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Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________1

Istruzioni per

Assistente Istruttore 2010


Arrampicata sportiva indoor con bambini, ragazzi e adulti

Autori:
Karlheinz Messner, Andreas Sanin, Lukas Goller,
Günther Meraner, Georg Hofer
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________2

Indice
1 STORIA DELL’ARRAMPICATA SPORTIVA .4

2 CONCETTI FONDAMENTALI .5


2.1 La filosofia del free climbing
2.2 Le diverse discipline dell’arrampicata

3 VALUTAZIONE DELLE DIFFICOLTÀ .5

4 LE MOTIVAZIONI ALLA BASE DELL’ARRAMPICATA SPORTIVA .6

5 METODOLOGIA: LINEE GUIDA .8


5.1 Proprietà psicomotorie nei diversi stadi di sviluppo
5.2 Strutturazione di una lezione di arrampicata
5.3 Esempi di lezione di arrampicata

6 L’ARRAMPICATA COI BAMBINI 13


6.1 Modulo A – Riscaldamento generico
6.1.1 “Cacciatori e Prede”
6.1.2 “Salta e Corri”
6.2 Modulo B – Riscaldamento specifico
6.3 Modulo C – Parte centrale “Tecnica di assicurazione”
6.3.1 Attrezzatura per l’arrampicata in palestra
6.3.2 Patentino di arrampicata
6.3.3 Strutturazione metodologica dell’arrampicata in top-rope (da secondi)
6.3.4 Strutturazione metodologica dell’arrampicata da primi
6.4 Modulo C – Parte centrale
“Esercizi sotto forma di gioco per allenare la tecnica e Esercizi per allenare la
prestazione fisica”
6.4.1 Esercizi di tecnica sotto forma di gioco
6.4.2 Allenamento della prestazione fisica
6.5 Modulo D – Parte Conclusiva

7 ARRAMPICATA CON RAGAZZI/ADULTI 26


7.1 Modulo A – Riscaldamento generico
7.1.1 Giochi di squadra
7.1.2 Ginnastica
7.2 Modulo B – Riscaldamento specifico
7.3 Modulo C1 – Parte centrale “Tecnica di assicurazione“
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7.4 Modulo C2 – Parte centrale “Allenamento della tecnica e della prestazione fisica“
7.4.1 Allenamento della tecnica
7.4.1.1 Posizione di equilibrio
7.4.1.2 Progressione
7.4.1.3 Utilizzo dei piedi
7.4.1.4 Utilizzo delle mani (prese)
7.4.2 Allenamento della prestazione fisica
7.4.3 Divertenti esercizi per allenare la tecnica e la prestazione fisica nell’arrampicata di
ragazzi/adulti
7.5 Modulo D – Parte conclusiva

8 ORGANIZZAZIONE 36

9 FORMAZIONE 36

10 NODI DI ARRAMPICATA SPORTIVA 37

11 LETTERATURA 39
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1. Storia dell’arrampicata sportiva

L’arrampicata sportiva è la forma di scalata più diffusa e viene praticata da bambini,


giovani e adulti sia come attività di svago sia come attività agonistica.
Le origini dell’arrampicata sportiva risalgono a oltre un secolo fa, ed ebbero come terreno
di gioco le torri di arenaria dell’Elba (Svizzera Sassone) nei pressi di Dresda.
Accanto al piacere dell’avventura e dell’insolito, fu qui che per la prima volta la filosofia
dell’arrampicata libera venne esperita in un’ottica puramente sportiva.
Negli anni Venti l’arrampicata libera (free climbing) approdò in America da Dresda, ma fu
solo quarant’anni dopo che essa riuscì ad affermarsi in questa terra e a trovare qui un più
ampio riconoscimento.
In Europa, diversamente, fino alla metà degli anni Settanta, la prassi per gli alpinisti rimase
quella di progredire lungo le verticalità rocciose sfruttando i mezzi di assicurazione. Pareti
e torrioni venivano affrontati ricorrendo a un massiccio uso di materiale e il futuro per
l’arrampicata sportiva non poteva sembrare più improbabile.
Furono alcuni giovani climber della Germania dell’Ovest, colpiti dalle idee americane del
free climbing, a introdurre nuovamente la filosofia dell’arrampicata libera in Europa.
Tra i pionieri lo stesso Kurt Albert, che iniziò a contrassegnare le vie realizzate in libera
volutamente con un punto rosso (Rotpunkt = punto rosso). Nacque così il concetto di salita
rotpunkt.
In men che non si dica fu una vera e propria corsa alla prestazione, tanto che a metà degli
anni Settanta il sesto grado fu aperto dall’alto.
A metà degli anni Ottanta in Europa occidentale ebbero inizio le prime competizioni a
livello internazionale, seguite nel 1989 dalla prima Coppa del Mondo e nel 1991 dai primi
Campionati del Mondo. Attualmente l’arrampicata sportiva in Europa si svolge per la
maggior parte secondo l’impostazione francese: con regole etiche accettate da tutti gli
arrampicatori.
In questi ultimi anni l’arrampicata sportiva ha vissuto un vero e proprio boom. Il numero
dei praticanti è salito vertiginosamente, facendo di questa disciplina un vero e proprio
sport di massa.
Le ragioni di questo sviluppo potrebbero spiegarsi come segue:

• Nascita di palestre di arrampicata al coperto: non soggette a variabili


meteorologiche, ampio spettro di vie, condizioni di arrampicata ottimali, brevi
percorrenze per recarsi al luogo di arrampicata, l’arrampicata come sport praticabile a
scuola
• Attrattività delle falesie: quantità, migliore protezione, più vie di livello facile, guida di
arrampicata.
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2. Concetti fondamentali

2.1. La filosofia del free climbing

Dare una precisa definizione di arrampicata sportiva non è per nulla semplice. In letteratura ricorre
il concetto di filosofia legata alla pratica del free climbing. Ossia: ciò che è decisivo in una salita è il
come questa si realizza. La salita in libera di una via conta decisamente di più del semplice
arrivare in cima. Per la progressione possono essere utilizzati esclusivamente gli ancoraggi
“naturali“ lungo la parete. Protezioni come spit, moschettoni, cordini e corda servono
esclusivamente per assicurarsi in caso di caduta.

2.2. Le diverse discipline dell’arrampicata

Negli ultimi trenta anni l’arrampicata ha dato origine a diverse “discipline“:


• Arrampicata sportiva indoor e outdoor in falesia: pareti artificiali o naturali, per la maggior parte
monotiri, buona protezione con piastrine, sosta attrezzata alla fine della via, nessun pericolo di carattere
alpinistico.
• Arrampicata sportiva in ambiente alpino: Trasposizione dell’arrampicata sportiva dalle falesie alla
montagna, buona roccia, piastrine come protezioni intermedie e per le soste, pericoli legati all’ambiente
alpino (Contrario: alpinismo (confini fluidi)) .
• Boulder: “Boulder“ significa masso naturale, ma anche la pratica di arrampicare senza corda su massi
naturali e artificiali. I massi devono avere un altezza massima dalla quale è possibile saltare a terra su di
un materasso
• Arrampicata sportiva: disciplina sportiva di carattere agonistico con tre specialità: Difficoltà, Velocità,
Boulder
• Buildering: arrampicata “libera“ su strutture edificate (ponti, dighe, edifici...)

Lo stile adottato definisce la natura della salita, ossia il modo con cui una via viene realizzata:
• Top-rope: Scalare una via con la corda dall’alto, ideale per i principianti
• All free (a.f.): Realizzazione della via con uno o più resting tra una protezione intermedia e l’altra
• Rotpunkt: Realizzazione di una via che ho già salito, da primi, senza cadere, concatenando tutti i
passaggi.
• Flash: Realizzazione da primi e senza cadere di una via al primo tentativo; le informazioni sulla via
possono raccogliersi calandosi dall’alto o osservando altri scalatori mentre la eseguono.
• On sight: Realizzazione da primi e senza cadere di una via che non ho mai salito, né mai visto, al primo
tentativo.
• Free solo: Salita in solitaria di una via senza l’uso di corda. Da non confondere con il free climbing
(arrampicata libera)

3. Valutazione delle difficoltà

Le vie di arrampicata sono da sempre contrassegnate da un grado, ossia un valore che indica la
difficoltà della salita. Nel mondo esistono diverse scale di difficoltà, quella francese è la più
diffusa. Anche in Italia si utilizza sopratutto questa scala di difficoltà.
Solo nell’alpinismo si ricorre ancora alla tradizionale e più vecchia scala di difficoltà UIAA.
Riferirsi a un grado di difficoltà serve sia come strumento di orientamento generale, sia come
punto di riferimento personale per valutare la propria prestazione.
Fatta eccezione per le gare di arrampicata sportiva, diversamente da molte altre discipline
nell’arrampicata sportiva non esiste un criterio oggettivo (p.es. il cronometro, la distanza) con cui
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misurare la prestazione.
Gli stessi gradi di difficoltà con cui vengono valutate le vie sono proposte soggettive, e come tali
andrebbero considerati.
Il criterio di valutazione di una via si basa innanzitutto sulla grandezza delle prese e degli appoggi,
sulla distanza tra di loro, sulla struttura della parete, sulla sua verticalità, sulla lunghezza della via e
sulla difficoltà dei singoli passaggi.
Per poter valutare la difficoltà di una via è altrettanto importante l’esperienza. Spesso nella
gradazione di una via si prendono come riferimento vie note e già valutate. Di solito è l’apritore
della via che propone la difficoltà della stessa (realizzazione rotpunkt). Quest’ultimo è anche colui
che “battezza“ la via con un nome. Il grado proposto verrà successivamente confermato o corretto
da chi ripeterà la via. A seconda della zona di arrampicata possono riscontrarsi alcuni scostamenti
nelle attribuzione delle difficoltà, ma la pratica dimostra la piena validità a livello mondiale di questo
sistema di valutazione.

SCALA DI VALUTAZIONE
Francese UIAA
4a 4+
4b 5-
4c 5
5a 5+
5b 6-
5c 6
6a 6+
6a+ 7-
6b 7
6b+ 7/7+
6c 7+
6c+ 8-
7a 8
7a+ 8/8+
7b 8+/9-
7b+ 9-/9
7c 9
7c+ 9+
8a 9+/10-
8a+ 10-
8b 10
8b+ 10+
8c 11–
8c+ 11-/11
9a 11
9a+ 11+
9b 12-

Tab.: Gradi di difficoltà in arrampicata - Comparazione della scala di valutazione francese e UIAA

4. Le motivazioni alla base dell’arrampicata sportiva

Quante volte ci è capitato di vedere qualcuno scuotere la testa ed esclamare nell’osservare un


arrampicatore in azione: “Che senso ha scalare una parete di corsa, e poi affrettarsi subito giù una
volta in sosta?“
Le motivazioni di questa “insensatezza“ sono al contrario profonde e molto articolate, talvolta
uniche.
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“L’arrampicata è uno sport! Rispetto ad altri sportivi sarebbe arrogante voler sostenere che
l’arrampicata sia qualcosa di più. Tuttavia, al di là della prestazione fisica, l’arrampicata
consente di vivere esperienze formidabili: una natura fantastica, luoghi interessanti, la
compagnia degli amici quando ci si ritrova al Café... In questo senso lo sport diventa anche
stile di vita.“ (Wolfgang Güllich).

Tra le motivazioni principali alla base dell’arrampicata sportiva si includono:


• Prestazione sportiva
• Contatto sociale
• Presa di consapevolezza delle proprie capacità
• Fascino del movimento
• Esperienza nella natura
• Salute fisica
• Stile di vita, essere “in“

Quali sono i valori dell’arrampicata sportiva?


Non sorprende il fatto che sempre più istruttori e formatori propongano con successo questa
entusiasmante disciplina nelle scuole, nelle società sportive o nei corsi. Tuttavia, da molti
l’arrampicata sportiva viene vista unicamente nella sua accezione di sport d’avventura e
d’animazione. Questa visione è molto limitante, perché oltre alla possibilità di organizzare il tempo
libero sensatamente e di far sperimentare il contatto con la natura, l’arrampicata racchiude altri
valori non meno importanti.

Non ci sono veri principianti


Nell’arrampicata sportiva non ci sono veri principianti. Tutti, se fisicamente sani, possono riuscire
ad arrampicare al primo tentativo. Fin dall’inizio dunque si sperimenta il successo.

Promuove il senso di responsabilità


L’arrampicata sportiva può contribuire allo sviluppo delle competenze sociali. A differenza di molte
altre discipline, nell’arrampicata sportiva non si lavora uno contro l’altro, quanto uno per l’altro, in
un necessario e fondamentale rapporto di reciprocità. Occorre prestare attenzione, sapersi
assumere responsabilità, e sapere dare fiducia. Nelle fasi di assicurazione e di scalata, la cordata
racchiude in sé tutte queste fondamentali esperienze, promuovendo modalità comportamentali di
grande valore.

Promuove autonomia e individualità nella risoluzione dei problemi


L’arrampicata sportiva promuove autonomia e individualità nella risoluzione dei problemi. Ogni
passaggio, ogni via, è a sé stante. Non esistono quindi soluzioni univoche per affrontare un
passaggio o realizzare una linea. Ciascuno scalatore deve saper sviluppare soluzioni specifiche in
base alle diverse situazioni e ai propri personali obiettivi.

Migliora la sensibilità corporea e motoria


Migliorando la coordinazione motoria attraverso specifici esercizi, l’arrampicata sportiva
contribuisce a rafforzare e migliorare la motorietà nella vita quotidiana e nella pratica sportiva.
La continua ricerca di equilibrio e del suo mantenimento, e il continuo adattarsi alle caratteristiche
sempre diverse della struttura che si scala, insegnano ad acquisire una considerevole sensibilità
corporea e motoria.

Promuove una corretta postura


L’arrampicata sportiva rafforza la muscolatura di braccia, spalle e tronco; fasce muscolari che, al
giorno d’oggi, risultano per la maggior parte poco sviluppate. Il rafforzamento di questi gruppi
muscolari promuove una corretta postura e la salute corporea, e il tutto attraverso un’attività
divertente. L’arrampicata non riveste importanza solo in termini profilattici. Ultimamente essa viene
impiegata anche in riabilitazione: alcune cliniche hanno adottato l’arrampicata nei programmi
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terapeutici di pazienti con problematiche alla schiena.

5. Metodologia: linee guida

5.1. Proprietà psicomotorie nei diversi stadi di sviluppo

Quali specifiche caratteristiche devono essere prese in considerazione dall’istruttore al fine di


rendere la lezione di arrampicata il più possibile consona alle caratteristiche delle diverse fasce di
età?

a) Bambini (infanzia): da 7 a 11/12 anni

Caratteristiche psichiche:
• Smisurato bisogno di giocare e muoversi (“Action“ molto diversificata)
• Elevata prestazione e grossa voglia di apprendere (con risultati rapidi)
• Capacità di concentrazione limitata nel tempo, si distraggono facilmente. → Attenzione
nell’assicurazione
• Non reggono a lunghe spiegazioni teoriche → Spiegare l’essenziale con semplicità: i bambini
osservano con molta precisione (sono dotati di capacità di osservazione molto sviluppata)
• “Migliore età per l’apprendimento motorio“ (“età d’oro per l’apprendimento“): da 9 a 11 anni →
Molteplicità vs unilateralità e specializzazione prematura

Caratteristiche motorie:
• Non sono piccoli adulti! → Crescita → Sviluppo della coordinazione (= tecnica) e allenamento
ricco di stimoli (arrampicare molto, non massimale)
• Grosse differenze nelle prestazioni intraindividuali, ma nessuna differenza tra i due sessi

b) Ragazzi (pubertà-adolescenza): da 11-12-13 a 16-17-18 anni

Caratteristiche psichiche:
• Maturazione sessuale e relativo cambiamento nella personalità (usare tolleranza)
• Motivazione intrinseca (arrampicare per scelta personale, deve essere percepito come gioia)
• Motivazioni teoriche → Coinvolgere i giovani nelle decisioni (l’istruttore diventa un compagno)
• Andare più nel particolare con ogniuno

Caratteristiche motorie:
• Sviluppo fisico spesso molto rapido→ Calo della prestazione
• Crescono anche gli elementi condizionali (fattori della prestazione fisica: potenza, resistenza,
scioltezza, equilibrio)
• Allenamento → a fine pubertà possibilità di pieno carico
• Talvolta grandi differenze di prestazione tra i due sessi

→ L’allenamento non deve orientarsi in base all’età anagrafica, bensì a quella biologica!

c) Adulti (maturità): dai 18 ai 60 anni


Caratteristiche psichiche:
• Diverse motivazioni ed esigenze → Ampia disponibilità nell’apprendere e elevata motivazione
• Ridotta capacità di apprendimento, il periodo di apprendimento si allunga (le tecniche vengono
ripetute spesso)
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• Contatto sociale

Caratteristiche motorie:
• Inizialmente grande capacità motoria, cala a partire dai quaranta anni → Può essere
mantenuta a lungo mediante allenamento e stile di vita sano
• Grandi differenze interindividuali

importante:
• Non mischiare tra loro i diversi livelli di età
• All’interno dei diversi gruppi è rarissimo avere livelli di prestazione omogenei → Scegliere
schemi di disposizione idonei (p.e. insegnamento frontale, di gruppo) e procedere con
un’assegnazione variegata degli esercizi

5.2. Strutturazione di una lezione di arrampicata


La qualità di ogni singola lezione di arrampicata dipende fondamentalmente da una
programmazione formulata in modo idoneo. In base all’obiettivo che intendo raggiungere, è
necessario considerare i seguenti fattori:
• Composizione del gruppo: età, numero, sesso, sviluppo atletico
• Disponibilità strutture sportive: struttura di arrampicata, attrezzatura
• Riflessioni organizzative: fattore tempo, schema di disposizione (p.e. insegnamento frontale, di
gruppo), forme di svolgimento degli esericizi (z.B. più stazioni, percorsi)
• Utilizzo di materiale e strumenti ausiliari: tavole esplicative, patentino di arrampicata, video,
adesivo telato colorato, ...

L’elemento sicurezza è il fulcro essenziale di ogni lezione di arrampicata; solo così è possibile
prevenire eventuali pericoli fin dall’inizio. A tal fine occorre prestare attenzione a quanto segue:

• Schema di disposizione e stile di condotta responsabili


• Scegliere un muro idoneo (appoggiato, verticale, strapiombante...)
• Riuscire ad avere tutti i partecipanti possibilmente nel proprio campo visivo
• Far recepire agli allievi che sono responsabili di se stessi
• Prima di scalara controllare sempre il proprio compagno (partner check): chiusura imbrago,
nodi, mezzi di assicurazione, moschettoni, capi della corda (con i principianti il controllo deve
essere ancor più accentuato e ricorrente)
• Concentrazione mentre si assicura, non chiacchierare, non sedersi,...
• Assicurare vicini alla parete
• Nell’arrampicata in top-rope predisporre sempre la sosta di calata su 2 punti fissi →
calata su 2 punti fissi con due moschettoni contrapposti
• (a meno che questi non siano già stati predisposti dalla stessa palestra di arrampicata indoor!)
• Se si scala da primi insistere che vengano messe tutte le protezioni intermedie
• Comandi di corda univoci: p.e: corda (= Dare corda), blocca (= Tenere)
• Assicurare solo con sistemi di assicurazione noti, eventualmente costituire un team di
assicurazione
• Nel boulder predisporre un numero adeguato di materassi, e parare
• Non infilare le dita nelle piastrine o nei tasselli

Alcune regole fondamentali devono essere stabilite nelle prime lezioni di arrampicata
 Una linea delimita l’altezza massima della salita; quando si scala senza corda è vietato
oltrepassare la linea con le mani.
 È vietato prendersi alle piastrine predisposte sul muro di arrampicata!
 Non saltare mai se sotto mancano i materassi. Scendere in arrampicata!
 I materassi non sono prati dove sdraiarsi
 Non intrattenersi mai sotto la struttura di boulder o sotto il muro
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 Non sovrapporsi nell’arrampicata

Arrampicare in sicurezza

Ogni lezione di arrampicata si articola secondo lo schema “ Parte introduttiva (generale– specifica),
Parte centrale, Parte conclusiva“. Ciascuna parte ha una sua precisa valenza e risponde a scopi
precisi. Ecco perché, nell’ambito di questo corso di formazione per istruttori, abbiamo creato 4
categorie di moduli (A, B, C e D) che, di volta in volta, formano una lezione di arrampicata.
All’interno di queste categorie-modulo, i singoli contenuti sono intercambiabili.

Modulo A = Riscaldamento generico:


Serve al riscaldamento corporeo, ad aumentare la circolazione sanguigna e a preparare
gradualmente all’attività motoria e allo sforzo.
Giochi, corsa e ginnastica dinamica con o senza musica, con o senza attrezzi.
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Modulo B = Riscaldamento specifico:


Serve per la necessaria preparazione alla Parte centrale.
Giochi di arrampicata, semplici esercizi di tecnica.

Modulo C = Parte centrale:


In questo modulo prevale l’arrampicata. Prima, però, è fondamentale insegnare le necessarie
tecniche di assicurazione.
Esercizi per apprendere le tecniche di assicurazione e per acquisire un’arrampicata autonoma

Modulo D = Parte conclusiva:


Ricorrendo a semplici giochi i partecipanti vengono riportati a una condizione di rilassamento
(scarico). Fondamentali i rinforzi positivi, come il lodare, e lo spronare per la lezione successiva.
Riordinare assieme attrezzi e materiali:
Giochi/facili esercizi di arrampicata e allungamento

Il grafico a torta evidenzia la corretta ripartizione delle singole “parti” costituenti una lezione di
arrampicata:

lezione d`arrampicata
parte riscaldamento
conclusiva generico

Grafico: Ripartizione delle singole parti costituenti una lezione di arrampicata

Il grafico a torta evidenzia la corretta ripartizione delle singole “parti” costituenti una lezione di
arrampicata:

Per l’arrampicata rivolta ai bambini, in palestra indoor è ideale prevedere una lezione di 1½ ora:

1. Parte introduttiva circa


Riscaldamento generico = Modulo A 10 min
Riscaldamento specifico = Modulo B 10 – 20 min.
2. Parte centrale = Modulo C 45 – 50 min.
3. Parte conclusiva = Modulo D 5 -10 min.

Per l’arrampicata rivolta a ragazzi / adulti è ideale prevedere una lezione di 1½ ora - 2 ore:

1. Parte introduttiva
Riscaldamento generico = Modulo A 10 – 15 min
Riscaldamento specifico = Modulo B 15 – 25 min.
2. Parte centrale = Modulo C 60 – 70 min.
3. Parte conclusiva = Modulo D 5 -10 min.
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5.2. Esempi di lezione di arrampicata

a) Lezione di arrampicata con bambini della scuola elementare (4° Anno)


Classe: ................. Luogo:.......... Data: ......................

Tema: prima ora di arrampicata Tempo: Schema di Strumenti/Attrezzi:


disposizione:
Modulo A:
Strega pietrificata 15 min. 3 - 4 Cacciatori 3 - 4 fascie
Infilarsi le scarpette di arrampicata
Modulo B:
Puzzle 10 min. 2 Squadre 4 Puzzle
Modulo C:
Infilarsi l’imbrago 15 min. In cerchio mostrare Imbraghi, moschettoni e
Imparare a fare la catena di assicurazione (corde 10 min. a 1 gruppo mezzi di assicurazione
top-rope fisse) q.b.

Arrampicare in top-rope (Assicurazione in serie) 30 min. Gruppi da 3


Modulo D:
Fuoco, Acqua, Tempesta 5 min.
Si riordina tutti assieme 5 min Tutti aiutano
Nota: 90 min

b) Lezione di arrampicata con adulti


Classe: ................. Luogo: ......... Data: ......................

Tema/Obiettivo: prima ora di arrampicata Tempo: Schema di Strumenti/Attrezzi:


disposizione
Modulo A:
Ginn. con corda per saltare – infilarsi le 20 min. In cerchio Spezzoni di corda
scarpette di arrampicata
Modulo B:
Esercizi in 2: Esercizi per trovare una posizione
di equilibrio Gruppi da 2 –
a) 5 diversi passaggi; chi arrampica cerca una 25 min. Cambiare ogni
posizione di equilibrio, il compagno controlla volta
b) Traverso scelto da sé con 10 prese – il
compagno dice stop, chi scala cerca una
posizione di equilibrio
c) Traverso con 10 prese – il compagno dice a ........
quale appiglio prendersi: ad ogni appiglio, chi
scala lascia libera l’altra mano e la scrolla per
3 sec. .......
Modulo C: 10 min. In cerchio mostrare Imbraghi,
• Infilarsi l’imbrago 10 min. a 1 gruppo moschettoni e mezzi
• Imparare a fare catena di assicurazione 50 min. di assicurazione
(corde top-rope fisse) gruppi da 2 q.b.
• Arrampicata in top-rope (assicurazione con
freno di sicurezza)

Modulo D:
Si riordina tutti assieme - reflessione 5 min. Tutti aiutano
Nota:
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6. L’arrampicata coi bambini

6.1 Modulo A – Riscaldamento generico


Per i bambini si possono distinguere due tipologie di gioco. Quella in cui c’è “chi prende” (cacciatori)
e c’è “chi viene preso” (prede): che qui per comodità chiamiamo “Cacciatori e Prede”; quella in cui
“si corre e si salta”: che qui per comodità chiamiamo “Salta e Corri”. Qui di seguito proponiamo
alcuni giochi ed esercizi che per esperienza funzionano molto bene in palestre indoor piccole.

6.1.1. “Cacciatori e Prede”

• Strega pietrificata: vengo liberato quando qualcuno striscia sotto le gambe divaricate“. Variante
“Fate”: possono liberare solo le fate.

• I cantoni: a chi deve prendere (cacciatore) si assegna un angolo prestabilito; posso essere
liberato in due modi: quando vengo toccato oppure con i dadi.

• Parte Prigione: una particolare parete (o sezione della parete) è la prigione; posso essere
liberato quando vengo toccato a una mano.

• Punto buffo: chi viene preso (preda) mette la mano sul punto dove è stato toccato (p.es.: sulla
testa) e deve iniziare a prendere in quella posizione (p.es.: con la mano sulla testa).

• Figure: chi prende (il cacciatore) si muove secondo una determinata modalità (per esempio a
quattro zampe, saltellando, su una gamba sola...).

• Chi ha: inizia il gioco chi ha una determinata caratteristica: per esempio, chi ha le calze bianche,
una maglietta blu, i capelli castani, chi è nato il mese di maggio.

• Palla cacciatore: si colpisce con palle morbide, chi viene preso (preda) deve fare un esercizio
supplementare. Variante “Non ti scordar”: tieni a mente chi ti ha colpito con la palla, se questo
viene a sua volta colpito, allora potrai riprendere a giocare.

• L’acchiappa coppie: una coppia tocca una preda e la prende per mano; quando il gruppo
raggiunge 4 elementi, si divide. Variante “Catena”: la catena diventa sempre più lunga.

6.1.2 “Corri e Salta”

A coppie
Tutti corrono in ordine sparso. Al richiamo: “A coppie” ogni giocatore si cerca un compagno. Le
coppie devono eseguire una variante di contatto: p.es.: mano sulla spalla del compagno, piede
sulla pancia del compagno, testa sui talloni del compagno ecc. Talvolta è possibile eseguire
contatti difficili stando distesi a terra.

Reattometro
A un determinato numero, informazione data acusticamente o visivamente (p.e. al terzo fischio, a
un certo numero contando sulle dita delle mani) si deve assumere una posizione specifica (p.es.:
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in piedi, seduti, di pancia).

Strega comanda color (materiale)


Si chiama un colore (p.es.: rosso = presa rossa) o un materiale (p.es.: legno). Tutti i giocatori
devono andare a toccare il più presto possibile il colore o il materiale chiamato; non valgono parti
del proprio corpo o cose che si hanno indosso (se indosso una maglietta blu e il colore chiamato è
il blu, non vale toccarmi la maglia).

L’ombra (davanti/dietro; spalla a spalla)


Disporsi uno davanti, uno dietro, a 1 metro di distanza; chi è davanti si muove liberamente nella
palestra e viene imitato in tutto e per tutto dalla sua ombra (chi sta dietro). Poi si scambiano i ruoli.

Su una gamba sola, in punta di piedi, ginocchio contro ginocchio, pacca sul sedere,
lottatori di sumo, rotolarsi
Tutte queste varianti vengono eseguite con un compagno fisso (1:1). Per esempio: saltando su
una gamba sola cercare di far perdere l’equilibrio all’altro e viceversa, cercare di calpestarsi
reciprocamente i piedi, toccarsi le ginocchia (uno di fronte all’altro) come si fosse nel gioco della
scherma, darsi reciprocamente una pacca sul sedere, spingersi come due lottatori di Sumo,
rotolarsi a vicenda stando a terra.

Alt (Nome) – Parte (Nome)


Tutti disposti in ordine sparso nella palestra. Al richiamo “Parte“ seguito da un nome (p.es.: Parte,
Luca), Luca inizia a muoversi secondo una modalità scelta liberamente (p.es.: avanza saltando su
una sola gamba, avanza a zig-zag). Tutti gli altri devono imitarlo. Al richiamo “Alt“ seguito da un
nome (p.es.: Alt, Michele). Michele si blocca in una determinata posizione, e tutti gli altri devono
imitarlo. E così via.

Atomi – Molecole
Tutti i giocatori sono molecole che si muovono liberamente nella sala. La velocità viene regolata
dal calore (da 0 a 100 gradi). Al comando “Zero“, gli atomi sono immobili; al comando “Cinquanta“,
si muovono a velocità media; al comando “Cento“, si muovono a massima velocità. Al comando
“Molecole“, gli atomi devono disporsi secondo la formazione chiamata. Per esempio, se si chiama
“Molecola 3“: gli atomi devono disporsi in gruppi da 3. Variante: cambiare modo di avanzare (su
una gamba, a zig-zag), oppure definire la composizione delle molecole secondo il colore della
maglietta, dei capelli, delle calze...

 Tutti questi giochi possono essere variati con la musica

6.2. Modulo B – Riscaldamento specifico

Per il riscaldamento specifico con i bambini, l’ideale è eseguire semplici giochi di arrampicata.

Cerca il tuo nome:


Scrivere su tape (nastro) il nome di ogni bambino. Distribuirli a tutti i bambini un tape con nome
diverso del suo. I bambini hanno il compito di incollare il tape sulla parete e successivamente
cercare il proprio nome e infine incollarlo sul t- shirt.
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________15

Il puzzle (memory, carte da gioco):


Realizzazione:
- 2 squadre, 2 zone separate della parete, in ciascuna zona gli allievi
predispongono sulle prese pezzi di un puzzle (uguale per le due
squadre).
- Il gioco viene realizzato in due fasi; la seconda volta le zone
vengono scambiate.
Obiettivo:
Realizzare il proprio puzzle il più velocemente possibile.

Ripulire il magazzino:
Realizzazione:
- Con una linea verticale sulla parete delimitare 2 magazzini.
- 2 squadre
- Distribuire sul pavimento un certo numero di oggetti
- A questo punto, gli oggetti sparsi sul pavimento vengono appesi in
parete nel magazzino avversario; quando sono finiti, vengono presi
dal proprio magazzino.
Obiettivo:
Ripulire il proprio magazzino dagli oggetti appesi, riappendendoli nel
magazzino della squadra avversaria.
Istruzioni:
- prendere e trasportare sempre solo un oggetto
- tempo max: 4-5 minuti

Gatto e Topo
Realizzazione:
Il campo del topo: la parete di arrampicata
Dei nastri (dei rinvii) vengono posizionati alcuni metri di distanza
dalla parete.
Posizione di partenza: un gatto sul pavimento, i topi in parete.
Obiettivo:
- Per i gatti: acchiappare un topo
- Per i topi: prendere un pezzo di formaggio (rinvii, Spielschleifen ...),
per guadagnare un punto, riportarsi in parete, ecc...
Attenzione:
- Il gatto non può prendere il topo finché quest’ultimo si trova in
parete
- Il topo che prende un pezzo di formaggio riceve un punto
- Quando un gatto acchiappa un topo, questo perde il proprio pezzo
di formaggio e ritorna indietro o riceve un esercizio supplementare.
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Palla cacciatora
Realizzazione:
- 2 bambini fanno i tiratori
- Tutti gli altri arrampicano un traverso in parete
- I tiratori colpiscono con palle morbide
- In parete segnare una linea di partenza e di arrivo, sul pavimento
segnare una linea (zona franca) oltre la quale non si può colpire (3-5
metri dalla parete).
- In parete ci sono delle isole di salvataggio (cerchi) mediante le
quali è possibile salvarsi.
Obiettivo:
- Raggiungere la linea di arrivo del traverso contrassegnata in
parete senza essere colpito da una palla
Attenzione:
- Per chi arrampica: se un bambino viene colpito, a meno che non
tocchi una presa in un’isola di salvataggio, questi deve scendere
scalando dalla parete e riportarsi alla linea di partenza.
- Per i tiratori: mirare alle gambe e non tirare oltre la zona franca.
Scopo del gioco
- Per chi arrampica: arrivare oltre la linea di arrivo e diventare il nuovo tiratore. Il vecchio tiratore
diventa chi arrampica.

Percorso a ostacoli
Realizzazione:
- Lungo un traverso posizionare degli ostacoli che devono essere
superati.
- Gli ostacoli possono consistere in: bastoni, cerchi, corde, rinvii,
spago/cordicella disposta come fosse una ragnatela.
Obiettivo:
Realizzare il percorso del traverso
Variante:
- Più ostacoli di varia natura (p.e. arrampicare dovendo passare
sotto uno spago, attraverso un cerchio, scavalcando un tratto,
scavalcando una scatola,....)
- Arrampicare a slalom tra gli ostacoli
- Anche un arrampicatore può costituire un ostacolo
In aggiunta:
Anche sul pavimento possono essere predisposti degli oggetti,
p.es.: scendere giù dalla parete, rimanere in equilibrio su dei
cubetti, saltare sui materassi, ecc..., e poi di nuovo su in parete.

Allenamento da 007
Questi sono i tuoi incarichi da 007 e falli tutti e dodici!

per esempio:
1. Indossa le scarpette di arrampicata
2 Arrampica nella sala Boulder su 5 linee diverse fino al soffitto
3 Arrampica da X verso Y
4 Arrampica nella sala Boulder da a * fino a*
5 Arrampica seguendo la →
6 Arrampica 3 volte intorno alla colonna nella sala Boulder
7 Arrampica sulle scale a pioli e appenditi con la testa all’ingiù
8 Arrampica da sinistra a destra sopra entrambi le porte
9 Arrampica fino alla campana
10 Arrampica 3 vie – dove è segnato 4 – fino ad arrivare al primo rinvio e a toccarlo
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11 Arrampica nella sala Boulder fino alla piramide girata


12 Indossa l’imbrago

Arrampica-Lotto
Lancia il dado, segna con una “x” nella relativa casella della schedina il numero estratto e esegui
l’esercizio corrispondente. Devi eseguire tutti gli esercizi! Se estrai un numero più di frequente, è
possibile utilizzare il jolly; giochi un jolly ed esegui un esercizio a tua scelta. Se non hai più jolly da
giocare, rimettiti in coda e tira di nuovo. Buona fortuna!

per esempio:
1. Traverso Arrampica 1 x traverso (= dalla porta fino all’angolo)
2. Giro delle colonne Arrampica 2 x attorno a una colonna in sala Boulder
3. Strategia delle prese Concatena le 3 prese segnate ( con V ) sul muro in un boulder
4. Campana Arrampica fino alla campanella
5. Cerchio Arrampica solo utilizzando le prese e gli appoggi all’interno del cerchio
6. Basket Metti la palla nel canestro di basket

Schedina del lotto


1 3 2
5 4 1 J
J 5 6 2
6 3 4

Nome: .....................................

Totale 80
Lancia il dado, scrivi il numero uscito e sommalo sempre ai numeri usciti precedentemente.
Svolgere l’esercizio. Vince la squadra che per prima totalizza 80.

per esempio:
1 Monte e valle = Arrampica seguendo il filo
2 Salta-Materassi = Arrampica fin su e salta sul materasso
3 Collega prese = Arrampica da “V” a “V” e fino a “V”
4 Scoiattoli = Rinvia nella piastrina
5 Trottola = Arrampica un giro attorno al cerchio
6 15 Appigli = Concatena 15 prese

6.3. Modulo C – Parte centrale “Tecnica di assicurazione”

6.3.1 Attrezzatura per l’arrampicata in palestra

Scarpette di arrampicata: ballerine, con velcro, coi lacci (mescola morbida, migliore aderenza)
Imbrago basso: Misure: Kids, XS, S, M, L, XL; esistono anche imbraghi da donna
Moschettone a ghiera: La chiusura con anello di sicurezza a molla o a vite impedisce l’apertura
involontaria del moschettone
Corda singola: 9,6 – 10,5 mm O; nella palestre indoor lunghezza 30 – 40 m
Mezzi di assicurazione: Dispositivo di assicurazione a secchiello, smart, (nodo mezzo barcaiolo)
Eventualmente magnesite: Polvere usata dagli arrampicatori per asciugare il sudore sulle dita e
avere una migliore presa
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________18

Durante il corso è preferibile l’utilizzo del secchiello o dopo alcuni lezioni il smart (in alternativa
ricorrere al nodo mezzo barcaiolo).

6.3.2. Patentino di arrampicata


Saper arrampicare in modo autonomo è l’obiettivo primario di ogni lezione di arrampicata e in
questo senso l’aspetto sicurezza ricopre un ruolo fondamentale. Nell’arrampicata rivolta ai bambini
(età scuola elementare) si arrampica praticamente solo in top-rope. A tal fine è indispensabile
avere piena padronanza di competenze specifiche, che l’Österreichischer Alpenverein (Club Alpino
Austriaco - ÖAV) insegna e certifica attraverso i cosiddetti “Patentini di arrampicata”.
Grazie alla collaborazione tra l’ ÖAV e l’Alpenverein Südtirol (Club Alpino Alto Adige - AVS) i
suddetti patentini sono stati adottati anche in Alto Adige.
In cosa consistono? Nella pubblicazione “SICHER klettern“ (Arrampicare in sicurezza) edito dall’
ÖAV si spiega che:
“I patentini di arrampicata rappresentano una vera e propria concezione didattica utilizzata dagli
istruttori per impartire le tecniche di assicurazione e i principi di sicurezza basilari (cosidette
“basics”) nell’arrampicata sportiva.“
I patentini di arrampicata sono tre, strutturati nei concetti secondo tre progressivi livelli formativi:
• Arrampicare in sicurezza - Top-rope
• Arrampicare in sicurezza - Indoor
• Arrampicata in sicurezza - Outdoor

Noi usiamo solo per questo corso i primi due:

Al primo posto si pone sempre l’accento sulla necessità di controllare il proprio compagno
(partnercheck).

Partnercheck
• Chiusura imbrago
• Nodo con cui ci si lega alla corda
• Mezzi di assicurazione
• Dispositivo di chiusura del moschettone
• Capo della corda

Per i bambini di 8 a 12 anni di età si prevedono corsi di arrampicata top-rope con conseguimento
di patentino finale. Dopo circa 8 a 10 lezioni, gli allievi di norma mostrano di aver appreso e di
saper padroneggiare le competenze previste dal patentino, che l’istruttore di arrampicata a sua
volta conferirà a ogni allievo come “premio”.. FASI???
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________19

Contenuti del patentino di arrampicata Top-rope:


• Indossare l’imbrago
• Legarsi direttamente alla corda con nodo a otto infilato o con otto ad asola (nodo delle guide
con frizione ich habe keine Ahnung was das ist.) + moschettone a ghiera
• Partnercheck
• Arrampicare una via in top-rope
• Assicurare in top-rope e calare
• Regole dell’arrampicata

6.3.3. Strutturazione metodologica dell’arrampicata in top-rope


La distinzione fondamentale nell’arrampicata è tra arrampicata in top-rope (da secondi, con la
corda dall’alto) e arrampicata da primi. Nei corsi rivolti ai bambini è preferibile l’arrampicata in top-
rope in quanto i rischi sono minori.
Tuttavia è necessario disporre di corde top-rope fisse. Qualora queste in palestra non siano già
predisposte, occorre farlo. La sosta di calata deve sempre essere predisposta su due punti fissi
con due moschettoni contrapposti.

Fig.:
Arrampicata
in top-rope e
corrette
manovre di
assicurazion
e con
secchiello

Nell’arrampicata in top-rope sono fondamentali i seguenti criteri:


• Indossare l’imbrago
• Legarsi alla corda direttamente con nodo a otto infilato, oppure con otto ad asola (nodo
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________20

delle guide con frizione) + moschettone a ghiera


• Infilare la corda nel secchiello; chiudere la ghiera del moschettone
• Partnercheck

Dal punto di vista metodologico, l’arrampicata in top-rope può essere strutturata come segue:

Contenuti Organizzazione Numero Lezioni/Unità


Arrampicata con assicurazione in 1 arrampica, 2 assicurano con 2 3–5
serie * secchielli (event. anche seduti)
Assicurazione con freno di 1 arrampica, 1 assicura con 2-3
sicurezza ** secchiello 1 è il freno di sicurezza
Assicurazione a specchio *** 1 arrampica, 2 assicurano con 1–3
1 secchiello
Arrampicata con assicurazione 1 arrampica, 1 assicura Fine obiettivo
semplice **** dopo 3 m nodo sulla corda o Smart

* Se il bambino che arrampica è molto più pesante del compagno di cordata che lo assicura, si procede con
l’assicurazione in serie!
** Chi è “Freno di sicurezza“ recupera e da la corda da secondo rispetto all’assicuratore principale. Tuttavia
come “Freno di sicurezza” non deve mai mollare la corda.
*** Nell’assicurazione a specchio, un bambino ha il secchiello (mezzo di assicurazione) legato al proprio
imbrago ma entrambi i bambini lo manovrano assieme.
**** Da consigliare preferibilmente dai otto anni di età!

Fig.: Assicurazione in serie

6.3.4. Strutturazione metodologica dell’arrampicata da primi


L’arrampicata da primi presenta molti più rischi dell’arrampicata in top-rope. Nella scalata con la
corda dal basso, chi arrampica progredisce in parete assicurando la propria corda in protezioni
intermedie. In caso di “volo“, la lunghezza della caduta sarà almeno doppia rispetto alla distanza
che intercorre tra l’arrampicatore e l’ultima protezione rinviata. Prestare particolare attenzione
quando chi scala è a poca distanza da terra.

Dal punto di vista metodologico, l’arrampicata da primi può essere strutturata come segue.
(Presupposto indispensabile: piena padronanza delle manovre di assicurazione in top-rope)
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C Tema Contenuti Organizzazione N. Lezioni


o
m
/Unità
u Assicurazione Restando a terra, uno è legato alla
n dinamica corda, l’altro assicura. “Chi
i arrampica“ scappa via e “chi ¼
c
a
assicura“ cerca di frenarlo
z dinamicamente.
i Arrampicata Cadere in top-rope. Imparare la 1 arrampica,
o in top-rope – posizione di caduta 1 assicura; 1
n
e Esercizi per 1 freno di sicurezza
imparare a cadere
i Esercizi per Spiegare come rinviare correttamente, - Stare a terra e
n imparare a rinviare mostrare i pericoli, provare a rinviare in provare a rinviare – 1-2
t correttamente tutte le posizioni Arrampicare in
u parete e rinviare
t Arrampicata con Simulare la salita da primi di cordata – 1 arrampica,
t cordata da 3 Nel cadere il primo è legato alla corda in 1 assicura dal basso 1-2
i
top-rope 1 assicura dall’alto
g Arrampicata con Da primo di cordata vengono eseguite 1 arrampica,
l facili cadute semplici cadute: 1 assicura,
i
1. arrampicare fin sotto l’ultimo rinvio 1 è il “freno di
e messo e cadere. sicurezza” 1
s 2. arrampicare fino all’altezza dell’ultimo
e rinvio messo e cadere
r
c
3. arrampicare fin sopra l’ultimo rinvio
i messo e cadere
z
i
Arrampicata Arrampicare una via da primi 1 arrampica, Fine
da primi 1 assicura obiettivo

L’arrampicata da primi (corda dal basso) è possibile da una età da 10 anni. Spetta ai partecipanti
scegliere se intendono o meno arrampicare con la corda dal basso. Si consiglia di fare almeno una
quindicina di lezioni arrampicando in top rope prima di avventurarsi sulle salite da primo di cordata.

6.4. Modulo C – Parte centrale “ Esercizi sotto forma di gioco per allenare la
tecnica e Esercizi per allenare la prestazione fisica”

Si è dimostrato fondamentale organizzare la Parte centrale in due parti distinte: una sezione
dedicata alla tecnica e una sezione dedicata all’allenamento della prestazione fisica.

6.4.1. Esercizi di tecnica sotto forma di gioco


Nella preparazione tecnica, il principio centrale è che il bambino impari divertendosi. A tal fine si
può disporre di un’ampia varietà di esercizi sotto forma di gioco attraverso i quali poter acquisire la
tecnica.
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________22

Polipo
Realizzazione:
- In due: uno fa il polipo e uno guarda.
- Una presa sul muro è contrassegnata (ideale: una fascia colorata per i
capelli).
Obiettivo:
- Toccare più prese possibili.
Regole:
- Con la mano il polipo deve cercare di toccare quante più prese
possibili attorno alla presa contrassegnata senza, nel contempo, mai
mollarla (permesso il cambio mano)
- Chi osserva conta le prese toccate
- Cambio di ruolo
- Chi riesce a toccare più prese
Variante:
Lo stesso con i piedi, toccare gli appoggi;
Su una parete verticale tracciare una linea verticale, con la mano destra toccare quante più prese
possibili sul lato destro, la mano sinistra non può invadere lo spazio oltre la linea (lo stesso con i
piedi).

Incrocio
Realizzazione:
- Gruppi da 2
- Arrampicare in traverso
- Segnare una linea a 2 metri da terra, oltre la quale è vietato
arrampicare
Obiettivo:
- Gli allievi formano una coppia e cercano di progredire nel traverso
incrociandosi in parete.
Variante:
Un cordone di più allievi cerca di progredire nel traverso in parete
incrociandosi con un altro cordone di più allievi.

Indiani dai piedi /dalle mani colorati/colorate (nero-colorato)


Realizzazione:
- Gruppi da 2, uno arrampica, uno guarda
- Gli appoggi sono contrassegnati da 2 colori, p.es.: rosso e blu.
- Un punto di partenza, traverso o boulder verticale.
- Un indiano arrampica, con un piede rosso e un piede blu
(contrassegnati).
Obiettivo:
- Solo sugli appoggi del colore corrispondente a quello del piede
(appoggio contrassegnato con rosso solo col piede rosso).
Variante:
- Gli indiani devono semplicemente seguire un percorso di piedi
prestabilito, ma i piedi non sono contrassegnati con colori (molto più
semplice).
- Lo stesso vale per le mani (Boulder di mani)
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Segui la strada
Realizzazione:
- Contrassegnare una presa di partenza e una presa di arrivo.
- Contrassegnare delle prese tra la presa di partenza e quella di arrivo.
- Gruppi da due, uno arrampica, uno guarda
Obiettivo:
- Devono essere utilizzate tutte le prese contrassegnate.
- Arrivare all’arrivo
Variante:
- Distribuire le prese contrassegnate in modo da consentire più
soluzioni per arrivare all’arrivo.

La Guida
Realizzazione:
- Contrassegnare una presa come punto di arrivo oppure tracciare una
linea di arrivo
- In gruppi da 2, uno arrampica, uno guida
- I due giocatori formano una coppia
Obiettivo:
-Riuscire a fare i movimenti che indica la Guida
Regole:
- Chi arrampica arrampica solo secondo le istruzioni di chi guida (p.e.
mano destra alla presa gialla,...)
- Un allievo arrampica, l’altro guida; poi, scambio dei ruoli.
Scopo del gioco
- Arrampicare una via esattamente come viene indicato dalla Guida,
definire le prese e gli appoggi.
Consiglio: Dire solo le mani o solo i piedi

I Gemelli
Realizzazione:
Squadre da 2: uno arrampica per primo, l’altro arrampica in traverso
imitandolo di fianco
Obiettivo:
- Arrampicare le stesse prese del primo
Regole:
- Arrampicare lentamente
- Fare movimenti semplici
Variante:
- Arrampicare gli stessi appoggi anziché le stesse prese
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La somma
Realizzazione:
- Una presa di partenza e di arrivo contrassegnate (p.es.: con del tape)
- gruppi da 3 fino a 4 allievi
- Arrampicare in traverso
Obiettivo:
- Arrampicare le prese del primo e aggiungere da 2 – 4 prese, per
inventarsi un traverso possibilmente più lungo.

Gli animali: elefante, tigre, formica, giraffa, furetto, cicogna, scimmia, ...
Realizzazione:
- Gruppi da 2, uno arrampica, uno guarda
- Gli allievi arrampicano cercando di imitare il passo degli animali.
- Elefante: arrampicare coi piedi pesanti
- Tigre: arrampicare con passo felpato
- Formica: fare piccoli passettini
- Giraffa: fare passi lunghissimi
- Furetto: arrampicare lesti, con rapidità
- Cicogna: arrampicare stando su una gamba sola
- Scimmia: arrampicare dinamici con slanci, oscillando

Scalare le partenze delle vie


- Arrampicare fino al primo rinvio della via prestabilita. Si possono utilizzare solo prese e appoggi
dello stesso colore.

Aumentare la difficoltà dell’arrampicata utilizzando materiali differenti:


- Arrampicare con una scarpetta d’arrampicata a un piede e una scarpa da ginnastica all’altro
piede, o con una pantofola infilata sopra la scarpetta d’arrampicata
- Arrampicare con una mano libera, e una mano con sopra un fazzoletto
- Cercare di fare i movimenti o i passaggi indossando un cappellino con visiera (che limita la
visuale verso l’alto) oppure senza poter vedere (con occhi bendati)

6.4.2. Allenamento della prestazione fisica

Il concetto di allenamento della prestazione fisica coi bambini non deve essere impostato in modo
strettamente scientifico. Con questo termine intendiamo piuttosto un’arrampicata autonoma e
gioiosa del bambino, sotto la supervisione di un adulto.
Per un’arrampicata autonoma, le proposte di allenamento possono essere le seguenti:
- Arrampicare liberamente
- Arrampicare solo vie dello stesso colore
- Fare quante più vie facili (eventualmente in squadra)
- Arrampicare con elementi supplementari:
- Con le scarpe da ginnastica, gli scarponi
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- Arrampicare limitando la propria visuale (cappellino con visiera, maschera di carnevale)


- Arrampicare senza vedere (occhi bendati)
- Arrampicare in velocità (eventualmente in squadra)
- Arrampicare su e giù

Allenamento della prestazione fisica sotto forma di gioco nella sala boulder
Dadi e Boulder
La storia infinita (La somma)
Ripetute di boulder (in team)
Eliminazione

6.5. Modulo D – Parte conclusiva


Nella Parte conclusiva di una lezione di arrampicata la parete o la stessa attrezzatura di
arrampicata possono essere utilizzate per lo svolgimento di giochi diversi. Si tratta di giochi
semplici e la cui attuazione non richiede un grosso dispendio organizzativo.

Conto alla rovescia


Disporre tutti i bambini dietro una linea di partenza. Chi conduce il gioco inizia il conto alla rovescia
da 10 a 0. Allo 0 tutti i bambini devono essere appesi alla parete. In tal modo l’esercizio è stato
eseguito. Il giro successivo inizia da 9, poi da 8, 7, 6, ecc. Chi ce la fa sempre in tempo?

Un due tre, stella!


Disporre tutti i bambini dietro una linea di partenza. L’obiettivo è di raggiungere una data linea sulla
parete di arrampicata (altezza da terra: 2,5 m ca.). Un bambino è il capo-gioco e a occhi chiusi
comanda “Un due tre, stella!“. A questo punto il capo-gioco può aprire gli occhi e tutti devono
pietrificarsi. Chi si muove deve ritornare dietro la linea di partenza. Chi riesce a raggiungere per
primo la linea di arrivo in parete diventa capo-gioco!

Acqua – Fuoco – Tempesta


Tutti i bambini corrono liberamente nella palestra. Il capo-gioco chiama alternativamente Acqua,
Fuoco, Tempesta. Per ciascun comando si devono eseguire esercizi specifici:
Acqua = tutti si arrampicano su per la parete
Fuoco = tutti si nascondono nella tana-materasso
Tempesta = tutti si stendono sul pavimento
Chi è il più veloce a fare questi esercizi?

L’orso è scappato
Al centro della palestra o davanti a una parete di arrampicata viene disposto un materassino. Tutti i
bambini toccano il materassino con un piede. Nel mezzo del materassino è rannicchiato un
bambino che al grido “l’orso è scappato“ salta su e cerca di acchiappare qualcuno. Si è in salvo
solo arrampicando in parete.

La statua
I bambini formano gruppi da 3. Il primo bambino assume una determinata posizione in parete, il
secondo bambino cerca di imitarla, il terzo bambino controlla se è tutto esatto. Chi ha più fantasia?
Importante cambiare regolarmente!

Cambio parete
Gli allievi vengono suddivisi in 4 gruppi di numero uguale. A ciascun gruppo viene assegnato una
sezione della parete di arrampicata (settore). Al comando “Cambio a destra“ i bambini di tutti i
gruppi devono scendere scalando dalla parete e arrampicarsi sul settore di destra. Lo stesso con
“Cambio a sinistra“ e “Cambio incrocio“. Quale gruppo è di volta in volta il più veloce?
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Sbriglianodo
A tutti i bambini viene dato un rinvio e i bambini si dispongono in cerchio stretto, l’uno accanto
all’altro. I rinvii vengono agganciati assieme alla rinfusa uno nell’altro. Chi riesce a sciogliere
questo intrico?

Tiro alla fune


Si formano 2 gruppi e si contrassegnano due campi. Quale gruppo riesce a tirare il gruppo
avversario nel proprio campo? Per contrassegnare la corda si possono utilizzare dei nastri.

Il saltone della corda


2 bambini fanno girare una corda per arrampicare (o un cordino magico). Chi riesce a correre
dentro, saltare la corda e correre nuovamente fuori, senza che la corda si fermi?

7. Arrampicata con ragazzi/adulti


L’arrampicata con ragazzi/adulti si configura in modo diverso rispetto all’arrampicata con i bambini.

7.1. Modulo A – Riscaldamento generico

7.1.1 Ginnastica

Per il riscaldamento generico sono ideali esercizi ginnici di varia natura. Ginnastica p.e. coi bastoni,
corda, thera, \, anche al ritmo di musica.
Vale la formula: 5:5:5 = 5 min Stretching dinamico, 5 min correre, 5 min Stretching statico

Nella parte dedicata all’allungamento vengono proposti tutti esercizi che riguardano l’arrampicata.
Generalmente, nel riscaldamento specifico per ogni esercizio non superare i 15 secondi di
allungamento.

7.1.2 Giochi di squadra

• Lotta coi palloncini: con la mano si lancia un palloncino contro la parete (= rete)
• Pallasquadra: la palla viene giocata per x volte dai giocatori all’interno della propria squadra,
senza che arrivi alla squadra avversaria. Variante: Pallajolly: la palla deve essere passata 1x
al Jolly
• Pallabirillo: più birilli sono le porte; si guadagna un punto quando un birillo viene colpito
• Pallamano di testa: come pallamano, ma la palla deve essere tirata nella rispettiva porta di
testa (porta = parete)
• Minibasket: cestini della carta utilizzati come canestri; event. 4
• Calcetto: event. con 4 porte
• Hockey in palestra con le scarpe

7.2. Modulo B – Riscaldamento specifico

Nel riscaldamento specifico vengono proposti tutti esercizi in cui si arrampica ma realizzati in modo
blando.
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________27

Esempi:

• Arrampicare 2-3x un tratto prestabilito alla base della parete o in sala Boulder
• Arrampicare 2-3 vie facili• tutto si può aggiungere con Semplici esercizi di tecnica: o con
esercizi in coppia

7.3. Modulo C1 – Parte centrale “Tecnica di assicurazione“

La tecnica di assicurazione costituisce sempre l’elemento portante di una lezione di arrampicata.


Questo principio risulterà evidente nel rituale controllo del proprio compagno (Partnercheck). Nelle
prime lezioni di arrampicata con ragazzi/adulti si dovrebbe arrampicare escusivamente in top-rope
e iniziare con l’arrampicata da primi solo dopo qualche tempo. Anche in questo caso può risultare
utile consultare la pubblicazione “SICHER klettern“ (Arrampicare in sicurezza), in cui naturalmente
vengono prese in rassegna le diverse tecniche di assicurazione in arrampicata sportiva.

• • Indossare l’imbrago
• • Legarsi direttamente con nodo a otto infilato, oppure con otto ad asola (nodo delle guide con
frizione) = was ist das? + due moschettoni a ghiera
• Arrampicare una via in top-rope
• Assicurare in top-rope e calare

Fig.: top rope – in sicurezza

• Preparare la corda
• Legarsi direttamente con nodo a otto infilato
• Arrampicare una via da primi
• Assicurare da primi (corda dal basso) e calare
• Cadute controllate
• Tenere una caduta
• Comunicazione arrivati in sosta
• Arrampicare una via da primi

• Fissaggio/bloccaggio dei mezzi di assicurazione


• Possono anche essere impartite brevi nozioni di tecniche di soccorso alpino (qui non trattate).
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________28

7.4 Modulo C2 – Parte centrale “Allenamento della tecnica e della prestazione


fisica“

7.4.1. Allenamento della tecnica

Nell’arrampicata sportiva si distingue tra tecnica fondamentale e tecnica specifica. Nella presente
pubblicazione la seconda verrà analizzata sommariamente.

Tecnica fondamentale nell’arrampicata sportiva

Posizione di equilibrio Progressione

Utilizzo dei Piedi Utilizzo delle mani

Fig.: Le diverse componenti della tecnica fondamentale nell’arrampicata sportiva

La tecnica fondamentale viene articolata in diversi ambiti. Con i principianti vengono affrontati
esercizi mirati ad acquisire la posizione di equilibrio, la tecnica di progressione, l’utilizzo dei piedi e
delle mani.

Excursus: I movimenti e le posizioni fondamentali nell’arrampicata sportiva

1. Posizione di partenza: il corpo si trova in posizione di equilibrio; si scrolla la mano che deve andare a
prendere la presa successiva
2. Decidere visivamente quale presa andare a prendere sulla base della propria esperienza
3. Sulla base della propria esperienza formulare mentalmente il movimento e programmarlo in anticipo.
4. Prepare fisicamente il movimento partendo dai piedi (progressione scaricata dei piedi); entrambi le
mani sulle prese, le braccia il più distese possibile, spalle sciolte.
5. Spostare il bacino (direzione della parete).
6. Lavoro di spinta e trazione con le gambe.
7. Fase di presa, in cui la mano che va a prendersi cerca di stabilizzarsi sulla presa in modo ottimale.
8. Con un lavoro di piedi e lo spostamento del bacino (il baricentro si sposta sotto la presa e sopra la
base di appoggio) raggiungere una posizione di equilibrio = Posizione di partenza come al punto 1.

Il movimento fondamentale in arrampicata sportiva si compone di tre fasi:


a) Fase preparatoria
b) Fase centrale
c) Fase finale

Il movimento fondamentale parte da una posizione di equilibrio e si conclude con una posizione di
equilibrio (Fase finale) (Punto 1 e 8)
Dopo la Fase finale riparte la Fase preparatoria (punto 2, 3 e 4). I punti 2 e 3 si esplicano solo a
livello mentale (= Fase preparatoria mentale) il punto 4 invece si esplica a livello motorio (= Fase
preparatoria motoria).
Conclusa la Fase preparatoria, segue la progressione vera e propria, ossia la Fase centrale (Punto
5, 6 e 7).
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7.4.1.1. Posizione di equilibrio

Un corpo si trova in posizione di equilibrio stabile quando il filo a piombo che parte dal nostro
baricentro rimane sempre all’interno della base di appoggio del nostro corpo.

Fig.: Come cambia la base di appoggio nelle diverse posizioni in divaricata

Esercizi:
• Esercizio preparatorio: a coppie, a terra vengono provate diverse posizioni di equilibrio. Un
compagno cerca di far perdere l’equilibrio all’altro compagno mentre fa l’esercizio. Per esempio: in
piedi sulle due gambe, prima divaricate poi chiuse; in piedi su una gamba; in piedi con le gambe
incrociate davanti o dietro, in piedi con le gambe divaricate punte dei piedi verso l’esterno e talloni
verso l’interno. Gli stessi esercizi possono essere eseguiti con un baricentro più basso
• Esercizi:
• Arrampicare un traverso e al comando “Stop“ cercare una posizione di equilibrio
• Dopo essersi andati a prendere alla presa, cercare la posizione di equilibrio e scrollare la
mano per 3 sec.
• Solo quando ci si trova in posizione di equilibrio, il partner comunica la prossima presa
(esercizio a coppie)
• Arrampicare al rallentatore

7.4.1.2. Progressione

La “Progressione“ si compone di due elementi

a) Progressione scaricata dei piedi (=Fase preparatoria con preparazione mentale)


b) Andarsi a prendere alla presa successiva con/senza spinta di bacino (= Fase centrale)

Progressione scaricata dei piedi

Spostamento del baricentro Lavoro di braccia

Fig.: Le possibilità per poter eseguire una progressione scaricata dei piedi

a) Per portare una gamba in una nuova posizione ci sono due possibilità:
- si sposta il peso sulla gamba che rimane ferma (la linea che parte dal baricentro va a cadere
perpendicolare sull’appoggio della gamba in carico) e contemporaneamente si aumenta il lavoro
delle braccia
Corso di Formazione Arrampicata Sportiva 2010___________________________________________30

oppure

- si scarica la gamba che si vuole spostare aumentando il lavoro delle braccia


Solo allora lo scalatore è in grado di posizionare la gamba scarica (progressione scaricata dei
piedi). Il primo metodo è quasi sempre il più vantaggioso.

Esercizi:

• Esercizi preparatori: stando in piedi a terra, spostare il bacino finché è possibile sollevare una
gamba. Ce la fate in questo modo a superare un percorso a terra con palle mediche (cubetti)?
• Esercizio-gioco “Lotta di piedi“: in coppia. Si cerca di far perdere l’equilibrio al proprio
compagno e viceversa. Non si può fare con le mani.

• Esercizi per lo spostamento del bacino:


- Lottatori di sumo al rallentatore
- Strisciare come gli indiani
- Appoggio ripetuto

• Esercizi per portarsi più alti (Fare attenzione: braccia distese e spalle sciolte)
- Tanti piccoli passetti, poi afferrare la presa
- Appoggio, appoggio, presa
- Tutto al rallentatore
- Programmare sempre 1 movimento (presa) dicendolo a voce alta

b) Quando ci si va a prendere alla presa successiva su muri verticali o strapiombanti è molto


importante fare attenzione alla spinta del bacino: in quanto sostiene il braccio che tira. La mano
che va a prendersi alla prossima presa lascia la “vecchia” (presa) molto tardi.

• Esercizi:
- Spinta di bacino con 2x oscillazioni
- Andarsi a prendere alla presa successiva con una o due mani
- Movimento e (opp!) andare a prendersi alla presa successiva (la seconda mano tiene a lungo)
- Bloccaggio presa x 3 sec.
- Velocità

Quando ci si va a prendere alla presa successiva su muri appoggiati, un ruolo importante viene
svolto dallo spostamento del bacino e dal braccio che sostiene.

• Esercizi:
- Cfr. “Progressione“
- “Il filo a piombo”: Un cordino con un peso viene sistemato in vita dietro, all’altezza del bacino
di chi arrampica. Lo scopo è di salire lentamente in modo che il pendolo evidenzi lo
spostamento del bacino durante la progressione (e dunque lo spostamento del baricentro).

7.4.1.3 Utilizzo dei piedi

Le scarpette di arrampicata sono state concepite con una suola speciale, per garantire la migliore
aderenza in parete. Inoltre esse consentono un’ampia libertà di movimento a livello
dell’articolazione tibio-tarsale. A seconda della forma dell’appoggio, varia la zona della scarpetta
utilizzata nella progressione.
Su appoggi molto ben strutturati e netti (che spuntano dalla parete), è la parte in corrispondenza
della zona dell’alluce ad essere coinvolta (parte interna o parte esterna dell’avampiede a seconda
dell’appoggio). Nel caso di terreni non strutturati, ossia senza sporgenze nette (su tratto liscio di
parete o ondulazione), è coinvolto l’avampiede nel suo complesso senza particolare accento sulla
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parte interna o esterna (piede in aderenza). In altri casi l’appoggio viene agganciato col tallone
(tallonaggio – “foot hook“) oppure con l’avampiede. In tali modi la gamba esercita una forza di
trazione dall’alto al basso e non più di spinta, come fosse un terzo braccio (“foot hook“ o “toe
hook“).

Parte interna avampiede

Parte esterna avampiede

Tallone Avampiede

Fig.: Le diverse parti della scarpetta coinvolte nella progressione

Esercizi:
• Corretto uso del piede sull’appoggio caricando l’avampiede: sulla parte superiore della scarpa
(tomaia, non la suola) segnare con un nastro la parte coinvolta nel caricamento.
• Arrampicata laterale: un piede carica la parte esterna dell’avampiede; un piede carica la parte
interna dell’avampiede.
• Cambio appoggio – con saltello – tirando via il piede basso – accoppiando i due piedi sullo
stesso appoggio.
• Il piede incrocia davanti (dietro) l’altra gamba.
• Cercare sempre di sfruttare i passetti.
• Arrampicare in modo talmente preciso da non far rumore sugli appoggi quando si
progredisce (= Strisciare come gli indiani).
• Cercare di girare con la punta del piede sugli appoggi.
• Cercare di alternare la progressione: appoggio-aderenza.
• Sperimentare altro materiale: arrampicare con scarpe da ginnastica, pantofole, scarpe da
montagna\

7.4.1.3. Utilizzo delle mani (prese)

In termini generali è possibile attuare la seguente suddivisione:

Forma ottimale (ergonomica) della presa


Posizione delle dita
Direzione di carico ottimale

• Forma ottimale (ergonomica) della presa


L’appiglio si adatta in modo ergonomico alla forma della mano e delle dita

• Posizione delle dita


In generale si possono distinguere due diverse posizioni delle dita sulla presa: posizione con dita
arcuate e posizione con dita distese

a) Dita arcuate
Nella posizione con dita arcuate, l’angolo tra la prima e la seconda falange del dito è fortemente
accentuato (<90°). Il pollice può chiudersi sopra l’indice impedendo alla mano di aprirsi e
consentendo di stabilizzare il passaggio.
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b) Dita distese
La posizione con dita distese è ideale per grosse liste, buchi e prese svasate.

Esercizi:
- Prima di tirare la presa cercare di tastarla e impugnarla nel modo più corretto possibile
- Cercare di utilizzare il più possibile anche i pollici.
- Cambio mano su una presa (cambio mano).
- Sperimentare altro materiale: cercare di arrampicare con i guanti – con tre dita unite assieme
dal tape – solo con 3 dita.

Direzioni di carico
In una via vi sono prese dalle forme più diverse e nelle posizioni più svariate. Lo scalatore deve
sapersi adattare a queste diversità nel modo più ottimale possibile. Più lo scalatore riesce ad
adattarsi alle direzioni di carico, più la scalata richiederà minore dispendio energetico nella
progressione.

Appiglio orizzontale Appiglio rovescio Appiglio lateral

Fig.: Semplici direzioni di carico delle prese

Esercizi:
• Sulla parete delle frecce (nastri) indicano la direzione di carico delle singole prese. Cercare di
sfruttarle in modo ottimale.
• Cercare di prendere dapprima tutte le prese rovesce, poi tutte le prese orizzontali e infine tutte
le prese laterali nella direzione di carico ottimale.
• cfr. Esercizi per la posizione di equilibrio.

 I principianti tengono esclusivamente grosse prese orizzontali, il loro repertorio è molto limitato.

7.4.2 Allenamento della prestazione fisica


Con allenamento della prestazione fisica si intendono tutte quelle misure fisiche regolari atte a
innalzare il livello di prestazione dell’arrampicata. Come posso ottenere un miglioramento della
prestazione non verrà qui esaminato nel dettaglio.
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El. condizionali

Resistenza Forza Velocità Scioltezza

Fig.: I fattori della prestazione fisica (elementi condizionali)

Nell’arrampicata sportiva resistenza, forza, velocità e scioltezza costituiscono elementi chiave. La


compresenza equilibrata dei sopracitati fattori (elementi condizionali) è fondamentale per
accrescere il livello di prestazione. I singoli elementi sono qui di seguito spiegati in forma di
esempio.

Esempio A

Obiettivo: lunga via di arrampicata sportiva in ambiente alpino su basse difficoltà. → Resistenza

Misura: arrampicare molto su basse e medie difficoltà.

Allenamento motorio

Esempio B

Obiettivo: lunga (40 movimenti) e strapiombante via di arrampicata sportiva su alta difficoltà. → Resistenza
alla forza
Misura:
arrampicare lunghe vie di arrampicata strapiombanti con una buona pausa di recupero
Oppure
arrampicare vie strapiombanti di media lunghezza senza buona pausa di recupero

Allenamento motorio

Esempio C

Obiettivo: Arrampicare una via di arrampicata di media lunghezza (20 movimenti) e verticale di alta difficoltà
→ Resistenza alla forza massima

Misura:
arrampicare vie di media lunghezza e verticale di alta difficoltà
Oppure
arrampicare vie corte (boulder) con una buona pausa di recupero e arrampicare vie di media lunghezza

Allenamento motorio

Esempio D
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Obiettivo: Arrampicare una via di boulder strapiombante (5 movimenti) → forza massima


Misura: Boulder strapiombanti con buona pausa di recupero

Allenamento motorio

Nel corso di arrampicata per ragazzi/adulti è importante far capire le peculiarità di ogni singolo
elemento condizionale, e come questi si differenziano tra loro. Nel far ciò, per ogni esempio qui
sopra riportato possono essere assegnati esercizi specifici.

7.4.3 Divertenti esercizi per allenare la tecnica e la prestazione fisica


nell’arrampicata di ragazzi/adulti

Per i ragazzi e gli adulti il gioco non costituisce più l’elemento principale di una lezione di
arrampicata. Lo è invece la tecnica, che viene presentata sotto forma di esercizi atti a motivare
l’allievo.

La Guida
Realizzazione:
- Arrampicare in traverso
- In gruppi da 2, uno arrampica, uno guida
- I due giocatori formano una coppia
Obiettivo:
- Riuscire a fare i movimenti che indica la Guida
Regole:
- Chi arrampica arrampica solo secondo le indicazioni di chi guida (p.e.
mano destra alla presa gialla,...)
- Un allievo arrampica, l’altro guida; poi, scambio dei ruoli.
Scopo del gioco:
- Arrampicare una via esattamente come viene indicato dalla Guida (prese
e appoggi).
Consiglio: Dire solo le mani o solo i piedi

I Gemelli
Realizzazione:
Squadre da 2: uno arrampica per primo, l’altro arrampica in traverso
imitandolo di fianco
Obiettivo:
- Arrampicare le stesse prese del primo
Regole:
- Arrampicare lentamente
- Fare movimenti semplici
Variante: arrampicare gli stessi appoggi anziché le stesse prese
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La somma
Realizzazione:
- Una presa di partenza e di arrivo contrassegnata (ad esempio con del
tape)
- Squadre da 3 fino a 4 allievi
- Arrampicare in traverso
Obiettivo:
- Arrampicare le prese del primo e aggiungere da 2 – 4 prese, per
inventarsi un traverso possibilmente più lungo.

Ulteriori esercizi motori per migliorare la tecnica

Programma risparmio:
- Si stabiliscono una presa di partenza e una presa di arrivo. Arrivare alla presa di arrivo nel minor
numero di prese possibili.

Al punto in 5 prese:
- Da A a B (si contrassegna una presa di partenza e una di arrivo) in 5, 7, ecc movimenti.

Imitando il primo
- Il primo scala 8 – 10 prese. Il secondo arrampica esattamente come il primo (in caso di errore:
vengono sottratti dei punti)

Stop e ritorno:
- Partire in arrampicata e al comando “Stop“ scalare indietro 5 prese (in caso di errore: vengono
sottratti dei punti)

L’esclusione:
- Stabilire una presa che hai utilizzato in un boulder, ed escluderla: questa non può più essere
utilizzata da nessuno.

Scalare le partenze delle vie


- Arrampicare fino al primo rinvio della via prestabilita. Si possono utilizzare solo prese e appoggi
dello stesso colore.

7.5. Modulo D – Parte conclusiva

La parte conclusiva di una lezione di arrampicata può essere suddivisa in due fasi:

Scarico
Allungamento

Con “Scarico“ si intende una diminuzione dell’attività motoria e mentale.

A tal proposito è possibile proporre i seguenti esercizi:


Arrampicare 2 vie facili
Salire e scendere in arrampicata su una via facile
Facili traversi su boulder
Arrampicare 10 min. zig zag
La somma (facili movimenti)

Per la parte di allungamento vengono eseguiti esercizi di stretching. In chiusura della lezione si
calcoli un allungamento fino a 30 secondi per esercizio.
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8 Organizzazione

L’arrampicata sportiva in Italia è organizzata principalmente dalla FASI \\\\..

9 Corsi di Formazione

Le opportunità di formazione presenti nella nostra realtà territoriale sono:

Formazione FASI:

Assistente Istruttore Allenatore Allenatore


istruttore societario federale

regionale nazionale nazionale nazionale

4 gg 12 gg 12 gg 21 gg

Istruttore Operatore
falesia falesia

5 gg

Assistente istruttore

Obiettivo:
• Organizzazione e gestione della lezione d`arrampicata in collaborazione con l`istruttore
Condizioni:
• Corsi organizzati in regione (approvati dal consiglio provinciale)
• Docenti approvati dalla commissione formazione – solo con aggiornamento didattico
• Partecipanti: min. 16 anni, devono avere delle esperzienze d`arrampicata e conoscere il
settore – difficoltà 5a
• Tirocinio: 3 lezioni à 1,5 – 2 ore
• Tempo d`istruzione: 4 giorni (ca. 30 ore)
• Ogni anno
• Costi: società di appartenenza
Programma:
• 90% pratico, 10% teoria
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10. Nodi di arrampicata sportiva


Nodo delle guide

Nodo delle guide infilato

Nodo delle guide con frizione (otto ad asola) Nodi di assicurazione mezzo barcaiolo

Nodo barcaiolo Nodo a otto infilato


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Nodo delle guide con frizione


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11 Letteratura

Nodi presi da: www.ff-muehlhausen.de


Deutsche Alpenverein e.V., Alpine Ausbildung: Eis-Fels-Ski, Praxis und Theorie, München 1989
Fetz F.: Leibesübungen für 6 – bis 15jährige, Wien 1992
Kittsteiner J., P. Neumann, Klettern an der Boulderwand, Übungen und Spiele für Kinder und Jugendliche, 2.
Aufl. 2004, Hannover
Köstermeyer, G., Peak Performance, Klettertraining von A – Z, 5. Aufl., LÜMA-Verlag, 2008
Kümin C., M. Kümin, A. Lietha: Sportklettern. Einstieg zum Aufstieg, Bern 1997
Larcher M., H. Zak: Moderne Seiltechnik, 2. überarb. Auflage, Wels 2003
Meraner G., Ein methodischer Weg zum alpinen Felsklettern, unveröff. Diplomarbeit, Innsbruck 2000
Messner K., A. Sanin: Sportklettern mit Kindern und Anfängern, unveröff. Skriptum für die AVS
Übungsleiterausbildung, Bozen 2000
Miitterbauer G., G. Schmidt: “300 Bewegungs-Spiele“ für Schule, Verein, Freizeit und Familie, Bergwang
1987
OeAV, Broschüre: Kletterspiele, Innsbruck 1999 und 2008
OeAV, Broschüre: Sicher Klettern, Innsbruck 2003
Sanin A., L. Goller, G. Hofer, G. Meraner: Schulung der koordinativen Fähigkeiten an der künstlichen
Kletterwand, unveröff. Skriptum für die PI Lehrfortbildung, Bozen 2002
Sanin A., Pädagogik, Didaktik und Methodik des Sportkletterns, unveröff. Skriptum für den Lehrwart
Sportklettern Breitensport, Meran 2003
Sanin A.: Sportklettern in der Schule. Entwurf eines Lehrplanes, unveröff. Diplomarbeit, Innsbruck 1995
Scherer R., Lehrplanentwurf und Übungskatalog für die Technikschulung im Sportklettern, unveröff. Dipl.,
Innsbruck 2000
Schmied J.; F.Schweinheim: Sportklettern für Einsteiger und Fortgeschrittene. München 2003
Stopper D., Die Geschichte vom fiesen Achterknoten, in: BergundSteigen, 1/09, Innsbruck
Winter S., W. Wahl, Spiel und Wettbewerbe beim Sportklettern an der künstlichen Kletterwand, Der
Übungsleiter: Sport Praxis, 4 und 5/2000

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