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“Siamo quello che mangiamo?

La relazione fra l’alimentazione degli


operai e il loro rendimento all’interno
dell’azienda”

Sommario

Introduzione ................................................................................................................................. 2

Stato dell’arte............................................................................................................................................ 3

.................................................................................................................................................................... 4

Motivazione ............................................................................................................................................... 4

Metodi ........................................................................................................................................... 5

Procedure applicate.................................................................................................................................. 5

Partecipanti ............................................................................................................................................... 6

Strumenti usati ......................................................................................................................................... 6

Discussione e Conclusioni ........................................................................................................... 8

Bibliografia................................................................................................................................... 9

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Introduzione

“La teoria degli alimenti è di grande importanza etica e politica. I cibi si trasformano in
sangue, il sangue in cuore e cervello; in materia di pensieri e sentimenti. L’alimento umano è il
fondamento della cultura e del sentimento. Se volete far migliorare il popolo, in luogo di
declamazioni contro il peccato, dategli un’alimentazione migliore. L’uomo è ciò che mangia”
( (Feuerbach, 1862), 1862).

Figura 1. Come potete vedere qui sono rappresentati in modo evidente i pro del mangiare
sano e i contro del mangiare in modo non equilibrato.

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Stato dell’arte

Negli anni precedenti è stato fatto uno studio che aveva come focus la relazione tra la salute ed
un’alimentazione sana a base di vegetali. L’evidenza scientifica emersa dal China Study, detto
anche “Progetto Cina” suggerisce che la concezione contemporanea ed occidentale di dieta sia da
rivedere radicalmente e che un’alimentazione basata esclusivamente o prevalentemente sui vegetali
(proprio come gli schemi alimentari tradizionali e millenari appartenenti ad ogni popolo vissuto
sulla terra) può offrire insuperabili vantaggi per la salute.

In passato era già stato approvato ed effettuato un corso formativo intitolato “Siamo quello che
mangiamo” all’interno di questa azienda che dispone di una mensa. È stato dimostrato e spiegato
che mangiare bene serve davvero a migliorare la propria salute fisica ed aiuta a migliorare anche il
proprio benessere psicologico e di conseguenza anche la capacità di stare bene con gli altri.

“Parlare di equilibrio significa parlare di tendenze opposte che convergono verso un’armonia,
verso uno stato ideale di stabilità” (Besson, Bondil, Denjean, & Keros, 2008).

Il corso ha avuto una durata totale di dieci ore che si sono suddivise in cinque lezioni da due ore
ciascuna. Durante queste due ore il formatore si dedicava alla spiegazione frontale per il 70% e ad
una sorta di esercitazione per il rimanente 30%. L’esercitazione si basava perlopiù in una
conversazione interindividuale con la conseguente stesura delle impressioni principali percepite.
Queste ultime venivano poi consegnate al formatore, il quale aveva così la possibilità di capire ciò
che era stato colto e cosa no. Durante questo corso i dipendenti si sono dimostrati molto interessati
e avevano iniziato uno stile di vita più equilibrato, ma subito dopo il termine sono ritornati a

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mangiare come facevano prima rendendo tutto inutile.

Motivazione

Dalla revisione dello stato dell’arte è emerso il motivo per il quale ho deciso di effettuare un
nuovo corso formativo che intitolerò “Alimentazione VS Rendimento” con una successiva
sperimentazione che verificherà e dimostrerà quanto spiegato. Voglio attuare un corso che abbia un
grande impatto per i dipendenti, motivandoli a mantenere uno stile di vita sano ed equilibrato anche
dopo la fine del corso.

“Parlare di cibo e di alimentazione presuppone la necessità di andare oltre il bisogno primario


e vitale di ogni individuo, al fine di abbracciare un aspetto simbolico molto potente.
Figura 2. Cibi vegetali che fanno bene alla salute.

Nell’incorporazione (embodyment) c’è una dimensione che riguarda un “dentro di noi” e un “fuori
di noi”, attraverso l’atto del mangiare noi incorporiamo il mondo” (Rasotto, 2010).

Voglio dimostrare loro che dallo stile di vita adottato ne dipende anche il rendimento al lavoro
e la qualità delle relazioni instaurate con gli altri. Voglio, inoltre, spingere i titolari dell’azienda ad
apportare delle modifiche alla mensa introducendo nuovi menù più ricchi di frutta e verdura. Con
questo non intendo togliere gli altri tipi di menù, in quanto ognuno deve mantenere la possibilità di
scelta.

“Gli alti e bassi dell’appetito sono in ogni individuo quelli della vita stessa e sono in gran
parte anche conseguenza dell’antico rapporto con la madre” (Rasotto, 2010).

La mia idea consiste nel creare un corso di dieci ore totali suddividendole in cinque giornate da
due ore, come si era fatto in precedenza, ma impegnando il 50% del tempo in lezione frontale e
l’altro 50% in esercitazione. Inviterò poi i dipendenti partecipanti del corso a prender parte ad una
sperimentazione che sarà facoltativa.

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Figura 3. Mangiare sano aiuta a migliorare il benessere fisico, psicologico ed anche il rendimento
lavorativo.

Metodi

Procedure applicate

Alla fine del mio corso formativo ho invitato tutti i dipendenti dell’azienda che vi hanno
partecipato a partecipare ad una sperimentazione. Al corso vi erano 150 dipendenti, ma per
problemi logistici solo 100 hanno accettato di prendere parte alla sperimentazione. Durante le dieci
ore stabilite ho cercato di spiegare i principali motivi del mangiare sano e la sua correlazione con il
rendimento lavorativo. Per il 50% di lezione frontale ho perlopiù presentato slide, nelle quali spesso
vi erano collegamenti a video o foto. Per il restante 50% della lezione che prevedeva
l’esercitazione, ho utilizzato questionari dove si chiedeva cosa e in che misura era stato appreso,
con la possibilità, una volta terminato, di consultarsi e di discutere gli uni con gli altri.

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Partecipanti

Alla sperimentazione finale hanno dato il consenso 100 persone:

• 80 uomini e 20 donne;
• 60 di età compresa fra i quaranta e i cinquanta anni;
• 40 di età compresa fra i venticinque e i quaranta anni;
• 70 italiani e 20 stranieri.

50

45

40

35

30
25

20

15

10
5

0
Uomini Donne

25-40 anni 40-50 anni

Strumenti usati

Il mio scopo è stato quello di invitare i partecipanti che avevano dato il consenso a seguire lo
stile di vita sano ed equilibrato, che io avevo presentato loro durante le precedenti dieci ore di corso,
per una settimana. Al termine di quest’ultima dovevano compilare due questionari. Nel primo
veniva verificato se essi avessero effettivamente constatato dei cambiamenti su sé stessi, o se
mangiare “bene” o “male” non facesse alcuna differenza. Inizialmente doveva essere indicato il
sesso, l’età, la nazionalità e poi sono stati inseriti quattro stati dove i partecipanti dovevano indicare
quello da cui sentivano più rappresentato il loro cambiamento dopo quella settimana. Gli stati
erano: serenità, ottimismo, salute e autostima. Nel secondo questionario i partecipanti dovevano
dire se avessero trovato o meno un miglioramento nel loro rendimento lavorativo.

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Risultati

I risultati che ho ottenuto sono stati che tutti i partecipanti hanno avuto un riscontro positivo.
Molti si sono identificati soprattutto per quanto riguarda l’aspetto “salute”. Infatti questi hanno
testimoniato di avere ottenuto un effettivo miglioramento fisico, si sono sentiti più attivi e motivati.
Al secondo posto, come potete vedere, si trova un aumento di serenità. Molti uomini e donne hanno
detto di aver percepito una maggiore serenità dopo aver seguito uno stile di vita sano per una
settimana.

50

45

40

35

30

25

20

15

10

0
Serenità Ottimismo Salute Autostima

Uomini Donne

Non indifferente è stato il riscontro ottenuto dal questionario sul rendimento in azienda. La
maggior parte di uomini e di donne che hanno partecipato, hanno confermato di aver visto un
aumento del loro rendimento lavorativo. Si sono dimostrati più positivi, più attivi e più tranquilli di
fronte a problemi e di conseguenza anche nel modo di risolverli.

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Riscontro rendimento uomini vs donne
80

70

60

50

40

30

20

10

0
Uomini Donne

Miglior rendimento Peggior rendimento

Discussione e Conclusioni

Alla luce dei risultati ottenuti, posso confermare con piacere le ipotesi iniziali. Noi siamo quello
che mangiamo e dallo stile di vita che noi scegliamo di adottare ne dipende anche il nostro
rendimento lavorativo, oltre che il nostro benessere fisico e psicologico. Impiegare il 50% del
tempo a disposizione per lezione per effettuare un tipo di lezione frontale e il rimanente 50% per
effettuare esercitazioni e discussioni è stata un’ottima idea. Ritengo di essere riuscita al meglio a
trasmettere ai partecipati ciò che mi ero prefissata. Il corso li ha preparati sulla sperimentazione
finale e, nonostante non abbiano potuto partecipare tutti i centocinquanta, ho visto molto interesse
nei loro occhi. Al termine della sperimentazione hanno potuto notare contro ogni loro aspettativa
che è davvero importante mangiare sano per tutti gli aspetti che gli erano stati precedentemente
presentati. Sono certa che dopo aver notato questi miglioramenti, saranno più motivati a portare
avanti questo stile di vita.

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Bibliografia

Besson, P. G., Bondil, A., Denjean, A., & Keros, P. (2008). Siamo quello che mangiamo. Il
metodo Kousmine per cambiare abitudini alimentari, guarire e stare bene. (G. V., Trad.) Milano:
Tecniche nuove.

Feuerbach, L. (1862). Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia. Lipsia.

Rasotto, E. (2010). Cibo. In E. Rasotto, La voce del corpo (p. 14). Padova: Edizioni Altravista.

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