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• SCPI riduce il tempo di sviluppo, aumenta l’affidabilità del software e l’abilità di scambiare gli strumenti
• Il medesimo SW può essere utilizzato per il controllo di strumenti di differenti produttori (garantendone la
rimpiazzabilità)
• Non è necessario possedere una conoscenza specifica dell’ HW che realizza il processo di misura
(medesima modalità di quando si utilizza lo strumento stand alone)
• SCPI promuove una consistenza tra strumenti dello stesso tipo e strumeni con le stesse capacità dal punto
di vista della programmazione remota (consistenza orizzontale e verticale)
•Due oscilloscopi di marche diverse possono essere usati per misurare la frequenza allo stesso
modo.
•È inoltre possibile usare lo stesso comando per misurare la frequenza usando un Counter SCPI
• Alcune parti del modello potrebbero non applicarsi a tutti gli strumenti
• SCPI definisce un insieme di comandi gerarchici per controllare le specifiche funzionalità in ognuno dei
componenti
SCPI Commands
• SCPI ha il suo insieme di comandi comuni fondamentali oltre ai comandi e query previsti dall’IEEE 488.2
• Sebbene l’IEEE 488.2 è usato come base, SCPI definisce comandi che possono essere usati con qualsiasi
tipo di hardware e di connessione (es. RS-232)
• SCPI usa il protocollo IEEE 488.2 per la formattazione dei comandi e dei parametri
• SCPI utilizza una struttura gerarchica per i comandi simile alla path the file di un sistema operativo
http://docenti.ing.unipi.it/~a008052/Strumentazione/Lucidi_misbio/sl_11_scpi.pdf