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PETER SELG Antroposofia IL Sote UMANO NELL’ ANIMA(V) Una Meditazione Del Cuore Peter Selg 29 gennaio 2011 - pomeriggio nno 1943: sull’Europa imperversa la seconda guerra mon- Ai: In quegli anni il grande impulso terapeutico dell’ an- troposofia era stato frenato o talora distrutto. Dal centro di Arlesheim, Ita Wegman era infatti riuscita a sviluppare una rete di istituzioni terapeutiche in tutta l’Europa, ma la rete era stata in gran parte distrutta dagli eventi dell’epoca. I suoi grandi ideali e impulsi di volonta le venivano strappati dagli eventi mondiali. Era stata anche allontanata dal Goetheanum: — sconferenzatenuta era stata licenziata la persona posta alla direzione dal dr, Peter Selg il della sezione di medicina da Rudolf Steiner. In una 22,4201 pomerig- gio, alla Zelata di delle ultime assemblee al Goetheanum, Ita Wegman _Bereguardo. Trascri- i 5 ce ‘ zione di G. Chimichi era stata persino descritta come “il carcinoma della jon rivista dall/Auto- Societa antroposofica”. re, revisione a cura Vi dico questo per farvi capire che tutto cid che ittanen tuey ie aveva intorno a sé le era stato strappato via. In quan- _lenkovic. 75 Antroposofia PETER SELG Sotto: [Ldottor Peter © grande micaelita, era una persona con un enorme selgelatraduttriceLu- jmpulso di volonta. Si sarebbero potuti anche capire cy Milenkovic, in una situazione di questo tipo rabbia e amarezza. Invece accadde qualcos’altro: Ita Wegman si ritird per tre anni nel Canton Ticino e tutto quello che prima erano stati grandi impulsi terapeutici diffusi nel mondo, vennero concentrati in una piccola casa di cura. Nella Casa Andrea Cristoforo di Ascona, lavord a livello terapeutico in modo intensissimo, con la chiara coscienza che il mondo esteriore contemporaneo stava per finire in una cata- strofe. Non cercava certo di fuggire o di crearsi un’oasi personale. Cerco di concentrare in quel luogo una forza che potesse pit tardi agire di nuovo nel mondo. Ita Wegman diceva che il fatto di avere il dono di non com- battere al fronte comportava il dovere di concentrare tutte le proprie forze per lavorare sul piano spiritu- ale. La situazione di minaccia_ esi- stenziale, la perdita a livello esistenzia- le, non portarono in lei alla disperazio- ne, ma a una con- centrazione. Visse questa condizione come un cammino iniziatico. Ela situazione in cui ’'uomo mo- derno viene colpito da catastrofi, ma cerca di resistere. Eppure in questa realta catastrofica, da piccoli luoghi, da piccole isole puo partire un im- 76 PETER SELG Antroposofia pulso di forza che possa irraggiare poi verso I’ esterno. Ita Wegman non perse mai la sua coscienza del mondo e fin negli ultimi giorni di vita, quando era in punto di morte, si faceva informare della situazione dei vari fronti di guerra. Mostrava una particolare atten- zione per la deportazione degli ebrei, accogliendo le notizie nella propria interiorita e cercando di indirizzare le sue forze al servizio del futuro. Con questi impulsi Ita Wegman passo la soglia del mon- do spirituale il 4 marzo del 1943. Anche questo fa parte del tema del nostro seminario: mo- strare come si possano portare impulsi di volonta fino alla fine. Quando i medici che la curavano le chiesero se non ci fosse un metodo per salvarla, Ita Wegman rispose che se non aveva pill una possibilita di agire nel mondo, con la morte avrebbe potuto portare questo impulso di volonta su un altro piano, cosi che potesse agire nuovamente. Tl tema di Ita Wegman é un tema molto affascinante perché é facile riconoscere in lei una persona straordinaria, una grande terapeuta, un medico anche intimamente collegato all’impulso di Koberwitz del risanamento della Terra. Vogliamo ora conoscere meglio altre tre meditazioni legate al cuore, anche se in realta si possono conoscere le meditazioni solo meditando e si pud meditare solo se si é da soli. O quanto- meno questo é cid che ritengo io. Naturalmente al giorno d’oggi si fanno molte meditazioni di gruppo, ma Rudolf Steiner ha sempre descritto la meditazione come I’attivita di un io individuale. Na- turalmente é anche bello recitare una massima tutti insieme e pud essere molto gratificante, ma una vera meditazione -nel senso in- dicato dall’ antroposofia - che parte dall’io della volonta, pud farla solo il singolo. Rudolf Steiner ha affidato questo compito sempre alla liberta del singolo Io cosi come ad esempio si é anche sempre rifiutato di dare tempi e modi per la meditazione a chi glielo chie- deva, affermando che si trattava dell’attivita pit libera che esista per l’uomo: una pura decisione da parte della volonta. Per questa ragione noi non meditiamo insieme, ma vi presento queste tre me- ditazioni nell’ ambito del seminario e ciascuno di voi potra passare magari anche un anno su una meditazione di queste, nel modo in cui deciderete di farlo. 77 Antroposofia PETER SELG In questi giorni desidero solo mostrarvi che questo esiste e che si pud esercitarlo. Nel libro dedicato al tema del cuore (P. Selg Mysterium cordis. Verlag am Goetheanum, 2° Ed., Dornach 2006) trovate in appendice diverse meditazioni del cuore. Molte di que- ste meditazioni legate al tema del cuore erano rimaste chiuse negli archivi. Ho deciso di renderle disponibili ¢ di pubblicarle, in modo che possano essere meditate liberamente da chi ne senta la neces- sita. E bene prepararsi ai tempi presenti e futuri che si prospetta- no forieri di catastrofi. Possiamo pensare a queste meditazioni in relazione sia alla salute personale sia a quella del mondo in cui viviamo. Tniziamo adesso con una semplice meditazione nella qua- Je il cuore svolge un ruolo molto importante. Prendiamo la prima parte: In mir die Kraft der Wairme Ich fiihle die Kraft der Warme, Tn me la forza del calore Sento la forza del calore, La forza del calore mi compenetra e ora viene data la di- rezione attraverso la quale avviene questa compenetrazione: dal capo attraverso il cuore. Die mich durchdringt Che mi compenetra Durchdringt vom Kopf durch das Herz Mi compenetra dal capo attraverso il cuore Durch den ganzen Korper Nell'intero corpo A partire dal capo, passa attraverso il cuore e poi pervade il corpo intero. Nell’ultima riga conclude: Ich fithle mich durch Come abbiamo gia detto il fenomeno del calore @ un feno- meno tipicamente umano. Non é solo qualcosa che appartiene alle creature che hanno un’organizzazione del calore. Queste si distin- guono infatti perché hanno un calore interiore interno diverso dal calore esterno, esseri che sono quindi in grado di generare una temperatura interna superiore a quella che c’é all’esterno del loro corpo o che al contrario pud essere pit bassa di quella esterna, re- nt. To mi sento pervaso di calore. 78 PETER SELG Antroposofia alizzando in tal modo un’ indipendenza del proprio calore interiore rispetto al calore o alla temperatura esterma. Questa capacita non é propria solo dell’uomo sulla terra, ma l’essere umano é I’ unica creatura che produce questo calore a partire dalla sfera animico- spirituale. Qui V’aspetto fondamentale non é la creazione di calore, ma piuttosto la percezione del calore. E in fondo gia il percepire il calore é la prima fase della creazione del calore. La cosa interes- sante é che anche quando non ci sentiamo compenetrati di calore, siamo comunque in grado di percepire il calore che é dentro di noi. Questo significa che noi avvertiamo il freddo esterno, ma diven- tiamo coscienti del calore che portiamo in noi. E logico perché se fuori ci sono zero gradi, dentro di noi ce ne saranno sempre pit o meno trentasei. Per questo é molto importante, soprattutto in situa- zioni di difficolta che riguardano l’ambiente estemo, concentrarci sull’interiorita. Non serve lamentarsi solo che fuori fa freddo. Se torniamo all’esempio precedente, Ita Wegman non si fer- mo a lamentarsi delle condizioni della guerra che invadevano il mondo esterno, ma cerco interiormente e attivamente le forze della pace. E questo é qualcosa che si pud provare a fare proprio nelle si- tuazioni difficili: quando sentiamo freddo dall’esterno, provenien- te dall’esterno - sia sul piano fisico, sia sul piano animico - allora possiamo cercare di trovare il calore dentro di noi. Non possiamo limitarci ad aspettare che ci arrivi qualcosa dall’esterno, ma dob- biamo mobilitare le nostre forze interiori per ottenerlo. “In me la forza del calore”. Questa forza é presente: non il calore soltanto, ma “in me” é presente /a forza del calore. E siamo invitati a sentirla: “sento la forza del calore”. La cosa importante & riuscire a percepire anche questo. Fare questo tipo di meditazione non consiste nel fatto di ri- petere a se stessi queste parole come fossero un mantra, ma signifi- ca entrare nella percezione del loro significato profondo. TI calore ci pervade completamente fino a raggiungere la pun- ta delle dita delle mani e delle dita dei piedi. E il nostro spazio inte- riore. Dove viene detto “mi compenetra”, in questo mi sono concen- trati il corpo, I’anima e lo spirito. E quindi come gia abbiamo detto questa mattina, non si tratta solo di una parte della nostra persona 79 Antroposofia PETER SELG - la parte corporea - ma del nostro essere nel suo complesso. Nelle due righe successive @ indicata la direzione secondo la quale avviene questa compenetrazione: dall’alto verso il basso. La cosa é interessante anche solo dal punto di vista fisiologico. Passa dalla testa attraverso il cuore, per arrivare fino ai piedi. Quando abbiamo parlato della maturita del bambino e poi dell’adolescente avevamo detto che il processo di maturazione si compie dall’alto verso il basso quindi dalla testa, dagli organi di senso fino alla parte mediana del corpo (maturita del respiro) per poi arrivare infi- ne ai piedi (maturita terrestre). Conoscete la preghiera che Rudolf Steiner suggerisce per i bambini Dal capo fino ai piedi | sono im- magine di Dio ... : anche questo ci indica una direzione dell’ incar- nazione. E interessante per esempio il fatto che il centro della febbre si collochi nel capo. Questa compenetrazione da parte del calo- re inizia dal capo e poi evolve verso una condizione di malattia generalizzata. Possiamo porci qui la domanda se la febbre non sia un aiuto che ci viene dato per incarnarci di nuovo. Come se si venisse sottilmente tirati fuori dalla corporeita e poi riportati di nuovo dentro. Infine, “mi sento pervaso di calore” & una sensazione che puo appartenere anche alla febbre. Per quanto riguarda il cuore, che ¢ l oggetto della nostra con- siderazione, lo troviamo qui indicato come il luogo di passaggio. Rudolf Steiner ha descritto il cuore come organo di percezione del calore. Propone ora questo testo meditativo non per produrre la febbre, ma per riuscire a seguire a livello spirituale un processo, per portare processi di calore nel cuore dell’ uomo. Uno scopo del testo & quello di portare alla coscienza sul piano spirituale processi che avvengono nell’uomo, in modo tale che nel futuro gli uomini tramite meditazioni di questo tipo riesca- no a portare in se stessi forze risanatrici, a livello fisico, animico e spirituale. Rudolf Steiner nel corso sull’agricoltura ci dice che bisogna imparare a gestire le forze della natura. E anche nella medicina uno scopo é quello di cogliere le forze della natura e di disporle secondo un determinato ordine. Tutti i farmaci, siano essi di na- 80 PETER SELG Antroposofia tura omeopatica che allopatica, ci danno la direzione, compiono processi per conto nostro. Se prendiamo dall’esterno una sostanza che stimola la febbre, otteniamo un effetto, ma non é il farmaco ad avere direttamente l’effetto, bensi esso stimola il nostro orga- nismo a compiere un processo. Diversa é invece l’azione della terapia artistica o dell’euritmia terapeutica. Qui il processo non viene compiuto da fuori, ma dall’interno. E nella meditazione poi il processo di guarigione viene dato completamente in mano alla responsabilita dell’uomo. Si pone anche la domanda se fare meditazioni non possa anche essere dannoso, se vengono fatte nel modo sbagliato e dalla persona sbagliata. Fino ad oggi non é stato poi cosi rischioso, per- ché la maggior parte delle persone non sa meditare, non é in gra- do di vivere nella propria interiorita questi impulsi in modo tanto intenso che possano produrre anche un effetto fisico. Ma quello che mi interessa che voi acquisiate in questo seminario @ che una meditazione come questa é un esercizio per riuscire a percepire il calore fino nelle proprie membra. Dobbiamo pervadere di calore le nostre idee e dobbiamo far arrivare queste idee fino nelle nostre membra, altrimenti non potremo agire. In mir die Kraft der Warme Inme la forza del calore Ich fidhle die Kraft der Wairme, Sento la forza del calore, Die mich durchdringt Che mi compenetra Durchdringt vom Kopf durch das Herz Mii compenetra dal capo attraverso il cuore Durch den ganzen Korper Nell’intero corpo Ich fiihle mich durchwiirmt. Io mi sento pervaso di calore. kok OF Adesso passiamo alla seconda meditazione. Ci fa da tramite per il tema di domani che é collegato a San Michele. Inizia cosi: Ich fiihle in meinem Kopf To sento nel mio capo Warme Liebekraft La calda forza dell amore Ich fihle in meinem Herzen Io sento nel mio cuore Leichtende Gedankenmacht La luminosa potenza dei pensieri 81 Antroposofia PETER SELG Qui c’é qualcosa di sorprendente. In realta si é realizzato un movimento di rovesciamento, perché la “calda forza dell’amore”, in realta farebbe parte della regione del cuore. Mentre la “lumino- sa potenza dei pensieri” é qualcosa che riguarda piuttosto il capo. Quindi abbiamo ora una condizione per cui le forze del capo, che sono quelle che dovrebbero sviluppare la luce dei pensieri, entrano in un rapporto di scambio con il cuore. Quindi qui troviamo la “calda forza dell’amore”, che nor- malmente farebbe parte del cuore, nel capo, e la “luminosa po- tenza dei pensieri” nel cuore. E questo é lo stimolo per imparare a percepire con il sentimento. Non é facile percepire nel capo una calda forza dell’amore, né é facile percepire nel cuore la luminosa potenza dei pensieri. Naturalmente qui non si intendono solo la testa o il cuore di per sé, ma tutta la regione della testa, cosi come tutta la regione del cuore. In ogni caso si é realizzata una sorta di incrocio. La cosa interessante é che andando avanti dice: Die warme Liebekraft Vereint sich mit der leuchtende Gedankenmacht La calda forza dell'amore Si unisce alla luminosa potenza dei pensieri Quindi proprio cid che prima abbiamo potuto percepire nel capo si unisce alla luminosa potenza dei pensieri. Cid che per tra- dizione @ separato - la forza dell’ amore da una parte e i pensieri lu- minosi dall’altra - qui si riunisce. La parola chiave qui é l’unione. Il disastro dell’uomo europeo negli ultimi secoli é proprio questo: il fatto che non si sia riuscita ad unire la forza del pensiero al calore del cuore. Gia da molto tempo da oriente si diceva che l’occidente sa- rebbe finito in una situazione molto critica proprio perché le forze dell’intellettualismo e del razionalismo non avrebbero pitt potuto unirsi a quelle del cuore. Invece in questa meditazione ci viene de- scritto come si realizzi un’unione felice tra le forze dell’amore che agiscono ora nel capo e le forze lumnose dei pensieri che arrivano ad agire nel cuore. Quindi significa che noi inizieremo col medita- re qualcosa che solo dopo cercheremo di raggiungere. 82 PETER SELG Antroposofia Alla fine della meditazione viene descritto quali sono le conseguenze che si verificano quando questo processo di unione riesce. Quello che succede é proprio il centro del nostro piccolo seminario. Davon werden stark Cosi diventano forti Meine Hinde Le mie mani Zu gutem menschlichem Wirken. Per le umane buone azioni Lobiettivo di tutto questo processo @ che le mie mani diven- tino forti, diventino capaci di fare buone azioni nel mondo. Schil- ler ci dice che & sempre possibile dare al mondo una direzione che vada verso il bene. Pud succedere che noi non riusciamo a realiz- zare il bene. Ad esempio é successo che l’agricoltura biodinamica non é riuscita a trasformare in modo positivo tutta l’agricoltura, ma quello che noi possiamo fare ogni giorno é percorrere la dire- zione verso il bene. La cosa interessante @ che la premessa perché cid avvenga - che qui é indicata con la parola cosi — la premessa & riuscire a riunire sentire, volere e pensare. La cosa interessante che qui trovate sono “le umane azioni”: noi non siamo dei e nel Vangelo infatti c’é scritto che il bene é solo verso Dio. Il che significa che non esiste un uomo buono che rea- lizza il bene in assoluto perché se no sarebbe un uomo divino, ma Vazione umana puo andare in direzione del bene e questa @ anche una buona cosa per quanto riguarda la superbia cioé il fatto di dire che il bene non é un attributo dell’uomo ma é solo una direzione verso la quale l’uomo pud andare. Qui si dice poi “forti”: la forza delle mani non si origina alle- nando i muscoli. Potremmo anche pensare che lo sport sia il mez- Zo migliore per ottenere uomini forti nella volonta. Naturalmente non voglio sottovalutare lo sport, ma qui non si tratta dell’attivita fisica, ma di come le idee entrino nel mondo. O potremmo anche dire di come le nostre membra diventino trasparenti per qualcosa di ideale. L’essere umano viene cio? compenetrato da forze nel suo essere vitale. Per questa ragione penso che Rudolf Steiner non abbia voluto dare veri e propri esercizi della volonta, per risvegliare la volonta, ma che abbia cercato di dare degli esercizi per portare la volonta nell’elemento animico-spirituale, perché solo in questo modo la 83 Antroposofia PETER SELG volonta diventa azione umana, perché se parliamo di forza delle membra gli animali sono molto piil avanti di noi. Oggi viviamo in una societa particolarmente orientata a rafforzare le forze del cor- po, ma non é con questo che agiamo nel campo dell’ umano. Infine la cosa molto particolare é quest’ultima riga: Ich fiihle mich. To sento me. L’uomo percepisce se stesso come uomo che agisce. Oggi siamo nella situazione per cui gli uomini continuano permanen- temente a cercare se stessi e a chiedersi chi sono. Oggi abbiamo detto come sia un compito che ci viene posto dal mondo quello di percepire noi stessi tramite cid che ci arriva dal mondo ester- no. Quindi non solo voi riconoscerete gli altri dalle loro azioni, ma sarete voi stessi che potrete riconoscere voi stessi dalle vostre azioni. Tn questo senso “io sento me”. La cosa molto importante é che questo io che sente se stesso si sviluppa al di fuori di se stesso. L’io che costituisce il soggetto & Vio della coscienza. Ma cid che poi viene veramente percepito é il vero e proprio io. E questo “me” in realta é pid’ grande dell’io. Lio percepisce, diventa conscio di questa individualita. La maggior parte degli uomini si sottovaluta, perché in realta nella loro indivi- dualita gli uomini sono pit grandi di quanto essi pensano. Spesso sono gli altri a riconoscerci meglio di quanto noi stessi siamo in grado di fare. Sono gli altri che riconoscono in noi delle capacita, che riconoscono in noi la nostra grandezza, ma allo stesso tempo riconoscono anche meglio di noi le nostre ombre, i nostri difetti e le nostre meschinita. L’obiettivo qui é la conoscenza di sé e qui vediamo come ci venga descritto un processo di percezione di se stessi che partendo dalla testa, passa attraverso il cuore e raggiun- ge le membra. Questo @ quello che vi volevo dire sulla quarta e sulla quinta meditazione del cuore. Ich fidhle in meinem Kopf To sento nel mio capo Warme Liebekraft La calda forza dell’amore Ich fidhle in meinem Herzen To sento nel mio cuore Leuchtende Gedankenmacht La luminosa potenza dei pensieri 84 PETER SELG Antroposofia Die warme Liebekraft Vereint sich mit der leuchtende Gedankenmacht La calda forza dell’amore Si unisce alla luminosa potenza dei pensieri Davon werden stark Cosi diventano forti Meine Hinde Le mie mani Zu gutem menschlichem Wirken. Per le umane buone azioni Ich fiihle mich. To sento me. Adesso ci attende un’altra meditazione che é la pid difficile, che deve essere spiegata ad un livello profondamente spirituale, anche se il tempo rimasto e poco e potremo guardarla solo molto brevemente. Questi versi meditativi sono stati dati per la madre di Ita Wegman, che era gia molto anziana e malata. Ita Wegman prego Rudolf Steiner di recarsi al letto della madre ed egli le diede la me- ditazione che segue. Ita Wegman aveva preparato un bel quaderno per la madre, un quaderno con una copertina di cuoio, e Rudolf Steiner scrisse la meditazione sulle prime pagine del libro. Tre anni fa mi trovavo a Berlino e prima che tenessi la mia conferenza, giunse una signora che mi disse: ho qualcosa di inte- ressante per lei. Si trattava della nipote di Ita Wegman, a sua vol- ta gia abbastanza anziana, e aveva portato per me questo libretto della madre di Ita Wegman. Io ero gia molto impaziente perché i tedeschi non sono come voi che siete gentili, ma vogliono che la conferenza inizi in orario. Al tempo stesso perd continuano ad arrivare persone che pongono domande e che rubano tempo. Ma mentre io ero cosi impaziente, la signora apri il quaderno e quando vidi la scrittura di Rudolf Steiner, mi bloccai. Schau ich in die Sonne Se guardo nel Sole, Spricht ihr Licht mir straklend La sua luce mi parla splendente Von dem Geist, der gnadevoll Dello spirito che pieno di grazia Durch Weltenwesen waltet. Domina attraverso gli esseri universali. Sonne du Strahlentragende, Deines Lichtes Stoffgewalt Zaubert Leben aus der Erde Unermesslich reichen Tiefen. Sole, tu portatore di splendore, Tlpotere sostanziante della tua luce Sprigiona per incanto vita da profondita Tncommensurabilmente riche della terra. 85 Antroposofia PETER SELG Fuhl'ich in mein Hers, Spricht der Geist sein eignes Wort Von dem Menschen, den er Liebt durch alle Zeit und Ewigkeit Herz, du Seelentragendes Deines Lichtes Geistgewalt Zaubert Leben aus des Menschen Unermesslich tiefem Innern. Sehen kann ich, aufwéirisblickend Inder Sonne hellem Rund. Das gewalt’ge Weltenh Fiihlen kann ich einwartsschauend Indes Herzens warmem Leben: Die beseelte Menschen-Sonne. Se sento nel mio cuore, Lo spirito parla la sua propria parola Dell’essere umano che esso ama In tutti i tempi e per 'etemita Cuore, tu portatore d’anima, Il potere spirituale della tua luce Sprigiona per incanto vita dall'interiorit& Incommensurabilmente profonde dell’ uomo. Posso vedere, se guardo in alto, Nella sfera luminosa del sole: Il possente cuore del c: Posso sentire, se guardo verso l’interioriti, Nella calda vita del cuore Isole animato dell’ uomo. Troviamo qui un rivolgersi verso l’esterno, verso il sole. Un rivolgersi in modo osservante verso l’esterno e un rivolgersi tra- mite il sentimento verso I’interiorita. Verso l’esterno tramite 1’os- servazione e verso l’interno tramite il sentimento. Un rivolgersi verso l’esterno, verso il sole, e un rivolgersi verso I’ interno, verso il cuore. Poi in entrambe le direzioni arriva un momento di ispi- razione: un parlare e un udire. Troviamo un /ogos, un’azione che crea nel mondo esterno e nel mondo interno. Poi la luce del sole parla dello spirito che pieno di grazia domina attraverso gli esseri universali. Lessere solare nell’accezione di Rudolf Steiner é il Cristo e lo spirito che opera pieno di grazia attraverso gli esseri universali é il Cristo. Questo significa che la luce del sole porta I’annuncio di questi esseri e che questa luce - non I’essere solare, ma la luce stessa - fa scaturire la vita dalla terra. La seconda strofa @ come un appello di ringraziamento verso il sole. E un rivolgersi pieni di gratitudine verso il sole. E una cosa che possiamo capire, @ come negli antichi misteri: abbiamo la luce 86 ® PETER SELG Antroposofia che porta la vita da una parte e dall’altra parte abbiamo la preghie- ra rivolta verso il sole, l’adorazione del sole. Ma la cosa particolare @ che noi non viviamo pit nell’epoca degli antichi misteri ma dei nuovi, e lo spirito adesso parla nel cuore dell’uomo stesso. Questo significa che la luce annuncia uno spirito, ma questo spirito ora vive nel cuore dell’uomo. E dal cuore questo spirito parla in modo positivo dell’ essere umano. Parla ancora di una vita che scaturisce, ma questa volta non scaturisce a livello agricolo, bensi scaturisce dall’essere dell’uomo stesso. Nell’uomo che riesce a sviluppare una nuova forza morale — ne abbiamo parlato oggi - si genera anche la vita. Abbiamo parlato di nuovi germi, germi di calore, di luce, di suono, che l’uomo poi pud trasmettere al mondo. Abbiamo quindi due aspetti, il rivolgersi verso l’esterno, verso l’essere solare, e dall’altra parte il rivolgersi verso l’essere umano. Si tratta di un duplice principio creativo e lo spirito del sole si collega allo spirito del cuore umano. Abbiamo poi di nuovo un processo di rovesciamento: il sole viene definito come il cuore umano e il cuore umano viene definito come luce solare Queste poche frasi introduttive vi possono guidare quando deciderete di dedicarvi a queste meditazioni. 0

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