Sei sulla pagina 1di 23

1

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE


DON RIZZO di CIMINNA
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado
Via Trieste , 25 - 90023 C I M I N N A (PA)
Tel. 0918204487 - Fax 0918204529

Regolamento di Prevenzione e Contrasto


di Fenomeni di Bullismo e di Cyberbullismo
nella Scuola

Questo regolamento è da intendersi come parte integrante del Regolamento


di Istituto Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del………. con
delibera n………..

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
0

INDICE

PREMESSA.......................................................................................................................................1

RIFERIMENTI NORMATIVI………………………………………………………………………………...2

CHE COS’E’ Il BULLISMO ?.............................................................................................................2

CHE COS’E’ IL CYBERBULLISMO ?...............................................................................................4

PRINCIPALI DIFFERENZE FRA BULLISMO E CYBERBULLISMO………………………………….5

RUOLI E RESPONSABILITÀ: LE FIGURE COINVOLTE.................................................................6

1. IL/LA DIRIGENTE SCOLASTICO/A: ............................................................................................6

2. IL REFERENTE DEL “BULLISMO E CYBERBULLISMO”: ..........................................................7

3. IL COLLEGIO DOCENTI : ............................................................................................................8

4. IL CONSIGLIO DI CLASSE : ........................................................................................................8

5. IL DOCENTE: ...............................................................................................................................8

6. PERSONALE ATA: ......................................................................................................................


9

7. I GENITORI : ............................................................................................................................. 9

8. GLI/LE ALUNNI/E: ........................................................................................................................9

9. IL TERRITORIO:………………………………………………………………………………………...10

AZIONI PER CONTRASTARE I FENOMENI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO……….………10

STRUMENTI DI SEGNALAZIONE...................................................................................................12

PROVVEDIMENTIDISCIPLINARI…….............................................................................................12

PROCEDURA OPERATIVA NEI CASI DI “BULLISMO E CYBERBULLISMO”………………… 15

INFRAZIONE - SANZIONE - ORGANO COMPETENTE ……………………………………………..16


__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
1

CONCLUSIONI…………………………………………………………………………………………...…18

ALLEGATO 1: MODULO SEGNALAZIONE BULLISMO/CYBERBULLISMO/COMPORTAMENTI


AGGRESSIVI…………………………………………………………………………………………………..19

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
2

PREMESSA

La scuola rappresenta il luogo in cui gli/le studenti/esse quotidianamente


sperimentano i processi di apprendimento, vivendo straordinarie opportunità di crescita
intellettuale, di maturazione, di acquisizione di consapevolezza critica e di responsabilità
ma, al tempo stesso, in cui si misurano anche con le difficoltà, la fatica, gli errori, le
relazioni con i pari e i momentanei insuccessi. Ne consegue che la qualità delle relazioni, il
clima scolastico e le diverse modalità con cui si vive la scuola influenzano, più o meno
direttamente, la qualità della vita, nonché la percezione del benessere e della salute. Il
benessere fisico, come noto, non è determinato solo dall’assenza di malattia o di
comportamenti a rischio, ma dipende anche, da variabili soggettive quali l’autostima, la
visione che l’individuo ha di sé, la soddisfazione per la propria vita, le relazioni sociali,
soprattutto con i/le coetanei/e con i quali gli/le studenti/esse condividono la maggior parte
delle esperienze che fanno a scuola. L’istituzione scolastica, in collaborazione con la
famiglia e con le agenzie educative presenti sul territorio, ha il compito di educare e di
vigilare affinché tutti gli/le alunni/e possano vivere serenamente il loro processo di crescita
e di apprendimento. Per tale motivo essa pone in atto misure sia educative e formative che
specifiche norme di comportamento e sanzioni conseguenti, per arginare ed eliminare ciò
che mina il benessere dei/delle singoli/le alunni/e.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità e il seguente Regolamento sul bullismo e il
cyberbullismo sono strumenti ed espressioni di tale volontà. In particolare, questo
Regolamento risponde alle Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il
contrasto del fenomeno del cyberbullismo delineate dalla Legge del 29 maggio 2017, n.
71, entrata in vigore il 18 giugno 2017 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 3 giugno 2017.
Con l’evolversi delle nuove tecnologie, l’espansione della comunicazione elettronica e
online e la sua diffusione tra i pre-adolescenti e gli adolescenti, il bullismo ha assunto le
forme subdole e pericolose del cyberbullismo che richiedono la messa a punto di nuovi e
più efficaci strumenti di contrasto. Gli atti di bullismo e di cyberbullismo si configurano
sempre più come l’espressione della scarsa tolleranza e della non accettazione verso
l’altro, spesso identificato come “diverso” per i più svariati motivi. Le vittime, in alcuni casi,
possono essere persone molto fragili e inermi. Le forme di violenza che subiscono
possono andare da una vera sopraffazione fisica o verbale, fino a un umiliante e doloroso
isolamento sociale. Scuola e Famiglia possono essere determinanti nella diffusione di un
atteggiamento mentale e culturale che consideri la diversità come una ricchezza e che
educhi all’accettazione, alla consapevolezza dell’altro, al senso della comunità e della
responsabilità collettiva. La vera sicurezza non sta tanto nell’evitare le situazioni
problematiche quanto nell’acquisire gli strumenti necessari per gestirle.
Non vanno colpevolizzati gli strumenti e le tecnologie e non va fatta opera repressiva
di quest’ultime, occorre viceversa fare opera d’informazione, divulgazione e conoscenza
per garantire comportamenti corretti in Rete, intesa quest’ultima come “ambiente di vita”
che può dar forma ad esperienze sia di tipo cognitivo che affettive e socio-relazionali.
Nell’ambito del contesto scolastico, i social networks e simili possono essere adottati
come strumenti di comunicazione validi ed efficaci sia per la divulgazione di materiali
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
3

didattici, sia per la rilevazione del grado di soddisfazione degli/delle studenti/esse rispetto
alle attività scolastiche, sia per la sensibilizzazione all’uso corretto della rete. A tal fine la
scuola promuove misure formative ed informative atte a prevenire e contrastare ogni forma
di violenza e prevaricazione in rete, intervenendo sulla formazione tanto dei/delle ragazzi/e
quanto degli insegnanti e delle famiglie. La progettualità relativa alla tutela della sicurezza
informatica e del contrasto del cyberbullismo deve operare su due livelli paralleli: la
conoscenza dei contenuti tecnologici e la conoscenza delle problematiche
psicopedagogiche.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ll bullismo e il cyberbullismo devono essere conosciuti e combattuti da tutti in tutte le


forme, così come previsto:

 dagli artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;


 dagli artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;
 dagli artt. 2043-2047-2048 Codice Civile;
 dalla Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni
a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;
 dalla direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed indicazioni in
materia di utilizzo di ‘telefoni cellulari’ e di altri dispositivi elettronici durante l’attività
didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei
genitori e dei docenti” e successive modifiche/integrazioni;
 dalla direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e chiarimenti
interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con
particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle
comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni
vocali”;
 dalla direttiva MIURn.1455/06;
 linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al
cyberbullismo (MIUR Aprile2015);
 dal D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”;
 dalla L. 71/2017.

CHE COS’E’ IL BULLISMO ?

Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di prevaricazione e sopruso, reiterate nel
tempo, messe in atto da parte di un/una bambino/a, adolescente, definito “bullo” (o da parte
di un gruppo), nei confronti di un altro/a bambino/a adolescente percepito come più debole,
cioè la “vittima”.

Non è scherzo, non è gioco, non è litigio, non è una bravata.

Il fenomeno non si riferisce ad un singolo evento, ma ad una serie di comportamenti

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
4

ripetuti, (singolarmente o all’interno di un gruppo), da parte di qualcuno/a che fa o dice cose


per avere potere su un’altra persona. Nel bullismo identifichiamo le figure e i comportamenti
del bullo, quelli della vittima e anche di chi assiste, gli osservatori.

Il bullo è, in genere, più forte e più popolare della media dei/delle coetanei/e, ha un
forte bisogno di potere e di autoaffermazione, ha difficoltà nell’autocontrollo e nel rispettare le
regole; è spesso aggressivo non solo verso i/le coetanei/le, ma anche verso gli adulti
(genitori e insegnanti); considera la violenza come un mezzo per ottenere vantaggi ed
acquisire prestigio; ha scarsa consapevolezza delle conseguenze delle proprie azioni e non
mostra sensi di colpa. Il comportamento del bullo è spesso rafforzato dal gruppo dei bulli
gregari (o bulli passivi), che offrono il loro sostegno al bullo anche senza intervenire
direttamente.

La vittima passiva subisce prepotenze spesso legate ad una sua caratteristica


particolare rispetto al gruppo (es. l’aspetto fisico, la religione, l’orientamento sessuale, la
provenienza sociale, ecc…); è più debole rispetto ai/alle coetanei/e e al bullo in particolare, è
ansiosa ed insicura, ha una bassa autostima. A scuola è spesso sola, isolata dal gruppo
di/delle coetanei/e e difficilmente riesce a farsi degli amici. Spesso nega l’esistenza del
problema e finisce per accettare passivamente quanto le accade.

Esiste anche la vittima provocatrice che si riconosce perché richiede l'attenzione o


l'interesse del bullo attraverso comportamenti fastidiosi o provocatori e spesso viene trattata
negativamente dall'intero gruppo.
Spesso gli episodi di bullismo avvengono in presenza del gruppo di/delle coetanei/e (gli
osservatori), i quali nella maggior parte dei casi non intervengono, per la paura di diventare
nuove vittime del bullo o per semplice indifferenza.

Affinché si possa parlare di bullismo, dobbiamo rilevare i seguenti requisiti:


• i protagonisti sono bambini/e o ragazzi/e che condividono lo stesso contesto, più
comunemente la scuola;
• l’intenzionalità: le prepotenze, le molestie o le aggressioni messe in atto dal bullo sono
intenzionali al fine di acquisire vantaggi (estorcere favori o denaro, acquisire prestigio
e/o gratificazione);
• la pianificazione: il bullismo è un comportamento aggressivo pianificato. Il bullo sceglie
attentamente la vittima tra i/le compagni/e più timidi ed isolati per ridurre il rischio di
possibili ritorsioni e aspetta che la supervisione dell’adulto sia ridotta;
• la persistenza nel tempo: le azioni dei bulli durano nel tempo, per settimane, mesi o
anni e sono ripetute;
• l’asimmetria nella relazione, cioè uno squilibrio di potere tra chi compie l’azione e chi la
subisce, ad esempio per ragioni di età, di forza, di genere e per la popolarità che il bullo
ha nel gruppo dei/delle suoi/sue coetanei/e;
• l’incapacità della vittima di difendersi: è isolata e ha paura di denunciare gli episodi di
bullismo perché teme vendette e ritorsioni;
• la rigidità, i ruoli di bullo e vittima sono rigidamente assegnati;
• la paura, sia la vittima sia i/le compagni/e che assistono hanno paura, temono che
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
5

parlando con l’adulto la situazione possa peggiorare, andando incontro ad ulteriori


ritorsioni. Si preferisce pertanto subire in silenzio sperando che tutto passi.
In base a queste dimensioni, il fenomeno può assumere forme differenti:
• fisico: atti aggressivi diretti (dare calci, pugni, ecc.), danneggiamento delle cose altrui,
furto intenzionale;
• verbale: manifesto (deridere, umiliare, svalutare, criticare, accusare, ecc.) o nascosto
(diffondere voci false e offensive su un compagno, provocazioni, ecc.);
• relazionale: sociale (escludere il compagno dalle attività di gruppo, ecc.) o manipolativo
(rompere i rapporti di amicizia di cui gode la vittima);
• bullismo diretto: comprende attacchi espliciti nei confronti della vittima e può essere di
tipo fisico o verbale (calci, pugni, furti di oggetti, derisione, critica, provocazione,
svalutazione, umiliazione, accuse, ecc. con l’intenzione di creare forte disagio alla
vittima, ferendola nei sentimenti, bullismo psicologico); danneggiamento di materiali,
estorsione di denaro (bullismo strumentale);
• bullismo indiretto: danneggia la vittima nelle sue relazioni con le altre persone,
attraverso l’esclusione dal gruppo, l’isolamento, la diffusione di pettegolezzi e calunnie
sul suo conto;
• (bullismo sociale), rottura dei rapporti di amicizia di cui gode la vittima (bullismo
manipolativo).

CHE COS’E’ IL CYBERBULLISMO ?

Il fenomeno del cyberbullismo viene così definito dall’art. 1, della Legge 29 maggio
2017, n. 71 “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria,
denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione,
trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica,
nonché la diffusione di contenuti on line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della
famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o
un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso o la loro messa in
ridicolo”.
Il cyberbullismo è un fenomeno che si è sviluppato a seguito dell’ampio utilizzo dei
mezzi di comunicazione online da parte di preadolescenti e adolescenti. La facilità di accesso
a pc, smartphone, tablet consente al cyberbullo di commettere atti di violenza fisica e/o
psicologica, anche in anonimato, mediante i social network, e di offendere la vittima
attraverso la diffusione di materiale denigratorio (testi, foto e immagini) o la creazione di
gruppi contro. Si tratta di un uso inappropriato della rete, realizzato fuori dal controllo degli
adulti, con cui i ragazzi si scambiano contenuti violenti, discriminatori, rivolti a coetanei
considerati diversi per aspetto fisico, abbigliamento, orientamento sessuale, classe sociale o
perché stranieri.
Questa forma di bullismo (bullismo elettronico) esercitata a distanza attraverso
strumenti informatici (e-mail, sms, whatsapp, chat, blog, siti internet, immagini o video diffusi
in rete…), quindi si traduce in numerose forme di aggressione e molestie, sovente

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
6

accompagnate dall’anonimato ed accresciute dal fatto che la distanza del persecutore


rispetto alla vittima rende più difficile la percezione della sua sofferenza.

Ci sono alcune particolari caratteristiche che distinguono il cyberbullismo dal bullismo


tradizionale:
• L’anonimato: spesso il bullo si nasconde dietro nomi falsi, un nickname, pensando di
non poter essere scoperto;
• assenza di relazione tra vittima e bullo: per chi subisce le molestie è ancora più difficile
difendersi, perché molto spesso le vittime non riescono neppure a individuare chi è il
bullo;
• mancanza di feedback emotivo: il cyberbullo, non vedendo le reazioni della vittima ai
suoi comportamenti, non è mai totalmente consapevole del danno che arreca, questo lo
rende più disinibito e abbassa i livelli di autocontrollo;
• spettatori infiniti: le persone che possono assistere ad episodi di cyberbullismo sono
potenzialmente illimitate. La diffusione in rete è incontrollabile e non avviene con un
gruppo di persone definito.

Rientrano nel cyberbullismo le seguenti situazioni:


• Flaming: litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare;
• Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi;
• Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al
punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità;
• Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali, quali newsgroup, blog, forum
di discussione, messaggistica immediata, siti internet… di pettegolezzi e commenti
crudeli, calunniosi e denigratori;
• Outing estorto: ottenere la fiducia di qualcuno con l'inganno per poi pubblicare o
condividere con altri le informazioni confidate via web, anche attraverso la pubblicazione
di audio e videoconfidenziali;
• Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con
l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima;
• Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line;
• Sexting: invio di messaggi via smartphone e internet, corredati da immagini a sfondo
sessuale;
• Happy slapping: registrazione video durante la quale la vittima viene ripresa mentre
subisce atti di violenza fisica e/o psichica.

PRINCIPALI DIFFERENZE FRA BULLISMO E CYBERBULLISMO

BULLISMO CYBER-BULLISMO

Sono coinvolti solo gli/le studenti/esse Possono essere coinvolti ragazzi ed adulti di
della classe e/o dell’Istituto. tutto il mondo.
Generalmente solo chi ha un carattere
Chiunque, anche chi è vittima nella vita reale,
forte, capace di imporre il proprio potere,
può diventare cyber-bullo.
può diventare un bullo;
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
7

I cyber-bulli possono essere anonimi e


I bulli sono studenti/esse, compagni/e di sollecitare la partecipazione di altri “amici”
classe o di Istituto, conosciuti dalla vittima. anonimi, in modo che la persona non sappia
con chi sta interagendo.
Le azioni di bullismo vengono raccontate
ad altri studenti/esse della scuola in cui Il materiale utilizzato per azioni di cyber-
sono avvenute, sono circoscritte ad un bullismo può essere diffuso in tutto il mondo.
determinato ambiente.
Le azioni di bullismo avvengono durante Le comunicazioni aggressive possono
l’orario scolastico o nel tragitto casa- avvenire 24 ore su 24 (fenomeno dell’always
scuola, scuola-casa. on).
I cyber-bulli hanno ampia libertà nel poter fare
Le dinamiche scolastiche o del gruppo
online ciò che non potrebbero fare nella vita
classe limitano le azioni aggressive.
reale.
Bisogno del bullo di dominare nelle Percezione di invisibilità da parte del cyber-
relazioni interpersonali attraverso il bullo attraverso azioni che si celano dietro la
contatto diretto con la vittima. tecnologia.
Assenza di reazioni visibili da parte della
Reazioni evidenti da parte della vittima e
vittima che non consentono al cyber-bullo di
visibili nell’atto dell’azione di bullismo.
vedere gli effetti delle proprie azioni;
Tendenza a sottrarsi da responsabilità Sdoppiamento della personalità: le
portando su un piano scherzoso le azioni conseguenze delle proprie azioni vengono
di violenza. attribuite al “profitto utente” creato.

RUOLI E RESPONSABILITA’ – LE FIGURE COINVOLTE

Attraverso i propri regolamenti, il patto di corresponsabilità e le strategie educative mirate


a costruire relazioni sociali positive l’Istituto coinvolge l’intera comunità educante nel lavoro di
prevenzione dei comportamenti problematici, di miglioramento del clima della scuola e di
supporto agli/alle studenti/esse in difficoltà. Per tale motivo:

1. IL/LA DIRIGENTE SCOLASTICO/A:


- individua tra i componenti del Collegio dei Docenti un referente del bullismo e
cyberbullismo;
- elabora, in collaborazione con il referente per il bullismo e il cyberbullismo, nell’ambito
dell’autonomia del proprio istituto, un Regolamento condiviso per il contrasto dei
fenomeni di bullismo e cyberbullismo, che preveda sanzioni in un’ottica di giustizia
riparativa e forme di supporto alle vittime;
- coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti
della comunità scolastica, particolarmente quelle che operano nell'area
dell'informatica, partendo dall'utilizzo sicuro di Internet a scuola;
- garantisce l'esistenza di un sistema in grado di consentire il monitoraggio e il controllo
interno della sicurezza on-line. E’ a conoscenza delle procedure per la prevenzione,
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
8

rilevazione e gestione di strategie utili per individuare casi di rischio nell’utilizzo delle
TIC a scuola.
- prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamento e formazione in materia di
prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo rivolti al personale docente e
Ata;
- promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e
cyberbullismo nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre
scuole coinvolgendo alunni/e, docenti, genitori ed esperti;
- favorisce la discussione all’interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali,
creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e la
prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo;
- prevede azioni culturali ed educative rivolte agli/alle studenti/esse, per acquisire le
competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole;
- predispone sul sito internet della scuola uno spazio riservato al tema del cyberbullismo
in cui raccogliere il materiale informativo e di restituzione dell’attività svolta dalla
scuola nell’ambito della prevenzione;
- si attiva nella predisposizione di uno sportello di ascolto “face to face”, anche con la
collaborazione di personale qualificato esterno.
- convoca gli interessati di atti di bullismo e cyberbullismo e i loro genitori per adottare
misure di assistenza alla vittima e sanzioni, in base alla gravità del fatto, e percorsi
rieducativi per l’autore.

2. IL REFERENTE DEL BULLISMO E DEL CYBERBULLISMO:


- promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyberbullismo
attraverso progetti d'istituto che coinvolgano genitori, studenti/esse e tutto il personale;
- coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle
responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori
e studenti/esse;
- si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del
privato sociale, forze di polizia, … per realizzare un progetto di prevenzione;
- cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata
mondiale sulla Sicurezza in Internet, la “Safer Internet Day” (SID);
- promuove azioni finalizzate al monitoraggio (sportelli ascolto e colloqui con Consigli di
Classe) che possano fornire una fotografia della situazione e consentire una
valutazione oggettiva dell’efficacia degli interventi attuati;
- ascolta e aiuta gli/le alunne per ridurre e prevenire fenomeni di illegalità e inciviltà o chi
si trova in difficoltà perché oggetto di prevaricazioni online;
- interviene nei confronti di chi fa un uso inadeguato della rete e dei cellulari, ascoltando
eventuali problemi e fornendo consigli;
- sensibilizza, dà informazioni agli/alle alunni/e e alle famiglie su quelli che sono i rischi
della rete, comunicandogli le azioni che la scuola mette in atto in caso di fenomeni di
bullismo e cyberbullismo;

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
9

- informa gli insegnanti della eventuale presenza di casi di bullismo e cyberbullismo.

3. IL COLLEGIO DEI DOCENTI:


- promuove scelte didattiche ed educative, anche in collaborazione con altre scuole in
rete, per la prevenzione del fenomeno;
- promuove, approva e verifica l’attuazione di tutti i progetti e le azioni volte al contrasto
di bullismo e cyberbullismo;
- all’interno del PTOF e del Patto di corresponsabilità predispone azioni e attività per la
prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, comprensive delle azioni di
prevenzione primaria/universale specifiche per ogni ordine di scuola e delle azioni
indicate rivolte a prendere in carico le situazioni di emergenza nella scuola. In modo
particolare, organizza attività di formazione rivolte agli/alle studenti/esse sulle
tematiche di bullismo, cyberbullismo ed educazione digitale;
- predispone gli obiettivi nell’area educativa, per prevenire e contrastare il bullismo e il
cyberbullismo attraverso attività di curriculum scolastico. In tal senso, è importante
legare la progettazione della scuola in una ottica di prevenzione dei fenomeni di
bullismo e cyberbullismo riferendosi a quanto previsto con la L. 92/2019 Introduzione
dell’insegnamento dell’Educazione civica”, in particolare all’art. 3 Sviluppo delle
competenze e obiettivi di apprendimento” e all’art. 5 Educazione alla cittadinanza
digitale”.

4. IL CONSIGLIO DI CLASSE:
- pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e
collaborativo degli/elle studenti/esse e all'approfondimento di tematiche che
favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di
convivenza civile;
- favorisce un clima collaborativo all'interno della classe e nelle relazioni con le famiglie
e propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

5. Il DOCENTE:
- intraprende azioni congruenti con l’utenza del proprio ordine di scuola, tenuto conto
che l’istruzione ha un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione e rispetto delle norme
relative alla convivenza civile, sia nella trasmissione dei valori legati ad un uso
responsabile di internet;
- valorizza, nell'attività didattica, modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di
riflessioni adeguati al livello di età degli/delle alunne;
- monitora atteggiamenti considerati sospetti o preoccupanti degli/delle alunni/e,
dandone immediata comunicazione al/alla Dirigente Scolastico/a;
- si impegna a rimanere aggiornato/a sulle tematiche del cyberbullismo, anche
attraverso corsi di aggiornamento proposti dalla scuola;
- condanna atteggiamenti omertosi, promuovendo una cultura dei valori della
cittadinanza;
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
10

- assicura che gli alunni abbiano una buona comprensione delle opportunità di ricerca
offerte dalle tecnologie digitali e della rete;
- garantisce un utilizzo corretto e sicuro delle TIC e di internet da parte degli/elle
alunni/e;
- supervisiona i discenti quando svolgono attività on line.

6. IL PERSONALE ATA:
- vigila nelle aree comuni per prevenire eventuali azioni contrarie al regolamento;
- segnala comportamento non adeguati o episodi di bullismo o cyberbullismo al/alla
Dirigente Scolastico/a;
- è consapevole dei problemi di sicurezza on-line connessi all’uso dei telefonini,
fotocamera e dispositivi portatili;
- partecipa alle attività di formazione per il bullismo e il cyberbullismo organizzate dalla
scuola.

7. I GENITORI:
- partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, istituite dalle scuole,
sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo;
- sono attenti ai comportamenti dei/delle propri/e figli/e;
- vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei/delle ragazzi/e, con particolare
attenzione ai tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero
allertarsi se uno/a studente/essa, dopo l’uso di internet o del proprio telefonino, mostra
stati depressivi, ansiosi o paura);
- conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità
previste dal Patto di Corresponsabilità;
- conoscono il Regolamento disciplinare d’Istituto;
- conoscono le sanzioni previste dal presente regolamento – parte integrante del
regolamento d’Istituto – nei casi di cyberbullismo e navigazione on-line a rischio;
- si assicurano che la scuola abbia preso tutte le precauzioni necessarie circa un uso
corretto della tecnologia da parte dei/delle loro figli/e.

8. GLI/LE ALUNNI/E:
- imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando sono connessi alla rete,
facendo attenzione alle comunicazioni che inviano.
- sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al
fine di favorire un miglioramento del clima e, dopo opportuna formazione, possono
operare come tutor per altri/e studenti/esse;
- si impegnano a diffondere buone pratiche nel rispetto dei diritti di ogni membro della
comunità scolastica ed extrascolastica;
- sono coscienti che il Regolamento d’Istituto limita il possesso di smartphones e affini
all’interno dell’Istituto;
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
11

- sono consapevoli che non è loro consentito, durante le attività didattiche o comunque
all’interno della scuola, acquisire – mediante smartphone o altri dispositivi elettronici –
immagini, filmati o registrazioni vocali, se non per finalità didattiche, previo consenso
del/della docente e che, in ogni caso, non è consentita la loro divulgazione, essendo
utilizzabili solo per fini personali di studio e documentazione, nel rispetto del diritto alla
riservatezza di tutti.
- durante le lezioni o le attività didattiche in genere non possono usare cellulari, giochi
elettronici e riproduttori di musica se non per finalità didattiche, previo consenso
del/della docente;
- comunicano immediatamente all’insegnante casi di malfunzionamenti della
strumentazione e/o di contatto accidentale con informazioni, immagini e/o applicazioni
inappropriate;
- sono gli attori principali del benessere della comunità scolastica e sono tenuti pertanto
a segnalare agli organi preposti (Dirigente Scolastico/a, referente del bullismo/
cyberbullismo, docenti, etc…) eventuali atti di bullismo e cyberbullismo di cui sono a
conoscenza, consapevoli del fatto che verrà garantita loro la riservatezza di quanto
comunicato.

9. IL TERRITORIO
- la scuola realizza una rete tra i diversi attori del territorio (Amministrazione comunale,
Associazioni, Cooperative Sociali, Forze dell’Ordine, ASL, Psicologo della scuola) al
fine di prevenire e contrastare il fenomeno di bullismo e cyberbullismo predisponendo
un protocollo operativo;
- la scuola stringe collaborazioni in rete con le diverse scuole di tutti gli ordini e gradi del
territorio per condividere le buone pratiche educative;
- l’istituzione scolastica collabora con progetti presentati dal MIUR e dai diversi Ambiti
Territoriali.

AZIONI PER CONTRASTARE I FENOMENI DI BULLISMO E CYBERBULLISMO

L’Istituto Comprensivo Statale “Don Rizzo” fonda la sua azione educativa sull’assoluta
convinzione che non può esistere intelligenza emotiva in un ambiente poco sereno (un
rapporto malato con l’adulto, sia esso genitore o docente, destabilizza il discente e ne
vanifica la crescita) e che è necessaria la sinergia tra tutti coloro che concorrono
all’educazione del discente.
Di seguito sono indicate le azioni che la scuola mette in atto nei confronti di Bullismo e
Cyberbullismo:
PREVENZIONE nei confronti di situazioni conflittuali attraverso un clima sereno dato da
regole chiare e condivise.
PROMOZIONE delle buone pratiche.
CONTRASTO nei confronti di ogni forma di prevaricazione.
ATTUAZIONE di strategie operative e di gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo.

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
12

Per combattere il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo non bisogna limitarsi a
singole azioni una tantum, sulla scia di momenti di allarmismo, di emotività e di paura. E’
invece necessario progettare e lavorare con tutte le risorse disponibili perché crescano
costantemente le iniziative per e con gli/le allievi/e. Fare prevenzione significa dunque
investire sui discenti come cittadini. Il bullismo, infatti, non dipende esclusivamente dalla
quantità di fattori temperamentali e familiari che favoriscono l’insorgere di comportamenti
aggressivi. Gli atteggiamenti, le abitudini e i comportamenti del personale scolastico, e in
particolar modo degli insegnanti, sono determinanti nella prevenzione e nel controllo delle
azioni di bullismo. Di qui l’importanza di un approccio integrato, che guidi l’organizzazione e
l’azione all’interno della scuola, con l’esplicitazione di una serie di obiettivi concordati che
diano agli/alle alunni/e, al personale e ai genitori un’indicazione e una dimostrazione tangibile
dell’impegno del nostro Istituto a prevenire e a contrastare i comportamenti bullistici. Alla luce
di quanto detto, un programma di intervento efficace deve quindi avere come prerequisiti
iniziali l’intento di estinguere i possibili problemi relativi al bullismo, unitamente alla volontà di
prevenirne l’insorgenza rafforzando i fattori di protezione mediante tecniche che lavorano
principalmente sulla valorizzazione delle risorse personali, familiari, scolastiche e della
comunità.
I genitori e la scuola possono sostenere gli/le allievi/e dando i giusti consigli e
discutendo su quali conseguenze può avere il loro comportamento in rete e cosa significa il
cybermobbing per le vittime. Va inoltre segnalato loro che i bulli sono perseguibili
penalmente.
I discenti si possono proteggere dal cyberbullismo trattando i dati privati propri e altrui in
modo critico e con la massima sensibilità. Ricercando il proprio nome su Internet (il
cosiddetto «egosurfing»), ad esempio, si ottengono informazioni sul contesto in cui appare il
proprio nome e sulle immagini pubblicate di sè stessi. Chiunque fornisca indicazioni personali
o pubblichi immagini su blog, reti sociali o forum si rende un potenziale bersaglio. Ci si può
proteggere mantenendo sempre un comportamento rispettoso (netiquette), evitando di
postare dati e informazioni sensibili sul proprio profilo (p. es. foto imbarazzanti o troppo
discinte), curare solo amicizie personali e proteggere la sfera privata mediante criteri
d'impostazione sicuri. La tutela della sicurezza dei/delle ragazzi/e che si connettono al web è
per la scuola una priorità. Al fine di individuare strategie di prevenzione e di contrasto al
cyberbullismo e favorire opportune azioni educative e pedagogiche, la scuola promuove la
conoscenza e la diffusione delle regole basilari della comunicazione e del comportamento sul
web, come:
 netiquette, un termine che unisce il vocabolo inglese network (rete) e quello francese
étiquette (buona educazione): un insieme di regole informali che disciplinano il buon
comportamento di un utente sul web di Internet, specie nel rapportarsi agli altri utenti
attraverso risorse come newsgroup, mailing list, forum, blog, reti sociali o email;
 norme di uso corretto dei servizi in rete (ad es. navigare evitando siti web rischiosi;
non compromettere il funzionamento della rete e degli apparecchi che la costituiscono
con programmi virus, malware, etc…costruiti appositamente);
 sensibilizzazione alla lettura attenta delle privacy policy, il documento che descrive
nella maniera più dettagliata e chiara possibile le modalità di gestione e il trattamento dei
dati personali degli utenti e dei visitatori dei siti internet e dei social networks da parte
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
13

delle aziende stesse;


 costruzione di una propria web-reputation positiva;
 sensibilizzazione sugli effetti psico-fisici del fenomeno dilagante del “vamping” (il
restare svegli la notte navigando in rete);
 regolamentazione dell’utilizzo dei telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici a
scuola.
A fianco dell’intervento educativo-preventivo, si dovranno tuttavia applicare nei
confronti dei bulli e dei cyber-bulli delle misure disciplinari e delle misure di intervento che
dimostrino chiaramente che la scuola condanna fermamente i soprusi, i comportamenti
aggressivi ed ogni forma di prepotenza, sia online sia offline (APPROCCIO A “TOLLERANZA
ZERO”)

STRUMENTI DI SEGNALAZIONE
I/le docenti nello svolgimento delle loro mansioni assumono il ruolo di pubblici ufficiali
(Legge n. 26 aprile 1990 n. 86), essi hanno, l’obbligo di riferire eventuali fatti in danno o ad
opera di minori; nello stesso tempo la scuola dovrà adottare dei provvedimenti che dovranno
tendere alla rieducazione ed al recupero dello/a studente/essa.
Alunni, famiglie, docenti e tutto il personale scolastico attivo nell’Istituto si impegnano
a segnalare al/alla Dirigente Scolastico/a i casi di bullismo e cyberbullismo di cui sono a
conoscenza, anche se presunti, in modo da attivare tutte le procedure di verifica necessarie
all’individuazione del bullo, della vittima e delle dinamiche intercorse tra i due. A tal proposito,
è stata strutturata una scheda di prima segnalazione (vedi Allegato 1). Questa scheda ha
lo scopo di accogliere le segnalazioni di tutti i presunti casi di bullismo e cyberbullismo in
modo da poter prendere in carico la situazione. Il caso potrà essere riferito da qualsiasi
persona interna o esterna della scuola. La prima segnalazione ha lo scopo di attivare un
processo di attenzione e di successiva valutazione rispetto ad un presunto caso di bullismo o
cyberbullismo: serve quindi a fare in modo che tutte le potenziali situazioni di sofferenza non
vengano sottovalutate e ritenute erroneamente poco importanti.
Si ricorda che la L.71/2017 – Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il
contrasto del fenomeno del cyberbullismo – pone molta attenzione ai reati di INGIURIA,
DIFFAMAZIONE, MINACCIA e VIOLAZIONE DEI DATI PERSONALI, facendo riferimento
agli artt. 594, 595 e 612 del Codice Penale e all’art. 167 del Codice per la protezione dei dati
personali.

PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
- In presenza di comportamenti che si configurano come reati, si procederà secondo
quanto previsto dalla Legge n° 71 del 2017 (Art. 6 - Ammonimento).
Fino a quando non è proposta querela o non è presentata denuncia per taluno dei reati di cui
agli artt. 594, 595 e 612 del Codice Penale e all’articolo 167 del Codice per la protezione dei
dati personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, commessi, mediante la
rete internet, da minorenni di età superiore agli anni quattordici nei confronti di altro

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
14

minorenne, è applicabile la procedura di ammonimento di cui all’art. 8, commi 1 e 2, del


Decreto Legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla Legge 23 aprile
2009, n. 38, e s.m.i..
Ai fini dell’ammonimento, il questore convoca il minore, unitamente ad almeno un genitore o
ad altra persona esercente la responsabilità genitoriale.
Gli effetti dell’ammonimento di cui al comma 1, cessano al compimento della maggiore età).
-Nel caso in cui i comportamenti costituiscano invece una violazione del regolamento
disciplinare, la scuola, nella persona del/della Dirigente scolastico/a, informerà
tempestivamente i genitori (o chi esercita la responsabilità genitoriale).
I/le ragazzi/e fino al compimento del quattordicesimo anno di età, qualora commettano
reati non sono responsabili penalmente delle loro azioni e saranno quindi i loro genitori a
rispondere delle condotte illegali e a farsi carico degli eventuali addebiti penali e
amministrativi. Dai 14 ai 18 anni, i/le ragazzi/e possono essere direttamente responsabili
penalmente delle loro azioni, qualora un Giudice Minorile li valuti come sufficientemente
maturi per esprimere una capacità di intendere e di volere assimilabile a quella adulta.
L’Istituzione scolastica considera come infrazione grave i comportamenti accertati che
si configurano come forme di bullismo e cyberbullismo e li sanziona sulla base di quanto
previsto nel Regolamento di Istituto così come integrato dal presente regolamento. Le
sanzioni disciplinari che la scuola adotta come conseguenze degli atti di bullismo e
cyberbullismo vogliono far riflettere sulla gravità del fatto, in modo da dimostrare a tutti
(studenti/esse e genitori) che tali fenomeni non sono in nessun caso accettati. Si precisa che
compito preminente della scuola è educare e formare, non punire, e proprio a questo
principio sono improntate le sanzioni/ provvedimenti disciplinari che terranno conto della
rieducazione e del recupero dell’alunno/a
Gli episodi di bullismo/cyberbullismo saranno sanzionati privilegiando sanzioni
disciplinari di tipo riparativo, con attività didattiche di riflessione e lavori socialmente utili
all’interno dell’Istituto. Le sanzioni sono temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare
e sono inflitte secondo il principio della gradualità. Le sanzioni possono essere tramutate in
servizio reso alla comunità scolastica secondo quanto deciso dall’organo competente. Contro
le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro 15 giorni dalla loro irrogazione all’Organo di
Garanzia interno alla scuola, che deciderà entro i successivi 10 giorni. Per i casi più gravi,
costatato l’episodio, il/la Dirigente Scolastico/a potrà comunque contattare la Polizia Postale
che, a sua volta, potrà indagare e rimuovere, su autorizzazione dell’autorità giudiziaria, i
contenuti offensivi ed illegali ancora presenti in rete e cancellare l’account del cyberbullo che
non rispetta le regole di comportamento. La priorità della scuola resta quella di salvaguardare
la sfera psico-sociale tanto della vittima quanto del bullo e pertanto predispone uno sportello
di ascolto, a cura dello psicologo dell’Istituto, per sostenere psicologicamente le vittime di
cyberbullismo/bullismo e le relative famiglie e per intraprendere un percorso di riabilitazione a
favore del bullo affinché i fatti avvenuti non si ripetano in futuro.

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
15

PROCEDURA OPERATIVA NEI PRESENZA DI “BULLISMO E CYBERBULLISMO”

PERSONE
AZIONE ATTIVITA’
COINVOLTE

Genitori
Segnalare comportamenti non
Insegnanti
1. SEGNALAZIONE adeguati e/o episodi di
Alunni
bullismo/cyberbullismo
Personale ATA
Dirigente Referenti
bullismo Consiglio
Raccogliere, verificare e valutare le
2. RACCOLTA INFORMAZIONI di classe
informazioni sui fatti accaduti
Insegnati
Personale ATA
Dirigente
Scolastico - Incontri con gli alunni coinvolti
Referenti bullismo - Interventi/discussione in classe
Coordinatori - Informare e coinvolgere i genitori
- Responsabilizzare gli alunni
Consiglio di
3. INTERVENTI EDUCATIVI coinvolti
classe/interclasse
- Ristabilire regole di
Insegnanti comportamento in classe
Alunni - Counselling
Genitori - Sportelli di ascolto
Psicologi (se presenti)
- Lettera disciplinare ai genitori con
copia nel fascicolo
- Lettera di scuse da parte del bullo
Dirigente - Scuse in un incontro con la vittima
Consiglio di - Compito sul
classe/interclasse bullismo/cyberbullismo
- Compiti/lavori di assistenza e
Referenti bullismo
4. INTERVENTI DISCIPLINARI riordino a scuola
Insegnanti - Azioni riparatorie e di
Alunni responsabilizzazione nei confronti
Rappresentanti dei della comunità scolastica.
Genitori - Sospensione dalle attività
didattiche per uno o più giorni
- Trasferimento a un’altra classe
- Espulsione dalla scuola
Dopo gli interventi educativi e
disciplinari, valutare:
- se il problema è risolto:
attenzione e
Dirigente
osservazione costante
5.VALUTAZIONE E Consiglio di
- se la situazione continua,
MONITORAGGIO classe/interclasse
proseguire con gli interventi
Insegnanti - se la famiglia del bullo non
collabora procedere alla
segnalazione ai Servizi Sociali
del Comune

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
16

Nell’ottica della prevenzione dei fenomeni di Cyberbullismo, l’Istituto Comprensivo “Don


Rizzo” di Ciminna vieta l’introduzione a scuola di dispositivi elettronici. Nel caso in cui i
genitori ravvedano situazioni irrinunciabili, per cui, a loro esclusivo giudizio, risulti
indispensabile dotare i propri figli di “DISPOSITIVI”, questi dovranno essere conservati spenti
all’interno degli zaini per tutta la durata dell’attività scolastica.

INFRAZIONE - SANZIONE - ORGANO COMPETENTE

Infrazione Sanzione Organo Copetente


A1. Comportamento verbalmente Sospensione dalle lezioni con C.d.C. + DS o delegato +
offensivo nei confronti di uno o più obbligo di frequenza da 1 a 5 g. Referente bullismo +
compagni esercitato singolarmente o Rappresentante dei genitori
in gruppo + Alunni + Genitori.
A2. Violenza fisica nei confronti di uno o Sospensione dalle lezioni C.d.C. + DS o delegato +
più compagni esercitata singolarmente senza obbligo di frequenza da 5 Referente bullismo +
o in gruppo. a 7 giorni. Esclusione da visite Rappresentante dei genitori
e viaggi d’istruzione. + Alunni + Genitori.
A3. Allontanamento dalla scuola C.d.C. + DS o delegato +
Recidiva nei comportamenti di cui ai per un periodo da 7 a 15 giorni. Referente bullismo+
punti A1, A2, Esclusione da visite e viaggi di Rappresentante dei genitori
istruzione. Allontanamento fino + Alunni + Genitori. Consiglio
alla fine dell’anno scolastico. di Istituto + Polizia di
Non ammissione allo scrutinio Stato/Carabinieri + Procura
finale o all’esame di stato. della Repubblica (oltre i 15
giorni).
A4. Estrazione del proprio dispositivo Ritiro temporaneo del cellulare. C.d.C. alla presenza dei
elettronico dallo zaino ancorché Relazione scritta indirizzata al rappresentanti dei genitori,
spento Ds. Convocazione della degli alunni della famiglia
famiglia. Allontanamento dalla degli interessati, del DS
comunità scolastica per un
giorno
A5. Possesso di “DISPOSITIVI” accesi Ritiro temporaneo del cellulare. CdC alla presenza dei
Relazione scritta indirizzata al rappresentanti dei genitori,
DS. Convocazione della degli alunni della famiglia
famiglia. Allontanamento dalla degli interessati, del DS e del
comunità scolastica per due Referente cyberbullismo
giorni.

A6. Utilizzo di “DISPOSITIVI” Ritiro temporaneo del cellulare CdC alla presenza dei
Relazione scritta indirizzata al rappresentanti dei genitori,
DS Convocazione della famiglia degli alunni della famiglia
Allontanamento dalla comunità degli interessati, del DS e del
scolastica da tre a quindici Referente cyberbullismo
giorni. Esclusione da visite e
viaggi di istruzione.

A7. Registrazione di immagini e/o video, Ritiro temporaneo del cellulare. CdC alla presenza dei
ancorché tali immagini non Relazione scritta indirizzata al rappresentanti dei genitori,
risultassero essere stati diffusi DS. Convocazione della degli alunni della famiglia

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
17

famiglia. Allontanamento dalla degli interessati, del DS e del


comunità scolastica da cinque a Referente cyberbullismo
quindici giorni. Esclusione da
visite e viaggi di istruzione.

A8. Diffusione di immagini e/o video, Ritiro temporaneo del cellulare. CdC alla presenza dei
ancorché registrati da terzi Relazione scritta indirizzata al rappresentanti dei genitori,
DS. Convocazione della degli alunni della famiglia
famiglia. Allontanamento dalla degli interessati, del DS e del
comunità scolastica da dieci a Referente cyberbullismo
quindici giorni. Esclusione da
visite e viaggi di istruzione. Non
ammissione allo scrutinio finale
o all’esame di stato.

A9. Mancanza di rispetto, atteggiamento Relazione scritta indirizzata al CdC alla presenza dei
provocatorio, di sopraffazione, DS Convocazione della famiglia rappresentanti dei genitori,
intimidazione e prepotenza, nonché Allontanamento dalla comunità degli alunni della famiglia
ogni manifestazione violenta sia scolastica da dieci a quindici degli interessati, del DS e del
verbale che fisica giorni Referente cyberbullismo
A.10 Reati che violino la dignità e il rispetto Relazione scritta indirizzata al
della persona umana (ad es. violenza DS Convocazione della famiglia
privata, minaccia, percosse, ingiurie, Allontanamento dalla comunità Consiglio di Istituto
reati di natura sessuale, etc.) o che scolastica superiore a quindici Polizia di Stato/Carabinieri +
mettano in pericolo l’incolumità delle giorni, nel rispetto di quanto Procura della Repubblica
persone. disposto da DPR 249/98 e (oltre i 15 giorni).
ss.mm.ii.

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
18

CONCLUSIONI
Il presente Regolamento sul bullismo e il cyber bullismo è solo una delle azioni
del processo antibullismo che il nostro Istituto Comprensivo Statale “Don Rizzo” di
Ciminna ha messo in atto.
Siamo infatti consapevoli che per avere successo una politica antibullismo deve
intervenire su tutte le dimensioni della vita scolastica, da quella culturale e pedagogica,
a quella normativa e organizzativa e svilupparsi in un contesto di valori condivisi tra
insegnanti, studenti e famiglie.
Il presente Regolamento costituisce parte integrante del Regolamento di disciplina
dell’Istituto ed ha validità e durata illimitata.

Ciminna,
La Dirigente Scolastica

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
19

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE


DON RIZZO di CIMINNA
Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado
Via Trieste , 25 - 90023 C I M I N N A (PA)
Tel. 0918204487 - Fax 0918204529

ALLEGATO 1

MODULO SEGNALAZIONE BULLISMO/CYBERBULLISMO/COMPORTAMENTI AGGRESSIVI

All’attenzione del docente


Referente “Bullismo e Cyberbullismo”

Usa questo modulo per segnalare comportamenti offensivi, aggressioni fisiche, prese in giro,
isolamento dal gruppo che si sono verificati tra gli alunni a scuola, nel tragitto tra casa e scuola e
viceversa, sui social network o tramite messaggi e giochi online.
Nella segnalazione puoi non riportare il tuo nome e cognome ma è consigliato dare tutte le
informazioni possibili perché la Scuola possa intervenire. Puoi anche segnalare verbalmente ad un
insegnante, ai docenti o al personale scolastico.

Nome e cognome di chi fa la segnalazione (facoltativo):____________________________________

Oggi è (indicare giorno/mese/anno):_____________

Io sono (indicane uno):

❏ L’alunno che ha subito (indica il nome, facoltativo) __________________________________

❏ Un amico/a della vittima (indica il nome, facoltativo) _________________________________

❏ Un testimone (indica il nome, facoltativo) __________________________________________

❏ Un genitore, nome__________________________

❏ Un insegnante, nome________________________

❏ Altro:___________________

Chi è l’aggressore ___________________________ e quale classe frequenta_________

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
20

Chi è l’aggressore ___________________________ e quale classe frequenta__________

Erano presenti altre persone? Sì ❏ NO ❏

Se sì, riporta i loro nomi:___________________________________________________________

______________________________________________________________________________

_________ e indica quale classe frequentano__________________________________________

In cosa consiste l’azione di bullismo/cyberbullismo di cui l’alunno si ritiene vittima?

❏ prepotenze, minacce verbali, insulti o di altro tipo;


❏ diffusione di dicerie, esclusione dal gruppo dipari;

❏ pressioni;
❏ aggressione;

❏ molestia;
❏ ricatto;

❏ ingiuria;
❏ denigrazione (pubblicazione all’interno di comunità virtuali, quali blog, newsgroup, messaggistica
immediata, profili face book, di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori);
❏ diffamazione;

❏ flaming (litigi on line con uso di linguaggio violento e volgare);


❏ cyberstalking;
❏ esclusione (estromissione intenzionale dall’attività online);
❏ sexting (invio di messaggi via smartphone o internet, corredati da immagini a sfondo sessuali);

❏ furto d’identità (es: qualcuno finge di essere me sui social network, hanno rubato le mie password
e utilizzato il
mio account sui social network,ecc.);
❏ alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali (es: qualcuno
ha ottenuto e
diffuso immagini, video o informazioni che mi riguardano senza che io volessi, ecc.);

Descrivi brevemente il problema dando esempi concreti di quello che è successo, quando e dove

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole
21

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

DOVE SONO STATI DIFFUSI I CONTENUTI OFFENSIVI ?:

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

______________________________________________________________________________

Data____________________
Firma__________________________

Il modulo di segnalazione andrà consegnato alla referente del Bullismo/Cyberbullismo via mail
o in busta chiusa.

Riferimenti:
Prof.ssa Margherita Mauro
mail: mauromarghy@gmail.com

__________________________________________________________________________________________
Regolamento di Prevenzione e Contrasto di fenomeni di Bullismo e Cyberbullismo nelle Scuole

Potrebbero piacerti anche