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Il substrato alleggerito preconfezionato DAKU ROOF

SOIL_2 è costituito da un miscuglio di materiali minerali


di origine vulcanica opportunamente miscelati con
sostanze organiche per essere efficacemente utilizzato
nella realizzazione di coperture a verde pensile.

Esente da infestanti è composto principalmente da lapillo


di lava e pietra pomice in diverse granulometrie, oltre che
da un ammendante compostato torboso denominato
ALTA STABILITÀ DIMENSIONALE
DAKU KOMPOST.
In fase di stesura, pre-coltivazione và integrato con il
ELEVATA RITENZIONE IDRICA
fertilizzante DAKU PLUS-E, fornito separatamente rispetto PESO CONTENUTO
al mix per consentire l’ottimizzazione delle prestazioni del OTTIMA PERMEABILITÀ
substrato al momento della posa della vegetazione.

Il substrato DAKU ROOF SOIL 2 è caratterizzato da una


granulometria e da specifiche tecniche ideali per la messa
a dimora di essenze arboree, arbustive ma soprattutto per
la piantumazione delle talee di sedum.
Il substrato DAKU ROOF SOIL 2 è conforme alle prescrizioni
della normativa UNI 11235:2015. Può essere fornito in
cantiere confezionato in big bags da 1 mc, in sacchetti da
33litri, oppure sfuso anche per un eventuale pompaggio
diretto sulle coperture.

IL 2
SO
OF

TTI
RO

O DO
PR
METODOLOGIA DI POSA Curva granulometrica

Il substrato DAKU ROOF


SOIL 2 và posato direttamente
rev. 09-2019
sul geotessile di filtro DAKU
STABILFILTER SFE in spessore
variabile, commisurato alle
specifiche nonché diverse, esigenze
delle varie specie vegetali utilizzabili.

Curva ritenzione idrica

Curva granulometrica
DAKU ROOF SOIL 2

CARATTERISTICHE TECNICHE

ROOF SOIL 2 NORMA UNI 11235

Velocità di infiltrazione (DIN 18035-4) > 30 mm/min ≥ 10 mm/min

Riduzione del volume alla compressione


<7% dichiarazione %
(DIN 18035-4)

Valore Ph (UNI EN 13037) 7-8 4,0-8,5

Conducibilità elettrica (UNI EN 13038) 24 mS/m ≤ 50 mS/m

Capacità di scambio cationico (DM 13/09/1999) 16,3 meq/100g ≥ 8 meq/100g

Sostanza organica (UNI EN 13039) 41 g/litro s.s. ≤ 60 g/litro s.s.

Massa volumica apparente secca (UNI EN 13041) 650-750 kg/mc 350-1000 kg/mc

Porosità totale (UNI EN 13041) ≥ 70 % v/v ≥ 60 % v/v

Peso a potenziale saturazione (UNI EN 13041) 1.424 Kg/mc dichiarazione

Peso a saturazione di campo 1.072,7 Kg/mc dichiarazione

Capacità di ritenzione idrica a pF 0,7 (UNI EN 13041) ≥ 40 % v/v dichiarazione

Volume d’aria a pF 1,0 (UNI EN 13041) 30-40 % v/v ≥ 15 % v/v

Acqua disponibile (UNI EN 13041) > 30 % v/v ≥ 10 % v/v

Volume commerciale (UNI EN 12058) 17,2 l (+/- 10%) dichiarazione

Il prodotto è costituito esclusivamente Rispetta le prescrizioni previste


da componenti riciclabili dalla normativa UNI 11235:2015

I dati tecnici riportati nella presente scheda tecnica sono valori medi di produzione e descrizione del prodotto. DAKU
ITALIA S.r.l. si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento eventuali modifiche per un miglioramento del
prodotto: l’utilizzatore è tenuto a verificare di essere in possesso di schede tecniche aggiornate.

Daku Italia s.r.l. www.daku.it


Via XIII Martiri, 28 daku@daku.it
30027 San Donà di Piave (VE) - Italy Tel. +39 0421 51864
P.I. /C.F. 02972700278 Fax: +39 0421 334491
Scheda Tecnica – LecaCLS 1600 1

LECACLS 1600
CALCESTRUZZO LEGGERO STRUTTURALE
PREMISCELATO AD ALTA RESISTENZA,
PRATICO E DI FACILE IMPIEGO – Rck 35 MPa

CAMPI D’IMPIEGO
• Realizzazione di getti collaboranti su solai in legno, calcestruzzo, laterocemento e metallici
su costruzioni esistenti (putrelle/tavelloni, putrelle/voltine, ecc...).
• Getti strutturali o elementi prefabbricati.
• Pavimenti industriali con finitura tipo spolvero al quarzo, in interni ed esterni.
• Dovunque nel cantiere sia richiesto un calcestruzzo strutturale ad elevata resistenza.
• Getti strutturali in interni ed in esterni, in accordo al D.M. 17/01/2018 “Norme Tecniche per
le Costruzioni” e alle relative “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche delle
Costruzioni” (Circolare 21/01/2019 n.7 del C.S.LL.PP.).

MODALITÀ D’IMPIEGO
PREPARAZIONE DEL SUPPORTO
Il supporto deve essere pulito, senza parti incoerenti, polveri o altri residui; deve essere adatto a
ricevere un getto di calcestruzzo armato; devono perciò essere previste armature, collegamenti,
distanziali e/o disarmanti.

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO
LecaCLS 1600 non richiede aggiunta di altri materiali ed è facilmente preparabile con le normali
betoniere, mescolatori planetari, impastatrici a coclea anche in continuo (non è ammessa la
miscelazione manuale o a mezzo trapano elettrico). LecaCLS 1600 è pompabile con alcuni
accorgimenti (vedere le “Note d’impiego”). Seguire le seguenti fasi:
• Impastare il premiscelato LecaCLS 1600 con circa 4 litri di acqua pulita per sacco da 25
L (per betoniera a bicchiere non caricare oltre il 60% della capacità nominale);
• Mescolare per circa 3 minuti fino a conseguire una consistenza “semi‐fluida”.
I dosaggi di acqua sopra indicati sono quelli dettati dall’esperienza; dosaggi superiori possono
allungare i tempi di asciugatura. L’operatore dovrà valutare attentamente oltre la consistenza
dell’impasto anche le altre condizioni del cantiere; ad esempio, in estate può essere opportuno
aumentare un po’ l’acqua. Non allungare i tempi di miscelazione. L’impiego di tradizionali pompe
per sottofondi richiede comunque un maggiore quantitativo di acqua per l’impasto.
Scheda Tecnica – LecaCLS 1600 2

APPLICAZIONE SU SOLAI
• Formazione delle fasce laterali e/o bollini per determinare l’esatta quota.
• Stesura dell’impasto e sua compattazione.
• Staggiatura per un esatto livello.

APPLICAZIONE E FINITURA
LecaCLS 1600 si posa come un tradizionale calcestruzzo.
Una soletta in calcestruzzo non è un sottofondo e quindi non deve essere interrotta da impianti
(tubazioni idrauliche, scarichi, impianti elettrici ecc...) pena la perdita di resistenza della soletta
stessa. Pertanto, è necessario un adeguato massetto di finitura (si consiglia l’uso di prodotti
leggeri della linea Lecamix). In caso di posa diretta della pavimentazione su LecaCLS 1600, per
vincoli di cantiere che impediscono la posa di un massetto di finitura, prevedere gli stessi
accorgimenti impiegati su un calcestruzzo tradizionale: in tal caso, occorre porre molta attenzione
all’esecuzione della superficie del getto (planarità e lisciatura), impiegare materiali e tecniche
adatte per l’incollaggio su calcestruzzo (colle elastiche, formati piccoli, fughe larghe) ed eventuali
prodotti livellanti/impermeabilizzanti. Considerare le conseguenze di eventuali inflessioni del
solaio sulla pavimentazione, possibili ritiri e umidità residua del calcestruzzo.

CARATTERISTICHE TECNICHE
Classe di densità D 1.7 (*)
(NTC 2018) (circa 1600 kg/m3)
Classe di resistenza LC 30/33
(UNI EN 206)
X0 (UNI EN 206 & UNI 11104)
XC1 (UNI EN 206 & UNI 11104)
XC2 (UNI EN 206 & UNI 11104)
Classe di esposizione XC3 (UNI EN 206 & UNI 11104)
(UNI EN 206 & UNI 11104) XC4 (UNI EN 206) - XS1 (UNI EN 206)
XD1 (UNI EN 206 & UNI 11104)
XD2 (UNI EN 206) - XF1 (UNI EN 206)
XA1 (UNI EN 206 & UNI 11104)
Modulo elastico certificato E 20000 MPa
(UNI EN 12390-13)
Resistenza a compressione cubica certificata Rlck 35.0 MPa
(UNI EN 12390-3)
Resistenza a compressione cilindrica certificata flck 31.5 MPa
(UNI EN 12390-3)
Conducibilità termica m secco 0.54 W/mK
(UNI 10351)
Calore specifico c 1000 J/kgK
(UNI EN ISO 10456)
Permeabilità al vapore  23.4 · 10-12 kg/msPa
(UNI EN ISO 10456)
Fattore di resistenza al vapore acqueo  8 (campo asciutto)
(UNI EN ISO 10456)
Reazione al fuoco Euroclasse A1 (incombustibile)
(Decisione 2000/605/CE)
NOTE
(*) Le classi di densità ammesse per impieghi strutturali sono riportate nella tabella C4.1.VI della Circolare 21/01/2019 n.7 del
C.S.LL.PP. “Istruzioni per l’applicazione delle Norme tecniche delle Costruzioni”; nella stessa tabella, per ciascuna classe, sono
indicati i valori nominali della densità del calcestruzzo (non armato e armato in opera) da adottare nel calcolo del peso proprio delle
membrature.
Scheda Tecnica – LecaCLS 1600 3

DATI APPLICATIVI

Solai in legno ≥ 5 cm con Connettore


CentroStorico Legno

Solai in acciaio ≥ 5 cm con Connettore


Spessori minimi per il consolidamento dei solai CentroStorico Acciaio
esistenti Solai in ≥ 4 cm con Connettore
CentroStorico Chimico
calcestruzzo o
≥ 5 cm con Connettore
laterocemento CentroStorico Calcestruzzo
Resa in opera, in funzione del grado di compattazione ca 0.47 sacchi/m2 per 1 cm di spessore
(consolidamento solai) 2.13 m2/sacco per 1 cm di spessore
Temperatura di applicazione Da + 5°C a + 35°C
Tempo di applicazione (a + 20°C) 45 minuti
Pedonabilità 12 ore dalla posa

DATI IDENTIFICATIVI
Massa volumica apparente circa 1300 kg/m3
(Densità in confezione)
Bancale in legno a perdere con 48
Confezione sacchi da 25 litri/cad (pari a 1.2 m3 di
prodotto sfuso)
In imballi originali, in luogo coperto,
Condizioni di conservazione fresco, asciutto e in assenza di
(D.M. 10/05/2004)
ventilazione
Massimo dodici (12) mesi dalla data di
Durata (D.M. 10/05/2004)
confezionamento

NOTE D’IMPIEGO
• Nelle riprese di getto (da eseguirsi tagliando il calcestruzzo perpendicolarmente al piano di posa)
si consiglia di inserire idonea armatura metallica (rete o spezzoni metallici) per evitare eventuali
distacchi e/o fessurazioni.
• In caso di getti su tavelle in cotto che si presentano a faccia vista sull’intradosso, è necessario
prevedere idonea protezione da possibili assorbimenti del supporto.
• In caso di posa su solai in legno, prevedere la protezione delle strutture lignee da possibili
assorbimenti di boiacca cementizia e percolazioni di quest’ultima verso il piano inferiore durante la
messa in opera del premiscelato.
• Interventi con calcestruzzi armati in situazioni di tipo strutturale e/o collaboranti devono essere
effettuati sotto controllo di un Tecnico abilitato come da leggi e normative in vigore.
• Non applicare con temperature inferiori a + 5 °C o superiori a + 35 °C.
• I getti di LecaCLS 1600 devono essere protetti da un eccessivo asciugamento specie nei mesi
estivi e/o con forte ventilazione; va inoltre posta molta attenzione al getto su supporti vecchi o molto
assorbenti per evitare la repentina disidratazione dell’impasto con conseguenti rapide fessurazioni
e su bassi spessori (pericolo di “bruciature”).
• In caso di esposizione diretta agli agenti atmosferici, si consiglia di prevedere un idoneo strato di
protezione.
• Ricordarsi che più acqua è sinonimo di minore resistenza: il prodotto, nella messa in opera, non
deve diventare “autolivellante”: la posa in opera deve avvenire con vibratura del getto.
• Non adatto per impasti a consistenza “terra‐umida”.
• LecaCLS 1600 non risulta facilmente pompabile al piano con le modalità e le attrezzature per il
pompaggio pneumatico normalmente impiegate in cantiere. Si consiglia pertanto un compressore
Scheda Tecnica – LecaCLS 1600 4

d’aria di almeno 5000 litri/min, tubazioni con diametro interno 90 mm e flangiature esterne. Per
approfondimenti contattare l’Assistenza Tecnica Laterlite.
• Il prodotto non deve essere mescolato a mano o a mezzo trapano elettrico. Non si devono
aggiungere cemento, calce, gesso, altri inerti, additivi ecc.
• Non idoneo per l’inserimento in autobetoniera o in silos.
• È compatibile l’inserimento di idonei additivi antigelo.

VOCE DI CAPITOLATO
Calcestruzzo leggero strutturale ad alta resistenza per getti di rinforzo e solette collaboranti,
costituito da premiscelato “LecaCLS 1600” a base di argilla espansa Leca Strutturale,
inerti naturali, cemento tipo Portland e additivi. Classe di massa volumica D1.7 (circa 1600 kg/m3),
classe di resistenza LC 30/33 e classe di esposizione X0-XC1-XC2-XC3-XC4-XS1-XD1-XD2-
XD3-XF1-XA1 secondo UNI EN 206 e X0-XC1-XC2-XC3-XD1 -XA1 secondo UNI 11104.
Resistenza a compressione certificata Rck 35 MPa, modulo elastico certificato E 20000 MPa e
conducibilità termica λ 0.54 W/mK. Confezionamento e posa in opera secondo le indicazioni del
produttore.

La presente Scheda Tecnica non costituisce specifica. I dati riportati, pur dettati dalla nostra migliore esperienza e conoscenza, sono
puramente indicativi. Sarà cura dell’utilizzatore stabilire se il prodotto è adatto o non adatto all’impiego previsto, assumendosi ogni
responsabilità derivante dall’uso del prodotto stesso. Laterlite si riserva il diritto di cambiare confezione e quantitativo in essa contenuto
senza nessun preavviso. Verificare che la revisione della scheda sia quella attualmente in vigore. I prodotti Laterlite sono destinati al
solo uso professionale.

Edizione 11/2022 – Revisione 01


®

...la natura sul tetto

ProDotti stabilFilter
sFe/sFi
I filtri DAKU STABILFILTER sono costituiti da
Filtro

geotessili realizzati con fibre di polipropilene • strato Di seParazione e Filtro


agugliato e termostabilizzato senza collanti
• DiFFusione caPillare Dell’umiDità
o leganti chimici, di grande resistenza. Sono
utilizzati come strato di separazione e filtro • ancoraggio Delle raDici
nella costruzione di sistemi a verde pensile e • elemento Di stabilizzazione
vengono posizionati tra lo strato di accumulo
idrico e il substrato, sia per coperture piane
che inclinate.
Sono prodotti in due versioni DAKU
STABILFILTER SFE da 220 gr/mq. con spessore
di 1,30 mm (per soluzioni Estensive) e DAKU
STABILFILTER SFI da 260 gr/mq. con spessore
di 1,45 mm (per soluzioni Intensive)
Il DAKU STABILFILTER ha una struttura fibrosa,
omogenea e stabile, ad alta permeabilità
e garantisce una filtrazione ottimale delle
particelle fini presenti nei substrati DAKU
ROOF SOIL o nell’inerte DAKU LAPILLO,
non consentendone l’intasamento degli strati
sottostanti nel tempo
Il DAKU STABILFILTER è resistente alla l’assorbimento graduale del substrato. I filtri
decomposizione e al gelo, è ricco di capillari in DAKU STABILFILTER SFE e SFI, posizionati sui
grado di distribuire l’umidità uniformemente. pannelli per accumulo idrico, sono fisicamente
Grazie alla capacità di trasmissione capillare separati dalla falda artificiale costituita dalle
dell’umidità, l’acqua contenuta dagli elementi celle di accumulo attraverso uno spazio
di accumulo idrico DAKU FSD attraverso d’aria che ne impedisce il contatto diretto
un processo di microevaporazione viene con l’acqua. I filtri DAKU STABILFILTER sono
condensata e uniformemente ripartita sulla conformi alle prescrizioni della normativa
superficie del geotessile dove viene trasferita UNI 11235:2015.
all’apparato radicale delle piante attraverso

Stesura del materiale


rev. 01-11-2016

I dati tecnici riportati nella presente scheda tecnica sono valori medi di produzione e descrizione del prodotto. DAKU ITALIA S.r.l. si riserva il diritto
di apportare in qualsiasi momento eventuali modifiche per un miglioramento del prodotto: l’utilizzatore è tenuto a verificare di essere in possesso
di schede tecniche aggiornate.

Il prodotto è costituito Conformità CE


esclusivamente da secondo direttiva
componenti riciclabili 89/106/CEE

metoDologia Di Posa
Il DAKU STABILFILTER viene posato a secco, con un sormonto
dei teli di 10 cm, direttamente sugli elementi DAKU FSD o
DAKU DRAIN 25-35. Al fine di proteggere la stratigrafia
verticale sui perimetri dell’impermeabilizzazione si
raccomanda di posare il DAKU STABILFILTER risvoltandolo fino al
limite superiore della quota alla quale verrà posato il substrato. Al fine
di evitare noiosi spostamenti in caso di vento, è consigliato bagnare Rispetta le prescrizioni
il DAKU STABILFILTER, oppure fissare il sormonto con apparecchi per previste dalla normativa
termosaldatura UNI 11235:2015
ad aria calda
oppure con
colla a contatto,
silicone o
semplice zavorra
temporanea.

caratteristicHe tecnicHe
STABILFILTER STABILFILTER Tolleranza
SFE SFI %
Campo di applicazione Verde estensivo Verde intensivo -
Colore Bianco -
Dimensioni e formato rotolo da 2,00 x 50 m (100mq) -
Massa aerica (EN ISO 9864) 220 gr./mq 260 gr./mq +/- 10%
Spessore materiale a 2 kPa
1,35 mm 1,50 mm +/- 20%
(EN ISO 9863-1)
Resistenza a trazione
(EN ISO 10319)
- longitudinale 17,0 kN/m 21,0 kN/m - 10%
- trasversale 17,0 kN/m 21,0 kN/m - 10%
Allungamento a rottura
(EN ISO10319)
- longitudinale 65 % 65 % +/- 30%
- trasversale 70% 70% +/- 30%
Deformazione al carico
di esercizio (EN ISO 10319)
-
- longitudinale <20% <20%
- trasversale <20% <20%
DAKU ITALIA SRL
Resistenza al punzonamento Sede legale:
2,60 kN 3,20 kN - 10% Via 13 Martiri, 28
statico CBR (EN ISO 12236)
30027 San Donà di Piave (VE)
Resist. al punzonamento dinamico
17 mm 14 mm +20% Tel. +39 0421 51864
cone drop (EN ISO 13433)
Fax +39 0421 334491
Eurographic studio (FC) - www.eurographic.it

Indice di velocità VIH=50


85 mm/s 75 mm/s - 30%
(EN ISO 11058) Sede operativa:
Capacità di flusso nel piano 2,10 x10-3 2,30 x10-3 Piazzale della Pieve, 16
- 30%
(EN ISO 12958) l/ms l/ms 47121 Forlì (FC)
Apertura caratteristica dei pori O90
Tel. +39 0543 480496
0,08 mm 0,07 mm +/- 30% Fax +39 0543 487642
(EN ISO 12956)
Resistenza all’ossidazione previsione di durabilità E-mail: daku@daku.it
-
(EN ISO 13438) minima di 25 anni Sito web: www.daku.it
Azienda con Sistema di Gestione per la
Qualità Certificato da Bureau Veritas.
UNI EN ISO 9001 : 2008

PANNELLO IN POLISTIRENE
XPS 250/300

SCHEDA TECNICA

λD = 0,033 – 0,036 W/m.K

MARCATURA CE : UNI EN 13164

Il PANNELLO XPS 250/300 in polistirene espanso estruso (XPS) con superficie ruvida
Prodotto
“waferata “ , costituisce l’elemento isolante della zoccolatura ( muri controterra ) dei
sistemi di isolamento termico per esterni “ a cappotto.

Tipo prodotto XPS ( secondo UNI EN 13164 )

Come isolante per le zoccolature delle facciate nei seguenti sistemi o cicli :
§ Sistemi di isolamento termico per esterni “a cappotto” con pannelli isolanti in
polistirene espanso sinterizzato (EPS e EPS plus con grafite) : KIT TECHNOKAP
EPS ; KIT TECHNOKAP EPS plus
§ Sistemi d’isolamento termico con pannelli isolanti in polistirene espanso sinterizzato
(EPS plus acustic) tipo : KIT TECHNOKAP EPS plus acustic
§ Sistemi d’isolamento termico per esterni “ a cappotto “ con pannelli in sughero (ICB)
Impiego
: KIT TECHNOKAP SUGHERO ;
§ Sistemi d’isolamento termico per esterni “a cappotto“ con pannelli in lana di roccia
(MW) : KIT TECHNOLAN ROCK ;
§ Sistemi d’isolamento termico per esterni “a cappotto“ con pannelli in lana di vetro
(MW) : KIT TECHNOLAN GLASS ;
§ Sistemi d’isolamento termico con intonaco termoisolante : KIT THERMOKEY.
§ Cicli di intonacatura/finitura in genere.

Prima della posa dei PANNELLI XPS 250/300, bisogna determinare la loro quota di
partenza e quindi il posizionamento dei profili di partenza.
I PANNELLI XPS 250/300 vengono incollati al supporto dal basso verso l’alto a giunti
Applicazione
verticali sfalsati, posizionando il lato più lungo in orizzontale. Tale sfalsamento viene
eseguito anche in corrispondenza degli spigoli e degl’angoli. Accertarsi che tra
pannello e pannello non si verifichino ne vuoti ne debordazioni del collante..

Composizione Polistirene estruso con struttura poliedrica a celle chiuse.

Presentazione Colore giallo. Superficie ruvida “waferata” .

Imballaggio Pannelli e pallet avvolti in polietilene termoretraibile.

Confezione Il numero di PANNELLI XPS 250/300 è variabile in funzione dello spessore.

I PANNELLI XPS 250/300 vanno stoccati in cantiere al coperto o in ambienti chiusi.


Stoccaggio All’aperto devono essere protetti con fogli di plastica (non scuri o neri) dotati di filtro
UV. Proteggere i pannelli dal sole diretto, umidità e calore diretto.

MOD. 08.11 Pag. 1 SCHEDA TECNICA Ed. : 01 Rev. 01 Edizione : Ottobre 2013
Fornace Sberna Srl – Strada Colli Nord n.12 – 46049 Volta Mantovana (MN)
Tel. 0376-801551 Fax. 0376-801498 e-mail : info@sberna.it www.sberna.it
Azienda con Sistema di Gestione per la
Qualità Certificato da Bureau Veritas.
UNI EN ISO 9001 : 2008

PANNELLO IN POLISTIRENE
XPS 250/300

Rif. Normative UNI EN 13164

E’ prodotto con espandente completamente ecologico (con CO2 senza utilizzo di CFC,
Avvertenze HCFC, HFC. E’ a bassa emissione di sostanze che inquinano l’ambiente. E’
recuperabile e riciclabile al 100% a fine vita. Ha la dichiarazione ambientale LCA/EPD.

Tabella Dimensioni :

Spessore Lunghezza Larghezza


Pannello Pannello Pannello
(mm) (mm) (mm.)
30 a 300 1250 600

Caratteristiche Tecniche :

Principali Parametri U.M. Valore Livello Normativa

Resistenza a compressione (al 10% di schiacciamento) KPa 250 (sp.30-40) CS (10\Y) 250 EN 826
KPa 300 (sp. >40) CS (10\Y) 300
Conduttività Termica ( λD ) a 10°C
- Spessore 30-40 mm W/m.K 0,033 UNI EN
- Spessore 50-60 mm W/m.K 0,034 12667
- Spessore da 80-300 mm W/m.K 0,036
Assorbimento d’acqua Kg/m² 0,7 WL(T) EN 12087
(immersione totale dopo 28 gg)
Assorbimento d’acqua Kg/m² 3 WD(V) EN 12088
(per diffusione)
Resistenza alla diffusione del vapore d’acqua ( µ ) 200 EN 12086
Classe di reazione al fuoco Euroclasse E EN 13501/1

Note :
§ La Fornace Sberna srl è dotata di un Sistema di Gestione della Qualità secondo la Norma ISO 9001 : 2008
§ Il prodotto non rientra tra le sostanze pericolose ai sensi del D.L. n.65 del 14.03.03 e della Direttiva 99/45/CE.
§ La ditta Fornace Sberna srl si riserva di apportare modifiche alla presente scheda senza alcun preavviso e declina ogni
responsabilità per eventuali anomalie o danni causati dall’impiego improprio e/o non corretto del prodotto.
§ L’immagine di identificazione del prodotto è puramente indicativa sia nel formato, colori o quant’altro.

MOD. 08.11 Pag. 2 SCHEDA TECNICA Ed. : 01 Rev. 01 Edizione : Ottobre 2013
Fornace Sberna Srl – Strada Colli Nord n.12 – 46049 Volta Mantovana (MN)
Tel. 0376-801551 Fax. 0376-801498 e-mail : info@sberna.it www.sberna.it
Gli elementi DAKU FSD 20 sono pannelli dallo spessore
totale di 82 mm, realizzati in polistirene espanso
sinterizzato, prodotti con materia prima esente da
rigenerato. Utilizzati per il drenaggio dell’acqua e lo
stoccaggio idrico nelle coperture sono forniti in lastre di
colore bianco scarsamente infiammabili, battentate sui
quattro lati, dalle dimensioni di 125x100 cm.
Gli elementi DAKU FSD 20 proteggono la stratigrafia
impermeabile, immagazzinano l’acqua piovana e la
PROTEZIONE MANTO IMPERMEABILE
restituiscono alla vegetazione attraverso un complesso
processo di trasmissione (condensazione e micro
DRENAGGIO
evaporazione) definito “acqua di diffusione” che ACCUMULO IDRICO STANDARD
consente alla vegetazione di disporre così di un ulteriore ISOLAMENTO TERMICO
approvvigionamento idrico oltre all’acqua assorbita dal necessario per impedire il contatto dell’acqua con il
substrato e dal feltro. Conformi alla norma DIN 4095 substrato. La parte inferiore presenta n° 252 piedini dal
(drenaggio a tutela degli edifici) creano uno strato diametro di ca 36 mm, e di altezza 20 mm, che attraverso
protettivo alle sollecitazioni meccaniche per la stratigrafia una serie di 5 fori (diametro 15 mm) comunicanti con il
impermeabile come previsto dalla normativa DIN 18195 troppo pieno e lo spazio di aerazione posto sulla faccia
parte 1 e DIN 18195 parte 10; la superficie di appoggio è resa superiore ne consente il rialzamento dal piano di
altamente drenante da numerosi piedini a sezione tronco- appoggio creando una camera drenante continua
conica. Possono essere utilizzati per la realizzazione di necessaria per consentire il deflusso dell’acqua
verde pensile intensivo ed estensivo sia su superfici piane non immagazzinabile all’interno del sistema.
che per tetti inclinati. Dotati di marcatura CE (secondo UNI L’elemento DAKU FSD 20 è conforme alle
EN 13163) assolvono secondariamente anche alla funzione prescrizioni della normativa UNI 11235/2015.
di isolamento termico. La parte superiore del pannello
presenta una serie parallela di celle, dotate di troppo
pieno, che assolvono il compito di accumulo idrico con
una capienza massima di ca lt. 13. Lo spazio presente tra la
quota massima del troppo pieno e l’estradosso della lastra
di 10 mm, rappresenta lo strato di aerazione superiore,
20
FSD

TTI
O DO
PR
METODOLOGIA DI POSA
Gli elementi DAKU FSD 20 vengono posati a secco direttamente sulla stratigrafia impermeabile
o sullo strato coibente in caso di tetti “rovesci”, sia sfalsati che appaiati l’un l’altro, attraverso il
rev. 09-2019
battente perimetrale. In casi particolari e in mancanza di coibente potrebbe rendersi necessario
uno strato di separazione tra l’impermeabilizzazione e gli elementi DAKU FSD 20 qualora le
specifiche del manto ne impongano la divisione; le caratteristiche dello strato separante non
devono impedire o compromettere il regolare deflusso dell’acqua. In caso di installazione su superfici
inclinate al fine di preservare la massima riserva
idrica, occorre orientare i pannelli in modo tale
da mantenere trasversalmente alla pendenza
le celle di accumulo. Solitamente vengono
riempiti d’acqua per assicurarne la stabilità
durante le lavorazioni e consentire lo stoccaggio
d’acqua iniziale necessario al momento della
piantumazione. Per i punti critici e ovunque
non sia possibile installare i moduli a lastre
interi, possono essere effettuati tagli con cutter
o seghetti, avendo cura di danneggiare il minor
numero di celle, per consentire la minor perdita
possibile di riserva idrica.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Dimensioni degli elementi 1250 x 1000 mm

Altezza elemento 82 mm

Massa grezza 25 Kg/mc (+/-10%)

Capacità max di accumulo idrico 13,1 litri/mq

Battente tra pelo libero dell’acqua e filtro 10 mm

Volume d’aria libera con massimo accumulo idrico 21,5 litri/mq

Capacità drenante sul piano a 20 kPa (EN ISO 12958) con i=0,01
1,46 l/ms
- longitudinale
1,44 l/ms
- trasversale

Capacità drenante sul piano a 20 kPa (EN ISO 12958) con i=0,1
4,95 l/ms
- longitudinale
4,90 l/ms
- trasversale

Capacità drenante verticale (EN ISO 11058) 0,73 l/m2s

Resistenza alla dispersione termica K 0,71 mq x K/W

Conducibilità termica (UNI EN 12667) 0,034 W/mK

Altezza piedini di appoggio 20 mm

N. piedini di appoggio nr. 252

Superficie appoggio 2.052 cmq/mq

Classe di infiammabilità E secondo EN 13501

pallet da n. 32 elementi
Modalità di fornitura
(40 mq)

Il prodotto è costituito
Conformità CE secondo Rispetta le prescrizioni previste
esclusivamente da
direttiva 89/106/CEE dalla normativa UNI 11235:2015
componenti riciclabili

I dati tecnici riportati nella presente scheda tecnica sono valori medi di produzione e descrizione del prodotto.
DAKU ITALIA S.r.l. si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento eventuali modifiche per un miglioramento
del prodotto: l’utilizzatore è tenuto a verificare di essere in possesso di schede tecniche aggiornate. La qualità del
prodotto viene garantita rispettando quanto previsto dalla norma EN 13163. Il prodotto è CFC esente.

Daku Italia s.r.l. www.daku.it


Via XIII Martiri, 28 daku@daku.it
30027 San Donà di Piave (VE) - Italy Tel. +39 0421 51864
P.I. /C.F. 02972700278 Fax: +39 0421 334491
Acoustic 225 Plus
Pannello rigido in lana di roccia non
rivestito a media densità, per
l’isolamento termico e acustico di CAM
pareti divisorie e perimetrali leggere
(tecnologia a secco) e massive.
Il prodotto contribuisce in modo
significativo all’incremento delle
prestazioni acustiche e di sicurezza in
caso di incendio.

Dimensioni disponibili
Formato 1200x600 mm
Spessori da 30 a 160 mm

VANTAGGI
– Prestazioni termiche: grazie pannello viene installato. Sono costruttivo in cui è installato.
all’ottimo valore di conduttività disponibili prove di isolamento Sono disponibili valutazioni della
λD=0,033 W/(mK) il pannello è acustico di laboratorio. prestazione di resistenza al fuoco.
ideale per la realizzazione di
– Comportamento al fuoco: il – Stabilità dimensionale: il
chiusure ad elevata resistenza
pannello, incombustibile, se pannello non subisce variazioni
termica.
esposto a fiamme libere non dimensionali o prestazionali al
– Proprietà acustiche: la struttura a genera né fumo né gocce; aiuta variare delle condizioni
celle aperte della lana di roccia inoltre a prevenire la propagazio- igrometriche dell’ambiente.
contribuisce significativamente al ne del fuoco e contribuisce ad
miglioramento delle prestazioni incrementare le prestazioni di
fonoisolanti della parete in cui il resistenza al fuoco dell’elemento

Dati tecnici Valore Norma


Reazione al fuoco A1 UNI EN 13501-1

Conduttività termica dichiarata λD = 0,033 W/(mK) UNI EN 12667, 12939

Coefficiente di resistenza alla diffusione di vapore acqueo μ=1 UNI EN 13162

Densità ρ = 70 kg/m 3
UNI EN 1602

Calore specifico CP = 1030 J/(kgK) UNI EN ISO 10456

Spessore e RD
Spessore [mm] 30 40 50 60 70 80 100 120 140 160
Resistenza termica RD [m K/W]
2
0,90 1,20 1,50 1,80 2,10 2,40 3,00 3,60 4,20 4,80
Confezione
ECOTENE HDPE ANTIRADICE
TDEN I MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE AUTOADESIVA ANTIRADICE
NE HDPE SU PER

PER L’IMPERMEABILIZZAZIONE A FREDDO DI GIARDINI PENSILI


ESTENSIVI ED INTENSIVI E DI MURI CONTROTERRA,
ARMATA CON FELTRO DI VETRO AUTOPROTETTA DA UNA LAMINA
DI POLIETILENE AD ALTA DENSITÀ CHE EVITA IL CONTATTO
TRA L’ACQUA O IL TERRENO E GLI AGENTI ANTIRADICE

Membrane impermeabilizzanti autoadesive


CONFERISCE CREDITI LEED

CATEGORIA CARATTERISTICHE IMPATTO AMBIENTALE MODALITÀ D’IMPIEGO

HE SUPER
S ADHESIVE

ELASTOMERICHE IMPERMEABILE SUPERADESIVA


NON NON NON RIFIUTO NON APPLICAZIONE APPLICAZIONE
SPECIALI PER IMPIEGHI ECO GREEN CONTIENE CONTIENE CONTIENE RICICLABILE NON CONTIENE A PRESSIONE CON CHIODI
SPECIFICI AMIANTO CATRAME CLORO PERICOLOSO OLI USATI

COME REALIZZARE UN MANTO IMPERMEABILE A DIRETTO


1 PROBLEMA CONTATTO DELLA TERRA RESISTENTE ALLA PENETRAZIONE
DELLE RADICI DELLA VEGETAZIONE, ANCHE NELLE
GIUNZIONI, EVITANDO IL CONTATTO TRA L’ACQUA E LA
TERRA CON GLI AGENTI ANTIRADICE
L’esigenza sempre più diffusa di ridurre la cementificazione del territorio urbano destinando a
verde intensivo anche le coperture leggere dei nuovi insediamenti ha posto il problema della
resistenza alle radici dei manti impermeabili privi della protezione con massetto cementizio, sia
Membrana per il peso eccessivo dello stesso, sia per le difficoltà di realizzazione su coperture in pendenza.
tradizionale Il contatto diretto del manto con il terreno implica una resistenza intrinseca all’azione perforante
senza additivo
antiradice né
delle radici delle membrane che lo costituiscono e che in genere sono additivate con specifici
armatura continua agenti antiradice. L’uso di additivi chimici nelle mescole delle membrane può suscitare qualche
perplessità dal punto di vista ambientale ma l’impiego di membrane prive di additivi antiradice
armate con lamine metalliche o film di poliestere spesso si è dimostrato fallimentare perché non è
garantita la continuità della protezione meccanica sulle sovrapposizione dei teli.
A prescindere dal superamento dei test di resistenza alle radici previsti dalla normativa, su manti
impermeabili di giardini pensili, in opera da alcuni anni, privi di additivazione antiradice, costituiti E
Calcestruzzo Legno da due strati sovrapposti e sfalsati tra loro, entrambi armati con film di poliestere PET, sono stati
SUPPORTO osservati alcuni casi in cui le radici hanno attraversato i sormonti di entrambi gli strati, specie nei
Vecchio manto Isol. termico
punti singolari della copertura.

2 SOLUZIONE ECOTENE HDPE ANTIRADICE è più spesso DESTINAZIONI D’USO DI


rispetto alle tipologie similari presenti sul mer- MARCATURA “CE” PREVISTE
cato e, contrariamente a queste, la mescola
autoadesiva che ne riveste la faccia inferiore
SULLA BASE DELLE LINEE
è armata con un feltro di vetro rinforzato che
GUIDA AISPEC-MBP
conferisce al foglio doti superiori di resistenza e EN 13707 - MEMBRANE BITUMINOSE
di stabilità dimensionale. La lamina in HDPE ad ARMATE PER L’IMPERMEABILIZZAZIONE DI
alta resistenza meccanica resiste al passaggio COPERTURE
delle radici e funge da elemento di tenuta all’ac- • Antiradice in sistemi multistrato
qua e determina le caratteristiche meccaniche - ECOTENE HDPE ANTIRADICE
del foglio, la mescola autoadesiva ne garantisce
l’incollaggio al supporto e la tenuta all’acqua e EN 13969 - MEMBRANE BITUMINOSE
alle radici delle giunzioni. La maggiorazione di DESTINATE AD IMPEDIRE LA RISALITA
spessore che la contraddistingue contribuisce DELL’UMIDITÀ DAL SUOLO
ECOTENE HDPE ANTIRADICE alla resistenza al punzonamento mentre al rin- • Membrane per fondazioni
- ECOTENE HDPE ANTIRADICE
ECOTENE HDPE ANTIRADICE è una mem-
brana impermeabilizzante autoadesiva che si
VANTAGGI
posa a freddo evitando di impiegare la fiamma, • Resiste alle radici anche sulle giunzioni forzo in feltro di vetro è deputato il compito di
il bitume fuso o adesivi contenenti solventi. • Evita il rilascio di agenti antiradice nell’acqua stabilizzare il foglio alle variazioni di temperatu-
ECOTENE HDPE ANTIRADICE è costituita da e nella terra ra e di mantenere la forma del rotolo durante le
un foglio di polietilene laminato incrociato ad • Si adatta con facilità alla conformazione della operazioni di posa in opera.
alta densità, tipo HDPE, privo di additivi antira- superficie di posa. La mescola autoadesiva della faccia inferiore
dice, la cui faccia inferiore è spalmata con una • Si posa a freddo senza attrezzatura è additivata con agenti antiradice ma la lamina
mescola in bitume distillato polimero elastome- professionale. in HDPE, che riveste la faccia superiore della
rica ad altissima adesività anche a temperatura • Le giunzioni sono più sicure perché è dotato membrana, non contiene additivi chimici antira-
ambiente che è additivata con uno specifico di cimosa di sormonto. dice che possano migrare nel terreno o nell’ac-
agente antiradice, phenoxi-fatty acid ester di • l’armatura in fibra di vetro mantiene la forma qua e una volta che sono sigillate le sovrappo-
cui è stata ridotto di 20 volte il già bassissimo del rotolo durante la posa. sizioni dei teli, l’unico punto di contatto con la
rilascio in acqua. (continua)

1a DIVISIONE
3a LINEA
(segue) ECOTENE HDPE ANTIRADICE aderisce a La confezione va aperta immediatamente prima
freddo sui più comuni materiali usati in edilizia della posa.
mescola additivata antiradice resta la linea di e pertanto viene posata in monostrato sia per ECOTENE HDPE ANTIRADICE è un prodotto
sormonto di 1 mm di larghezza che riduce pra- rivestire muri controterra sia per lavori di mode- termoplastico, per cui nelle ore più calde delle
ticamente a zero il rilascio di additivi nel terreno sta entità come l’impermeabilizzazione di fiorie- giornate estive rammollisce, mentre al contrario
e nell’acqua e nello stesso tempo garantisce re, in luoghi angusti, su piani di posa sensibili al con il freddo indurisce e diminuisce l’adesività
la tenuta antiradice anche sui sormonti realiz- calore, ecc. dove la posa a fiamma risulterebbe del prodotto.
zando una impermeabilizzazione sicura sia dal pericolosa e/o disagevole. L’ottimo comportamento a freddo di ECOTENE
punto di vista ambientale sia dal punto di vista ECOTENE HDPE ANTIRADICE viene usato HDPE ANTIRADICE non giustifica comunque
della tenuta antiradice. La faccia autoadesiva vantaggiosamente assieme a DEFEND ANTI- la posa della membrana autoadesiva a bassa
è protetta con un film di polietilene siliconato RADICE POLIESTERE per realizzare sistemi di temperatura senza precauzioni.
tagliato e sovrapposto lungo la mezzeria del impermeabilizzazione antiradice pluristrato di Al di sotto di +10°C in funzione anche delle
telo ed i rotoli sono protetti da un foglio di carta tetti verdi estensivi ed intensivi dove si vuole condizioni di umidità dell’aria e del supporto,
serigrafata. Sulla faccia superiore di ECOTENE evitare il contatto degli agenti antiradice con particolare attenzione dovrà essere rivolta du-
HDPE ANTIRADICE, contrariamente ad altre il terreno e con l’acqua incollandola diretta- rante la posa, prevedendo eventualmente l’uso
tipologie similari, è presente una fascia laterale mente senza primer, come ultimo strato, sulla di apparecchiature riscaldanti o una “fiamma
di sormonto larga 5 cm priva del film di HDPE e membrana DEFEND ANTIRADICE POLIESTE- leggera”.
protetta da un film siliconato a cui corrisponde RE prodotta con la faccia superiore protetta La temperatura di +5°C resta comunque la so-
un’altra fascia di sormonto ma opposta sulla dal film Flamina appositamente approntata glia limite di posa.
faccia inferiore di modo che sovrapponendo i allo scopo. La lamina in HDPE teme i raggi UV per cui
fogli contigui per 10 cm si ottiene una doppia si- Per evitare di intrappolare bolle d’aria la posa ECOTENE HDPE ANTIRADICE non può ri-
curezza, 5 cm di saldatura lamina-adesivo a cui su DEFEND ANTIRADICE POLIESTERE va manere esposto a lungo e dopo l’applicazione
si sommano 5 cm di saldatura adesivo-adesivo. eseguita accompagnando lo svolgimento e deve essere coperto in breve tempo. Per que-
l’asportazione del film siliconato di ECOTENE sto sui rilievi del tetto verde ECOTENE HDPE
CAMPI D’IMPIEGO HDPE ANTIRADICE che si sta incollando sulla
membrana sottostante con un largo spazzolo-
ANTIRADICE verrà sostituito da MINERAL
TESTUDO incollato a fiamma su DEFEND AN-
Per la posa non si impiegano né adesivi, né la ne, a cui poi farà seguito una accurata azione di TIRADICE che scenderà sulla parte piana dove
fiamma e nemmeno il bitume fuso. pressatura con rullo metallico. sarà incollato a fiamma su ECOTENE HDPE
ANTIRADICE previamente protetto con una
MODALITÀ D’IMPIEGO fascia di AUTOTENE BASE HE/V.
I teli applicati in verticale nei muri contro terra
Dopo aver asportato il film siliconato la mem- vanno fissati meccanicamente in testa.
brana si incolla a freddo per semplice pressione
curando particolarmente la zona di sormonto. I
Membrana sormonti laterali di ECOTENE HDPE ANTIRA-
tradizionale DICE saranno di 10 cm ca. mentre i sormonti di
senza additivo
antiradice né
testa saranno di almeno 15 cm.
armatura continua Per ottenere una adesione sicura è indispensa- STRATIGRAFIA
bile che il piano di posa sia pulito ed asciutto. 1. Supporto
ECOTENE HDPE ANTIRADICE aderisce sui 2. Primer INDEVER o ECOVER
3. Barriera al vapore PROMINENT o TECTENE BV STRIP
più comuni materiali presenti in edilizia. o SELFTENE BV BIADESIVO
Sulle superfici porose come le superfici cemen- 4. Isolamento termico
tizie, in laterizio, un vecchio manto bituminoso, 5. DEFEND ANTIRADICE POLIESTERE
6. ECOTENE HDPE ANTIRADICE
un tavolato di legno vecchio, ecc., la superficie 7. Fascia di AUTOTENE BASE HE/V
da rivestire va preparata con una mano di pri- 8. MINERAL TESTUDO
mer INDEVER PRIMER E da 250 a 500 g/m2. 9. Elementi drenanti con riserva d’acqua
10. Strato filtrante
I rotoli vanno conservati al coperto in luogo 11. Drenaggio perimetrale
asciutto e vanno portati sul luogo di posa solo 12. Terra di coltivo
al momento dell’applicazione.

12. Terra di coltivo


7. Fascia di 8. MINERAL TESTUDO
AUTOTENE BASE HE/V

5. DEFEND ANTIRADICE
POLIESTERE
11. Drenaggio
2. Primer perimetrale
Membrana tradizionale INDEVER
antiradice armata con o ECOVER
10. Strato filtrante
film o lamina continua

9. Elementi drenanti
con riserva d’acqua

6. ECOTENE HDPE
ANTIRADICE

5. DEFEND ANTIRADICE
POLIESTERE

4. Isolamento
termico

1. Supporto
ECOTENE HDPE 3. Barriera al vapore PROMINENT
ANTIRADICE o TECTENE BV STRIP
o SELFTENE BV BIADESIVO
MODALITÀ DI POSA Il GBC ITALIA (Green Building Council)
e la certificazione LEED
Posa di ECOTENE HDPE ANTIRADICE su superficie piana
Il GBC Italia, a cui INDEX è associata, ha il compito
di sviluppare, secondo le linee guida comuni a tutti
gli aderenti alla comunità internazionale LEED, le ca-
ratteristiche del sistema LEED Italia, che dovrà tener
presenti le specificità climatiche, edilizie e normative
del nostro Paese.
Il LEED opta per una visione della sostenibilità sfruttan-
socio del GBC Italia do ogni possibilità di ridurre impatti ambientali di vario
genere ed emissioni nocive degli edifici in costruzione.
Gli standard LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) sono
parametri per l’edilizia sostenibile, sviluppati negli Stati Uniti e applicati in
40 paesi nel mondo, che indicano i requisiti per costruire edifici eco-com-
patibili, capaci di “funzionare” in maniera sostenibile ed autosufficiente a
1. Accompagnare la posa di ECOTENE HDPE ANTIRADICE cercando di esercitare una livello energetico; in sintesi, si tratta di un sistema di rating per lo sviluppo
pressione tale da evitare la formazione di bolle (ad esempio utilizzando uno spazzolone) di edifici “verdi”.
Il LEED è una certificazione, su base volontaria, in cui è il progettista
stesso che si preoccupa di raccogliere i dati per la valutazione. Il sistema
si basa sull’attribuzione di crediti per ciascuno dei requisiti caratterizzanti
la sostenibilità dell’edificio.

Dalla somma dei crediti deriva il livello di certificazione ottenuto.

I criteri valutativi contemplati dal LEED (versione 2009) sono raggruppati


in sei categorie (+1 valida solo negli USA), che prevedono uno o più prere-
quisiti prescrittivi obbligatori, e un numero di performance ambientale che
attribuiscono il punteggio finale all’edificio:
• Insediamenti sostenibili (1 prerequisito, 26 punti)
• Consumo efficiente di acqua (1 prerequisito, 10 punti)
• Energia ed atmosfera (3 prerequisiti, 35 punti)
2. Rimuovere il film siliconato dalla cimosa laterale ed incollare il sormonto laterale • Materiali e risorse (1 prerequisito, 14 punti)
autoadesivo • Qualità ambientale indoor (2 prerequisiti, 15 punti)
• Progettazione ed innovazione (6 punti)
• Priorità regionale (4 punti) applicabile solo negli USA

Ci sono 4 livelli di rating:


• certificazione base: tra 40 e 49 punti
• Argento: tra 50 e 59 punti
• Oro: tra 60 e 79 punti
• Platino: più di 80 punti

Nel regolamento LEED ai seguenti punti è previsto l’impiego del tetto


verde:
• SS Credit 5.1: Site Development - Protect or Restore Habitat
Tetto verde con materiali e sistemi INDEX inerbiti con vegetazione locale,
evitando la monocoltura e privilegiando la biodiversita, di minima manu-
3. Per garantire la miglior adesione possibile, pressare infine tutta la superficie con un tenzione ed irrigazione, che non richieda l’uso di fertilizzanti, pesticidi ed
rullo. erbicidi
• SS Credit 6.1: Stormwater Design - Quantity Control
Posa di ECOTENE HDPE ANTIRADICE su superficie verticale Controllo della quantità dell’acqua piovana con coperture a verde e pa-
vimentazioni permeabili, prevedendone la raccolta per usi non potabili
(acque grigie)
• SS Credit 6.2: Stormwater Design - Quality Control
Controllo della qualità dell’acqua piovana con coperture a verde e raccolta
In vasche di fitodepurazione
• SS Credit 7.1: Heat Island Effect - Nonroof OPTION 2
Riduzione degli effetti delle isole di calore delle coperture delle aree di
parcheggio con coperture a verde
• SS Credit 7.2: Heat Island Effect - Roof OPTION 2
Riduzione degli effetti delle isole di calore delle coperture degli edifici con
Posa su superficie verticale e dettaglio del fissaggio giardino pensile estensivo o intensivo

Avvertenza.
La norma EN 13707 sulla marcatura CE stabilisce che le membrane per l’impermeabilizzazione della coperture destinate a verde superino il test antiradice
conforme la procedura FLL che dal CEN (Comitato Europeo di Normalizzazione) è stata ritenuta adatta a stabilire l’idoneità all’uso delle membrane per le
coperture destinate a verde conforme il metodo europeo EN 13948 che prevede l’esposizione alle radici di PYRACANTHA COCCINEA. Il test FLL condotto
per 2 anni sulla membrana INDEX additivata con Phenoxy-Fatty Acid Ester ha stabilito non solo che la membrana resiste alle radici di PYRACANTHA
COCCINEA (Orange Charmer, Agazzino) conforme il test EN13948, ma anche ai rizomi di AGROPYRON REPENS (Gramigna) definendo la membrana:
resistente alle radici e ai rizomi (root- proof e rhizome-proof) conforme la procedura FLL. Il rapporto completo di prova è disponibile su richiesta. Si sottolinea
comunque che, come indicato nel rapporto di prova, i risultati del test non sono estensibili a piante con forte e rapido sviluppo radicale a rizoma come alcune
specie di bamboo, di Chinese reed o di zebra grass (Miscanthus Sinensis), per le quali è necessario prevedere ulteriori misure precauzionali isolandole dal
contesto generale della copertura a verde (la velocità di crescita dei rizomi di bamboo può arrivare ad 100 cm/24h) . La membrana additivata con Phenoxy-
Fatty Acid Ester è anche resistente alle radici di lupino conforme il metodo DIN 4062 (UNI 8202 p24). Il superamento del test EN 13948 stabilisce che la
membrana può essere marcata CE per la destinazione d’uso di membrana impermeabile per coperture a verde e allo stato attuale della conoscenza costituisce
il metodo di indagine più recente conosciuto da INDEX e a livello europeo, ciò comunque non esime l’utilizzatore del prodotto a prendere precauzioni adeguate
in funzione di piantagioni specifiche che non sono rappresentabili dai test summenzionati.
CARATTERISTICHE TECNICHE

ECOTENE HDPE
Normativa T ANTIRADICE
Armatura Velo vetro

Spessore EN 1849-1 ±0.2 2.0 mm


Dimensioni rotoli EN 1848-1 –1% 1.05×15 m
Impermeabilità EN 1928 – B ≥ 60 kPa

Resistenza al distacco
delle giunzioni EN 12316-1 –20 N 80 N/50 mm
Resistenza a trazione
delle giunzioni L/T EN 12317-1 –20% 350/300 N/50 mm
Forza a trazione
massima L/T EN 12311-1 –20% 500/300 N/50 mm
Allungamento
a trazione L/T EN 12311-1 –15% V.A. 90/180%
Resistenza al punzonamento
dinamico EN 12691 – A 300 mm
Resistenza al punzonamento
statico EN 12730 - A 10 kg
Resistenza alla lacerazione
con il chiodo L/T EN 12310-1 –30% 200/200 N
Stabilità
dimensionale L/T EN 1107-1 ≤ –0.10/+0.10
Flessibilità
a freddo EN 1109 ≤ –25°C
Resistenza allo scorrimento

e le utilizzazioni del prodotto. Considerate le numerose possibilità d’impiego


e la possibile interferenza di elementi da noi non dipendenti, non ci assu-

sotto la propria responsabilità l’idoneità del prodotto all’impiego previsto.


miamo responsabilità in merito ai risultati. L’Acquirente è tenuto a stabilire
ad elevata temperature EN 1110 ≥ 90°C
Resistenza
alle radici EN 13948 Supera la prova (*)
Euroclasse di reazione
al fuoco EN 13501-1 F
Comportamento al fuoco
esterno EN 13501-5 F roof
Caratteristiche termiche
Conduttività termica 0.2 W/mK
Capacità termica 2.60 KJ/K
(*) Sul sistema DEFEND ANTIRADICE POLIESTERE + ECOTENE HDPE ANTIRADICE
Conforme EN 13707 come fattore di resistenza al passaggio del vapore per le membrane bitume distillato polimero armate, ove non dichiarato, può essere assunto il valore µ = 20000.

COMPOSIZIONE DELLA MEMBRANA


ECOTENE HDPE ANTIRADICE
Bitume distillato pol. Armatura in Bitume distillato polimero
elastomerico Velo Vetro elastomerico
autoadesivo autoadesivo

e possono essere cambiati e aggiornati dalla INDEX in qualsiasi mo-


mento senza preavviso. I suggerimenti e le informazioni tecniche for-
nite rappresentano le nostre migliori conoscenze riguardo le proprietà
I dati esposti sono dati medi indicativi relativi alla produzione attuale
antiradice antiradice

Film HDPE Film PE


siliconato

FINITURE PRODOTTO

FILM DI POLIETILENE HDPE. FILM SILICONATO RIMOVIBILE. La faccia della membrana è ricoperta con un
film siliconato che ne preserva la mescola adesiva.

• PER UN CORRETTO USO DEI NOSTRI PRODOTTI CONSULTARE I CAPITOLATI TECNICI INDEX • PER ULTERIORI INFORMAZIONI O USI PARTICOLARI CONSULTARE IL NOSTRO UFFICIO TECNICO •

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La ghiaia di vetro cellulare espanso B/GLAS è un materiale da costruzione isolante e leggero,
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prestazioni elevate di isolamento e portanza strutturale, sia nelle nuove costruzioni sia nelle ristrutturazioni.

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TERMICO E DRENANTE PARASSITI, INSETTI NEL TEMPO GELO E AL FUOCO APPLICAZIONE
E RODITORI

Esempi di applicazione in ambito civile e industriale


1. vespai isolanti e drenanti sotto platea 3. isolamento di pareti controterra 5. piscine e SPA
2. vespai isolanti e drenanti sotto massetto 4. riempimento sopra volte 6. interventi paesaggistici e giardinaggio
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Progettazione del vespaio con B/GLAS


Il vespaio B/GLAS assolve in modo semplice a molteplici funzioni: resistenza ai carichi della struttura, isolamento
termico del solaio di fondazione, protezione dall’umidità di risalita, drenaggio, isolamento dei ponti termici.
L’attacco a terra deve essere progettato per garantire la stabilità della struttura e al tempo stesso comfort termico interno
all’abitazione, assenza di condense superficiali a pavimento e alla base delle murature.

Isolamento sotto platea


Emissione aria umida/gas
radon per effetto camino
Massetto armato

Telo PE
Canna d’aspirazione
Platea di fondazione

Telo PE (o antiradon in caso di


presenza gas radon)
Isolamento laterale platea
con lastre GLAPOR Geotessuto

Tubo microforato
per aerazione
Isolamento e areazione collegato alla canna
sotto platea con granuli B/GLAS d’aspirazione

Isolamento fondazioni continue


Emissione aria umida/gas
radon per effetto camino

Canna d’aspirazione
Telo PE (o antiradon in caso
di presenza gas radon)
Isolamento tubo
per evitare ponte termico
Geotessuto
Trave di fondazione

Magrone
Isolamento e areazione
tra fondazioni continue
Tubo microforato
con granuli B/GLAS
per aerazione
collegato alla canna
d’aspirazione

Come si progetta un vespaio isolante senza intercapedine in grado di smaltire l’umidità ed il gas radon ?
Con B/GLAS in associazione ad una membrana antiradon e a tubazioni microforate collegate ad una canna d’aspirazione.
I tubi drenanti, di diametro minimo pari a 10 cm, dovranno essere uniti tra di loro e messi in comunicazione con l’esterno tramite una canna
d’aspirazione. Installare su detta canna un aspiratore solo nel caso in cui si rilevassero delle concentrazioni di radon eccessive. Per limitare
l’ingresso del radon all’interno degli ambienti, è fondamentale garantire una adeguata sigillatura della stratigrafia posta al di sopra del
vespaio, è quindi consigliabile posare, prima del getto della soletta, una membrana antiradon a lembi sovrapposti.
NOTA: soluzione consigliata dalle linee guida di Regione Lombardia per la prevenzione delle esposizioni al gas radon negli edifici.
IL PIÙ ECOLOGICO IL PIÙ RESISTENTE
100% VETRO RICICLATO 800 kPa

Confronto tra due vespai isolati e non areati


( a parità di Trasmittanza Termica U = 0,24 W/m2K )
A) Vespaio realizzato con granuli B/GLAS B) Vespaio realizzato con casseforme a perdere

Riempimento tra fondazioni continue eseguito con granuli isolanti di Riempimento tra fondazioni continue eseguito con elementi
vetro cellulare, posati a secco e costipati in opera, senza necessità modulari a perdere, posati su magrone, riempiti con cls gettato in
di eseguire preventivamente il magrone. opera, con aggiunta di isolamento termico in pannelli.

Funzioni: isolamento termico, anticapillarità e drenaggio. Funzioni: isolamento termico, anticapillarità.


Vantaggi: velocità di posa, riduzione del numero di materiali, Vantaggi: possibilità di areazione per evacuazione radon.
riduzione dello spessore, soluzione 100% ecologica, possibilità di
areazione per evacuazione radon.

6
5
4
4 3
3 2
2 1
1

STRATIGRAFIA SP. cm STRATIGRAFIA SP. cm


1 Geotessile TNT>200 gr/mq 0,1 1 Magrone 10

2 Vespaio in granulato di vetro cellulare B/GLAS compattato 30 Vespaio in casseri modulari compreso getto riempimento
2 45
dei casseri e cappa armata
3 Strato di separazione/barriera al vapore in polietilene PE 0,1 3 Strato di separazione/barriera al vapore in polietilene PE 0,1
4 Massetto cementizio armato con rete elettrosaldata 8 4 Isolante in polistirene estruso XPS 13
Totale stratigrafia B/GLAS 38,2
5 Strato di separazione in polietilene PE 0,1

6 Massetto cementizio armato con rete elettrosaldata 8


campbelladv.com 23918

MINOR Totale stratigrafia tradizionale 76,2


SPESSORE

MINOR COSTO MINOR TEMPO MAGGIOR NUMERO LAVORAZIONI


E MAGGIORE E MENO DI MATERIALI DA PIÙ COSTOSE
SEMPLICITÀ LAVORAZIONI MOVIMENTARE E LENTE
IL PIÙ ECOLOGICO IL PIÙ RESISTENTE
100% VETRO RICICLATO 800 kPa

Voce di capitolato B/GLAS per isolamento fondazioni


Fornitura e posa in opera di B/GLAS
Creazione di vespaio isolante mediante la posa, previa stesura di geotessuto a fondo scavo compattato, di ghiaia in vetro cellulare B/GLAS, riciclata e
riciclabile al 100%, isolante, drenante, anticapillare, avente le seguenti caratteristiche: densità del materiale sfuso 150÷170 kg/mc, densità del materiale
costipato 170÷210 kg/mc, dimensione aggregato 32÷63 mm, conduttività termica del materiale costipato λD 0,078 W/mK, resistenza alla compressione fC
(stimata al 10% di compressione) ≥ 800 kPa, euroclasse A1 di reazione al fuoco. Distribuire e livellare B/GLAS in modo uniforme tramite l’ausilio di rastrello
o pala meccanica, quindi compattare secondo il rapporto 1,3-1 con attrezzatura adeguata (piastra vibrante leggera da 100-120 kg con una frequenza di 85-
100 Hz). Lo spessore massimo livellato per singola costipazione (materiale sfuso) è di 39 cm (pari a circa 30 cm costipati). Se si necessita di spessori finali
maggiori, si procede per strati. Si considerano comprese tutte le attrezzature e quant’altro si renda necessario per posare e compattare la ghiaia a perfetta
regola d’arte, conformemente al progetto e secondo le indicazioni tecniche del produttore, quali ad esempio la posa di picchetti con segnate le quote dello
spessore iniziale e dello spessore costipato.
Sono esclusi la fornitura e posa del geotessuto, la preparazione del supporto (scavo e compattazione del terreno), gli oneri accessori quali il tracciamento e
quant’altro non espressamente indicato.
Spessore strato da livellare…………………..cm
Spessore finale strato compattato………….. cm

PREZZO DI CAPITOLATO compresi utile di impresa e spese generali ………………… ……………….€/mq_______________

Sola fornitura di B/GLAS


Fornitura di ghiaia in vetro cellulare B/GLAS, riciclata e riciclabile al 100%, isolante, drenante, anticapillare, avente le seguenti caratteristiche: densità
del materiale sfuso 150÷170 kg/mc, densità del materiale costipato 170÷210 kg/mc, dimensione aggregato 32÷63 mm, conduttività termica del materiale
costipato λD 0,078 W/mK, resistenza alla compressione fC (stimata al 10% di compressione) ≥ 800 kPa, euroclasse A1 di reazione al fuoco.
È compreso il trasporto a piè d’opera tramite autoarticolati completi da 92 / 80 mc sfuso o in big-bag da 3 mc forniti su pallet in legno (questi ultimi
addebitati al cliente).

PREZZO DI CAPITOLATO compresi utile di impresa e spese generali ………………… ……………….€/mc_______________

Principali dati tecnici U. M. B/GLAS SG 600 (*) Metodo di prova


Densità (materiale sfuso) kg/mc 150-170 95-120 EN 1097-3
Densità (materiale costipato) kg/mc 170-210 125-155 Costipato al 30%
Conduttività termica (materiale costipato) λD W/mK 0,078 0,078 EN 12667/EN 12939
Resistenza alla compressione fc (stimata al 10% di compressione) kPa ≥ 800 ≥ 600 EN 826
Valore di progetto della resistenza a compressione fcd a < 2% kPa 370 ≥ 275 EN 826
Dimensione aggregato mm 32-63 16-63 EN 933-1
Angolo di attrito ° 45
Reazione al fuoco Classe A1 A1 EN 13501-1
Spessore min/max per singola costipazione cm 15/30 costipati 12/32 costipati
(*) a richiesta

Valori di isolamento termico in funzione dello spessore Come calcolare la quantità necessaria di materiale:
Spessore NON Spessore Resistenza R Trasmittanza U Per ottenere 30 cm costipati:
costipato costipato (m2K/W) (W/m2K) 30 cm x 1,3 = 39 cm di materiale livellato LIVELLATO
Non
cm 20 cm 15 1,92 0,52 COSTIPATO compattare
39 cm

più
cm 26 cm 20 2,56 0,39 x 1,3 =
30 cm

di 40 cm
cm 33 cm 25 3,21 0,31 per volta.
cm 39 cm 30 3,85 0,26
Per calcolare lo spessore finale costipato partendo dallo sfuso livellato:
cm 52 cm 40 5,13 0,19 39 cm : 1,3 = 30 cm di materiale costipato (pari a una riduzione del 23%)

Modalità di fornitura Peso


Codice articolo Descrizione articolo Imballaggio articolo Volume imballaggio Kg/mc Kg totali
VG601SFU B/GLAS 30/60 SFUSO (su autoarticolato) m3 92,00 150-170 Kg/mc 14-15 ton a carico
VG603SFU B/GLAS 30/60 SFUSO (su autoarticolato) m3 80,00 150-170 Kg/mc 12-13 ton a carico
VG602BIG B/GLAS 30/60 BIG BAG (su pallet) m 3,00
3
150-170 Kg/mc 450-500 Kg a bigbag

22 Boret to (Reggio E.) Italy - Tel. 0522 686080 - Fax: 0522 1848490 - commerciale@bacchispa.it - www.ba
Bacchi S.p.A. 420 cchispa.it
versione settembre 2019
www.bacchispa.it

Certificazioni:
EN 13055-2: 2004
B/GLAS 600

GRANULI ISOLANTI IN VETRO CELLULARE

Descrizione e ambiti di applicazione


Granuli leggeri isolanti in vetro cellulare, di colore grigio, ottenuti industrialmente dalla lavorazione di
vetro 100% riciclato di alta qualità, per applicazioni in strati non legati o legati con miscele bituminose,
per l’isolamento termico delle fondazioni e di pareti controterra, per riempimenti leggeri e coibentanti
Dimensioni

(es. di volte), per interventi sulle coperture, per costruzioni di ingegneria civile, rilevati stradali, per
interventi paesaggistici e di giardinaggio, per costruzioni di piscine e SPA. Da non usare miscelato con
calcestruzzo o malte.
Distribuzione granulometrica mm 16-63 EN 933-1
Forma dei granuli Poliedrica

Caratteristiche Aggregato
UdM Norma/note
Caratteristiche del prodotto secondo la norma EN
3
Densità apparente (materiale sfuso) 110-130 kg/m EN 1097-3
Caratteristiche meccaniche

Resistenza alla compressione (deformazione = 10%) fc ≥ 600 kPa EN 826


Resistenza alla compressione (deformazione ≤ 2%) fcd ≥ 270 kPa EN 826
Altre caratteristiche
3
Densità apparente (costipazione 1,3 : 1) 140-170 kg/m
Densità apparente (costipazione 1,3 : 1), materiale bagnato ≤ 220 kg/m
3
il granulo può contenere umidità dovuta allo stoccaggio o alla produzione
Angolo di attrito 45 °
Calcolo della trazione orizzontale (riferito alla resistenza a compressione) 30 %

Conduttività termica dichiarata (materiale costipato) d ≤ 0,078 W/mK EN 12667/EN 12939


Caratt. termo -

Calore specifico 900 J/kgK


igrometriche

Assorbimento d’acqua < 10 M.-% EN 1097-6


Assorbimento d’acqua < 100 mm EN 1097-10
-1
Tempo di assorbimento e rilascio di acqua ≈ 7,5x10 m/s DIN 18130-1
Resistenza al gelo/disgelo < 2 (F2) M.-% EN 13055-2, An. B
Comp

Reazione al fuoco Euroclasse A1


ort. al
fuoco

Punto di rammollimento ≥ 700 °C

Composizione chimica Vetro riciclato


chimico-fisiche
Caratteristiche

Percentuale di granuli frantumati 100 M.-% EN 933-5


Rilascio di metalli pesanti/sostanze pericolose ≤ 0,001 M.-%
Antiroditore sì
Anticapillare sì

Rapporto di costipazione tipico 1,3 : 1


Lavorazione

Spessore minimo messa in opera (materiale costipato 1,3 : 1) 15 cm


Spessore massimo livellato per singola costipazione 32 cm
Spessore massimo (materiale costipato 1,3 : 1) 60 cm
Planarità raggiungibile della superficie del granulo ± 25 mm

BACCHI S.p.A. via Argine Cisa, 19/A - 42022 Boretto (RE) Italia - tel. +39 0522 686080 fax. +39 0522 1848490 email: commerciale@bacchispa.it pag. 1 di 2
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Certificazioni:
EN 13055-2: 2004
B/GLAS 600

GRANULI ISOLANTI IN VETRO CELLULARE

Spessore non costipato Spessore costipato Resistenza R (m2K/W) Trasmittanza U (W/m2K)


Valori di isolamento

20 cm 15 cm 1,923 0,520
26 cm 20 cm 2,564 0,390
termico

33 cm 25 cm 3,205 0,312
39 cm 30 cm 3,846 0,260
52 cm 40 cm 5,128 0,195
65 cm 50 cm 6,410 0,156

Modalità di posa in opera


ESECUZIONE DELL’ISOLAMENTO TERMICO DELLE FONDAZIONI MEDIANTE STRATO DI GRANULI DI B/GLAS 600
1. Eseguire lo scavo facendo attenzione che la quota di fondo scavo sia al di sopra della massima quota di falda di almeno 30 cm. Compattare il fondo scavo
con piastra vibrante o altra attrezzatura idonea.
2. Predisporre/verificare la presenza di un contenimento laterale per lo strato di granuli quale cassaforma o terreno modellato in loco.
3. Stendere uno strato separatore in geotessuto (150 g/mq) a fondo scavo, facendo in modo che i teli si sovrappongano per almeno 10 cm e lasciando lungo il
perimetro dello scavo un lembo sufficientemente lungo da poter essere risvoltato sopra lo strato di B/GLAS 600 una volta compattato. Il risvolto dovrebbe
estendersi per circa 1 m oltre la fine dell’isolamento in B/GLAS 600.
4. Inserire nel terreno dei picchetti con indicate due quote, quella dello spessore del materiale sfuso e quella che dovrà raggiungere lo strato di B/GLAS 600
dopo la costipazione.
5. Distribuire i granuli di B/GLAS 600 in maniera uniforme procedendo da un lato a ritroso verso il lato opposto dello scavo, evitando quindi di calpestare il
materiale appena steso, livellandoli con pala meccanica o manualmente con badile o rastrello regolandosi con la quota indicata sui picchetti. Se il materiale
viene fornito sfuso, la posa può essere effettuata scaricando direttamente nel punto di utilizzo l’intero contenuto dell’autoarticolato. Se viene fornito in big
bag, questi devono essere sollevati tramite gru, escavatore, etc. e svuotati aprendo manualmente la valvola di scarico inferiore.
6. Compattare B/GLAS 600 tramite costipatore a piastra vibrante (~100-120 kg, frequenza ~85-100 Hz, larghezza ≥ 500 mm). Terminare la lavorazione quando
si raggiunge il livello previsto indicato sui picchetti. L’aumento della compressione accresce il consumo di materiale e non migliora in maniera sostanziale le
caratteristiche di portata.
7. Ripiegare sull’estradosso del materiale costipato il lembo di geotessuto lasciato lungo il perimetro.
8. Ricoprire il materiale costipato con uno strato separatore in PE con funzione di barriera alla diffusione di vapore e di gas radon (sp. min 0,2 mm) o con
geotessuto (150 g/mq), facendo in modo che i teli si sovrappongano per 10 cm.
9. Sulla superficie di B/GLAS 600 preparata come descritto sopra, posizionare la cassaforma laterale per il getto della fondazione.

Voce di Capitolato sintetica


Creazione di vespaio isolante mediante la posa di granuli in vetro cellulare B/GLAS 600, riciclati e riciclabili al 100%, isolanti, drenanti, anticapillari, aventi le
seguenti caratteristiche: densità del materiale sfuso 110-130 kg/mc, densità del materiale costipato 140-170 kg/mc, dimensione dell’aggregato 16-63 mm,
conduttività termica del materiale costipato λD ≤ 0,078 W/mK, resistenza alla compressione fc (deformazione = 10%) ≥ 600kPa, incombustibili e indeformabili.
Eseguito lo scavo, se necessario compattare il terreno, stendere sul fondo del geotessuto (150 g/mq) e successivamente scaricare B/GLAS 600 (sfuso o in big
bag), distribuirlo manualmente o con pala meccanica, infine compattarlo secondo il rapporto 1,3:1 con attrezzatura adeguata (piastra vibrante leggera da 100-
120 kg con una frequenza di 85-100 Hz). Lo spessore massimo livellabile per singola costipazione è di 32 cm (pari a circa 25 cm costipati). Se si necessita di
spessori finali maggiori, procedere per strati.

Modalità di fornitura Avvertenze


I granuli devono essere messi in opera almeno 30 cm al di sopra della massima quota
Il granulo sfuso può essere consegnato unicamente con di falda.
autoarticolati completi da 92 o 80 mc. Per un corretto livellamento del materiale si consiglia di non superare i 40 cm per
Per la consegna in Big Bag: la capacità di carico massima di un ogni strato non compattato. Per ottenere spessori finali (compattati) superiori ai 30
autotreno è pari a 66 mc di granuli su Big Bag. I Big Bag da 3 mc cm occorre livellare in più fasi successive singoli strati di spessore inferiore a 40 cm
sono forniti su pallet in legno. sfuso. Per calcolare la quantità necessaria di materiale considerare che con la
costipazione il livello si riduce all’incirca del 23%.
Rifiuto di vetro codice CER 20-01-02 smaltibile in discarica come residuo di
B/GLAS 600 Sfuso (su autoarticolato) 92 mc
costruzione.
B/GLAS 600 Sfuso (su autoarticolato) 80 mc La Bacchi S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche tecniche di qualsiasi genere
senza alcun preavviso. La presente scheda tecnica annulla e sostituisce le precedenti
B/GLAS 600 Big Bag da 3 mc (su pallet) 330 kg versioni.

BACCHI S.p.A. via Argine Cisa, 19/A - 42022 Boretto (RE) Italia - tel. +39 0522 686080 fax. +39 0522 1848490 email: commerciale@bacchispa.it pag. 2 di 2
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Certificazioni:
EN 13055-2: 2004
B/GLAS 800

GRANULI ISOLANTI IN VETRO CELLULARE

Descrizione e ambiti di applicazione


Granuli leggeri isolanti in vetro cellulare, di colore grigio, ottenuti industrialmente dalla lavorazione di
vetro 100% riciclato di alta qualità, per applicazioni in strati non legati o legati con miscele bituminose,
per l’isolamento termico delle fondazioni e di pareti controterra, per riempimenti leggeri e coibentanti
Dimensioni

(es. di volte), per interventi sulle coperture, per costruzioni di ingegneria civile, rilevati stradali, per
interventi paesaggistici e di giardinaggio, per costruzioni di piscine e SPA. Da non usare miscelato con
calcestruzzo o malte.
Distribuzione granulometrica mm 32-63 EN 933-1
Forma dei granuli Poliedrica

Caratteristiche Aggregato
UdM Norma/note
Caratteristiche del prodotto secondo la norma EN
3
Densità apparente (materiale sfuso) 135-170 kg/m EN 1097-3
Caratteristiche meccaniche

Resistenza alla compressione (deformazione = 10%) fc ≥ 800 kPa EN 826


Resistenza alla compressione (deformazione ≤ 2%) fcd ≥ 370 kPa EN 826
Altre caratteristiche
3
Densità apparente (costipazione 1,3 : 1) 175-220 kg/m
Densità apparente (costipazione 1,3 : 1), materiale bagnato ≤ 290 kg/m
3
il granulo può contenere umidità dovuta allo stoccaggio o alla produzione
Angolo di attrito 45 °
Calcolo della trazione orizzontale (riferito alla resistenza a compressione) 30 %

Conduttività termica dichiarata (materiale costipato) d ≤ 0,083 W/mK EN 12667/EN 12939


Caratt. termo -

Calore specifico 900 J/kgK


igrometriche

Assorbimento d’acqua < 10 M.-% EN 1097-6


Assorbimento d’acqua < 100 mm EN 1097-10
-1
Tempo di assorbimento e rilascio di acqua ≈ 7,5x10 m/s DIN 18130-1
Resistenza al gelo/disgelo < 2 (F2) M.-% EN 13055-2, An. B
Comp

Reazione al fuoco Euroclasse A1


ort. al
fuoco

Punto di rammollimento ≥ 700 °C

Composizione chimica Vetro riciclato


chimico-fisiche
Caratteristiche

Percentuale di granuli frantumati 100 M.-% EN 933-5


Rilascio di metalli pesanti/sostanze pericolose ≤ 0,001 M.-%
Antiroditore sì
Anticapillare sì

Rapporto di costipazione tipico 1,3 : 1


Lavorazione

Spessore minimo messa in opera (materiale costipato 1,3 : 1) 15 cm


Spessore massimo livellato per singola costipazione 39 cm
Spessore massimo (materiale costipato 1,3 : 1) 90 cm
Planarità raggiungibile della superficie del granulo ± 25 mm

BACCHI S.p.A. via Argine Cisa, 19/A - 42022 Boretto (RE) Italia - tel. +39 0522 686080 fax. +39 0522 1848490 email: commerciale@bacchispa.it pag. 1 di 2
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Certificazioni:
EN 13055-2: 2004
B/GLAS 800

GRANULI ISOLANTI IN VETRO CELLULARE

Spessore non costipato Spessore costipato Resistenza R (m2K/W) Trasmittanza U (W/m2K)


Valori di isolamento

20 cm 15 cm 1,807 0,553
26 cm 20 cm 2,410 0,415
termico

33 cm 25 cm 3,012 0,332
39 cm 30 cm 3,614 0,277
52 cm 40 cm 4,819 0,208
65 cm 50 cm 6,024 0,166

Modalità di posa in opera


ESECUZIONE DELL’ISOLAMENTO TERMICO DELLE FONDAZIONI MEDIANTE STRATO DI GRANULI DI B/GLAS 800
1. Eseguire lo scavo facendo attenzione che la quota di fondo scavo sia al di sopra della massima quota di falda di almeno 30 cm. Compattare il fondo scavo
con piastra vibrante o altra attrezzatura idonea.
2. Predisporre/verificare la presenza di un contenimento laterale per lo strato di granuli quale cassaforma o terreno modellato in loco.
3. Stendere uno strato separatore in geotessuto (150 g/mq) a fondo scavo, facendo in modo che i teli si sovrappongano per almeno 10 cm e lasciando lungo il
perimetro dello scavo un lembo sufficientemente lungo da poter essere risvoltato sopra lo strato di B/GLAS 800 una volta compattato. Il risvolto dovrebbe
estendersi per circa 1 m oltre la fine dell’isolamento in B/GLAS 800.
4. Inserire nel terreno dei picchetti con indicate due quote, quella dello spessore del materiale sfuso e quella che dovrà raggiungere lo strato di B/GLAS 800
dopo la costipazione.
5. Distribuire i granuli di B/GLAS 800 in maniera uniforme procedendo da un lato a ritroso verso il lato opposto dello scavo, evitando quindi di calpestare il
materiale appena steso, livellandoli con pala meccanica o manualmente con badile o rastrello regolandosi con la quota indicata sui picchetti. Se il materiale
viene fornito sfuso, la posa può essere effettuata scaricando direttamente nel punto di utilizzo l’intero contenuto dell’autoarticolato. Se viene fornito in big
bag, questi devono essere sollevati tramite gru, escavatore, etc. e svuotati aprendo manualmente la valvola di scarico inferiore.
6. Compattare B/GLAS 800 tramite costipatore a piastra vibrante (~100-120 kg, frequenza ~85-100 Hz, larghezza ≥ 500 mm). Terminare la lavorazione quando
si raggiunge il livello previsto indicato sui picchetti. L’aumento della compressione accresce il consumo di materiale e non migliora in maniera sostanziale le
caratteristiche di portata.
7. Ripiegare sull’estradosso del materiale costipato il lembo di geotessuto lasciato lungo il perimetro.
8. Ricoprire il materiale costipato con uno strato separatore in PE con funzione di barriera alla diffusione di vapore e di gas radon (sp. min 0,2 mm) o con
geotessuto (150 g/mq), facendo in modo che i teli si sovrappongano per 10 cm.
9. Sulla superficie di B/GLAS 800 preparata come descritto sopra, posizionare la cassaforma laterale per il getto della fondazione.

Voce di Capitolato sintetica


Creazione di vespaio isolante mediante la posa di granuli in vetro cellulare B/GLAS 800, riciclati e riciclabili al 100%, isolanti, drenanti, anticapillari, aventi le
seguenti caratteristiche: densità del materiale sfuso 135-170 kg/mc, densità del materiale costipato 175-220 kg/mc, dimensione dell’aggregato 32-63 mm,
conduttività termica del materiale costipato λD ≤ 0,083 W/mK, resistenza alla compressione fc (deformazione = 10%) ≥ 800kPa, incombustibili e indeformabili.
Eseguito lo scavo, se necessario compattare il terreno, stendere sul fondo del geotessuto (150 g/mq) e successivamente scaricare B/GLAS 800 (sfuso o in big
bag), distribuirlo manualmente o con pala meccanica, infine compattarlo secondo il rapporto 1,3:1 con attrezzatura adeguata (piastra vibrante leggera da 100-
120 kg con una frequenza di 85-100 Hz). Lo spessore massimo livellabile per singola costipazione è di 39 cm (pari a circa 30 cm costipati). Se si necessita di
spessori finali maggiori, procedere per strati.

Modalità di fornitura Avvertenze


I granuli devono essere messi in opera almeno 30 cm al di sopra della massima quota
Il granulo sfuso può essere consegnato unicamente con di falda.
autoarticolati completi da 92 o 80 mc. Per un corretto livellamento del materiale si consiglia di non superare i 40 cm per
Per la consegna in Big Bag: la capacità di carico massima di un ogni strato non compattato. Per ottenere spessori finali (compattati) superiori ai 30
autotreno è pari a 66 mc di granuli su Big Bag. I Big Bag da 3 mc cm occorre livellare in più fasi successive singoli strati di spessore inferiore a 40 cm
sono forniti su pallet in legno. sfuso. Per calcolare la quantità necessaria di materiale considerare che con la
costipazione il livello si riduce all’incirca del 23%.
Rifiuto di vetro codice CER 20-01-02 smaltibile in discarica come residuo di
B/GLAS 800 Sfuso (su autoarticolato) 92 mc
costruzione.
B/GLAS 800 Sfuso (su autoarticolato) 80 mc La Bacchi S.p.A. si riserva il diritto di apportare modifiche tecniche di qualsiasi genere
senza alcun preavviso. La presente scheda tecnica annulla e sostituisce le precedenti
B/GLAS 800 Big Bag da 3 mc (su pallet) 480 kg versioni.

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®

...la natura sul tetto

prodotti sedUm
VeGetazione

I SEDUM sono un genere di piante


“succulente” e “xerofite” comprendenti
numerosissime specie, appartengono • impatto amBientaLe
alla famiglia delle Crassulaceae e sono
adattati a vivere in ambienti estremi,
• ecosistema
caratterizzati da ridotta piovosità. • miGLioramento BiocLimatico
Sono considerate piante “rustiche”
e “semirustiche” perché sopportano
anche le basse temperature.
Il Sedum è una pianta carnosa che può
essere sia di fusto eretto che pendente,
quasi sempre a cespi e con foglie che
possono essere rotonde, alternate, ovali o
verticali. I fiori possono essere sia solitari
che riuniti in infiorescenze a corimbo, a
grappolo o a pannocchia per lo più piccoli
e a forma di stella e con i petali liberi.
Nei sistemi di copertura DAKU “estensivi”,
viene utilizzata una miscela composta da
alcune specie, solitamente 5 o 6 scelte a
secondo del luogo e del contesto d’intervento.
L’esperienza pluriennale ha reso possibile
effettuare una naturale selezione delle varietà
più adattabili e resilienti ad essere impiantate
in copertura, l’eccezionale capacità di
sopravvivenza dei sedum alle condizioni rapidità di sviluppo e durata nel tempo.
più avverse ne fanno senza dubbio la Tali specie di sedum riescono inoltre a
scelta vegetazionale più adatta per i “tetti sopravvivere su stratificazioni poco profonde
verdi” riducendo al minimo gli interventi di come gli 8 cm di substrato DAKU ROOF SOIL
manutenzione ed irrigazione di soccorso. 2 previsto dal sistema DAKU ESTENSIVO.
Le varietà più utilizzate sono: Acre Majus, A seconda del tipo di contesto, dei tempi
Kamtschauticum Diffusum, Album Coral di copertura vegetale attesi e dalla finitura
Carpet, Spurium Fuldaglut, Album Athoum, vegetale prevista può essere scelta la
Spurium Tricolor, Anopetalum Montanum, metodologia di impianto più adeguata:
Weihenstephaner Gold, Sedum Spectabile, in talee, in zolla prevegetata o in vasetto.
Mesembryanthemum; all’interno della
miscela le specie sono presenti in diverse e
specifiche percentuali in funzione della loro

Interramento talee
sedum con DAKU ROLL
rev. 01-11-2016

Il prodotto è costituito da materiali naturali, pertanto i dati riporati nella presente scheda tecnica sono valori medi di produzione che non
costituiscono vincolo contrattuale. DAKU ITALIA S.r.l. si riserva il diritto di apportare in qualsiasi momento eventuali modifiche per un miglioramento
del prodotto: l’utilizzatore è tenuto a verificare di essere in possesso di schede tecniche aggiornate.

Il prodotto è costituito esclusivamente


da componenti riciclabili

metodoLoGia di posa
DAKU SEDUM TALEA viene messo a dimora
mediante lo spaglio delle talee in quantità di
80-100 gr/mq direttamente sul substrato DAKU ROOF
SOIL 2, additivato con DAKU PLUS; il successivo rinterro
potrà essere effettuato manualmente con il rastrello
frangizolle DAKU ROLL o con fresatrici meccaniche.
Il periodo post-impianto dovrà prevedere un ciclo di irrigazioni a pioggia
per consentirne la radicazione.

DAKU SEDUM ZOLLA viene posato direttamente sul substrato DAKU


ROOF SOIL 2, additivato con DAKU PLUS E. Il periodo post-impianto
dovrà prevedere un ciclo di irrigazioni a pioggia per consentirne la
radicazione.

DAKU ITALIA SRL


Sede legale:
Via 13 Martiri, 28
30027 San Donà di Piave (VE)
Tel. +39 0421 51864
caratteristicHe tecnicHe Fax +39 0421 334491
Eurographic studio (FC) - www.eurographic.it

SEDUM TALEA SEDUM ZOLLA SEDUM VASETTO


Sede operativa:
Quantità necessarie 80-100 gr./mq n.1 zolla/mq 8-10 pz/mq Piazzale della Pieve, 16
47121 Forlì (FC)
Confezione da Confezione da Tel. +39 0543 480496
Modalità di fornitura Zolla da 1,00 mq
10 kg 75 pz Fax +39 0543 487642
E-mail: daku@daku.it
Sito web: www.daku.it

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