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SETTENARIO A SAN GIUSEPPE

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE


O San Giuseppe mio protettore ed avvocato
a te ricorro affinché mi implori la grazia
per la quale mi vedi gemere e supplicare davanti a te.
E’ vero che i presenti dispiaceri e le amarezze che provo
sono forse il giusto castigo per i miei peccati,
riconoscendomi colpevole, dovrò per questo
perdere la speranza di essere aiutato dal Signore?
O San Giuseppe prestami soccorso nelle mie tribolazioni
e potente come sei, fa che ottenuta per tua pia intercessione
la grazia che imploro, possa ritornare al tuo altar
per renderti l’omaggio della mia riconoscenza.
O GIUSEPPE IMMACOLATO MADRE IO VORREI

O Giuseppe immacolato Io vorrei tanto parlare con te di quel figlio che amavi,
te prescelse il Padre Eterno io vorrei tanto sapere da te quello che pensavi.
all’incarico superno Quando hai udito che tu non saresti più stata tua
per cui il figlio ti è affidato. e questo figlio che non aspettavi non era per te.
O Giuseppe immacolato Ave Maria…
te prescelse il Padre eterno,
all’incarico superno Io vorrei tanto sapere da te se quand’era bambino
per cui il figlio ti è affidato. tu gli hai spiegato che cosa sarebbe successo di lui.
E quante volte anche tu di nascosto piangevi, Madre,
Fosti tu qui in terra il primo quando sentivi che presto lo avrebbero ucciso per noi.
che adorasti l’uomo Dio,
tal mistero cosi pio Ave Maria…
prima a te fu rivelato. Io ti ringrazio per questo silenzio che resta tra noi,
Dalle insidie d’Erode io benedico il coraggio di vivere sola con lui.
dalla rabbia infernale Ora capisco che fin da quei giorni pensavi a noi,
dai disagi e da ogni male per ogni figlio dell’uomo che muore ti prego così.
per te Cristo è conservato.
Dignità la tua è sublime
Tu sei padre putativo
del figliol di Dio vivo
perché puro e intemerato.

LO CHIAMAVANO GIUSEPPE IL FALEGNAME

Lo chiamavano Giuseppe il falegname,


lavorava tanto da mattina a sera
sposò nel suo paese la giovane Maria
la donna più simpatica e più brava che ci sia.
Un fiore di ragazza era Maria,
con Giuseppe realizzò un grande amore,
due cuori una vita dinamica e sincera
aperta verso Dio come fiori a primavera.

A volte ripenso proprio a lui ammiro la sua fede ed onestà e


provo a immaginare proprio lei che a Giuseppe dona la
felicità. E l’anima mi sento amareggiare mentre vedo ogni
giorno la realtà, perché il mondo di oggi non capisce quel
che Nazareth ha visto realizzare.

Giuseppe il falegname era chiamato,


lavorava tanto da mattina a sera,
vivendo con Maria viveva col Signore
si dice che nessuno ha mai provato tanto amore.
Davvero singolare era Maria
e viveva come Dio le domandava
l’Avvento del Messia felice sospirava
ma senza immaginare ciò che Dio le riservava.

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