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Diritto Amministrativo. Illegittima lautorizzazione rilasciata alla Vodafone S.p.A. per la realizzazione di una
stazione radio-base
Diritto Amministrativo. Illegittima lautorizzazione rilasciata alla Vodafone S.p.A. per la
realizzazione di una stazione radio-base
A cura di Cristina Spizuoco
Se vero che la potest assegnata ai Comuni, in assenza di plausibili ragioni giustificative, non pu
trasformarsi in limitazioni alla localizzazione degli impianti di telefonia mobile per intere ed estese
porzioni del territorio comunale, altrettanto vero che tra i compiti dellente locale rientra la
minimizzazione dellesposizione della popolazione ai campi elettromagnetici attraverso il corretto
insediamento urbanistico e territoriale degli impianti.
quanto deciso dal T.A.R. Sardegna Cagliari, sez. II, con la sentenza n 906 del 02.07.2015.
Il caso attiene allautorizzazione rilasciata da un Comune della Sardegna alla Societ Vodafone Omnitel BV
S.p.A. per la realizzazione di una stazione radio-base in unarea poco distante da strutture pubbliche
particolarmente sensibili (Poliambulatorio dellA.S.L. e Casa della Salute destinata soprattutto a bambini ed
anziani).
Laccoglimento del ricorso avverso la citata autorizzazione si fonda, essenzialmente, sulla mancata valutazione
da parte del Comune resistente della possibile localizzazione dellimpianto su unarea alternativa.
Ed infatti, nonostante la vigenza dellart. 86, comma 3, D.Lgs. n 259/2003 in base al quale le infrastrutture di
reti di comunicazione sono assimilate alle opere di urbanizzazione primaria di cui allart. 16, comma 7, D.P.R.
380/2001, il Comune, nel suo potere di pianificazione urbanistica, pu intervenire sulla localizzazione di tali
reti nel rispetto, ovviamente, dellinteresse di rilievo nazionale ad una capillare distribuzione del servizio cui
esse sono destinate.
La conseguenza che, in presenza di interessi di rilievo costituzionale come quello oggetto del ricorso,
lAmministrazione pu/deve effettuare un indagine sul territorio di competenza al fine di ricognire ulteriori e
diversi siti maggiormente idonei allaccoglimento della rete di comunicazione.
Alla stregua dei succitati principi, il T.A.R. Sardegna Cagliari, sez. II, ha accolto il ricorso affermando che
tale indagine nel corso dellistruttoria procedimentale in questione del tutto mancata, non essendosi
richiesto alla Vodafone uno sforzo collaborativo volto a conciliare le sue finalit imprenditoriali,
indubbiamente colorate da rilevanti profili di pubblico interesse in relazione alla natura del servizio
erogato, con linteresse dei cittadini del Comune di SantAntioco giustamente preoccupati dal
proliferare di impianti di telefonia mobile e radio comunicazione in un contesto storico in cui le
conoscenze medico scientifiche in materia sono contraddittorie e non sono ancora in grado di offrire
certezze in ordine alle conseguenze, nel medio/lungo periodo, dellesposizione continua alle onde
elettromagnetiche.
R E P U B B L I C A
I T A L I A N A
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(Sezione Seconda)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 1218 del 2014, proposto da: Associazione Cittadiniattivi,
Veronica Tramatzu, Mailyne Salis, Valentina Cossu, Massimo Crastus, Maria Vanessa Cardia,
Valentina Seri, Savizza Calvanese, Pinuccio Atzori, rappresentati e difesi dagli avv.ti Andrea e Paolo
Pubusa, con domicilio eletto in Cagliari presso il loro studio legale, Via Tuveri n. 84;
contro
Comune di SantAntioco, in persona del Sindaco p.t., non costituito in giudizio;
nei confronti di
Vodafone Omnitel Bv Spa, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dallavv.
Antonello Angioni, con domicilio eletto in Cagliari presso lo studio del medesimo legale, Via Tiziano n. 11;
per lannullamento
dellAtto Unico Finale n. 19/2014 adottato in data 25.7.2014 dallo Sportello Unico per le Attivit
Produttive del Comune di SantAntioco Area 2: Sviluppo del Territorio e delle Infrastrutture con il quale
la soc. Vodafone Omnitel BV S.p.a. stata autorizzata alla realizzazione di una stazione radio base (SRB) in
SantAntioco nella Via Rinascita n. 29, nonch, ove necessario, degli atti endoprocedimentali e interni alla
Conferenza dei Servizi;
di ogni altro provvedimento presupposto, connesso e/o consequenziale a quelli impugnati, ancorch non
conosciuto.
Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto latto di costituzione in giudizio della societ Vodafone Omnitel
Bv Spa;
Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nelludienza pubblica del giorno 17 giugno 2015 il dott. Tito Aru e uditi per le parti i difensori come
specificato nel verbale; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
FATTO
Con DUAAP presentata il 13 marzo 2014 la societ Vodafone Omnitel BV Spa chiedeva al Comune di
SantAntioco lautorizzazione alla realizzazione di una stazione radio-base nel terreno sito in Via Rinascita n.
29, distinto in catasto al foglio 16, mappale 4964.
Tale area ricade in zona G delle NTA del PUC del Comune di SantAntioco.
A seguito dello svolgimento della conferenza di servizi alluopo convocata il Comune di SantAntioco, con
atto unico finale n. 19 del 25 luglio 2014 autorizzava (con prescrizioni) la societ istante allesecuzione
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E con riguardo al caso di specie in tale verifica istruttoria non potr non valutarsi, al fine di una ottimizzazione
della dislocazione sul territorio comunali delle SRB (come del resto previsto dallart. 6 del regolamento
comunale) e salvo verifica della compatibilit della sommatoria dellimpatto delle onde elettromagnetiche, la
possibilit di un accorpamento dellimpianto con quello gi esistente a pochissima distanza da quello per cui
causa (circa 120 m) ancorch gestito da altro operatore del settore.
Spetter quindi alloperatore, in sede di proposizione della propria istanza, dimostrare la necessit di una
certa localizzazione dellimpianto avviandosi alluopo un rituale contraddittorio con lamministrazione
comunale al fine del contemperamento delle rispettive esigenze.
In conclusione, quindi, il ricorso merita accoglimento sotto lassorbente profilo del difetto di motivazione e
carenza di istruttoria in relazione al mancato svolgimento di accertamenti volti a verificare lesistenza di un sito
alternativo a quello per cui causa tecnicamente compatibile con il fine perseguito da Vodafone.
La particolare natura della controversia giustifica la compensazione delle spese tra le parti.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda) definitivamente pronunciando
sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e, per leffetto, annulla il provvedimento impugnato.
Spese conpensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dallautorit amministrativa. Cos deciso in Cagliari nella camera
di consiglio del giorno
17 giugno 2015
con lintervento dei magistrati:
Francesco Scano, Presidente
Tito Aru, Consigliere, Estensore
Antonio Plaisant, Consigliere
LESTENSORE
IL PRESIDENTE
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