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07/11/23, 11:57 Blitz GdF contro il “pezzotto”: utenti in corso di identificazione

Nuovo blitz della GdF contro


il “pezzotto”: utenti in corso
di identificazione, multe in
arrivo
Sventata centrale di trasmissione abusiva dei canali
della piattaforma SKY: nuovo blitz della Guardia di
Finanza contro il sistema del “pezzotto” abusivo
19 Ottobre 2023 12:26

Federica Petrucci
CONSULENTE DEL LAVORO, REDATTORE

Fonte: istock

Blitz GdF contro il pezzotto

https://quifinanza.it/economia/blitz-gdf-pezzotto-multa-utenti/752363/ 1/3
07/11/23, 11:57 Blitz GdF contro il “pezzotto”: utenti in corso di identificazione

Nuovo blitz della Guardia di Finanza contro il sistema del “pezzotto”: sventata centrale di
trasmissione abusiva dei canali della piattaforma SKY.

A seguito di numerosi servizi di osservazione e controllo, le Fiamme Gialle del Comando


Provinciale Barletta hanno individuato un locale sito a Canosa di Puglia ove erano installati 5
computer ad alte prestazioni, 33 decoder e 12 encoder, un componente elettronico digitale per
fa codificazione del segnale criptato.

Sventata centrale abusiva: il blitz GdF


contro il “pezzotto”
I finanzieri del Gruppo di Barletta nell’ambito di un’attività d’iniziativa dedita al contrasto della
pirateria televisiva, a seguito di una capillare attività infoinvestigativa, hanno scoperto
una centrale di trasmissione abusiva dei canali della piattaforma SKY.

La strumentazione individuata, funzionante ed operativa al momento dell’accesso dei Finanzieri,


serviva a trasmettere illecitamente i contenuti della pay tv a migliaia di utenti, in corso di
identificazione.

Il gestore della centrale abusiva è stato denunciato a piede libero per la violazione alla
normativa sul diritto d’autore, le cui pene sono state ulteriormente inasprite dalla Legge
93/2023, sia per chi trasmette illegalmente i contenuti protetti da copyright, che, per chi
“sfrutta” i contenuti illecitamente trasmessi. Grazie all’analisi dei materiali sequestrati sarà
possibile individuare i nominativi degli utenti finali e valutare eventuali procedimenti a loro
carico.

Cosa rischiano gli utenti


Le investigazioni eseguite dalla Guardia di Finanza mirano a contrastare le multiformi tipologie di
pirateria, compreso il sistema del cd. “pezzotto”, che si inquadrano nella violazione dei diritti di
proprietà intellettuale e costituiscono inoltre un’attività illecita estremamente lucrativa per le
organizzazioni criminali, generando al contempo notevoli danni all’economia legale, per la
distorsione della concorrenza e per la cospicua evasione fiscale per via del diffuso traffico
illecito. Ma, posto che il responsabile della centrale abusiva di trasmissione dovrà rispondere
delle accuse in tribunale, per cui andrà incontro a relativo giudizio, cosa rischiano gli utenti che
di questo sistema ne usufruiscono?

https://quifinanza.it/economia/blitz-gdf-pezzotto-multa-utenti/752363/ 2/3
07/11/23, 11:57 Blitz GdF contro il “pezzotto”: utenti in corso di identificazione

La disciplina di riferimento, al riguardo, è la Legge 93/2023, approvata il 14 luglio 2023,


contenente “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della diffusione illecita di contenuti
tutelati dal diritto d’autore mediante le reti di comunicazione elettronica”. Si tratta della cd.
“Legge anti pezzotto”, che all’art. 5, rubricato sanzioni amministrative, stabilisce che: “Se
l’inottemperanza riguarda ordini impartiti dall’Autorità nell’esercizio delle sue funzioni di tutela
del diritto d’autore e dei diritti connessi, si applica a ciascun soggetto interessato una sanzione
amministrativa pecuniaria” che va da 10 mila euro fino al 2% del fatturato realizzato
anteriormente alla notifica della contestazione.

Inoltre, la legge ha riconosciuto all’AGCOM la possibilità di intervenire e oscurare in 30 minuti


siti e canali che trasmettono illegalmente i contenuti coperti da copyright, su segnalazione delle
parti lese, con conseguenti sanzioni che interessano sia chi trasmette illegalmente i contenuti sia
chi ne fruisce, ovvero gli utenti. Nello specifico, i primi rischiano fino a 3 anni di carcere, mentre
i secondi fino a 5000 euro di multa.

Va detto che, nell’ambito di questi azioni investigative, essere scoperti come utenti che
usufruiscono del servizio non è così difficile. Basta infatti risalire all’indirizzo Ip e le carte di
credito utilizzate come mezzo di pagamento, tutti dati facilmente verificabili e accessibili grazie
al nuovo sistema IPTV e alle indagini condotte dal Nucleo Speciale Tutela della Privacy e Frode
Tecnologica.

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