Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
DOSSIER
Emergenza disturbi alimentari
SCUOLA
Non ci piace più l’università
PSICHIATRIA
Ai ragazzi serve
L’abbigliamento in crescita
ADOLESCENZA
Laboratorio Adolescenza è una Associazione libera, apolitica ed aconfessionale,
senza fini di lucro che ha come obiettivo quello di promuovere e diffondere lo studio e
la ricerca sugli adolescenti, sotto il profilo sociale, psicologico, medico e pedagogico.
INDICE
3 EDITORIALE 20 SCUOLA
PANDEMIA: IL PREZZO PAGATO DAGLI ADOLESCENTI STA SFUMANDO IL SOGNO DELL’UNIVERSITÀ
Maurizio Tucci Anna Rezzara
TRIENNIO GRATUITO PER TUTTI
Ivano Dionigi
LA SCUOLA DEI SOGNI (che vorrei trovare quest’anno)
5 RICERCA Antonio Maria Berardi
24 AGENDA
Maurizio Tucci
SCUOLA E FAMIGLIA: GLI IMPUTATI MAGGIORI
Chiara Vendramini, Paolo Demolli - La vita in un sorso
- La coscienza di Zeta
- Giornalisti… in francese
- Mi vedete?
10 PSICOLOGIA
- Copertine d’artista
- Abbiamo perso due amici e due colonne
IL NUOVO VESTITO PER CRESCERE Laboratorio Adolescenza
Alessandra Marazzani
26 RAGAZZI SPECIALI
UNO “SPETTRO” CHE NON DEVE FAR PAURA
Laura Imbimbo
IL DOSSIER
11 IN LOTTA CON IL 12 IL MOSTRO DENTRO DI ME
Elena Gavrilita
PROPRIO CORPO 15
CHE COS’È DAVVERO L’ANORESSIA
Maurizio Viri
17
MI PIACCIO SEMPRE DI MENO
Simona Mazzolini
EDITORIALE
Maurizio Tucci
Presidente di Laboratorio Adolescenza
Quando Roberto Speranza, allora quarantenne, giurò questi due anni di pandemia, non per le conse-
come ministro della Salute nel settembre 2019, non guenze cliniche, ma per la forzata interruzione della
avrebbe certo potuto immaginare che gli sarebbe toc- socialità che a quell’età è importantissima. Questo
cato affrontare, in prima linea, la crisi sanitaria più ha causato, tra l’altro, una preoccupante fragilità
difficile della storia repubblicana. Si sarebbe conqui- psicologica. Quali sono gli strumenti che la politica
stato una fiducia, da parte della maggioranza dello può adottare per affrontare questa problematica?
schieramento politico, che gli è valsa la riconferma in La pandemia ha avuto un impatto enorme sulle
quella carica nel governo Draghi. A tre anni di di- fasce più vulnerabili della popolazione e ha fatto
stanza, giunto alla conclusione di questa eccezionale pagare un prezzo altissimo a bambini e ragazzi che
esperienza, proviamo, insieme a lui, a trarne un bi- hanno dovuto rinunciare a momenti di socialità
lancio, in generale e in particolare sui temi che ri- fondamentali nella crescita di un individuo.
guardano l’adolescenza. Per aiutare i nostri ragazzi ad affrontare il futuro
con fiducia e serenità abbiamo previsto numerose
Ministro Speranza, la pandemia ha messo in luce la misure: mi riferisco allo stanziamento di 20 milioni
forza e le criticità del nostro Servizio sanitario na- nella Legge di bilancio per il disagio psicologico di
zionale. Con il Pnrr arriveranno risorse per la sanità bambini e adolescenti destinati a nuove assunzioni
del territorio. Che cosa cambierà? per rispondere adeguatamente ai bisogni dei più
Rafforzare il nostro Servizio Sanitario è la priorità piccoli. Ancora recentemente abbiamo approvato il
assoluta. Con le risorse destinate alla medicina del “bonus psicologico” e sono state stanziate risorse
territorio, 7 miliardi circa, verranno create 1350 nel Programma Operativo Nazionale - Equità nella
case di comunità, aperte fino a 24 ore al giorno e Salute destinate al rafforzamento dei servizi di sa-
400 ospedali di comunità. Un modo per riavvicinare lute mentale di cui potranno usufruire anche i ra-
la medicina ai territori dove vivono le persone. Ma gazzi che stanno vivendo un momento di fragilità.
sarà la casa il vero luogo in cui portare le cure. Sono primi e importanti segnali di attenzione di un
Servizio Sanitario che ha a cuore il benessere psi-
Come? chico dei nostri ragazzi, nella consapevolezza che
Attraverso gli investimenti che verranno fatti in te- non può esserci salute senza salute mentale.
lemedicina, digitalizzazione, e in assistenza domi-
ciliare. Vorrei sottolineare che l’Italia è uno dei Alimentazione non corretta (con il conseguente
Paesi con più anziani del mondo, con le risorse del forte aumento degli adolescenti in sovrappeso o
PNRR l’obiettivo è far diventare l’Italia, entro il obesi) e poca attività sportiva sono delle criticità già
2026, il primo Paese d’Europa per assistenza do- da tempo riscontrate. I due anni di pandemia con an-
miciliare con il 10 % di over 65 assistiti. Questo vuol nessi lockdown hanno notevolmente peggiorato la
dire occuparsi davvero dei nostri anziani, facendo situazione. Cosa pensa che si possa fare per inver-
della casa il primo luogo di cura e assistenza. tire la tendenza?
In tema di obesità infantile e adolescenziale,
Laboratorio Adolescenza e Istituto di ricerca Iard un’emergenza sanitaria che ha conosciuto un’ul-
realizzano da oltre vent'anni una indagine annuale teriore crescita nell’ultimo periodo, c’è tutto l’im-
sugli stili di vita degli adolescenti che vivono in Ita- pegno del Ministero della Salute. Basti pensare che
lia. Siamo tutti d'accordo nel sostenere che l'adole- il Piano Nazionale di Prevenzione (PNP) 2020-
scenza è stata una delle fasce di età più colpite da 2025 prevede che tutte le Regioni si adoperino per
EDITORIALE
raggiungere obiettivi di promozione della salute e Oggi più che mai dobbiamo fare tesoro di quanto
prevenzione dell’obesità e del sovrappeso. Non appreso durante questi anni. Io sono convinto che
solo, per garantire su tutto il territorio nazionale, una comunicazione adeguata, capacità di ascolto,
al Nord come al Sud, omogeneità di azioni di con- coinvolgimento degli stakeholders e lavoro di
trasto all’obesità, abbiamo istituito un Tavolo di la- squadra con le Regioni possono determinare una
voro che sta lavorando alla definizione di un maggiore adesione nella vaccinazione ordinaria.
documento di indirizzo per la prevenzione e il con- Per quanto riguarda la medicina di genere, una
trasto del sovrappeso e dell’obesità, in particolare parte delle risorse previste nel Pon – PN Equità
quella infantile, condiviso con le Regioni e Province nella Salute è destinata a questa branca della sa-
Autonome. nità su cui, senza dubbio, dobbiamo investire con
Voglio, inoltre, sottolineare che anche durante i maggiore determinazione, come stiamo iniziando
mesi più duri dell’emergenza sanitaria abbiamo a fare.
continuato a promuovere regolarmente campagne
di comunicazione e, più di recente, iniziative di sen- Torniamo ai problemi di tipo psicologico.
sibilizzazione nelle scuole che svolgono un ruolo Il bonus psicologo è certamente importante anche
fondamentale nell’educare i giovani a adottare stili per fronteggiare lo stigma che ancora oggi è pre-
di vita salutari. sente nei confronti dei problemi di salute legati alla
psiche e non al soma, ma non può essere risolutivo.
Il consumo di alcol è un altro dei problemi che ca- Non si potrebbe anche in questo ambito lavorare in
ratterizzano l’attuale adolescenza. Non tanto per un’ottica di prevenzione e non solo di rimedio?
quanto riguarda il consumo abituale (ad esempio Nell’ultimo anno sono state realizzate diverse ini-
durante i pasti) ma per il bere, spesso smodato, nei ziative che vanno nella direzione di una maggiore
momenti di socialità all’interno del gruppo dei pari. attenzione nei riguardi di un tema così rilevante.
La comunicazione finalizzata a sensibilizzare i gio- Oltre a quelle che ho già elencato, vorrei aggiun-
vanissimi verso comportamenti virtuosi fino ad ora gere che nella legge di bilancio oltre ai 20 milioni
non sembra aver dato grandi risultati. Che stru- per il disagio psicologico di bambini e adolescenti
menti dovremmo mettere in campo? abbiamo stanziato 10 milioni per garantire l'ac-
A distanza di 14 anni dalla precedente, il 15 marzo cesso ai servizi psicologici delle fasce più deboli,
si è svolta al Ministero della Salute la Seconda in modo particolare dei pazienti oncologici che
Conferenza nazionale sull'alcol. È stata un’occa- hanno bisogno di un sostegno e di un’assistenza
sione importante per riflettere sulle misure da nei momenti più complicati della loro esistenza e
mettere in campo per contrastare il consumo 8 milioni per il potenziamento dei servizi territo-
smodato di alcol tra i giovani, che ha registrato un riali e ospedalieri di neuropsichiatria infantile e
significativo incremento dovuto in parte ai due anni adolescenziale. Inoltre, abbiamo vincolati 60 mi-
di pandemia. L’incontro interministeriale ha sotto- lioni a progetti regionali di superamento della con-
lineato la necessità di un rafforzamento della cul- tenzione e di qualificazione dei percorsi di cura.
tura della prevenzione, nonché di prevedere un
aggiornamento della nostra legislazione in mate- Vorrei, infine, ricordare che nel corso del 2021 si è
ria. Ulteriori spunti arriveranno dall’Organizza- svolta la 2a Conferenza Nazionale per la Salute Men-
zione Mondiale della Sanità che sta lavorando ad tale “Per una Salute Mentale di Comunità”, tenutasi
un nuovo Global act plan sull'alcol 2022-2030. a 20 anni di distanza dalla precedente, e ad ottobre
nel nostro Paese avrà luogo il prossimo Global
Gli adolescenti, anche per la loro tendenza a vivere Mental Health Summit, che rappresenterà un ul-
esclusivamente nel presente, sono tradizional- teriore momento di confronto su obiettivi da rag-
mente poco portati alla prevenzione. Il Covid, tra giungere e buone pratiche da valorizzare. La salute
l’altro, ha messo in secondo piano anche importanti mentale è davvero tornata al centro delle politiche
vaccinazioni tipiche dell'adolescenza. sanitarie di questo Paese.
Quali politiche sanitarie potrebbero favorire una
maggiore compliance in questa direzione? È possi-
bile identificare anche dei percorsi sulla preven-
zione legati al genere?
La stragrande maggioranza dei nostri ragazzi ha
aderito alla campagna di vaccinazione anti-Covid
mostrando senso di responsabilità e lungimiranza.
RICERCA
SEGNALI DI ALLARME:
I RAGAZZI SONO PIÙ TRISTI
Siamo andati oltre la classica “melancolia adolescenziale”: lo rivelano l’indagine
di Laboratorio Adolescenza-IARD e i dati dei Pronto soccorso psichiatrici
Maurizio Tucci
Presidente Laboratorio Adolescenza
Uno degli argomenti principali af- Neuropsichiatria dell’Infanzia e scenti in difficoltà un supporto
frontati dall’indagine annuale La- Adolescenza della Regione Lom- psicologico.
boratorio Adolescenza-Istituto di bardia, mettendo a confronto di- Il nostro approfondimento su
ricerca IARD (realizzata tra marzo retto il mese di gennaio 2020 con queste tematiche - realizzato con
e maggio 2022 su un campione quello di gennaio 2021, ci si trova il contributo incondizionato di
nazionale rappresentativo di 5721 difronte – riferendosi esclusiva- Lundbeck Italia, che ovviamente
studenti delle scuole secondarie mente a cause direttamente cor- non fornisce indicazioni di tipo
di primo e secondo grado, fascia relate ad atti di autolesionismo o epidemiologico – descrive chiara-
d’età 13-19 anni) ha riguardato tentativi di suicidio – ad un nume- mente un vissuto, da parte degli
quello che oggi, con uno slang ro più che raddoppiato di accessi adolescenti, certamente non con-
molto “social” potremmo definire al Pronto Soccorso (da 45 a 96) e fortante. La percentuale di loro
il “mood” degli adolescenti a due un aumento di quasi il 25% (da 41 che afferma di sentirsi frequente-
anni dall’inizio della pandemia. a 59) delle richieste di ricovero. mente triste, senza una specifica
La cronaca, ma anche quanto rife- Per quanto i dati siano parziali, ragione, supera di gran lunga la
riscono sul campo gli addetti ai la- anche per quanto riguarda la maggioranza.
vori (medici e pediatri, psicologi, Lombardia, non è arbitrario consi- Analoghe percentuali se ci si rife-
insegnanti, neuropsichiatri), ci de- derare il fenomeno riconducibile risce ai frequenti (e immotivati)
scrivono un’adolescenza molto anche alla situazione generale, sbalzi di umore, mentre più del
provata, molto più nella psiche tanto da indurre le Istituzioni na- 40% afferma di sentirsi (spesso o
che nel soma, da Covid e dintorni. zionali (ne parla in modo più det- qualche volta) agitato, particolar-
Un dato oggettivo lo fornisce Ric- tagliato il Ministro della Salute, mente ansioso o impaurito al
cardo Bettiga, Garante per l’infan- Speranza, nell’intervista pubbli- punto di avere la percezione di
zia e l’adolescenza della Regione cata in questo numero di Labora- non riuscire a respirare.
Lombardia: da una rilevazione ef- torio Adolescenza Magazine) a Le percentuali si incrementano
fettuata su cinque reparti ospeda- supportare economicamente le passando dalle scuole medie a
lieri e otto servizi territoriali di famiglie per garantire agli adole- quelle superiori, ma la differenza
RICERCA
risulta essere essenzialmente di Secondo te qual è la causa principale che può spingere una ragazza o
genere: la percentuale di ragazze un ragazzo a compiere gesti di autolesionismo?
che registra le forme di disagio % Totale Femmine Maschi Scuole medie Scuole superiori
sopra descritte supera l’80%. È un modo estremo per affrontare
Il 44% (57% delle ragazze) affer- situazioni di agitazione, tristezza, 48,5 59,5 38,3 44,5 50,4
ma, inoltre, che tristezza, ansia e tensione
sbalzi di umore sono aumentati da Non lo so 18,9 11,1 26,2 20,9 18,0
quando è scoppiata la pandemia,
ed un ulteriore 15% li ritiene più È un segnale che si vuole
mandare agli adulti per 11,8 12,3 11,4 13,4 11,1
altalenanti rispetto al passato.
manifestare la propria sofferenza
Pur considerando endemici, pro-
babilmente naturali – in adole- Il desiderio di attirare l’attenzione 9,9 5,2 14,2 11,7 9,0
scenza – dei momenti di immoti- È un modo per provare delle
vata tristezza, le percentuali sensazioni “forti” 7,4 8,9 6,0 5,2 8,4
emerse, anche alla luce di con- (negative/positive)
fronti effettuati con i dati raccolti
La voglia di dimostrare, anche a
in indagini di Laboratorio Adole- 2,6 2,2 3,0 3,6 2,1
sé stessi, di essere coraggiosi
scenza di oltre 10 anni fa, descri-
vono indubbiamente una situazio-
ne di malessere che va oltre Rispetto agli anni passati stai utilizzando Internet, lo smartphone e i social:
l’endemicità normalmente attesa. Totale Femmine Maschi Scuole medie Scuole superiori
Naturalmente è ragionevole im-
maginare che la maggioranza di Molto di più che in passato 76,1 79,7 72,8 76,5 75,0
questi “adolescenti tristi” non svi- Come in passato 16,8 14,5 18,9 15,0 17,7
lupperà disagi psicologici di rilievo
Meno che in passato 6,3 5,1 7,4 5,6 6,6
o, addirittura, disturbi psichiatrici,
ma il campanello d’allarme deve
essere registrato. di conoscere almeno un coetaneo personale, ma è evidente che nel-
Soprattutto dovrà essere impor- che pratica l’autolesionismo; circa le risposte generiche per descri-
tante per chi è in contatto con un adolescente su due ha amici vere il fenomeno, il proprio vissu-
adolescenti, per motivi familiari o che fanno uso di sostanze; l’80% to (agito o meno che sia) c’è
professionali, “alzare le antenne” circa ha amici che più o meno fre- eccome.
e cercare di intercettare precoce- quentemente si ubriacano. La contiguità con questi fenomeni
mente quei segni che possono de- Ma perché ci si “taglia”? Secondo è speso un’arma a doppio taglio:
scrivere un andare oltre la natura- la maggioranza relativa dei ma- se da un lato (generalmente
le – per dirla con Dürer – schi (38%) e assoluta delle ragaz- quando si assiste direttamente a
“melancolia” adolescenziale. ze (60%), compiere gesti di autole- evoluzioni drammatiche) può es-
sionismo è un modo estremo per sere un freno ad adottare com-
La “prossimità” affrontare situazioni di agitazione, portamenti simili, dall’altro – cer-
con situazioni critiche tristezza, tensione, da vivere in so- tamente più frequente – può
I dati su episodi di autolesionismo litudine. Solo una esigua mino- innescare dei pericolosi processi
e di tentato suicidio, riportati dal ranza (vedi tabella) lo collega al- imitativi.
Garante Bettiga, ancorché in forte l’intento di lanciare un messaggio A questa possibile deriva danno
crescita sono – per fortuna – mi- agli altri (adulti, genitori...). L’au- certamente una mano i social che
noritari rispetto alla popolazione tolesionismo appare, quindi, una dal sorgere della pandemia sono
adolescenziale generale, ma al di via di fuga senza secondi fini ed è, sempre più utilizzati (vedi tabella).
là dell’“agito” c’è un numero enor- proprio per questo motivo, anche Pericolosissime, in questo senso,
memente più alto di adolescenti più pericolosa. le cosiddette “live” (momenti in-
che si trovano a vivere situazioni Per il nostro eccesso di attenzione terattivi in cui il protagonista
di contiguità sia con i gli eventi de- al rispetto della privacy (ancorché chatta con un pubblico assoluta-
scritti sia – ancora più frequenti – il questionario sia rigorosamente mente non controllato), anche
con il consumo di droghe e l’abuso anonimo), le domande su questi perché imprevedibili e molto più
di alcol. Secondo quanto emerge temi non vengono poste in modo difficilmente controllabili, rispetto
dalla nostra indagine, circa il 40% diretto, per cui non è possibile ac- ai video postati, da parte del ge-
degli adolescenti intervistati dichiara quisire informazioni sul vissuto store del social.
Che fare di fronte al non è sufficiente parlarne con che facili da riconoscere. Anche
“problema”? amici e genitori o, addirittura, cer- perché gli adolescenti che vivono
L’aspetto positivo emerso dall’in- care di risolverli da soli “con un in maniera più dura queste situa-
dagine riguarda la percezione de- po’ di forza di volontà”. zioni di disagio sono spesso bra-
gli adolescenti nei confronti di vissimi a dissimularle fin quando
problemi di tipo psicologico-psi- Conclusioni sono in grado di farlo. E, quando
chiatrico. Difronte allo scenario descritto, non sono più in grado di farlo,
La maggioranza NON considera i come è possibile cercare di aiuta- spesso è tardi per poter intervenire
disturbi psicologici/psichici se- re gli adolescenti in questa diffici- – attraverso il coinvolgimento di
condo stigmi e fasulli cliché (han- le congiuntura cercando di ricono- specialisti (essenzialmente psico-
no disturbi psicologici/psichici le scere e disinnescare prima logi e neuropsichiatri) – nel modo
persone deboli; soffrono di distur- possibile situazioni potenzialmen- più efficace possibile.
bi psicologici/psichici più le ragaz- te pericolose senza, per altro,
ze che i ragazzi) e, soprattutto, drammatizzare e “medicalizzare” Un “tampone” fai-da te
l’86% degli intervistati considera i un naturale “male di stagione”? Un aiuto prezioso – forse para-
disturbi di tipo psicologico altret- Genitori, medici e pediatri, inse- dossalmente – può venire proprio
tanto importanti rispetto a quelli gnanti, dovrebbero essere preziose dagli stessi adolescenti. La loro
fisici (vedi tabella). sentinelle a condizione – non scon- valutazione dei disturbi di tipo psi-
Da qui una provvidenziale mag- tata – che abbiano le competenze cologico, con molti meno stigmi
gioranza del 58% (51% dei maschi per sapere cosa e dove andare a rispetto alle generazioni prece-
e 66% delle femmine) che ritiene guardare in situazioni per molti denti, ci fornisce degli interessan-
che difronte a problemi di tipo psi- versi nuove (quantomeno per la ti strumenti di intervento.
cologico la strada da prendere è prevalenza enormemente accre- Abituiamoli ad auto auscultarsi; a
rivolgersi ad uno specialista e che sciuta) e che spesso sono tutt’altro registrare se e quando iniziano a
percepire che nel loro vissuto sta
Rispetto a ciascuna delle seguenti affermazioni indica se sei d’accordo o cambiando qualcosa; se iniziano,
non d’accordo più o meno spiegabilmente, a
provare disagio in contesti e si-
Risposta “D’ACCORDO” Totale Femmine Maschi Scuole medie Scuole superiori tuazioni che fino ad allora aveva-
Hanno disturbi psicologici/psichici no vissuto serenamente.
30,1 19,8 39,6 31,2 29,5
le persone deboli
E, quando questa sorta di “tam-
Soffrono di disturbi pone” fai-da te dovesse dare
psicologici/psichici più le 28,3 29,1 27,7 31,1 27,0 qualche segnale di positività, a
ragazze che i ragazzi non esitare a chiedere aiuto, pro-
I disturbi di tipo prio come quando si ha mal di
psicologico/psichico sono gola e, senza drammi, si va dal
14,1 9,4 18,4 19,5 11,5
generalmente meno gravi dei medico per farsi prescrivere una
problemi fisici medicina.
RICERCA
SCUOLA E FAMIGLIA
GLI IMPUTATI MAGGIORI
Nel mondo post pandemia, secondo la nostra indagine, sono i principali fattori
di stress e disagio. Perché? L’abbiamo chiesto a due esperti
gere il mondo come una giungla cesso arride a chi è per natura su- L’adolescente si ritrova quindi fra-
dove solo i più forti sopravvivono. periore, esaltando il talento senza gile e impreparato nell’età in cui lo
Nelle generazioni precedenti con- metterne in debita luce anche la sviluppo di un’autocoscienza cri-
vergevano anche sul modo di af- fatica. tica e l’ossessivo confronto con i
frontare le difficoltà: puoi diventare Quanto alla famiglia, che pure a vincenti lo espongono indifeso alla
forte, ce la farai se ti impegni. parole condivide il messaggio della percezione della propria inade-
Oggi invece, mentre la scuola insi- scuola, in realtà fin dalla prima in- guatezza rispetto a un modello ir-
ste a ripetere in modo sempre fanzia erige intorno al figlio una raggiungibile, e quindi ansiogeno,
meno credibile il ritornello, cultura campana di vetro per proteggerlo di perfezione e successo.
diffusa e media mostrano che tanti dalle frustrazioni, non stimolando
falliscono nonostante l’impegno, e così la sua capacità di affrontare
sembrano suggerire che il suc- l’insuccesso. Paolo Demolli
“MI VEDETE?”
Dafne ha 16 anni ed è affetta da depressione. Esprime il suo malessere attraverso l’isolamento sociale, l’irre-
quietezza e tramite gesti di autolesionismo. La depressione, così ingombrante, intrusiva ed invadente nella vita
della ragazza, arriva ad assumere le sembianze di una vera e propria presenza fisica: un’ombra. Un’ombra che
accompagna Dafne costantemente in ogni sua attività quotidiana, restando però invisibile agli occhi dei genitori
che, pur attenti, non riescono a “vederla” perché impreparati e spaventati di fronte a ciò che semplicemente non
conoscono. L’ombra crea in Dafne irritabilità, senso di inadeguatezza, oppressione e paura del futuro, fino a spin-
gerla a compiere un gesto estremo: il tentato suicidio. La protagonista, con il supporto di figure esperte che
aiuteranno anche i genitori a “vedere” e riconoscere la malattia della figlia, riuscirà progressivamente a prendere
le distanze dall’ombra della depressione intraprendendo un percorso di cura verso la guarigione.
Non è una storia vera, anche se di storie vere così ce ne sono purtroppo tantissime, ma il soggetto di un interes-
sante cortometraggio, “Mi vedete?” (sceneggiato da Manlio Castagna e diretto da Alessandro Riccardi) - nato
da un’idea di Lundbeck Italia in collaborazione con Havas Life, a cui Laboratorio Adolescenza ha dato il patrocinio
– presentato con successo, all’edizione 2022 del Giffoni Film Festival – sezione Giffoni Next Generation.
Il cortometraggio - realizzato con il supporto di un board scientifico di clinici esperti che ha contribuito alla crea-
zione della storia per assicurare che fosse quanto più possibile sovrapponibile alla realtà - è parte del progetto
adoleSCIENZE (un’iniziativa di Lundbeck Italia) che nasce dalla necessità di sensibilizzare, informare e creare
consapevolezza sulle malattie mentali in età adolescenziale. L’obiettivo principale è quello di superare lo stigma
che ancora ruota intorno ai disturbi di tipo psicologico e psichiatrico e che è una delle principali barriere all’emer-
sione e alla presa in carico precoce da parte di specialisti.
“Mi vedete?” non è solo un efficacissimo “pugno nello stomaco” per far riflettere gli
adolescenti, senza ipocrisie, su queste problematiche, ma la sua visione appare utilis- Dove vedere… “Mi vedete?”
https://insiemeperlasalutementale.it/adolescienze
sima anche per tutto quel mondo adulto (a partire dalla famiglia) che ruota intorno al- https://www.facebook.com/LaboratorioAdolescenza
l’adolescenza e che spesso tende a rimuovere il problema, talvolta fino all’evidenza di
esiti drammatici.
PSICO LOGIA
Alessandra Marazzani
Psicologa, Psichemilano
I ragazzi pensano che le emo- proprio fisico, e questo per il
zioni saranno sempre le stesse, solo fatto di essere fortunati
che questa fase di cambiamento nell'essere giovani. La soluzione
chiamata adolescenza li porterà che aiuta ad affrontare queste
ad essere più liberi con i 18 anni, emozioni disturbanti arriva rapi-
ma non molto di più. In realtà, damente: per attenuare l’imba-
quello che avviene è interessante razzo e un po’ nascondersi ba-
perché con una maggiore indi- stano grandi felpe, taglie
pendenza dai genitori si iniziano oversize e sneakers giganti. Si
ad avvertire emozioni e inquietu- entra così in adolescenza attra-
dini da affrontare e non si sanno verso un’omologazione rassicu-
spesso riconoscere ansie, tri- rante. Sentirsi come o uguale
stezze improvvise o delusioni. agli altri è l’elemento distensivo
Da quando iniziano a tenere la che consente di digerire la nuo-
porta chiusa della cameretta, i va fisicità, fatta di forme e pecu-
pensieri e gli stati d’animo ven- liarità ancora estranee. Sem-
gono percepiti in modo forte, da brano azioni poco efficaci ma
condividere principalmente con non è così: questi primi cambia-
gli amici, sui social ma non più menti consentono di non essere
con mamma. Si passa rapida- troppo visibili al mondo e, di
mente dal sentirsi pensati e pro- sciuto con cui familiarizzare, per conseguenza, questo non senti-
tetti dai grandi ad avvertire la uscire dall’imbarazzo, guardan- re emozioni forti è proprio quel-
sensazione di essere gli unici a dosi allo specchio. Ecco allora lo che aiuta a crescere.
provare una determinata emo- che l’abbigliamento ha una fun- Solo successivamente, si affer-
zione. La spinta a chiudersi e a zione di adattamento, consente merà il desiderio di sentirsi uni-
comunicare poco in casa è an- di esprimere non solo il rapporto ci, con idee, gusti e sentimenti
che legata ad un nuovo protago- che gli adolescenti hanno con il diversi dagli altri. Prima i ragaz-
nista che entra in scena nella corpo ma racconta anche i pro- zi hanno bisogno di separarsi
vita dei ragazzi: il corpo. Per pri stati d’animo. Nell’abbiglia- dall’immagine protettiva e amo-
quanto poco interessati alla cre- mento si intravvede quanto ap- revole condivisa con la mamma
scita e ai cambiamenti fisici, il parire o nascondersi a se’ stessi. e, in questo distacco, si trove-
passaggio alle medie e la fre- Il primo giudizio se lo danno ranno a fare i conti con parti di
quentazione dei social obbliga loro, allo specchio: “il corpo che sé ed emozioni nuove. Sentire di
soprattutto le ragazze a fare i vedo dice poco di me, non voglio far parte di una nuova categoria,
conti con questa parte di sé, che tanto andare in giro per farmi ri- e appartenere al genere ragazzi
dai 12 anni in avanti caratterizza conoscere”, racconta una ragaz- con abitudini e stili di vestiario
il proprio modo di presentarsi al za che si presenta in studio per- uguali è il passaggio che riguar-
mondo reale e virtuale. ché soffre di disturbi alimentari da la maggior parte di loro, ed è
e che dice bene ciò che tanti altri importante che gli adulti rispet-
La novità è evidente: durante giovani pensano. tino questa fase di acclimatazio-
l’infanzia non si fanno program- Oltre all’imbarazzo legato ad ne. Poi, avranno la forza per
mi su come il corpo potrebbe un’intimità fisica ancora poco guardarsi con più soddisfazione,
cambiare e su quali aspetti del vissuta con il corpo trasformato, cercando nuovi modi per espri-
fisico li faranno sentire maggior- c’è il disagio con il mondo ester- mere la propria interiorità, sen-
mente estranei. Il corpo in ado- no che richiede agli adolescenti za troppo temere di vivere ansie
lescenza è spesso uno scono- di essere sicuri e soddisfatti del o tristezze.
IL DOSSIER
8-10 su 100
Ragazze in età a rischio (8-15 anni)
che soffrono di disturbi alimentari
+40%
2019-2020
Aumento dei disturbi
alimentari in Italia
pag 11-18_dossier_rev_proposta 01 19/09/2022 15:46 Pagina 12
IL DO SSIER
IL MOSTRO DENTRO DI ME
La drammatica esperienza dell’anoressia, vissuta e affrontata da una ragazza:
la solitudine e la difficoltà di prenderne coscienza e ritrovare se stessi
Elena Gavrilita
pesso inizia tutto con un teranno a bruciare calorie. Ed è lontà avessi, senza sapere,
IL DO SSIER
Maurizio Viri
Direttore Struttura complessa Neuropsichiatria Infantile
AOU Maggiore della Carità Novara
IL DO SSIER
IL DOSSIER
LA PANDEMIA
E’ doveroso infine sottolineare
come il periodo appena tra-
MI PIACCIO SEMPRE
scorso abbia messo a dura
prova le capacità di resilienza
degli adolescenti. La chiusura
DI MENO
imposta dal lockdown per la Tra gli argomenti affrontati nell’edizione 2021-2022
pandemia ancora in essere ha dell’Indagine Laboratorio Adolescenza – IARD sugli stili di vita degli
accentuato l’ansia nell’approc- adolescenti, la percezione che ragazze e ragazzi
ciarsi ai pari e nel riconoscere hanno del proprio aspetto fisico
e gestire le proprie emozioni.
Questo in un periodo della vita
in cui è necessario allonta- Simona Mazzolini
narsi dal nucleo familiare per
sperimentare nuove relazioni Se è vero che in adolescenza Durante questi due anni di pan-
e proseguire così nella costru- non è facile convivere serena- demia ti sembra di aver mangiato
zione della propria identità. Il mente con un corpo in forte in modo inappropriato (troppo,
conflitto “fisiologico” con i ge- trasformazione, dai dati dell’in- troppo poco, in modo sregolato!?)
nitori si accentua se la convi- dagine, confrontandoli con Tabella 2
venza è forzata, talvolta in uno quelli del recente passato,
spazio ristretto. La percezione emerge come l’insoddisfazione Femmina Maschio Totale
di incomunicabilità tra genera- per il proprio aspetto fisico sia
No 29,0% 50,2% 38,6%
zioni e l’impossibilità di rispec- comunque in progressivo au-
chiarsi negli altri, esterni al mento. Nel 2020 (dati raccolti Sì 69,8% 48,4% 60,1%
nucleo familiare, hanno por- prima dello scoppio della pan-
tato molti adolescenti ad av- demia) si dichiarava insoddi-
Durante questi due anni di
vertire quella sensazione di sfatto il 31% dei maschi e il
pandemia il tuo peso:
vuoto, da una parte, e di man- 55,4% delle femmine, mentre
Tabella 3
canza di confini, dall’altra, che oggi la percentuale è salita al
trovano sempre più frequente- 39% dei maschi e al 60,7% Femmina Maschio Totale
mente sfogo nella ricerca spa- delle femmine (vedi Tabella 1).
smodica di cibo o al contrario È aumentato 36,9% 39,8% 38,3%
nel controllo eccessivo di qual- Ti senti soddisfatta/o del tuo
aspetto fisico ? È diminuito 23,5% 15,7% 20,0%
siasi introito esterno.
Tabella 1 È rimasto
27,2% 35,6% 31,1%
Femmina Maschio Totale uguale
I genitori, gli insegnanti, i me- Non lo so 11,2% 7,9% 9,7%
dici di medicina generale e i No 60,9% 37,3% 37,3%
pediatri di libera scelta gio-
cano un ruolo di primo piano Sì 35,9% 60,0% 46,8% Ma a condizionare il giudizio sul
nell’individuazione di quei se- proprio sé fisico non è solo lo
gnali di rischio che conducono Effetto Covid? In parte proba- specchio di casa. Sono gli stes-
allo strutturarsi di un vero e bilmente sì. Il 58% degli adole- si adolescenti (il 34% dei ma-
proprio disturbo. scenti (69,4% delle femmine) schi e 53,7% delle ragazze) ad
Quanto più si riesce ad inter- sostiene che nei due anni di ammettere che nella valutazio-
venire precocemente tanto più pandemia ha mangiato in ne del proprio aspetto fisico è
i diversi specialisti coinvolti nel modo inappropriato (troppo, importante il confronto diretto
trattamento (psichiatri, psico- troppo poco, in modo sregola- con amici e compagni e, so-
terapeuti, internisti, endocri- to…) e il 37% lamenta di essere prattutto, il loro giudizio.
nologi, nutrizionisti) avranno la aumentato di peso. Ma al di là
possibilità di deviare una tra- di questo aspetto in qualche E la novità rispetto al passato,
iettoria di sviluppo difficil- modo oggettivo, il 27% (35,4% non certo confortante, è che
mente modificabile in epoche delle femmine) «si vede» più oggi ad influenzare il rapporto
successive. grasso della media dei suoi degli adolescenti con il proprio
amici (vedi Tabella 2 e 3). fisico non ci sono solo gli ami-
IL DO SSIER
Intercultura
Una storia
per tutta la vita
www.intercultura.it/come-partecipare
Per maggiori informazioni contatta i volontari di Intercultura della tua zona
oppure segui gli incontri informativi online: www.intercultura.it/contatti
S CUO LA
Anna Rezzara
Docente senior di Pedagogia, Università Milano Bicocca
UN DATO SORPRENDENTE
L’annuale ricerca sugli adole-
scenti, condotta da Laboratorio
Adolescenza e l’Istituto Iard ha ri-
scontrato le difficoltà della scuola,
conseguenti alla pandemia e ai
periodi di Dad, nella preparazione
degli studenti e nel rendimento
scolastico. Effetti negativi che
erano certamente prevedibili. Ma
dalla nostra indagine è emerso
anche un dato più sorprendente
e preoccupante, che riguarda
l’idea che gli adolescenti hanno
circa il proseguire gli studi dopo
il conseguimento del diploma. I dati sociologici ci dicono che di- riduttivo non considerare anche
Pensa di iscriversi all’Università il minuiscono gli studenti che vo- altre cause, di tipo culturale. C’è
63% degli studenti intervistati, ma gliono proseguire gli studi al- da notare per esempio che esiste
pensa di non farlo il 33% (addirit- l’università. La riduzione degli un’evidente contraddizione tra
tura il 40% dei maschi). iscritti, recentemente registrata, una serie di miti attuali, molto
Certamente c’è un forte divario li conferma oggettivamente. E’ forti (il successo, il guadagno, la
tra gli studenti dei licei e quelli un fenomeno che apre una serie produttività, l’efficienza, e l’ur-
degli istituti tecnici e professio- di domande. Perché? Che cosa genza di raggiungere questi tra-
nali, ma comunque allarma la vogliono fare o non fare i ragazzi? guardi) e i lunghi, faticosi, spesso
differenza di risposta rispetto al Quali sono le loro aspirazioni fu- noiosi percorsi universitari. In-
2018, quando a progettare il per- ture? Questo sarebbe interessante vestire negli studi significa pro-
corso universitario era stato il capire. iettare più avanti nel tempo i pos-
76,8% e ad escluderlo appena il Possiamo intanto presumere che sibili risultati che si vogliono rag-
22,9%. Vuol dire che Il 10% in questa “disaffezione” al progetto giungere.
meno degli studenti aspira al- universitario sia il risultato di un Da qui deriva anche, in molti casi,
l’università. intreccio di molte cause. Non si una certa idea di “inutilità” degli
può certo negare l’importanza studi universitari o comunque la
Da che cosa deriva questa “disaf- dello scenario economico e delle sensazione che l’università non
fezione”, per altro confermata dal difficoltà che comporta una pia- sia più un luogo interessante. E
dato oggettivo del calo di iscrizioni nificazione formativa e lavorativa: ci sarebbe molto da discutere
del 21-22? i costi sono elevati, sempre di sulla realtà di questa opinione.
L’abbiamo chiesto a due esperti più, i tempi lunghi e spesso le In ogni caso mi ha colpito una
di università, un ex rettore e una garanzie che l’ascensore sociale recente intervista a Flavio Bria-
docente di pedagogia. funzioni sono scarse. Ma sarebbe tore, che ha così pianificato il fu-
turo del figlio che sta per comin- universitari, specifici profili pro- scesse la concorrenza. Ci sono
ciare le scuole superiori: “Lo fessionali conseguenti alla laurea scuole e master, molto profes-
manderò in un collegio molto (lettere e filosofia, matematica, sionalizzanti, ma anche qualificati
qualificato in Svizzera a fare il li- beni culturali). Appaiono come e prestigiosi, in molti campi,
ceo, poi basta così, non farà l’uni- mondi strani agli studenti che come moda, design, comunica-
versità. Tutto quello che serve vengono bombardati da classifi- zione, diversi settori economici.
per fare la mia professione glielo che sulle università e i corsi di Dove si può fare come il figlio di
insegnerò io”. A parte il classico laurea che garantiscono più suc- Briatore, senza averlo come pa-
elitario collegio svizzero (e il dub- cesso, più lavoro, più soldi. Un’in- dre.
bio se suo figlio voglia veramente formazione che pesa, in cui una Tutto questo non semplifica le
fare il suo stesso lavoro), trovo realtà variegata e complessa vie- cose a chi deve scegliere, agli
comunque significativa l’intervista ne sempre valutata secondo un studenti cui in ultima analisi, no-
e mi chiedo se questa idea sia unico criterio, per quanto im- nostante tutti i condizionamenti
davvero circoscritta a questo caso portante. Esistono poi oggi delle esterni, spetta la decisione. La
particolare, dove evidentemente reali alternative formative al- parola chiave nell’ultimo decennio
il fattore economico non conta. l’università: a furia di professio- è stata “orientamento”. Nelle
Diciamo, a questo punto, che ha nalizzare, era inevitabile che cre- scuole sono state investite molte
poco senso parlare di università
in generale. Ci sono, lo dicono
risorse, con fondi specificamente La pedagogia ha detto molte cose si è persa, educatori e famiglie
destinati, su questo tema. Ottimo, belle sulla progettazione esi- sembrano ritrarsi davanti agli
certamente utile. Ma con un pec- stenziale, ma si è fatto molto adolescenti. Non sembrano più
cato originale, quello di dimenti- poco per aiutare chi ha respon- in grado, o almeno lo fanno molto
care un particolare fondamentale: sabilità educative a ricompren- meno, di trasmettere desideri,
per orientarsi bene occorre per derla davvero tra i propri compiti esempi, modelli di vita gli ele-
prima cosa sapere dove ci si trova. e a promuovere capacità di pro- menti che sono alla base della
Sapere dove ci si trova, per un getto di sé negli adolescenti. motivazione. E’ questa la “se-
adolescente, significa capire se La capacità di progettarsi peraltro cessione” dal mondo adulto, di
stesso, conoscere le proprie ca- deriva dalla conoscenza di sé e cui parla anche il professor Dio-
pacità e i propri limiti, dare forma dal proprio immaginario. E qui nigi nel suo intervento. Non sono
al proprio desiderio e ai propri sorge un secondo fattore di dif- i giovani che si sottraggono, sono
sogni, fare ipotesi su un progetto ficoltà: gli psicologi parlano di gli adulti che hanno abdicato,
possibile di futuro studio e lavoro. “impoverimento” dell’immagina- travolti dalla crisi della funzione
E la scuola non lo aiuta, nella rio. Le immagini possibili di sé, educativa e dell’autorevolezza.
maggior parte dei casi, in questo. che servono appunto alla pro- Se pensiamo alle nostre storie,
C’è spesso il rischio, nella con- gettazione del futuro, vanno di- quanti di noi sono stati influenzati
fusione tra open day , volantini, minuendo. Come dire che ci sono nelle nostre scelte, nelle nostre
iniziative di promozione dei corsi meno sogni, meno desideri e carriere, da un genitore, in primo
di laurea e degli atenei, che i fat- passioni, compresi ovviamente luogo, o dall’incontro con un in-
tori di scelta diventino casuali quelli legati a un percorso uni- segnante che ci ha affascinato,
(sono bravo in matematica, quindi versitario. Esiste però un imma- che ci ha indicato una strada?
studi scientifici), molto locali, mol- ginario diffuso, sempre più po- Immagino tanti. Ecco, ai ragazzi
to deboli. Lo dimostrano, tra quelli tente e pervasivo, che viene dai questo capita sempre meno. E
che scelgono comunque l’univer- media e dai social. Che cosa vo- fa specie pensare che in fondo
sità, le carriere spesso saltellanti gliono fare da grandi i ragazzi? familiari ed insegnanti sono gli
da un corso all’altro. Le ricerche recenti segnalano, adulti che necessariamente fre-
La difficoltà di scelta non è tutta per esempio, che molte ragazze quentano di più.
colpa della scuola. Da molto tem- aspirano a diventare influencer Tornando al tema dell’università,
po sappiamo che è una cosa dav- (una figura poco definita, peraltro: c’è forse da ripensare a quello
vero difficile per gli adolescenti che cosa bisogna studiare per che abbiamo detto all’inizio. Molti
proiettarsi in un’immagine futura, fare l’influencer?), mentre molti di quei corsi di studio che abbia-
che è cresciuta in loro sempre ragazzi vogliono fare gli chef mo considerato non professio-
più la distanza tra il “quel che (qui almeno il percorso è più nalizzanti, in realtà lo sono: pre-
faccio” e il “quel che sarò”. Due chiaro). Intendiamoci, ci sono parano all’insegnamento, quello
sono i fattori che contribuiscono sempre stati questi miti diffusi: che una volta veniva considerato
a questa difficoltà. C’è, in primo una volta le ragazze volevano di- il mestiere più bello del mondo.
luogo, la cosiddetta “orizzontalità” ventare attrici o modelle e i ma- Ma la figura dell’insegnante ha
dell’adolescenza, una posizione schi calciatori. Ma erano sogni subito una tale svalutazione (an-
(anche fisica, gli “sdraiati”) in cui che si scontravano, che entravano che economica), che non viene
si fa fatica a guardare il futuro: in concorrenza, con aspirazioni più considerata nemmeno una
soprattutto in un mondo così com- molto più concrete e personali. professione desiderabile.
plesso e frammentato, lo sguardo Perché oltre ai testimonial c’era-
si limita al domani, dopodomani no i testimoni (genitori e parenti, Quanti giovani aspirano a diven-
al massimo. Allora accorci i tempi, educatori e insegnanti) che pro- tare insegnanti? Ce ne sono an-
ti limiti a progetti stretti, che ponevano, interpretandoli o nu- cora tanti, ma sempre meno. E
danno più sicurezza, che danno trendone il desiderio, progetti questo toglie una grossa fetta al
un minimo di illusione di controllo. di vita diversi. Ma questa funzione possibile sogno dell’università.
Vorrei trovare delle alunne e degli crescita dei propri figli, da eser- mazioni, degli assi culturali,
alunni disponibili ad abbando- citare con autorevolezza e discre- delle competenze di cittadinanza
nare i propri pregiudizi, che rie- zione, dando loro fiducia e ampi è una scuola democratica e plu-
scano, dopo il covid, a ricostruire spazi di autonomia. ralista, aderente al dettato della
un rapporto positivo con la pro- Vorrei trovare dei colleghi pronti nostra costituzione repubblicana.
pria immagine e con il proprio ad abbandonare abitudini vecchie Vorrei che la scuola si metta de-
corpo, che costruiscano libera- e consunte e disponibili ad accet- finitivamente alle spalle la sta-
mente il proprio apprendimento, tare il cambiamento. gione delle variegate forme di di-
lasciandosi guidare con genti- dattica a distanza che abbiano
lezza e spirito critico dall’inse- sperimentato. Se gli alunni sono
gnamento dei propri professori. ammalati devono stare a casa o
Vorrei trovare delle alunne e degli in ospedale a curarsi, perché la
alunni capaci di adottare una co- tutela della salute viene prima di
municazione non ostile, capaci di ogni cosa, se invece sono in con-
dismettere prepotenza, sfronta- dizione di seguire le lezioni de-
tezza e violenza e capaci di rico- vono venire a scuola, perché la
noscere ed accettare le proprie didattica non si esaurisce nelle
fragilità. lezioni frontali e nelle verifiche
Vorrei che le famiglie compren- orali.
dano che il turbamento che i loro Vorrei trovare dei colleghi che ac- Vorrei trovare, al posto dei banchi
figli avvertono, nel passaggio cettino la sfida della personaliz- a rotelle, degli ambienti di ap-
dalla scuola media alla scuola zazione educativa e della didat- prendimento pensati per nativi
superiore e che li porta ad essere tica per competenze. digitali, dotati di moderne tecno-
disubbidienti, scontrosi ed irre- Vorrei trovare dei colleghi che logie dell’informazione e della
quieti, mentre prima erano ubbi- comprendano che la redazione comunicazione, che esaltino
dienti, calmi ed affettuosi, non è dei piani formativi individualizzati forme di apprendimento collabo-
dovuto alle nuove cattive compa- e delle unità di apprendimento rativo nelle quali il docente possa
gnie, ma si chiama adolescenza. costituisce inutile burocrazia sol- assumere efficacemente il ruolo
Vorrei che le famiglie compren- tanto se una volta predisposti li di facilitatore dell’apprendi-
dano che l’organizzazione della riponiamo nel cassetto, mentre mento.
didattica spetta alla scuola. se li utilizziamo essi costitui- Vorrei che nessuno proponga
Vorrei che le mamme siano di- scono un fondamentale stru- una nuova riforma e che i politici
sponibili ad abbandonare le chat mento per garantire il diritto allo si occupino di scuola solo se
dei genitori, nelle quali passano studio dei nostri alunni, nel ri- competenti.
il tempo ad insultarsi e la smet- spetto dello stile di apprendi-
tano di venire a scuola a fare la mento di ciascuno. Vorrei che la scuola possa diven-
difesa di ufficio dei propri figli. Vorrei che i miei colleghi com- tare una palestra di pace e di giu-
Vorrei vedere dei padri respon- prendano che la scuola dei pro- stizia. Vorrei che il cambiamento
sabili, che comprendano che du- grammi ministeriali era una possa cominciare da me e con-
rante l’adolescenza il loro ruolo scuola autoritaria e centralista, tagiare tutti coloro che mi stanno
educativo è fondamentale per la mentre la scuola delle program- attorno.
AGENDA
LA VITA IN UN SORSO “LA COSCIENZA DI ZETA”
L’edizione 2022 di “Dillo con Al via la seconda edizione del progetto “La Co-
parole nostre” (il format di scienza di Zeta”, ideato da Laboratorio Adolescenza
Laboratorio Adolescenza fi- e realizzato da Lactalis Italia in collaborazione con
nalizzato a far creare da l’agenzia di comunicazione Mediatyche.
gruppi-classe delle scuole ll progetto, destinato agli studenti delle scuole
superiori coinvolte una cam- medie superiori, nasce con l’obiettivo di dare l’op-
pagna di comunicazione, at- portunità alle classi coinvolte di ideare liberamente
traverso la realizzazione di un progetto (riferito ad un tema assegnato) da rea-
un poster e un video, sul lizzare con un budget di 5000 euro. Il progetto con-
tema prescelto) è stata dedi- siderato migliore tra quelli presentati (secondo il
cata – in collaborazione con il parere di una giuria di esperti) viene effettivamente
Rotary Club Milano Sempione insieme ad altri Club finanziato da Lactalis Italia e realizzato.
del Distretto 2041 - alla prevenzione del consumo ed
abuso di alcol da parte degli adolescenti. Dai numero- Gli studenti coinvolti hanno così l’opportunità –
si e interessanti lavori prodotti dai ragazzi (le scuole nuova per loro - di misurarsi non solo con la loro ca-
coinvolte quest'anno sono state il liceo Berchet e l'IIS pacità creativa, ma anche con aspetti di tipo pratico
Varalli di Milano) verrà realizzato un breve cortome- economico e burocratico per “mettere a terra” il
traggio che, accompagnato da pillole video di esperti progetto ideato.
ed adolescenti, sarà diffuso nelle scuole di Milano Nell’edizione 2021- 2022 – vinta dal Liceo Scientifico
aderenti all’iniziativa. Nel mese di novembre 2022 si Marinelli di Udine, mentre l’istituto tecnico econo-
attiverà un gruppo di lavoro composto da dirigenti mico G.B. Bodoni di Parma ha ricevuto il riconosci-
scolastici e coordinato da Alessandra Condito, diri- mento speciale di Laboratorio Adolescenza per la
gente del liceo Einstein di Milano, per definire la mi- rilevanza del messaggio proposto - si chiedeva alle
gliore strategia di comunicazione per il coinvolgimen- classi coinvolte di ideare un “evento” che potesse
to delle scuole. Laboratorio Adolescenza è già in simboleggiare il ritorno ad una normale socialità in-
contatto con Marzia Pontone, presidente della Com- terrotta da due anni di pandemia.
missione Consiliare “Servizi Civici ed Educazione” del
Comune di Milano, per progettare una diffusione ca- L’obiettivo dell’edizione 2022- 2023 appena partita
pillare dell’iniziativa. è , invece, quello di individuare un luogo o una realtà
che, all’interno del comune di appartenenza della
scuola, sia abbandonato, inutilizzato, malamente
GIORNALISTI… IN FRANCESE sfruttato, o degradato e proporre – documentando
e sostenendone la realizzabilità con un budget di
Nel corso dell’anno scolastico 2022-2023 appena ini- 5000 euro – un progetto che lo trasformi e/o valo-
ziato, Laboratorio Adolescenza e inProvenza (www.in- rizzi rendendolo fruibile.
provenza.it) – testata giornalistica digitale interamente
dedicata alla Provenza (Francia) – attiveranno un pro-
getto, rivolto ad un gruppo di studenti del Liceo Scien-
tifico Einstein di Milano del corso bilinguistico italiano- MI VEDETE?
francese, il cui obiettivo è offrire una formazione ti tipo
giornalistico attraverso un coinvolgimento attivo e par- Nel mese di ottobre 2022 verrà attivato – con la col-
tecipativo nella redazione del magazine. Studenti e laborazione del Prof. Paolo Demolli - un gruppo di
giornalisti professionisti metteranno in comune le ri- lavoro in una classe del liceo Berchet di Milano fi-
spettive competenze nelle diverse fasi della gestione nalizzato alla visione e alla decriptazione del corto-
della testata, a partire dalla ricerca delle informazioni metraggio “Mi Vedete?” – presentato con successo,
necessarie (su siti e portali francesi) per creare conte- all’edizione 2022 del Giffoni Film Festival – nato da
nuti redazionali, ad arrivare alla redazione vera e pro- un’idea di Lundbeck Italia in collaborazione con
pria di articoli da pubblicare. Il progetto rientrerà nei Havas Life, a cui Laboratorio Adolescenza ha dato il
percorsi di PCTO (alternanza scuola lavoro) previsti patrocinio (vedi pag. 7).
per gli studenti del triennio delle scuole superiori. Un
grazie, da parte nostra, ad inProvenza che ci offre que- Il lavoro con i ragazzi sarà propedeutico alla diffu-
sta interessante opportunità da proporre alle scuole. sione del corto nelle scuole.
COPERTINE D’ARTISTA
Continua la collaborazione tra Laboratorio Adolescenza Magazine e l’Accademia di Brera
attraverso il corso di Pittura del Prof. Stefano Pizzi. Questa volta la giovane artista che ha
disegnato la copertina del giornale è Maria Minussi, 24 anni, nata a Erba (Como) e studen-
tessa del quinto e ultimo anno del corso di Pittura di Brera.
In un numero del giornale dedicato essenzialmente ai problemi psicologici degli adole-
scenti e alla loro dipendenza dai social e dagli influencer per valutare la propria immagine
corporea, è iconica la “barriera” dello smartphone, tra il mondo e gli adolescenti, che il di-
segno mette in evidenza. Un confine netto, materiale, che dalla parte che noi vediamo è im-
penetrabile, ma che dalla parte rivolta verso di loro apre ad un mondo senza confini e senza
tempo; quello della rete, appunto.
Noi li vediamo chiusi in una sorta di autismo esistenziale, ma loro si sentono liberissimi di essere, di “viag-
giare”, di sperimentare. Questa differente e inconciliabile prospettiva che l’immagine evoca con brutale chia-
rezza è probabilmente l’essenza della difficoltà che abbiamo nel comunicare con gli adolescenti. Li vediamo
attraverso una porta per noi chiusa e per loro aperta. L’istinto, sentendoci impotenti, sarebbe quello di strap-
par loro di mano il vituperato “telefonino” che oggi a tutto serve meno che a telefonare, per ristabilire un
contatto che sentiamo sempre più sfilacciato, ma la ragione ci dice che non servirebbe a nulla. La domanda
che ci dobbiamo porre, invece, è se lo “smartphone” sia davvero la causa di isolamento, tristezza e depres-
sione che gli adolescenti manifestano o se non sia, invece, un rifugio per compensare un vuoto che viene da
altrove. Un vuoto che forse noi non siamo stati in grado di colmare per tempo. Domanda la cui risposta è
comprensibilmente difficile, ma che il bellissimo disegno di Maria Minussi ci pone inesorabilmente.
Maurizio Tucci
RAGAZZI SPECIALI
UNO “SPETTRO”
CHE NON DEVE FAR PAURA
Laura Imbimbo
Gruppo Asperger ONLUS
L'Autismo oggi viene definito come uno “spettro”. L'uso e dall'altra a cercare di emergere in una competizione
di tale termine vuole descrivere un fenomeno psicologico talvolta persino sfrenata. Non ci sono riti di iniziazione
complesso, che l'esperienza clinica degli ultimi 30 anni che stabiliscano nulla. Tutto si gioca ogni giorno. Tutto
circa faticava ad inquadrare in precise sottocategorie mentre il proprio corpo muta rapidamente e così i suoi
(alto/basso funzionamento, verbale/non verbale, con/senza bisogni, che diventano impellenti e sembrano indo-
disabilità intellettiva e così via). Il termine spettro è una mabili.
definizione “dimensionale” delle caratteristiche che devono Un adolescente autistico è stato un bimbo autistico.
convivere in una persona per giungere ad una diagnosi. Probabilmente, ai tempi d'oggi, ha già ricevuto una
Alcune di tali caratteristiche sono presenti in vasta parte diagnosi e intrapreso un percorso educativo specifico.
della popolazione, ma è la concentrazione di esse in Se è asperger forse se l'è cavata. E' stato un bambino
un’unica persona, con intensità variabile, ma che necessita strano e bizzarro, ma ha trovato conforto nei suoi inte-
comunque di un “sostegno”, che determina quella che si ressi “speciali”, nell'amorevole cura della sua famiglia
chiama “condizione autistica”. Le caratteristiche, che si (molto stressata, comunque). Forse quella sua indif-
manifestano in quantità e qualità diverse, sono principal- ferenza verso le regole del mondo esterno lo ha aiutato
mente due: “deficit” (meglio, differenze) nella comunicazione a proteggersi da esse. Mamma e papà possono essersi
(verbale e non) e nell'interazione sociale e impegnati ad organizzare piccoli gruppi di coetanei
comportamenti/interessi “ristretti e ripetitivi”. Accanto a (con e senza autismo) in cui confrontarsi con loro.
questi sintomi si possono presentare alterazioni sensoriali, Possono anche aver imparato qualcosa su loro stessi
selettività alimentare, sviluppo cognitivo “disarmonico”, e sulla loro condizione. Molto può essere stato fatto.
scarse autonomie personali, autolesionismo, aggressività.
Il Gruppo Asperger ONLUS - nato nel 2003 - si rivolgeva a Ma… anche a chi è andata bene, tocca passare per
quelle persone che rientravano nella vecchia definizione questo periodo che durerà anni. Talvolta, per sempre.
di Sindrome di Asperger ed ha mantenuto la sua particolare Perché tanti educatori e tanti familiari e tante persone
attenzione verso questa parte dello “spettro”, ma ovviamente autistiche non riescono a interiorizzare che il bisogno
riconosce e si riconosce nelle definizioni della Comunità di aiuto e di sostegno (che probabilmente durerà per
Scientifica Internazionale. La sua azione è volta alla pro- tutta la vita) non comporta che non possano diventare
mozione dei diritti di tutte le persone autistiche, fin dalla adulti indipendenti e con una personalità.
sua fondazione. Indipendenti non vuol dire saper fare tutto da soli, ma
Per motivi che si possono definire storici e sociali le saper chiedere aiuto ove occorra. Vuol dire anche ac-
diagnosi di Sindrome di Asperger (ancora rarissime) arri- cettare un intervento di sostegno per socializzare, per
vavano solo in adolescenza e per quanto riguardava gli fare esperienze sessuali ed affettive, per vivere da soli
adulti … erano del tutto inesistenti! I fondatori del gruppo o per imparare a condividere i propri spazi con altri.
erano prevalentemente genitori di adolescenti, quindi. Probabilmente saranno percorsi accidentati e particolari.
Impantanati in una doppia fase di passaggio, dall'infanzia Ma bisogna intraprenderli.
alla vita adulta e dall'invisibiltà alla presenza (il ricono- La disabilità sociale e il disagio mentale generano
scimento della condizione autistica). L'etimologia della ancora vergogna e imbarazzo. Chi non lo vive lo rifiuta.
parola adolescenza è di origine latina. Adolescens, participio Chi lo vive tende a nasconderlo. Bisognerà tenerne
presente di adolescere, composto dal rafforzativo ad e conto, ma un po' anche fregarsene. L'adolescente
aler, nutrire. L'adolescente si sta nutrendo, l'adulto (par- autistico va così “nutrito”: molte esperienze (anche as-
ticipio passato) si è nutrito. E' una immagine bellissima. sistite, ma bene!), tanta consapevolezza, una buona
Una formazione assistita e amorevole (come il nutrimento) dose di pride e un pizzico di indifferenza verso quel
avrà come ricompensa una personalità indipendente e mondo “normale” che sembra così felice e sicuro di sé.
autonoma. Ben nutrita. Le cose non vanno così. Per nes- C'è un piccolo segreto che rivelo ai genitori. Rispettare
suno. Tantomeno per adolescenti autistici. Soprattutto le scelte dei propri figli autistici e aiutarli anche met-
nelle nostre società occidentali, dove le richieste sociali tendosi da parte. Ricordare il bambino che hanno im-
sono pressanti e spingono da una parte ad uniformarsi parato a conoscere e guardare l'adulto che sta diventando
alle regole del “gruppo” (esplicite e soprattutto implicite) senza rimpianti.
Dedicheremo questa pagina ai ragazzi, e alle associazioni che li rappresentano, che vivono situazioni particolari, a causa di patologie congenite o croniche, fisiche o psi-
QUESTA chiche. Ma non parleremo semplicemente di malati, parleremo di adolescenti "speciali", per i quali essere adolescenti resta l'aspetto più importante. È quel minimo
RUBRICA comune denominatore, fortissimo, che accomuna tutti e annulla le differenze.
LA PREVENZIONE, PRIMA
ARCHIVIARE in modo ordinato
B IO M EDIA
La condivisione del sapere
RIVISTA ACCREDITATA
ADOLESCENZA 4.5 crediti
Corso GRATUITO di Formazione a Distanza per operatori sanitari
Per ogni numero della Rivista i crediti ECM vengono erogati previa lettura
degli articoli e superamento del test di apprendimento ECM online
Per ulteriori informazioni http://ape.agenas.it/