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Compito di Istituzioni di Metodi Matematici – Laurea in Fisica – 22/06/2023

Problema 1
Si consideri la funzione complessa
cos z ´ 1
f pzq “ ,
z 2 pax2 ` by 2 ` icxy ` aq

con a, b, c P R e z “ x ` iy.
a) Per quali valori dei parametri f pzq risulta olomorfa in Czt`i, ´iu? Si scriva esplici-
tamente la funzione f pzq risultante come funzione di z. Suggerimento: il rapporto tra
funzioni olomorfe è una funzione olomorfa, modulo eventuali poli.
b) Si calcoli l’integrale ż8
cos x ´ 1
I“ 2 2
dx.
0 x p1 ` x q

Problema 2
Si consideri la funzione

ϕa,γ,k pxq “ pax2 ` 2x ` 1qk log |x| ` eγx θpx ´ πq ,

dove a P R, k P Z, γ P C, e #
1 per x ě 0
θpxq “
0 per x ă 0
è la funzione a gradino di Heaviside.
a) Si determini per quali valori dei parametri a, γ, k la funzione ϕa,γ,k pxq definisce una
distribuzione regolare ϕa,γ,k P S ˚ pRq.
b) Si ponga ora k “ 1, a “ 0 e γ “ i e si consideri la distribuzione ϕpxq ” ϕ0,i,1 pxq.
Si determinino i valori c1 , c2 , b1 , b2 P C e la distribuzione regolare gpxq tali per cui valga
l’identità
ϕ2 pxq “ c1 P p x1 q ` c2 P p x12 q ` b1 δpx ´ πq ` b2 δ 1 px ´ πq ` gpxq .
c) Si calcoli la trasformata di Fourier di ϕ2 pxq.
a a
Suggerimenti: si ricordi che FrP p x1 qspkq “ ´i π2 sgnpkq e che θ̂pkq “ ´ ?i2π P p k1 q` π2 δpkq.
` ˘ n´1 ` ˘ ` ˘
Si considerino inoltre note le relazioni P x1n ” p´q pn´1q!
pd{dxqn´1 P x1 e xn P x1n “ 1.
Soluzioni

Problema 1
a) La funzione f pzq possiede una singolarità eliminabile in z “ 0. Affinché f pzq possa
essere meromorfa è quindi necessario che la funzione gpzq “ ax2 ` by 2 ` icxy ` a sia
olomorfa. Le parti reali e immaginarie di gpzq sono rispettivamente

u “ ax2 ` by 2 ` a, v “ cxy.

Imponendo le CCR si trova allora

ux “ vy Ø c “ 2a; uy “ ´vx Ø c “ ´2b.

In questo modo f pzq assume la forma f pzq “ pcos z ´ 1q{z 2 paz 2 ` aq, che per a ‰ 0 ha
poli semplici in z˘ “ ˘i. Si ottengono quindi i valori b “ ´a, c “ 2a, a ‰ 0 arbitrario,
sicché la funzione assume la forma
cos z ´ 1
f pzq “ .
az 2 p1 ` z 2 q

b) Visto che l’integrando è pari possiamo scrivere

1 8 cos z ´ 1
ż
I“ dz.
2 ´8 z 2 p1 ` z 2 q

L’integrando possiede una singolarità eliminabile in z “ 0, quindi prima di usare le formule


di Eulero per suddividere l’integrale occorre deformare il cammino di integrazione in un
cammino γ che lascia, ad esempio, z “ 0 alla sua sinistra. Abbiamo quindi

eiz
ż ż ż
1 1 e´iz 1 1
I“ dz ` dz ´ dz.
4 γ z 2 p1 ` z 2 q 4 γ z 2 p1 ` z 2 q 2 γ z 2 p1 ` z 2 q

Usando il lemma di Jordan possiamo allora chiudere il cammino di integrazione γ del primo
integrale con un semicerchio appartenente al semipiano superiore, ottenendo una curva
chiusa Γ` , e quello del secondo con un semicerchio appartenente al semipiano inferiore,
ottenendo una curva chiusa Γ´ . Infine, ricorrendo al “criterio base”, nel terzo integrale
possiamo chiudere γ con un semicerchio appartenente al semipiano inferiore ottenendo
nuovamente Γ´ . Visto che Γ` contiene i poli z “ 0 e z “ i e Γ´ il polo z “ ´i, possiamo
applicare il teorema dei residui per scrivere
ˆ ˇ ˇ ˇ ˙ ˇ
iπ eiz ˇ e iz ˇ e ´iz ˇ 1 ˇ
I“ Res 2 2 ˇ ` Res ˇ ´ Res ˇ ` iπ Res ˇ .
2 z pz ` 1q ˇ0 z 2 pz 2 ` 1q ˇi z 2 pz 2 ` 1q ˇ´i z 2 pz 2 ` 1q ˇ´i
Tenendo conto che z “ 0 è un polo doppio, mentre z “ ˘i sono poli semplici, si ottiene
ˇ ˆ iz ˙ ˇ
eiz ˇ d e ˇ
Res 2 2 ˇ “ ˇ “ i,
z pz ` 1q ˇ0 dz z 2 ` 1 ˇ0
ˇ ˇ
eiz ˇ pz ´ iqeiz ˇˇ i
Res 2 2 ˇ “
2 2
“ ,
z pz ` 1q ˇi z pz ` 1q i 2e
ˇ
ˇ ˇ
e´iz ˇˇ pz ` iqe´iz ˇˇ i
Res 2 2 “ 2 2
“´ ,
z pz ` 1q ˇ´i z pz ` 1q ´i ˇ 2e
ˇ ˇ
1 ˇ pz ` iq ˇˇ i
Res 2 2 ˇ “
2 2
“´ .
z pz ` 1q ˇ´i z pz ` 1q ´iˇ 2

Per l’integrale si ottiene pertanto


π
I“´
2e

Problema 2
a) Se ℜpγq ą 0, la funzione ϕa,γ,k diverge esponenzialmente per x Ñ `8, per cui ϕa,γ,k
ş
non può essere una distribuzione regolare (l’integrale dx ϕa,γ,k pxq˚ ψpxq non converge per
qualche ψ P SpRq).
Se k ď ´1, dobbiamo studiare i potenziali zeri reali del polinomio ax2 ` 2x ` 1. Per a “ 0,
?
il polinomio si annulla in x “ ´1{2. Per a ‰ 0, il polinomio si annulla in p´1 ˘ 1 ´ aq{a,
che sono reali per a ď 1. Quindi, in generale, quando k ď ´1 e a ď 1, la funzione ha
singolarità non integrabili (zeri di ordine almeno 1 al denominatore) e quindi l’integrale
ş
dx ϕa,γ,k pxq˚ ψpxq non converge per qualche ψ P SpRq.
Infine, se ℜpγq ď 0, k ď ´1, e a ą 1, oppure se k ě 0 e ℜpγq ď 0 (per qualsiasi valore
di a), la funzione è localmente integrabile e debolmente crescente, per cui sicuramente
definisce una distribuzione regolare.
Riassumendo ϕa,γ,k definisce una distribuzione regolare se e solo se

pℜpγq ď 0q ^ pk ě 0q oppure pℜpγq ď 0q ^ pk ď ´1q ^ pa ą 1q .

b) Abbiamo ϕpxq “ p2x ` 1q log |x| ` eix θpx ´ πq, per cui

ϕ1 pxq “ 2 log |x| ` p2x ` 1qP p x1 q ` ieix θpx ´ πq ` eix δpx ´ πq


“ 2 log |x| ` 2 ` P p x1 q ` ieix θpx ´ πq ´ δpx ´ πq ,

dove abbiamo usato xP p x1 q “ 1 e eix δpx ´ πq “ eiπ δpx ´ πq. Infine

ϕ2 pxq “ 2P p x1 q ´ P p x12 q ´ iδpx ´ πq ´ δ 1 px ´ πq ´ eix θpx ´ πq ,

per cui c1 “ 2, c2 “ ´1, b1 “ ´i, b2 “ ´1 e gpxq “ ´eix θpx ´ πq.


d d2
c) Si ha ϕ2 pxq “ p2 ` dx qP p x1 q ` dx ix
2 re θpx ´ πqs. Usando le proprietà delle trasformate
di Fourier, otteniamo
c
π
2
Frϕ pxqspkq “ p2 ` ikqr´i sgnpkqs ´ k 2 Freix θpx ´ πqspkq
2
c
π
“ pk ´ 2iq sgnpkq ´ k 2 e´ipk´1qπ θ̂pk ´ 1q
2
c c
π 2 ´ikπ i 1 π
“ pk ´ 2iq sgnpkq ` k e p´ ? P p k´1 q ` δpk ´ 1qq
2 2π 2
c c
π i 2 ´ikπ 1 π
“ pk ´ 2iq sgnpkq ´ ? k e P p k´1 q ´ δpk ´ 1q .
2 2π 2

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