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Anno C - Domenica XI

La Peccatrice - Cena a casa di Simone

Gesù era un infaticabile viaggiatore che annunciava il vangelo. Lo accompagnavano non solo i
discepoli, ma anche le donne. Egli le ha associate alla sua attività apostolica, ha accettato il loro
servizio e il loro aiuto materiale, comportandosi così in modo rivoluzionario per quell’epoca.
Gesù restituisce pienamente alla donna la sua dignità di essere umano: agli occhi di Dio è pari
all’uomo.

abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesù per essere giustificati per la fede in Cristo e non
per le opere della Legge; poiché per le opere della Legge non verrà mai giustificato nessuno.
In realtà mediante la Legge io sono morto alla Legge, affinché io viva per Dio. Sono stato crocifisso
con Cristo, e non vivo più io, ma Cristo vive in me.

La prostituta e quel Cliente che vale la pena

L'invito è stato accettato: stasera dovrà essere la serata di Simone il Fariseo. Tutto è stato
preparato nei minimi particolari: l'Invitato, del resto, è l'Uomo più discusso nelle piazze della
zona.

In quei tempi era costume che si invitassero i maestri itineranti. Prima del pasto, erano
obbligatori alcuni gesti di ospitalità come, ad esempio, offrire dell'acqua e salutare con un
abbraccio.

Quest'anno ricorre l'ottavo centenario della conversione di Francesco d'Assisi. Cosa hanno in
comune tra di loro la conversione della peccatrice del vangelo e quella di Francesco? Non il
punto di partenza, ma il punto di arrivo che è la cosa più importante in ogni conversione.
Purtroppo, quando si parla di conversione il pensiero va ormai istintivamente a ciò che uno lascia: il
peccato, una vita disordinata, l'ateismo, ma questo è l'effetto, non la causa della conversione.

Come avviene una conversione è descritto perfettamente da Gesù nella parabola del tesoro
nascosto: "Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo
nasconde di nuovo, poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel ca mpo". Non è
detto: "Un uomo vendette tutto quello che aveva e si mise alla ricerca di un tesoro nascosto".

Fuori metafora: bisogna aver prima incontrato Dio, dopo si avrà la forza di vendere tutto. Lo
si farà "pieni di gioia" come quello scopritore di cui parla il vangelo. Così avvenne per la
peccatrice del vangelo, per Francesco d'Assisi. Entrambi hanno incontrato Gesù ed è questo
che ha dato loro la forza di cambiare.

La conversione è la via alla felicità e a una vita piena. Non è qualcosa di penoso, ma di
sommamente gioioso. È la scoperta del tesoro nascosto e della perla preziosa.

Dare il bacio di benvenuto, offrire l'acqua per il pediluvio, ungere i capelli con olio di nardo erano
comuni norme di rispetto e di educazione da parte degli anfitrioni nei confronti dei loro ospiti,
paragonabili al nostro salutare, stringere la mano e aiutare a togliere o rimettere la giacca. Il
fariseismo non si stancava di raccomandare agli altri la pratica di tutti questi atti di formalità
esteriore e pertanto a Simone gli si rimprovera anche di mancare di attenzione nei confronti di
quanto egli stesso sicuramente è solito predicare ed insegnare.
Piuttosto che giudicare e biasimare coloro che sbagliano, forti della presunzione che ci proviene
da un certo perbenismo borghese tronfio, banale e melense, dovremmo prendere il coraggio per
assumere il punto di vista di Dio e perdonare amando con la carità che il suo Cristo ci ha
insegnato.

Gesù vede oltre le etichette: arriva una donna e dove gli altri vedono solo una peccatrice, lui
vede un'amante: ha molto amato.
Un Vangelo che ci contesta e ci conforta. Il cristianesimo non è un intreccio complicato di dogmi
e doveri. Gesù ne indica il cuore: ama, hai fatto tutto.

Perché quell'eccesso, il profumo, le carezze, i baci?


È la lingua universale in cui è detto il cuore. E Dio guarda il cuore. E gode vedendo la donna
uscire da un rapporto scadente di contabilità o di baratto con il Signore, e spiccare il volo
negli spazi della libertà e del dono.

L'amore conta, vale, pesa più del peccato. L'errore che hai commesso non revoca il bene
compiuto, non lo annulla. È il bene invece che revoca il male di ieri e lo cancella.

Quella donna mostra che un solo gesto d'amore, anche se muto e nascosto, è più utile per questo
nostro mondo dell'opera più grandiosa: la rivoluzione portata da Gesù, possibile a tutti, possibile
a me, ogni giorno.

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