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L’arrampicata sportiva si è diffusa negli ultimi anni come disciplina autonoma che si
svolge in ambienti naturali come le bassi pareti rocciose, falesie o grandi massi.
• Una parete attrezzata, cioè un tratto di roccia che può essere naturale o
artificiale.
• Una corda di sicurezza, che passa attraverso i rinvii agganciati alla parete.
• Un’imbragatura, che permette di legarsi alla corda con nodi e moschettoni.
• Il freno, che serve a chi fa sicura per passare la corda e manovrarla, in modo
da poter arrestare l’ eventuale cauta del compagno.
• Un caschetto, che ripara dagli urti contro la roccia.
• La magnesite, che serve a migliorare la presa delle mani, di fatti l’
arrampicatore lo tiene in un apposito contenitore appeso all’imbracatura.
• I rinvii, cioè coppie di moschettoni uniti da una fettuccina , che
l’arrampicatore aggancia alla propria imbragatura in base alla lunghezza della
parete.
La difficoltà di salita di una parete è misurata in gradi, che va dal primo al nono e
non dipende dalle condizioni ambientali, ma dalla via da percorrere.
Le gare su parete artificiale si svolgono con diverse modalità, ma il programma
olimpico del 2020 ha previsto tre prove:
Michelle Lopez 3C