Sei sulla pagina 1di 164

FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA

DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO

IN CORSO DI ACCREDITAMENTO

ATTI DEL

DI MEDICINA DEL CANE E DEL


GATTO

4-5-6-7- 8 febbraio 2009


ALTOPIANO DELLA PAGANELLA - TN
SPONSOR:

PROGRAMMA SCIENTIFICO
Comunicazione riservata ai soli Medici Veterinari

AÉJC>8D ^chZii^X^YV$VXVg^X^YV ><G^c[dgbjaVo^dcZ


HediDceZg^aXVcZZeZg^a\Viid
AÉJC>8D oZXX]^X^YV^c[dgbjaVo^dcZHediDc
eZg^aXVcZZeZg^a\Viid
AÉJC>8D XdcaZgZ[ZgZcoZ^cbdcde^eZiiV
heZX^ÒX]ZeZg^aXjXX^dadZeZg^a\Vii^cd

L’UNICA PROTEZIONE SICURA CONTRO PULCI, ZECCHE E PIDOCCHI


PER IL CANE, IL GATTO E LA CASA

EZg^aijdXdhiVciZV\\^dgcVbZcidhX^Zci^[^XdgZ\^higVi^hj/
AZIONE LUNGA ELIMINA RESISTENTE PER FEMMINE lll#[gdcia^cZXdbWd#^i
RAPIDA DURATA PULCI, ZECCHE AI BAGNI GRAVIDE E IN
E PIDOCCHI ALLATTAMENTO www.merial.it
DI MEDICINA DEL CANE E
DEL GATTO

Cari Colleghi,
anche quest’anno ho il piacere di presentare il Simposio
Invernale Merial di Medicina interna del cane e del gatto, arri-
vato alla sua terza edizione e ospitato nella ormai tradiziona-
le cornice dell’altopiano della Paganella.

Dopo il successo dei simposi passati, incentrati su due argo-


menti di estremo interesse nella pratica clinica (diagnosi e
gestione delle patologie respiratorie e medicina d’urgen-
za), anche quest’anno Merial propone un argomento di
notevole importanza e in continua evoluzione: la diagnosti-
ca per immagini.

Come sempre, gli ottimi relatori scelti tratteranno, ciascuno


in base alle proprie competenze e alla propria esperienza, i
diversi aspetti di questo settore, molto diversi tra loro
(radiologia, ecografia, diagnostica tomografica).

Visti il successo delle passate edizioni, l’attualità degli argo-


menti trattati e il prestigio riconosciuto a livello internazio-
nale dei relatori presenti, la Facoltà di Medicina Veterinaria
dell’Università degli Studi di Milano, di cui sono Preside, ha
accettato con gioia di poter inserire anche quest’anno que-
sto evento nel programma di Educazione Continua in
Medicina, richiedendone l’accreditamento al Ministero
della Salute. Come già ricordato per le passate edizioni,
questo tipo di congressi è infatti frutto di una stretta colla-
borazione tra università, liberi professionisti e industrie far-
maceutiche e i risultati ottenuti dimostrano la validità di
una scelta di questo tipo.

Vi auguro quindi di trarre tutti i benefici possibili dalla


partecipazione a questo importante evento e dalla lettura
di questo ottimo materiale scientifico.

Prof. Eugenio Scanziani


Preside della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Organizzazione e Segreteria
NEW TEAM - Via Ghiretti 2, 43100 Parma
Tel. +39 0521 293913 - Fax +39 0521 294036
www.newteam.it/merialneve2009
mailto: francesca.corona@newteam.it
DI MEDICINA DEL CANE
E DEL GATTO

Debra
S. GIBBONS
Debra S. Gibbons, DVM, MS, Diplomate ACVR
Originaria dello Scottsdale (Arizona) si è laureata al
Colorado State University College del
dipartimento di Medicina Veterinaria
e Scienze Biomedicali nel 1996.
Dopo il tirocinio in ambulatorio alla North Carolina
State University torna al Colorado State University per
svolgere un residency in Diagnostic Imaging dove nel
2001 ha conseguito il diploma dell’American College of
Veterinary Radiology.
Dopo 7 anni di Libera Professione sviluppando
un servizio mobile d’interpretazione pratica di diagno-
stica radiografica ed ultrasonica per l’Area metropolita-
na di Phoenix aderisce al programma di Diagnostic
Imaging Faculty della Colorado State che tuttora dirige.
La consulenza pratica interattiva con tanti
colleghi e specializzazioni è alla base della sua partico-
lare esperienza che traspare nelle sue numerose
pubblicazioni e relazioni a livello
internazionale.

I R E L ATO R I
DI MEDICINA DEL CANE E
DEL GATTO

Patrick
KIRCHER
Dr. Patrick Kircher si è laureato presso l’Università di
Berna nel 1996.
Nel 2000 ha iniziato un programma di internship
in una clinica di piccoli animali a Berna.
Nel 2001 ha iniziato il programma di residency/PhD in
diagnostica per immagini nella stessa università.
Nel 2005 ha ottenuto il diploma all’European College of
Veterinary Diagnostic Imaging.
Dal 2006 lavora come assistente di radiologia
clinica nell’Università di Berna e nel 2008 ha
terminato la sua tesi di dottorato.
Il suo interesse principale è l’ecografia
gastrointestinale (argomento principale della
sua tesi di dottorato), con un una speciale ricerca riguar-
do la circolazione sanguigna a livello gastrointestinale.

I R E L ATO R I
DI MEDICINA DEL CANE E
DEL GATTO

Mauro
DI GIANCAMILLO
Laureato a pieni voti all’Università degli studi di Milano nel
1988, è responsabile delle sale di radiodiagnostica dell’Ospedale
Veterinario di Lodi; docente di Radiologia Veterinaria e Medicina
Nucleare è relatore a congressi nazionali ed internazionali ed
autore di pubblicazioni
su riviste veterinarie nazionali ed internazionali.
Attualmente la maggiore sfera di interesse è rivolta
alla sperimentazione ed all’applicazione di nuovi
protocolli per tomografia a raggi x e a risonanza
magnetica nella patologia spontanea dei piccoli animali.

Sergio
FANFONI
Laureato con Lode presso la Facoltà di Medicina Veterinaria
dell’Università degli Studi di Perugia
nel 1991. Dal 2001 al 2004 è stato Presidente della Società
Italiana di Medicina Interna Veterinaria (SIMIV)
di cui è attualmente Past President.
È stato relatore a numerosi Corsi e Seminari nazionali
nonché ai corsi di perfezionamento in Gastroenterologia della
Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia,
di Oncologia della Facoltà di Pisa e di Ecografia
della Facoltà di Bologna. È coautore dell'”Atlante
di Ecografia addominale del cane e del gatto”
Poletto Editore - giugno 2006.

I R E L ATO R I
DI MEDICINA DEL CANE
E DEL GATTO

giovedì 5 febbraio 2009

Diagnostica
per immagini
MODERATORE: Sergio Fanfoni
RELATORI: Debra S. Gibbons
Patrick Kircher
Mauro Digiancamillo

15.00 Considerazioni generali


di radiologia toracica
15.30 Interpretazione
del radiogramma toracico
15.45 Esame radiografico delle pleure,
del mediastino e del diaframma
16.15 Esame radiografico
del parenchina polmonare
16.45 Coffee Break
17.00 Emergenze toraciche
17.45 Possibilità e limiti della tac
nelle affezioni delle vie aeree
18.15 Casi clinici
19.15 Chiusura dei lavori

IL PROGRAMMA
DI MEDICINA DEL CANE
E DEL GATTO

venerdì 6 febbraio 2009

Diagnostica
per immagini

MODERATORE: Sergio Fanfoni


RELATORI: Debra S. Gibbons
Patrick Kircher

15.00 Considerazioni generali


di radiologia addominale
15.30 Considerazioni generali
di ecografia addominale
16.00 Esame dell’apparato epatobiliare
16.30 Coffee break
16.45 Esame degli apparati urinario,
gastroenterico e riproduttivo
17.15 Emergenze addominali
18.00 Casi clinici
19.00 Chiusura dei lavori

IL PROGRAMMA
DI MEDICINA DEL CANE
E DEL GATTO

sabato 7 febbraio 2009

Diagnostica
per immagini
MODERATORE: Sergio Fanfoni
RELATORI: Debra S. Gibbons
Patrick Kircher

15.00 Principi generali di diagnostica


per immagini in ortopedia
15.30 Casi clinici
16.00 Radiologia del cuore
16.30 Casi clinici
17.00 Coffee break
17.15 Principi generali e casi clinici
di ecografia toracica
18.15 Verifica dell’apprendimento
19.00 Chiusura dei lavori

IL PROGRAMMA
DI MEDICINA DEL CANE
E DEL GATTO

Organizzazione e Segreteria

NEW TEAM - Via Ghiretti 2, 43100 Parma


Tel. +39 0521 293913 - Fax +39 0521 294036
mailto: info@newteam.it - web: www.newteam.it

Sponsor:

Sanifarm Srl
Ruolo della radiologia e dell’ecografia
in medicina d’urgenza e terapia intensiva - Torace
Johann Lang, Patrick Kircher, section of clinical radiology

Indicazioni

La decisione di effettuare una procedura di diagnostica per immagini in una situa-


zione di emergenza è indicata dall’anamnesi, dalla presentazione clinica e dal
piano terapeutico del paziente. Secondo Peter Suter, le possibili indicazioni per la
radiologia toracica (non tutti i problemi respiratori iniziano in corrispondenza
delle prime coste) possono essere classificate in due categorie: assolute e relative.
La lista che segue può essere utilizzata nell’approccio al paziente critico, se inter-
pretata correttamente. Quando necessario (ad esempio in caso di insufficienza car-
diaca, effusione pleurica ecc.), l’ecografia della cavità toracica può fornire impor-
tanti informazioni aggiuntive. Tuttavia, l’esame radiografico costituisce in genere
la prima scelta.

Indicazioni assolute:

Patologie polmonari e delle vie aeree in forma acuta grave o cronica ricorrente
Gravi traumi toracici o addominali
Gravi traumi degli arti anteriori
In caso di trauma la radiologia dovrebbe precedere l’anestesia

Miocardiopatia scompensata
(quando dobbiamo effettuare la radiografia?)

Neoplasie maligne
Prima della chirurgia (di solito non si tratta di emergenze)

Shock
Disturbi della deglutizione
Ostruzioni esofagee
(corpi estranei faringei-esofagei)

Traumi della parete toracica

Complicazioni in seguito a chirurgia toracica

Shock elettrico o neurogeno


Intossicazioni con effetti cardiorespiratori
9
Si parla invece di indicazioni relative quando, come spiega il termine, non c’è la
necessità di effettuare immediatamente un’indagine di diagnostica per immagini.
Tali situazioni non vengono descritte nel presente testo, mentre si raccomandano
il testo di radiologia toracica di Peter Suter e il testo di radiologia veterinaria di
Don Thrall.

L’ anamnesi e l’esame clinico permettono di definire le indicazioni. Benché la


maggior parte delle procedure di diagnostica per immagini non siano invasive,
esse inducono uno stress aggiuntivo al paziente, potendone deteriorare le condi-
zioni. Per questo, anche in presenza di un’indicazione assoluta, si raccomanda di
effettuare la stabilizzazione del paziente prima di procedere con le indagini dia-
gnostiche. Occorre sempre seguire il principio per cui “la diagnostica per imma-
gini è bella, ma la sopravvivenza del paziente è meglio”! Tuttavia, in alcuni
casi, ad esempio nelle ostruzioni tracheali, l’esame radiografico è cruciale per
localizzare il problema. Riassumendo, i pazienti possono essere suddivisi in tre
categorie:

A: Emergenza che necessita di una diagnostica per immagini immediata


B: Emergenza per la quale la diagnostica per immagini è utile
C: Emergenza per la quale la diagnostica per immagini causa più danno che beneficio

Obiettivi della radiologia in situazioni d’emergenza

1: Stima delle lesioni traumatiche o di altre minacce presenti


2: Se è possibile, identificazione della causa esatta (terapia specifica mirata alla
causa) o delle diagnosi differenziali
3: Valutazione della gravità
4. Screening nei casi di origine sconosciuta
5: Eventuale controllo della terapia

Tecnica radiografica

Molto spesso sono sufficienti le radiografie latero-laterali, anche se dovrebbero


essere effettuate due proiezioni. La cosa migliore è effettuare due proiezioni orto-
gonali. Nelle immagini latero-laterali occorre ricordare che anche alterazioni gravi
del polmone sul lato inferiore potrebbero essere trascurate.

10
Visione del polmone sinistro e destro in proiezione toracica laterale (Suter & Lord, 1984)

(L) polmone sinistro, (R) polmone destro; linea bianca: margini polmonari laterali;
linea tratteggiata: margini polmonari mediali; linea punteggiata: lobo accessorio.

Anche nelle situazioni d’emergenza, è importante che la tecnica sia corretta (colli-
mazione, esposizione in inspirazione ecc.). Gli animali con dispnea grave dovreb-
bero essere radiografati in stazione o in decubito con fascio orizzontale. In questo
modo, si induce meno stress sul paziente e si visualizzano meglio numerose con-
dizioni patologiche (es., pneumotorace).

Quando si effettua l’esame radiografico senza aiuti e si deve contemporaneamente


contenere il paziente, è molto utile l’accensione a pedale.

Margini polmonari ventrali in proiezione dorsoventrale (DV) (Suter & Lord, 1984)

Linea bianca: margini ventrali; linea puntinata: margini dorsali dei lobi polmonari
caudali; linea tratteggiata: fessure pleuriche tra lobo craniale destro e medio destro;
linea punteggiata: margine craniomediale del lobo medio destro; linea tratteggiata-
punteggiata: lobo accessorio
11
I pazienti con lesioni toraciche e/o polmonari unilaterali (auscultazione, percus-
sione, palpazione) dovrebbero essere posti in decubito sul lato affetto (anche se
ciò può essere più doloroso) affinché il polmone sano possa essere ventilato al
massimo (lobi superiori). In questi casi è fondamentale effettuare una seconda
proiezioni ortogonale o controlaterale.

Vi sono controindicazioni per le proiezioni DV o VD? In caso di rottura del dia-


framma il decubito dorsale può peggiorare la ventilazione. Il corretto posiziona-
mento in decubito ventrale può essere difficoltoso. Comunque, in tali casi queste
proiezioni non sono necessarie perché la diagnosi è generalmente offerta dalla
prima proiezione. Non vi sono quasi indicazioni per lo studio contrastografico
delle lesioni esofagee. Se deve essere dimostrata la presenza di una perforazione,
occorre utilizzare mezzi di contrasto iodati non ionici.

Lettura delle radiografie

Anche nelle situazioni di emergenza si deve seguire il protocollo di esame usuale!


Un possibile approccio prevede la valutazione nell’ordine di:
- tecnica radiografica
- strutture scheletriche e tessuti molli extratoracici
- parete toracica, coste incluse
- colonna vertebrale
- sterno
- diaframma e strutture addominali
- pleura e mediastino
- silhouette cardiaca
- vasi toracici
- campi polmonari

Ciò dovrebbe essere seguito da un “secondo sguardo” alle regioni critiche, cioè
che presentano alterazioni. Soltanto dopo aver effettuato tutto questo:
-formulare la diagnosi radiografica
-includere l’anamnesi e i reperti clinici
-creare una lista di diagnosi differenziali
-valutarle!

Alcune condizioni riscontrabili in medicina d’urgenza e terapia intensiva

Ostruzione delle vie aeree: le ostruzioni extratoraciche inducono l’innalzamento


del profilo diaframmatico, la diminuzione del volume toracico, un aumento del-
l’opacità polmonare (scarso contenuto aereo, emorragia, edema) e un aumento di
volume della silhouette cardiaca. Possono essere confuse con le cardiopatie. Le
12
complicazioni delle ostruzioni delle vie aeree superiori sono: edema polmonare ed
emorragia polmonare, pleurica e diaframmatica.
Le stenosi intratoraciche inducono un aumento del volume toracico con campi
polmonari iperlucenti. In questi casi è utile confrontare il diametro tracheale intra-
ed extratoracico.

Enfisema del collo, pneumomediastino: visibilità dei vasi mediastinici, profilo


tracheale, bolle gassose, aorta ecc. Valutare attentamente la trachea per identifica-
re eventuali alterazioni dei margini. Il penumomediastino può originare da lacera-
zioni cutanee in qualsiasi parte del corpo, da traumi retrofaringei ecc. Può espan-
dersi anche nello spazio retroperitoneale

Attenzione: intubazione e ventilazione. Le rotture delle vie aeree superiori spesso


guariscono spontaneamente.

Pneumotorace: è un’emergenza? Cos’è un pneumotorace iperteso? E’ necessaria


una toracentesi?
Il significato clinico del pneumotorace dipende dalla condizione respiratoria del
paziente. In presenza di lesioni polmonari concomitanti, anche una piccola quanti-
tà di aria pleurica può essere limitante e dovrebbe essere rimossa. In assenza di
concomitanti lesioni polmonari, sono tollerate quantità relativamente elevate di
aria e lo stress aggiuntivo causato dalla toracentesi può essere evitato. I segni
radiografici sono costituiti da retrazione dei lobi polmonari (dovuta alla riduzione
di volume; aumenta l’opacità ed è più difficile valutarli), presenza di strisce iper-
lucenti tra lobi e parete toracica e volume generale del torace solitamente norma-
le. In caso di pneumotorace iperteso, il volume generale del torace è aumentato e
il diaframma è spinto caudalmente. Il pneumotorace iperteso è sempre un’emer-
genza e in genere richiede il drenaggio toracico. Le radiografie toraciche sono
generalmente effettuate in inspirazione; per l’identificazione di un pneumotorace
lieve sono invece più sensibili le radiografie in espirazione.
Disegno schematico del
pneumotorace iperteso.
La soluzione di continuo
della parete toracica con-
sente l’ingresso dell’aria
durante l’inspirazione.
Durante l’espirazione, il
difetto si chiude (mecca-
nismo a valvola). In que-
sto modo, la quantità Proiezione latero-laterale del torace di
totale di aria pleurica un gatto con grave pneumotorace. I
aumenta ad ogni ciclo polmoni sono collassati, il cuore è solle-
respiratorio, il polmone vato rispetto allo sterno perché i lobi
collassa ulteriormente, il polmonari retratti non lo mantengono
mediastino si sposta sul più in sede, e si appoggia alla parete
lato opposto. toracica inferiore.
13
Effusione pleurica: appartiene alla categoria delle malattie costrittive (come il
pneumotorace, i tumori ecc). Si applicano le stesse regole di intervento discusse
per il pneumotorace. La terapia dipende dal tipo di effusione (trasudato, essudato,
chilo, emorragia ecc), rilevabile con la toracentesi diagnostica. I segni radiografici
sono costituiti da presenza di un’opacità omogenea tra i lobi polmonari retratti e
la parete toracica e da mancata visibilità della silhouette cardiaca e del diaframma
(segno della silhouette positivo). Occorre cercare di valutare anche i margini pol-
monari (superficie liscia o irregolare). Attenzione al grasso: un aumento dell’opa-
cità pleurica con lobi polmonari lievemente retratti può essere il risultato di un
aumento del grasso intratoracico. In questo caso, la silhouette cardiaca è ancora
definibile (pseudo-effusione pleurica)

Fessure pleuriche visibili in proiezione VD e DV

Torace VD Torace DV Visione VD, effusione pleuri-


ca. I margini polmonari sono
retratti e arrotondati

Lobi polmonari: (RCr) craniale destro, (LCr) craniale sinistro, (M) medio destro,
(RCd) caudale destro, (LCd) caudale sinistro, (A) accessorio; (Me) mediastino
craniale, (PF) fessura pleurica, (Md) mediastino caudale

Fessure pleuriche visibili in proiezione latero-laterale

a: decubito laterale destro: è visibile b: decubito laterale sinistro: è visibile


il polmone sinistro il polmone destro

(Cr) lobo polmonare craniale, (Cr’) parte caudale del lobo polmonare craniale,
(M) lobo medio, (Cd) lobo frontale, (PF) fessure pleuriche
14
Ernia/rottura del diaframma con/senza dislocazione di organi addominali: il
diaframma è delimitabile? Sono visibili alterazioni del profilo? Qual è la posizio-
ne del diaframma?

I segni radiografici dell’ernia diaframmatica possono essere divisi in due catego-


rie: segni diretti e segni indiretti.

Segni diretti (alcuni sono patognomonici):


- presenza di organi addominali cavi nella cavità toracica (intestino/stomaco a
contenuto gassoso)
- abbassamento del diaframma
- interruzione del profilo diaframmatico

Segni indiretti (visibili anche in altre condizioni patologiche):


- dislocazione dei lobi polmonari
- profilo cardiaco non visibile
- profilo diaframmatico non visibile
- aumento del volume toracico
- addome “vuoto”
- mancanza del grasso falciforme (sono nel gatto)
- diminuzione di volume del fegato

Quando una lesione diaframmatica costituisce un’emergenza e deve essere imme-


diatamente sottoposta a intervento chirurgico?
La risposta a questa domanda deve prendere in considerazione le condizioni clini-
che del paziente. Molte ernie congenite ma anche rotture traumatiche possono
rimanere non diagnosticate per lungo tempo. Inoltre, non tutte le rotture diafram-
matiche sono associate a dislocazione di organi. In alcuni casi la dislocazione
avviene più tardivamente.
Rottura traumatica del Emiparesi del diaframma:
diaframma: il profilo il profilo del diaframma e
del diaframma è invisi- delimitabile per tutta la sua
bile, lo stomaco è dislo- lunghezza. La porzione sini-
cato in cavità toracica stra è posta più cranialmen-
ed è notevolmente dila- te rispetto alla destra. Anse
tato. intestinali a contenuto gas-
soso sono visibili dietro il
profilo diaframmatico sini-
stro spostato.

Ernia peritoneo-pericardica in un gatto


E’ presente una struttura rife-
ribile ai tessuti molli, opaca e
ben definita tra il diaframma e
la silhouette cardiaca.
Ventralmente e medialmente il
profilo diaframmatico non è
visibile. La porzione caudale
della silhouette cardiaca non è
visibile (segno della silhouette
positivo).
15
Ostruzione esofagea: la prognosi dipende dal tipo di corpo estraneo e dal tempo
di permanenza dell’ostruzione. L’esame radiografico aiuta a localizzare il corpo
estraneo e a identificare le alterazioni secondarie, come polmonite ab ingestis,
pneumomediastino conseguente a rottura dell’esofago o mediastinite.

Megaesofago: l’esofago può contenere cibo (aumento dell’opacità con aspetto


granulare) o aria (riduzione dell’opacità), può essere presente un ispessimento
dorsale della trachea (segno della striscia tracheale). Le possibili diagnosi diffe-
renziali sono molte e la causa sottostante generalmente non può essere determina-
ta all’esame radiografico. Quest’ultimo serve per monitorare la condizione e iden-
tificare alterazioni secondarie (polmonite).

Silhouette cardiaca: valutare le dimensioni e la forma del cuore. Le dimensioni


devono essere valutate in rapporto alla forma del torace e allo stato respiratorio
(inspirazione vs. espirazione). I cani con torace stretto e profondo (es., Collie)
hanno una silhouette cardiaca piuttosto sottile, di ampiezza pari a circa 2,5 spazi
intercostali e con angolo di circa 15° tra trachea e colonna vertebrale toracica. I
cani con torace ampio e tondo (es., Carlino) hanno un cuore più arrotondato, di
ampiezza pari a circa 3,5 spazi intercostali e con un angolo di circa 10° tra tra-
chea e colonna vertebrale toracica.

Effetto della fase respiratoria sulle strutture toraciche

Espirazione: basso rapporto torace/cuore e


angolo tra cassa toracica e colonna vertebrale
Diaframma arcuato. Silhouette cardiaca rela-
tivamente ampia

Inspirazione: elevato rapporto torace/cuore e


angolo tra cassa toracica e colonna vertebrale.
Diaframma piatto. Silhouette cardiaca relati-
vamente piccola.

Quadri polmonari, infiltrati polmonari: è importante valutarne il tipo, la local-


izzazione, la distribuzione e l’estensione (per esempio, edema polmonare cardiaco
vs. non cardiaco). La descrizione delle possibili alterazioni osservabili sarebbe
troppo estesa per il presente testo. Consigliamo di fare riferimento alla letteratura
generale su questo argomento. Una buona revisione può essere trovata in:
Compendium of continuing education. Radiographic signs of pulmonary disease,
an alternative approach. Nykamp S. et al., CE, Jan 2002.
16
Note generali:
Le radiografie sono immagini istantanee di entità patologiche generalmente dina-
miche. Una valutazione protratta nel tempo è spesso importante per la diagnosi e
la prognosi: non si deve esitare a ripetere gli studi radiografici se indicato dal qua-
dro clinico e tollerato dal paziente. Occorre descrivere le alterazioni radiografiche
indipendentemente dall’anamnesi e degli aspetti clinici, al fine di evitare di tra-
scurare alcune lesioni. Una tecnica non appropriata e un’interpretazione non ade-
guata possono condurre a un errore diagnostico e sono, nella maggior parte dei
casi, controproducenti.

17
18
Ruolo della radiologia e dell’ecografia
in medicina d’urgenza e terapia intensiva - Addome
Johann Lang, Patrick Kircher, section of clinical radiology

Principali indicazioni per le indagini di emergenza:

- Addome acuto
Pschyrembel definisce l’addome acuto come un termine ombrello per una
varietà di condizioni patologiche addominali che causano la seguente tria-
de di segni:
1. Dolore, 2. Ispessimento della parete addominale, 3. Disordini della
peristalsi;
In alcuni casi sono accompagnati inoltre da alterazioni respiratorie e cir-
colatorie.
Le cause sono più frequentemente di origine addominale, ma non soltanto
(es., discopatie acute).
- Traumi addominali diretti
- Distocie
- (vomito) Sospetto di ileo
- Fratture: colonna vertebrale, pelvi, femore
- Ematuria, disuria
- Insufficienza renale acuta
- Screening (es. in caso di emorragia, anoressia)
- Sospette metropatie

Nelle situazioni di emergenza, una diagnosi rapida ed affidabile può essere decisi-
va e la diagnostica per immagini gioca spesso un ruolo centrale. Essa dovrebbe
essere utilizzata non appena e nel modo più completo possibile. Poiché la causa di
dolore e disagio spesso rimane non chiara, occorre considerare anche la diagnosti-
ca per immagini del torace. L’esame radiografico è una modalità rapida e facile,
fornisce un quadro generale di torace e addome e consente di archiviare documen-
ti che possono essere rivalutati successivamente. Per questo, la radiologia è in
molti casi superiore all’ecografia. Molti animali che presentano dolore addomina-
le non tollerano la compressione della parete addominale e non si prestano favore-
volmente all’esame ecografico di questo distretto. In molte lesioni urogenitali,
l’esame radiografico con mezzo di contrasto è più rapido e sensibile dell’ecogra-
fia. D’altra parte, nelle patologie gastroenteriche, l’ecografia può fornire un
approccio diagnostico migliore e più rapido.

In ogni caso: la scelta del metodo dovrebbe essere dettata dall’esperienza del
clinico e non dovrebbe mai nuocere al paziente
19
In linea generale, gli stessi principi utilizzati in radiologia generale dovrebbero
essere validi anche nelle situazioni di emergenza: come standard, ottenere sempre
due proiezioni ortogonali. Oltre a queste, le immagini prodotte con le tecnologie
radiografiche con fascio orizzontale, con il paziente in stazione o in decubito, pos-
sono fornire importanti informazioni ed essere effettuate agilmente. Le procedure
con fascio orizzontale forniscono informazioni sui fluidi liberi negli organi cavi e
sui gas liberi nella cavità peritoneale. Le proiezioni oblique possono essere utiliz-
zate per indagare organi specifici così come per le tecniche con compressione, che
possono fornire immagini non sovrapposte degli organi. È consigliabile effettuare
le radiografie addominali durante la fase di espirazione (minor pressione all’inter-
no dell’addome = miglior contrasto). Il radiogramma deve comprendere tutte le
strutture addominali (parete addominale ventrale, colonna lombare, diaframma in
toto e ingresso del canale pelvico). Le proiezioni non dovrebbero essere ruotate e
i femori devono essere posizionati a 90° rispetto alla colonna vertebrale. Nelle
proiezioni ventrodorsali, gli arti posteriori non dovrebbero essere sospesi per evi-
tare di aumentare la pressione intraddominale, che causa disagio al paziente e una
minore risoluzione dei dettagli.

Prima di considerare l’utilizzo di un mezzo di contrasto, occorre conoscere


l’anamnesi e le condizioni generali del paziente (stato di idratazione). Se si
sospetta un ileo ostruttivo, lo studio contrastografico (bario) dell’apparato gastro-
enterico superiore può fornire informazioni definitive. In caso di ileo non dinami-
co, gli studi contrastografici richiedono troppo tempo per giungere a una diagnosi.
Inoltre, il chirurgo preferisce non effettuare interventi in soggetti con strutture
gastroenteriche rivestite di bario. In questi casi, l’ecografia addominale costitui-
rebbe una scelta migliore. I mezzi di contrasto iodati sono disponibili in formula-
zione ionica e non ionica. In caso di shock e insufficienza cardiaca, i mezzi di
contrasto ionici, essendo iperosmolari, possono deteriorare le condizioni del
paziente in maniera drammatica e devono quindi essere evitati; si tratta quindi di
vere e proprie controindicazioni. In loro vece dovrebbero essere utilizzati i mezzi
di contrasto isotonici non ionici.

Procedura diagnostica e valutazione delle immagini

Anche nelle situazioni di emergenza, bisogna seguire le procedure standard.


- verificare la qualità dell’immagine (fine espirazione? posizionamento corretto?
movimento? esposizione corretta?)
- valutare l’addome con un approccio sistematico (sono incluse parti di torace?
limiti esterni? strutture ossee? volume addominale? contrasto? opacità?)
- elencare i rilievi radiografici in ordine di importanza (descrittiva)
- elencare le diagnosi differenziali
- ordinare queste ultime in accorto ai dati clinici e di laboratorio e pianificare ulte-
riori procedure sulla base delle diagnosi differenziali
20
Le tabelle seguenti elencano alcuni rilievi importanti e le ulteriori procedure pos-
sibili in caso di emergenza. Non costituiscono una lista completa (vedere lettera-
tura specifica).

Rilievo Possibili cause Ulteriori procedure


Alterazioni Traumi, tumori, infezioni, Indagini radiografiche e/o di
scheletriche disordini metabolici etc. laboratorio specifiche
Confini addominali
Diaframma non Effusione pleurica, aumento Radiografie del torace
interamente dell’opacità polmonare (lobi Ecografia: addome, torace
delimitabile, solo un caudali!), masse polmonari o Ev. toracentesi
lato definito, profilo toraciche, rottura del diaframma (peritoneografia positiva o negativa)
parzialmente
discontinuo
Diaframma non Ernia o rottura del diaframma Radiografie del torace
interamente Ecografia: addome, torace
delimitabile, solo un (peritoneografia positiva o negativa)
lato definito, profilo
parzialmente,
discontinuo, organi
addominali dislocati
Ispessimento o scarsa Rottura della parete addominale Diagnosi clinica
definizione della parete (ricercare concomitanti fratture Palpazione
addominale, o alterata costali o pelviche), ernie Ecografia
opacità del grasso (dislocazione di organi
sottocutaneo, ev. addominali)
asimmetria del
peritoneo laterale
Diminuzione dei dettagli addominali
Diminuzione Effusione addominale, peritonite, Ecografia
generalizzata dei carcinomatosi (attenzione alla Addominocentesi, ev. lavaggio
dettagli, profili degli cachessia) addominale
organi poco definiti, ev. Se sospetto di neoplasia, insufficienza
aumento di volume L'eziologia dell’infusione può cardiaca, effusione pleurica,
dell'addome, aumento essere intra- o extra addominale occlusione della vena cava caudale:
della radiopacità radiografia toracica
addominale Esami di laboratorio (proteine, ecc)
Se sospetto di rottura uretrale o
vescicale: uretrografia, ev. IVU
(urogramma endovenoso)
Opacizzazione L'omogeneità dipende dal tipo e Vedi sopra
omogenea della cavità dalla gravità dell’effusione:
addominale trasudato (anche modificato):
idrostatico, plasmaoncotico ecc.,
con maggiore quantità di fluido
anche infiammatorio (FIP, forma
essudativa)
rottura di vescica o colecisti,
emorragia
Disomogenea, a strisce Peritonite da rottura di organi cavi Vedi sopra
o chiazze (ricercare gas liberi), FIP ecc.,
emorragia, carcinomatosi
Diminuzione focale del Peritonite focale, sospetto di Ecografia!!!
dettaglio nel quadrante pancreatite (la pancreatite non è Esami di laboratorio
craniale destro, aumento una diagnosi radiografica!!)
dell'opacità,
dislocazione mediale
dell’antro, ev.

21
Rilievo Possibili cause Ulteriori procedure
lateralizzazione del
duodeno, che appare a
contenuto gassoso e
“indurito”
Aumento dell'opacità, Rottura o avulsione del rene, Ecografia!!!
“masse” rottura di vasi, emorragie o ascessi Esami di laboratorio
retroperitoneali, ev. retroperitoneali, rottura dell'uretere IVU (attenzione: in caso di shock o
mancata delineazione possibile shock occorre utilizzare
mono- o bilaterale dei un mezzo di contrasto isotonico
reni, dislocazione non-ionico)
ventrale del colon
Diminuzione della Gas intraperitoneale libero Limitate quantità di gas libero o aria
radiopacità Rottura di un organo cavo (tratto non vengono generalmente
intraddominale; GI, vagina, pneumocistografia in identificate nelle proiezioni standard.
generalizzata o più corso di rottura vescicale), La radiografia con fascio orizzontale
spesso focale; ev. perforazione della parete del paziente in decubito laterale
aumento del dettaglio addominale. sinistro o in stazione facilita la
sieroso Laparotomia (normale fino a circa diagnosi
10 giorni dopo la chirurgia),
addominocentesi
Retroperitoneale Lacerazione del retto Colonscopia
Secondaria a pneumomediastino Radiografie del torace
(profilo renale!)
Aumento di volume Dilatazione/torsione gastrica La diagnosi può essere clinica
dello stomaco in Se si effettua radiografia: decubito
posizione laterale destro, ev. radiografia
normale/anomala toracica per identificare modificazioni
Spesso alterazioni anche secondarie
di altri organi, ad es.,
ingrossamento e
dislocazione della
milza, dilatazione
dell'esofago
Dilatazione focale o Ileo Ev. fascio orizzontale in stazione
generalizzata I segni radiografici dipendono da: Ev. con compressione Ecografia
dell'intestino, a - tipo Ripetere le radiografie Attenzione: in
contenuto - motivo dell'occlusione caso di sospetto ileo, si dovrebbe
gassoso/liquido - tempo evitare l'utilizzo di mezzi di
- sede contrasto
Corpi estranei
radiopachi o E’ importante decidere se è
radiotrasparenti necessaria la chirurgia (ileo
ostruttivo)
Dilatazione Volvolo, ileo paralitico dovuto a
generalizzata enterite (parvovirosi)
dell'intestino a
contenuto
prevalentemente liquido
Dilatazione segmentale Peritonite, ischemia: trauma
dell'intestino, ev. intestinale ottuso, rottura di vasi,
contenente gas e con infiltrato
pareti “rigide”, con infiammatorio/neoplastico
superficie mucosa
corrugata

22
Rilievo Possibili cause Ulteriori procedure
tessuti molli a contenuto enterite, animali giovani
gassoso chiuso, ev.
cieco non visibile
Dilatazione focale o Subileo Ev. studio contrastografico
generalizzata
dell'intestino con
contenuto granuloso “a
ciottolato”
Organomegalia, masse Dipende dal tipo di dislocazione Ecografia
(es., dislocazione della vescica in
caso di prostatomegalia), ev.,
alterazione di forma degli organi
adiacenti
Disomogeneità con Neoplasie con rottura del tratto GI,
radiopacità diminuita tumori mineralizzati (surrene,
e/o aumentata pancreas, prostata), perforazione
intestinale con ascessualizzazione,
cisti con pareti mineralizzate (cisti
paraprostatiche)
Organi dislocati, singoli Ernia: diaframmatica, addominale, Radiografia delle regioni adiacenti,
organi in posizione inguinale, perineale ecografia, studi contrastografici (es.
anomala cistografia)
Renomegalia bilaterale Nefrite, infiltrati quali amiloidosi, La funzionalità renale è più
linfoma, FIP nel gatto, raramente importante della morfologia
ostruzione bilaterale dell’uretere Ecografia
Unilaterale con idronefrosi, ematomi, cisti Sospetto di rottura: IVP (pielografia
endovenosa)
Mineralizzazione dei Nefro-urolitiasi Ecografia
reni nella regione
pelvica
Aumento di volume Ostruzione uretrale Indagare l'intera uretra (osso del pene
della vescica, di solito nel cane)
dislocata ventralmente Attenzione: una avulsione Uretrografia retrograda
uretrale può apparire come
un'ostruzione
Aumento di volume Di solito gravidanza L'aumento di volume di ovaie/utero si
dell'utero osserva meglio nei radiogrammi VD
Aumento di volume Torsione di un corno uterino Ecografia
unilaterale di un corno
uterino

Riassunto
La modalità diagnostica ottimale dovrebbe essere scelta considerando le condizio-
ni generali del paziente. L’obiettivo principale è di non nuocere al paziente. I
primi passi sono costituiti dalla stabilizzazione respiratoria e cardiocircolatoria,
seguiti da procedure diagnostiche precise. Le modalità scelte sono le stesse delle
situazioni elettive. L’unica differenza, in medicina d’emergenza, è l’ordine in cui
esse sono utilizzate. Per esempio, in caso di ileo, dove non si deve sprecare
tempo, il miglior approccio potrebbe essere la laparotomia diagnostica. Nelle
situazioni d’emergenza, la radiologia costituisce la metodica più rapida e meno
impegnativa e dovrebbe sempre essere considerata perché in grado di fornire
un’indicazione generale della sospetta localizzazione del problema.

23
24
Principi generali di radiologia toracica cardiaca
Debra S. Gibbons, DVM, MS, Diplomate American College of Radiology
Department of Environmental and Radiological Health Sciences
Colorado State University, Fort Collins, Colorado USA

Le malattie cardiache congenite e acquisite sono relativamente comuni in medicina


veterinaria, soprattutto negli animali da compagnia, e l’esame radiografico è uno
strumento importante per la valutazione del cuore e dei vasi polmonari.

Data la bassa specificità e sensibilità dell’esame radiografico diretto in assenza di


alterazioni cardiache pronunciate, le migliori applicazioni della radiologia cardiaca
sono 1) come strumento di screening per l’identificazione di anomalie cardiache
marcate, 2) come metodo di valutazione della circolazione polmonare unitamente
alla funzionalità cardiaca, 3) per valutare l’eventuale presenza di uno scompenso
cardiaco e 4) per valutare la risposta alla terapia.1 Per ottenere il maggior numero di
informazioni da un esame radiografico diretto del cuore è necessaria una conoscen-
za completa delle tecniche radiografiche, del posizionamento del paziente e del-
l’anatomia radiografica normale.

Nella valutazione delle dimensioni e della forma della silhouette cardiaca e dei vasi
polmonari, è importante tenere presenti le normali variazioni che si verificano nelle
diverse proiezioni radiografiche nonché le differenze di conformazione e statura dei
pazienti. In proiezione toracica laterale destra, la silhouette cardiaca è ovalare o
ovoidale, mentre ha un aspetto più tondeggiante in proiezione laterale sinistra.2 La
silhouette cardiaca tende ad essere più allungata in proiezione ventrodorsale e più
ovale in proiezione dorsoventrale. Inoltre, l’apice cardiaco può essere spostato a
sinistra in proiezione dorsoventrale a causa dell’escursione craniale del diaframma
che spinge il cuore verso questo lato.2 In relazione alla conformazione del pazien-
te, nei cani brachimorfi il cuore può apparire più grande, mentre nelle razze con
torace stretto e profondo il cuore può sembrare più piccolo.1

Sono stati proposti diversi metodi per valutare le dimensioni e la forma della silho-
uette cardiaca: il confronto con l’ampiezza degli spazi intercostali, la percentuale di
cavità toracica occupata dalla silhouette cardiaca e la scala vertebrale. La scala ver-
tebrale può essere utile per i principianti e può servire come riferimento per con-
frontare le dimensioni cardiache in radiogrammi effettuati in date differenti al fine
di monitorare la progressione della malattia o la risposta alla terapia.1,3 Oltre alle
dimensioni, occorre esaminare anche eventuali alterazioni del profilo cardiaco.3 La
sede di origine di protuberanze o rigonfiamenti delle silhouette cardiaca, causati
dalla dilatazione di parti differenti dell’organo o dei grossi vasi, può essere stimata
utilizzando il sistema dell’”orologio cardiaco”. Quest’ultimo è utile per annotare la
25
localizzazione delle strutture anatomiche normali1 e definire le diagnosi differenzia-
li.

L’esame radiografico del torace e uno strumento importante in medicina veterina-


ria per l’identificazione delle cardiopatie e per valutare la risposta alla terapia. Le
informazioni diagnostiche ottimali si ottengono grazie a radiogrammi di alta quali-
tà e all’appropriato posizionamento del paziente.2 Le radiografie toraciche possono
non evidenziare alterazioni sottili e occorre ricordare che l’osservazione di un cuore
di dimensioni normali non esclude la presenza di una cardiopatia.3

1Bahr RJ. “Heart and Pulmonary Vessels” in Textbook of Veterinary Diagnostic


Radiology, ed. Thrall, 5th edition, p. 568. Saunders Elsevier, 2007.

2Berry, CR. Graham, JP. Thrall, DE. “Interpretation Paradigms for the Small
Animal Thorax” in Textbook of Veterinary Diagnostic Radiology, ed. Thrall, 5th
edition, p. 462-463. Saunders Elsevier, 2007.

3Buchanan, JW. Bucheler, J. “Vertebral scale system to measure canine heart size
in radiographs”. JAVMA, 1995, Vol. 206, No. 2, pp. 194-199.

26
Principi generali di ecografia toracica
(non cardiaca)
Debra S. Gibbons, DVM, MS, Diplomate American College of Radiology
Department of Environmental and Radiological Health Sciences
Colorado State University, Fort Collins, Colorado USA

L’esame ecografico è divenuto un valido strumento diagnostico per la valutazione


delle malattie toraciche nei piccoli animali e la sua utilità aumenta quando è effet-
tuato in associazione all’esame radiografico del torace e in presenza di effusione
pleurica.1 Benché l’indagine ecografica del torace sia limitata dalla presenza del
polmone aerato, le lesioni polmonari e mediastiniche adiacenti alla parete toracica
sono ecograficamente indagabili.

I prerequisiti per effettuare un esame ecografico toracico non cardiaco sono la


valutazione delle radiografie del torace, la comprensione dei principi di base del-
l’ecografia e l’appropriato posizionamento del paziente.

L’ecografia toracica può essere effettuata per identificare e determinare la causa di


un’effusione pleurica, per diagnosticare patologie mediastiniche, pleuriche, pol-
monari e della parete toracica, per valutare l’integrità del diaframma e per l’esecu-
zione assistita di toracentesi, aghi aspirati e biopsie.1 Poiché il fascio ecografico
penetra scarsamente il tessuto osseo e l’aria, l’ecografia diagnostica delle strutture
toraciche non cardiache è generalmente limitata alla valutazione delle porzioni
pertinenti o adiacenti alla parete toracica, utilizzando una finestra acustica para-
sternale, intercostale o all’ingresso del torace.2 La finestra acustica ideale è quella
in cui il tessuto polmonare aerato non si interpone tra il trasduttore e la sede di
lesione.1 La sede il tipo di patologia riscontrate nei radiogrammi toracici indicano
la finestra acustica appropriata e il posizionamento del paziente in grado di pro-
durre il miglior esame ecografico. Nella maggior parte dei casi, l’esame completo
del torace richiede il riposizionamento del paziente e l’effettuazione di scansioni
multiple.1

L’ ecografia toracica consente di effettuare anche alcune procedure interventive.


Gli aghi aspirati ecoguidati costituiscono una metodica utile e relativamente non
invasiva per il raggiungimento di una diagnosi definitiva. In uno studio, il 91%
degli aghi toracici aspirati era diagnostico.2 Nello stesso studio, nessun paziente
presentava complicazioni documentate associate all’effettuazione dell’ago aspirato
ecoguidato o della biopsia.2 Le complicazioni segnalate in corso di procedure eco-
guidate sono penumotorace ed emorragia.

L’esame radiografico è fondamentale per la valutazione delle malattie toraciche e


27
la presenza di alterazioni radiografiche può indurre a effettuare un esame ecogra-
fico, che a sua volta può contribuire alla conferma dei rilievi radiografici.2

1Mattoon JS, Nyland TG. “Thorax” in Small Animal Diagnostic Ultrasound, ed.
Nyland and Mattoon, 2nd edition, p. 325. W. B. Saunders, 2002.

2Reichle, JK. Wisner, ER. “Non-cardiac thoracic ultrasound in 75 feline and


canine patients”. Veterinary Radiology & Ultrasound, Vol. 41, No.2, 2000, pp.
154-162.

28
Principi generali di diagnostica per immagini
in ortopedia
Debra S. Gibbons, DVM, MS, Diplomate American College of Radiology
Department of Environmental and Radiological Health Sciences
Colorado State University, Fort Collins, Colorado USA

L’esame radiografico è una procedura standard nella valutazione di molte patologie


ortopediche dei piccoli animali e del cavallo. In particolare, si utilizza per ottenere
una diagnosi corretta, effettuare il follow-up per valutare la risposta alla terapia,
determinare l’estensione della lesione e identificare il coinvolgimento dei tessuti
molli adiacenti.1 Per ottenere tali obiettivi, occorre comprendere gli aspetti tecnici
della diagnostica per immagini ortopedica, quali il posizionamento e l’esposizione
corretti oltre all’approccio sistematico alla valutazione dell’immagine. Inoltre, è
richiesta la conoscenza completa della normale formazione dell’osso e delle varia-
zioni dell’anatomia normale.1 Le tecniche diagnostiche per immagini alternative,
come la tomografia computerizzata e la scintigrafia nucleare, possono avere un
ruolo chiave per il raggiungimento della diagnosi, quando i radiogrammi diretti
sono equivoci.

La tomografia computerizzata (TC) è divenuta una procedura principale nella dia-


gnostica per immagini veterinaria, e per questo si richiede una comprensione di
base dell’acquisizione di immagini mediante TC.2 Uno dei vantaggi della TC rispet-
to alla radiologia convenzionale è la produzione di immagini del paziente in sezio-
ni orientate, eliminando il problema della sovrapposizione delle strutture e miglio-
rando la localizzazione anatomica delle lesioni.2 Un altro vantaggio è la maggiore
risoluzione di contrasto e la capacità di discriminare tessuti di diversa composizio-
ne esprimendo queste differenze con vari gradi di grigio o luminosità dell’immagi-
ne.2 Il contrasto delle immagini TC è dovuto alla diversa capacità dei tessuti di atte-
nuare i raggi X. Uno dei fattori più importanti nell’attenuazione da parte del tessu-
to è la sua densità fisica (o numero di elettroni presenti in un dato spessore).3 Poiché
il tessuto osseo ha una densità fisica superiore rispetto agli altri tessuti, esso attenua
il fascio di raggi X in maggior grado, determinando un’immagine più luminosa. Per
questo, la TC è piuttosto indicata per la diagnostica per immagini ortopedica.
Indicazioni per l’utilizzo della TC in questo ambito includono la valutazione di
lesioni e fratture complesse o di deformità angolari dell’arto, oltre alla creazione di
modelli 2D e 3D post-processazione e alla valutazione di alterazioni che possono
essere nascoste da una struttura anatomica complessa.

L’imaging nucleare fornisce informazioni diagnostiche su organi o apparati sulla


base delle modalità di distribuzione della radioattività nell’organismo.4 La scinti-
grafia scheletrica è stata utilizzata come strumento diagnostico in medicina veteri-
29
naria a partire dagli anni ‘70, principalmente in ortopedia equina.5 Il radionuclide
più utilizzato nell’imaging scheletrico è il tecnezio-99m (Tc-99m), con cui tipica-
mente viene marcato un analogo del fosforo, come il metilene difosfonato (MDP)
e il disodio ossidronato (HDP).5 La localizzazione dell’analogo del fosforo marca-
to con Tc-99m nello scheletro è complessa e si basa su un adeguato flusso ematico
all’osso, l’efficienza di estrazione del radiofarmaco attraverso l’attività osteoblasti-
ca e il chemioassorbimento sulla superficie esposta dei cristalli di idrossiapatite
nella matrice ossea inorganica.5

Le indicazioni della scintigrafia scheletrica nei piccoli animali includono la valuta-


zione di tumori ossei primari o metastatici, artrite settica od osteomielite, zoppie
occulte, vitalità dopo lesioni traumatiche e fratture da stress.5 La scintigrafia sche-
letrica è un indicatore sensibile per l’identificazione di metastasi ossee e in medici-
na umana si è dimostrato avere una sensibilità del 30-50% maggiore rispetto alla
radiologia per l’identificazione di queste lesioni.5

Nella valutazione delle alterazioni scheletriche si utilizza spesso la scintigrafia tri-


fasica, che consiste in immagini relative alla fase vascolare, alla fase dei tessuti
molli e alla fase ossea.5 In presenza di un’alterazione delle immagini scintigrafiche,
è importante effettuare l’esame radiografico delle aree interessate e correlare i risul-
tati con l’anamnesi, l’esame clinico e il segnalamento del paziente.

Sono multiple le modalità di diagnostica per immagini disponibili in ortopedia vete-


rinaria. L’esame radiografico continua a rappresentare l’opzione standard di prima
linea per il paziente ortopedico. Tuttavia, modalità alternative, come la tomografia
computerizzata e la medicina nucleare, possono essere utilizzate quando la radiolo-
gia è equivoca, quando lesioni complesse richiedono ulteriori indagini o quando
l’identificazione di una malattia scheletrica occulta o metastatica è determinante per
pianificare il trattamento del paziente.

30
1Ferrell EA, Berry CR, and Thrall DE. “Interpretation Paradigms for the
Appendicular Skeleton” in Textbook of Veterinary Diagnostic Radiology, ed.
Thrall, 5th edition, p. 222-225. Saunders Elsevier, 2007.

2Tidwell, AS. “Principles of Computed Tomography and Magnetic Resonance


Imaging” in Textbook of Veterinary Diagnostic Radiology, ed. Thrall, 5th edition,
p. 50. Saunders Elsevier, 2007.

3Tidwell, AS. Textbook of Veterinary Diagnostic Radiology, ed. Thrall, 5th edition,
p. 52. Saunders Elsevier, 2007.

4Kowalsky, RJ. “Radioactive Decay, Radioactivity, Tc-99m Generator, and


Radiopharmaceuticals” in Textbook of Veterinary Nuclear Medicine, ed. Daniel,
GB and Berry, CR, 2nd edition, p. 2. American College of Veterinary Radiology,
2006.

5Poteet, BA. “Small Animal Skeletal Scintigraphy” in Textbook of Veterinary


Nuclear Medicine, ed. Daniel, GB and Berry, CR. 2nd edition, pp. 144, 145, 146,
151, 161. American College of Veterinary Radiology, 2006.

31
NOTE

32
Possibilità e limiti della TAC nelle affezioni
delle vie aeree
MAURO DI GIANCAMILLO

Prof.Ass. Radiologia Veterinaria e Medicina Nucleare


Sezione di Radiologia Veterinaria Clinica e Sperimentale
Dipartimento di Scienze Cliniche Veterinarie
Facoltà di Medicina Veterinaria
Università degli Studi di Milano
Via Celoria, 10 – 20133 Milano
mauro.digiancamillo@unimi.it

La idea di osservare un distretto corporeo attraverso singoli strati fu concepita per


la prima volta negli anni ’30 da un radiologo italiano, il Dr. Alessandro Vallebona.
Tuttavia passarono quarant’anni prima che l’ingegner G. N. Hounsfield ed il fisico
A. M. Cormack riuscirono a realizzare il primo prototipo di tomografo computeriz-
zato a raggi x, installato nel 1971 all’Atkinson Morley Hospital di Londra. Era uno
strumento dedicato allo studio della testa e solo tre anni più tardi fu realizzata
un’apparecchiatura in grado di formare immagini dell’addome. Nel 1979,
Hounsfield e Cormack vinsero il premio Nobel per la Medicina, per quella scoper-
ta che rivoluzionò per sempre la diagnostica radiologica.
La tomografia computerizzata (indicata ora con l’acronimo TC) è una tecnica di
diagnostica per immagini che, sfruttando l’azione dei raggi x, consente di riprodur-
re sezioni corporee del paziente tramite l’intervento di un computer.
La TC, superando la rappresentazione bidimensionale delle immagini propria della
radiologia convenzionale, è in grado di fornire una raffigurazione trasversale (ma
non solo) del corpo priva di sovrapposizioni e/o sommazioni di “ombre”. Dai primi
anni ’70 a oggi, l’evoluzione tumultuosa e continua dei sistemi informatici ha reso
possibile la creazione di macchine sempre più performanti e si è passati dalle prime
e lente unità tomografiche di Ia generazione alle recenti TC spirali monostrato, per
poi arrivare alle TC multistrato, provviste di 4, 8, 16, 32 e 64 corone di detettori, di
ultimissima generazione.
Ciò ha contribuito a rendere disponibile sul territorio una grande quantità di appa-
33
recchiature, con una riduzione dei costi di acquisto tale da favorirne la distribuzio-
ne anche al mondo veterinario. Ciò ha trasformato radicalmente i tradizionali con-
cetti legati alla diagnostica radiologica, una volta considerata semplice indagine
collaterale e divenuta oggi disciplina scientifica vera e propria, con una precisa col-
locazione nella pratica clinica, in grado di promuovere innegabili benefici nella
gestione prognostica e terapeutica del paziente. Infatti, se sino a qualche anno fa
l’indagine TC era pressoché riservata al solo paziente oncologico, ora tale tecnica
è stata inserita in molti algoritmi diagnostici, in un variegato spettro di affezioni
morbose.
Ciò nonostante è doveroso porsi la domanda “quando usare la TC?”. La grande
capacità di discriminazione tra tessuti a densità simile la rende idonea all’esplora-
zione di qualunque distretto o apparato ed è concepita in modo tale da fornire “sem-
pre” un risultato. Tuttavia è necessario conoscere le potenzialità dello strumento in
relazioni alle indicazioni cliniche poiché, se non utilizzata correttamente, potrebbe
rivelarsi una tecnica superflua, se non del tutto inutile.
Uno strumento diagnostico può trovare indicazioni elettive, alternative o comple-
mentari: sarà compito del medico veterinario valutare di volta in volta ogni singolo
caso, tenendo sempre presente che la TC diventa una “tecnica vantaggiosa quando
utilizzata con indicazione elettiva e opportunamente collocata nel contesto dell’iter
diagnostico”.
La TC nella clinica radiologica si basa su tre concetti fondamentali:
identificazione della lesione
caratterizzazione
bilancio spaziale
IDENTIFICAZIONE DELLA LESIONE
Il massiccio cranio facciale può essere ben esplorato con la TC, soprattutto per
quanto riguarda le cavità nasali, i seni, i recessi e l’adito rinofaringeo, ove è consi-
derata in assoluto la tecnica di elezione a causa dell’elevata risoluzione spaziale,
della possibilità di ottenere spessori di strato anche inferiori al millimetro, del con-
trasto naturale fornito dall’aria e dal tavolato osseo. Inoltre la possibilità di esegui-
re acquisizioni su piani differenti, ricostruzioni elettroniche multiplanari o tridimen-
sionali aiutano significativamente il clinico nella stesura del referto.
34
C’è una novità nella gestione del dolore chirurgico...

35
La grande velocità di scansione (tipica degli strumenti elicoidali) rendono la TC
uno strumento particolarmente idoneo laddove siano richieste acquisizioni di gran-
di volumi corporei in condizioni di apnea, con innegabili vantaggi in termini di otti-
mizzazione dei tempi di esercizio e qualità dell’immagine radiologica. La possibi-
lità di eseguire spessori di strato molto sottili anche nello studio della patologia pol-
monare, (High Resolution Computed Tomography - HRCT), con spessori di strato
molto sottili, consente di ottenere immagini così ricche di informazioni da essere
paragonabili a quelle di una sezione anatomica, con grande vantaggio in termini di
precocità diagnostica.
CARATTERIZZAZIONE
La TC possiede una caratteristica che la differenzia da tutte le altre tecniche di ima-
ging: è un densitometro. L’immagine è la rappresentazione in scala di grigio della
mappa densitometrica della sezione di corpo esaminata. A ogni singolo pixel è
associato un determinato numero, che corrisponde al valore di attenuazione subito
dal fascio di raggi x durante l’attraversamento del tessuto. Questi numeri (espressi
in Unità Hounsfield – UH - dal nome dello scopritore) saranno pertanto strettamen-
te dipendenti dalla densità tissutale e dal numero atomico degli elementi che lo
compongono. Il sistema di misurazione, piuttosto complesso, è calibrato sull’acqua,
cui convenzionalmente è attribuito il valore 0. Nella costruzione della scala dei grigi
vengono poi introdotti dei fattori di moltiplicazione che consentono di amplificare
differenze di densità simili. Per esempio una differenza del 10% nel coefficiente di
assorbimento lineare di un tessuto corrisponde a 100 UH.
In termini pratici questo significa che i tessuti molli del corpo, pur essendo simili
tra loro, si distribuiscono in un intervallo numerico piuttosto ampio (da –100UH a
+100UH) dove ad ogni tessuto corrisponde un determinato range di valori, consen-
tendo la discriminazione tra tessuto normale e tessuto patologico.
Riassumendo in TC la semeiotica tomografica e la radiodiagnostica non si limitano
alla semplice osservazione e costruzione dell’immagine, ma comprendono la valu-
tazione delle densità tissutali.
Si deve però ricordare che l’ampiezza della scala (finestra) dei grigi è superiore a
quella che può essere percepita dall’occhio umano, che in genere è in grado di
distinguere solo 16 tonalità di grigio. Pertanto medesime tonalità di grigio potranno
36
Ora registrato per il controllo del dolore chirurgico
®*
Perché scegliere Previcox :

1 H7F?:E ; FEJ;DJ; 9EDJHEBBE :;B :EBEH;0


™ ^a .) YZ^ hd\\Zii^ cdc g^X]^ZYZ jc igViiVbZcid VcVa\Zh^Xd VYY^o^dcVaZ

2 ?B DKELE IJ7D:7H: :? I?9KH;PP70


™CdcYZiZgb^cVVaXjcVVaiZgVo^dcZXa^c^XVdW^dad\^XVh^\c^ÒXVi^kV
YZ^eVgVbZig^Xa^c^X^!ZbVidad\^X^ZYjg^cVg^gZcZZ[Z\Vid
™CdcZhZgX^iVVaXjcZ[[ZiidhjaaVXdV\jaVo^dcZ

3 FH7J?9E0
™ 8dbeVi^W^aZ Xdc ijii^ ^ [VgbVX^ XdbjcZbZciZ ji^a^ooVi^
^c VcZhiZh^dad\^V kZiZg^cVg^V Z cZa eZg^dYd edhi X]^gjg\^Xd
Materiale riservato ai soli Medici Veterinari, Farmacisti

™ ;VX^aZ YV YdhVgZ Z YV hdbb^c^higVgZ eZg ijii^ ^ egdeg^ZiVg^ eZgX]‚


^c XdbegZhhZ bVhi^XVW^a^ Xdc d hZcoV X^Wd

'– (– )–

& (^ (*^ *.^

INTERVENTO
CHIRURGICO

37
* Dossier di Registrazione: Utilizzo nella terapia del dolore e dell’infiammazione post-operatori (2008).
essere rappresentate da una gamma di valori densitometrici più ampia. La finestra
è uno strumento che consente di accentuare il contrasto tra densità simili, toglien-
do dalla rappresentazione ottica i valori estremi della scala. L’uso di una finestra
ampia può quindi ostacolare la discriminazione tra tessuti a densità simile (Fig.1).
Di contro l’uso di una finestra stretta esclude tutti i tessuti con densità superiore o
inferiore ai limiti della finestra (Fig.2). Il valore assoluto in UH del tessuto non
muta, ma cambia la sua rappresentazione analogica.
L’aspetto pratico di quanto detto è che i toni di grigio che andranno a costruire l’im-
magine TC varieranno in funzione di ciò che vuole essere rappresentato in quel
determinato momento: uno studio accurato del tavolato osseo maxillo-facciale avrà
bisogno di un filtro di convoluzione (sistema che consente l’acquisizione dell’im-
magine) ad alta risoluzione di contrasto associato ad un’ampia finestra di visualiz-
zazione (Fig.3), mentre le altre componenti dovranno essere valutate con filtri di
convoluzione a bassa definizione spaziale e finestre di visualizzazione più strette
(Fig.4).
BILANCIO SPAZIALE
Con il termine di bilancio spaziale si vogliono valutare i rapporti reciproci tra una
determinata lesione e i tessuti sani circostanti. La TC ha una grande capacità di
“separare” due strutture vicine a contrasto simile. Questa capacità, chiamata risolu-
zione spaziale e definita come la distanza minima percepibile dall’occhio umano
che divide due punti contigui, è legata a vari fattori tra cui la dimensione della mac-
chia focale e lo spessore dello strato (ampiezza del collimatore), dal numero dei
pixel che costituiscono l’immagine, dalle dimensioni del campo di scansione (Field
Of View – FOV), dalla grandezza dell’oggetto e dal contrasto naturale del fondo.
La risoluzione spaziale non dipende dalla dose erogata. La risoluzione di contrasto
è invece correlata alla minima differenza in densità rilevabile fra un oggetto a basso
contrasto e un fondo omogeneo. La risoluzione di contrasto viceversa dipende dalla
dose.
Per aumentare la capacità di risoluzione di contrasto del sistema si impiegano i
mezzi di contrasto (m.d.c.) organo iodati idrosolubili non ionici (monomerici o
dimerici) per via endovenosa a bolo. In genere si utilizzano m.d.c. ad elevata con-
centrazione di iodio, compresa tra 300 mgI/ml ed i 400 mgI/ml, alla posologia di
38
600 mgI/kg. Come è noto lo iodio ha una grande capacità di interagire con la radia-
zione x, possiede cioè un elevato coefficiente di assorbimento lineare; questa sua
caratteristica “altera” il normale contrasto tissutale, aumentandolo laddove il m.d.c.
si concentra e diminuendolo in quei distretti che non possono essere raggiunti dal
composto. Questo effetto, che prende nome di “incremento di contrasto” o diretta-
mente dall’inglese “Contrast Enhancement”, aumenta molto la sensibilità e la spe-
cificità della metodica. La capacità di un tessuto di “incrementare” dipende da
numerosi fattori, non ultimo la sua vascolarizzazione e non deve essere sempre con-
siderata come l’espressione diretta di una eventuale malignità. I m.d.c. ad uso endo-
venoso vengono in genere utilizzati per lo studio dei parenchimi e delle strutture
vasali e trovano valide indicazioni nello studio delle patologie delle vie aeree
(Fig.5).

Scopo della presente comunicazione è di illustrare le principali indicazioni della TC


nello studio dell’apparato respiratorio, così che possa rappresentare un arricchimen-
to del patrimonio culturale del medico veterinario e una opportunità di migliorare
la gestione del paziente.
Nella lettura di un tomogramma, è importante innanzitutto focalizzare l’attenzione
sul concetto, molto spesso sottovalutato, di pattern recognition, cioè il riconosci-
mento del “normale” modo di apparire di un determinato tessuto. Questo deve
ricordare come la malattia non debba essere considerata il punto di partenza del-
l’iter diagnostico, rappresentato invece dal reperto semeiologico in sé.

In Medicina, la TC ha pressoché sostituito la radiologia tradizionale nello studio del


massiccio facciale. Diverso il discorso in Veterinaria, dove motivi economici e cul-
turali non ne hanno certamente favorito la diffusione su larga scala. Per questo moti-
vo, la TC viene quasi esclusivamente utilizzata per eseguire il bilancio spaziale di
una lesione già nota, cosa molto frequente in ambito oncologico, e/o per esplorare
regioni altrimenti inaccessibili con l’esame radiografico convenzionale.
In realtà l’indagine radiografica, pur non essendo molto sensibile nelle forme pre-
coci, conserva tutto il suo valore ed è considerata il primo momento nella diagnosi
di rinite cronica.
39
L’esame radiologico consente un ottimo studio delle cavità nasali e dei seni fronta-
li e una soddisfacente esplorazione delle arcate dentarie, a patto di impiegare ido-
nee unità radiologiche e sistemi di registrazione delle immagini ad alta definizione,
specificatamente concepiti. È poco utile nello studio dei seni mascellari, dei reces-
si sfenoidali, delle ossa palatine, del setto nasale cartilagineo, dell’etmoide e del-
l’adito rinofaringeo.
Un adenocarcinoma ad impianto etmoidale può essere ben documentato con due
riprese radiografiche dedicate, la proiezione sagittale VD a bocca aperta e la proie-
zione assiale fronto-occipitale (eventualmente coadiuvate dalle proiezioni LL Sn-
Ds o Ds-Sn, se presente deformazione del profilo nasale) (Fig.6). Impresa più ardua
eseguire un appropriato bilancio spaziale di una lesione nei confronti della cavità
nasale controlaterale, del rinofaringe, della fossa retro-orbitale e soprattutto del
neurocranio. (Fig.7). Da questo punto di vista le metodiche tomografiche hanno
assunto un ruolo predominante e irrinunciabile nella stadiazione della neoplasia
(parametri T e N).
Un settore ove la TC assume il ruolo di indagine completare è quello della patolo-
gia espansiva rinoesofagea benigna (polipi), ove la complementarietà non è tanto
nei confronti della radiologia convenzionale che in quest’ultimo ambito risulta
spesso inadeguata (Figg.8 e 9), quanto nei confronti della diagnostica endoscopica
(rinoscopia, laringo-faringoscopia, otoscopia).
In alcune forme di riniti croniche, micotiche, linfoplasmacitiche, la TC può confi-
gurarsi come tecnica di imaging alternativa alla radiologia convenzionale e comple-
mentare alla rinoscopia. Anche se la diagnosi di mucocele frontale può essere age-
volmente raggiunta con un’adeguata proiezione radiografica, la TC consente una
migliore definizione del nidus patologico, di misurare la densità tissutale, consen-
tendo di distinguere raccolte liquide o essudatizie da tessuti neoformati.
Più complesso il discorso che riguarda le riniti da corpo estraneo radiotrasparente,
difficilmente riconoscibile anche all’esame tomografico, soprattutto nelle forme
non recenti, ove l’applicabilità della tecnica deve essere attentamente valutata di
volta in volta.
Nell’ambito della odontostomatologia e più specificatamente in quello delle riniti
odontopatiche la TC possiede molteplici indicazioni. La tecnologia ha raggiunto
40
livelli così elevati che, a partire da singole acquisizioni dell’arcata dentaria mascel-
lare, è possibile ottenere ricostruzioni elettroniche tridimensionali o multiplanari,
dalla risoluzione e dalla definizione così elevate da consentire uno studio dettaglia-
to della struttura, dello spessore e dell’altezza dell’osso alveolare (Fig.10).
Da ultimo la TC riveste un ruolo di primo piano nel paziente traumatizzato. Con
l’eccezione del traumatismo cranio-cerebrale, l’esame radiologico convenzionale è
sempre da considerarsi la tecnica di prima scelta. Tuttavia non si deve dimenticare
che per ottenere uno studio completo dello scheletro facciale del cane o del gatto
sono necessarie molte proiezioni, sagittali, laterali, oblique ed assiali, che richiedo-
no tempo ed esperienza, e obbligano il paziente sopportare posizionamenti non con-
fortevoli. In presenza di traumi facciali complessi, un esame TC, nella maggior
parte dei casi senza la somministrazione di m.d.c., consente di ottenere uno studio
completo del cranio nel giro di pochi secondi, che a sua volta può essere completa-
to con ricostruzioni multiplanari e integrato da immagini tridimensionali finalizza-
te ad una migliore definizione topografica della rima di frattura e del coinvolgimen-
to delle strutture limitrofe come seni, orbite e neurocranio. L’esperienza dimostra
come in molte fissurazioni palatine osservate nel gatto, le soluzioni di continuo si
spingessero aboralmente con coinvolgimento del presfenoide e di altre strutture del
basicranio.
La tecnologia attuale ha sviluppato software dedicati alle fasi di post processing,
talora anche open source, così raffinati da incrementare ulteriormente la risoluzio-
ne spaziale e di contrasto del sistema e da consentire ricostruzioni bi-dimensionali
e tri-dimensionali molto preziose nella programmazione di trattamenti chirurgici e
radioterapeutici (Fig.11).

Nello studio delle vie aeree inferiori la TC resta una tecnica di seconda istanza, poi-
ché il radiogramma del torace, a differenza di quanto avvenuto per altri apparati, è
l’esame di primo livello che condiziona e guida il successivo iter diagnostico.
La scansione assiale elimina le problematiche legate agli effetti di sovrapposizione
e sommazione delle ombre proprie della radiologia tradizionale, permettendo di
visualizzare direttamente tutte le strutture comprese nel torace. Inoltre, variando
opportunamente l’ampiezza delle finestre e dei livelli, è possibile evidenziare con
41
un’unica acquisizione tutte le varie componenti del torace, osso, tessuti molli ed
aria. La tecnologia volumetrica è poi particolarmente utile al veterinario, poiché
consente di acquisire grandi volumi corporei in una unica fase di apnea con una
consistente riduzione dei tempi di esercizio e della quantità di m.d.c. da impiegare.
Per quanto riguarda le principali indicazioni si può ritenere che la TC abbia assun-
to un ruolo prioritario nello studio delle affezioni mediastiniche. Presso il nostro
Dipartimento essa è applicata routinariamente nello studio della patologia mediasti-
nica a carattere espansivo: le particolari condizioni anatomiche, la possibilità di
ottenere scansioni spirali veloci con il paziente in apnea che annullano così gli arte-
fatti da movimento, sono tutti fattori che consentono di formulare spesso una dia-
gnosi di natura dell’espanso, sulla base delle sue caratteristiche morfo-strutturali,
topografiche e sensitometriche, sia prima sia dopo somministrazione di m.d.c.
(Fig.12).
È importante ricordare però che, pur consentendo un’approfondita esplorazione
delle stazioni linfonodali, la TC, a fronte di un’elevata sensibilità, possiede una
bassa specificità nella stadiazione del parametro N, e può indurre l’operatore alla
formulazione di falsi positivi, come in presenza di tumefazioni linfoadenopatiche
non neoplastiche e di falsi negativi, in corso di micro-metastasi linfonodali.
Tuttavia la possibilità di eseguire biopsie TC-guidate anche in sedi complesse, per-
mette di eseguire una dettagliata stadiazione delle linfoadenopatie mediastiniche,
primitive e secondarie, come delle neoplasie maligne, intra ed extratoraciche.
Nell’iter diagnostico della patologia polmonare focale l’esame radiologico conven-
zionale conserva tutto il suo valore. Non si devono però dimenticare le differenti
caratteristiche intrinseche dei due sistemi. Anche utilizzando sistemi radiologici
digitali, le differenze in termini densitometrici tra radiogramma e tomogramma
sono enormi. Basti ricordare che la TC consente di distinguere differenze di densi-
tà dell’ordine dello 0.5-1% mentre in radiologia è necessaria una differenza del
10% affinché una determinata struttura si renda riconoscibile.
Per diminuire la probabilità di errore si è soliti eseguite diverse proiezioni (LL Sn-
Ds, sagittale VD e LL Ds-Sn e talora anche sagittale DV), senza che ciò tuttavia
possa minimamente avvicinarsi alla sensibilità diagnostica della TC. La distensio-
ne polmonare ottenibile con il paziente in anestesia generale, l’apnea, l’elevata riso-
42
luzione di contrasto del sistema, sono tutte condizioni che consento una dettagliata
valutazione degli aspetti morfostrutturali, della topografia e delle densità pre e post
contrasto di numerose patologie a carattere focale, con il risultato che la TC è diven-
tata uno strumento diagnostico irrinunciabile nella stadiazione delle neoplasie pol-
monari (Fig.13). L’elevata risoluzione temporale rende inoltre queste apparecchia-
ture indicate nello studio della patologia nodulare multipla e nella valutazione del
parametro M. Tutte affezioni che potranno essere confermate o escluse tramite
l’esecuzione di biopsie TC-guidate.
Un discorso a parte si deve fare quando si entra nel campo della patologia polmo-
nare di tipo diffuso, come ad esempio le interstiziopatie peri-bronco-vascolari,
intra-lobulari, inter-lobulari, le opacità nodulari, interstiziali e alveolari, quelle “a
vetro smerigliato”, la patologia enfisematosa e le bronchiectasie.
La letteratura ha dimostrato come sia scarsa la sensibilità della radiologia tradizio-
nale nella diagnosi precoce di queste patologie, soprattutto per quanto riguarda l’in-
quadramento e la differenziazione dei vari elementi parenchimali, interstiziali e
alveolari. Tuttavia i costi non sempre alla portata di tutti, l’obbligo di sottoporre
sempre il paziente ad anestesia generale, la percezione di “non urgenza” da parte
del proprietario quando l’ipotesi neoplastica non è contemplata, sono tutte condi-
zioni che rendono la TC uno strumento complementare alla radiologia convenzio-
nale o nella migliore delle ipotesi alternativo.
Ad ogni modo è doveroso ricordare come la TC e soprattutto la HR-TC possano
essere di aiuto nell’identificazione precoce di opacità lineari, reticolari, nodulari e
nella dimostrazione di aumenti o diminuzioni della densità polmonare, diventando
essenziale in tutti quei casi nei quali il sospetto clinico non è stato suffragato dal-
l’esame radiologico convenzionale (Fig.14).
Per quanto riguarda la patologia pleurica valgono all’incirca le considerazioni fatte
per la patologia polmonare di tipo diffuso. Se da un lato è vero che la TC è in grado
di dimostrare piccole falde liquide, non riconoscibili sul radiogramma, è altrettanto
vero che le medesime possono essere svelate anche dall’esame ultrasonografico,
tecnica altrettanto valida e che non richiede in genere l’anestesia generale.
Leggermente diverso il discorso per quanto riguarda le raccolte aeree, ove la TC
può essere impiegata con successo in tutte quelle forme di pneumotorace recidivan-
43
te idiopatico, che spesso si incontrano nella pratica clinica e che altrettanto frequen-
temente celano bolle, blebs o piccole cisti che sono sfuggite agli esami tradiziona-
li o sono difficilmente identificabili in lobi atelettasici.
Mi rendo conto che non è possibile esaurire l’argomento in poche righe e che molto
ci sarebbe da dire sulle possibilità e i limiti della diagnostica radio-tomografica
delle vie aeree, tuttavia vorrei terminare ricordando alcuni concetti sulla teoria ana-
litica delle decisioni, che prescindono dalla tecnica diagnostica impiegata, facendo
mie le parole di un grande maestro della Radiologia Medica:
“il Veterinario proponente deve sempre sapere quali saranno le scelte successive in
caso di negatività, positività o esito dubbio dell’indagine”;
“un’indagine è utile se apporta un guadagno diagnostico significativo, cioè se
aggiunge informazioni concretamente utili”;
“un’indagine, pur essendosi dimostrata positiva, può non rivelarsi utile se non
migliora in modo efficace il livello di certezza diagnostica precedente la sua esecu-
zione; anzi in taluni casi tale livello può addirittura diminuire”.

44
Immagini e didascalie della relazione:
possibilità e limiti della TAC nelle affezioni
delle vie aeree

MAURO DI GIANCAMILLO

Fig.1: Rottweiler, M, 9 anni: scansione trasversale ottenuta a livello di I molare,


WW 3000, WL 420: la finestra ampia consente uno studio dettagliato del tavolato
osseo e dei cornetti nasali, mentre i tessuti molli del massiccio facciale appaiono
tutti con il medesimo grigio e pertanto non sono valutabili.
45
Fig.2: Rottweiler, M, 9 anni: scansione trasversale ottenuta a livello di I molare,
WW 100, WL 50: la finestra molto stretta consente lo studio dei tessuti molli del
massiccio facciale, ma rende “invisibili” i cornetti nasali ed non giudicabili i tessu-
ti duri della cavità nasale destra.

Fig.3: medesima scansione della Fig.1, ottenuta con un filtro di convoluzione ad


alta risoluzione e visualizzata con una finestra “stretta” per tessuti molli (WW100,
WL50): intenso “rumore” di fondo che rende non giudicabile l’immagine.
46
Fig.4: medesima scansione della Fig.2, ottenuta con un filtro di convoluzione ad
bassa risoluzione di contrasto e visualizzata con una finestra “ampia” per tessuti
duri (WW3000, WL420): l’effetto “sfumatura” a carico del tessuto osseo rende non
giudicabile l’immagine.

Fig.5: medesima scansione della Fig.2 ottenuta in condizioni basali, a sinistra, e


dopo somministrazione e.v. di m.d.c., a destra. Si noti l’incremento di contrasto
nella fossa retro-orbitale normale e in quella patologica e la visualizzazione dei vasi
sublinguali.
47
Fig.6: Labrador, F, 9 anni: proiezione VD a bocca aperta, a sinistra, e proiezione
fronto-occipitale: opacità disomogenea della cavità nasale destra ed osteolisi dei
cornetti nasali; si associa collezione del seno frontale ipsilaterale (a destra).
(Adenocarcinoma della cavità nasale destra)

Fig.7: scansioni trasverse ottenute a livello di ultimi premolari e, a destra, a livello


di regione encefalica olfattoria: osteolisi dell’osso palatino destro, dei turbinati
nasali e del mascellare destro, del setto nasale con iniziale invasione della cavità
nasale sinistra, dell’osso lacrimale destro e dell’etmoide. Si associa estensione del-
l’espanso in sede rinofaringea. (Adenocarcinoma in origine dalla cavità nasale
destra)

Fig.8: Gatto, c.e., M, 4 mesi: proiezione LL Sn-Ds del cranio e del segmento cervi-
cale craniale. Area rinofaringea non esplorabile. Bolle timpaniche aumentate di
volume e concentricamente ispessite.
48
Fig.9: medesimo caso della fig.8: a sinistra, scansione ottenuta a livello di rinofa-
ringe dopo somministrazione e.v. di m.d.c., finestra da tessuti molli (WW180,
WL60): presenza di un espanso tondeggiante con “ring effect”; a destra, scansione
ottenuta a livello di bolle timpaniche, finestra da tessuti duri (WW2400, WL540):
perdita completa del contenuto aereo di entrambe le bolle timpaniche, regolare
ispessimento delle pareti, ampliamento dei recessi timpanici, scarsa visualizzazio-
ne della catena ossiculare. (Polipo rinofaringeo, con coinvolgimento dell’orecchio
medio)

Fig.10: meticcio, M, 11 anni: scansione ottenute in proiezione dorsale a livello di


radici dentarie: osteolisi periapicale di P2 sinistro.
49
Fig.11: ricostruzione 3D del cranio di un cane affetto da adenocarcinoma della cavi-
tà nasale sinistra: estesa area osteolitica a carico delle ossa mascellare e lacrimale.

Fig.12: Gatto, c.e., Mst, 8 anni: a sinistra, proiezione LL Sn-Ds del torace: opacità
diffusa in sede mediastinica anteriore, ove si può riconoscere un’ombra tondeggian-
te dai margini sfumati; si associa lieve effetto massa sul segmento tracheale intra-
toracico. A destra: scansione TC del medesimo soggetto ottenuta a livello di care-
na tracheale, post somministrazione e.v. di m.d.c.: esteso espanso a margini netti,
dall’incremento eterogeneo per la presenza di lacune a carattere necrotico-emorra-
gico. Si associano grave effetto massa a carico di v. cava craniale, arco aortico, v.
polmonare destra e versamento di grado lieve. I lobi craniali non sono più ricono-
scibili per grave atelettasia (WW350, WL90). (Timoma)
50
Fig.13: a sinistra: Cane, Dogue de Bordeaux, F, 6 anni affetto da adenocarcinoma
della cavità nasale destra: radiogramma del torace ottenuto in proiezione LL Sn-Ds:
accentuazione diffusa del pattern interstiziale con sospetta patologia nodulare mul-
tifocale, soprattutto a livello di quadranti polmonari craniali. Scansioni TC pre con-
trasto del medesimo soggetto ottenute rispettivamente a livello di lobi craniali, al
centro, e caudali, a destra: si conferma secondarizzazione polmonare, di tipo milia-
re a carico dei lobi craniali, nodulare a carico dei lobi principale destro ed accesso-
rio (WW1500, WL-500). (Metastasi polmonari da adenocarcinoma in origine dalla
cavità nasale destra).

Fig.14: Gatto, c.e., Fst., 15 anni, affetto da FISS regione costale destra: scansioni
TC ottenute a livello di T8: a sinistra scansione standard da 4mm: piccolo nodulo
sub pleurico a metà altezza del lobo principale sinistro; a destra scansione HRCT:
l’incremento della risoluzione spaziale e del contrasto permettono il riconoscimen-
to di ulteriori due noduli nel lobo principale destro (WW1420, WL-560)
(Secondarizzazione polmonare)

51
AV\VbbVXVc^cVVaaÉVkVc\jVgY^V
]VjccjdkdcdbZ/

;kh_YWd 
Materiale riservato ai soli Medici Veterinari, Farmacisti

lll#<ZEXdbbjc^XVi^dc#^i
9Va'%%.aV]WccWlWYY_dWb[YWd_dWC[h_Wb
ƒgVXXdaiVhdiidjcbVgX]^djc^Xd/:jg^XVcœ#
8VgViiZg^hi^X]ZZfjVa^i|YZ^kVXX^c^gZhiVcdfjZaaZY^hZbegZ!
V\VgVco^VY^jcVegdiZo^dcZdii^bVaZ#
NUOVA DENOMINAZIONE NUOVA DENOMINAZIONE NUOVA DENOMINAZIONE
DENOMINAZIONE PRECEDENTE DENOMINAZIONE PRECEDENTE DENOMINAZIONE PRECEDENTE

E6GKDK>GDH>696AIDI>IDAD IG>K6A:CI> :H><:CO:HE:8>;>8=:9>EGDI:O>DC:


œ :JG>86Cœ8=E IG>K>GDK6Mœ :JG>86Cœ=:GE:H '%* :JG>86Cœ=:GE:H'%*
:JG>86C EG>BD EG>BD9D< œ
&%Ydh^ &%Ydh^
bdcdYdhZ bdcdYdhZ
&%Ydh^ &%Ydh^
œ
:JG>86C 8=A 86C>;;6œ
œ
EDA>K6A:CI> &%Ydh^ &%Ydh^ :JG>86C EC:JBD EC:JBD9D<œ
&%Ydh^ &%Ydh^
BDCDK6A:CI>E:G>AG>8=>6BDK688>C6A:
:JG>86Cœ:EI6 :JG>86Cœ8=EE^'A :JG>86C ANB:œ B:G>ANBœ
&%Ydh^"*%Ydh^ &%Ydh^"*%Ydh^ :JG>86CœA:EID 86C>K6MœA
bdcdYdhZ bdcdYdhZ
&%Ydh^ &%Ydh^

:JG>86CœI:IG6 I:IG69D<œ :JG>86CœE6GKD E6GKD9D<œ :JG>86CœE>GD E>GD9D<œ


&%Ydh^"*%Ydh^ &%Ydh^"*%Ydh^ &%Ydh^ &%Ydh^ bdcdYdhZ bdcdYdhZ

MERIAL Italia S.p.A – Strada 6, Palazzo E/5 – 20090 Assago (MI)


52
Tel. 02/577661 – Fax 02/57766301 – Servizio Tecnico 02/57766328-329-330
e-mail: merial.italia@merial.com – www.frontlinecombo.it – www.vaccinazionisumisura.com
Principles of Cardiac Radiography

Merial Winter Symposium  Starting point for evaluation of the cardiac


silhouette
Principles of Cardiac  Vertebral heart size (VHS)
Radiography  Good tool for inexperienced observers
 Useful (even for experienced viewers) in
questionable cases
 Dogs with a wide thorax
Debra S. Gibbons, DVM, MS
Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Radiology  Monitor heart size over time
Department of Environmental and Radiological Health Sciences
Colorado State University  9.7+/-0.5 vertebrae
Fort Collins, Colorado USA
dgibbons@colostate.edu

Objectives Principles of Cardiac Radiography

 Review normal anatomy


 Congenital cardiac abnormalities
 Acquired cardiac abnormalities
 Case examples

Radiographic “Normals”

Principles of Cardiac Radiography Principles of Cardiac Radiography

 Why use radiographs in the evaluation of a  Starting point for evaluation of the cardiac
patient with cardiac disease? silhouette
 Staging  Vertebral heart size (VHS)
 Therapy protocols  Good tool for inexperienced observers
 Useful (even for experienced viewers) in
 Response to therapy
questionable cases
 Progression of disease  Dogs with a wide thorax
 Monitor heart size over time
 9.7+/-0.5 vertebrae

53
Principles of Cardiac Radiography Principles of Cardiac Radiography
 Limitations of VHS  Congenital heart disease
 Breed differences  Shunting disorders
 Normal does not rule out disease  Stenotic disorders
 No distinction between right or left heart  Valvular disorders
disease  In some cases, radiographs may be
 Wide range of normal (2 SD=8.7-10.7 v) normal
 Limitations of cardiac radiography

VHS Congenital Heart Disease


 Patent Ductus Arteriosus
 Breed disposition
 Persistent patency of the fetal ductus
arteriosus
 Blood is shunted left-to-right
 Pressure difference
 Overcirculation of pulmonary vessels and left
side of heart
 Left sided CHF
= 4.6x T4
= 4.6x T4 VHS = 9.2

Radiographic Assessment of Heart Congenital Heart Disease


 Is the heart size normal, reduced or  PDA (cont.)
enlarged?  Radiographic findings
 Where is the cardiac apex?  Generalized cardiomegaly
 Are specific chambers or great vessels  Enlarged ascending aorta

enlarged?  Enlarged main pulmonary artery segment


 Enlarged left auricle
 Are the pulmonary vessels normal or
 Enlarged left atrium
enlarged?
 Enlarged pulmonary arteries and veins
 Is the lung parenchyma and/or pleural  Overcirculation
space normal?

54
Patent Ductus Arteriosis Pulmonic Stenosis
“The Three  Dilated main
Bulges” pulmonary artery
--Ao  Valvular
--MPA
 1-2 pm
--Left auricle
 Enlargement of right
ventricle secondary to
hypertrophy
 +/- pulmonary
undercirculation

Patent Ductus Arteriosus - LHF Pulmonic Stenosis


 Apex Elevated from
Sternum
 Bulge in Cranio-
Cranio-
dorsal margin of
heart

Congenital Heart Disease Congenital Cardiac Disease


 Pulmonic Stenosis  Valvular incompetence lesions
 Second most common congenital heart defect  Leaky AV Valves
 Breed predisposition  Malformed
 Volume overload
 Early heart failure

55
Tricuspid Dysplasia Mitral Dysplasia

 Commonly affected
breeds – Labrador
Retrievers, GSD,
Golden Retrievers,
Great Dane,
Weimaraner
 RA enlargement
 Small vessels

Triscupid Dysplasia Principles of Cardiac Radiography


 Acquired Cardiac Disease
 Valvularinsufficiency
 Dilative
cardiomyopathy
 Heartworm disease

Mitral Dysplasia Acquired Cardiac Disease


 Left heart  Acquired valvular disease
enlargement  Mitral valve endocardiosis
 LA  Most common cardiac disease in the dog
 +/-LV  Breed predisposition
 +/- pulmonary venous  Etiology
congestion  Progression to congestive heart failure
 +/- pulmonary edema

56
Mitral Valve Endocardiosis Mitral Valve Endocardiosis
 Radiographic findings Vein larger than corresponding
artery
 Normal in early stages of disease
--Earliest sign of decompensation
 Cardiomegaly
 Dorsal elevation of trachea
 Left atrial enlargement
 Straightening of caudal cardiac waist
 Increased size and opacity of LA on DV view
 Splitting of the mainstem bronchi

Mitral Valve Endocardiosis Mitral Valve Endocardiosis

Progression to cardiogenic pulmonary edema

Mitral Valve Endocardiosis MVE and Congestive Failure


 Progression to congestive heart failure  Cardiogenic pulmonary edema: Rapid
 Radiographic findings response to initiation of appropriate
 Enlargement of pulmonary veins treatment within 12-24 hours
 Development of pulmonary edema

Presentation 24 hours later

57
Principles of Cardiac Radiography Questions?
 Normal anatomy
 Radiographic findings in common
congenital and acquired cardiac disease
 Limitations of radiography  I would like to thank my colleague at
 VHS: uses and limitations Colorado State University, Dr. Angela
Marolf,
Marolf, DVM, DACVR for her help in
preparing this lecture.

58
Principles of Orthopedic Imaging

Merial Winter Symposium  Standard of practice for orthopedic


evaluation
Principles in Orthopedic  Indications

Imaging  Radiographic evaluation is similar to any


other body system
 Roentgen signs
Debra S. Gibbons, DVM, MS
Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Radiology  ABCs
Department of Environmental and Radiological Health Sciences
Colorado State University  Extent of lesion and involvement of
Fort Collins, Colorado USA adjacent soft tissue and bone
dgibbons@colostate.edu

Principles of Orthopedic Imaging


 Technical considerations
 Useslowest film-screen combination
compatible with your equipment
 Best radiographic detail
 Labeling
 Standard system is best
 Animal’
Animal’s name, owner’
owner’s name, date of exam

Objectives Principles of Orthopedic Imaging


 Principles of radiology  Positioning
 Indications  Standard views
 Technical considerations
 Interpretation  Oblique projections
 Alternative imaging modalities
 Special views
 Case review

59
Principles of Orthopedic Imaging
 Aggressive vs. benign bone lesions
 Presence of bone disruption, particularly
involving a cortex
 Pattern of bone lysis
 Type of periosteal reaction:
 Characteristic of zone of transition

Normal Elbow:
 Identification of a lesion as aggressive has
3 views
more serious implications

Principles of Orthopedic Imaging


 If an aggressive lesion is detected:
 Thoracic radiographs
 Bone biopsy

Normal Carpus: 4 views (DP, Lateral DLPMO. DMPLO)

Principles of Orthopedic Imaging


 Follow-up radiographs
 Why are they indicated?

 Interpretation
 Approach to the images

Aggressive or non-aggressive bone lesion?

60
Principles of Orthopedic Imaging Computed Tomography
 Limitations of radiography:  Basic review of how a CT works?
A normal radiographic study does not equate  X-ray beam with multiple detectors
with the absence of bone abnormalities  Rotate around the patient
 Attenuation sums from multiple projection
 Radiographic abnormalities may or may not angles are acquired and processed
correlate to the current clinical signs  Image is displayed on the work station
monitor

Principles of Orthopedic Imaging Computed Tomography


 What other imaging modalities could we  Use in orthopedic imaging:
use if radiography shows equivocal  Evaluation of complex lesions
findings?  Evaluation of complex fractures or angular
limb deformity
 2D and 3D models
 Computed tomography
 Evaluation of abnormalities that may be
hidden by complex anatomy
 Nuclear medicine

Computed Tomography Computed Tomography


 Has become a mainstay component of
veterinary medicine
 Advantage: “slice oriented”
oriented” imaging
 Why does that help us?

61
“Daisey”
Daisey” “Daisey”
Daisey”
 6 month, FS, Rottweiler  CT findings:
 Presented for left pelvic limb lameness  Large, bilateral osteochondrosis dessicans of
 PE: the lateral trochlear ridge of the talus, bilateral
 4/5 left and 3/5 right pelvic limb lameness tarsi
 Very extended stance in both tarsi  Surgery was performed:
 Thickening of both tarsi  Lesion debridement of both lateral trochlear
 Tarsi painful to palpation ridges
 What are your differentials based on  Goal: symptomatic relief with likely
history? progression of osteoarthritis

CT Evaluation of Complex
“Daisey”
Daisey” Fractures
 Radiographs suggestive of changes in the  “Shadow”
Shadow”
talus  11yr,Quarter Horse mare
 What imaging modality could we use?  Owner observed an acute right hindlimb
 Computed tomography lameness this morning
 Referring veterinarian radiographs
 Confirmed a P2 fracture
 Referredto CSU for possible surgical fixation
 CT was performed

“Daisey”
Daisey” CT Evaluation of Complex
Fractures

62
CT –Evaluation of Complex
“Shadow”
Shadow”
Fractures
 Surgery was performed
 Fracture repair
 Surgical arthrodesis
 Prognosis:
 Pasture sound
 Brood mare

CT –Evaluation of Complex Nuclear Medicine in Orthopedic


Fractures Imaging
 Indications:

 Radiopharmaceutical
 Radionuclide + drug, cell, or compound
 Distributionof the radionuclide depends upon
its chemical form
 Image radiopharmaceutical distribution
with a gamma camera

CT –Evaluation of Nuclear Medicine in Orthopedic


Imaging
Complex Fractures
 Technetium-99m
 Most commonly used isotope for nuclear
imaging
 For skeletal imaging, Tc-99m HDP/MDP
 Method of localization into skeleton

63
Nuclear Medicine in Orthopedic
“Missy”
Missy”
Imaging
 Phases of a “bone scan”
scan”  No skeletal metastases were identified
 Vascular  Options were discussed with the owner
 Arterial flow to the affected area
 Amputation plus chemotherapy were
 Soft tissue or blood pool
performed
 Radiopharmaceutical in the extravascular space
 Histopathology confirmed osteosarcoma
 Bone
 Missy was doing well at her final
chemotherapy treatment

“Missy”
Missy” “Co Co”
Co”
 10 yr, FS, Australian Heeler  9 yr, Arabian mare
 Owner reported a left forelimb lameness of  History of chronic laminitis in her fore
one year duration with ACUTE onset of limbs
non-weightbearing
non-weightbearing lameness
 Owner is concerned about a possible stifle
 Appetite and activity level are decreased
problem
 Radiographs of left forelimb consistent
with a primary bone tumor  PE: Grade 4/5 lameness in all four limbs.

 Nuclear medicine study performed to rule-


No abnormalities noted on stifle palpation
out skeletal metastatic disease  Owner requested stifle ultrasound: WNL

“Missy” “Co Co”


Co”

64
“Co Co”
Co” “Co Co”
Co”
 Nuclear imaging and radiographs were
used together to determine a diagnosis
 Severe osteoarthritis of the talocalcaneal
joint was identified (bilaterally)
 Co Co was humanely euthanized due to a
poor prognosis

Principles of Orthopedic Imaging Questions?


 Radiography:
 Standard level of care for orthopedic imaging
 Requires adequate positioning, technique,
and careful evaluation of complex structures
 Contralateral limb can be useful for
comparison
 Computed tomography and Nuclear
medicine
 Advanced imaging techniques
 Add valuable information

Thank You!

65
NOTE

66
Merial Winter Symposium Principles of Thoracic US
Principles in Thoracic (Non-  Normal anatomy
cardiac) Ultrasound  Body wall
 Subcutaneous tissue and muscles
 Ribs
Debra S. Gibbons, DVM, MS  Artifact
Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Medicine
Department of Environmental and Radiological Health Sciences  Pleural surfaces
Colorado State University
Fort Collins, Colorado USA  Lung
dgibbons@colostate.edu
 Artifact

Principles of Thoracic US Normal Thorax US


 Valuable diagnostic tool
 Indications
 Maximized when pleural effusion is
present
 Abnormal radiographic findings often
prompt the US exam
 Limitations

Principles of Thoracic US Normal Thorax US


 Scanning technique
 Routine patient preparation
 Possible anatomic locations to scan
 Patient positioning
 Ideally, aerated lung is absent between the
transducer and the site of disease
 Location or type of disease determines the
appropriate scanning site

67
Normal Cranial Mediastinum Principles of Thoracic US
 Most common thoracic US at Colorado
State University:
 Masses
 Pulmonary, mediastinal,
mediastinal, thoracic wall/rib

Normal Thoracic Inlet Thoracic Ultrasound


“Fred” 15 yr MC DSH
2.5 month history of anorexia, lethargy
and weight loss

Principles of Thoracic US Thoracic Ultrasound


 Ultrasonographic characteristics of various
pathology
 Pulmonary neoplasia
 Mediastinal masses
 Pleural effusion

“Fred” US

68
Thoracic Ultrasound Thoracic Ultrasound
 Ultrasonographic findings:
 Pleural effusion
 Confirmed a large mediastinal mass
 Identified a pulmonary mass

 Primary differentials
 Additional diagnostic plan

“Fred” US

Thoracic Ultrasound Thoracic Ultrasound


 “Fred”
Fred”
 Malignant neoplasia
 Uncertain cell of origin
 Discussed options with owner
 Owner elected supportive care

“Fred” US

Thoracic Ultrasound Thoracic Ultrasound


 Readily available
 Many indications for use
 Assisted by the presence of pleural
effusion
 Conjunction with abnormal thoracic
radiographs
 Assess position of pulmonary disease
“Fred” US

69
NOTE

70
“Wendy”
Wendy”
Case Studies in Cardiac
Radiography

Debra S. Gibbons, DVM, MS


Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Radiology
Department of Environmental and Radiological Health
Sciences
Colorado State University
Fort Collins, Colorado USA

“Wendy”
Wendy” “Wendy”
Wendy”
 14 month, FS, Vizsla
 Presented for exercise intolerance and
lethargy
 PE:
 Grade5/6 continuous, left basilar murmur
 Strongsynchronous pulses
 Normal heart rhythm

“Wendy”
Wendy” “Wendy”
Wendy”
 What is the next step in this patient’
patient’s  The radiographic findings are consistent
evaluation? with:
 A. Thoracic radiographs  A. Aortic stenosis
 B. Echocardiography  B. Pulmonic stenosis
 C. Surgery for suspected congenital heart  C. Patent ductus arteriosus
abnormality  D. Mitral valve endocardiosis

71
“Wendy”
Wendy” “Nellie”
Nellie”
 Echocardiogram confirmed the diagnosis  4 month, FI, Collie
 What is the next step in this patient’
patient’s work-  Heart murmur detected by the referring
up? veterinarian
 A. Thoracotomy to correct the abnormality  No history of syncope, exercise
 B. Continued medical management and intolerance
monitoring
 PE:
 C. Interventional cardiology to correct the
 Grade 4/6, holosystolic murmur with PMI at
abnormality
left heart base

“Wendy”
Wendy” “Nellie”
Nellie”
 Thoracic radiographs were obtained

Pre Post

“Wendy”
Wendy” “Nellie”
Nellie”
 Discharged the next day
 Recheck with cardiology in one month

72
“Nellie”
Nellie” “Nellie”
Nellie”
 Radiographic findings are consistent with:  Interventional cardiac catheterization
 A. Aortic stenosis  Balloon valvuloplasty
 B. Pulmonic stenosis  Discharged the next day on Atenolol
 C. Patent ductus arteriosus
 Recheck exam in 4-6 weeks
 D. Inconclusive

“Nellie”
Nellie” “Meng”
Meng”
 Echocardiography confirmed the diagnosis  7 yr, MC, Chow
 Gradient was 80 mm Hg, considered severe  Rescued from southern part of USA
 Is treatment indicated?  Presenting complaint:
 A. Yes  Difficulty
breathing for 3-4 days
 Near collapse
 B. No
 Lethargy
 What procedure should be performed?
 PE: tachycardia, decreased lung sounds,
 A. Balloon valvuloplasty
weak femoral pulses
 B. Surgical correction
 Thoracic radiographs obtained

“Nellie”
Nellie” “Meng”
Meng”

Pre

73
“Meng”
Meng” “Tutt”
Tutt”
 6 yr, MC, Doberman Pinscher
 Two week history of
 Anorexia, lethargy, labored breathing, and
diarrhea
 Physical exam:
 Irregularlyirregular heart rhythm
 Weak femoral pulses
 Pulse deficits

“Meng”
Meng” “Tutt”
Tutt”
 Radiographic findings:  What is your working differential diagnosis
 Right-sidedcardiomegaly secondary to for this patient?
pulmonary hypertension  A. Mitral valve insufficiency
 What is the most likely causative agent in  B. As yet undetected congenital anomaly
this particular pet?  C. Dilative cardiomyopathy
 A. Dirofilaria immitis infection (“
(“heartworm
disease”
disease”)
 Thoracic radiographs were obtained
 B. Long standing lower airway disease
resulting in cor pulmonale
 C. Congenital pulmonary hypertension

“Meng”
Meng” “Tutt”
Tutt”
 Heartworm disease
 “Meng”
Meng” was positive for heartworm antigen on
blood tests
 Treatment was initiated
 Euthanized one-month later for progressive
dyspnea due to pulmonary thromboembolic
disease

74
“Tutt”
Tutt” “Tutt”
Tutt”
 Radiographs confirm the diagnosis RV
IVS
 What is the next diagnostic step?
 A. Begin supportive therapy LV
 B. Echocardiography
 C. Repeat radiographs in one week to monitor LVFW
for any changes

Echocardiography confirms diagnosis; evaluates myocardial function

“Tutt”
Tutt” Questions?
 Treatment for DCM was initiated
 Pimobendan
 Furosemide and spironolactone
 Benazepril,
Benazepril, diltiazem
 “Tutt”
Tutt” did well for 1.5 years, eventually
developing biventricular failure
 Thank you!
 Treated for failure
 Discharged

75
NOTE

76
What are your radiographic
findings?
 A. Long oblique, mid-diaphyseal
mid-diaphyseal fracture
Case Studies in Orthopedic of the humerus
Imaging  B. Periosteal reaction on the caudal
humeral cortex
 C. Lysis within the medullary cavity of the
Debra S. Gibbons, DVM, MS humerus
Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Radiology
Department of Environmental and Radiological Health  D. All of the above
Sciences
Colorado State University
Fort Collins, Colorado USA

Let’
Let’s Put What We Reviewed Into
Action!
 “Kallie”
Kallie”
 9yr,FS, Labrador Retriever
 Presented for acute, non-weight bearing
lameness
 Possibly fell down the stairs
 PE:
 Non-weight bearing on left thoracic limb
 Swelling around left humeral diaphysis
 Sounds like she’
she’s a great candidate for
radiographs

Is the lesion:
 A. Aggressive
 B. Benign

77
What is your diagnosis? What would you like to do next?
 A. Simple oblique fracture, probably  A. Repeat radiographs of her elbow
related to trauma  B. Nuclear medicine bone scan
 B. Pathologic fracture related to neoplasia  C. Computed tomography
 D. Go directly to surgery

“Kallie” “Koda”

 Radiographic findings
 Long oblique, mid-diaphyseal
mid-diaphyseal fracture
 Cranial and lateral over-riding displacement
 Did you notice the:
 Ill-defined lucencies in the mid-diaphysis
mid-diaphysis?
?
 Periosteal reaction on the caudal humeral cortex?
 Diagnosis:
 Pathologic fracture likely secondary to a primary bone
tumor:
L
 Plan: Staging (thoracic rads,
rads, biopsy, bone scan)

“Koda” What are your findings?


 1.5 yr, FS, Australian Heeler  A. Normal CT scan
 Two month history of left fore limb  B. Fragment of left medial coronoid
lameness process
 Not responsive to various therapies  C. Sclerosis of the left ulnar medullary
 Pain localized to left elbow cavity
 Radiographs provided by the referring  D. B and C
veterinarian demonstrated degenerative
changes in the left elbow

78
“Koda”
Koda” What would you like to do next?
 A. Shoulder radiographs
 B. Elbow radiographs
 C. Shoulder ultrasound
 D. Shoulder MRI
 E. Nuclear medicine scan

“Koda”
Koda” “Mack”
Mack”
 Imaging diagnoses:
Normal elbow
 Fragmented medial coronoid process
radiographs
 Mild joint incongruity
 Secondary degenerative joint disease

 Koda underwent arthroscopy and


arthrotomy to remove the large FMCP
from her left elbow

“Mack”
Mack” “Mack”
Mack”
 3.5 yr, MC, Boxer
 3-4 month history of progressive left
forelimb lameness
 Owner believes the problem is in the
shoulder
 PE:
 Grade 3/5 left thoracic limb lameness
 Pain on extension of shoulder and elbow
Normal left shoulder radiographs and arthrogram

79
“Mack”
Mack” “Mack”
Mack”

Soft tissue phase of


whole body bone
scan

Ventral view

Normal long axis ultrasound image of the biceps tendon

“Mack”
Mack” “Mack”
Mack”

Normal Shoulder
MRI

T2 weighted sag.
scan

“Mack”
Mack” “Mack”
Mack”
 What would you like to do next?  Nuclear medicine findings:
 A. Nuclear medicine bone scan  Increased radiopharmaceutical uptake in the
left elbow during the soft tissue and bone
 B. Exploratory surgery of the shoulder and
phases of the exam
elbow
 Imaging diagnosis:
 C. Repeat radiographs of the elbow
 Probable FMCP or other component of elbow
dysplasia
 Recommended: CT +/- arthroscopy of left
elbow

80
“Kobe”
Kobe” “Kobe”
Kobe”
 10 yr, MC, Rottweiler
 2 week history of left fore limb lameness
 Not responsive to Tramadol and Rimadyl
 Referral radiographs demonstrated lysis of
the distal left radius
 Presented to C.S.U. for possible left radial
osteosarcoma

“Kobe”
Kobe” “Kobe”
Kobe”
 What is the next step in evaluation of the  Working diagnosis:
patient?  Primarybone neoplasia of the left proximal
 A. Thoracic radiographs humerus
 B. Amputation of the left forelimb  Metastasis to:
 Leftradius
 C. Repeat radiographs of the left forelimb
 Right tibia
 D. Whole body bone scan to evaluate for
 Right zygoma
metastasis
 E. A and D

“Kobe”
Kobe” “Kobe”
Kobe”
 What is the next step in the evaluation?
 A. Amputation of the left forelimb
 B. Biopsy of the left humeral lesion
 C. Radiographs of all affected areas
 D. B and C

Thoracic radiographs were interpreted as normal

81
“Kobe” “Kobe”

“Kobe”
Kobe” Questions?

“Kobe” Thank you!


 Radiographs confirm our suspicion of
metastatic neoplasia
 Left humerus is the primary site
 Aspirate of left humerus consistent with
sarcoma
 Underwent therapy
 Euthanized for pulmonary metastasis six
months into therapy

82
“Lily”
Lily”

Case Studies in Thoracic


Ultrasound

Debra S. Gibbons, DVM, MS


Diplomate,
Diplomate, American College of Veterinary Radiology
Department of Environmental and Radiological Health
Sciences
Colorado State University
Fort Collins, Colorado, USA

“Lily”
Lily” “Lily”
Lily”
 8 yr, FS, Mixed breed canine
 4 month history:
 Weight loss
 Difficulty breathing
 Thoracic radiographs were obtained

“Lily”
Lily” “Lily”
Lily”
 Is this mass amenable to ultrasound
examination?
 A. Yes
 B. No

83
“Lily” “Lily”
 US guided fine needle aspirate of the
mass was performed
 Thymoma—
Thymoma—lymphocyte rich

 Thoracic CT was performed prior to


thoracotomy and surgical biopsy

“Lily” “Lily”

“Lily” “Lily”
 What is the next step in the work-up of this
patient?
 A. Thoracotomy
 B. Thoracic CT
 C. US guided FNA or biopsy of the mass

84
“Lily”
Lily” “Jordan”
Jordan”
 Thoracotomy with surgical debulking  What are the differential diagnoses?
 Thymoma confirmed on histopathology  A. Primary lung neoplasia
 Node: Suppurative lymphadenitis with mast  B. Metastatic lung neoplasia
cells and eosinophils  C. Pulmonary abscess
 Euthanized  D. Pulmonary fungal granuloma
 E. All of the above

“Jordan”
Jordan” “Jordan”
Jordan”
 11 yr, FS, Bichon Frise  Is this lesion amenable to ultrasound?
 Presented to referring veterinarian for  A. Yes
annual wellness exam  B. No
 Thoracic radiographs were obtained

“Jordan”
Jordan” “Jordan”
Jordan”
 Yes, it is.
 The lateral margin is
in contact with the left
thoracic wall

85
“Jordan”
Jordan” “Jordan”
Jordan”
 US guided FNA
 Carcinoma

 Followed by thoracic CT
 No other lesions
 Underwent thoracotomy
 Bronchogenic carcinoma
 Completely excised

“Jordan”
Jordan” “Sativa”
Sativa”
 10 yr, FS, DSH
 History of mammary adenocarcinoma
 Presented to the oncology service at
Colorado State University
 Thoracic radiographs were obtained

“Jordan”
Jordan” “Sativa”
Sativa”
 What can we do next?
 A. Go directly to surgery or thoracoscopy to
remove the mass
 B. Perform thoracic CT to rule-out other
pulmonary lesions
 C. US guided fine needle aspirate or biopsy

86
“Sativa”
Sativa” “Sativa”
Sativa”
 What are the differential diagnoses for the
radiographic finding?
 A. Metastatic sternal lymphadenopathy
 B. Mediastinal abscess
 C. Mediastinal cyst
 D. All of the above

1.3 x 1.5 cm

“Sativa”
Sativa” “Sativa”
Sativa”
 Is the lesion amenable to ultrasound  US description: well defined, thin walled,
examination? anechoic, round to ovoid in shape, nodule
 A. Yes in cranial mediastinum
 B. No  What is your primary differential?
 C. Hard to tell  A. Metastatic sternal lymphadenopathy
 B. Mediastinal cyst
 C. Mediastinal abscess
 D. Mediastinal lymphoma

“Sativa”
Sativa” “Sativa”
Sativa”
 Parasternal  US guided FNA: clear fluid
approach  Mediastinal cyst
 Patient in  Incidental finding
lateral  No clinical signs related to the cyst
 Ultrasound differences from other mediastinal
recumbency cystic lesions
 Additional therapy was initiated

First image—not too helpful. Looks like normal lung

87
NOTE

88
Thoracic radiography – What for?

• Therefore:
General considerations on thoracic radiography

Whatever you do in radiology…

Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI Radiology does not replace a thorough
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern clinical examination!!!
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925). Should never harm the patient!!!

Thoracic radiography – What for? Technical considerations

• Before:
Evaluation of thoracic
History enquiry
radiographs
Clinical exam

Assessment

Differentials
A puzzle made of image quality,
Stabilisation

….. anatomy and pathologies


Radiography!

Thoracic radiography – What for? Technical considerations

• Very often: • What views and how to take them!


Patient with
Dyspnea
Heart disease
Therefore not really stable General rule!

Always take two views – well almost!


What about the following communication?

„I‘m sorry, but we now know your patient HAD tension


pneumothorax…“

89
Technical considerations The normal Thorax

• Bern:

• At least:

Left lateral recumbency - laterolateral

Ventrodorsal view

• Cardiology:

Left lateral recumbency - laterolateral

Dorsoventral view

• If necessary:

Right lateral recumbency - laterolateral

Technical considerations The normal Thorax – left- vs. right-lateral

Technical considerations The normal Thorax – VD vs. DV

90
Why right lateral? Lungfields

Lateral Radiographs Lungfields

• Upper side maximally aerated

• Lower side compressed

• Lower side with hypostasis

• hides pathologies

And anatomy? Schematic

VD DV

91
What about the cat?

Range of normality

• Old animals

Left lat. Right lat.

Mechanics of breathing Range of normality

• Fat old animals?

92
Range of normality Range of normality

• Pseudopleuraeffusion • Breed

Range of normality Anatomical leads

• Medetomidine

with without

Range of normality Anatomy heart - DOG

• Medetomidine extreme

93
• Art : Vein = 1 : 1
• Ao : VCC = max. 1,4
• Lt : Rt = 1 : 2
• ° Trachea = 15°

Anatomy heart - CAT

• Cardiac size:

2/3 of thoracic width

Right – Left - Ratio

10  15°

2,5  3,5

94
vertebral heart scale

(Buchanan)

Th4

cat: < 7,8


dog: <10,5
2/3 >>2/3

Questions?

95
NOTE

96
Strategies of reading films

Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

Herz
Detail

Something to avoid!!!

What was your strategy?

G. Seiler, Bern

97
Guide to successful interpretation Reading strategy

• Avoid:
1. systematic: centrifugal/petal......

consider species, breed, age,

being biased by the history nutritional status..

2. repeat considering history and clinical

or obvious lesions findings

3. re-evaluate the pathologies

• Dont‘ panic – take your time and read the film 4. formulate a radiographic diagnosis,
systematically DDx, plan

Guide to successful interpretation Trauma cases - example

• subcutaneous air/soft tissue swelling?

• fractures – legs, spine, ribs?


1. „blinded“ and systematic
• diaphragm?

• pneumothorax, pneumomediastinum, pleural


2. Consider clinical findings and history
effusion?

• trachea intact?
3. Specify pathology
• signs of pulmonary contusions?

• vessels?

• heart silhouette?

European short hair, m, 1,5y


Reading strategy arrived dyspneic at home

• Technique: positioning, exposition, respiration

• Opacity / contrast

• Extrathoracic skeletal structures

• Soft tissues of neck and abdomen

• Thoracic wall

• Pleura / mediastinum

• Lung

• Heart and vessels

98
Answers
European short hair, m, 1,5y - Thoracic volume
arrived dyspneic at home

Answers
- Fractures / Thoracic wall?
Thoracic trauma

• Open questions:

Subcutaneous Emphysema?
Thoracic Volume?
Fractures?
Thoracic Wall intact?
Diaphragm?
Pneumothorax, Pneumomediastinum or both/none?
Pleural Fluid?
Lungcontusion?

Answers Answers
- subkutaneous emphysema - Diaphragm intact?

? ?
?
?
99
Answers Film evaluation / remember
- Pneumothorax / -mediastinum

Avoid
panic

Answers
- Pleural Fluid?
Enough of basics now…

Answers
- Lungcontusion?

100
Radiographic signs of pleural effusion

Pleura, Mediastinum and Diaphragm

Patrick Kircher

Abteilung klinische Radiologie


Departement klinische Veterinärmedizin
Vetsuisse Fakultät Bern

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨ VD DV
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

The normal pleural space Radiographic signs of pleural effusion

• the parietal and visceral


pleura enclose the
(capillary) pleural space

• not visible on normal


radiographs, contains
minimal amount of fluid

Radiographic signs of pleural effusion


Cat: pleural effusion
• increased opacity
• widened interlobär fissure lines
• margins of lung lobes retracted
• suprasternal fluid opacity
• rounded costophrenic angle

• fluid opacity between thoracic wall and lung on vd-


rx
• heart in dv projection superimposed

• diaphragma in dv - and ll – projections


superimposed

101
Cat: pleural effusion Pleural effusion - positioning

before drainage after drainage


dorso-ventral
versus

Ventro-dorsal
projection

increased thoracic volume and opacity

Dog: severe pleural effusion Pleural effusion - positioning

Dog: severe pleural effusion Causes of pleural effusion

• primary/secondary pleural diseases


(inflammatory, neoplastic..)
• cardiac diseases
• hypoproteinemia
• trauma with hemothorax
• diaphragmatic hernias
• disease of lung (e.g lung lobe torsion),
mediastinum
• coagulopathies
• diseases of lymphatic system (chylothorax)
• peritonitis/pancreatitis

102
Differentiation of pleural effusion Pathophysiology of pneumothorax

look for

• distribution of fluid

• other radiographic

signs

• perform fluid
aspiration and
analysis

• do US, CT, (MRI)

Causes of pleural effusion Definition and causes of pneumothorax

• gas accumulation in the pleural space

• retraction of lunglobes/visceral pleura

• open, closed, tension pneumothorax

• trauma with laceration of lung

• perforation of thoracic wall

• after pneumomediastinum

• ruptur of cavitary lung lesion

Distribution of pleural effusion Pneumothorax?

• free fluid

• encapsulated (trapped) fluid

pleuritis (FIP, pyothorax)


chronic haemarrhage/coagulum/hematoma

• mass lesions

neoplasia (mesothelioma, carcinomatosis,


metastases)
abscess formation, granuloma

differentiation requires positional radiographs,

Ultrasound, CT (MRI)

103
Radiographic signs Mediastinum – anatomy/structures

• radiolucent space between


thoracic wall and retracted • heart
lung: no vascular
structures! • Esophagus
• centralization of heart with
radiolucent space between • Trachea
heart and sternum
• stem bronchi
• increased thoracic volume
• nerves (vagus,
• increased opacity of
collapsed lung lobes phrenicus,

recurrens..)
cave: skin folds

• thoracic duct

Radiographic signs Mediastinum – anatomy/structures

• vessels: aorta, brachiocephalicus trunc, left


subclavian, thoracica interna, dorsal
intercostal arteries, cranial and caudal vena
cava, azygos, central pulmonic arteries and
veins

• thymus

• lymph nodes (sternal-, tracheobronchal-,


mediastinal-)

Tension pneumothorax Mediastinum – anatomy/structures

increased
thoracic • cranial/middle/
volume caudal

increased • dorsal/ventral
opacity of
• reflexions
collapsed lung
lobes • plica venae cavae

104
Mediastinum – anatomy/structures Mediastinum – pathologies

Pneumomediastinum

Mediastinum – anatomy/structures Mediastinum – pathologies

and fat fat fat fat …..


ventral pneumomediastinum

Mediastinum – anatomy/structures Mediastinum – pathologies

cranial tracheo-
mediastinal bronchal Lymphosarcoma
(visible > 4-6
muscles cm)
last 6 cervical trachea
and thoracic bronchi, lung
vertebrae ribs
thoracic
trachea, esophagus
esophagus
thyroid heart toracic
thymus aorta
mediastinum
mediastinum
pleura costalis diaphragm
Suprasternal
heart
aorta ribs, sternum muscles, serosals, mammary
glands

105
Mediastinum – pathologies The Diaphragm – abnormal position

cranio-dorsal: caudo-dorsal :
oesophagus, hiatal
oesophagus, heart base,
hernia, gastro-
increased lung volume
thoracic wall; abscess,
oesoph. air trapping in feline asthma before and after therapy
pranuloma, neoplasia Intussusseption
haematoma, granuloma

hilar-perihilar :
lymphs nodes.
cranio-ventral: oesophagus, heartbase
tumours (tymus, lymph tumours, enlarged left
nodes, ectopic thyroid/ atrium, aorta, pulmonic
parathyr. oesophageal caudo-ventral : diagphragmatic trunc, ectopic thyroid
diverticulum, abcess, cyst, hernia; traumatic or
haematoma peritoneapericardial, abscess,
granulomas, cyst
peritoneapericardial

The Diaphragm – abnormal position The Diaphragm – abnormal position

• cranial • caudal
• upper airway • lower airway obstruction
obstruction • increased lung volume
• lesion of phrenical nerve (lung emphysema/
• decreased lung acidosis)
compliance • pneumothorax, pleural
• diaphragmatic rupture effusion

• space occupying lesion • diaphragmatic rupture


in abdomen • space occupying lesion in
lung

The Diaphragm – abnormal position The Diaphragm – abnormal position

upper airway obstruction: see position and decreased lung volume


shape of sternum congenital atelectasis)

106
The Diaphragm – abnormal position

• unilateral paralysis of
diaphragm (where does the
phrenical nerve originate?)

• tenting of contra lateral side

107
NOTE

108
What does the normal lung look like?

The lungs

Technique

Patrick R.Kircher
Nutritional status
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Phase of respiration
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

Dog with chronic regurgitation,


cough and fever
What does the liung consist of?

Normal Opacity
N

Desscribe the three most important features

Evaluation of thoracic radiographs

Airways
Influence on thorax and lungs

Lung
L

Evaluate changes

109
Changes of the lungs:

how to evaluate

increased - diminished

Lung opacity

diffuse/generalized - focal/multifocal

increased

diminished

Generalized diminished

110
generalisiert verminderte

Röntgendichte Schöni: Cat, m. 11y

• tiefe Inspiration

• Aufregung, Beatmung, metabolische


Ursachen

• Obstruktion der unteren Atemwege

• COPD, Emphysem

• verminderter Blutgehalt in Gefässen

• freie Luft (Pneumothorax)

• Cave: Überbelichtung/mageres Tier

Focally reduced Description of changes

• Cyst (with wall) Diffuse changes with Type of changes:

• Bullae (without wall) „lung pattern"

• Emphysema

• Bronchiectasia Focal changes with descriptive terms:

• Cavitary lesions marginated

well/ill-defined
(abcess, granuloma, tumor with connection homogeneous/inhomogeneous
to bronchi)

Schöni: Cat, m. 11y Description of changes

Always in the sight of:

– Localisation

– expansion

– distribution, symmetry

– time

111
Patterns possible hypervascular lungfield

• alveolar focal - multifocal - disseminated -


diffuse

• interstitial unstructured (active)


structured (chronic)

• nodular well defined – ill-defined


interstitial - alveolar

• bronchial content, bronchial wall, peribronchial

• vaskular abnormal vascularisation


increased or diminished

VSD, lt-rt Shunt

hypovascular

bronchial pattern

• Bronchial rings or „doughnuts"


with small lumen

• "Tramlines"
in caudal lungs fishbone

• Cave: mineralised bronchial walls


old animals. Increased in opacity but NOT
thickened

hypovascular

112
interstitial pattern

normal normal
mixed: bronchial and interstitial
components

interstitial:
unstructured

interstitial

structured
alveolare pattern

113
Typification of the lung pattern is

a radiographic sign

„pure“ patterns are very rare –

often mixed!!!

„Paulina“, aspiration pneumonia

Typification is only a Radiographic

sign

Other criteria

• Localisation

• Distention

• Distrivution, Symmetry
• Evolution over time

The descrition of other underlying changes


is therefore very important!!!

114
Puppy, 4 Mt

after chemotherapy

nach
Chemotherapi
malignant lymphoma e
interstitial pattern
and lymphadenomegaly

115
NOTE

116
BASIC RADIOLOGY

What view(s)?

• Two views (if possible)

Thoracic emergencies • In dyspnoeic patients

• DV preferred over VD better tolerated

• Horizontal beam in the standing animal

• What lateral view?


Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

GOALS BASIC RADIOLOGY

What do you want the radiographs to tell you? What view?

• Type of disease process

• Cause

• Severity

• Which further procedures are necessary

• Diagnostic

• Therapeutical

• ..............just something...........

BASIC RADIOLOGY

BASIC RULE Protocol in dyspnoeic animals

1. DV view it should be the first one


DON’T HARM THE PATIENT
• Possibly enough tap? which side?
• Use the least harmful diagnostics • It helps choosing which lateral view

• The benefit must exceed the risk 2. Lateral view

• No patient dies in radiology

3. Additional views Other diagnostics

4. Therapy

117
METHOD OF ANALYSIS
“Sly” – DSH – Came home dyspnoeic

Systematic (objective evaluation)

• Technique: position, exposure, respiratory phase

• Opacity and contrast: (thorax and abdomen)


One week in the hospital
• Extrathoracic skeletal structures Only moderate improvement
• Soft tissues/abdomen; thoracic boundaries Then VD view
• Pleura/Mediastinum

• Lung

• Cardiac silhouette and pulmonary vessels

Consider signalment and clinical findings

Re-evaluate the findings

Diagnosis or DD, further imaging

METHOD OF ANALYSIS US SKILLS

What you should be able to do with US


• Very important necessary

• Detecting fluid
• Pleural
Herz
Detail • Pericardial
• US-guided thoraco/pericardiocentesis

“Sly” – DSH – Came home dyspnoeic US SKILLS

Only one lateral view was taken What you should be able to do with US

• Possibly useful s uggested

• Detecting left atrial enlargement

• Detecting masses

• Right atrium

• Mediastinum

• Lung

118
SHOCK/COLLAPSE
Nico – Boxer – 8y - mi

Canine DCM

Increasing weakness over 1 week


Acute collapse
Now lateral recumbent

SHOCK/COLLAPSE SHOCK/COLLAPSE

Pericardial effusion vs canine cardiomyopathy


HYPOVOLEMIA

Shock
More localized enlargement
+++ Straight caudal border Dehydration
+++ Large pulmonary vessels Addison

Check for the


volume loss
Global enlargement
Convex caudal border
Small pulmonary vessels

SHOCK/COLLAPSE Pelosino – DSH – 2y – mc

Pericardial effusion vs canine cardiomyopathy Out for 2 days


Open mouth breathing

S !
IN IC
C L

119
DYSPNOEA DYSPNOEA

PLEURAL EFFUSION – Causes PLEURAL EFFUSION - cardiogenic

• Neoplasia (I or II) Cats


Common
• Pyothorax
++ LSCHF
• Thoracic duct lesions
-- RSCHF
• FIP (cats) Dogs

• Hemothorax Less common

• Diaphragmatic hernia ++++ with ascites


--- isolated
• Lung lobe torsion
Only RSCHF or RSCHF + LSCHF
• Hypoproteinemia
No isolated LSCHF
• Pancreatitis
Take home message isolated pleural effusion in
• Congestive heart failure .........
dogs is very unlikely to be secondary to CHF!

DYSPNOEA “Lillo” – yorky – 5y old - mi

PLEURAL EFFUSION – Rx findings

• Bilateral or unilateral

• Pyothorax, lung lobe torsion?

• Increased thoracic opacity

• Retracted and rounded lung borders

• Silhouette +

• Pleural fissure lines Non productive cough


• VD vs DV Dyspnoea

DYSPNOEA “Lillo” – yorky – 5y old - mi

PLEURAL EFFUSION - cardiogenic

Are they the same?

Non productive cough

Dyspnoea

120
DYSPNOEA
“Zeplin” – Jack Russel – 5y old - m

+++ Right middle lung lobe


+++ deep chested dogs
++ middle sized dogs
with normal thoracic conformation
++ Left cranial lung lobe
+++ small condrodystrophic dogs
Other radiographic signs
Pleural effusion
Increased lobar opacity
Lobar vesicular gas pattern
Displaced lobar bronchus

“Mick” – DSH – 6y old - mc DYSPNOEA - Pneumothorax

Cardiac elevation
Retracted lung lobes
Thoracic hyperlucency
Increased lung opacity

Trauma
Less active over the last days Idiopathic
Now reluctant to move Ruptured bullae
Open mouth breathing Neoplastic

“Zeplin” – Jack Russel – 5y old - m DYSPNOEA - Pneumothorax

Dog fight
Shock Thin deep chested dogs
Open mouth breathing

121
DYSPNOEA - Pneumothorax “Gizmo” – mixbreed dog – 7y old – mc

Pseudopneumothorax
+++ thin deep-chested dogs

HBC
Dyspnoea

DYSPNOEA - Pneumothorax “Kavey” – Mixbreed dog – 5m old - f


Acutely dyspnoeic while eating
Before she was normal

DYSPNOEA Pulmonary edema

Cardiogenic vs Non cardiogenic

S!
Perihilar Caudodorsal

IC
++ symmetric +++ symmetric

I N
- asymmetric (rt > lt)

Puncture? CL US! Cardiac enlargement No cardiac enlargement

+++ MVD-DCM Upper airway obstruction


Yes
Electric shock

Breed!?! Smoke inhalation


Which side?
Near drowning
Seizure
Toxic

122
DYSPNOEA Pulmonary edema “Max” – Collie – 9y old - mc

Dyspnoea

Asymmetric vs symmetric Cough

DYSPNOEA Pulmonary edema DYSPNOEA Lobar pneumonia

Cardiogenic LOBAR PNEUMONIA

pulmonary edema in cats Alveolar lung pattern

Localization

++ Ventral lobes

Aspiration?

± Dorsal lobes

Unilateral

Foreign body?

Bilateral

Hematogenous

Aerogeneous
Concurrent pleural effusion common

DYSPNOEA Pulmonary edema

The Diaphragm

• caudal border of thoracic cavity

• shape and position influenced by:

species, breed

phase of respiration

intraabdominal pressure / volume

body condition

positioning, projection

Often the accessory lung lobe (age)


is the most severely affected

123
“Nic” – DSH – 10y old - fs TRAUMA – DIAPHRAGMATIC HERNIA

Intermittently coughing for


2 years
Now dyspneic

EMERGENCY SURGERY

“Nic” – DSH – 10y old - fs TRAUMA – DIAPHRAGMATIC HERNIA

...variable severity...
...concurrent thoracic injury...

“Max” – Collie – 9y old - mc TRAUMA – DIAPHRAGMATIC HERNIA

Acute dyspnoea

Cyanosis

124
TRAUMA – DIAPHRAGMATIC HERNIA

Cpt. Dennis, 8y, male the best!!!

125
NOTE

126
Let’s decide on a case…

• Adult dog
General thoughts on abdominal imaging
• Mid size breed

• Vomitus since 2 days

• Abdominal pain
Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI • On palpation accentuated in the epigastrium
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland

• What’s your plan?


¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

When and why to use ultrasound

• Decision taken after clinical exam

• No diagnostic imaging technique can replace a

thorough clinical examination

• Modalities?

Radiography

Ultrasonography

Computed tomography

Magnetic resonance imaging

When and why to use ultrasound Another example

• Decision taken after clinical exam

• No diagnostic imaging technique can replace a

thorough clinical examination


• Similar history
• Modalities?

Radiography
• What’s your plan?
Ultrasonography

Computed tomography

Magnetic resonance imaging

127
Another example

• Similar history

• What’s your plan?

128
The Double contrast study… But then, which technique, when?

Radiography versus

Ultrasound

Bernese Protocol today Radiography w/wo Barium

Advantages Disadvantages

• good anatomical > relative low

overwiew sensitivity/specifity

• structures outside the > fuction and mucosal


peritoneum visible sufaces

• quick and „easy“ to > needs certain experience


perform > radiation
• archivable document

Can we skip the radiographs? Ultrasound

Advantages Disadvantages

• non invasive > only small sections per

Not a good • most often no special image

preparation needed > time consuming


idea in • architecture of organs > gas in the GIT
vomiting • function of organs > experience!!!

animals! • adjacent organs (Lnn.!!!)

• FNA / Biopsy

Courtesy of Dr.G. Seiler University of Pennsylvania

129
Let’s look on the traumatized abdomen… Retrograde Urethrographie

• Young cat, 1y.


• Retrograde Urethrography quick and easy
• HBC (hit by car) 2 hours ago
• Non-ionic iodine
• Good general condition
10ml (evtl. 50% dilution)
• Lame 5/5 hind right
Tomcat-catheter
• Stifle joint painful “Gümmeli”

• Caudal abdomen painful Exposure during injection

• Plan?

Röntgenuntersuch 2 nd example

• Adult small breed dog

• Fell from 3 rd floor

Loved the view over the lake

apathic

In shock

Painful abdomen

Questionable ballottement

Weitere Schritte? And they see it coming....

• Retrograde Urethrographie

130
3 rd floor with great view IVP

• Quick and easy

• Non-ionic iodine (800mg/kg)

• Dorsal recumbency

immediate, 5', 10', 20‘, 40‘

• Trauma cases:

Stabilize patient (rehydation!!!)

Injection of bolus
• Differentials? 1 image after 5 minutes is usually enough

• Other diagnostics?

IVP = intraveneous pyelography Severe polytrauma

Another example Abdominal radiograph

131
Further plan? Stay systematic!!!

• Diaphragmatic rupture......

• IVP

OK IVP And sometimes synergy can be used...

• Lower urinary tract or others:

Is it mineral?

Is it gas?

bladder stones have a very similar


???
appearance - independent from composition

adiographs can be helpful in differentiating uroliths

132
Conclusion

Radiography

• Radiography is still a mainstay in abdominal


imaging

Survey radiographs are important – acute abdomen

Contrast studies for urinary tract

sediment Conclusion
containing mineral cellular debris

Ultrasonography

• Ultrasound

Depends on experience

Important in cases of:


effusions
GI-Tract, liver, pancreas
Genital tract

Has replaced Barium more or less


hris Lamb, Royal Vet. College London

Conclusion

In general

• Every method is just as good as the experience of


the performing person
urolithiasis

tumor/granuloma
• And that‘s what you are here for!

stricture

133
Any questions?

134
Hepatic lipidosis

Hepatobiliary, Urogenital

Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

Icterus
).+"-(*.)&/"331
normal or mildly
hematocrit <20%
decreased hematocrit
Usually leads to an
pre-hepatic enlarged and
post-hepatic or hepatic
hemolytic disease
hypoechoic liver

Ultrasonography parenchyma

biliary obstruction no obstruction


In acute cases:
liver is usually
post-hepatic hepatic
normal

surgery liver biopsy

Hepatic icterus !&6&0& $)0.-*$ +*6&0 %*1&"1&

• impaired hepatic uptake, conjugation or Small liver


excretion of bilirubin
Nodular liver
• seen in disorders with severe intrahepatic parenchyma
cholestasis such as Peritoneal effusion
feline hepatic lipidosis Portal hypertension
inflammatory hepatopathies Extrahepatic
liver failure, severe chronic liver disease portosystemic
severe extrahepatic infections (cytokines inhibit shunts
bilirubin transport)

135
Posthepatic icterus

• obstruction of flow within the extrahepatic bile

ducts

choleliths

pancreatitis

biliary neoplasia

Posthepatic Icterus !*(-1 .' #*+*"07 .#1205$3.-:

• obstruction of flow within the extrahepatic bile • Enlarged gallbladder


ducts • Dilated cystic and / or
choleliths common bile duct

pancreatitis >4mm in a cat and


>3mm in a dog
biliary neoplasia
• Thickened walls of the
biliary tract

• Thickened papilla

• Choleliths

• Masses

gallbladder
Differentials on biliary obstruction
hepatic ducts

cystic duct

• Intraductal

cholelith, biliary sludge, liver flukes

• Intramural
common bile duct
pancreatic duct cholangitis, biliary adenocarcinoma

• Extraductal
major duodenal papilla
pylorus
pancreatitis, pancreatic pseudocyst, pancreatic
carcinoma, liver masses, lymphadenopathy
minor duodenal papilla
• Duodenal
accessory pancreatic duct foreign body, IBD, intestinal neoplasia

pancreas

136
Extrahepatic biliary obstruction (EHBO)

• most common causes in dogs:


pancreatitis
neoplasia
• most common causes in cats:
biliary or pancreatic neoplasia
inflammatory diseases (pancreatitis, cholangiohepatitis,
cholecystitis)
cholelithiasis

Dynamics of obstructions ).+&$712.$&-2&1*1

Two methods:

• Transhepatic

24 hours: distention of gallbladder and cystic • Direct approach

duct • Remove as much

48 hours: distention of common bile duct bile as possible

72 hours: distention of intrahepatic bile ducts • Culture and

sensitivity

; ..21< 5+20"1.5-%
3.5 mm
*+*"07 ,5$.$&+&

Small breed dogs, middle age to

older

7 mm
From asymptomatic to icteric or

presenting with bile peritonitis

137
.,/+*$"3.-1 = 05/250&9 The normal kidney

Cranial and caudal


diverticula with vessels

Pelvis, ureter

Signs of gallbladder rupture


The normal kidney: size

Effusion
Hyperechoic mesentery Cat
Walter et al, Am J Vet Res 1987 3.8 - 4.4 cm
Thin, discontinuous wall Widmer et al, J Am Vet Med Assoc 2004 3.2 - 4.2 cm

Dog
Barr, J Small Anim Pract 1990

138
The normal kidneys: echogenicity

Medullary rim sign

cortex << spleen cortex liver cats: sometimes


very echogenic

liver cortex (lipids)


spleen

sometimes thin hyperechoic corticomedullary rim


Cortex >> medulla

Evaluation of the kidney Acute versus chronic kidney disease

Dimensions
acute chronic
Shape
cortical echogenicity Perirenal present absent
effusion
compare to liver, spleen, medulla
Renal size augmented normal /
Evaluate corticomedullary transition
reduced
Lesions?
Shape +++ normal normal /
Pelvic, ureteral dilation? irregular
Perfusion Mineralizations +++ absent variable
Adjacent structures
Parathyroids normal Increased in
size

Medullary rim sign Diffuse pathology

Normal cat abnormal


Thin hyperechoic line between cortex and medulla
chronic renal diseases

Significance not completely understood

Often normal finding

May be associated with hypercalcemia, interstitial


nephritis, Leptospirosis, LSA, FIP, myeloma, ethylene
glycol toxicity a.o.
2.4 cm length

139
Focal/multifocal pathology

Solid lesions Biopsy


Benign (granuloma – hematoma – abscess – infarct)

well defined
Needed!!!
minimal destruction of the architecture

variable echogenicity

infarct hyperechoic, triangular, capsular indentation

Focal/multifocal pathology Focal/multifocal pathology

Cystic lesions
Solid lesions
Cysts
Malignant round, solitary or multiple
distorsion of architecture anechoic content with distal acoustic
variable echogenicity enhancement
DDx: benign, malignant: renal cystadenocarcinoma
Cat multiple hypoechoic nodules +++ lymphoma (dog)
Dog solitary lesions renal carcinoma
multiple hyerechoic nodules sarcoma

Focal/multifocal pathology Perirenal pseudocyst

perirenal subcapsular fluid accumulation


cause ?
cat > dog

140
The ureters Nephro-, ureterolithiasis

Anatomic features
only visible if dilated
Eventually visible at the vesicoureteral junction with high
frequency transducers
Ureteric orifice: dorsolaterally of the trigone
Peristalsis
Jet

Ureteric orifice:

protuberance

The ureters The urinary bladder

Pathology of the ureters Anechoic content


ureteral dilation Hypoechoic urine: normal if:

usually anechoic content Previous cystocenthesis/catheterization


Cats fatty globules?
if infectious hypoechoic urine
Wall: 4 layers (serosa, muscle, submucosa, mucosa)
Cause
Wall thickness depends on amount of filling
Ectopic ureters
Dogs < 2 mm
Pyelonephritis
Cats 1.3 – 1.7 mm
Neoplasia
Ureteroliths urethra
Ureteroceles

Urinary bladder

Ureterolithiasis
Pathologies
Inflammation
Neoplasia
Urolithiasis
Hemorrhage
Sediment

141
The urinary bladder The urinary bladder

Inflammation versus neoplasia Mild to moderate wall thickening


Diffusely – cranioventrally - vertex area
Irregular mucosal lining
uroliths

Minimal to moderate thickening Marked thickening


++ diffuse +++ focal (+++ bladder neck/
trigonum)
Urethral/ureteral obstruction
+++ uroliths ± Lymphnodes !!!!!
Polypoid cystitis
Emphysematous cystitis

The urinary bladder

Polypoid cystitis
Multiple mucosal polyps
DDx: pedunculated neoplasia
Biopsy needed

142
Radiographic anatomy cat

Ultrasound of the gastrointestinal tract

Patrick R.Kircher
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925).

Don‘t forget about radiography

• Plain radiography: lat. lt & VD

Exeption GDV : rt lat. recumbency

• Contrast radiography: neg, pos,

double-

contrast

• Contrast/Food: Stomach-/Pyloric

function

Radiographic anatomy dog


Changes usually visible on radiographs

> Position of stomach


diaphragmatic hernia, too large, small liver, GDV
space occupying lesions (pancreas)

> Size, shape


gastric dilation - torsion, pyloric obstruction

> Content
foreign body, pyloric obstruction

> Opacity (rare)


Mineralization (kidney failure), gas

143
US Anatomy of stomach
Changes NOT visible on radiographs

> Stomach wall: thickness, architecture

chronic inflammation (hypertrophy, atrophy,

polyps)

ulcers, tumors

> Impaired function / emptying

gastritis, pylorc obstruction, foreign bodies,


pancreatitis, neurologic, toxic, iatrogen....

Sonography: stomach and intestines Wall thickness

Information:

Dog Cat
> Adjacent structurs: eg. Lnn., liver,

pancreas
Stomach 3-5 mm 2-4.4 mm

Diseases of the stomach


Normal stomach anatomy and physiology

• 4-5 contractions per minute


• Outflow obstruction
(less than 1 contraction = abnormal)
Pyloric hypertrophy

Pyloric neoplasia

Foreign body

• Inflammatory disease

• Ulceration

• Neoplasia
• wall thickness 3-5 mm,
depends on the gastric filling
(cut-off point = 7mm)

144
Can we skip the radiographs?
Pyloric obstruction (neoplastic)

Not a good
idea in
vomiting
animals!

Courtesy of Dr.G. Seiler University of Pennsylvania

Pyloric obstruction (non-neoplastic) Important note!!!

• Barium:
• hypertrophy

Endoscopes don’t like it!!!

In cases of perforation peritonitis!!!

Surgeons don’t like it!!!

Wall thickness:
-Wall > 9mm
-Muscularis > 4mm
Biller et al., 1994

Pyloric hypertrophy GIT-disease

• „beak-sign“ • Often sign of systemic disease

Due to concentric circular hypertrophy

• Delayed gastric emptying • Urogenital disease

• Peritonitis (FIP)

• CNS-disorders

• Adrenal disease

145
Uremic gastritis

ultrasound is not specific: gastric wall thickening


may be caused by

> artefact (non-distended stomach)

> gastric hyperplasia

> gastritis/eosinophilic

> gastric ulceration

> FB induced granuloma

> oedema

> haemorrhage

> gastric neoplasia

Stomach wall tumours

• sessile or diffuse lesions

• all layers affected

• pseudolayering suggestive for carcinoma

• extension through the serosa

• hypoechoic lesions predominant

• ulceration common

• lymphadenopathy

146
Survey Abdominal Radiography

Advantages Disadvantages
ultrasound is a very sensitive (81%) and specific (71%)
diagnostic technique to detect gastric tumours.
> low sensitivity and
> Good anatomic overview specificity
BUT !
> extra-abdominal > Bowel wall morphology
sensitivity depends from experience of sonographer: stuctures can be can t be fully assessed
sensitivity raised for the same person from 43% to 81% assessed > Bowel wall thickness
within 2 years
> fast can t be assessed
Penninck et al, 1997, 1998; Kaser-Hotz 1996
Easton; Vet. Radiol. Ultrasound. 42 2001 > excellent document > difficult to assess
function
> Ionizing radiation

The intestines

• Duodenum

• Jejunum

• Ileum

• Iliocecal junction

• Cecum

• Colon

Small repetition Bowel wall thickness


Sonography: Stomach and Intestines

Information on:

> function: number and type of contraktions

> Wall: architecture and thickness

> Content

> Adjacent structures: Lnn., liver, pancreas

147
Barium studies Wall thickness reference values

• Indicated for vomiting • Suggested normals in dogs


20 kg dog
Ruling out an jejunum < or = 4.1 mm
obstruction ??? duodenum < or = 5.1 mm
• Diagnostic potential low 20-39.9kg
for diarrhea jejunum < or = 4.4 mm
duodenum < or = 5.3mm
Mucosal defects may be >40 kg
shown jejunum < or = 4.7 mm
Consider neoplasia duodenum < or =6.0mm
Delaney F, O'Brien RT, Waller K. Ultrasound evaluation of small bowel thickness
• Time-consuming
compared to weight in normal dogs. Vet Radiol Ultrasound 2003;44(5):577-580.
• Delays the following
procedures: • Suggested normal for cats
ultrasound 2.1mm for small bowel wall thickness
endoscopy Newell SM, Graham JP, Roberts GD, et al. Sonography of the normal feline
laparotomy gastrointestinal tract. Vet Radiol Ultrasound 1999;1:40-43

GI wall thickness:

Ultrasound

• Intestinal wall
Dog Cat
Localization
Focal vs. Generalized Mucosa
Small vs. Large bowel
Submucosa
Wall thickness
Stomach 3-5 mm 2-4.4 mm
Muscularis
Wall layering
Echogenicity Serosa
Duodenum 5 mm
• Functional Information
• Lymphadenomegaly
• Involvement of other organs Jejunum 2-4 mm 2-4 mm
Pancreas, Liver, Spleen
• Doppler
GI-blood flow Colon ~2 mm ~2 mm

Small intestines

> dog Bowel wall morphology in ultrasound

• Normal variations:

Payer‘s patches in the duodenal wall

Ileum submucosa: thick and hyperechoic

Ileocecal junction should be identified to confirm

> cat

SAVS 2007

148
Mucosal echogenicity
Measuring wall thickness: What does it bring?

• A normal wall thickness does NOT rule out the presence of


intestinal inflammation
Rudorf, et al. 2004, Proceedings of the Annual Meeting of the European Association
of Veterinary Diagnostic Imaging, Ghent, Blegium
Penninck D, Smyers B, Webster CR, Rand W, Moore AS. Diagnostic value of
ultrasonography in differentiating enteritis from intestinal neoplasia in dogs. Vet
Radiol Ultrasound 2003;44(5):570-575

• Thickening with loss of layering more often seen


with tumors
Anechoic Speckles Striations
Thickening may or may not be present with all tumor types
Lymphoma: generalized or focal
Focal masses: adenocarcinoma, leiomyoma, leimyosarcoma
granulomas (foreign body, fungal)

Causes Other changes possible

• Parasites

• Metabolic disease • Altered layer relation

• Motility Disorders

• Malabsorption
EPI
Protein-losing enteropathy (PLE)
• Bacterial overgrowth (SIBO)

• Bacterial infection

• Inflammatory Bowel Disease (IBD) • Eosinophilic enteritis


• Food responsive disease
• LSA
• Neoplasia

Let‘s first go for the –itis cases Mucosal striations

Parasites

Should be ruled out before


ultrasound

• Lacteal dilation (Sutherland et al. 2007)

• PLE

149
Intestinal
infiltrates
Involved organe: others

Inflammatory vs. neoplastic

Parameter Enteritis Tumor

Wall thickness 0,6 (0,2-2,9) 0,5 (0,5-7,9)

Layering normal 26% normal 1%

ill defined ill defined 0%


62% disrupted disrupted
11% (99%)

Distribution of diffuse 72% diffuse 2%


the lesion focal/mf 28% focal/mf 98%

Lymphnodes 0,6-2,6 0,9-9,0

Intestinal Normal, Normal,


motility reduced 61% reduced 87%

Involved organs: Lnn

150
Indications for DI

• A bdominal trauma
Abdominal emergencies in radiology
• Dystokia

• V omitus / suspicion of ileus

• F ractures of vertebral colomn / pelvis

• Hematuria oder Dysuria


Patrick R.Kircher • A cute kidney failure
Dr. med. vet., PhD, dipl. ECVDI
Section of clinical Radiology • Screening: sepsis / blood loss / anorexia
Vetsuisse Faculty Bern
Switzerland
• Pyometra

¨Minds are like parachutes. They only function when they are open¨
Sir James Dewar, Scientist (1877-1925). • ev. ultrasound

A lso here:

Definition of the acute abdomen

• Umbrella term with the following symptomes:

Abdominal pain
Tense abdomen Try to avoid
Abnormal peristalsis

• W ith the following complications:

Respiratory distress
Cardiovascular insults

G. Seiler, Bern

Ergo acute abdomen = emergency S ystematic approach

• U se your checklist:
Technical aspects
• D iagnostic steps have to be: Body condition
fasted?
Sceleton and extraabdominal structures
Size and shape of the abdomen
A s quick as possible
Borders intact?
L eading to the diagnosis
Abdominal contrast:
Peritoneal or retroperitoneal?
Generalized or focal?
Displacement of organs?
Check them all…

151
Nico, Rhodesian Ridgeback, m., 8 mt. Nico, Rhodesian Ridgeback, m., 8 mt.

• H istory:

V omitus since 2 days

Anorexia since 24 hours

• C linics:

Lethargy

V ery painful and tense abdomen

Plan

Nico, Rhodesian Ridgeback, m., 8 mt.

> X-rays
> Ultrassound
> Lab works

Nico: Rhodesian Ridgeback

Nico, Rhodesian Ridgeback, m., 8 mt. R esults after x-rays and ultrasound

• Ultrasound • N ot just an invagination

• A lso:

Cholangiohepatitis

Cholangitis

Acute Nephritis

G allbladder mucocele

• Leptospirosis

• Lab: Leptospirosis (australis)!!!

152
V omitus and painful abdomen I mmediate sugery indicated:

• Ileus

• Incarcerations

• Massive hemorrhage

• Perforation

“Anis” - Dalmatian – 9y - MC

I mprotant questions in emergencies GDV

• Immediate s urgery needed?

• C an surgery wait?

LLR
• I s surgery contraindicated?

RLR

153
GASTRIC DILATION vs GDV
Volvulus

GDV

Obstructive insults Ileus

• C an usually be seen on plain x-rays,

sometimes even the cause

• Volvulus

• S ometimes ultrasound helps to make it sure

• US gives often further information!

• Ileus

154
Factors?

• C ause / type / opacity of FB

• T ime

• P osition of obstruction

• Grade of obstruction

Ileus/Subileus

> obstruktiv - paralytic

> dynamic - adynamic

> simple - complicated

155
Distribution of the intestines?

FK

L inear foreign body! Ileus?

C at: look at pattern of intestines C omplicated ileus

• Perforation: Rx

156
Diagnosis? Subileus („gravel sign“)

Uroltihiasis / bladder wall tumor

H ere surgeons can stay in bed… Abdominal Trauma

• E xamples:

Tumors (liver, kirdneys)

Chronic, partial obstructions

Urolithiasis

157
Ultrasound Further plan?

• IVP

Ultrasound

Diagnosis

• Abdominal wall rupture

• Free retroperitoneal fluid

• Pyelektasia right

• G rumpy intestines

• Subcutaneous edema

• A ditional diagnosis?

> S uspicion of ruptured right ureter

158
FETAL DEATH - DYSTOCIA DYSTOCIA

FETAL DEATH - DYSTOCIA


Choice of imaging method....

• S hould not additionally harm the patient

• T herefore it should...:

A dapted to the clinical situation

S hould be adapted to the patient

S hould leed to a satifactory diagnosis

FETAL DEATH - DYSTOCIA

Summarized

• R adiography is still the main method

S urveys are neccessary


Alive
T hink of contrast studies for the urinary tract

• U ltrasound

O perator dependent

Important for:
Effusions
Dead
GIT, liver, pancreas
Genital tract

Barium?

159
INDICE
Ruolo della radiologia e dell’ecografia in medicina d’urgenza e terapia intensiva - Torace
Patrick Kircher................................................................................................................9
Ruolo della radiologia e dell’ecografia in medicina d’urgenza e terapia intensiva - Addome
Patrick Kircher..............................................................................................................17
Principi generali di radiologia toracica cardiaca
Debra S. Gibbons..........................................................................................................23
Principi generali di ecografia toracica (non cardiaca)
Debra S. Gibbons..........................................................................................................25
Principi generali di diagnostica per immagini in ortopedia
Debra S. Gibbons..........................................................................................................27
Possibilità e Limiti della TC nelle Affezioni delle vie Aeree
Mauro Di Giancamillo..................................................................................................31
Principles of Cardiac Radiography
Debra S. Gibbons..........................................................................................................53
Principles in Orthopedic Imaging
Debra S. Gibbons..........................................................................................................59
Principles in Thoracic (Noncardiac) Ultrasound
Debra S. Gibbons..........................................................................................................67
Case Studies in Cardiac Radiography
Debra S. Gibbons..........................................................................................................71
Case Studies in Orthopedic Imaging
Debra S. Gibbons..........................................................................................................77
Case Studies in Thoracic Ultrasound
Debra S. Gibbons..........................................................................................................83
General considerations on thoracic radiography
Patrick Kircher..............................................................................................................89
Strategies of reading films
Patrick Kircher..............................................................................................................97
Pleura, Mediastinum and Diaphragm
Patrick Kircher............................................................................................................101
The lungs
Patrick Kircher............................................................................................................109
Thoracic emergencies
Patrick Kircher............................................................................................................117
General thoughts on abdominal imaging
Patrick Kircher............................................................................................................127
Hepatobiliary, Urogenital
Patrick Kircher............................................................................................................135
Ultrasound of the gastrointestinal tract
Patrick Kircher............................................................................................................143
Abdominal emergencies in radiology
Patrick Kircher............................................................................................................151
160
QUANDO UN CUCCIOLO

lll#<ZEXdbbjc^XVi^dc#^i
O UN GATTINO
ARRIVANO IN UNA NUOVA CASA...
Comunicazione riservata ai soli Medici Veterinari

FRONTLINE COMBO FRONTLINE COMBO


® ®

PER I CUCCIOLI: PER I GATTINI:


LA SOLUZIONE SPECIFICA PER PROTEGGERE IL LA SOLUZIONE PIÙ CONVENIENTE PER INIZIARE
CUCCIOLO A PARTIRE DALLE 8 SETTIMANE DI ETÀ A PROTEGGERE IL GATTINO A PARTIRE
I cuccioli hanno una curva di crescita molto rapida e solo un prodotto DALLE 8 SETTIMANE DI ETÀ
specifico permette di trattarli in modo corretto. FRONTLINE Combo® Molti gatti non vengono adeguatamente protetti contro pulci,
protegge i cuccioli dalle otto settimane di età da pulci, zecche e pi- zecche e pidocchi, ad esempio i gatti d’appartamento possono
docchi e previene contemporaneamente la contaminazione della venire in contatto con i parassiti frequentando terrazzi o scale
casa da uova e larve di pulci; la sua presentazione in monopipetta condominiali e per questo diventare veicolo di contaminazione
consente inoltre di effettuare il secondo trattamento con il prodotto della casa (divani, letti, tappeti...).
adatto al peso
raggiunto dai cuc-
cioli in quel mo-
mento, evitando
che venga som-
ministrata una
dose di prodotto
insufficiente.

EZg^aijdXdhiVciZV\\^dgcVbZcidhX^Zci^[^XdgZ\^higVi^hj/
mmm$\hedjb_d[YecXe$_j FHEJ;==;9K99?EB?;=7JJ?D?:7FKB9?"P;99>;;F?:E99>?
FH;L?;D;BÊ?D<;IJ7P?ED;:;BB797I7
:7KEL7;B7HL;:?FKB9?
I.P.
Riservato ai Sigg. Medici Veterinari

MERIAL Italia S.p.A.


Milanofiori - Strada 6 - Palazzo E/5 - 20090 Assago (MI)
tel. +39 02 577.66.336 - www.merial.it

Potrebbero piacerti anche