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Descrivi le proprietà e il funzionamento del nostro sistema numerico, mettendolo a confronto con un
altro sistema numerico antico a tua scelta tra sumero, egizio o romano (non è importante ricordarsi
tutti i simboli e i loro valori numerici, quanto esplicitare le proprietà del sistema numerico scelto).
L’esigenza di scrivere i numeri è nata con la necessità di tenere la contabilità (es. di capi di
bestiame), di registrare quantità. Il nostro sistema numerico è giunto a noi nel Medioevo, grazie agli
scambi commerciali con gli arabi, che a loro volta l’avevo adottato dagli indiani.
Il nostro sistema numerico è quello decimale, di tipo posizionale. La proprietà posizionale indica
che il valore la corrispondenza di un simbolo (cifra numerica) è determinato dalla posizione che tale
simbolo occupa nella scrittura del numero a una determinata posizionale (unità, decina, centinaia,
…). Il nostro sistema usa dieci simboli per scrivere i numeri: le cifre 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9.
Esempio: 25 e 52 sono scritti con le stesse cifre ma in 25, la cifra 2 ha valore di 2 decine o
equivalentemente 20 unità, mentre in 52 il 2 ha valore di 2 unità.
Mentre la caratteristica decimale consiste nel fatto che il nostro sistema numerico utilizza la base 10:
decimi = 10-1
unità = 100
decina = 101
centinaia = 102
E deriva dall'unità di riferimento che possiamo utilizzare per aiutarci nel calcolo, ovvero le nostre dieci
dita.
[Essendo i numeri degli oggetti matematici, quindi degli enti per i quali non vi è corrispondenza con
qualcosa di concreto nella realtà, vengono impiegate delle rappresentazioni. Nel caso dell'uso delle
dita, il registro della rappresentazione è quello gestuale. In questo caso 1 unità corrisponde a un dito,
e così 2 unità corrispondono a due dita e così si crea una corrispondenza biunivoca. Nel caso delle
decine, 1 dito potrebbe corrispondere a 1 decina. Fin dalla tenera età le nostre dieci dita possono
aiutarci a gestire il conteggio, poiché sono un'unità di riferimento alla quale possiamo attingere circa
in ogni situazione.] → digressione
la scrittura 125 = 1 x 102 + 2 x 101 + 5 x 100 è detta scrittura polinomiale del numero ed è unica se
utilizziamo, come coefficienti delle potenze di 10, le dieci cifre da 0 a 9. Tuttavia, se togliamo questo
vincolo, possiamo trovare altre scritture equivalenti come ad esempio: 125 = 12 x 10 1 + 5 x 100
oppure 125 = 12 x 101 + 50 x 10-1 oppure…
Questo sistema numerico è giunto a noi grazie all’opera Liber Abaci (1202) di Fibonacci che,
seguendo il padre nelle sue attività commerciali in Nord Africa, ne apprese il funzionamento dagli
arabi. È detto anche sistema numerico indo-arabo perché gli arabi a loro volta lo appresero dagli
indiani, che furono i primi in oriente ad introdurre lo zero come cifra, chiamandolo Sunia (= vuoto).
Al contrario, il sistema numerico dei romani era un sistema di tipo additivo, quindi per ogni simbolo
(segno) calcolato attraverso una determinata successione del numero 5 che faceva uso di lettere per
rappresentare i numeri (I = 1, V = 5, X = 10, L = 50 …)
vi è corrispondenza con un numero. Il valore di un numero nel sistema numerico romano era dato
dalla somma dei valori di ciascun simbolo utilizzato per scriverlo. Accostando questi segni è possibile
creare delle rappresentazioni numeriche (i numeri).
Esempio: LX = 50 + 10 = 60
Vi sono alcune eccezioni a queste regole additive; ad esempio, se un simbolo (come I) ne precede
un altro di valore numerico superiore (come V), il suo valore non va aggiunto bensì sottratto dal
secondo simbolo (es IV = 5 – 1 = 4).
Piero vuole incollare la figurina numero 27 sul suo album di figurine. Decide di procedere così:
apre l’album a una pagina a caso e, in base al numero che troverà scritto nel primo riquadro in alto a
sinistra, sfoglierà l’album in avanti o all’indietro. Quale funzione dei numeri ha usato Piero per
prendere questa decisione?