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Warforged - Artificer Background

Linèa era una nana grigia molto intelligente che ha avuto un ruolo fondamentale nella
costruzione della città più avanzata dell'underdark. Una artefice che grazie alle sue ricerche
ed alle sue invenzioni tecnomagiche è riuscita a fare in modo che moltissimi nani grigi
potessero smettere di sopravvivere ed iniziare ad avere una vita degna di tale nome. Lei
scopri come trasformare l'energia contorta che permea l'underdark in mana in modo da
poter usare la magia.
Come praticamente tutti i nani dell'underdark aveva secondi fini. Per quanto sembrasse una
persona generosa e gentile in realtà la sua personalità non aveva niente di diverso da
qualunque altro nano grigio tranne che per l'intelligenza molto sviluppata. Lei era avida ed in
cerca di potere. La tecnomagia era l'unica cosa di cui si fidava e che la soddisfaceva in
quanto non agisce per conto suo ma fa quello per cui è programmata agendo secondo leggi
precise.
Tra le sue ricerche c'è sempre stata l'archeologia. Questo dovuto al fatto che antiche
leggende e dicerie dell'underdark dicono che in un lontano passato si stabilì nel sottosuolo
una razza tanto avanzata nella magia da essersi creata dei corpi immortali ma la descrizione
della loro magia non aveva alcun senso per nessun mago che avesse mai provato ad
indagare. Non per Linèa, lei intuì che che la loro magia non era altro che tecnomagia ad uno
stato incredibilmente avanzato e pensò che forse se avesse potuto mettere le mani sui i resti
i quella antica razza scomparsa per ragioni ignote e studiarli, avrebbe potuto costruirsi un
corpo immortale.
Con tutto il potere che ha accumulato ai suoi 162 anni dedica tutto il suo tempo
all'archeologia fin quando dopo 15 anni di ricerche non trova finalmente dei resti. Trovò corpi
di metallo che non somigliavano ne a golem ne a un homunculus ma si confermò la sua
teoria. Scoprì che si chiamavano "forgiati" e che quelli che si ritirarono nell'underdark erano
dei ribelli che trovavano inaccettabile quello che volevano fare gli altri forgiati (ma non si
capisce cosa). Qualcosa che se viene fatto porta come effetto secondario la scomparsa di
tutto ciò che riguarda la loro razza. Il gruppo ribelle ha proteggersi da questo effetto
nascondendosi ma avvenne tutto troppo velocemente e il gruppo non ebbe il tempo di
prepararsi alla pericolosità del posto dove si sarebbero andati a nascondersi e così vennero
lentamente sopraffatti dai nostri dell'underdark. Linèa era l'unica a sapere queste cose ma
ormai non era più l'unica tecnomaga. Essendo lei quella che è, questo non le piaceva, così
decide che non appena sarebbe riuscita a costruirsi un corpo con cui sfuggire alla morte
avrebbe distrutto la città uccidendo i nani grigi che negli anni si sono spostati quasi tutti in
città. Questo genocidio porterà nel giro di poco più di un secolo all'estinzione dei nani grigi
che vivono al di sotto del continente più grande del mondo ma a lei in fondo un po' le piace
l'idea. All'età di 297 anni dopo anni di studi in solitario iniziò a diventare sempre più
paranoica odiando chiunque non fosse se stessa e dato che si accorse subito che stava
iniziando ad avere vuoti di memoria decide di scrivere tutto ciò che si ricorda in un taccuino
(infuso di magia per avere pagine infinite mantenendo una grandezza tascabile) scrivendo
tutto nella lingua decifrata da Linèa dei forgiati. (Il forgiato prende la sua energia da un
generatore inventato dall'antica razza che per quanto generasse all'infinito riesce a generare
molta poca energia alla volta che viene mandata alla batteria che si ricarica nel tempo di un
riposo lungo).
Il piano di Linèa ha funzionato quasi alla perfezione. Quasi, perché non poteva sapere che il
suo problema mentale avrebbe dato problemi nel trasferimento della sua coscienza nel
nuovo corpo.
Aveva creato un meccanismo che automaticamente avrebbe teletrasportato il suo nuovo
corpo in superficie dove avrebbe ricominciato tutto da capo mentre allo stesso tempo la
gigantesca città di nani grigi esplose. (Il nuovo corpo ha un piccolo vano con lo spazio di una
bag of holding, con una bag of holding all'interno. Dentro c'è il taccuino ed un assortimento
di attrezzi da artificiere e non).
Nel mondo di sopra l'unica cosa percepita è una leggera scossa di terremoto che dura circa
3 minuti e si vede aprire un portale dal quale esce quella che da lontano sembra un'armatura
completa ma se si va a vedere sembra un manichino di metallo fatto molto bene.
Finché non inizia a muoversi.

Si ricorda i linguaggi, conoscenze generiche come la matematica, la geografia generale del


mondo, le divinità principali o l'esistenza di altri piani e poi ha ricordi molto confusi sulla
tecnomagia che spiega l'iniziare al livello 1 dopo essere stata una artefice di livello molto
alto. La sua personalità è cambiata (Neutrale - Buono) e pian piano scopre di essere l'unica
a conoscere la tecnomagia. La grande intelligenza le rimane e capisce che se più persone
sapessero fare quello che fa lei il mondo potrebbe diventare un posto migliore e questo le
farebbe molto piacere. I suoi obiettivi principali sono scoprire chi è/era (decifrando il taccuino
magico partendo da zero. Nessuno al mondo tranne Linèa sapeva tradurre quella lingua),
forse dopo scoprire il mistero dei forgiati (*wink* *wink* DM) ma soprattutto per la sua
gentilezza e benevolenza insegnare a più persone possibili la tecnomagia.
Adesso dato che si deve inventare un nome sul momento decide che si chiama Ke’ra.

I nani grigi avrebbero potuto col tempo trasformarsi in gente normale (non dovendo più
passare la vita a sopravvivere) anziché essere avari, scontrosi, burberi, violenti e ingrati ma
è il maggiore motivo per cui Linèa gli odiava (lei era diversa da loro, nel peggiore dei modi).

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