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UMBERTO BOCCIONI

Umberto Boccioni è stato uno dei più importanti pittori e scultori


italiani del Novecento. Viene considerato il più autorevole
esponente del Futurismo, per quanto riguarda le arti visive.
Boccioni nasce a Reggio Calabria, ma a causa del lavoro del padre
è costretto a spostarsi in molte città diverse nel corso
dell’infanzia. La prima forma d’arte a cui Boccioni si avvicina è la
letteratura. Sarà Milano la città che trasmetterà a Boccioni
quell’energia e quel dinamismo che condurrà alla nascita di uno
dei movimenti artistici più importanti nella storia dell’arte
italiana. L’11 aprile 1912 Boccioni pubblica il Manifesto tecnico
della scultura futurista, in cui applica alle tre dimensioni i temi
futuristi della scomposizione delle forme e della
rappresentazione del movimento. Invece nella scultura” Forme
uniche della continuità nello spazio” l’artista raffigura un uomo in
movimento, usando una tecnica basata sulla rappresentazione
della simultaneità del movimento nelle arti figurative.
U
n’importantissima rappresentazione di Boccioni è La città che
sale. Qui vuole rappresentare in modo realistico e simbolico la
costruzione di una periferia industriale.
Il primo piano del dipinto è dominato da due cavalli imbizzarriti a
stento trattenuti da personaggi che appaiono quasi travolti da
un’esplosione incontenibile di energia.
I cavalli appaiono come gigantesche onde colorate e sono
l’espressione dinamica e positiva della crescita delle grandi
periferie industriali .
I corpi sono trasparenti, privi di contorni e sono travolti dalla
forza e dal vortice di energia delle linee curve. Boccioni sviluppa
una nuovo tecnica pittorica con pennellate staccate di grande
efficacia ritmica.
Sullo sfondo sono ben riconoscibili le impalcature che sostengono
i cantieri delle fabbriche in costruzione, mentre più lontano
ancora si scorgono ciminiere fumanti. Quest’opera è importante
per il futurismo perché costituisce un vero e proprio “manifesto”
di un’arte nuova.

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