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2 Chiave hardware
La chiave hardware DB-KEY, inseribile nella presa USB presente sulla scheda DB2, consente solo le
seguenti operazioni di gestione straordinaria, effettuate in fabbrica durante la fase di collaudo e test del
quadro di manovra:
• abilitazione della memoria EPROM con software di gestione dell’impianto (codice anomalia 90):
per abilitare l’EPROM inserire la chiave DB-KEY ed entrare in modalità programmazione come
descritto nel paragrafo 3;
• modifiche dei parametri di funzionamento del software di gestione dell’impianto: per
riprogrammare l’EPROM inserire la chiave DB-KEY ed entrare in modalità programmazione
come descritto nel paragrafo 3;
• programmazione e consultazione dei parametri di funzionamento del software di gestione
dell’impianto (vedi paragrafo 3);
• ripristino parametri generali di fabbrica (vedi paragrafo 4).
L’accensione fissa del led verde sulla chiave indica che la stessa è connessa ed alimentata. Lenti
lampeggi del led verde indicano che la chiave non è funzionante.
ATTENZIONE!!! - La presa USB presente sulla scheda deve essere utilizzata solo con le chiavi DB-
KEY. L’utilizzo di altri componenti può danneggiare la scheda.
3 Modalità di programmazione
Per la programmazione dei parametri di funzionamento del software di gestione dell’impianto settare il
dip-switch 1 in ON e premere il pulsante di reset [RESET- SW3] sulla scheda. I display a sette segmenti
sulla scheda DB2 visualizzeranno il codice LC (LOCKED). Inserire quindi la chiave abilitata DB-
KEY nell’apposita presa USB. Dopo il riconoscimento della chiave, i display sulla scheda
visualizzeranno il valore in memoria del menù 0.0. La chiave DB-KEY può essere a questo punto
rimossa.
Pigiando il tasto destro [SW1] verrà visualizzato il valore in memoria del menù successivo 0.1 e così
via.
Il numero del menù visualizzato è indicato per la prima cifra dal led acceso delle chiamate di piano
(D0, D1, …, D7) e per la seconda cifra dal led acceso delle chiamate di cabina (C0, C1, …, C7).
Ad esempio il menù 2.3 sarà indicato dall’accensione dei led D2 e C3 (Vedi Figura 1).
Con il tasto sinistro [SW2] si cambia il valore in memoria del menù correntemente visualizzato e il
passaggio al menù successivo comporta l’automatica memorizzazione del valore impostato. Settando il
dip-switch 1 in OFF si esce dalla modalità programmazione.
Le anomalie registrate durante il reset per convenzione sono associate al piano 32.
In assenza di errori memorizzati, i display a sette segmenti mostrano soltanto i due punti decimali accesi
durante l'esplorazione della memoria errori. Il funzionamento della memoria è ciclico con modalità FIFO
(first in first out).
Settando il dip-switch 2 in OFF si esce dalla modalità visualizzazione dei codici errori.
6 Azzeramento errori
Per azzerare gli errori in memoria seguire la seguente procedura:
• impostare il dip-switch 2 in ON;
• premere contemporaneamente i 2 tasti sulla scheda [SW1] e [SW2] e tenerli premuti;
• premere per circa 1 secondo il pulsante di reset [SW3];
• rilasciare i tasti [SW1] e [SW2] solo dopo l’accensione dei segmenti orizzontali dei due display (vedi
Figura 2) indicante l’azzeramento degli errori in corso. La procedura termina quando vengono
visualizzati i punti decimali accesi;
• posizionare il dip-switch 1 in posizione OFF per uscire dalla modalità programmazione.
Le impostazioni sono rese attive dopo aver resettato la scheda DB2 mediante l’apposito pulsante di
reset [SW3].
D C
1–0
1 0 FOTOCELLULA NO o NC UNITA’ 1: FOTOCELLULA NO 0
0: FOTOCELLULA NC
1–0
1 1 ABILITAZIONE MANOVRE REGISTRATE UNITA’ 1: ABILITA LA MANOVRA COLLETTIVA 0
0: DISABILITA LA MANOVRA COLLETTIVA
ABILITAZIONE RIPRISTINO 1–0
1 2 AUTOMATICO ERRORE TEMPO CORSA
UNITA’ 1: ABILITA RESET 1
0: DISABILITA RESET
TEMPO RITORNO AL PIANO 25
1 3 PREFERENZIALE SECONDI
1 – 36 25
1 4 TEMPO STAZIONAMENTO PORTE SECONDI 0 – 25 8
1 5 TEMPO CORSA 5 SECONDI 1 – 36 4
0 – 50
1 6 MANUTENZIONE PROGRAMMATA UNITA’
0 = DISABILITATA
0
1 7 NON UTILIZZATO 0
D C
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 0 POSTERIORE PIANO 0
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 1 POSTERIORE PIANO 1
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 2 POSTERIORE PIANO 2
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 3 POSTERIORE PIANO 3
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 4 POSTERIORE PIANO 4
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 5 POSTERIORE PIANO 5
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 6 POSTERIORE PIANO 6
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
3 7 POSTERIORE PIANO 7
UNITA’ 0–3* 1
D C
APERTURA PORTA ANTERIORE E
4 0 POSTERIORE PIANO 8
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
4 1 POSTERIORE PIANO 9
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
4 2 POSTERIORE PIANO 10
UNITA’ 0–3* 1
APERTURA PORTA ANTERIORE E
4 3 POSTERIORE PIANO 11
UNITA’ 0–3* 1
1–0
4 4 ABILITAZIONE DBCOMNET UNITA’ 1: ABILITA 0
0: DISABILITA
ATTIVAZIONE MANOVRA DI 1–0
4 5 EMERGENZA UPS
UNITA’ 1: ABILITA 0
0: DISABILITA
1–0
4 6 OPERATORE SOTTO TENSIONE UNITA’ 1: ABILITA 0
0: DISABILITA
CONTROLLO CONTATTO LIMITATORE 1–0
4 7 A3 SU INGRESSO DB2
UNITA’ 1: ABILITA 0
0: DISABILITA
*0: non apre; 1: apre porta anteriore; 2: apre porta posteriore; 3: apre porta anteriore e posteriore
Tabella 2 – Elenco parametri programmabili
• premere il tasto destro sulla scheda [SW1] per simulare una chiamata al piano immediatamente
successivo a quello di stazionamento. Se il piano successivo non è abilitato la simulazione non
avrà effetto;
• premere il tasto sinistro sulla scheda [SW2] per simulare una chiamata al piano immediatamente
precedente a quello di stazionamento. Se la cabina è ferma al piano più basso pigiando il tasto la
simulazione avrà come effetto la sola apertura delle porte se ovviamente le stesse risultano chiuse.
• Per simulare una corsa lunga dal piano più basso al piano più alto, con cabina ferma al piano più
basso, settare il dip-switch 2 in ON e pigiare il tasto destro [SW1]. Dopo la simulazione riportare il
dip-switch 2 in posizione OFF. In caso contrario durante la fase di reset la scheda DB2 entrerà
nella modalità di visualizzazione codici errori.
• Per simulare una corsa lunga dal piano più alto al piano più basso, con cabina ferma al piano più
alto, settare il dip-switch 2 in ON e pigiare il tasto destro [SW1]. Dopo la simulazione riportare il dip-
switch 2 in posizione OFF. In caso contrario durante la fase di reset la scheda DB2 entrerà nella
modalità di visualizzazione codici errori.
• Attivare per qualche istante l’ingresso PL sulla scheda DB2 (ingresso +24Vdc dai contattori di
marcia) e contemporaneamente premere il tasto destro [SW1] e il tasto sinistro [SW2] sulla
scheda DB2.
Attenzione, durante la fase di autotest la cabina inizierà a salire e
scendere simulando le chiamate a tutti i piani, sia in sequenza che sfalsati.
L’autotest si ripete due volte e può essere interrotto in qualsiasi momento
pigiando il tasto di reset sulla scheda DB2. Alla fine dell’autotest, in
assenza di anomalie la cabina rimarrà al piano più basso ferma a porte
chiuse, il display visualizzerà il codice in figura P.F. (prova finita) e l’impianto potrà essere messo in
servizio solo con un reset manuale (tasto RESET o disalimentazione e successiva alimentazione).
Il tempo medio della procedura di AUTOTEST è di 13 minuti circa per un impianto di 7 fermate, 18 minuti
impianto 10 fermate.
Ad ogni piano, nel vano di corsa, in corrispondenza delle pulsantiere, deve essere
installata, in una apposita cassetta, una scheda 2906DB opportunamente configurata
per il piano da servire impostando il dip-switch presente sul modulo, in base a quanto
indicato in Tabella 4. Ogni scheda è connessa al BUS dati, come riportato nella Figura
4 a lato, mediante dei cavi precablati 4 x 0.75 con connettori polarizzati forniti a corredo.
Il cavo più lungo, disponibile nei tagli da 10m e 15m, connette il quadro di manovra alla
prima scheda di vano, mentre i cavi più corti, di lunghezza pari a 4m, , connettono tra di
loro i vari moduli 2906DB disposti nel vano. L’ultimo modulo montato al piano estremo
opposto al piano di posizionamento del quadro di manovra, va chiuso con l’apposito
ponticello JP8 come rappresentato in Figura 4.
Ogni modulo seriale 2906DB, dispone di 4 morsettiere con connettori JST ognuna delle
quali da accesso ad un ingresso ed un’uscita. A seconda di come è configurato il quadro
di manovra, le 4 morsettiere assumono una diversa funzione secondo quanto indicato
nella Tabella 3. Il collegamento di ciascun pulsante di piano può essere effettuato con
uno dei due tipi di cavo precablato 4 x 0.50 disponibili,
entrambi con connettori polarizzati. In caso di pulsante
provvisto di connettore JST, a corredo del quadro sarà
fornito il cablaggio tipo A2.
Così come riportato in Figura 7: il contatto del pulsante è
collegato tra il pin 3 e 4 della morsettiera P1; la segnalazione
di occupato è collegata tra il pin 1 (GND) e 2 (+24V) della
morsettiera P1; la segnalazione di “in arrivo” (se prevista) è
collegata tra il pin 1 (GND) e 2 (+24V) della morsettiera P2. la segnalazione di “presente al
piano” (se prevista) è collegata tra il pin 1 (GND) e 2 (+24V) della morsettiera P3. Collegando
un contatto a chiave o un qualsiasi dispositivo di controllo accessi ai pin 3 e 4 della
morsettiera P3 può essere inibito il funzionamento dell’ingresso P1 (con contatto chiuso
si inibisce la chiamata). La segnalazione di fuori servizio (se prevista) è collegata tra il
pin 1 (GND) e 2 (+24V) della morsettiera P4.
Con manovra collettiva il collegamento di ciascun pulsante di piano deve essere
effettuato con il cavo precablato 4 x 0.50 con connettori polarizzati fornito in dotazione
così come riportato in Figura 7: il contatto del pulsante di prenotazione in discesa è
collegato tra il pin 3 e 4 della morsettiera P1; la segnalazione di prenotato discesa è
collegata tra il pin 1(GND) e 2 (+24V) della morsettiera P1; il contatto del pulsante di
prenotazione in salita è collegato tra il pin 3 e 4 della morsettiera P2; la segnalazione di
prenotato salita è collegata tra il pin 1 (GND) e 2 (+24V) della morsettiera P2; la
segnalazione di fuori servizio (se prevista) è collegata tra il pin 1 (GND) e 2
(+24V) della morsettiera P3. Collegando un contatto a chiave o un qualsiasi Figura 4 – Esempio di cablaggio
dispositivo di controllo accessi ai pin 3 e 4 della morsettiera P3 può essere inibito moduli slave di piano
il funzionamento dell’ingresso P1 (prenotazione in discesa) e dell’ingresso P2 (prenotazione in salita).
La segnalazione di occupato (se prevista) è collegata tra il pin 1 (GND) e 2 (+24V) della morsettiera P4.
D’ora in avanti l’insieme dei moduli di vano collegati così come riportato lo
Figura 6 – Modulo display
chiameremo “montante di vano”.
Riepilogando, a seconda che la DB2 sia settata per manovra collettiva o universale, le segnalazioni
gestibili dal modulo variano come riportato nella seguente Tabella 3:
ATTENZIONE!!!
Controllare che la posizione nel connettore ed i colori dei fili corrispondano a
quanto riportato nello schema. Le schede vanno sempre collegate e/o scollegate
mentre sono disalimentate. Effettuare operazioni a corrente inserita potrebbe
danneggiarle e nei casi peggiori, recare danno anche alla scheda madre.
UNIVERSALE: PIANO n
COLLETTIVA: PRENOTATO DISCESA
L’ultimo modulo va sempre chiuso con l’apposito ponticello JP8 come rappresentato in Figura 9.
ATTENZIONE!!!
Controllare che la posizione nel connettore ed i colori dei fili corrispondano a
quanto riportato nello schema. Un collegamento errato può danneggiare il modulo
CABINA 0 - 4 - 8
CABINA 1 - 5 - 9
CABINA 2 - 6 - 10
CABINA 3 - 7 - 11
CON SW ITCH n °5 AD OFF: MODULO DISPLAY
Il modulo DBRem può gestire contemporaneamente 12 pulsanti di cabina con le relative segnalazioni
di prenotato, 1 display RS485 con protocollo Del Bo, una sintesi vocale, 2 ingressi per comandi di
direzione della bottoniera di ispezione, i comandi per due operatori (contatti puliti privi di tensione),
un uscita per la segnalazione di sovraccarico, un’uscita per la segnalazione di occupato, un’uscita
per la segnalazione di fuori servizio, un’uscita programmabile (le ultime 4 uscite sono tutte open
collector protette contro il sovraccarico), controllo finecorsa per due operatori, gli ingressi per il
controllo del pulsante di chiusura porte, delle fotocellule, della gettoniera, dell’ingresso del
sovraccarico e del fondo mobile.
Il modulo tetto DBRem non ha bisogno di essere configurato e i collegamenti dei pulsanti di chiamata
vanno fatti analogamente a quanto riportato per i moduli 2906DB configurati per la cabina. In
particolare:
Mentre per il collegamento della montante di vano vengono forniti dei cavi precablati, per il primo modulo
slave montato sul tetto cabina bisogna utilizzare 4 fili del cavo flessibile che collega il quadro di manovra
alla cabina rispettando le stesse raccomandazioni indicate per i moduli slave di piano. Quindi:
Per una corretta trasmissione seriale, i moduli slave posti alla fine del sistema seriale, cioè i moduli che
non sono collegati ad un modulo successivo, devono essere provvisti della resistenza R9 di chiusura
del Bus dati, per cui il jumper JP8 deve essere inserito tra i due puntali come riportato nelle Figura 4 e
Figura 7. Ovviamente sulle altre schede il jumper JP8 deve essere tolto o spostato su un solo puntale.
16 Segnalazioni d’errore
Scheda DB2
Dopo la procedura di auto-configurazione, il led di errore D14 “ERR” della DB2 dovrà restare spento.
Lampeggi frequenti del led D14 “ERR” indicano errori di configurazione dei dip-switch degli slave o
problemi sul bus.
Lampeggi rari del led D14 “ERR”, indicano uno sporadico errore di comunicazione e non devono
preoccupare (meno di un lampeggio ogni 5s ). La frequenza di questi lampeggi indica la bontà
dell’istallazione. Se la frequenza di questi errori fosse alta, conviene verificare lo stato degli slaves e
del bus come detto al punto precedente.
Il numero di fermate gestibile scende a 10 nel caso di impianti a manovra universale con lampade di
Occupato da 3W a 24V. Si consiglia, ove possibile, una sostituzione con bottoniere più moderne a led.
Assorbimenti maggiori di 1,5A possono provocare l’intervento della protezione termica presente sulla
scheda DB2 e causare funzionamenti discontinui del sistema a causa di surriscaldamento e disturbi
provocati dalle elevate correnti in gioco.
Il BUS è protetto da cortocircuiti mediante fusibile a ripristino automatico, dopo circa 10s dall’eliminazione
del sovraccarico dal bus.
EH 17 RISCALDAMENTO MOTORE
91 91 ANOMALIA MEMORIA