DUNGEON UNIVERSE

MMXXIV Giancarlo Gasperutti

Dedicato alla memoria di Fabio Fabiani e Roberto Visintin
INTRODUZIONE
Questo gioco nasce con l’intenzione di proporre, un gioco
di ruolo fantasy, ispirato a dei classici come Dungeons &
Dragons, ma attraverso un sistema molto più semplice e
flessibile di altri giochi di ruolo.
Un sistema che nonostante la semplicità, permette
comunque a giocatori più esperti, di creare,
personalizzare e far crescere in maniera abbastanza
dettagliata il loro personaggio, divertendosi assieme a
giocatori meno esperti che giocano di ruolo la prima volta.
Prima di continuare con la lettura, è bene tenere a mente
che ogni cosa contenuta in questo libro, è un’opera di
fantasia, come sono di fantasia i personaggi fantastici che
vengono descritti in esso.
Questo libro non vuole offendere nessuno in nessun
modo, ed anche se al suo interno sono presenti molte cose
negative come violenza, religioni malvagie, o pregiudizi
razziali, nessuno desidera sostenere che queste cose siano
giuste e dovrebbero essere fatte.
Al contrario, questo gioco nasce anche con l’intenzione di
spiegare il perché certi pregiudizi sono sbagliati, e che
molte cose andrebbero capite sempre prima di essere
condannate in qualsiasi modo.
Inoltre, molti di questi elementi sono presenti nella
narrativa e nei giochi fantasy sin dalla loro nascita, la loro
presenza ha un senso nella storia che viene raccontata, ed
il ruolo di un giocatore può proprio essere quello di
cambiare le cose, insegnando anche alle divinità presenti
nel gioco, cosa sia giusto e cosa sia sbagliato.
Se però alcune cose non piacciono è sempre possibile
modificare il gioco, eliminando ogni cosa che dà fastidio.
Una parte delle regole e dei suggerimenti contenuti in
questo libro, sono proprio incentrati sulla costruzione di
una storia che catturi l’interesse ed il divertimento di tutti.
PUBBLICO E CONTENUTI
Questo gioco è pensato per adulti e ragazzi, ma contiene
numerosi elementi sconsigliati ad un pubblico più giovane,
o con una sensibilità particolare, come ad esempio:
▪ Razze differenti, discriminazioni e pregiudizi razziali.
▪ Religioni e Divinità fantastiche, ispirate alla mitologia e
ad altri fantasy, alcune delle quali dichiaratamente
ipocrite e malvage.
▪ Magia che permette di evocare e stringere patti con
“demoni”.
▪ Magia che permette di trasformare cadaveri in mostri.
Come già detto, molte di queste cose possono essere
modificate o eliminate, per permettere ad un pubblico più
giovane o più sensibile, di apprezzare il gioco.
COS’È UN GIOCO DI RUOLO
È un gioco per 2 o più giocatori.
Il primo dei giocatori, assume il compito di arbitrare il
gioco, e viene chiamato Master.
Il Master ha il compito di aiutare gli altri giocatori a creare
i loro personaggi, seguendo le regole illustrate nel capitolo
su di loro. Dopodiché preparerà in anticipo una parte della
storia che questi personaggi vivranno, delle sfide che
dovranno superare, e degli altri personaggi che
incontreranno nel loro viaggio.
Una volta cominciato il gioco, il Master descriverà
l'ambiente e la situazione in cui i giocatori si trovano, ed
ogni giocatore descriverà il comportamento del proprio
personaggio, ed il modo in cui proverà a risolvere certi
problemi.
Quando i giocatori faranno qualcosa di rischioso,
dovranno fare dei tiri di dado per stabilire se l'azione del
loro personaggio ha avuto successo.
Quando i giocatori dovranno affrontare un
combattimento, i giocatori avranno la possibilità di usare
diverse armi ed abilità per vincere contro i loro avversari.
PRIMA DI COMINCIARE
La prima cosa da fare, è trovare altri giocatori che vogliano
provare il gioco.
Dopodiché bisogna sempre fare alcune domande a tutti:
▪ Chi vorresti essere nel gioco?
▪ Come vorresti divertirti con questo gioco?
▪ Quali cose non vorresti vedere?
Le risposte a queste domande vanno ascoltate da tutti, in
modo che prima del gioco, si abbia già una idea di cosa
può essere messo, e cosa deve essere evitato.
Se dei giocatori vogliono semplicemente provare
Dungeon Universe, specie se sono alla prima esperienza,
non serve fare subito troppe domande.
Ma se il gioco continua dopo la prima sessione, ed i
giocatori desiderano vivere una serie di avventure,
bisogna sapere di più:
▪ Quali imprese vorresti compiere?
▪ Quali cose vorresti ottenere nel mondo di gioco?
▪ Quali cose ti farebbero abbandonare il gioco?
Se ci sono cose che un giocatore vuole ad ogni costo, ed
un altro non vuole in nessun caso, allora quei giocatori non
possono giocare.
Almeno non possono giocare allo stesso gioco di ruolo.
MA VOGLIAMO TUTTI LA STESSA COSA, GIUSTO?
Sbagliato! Spesso e volentieri, le persone nei giochi di
ruolo, vogliono cose molto diverse.
▪ C'è chi vuole uccidere mostri, aumentare di livello,
uccidere più mostri, e dettagli irrilevanti come il nome e la
storia dei personaggi non giocanti, non hanno importanza.
▪ C'è chi vuole diventare sovrano di un impero.
▪ C'è chi si accontenta di diventare “solo” ricco e famoso.
▪ C'è chi vuole riconoscenza, vuole diventare un eroe di cui
si parli nei libri di storia, per forza, valore, ed imprese
compiute.
▪ C'è persino chi vuole avere ai suoi piedi molte persone
del sesso opposto, che lo aspettano a casa al termine delle
sue avventure, per prendersi cura delle sue ferite.
Prima di cominciare, è sempre meglio chiarire queste
cose, altrimenti c’è sempre il rischio che i giocatori entrino
in guerra tra loro, perché non vogliono collaborare nel
seguire i desideri di uno di loro.
IL FANTASY
I mondi fantasy sono un posto molto diverso dal mondo
reale, e a differenza del mondo reale, esistono diverse
razze di creature intelligenti, create persino da diverse
divinità, e ciascuna di esse ha caratteristiche ben precise.
Inoltre i mondi fantasy possono rappresentare sia i lati
buoni della storia dell’umanità, che quelli più oscuri, come
il cannibalismo, la tortura, e la schiavitù.
Nello stesso modo vengono rappresentate discriminazioni
legate alla razza, e talvolta persino al sesso di una persona,
ma questo non vuol dire che ciò che viene rappresentato
sia giusto in alcun modo.
IL PROBLEMA DELLA RAZZA
Dungeon Universe è strutturato attorno al classico
sistema in cui esistono differenze tra una razza di
personaggi e un’altra.
Mettere delle razze, e scegliere il modo in cui descriverle
è stata una scelta difficile, perché lo scopo di questo gioco,
oltre che divertire, era quello di insegnare, senza
offendere nessuno in nessun modo.
Il razzismo nel mondo reale è una cosa orribile che ha
ucciso e fatto soffrire milioni di persone.
Oggi, in altri giochi fantasy, nonostante il mondo sia
primitivo, frammentato, e diviso tra bene e male, anche il
personaggio più malvagio non ha pregiudizi razziali.
Questo gioco affronta la cosa in maniera diversa, ed
inserisce apposta delle razze, e dei pregiudizi razziali, per
insegnare che sono sbagliati.
Già all’inizio della ambientazione, viene spiegato che
esisteva nel principio esisteva solo una singola razza
umana, e le razze che sono venute dopo sono state create
con la magia, modificando quella umana.
Se il capitolo sulla ambientazione viene letto
attentamente, ed usato correttamente, in molte delle
avventure verrà capito perché nei mondi fantasy esistono
i pregiudizi razziali. E subito dopo, il gioco farà vedere che
quei pregiudizi sono sbagliati.
Perché dopo essere stati attaccati da orde di orchi violenti
e selvaggi. Dopo avere conosciuto centinaia di persone
che hanno sofferto a causa di quegli orchi, i giocatori
troveranno un orco, che assieme alla sua famiglia, che si
dimostrerà una persona magnifica, intelligente, sensibile
e di buon cuore.
Nel mondo di Dungeon Universe, persino nelle profondità
di una palude, nella notte più buia, può aggirarsi uno
scheletro che in realtà è una brava persona con dei
sentimenti.
IL PROBLEMA DELLA RELIGIONE
Un'altra cosa che deve essere discussa è la religione.
In Dungeon Universe, gruppi di divinità divise tra benevoli
egoiste e malvagie, dovrebbero contendersi il mondo.
Molti personaggi, come Chierici, Paladini e Sacerdoti,
ottengono poteri da una o più divinità e possono scegliere
come è fatta, in quale modo devono pregarla, e quali sono
i suoi comandamenti.
Questo può dare fastidio a persone che hanno una
sensibilità religiosa, anche se le divinità in questo gioco
non sono reali, e leggendo l’ambientazione, si scopre che
non sono nemmeno divinità, ma potenti creature
spirituali che si fanno adorare come dei.
Queste divinità fanno sempre riferimento alla mitologia
classica oppure ad altri giochi di ruolo fantasy dove le
religioni reali non sono coinvolte
Usare religioni reali pone il problema che le divinità
venerate nel mondo reale non fanno errori, non
concedono troppi errori, ed usarle può urtare
enormemente la sensibilità delle persone che vengono a
sapere del gioco.
IL PROBLEMA DELLA SESSUALITÀ
La società di Dungeon Universe ha spesso pregiudizi
razziali, ma la visione della sessualità è molto più elastica.
Le divinità non hanno davvero un sesso, sono entità fatte
di energia che scelgono liberamente in quale forma e
sesso mostrarsi.
Come conseguenza la società è molto aperta, le donne
normalmente hanno pari diritti, e le persone che non si
identificano nel sesso con cui sono nate, sono libere di
vestire e farsi trattare, nel modo che desiderano.
Alcuni, anche dietro compenso monetario, possono
ottenere di cambiare il proprio sesso fisico, grazie al
l’incantesimo di Rimedio di 9° livello che un Chierico o un
Sacerdote può lanciare. E in molte religioni, questo può
avvenire anche nel corso di un rituale pubblico dove le
persone pregano per il bene del cambiamento.
Quanto all’omosessualità, non è mai stata considerata
come una cosa sconveniente o contro natura.
Semplicemente la gente si aspetta che quando due
persone dello stesso sesso hanno una relazione, uno dei
due dovrebbe cambiare sesso per avere figli.
Tutta questa libertà, non significa che non esistano
comunità patriarcali, matriarcali o omofobe.
Purtroppo esistono, come esiste il male, ma non sono
diffuse, e non si diffondono sia perché le divinità non lo
desiderano, sia perché cose come la magia, garantiscono
la parità dei sessi.
Nel mondo di Dungeon Universe, una ragazza che sarebbe
fisicamente più debole e lenta di un uomo, può
surclassarlo nel momento in cui impara a usare la magia.
E questo vale anche per un ragazzo gracile, che è nato con
una costituzione fisica più debole degli altri.