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Tesla Coil Imprinter


Istruzioni d’uso
Versione V3.1

Questa speciale bobina di Tesla, è il frutto di anni


di studi e sperimentazioni nell’ambito delle onde
elettromagnetiche e scalari.
Oggigiorno è abbastanza comune trovare sul web
progetti o kit di bobine di Tesla. Si tratta di oggetti
sterili e inutili, capaci solo di innalzare una tensione
alternata ad una frequenza qualsiasi, sino al punto di
provocare scintille o accendere un tubo fluorescente.
Ben diversi sono gli studi in cui tali bobine sono
state utilizzate per dimostrare l’esistenza delle onde
scalari e teorie di fisica quantistica (v. il ns. Scalar
Wave Generator).
Grazie a tali studi e teorie, è nato il primo Tesla
Coil Imprinter, ovvero la prima bobina di Tesla che
sfruttando i parametri elettrici risultanti dalle
caratteristiche costruttive, è in grado di imprimere
frequenze in una soluzione di acqua e alcol
(contenuta in una boccetta posta sulla sommità della
bobina), modulando una portante di circa 1,3 MHz.

- Il diametro interno della bobina (46 mm) è stato scelto in modo da ottenere il massimo
della potenza trasmettibile su boccette da 50 o 100 ml.

- La frequenza portante calcolata in funzione di una serie di parametri elettrici e


dimensionali, utilizzata per “trasportare” le frequenze d’imprinting, è stata scelta in modo
da essere facilmente raggiungibile da qualsiasi modello di generatore di segnale DDS (es.
UTG932E della UNI-T) e dallo Spooky2 (https://www.spooky2.it/).

- Uno speciale ed innovativo accoppiamento primario-secondario (l’avvolgimento


secondario è la bobina alta che sporge dalla base) insieme ad alcuni componenti
elettronici opportunamente dimensionati, consentono di raggiungere tensioni elevatissime
ad alta frequenza sulla sommità. Grazie a queste caratteristiche, non è possibile avvertire
alcuna “scossa” anche se si tocca l’estremità dell’avvolgimento.

- Un contatto posto sulla sommità della bobina, assicura il collegamento elettrico ad


una sfera, in modo da poter diffondere onde elettromagnetiche e scalari nell’ambiente in
cui è collocata.

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In conclusione, la combinazione di una precisa frequenza elevata con una tensione


altrettanto elevata, consente di ottenere un imprinting con caratteristiche e risultati mai
raggiunti prima.

Infatti, un campo elettrico è in grado di agganciare le molecole di acqua e di


strutturarle nella direzione del campo, in modo ordinato. Ma l’energia di un campo elettrico
è proporzionale alla tensione! Ecco, dunque, come l’elevata tensione che si viene a
stabilire sulla sommità di una bobina di Tesla possa essere determinante allo scopo.
Analogamente l’energia di un’onda elettromagnetica è direttamente proporzionale alla
sua frequenza, quindi all’aumentare della frequenza, aumenta l’energia trasportata.

Combinare un campo elettrico elevato con una frequenza alta attraverso una bobina di
Tesla risonante, è stata l’innovativa idea del ricercatore Ing. M. Allegretti.

L’imprinting di Acqua
La funzione principale per cui questa bobina è stata studiata e realizzata, è quella di
poter memorizzare in Cluster e Domini di Coerenza dell’acqua, frequenze
elettromagnetiche per qualsiasi scopo scientifico.
Per ottenere i migliori risultati dall’imprinting, è opportuno che l’acqua utilizzata si trovi
nelle migliori condizioni fisiche possibili (v. paragrafo sull’acqua strutturata), contenuta in
boccette da 50 o 100ml, di diametro non superiore a 46 mm.

Una bobina di Tesla realizzata secondo i criteri e gli scopi sopra descritti, è
caratterizzata da una frequenza di risonanza molto precisa. L’utilizzo di questa frequenza
caratteristica consente di raggiungere energie molto elevate, anche se la bobina viene
alimentata da un generatore DDS di potenza estremamente bassa.
L’altra faccia di questa caratteristica è una estrema sensibilità. Basta infatti la presenza
di un qualsiasi oggetto posizionato nelle vicinanze o sopra la bobina, per provocare una
variazione della propria frequenza di risonanza.
Tale valore rappresenta la frequenza portante sulla quale sarà modulata la frequenza
con cui eseguire l’informazione dell’acqua.
Data la sensibilità del sistema, si raccomanda di posizionare il Tesla Coil Imprinter su
un piano in materiale isolante, lontano da oggetti di qualsiasi tipo, soprattutto metallici ed
elettrici / elettronici. Una volta individuata la posizione migliore e le frequenze di risonanza
per ogni condizione di utilizzo (secondo le indicazioni spiegate nei paragrafi successivi), si
raccomanda di non spostare la bobina negli utilizzi successivi e di utilizzare sempre lo
stesso tipo di boccette.

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Modalità di Funzionamento
Per mandare in risonanza una bobina di Tesla, è necessario che si crei una condizione
in cui la sua reattanza capacitiva sia uguale contraria a quella induttiva. Portando
(teoricamente) a zero la reattanza, l’impedenza del sistema sarà caratterizzata dalla sola
componente resistiva e di conseguenza in tale condizione si avrà un azzeramento
dell’angolo di fase tensione-corrente ed una diminuzione della corrente assorbita dal
sistema. Tale condizione di risonanza viene raggiunta ad una frequenza specifica che
dipenderà dalle condizioni ambientali in cui la bobina si trova (in pratica cambiando
l’ambiente, cambia la capacità e di conseguenza cambia la frequenza di risonanza).
La conseguenza di questa caratteristica è una estrema sensibilità. Basta infatti la
presenza di un qualsiasi oggetto posizionato nelle vicinanze o sopra la bobina, per
provocare una variazione della propria frequenza di risonanza.
Per tali motivi, l’individuazione della frequenza di risonanza va eseguita ogni volta che
si procede ad una sperimentazione.
Le operazioni generali per il funzionamento sono le seguenti:
1) Collegare il generatore di frequenze al connettore BNC del Tesla Coil Imprinter,
con il cavo in dotazione.
2) Accendere il generatore di frequenze ed impostare una frequenza di circa 1 MHz;
variare in modo opportuno la frequenza in uscita dal generatore, in modo da
aumentare (o diminuire) la frequenza impostata di circa 10 kHz per volta, sino a
individuare la posizione in cui si ha la massima accensione del Led (senza la sfera,
la frequenza di risonanza potrebbe essere di circa 1,4 MHz).
3) Una volta individuata la frequenza di risonanza (= f. portante) del sistema (es.
bobina + boccetta), è possibile impostare la frequenza da imprimere (= f.
modulante) con il generatore di segnali.
Tale frequenza è quella che sarà impressa nell’acqua della boccetta o diffusa
nell’ambiente, attraverso la sfera in acciaio inox.

In funzione delle sperimentazioni eseguite e dei risultati ottenuti, si è potuto constatare


che una volta determinate le frequenze di risonanza per ogni configurazione, è opportuno
che la frequenza modulante sia notevolmente più bassa di quella portante. In pratica se la
frequenza di risonanza (ad esempio con un flaconcino da 50 ml) è di 1,375 MHz (1 375
000 Hz) è consigliato che la frequenza modulante, ovvero la frequenza di imprinting non
sia superiore a 12.000 Hz.
Per questo motivo è bene scegliere una frequenza o un programma di frequenze che
rispetti tali limiti (cioè che non comprenda frequenze troppo alte – preferibilmente non
superiori a 12.000 Hz). Nel caso in cui la frequenza scelta (ad esempio di una molecola di
un principio attivo) sia molto elevata, è possibile utilizzare una armonica inferiore in ottave,
dividendola più volte per due, a partire dalla sua frequenza (es. 800 000, 400 000, 200
000, 100 000, 50 000, 25 000,12 500, 6 250, Hz).

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Utilizzo con l’UTG932E


Il generatore di segnale UTG932E della UNI-T è un ottimo apparato per poter utilizzare
il Tesla Coil Imprinter in modo semplice ed immediato. Dunque, si presta molto bene per
sperimentazioni di qualsiasi natura nel campo della Fisica, della Radionica e del Rifing.
Questo apparato può essere comandato anche dal software in dotazione.

Il collegamento del Tesla Coil Imprinter al generatore UTG932E è molto semplice:


basta collegare un estremo del cavo in dotazione alla bobina e l’altro al BNC all’uscita
laterale n.1.
Ecco come impostarlo per il funzionamento del Tesla Coil Imprinter:

1) Una volta acceso l’apparato, digitare con il tastierino numerico la frequenza 1000 e
poi premere sul tasto in basso “kHz”. In questo modo verrà impostata una
frequenza di 1 MHz

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2) Ruotare la manopola e posizionarsi sulla seconda riga (Amp). Digitare 20 e poi


premere il pulsante Vpp: verrà così impostata una Ampiezza di segnale di 20 volt
picco-picco (la massima possibile con questo generatore).

3) Ruotare la manopola e riposizionarsi sulla prima riga (Freq).


- Premere la manopola e successivamente premere il tasto per spostarsi
sulla terza cifra della frequenza scritta.
- Accendere l’uscita 1 del generatore, premendo il tasto CH1.
- Ruotare in senso orario ed antiorario la manopola, sino a trovare la frequenza
di risonanza del sistema (v. paragrafo su Modalità di funzionamento).

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4) Individuata la frequenza di risonanza, è possibile (anche durante il funzionamento):


- accendere o spegnere l’uscita premendo il tasto CH1;
- variare l’ampiezza del segnale da 10 a 20 Vpp, come descritto al punto (2);
- cambiare la forma d’onda da sinusoidale a quadra (più potente ed efficace per
l’imprinting), premendo il pulsante “Wave” e successivamente quello corrispondente
alla forma d’onda desiderata.

5) Per Modulare in Ampiezza (AM) una frequenza qualsiasi e quindi introdurre nel
campo scalare una frequenza specifica utile a qualsiasi scopo (*), procedere nel
modo seguente (esempio):
- premere il tasto “Mode”;
- ruotare la manopola per spostarsi sulla seconda riga;

- digitare con il tastierino numerico la frequenza da modulare, ad esempio “2”, e


poi premere sul tasto in basso “Hz”. In questo modo verrà impostata una frequenza
di 2 Hz (ricordarsi di non superare una frequenza superiore a 12.000 Hz). A questo

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punto si vedrà lampeggiare il Led del Tesla Coil Imprinter ad un ritmo di 2 cicli al
secondo: in pratica si sta modulando la frequenza di risonanza su 2 Hz.

- Per mantenere sempre attivo il campo scalare, è consigliabile agire anche sul
terzo parametro (Depth), potandolo da 100 a 50: in questo modo l’ampiezza non
scenderà mai a “0” e quindi il campo scalare verrà mantenuto. Per eseguire questa
operazione, basta ruotare la manopola sino a posizionarsi sulla terza riga, digitare
“50” e successivamente premere la manopola per confermare l’input.

Ogni volta che si preme il tasto Mode sarà avviata o fermata la modulazione di
frequenza.

(*) In questo modo è possibile modulare (ad esempio):


- una frequenza tratta dai database del Rifing (v. il libro “Le frequenze del
Rifing”);
- una frequenza di un principio attivo;
- una frequenza ricavata con metodi di radioestesia.

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Utilizzo con lo Spooky2


I generatori di segnale Spooky2, grazie al sofisticato software in dotazione, sono il
mezzo migliore per pilotare un Tesla Coil Imprinter.
Infatti, basta impostare in modo corretto il valore della portante e quello delle frequenze
da imprimere, per ottenere risultati eccezionali.

Vediamo in pratica come utilizzare le potenzialità del software Spooky2 per


determinare con pochi passaggi le frequenze migliori da utilizzare e le impostazioni più
efficaci per eseguire un ottimo imprinting.

Il collegamento del Tesla Coil Imprinter ad un generatore Spooky2 (XM o GX), è


molto semplice: basta collegare un estremo del cavo in dotazione alla bobina e l’altro al
BNC dell’uscita Remote (BN) o della uscita HIGH PWR CONTACT, dello Spooky2.

1) Installazione dei Preset


Con il Tesla Coil Imprinter viene fornita una chiavetta USB contenente documenti e i
Preset per un facile utilizzo con il generatore di funzioni Spooky2.
I Preset sono contenuti nella cartella “Preset Tesla Coil Imprinter”. Per poter utilizzare
i Preset è necessario incollare questa cartella nella cartella User dello Spooky2.
Per eseguire questa operazione:
- inserire la chiavetta USB nel computer e visualizzarne il contenuto;
- posizionarsi con il mouse sulla cartella “Preset Tesla Coil Imprinter” e cliccando
con il tasto destro, selezionare “Copia”;
- individuare sul computer in uso, il Disco locale (C:) e cliccare due volte sull’icona;
- individuare tra i contenuti del Disco C, la cartella “Spooky2” e cliccare due volte
sull’icona;
- individuare tra i contenuti della cartella Spooky2, la cartella “Preset Collections” e
cliccare due volte sull’icona;
- individuare tra i contenuti della cartella Preset Collections, la cartella “User” e
cliccare due volte sull’icona.
- Siamo arrivati a destinazione. Una volta aperta quest’ultima cartella, posizionarsi
con il mouse all’interno della sua finestra e cliccando con il tasto destro del mouse,
selezionare “Incolla”.

Ora la cartella “Preset Tesla Coil Imprinter” si trova nella giusta posizione per poter
essere utilizzata con il software Spooky2.
A questo punto apriamo il software Spooky2 e nella scheda Presets cliccare su User
(pulsante con il simbolo dell’uomo):

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Nell’elenco troverete la cartella: > Preset Tesla Coil Imprinter. Cliccando sopra,
troverete i preset contenuti:
- 1 Test F. Risonanza: indispensabile per individuare la frequenza di risonanza della
bobina, secondo le istruzioni riportate nel paragrafo successivo;
- 2 Preset 50-100 ml - sfera: con le impostazioni per utilizzare la bobina con una
boccetta da 50 a 100 ml o con la con la sfera in acciaio inox.
- 3 Determinazione frequenze ridotte: utile per individuare le frequenze di un
Programma, ridotte in ottava, a valori non superiori a 12.000 Hz.

A questi preset “vuoti” (Shell Empty), cioè contenenti solo impostazioni (senza
Programmi), si potranno successivamente aggiungere i preset che si desidera
memorizzare per un utilizzo successivo.

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2) Determinazione della Frequenza di Risonanza del Tesla Coil Imprinter


In funzione della posizione della bobina nell’ambiente e della forma e volume delle
boccette utilizzate, la frequenza di risonanza del Tesla Coil Imprinter varia.
Dunque, per eseguire correttamente l’imprinting nelle condizioni in cui si trova, è
indispensabile individuare la frequenza di risonanza. Tale condizione viene raggiunta
quando il led posizionato sul fronte della bobina, si illumina con la massima luminosità.

Per individuare la corretta frequenza di risonanza (ad es. dopo aver inserito una
boccetta), procedere come di seguito specificato.
- In Presets, cliccare su User (pulsante con il simbolo dell’uomo), poi cliccare sulla
cartella “Tesla Coil Imprinter” e infine sul preset 1 Test F. Risonanza.
- Passare alla cartella Control: una volta lanciato il programma (Start) e disposto la
bobina in modo tale da poter ben osservare il led frontale, posizionare il mouse sul
pulsante Hold (senza cliccare).
- Quando si nota che il Led inizia ad illuminarsi, vuol dire che si sta raggiungendo la
frequenza di risonanza. Appena si nota che il led ha raggiunto la massima
luminosità e la luce inizia ad affievolirsi, cliccare subito sul tasto Hold. In questo
modo la scansione di frequenze si bloccherà e lo Spooky2 erogherà la frequenza
fissa indicata nella riga Frequency del box Generator Output.

- A questo punto per individuare la frequenza alla quale corrisponde la massima


luminosità del Led, è necessario scrivere nella casella Frequency Adjustment il
valore 100 000 (100 kHz).

- Posizionare il mouse sul cursore e, mantenendo premuto il pulsante sx del mouse,


spostarlo piano verso destra e sinistra. Spostando il cursore, varierà la frequenza
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erogata dallo Spooky2. Quando si noterà che il Led del Tesla Coil Imprinter
raggiunge la massima luminosità, rilasciare il pulsante del mouse. A questo punto si
potrà leggere ed annotare la frequenza di risonanza della bobina, dalla riga
Frequency.

La nuova frequenza così individuata potrà:


- sostituire quella scritta in uno dei due Preset in dotazione (sfera, o 50-100 ml).
Per eseguire questa operazione, basta richiamare il preset e sostituire in Setting
la vecchia frequenza con la nuova (basta scrivere le prime 4 cifre e lasciare i tre “0”
finali).

Questa operazione va eseguita ogni volta, prima di un qualsiasi imprinting, dato


che la frequenza di risonanza cambierà con il variare del contenuto e del volume di
ogni boccetta.

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3) Esecuzione dell’imprinting con il Tesla Coil Imprinter


Ora che abbiamo individuato la frequenza di risonanza (portante) si può procedere
all’imprinting.
Vediamo, ad esempio come procedere all’imprinting di una
boccetta di acqua e alcol da 50 ml.

In questo caso basta:


- in Presets cliccare su User, successivamente su > Preset
Tesla Coil Imprinter e infine sul preset 2 Preset 50-100 ml
- sfera);

- in Programs, scegliere con un doppio clic, un programma,


o i programmi memorizzati in precedenza, che si intendono
utilizzare;

- in Setting, sostituire la frequenza di risonanza scritta, con


quella determinata secondo le indicazioni del paragrafo 2;
Inoltre, per un imprinting più potente, è possibile sostituire
l’onda sinusoidale con quella quadra.

- in Control cliccare sulla casella Overwrite Generator ed eseguire il programma,


premendo Start.

4) Determinazione della Frequenza di Imprinting, con il software Spooky2


Se la frequenza che si intende usare per l’imprinting è molto alta (superiore a 12 kHz),
è preferibile utilizzarne una più bassa, calcolando una sua ottava inferiore. In questo modo
la bobina rimarrà in condizioni di risonanza e potrà assolvere ai propri compiti.
I metodi per calcolare la frequenza idonea ridotta possono essere diversi, dalla
semplice divisione per 2, ripetuta più volte, all’utilizzo di calcoli automatici che si possono
trovare anche on-line sul nostro sito web.
Per determinare con precisione una frequenza ad un’ottava inferiore, con il software
Spooky2, è possibile procedere nella seguente maniera.

- In Presets cliccare su User; successivamente cliccare su Preset Tesla Coil


Imprinter ed infine su 3 Determinazione frequenze ridotte. In questo modo in
Setting la casella “Frequency Limits (Hz), verrà impostata come indicato in figura.

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- In Programs, scegliere il programma (ad esempio del principio attivo) che si


intende utilizzare.
- In Control, cliccare sulla casella Overwrite Generator e poi sul tasto rosso di un
generatore libero. Dopo aver lanciato il programma (cliccando su Start), leggere il
valore della frequenza (o delle frequenze) in uso, dalla casella Frequency e
annotarla su un foglio di carta (si ricorda che il valore riportato, segue le regole della
punteggiatura Inglese, quindi le virgole separano le migliaia e il punto i decimali).

- A questo punto è indispensabile memorizzare la frequenza così determinata nel


proprio database personale (Custom Database). Per eseguire questa operazione,
basta andare nel Menu File e cliccare su Create Program.

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In seguito:
o scrivere il nome del Programma nella casella in alto,
o scrivere la frequenza annotata in precedenza (es. 6063.98) nella casella
centrale (senza virgole, senza spazi e utilizzando il punto per separare i
decimali. Se si vogliono aggiungere altre frequenze, utilizzare la virgola
come separatore, senza inserire spazi vuoti: es.:
6063.98,9425.56,10999.13,),
o scrivere eventuali note sulla funzione del Programma caratterizzato da quella
frequenza, nella casella in basso,
o salvare tutto nel database personale, cliccando sul dischetto verde in alto a
sinistra.

- Se si apre la scheda Programs e si scrive il nome del Programma, in fondo


all’elenco troverete il vostro programma memorizzato secondo la procedura sopra
descritta.

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Con il passare del tempo vi potrete costruire il vostro Database personale con le
frequenze ridotte di maggior utilizzo a portata di mano.
Con l’aiuto e il contributo di tutti gli utenti, si sta realizzando un Database con i dati di
tantissimi Programmi. Tra i file in dotazione al Tesla Coil Imprinter, si potrà trovare un
primo database e le istruzioni per l’installazione.

Note importanti
È possibile utilizzare più programmi che hanno una singola frequenza o programmi del
database del Rifing (che contengono anche 10 frequenze). In questo caso fare attenzione
alla scelta da eseguire, leggendo attentamente le frequenze di ogni Programma.
Ad esempio, le CAFL e le XTRA contengono normalmente frequenze che non
superano qualche migliaia di Hz, quindi sono ideali per questa modalità di imprinting.
Al contrario frequenze con la sigla KHZ e ETDFL, partono con frequenze basse ma poi
seguono frequenze che possono superare i 900.000 Hz (900 kHz). In questo caso la
modulazione di frequenze elevate e vicine a quella di risonanza della bobina, potrebbe
non risultare efficace per l’imprinting (quindi andrebbero ridotte).

******

Tempi di esecuzione: in Programs, occorre stabilire quante volte ripetere


l’esecuzione dei Programmi di frequenza selezionati.
Le prove eseguite sinora, hanno assicurato risultati efficaci impostando tale ripetizione
(Repeat Sequence) dalle 9 volte in su (fino a 81 cicli). Questo significa, ad esempio, che la
frequenza di un principio attivo MW (durata 3 minuti), ripetuta per 9 volte, avrà un tempo di
imprinting di 27 minuti.

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Assicurarsi che tutti gli altri valori della finestra “Options” siano impostati al valore “1”.
La durata dell’imprinting potrà essere stabilita da ciascun utente, in base alla propria
esperienza e dipende molto dalla qualità dell’acqua che viene utilizzata e dalla
permanenza che si vuole ottenere nel tempo (es. un mese o più).
Recenti sperimentazioni hanno confermato che per ottenere un imprinting molto
potente (ovvero di efficacia quasi identica all’assunzione di un principio attivo), è
necessario impostare:
- una durata di esecuzione di diverse ore (es. 6 / 9 ore),
- l’onda quadra.

******

Prima di eseguire l’imprinting, è possibile cambiare la forma d’onda (in Setting) da


sinusoidale a quadra. Con questa variante, in fase di sperimentazione si è visto che si
ottiene un imprinting più efficace, confermato dal fatto che il campo elettrico sulla sommità
della bobina, aumenta notevolmente.

******

- Per comprendere come è stato attuato il metodo di imprinting con lo Spooky2, si noti
che l’impostazione scelta nel Setting è la seguente:

Questa impostazione è quella fondamentale per ottenere la modulazione delle


frequenze scelte, sulla frequenza portante (caratteristica propria della bobina del vostro
Tesla Coil Imprinter).
Supponendo che si voglia usare la frequenza di un principio attivo (ridotta ad una
ottava inferiore, es. 6063.98 Hz) quello che praticamente succede è che la frequenza
portante di 1310000 Hz, viene modificata dalla frequenza scelta, grazie al comando Out2
= Abs (Out1 – F1) Hz.

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Questo significa che dall’Out1 dello Spooky2 sarà emessa una frequenza di 1310000
Hz (portante), mentre dall’Out2 sarà erogata una frequenza di:
1310000 – F1 = 1310000 – 6063.98 = 1303936.02 Hz (valore poco differente da quello
della portante).
La differenza tra le due frequenze (6063.98 Hz) sarà quella che rimarrà impressa
nell’acqua.
Questa impostazione del software Spooky2, sicuramente studiata per applicazioni
simili, si presta perfettamente per l’imprinting con il Tesla Coil Imprinter.

******

- È utile ricordare che prima di cliccare su Start, è possibile memorizzare tutto


(impostazioni del Setting e Frequenze) in un Preset dedicato. Per fare questo, prima di
cliccare su Start, basta tornare sulla scheda Preset e cliccare sul dischetto verde in alto.
Nel caso preso ad esempio, a questo preset si potrà dare il nome di “xxxxxx 50 ml”.

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Test e Sperimentazioni
1) Prove di funzionamento
L’energia che si può sviluppare sulla sommità del Tesla Coil Imprinter è
sorprendente, soprattutto se si pensa che la massima tensione in uscita da uno Spooky2 è
di 40 V, mentre la massima corrente è di poco superiore a 0,1 A.
A parte le misure eseguibili, ad esempio,
con un oscilloscopio, uno dei metodi più
semplici per verificare che la bobina stia
erogando la massima potenza possibile, è
quello di accostare un tubo fluorescente alla
sua sommità (un tubo fluorescente PL da
24W, anche esaurito, va benissimo allo
scopo). La tensione di alcune centinaia di volt
(ad alta frequenza) che si sviluppa alla punta
del Tesla Coil Imprinter, sarà in grado di
illuminare il tubo fluorescente tra le mani
(senza alcun pericolo).

2) Utilizzo dell’acqua migliore per l’imprinting


Il segreto per ottenere un’acqua con una ottima capacità di recepire e memorizzare
frequenze elettromagnetiche è la giusta combinazione di un buon mezzo di imprinting e di
un’acqua adeguatamente preparata.
Per l’imprinting può essere utilizzata acqua distillata o minerale (di sorgente), ma da
un’acqua semplicemente “pura” non si possono avere i risultati migliori. Gli studi e le
sperimentazioni di molti scienziati, ci hanno insegnato che un’acqua ben preparata o
strutturata è in grado di memorizzare frequenze in Domini di Coerenza, con i risultati
migliori possibili.

Un’acqua strutturata possiede solide connessioni tra le molecole che si dispongono secondo
una struttura cristallina in grado di cambiare diverse proprietà chimiche e fisiche.

I metodi o gli apparati per strutturare l’acqua, prima di informarla con l’imprinting, sono diversi.
Il team di Power Waves, per lo scopo, ha realizzato un apparato assolutamente unico nel suo
genere: l’Aqua Vortex.

Per completare la preparazione, può essere necessario aggiungere il 18 / 20% di alcol,


che assicuri che l’acqua si mantenga priva di contaminazioni da agenti patogeni.
Infine, per migliorare il mantenimento nel tempo delle informazioni memorizzate,
potrebbe essere utile aggiunge altri elementi.
Inoltre:
- al termine dell’imprinting, agitare la boccetta per circa un minuto;
- agitare la boccetta con la soluzione, prima di assumerla;
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- proteggere la boccetta da inquinamento elettromagnetico, rivestendola con carta


stagnola o conservandola in un borsello schermante.

Note per la preparazione dell’acqua


È noto che i prodotti omeopatici liquidi, contengano circa 80% di acqua e 18 – 20 % di
alcol (indispensabile per la conservazione e non permettere la contaminazione da agenti
patogeni).
Quando vengono usati sistemi di imprinting di frequenze in acqua, si è notato che
mantenere nel tempo le informazioni, non è affatto semplice.
Per ottenere un’acqua informata che possa durare mesi, è necessario che l’imprinting
sia molto potente (come quello che si ottiene con il Tesla Coil Imprinter) e che la soluzione
scelta sia la più idonea allo scopo.
Dopo una lunga serie di sperimentazioni, si è constatato che la seguente miscela ha
dato ottimi risultati:

Esempio per 100 ml di soluzione:

Acqua: 75 ml

Alcool Etilico Puro 96% Vol., per uso alimentare: 20 ml

Silicio Organico liquido: 5 ml

Per quanto riguarda quest’ultimo componente, il Silicio G5® Senza


Conservanti 500ml, si è rilevato un ottimo prodotto.

Le indicazioni sopra riportate sono il frutto di ricerche eseguite su testi e in laboratorio,


pertanto sono da intendersi ad esclusivo scopo informativo. Sarà cura del ricercatore e del
laboratorio autorizzato, eseguire le verifiche e le sperimentazioni necessarie, prima che
vengano proposte per qualsiasi utilizzo consentito.

3) Utilizzo in Radionica
Il Tesla Coil Imprinter si presta benissimo anche ad applicazioni di Radionica, in
quanto il campo scalare prodotto dalla bobina può diventare un potente mezzo per
trasmettere informazioni ad un testimone. Per applicazioni di questo genere, è sufficiente
scegliere ed impostare la frequenza di modulazione (es. di riequilibrio, di benessere, di un
principio attivo, ecc.) e sistemare un testimone sulla sommità della bobina.
Le sperimentazioni eseguite da esperti in Radionica, hanno ottenuto risultati
sorprendenti.

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I vantaggi del Tesla Coil Imprinter


Sino ad oggi, i metodi proposti per l’imprinting di acqua sono stati molti e di diverso
tipo. Con l’utilizzo di semplici bobine, laser ed apparati radionici, si è quasi sempre riusciti
ad ottenere discreti risultati. Ma il ricercatore Ing. Marcello Allegretti, dopo aver testato i
vari metodi e studiato a lungo le proprietà dell’acqua ha compreso che tutto quello che
veniva proposto non era in grado di soddisfarlo completamente. Così, dopo anni di
sperimentazioni è riuscito ad ottenere quello che non era possibile ottenere con altri
metodi, ovvero:
- imprinting di precise frequenze in acqua,
- tempi di imprinting ridotti,
- possibilità di utilizzare piccole quantità di acqua (anche poche gocce) per ottenere
gli effetti desiderati,
- notevole durata nel tempo, delle informazioni impresse nell’acqua (superiore ad
alcuni mesi).
In realtà quest’ultimo è stato l’ostacolo più duro da superare, perché mantenere le
frequenze nel tempo è indice della qualità dell’imprinting, ovvero rappresenta la conferma
che tali frequenze siano riuscite ad informare i Domini di Coerenza dell’acqua in modo
stabile. Le sperimentazioni in tal senso sono ancora in corso, ma i test sinora eseguiti
hanno superato diversi mesi di perfetta tenuta delle informazioni impresse.

Inoltre, il Team di Power Wave sta testando l’utilizzo della sfera in acciaio inox (fornita
in dotazione), per la diffusione delle frequenze nell’ambiente.
Altri ambiti di ricerca, attualmente in atto, comprendono la possibilità di imprinting di
oggetti orgonici ed altri materiali compatibili con questa tecnologia.

Per rimanere aggiornati sugli sviluppi ed applicazioni consultare:


- il sito www.Power-Waves.com,
- il gruppo Facebook Pawer Waves Italia,
- la pagina Facebook Pawer Waves.

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