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Chiara Calabrese
Marzia De Cesare
CHE COS’E’ L’ISP
E’ definito come quel soggetto che
esercita un’attività imprenditoriale
offrendo agli utenti la fornitura di
servizi inerenti ad internet.
SCOPO: ‘Mettere l’Europa in rete’ , fornendo una base comune di regole ai ‘servizi della società dell’informazione’
e a tutte le negoziazioni che avvengono senza la presenza fisica dei contraenti.
Così da poter sfruttare le possibilità offerte dalla new economy e da internet ed accrescere la fiducia dei
consumatori nei contratti telematici.
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SENTENZE SUCCESSIVE
2011-2019 2016-2018
R.T.I. VS MEDIASET ELSEVIER VS CYANDO
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R.T.I. VS YAHOO
1. TRIBUNALE DI MILANO (2011) II. CASSAZIONE (2019)
«R.T.I. S.p.a.» citava in causa «Yahoo! Italia S.r.l.», in Il giudice usa la definizione di «hosting attivo» per descrivere
seguito alla diffusione, da parte di quest’ultimo, di l’attività di Yahoo Italia, da cui scaturisce la classificazione tra:
clip video di programmi Mediaset. La controversia -HOSTING PASSIVO: provider che non controlla e non
verteva sulla violazione dei diritti d’autore. influisce in alcun modo sui contenuti che vengono caricati e
memorizzati,
*gli si applica il regime favorevole del d. lgs 70/2003,
Il tribunale di Milano in seguito ha parzialmente
accolto le domande di RTI S.p.a. nei confronti di
Yahoo! Italia S.r.l. accertando la violazione da parte -HOSTING ATTIVO: completa e arricchisce in modo non
di quest’ultima degli articoli 78 ter e 79 della legge passivo la fruizione di contenuti, compiendo sugli stessi le
sul diritto d’autore. operazioni di: filtro, selezione, indicizzazione, organizzazione,
catalogazione, uso, modifica, promozione…
*non vale il regime del d.lgs 70/2003
Quale disciplina
applicare
all’hosting
attivo?
RESPONSABILITA’ DELL’HOSTING ATTIVO
Inizialmente gli si applicava l’art 2050 cc.
RESPONSABILITA’ PER SVOLGIMENTO DI ATTIVITA’ PERICOLOSE:
«Chiunque cagiona danno ad altri nello svolgimento di un'attività pericolosa, per sua natura o per la natura
dei mezzi adoperati, è tenuto al risarcimento, se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a
evitare il danno.»
-Quali sono le misure idonee?
PROBATIO
-Come si dimostra in giudizio
DIABOLICA che sono state applicate tutte?
L’individuazione e la rimozione di informazioni pubblicate su una piattaforma di social network che siano
“equivalenti” a un’informazione qualificata come diffamatoria, non possono essere effettuate se non tramite
l’adozione di soluzioni sofisticate da parte dell’host provider. In questo caso, l’host dovrebbe effettuare una
selezione tra i contenuti, esercitando una forma di censura e rischiando di limitare la libertà di espressione e di
informazione.
La direttiva 2000/31/CE deve essere interpretata nel senso che essa non impedisca a un giudice di uno Stato
membro di: Ordinare a un prestatore di servizi di hosting di rimuovere le informazioni da esso memorizzate e il
cui contenuto sia equivalente a quello di un’informazione precedentemente dichiarata illecita o di bloccare
l’accesso alle medesime a livello mondiale, nell’ambito del diritto internazionale pertinente.
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DSA
DSA (DigitalService Act), direttiva volta a stabilire gli obblighi delle piattaforme digitali.
Il Parlamento Europeo ha di recente approvato il Digital Services Act, mira a ridefinire le norme
applicabili alle piattaforme online, modificando la direttiva 31/2000, cosiddetta “E-commerce
Directive” e principale riferimento normativo con riguardo alla “responsabilità del provider” o
“secondary liability”.
Il nuovo quadro normativo si applica ai “servizi della società dell’informazione”, ovvero i soggetti
che offrono servizi a distanza per via elettronica, su richiesta di un destinatario e “normalmente
dietro retribuzione”.
Opereranno nuove misure per responsabilizzare gli utenti e la società civile, tra cui: la possibilità
di contestare le decisioni di moderazione dei contenuti, fornire ai ricercatori l’accesso ai dati
chiave delle piattaforme più grandi ed alle ONG l’accesso ai dati pubblici; nuove misure di
trasparenza sugli algoritmi utilizzati per raccomandare contenuti o prodotti agli utenti.
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EVOLUZIONE DELLA DISCIPLINA
Novità forse più significativa è l’introduzione di una disciplina “scalare” per categorie di provider ed un
progressivo aumento degli obblighi.
Le categorie sarebbero: intermediary services, hosting (es. cloud), online platform (es. social media) e le
very large platform.
Il DSA prevede per le grandi piattaforme digitali VLOPs specifici obblighi di moderazione e supervisione
assieme a misure per contrastare la diffusione di beni, servizi o contenuti illegali online, quali:
un meccanismo che permetta agli utenti di segnalare detti contenuti in modo semplice e alle piattaforme
di cooperare con i cosiddetti “segnalatori attendibili”; obblighi di tracciabilità degli utenti commerciali nei
mercati online.
Altra novità degna di nota è la creazione di nuovi organismi nazionali preposti alla vigilanza
sull’applicazione del DSA stesso. Tale figura viene chiamata Coordinatore dei Servizi Digitali, sarà
responsabile di vigilare sull’applicazione del DSA rispetto alle piattaforme che hanno il loro principale
stabilimento nel rispettivo Stato Membro, ed avrà tre poteri:
1) investigativo, 2) esecutivo, 3)di imporre misure correttive o misure provvisorie e imporre
sanzioni che siano effettive.
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3/1/20XX TESTO A PIÈ DI PAGINA DI ESEMPIO 16