando sulla pista giusta per trovare il colpevole. Gli studenti aspettano pazienti e intanto sollevano un altro problema: La cosa che pi mi indigna non la mancanza del rimborso, che oltretutto credo che ci spetti. Ma la mancanza di sicurezza, dice Stefania, a cui era stata rubata la macchina fotografica, una cornice digitale, il caricabatterie e alcuni dizionari di lingue. La paura, che possa succedere ancora. Le finestre di legno marcite non sono state sostituite. Le telecamere che sono puntate allinterno della struttura, non sono state potenziate con altre che controllino lesterno del collegio. Di vigilanti neanche lombra. Nessun miglioramento per la sicurezza dei collegi dice Alberto E come se non fosse mai accaduto nulla. Smargiassi risponde: Ci fosse stata anche una finestra nuova, chi voleva entrare entrava.

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il Ducato

Ha 17 anni e frequenta lIstituto E. Mattei. La sua giornata tra libri e due ruote

Jessica, una vita a tutto cross


Il suo modello? Chiara Fontanesi, motociclista italiana che gareggia agli Europei. Magari essere come lei...
SILVIA BALDINI

n dosso, poi un altro e un altro ancora. La terra che schizza via sotto le ruote. Poi i salti, la pista che sincurva. Eccola, la libert. Libert che cadere e rialzarsi, sperare che alla prossima gobba la ruota non slitti, che ti sia fedele. Chi corre, come Jessica, lo sa. Sa che la sua Honda da alleata pu diventare nemica. Sono le corse, Dio b. Jessica di Urbino e di cognome fa Fabi. Suo padre Patrizio un motociclista. Ha corso nel campionato Enduro, quello delle strade sterrate, della resistenza. Quello della forza mentale, prima ancora che fisica. Jessica corre perch suo pap corre; glielo ha insegnato lui. Lha portata a vedere le sue gare, poi lha messa sulla moto; lei non scesa pi. Ora ha 17 anni e guida da due. Ho iniziato ad allenarmi sulla pista di Fermignano. Ho capito che era il motocross la mia strada. Usavo una Pit Bike allinizio, una piccola moto. Quando si rotta, insieme a pap abbiamo preso una Honda 125. La sua voce corre decisa sulla pista della memoria. Ho lavorato destate per comprarla. E giusto cos, una mia passione. Jessica impenna sui ricordi. Difficile, allinizio, abituarsi al nuovo mezzo. C voluto un po, ma ce lho fatta. Ora vado in

palestra anche tre volte a settimana e quando posso mi alleno tutti i week end per prepararmi. Pazienza, costanza, dedizione: i cardini di una passione. La domenica i miei genitori non lavorano e possono accompagnarmi. Mio padre sempre con me, anche in pista. Gareggiamo insieme nella categoria Sport, riservata a chi agli inizi. Lui non aveva mai fatto motocross prima, cos ci siamo ritrovati entrambi l. Sai, se ho bisogno di aiuto, per, non c nessuno fuori pistaE pap che fa tutto per me. Gi, suo padre. In testa salta unimmagine: Jessica che lo guarda, mentre lui si prende cura del suo motore. Il cuore delloggetto amato, da maneggiare con pazienza. Capiamo che correre, in fondo, profondo esercizio di pazienza. A volte i compagni maschi ti fanno delle battute e tu devi imparare a rispondere. Una volta in pista, per, le cose cambiano. Infilato il casco, siamo tutti uguali. Il casco nasconde e libera; nessuno identico, tutti simili. Il motociclismo annulla le differenze, parlare di genere non ha pi senso. Fuori e dentro la pista, comunque, sento grande rispetto, dice Jessica. Il clima delle corse fantastico. Questanno ho corso al campionato regionale Marche Umbria e l ho incontrato diverse ragazze, tutte tra i 20 e i 30 anni. Altrimenti corro sempre con i maschi. Ma non fa differenza. Gi, nessuna differenza. I compagni mi sostengono,

come la mia famiglia e i professori. Anche quando a scuola bisogna saltare qualche luned per andare a correre fuori zona. Al Motoclub di Fermignano, poi, sono fantastici. Premiano sempre le ragazze che praticano questo sport. A me fa strano, in realt, perch io mi sento come tutti gli altri. Jessica frena, ma solo per un attimo. Poi riaccelera.Farne una professione? Vedremo. Ultimo colpo di gas, poi la corsa finisce. A motore spento, ora, si torna a camminare.

In alto, alcuni momenti delle gare e degli allenamenti. A fianco, Jessica Fabi

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SPORT

La Chateau dAx questanno ha vinto sette partite di campionato su otto

Squadra vincente...si cambia


Mister Salvagni: La nostra forza? La leggerezza. Sacchi: Abbiamo scelto ragazze affamate di vittoria
ROSSELLA NOCCA

Urbino non si p a s s a . L o cantano in coro i Fedelissimi. E lo dicono i numeri dellinizio di stagione della Chateau dAx. Una squadra completamente nuova (confermata solo la Garzaro, nuovo capitano), ma che non sembra far rimpiangere quella che nellaprile scorso ha alzato al cielo la Coppa Cev. Sette vittorie e una sola sconfitta in otto giornate di campionato per la Robur Tiboni, imbattuta fra le mura di Urbino. Finora solo le milanesi dellMC - Carnaghi Villa Cortese sono riuscite ad avere la meglio sulle feltresche. Le ultime due vittorie, di prestigio, sono arrivate al PalaMondolce contro lAsystel Volley Novara e in casa delle campionesse dItalia della Norda Foppapedretti Bergamo. Intanto le bianconere hanno disputato anche i sedicesimi di finale della Cev Cup, eliminando le svizzere del Vfm Franches - Montagnes e approdando agli ottavi, dove sfideranno le slovene del Nova KBM Branik Maribor per difendere il trofeo vinto nella scorsa stagione. Il nuovo gruppo composto dalle serbe Djerisilo e Blagojevic, dalla belga Van Hecke, litaliana Tirozzi e lamericana Faucette (schiacciatrici). E ancora, dalla polacca Skorupa e dallamericana McNamee (palleggiatrici), dai centrali Garzaro, Gentili e Crisanti e dai libero Sirressi (campionessa del mondo con la nazionale italiana) e Devetag. Una scelta, quella di rinnovare lorganico, quasi obbligata, ma che si sta rivelando vincente. Abbiamo capito che si era concluso un ciclo. E abbiamo costruito la nuova squadra su presupposti di entusiasmo e motivazione, puntando su ragazze che avevano fame, ha detto il presidente Giancarlo Sacchi. Leonardi e Wilson le rinunce pi difficili: luna ceduta per ragioni economiche, laltra per mantenere lequilibrio tra italiane e straniere. Quanto a capitan Di Iulio, invece, la societ ha intuito che cercava un palcoscenico superiore e lha lasciata andare a Bergamo. Ma, nonostante le rivoluzioni del mercato estivo, lidentit di squadra rimasta intatta. Merito anche di mister Salvagni: Sono molto fortunato, siamo riusciti a creare un ambiente non frequente nello sport ad alti livelli. Il nostro segreto la leggerezza, che d alle ragazze la libert di esprimersi. La nuova Chateau dAx, per il coach, ha una marcia in pi: Questanno si creato qualcosa di speciale, c unalchimia diversa. Siamo passati da un ottimo gruppo a una grande squadra che sa vincere anche senza una giocatrice fondamentale come la Djerisilo. La squadra diventata pi importante dei singoli. Tenacia, bravi collaboratori, investimento nel settore giovanile, una citt che ha capito che la Robur poteva essere lespressio-

ne di uneccellenza del territorio...e un pizzico di fortuna. Questi gli ingredienti del successo individuati dal presidente. Chateau dAx da scudetto? Questo gruppo ha le carte in regola per arrivare in fondo a tutti gli obiettivi. Purtroppo il grande infortunio di Ivana ha scombussolato un po i nostri piani, ha dichiarato Franois Salvagni. Il mister, prima della sfida col Novara, aveva detto che le successive tre partite sarebbero state decisive per capire fin dove la squadra poteva arrivare. Ebbene, in attesa della gara di domenica in casa delle capoliste della Yamamay Busto Arstizio, il bilancio di due vittorie, che significano terzo posto in classifica. Sacchi mantiene i toni bassi: Ci battiamo su tre fronti, anche se dubito che vinceremo qualcosa. Ma ammette: Quando ho rilevato la Robur Tiboni, nel 1990, non pensavo che sarebbe arrivata a questo livello agonistico. In fondo, a chi ha assistito alla scalata di una squadra dalla Prima divisione alla Lega A e al trionfo in Europa, sognare non coster poi cos tanto...

Le ragazze della Chateau dAx con uno dei tifosi della squadra

Il capitano Matteucci: Noi ci impegniamo, ma lo stadio vuoto

lAnnozero dellUrbino Calcio


VALERIO MAMMONE
i in basso di cos c solo da scavare. La frase tratta da una canzone di Daniele Silvestri ma sembra scritta per descrivere il momento dellUrbino Calcio. A maggio la squadra era a un passo dalla retrocessione. I giocatori accusavano la societ di non pagare pi gli stipendi; la tifoseria, stremata da 27 sconfitte consecutive, era rassegnata, pi che imbufalita. A sette mesi di distanza la situazione non cambiata, anzi. Mentre Moodys declassava il debito pubblico italiano, lUrbino Calcio ha declassato se stessa. Dal campionato di Eccellenza ai campi polverosi della Prima Categoria, senza passare per la Promozione. Addio Ancona, addio Fermana, addio Vis Pesaro. Gli avversari di oggi si chiamano Fermignanese, Avis Montecalvo, Mondolfo, Pieve di Cagna. Squadre che fino a qualche anno fa sembravano lontane anni luce e che oggi i giallobl sono costretti a guardare dal basso. Quella della Pieve, poi, una ferita aperta: il piccolo borgo si preso la rivincita sulla citt, con un divario in classifica paragonabile a quello fra una big e una provinciale nel campionato di Serie A. E pensare che in estate la fusione fra le due societ sembrava cosa fatta, ma laffare non andato in porto. Ora

Questanno lUrbino Calcio milita in Prima Categoria (Fonte www.romagnasport.com)


derby. Basta leggere il forum di quelliche.net per rendersene conto: Noi non abbiamo bisogno di quelli della Pieve, scrive un tifoso dellUrbino. Siete voi che rischiate di sparire - gli risponde secco un tifoso della Pieve - con questa Urbino non faremo mai la fusione, perch non siete pi lUrbino. Ferisce pi la lingua della spada, dice un proverbio. E i proverbi, si sa, spesso ci azzeccano. La citt ha perso la sua squadra. E lUrbino Calcio ha perso i suoi tifosi. La tifoseria che cera una volta - racconta Marco Matteucci, capitano della squadra - ora non c pi. Sugli spalti sono rimasti i tifosi storici, gli altri ci seguono a distanza: vogliono vedere dove riusciremo ad arrivare. Matteucci il simbolo della rinascita voluta dalla nuova dirigenza. E giovane, urbinate ed un prodotto del vivaio. Le cose vanno male - dice - e la gente ne parla. Come capitano sono il primo a risentirne. Quel che certo che la squadra si sta impegnando. Insieme a lui ci sono altri cinque urbinati e sette studenti universitari. La societ - spiega Gianluca Rinelli, uno dei nuovi dirigenti vuole far crescere il vivaio e puntare sui giocatori urbinati. Per sopravvivere siamo stati costretti a ridimensionarci. A volte necessario fare un passo indietro per andare avanti.

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il Ducato

MASS MEDIA

Scoppia la Twitter-mania, ma i pericoli sono molti: dai buchi alle bufale

I rischi delluccellino blu


Vip, giornalisti e politici innamorati del social network. In Italia c stata una crescita del 70% nellultimo anno
GLORIA BAGNARIOL

ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO, fondata da Carlo Bo. Presidente: STEFANO PIVATO, Rettore dell'Universit di Urbino "Carlo Bo". Vice: DARIO GATTAFONI, Presidente dellOrdine dei Giornalisti delle Marche. Consiglieri: per l'Universit: BRUNO BRUSCIOTTI, LELLA MAZZOLI, GIUSEPPE PAIONI; per l'Ordine: STEFANO FABRIZI, CLAUDIO SARGENTI; per la Regione Marche: SIMONE SOCIONOVO, ALFREDO SPARAVENTI; per la Fnsi: GIOVANNI GIACOMINI, GIANCARLO TARTAGLIA. ISTITUTO PER LA FORMAZIONE AL GIORNALISMO: Direttore: LELLA MAZZOLI, Direttore emerito: ENRICO MASCILLI MIGLIORINI. SCUOLA DI GIORNALISMO: Direttore GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI IL DUCATO Periodico dell'Ifg di Urbino Via della Stazione, 61029 - Urbino - 0722350581 - fax 0722328336 www.uniurb.it/giornalismo; e-mail: redazione.ilducato@uniurb.it Direttore responsabile: GIANNETTO SABBATINI ROSSETTI Stampa: Arti Grafiche Editoriali Srl - Urbino - 0722328733 Registrazione Tribunale Urbino n. 154 del 31 gennaio 1991
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l New York Times continua a macinare copie, i blog non hanno distrutto le testate tradizionali, ma la guerra tra media online e carta stampata continua. Questa volta nel campo di battaglia del web 2.0 lo scontro tra Twitter e le agenzie di stampa. La passione per il sito di microblogging cresce senza sosta: secondo Nielsen Netview nellultimo anno in Italia c stato un incremento del 70%. Avere dati ufficiali sul social network non cosa facile: Twitter, al contrario dellodiato cugino Facebook, non ne fornisce, ma l8 settembre sul suo blog fa sapere che gli utenti attivi sono pi di 100 milioni. Twitter non solo un esempio eccellente di citizen journalism, ma anche uno strumento utilizzato da giornalisti professionisti per farsi un po di pubblicit (personal branding direbbero i pi esperti), trovare le fonti e diventare fonti loro stessi. Le insidie in questa complessit di ruoli sono molte. Nonostante ci sia chi sostenga che Twitter sia un po come il libero mercato - si regola da solo- alcune testate internazionali hanno preferito distribuire ai loro collaboratori qualche pamphlet sulla sopravvivenza nei social network. La Reuters ha pubblicato un vero e proprio manuale di pi di venti pagine, mentre la BBC stata pi sintetica e ha riassunto il tutto con un consiglio essenziale: Non fate niente di stupido. LAssociated Press, tirata dagli eventi, dovuta intervenire prima con una mail a tutti i redattori e poi con un codice di comportamento: i vertici dellagenzia statunitense hanno ritenuto necessario tutelare i propri giornalisti e il marchio dopo il caso di Zuccotti Park: due dei suoi collaboratori che stavano seguendo lo sgombero della folla di Occupy Wall Street hanno snobbato lagenzia fornendo breaking news in anteprima su Twitter. Sul limite del buco anche qualche comportamento nostrano: Ezio Mauro, neofita molto attivo nel microblogging, ha anticipato la sua testata annunciando i ministri Paola Severino e Giulio Terzi, rispettivamente

alla Giustizia e agli Esteri. Non c stato solo il totoministri del direttore di Repubblica. La nascita del governo Monti ha fatto scoppiare litalica passione per il passerotto blu: dai commenti in diretta sulla manovra fino al cinguettio del ministro Terzi, passando per il racconto di incontri riservati da parte del sindaco di Bari Michele Emiliano. Non c quindi da stupirsi se Corrado Passera annuncia in 140 caratteri il via allasta per le frequenze tv. Peccato per che lavatar digitale del ministro dello Sviluppo economico sia in realt un falso e abbia fatto vittime eccellenti. Prima Enrico Mentana d la notizia nel suo tg della sera; poi arriva lAnsa, che non sembra essere molto fortunata nei suoi rapporti con il web 2.0. Solo pochi giorni prima aveva diramato unaltra bufala: la morte di Paolo Villaggio. Lattore, vittima di un presunto decesso anche nel 2009, ha prontamente smentito con un ironico: Andr a farmi un check-up. Il rischio di bucare le notizie non lunico pericolo di Twitter. Il social network non ha rivali nella rapidit con cui permette il diffondersi delle news, ma questa velocit porta con s un problema imprescindibile: quello del controllo delle fonti. Nonostante il rischio frottole sia sempre in agguato, esistono anche esempi positivi. Tra questi c Marina Petrillo, giornalista di Radio Popolare, che si reinventata come AlaskaRP nel sito di microblogging. Il Post le ha dedicato un lungo ritratto descrivendola come il caso pi interessante delluso rivoluzionario di Twitter nellinformazione. La Petrillo ha aperto un account nel maggio 2010 e si presto innamorata del social network. Ultimamente ha seguito per Radio Popolare e su Twitter le elezioni in Egitto: sostiene di fare ricerche anche quando twitta sul campo, scegliendo gli utenti da seguire uno per uno, con grande lentezza, verificando chi era affidabile, veloce, chi non fa pasticci con le foto, le date, i nomi. AlaskaRP sfiora i 5.000 followers e il suo lavoro testimonia che si potr pure girare il mondo cinguettando, ma non bisogna mai abbassare la guardia.

Reuters e Associated Press distribuiscono manuali duso La Bbc avverte i suoi collaboratori: non fate niente di stupido

LIBRETTO DI ISTRUZIONI

Twitter, per un utilizzo consapevole

I cinguettii hanno conquistato lItalia. Il loro suono si poteva udire gi nel 2006 ma nellultimo anno c stato il boom, complice lingresso nel social network di vip e giornalisti. Luso del mezzo pu sembrare immediato, ma importante usare qualche accorgimento. Liz Heron, redattrice social media al New York Times, ha chiesto ai colleghi qualche suggerimento per i neofiti del passerotto blu. Ecco una top five Ascolta, ancora prima di pensare a scrivere qualcosa E meglio controllare le proprie fonti che essere due minuti pi veloci degli altri Non twittare solo i tuoi articoli, fai di Twitter lestensione del tuo battito cardiaco. Mettici un po di personalit Se non vuoi metterci qualcosa di personale, almeno sii autentico

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