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Lettere dalla Terra

di
Maria Caterina Rappoccio
tutti gli aforismi, le poesie, gli articoli e dulcis in fundo
“La Vera Storia di Yin e Yang”

http://www.caterinarappoccio.flazio.com/
https://www.youtube.com/channel/UCOjLRvcl-L21Z6tvdC1XoIA
https://www.facebook.com/CaterinaRappoccio/

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INTRODUZIONE

Sperando di far cosa gradita ho deciso di riunire in questo Ebook tutto il


materiale letterario che ho prodotto negli ultimi due anni, fra il 2016 e il 2018.
Le scritte in blu sono le date della prima pubblicazione degli articoli nonché i
link degli eventuali e vari approfondimenti. Grazie e Buona Lettura a tutti Voi !
cat

INDICE

1 – Poesie............................................................ pag. 3
2 – Aforismi........................................................ pag. 10
3 – Articoli.......................................................... pag. 13
4 – La Vera Storia di Yin e Yang..................... pag. 41

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POESIE

3
4
5
6
7
8
9
AFORISMI

10
11
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ARTICOLI

1 - La nascita delle 7 note: e Musica fu! 6 settembre 2016


Se la Musica è come oggi la ascoltiamo, dobbiamo ringraziare un tale detto Guido
d’Arezzo, che intorno all’anno mille d.c. ripensò e rinominò le note musicali come
ancora oggi le conosciamo, usando la prima sillaba di ogni verso di questa sua
composizione, qui riprodotta in foto:

Solo la prima nota fu cambiata da UT a DO; che poi gli anglosassoni si ostinino ad
usare per nominare delle note le lettere dell’alfabeto resta per me un mistero che, a
dirla tutta, non tengo molto ad approfondire. . . Resta però invariato il fatto che,
comunque le si voglia chiamare, la Grande Musica e le Sette Note come ancora
oggi vengono suonate, nascono in Italia grazie a Guido D’Arezzo. Ok, ma allora
come mai è così importante, chiederete?
Ecco, dovete sapere che J.S. Bach dichiarò: “MI FA est tota musica...” ossia: “MI
FA è tutta la musica...”, intendeva dire che fino all’esacordo (sei note) le
composizioni musicali erano inevitabilmente piuttosto limitate sia melodicamente
che armonicamente, ma con l’introduzione di Guido d’Arezzo del semitono fra MI e
FA e fra SI e DO (che sul pianoforte corrispondono ai tasti neri “mancanti”) le cose
cambiarono radicalmente in meglio offrendo infinite possibilità di composizione
nonché la fondamentale distinzione fra tonalità maggiori e minori, arricchendo così
in maniera sconfinata le emozioni e sensazioni che potevano essere trasmesse
attraverso i suoni.
Quanto all’intonazione del LA è altra faccenda. Per molti secoli quasi ogni nazione
aveva il suo LA, leggermente più alto o più basso, a seconda soprattutto della
fattura degli strumenti: col passare del tempo però, e con lo scambio musicale fra
paesi e i viaggi dei musicisti celebri che sempre di più si spostavano in Europa per
proporre i loro concerti, le cose si complicarono non poco: per intenderci c’erano
violinisti che dovevano portarsi dietro più strumenti diversamente costruiti ed
intonati a seconda delle diverse orchestre con le loro relative intonazioni, che
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cambiavano a seconda del paese in cui si sarebbero esibiti: così succedeva che
l’intonazione tedesca differiva da quella francese, diversa ancora da quella inglese
o da quella italiana... E divenne presto chiaro che sarebbe stato molto meglio per
tutti mettersi d’accordo. Nonostante le differenze però, era come se tutte le
intonazioni tendessero in qualche modo ad avvicinarsi a quella che venne presto
definita come “Intonazione Aurea” o, successivamente “La Verdiano”, ossia con un
LA centrale intonato a 432 herz.
La scuola tedesca e wagneriane imposero in seguito l’accordatura attuale con un
LA intonato a 440 herz: il mio personale sospetto è che il loro intento, magari anche
in buona fede, fosse per così dire, di “elevare” le vibrazioni umane e forse perfino
dell’intero pianeta dal chakra del Cuore a quello del Cervello, probabilmente
ingenuamente auspicandosi una più savia società. Peccato però che non
considerarono due fattori fondamentali:
1° – non può esistere Mente (o Spirito) senza Cuore (o Anima) 2° – l’Intonazione
Aurea fa risuonare naturalmente per simpatia la vibrazione fondamentale del nostro
pianeta che è di 8 herz, oltretutto accordandosi perfettamente alla Sezione Aurea.
Provare per credere.
Se ad esempio vi dilettate a suonare la chitarra, provate ad accordarla con un LA a
432 herz (basta modificare le impostazioni di un normale accordatore in
commercio, o anche di quelli elettronici scaricabili on line) e poi suonate la vostra
canzone preferita: vi accorgerete che perfino le pareti della stanza sembrano
vibrare con la vostra musica, che è più avvolgente, più piena e più ricca di armonici
e questo proprio perché state facendo risuonare per simpatia le vibrazioni
fondamentali del nostro pianeta. Oltre a questo, l’Intonazione Aurea ha anche una
base strettamente scientifica, nel senso che le relazioni di frequenza fra le diverse
note risultano direttamente collegate a quelle della sequenza di Fibonacci e
appunto, della Sezione Aurea, in perfetta armonia con tutti gli altri rapporti naturali
presenti sul pianeta: è anche per questo che risulta tanto più “piena” e sonora.

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2. DX & SX: individuo e comunità 15 novembre 2016

Cosa sono Destra e Sinistra ? Da dove arrivano questi concetti come


comunemente li conosciamo? ...e sono ancora validi?
E da dove proviene questa presunta “superiorità morale” sempre
latentemente vantata dalla Sinistra e puntualmente derisa palesemente dalla
Destra? Ormai praticamente nessuno ricorda, oppure lo dà per scontato - il
che soprattutto sul lungo termine non fa alcuna differenza – che questi due
concetti, queste idee di società derivano entrambe da una stessa opera che è
“Il Capitale” di Carl Marx pubblicato in quattro libri dal 1867 al 1910. Di fatto
Marx individua ed analizza in questi libri il rapporto intercorrente fra il singolo
e il gruppo, che determina come risultato la società in cui viviamo,
accorgendosi di qualcosa di fondamentale, ossia dell'indispensabile equilibrio
che deve esserci fra le inevitabilmente diverse, se non opposte esigenze del
gruppo e del singolo. Quando la distribuzione dei poteri e dei beni si sbilancia
troppo da una parte o dall'altra ci si trova di fronte ai regimi autoritari, a ciò
che chiamiamo dittatura: che sarà una dittatura di sinistra (come ad esempio
lo stalinismo) laddove vengano castrati gli interessi e le esigenze del singolo
individuo, oppure di destra (come nazismo e fascismo) nel caso vengano, a
vantaggio di pochi singoli, ignorate o represse le esigenze di un intera
comunità; dittature che, la storia insegna, sono inevitabilmente destinate a
crollare indipendentemente dal colore, che in fondo è lo stesso... Ma allora
perché, forse vi chiederete, questi due aspetti così strettamente
interconnessi, si comportano da sempre come fossero fazioni
irrimediabilmente contrapposte? La mia personale conclusione rispetto a
questo caso particolare, forse ancor più in Italia, è che questa situazione si
sia sviluppata col tempo per questo motivo: quelli di sinistra – forti del
concetto di comunità - non ammetterebbero mai che il loro “profeta” Marx
abbia concepito e trascritto i concetti fondanti della cosiddetta “Destra”; e
parimenti quelli di destra – legati come sono all'importanza dell'individuo - non
ammetterebbero mai che la loro ideologia è in realtà ispirata da un
personaggio che è l'emblema stesso della “Sinistra”; peccato però che
nessuno dei due si sia preso la briga di pensare a come avrebbe reagito il
diretto interessato - ormai non più presente e quindi impossibilitato a replicare
- che, avendo concepito l'intera medaglia, non solo si sarebbe certamente
rifiutato di promuovere o rappresentare una facciata soltanto, ma,
probabilmente apostrofandole con qualcuno dei suoi epiteti, avrebbe
senz'altro vivamente consigliato ad entrambe le fazioni di rileggere il libro...
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Ora si comincia ad intravedere la latente presunta superiorità etica di una
sola parte che è riuscita ad etichettare Marx come il fondatore morale della
Sinistra e del concetto di Comunità, ma che, in quanto individuo integro e
indipendente, ha in sé anche il suo contraltare concretizzatosi nella Destra e
nell'Individualismo, non certo meno importanti se si tiene conto del banale
dato di fatto che qualsivoglia comunità è sempre costituita necessariamente
da persone, ossia da singoli individui. Ed ecco come nascono la Destra e la
Sinistra come oggi le conosciamo. Ergo, la vera domanda è: come è possibile
trovare un equilibrio fra due parti di una stessa entità, se esse stesse, ormai
inconsapevoli di esserlo, si impegnano solo ad annientarsi vicendevolmente?
Essendo esse una cosa sola l'unico risultato possibile sarà una eterna danza
perennemente oscillante in modo più o meno brusco fra l'una e l'altra
estremità, il che decisamente non sembra affatto agevolare il vivere
quotidiano degli esseri umani... Ovvero: se da un lato è più che legittimo
nonché comprensibile che ognuno si avvicini maggiormente, a seconda delle
peculiarità personali, ad una o all'altra parte, d'altro canto è praticamente
impossibile che un soggetto percepisca e concepisca se stesso solo come un
frammento di qualcosa senza ritenersi anche un individuo indipendente, o
viceversa che si senta solo e soltanto un individuo totalmente sconnesso
dalla società in cui vive.
Ed ecco che banalmente ci ritroviamo di fronte al solito stallo in cui entrambe
le parti si rifiutano di ammettere le oggettive ragioni dell'antagonista. Solo
un'altra delle infinite manifestazioni su questa terra della divisione che
continua a perpetrarsi non all'esterno, bensì nell'interno più profondo di ogni
essere umano, che invece è inevitabilmente e per sua grandezza e fortuna
contemporaneamente sia un individuo che parte di un gruppo.
Come riconciliare questo intrinseco conflitto universale? Sarebbe
interessante se entrambe le idee, anziché continuare a contrastarsi,
ricordassero di essere parte di una sola...

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3. TACCHI ALTI E SCARPE A PUNTA?
UNO DEI FALSI MITI PIU' DEBILITANTI MAI CREATI 25 ottobre 2016

Silvano Agosti ci fece notare che lo schiavo perfetto è quello che difende il suo
padrone: che addirittura è disposto a soffrire e a morire per esso... In passato
questa tecnica è stata applicata sulle masse attraverso le religioni, trasformando il
messaggio originale di Libertà e Risveglio dei veri Maestri come Budda, Gesù e
Maometto in falsi idoli a cui inchinarsi ed obbedire senza troppe domande e senza
pensieri o partecipazione personale attiva. Col tempo quegli idoli fatti di immagini
vuote di contenuti sono ovviamente sbiaditi ed è stato necessario sostituirli con altri
più moderni e accattivanti per l'ego contemporaneo, come le mode, i miti del
cinema, la carriera e l'ostentazione di certi beni materiali, sempre e comunque fatti
solo di mera apparenza... Benché fatti di apparenza, però, alcuni di questi falsi miti
hanno poi rivelato provocare conseguenze serie anche a livello fisico: due esempi
tipici sono il tabagismo e l'alcolismo che spopolarono nei film hollywoodiani degli
anni '50 (come ad esempio Casablanca) o nei western d'autore e non solo; miti che
un tempo erano veri e propri culti da imitare e che solo negli ultimi anni sono stati
approfonditi anche riguardo ai danni che provocano. Uno dei falsi miti più dannosi a
livello fisico, ma così ben inculcato nella società da essere ancora ugualmente e
accoratamente difeso tanto dagli uomini, quanto dalle donne, è quello del tacco
alto... Nonostante continui ad essere impossibile dimostrare che i tacchi alti non
abbiano conseguenze gravi per la salute non solo dei piedi, ma dell'intera schiena,
nonché un peggioramento anche riguardo alla formazione della tanto odiata
cellulite, dovuto alla maggior ritenzione idrica e alla ridotta circolazione sanguigna,
ancora oggi sono le stesse madri a comprare alle loro figlie, anche di sei anni,
"deliziose" scarpine col tacco, che le bimbe, ovviamente, non vedono l'ora di
indossare così da sentirsi grandi e belle come la loro mamma, così che questo
dannosissimo falso mito continui ad auto alimentarsi in loro come nei maschietti...
Inutile aggiungere che se in un adulto dallo scheletro già formato una costante
postura e camminata scorretta provocano distorsioni e deformazioni alle ossa di
piedi, ginocchia e schiena, ripercuotendosi anche sui denti (ricordiamoci che il
nostro corpo è un Tutto Unico e non un assemblato di organi), immaginate i danni
che si verrano a creare da una tale scorretta postura in uno scheletro in crescita e
non ancora formato, che verrà così obbligato a svilupparsi e crescere già
letteralmente deformato. Aggiungo una mia osservazione personale fatta nel corso
degli anni nel constatare che molte donne, avvicinandosi alla cinquantina, hanno
così tanti problemi e dolori ai piedi da non camminare praticamente quasi più,
evitandolo il più possibile anche solo per una passeggiata sulla spiaggia... e di
essere così accecate dalla vera causa perfino da non accorgersi, o non riuscire ad
ammettere più, che la loro perenne indolenza dipenda direttamente dal male ai

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piedi, il che le porta, per concludere degnamente questo diabolico ciclo debilitante
mascherato da mito, ad evidenti ripercussioni anche sul loro peso che aumenta
sino all'obesità e conseguentemente sul loro tono muscolare sempre più rilassato.
Visto che non sono un medico lascio parlare le autorità in materia e i fatti,
proponendovi qui non solo esplicite fotografie, ma anche articoli nel merito redatti e
tratti da siti e studi scientifici più autorevoli di me, molti dei quali, fra l'altro,
sottolineano come praticamente tutte patologie dei piedi si risolvano abbandonando
i tacchi alti in favore di un uso giornaliero di scarpe comode, ossia semplicemente
re-imparando a trattarli bene... Nelle ultime tre foto invece, ad abundantiam e come
contro-falso-mito, vi è qualche esempio di come, anche senza tacchi alti, una
donna possa avere piedi bellissimi, sexy, sani e contenti... la quale, oltretutto, non
avrà più da temere la reazione degli altri o del suo uomo se, tolti i tanto decantati
"tacchi a spillo", sarà costretta a nascondere piedi gonfi, tumefatti e magari
deformati e puzzolenti, ma che invece potrà finalmente camminare, correre e
ballare senza dolore e quindi anche con grazia, non solo mostrando i suoi sani e
bellissimi piedi nudi ogni volta che vuole, ma anche continuando a trarne
indiscutibili benefici sia sul suo peso forma che sul suo tono muscolare...
Buon risveglio e passeggiate a tutti!
http://www.problemisalute.com/10-ragioni-per-non-indossare-i-tacchi-alti/
http://www.vivodibenessere.it/laltezza-giusta-dei-tacchi-per-evitare-danni-ai-piedi/
https://www.cibo360.it/cibo_salute/ortopedia/tacchi_alti_postura.htm

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4. SULLA VERA INTELLIGENZA... 4 ottobre 2016
La bontà e le buone azioni sono sinonimo di intelligenza. Eʼ luogo comune credere che le
persone buone sono poco furbe, ingenue, insomma... fesse, quindi non troppo intelligenti.
Le persone così, invece, hanno semplicemente capito che ad una determinata azione
corrisponde sempre unʼadeguata conseguenza e che quindi inevitabilmente ad una azione
negativa corrisponderà, prima o poi, una conseguenza parimenti negativa, se non
esponenzialmente negativa e lo stesso vale, naturalmente, se lʼazione è positiva.
In effetti tutte le menti eccelse sono persone buone e con buone intenzioni. Più sono
geniali, più sono buone e più sono buone, più sono geniali. Inoltre lʼAmore è più forte
dellʼOdio... e questo non banalmente perché così è più romantico, ma molto razionalmente
per il semplice motivo che lʼAmore, a differenza dellʼOdio, non ha bisogno di alcun motivo
per esistere, vive e si nutre di se stesso. Per odiare qualcuno abbiamo bisogno di un
motivo che ci istiga, ma non abbiamo bisogno di alcun motivo per amare il nostro
compagno, i nostri figli e familiari, o i nostri amici. LʼOdio inoltre, tende ad essere
“settoriale”, porta spesso allʼastio non verso lʼindividuo, ma verso una categoria di
persone; basti pensare allʼOdio fra israeliani e palestinesi, al razzismo, al classismo ecc.
LʼAmore è individuale, si fonda sullʼaffetto e la comprensione del singolo, infatti ci
ritroviamo spesso ad amare, per motivi diversi, persone molto diverse fra loro. LʼOdio, al
contrario dellʼAmore, è cieco e stupido, e proprio per questo è stato e viene usato dagli
uomini di potere sulle folle: perché le rende cieche e stupide, ovvero manovrabili. LʼAmore
funziona esattamente nel modo opposto: non distrugge, ma costruisce e a differenza di
quello che piace credere alle persone aride, apre gli occhi e la mente. Esercitarsi ad
amare significa esercitarsi a comprendere e rispettare una testa diversa dalla tua, un
mondo diverso dal tuo, e questo porta a sviluppare la propria intelligenza e la propria
cultura, porta ad allargare le nostre vedute attraverso infiniti punti di vista e a sviluppare la
nostra sensibilità e capacità di comprensione verso la variegata realtà che ci circonda. In
buona sostanza, a differenza di quello che vorrebbero farci credere, lʼAmore ci vede
benissimo, perché vede al di là delle apparenze ed è molto intelligente, perché in grado di
comprendere, rispettare ed apprezzare realtà aliene alla sua. Fateci caso: i cosiddetti
“geni del Male” si rivelano spesso molto ottusi, cerebralmente limitati e molto spesso
segnati da malattie mentali e relazionali: il primo che mi viene in mente è Hitler. Al
contrario, gli uomini di grande intelligenza, non solo condannano senza riserve la cultura
dellʼOdio e della Guerra, ma alcuni di loro si sono rifiutati di continuare a collaborare a certi
progetti, dopo aver capito le intenzioni di chi li aveva commissionati. Certi uomini vogliono
il potere perché è lʼunico mezzo che hanno per convincere, o meglio costringere, uomini
molto più intelligenti di loro, a fare ciò che essi vogliono: usano il potere per costringere i
migliori scienziati a costruire armi sempre più potenti ed efficaci, ma proprio perché molto
intelligenti, spesso i grandi scienziati preferiscono rischiare la vita, pur di partecipare a
progetti tanto stupidi. Distruttivi, e quindi necessariamente stupidi. Perché lʼOdio e il Male,
in fondo, sono lʼapoteosi della stupidità. Lo disse un grande scienziato parlando di
armamento nucleare per la terza guerra mondiale: “...non so come si farà la terza guerra
mondiale, ma forse la quarta si farà con i sassi e qualche bastone”.

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Chi si è rifiutato di contribuire a realizzare la bomba atomica, nonostante avesse avuto
lʼintelligenza di idearla, lo ha fatto per il semplice motivo di aver capito preventivamente
che la sua realizzazione avrebbe avuto conseguenze disastrose e si è quindi rifiutato di
parteciparvi. In base a queste considerazioni è inevitabile concludere che “persone” come
Hitler e Stalin sono emeriti imbecilli e in effetti entrambi hanno portato loro stessi, i loro cari
ed i propri rispettivi paesi allo sfascio sprofondandoli negli anni più bui della loro storia, per
il solo fatto di non aver avuto lʼintelligenza di comprendere le terribili conseguenze delle
loro deplorevoli azioni. Questo, alla fine, è tutto quello che cʼè da sapere...in teoria. In
pratica cʼè sempre chi, in nome della cultura, della politica, dellʼeconomia internazionale,
della religione e/o quantʼaltro, ma in realtà sempre e solo per soldi, continua a sostenere
che “i compromessi per la causa” sono inevitabili. Ma la Verità è molto più semplice: se la
causa prevede delle cattive azioni non è una buona causa e non saranno buone
nemmeno le sue conseguenze, poiché mezzo e fine sono in realtà la stessa cosa... e
lʼultima guerra ne è sempre l'ultima prova. Il vero motivo del perché ci sono sempre meno
persone buone è perché la struttura dellʼattuale società tende sempre di più a sopire
lʼattività cerebrale dellʼemisfero destro emozionale e creativo, che invece è altrettanto
indispensabile quanto quello sinistro e razionale, che da solo non potrà che essere limitato
almeno del 50%... se non ben di più vista la natura appunto creativa di quello destro. Il
motivo per cui è meglio essere buoni non è perché ci si assicura un posto in paradiso, ma
semplicemente perché più buone azioni riusciremo a compiere più avremo buone
conseguenze, per noi e per chi proseguirà il nostro operato. La religione non cʼentra, è
solo un modo spiccio per non dover spiegare qualcosa meglio e più nello specifico, come
si fa con i bambini. Sbagliando ovviamente, perché se gli dessimo spiegazioni più
convincenti, visto che sono semplicemente dei bambini e non degli stupidi, forse ci
darebbero più retta! Il motivo per cui ad esempio in un matrimonio, o più in generale in una
relazione, ciò che veramente conta è lʼAmore, è semplicemente perché senza di esso le
due persone non potranno mai comprendere ed accettare pienamente l'altro; col tempo,
senza Amore, potranno solo arrivare a non tollerarsi più. Se ci sarà Amore invece, anche i
difetti ci staranno simpatici, ci faranno tenerezza, e ci faranno capire che essi sono solo
lʼaltra faccia della medaglia dei pregi di quella persona, gli stessi che ci hanno fatto
innamorare, quindi ameremo anche i difetti, per il semplice motivo che una rosa è bella
anche grazie alle sue spine. Non è romanticismo, è pura scienza. E il motivo per cui
conviene essere buoni non ha a che vedere né col romanticismo né con la religione,
conviene essere più buoni che si può per il semplice motivo che a data causa corrisponde
un dato effetto e anche questa è pura scienza. Un Buon risveglio a tutti! cat

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5. CANNA-BIS: I DUE VERI CRIMINI 13 settembre 2016

Il più recente e vero crimine riguardante la Cannabis, come al solito legato a ragioni
esclusivamente economiche, è stato il forzato e strumentale paragone fra THC (che
ne è il principale principio attivo) e qualsiasi altra droga chimica e/o sintetica quali
eroina, acidi, LSD e pasticche, comprese crack e cocaina.
Il fatto che sia un crimine diviene subito lampante considerandone il diverso, se non
opposto funzionamento fisico, medico e biologico. Quando stiamo particolarmente
bene o siamo allegri e felici, oppure durante un orgasmo, il nostro corpo produce
naturalmente endorfine, dette anche "ormoni del benessere": ciò che si limita a fare
la cannabis, principalmente attraverso il THC, è null'altro che stimolare l'aumento di
produzione di queste sostanze che il nostro corpo produce spesso naturalmente;
da ciò dipende anche il fatto che gli effetti della Cannabis su diversi soggetti è
sostanzialmente grossomodo lo stesso, adeguandosi però alle singole differenze:
ecco quindi che il soggetto che percepisce in quel momento come "benessere" il
rilassamento tenderà a rilassarsi, mentre chi avrà la tendenza a divertirsi tenderà
più facilmente a ridere. Il funzionamento fisico e biologico di tutte le droghe
sintetiche invece è molto diverso, se non opposto: qualunque sostanza chimica
infatti punta dritta alle cellule del cervello distruggendole ed è durante tale
distruzione che il soggetto prova il cosiddetto "sballo"; inoltre tali sostanze
ovviamente non distinguono, né potrebbero distinguere, fra cellule più o meno
importanti ed ecco spiegato il perché, a volte, un solo acido è sufficiente a
provocare danni cerebrali irreparabili, in aggiunta al fatto che le droghe chimiche
sono prodotte dagli uomini, il che spesso comporta enormi differenze perfino fra
due pasticche della stessa sostanza; al contrario invece e (come saggiamente
sottolineava Einstein) proprio perché Dio non gioca a dadi, le foglie di una pianta,
così come la quantità di sostanze e la resina che produce sono sostanzialmente
sempre le stesse. Ora quindi sarà più chiaro quanto pericoloso possa essere
indurre un adolescente a credere che non ci siano differenze fra uno spinello e un
acido, o una pasticca di ecstasy.
Il secondo crimine è più antico e riguarda i veri motivi della "demonizzazione" di
quella che, non dimentichiamolo, altro non è che una pianta come tante altre. Nel
1933 in America ebbe fine il proibizionismo legato agli alcolici diminuendo
inevitabilmente e non di poco il lavoro delle forze dell'ordine americane ed in
particolare della polizia di New York che rischiava, per conseguenza, di vedersi
tagliare sensibilmente i fondi del governo legati al suo operato: era necessario
trovare qualcos'altro di cui occuparsi per evitare una consistente riduzione del
budget e la Cannabis, che era un prodotto "non-americano", ma che era sempre
più apprezzata e diffusa fra la popolazione, sembrava prestarsi perfettamente allo
scopo. Questa però non era che la punta di un iceberg costituito da interessi
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internazionali ben più consistenti: dall'altra parte del mondo infatti, nelle colonie
anglo-americane di Africa e Asia, vi erano non poche difficoltà a convincere le
popolazioni locali a cambiare radicalmente stile di vita per diventare "consumatori
occidentali" e la Canapa aveva in questo processo un ruolo fondamentale: l'intera
economia di questi paesi era sostanzialmente fondata sulla Canapa, che forniva
alle popolazioni locali la materia prima per costruire praticamente qualsiasi cosa,
dai vestiti ai mobili, dalle barche ai carri, fino alle pareti e ai tetti delle case;
eliminando la Canapa dalla loro economia queste popolazioni sarebbero state di
fatto costrette ad "occidentalizzarsi"... ed ecco che la sistematica campagna di
demonizzazione della pianta, sia dal fronte anglo-europeo, che da quello anglo-
americano, ebbe ed ha tutt'ora massicciamente luogo senza nessuno scrupolo
quanto alle falsità millantate, compresa la dipendenza che la Cannabis
provocherebbe e più volte da vari fronti scientificamente smentita, ma al contrario
prerogativa di tutte le droghe chimiche: aggiungo anche che giusto gli uomini
potevano arrivare a pensare di dichiarare fuori legge una pianta esistente in Natura
(o, se preferite, creata da Dio) da tempo immemorabile, oltretutto per il solo fine del
profitto. Questa volta ritengo di non proporre alcun link proprio perché potrebbe
essere "di parte", ma invito invece chiunque voglia farlo a documentarsi su queste
informazioni, rintracciabili, con un po' di buona volontà, anche sul web, così da
poterne personalmente verificare la correttezza.
Nel frattempo un buon risveglio a tutti voi! cat

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6. Il TTIP diventa TAFTA e si unisce a CETA e TISA
per formare le nuove Arpie... 30 agosto 2016

Si sa bene: quando qualcosa di losco è stato troppo “compromesso” dalla


libera circolazione delle informazioni fra cittadini svegli, la prima strategia è
banalmente di cambiargli il nome...
Il famoso TTIP ora viene chiamato anche TAFTA, cioè Transatlantic Free Trade
Agreement (Accordo di libero scambio transatlantico) e viene negoziato tra USA e
UE dal luglio 2013: similmente al CETA Comprehensive Economic Trade
Agreement (Accordo economico e commerciale comprensivo) – purtroppo già
approvato, come si evince, fra i tanti, da questi due articoli
http://it.ibtimes.com/dapprovazione-il-ceta-laccordo-fra-ue-e-canada-ecco-dubbi-e-
polemiche-1457465 e
http://www.movimento5stelle.it/parlamentoeuropeo/2016/03/non-solo- ttip-litali.html
– e al TISA Trade in Services Agreement (Accordo sul commercio dei servizi), tratta
di accordi di scambio commerciale fra Stati uniti (Canada compreso) e i paesi
dell’Unione Europea (Italia compresa).
I fini non cambiano: abbattere i vincoli legati alla salute ed ai diritti dei consumatori
per immettere sul mercato prodotti a basso costo non solo di scarsissima qualità,
ma anche pericolosi e spesso tossici e che includono il coinvolgimento di note
multinazionali senza scrupoli in servizi pubblici come acqua, scuola e servizi
sanitari.
Il sito della CGIL http://www.fpcgil.it/TTIP_CETA_TiSA che è una delle fonti di
questo articolo, la chiama Lista Negativa: “mentre sinora erano i governi a stabilire
quali servizi mettere sul mercato (lista positiva), in questi accordi, primo tra tutti il
CETA, tutti i servizi sono soggetti a privatizzazione, salvo quelli contenuti in una
lista di eccezioni, spesso molto lunga e difficilmente controllabile.” (cit.)
Addirittura la clausola ISDS (Investor-state dispute settlement) permette agli
“investitori”, ovvero alle grandi aziende coinvolte, di denunciare un Governo che
voglia tornare sui suoi passi, ad esempio tornando all’acqua pubblica dopo averla
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privatizzata, chiedendogli esorbitanti risarcimenti; sempre sul sito della CGIL si
ribadisce che “Nessuna legge nazionale ha potere su questa clausola, una volta
approvata dalle parti.” (cit.) Anche questa ormai nota clausola è stata però
ribattezzata sotto il nome di ICS (Investment Court System) con l’intento di distrarre
e depistare i cittadini attenti dalla fondamentalmente identica mala-sostanza...
Tali processi si svolgerebbero oltretutto presso “tribunali speciali” come
giustamente sottolinea anche Marcello Foa, giornalista di scuola montanelliana de
“Il Giornale” in questo suo post del 1 giugno 2016: “...il processo si terrebbe in un
tribunale speciale. Proprio così, un tribunale ad hoc con giudici eletti dai politici
canadesi e dalla commissione di non eletti di Bruxelles, e supervisionato dagli
avvocati della multinazionale di turno.” (cit.)
Inutile aggiungere che tali trattative, benché di palese interesse pubblico e che
quindi pubblicamente dovrebbero essere discusse anche a livello parlamentare, si
svolgono sempre sostanzialmente in segreto e col massimo riserbo dai “soggetti”
coinvolti... come si può meglio appurare nel dettaglio anche in questo
articolo http://espresso.repubblica.it/attualita/2016/06/08/news/due-ore-tra-i-misteri-
del-ttip- 1.270261 pubblicato da “L’Espresso” di Giulio Marcon, “fortunata”
eccezione ammessa in qualità di giornalista ad una di queste riunioni, ma a
condizioni a dir poco ridicole, come da egli stesso rilevato :
“...Nella sala di lettura allestita per l’occasione, funzionari sempre attenti che
controllavano anche i suoi appunti: nessuna fotocopia, fotografia o utilizzo di
computer. Tempo concesso: un’ora.” “Solo appunti a penna, da controllare alla fine.
...Nella stanza ci sono quattro scrivanie, su ciascuna qualche foglio bianco e un
paio di penne. Un dizionario inglese-italiano per tutti (la bozza dell’accordo è solo in
inglese).” e ancora “I plichi sono numerati con un pennarello, ma ogni volume non
ha un indice e non c’è la numerazione della pagine. Sembra fatto apposta per far
perdere tempo a chi legge.” (cit.)
Marcon aggiunge anche che “In realtà a leggere il Ttip sembra che a guadagnarci
non siano nemmeno gli americani (intesi come cittadini), ma le medie e grandi
imprese e – soprattutto – le multinazionali. A rimetterci i consumatori (americani
ed europei) e le piccole imprese (americane ed europee)...” (cit.)
Su questa pagina del sito de “La Repubblica”, fra le tante che si occupano
dell’argomento, trovate alcuni approfondimenti:
http://www.repubblica.it/argomenti/ttip
Non mi pare serva aggiungere molto altro se non alcuni dei link utili per opporsi a
questo congegnato e deliberato crimine legale contro tutte le popolazioni dell’intero
pianeta. Eccoli.
https://www.riparteilfuturo.it/lobbying-europa?
gclid=CJaIt6Ti4c4CFcQV0wodOVEG7A
http://www.greenpeace.org/italy/it/Cosa-puoi-fare-tu/partecipa/stop-ttip/?
gclid=CO2bubHi4c4CFekp0wodGjEFlQ
https://stop-ttip-italia.net
https://stop-ttip.org/it/

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7. Due zucchine vere bastano a smentire le menzogne
dell’agricoltura intensiva 17 agosto 2016

Le due zucchine (o zuccone) inquadrate nella foto sono cresciute in Toscana. Ho


personalmente e con molto piacere e onore lavorato la terra in cui sono state
seminate e aggiungo che a malapena sono state annaffiate: la loro crescita è data
praticamente solo dalla luce e dall’acqua provenienti dal cielo... la più piccola ha
dimensioni circa doppie rispetto alle zucchine che si comprano al supermercato e la
loro resa e sapore in cucina non è nemmeno lontanamente paragonabile a quelle
della grande distribuzione. Le agricolture intensive sterilizzano, cioè letteralmente
rendono sterile il terreno, eliminando con i pesticidi ogni forma di vita al suo interno
(vermi, vermicelli e piccoli insetti che ci vivono e che in realtà ne sono il nutrimento)
solo per poi doverlo reintegrare con fertilizzanti chimici. In questo caso, al contrario,
ho cercato di evitare di danneggiare gli abitanti del terreno man mano che li
scalzavo, rimettendoli più o meno al loro posto e ricoprendoli con la terra fresca che
stavo lavorando... e questo è il risultato. Un altra enorme fandonia dell’agricoltura
intensiva è che rende di più, ma è ormai ampiamente dimostrato che un piccolo
appezzamento di terreno che ospita diverse specie vegetali è biologicamente molto
più equilibrato e quindi anche molto più redditizio; infatti piante con differenti
caratteristiche assorbono differenti elementi nutrizionali dal terreno sostenendosi e
proteggendosi a vicenda: esempi tipici sono i pomodori accanto al basilico, oppure
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la salvia accanto al rosmarino che si aiutano e rinforzano reciprocamente
migliorando sensibilmente crescita e qualità del prodotto finale. In sostanza un
piccolo orto differenziato sarà sempre molto più fertile e produttivo di qualsiasi
cultura intensiva poiché sono le piante stesse, con le loro differenze, a riequilibrare
il terreno su cui vivono, ed è ben più che sufficiente semplicemente cercare di
“assencondarle”, ossia osservare la loro crescita ed eventuali tendenze di
spostamento, senza alcun bisogno di grandi fatiche o spargimento di sostanze
chimiche che le danneggiano soltanto; anzi ci si accorge che perfino eventuali
“parassiti” sono anch’essi un modo che ha il terreno di riequilibrarsi: la pianta di
zucchina che ha prodotto le due che vedete, ad esempio, ora si è presa un po’ di
provvidenziale muffa... E in effetti si stava allargando un po’ troppo rischiando di
infastidire i pomodori vicini.
Qualsiasi cultura intensiva invece, ad esempio 10 o 50 ettari di terreno tutto a
grano, diventa pressoché sterile nell’arco di un paio di anni o meno, “costringendo”
chi ne ha la gestione ad integrarla con ogni sorta di fertilizzante chimico sintetizzato
in laboratorio, che mai sarà paragonabile anche ad un solo vermicello.
Pensate che furbizia questi grandi produttori: per cercare di guadagnare il più
possibile da un solo appezzamento, sterilizzano e inaridiscono qualsiasi terreno
nell’arco di poco tempo, oltretutto offrendo un prodotto finale di scarsissima qualità;
addirittura estirpano la camomilla che cresce spontaneamente nei campi di grano
perché rende più complicato il raccolto con i loro mostri meccanici, la quale invece,
oltre ad essere una pianta straordinaria, è anche il modo naturale del terreno per
rinnovarsi...
Molti di noi non lo sanno, ma una volta le nostre nonne passavano nei campi a
raccogliere la camomilla prima che i nostri nonni provvedessero a raccogliere il
grano maturo: così anziché ottenere un ottimo prodotto, ne avevano due! Il
secondo era interamente gratis e solo da raccogliere... Sarà forse per questi motivi
che perfino dal mio piccolissimo orto milanese sono riuscita a mangiare di gusto e
senza pesticidi o fertilizzanti gustosi lamponi, pomodori e spezie?
Amare e rispettare la propria Terra: in realtà è solo questa l’unica saggezza,
sapienza e consapevolezza che permetteva a mio nonno di far crescere le fragoline
di bosco a Milano... E che buone che erano! Quindi il mio consiglio è di smetterla di
leggere sedicenti papiri teorici di fantomatica neo-bio- agricoltura e ricominciare
semplicemente ad osservare il cielo e la terra con una nuova consapevolezza, che
oltretutto dovrebbe essere avvantaggiata dai più moderni studi, proprio come ben
sapevano fare e molto meglio di noi i nostri nonni. “Per chi ha voglia e modo di
sperimentare (e sono certa resterà colpito dai risultati anche solo sul proprio
balcone), nello schema in basso può trovare alcuni suggerimenti fra piante
compatibili e non, senza però mai dimenticare che non essendoci ancora mai stato
al mondo un filo d’erba, né un pezzo di terra, uguale ad un altro, le nostre personali
osservazione e partecipazione restano fondamentali.”

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Concludo con una riflessione per tutti i cosiddetti vegani, fruttariani, ecc. : a parte la
palese contraddizione intrinseca di questo vegan-pensiero, per cui è come se chi si
dichiarasse a favore dei conigli, mangiasse solo conigli. . . ciò di cui è davvero
importante rendersi conto è che la moda e l’industria del finto BIO sono solo un
altro modo delle multinazionali per prenderci in giro incrementando i loro profitti, e
che gli allevamenti intensivi animali non sono più pericolosi e distruttivi delle
monocolture intensive vegetali.
L’unico vero BIO è quello del nostro orticello... E in Italia dovremmo saperlo più che
bene! E la Verità è che tutto si può mangiare, a patto di farlo con rispetto e
gratitudine: ed è solo questo che non solo favorisce la salute del nostro corpo, ma
anche e soprattutto quella del nostro spirito (che è ciò che maggiormente
condiziona anche la salute fisica) attraverso l’estremo gusto datoci da tutti i diversi
e straordinari sapori e profumi che nostra madre Terra ci ha donato.
Buon appetito a tutti! Maria Caterina Rappoccio
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8. Cambiare il mondo a 20 anni si può...
Un esempio concreto? Eccolo! 2 luglio 2016

Si chiama Boyan Slat e a 18 anni, in camera sua, ha concepito la prima e più grande
opera di pulizia globale dalla plastica sparsa negli oceani di tutto il mondo: “Era
deprimente per me pensare che non si potesse fare nulla se non limitare il
consumo”.
L’operazione si chiama The Ocean Cleanup: il prototipo consiste in un’enorme barriera
sottomarina a forma di V che con l’aiuto delle correnti concentrerà i rifiuti in quel punto,
così da poterli più facilmente raccogliere e riciclare. Se il prototipo avrà successo in meno
di 10 anni oltre la metà degli oltre 154 milioni di rifiuti e plastica che inquinano gli oceani
potranno essere rimossi. “Invece di rincorrere la plastica usando reti e navi, che
richiederebbero un tempo infinito, abbiamo sviluppato questo sistema” ha spiegato Slat
all’Huffington Post: “La plastica si muove verso il centro e dunque la concentrazione
aumenta di 100mila volte. Puoi davvero camminare sull’acqua”.
Il progetto ha calcolato che, se nessuno intervenisse, entro il 2050 negli oceani ci
sarebbero più pezzi di plastica che pesci...
Già ora, come ben sappiamo, la fauna marina è compromessa dai rifiuti che i pesci
ingoiano andando a finire nei loro stomaci e decomponendosi sino ad ucciderli, ma il
tempo peggiorerebbe ancor più le cose: i rifiuti in plastica infatti, si decompongono col
tempo in particelle ancora più tossiche e piccole e quindi più difficili da recuperare.
“Questa è la prima volta che testiamo davvero la nostra idea. Quando ho pensato a
tutto questo nel 2012, dovevamo capire se poteva funzionare. Abbiamo lanciato una
grossa spedizione per capire quanta plastica ci fosse attualmente negli oceani.
Attraversando l’isola di spazzatura nel Pacifico dalle Hawaii alla California con 30
imbarcazioni, abbiamo scoperto che c’era molta più plastica di quanto pensassimo,
almeno 10 tonnellate in più” continua Slat “Ora con questo esperimento testiamo
sul serio le nostre idee”.
La struttura di 100 metri è stata posta a giugno del 2016 cinque metri sopra e cinque metri
sotto il mare e rimarrà lì per un anno: “Il mare del Nord registra le tempeste più forti del
Pacifico – perciò se resiste qui, può resistere ovunque” sorride Slat.
Ognuno di noi, a casa propria, può nel frattempo aiutare questo provvidenziale progetto,
evitando l’acquisto di prodotti dagli imballaggi in plastica e riciclando più volte e il più
possibile bottiglie, buste ed altri contenitori di questo materiale... e forse presto, con l’aiuto
di tutti, potremo ritrovare il piacere, il benessere e i reali benefici, ormai dimenticati, di
tuffarci e immergerci nelle acque pure e cristalline che originariamente la nostra Vera
Mamma Terra ci ha regalato! Caterina Rappoccio
http://www.huffingtonpost.it/2016/06/10/ocean-cleanup-pulire-oceani_n_10396140.html#
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9. Sui bollini Siae ed altre istituzioni 8 agosto 2017

Mi sono trovata, in questi giorni, alle prese con la richiesta dei famosi bollini Siae e i
miei dubbi erano sostanzialmente due: prima di tutto se avessi i requisiti per
richiederli, ad esempio, quanto alla necessità o meno di un numero di partita iva e
secondo se potessi economicamente permettermeli. Scoprire di persona e in poco
tempo dalle labbra di unʼaltra persona gentile e preparata che il tutto si sarebbe
risolto agevolmente e con poca spesa, mi ha lasciato parecchio perplessa sui
polveroni sollevati intorno a questi bollini che, fra lʼaltro, io trovo invece una cosa
bellissima per forma e sostanza. Trovo bellissimo che la mia comunità e il mio
paese mi diano la possibilità, oltretutto con spesa da me stabilita che può essere
anche minima, di legittimare ufficialmente per tutti un prodotto che creo interamente
da sola e a casa mia, attraverso, fra lʼaltro, un iridescente coccarda che, altra cosa
che adoro, è anche una garanzia e un sigillo argentato fra me e chi ha voluto
apprezzare il mio lavoro: nel senso che, anche fisicamente, io sono lʼultima persona
a chiudere il CD, prima che chi lo ha voluto lo riapra per ascoltarlo per la prima
volta strappando quello stesso sigillo da me apposto, che così sostituisce
deliziosamente ed in toto la ceralacca apposta sulle missive importanti del passato.
E tutto ciò per un costo inferiore ad un caffè a copia; e a dirla proprio tutta
pensando solo ai soldi che butto via di tabacco, dovrei prendermi a calci nel sedere
da sola se davvero andassi alla Siae a sindacare per 60 centesimi a cd, che,
oltretutto, vanno a legittimare e tutelare il mio lavoro.
In buona sostanza è incredibile, certe volte, come si riesca a lamentarsi anche delle
cose più belle solo per andare dietro alla moda dello smantellamento a prescindere
di qualsiasi istituzione. Quanto a me, invece, sarò per sempre grata alla mia
Scuola, alla mia Città, al mio Paese ed anche alla Siae che mi hanno permesso e
mi permettono, nonostante le storture alla base di questo mondo, di esprimere e
tutelare me stessa e la mia musica. Buona Vita a tutti! Caterina

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10. GLOBA-CHE? 22 novembre 2016

La globalizzazione; ovvero: io sono in Cina, tu in America...e mangiamo la stessa verdura.


Perdonate la schiettezza, ma questa è una delle idee più stupide che abbia mai sentito.
Basta un minimo di spirito di osservazione per accorgersi che le risorse naturali che
spontaneamente sono presenti in una determinata zona geografica, sono perfette per
vivere al meglio allʼinterno di essa. Farò un esempio azzardato, ma calzante. Gli abitanti
del Perù masticano foglie di coca, che da quelle parti cresce praticamente spontanea.
Masticare foglie di coca aiuta lʼorganismo a sfruttare al meglio il poco ossigeno presente
nellʼaria rarefatta di quelle zone. La pianta di coca, però, non contiene soltanto lʼalcaloide
cocaina, ma anche altri agenti naturali che aiutano lʼorganismo a metabolizzare meglio la
sostanza, che, sappiamo bene, presa da sola e oltretutto raffinata chimicamente con cose
tipo petrolio e ammoniaca, diventa molto dannosa. Einstein aveva ragione: Dio non gioca
a dadi. (Nella mia piccola versione il concetto è: quando la natura ti dà le ali, ti dà anche il
paracadute). A determinate zone geografiche e climatiche, corrispondono flore e faune
diverse, perfettamente consone a quel particolare ecosistema. Quindi in montagna ci sono
i tafani, ma cʼè anche lʼarnica. Nel deserto non cʼè acqua, ma ci sono dromedari, cammelli
e piante grasse. E le piante e gli animali di una determinata zona, guarda caso, sono
lʼideale per cavarsela al meglio proprio in quella zona. Ma noi no, noi vogliamo la nutella
nel deserto... A occhio non mi sembra una grande idea, secondo me ti viene ancora più
sete. Come il volere la marca dʼacqua minerale proveniente dallʼaltra parte della penisola.
Ho il sospetto che con le dovute indagini si scoprirebbe che le particolari acque di
ciascuna zona sono specificatamente indicate ed utili, per le loro caratteristiche, agli esseri
viventi che la abitano, senza contare l'incalcolabile guadagno in termini di meno camion in
giro, spesso vuoti, meno smog e conseguente maggiore salute. Più che la
Globalizzazione, dovremmo rincorrere la Particolarizzazione. Se gli esseri umani
sfruttassero con coscienza le risorse naturalmente presenti sul proprio particolare territorio
farebbero molta meno fatica e condurrebbero una vita molto più sana e serena, e in
occasioni particolari potrebbero anche togliersi lo sfizio di comprare un prodotto che arriva
da un altro paese. Inoltre ciò non escluderebbe la produzione su larga scala di certi
prodotti, che in certe zone vantano una più alta quantità e qualità. Il salmone norvegese
continua ad essere il migliore, come migliore è il parmigiano italiano, o i profumi francesi, i
tappeti persiani, le sete indiane, il the inglese. Per fortuna non è solo questione di
territorio, ma anche di antica e sapiente esperienza e cultura che ogni popolo ha
conquistato nelle sue specialità. Sapienza molto più intelligente, utile, rispettosa
dellʼambiente circostante e decisamente molto più stimolante che essere costretti a
passare la giornata a infilare cibi oblunghi in un preservativo di plastica, per poi scartarli,
mangiarli e scoprire che hanno tutti lo stesso sapore di plastica: non trovate?
Maria Caterina Rappoccio
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11. L'ASCOLTO DEL DOLORE VERSO LA GUARIGIONE 18 ottobre 2016

Chissà quante volte, in presenza di un mal di testa o di un mal di stomaco, o di un


qualsiasi altro dolore, frattura o infiammazione ad un braccio o una gamba, una
mano o un piede, ci siamo sentiti dire da parenti e conoscenti: non pensarci... e in
effetti il consiglio non è propriamente sbagliato, nel senso che limitarsi a pensarci
razionalmente come siamo abituati a fare non solo non risolve il problema, ma in
realtà "carica" il dolore di ulteriore energia mentale intensificandolo e spesso
peggiorando la situazione. E' altrettanto vero però che qualsiasi dolore o malessere
non è altro che un allarme, un "cicalino", o un avviso del nostro corpo a noi stessi
per segnalarci un'anomalia o un malfunzionamento e che per loro stessa
definizione allarmi e avvisi sono fatti apposta per essere sentiti: ed ecco il punto! La
prossima volta che ne avrete l'occasione - che ovviamente non auguro di certo, ma
che sovente può capitare - anziché limitarvi a cercare di ignorarlo, il che, oltretutto,
se il dolore diventa troppo prolungato o intenso, diventa piuttosto difficile da fare (e
giustamente dal punto di vista del corpo che cerca di avvisarvi) provate invece
letteralmente ad ascoltare quel dolore: proprio come fareste con un libro o una
canzone nuovi che vi interessano, ma che non avete ancora letto o sentito sino alla
fine... provate ad ascoltare non solo il punto esatto in cui si trova, ma anche le sue
qualità: che tipo di dolore è? ha un colore? è caldo o freddo? magari è una
pulsazione, oppure un dolore sottile e continuo, piuttosto che intenso e
intermittente, esteso o invece molto localizzato.. magari è una spirale in movimento
e se lo è in che senso gira, se è verso il suo esterno o interno, regolare o meno e
se in senso orario o antiorario, ecc. Se lo farete, se vi limiterete ad un ascolto di
qualità senza l'interferenza lamentosa della mente, vi accorgerete che nel giro di
pochi minuti se non secondi quel dolore comincerà letteralmente a cambiare;
magari tenderà a spostarsi o a cambiare di dimensioni e all'inizio potrebbe
intensificarsi, ma non spaventatevi... non morirete per questo, né vi scoppieranno la
testa o lo stomaco o vi si staccheranno gli arti: continuate ad ascoltare e vi
garantisco che rimarrete sorpresi da quello che accade; vi accorgerete piuttosto in
fretta che questo tipo qualitativo di ascolto vi permette di interagire con quel dolore
e che potreste riuscire a comprimerlo o rilasciarlo espandersi e alla fine perfino a
dirigerlo verso una direzione o meglio ancora "un'uscita", che spesso risulterà
essere l'estremità in alto proprio al centro della testa, in corrispondenza della
Corona (o chakra della Corona che dir si voglia), mentre altre volte potrebbe
semplicemente cominciare più o meno velocemente a sciogliersi similmente ad un
cubetto di ghiaccio... e forse ora non ci crederete, ma in realtà dolori spesso
insopportabili per molti come emicrania e mal di denti sono anche più facili da
espellere proprio perché più vicini ad una "uscita" rispetto, per esempio, ad un mal
di stomaco, anche se il metodo funziona sempre e comunque. Lo stesso principio,
infatti, è altrettanto valido perfino per i dolori emotivi, psicologici ed emozionali,

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benché in questi casi un po' più difficile da applicare, sia per via proprio del nostro
coinvolgimento emotivo che rende più complesso un ascolto di qualità distaccato e
indipendente dalle emozioni, sia per il fatto che i dolori interiori sono il più delle
volte molto antichi e profondi e richiedono, per così dire, più applicazioni in diversi
momenti e per diverso tempo presentando come conseguenza anche diverse
modalità di effetti e guarigione che sovente sono ritardati di ore o giorni rispetto
all'azione, magari manifestandosi quando meno ce lo aspetteremmo; ma in
qualsiasi caso e maggiormente per i dolori "extra- fisici" è sempre più efficace
praticare questo ascolto in momenti tranquilli e di rilassamento come ad esempio
prima di dormire o seduti con la schiena appoggiata ad un albero durante la pausa
pranzo dal lavoro, o il fine settimana prima o durante la pennichella del dopo
pranzo.
Ad abundantiam, per chi volesse approfondire l'argomento, nella seconda
immagine trovate uno schema di alcuni "punti chiave" del nostro corpo "attivabili"
già solo massaggiandoli con la punta delle dita, che è basata sulla tecnica
sviluppata da Gary Craig chiamata EFT (Emotional Freedom Technique) e ben
spiegata in italiano e pochi minuti da Andrea Fredi in questo video
https://www.youtube.com/watch?v=E_PEHrtgEAU
Al momento direi di non avere altro da aggiungere se non: provare per credere... e
naturalmente ottimi ascolti, auto-massaggi, guarigioni e risvegli a tutti! cat

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12. LA NAZIONALE ITALIANA: EMBLEMA DI UN POPOLO 9 ottobre 2016

Nonostante i quattro titoli mondiali conseguiti, eguagliati soltanto dalla Germania e secondi
solo ai cinque vinti dal Brasile, è abbastanza difficile che l'Italia vinca un campionato europeo,
non certo per carenze tecniche, di gioco o di carattere, ma semplicemente perché per un
italiano, a maggior ragione se è anche un calciatore, se da un campionato di calcio togli
Argentina e Brasile... che razza di campionato è? Per altri motivi, dovuti alla stessa
personalità, è raro vedere una grande prestazione degli Azzurri durante un'amichevole: infatti,
proprio perché di amichevole si tratta e a prescindere perfino dall'atteggiamento più o meno
bellicoso dell'avversario, in tali circostanze riescono sempre a creare uno squisito clima di
festa che rasenta quello di una partita serale fra colleghi di lavoro; senza contare che
preferiscono giustamente risparmiare uomini e risorse, fisiche e non, per occasioni più
importanti. Un'altra caratteristica degli Azzurri è che rischiano spesso di perdere con squadre
generalmente considerate "scarse" non solo dagli addetti ai lavori e questo per due motivi: il
primo è perché quando una squadra "piccola" si trova di fronte l'Italia il più delle volte è
animata dal profumo di imprese epiche sullo stile di Davide e Golia, suscitando nei nostri
avversari considerazioni del tipo: "pensa se riuscissimo a battere l'Italia... e quando ci ricapita?
torneremmo in patria come eroi..." il che li mette nelle condizioni di dare il massimo e motivo in
più per cui ci abbracciano e ringraziano dopo la partita a prescindere dal risultato, senza
contare l'immancabile ed ormai famosa correttezza sportiva dell'Italia e dei suoi tifosi in campo
e fuori, validissimo punto d'orgoglio per l'intera nazione; il secondo motivo è che in tali
circostanze gli Azzurri spesso entrano in campo un po' troppo "rilassati", non certo per
superbia o sufficienza, ma banalmente perché non sono sufficientemente sportivamente
stimolati, che è però la stessa ragione per cui, di contro, quando si trovano di fronte grandi
squadre internazionali durante importanti competizioni divengono capaci di imprese davvero
epiche e di un calcio magistrale, poiché sempre figli d'arte e cultura del loro straordinario
paese; come una volta affermò a ragione un commentatore straniero: "Quando il gioco si fa
duro gli italiani cominciano a giocare..." ed è proprio così; l'Italia è e resta una squadra latina
che ha bisogno di stimoli ed un po' di pepe per dare il meglio ed anche la sua ultima
prestazione contro la Macedonia non fa che confermare queste affermazioni: dopo il primo gol
si sono rilassati un po' troppo, concedendo agli avversari, per banali distrazioni, la possibilità di
una rimonta e perfino un sorpasso, ma non appena si è insinuata in loro la consapevolezza
degli insulti che avrebbero ricevuto tornando a casa dai loro compaesani se avessero perso
con una squadra senza titoli e non in una amichevole, bensì in una partita di qualificazione per
i prossimi mondiali, ecco che è scattato l'orgoglio e il vero calcio italiano, che siamo certi
continuerà sempre di più a deliziarci e farci palpitare il cuore fino alla fine dei secoli! Aggiungo
che di tutta la cospicua e varia eredità che ci ha lasciato la monarchia, forse quella più
preziosa e a noi più cara è proprio il Blu Savoia, specchio del cielo e del mare che circondano
la nostra bellissima terra e anima e da sempre anche il Colore della nostra unica,
ineguagliabile e mai abbastanza amata Nazionale. Maria Caterina Rappoccio
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13. SULL'IMMIGRAZIONE: QUELLO CHE NESSUNO DICE... 27 settembre 2016

Tutti dicono che l'Africa è stata ed è sfruttata da secoli dall'occidente ed è vero, ma è


altrettanto vero che da che mondo e mondo le cose si fanno come minimo in due e che
ovunque ci sia un carnefice, c'è anche qualcun altro disposto a fare la vittima...
Tutti dicono che scappano da guerre e miseria, ma nessuno dice che la maggioranza dei
giovani egiziani, ad esempio, emigra solo per evitare di fare il militare nel suo paese, che lì
dura tre anni ed ha un regime molto duro: peccato però che a quanto pare quasi nessuno di
loro sia disposto a restare lì per protestare in favore di regole più giuste, mentre invece un
"occidentale" italiano di nome Giulio Regeni è stato disposto a farsi torturare e uccidere per
difendere dei diritti che non erano i suoi e per provare a rendere migliore un paese che non
era il suo... e nessuno dice che coloro per cui è morto hanno pacificamente coperto il suo
omicidio di omertà e menzogne, ancora una volta scegliendo la schiavitù per loro stessi e il
loro paese. Tutti dicono che la vita di un africano vale meno di quella di un "occidentale", ma
nessuno dice che il valore della tua vita puoi deciderlo solo tu: sei sempre e solo tu che decidi
se e a quali compromessi vuoi scendere in cambio della tua libertà e dignità... e nessuno dice
che qui in Europa i diritti, il progresso e la democrazia non sono piovuti dal cielo all'improvviso:
nessuno dice che i nostri bis e tris-nonni non hanno abbandonato i loro vecchi, le loro donne e
i loro bambini per scappare in un paese più "comodo" e continuare lì a ciondolare tutto il
giorno lamentandosi del proprio destino, o nella migliore delle ipotesi continuando a fare gli
schiavi per padroni stranieri inviando qualche spicciolo alle loro famiglie se e quando non
sperperati nelle "gozzoviglie occidentali": spiccioli che ad altro non possono servire se non a
finanziare il loro ennesimo dittatore di turno al quale per l'ennesima volta hanno scelto di
rassegnarsi... Nessuno dice che i nostri avi sono rimasti qui creando la Rivoluzione Francese,
la Carboneria e la Resistenza: che sono stati disposti a combattere e morire per rendere
migliore il LORO Paese e per ottenere giusti diritti per se stessi, le loro famiglie e i loro figli e
nessuno dice che le loro donne e famiglie sono state altrettanto disposte a morire per aiutarli,
nasconderli e proteggerli. E infine nessuno dice che il fatto che ognuno sia artefice e padrone
del proprio destino non vale solo qui in occidente, ma nell'universo intero...
Sempre e comunque un buon risveglio a tutti: africani compresi... Maria Caterina Rappoccio

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14. MUSICA DELLA DOMENICA 17 settembre 2016

Questo brano (il “Va' pensiero” n.d.a.) è stato scelto dalla Lega Nord come suo inno
ufficiale, il che è già la prova provata della loro ancestrale ignoranza, poiché è
sufficiente reinserirlo nel giusto contesto storico per capirne il vero significato: l'Italia
era in quel periodo ancora divisa fra l'Impero Austro- Ungarico e il Regno di Napoli
o delle Due Sicilie e stava cercando di conquistarsi l'indipendenza; per intenderci si
trovava di fatto nella posizione dello schiavo che deve convincere il padrone di una
convenienza a liberarlo ed era chiaro che i personaggi di spicco internazionale di
quel periodo, realmente favorevoli all'Unità d'Italia, erano ancora costretti a fare con
i "padroni" buon viso a cattivo gioco sembrando "collaborativi" e di certo senza il
rischio di manifestare troppo liberamente le loro idee politiche. Verdi era
ovviamente fra questi e anche la sua successiva Opera "I Vespri Siciliani" ne è
testimonianza... Ma la Musica e il Cuore non mentono mai e nel "Va', Pensiero" il
suo patriottismo esplose in tutta la sua forza anche e soprattutto per i neo- italiani,
che erano già parecchi... ed è proprio per questo che impazzirono uscendo dai
teatri cantandolo a piena voce e scrivendo sui muri "Viva V.E.R.D.I" quale acronimo
di Vittorio Emanuele Re D'Italia...
a questo link potete ascoltarlo leggendo il testo (n.d.a.)
https://www.youtube.com/watch?v=e1JkhNOcXGo

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15. SCIE CHIMICHE: SE NON ESISTONO PERCHE' LE INSEGNANO AI BAMBINI?
23 agosto 2016

Quanti di noi aprono i libri che leggono i nostri figli? ...beh, forse non ci crederete, ma gli
stanno insegnando che le nuvole e la pioggia vengono provocate dagli aerei del servizio
metereologico. Peccato che le nuvole ci sono sempre state anche molto prima dell'avvento
dell'aeronautica e che a noi hanno giustamente insegnato essere prodotte
dall'evaporazione delle acque terrestri... Ergo: se le scie chimiche non esistono perché
stanno cominciando ad insegnarle a scuola?
Tutti noi conosciamo gli aerei di linea da una vita: li abbiamo osservati spesso solcare il
cielo, a volte seguiti dalla loro scia e da bambini indicavamo in alto alzando il naso all'aria
per vederli decollare; le loro scie, quando visibili, svaniscono pochi metri e secondi dopo il
loro passaggio e somigliano a quelle delle navi e proprio perché li vediamo da sempre è
sconcertante che molte persone non credano ai loro occhi, rifiutandosi di vedere le palesi
differenze fra un normale aereo e questi velivoli che tutto sono, tranne che aerei di linea:
rispetto a quelli che conosciamo sono più piccoli e più veloci, non sono mai isolati, ma
sempre in gruppi solitamente di cinque o sei elementi che solcano il cielo in diverse
direzioni, come a formare una rete ed hanno traiettorie irregolari che spesso cambiano
repentinamente direzione senza un apparente motivo, il più delle volte letteralmente
"tuffandosi" dentro le nuvole; inoltre le loro scie, anziché dissolversi come al solito, si
"allargano" come maglie e sempre con la stessa consistenza e modalità. Alla fine del loro
"lavoro" il cielo si sgombra dalle nuvole presenti prima del loro passaggio, sostituendole
con una sorta di perfettamente amalgamata e densa nebbia lattiginosa che copre l'intero
spettro del nostro sguardo. Ho notato che tendono a passare intorno alle otto di sera,
quando la gente è in casa per la cena: io amo molto mangiare fuori e potevo osservare il
loro passaggio quasi tutti i giorni... al loro arrivo le nuvole apparivano ancora come le
conosciamo, mentre alla fine del "lavoro" erano state come allargate e sfaldate, sino a
sparire del tutto dopo meno di mezz'ora per lasciare il posto a quella lattiginosa nebbia
uniforme.
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Bario e alluminio sono le principali sostanze che vengono sparse dall'alto da questi aerei:
il bario serve a trattenere l'umidità presente nelle nuvole così da creare siccità e l'alluminio
ad avvelenare i campi ostacolando la crescita naturale delle coltivazioni, così da
promuovere il mercato dei semi OGM delle multinazionali che, guarda caso, vengono
promossi e proposti proprio come molto più resistenti alla siccità e all'alluminio, ma che
però sono soggetti ad un vincolo inderogabile. Questi semi vengono venduti come sterili e
non li puoi conservare o selezionare per ripiantarli l'anno successivo: per chi trasgredisce
alla regola sono previste pesanti sanzioni del fornitore sino al sequestro dell'intera attività
agricola; in sostanza il malcapitato agricoltore che accetta le condizioni sottoscrive un
contratto che lo obbliga a comprare i semi dalla controparte ogni anno e che se è sorpreso
a conservarli rischia un'azione legale che potrebbe portarlo al fallimento.
Pensateci: rischiamo di perdere migliaia di anni di selezione naturale fatta dai nostri
contadini che ogni anno selezionavano le piante e i semi migliori per ottenere un miglior
raccolto l'anno successivo... è proprio per questo che in Italia abbiamo pressoché una
qualità di pomodoro a testa e tutte di altissimo livello: centinaia se non migliaia di anni di
lavoro ed esperienza umana in sinergia con la natura. Ma l'obbiettivo delle multinazionali è
proprio di cancellare la biodiversità, così da prendere in mano il controllo dell'intera
produzione alimentare e pare abbiano intenzione di promuovere quattro sole specie di
pomodoro: una da insalata, una da conserva, una per il concentrato ed una per la grande
industria... tutte e quattro che sanno di polistirolo. Quindi la vera domanda è: davvero non
crediamo più nemmeno ai nostri occhi? Perché è più che evidente che gli aerei di linea
non somigliano affatto e in alcun modo a questi avvelenatori del cielo e della terra.
Ricominciamo a vedere e non solo a guardare e soprattutto non dimentichiamoci di
ricordare a noi stessi e ai nostri bambini che le nuvole ci sono sempre state, molto prima
dell'avvento di qualsiasi aereo... Apriamo gli occhi: facciamolo per noi ed il futuro nostri
figli... Buon Cielo a tutti! Maria Caterina Rappoccio
P.S. a questo link trovate il "libricino" completo... la pagina nella foto è la n° 97
https://issuu.com/studio65/docs/in-fondo-al-mar-3a-antologia/4

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La Vera Stria di Yin e Yang

...ossia Tuta la Verità senza censure su chi siamo, da dove


veniamo, dove stamo andando e perché siamo qui...
di Maria Caterina Rappoccio
Se pensate che questo sia l'ennesimo promettente libro sulla legge di attrazione, sulla crescita
personale e spirituale, o sui chakra e la loro energia, rimarrete delusi, nel senso che, pur toccando
inevitabilmente anche tutto ciò, questo libro racconta semplicemente la Verità.

E' la pura cronistoria di ciò che è effettivamente successo da prima del cosiddetto “big bang” fino
alla nostra comparsa sulla terra: certamente parla anche della nostra storia successiva, ma una volta
conosciuto e compreso Il Principio sarà evidente che essa non è altro che una costante e palese
testimonianza dell'Unica Verità che la precede e che permane ora e sempre.

Dopodiché, almeno inizialmente, ognuno deciderà come utilizzarla: per alcuni sarà forse una
fesseria o magari solo una bella storia da leggere e raccontare e per altri potrà rappresentare un
nuovo punto di vista teologico, scientifico e filosofico sul nostro mondo, ma in tutti i casi non
diminuirà il suo potere di trasformazione e per ognuno, alla fine, sarà evidente che questa Storia è la
Sola Risposta alle ancestrali domande che il genere umano, in varia qualità e misura, da sempre si
pone: chi siamo, da dove veniamo e dove stiamo andando, ma soprattutto perché siamo qui...

E' difficile, se non quasi impossibile, capire il futuro o il senso di una storia senza sapere come è
cominciata, giusto?

Ecco, questo libro racconta come tutto cominciò: come continuare la storia lo decide ognuno di noi
giorno per giorno, o almeno così crede... in realtà ciascuno di noi, indipendentemente dalle sue
convinzioni, scoprirà prima o poi di volere solo una cosa e scoprirà anche che quella volontà è la
stessa per ognuno condivisa con Dio che siamo sempre noi, comunque lo si chiami, ma anche non
chiamandolo affatto: chi sostiene di non credere in Nulla è in realtà ad un passo dal comprenderLo.

Ma proviamo ad andare con ordine...


“IL” PRINCIPIO

...e in effetti la Verità è che Il Solo Principio E' Il Nulla

Il Vero Principio è Assenza, Mancanza, cioè Peccato


E' il Nulla: la filosofia orientale lo ha ben intuito.
Il significato originale della parola “peccato” è proprio “mancanza”, come quando si
dice: “...che peccato...”
Il Principio è Mancanza, Assenza, il Peccato appunto.
Non è un concetto che si può spiegare a parole proprio perché le cose che ci si
avvicinano di più in questo mondo sono il buio e il silenzio, peraltro solo quelli da noi
conosciuti, che non sono vero buio e vero silenzio e che spesso non sono considerati
piacevoli.
Lo strumento più utile che abbiamo attualmente per accostarci al Principio è
probabilmente la Meditazione o Preghiera che dir si voglia.
Bisognerebbe sentire solo il silenzio e il buio più totali, ancora e ancora.
Solo il Nulla.
Ma basta chiudere gli occhi e provare, per accorgersi presto che la nostra mente sta
continuando più o meno disordinatamente a produrre discorsi e immagini.
In Principio invece era solo il Nulla. Nessun pensiero. Niente.
Silenzio e Buio totali ed eterni. Ancora e ancora. Eppure Tutto nacque da Qui...

Da dove non c'è Passato né Futuro, Niente da Ricordare, né Vedere.


Solo Oscurità e Silenzio, un'Unica Assenza Universale...
Ma Voi La Sentite
Non c'è Niente, ma Lo Sentite. Sentite che Non C'E' Niente.
Sentite Il Nulla
Ma se Potete Sentire che non c'è Niente... Allora Significa che Voi ci Siete
Siete lì a Sentire che non c'è Nulla da Sentire. Ma Voi Lo Sentite...
Quindi Qualcosa C'E'... Ci Siete Voi a Sentire che non c'è Niente
Non Sapete Come o Perché, Dove o Quando, Ci Siete e basta.
Voi e Il Nulla. Assenza ed Essenza

La Mancanza, in principio, non poteva essere consapevole di se stessa, era e basta.


Non poteva essere consapevole di nulla, proprio perché Era il Nulla.
Ma alla lunga si sentì la Mancanza di Qualcosa, di Qualunque Cosa.
L'Assenza, la Mancanza E' di Quel Qualcosa ed E' Quel Qualsiasi Cosa

Quando ciò che amiamo non è con noi, è proprio la sua mancanza che sentiamo...

Tutto ebbe inizio quando quell'Assenza cominciò a sentirsi: cominciò a Sentirsi Mancare,
a sentirsi Mancanza; venne un momento in cui questa Mancanza fu così Forte da Sentire
Se Stessa e questo stesso Sentirsi era già Essenza che Sentiva, che permetteva a quella
Mancanza di non sentirsi più Mancare e divenire consapevole di Se Stessa e del Creato
che Comprendeva attraverso l'Essenza che La Sentiva e Generava la Percezione e il
Creato, a sua volta Consapevole di quell'Assenza e di Se Stessa come Essenza che La
Sente e che La Colma ed Anima con la Sua Percezione e Creazione.
Il loro sentirsi vicendevolmente rendeva Entrambe Consapevoli l'Una dell'Altra, Perfette
e Complete nella loro Unità: era Dio, ed era Amore.

Non sappiamo quanto durò questo processo in termini di tempo: potrebbe essere durato
milioni di anni, come più probabilmente pochi istanti, ma in entrambi i casi non farebbe
alcuna differenza per il semplice fatto che il concetto stesso di tempo non esisteva.
L'Assenza cominciò a sentirsi tale, a sentirsi Mancare e Mancanza, e questo stesso
sentirsi era già Essenza che sentiva: Assenza che sentendosi genera e diviene anche
Essenza che sente tale Mancanza. Ed E' Amore.

Il fulcro è che intrinseca in quell'Assenza vi è già anche la stessa Essenza che sente: vi è
già tutta la Percezione e l'Universo Intero.

Tutto viene dal Nulla ed è proprio per questo che non vi è Nulla che non possa Essere

E niente potrebbe essere peccato, nemmeno la Mancanza, il Peccato stesso, perché senza
quella Mancanza Nulla sarebbe potuto essere.
Poiché E' Solo Mancando, che Si Può Sentire, Apprendere ed Essere

Solo mancando, solo sbagliando si impara...

E in effetti è molto probabile che la prima forma di “materia” sia stata un suono.
Il Suono che, guarda caso, si Sente.

La scienza moderna troverebbe risultati parecchio interessanti se approfondisse i suoi


studi riguardo al comportamento delle onde sonore immesse o generate in uno spazio
vuoto, ossia nell'impossibilità di propagarsi.

Ed è anche per questo che troviamo scritto che “In principio era il Verbo, e il Verbo era
Dio, e il Verbo era presso Dio...” Verbo e Verso significa Parola, Suono, ma anche
Significato, Senso, Direzione.
Quando Assenza si sentì, il suo stesso Sentirsi, generò Essenza che Sentiva ed entrambe
divennero consapevoli l'Una dell'Altra come una sola cosa, ossia come Amore.
Erano Yin e Yang, Femminile e Maschile, il Vuoto Infinito contenitore senza limite di
ogni cosa che la Potenza Creatrice potesse Percepire, Concepire e Generare.
Furono il loro Amore e la loro Gioia a Generare l'Universo.
Ora l'Assenza era completata dall'Essenza che la Sentiva e che la animava con le Sue
Percezioni e Creazioni: fu così che nacquero il Firmamento e la Nostra Galassia, il Sole e
le Stelle.

Assenza Sentendosi Essenza


e fu Beatitudine
Una sola idea indissolubile e il Primo Essere Universale, o Dio, se preferite.
Ed ecco perché il Principio E' Amore.

Ecco perché Dio E' Amore

Ora tutto era condiviso, tutto era Amore. Tutto tranne una cosa...
“IN” PRINCIPIO

Nel romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, da cui è tratto il film “Into the
Wild” diretto da Sean Penn, vi è contenuta una semplice quanto disarmante Verità:
“La Felicità E' Reale Solo Se Condivisa”
Abbiamo compreso che tutto nasce dal Nulla, dal Peccato, dalla Mancanza che
Sentendosi Diviene e Genera Essenza che Sente e Crea l'Universo, facendo così che
Tutto sia Amore.
Eppure Mancava ancora qualcosa...
Assenza ed Essenza ora condividevano il loro Amore, la loro Vicendevole
Consapevolezza e il loro Creato, erano Yin e Yang: condividevano Tutto e in Pace, nella
Gioia del loro Amore, tutto tranne una cosa... ossia il Principio.

In Principio l'Assenza era Sola e Inconsapevole di Se Stessa e lo fu sino a quando non Si


Sentì, generando l'Essenza, che Nacque invece nella Gioia del Suo Amore e che quindi
non aveva potuto condividere con Lei l'Oblio e la Solitudine del Principio.
Questa mancata condivisione iniziale e l'Amore che Yang provava per Yin con cui
condivideva il Creato, portò l'Essenza a voler condividere con l'Assenza anche quella
condizione iniziale, così che nulla fra Loro restasse non condiviso.
Vi sembra impossibile?

La Verità è che la Solitudine, la Mancanza che Dio Sentiva Lo Portò a Creare


Ma Dio Si Sentiva Ancora Solo Non Potendo Davvero Condividere La Sua Condizione
e Continuò a Cercare e a Creare Generando un Seme che Come Lui era Solo e al Buio,
ma neppure quel Seme era come Lui, poiché inconsapevole del Tutto pareva bearsi già
solo dell'Essere Vivo
Cosa Che Successe Anche A Lui...

Però Si Sentiva Ancora Solo


Sentiva Ancora Quella Mancanza
E Così Un Giorno Nacque Suo Figlio

Così Nascemmo Noi


Un Altro Essere Capace di Immaginare, Pensare, Comprendere e Condividere

Ma Yang non voleva che Yin restasse Sola o Incompresa, nemmeno per un solo
particolare. Voleva inoltre che anche Lei Sentisse quella Gioia Senza Peccato che Lui
provava ed era sicuro che sarebbe successo se anche Lei avesse potuto condividere
davvero Tutto, compresa la Mancanza iniziale, perché per Lui era così: Condivideva
Tutto con Lei e per questo la Sua Gioia era Perfetta.
Per Yin invece, per l'Assenza, questo particolare non era importante, l'unica paura che
ancora sentiva era quella di rimanere di nuovo sola, era quella che Lui se ne andasse:
ricordava a malapena il tempo in cui Yang non c'era, perché non era consapevole
nemmeno di se stessa, salvo che per un senso di smarrimento e solitudine che
raggiunsero l'angoscia e la disperazione appena prima che Egli arrivasse, inondandola
con la sua Luce. Yin era felice ora, voleva solo continuare a condividere il creato con il
Suo Amore ed era certa che avrebbe dimenticato quel periodo buio, era certa che prima
o poi sarebbe tornato nell'oblio da cui era venuto; non Le piaceva rievocare quel tempo e
lo faceva solo per cercare di soddisfare la Sete di Conoscenza e le Domande di Yang,
che però, Essendo Nato nell'Amore, non riusciva nemmeno a concepire concetti come
Solitudine, Oblio e Disperazione, ma che invece Sentiva, proprio perché La Amava,
quell'ombra e quella paura nel cuore di Yin e voleva cancellarla, anche se non riusciva a
comprenderla.
Tutto proseguì per un po' nel loro Amore, in Pace e Armonia con La Creazione che ne
scaturiva, ma continuava ad esserci quell'ombra fra Loro e un giorno a Yang venne una
strana idea: pensò che l'unico modo che aveva per poter comprendere il passato di Yin e
darLe modo di Condividerlo, era mettersi nelle stesse condizioni, scegliendo di
dimenticare l'Esistenza di Yin e provando così quell'oblio e quella solitudine.

Yin ebbe terrore di quest'idea, ebbe paura per Lui e per Se Stessa, e cercò in ogni modo
di dissuaderLo: gli disse che quella condizione era orribile e che non c'era alcun motivo
valido per provocarla, a maggior ragione non potendo conoscere le conseguenze di una
tale scelta. Gli disse che Loro erano una Cosa Sola e mai avrebbero potuto essere divisi
e anche laddove Egli fosse riuscito in questa folle idea, come avrebbe fatto a tornare
indietro? E se fossero entrambi finiti per sempre nell'Oblio? come avrebbero fatto a
ritrovarsi?

Ma Yang non conosceva questi sentimenti, Nato Nell'Amore, non sapeva cosa fossero il
terrore o la paura e la sua risposta fu: “Come Tu hai trovato Me... Per quanto orribile
possa essere la condizione di cui parli, non ha impedito a Te di Trovarmi e al Nostro
Amore di Essere e Nessun Motivo può Essere più Importante della Tua e quindi anche
della Mia Felicità: Io Posso Condividere Tutto Con Te e Sento La Vera Gioia, ma c'è
ancora qualcosa che Tu non puoi condividere con Me e che Ti Impedisce di Sentirla
Pienamente e Io non posso essere Davvero Felice se anche Tu non lo Sei.
Se potrò sentire ciò che hai sentito Tu, allora potremo condividere sia il Tutto che il
Niente ed il Nostro Amore e la Nostra Gioia saranno finalmente davvero Perfetti e senza
alcuna ombra”.

La Verità è che Lucifero sentì la Mancata Condivisione, la Solitudine di Ciò che Lo


aveva Generato e volle cadere dal Cielo per mettersi nella stessa condizione, così che
anche quella Solitudine Iniziale potesse essere Condivisa e Sanata nell'Amore, il Loro
Amore. Si sacrificò contro la stessa Volontà dell'Assenza che Lo aveva Generato per
permetterLe di Condividere la Sua Storia con Colui che Amava: Tutta la Sua Storia,
Compresa la Mancanza, la Solitudine e la Disperazione del Principio e le Prove e lo
Sforzo Immensi che Essa fece per Generarlo, così da permetterLe di non Sentirsi più
Sola e Sentire così la Stessa Gioia Senza Macchia che Lui Sentiva.
L'Essenza volle cercare e provare gli stessi Travagli, la stessa Mancanza, lo stesso
Peccato del Principio, cosicché l'Assenza da cui proveniva potesse condividerli con Chi
Amava e provare finalmente la Gioia Senza Peccato che Lui Provava.

La Verità è che La Storia, La Nostra e Di Dio, E' Una Storia D'Amore.

E' LA STORIA D' AMORE


L'Unico e Solo Principio Creatore
QUEL GIORNO

Così un giorno, Quel Giorno, l'Essenza, Yang, Lucifero - dategli il nome che preferite –
per Amore Scelse di dimenticare Amore e si lasciò cadere dal Cielo.

Beh, non proprio: in realtà non fu così semplice...


Vedete, Yin e Yang, Assenza ed Essenza, Dio e Suo Figlio, Sono Indissolubili, Sono
Una Sola Entità Indivisibile; non poteva esservi qualcosa nel Cuore e nella Mente
dell'Uno che l'Altro non Sentisse: quindi ogni volta che il ricordo del Nulla turbava Yin,
Yang lo Sentiva, così come Yin Sentiva riemergere in Yang quell'idea folle ogni volta
che Lui ci pensava... e ogni volta che ciò accadeva inondava Lui d'Amore e Gioia, o gli
dava Spazio per una nuova Stella o Creazione, così da distrarLo da quell'idea.

Ma anche Yang continuava a sentire quel turbamento riemergere nel Cuore di Yin e la
Volontà di cancellarlo diveniva in Lui sempre più forte: cominciava però anche a capire
che se davvero lo voleva, avrebbe dovuto farlo ad insaputa di Yin, che altrimenti gli
avrebbe sempre impedito di avvicinarsi a quella condizione.
Quindi la questione, del cui Perché ora sappiamo la Ragione, divenne: Come?

Come poteva Yang fare o anche solo pensare qualcosa che Yin non sentisse? Se solo
provava a pensarci Yin lo inondava di Amore e Spazio riportandoLo alla Gioia; gli unici
momenti in cui sembrava essere meno Consapevole erano quelli in cui riemergeva in Lei
il ricordo del Nulla, ma erano anche i momenti in cui Lui correva da Lei per DistrarLa e
RallegrarLa con Nuovi Giochi e Creazioni, riportandola all'Amore...

“E se invece approfittassi di quei momenti?” pensò... “Se anziché correre da Lei usassi
quei momenti per... addestrare la Mia Mente a dimenticarLa?”

Il Cuore di Yang, suo malgrado, tremò così forte che anche se Yin era in quel momento
turbata da vaghi ricordi di Oscurità Lo Sentì quasi subito e corse da Yang inondandolo
di Dolcezza e per quel giorno non ci fu altro... se non un primo assaggio di ciò che oggi
chiamiamo Tempo: ovvero ciò che intercorse fra il turbamento di Yin, i pensieri che
questo turbamento fece sorgere in Yang, il tremare del Suo Cuore e la reazione di Yin.

Un primo assaggio della sola malattia esistente, ovvero la Divisione nella Nostra Mente.

Ma quell'idea nel Cuore di Yang era nata e riemergeva in Lui ogni volta che sentiva il
turbamento di Lei... e ciò che Lo dilaniava - e lo dilania tuttora - era rendersi conto che,
pur facendolo per Amore di Lei, avrebbe dovuto tradirLa due volte: non solo avrebbe
dovuto negarLe la Sua Presenza, quando era turbata, per riportarLa alla Gioia, ma
avrebbe anche dovuto approfittare di quei momenti per allontanarsi da Lei facendo
qualcosa che, in effetti, non solo Yin, ma nemmeno Yang voleva...

“Se La Ami Davvero Come Lei Ti Ama, allora Devi Farlo!” pensò.

Yang è Volontà, Azione, Forza Creatrice e Solare, ma anche guerra, violenza e


superficialità, ossia tutto ciò che caratterizza la Sua Natura Maschile e Positiva, così
come Yin è Profondità, Comprensione (anche fisica), Spazio Universale, ma anche
ignavia, oblio e solitudine e tutto ciò che caratterizza la Sua Natura Femminile e
Negativa, non certo in termini morali, ma scientifici, proprio come positivo e negativo,
più e meno (e ricordo che, scientificamente parlando: - x - = + ...meno per meno fa più).

Quando la Volontà di Yang di cancellare quell'ombra dal Cuore del Suo Amore crebbe a
sufficienza, Nulla avrebbe potuto impedirgli di compierla...
Approfittò di ogni momento utile per portare avanti il Suo progetto.
Riuscì a creare uno Spazio nella Sua Mente separato da Lei, uno Spazio che non
prevedeva la Sua Presenza, senza Amore, né Luce e in cui era completamente Solo: era
faticoso e penoso entrare e creare in quello Spazio, erano sensazioni terribili che Yang
non aveva mai provato, ma proprio per questo, Gli sembrava di essere sulla strada
giusta... E aveva ragione: aveva creato uno spazio nella Sua Mente che Yin non
conosceva e che cominciava ad assomigliare alle Sue descrizioni del Nulla.

Yang però, anche dentro quello spazio, sapeva bene di poter tornare all'Amore in
qualunque istante, il che rendeva la sua creazione solo un ridicolo riflesso del Nulla di
cui Yin parlava.
Provo' Paura, una cosa che incontrava per la prima volta e che lo inorridiva, ma che era
ben lontana da quella che aveva provato Yin quando Lui non c'era; pensava: “Già solo
questo piccolo spazio senza Amore è terribile, cosa deve aver provato Yin quando non
aveva altro intorno che questo?”

Il Suo Amore per Lei crebbe ancora di più e ancor più la Volontà di Condividere e
Sanare con Lei i ricordi di quella terribile condizione.
Ma se voleva davvero andare fino in fondo mancava un ultimo passo: ogni volta che vi
entrava, doveva provare a convincere la Sua Mente che da quello spazio non si potesse
più uscire e che quella fosse l'unica condizione possibile, così da provare davvero ciò
che aveva provato Lei.

Non ci riuscì subito. I primi tentativi andarono a vuoto: un po' perché quella condizione
era sconosciuta e terribile per Lui e non riusciva a gestirla o sopportarla molto a lungo e
un po' perché il Richiamo di Yin, la Voce dell'Amore, era troppo forte per non Sentirla.

In effetti, soprattutto inizialmente, quello spazio aveva (e in realtà ha tutt'ora)


l'inconsistenza e la fragilità di una bolla di sapone: una bolla di sapone.. con intorno
l'Universo.
E se ci pensate bene la Terra è in una condizione molto simile, con tanto di Atmosfera
intorno che a noi converrebbe tutelare, ma questo è argomento che, ora quantomeno
spiegabilmente, non pare interessare proprio i diretti interessati e di cui comunque
tratteremo più avanti.

Ad ogni modo, un giorno in cui Yin sembrava quasi triste, Quel Giorno, Yan entrò in
quello spazio e con uno sforzo di Volontà enorme costrinse la Sua Mente a dimenticare
tutto il resto: Yin, il Loro Amore, il Creato e il Firmamento ed ogni Bellezza che
avessero Insieme Creato e Condiviso.
Si costrinse a credere che quello fosse l'unico universo possibile... e Cadde dal Cielo.

Quando Yin si accorse di cosa realmente era accaduto sembrava già troppo tardi.
Inizialmente si sentì ingannata e tradita e in un certo senso era vero: ora era chiaro
perché Yang sembrava essere meno sensibile ai suoi turbamenti, non era distratto da
nuove Stelle o Creazioni, ma approfittava di quei momenti per realizzare quella follia...
...e le conseguenze erano anche peggiori di quanto Yin aveva temuto.
Yang c'era ancora, ma sembrava inconsapevole di ogni cosa, sembrava sentirsi
irrimediabilmente solo, soffriva profondamente e si comportava come se Lei non
esistesse e tutto ciò era anche più straziante di quell'oblio iniziale; sembrava anche
sentirsi in colpa: si comportava come se avesse tradito una qualche entità superiore, ma
era ovvio che era solo il distorto ricordo del suo solitario e folle progetto.

Si era anche diviso. Dividendosi da Lei, essendo Loro Una Cosa Sola, aveva diviso Se
Stesso in Due, Uomo e Donna: poteva ancora creare cose e ricreare se stesso tramite
quei due fragili corpi, ma non era più consapevole del Suo Vero Potere che cominciò a
frantumarsi in mille parti.
L'Assenza, quella parte di Lui che egli aveva deciso di rinnegare, dimenticare ed
escludere, non potendo scomparire del tutto poiché altrettanto vera, si materializzo' nella
Donna. Era la parte contenitrice e generatrice, era ciò che in Lui era rimasto di Yin, che
non potendosi cancellare totalmente, si separava fisicamente da Lui...

...e a questo proposito non credo ci sia bisogno di ricordare o commentare


l'atteggiamento in questo mondo, nel corso di tutta la sua storia come ancora oggi, degli
uomini nei confronti delle donne; ne sono irresistibilmente attratti, come è logico, ma
contemporaneamente hanno verso di loro un'atteggiamento distruttivo e prevaricatore,
proprio perché era questo l'intento iniziale: Yang voleva dimenticare, cancellare quella
parte di Lui.
Quantomeno ora ne conosciamo il vero motivo, che di certo non a che fare con la frutta
o altre corbellerie... e finalmente possiamo anche riconoscere, senza offendere o elogiare
nessuno che, quanto al raggiungimento della Verità, benché le donne siano
potenzialmente “biologicamente” avvantaggiate, sono anche fisicamente, emotivamente
e psicologicamente inibite da millenni di vessazioni... e proprio per questo ancora troppo
spesso escluse da tutte le posizioni influenti della nostra società, dalla famiglia alle
religioni, come dalla scienza alla politica, quasi sempre prettamente maschili.

Alla fine, però, l'unica Paura di Yin si era avverata, forse proprio per colpa Sua, forse
proprio perché Lei non era riuscita a ricacciarla in quel Nulla e ora il Suo Amore era in
una condizione terribile e Lei non sapeva come aiutarlo.
Ora era di nuovo Sola, Incompleta e si era accorta della Divisione nella Mente di Yang,
di quello spazio da Lui creato in cui Lei non c'era, semplicemente non era prevista:
arrivò a odiarlo e ad odiare se stessa per ciò che vedeva e ci furono momenti terribili in
cui desiderò che Tutto, Lei compresa, tornasse nel Nulla da cui era venuto, ma anche di
faccende come il Diluvio parleremo più avanti...

L'Essenza di Solare Forza Creatrice e Cercatrice di Yang non può essere sopita: perfino
nella folle mente criminale di molti grandi dittatori la primaria intenzione fu l'unione, ma
quando il mezzo è contrario al fine anche il fine diviene il suo opposto poiché essi sono
la stessa cosa; è per questo che suol dirsi che la strada per l'inferno è lastricata di buone
intenzioni: se qualcuno provoca sofferenza in nome di un qualsivoglia ideale, sarà
comunque sofferenza il suo risultato ed esito.

Ed è così che accade anche che antiche forze quali, ad esempio, la Massoneria, aspirando
magari in buona fede all'unità globale, collaborino invece a processi insulsi come la
globalizzazione ed il capitalismo, il cui scopo è renderci tutti uguali, farci mangiare le
stesse cose, indossare gli stessi vestiti, pensare allo stesso modo: ma davvero credete che
Dio ci vorrebbe automi? Credete davvero che mortificherebbe a tal punto ed in tal modo
la Creatività, la Fantasia e la Forza di Volontà di Suo Figlio?

La Vera Unità è Spirituale e si Nutre e Gioisce di Ogni Sfumatura della Vera Bellezza
che, ovviamente, non ha limiti.
Ecco perché non c'è un fiore uguale ad un altro: è nostro diritto e dovere godere di ogni
musica, sapore, odore, visione e piacere che questo mondo meraviglioso ha da offrirci.

Quando Gesù disse: “Il Regno dei Cieli è già fra di Noi” lo intendeva in senso letterale,
non metaforico. Si riferiva al concetto che gli orientali chiamano Maya (Illusione) e che è
stato recentemente introdotto nel mondo occidentale ad esempio dal film “Matrix”: sono
i nostri occhi ad essere velati e a distorcere la Verità, e molte altre furono le frasi che Egli
pronunciò in senso letterale, interpretate erroneamente come metafore poiché il genere
umano non era ancora pronto a comprenderLe, né parrebbe lo sia ancora; ma anche di
questo parleremo oltre.
Ed è proprio per questo che il vero benessere e il vero lusso non hanno, né potrebbero
avere un prezzo: come una foglia di basilico fresco su un piatto di spaghetti o una
giornata in riva al mare.

Ci indebitiamo per comprare oggetti che perdono tutto il loro valore nell'arco di poco
tempo, dimenticando che il vero lusso è gratis perché Dio, come soleva dire il saggio
amico Albert, non gioca a dadi: non ci stancheremo mai di una nuotata in un giorno
d'estate, né di profumare il nostro cibo o di conversare con un amico... e guai a chi tenta
di a dare un prezzo a ciò che non ne ha, né potrebbe mai avere.

Come la Legge Universale sopra di me così la Legge Morale dentro di me

non è una bella citazione ad effetto, né una scelta o una legge scritta o prestabilita, ma
un semplice dato di fatto oggettivo; non è un opzione o altro, ma una conditio sine-qua-
non, cioè una condizione imprescindibile, come quella per cui senza Notte non può
Esservi Giorno e Viceversa.

La Verità E' Sempre Disponibile per Chiunque in Qualsiasi Istante o Tempo, ma si


Palesa Solo agli Occhi che Vogliono Vederla
Proprio Per Amore e Rispetto della Scelta di Quegli Stessi Occhi

Yin non vorrebbe né potrebbe mai imporre qualcosa al Suo Amore, perché ha fatto
quella Scelta nel pieno del Suo Potere e della Sua Consapevolezza e perché Egli è al
pari di Lei: è la Scelta del Figlio di Dio, che Suo Padre potrebbe solo rispettare, a
maggior ragione conoscendone il Motivo...
Yin non potrebbe mai dimenticare che Yang ha fatto quella scelta per Amore di Lei.
Dio non potrebbe mai dimenticare che Suo Figlio lo ha Amato a tal punto da aver scelto
di rinunciare all'Universo Intero pur di renderLo Felice, pur di Condividere e Sanare
l'ombra nel Cuore della Sua Mente.

Ormai però, come dire... la frittata era fatta; quindi che fare?

In effetti da quel momento, l'unico Vero Scopo di Yin fu quello di riportare Yang alla
Sua Sanità e Integrità Mentale, alla Sua Consapevolezza e al Loro Amore.

Mise Se Stessa a Dismisura in ogni Sua Cellula e in ogni luogo in cui Lui decideva di
andare: così, pensava, prima o poi dovrà per forza ricordarsi di Me. Appunto...

Come la Legge Universale sopra di me così la Legge Morale dentro di me...

A questo proposito vorrei raccontare un piccolo aneddoto.


Mi chiesi un giorno se fosse possibile avere in casa un modello in scala reale del nostro
sistema solare: beh, a meno che non possediate un campo sportivo o un campo di grano
e non sappiate che farvene, diventa difficile; questo presupponendo un Sole dal diametro
di una trentina di centimetri, il che vuol dire che la Terra, poco meno di una biglia di
vetro, e la Luna, la capocchia di uno spillo, si troverebbero a circa 400 metri da Lui,
tutto ciò mantenendo più o meno le reali proporzioni...

Queste stesse proporzioni sono in Ogni Cellula, Ogni Atomo, in Ogni Microscopico
Sistema Solare di cui siamo fatti Noi come Tutto il resto.

Un modo molto semplice per osservare e ammirare il nostro sistema solare, anche in
movimento, lo trovate in questo link:

http://www.solarsystemscope.com
Divertitevi un po' con le opzioni: se lo impostate con le reali proporzioni di distanze e
dimensioni dei pianeti e lo mettete a tutto schermo vi accorgerete che non vi ci sta nel
monitor (ed io ho un 15 pollici...)

Ecco Perché Siamo Qui


Ecco perché continuiamo a sentire quel vuoto incolmabile dentro di noi: quel vuoto c'è
davvero, spiritualmente e fisicamente, nei vuoti immensi fra minuscoli elettroni, come
negli spazi siderali fra piccole stelle. Quel vuoto E' Reale ed E' Dio.

Ci ostiniamo a negare quel Vuoto, lo ignoriamo, lo combattiamo e cerchiamo di zittirlo


con mille orpelli spirituali e fisici proprio perché scegliemmo di dimenticarlo, ma la
Verità non può essere combattuta o negata, può essere solo riconosciuta, e quel Vuoto,
quel Silenzio, grideranno sempre più forte, portandoci alla disperazione, all'abisso e
finalmente all'Abbandono e al Perdono, che ci permettono di riconoscere la Verità per
ciò che E' e Ricordare la Nostra Vera e Divina Essenza, che comprende che niente in
realtà può essere “peccato” come comunemente lo pensiamo; questo è anche il motivo
per cui le persone che scelgono di stare accanto agli ultimi sentono più vicina la
presenza del Divino: in effetti lo E'.

Quel Vuoto dentro di noi è la parte più insondabile e profonda, quella che più temiamo e
che abbiamo obliato e demonizzato contrapponendola al bene, che associamo alla nostra
parte razionale, la quale invece è direttamente connessa soltanto col tempo: essa è la
Memoria, registra minuziosamente ogni dato, analizza e cataloga tutto così da rendere i
dati disponibili alla parte emozionale, il Desiderio, e a quella decisionale, la Volontà, che
sono invece insite nella Mancanza e nell'Intero, e non solo nella parte razionale.
LE 3 DITA
OVVERO: LA RELIGIONE HA TORTO... E ANCHE RAGIONE

Una volta, da ragazzina, ero a catechismo (sono stata battezzata cattolica come ancora la
maggior parte dei bimbi italiani, il che non è un bene o un male di per sé, ma solo un
dato di fatto e cultura) e stavamo ascoltando la storia delle Nozze di Cana e del miracolo
della trasformazione dell'acqua in vino: il 1° Miracolo Ufficiale di Gesù, quando ancora
non era “famoso”...
Gesù era invitato ad un matrimonio ed a un certo punto del pranzo gli dissero che il vino
era quasi finito e non sapevano che fare... e lui rimediò trasformando l'acqua in vino (o
magari pensò semplicemente di allungare un po' il vino con l'acqua, chissà: un altro
dubbio che mi venne in seguito fu se la moltiplicazione di pani e pesci non avesse a che
fare con la banale spinatura del pesce e la scoperta della lievitazione...)
Ma anche in questo caso c'era una “nota stonata”, qualcosa che non tornava e la mia
riflessione e conseguente scomoda domanda fu: ma se vado ad un matrimonio come
invitato e solo come invitato, perché mai qualcuno dovrebbe venire da me a dirmi che è
finito il vino? Allora non sono solo un semplice invitato... forse sono lo sposo o
comunque un padrone di casa, o no?

Inutile dirvi che la risposta fu: va bene bimbi ci vediamo domenica a messa...
...lo comprendo, non era facile rispondere...

Il punto però è che questo genere di contraddizioni, guarda caso sempre ideate dalle
comode omissioni e distorsioni di noi comuni mortali, non fanno altro che distoglierci
dal Vero Succo della Questione che è sempre lo stesso per tutte le Religioni, detto forse
nella maniera migliore, o quantomeno quella più semplice e immediata, da
Sant'Agostino, ossia: Ama e fa ciò che vuoi...

La Verità è che ci sono 3 enormi Dita che indicano tutte e 3 la Stessa Luna
(...mi scuso per l'immagine grossolana, ma al momento sono sfornita di photoshop....)

Il dito giallo di Buddha, quello bianco di Gesù e quello nero di Maometto ed insieme alle
loro le dita di tutti gli altri profeti e contro-profeti antichi e moderni di ogni parte del
mondo da Gandhi a Madre Teresa indicano tutte la stessa via, solo che noi anziché
guardare la Luna ci ostiniamo, chissà perché, a far caso agli anelli che indossano o ai
diversi tatuaggi disegnati su quelle dita: ma in realtà il perché è fin troppo ovvio, non è
vero? Talmente ovvio che proprio non conviene pensarci su: così possiamo anche
mortificare il prossimo per tutto il resto della settimana, tanto poi si digiuna o si va a
messa la domenica ed è tutto risolto, giusto? Se sapeste le risate di Gesù la domenica...
...e così i cattolici badano alla quaresima, gli islamici al ramadan e ciascuno ai suoi
orpelli, facendo finta di non vedere che ogni particolare rituale di qualsiasi religione è in
realtà strettamente collegato solo e soltanto ad esigenze materiali di sopravvivenza
necessarie, se non indispensabili, in quel determinato periodo storico.
Volete qualche esempio?
Vediamo un po'... India: la Vacca è Sacra e non si tocca.
Chissà perché proprio la vacca e non il vitello: sarà perché la vacca può fare altri vitelli,
mentre il vitello non può fare altre vacche? ...che se ammazzano pure le vacche non resta
nemmeno più il latte e si muore di fame tutti quanti: ok fratelli, la Vacca è Sacra, punto.

Egitto: la carne di maiale è tabù, non si può mangiare...


Eppure anche gli studi più recenti confermano che la carne di maiale ha la digeribilità del
pollo e la sostanza del manzo ed è, aggiungo io, probabilmente la più saporita... ma è
anche la più delicata e deteriorabile di tutte e tre e a 40 gradi nel deserto senza frigoriferi
è la prima a fare i vermi; sai poi le epidemie e i morti? Va bene fratelli, niente carne di
maiale, non si può magiare e basta. Tabù.

E in Italia ed occidente?
Sempre prima dell'avvento di frigoriferi e congelatori vi era un periodo di un mesetto e
mezzo fra la fine dell'inverno, più o meno tra fine febbraio/inizio marzo ed il vero
avvento della primavera ad aprile, portatrice dei suoi frutti, decisamente di “magra” per
tutti quanti: scorte alimentari invernali ormai praticamente finite e primizie della bella
stagione ancora da venire; che si fa? e che si può fare fratelli miei... digiuno sacrificale in
onore di Dio, Quaresima; tanto poi ci rifacciamo con la Pasqua: cibo abbondante e
pastiera napoletana come ricostituente per tutti quanti!

Vedeste come ridono gli islamici quando gli si racconta dei 3 o 4 forni (uno per la carne,
uno per la verdura, ecc.) in casa dei devoti Kosher e quanto viceversa loro, altrettanto
sensatamente, considerano pazzo chi d'estate a 40° gradi non mangia, né beve e lavora
per tutto il giorno con il rischio di stramazzare al suolo da un momento all'altro...

Vi basta? Potete divertirvi anche da soli, si può fare con qualsiasi rituale di qualsiasi
religione: basta riportarlo con la memoria al periodo storico in cui è nato per accorgersi
che è sempre e comunque legato a vitali esigenze pratiche di quel tempo.

E le religioni “moderne” ? L'ideale vegeto-vegano?


La semplice Verità è che la carne, qualsiasi carne, andrebbe solo mangiata con il rispetto
che merita, così come tutto il resto.
La Verità è che la qualità della vita delle galline che vivevano dai miei nonni in Puglia
quando ero una bambina era superiore alla mia che vivevo a Milano... e quando nonna
Lucia doveva far fuori una gallina, magari proprio per onorare la presenza della famiglia,
la prendeva in braccio spesso chiamandola per nome ed iniziava ad accarezzarla e
ringraziarla per tutte le uova, i pulcini e magari perfino di quella volta che l'aveva fatta
ridere sbucando all'improvviso fuori dal fienile (e a dirla tutta io le ho visto scendere
pure una lacrimuccia...). Proprio così: la ringraziava e l'accarezzava e la gallina, che
probabilmente nemmeno sospettava la beatitudine di quelle carezze, si rilassava sempre
di più praticamente addormentandosi fra le sue braccia prima ancora di accorgersi che le
era stato tirato il collo: ed io quei polli non li ho più mangiati nemmeno a volerli pagare a
peso d'oro...
Ma cosa potrà mai dare sia a livello organolettico (ossia relativamente a tutto ciò che è
legato agli organi di senso come sapore, profumo, consistenza della carne, ecc.) come per
quello nutrizionale quanto a proteine, fibre o altro, un animale che è nato e morto in una
scatola nell'arco di sei mesi se gli è andata bene e che non ha mai visto la luce del sole,
che non ha mai potuto correre, vedere o seguire un suo simile o un altro animale anche
solo per istinto o curiosità, che non ha mai annusato un fiore o una pianta?
Cosa pensate potrà mai dare un essere che è stato trattato in questo modo, se non
qualcosa di simile a ciò che ha avuto? E poi ce ne veniamo fuori che la carne è
cancerogena? Ma cancerogeno è semmai il modo in cui abbiamo trattato quell'animale
che non potrà fa altro che rendere ciò che ha ricevuto e ciò è Vero da sia dal punto di
vista etico-religioso che da quello eco-scientifico.
...E LA SCIENZA... PURE

Ovvero, in termini scientifici: “...Non esiste materia, tutto è vibrazione...


Avendo consacrato tutta la mia vita alla Scienza più razionale possibile, lo studio della
materia, posso dirvi almeno questo a proposito delle mie ricerche sull'atomo: la
materia come tale non esiste! Tutta la materia non esiste che in virtù di una forza che fa
vibrare le particelle e mantiene questo minuscolo sistema solare che è l'atomo.
Possiamo supporre al di sopra di questa forza, l'esistenza di uno Spirito intelligente e
cosciente. Questo Spirito è la ragione di ogni materia.” (Max Planck, premio Nobel per
la Fisica nel 1918 e cofondatore con Albert Einstein della fisica quantistica)

Anche la Scienza sta cominciando a comprendere i limiti e gli errori delle sue passate
convinzioni, comincia a vedere e ad accettare il Vero Potere della Volontà, della Mente e
del Cuore, che dimostra ogni giorno di più di non avere limiti, comincia a capire che non
siamo fatti a pezzi - ma se nemmeno una macchina lo è: se non cambi le pastiglie dei
freni poi anche le ruote si consumano male e se insisti ne risente anche il semiasse, non è
così? Ma è anche vero che se le pastiglie si consumano male perché è sbagliata la
taratura della centralina che le regola non ha molto senso continuare a cambiarle senza
approfondire la vera causa del difetto... allora, in Nome di Dio, come possiamo pensare
di riparare o addirittura sostituire “pezzi” del nostro corpo spesso senza nemmeno uno
sguardo al cuore/cervello che li comanda?

Di questi tempi, dopo tonsille e adenoidi la cui utilità è stata poi putacaso decisamente
rivalutata, va di moda togliere la safena - una grossa vena drenante che va dall'inguine
alla pianta del piede - più che altro per cercare di ritardare il più possibile l'inestetismo
delle vene varicose (che un Grande di nome Daniele Penna ha argutamente definito
“vene vanitose” e del quale trovate tutto l'impagabile lavoro per il genere umano gratis su
internet e facebook, compresi gli utilissimi approfondimenti relativi ad argomenti qui
soltanto accennati come industria farmaceutica e scie chimiche) e pensate un po': la
safena è talmente inutile che ci sono donne che anziché una sola ne hanno due!

Questi ragazzini pazzi giocano a dio senza nemmeno farsi troppe domande col corpo
umano come con il cielo, magari perché la multinazionale mafio-americana Monsanto,
fra le altre, ha deciso di monopolizzare il mercato alimentare attraverso l'imposizione di
sole 4 specie di pomodoro: una da sugo, una da insalata, una per l'industria ed una per le
conserve, tutte e quattro che sanno di polistirolo... e proprio noi italiani, che abbiamo
praticamente una qualità di pomodoro a testa, non abbiamo nulla da ridire?
In origine, in America, il pomodoro era giallo, lo sapevate? Per quello si è chiamato
pomo d'oro: è stato qui in Italia che si è innamorato ed è diventato rosso...
...e proprio noi, uno sputino di paese che con la lira era la quarta potenza mondiale e che
potrebbe diventare, per le sue caratteristiche, la Prima Nazione al mondo ad Impatto Zero
(e questo sì che sarebbe qualcosa di cui vantarsi aver lasciato, altro che ponte-
stuzzicadenti sullo Stretto di Messina...), proprio noi rischiamo di perdere centinaia di
anni di paziente selezione naturale fatta dai nostri contadini che ogni anno sceglievano e
conservavano i semi e le piante migliori per migliorare la qualità dell'intero raccolto
l'anno successivo, senza avere proprio nulla da dire a riguardo?
Ma siamo ancora in Italia?
Quella di Archimede, Galileo, Dante, Levi e Fermi?
Quella di un certo Leonardo che faceva esperimenti esplosivi in cucina e si lanciava da
solo da casa sua sui trabiccoli che costruiva per provare a volare, con i vicini di casa che
ogni tanto andavano ad accertarsi che fosse ancora vivo?
Nientemeno che la Nasa, mezzo millennio dopo, sta progettando i suoi nuovi caccia
basandosi su alcuni degli ultimi studi e disegni che Leonardo fece sulle ali dei falchi, che
non sono diritte, bensì curve... Siamo ancora noi? O ci hanno rimbambito del tutto?
La Scienza, qualsiasi Scienza, come qualsiasi Religione, devono necessariamente fare i
conti con le loro contraddizioni e le loro false credenze: Tutto è Uno, non c'è distinzione
nel Creato, che lo si guardi con gli occhi critici (e ben venga) della Scienza o con lo
sguardo speranzoso (ugualmente benvenuto) della Fede.

Quando vedremo che quegli sguardi provengono dagli stessi occhi, gli occhi di Yang, i
Nostri Occhi, allora ricorderemo e comprenderemo, tornando alla nostra Gioia e al
Nostro Amore fra le Braccia di Yin, che mai smetterà di farSi Sentire e Aspettarci finché
non Avremo Ricordato.

...E questo Viaggio si è in realtà già concluso: fuori dal tempo nello Spazio Eterno,
questo Viaggio è già Avvenuto, perché Amore non ha tempo, E' Per Sempre.

Il tempo è solo per noi, per la parte di Yang che ancora non ha ricordato, ma che nel
tempo dovrà per forza ricordare, attraverso i Messaggi e i Segni che Yin continuerà a
mandarGli.

Ma c'è un Ma...
...e ci sono stati momenti davvero terribili anche piuttosto recentemente...

Ciò che fa sì che si “sentano” certi eventi come reali – eventi quali il diluvio universale
(presente nella cultura di praticamente tutte le civiltà antiche) o la vita di Budda e Gesù,
che un po' di scompiglio avranno creato se dopo migliaia di anni ancora ne parliamo - è
sostenuto dalla banale constatazione della riprova sociale: utile se usata per ciò che è.
Per gli stessi motivi, un giorno un uomo credette di poter trovare e trovò i resti della
città di Troia, considerata mitologia sino ad allora; così come molti di voi conosceranno
già la Storia dell'Isola di Pasqua che qui riassumo, scusandomene, in modo
spietatamente breve.

C'era un Isola, fertile e rigogliosa, caratterizzata dalla presenza della Palma Gigante.
Proprio la presenza di questa palma creava e manteneva un ecosistema ricco di fauna e
vegetazione che permetteva agli uomini che abitavamo l'isola di vivere in prosperità.
Questi uomini cominciarono a dividersi in Tribù, che da sempre è la caratteristica del
genere umano: proprio perché Yang Scelse di Dividere Se Stesso, questa scelta continua
ad accompagnarlo nel suo stato mortale; ci dividemmo in Uomo e Donna e continuiamo
a dividerci in lingue, nazioni, bandiere, religioni, cibi, culture, ideologie politiche,
persino squadre sportive.
I capi delle tribù dell'isola, per cercare di espandere e consolidare la loro influenza sugli
altri essere umani che la abitavano, si inventarono un modo per gareggiare misurando la
loro forza attraverso la costruzione di monoliti sempre più grandi intagliati nella pietra.
Per spostare questi monoliti dalle montagne sino alla riva del mare, dove sceglievano di
collocarli affinché chiunque li potesse vedere, gli abitanti dell'isola usavano i tronchi
delle Palme Giganti, che venivano abbattute sempre più frequentemente.
La Palma Gigante non ebbe più il tempo di crescere e riprodurre se stessa e si estinse
recando con sé la flora e la fauna che la accompagnava e quell'isola divenne arida e
sterile, portando all'estinzione anche gli uomini che la abitavano.

La mania di grandezza, unita alla stoltezza di quegli uomini, impedì loro di riconoscere e
rispettare ciò che dava loro vita e sostentamento e li portò all'autodistruzione - e non mi
stupirei se qualche sopravvissuto sia poi diventato un capostipite Maya o Cherokee,
portatori di un più saggio punto di vista e da noi di nuovo non riconosciuti e distrutti.

...Ed ora dopo milioni di anni il Girasole, che è probabilmente il fiore più antico che
esiste su questo pianeta, si volta dall'altra parte... e noi a malapena ce ne accorgiamo.
La Terra, come gli altri pianeti e le altre stelle, essendo nata nell'Amore, è un organismo
Completo e Perfetto in grado di rigenerarsi infinite volte: saremo noi, al limite, a dover di
nuovo ricominciare daccapo il nostro percorso di consapevolezza e stavolta sarebbe un
vero peccato...

Abbiamo creato i mezzi e la tecnologia per far sì che tutti possano sostentarsi e vivere in
Pace In Questo Mondo Meraviglioso, rispettando e godendo le risorse di Nostra Madre
Terra, ma scienziati come Tesla sono stati uccisi per permettere a pochi uomini di
continuare a soddisfare le loro manie di grandezza, uomini che verrebbero spazzati come
foglie al vento da un solo sospiro del nostro pianeta e che annegherebbero senza scampo
in una sola delle sue lacrime.

Abbiamo costruito una società basata sull'ego, sulla competizione e il profitto, sulle
parti divise di Yang, dimenticando la Legge Universale dell'Amore che insegna che
non può esserci Benessere per nessuno se esso non è a Disposizione di Tutti, proprio
come la Verità, la Libertà e tutte le cose davvero importanti; è questa la loro vera
peculiarità, provate a farci caso, ed è proprio per questo che niente sembra bastare a
certi uomini: hanno decine di bellissime donne, ville, macchine, oggetti, proprietà,
eppure non sono mai soddisfatti; semplicemente non possono esserlo perché il Vuoto
che reclama l'Unità dentro di loro griderà sempre più forte e diverrà sempre più grande
ad ogni bene o vantaggio che sceglieranno di non condividere con i loro fratelli.
Ed è per questo che molte persone umili sono felici: una parte di loro, consapevole o
meno, ha capito il meccanismo per cui ciò che permette di godersi davvero ciò che si
ha, poco o tanto che sia, presuppone di condividerlo in pace con se stessi...

A questo proposito “gli ultimi saranno i primi” è un altra frase da intendersi in senso
letterale e non metaforico, non solo nel senso della povertà materiale, ma sopratutto di
quella spirituale, poiché, soprattutto visti i ridicoli mezzi che tuttora ci fornisce questa
nostra cosiddetta civiltà evoluta, ancora troppo spesso è proprio auto-costringendosi a
sprofondare nella disperazione e nell'oblio che molti di noi incontrano Dio...

E se invece provassimo a fare un passo concreto verso la Vera Evoluzione?

Voi avete davvero ancora voglia di ricominciare di nuovo tutto da capo?


Non vi siete annoiati? Non siete ancora stanchi della solita solfa?
Quanti milioni di anni ancora dovremo attendere?
Quanti diluvi ed enuma elish, quante Isole di Pasqua, quanti olocausti, quante Sarajevo
e Siria, quante volte ancora dovremo cantare questo stesso banale ritornello?
Ma visto che è Infinita come la Vita... se invece provassimo a cambiare Musica?
Anche solo per fare qualcosa di diverso dal solito...

...con tutto l'amore che ho, tanto o poco che sia...

Caterina

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