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Statistica
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
88 pag.
TESI IN STATISTICA
IL TURISMO IN ITALIA OGGI
Analisi statistica con particolare riferimento alla regione Puglia.
Relatore:
Chiar.mo Prof. Saverio Troiani
Laureando
Gianni Tubito
Introduzione..............................................................................................................Pag. 4
Primo capitolo: L’importanza del settore turistico nell’economia Italiana
1.1 Lo scenario economico internazionale…………………………………..….........5
1.2 L’attuale realtà turistica Italiana…….......................................................................7
1.3 L’apporto economico del turismo nell’economia Italiana...............................10
1.4 La legislazione Italiana sul turismo.......................................................................14
Secondo capitolo: Le “statistiche sull’industria turistica Italiana”
2.1 L’industria turistica (o del viaggio)………………….….......................…..…....17
2.2 Numero di aziende turistiche operanti in Italia..................................................19
2.3 Numero di addetti dell’industria turistica……………………………………....26
Terzo capitolo: Il turismo nell’era di Internet
Introduzione.......................................................................................................................30
3.1 L’evoluzione telematica del turismo…………….………….…….......................30
3.2 Il turismo leisure di promozione turistica…...……………........……….....…....32
3.3 L’uso di internet nel turismo Italiano…………………………..…...……..…....34
Quarto capitolo: Turismo interno e turismo internazionale
Introduzione.…………………………………………………………………………..…37
4.1 Turismo interno…………………………………………...……………………..….38
4.2 Turismo estero ed esterno…………………...……………………………….........40
Quinto capitolo: Analisi delle principali tipologie di turismo
Introduzione…………………………….……………………………………….....….....48
5.1 Turismo culturale………………….……………………………………………......50
5.2 Turismo religioso………………….……………...……..............................….........54
5.3 Turismo balneare..…………...………………………..…….……..……………….56
5.4 Turismo montano………………….……………………………..…………………60
5.5 Turismo natura (Nature-based)….……………………………………..………...64
1
Legge n. 135 del 29 marzo 2001 "Riforma della legislazione nazionale sul turismo" articolo 1.
2
Dal discorso tenuto da Carlo Azelio Ciampi in occasione dell'incontro al Quirinale con una delegazione
Federturismo-Confindustria nella primavera del 2007.
3
On. A. Marzano, Prefazione,”Rapporto sul Turismo Italiano 2009 sedicesima edizione”, realizzato dal
Centro Ricerche Mercuri s.r.l. di Firenze con il Patrocinio del Ministero delle Attività Produttive - Direzione
Generale per il Turismo e la collaborazione di ENIT, ISTAT,ACI, BIT Milano, ANCI, Federazione Italiana
Pubblici Esercizi, Sviluppo Italia Turismo, Unioncamere e Assessorati Regionali al Turismo, Roma, luglio
2009.
1.1 Profilo di crescita nelle maggiori economie dell’Unione europea dal 2000 al 2010
(numeri indici media 2000=100)
4
Informazioni raccolte dalla “Relazione annuale della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia Italiana
2010”.
5
F.M.I (Fondo Monetario Internazionale): è un'organizzazione composta dai governi di 186 Paesi e insieme
al Gruppo della Banca Mondiale fa parte delle organizzazioni internazionali dette di Bretton Woods, dalla
sede della Conferenza che ne sancì la creazione.
6
Le informazioni contenute nella sezione 1.1 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
1.3 I primi 10 Paesi nel mondo per entrate e arrivi turistici internazionali.
7
Indagine dell’UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo), su gli effetti della crisi nel settore turistico
mondiale.
8
Informazioni raccolte dal “Bilancio sul turismo Italiano 2010” redatto dall’ONT (Osservatore nazionale del
turismo) in collaborazione con l’ISTAT, con la Banca d’Italia ed unioncamere.
10
11
Dal testo: “Il turismo come risorsa e come mercato” a cura di Mercedes Bresso e Alberico Zeppetella.
12
Dati raccolti dal sito web del ISTAT: www.istat.it
13
Dati raccolti dal sito web della Banca d’Italia: www.bancaditalia.it
11
12
Paese Valore aggiunto (a) % sul PIL Occupati (b) % su tot. Occ.
(milioni di $) (Migliaia)
Stati Uniti 1.375,9 9,2% 13.697,4 9,9%
Cina 499,9 9,2% 60.102,7 7,7%
(a)Valore aggiunto dei tradizionali fornitori di viaggi e turismo a cui si aggiunge quello generato dagli investimenti legati
al turismo, dalla spesa pubblica turistica e dall’esportazione di merci collegate al turismo. Comprende sia gli effetti diretti
che quelli indiretti attraverso la catena di approvvigionamento delle imprese turistiche.
(b)Occupazione generata dal valore aggiunto dell’economia dei viaggi e del turismo. Rappresenta la misura più ampia
dell’impatto occupazionale del settore viaggi e turismo.
13
14
15
14
Dal testo: “Evoluzione e prospettive della legislazione sul turismo” a cura di Marcella Gola.
15
“Conferenza nazionale del turismo”, istituita dall’art. 3 della legge 135/01.
16
16
Dal testo“Il turismo come risorsa e mercato”a cura di Mercedes Bresso e Alberico Zeppetella.
17
Professore Rik Medlik (1928-2007): Studioso del turismo e dell’ospitalità.
18
Dal testo “Elementi di statistica per il turismo” a cura di Enzo Ballatori e Guido Vaccaro.
17
18
19
Dal Testo: “Economia e gestione delle aziende turistiche” a cura di Marco Confalonieri.
20
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo italiano 2010” a cura di Unioncamere.
19
Fonte: ISTAT
20
Fonte: ISTAT
21
Questo valore comprende anche le abitazioni private.
21
Fonte: ISTAT
- Gran parte delle imprese turistiche sono localizzate nelle regioni del centro nord, come
risulta dalla (tabella 2.5; grafico 2.6).
Mentre nelle regioni del mezzogiorno il numero di imprese turistiche è molto basso circa il
20% del totale nazionale, nonostante l’elevata capacità turistica delle regioni meridionali
basti pensare alle bellezze naturali e artistiche della Puglia, della Campania, della Sicilia,
della Calabria e della Sardegna, infatti in relazione al flusso di turisti (italiani ed stranieri)
queste regioni occupano i primi posti delle classifiche.
Questo fenomeno è giustificato dal fatto, che la maggior parte dei turisti che visitano il sud
Italia non si rivolge agli intermediari turistici (poiché effettuano prenotazione su internet) ed
opta per strutture alternative come case private, appartamenti in affitto, seconde case oppure
gode dell’ospitalità di amici e parenti, soprattutto nelle città balneari circa il 65%. In
alternativa si effettuano vacanze di breve durata (1 o 2 giorni).
22
35
30
25
20
32,9
15
25,5
23,3
10 18,3
0
Nord-est Nord-ovest Centro Sud e Isole
Fonte: ISTAT
22
Dal testo: “Economia e gestione delle imprese dell’intermediazione turistica” a cura Adriano Biella e
Massimiliano Biella.
23
Grecia 4.600
23
Informazioni raccolte dal: “Rapporto sull’industria turistica 2010”a cura dell’ONT.
24
$$
Tipologia 2008 2010
Finanziaria 110.000 66.000
Agenzia nazionale per il turismo 50.000 30.000
Contributi imprese turistiche 48.000 28.800
Osservatorio turistico 2.000 1.040
Progetti interregionali 10.000 6.000
Totale nazionale 220.000 131.840
25
24
Informazioni raccolte dalla rivista economica “IL Sole 24 ore” del 06/04/2011.
26
27
Il settore turistico si caratterizza per un’alta partecipazione femminile al lavoro, assai più
elevata che in altri settori dell’economia nazionale.
Il comparto in cui maggiore è la quota di lavoratrici è quello dell’intermediazione, dove le
donne rappresentano il 77% dei dipendenti, quello in cui è minore è il ricettivo dove trova
impiego una quota relativamente più bassa di donne (55,5%),ma pur sempre maggioritaria.
Per quanto riguarda il numero dei dipendenti a livello regionale: tra le prime cinque regioni
italiane che occupano più lavoratori nel turismo al primo posto vi è la Lombardia la seconda
regione risulta essere l’Emilia Romagna a seguire la regione Veneto che occupa il terzo
posto, a chiudere questa classifica vi è la regione Lazio e il Piemonte25, come risulta dalla
(tabella 2.13).
Questi dati mettono in evidenza una logica conseguenza di quanto detto precedenza, anche
il relazione ai dipendenti dell’industria turistica sono le regioni del centro–nord ad occupare
i primi posti delle classifiche, come si evince dal (grafico 2.14).
25
Informazioni raccolte dal sito web dell’EBNT (Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo):
www.ebnt.it.
28
2.14 Distribuzione dei dipendenti del settore turistico per area geografica.
(composizione %)
45
40
35
30
25
20 38,3
15 27,5
10 21,3
12,9
5
0
Nord-est Nord-ovest Centro Sud e Isole
Fonte: ISTAT
In conclusione possiamo affermare che ciò che serve all’industria turistica Italiana è una
migliore specializzazione e un piano per lo sviluppo delle imprese turistiche anche nel
mezzogiorno, in modo da incrementare l’occupazione che negli ultimi anni soprattutto nel
mezzogiorno ha raggiunto minimi storici26
26
Le informazioni contenute nella sezione 2.3 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
29
Introduzione
La rivoluzione telematica nel settore del turismo sta drasticamente cambiando le relazioni
commerciali tra imprese e clienti: i confini geografici, che limitano l’accesso a beni e
servizi, vengono spazzati via uno dopo l’altro.
Spesso il turismo elettronico viene erroneamente identificato con la compravendita di
viaggi e biglietti su Internet. In realtà esso è molto di più della semplice esecuzione di
transazioni commerciali con trasferimento di fondi via Internet, in quanto implica una
filosofia d’affari completamente nuova.
Per affermarsi in questo scenario competitivo, ciascuna azienda turistica deve adottare un
nuovo modello di business nell'ambito del quale solide basi tecnologiche e organizzative
consentano di supportare i tre capisaldi per il successo online: adeguati canali promozionali,
efficienti customer-service, tecnologie e processi all’avanguardia.
Tutte le imprese turistiche dovranno sviluppare nuove strategie per raggiungere i loro clienti
attraverso questi nuovi canali.
30
I GDS si configurano infatti come reti di reti che uniscono e integrano fra loro i sistemi
automatizzati di prenotazione di differenti organizzazioni turistiche e raggiungono
l’utilizzatore finale attraverso le agenzie di viaggio, legate al singolo GDS attraverso
clausole contrattuali talvolta di esclusiva.
Il consumatore finale non utilizza direttamente il sistema dunque il GDS non è un marchio
conosciuto, difficilmente si è in grado di sapere attraverso quale circuito il proprio agente
ha prenotato i servizi desiderati.
L’avvento di internet ed il suo perfetto adattamento alla promozione ed alla
commercializzazione dei prodotti turistici, ha profondamente modificato questa situazione.
Internet infatti ha messo a disposizione di qualsiasi operatore siti Web attraverso il quale
può raggiungere ed essere raggiunto direttamente dal consumatore finale.
31
Tipologia Peso %
Turismo 26,1%
Credito ed attività immobiliari e servizi 23,7%
professionali
Commercio 19,8%
Trasporti 5,7%
Industria in senso stretto 5,3%
27
Una delle più importanti riviste internazionali presente sul Web.
32
28
Le informazioni contenute nella sezione 3.2 sono tratte dal testo “L’impatto di Internet sulla struttura del
mercato turistico leisure”. Un’analisi comparata nei settori del turismo organizzato e del turismo fai da te” a
cura di Umberto Martini.
33
3.3 Percentuale di vacanze prenotare via internet dagli Italiani dal 2003 al 2010.
(composizione %)
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
2003 2007 2010
Italia Europa
Fonte: ISNART
29
Informazioni raccolte dal sito web dell’ISNART ( Istituto nazionale Ricerche Turistiche): www.isnart.it
34
12% 2%
47%
39%
Fonte: ISNART
Le strutture che ricevono il maggior numero di prenotazioni via internet sono localizzate nel
centro Italia seguito dal nord-est, come risulta dalla (tabella 3.5). Per quanto riguarda le
tipologie e la classificazione delle strutture, sono gli Hotel a 4 stelle che maggiormente
ricevono prenotazioni via internet seguiti da quelli a 3 stelle, come si evince dalla (tabella
3.6).
Occorre tuttavia notare due cose; la prima che la rilevazione si riferisce ad internet come
strumento e non si fa riferimento all’origine della prenotazione, non si è specificato quindi
se si parla di siti delle strutture, di portali e se la prenotazione ha origine da un privato, da
un’agenzia di viaggi o attraverso altri sistemi che si appoggiano sulla rete.
La seconda è riferita al fatto che questi dati riguardano, il turismo interno, infatti la
percentuale di prenotazioni fatte su internet si riduce al 19% se si considerano i viaggi
effettuati dagli italiani all’estero30.
30
Le informazioni contenute nella sezione 3.3 sono tratte dal testo “Rapporto sul turismo Italiano 2005-2006
XIV edizione” a cura di Emilio Becheri.
35
Area Peso %
Centro 33,5%
Nord-est 28,2%
Sud e isole 27,4%
Nord-ovest 10,8%
Agriturismo 15,6%
Hotel 13,4%
Campeggio 3,8%
36
Introduzione
La classificazione della domanda turistica ci consente di individuare le varie forme di
turismo (interno, internazionale, culturale balneare ecc.,), per un analisi più dettagliata del
settore. La domanda turistica è analizzabile in base:
- Alla provenienza dei viaggiatori;
- Ai motivi per cui il turista intende viaggiare.
Varie sono le classificazioni che si possono impostare in relazione alla domanda turistica;
una delle più consolidate suole distinguerla in base alla provenienza e destinazione dei
turisti in:
Domanda turistica interna, esterna ed estera;
Domanda turistica nazionale ed internazionale.
- Per domanda interna è da intendersi quella generata da residenti (o dai soggetti presenti)
in un dato paese ed è rivolta a beni e servizi prodotti e consumati al suo interno.
Ne deriva che trattasi di una domanda interna quella concernente cittadini Italiani che si
spostano in Italia, ma anche quelli di cittadinanza straniera residenti in Italia, per lavoro o
altro che effettuano le loro vacanze in Italia.
- La domanda turistica esterna è costituita dai viaggi all’estero di cittadini residenti in un
determinato paese, per la “bilancia dei pagamenti turistici” rappresenta una componente
negativa, mentre rappresenta una componetene positiva la domanda turistica estera.
Quest’ultima è simile a quella esterna, ma dal punto di osservazione opposto: ad esempio
per l’Italia la domanda estera è costituita da tutti gli stranieri che vengono in Italia.
Pertanto nell’ottica del Paese che riceve turisti si avrà domanda turistica estera, dal punto
del Paese che la fa si avrà domanda esterna
Domanda turistica interna ed esterna formano la domanda turistica nazionale, mentre la
somma di tutte le domande estere costituiscono la domanda turistica internazionale31.
In questo capitolo ci soffermeremo sul:
Turismo interno (domanda turistica interna);
Turismo estero ed esterno (domanda turistica estera ed esterna).
31
Dal testo: “Il Turismo come risorsa e come mercato ” di Mercedes Bresso e Alberico Zeppetella
37
38
11%
20%
69%
Presenze nelle strutture alberghiere Presenze nelle strutture extralberghiere Abitazioni private
22%
36%
42%
Presenze nelle strutture alberghiere Presenze nelle strutture extralberghiere Abitazioni private
32
Dal testo: “Economia e marketing del tempo libero: profili e aspettative di un’industria emergente” a cura
di Carmen Bizzarri e Giulio Duerni.
33
Dal testo: “IL rapporto sul turismo Italiano 2008-2009 edizione XVI” a cura di Emilio Becheri.
39
Regione Peso %
Emilia Romagna 10,6%
Lazio 9,8%
Sardegna 9,7%
Liguria 9,5%
Sicilia 8,5%
Puglia 8,1%
Toscana 7,9%
Lombardia 6,2%
Campagna 5,5%
Veneto 4,4%
Calabria 3,3%
Occorre, infine, rilevare che un numero importante di Italiani per l’estate 2011 non
sceglierà la propria vacanza attraverso i canali tradizionali delle agenzie di viaggio, ma
bensì attraverso Internet alla ricerca di offerte last-minute particolarmente competitive.
Questo implica che solo al termine della stagione estiva sarà possibile avere risultati
completi ed esaurienti sull’andamento del comparto per la stagione in corso”34.
34
Le informazioni contenute nella sezione 4.1 sono tratte dal testo dal “Bilancio sul turismo Italiano 2010”
redatto dall’ONT (Osservatore nazionale del turismo) in collaborazione con l’ISTAT, con la Banca d’Italia
ed unioncamere
40
31.500
31.000
30.500
30.000
29.500
29.000
28.500
28.000
27.500
2007 2008 2009 2010
35
Informazioni raccolte dall’Indagine dell’UNWTO (Organizzazione mondiale del turismo) su gli effetti
della crisi nel settore turistico mondiale.
36
Informazioni raccolte dalla: “Relazione annuale della Banca d’Italia sull’andamento dell’economia Italiana
2010”.
41
43
10%
31%
59%
44
21.000
20.800
20.600
20.400
20.200
20.000
19.800
19.600
19.400
2007 2008 2009 2010
37
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo italiano 2010” a cura di Unioncamere.
45
9%
31%
60%
38
Le informazioni contenute nella sezione 4.2 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
46
47
Introduzione
In Precedenza abbiamo analizzato la domanda turistica in base alla provenienza dei
viaggiatori, ora passiamo ad analizzare la domanda turistica in base ai motivi per cui il
turista intende viaggiare.
Da questo punto di vista la suddivisione più intuitiva è quella che individua due grandi
macroaree quali; quella del turismo da vacanza (o svago) e quella del turismo d’affari.
Il turismo d’affari (o “a rimborso”) è quella particolare forma di turismo che si riferisce al
viaggio di tipo professionale nel quale il costo non è sostenuto dal fruitore del servizio, ma
a monte dall’azienda committente o di appartenenza.
Le scelte dei turisti d’affari sono incentrate sulla categoria (è richiesta una certa qualità del
servizio), sulla localizzazione della struttura alberghiera, sulla flessibilità del ristorante
(rapidità del servizio ed elasticità dell’orario), sull’efficienza dei servizi collaterali (telefono
internet ecc..), sulla disponibilità di sale riunioni ed anche su un valido servizio di gestione
del tempo libero.
I viaggi d’affari in Italia nel 2010 sono stati oltre 30 milioni con una crescita rispetto
all’anno precedente del 3,2%. Il dato complessivamente positivo nasconde però importanti
differenziazioni rispetto alla destinazione.
La crescita appare decisamente più marcata sul segmento internazionale; il mercato interno
risulta “frenato” dalla crescita contenuta dei viaggi con destinazione nella stessa regione
sede dell’azienda mentre i viaggi in Italia hanno registrato un discreto incremento
superando i 10 milioni.
In ambito internazionale sono soprattutto i viaggi verso destinazioni extraeuropee a crescere:
nel 2010 hanno sfiorati i 1,8 milioni con un incremento del 13% rispetto all’anno
precedente. Più contenuta ma comunque importante, la crescita sul segmento Europa che
raggiunge il 5% su base annua39, come si evince dalla (tabella 5.1).
39
Dal testo: “Il turismo nell’economia Italiana” a cura di Franco Paloscia.
48
Il settore che realizza il maggior numero di viaggi d’affari è quello della distribuzione
commerciale con circa il 40% seguito dal settore dei servizi con circa il 35%. La durata più
frequente per un viaggio d’affari è compresa tra 2 o 3 giorni. Mentre il turismo da vacanza
comprende:
- Turismo culturale.
- Turismo religioso.
- Turismo balneare.
- Turismo montano
- Turismo natura.
Queste sono le tipologie classiche ma sono presenti numerosi altri turismi come il turismo
enogastronomico e l’enoturismo, il turismo termale, il turismo dei laghi, il turismo
crocieristico ecc.
49
40
Dal testo: “Rapporto sul turismo Italiano 2005-2006 XIV” a cura di Emilio Becheri.
50
45
40
35
30
25
20
15
10
5
0
Italiani Stranieri Totale
arrivi presenze
Fonte: ISTAT
5.3 I principali paesi di provenienza dei turisti stranieri che visitano le città d’arte.
Sempre con riferimento al turismo culturale la regione più visitata si conferma il Lazio che
conta quasi il 20% di vacanze nelle sue destinazioni culturali, la Toscana si posiziona al
secondo posto, seguita dalla Lombardia ed in misura minore, dall’Emilia Romagna, dal
Veneto e dalla Sicilia (tabella 5.4).
51
Fonte: ISTAT
Per quanto concerne l’offerta ricettiva delle destinazioni culturali Italiane è costituita
soprattutto da strutture alberghiere (pari al 63% di quelle presenti nei centri culturali e al
25,6% sul totale nazionale), mentre si conferma il trend in crescita della ricettività
extralberghiera, dei B&B, e delle abitazioni private41.
Quello che spinge i turisti Italiani ed esteri a visitare le città d’arte: è volontà di conoscere la
ricchezza del patrimonio storico artistico, ma soprattutto il desiderio di scoprire le bellezze
naturalistiche del territorio. Le città d’arte sono anche luoghi dove conciliare la curiosità
nella scoperta di nuovi posti, alla possibilità di relax.
Nel corso del soggiorno i turisti visitano musei e mostre il 24,3% e i monumenti e siti di
interesse archeologico il 23,8% e fanno escursioni visitando gli itinerari nei dintorni il
35,4%.
41
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo italiano 2010” a cura di Unioncamere.
52
5.5 L’ impatto economico della spesa turistica culturale sugli altri settori.
(composizione %)
42
Le informazioni contenute nella sezione 5.1 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
53
43
Dal testo: “Codice del turismo religioso” a cura di Antonio G.Ghizzoniti.
44
Dati forniti dal “Touring Club Italiano”.
54
45
“Indagine sui viaggi degli italiani” a cura dell’ISTAT e “L’indagine sui passaggi alle frontiere” a cura
dell’UIC.
46
Le informazioni contenute nella sezione 5.2 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
55
56
47
Dal testo“ Rapporto sul turismo Italiano 2008-2009 XVI”, a cura di Emilio Becheri.
57
Fonte: ISTAT
5.8 I principali paesi di provenienza dei turisti stranieri in relazione al turismo balneare.
58
48
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo italiano 2010” a cura di Unioncamere.
49
Le informazioni contenute nella sezione 5.3 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
59
60
Fonte: ISTAT
50
Dal testo“ Rapporto sul turismo Italiano 2008-2009 XVI”, a cura di Emilio Becheri.
51
Elaborazione ISNART su dati ISTAT
61
52
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo Italiano 2010” a cura di Unioncamere
62
5.12 L’ impatto economico della spesa relativa al turismo montano sugli altri settori.
(composizione %)
53
Le informazioni contenute nella sezione 5.4 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
63
54
Estratto da: “Turismo, artigianato, produzioni tipiche. Studio per un economia sostenibile delle aree
protette”, ricerca realizzata da Mercury s.r.l per ANSE Sicilia.
55
“Rapporto sul turismo Italiano 2008-2009 XIV” edizione realizzato da Mercury s.r.l a cura di Emilio
Becheri.
56
Osservatore Permanente sul Turismo Natura “ 1° rapporto sul turismo natura in Italia” a cura dell’ ENIT.
57
Organizzazione Mondiale del turismo “ Rapporto sul nature-based 2008”.
64
58
Fonte:elaborazioni Isnart su dati Istat
65
Fonte: ISTAT
5.14 I principali paesi di provenienza dei turisti stranieri in relazione al turismo natura.
66
59
Informazioni raccolte dalla “Relazione sul turismo italiano 2010” a cura di Unioncamere
60
Le informazioni contenute nella sezione 5.5 sono tratte dal “Rapporto DATATUR trend e statistiche
sull’economia del turismo” realizzato da FEDERALBERGHI in collaborazione con il Centro Italiano di studi
superiori sul turismo e sulla promozione turistica-Assisi.
67
68
61
Informazioni raccolte dal sito web dell’ONT (Osservatore nazionale sul turismo): www.ont.it.
62
Dal testo: “L’organizzazione dell’azione turistica nazionale e locale con particolare riferimento allo
sviluppo del mezzogiorno” a cura di Gaetano Di Stefano.
* I paragrafi 6.2 Il turismo Pugliese, 6.3 I Punti di forza e di debolezza del turismo Pugliese, 6.4 Il turismo balneare e
il turismo di nicchia e 6.5 Progetti turisti interregionali: Focus Puglia sono tratti da:
-Rapporto sul turismo pugliese 2009 dell’Osservatorio Turistico Regionale, Assessorato al Turismo ed Industria
Alberghiera Regione Puglia ed Unioncamere Puglia
69
http://www.viaggiareinpuglia.it/allegati/Eventi/rapporto_sul_turismo_in_puglia_1259249775735.pdf
63
Dal testo “Turismo e sviluppo regionale in Puglia” a cura di Antonio Mininno.
64
Cfr. “Rapporto sul turismo italiano 2008-2009 XVI” a cura di Emilio Beceri; capitolo 9° “Il turismo
nell’economia Italiana.
65
WTTC: Organizzazione mondiale sul turismo.
70
Dal grafico si evince l’importanza degli alloggi privatati nella ricettività pugliese (13,15%),
questo dato conferma quanto già visto in precedenza, infatti la Puglia (come avviene per le
altre regioni del sud Italia) nonostante un numero irrisorio di strutture alberghiere ed
extralberghiere, occupa i primi posti delle classifiche in relazione al flusso di turisti
(soprattutto Italiani).
66
Informazioni raccolte dal sito web di “Unioncamere regione Puglia”: www.unioncamere.gov.it/ regione
Puglia.
71
15
25,3 54,3
5,4
Pubblici esercizi Imprese per il tempo libero Imprese ricettive Intermedizione turistica
67
Informazioni raccolte dal sito web della Banca d’Italia: www.bancaditalia.it.
72
Se la spesa turistica in Puglia viene suddivisa secondo la provenienza dei visitatori, si può
vedere chiaramente che questa spesa è generata in larghissima misura dagli ospiti Italiani, e
in particolare dai Pugliesi che trascorrono le loro vacanze all’interno dei confini regionali.
Infatti oltre la metà della spesa proviene dai turisti residenti in regione, un terzo dai turisti
provenienti da altre regioni italiane e soltanto l’11,8% dai turisti stranieri, come si evince
dal (grafico 6.4).
Nessun altra regione ha una quota di spesa turistica straniera così modesta: anche la
Basilicata e il Molise fanno meglio della Puglia, attestandosi rispettivamente al 13% e al
16%; per non parlare della Sardegna con il 20%, della Sicilia con il 22% o della Campania
con il 28%68.
60 54,7
50
40
33,4
30
20
11,8
10
0
Spesa dei residenti Spesa degli altri italiani Spesa degli stranieri
68
Le informazioni contenuti nella sezione 6.2 sono tratte dal “Rapporto sul turismo Pugliese 2008-2009
XVI” realizzato dalla Regione Puglia assessorato al turismo ed industria alberghiera, in collaborazione con
Unioncamere regione Puglia.
73
69
Dal testo: “Piano di marketing strategico regionale” a cura di Invitalia (Agenzia nazionale per l‘attrazione
degli investimenti e lo sviluppo d’impresa”.
74
Provincia Peso %
Lecce 35,6%
Foggia 23,5%
Bari 21,3%
Taranto 9,3%
Brindisi 8,1%
Barletta-Andria-Trani 2,2%
Fonte: ISTAT
Però la Puglia non è solo turismo balneare infatti occorre riconoscere la presenza di molte
nicchie di mercato che stanno assumendo una rilevanza sempre maggiore.
Terme e benessere termale, turismo religioso, turismo ambientale & archeologico, turismo
d’arte dei castelli federiciani e delle cattedrali, rappresentano prodotti sempre più in grado
di assumere una loro autonomia, ma costituiscono anche una caratterizzazione ed un valore
aggiunto per il soggiorno balneare attivando numerose presenze escursioniste che
andrebbero meglio analizzate e valorizzate.
70
Dal testo: “Turismo e sviluppo regionale in Puglia” a cura di Antonio Mininno.
71
Dal testo: “Rapporto sul turismo italiano 2008-2009 XVI” a cura di Emilio Becheri;
75
76
72
Il marchio d’area “Prodotti di Puglia”: è un marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale.
Il marchio garantisce la provenienza del prodotto (materia prima e trasformazione) dalla regione Puglia.
77
73
Informazioni raccolte dal sito web del comune di San Giovanni rotondo: www.sangiovannirotondo.it.
78
800.000
700.000
600.000
500.000
400.000
300.000
200.000
100.000
0
1968 1971 1981 1991 2001 2005 2006 2007 2010
Italiani Stranieri
74
Dal testo: “Dal comune a sistema locale di offerta turistica per la provincia di Foggia” a cura di Leonardo
Di Gioia.
75
ANCI: “Associazione Nazionale Comuni Italiani”.
79
76
Associazione nazionale comuni Italiani.
80
Fonte: ANCI
Mentre “Borghi Autentici” è una rete fra territori italiani promossa dalle comunità, dagli
amministratori locali e dagli operatori economici e culturali dei luoghi. Come per i “Borghi
più belli” si vuole trasformare il rischio di declino di alcune località in una opportunità per
creare nuovo sviluppo.
Borghi Autentici è un’Associazione fra piccoli comuni che s’impegnano in un complesso
percorso di miglioramento continuo della struttura urbana, dei servizi verso i cittadini, del
contesto sociale, ambientale e culturale.
Nell’ambito del percorso sono previste attività per migliorare costantemente la qualità
complessiva del borgo e del territorio, sia sul piano fisico che su quello immateriale, allo
scopo di ottenere concreti vantaggi competitivi.
In Puglia ne fanno parte sei comuni a fronte dei 53 del Mezzogiorno e dei quasi cento
dell’Italia (tabella 6.8): Bitetto, Cannole, Capo S.M. di Leuca, Mattinata, Melpignano,
Minervino Murge, Spinazzola. Le due associazioni dei “borghi” in realtà sono fra loro
concorrenti perché hanno obiettivi simili. Entrambe aderiscono al consorzio Res Tipica, che
ha come obiettivo salvaguardare e promuovere il patrimonio ambientale, culturale, turistico
ed enogastronomico dei comuni dell’Italia77.
77
Le informazioni contenuti nella sezione 6.4 sono tratte dal “Rapporto sul turismo Pugliese 2008-2009
XVI” realizzato dalla Regione Puglia assessorato al turismo ed industria alberghiera, in collaborazione con
Unioncamere regione Puglia.
81
78
Art 5. Sistemi turistici locali:
1. Si definiscono sistemi turistici locali i contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti
territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali
e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale, o dalla presenza
diffusa di imprese turistiche singole o associate.
…...(omissis)…..
5. Il Ministero dell'industria, del commercio e dell'artigianato, a decorrere dall'esercizio finanziario 2001,
nell'ambito delle disponibilità assegnate dalla legge finanziaria al Fondo unico per gli incentivi alle imprese,
di cui all'articolo 52 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, provvede agli interventi di cofinanziamento a
favore dei sistemi turistici locali per i progetti di sviluppo che prestino ambiti interregionali o sovraregionali.
Con decreto del Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato, sentita la Conferenza permanente per
i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono definiti i criteri e le
modalità per la gestione dell'intervento del Fondo unico per gli incentivi alle imprese.
…...(omissis)…..
82
79
In particolare il regolamento prevede: “gli interventi concernono specificamente la valorizzazione di
itinerari turistici a valenza interregionale regionale o provinciale caratterizzati da spiccati elementi di
rilevanza storica, culturale, religiosa e da un potenziale di attrazione della domanda turistica
internazionale.”
83
80
Per un approfondimento si rimanda a “Progetti Interregionali di Sviluppo Turistico. Valorizzare le risorse
territoriali per dare sostegno al turismo” reperibile online nel sito di Promuovi Italia (all’indirizzo
www.promuovitalia.it) al quale è stato affidato, tra l’altro, il monitoraggio dello stato degli interventi.
81
(QSC): Piano comunitario di sostegno per l’utilizzo dei fondi Strutturali comunitari.
82
Le informazioni contenuti nella sezione 6.5 sono tratte dal “Rapporto sul turismo Pugliese 2008-2009 XVI”
realizzato dalla Regione Puglia assessorato al turismo ed industria alberghiera, in collaborazione con
Unioncamere Puglia.
84
85
Becheri,E. “Rapporto sul turismo Italiano 2005-2006 XIV edizione”, Firenze, Mercury s.r.l.,
2006.
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“Rapporto sul turismo Pugliese 2008-2009 XVI edizione”, realizzato dalla regione Puglia
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