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Il calendario Maya è uno dei sistemi di misurazione del tempo più complessi e

accurati sviluppati dalle antiche civiltà mesoamericane. I Maya avevano diversi


calendari, ma il più noto è il calendario Tzolk'in e il calendario Haab'.

Il Tzolk'in, noto anche come "calendario sacro" o "calendario divinatorio", è


composto da 260 giorni. Questo calendario era utilizzato per scopi religiosi,
cerimoniali e divinatori. Si basa su un ciclo di 13 numeri e 20 simboli, combinati
per creare un totale di 260 giorni. Ogni giorno ha un nome unico, che combina il
numero e il simbolo corrispondenti.

Il Haab' è invece il calendario solare, composto da 18 mesi di 20 giorni ciascuno,


più un periodo aggiuntivo di 5 giorni chiamato "Uayeb". Questo calendario conta
quindi 365 giorni ed è simile al nostro calendario occidentale.

Oltre a questi due calendari, i Maya utilizzavano anche il Long Count (Conteggio
Lungo), un sistema di conteggio a lungo termine utilizzato per registrare date
storiche o eventi importanti. Il Long Count conta i giorni trascorsi a partire da
una data di riferimento, chiamata "data di creazione", che è comunemente tradotta
nel calendario gregoriano come il 11 agosto 3114 a.C. Questo calendario può essere
utilizzato per contare periodi di tempo molto lunghi, e alcuni ritengono che fosse
utilizzato per predire eventi futuri.

Uno dei miti più diffusi riguardo al calendario Maya è la presunta previsione della
fine del mondo il 21 dicembre 2012, basata sull'interpretazione errata di alcune
iscrizioni maya. Tuttavia, gli studiosi sottolineano che questa data segnava
semplicemente la fine di un ciclo nel calendario Maya, non la fine del mondo.

In generale, il calendario Maya ha avuto un'enorme importanza nella vita


quotidiana, religiosa e agricola delle antiche civiltà maya, e la sua complessità e
precisione testimoniano la profonda conoscenza che i Maya avevano del tempo e del
cosmo.

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