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Dell'essenza della musica:
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SCRITTI E PENSIERI SULLA MUSICA
per
da esempio,
a
noi, e che creature chemuoversi
potessero usare dello spazio diversamente
della luce; essepotessero
si
con una velocità superiore a quella
formerebbero della successione dei fenomeni un'idea
molto diversa dalla
leviamo 1o sguardo anostra. Noi stessi, in una notte serena, se sol-
tilla tremula contro la fissare la costellazione della Vergine che scin-
cima di un pioppo, vediamo ciò che è stato
eCi0 che è. E possiamo con
ugual
Che èe cio che sarà. Poichè se la ragione asserire che vediamo o
costellazione come la vediamo rap
Presentata i passato rispetto al pioppo, il pioppo rappresenta il ru
turo riguardo alla costellazione. Però la
di lontano il suo costellazione che ci mostra
aspetto sfavillante non com è oggidi, ma co
n era nella nostra giovinezza, anzi forse prima
ta della nostra nasC1
e il pioppo di cui le giovani foglie tremolano al vento
tino si trovano insieme in noi nello stesso momento del tempo e c
vesper
Sono egualmente presenti. Diciamo che è presente una
ia vediamo definitivamente. La diciamo del cosa quando
passato quando ne ser
blamo un'immagine poco distinta. Una cosa è presente per noi,
anche se è accaduta milioni d'anni fa, se ne abbiamo una
fortissima
impressi0ne; per noi essa non appartiene al passato, bensi al pre
sente. La successione con ia quale le cose precipitano nell'abisso del
I'universo ci èsconosciuta. Non con osciamo che il succedersi delle
nostre percezioni. Credere che non esista il futuro perchè non lo co
nosciamo èlo stesso che credere che non ècompleto un libro perchè
non l'abbiamo letto fino alla fine.
Per destino immutabile 1'universo è fatto come un triangolo
di cui siano dati un lato e due angoli. Le cose future sono predesti
nate. LDa questo momento esse sono compiute, come se esistessero.
Esistono in realt§. Cosi realmente che già in parte le conosciamo.
E se questa parte sparisce al paragone della loro infnità, sta però
in un apprezzabile rapporto con quella parte di fatti compiuti che
siamo in grado di comprendere. Possiamo persino asserire che per noi
l'avvenire non è molto più oscuro del passato. Sappiamo che si
succederanno generazioni le une alle altre che opereranno godendo
e soffrendo. Noi penetriamo con lo sguardo al di là dlla durata
della razza umana. Vediamo poco a poco mutarsi la forma delle
stelle che parevano inalterabili : sappiamo che domani e per molto
tempo ancora ogni mattina sorgerà il sole. Vediamo la nuova luna
del prossimo mese. Non la vediamo altrettanto distinta quanto il
novilunio di questa notte, perchè non sappiamo in qual cielo grigio
o roseo ci mostrerà il suo ultimo pallido arco. Se lo sapessimo in
ogni particolare, questo o quel novilunio ci sarebbero entrambi pre
senti. La cognizione di fatti certi èI'unica ragione che ci spinge a
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ERRUCCIO BUSONI
loro è con
dal
cesso, almeno del
profondo cuore 1a nostra riconoscenza, perchè a
in parte, il gusto e il senso della forma, per il lungo
amore e il magistero dell'arte, di creare un modello in miniatura
proviene ad essi ogni bellezza e for
di quella sfera dalla quale mai I'essenza della musica
nella
Gli uomini non conosceranno discernes
almeno giungere a
purezza e compiutezza; ma potrebbero opponesse, innanzi tut.
quello che non le appartiene, se a ció non si
fede s1 oppone il dogma
to, « lo spirito di corporazione » come alla qualche
Talvolta, in rari casi, un individuo terreno intravvede anne.
subito gli sfugge di mano
cosa che non è di questa terra: ma
si spegne quan
na afferrato, avvizzisce quando lo vuol trap1an tare, mentalità:
nostra però
do lo vuol portare nella penombra della
poterlo riconoscere
della sua origine divina ancora tanto rimane da
più alto, di più nobile
e da farlo apparire come quello che vi èdi
di luminoso ne
di più luminoso fra tutto che di alto, di nobile,
circonda. poe.
dice il
Non la musica è la «messaggera del Cielo » come
spetta lalta mis
ta. Ma sono messaggeri del cielo quegli eletti cui
sione di recarci qualche raggio della luce eterna attraverso agli spa
zi infiniti. Sia Gloria ai Profeti.
(1924).
IO4
FERRUCCIO BUSONI
Seritti e pensieri
sulla musieaa cura di
RICORDI
A
A A.
le voci
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