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TEOREMA DI

PITAGORA
• Introduzione
• Prima dimostrazione del
teorema
• Seconda dimostrazione
del teorema
• Terza dimostrazione del
teorema
• Applicazioni del
teorema
INTRODUZIONE
•Pitagora, vissuto nel V secolo a. C., è stato uno dei
principali filosofi e matematici greci dell’epoca
presocratica. Nato nell’isola di Samo, si trasferì in
Magna Grecia e radunò intorno a sé un gruppo di
discepoli, insieme ai quali elaborò un nuovo sistema
filosofico basato sui numeri. Pitagora, però, si interessò
di tutti i campi dello scibile umano. Al suo tempo gli
studiosi si occupavano di varie scienze e Pitagora, oltre a
essere un filosofo e un matematico, si interessò di
astronomia e di anatomia. Nonostante sia famoso
soprattutto per il teorema che porta il suo nome, molto
probabilmente non fu il primo studioso a scoprirlo.
TEOREMA DI
PITAGORA
•In ogni triangolo rettangolo, il quadrato
costruito sull’ipotenusa è equivalente
alla somma dei quadrati costruiti sui
cateti.
PRIMA DIMOSTRAZIONE
Tracciamo l’Altezza Bhe prolunghiamola in modo da
scomporre il quadrato Q nei triangoli R1 e R2. Quindi
Q≡R1+R2.
L’Altezza BH individua sull’ipotenusa AC i segmenti AH
e CH, proiezione dei cateti. Inoltre AH e CH sono le basi
di R1 e R2, che hanno I lati congruenti alla proiezione di
un cateto e all’ipotenusa. Quindi, per il primo criterio di
Euclide:
Q1 ≡ R1 Q2 ≡ R2
Poichè somma di figure equivalenti sono equivalenti:
R1+R2 ≡ Q1+Q2
Poiche Q ≡ R1+R2 e R1+R2 ≡ Q1+Q2, per la proprietà
transitiva dell’equivalenza si ottiene: Q ≡ Q1+Q2
SECONDA DIMOSTRAZIONE
SECONDA DIMOSTRAZIONE
TERZA
DIMOSTRAZIONE

Per la terza dimostrazione ci sposteremo


su Geogebra.
IL TEOREMA
APPLICATO AD UN
QUADRATO
L’enunciato dice:
La misura della diagonale del quadrato è La diagonale divide il quadrato in 2 triangoli rettangoli che hanno per
uguale al prodotto della misura del suo lato cateti il lato l del quadrato e per ipotenusa la diagonale d.
per la radice quadrata di 2 Applicando il teorema di pitagora ad uno dei triangoli rettangoli della
Andiamolo a dimostrare! figura, per esempio ABC, otteniamo:
AC²=AB²+BC² d²=l²+l² d=l√2

Viceversa, sapendo la misura della diagonale possiamo trovare la


misura del lato l=√2
d
2
APPLICAZIONE DEL TEOREMA IN UN CERCHIO

In ogni triangolo equilatero inscritto in una circonferenza di raggio r la


misura del lato è uguale al prodotto del raggio per la radice quadrata di 3.

√4r²-r² l = r √3 e r= l.

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