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FROM THE LIBRARY OF

REV. LOUIS FITZGERALD BENSON, D. D.

BEQUEATHED BY HIM TO

THE LIBRARY OF

PRINCETON THEOLOGICAL SEMINARY

Divido! w>£L |j>

Stette* l ~2~<£
NEW ITALIAN HYMNAL
OF

SALMI E CANTICI.
Siate ripieni dello Spirito : parlando a
voi stessi con salmi ed inni e can-

zoni spirituali, cantando e salmeg-

giando col cuor vostro al Signore.

(Ep. agli Efesi v, 19).


H IHew Utalian M^mnal
of

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Salmi e Cantici,"

Brrangefc fot tbe use ot tbe

Cburcb of X'i£mmanuello
in tfirtla&elpbfa, P*-

Un Iovtng memora of

tmrriet fflaag IRea&tng*

1907.
PREFACE.
This edition of " Salmi e Cantici, " carefully
and expressly arranged for the use of the Church
of L'Enimaii nello and other Italian Missions, is
the gift of Mr. Stanley G. and Mrs. Adelaide G.
Flagg in loviug memory of their beloved daugh-
ter Mrs. Harriet Flagg Eeading. Ever since the
beginning of the Mission in 1882, Mrs. Flagg has
been actively connected with our work, and cer-
tainly a gift more valuable than this could not
have been offered.
This edition contains a greater collection of
tunes than the foriner, amoug them being many
of the most beautiful hynins of the Aneient
Church, and, in order that there may be uni-
formity with American tunes, most of them have
been adapted to the melodies of Hutchin's
Church Hymnal.
That the strains of these Hymns may raise
our hearts and souls to the Son of God, and make
our lives purer and holier is the rlesire f <

MICIIEL/J ZARA,
Minister in charge of the Church of V Emmanuello.
Philadelphia, July, 1907.
INDICE ANALITICO

1. —Apertura dol Culto.


Cant. Pag.
1 Nel tempio del Signore . ( I ) mei. irlandese I

2 Come cerva che assetata Rianciardi Goudimel 2


3 Dal ciel benigna piovi G. Niccolini Mendelssohn 4
4 Nella piena dell'affetto Fava Mendelssohn 6
5 Oh, quanto sono amabili G. Niccolini B. Tours 8
o Signore a Te rivolgo B. Pons A. Ewing io
7 A Te Signor, s'innalzino Mapei P. Ritter 12
8 O Re dei re, che nel mio
cor Bianciardi Goudimel 14
9 Stretti in soave vincolo Mapei Salt. di Hullah 16
10 Di gioia alzate, o popoli Fava ant. mei. latina 18
11 Venite e lieti cantici Fava ant. mei. latina 19
12 Del Signor la lode suoni Fava Malan 20

E. —Le Sacre Scritture.

13 Mio Gesù, la tua Paola Mapei Goudimel 22


14 La Parola del Vangelo Mapei Viotti 24
15 Grati a te porgiamo omag-
gio Mapei Malan 26
16 Scrivi tu di propria mano G. Rossetti Goudimel 28

HI. —Chiusura del Culto.

17 Abbia Iddio di noi pietade Fava Goudimel 29


18 La grazia del Signore T. P. Rossetti Salt. di Hullah 29
19 La grazia del N. S. Gesù A. Revel Hilmar 31

(1) Per quanto è stato possibile, rinvenirlo venne indicato in questa


colonna il nome dell' autore o traduttore del cantico, e nella seguente quella
del compositore della melodia, o almeno 1' origine più probabile di questa-
Cant.
IV. —
Dio e le sue perfezioni.
Pag.
20 Santo, Santo, Santo A. Revel .... 32
21 O spirto mio, sollevati Fava mei. italiana 34
22 Come, o Jebova, in ogni
terra Fava Mendelssohn 36
23 Forte Rocca è il nostro
Dio G. Niccolini Lutero 38
24 Sommo Iddio, noi t'invo-
chiamo P. Ritter 40
25 Dal pieno cor si spande Fava Mason 42
26 Del Forte di Giacobbe Bianciardi Malan 44
27 Dovunque il guardo giro Metastasio Duvernoy 46

V. —Venuta di Cristo.
28 Sorgerà gentil Rampollo da L. Reggio
29 Ecco ci è nato il Parvolo Manzoni mei. del 1535 5o
30 Udite Nunzi gli Angeli Tasca
! De Macchi 52
31 Qual fulgore percote G. Niccolini .
54
32 Gloria nei cieli altissimi T. P. Rossetti Bost 56
^^ Di pace al Principe Ferretti Malan 58
34 Su, sciogliam, fratelli Mendelssohn 60
35 Ecco scendendo splendidi INI. Di pretorio L. II. Redner 62

VI. — Sofferenze e Morte di Cristo.

36 Mio core, ascendi al Gol-


gota Ferretti Schraidlin 64
37 O re straziato, affranto Reta Lutero 66
38 Ecco là l'Agnel di Dio Bost 68
39 Gesù, tu pendi dal duro
legno G. Niccolini Malan 70
40 Gesù ti veggo in agonia — A. Revel Freylinghausen 72
41 Del Re i vessilli incedono Metastasio L. Mason 73
42 Fra sacri ulivi
i C). Berrini Bost 74
43 E spirato e più non langue G. Rossetti De Macchi 77
44 E consumato Oh giubbilo ! G. Rossetti De Macchi 80

VE. —Risurrezione, Ascensione, ed Intercessione


di Cristo.

45 II Cristo, il Signore Tasca mei. bernese 82


46 Gioite, o popoli Mapei Catrufo 84
Cant. P*g.
47 Sorse Cristo dalla morte C. Reta Bortniantzky 86
48 Dalla tomba sorse il Cristo mei. russa 87
49 I lacci della morte T. P. Rossetti Maiali 88
50 O Gesù, tornasti in cielo T. P. Rossetti Mendelssohn 90
51 Dovo sei nel ciel dei cieli T. P. Rossetti ant. mei. ted 92
52 Sì, pel suo popol, Gesù
prega Bianciardi Bost 94
53 Cantiam di Dio la gloria T. P. Rossetti Duvernoy 96

VIE.—Lodi di Cristo.

54 D' altissimi portenti T. P. Rossetti Duvernoy 97


55 Su, su, o redenti Ferretti Pleyel 98
56 Di Dio le lodi Pleyel 99
<

57 Agnel di Dio, coi tuoi


languor Malan 100
58 Cantiam, cantiamo a Dio Mapei Malan 102
59 Oh se qual tromba
! G. Rosetti mei. ital. 104
60 Laude all' Agnel di Dio T. P. Rossetti mei. antica ìoó

IX. —Lo Spirito Santo.

61 Immolato l'Agnello Arici Hullah


Salt. di 108
62 Madre dei Sauii immagine Manzoni J.Barnby HO
63 Vieni le grazie a spargere G. Rosetti De Macchi 112
64 Consolator benefico Borghi De Macchi 113
65 Scendi tu nel nostro petto G. Niccolini mei. sicilliaiia 114
66 Sian santi, o Signore Mapei Catrufo 116

X. —Peccato, Pentimento, Perdono.

67 O Sol di purezza Mapei Catrufo 116


68 Io peccai, Signor, perdona Mapei mei. francese 118
69 Dal fondo del mio duolo Reta Demantius 120
70 Signor,', ahimè, ch'io
sono Reta Lutero 122
71 Lordo di colpe, o Dio Ferretti Catrufo 124
72 O Redentor divino Mapei Catrufo 125
73 Benignamente guardami G.B. Desanctis Benemani 126
74 Signor, perdonaci 128
75 Così qual sono T. P. Rossetti Lowell Mason 128
76 Ahi Signor, tu ben lo sai
'
G. Rossetti Bost 130
Cant. Pag.
77 Comeagnella che il pa-
store G. Niccolini Goudimel 132
78 Salvezza, o dolce suono Di Pretoro melod. irland 133
79 A Gesù cheasè ci appella T. P. Rossetti mei. francese 134
80 Grazia di Dio che salva T. P. Rossetti Salt. di Hullah 136
81 Io son solo la vita e la via De Macchi 138
82 Sopra l'Agnel di Dio Webbe 140
S3 A Te, Gesù, si volge G. Niccolini mei. spagnuola 141

XI — Gratitudine, Gioia e Felicità dei redenti.

84 Come dolce all'uom cre-


dente T. P. Rossetti 142
85 O perchè non m' è dato Reta Bost 144
86 Incomparabil bene Reta Teschner 146
87 Chi si riposa in Dio Reta Teschner 147
88 Le dovizie, le gioie, gli
onori Mapei Malan 148
89 Sicura in man di Cristo T. P. Rossetti Doane 150
90 Anima mia, benedici il

Signore Goudimel 152


91 O qual piacer, col nome Tasca (Son Garden) 154
92 La Croce del Signore T. P. Rossetti mei. amer. 155
93 Pace all' uom che vaneg-
giando Mapei Ritter 156

XII. — Conflitti e Prove dei redenti.

94 Vo recinto d' insidie Tasca Malan 158


95 Qui nel deserto T. P. Rossetti Malan 160
96 Colui che dall' altissimo Fava Schopp 162
97 Quest' anima che geme Reta Lutero 164
98 Su, riedasi al Signor da Tasca Malan 166
99 Neil' ora del dolor Malan 167
100 Come di selva annosa Reta Malan 168
101 Fra gli affanni ed i perigli Mapei Bost 170
102 Nel cammino della vita T. P. Rossetti Bost 171
103 Nei giorni tetri Mason 172
104 Signor, da questo mondo
rio B. Pons Malan *n
1

XIII. —Preghiere e Supplicazioni.

Cant. Pag.
1

105 Coni è dolce la preghiera Mapei Riiter 174


106 Padre nostro che in cielo . Freylinghausen 176
107 O Signor, da cui scende Tasca Freylinghausen 177
108 Dal profondo dell' alma Reta Goudimel 178
109 Ahi sovente altra prece Reta
! Goudimel 180
110 A te, Padre, ascende il
core . . .182 Goudimel
1 1 Signore, a te rivolgo B. Pons 184 O. di. Lasso
112 In te sperai, Signor Fava 186
113 Dal tuo stellato soglio R. Lowry 188
114 Al mio soccorso attendi Fava R. Lowry 189
115 Signor,che nel tuo sangue T. P. Rossetti 190
116 Accordaci, o Signore T.P. Rossetti 191
117 Dio, che apristi il mare Reta , 192 "1

mei greca »
118 Tu che nostre rie catene Reta yo
V venuta a noi
119 Deh! mi dà ch'io non
i, . dalla Sicilia .
respiri Reta J 193
120 Per tutto il ben Tasca Malan 194
121 O Tu gran fonte Tasca Malan 195
122 Alzo gli occhi ai sacri
monti Fava 196

XIV. —Vita e doveri del cristiano.

123 O Gesù, Tu sei la vite Mapei 196


J. Newman
1 24 Luce d' amor, fra l'ombre B. Dykés 198
J.
125 Camminare al tuo co-
spetto Reta mei. tedesca 200
126 Poni in Dio la tua fidanza Tasca mei. tedesca 201
127 Tu che gli astri intorno
muovi G. Rosetti 202
128 Quanto è lieve, o Re del
cielo Reta Bortniantzky 202
129 Sull'aspra via del Gol-
gota G. Rossetti Schmidlin 204
130 Di mia vita, o Signore Di Pretoro Salt. di Hullah 206
131 O soldati diCristo sor-
gete Tasca Salt. di Hullah 207
132 Della fede alla tenzone Mapei Malan 208
133 Vivere in pace Reta Malan 210
Cant. Pag.
134 Peccatori redenti dal
Santo Mapei Malan 212
135 Soffre, però non sdegnasi Borghi. mei del 1535 214
136 Ai monti il guardo
trepido Metastasio Aliquis 216
137 O Signor, da cui scende
ogni bene Tasca T. A. Jeffery 218
138 Va, pensiero T. Solerà G. Verdi 220
139 Venite a Me voi tutti B. Pons J. B. Dykes 222
140 Porgi ascolto 13. Pons A. P. Lwoff 223
141 Lungo rivi cheti, ombrosi German 224
142 Al misero mortale G. Niccolini Thibaut 226
143 Amo il Signor B. Pons H. W. Parker 226
144 E chi scampa G. Niccolini A. S. Sullivan 228

XV. —Battesimo e S. Cena.

145 Con preghiere e con canti T. P. RossettiSalt. di Hullah 229


146 Tu,Signor,gradisti il voto Mapei Bost 230
147 Gesù volge a noi la voce T.P. Rossetti Freylinghausen 232
148 Cristo è il pane mei. morava 234
149 Chi dell' erbe Metastasio 236
150 MioSignore,amarTesolo Reta mei. morava 237

XVI.— Missione Evangelizzazione, etc.

151 OSol di giustizia Bianciardi Jayet 23S


152 Al Signor tre volte Santo G. Niccolini 239
153 Innalzate il vessil della
Croce T. P. Rossetti Del Bene 240
154 Signor, pietose scendano Mapei mei. italiana 242
155 Come soave al misero 244
156 Deh tu propizio G. Niccolini J. E. Roe 245
157 Le sorti tue si compiono Bianciardi Bost 246

XVII. —Matrimonio.
158 La voce che solenne M. Di Pretoro H. Smart 248
159 Gran Dio d' amor sor-
gente Mapei L. Mason 250
160 Bello è in Gesù d'amore Mapei Whitney 252
S. B.
IÓI O Signor d' ogni grazia T. P. Rossetti mei. inglese 254
XVHL— Capo d'Anno.
Cant. Pag-
162 Gran Dio,tu solo i popoli G. Niccolini mei. del 1535 256
163 Sommo Iddio che il tempo mei. francese 258

XIX.— Morte del Chrj stiano— Ritorno di Cristo


Vita eterna.
164 Son straniero in questa
terra T. P. Rossetti mei. tedesca 260
165 Ver le sedi mie celesti Reta 262
166 Oh come è dolcissimo G. Niccolini Haydn 264
167 Paese beato G. Niccolini Jayet 266
168 Al Signor sen fé' ritorno Ferretti mei. greca 267
169 Signor nostro rifugio Fava Benemani 268
170 Non è morir quel volo Reta Malan 269
171 O beati su nel ciolo F. Rostagno R. Lowry 270
172 Verrai severo Giudice Mapei Salt. di Hullah 272
173 Della Divinità A. Revel Malan 274
174 A Dio Padre che dal
niente Margolfo Goudinul 276
175 O Padre Dossologia 277
— —-— — ——
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Salmi e Cantici.

1.— APERTURA DEL CULTO.

Cantico l.
Cmirch Hymnal, M.
Belmont.
20, C.
W. Gardiner.
Andante.

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ni -te; I vostri accenti u-ni-te L'Altis-simo a lo-dar.

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2 Dal pieno cor si spanda 4 A ringraziar veniamo


Di lode e gioia il canto, Colui che ci die vita;
L'Iddio tre volte santo La cui potente aita
Correte ad adorar. Giammai mancar ci può.

3 Siam gregge del suo pasco, 5 Noi della sua perenne


Siam l'opra di sua mano; Bontade Iddio consola;
Noi non potere umano, La santa sua Parola
Ma solo Iddio formò. Eterna durerà.
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Cantico 2.
Church Hymnal, 464, L. M. D. Creation.
F. J.Haydn.
Flebile.

Co - me cer - va che asse-ta - ta Brama un lim-

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pi - do ru-scel Tal quest'al-mascon-so-la - ta Bra -

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ma te, Re d'T-sra-el. Del Dio vi-vo eli' ha de-sir.

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E il mio pan continuo pianto

L'empio intorno a me si sta;


Di schernirmi si dà vanto,
E il tuo Dio, chiede, che fa?

O beata la stagion,
Quand' andava in tua magion,
Coi tuoi fidi in mille modi,
Celebrando le tue lodi.

Di tua collera il torrente


Cento volte in me passò,
Ma la grazia tua possente,
La tempesta dileguò.
Sei mio
fido condottier,
Finché dura il giorno intier;
E la notte, in mezzo al pianto,
T' alzerò di lodi un canto.

Ma perche, spirito mio,


Sgomentar ti vuoi così?

A chi fida solo in Dio


suo braccio mai fallì?
Il
Sol ch'io guardi al suo favor,
Dico: Egli e mio salvator;
Egli e quei che, in ogni loco.
Nel mio duol fidente invoco.
Cantico 3.
Minich. 7. 6, 7, 6. D. Har. by Mendehsohn.

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Dal ciel be - ni - ima pio vi Su

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noi, Luce di - vi - na, sin dal - la mat-

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na Chia - ma lo sguardo a Te.

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In seu ce - leste ar - dorè

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co II me del - la Fò!

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Church Hymnal, 603, lst Tune, , 6, 7, 0. D.

Dall' Oriente spira,


Soffio d' eterna Speme:
Del misero che geme
Reca ristoro al cor.
Forier di nuova vita
All' alma travagliata,
Dille che ancora amata
Eli' è dal Salvator!

Tu, che di tue fragranze


Empi la terra e il cielo,
Ravviva il nostro zelo,
O fior di Carità !

S' apran dovunque pure


Al ciel le tue corolle,
E dalla valle al colle
Ognun per Te vivrà !
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Cantico 4*
Church Hymnal, 371, 2d Tune, 8, 7,8, 7, D. Sanctuary.
J. B. Dykes.
Andantino.


Nel -la pie- na del- l'ai- fé t - to, Dar -ti lo - de

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Tu verace, tu clemente,
Al tuo nome onor rendesti,
Le promesse che facesti,
Or per te compite son !

Quante volte a te dolente


Io ricorsi, udito hai, m 1

E largirmi ancor vorrai


Di vigor novello don.

Dio che in ciel siede sublime


Il meschino in terra scorge
E dell' uom, che baldo sorge,
Segue i passi di lontan.
Se il dolor quest' alma opprime,
Da Lui spero e lena e vita;
Perchè ognor mi porse aita,
Mi sostenne la sua man.
Cantico 5-
Berthold. 7, 6, 7, 6. D. B. Tours.

Oh, quanto so - no a - ma - bili Si -

SffiE -fi e
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gnor, le tue di-more! Quanto le brama il co - re

Dell' e - su - le fé - del! Ri - pò - so, gra-zia

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nel - le tu - e di more, Signore Id-dio del Liei!

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Church Hymnal, 590, 2d Tune, 7, 6, 7, 6. D.

Tu fai in esse splendere


Il Sol della giustizia
Che colma di letizia
E di salute il cor.
La luce del Santuario
Ognora e all' uom propizia ;

Il Sol della giustizia


Ravviva chi si muor !

Nei santi Tabernacoli


L' eterna tua Parola
Ci guida, ci consola,
Nutrisce in noi la fè.
L' adorazione, il canto,
La prece che a Te vola,
Secondo tua Parola
T' offriamo, o Re dei re!

Ma son più dilettevoli


Le stanze tue celesti,
Che, o buon Gesù, ne appresti
Del ciel nello splendor.
Deh, fa' che presto andiamo
Lassù dove ascendesti !

Le stanze tue celesti


Deh, n' apri, o Salvator !
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Cantico 6.
EwiNG. 7, 6, 7, 6. D. A. Ewing.

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pre - ce del mio cor; Se, iu preda al mal,

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Se - pie - no son d'af - fan La

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Church Hymnal, 407, 2d Tane, 7, 6, 7, 6. D.

Tu mi sei Padre e Duce,


In Te m' affido ognor;
Fonte mi sei di luce,
Di verità, d' amor.
Mi regga la tua mano
Del vero nel sentier,
Al tuo voler sovrano
Tu pieghi il mio voler

Io vivo per Te solo,


Tu solo vivi in me;
Io sono tuo figliuolo,
E Tu sei il mio Re.
Io T' amo, io T' adoro,
Per fede vivo in ciel,
Quaggiù più non dimoro:
Albergo nel tuo ostel!
12
Cantico 7.
Church Ilymnal, 507, 3d Tune, C, M. D.

A Te, Signor, s'in-nal- zi -no Le fer-vi-de can-

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2 Tu Santo, degli eserciti 6 Aguel di Dio che vittima


licondottier possente, Di pace a noi Ti festi,
Eterno, immensurabile, Tu della morte i vincoli
Tu fecondasti il niente; Nel tuo vigor frangesti,
L'orbe Ti esalta e celebra } , L'orgoglio reo di Satana) ,.

Che la Tua man lo fe\ / Curvossi innanzi a Te. /

A Te i cantici
festosi E ilPadre in ciel sugli esseri
Sollevano Profeti,
i Ti die perenne impero,
Che fer palesi ai secoli Donde verrai pe' reprobi
I santi Tuoi decreti, Eetributor severo,
Assorti in quella gloria ) ,. Pei santi che in Te sperano > ,

Onde fur nunzi un dì. / Fonte d'eterno amor. /

4 Dan lode a Te gli Apostoli, 8 Guida a' beati pascoli


Degli alti Tuoi portenti La tua diletta greggia ;

Apportatori ai popoli, A chi t'invoca, provvido,


Sparsi fra i quattro venti, Di tua pietà largheggia,
Acuì l'incorruttiblei .. Noi siam, per fé, per grazia) ,.
D1S '
Serto Gesù largì. i Ricchi del tuo favor. /

5 Te canta pur dei Martiri 9 Signor, pietà! le lagrime


Il trionfili lrappello, Tergi sul mesto ciglio;
Che fer le stole candide Tu ne conforta e illumina
Nel sangue dell'Agnello, Fra l'ombre e nel periglio;
E quei che miti il seguono, ) ,
La nostra speme fondasi > .

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Ovunque volga il pie. ì Sol nella tua virtù. J
*

10 Stendi il regal dominio


Dall' uno all'altro polo,
Insin che gli anni e i secoli,
Sciorran sull'orbe il volo;
Tutte le lingue invochino) ••
I8,
Il nome di Gesù. /
14
Cantico 8.
Church Hvmnal, 422, 3d Tune, 10, 10, 10, 10.
Langran.
J. Langran.
To be sung over twice.
Grave. ,
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f O Re dei re, che nel mio cor, Un santo ar-


\ Chino al tuo pie, io can te - rò, Sal-meg- gè-

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— D' ogni promessa;
Mantenitor
Che se a Te par mio vero ben,
La Grazia vien — Tosto concessa.
In atto umil, dinnanzi a Te,
Verranno Re — Proni al tuo piede,
i

Tosto che a lor nota sarà


La tua bontà, — La tua rnercede.

Ed empiran, col lor cantar,


La terra e il mar —
Delle tue lodi ;

E il tuo valor s'annunzierà,


Si canterà, — In mille modi.
O Creator, che di lassù,
Fra noi quaggiù Vedi ogni cosa, —
Tu sembri e ver, lungi dal suol;
Ma su te sol L' orbe riposa. —

Tua voce il cor d'affanni pien,


Dolce Potente invita
al tuo sen, —
Tu dallo stuol d' empi guerrier,
Con braccio fier, Salvi mia vita. —
E mentre io son depresso più,
La tua virtù —
M' alza e m' affida.
Or ciò che a Te piacque esordir,
Al suo finir Costante guida.—
16
Cantico 9.
Grave.

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Stret-ti in so - a - vin co - lo
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Il Tuo celeste Spirito


A meditar e' invita,
Prostrati a piò dell' albero
Che germogliò la vita,
Gesù, la Tua vittoria,
La nostra indegnità.
Sgombra dal nostro petto
Ogni terreno affetto,
La Tua parola illumini
La nostra cecità.

La fede in noi fortifica


E la speranza avviva
La carità sia fervida,
Sia mite, sia giuliva,
Fa che siam tutti unanimi,
Ed un sol core in Te.
Nel nome Tuo raccolti,
Sappi ara che Tu ci ascolti
E in mezzo a noi santifichi
I frutti della Fo.
18
Cantico t<X
Church Hymnal, 381, 8, 8, 8, 8, 8, 8.
Kepeat last line.
Andante ìuosso.
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E dite a Dio: Terribili Venite al tempio, uditemi,
Son 1' opre di tua mano O voi tementi Iddio,
Al tuo poter resistere Io narrerò quai fossero
Tentan nemici invano, Le grazie onde al cor mio
Vinti al tuo pie già son. Sì pura gioia ei dà.

Venite, o genti, e 1' opere Se i labbri miei si schiusero


Di Dio vedete, e quali Per invocarlo un giorno,
Prodigi ei fé' mirabili Or di sua gloria il merito
Pe' figli dei mortali, Alto sonar d'intorno
E quanto grande ei fu. La voce mia farà.

Per sua potenza ei domina Sia lode a lui che al misero


Sul mondo eternamente, Non fé' di grazie niego,
Provvede a tutto, e sorgere Sia lode a lui che porgere
All'empio non consente, Volle 1' orecchio al priego
Nò che trionfi ei vuol. E sua bontà mostrar.
,

Cantico \\.
(Sitila melodia del precedente.)
Church Hymnal, 306.
Repeat last line.

Venite e lieti cantici Egli è il Pastor sollecito


Al Dio ch'è il nostro aiuto Che il buon sentier ne addita.
Udir facciam gli rendano
;
Noi siam la greggia; il popolo
Di grazia alto tributo Ch' egli a' suoi paschi invita.
Gl'inni del nostro cor. Che guida di sua man.

Grande sui grandi è Jehova Oh ! se la voce amabile


Re eh' ogni rege atterra ;
Oggi d' udir v'è dato,
Nelle sue mani i cardini Non sia qual già fu in Meriba
Ei tien dell' ampia terra, O in Massa il core ingrato,
Di tutto Egli è Signor. Né Iddio vi parli invan.
20
Cantico 12*
Church Hymnal, 228, 2d Tune, 10, 10, 10, 10, 10, 10.
Andante. ,
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Dai paesi più remoti,


O tribù, qui v' accogliete ;

Al Signor porgete voti,


Fate plauso, quante siete,
Nel suo tempio qui venite
E in suo nome ostie offerite.

Tremi ognuno al suo cospetto,


E voi dite ad ogni gente,
Che ogni rege è a Lui soggetto,
Che dei regi è il più possente,
Ch Ei la terra immobil regge
7

E giustizia e la sua legge.

Siano i cieli in esultanza,


Si rallegrin terra e mare,
E i viventi eh' hanno stanza
Nel suo seno, e quanto appare
Sovra il suolo, e i campi intorno
Faccian festa in sì bel giorno.
22

IL— LE SACRE SCRITTURE.

Cantico 13.
Church Hymnal, 225, lst Tuue ,9,8, 9, S.

Andante sostenuto. i

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Se il mio cor fia caldo e pieno
Di celeste carità,
Morto al fascino terreno
Per tua gloria in Te vivrà.
Del divin Consolatore
Spiri l'alito su me,
E fecondo nel mio core
Nutra il seme della Fé.
24
Cantico 14*
Church Hymnal, 540, 8, 7, 8, 7, 7, 7.

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Per la bocca del pastore


Parla dunque, o buon Gesù,
Sicché avvampi il nostro cuore
Della santa tua virtù:
E a servirti in terra eletti
Siam fedeli ai tuoi precetti.
26
Cantico \5.
Ch iirch Hyranal, 7, lst Tuue 10, 10 , 10, 10, 10, 10
Andante.
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Fa che il tuo voler sia quello


Che diriga il nostro piede
Dietro i passi dell' Agnello,
Neil' amore e nella fede;
E la vita che ci avanza
Lieta sia nella speranza.

La tua grazia al ben ci esorta,

E dal fallo ci allontana,


C incoraggia, ci conforta
Sul cammino.
difficile
Che saria la mente umana
Senza il lume tuo divino?

Gloria al Padre eterno e santo,


D' ogni bene donatore;
Gloria al Figlio che dà il manto
Di giustizia al peccatore,
Ed Consolatore
al pio
Gloria eterna, eterno onore.
28
Cantico 16.
Church Ilymiial, 225, lst Tune. 9

Seri- vi Ta di pro-pria ma - no. Seri - vi pur. Si -

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2 Regna Tu e V altro Bull1 una


E devoti a Te
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E V illumina e P accendi,
Con la grazia e con P amor.
3 La Tua legge ed il Tuo nomo
Sulla via del ben m' affidi;
1/ una irrighi, o 1' altro guidi
Tu tei lotto e volontà.

4 L' una e P altro diverranno


Mio sostegno e mio tesoro,
Finché il tempo in cui V adoro
Non divenga eternità.
29
III.—CHIUSURA DEL CULTO.

Cantico \7.
[Sulla melodia del cantico precedente.)

Abbia Iddio di noi pietade, Tutti i popoli dian lode


A nostr' alme benedica, D' una voce a Tua viriate;
E risplenda in luce amica Solo in Te trovan salute
La sua faccia a noi dal ciel. Quante genti in terra son.

2 4
Sulla terra il retto calle Che il Signor ci sia propizio,
Mostria noi quel santo raggio, Bededica ai voti nostri,
Sì che V uomo in suo viaggio E la terra a lui si prostri
Si mantenga a Te fedel. Fino all' ultimo confìn.

Cantico 18*
Andante.
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IV.— IDDIO E LE SUE PERFEZIONI.

Cantico 20.
Grave.

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1. San - to, San - to, San - to sei, Si-


2. San - to, San - to, San - to sei, Si
3. San - to, San - to, San - to Si-

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rai no-stro Re- (leu - tor, De-gjao sei di soni-nia


011 cui tu - o san-gue; De-gno sei di som-ma
gnarnel-la tua Cine - sa. De- imo sei di sommo o-

lo - de: Ge-nu- fles - si, t'a - do- riam, Cre - a -

glo - ria: Te, o for - te, a - do- riam, Sai - va-

no - re. Iu noi scen -di a rav - vi - var II tuo

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Cantico 21.
Andante.
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che di vi - ta un a - li- to A - gi - ti que-sto cor.

2 Ah nel poter de' principi


Non è da por fidanza:
Nessun dei figli d' uomini
Ha di salvar possanza,
Da tutti a un modo involasi) ..

Lo spirto ed il vigor. / '

3 Torna la salma in polvere,


Sfuma ogni uman proposto,
Felice ehi nel? unico
Signor sua fede ha posto,
Nel Dio che fece e popola \
La terra, il cielo, il mar. J

4 Nei secoli dei secoli


Ilvero Egli mantiene,
Di quei che oltraggio soffrono
Ei vendica le pene,
Dà pascolo all' uom famelico, \ ,.

E i ceppi Ei sa spezzar. j

5 Iddio dei ciechi allumina


La vista, e amico aiuto
Acciò possa risorgere
Non nega all' uom caduto;
E V amor suo benefico ì ,

A quei che giusti son. J '

6 II pellegrino, V orfano,
La vedova consola,
Sperde le inique insidie
Al suon d' una parola.
Regna il Signor nei secoli,),. D1S*
Regna il tuo Dio, Sion. J
36
Cantico 22,
Church Hymnal, 489, 2d Tune.
Andantino.
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Di tue mani io F opre ammiro


Se contemplo il firmamento;
Tu alla luna il vivo argento
Desti e agli astri il scintillar;
E mi dico: O 1' uom eh' e mai
Che di lui così ti cale?
Il figliuol dell' uomo è tale
Uis.
Che tu F abbia a visitar? J

All' angelica natura


Tu per poco ugual noi festi,
E di gloria ti piacesti
La sua fronte incoronar.
Quanto fu per te costrutto
Tu volesti a lui sommesso,
E dell' uomo al piede hai messo }bis.
Tutto ciò che da Te vien.
38
Cantico 23.
Andante vi osso.
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È perduto immantinente
Quei che solo in sé confida,
Per noi pugna un uom possente
Che Dio scelse a nostra guida
Chi sia domandi tu;
Egli è Cristo Gesù,
Nostro Signore,
Da lui vigor ne viene,
La vittoria in mano ei tiene.

Se migliaia di demoni
Ne volessero inghiottire,
Le malefiche legioni
Non vedranci impallidire;
Con tutti i lor terror
Si mostrin pure, il cor
No, non ci trema :

A un detto dell' Eterno


Fia depresso il re d' inferno.

La parola della vita


Rispettar denno i potenti;
Col suo Spirto Iddio n' aita,
Noi sarem con lui vincenti.
Se pieni di furor,
Tolgonci figli, onor
Ed ogni bene,
Ne avran vantaggio lieve
A noi il regno restar deve.
40
Cantico 24,
Church Hymnal, 658.
Andante.

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L'alto ciel, la terra e il mare Salva il pò poi tuo Signore,

Sorti aun detto tuo dal niente, Che in Te sol confida e spera,
Col lor muto favellare Nuovo infondi in lui vigore
Ne proclamano altamente Nuovo zelo e fede vera;
L' infinito tuo poter 1 Nel Tuo amore, o Dio fedel
Ibis.
L' ammirabil tuo saper. J Tu lo guida infino al ciel.

I beati in lieto canto Possa il regno tuo di pace,


Nel mirare il tuo splendore Stabilirsi ovunque è vita,

Dicon: Santo, Sauto, Santo Del vangelo tuo la face

Degli eserciti il Signore, Splenda ad ogni cuor gradita;


Che per ogni eternità) . Ogni lingua, ogni tribù ì

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e e oguor sarà.
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Canti il nome tuo, o Gesù.

Cruda morte qui a soffrire Allo Spirito onde viene


Tu venisti, o santo Agnello Ogni scienza, ogni consiglio,
Ma vincesti, e nell' uscire Gloria sia qual si conviene
Trionfante dall' avello, Gloria al Padre e gloria al Figlio

Tu di morte e inferno intier) Di Gesù la carità | ,

Distruggesti ogni poter, j No, giammai non mancherà. J


42
Cantico 25.
Church llymiial, 357, lst Tune, St. Edith.
7, 6, 7, G. J).
J. 7/. Kncdtt.
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In quello opere splende Onde a chi gli è devoto


Maestade sublime ;
Dolce alimento accorda ;

Giustizia in lor s' imprime Né il patto men scorda


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Che mai non può mancar. Che un giorno alFuoni l'unì.


Prove lasciò stupende Sì: farà pago il voto
Di sua grandezza, Iddio, Del popol suo, concesso
Pur mansueto e pio Sarà il retaggio ad esso
Non men che grande appai*. Che lo stranier rapì.

L* opre di Dio son rette,


Hanno del vero i segni,
Son giusti i suoi disegni,
Eterna è sua virtù.
Alle sue genti elette
Ei renderà salute,
Né sarà mai che mute
Ciò che fermato fu.

Di Dio tremendo e santo


E il nome e chi lo teme;
Di sapienza ha il seme
Né mai potrà fallir.

D' intellegenza ha vanto


Chi le sue leggi adempie,
Della sua gloria egli empie
I secoli avvenir.
44
Cantico 26.

m Andante mosso.

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Ci ama d' eterno amore; Saprem la sua vittoria
La grazia sua benefica Quando dirà Levatevi, :

Mai verrà meno al cuore. Ad eredar la gloria.


Alleluia, ecc. Alleluia, ecc.
Egli è la nostra speme, (ter) La morte a noi redenti (ter)
Supremo bene egli è. In vita cangerà.

Ei de' nemici nostri Lode all' Eterno, lode


Tutte le schiere ha note : A Lui che è Dio, che è rad re,
Sorga alla pugna, e liberi Chi contro a noi, s' ei vigila

Farne il suo braccio puote. Dalle celesti squadre.?


Alleluia, ecc. Alleluia, ecc.
L'iniquo al suo cospetto (ter) In Cristo si trionfi (ter)

Com' ombra svanirà. E fidi in Lui viviam.


46
Cantico 27-
Church Hymnal, 491,
Andante mosso.
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Tu sei; nel giro immenso Interroghi dei fonti
Tutto per Te si voi ve, L' origine segreta;
Quest' animata polve Scendi nel sen dei monti
Gran Dio, respira in Te. Col guardo scrutator
Se vo, se sto, se penso. Per 1' ampie vie serene

Mi leggi in cor, mi ve<l T' è conto ogni pianeta,


Dalle superne sedi Dell' Ocean 1' arene,
Tu vegli sopra me. L' erbe del campo o i fior.

Invan mi celo, invano La madre, il genitore


Notte e silenzio invoco, M' han posto in abbandono;
Il mar, la terra, il foco Ma 1' occhio del Signore
Mi sveleranno a Te. Sul misero s' aprì.
Dall' empie vie lontano Parlò coi traviati
Questo pensier mi tegua, L' accento del perdono;
Tu sei; mirar Ti degna, GÌ' indocili, gì' ingrati
Signor, senz' ira, in me. Compunse, sbigottì.

Nétermini, uè tempi Dall' alvo, dalla culla


Teco, Signor, non sono : Misura i giorni miei;
Tu solo abbracci ed empi Dinanzi ad esso è nulla
L' immensa eternità. quaggiù.
Il fasto di
Neil' infinito ergesti Perchè, mio cor t'aggiacci?
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inaccessibil trono; Perchè sì tristo sei?
T' amasti, t' intendesti Romper si denno i lacci
Solinga Verità. Di questa schiavitù.
48

V —LA VENUTA DI CRISTO.

Cantico 28.
Church Hymnal, 432, 2d Tune, d.
Weston.
8, 7, 8, r.
J. E. Hoc.
Andante. .

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Ei sarà noi suoi giudizii E dell' aspe in sulla buca

Di giustizia ognor modello, Scherzerà bimbo innocente,


E all' oppresso miserello Nella tana del serpente.
Ei ragione renderà. La sua mano stenderà.
Che giustizia e veritade
Sarà il cinto a lui più grato:
Di sue labbra il solo fiato faran sul sacro monte Non
L' empio al niente ridurrà. belve danno e guerra; Più le
Come l'acqua, il mar, la terra
Di Dio il ver ricuoprirà.
La giovenca e V orsa insieme E di Jesse il gran Rampollo
Pasceran coi loro nati, Cercheran tutte le genti:
E il leon V erba dei prati, Hi sarà segno ai credenti
Come il bove, mangerà, Che di gloria splenderà
50
Cantico 29*
Fides.
ehurch Hymnal, 1 12, 8, 7, S, 7, 8, 8, 7.
C. C. SchoUfidd.

m Andante.
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fu lar - gi-to il Fi- glio: Le av-ver- se for - ze tre - ma -

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2 O Figlio, o Tu, cui genera
L* Eterno eterno seco,
Qual ti può dir dei secoli:
Tu cominciasti meco?
Tu sei del vasto empirò
:

Non ti comprende il giro;


La tua Parola il fe\

3 E tu degnasti assumere
Questa creata argilla ;

Qual merto suo, qual grazia


A tanto onor sortilla?
Se in suo consiglio ascoso
Vince il perdon, pietoso
Immensamente Egli o.

4 Oggi Egli è nato, ad Efrata,


Vaticinato ostello,
Ascese un' alma Vergine,
La gloria d' Israello,
Grave di tal portato:
Da chi il promise è nato,
Ond' era atteso uscì.

Dormi, o Celeste: i popoli


Chi nato sia non sanno,
Ma il dì verrà che nobile
Retaggio tuo saranno,
Che in queir umil riposo,
Che nella polve ascoso
Conosceranno il Re,
52
Cantico 30*
Pastor.
Church Hymnal, 290, 7, 7, 7, 7, 7, 7, 7, 7, 7, 7.
D. J. Wood.
Andante mosso.
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U - di - te! Nunzi gli ange-li Dell' im-mor-tal vit

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Tutte, al celeste annunzio, Gloria al celeste nato,
O nazion gioite, Sol di giustizia, e face
Al grande, al bel y' unite D' eterno ver, di pace
Trionfo del Signor. Apportatore e Re.
Cantate insiem cogli angeli Nascendo, e luce e vita
Col cor commosso e grato : Egli alla terra adduce :

Cristo in Betlemme è nato, Che sempre vita e lucei


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E nato il Redentor. Reca il Signor con sé. j

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Cristo che il cielo adora, Vieni, o desìo dei secoli,
Cristo, 1' Eterno, il Santo, Del mondo intier speranza;
Ch' a terger viene il' pianto Fra noi 1' umil tua stanza
Dell' egra umanità. Degnati di fissar :

Dal grembo d' una vergine, Deh ! vieni, o della donna


Assunto il mortai velo, Seme vittorioso,
Scendere il Re del Cielo In noi, del serpe esoso)
Mira la nostra età. j
La testa a conculcar, f

Sotto caduche spoglie Poi canterem cogli angeli,


Divinità si mostra; Il canto di vittoria :

Plauda la lingua nostra Gloria all' agnello! gloria


All' incarnato Amor. Al neonato Re!
Iddio fati' uom, fra gli uomini Gloria nel cielo, e pace
Vien d' umiltà modello, S' abbia la terra in dono :

Ei nostro Emmanuello, Agli uomini perdono,


°-}bi, bk
Ei nostro Salvator. Or che l' Uom-Dio scende.
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54
Cantico 31.
Church Hymiiiil, 66, 3d Tunc, 11, 10, 11, 10. Morning Star.
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A fidante mosso.

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Annunziò con profetici accenti;
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dì Jesse il Rampollo, il Messia,
L* aspettato Signor d' Israel ;

Egli è il Cristo promesso alle genti,


Che d' Adamo la colpa cancella,
Del mattino la fulgida stella,
La rugiada che scende dal ciel.

Salve, o Sol di giustizia, che piovi


Viva luce agli infermi mortali !

Mente e cor in noi tutti rinnovi


Di Tua grazia la santa virtù.
Senza Te, noi siam miseri e frali,
Ma può tutto chi solo in Te crede;
Ne' cuor nostri ravviva la fede :

Deh! ne salva, pietoso Gesù.


56
Cantico 32,
Càrol.
Church Hymual, 59, lst Tune, C. M. I).
11. S. Witlig.
Andante.
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Il Forte, T ammirabile
Per noi dal ciel discese,
Umil per noi si rese,

Morte per noi soffrì.


Il sangue suo ci lava
Dai falli e ci dà vita:
Ogni alma a Cristo unita
Voce di grazia udì.

In questo mar di lagrime


È F Arca di salvezza,
È Rocca ed Fortezza <
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Rifugio al peccator.
Ei riportò per noi
Sul mondo la vittoria:
Cantiam, cantiamo gloria
Al nome del Signor.
58
Cantico 33.
Church Hymnal, 62, lst Tune, C, 5, 6, 5. D.
Valoub.
A. II. Mann.
Andantino.

Di pace al Princi - pe, Al Dio d'a-rnor,

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Amarci Ei suol;
Ognor consolaci,
Se siam nel duol ;

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Più dotto medico


Chi '1 troverà?

Di pace al Principe,
Al Dio d' amor,
S' innalzi un cantico
Dal nostro cor.
60
Cantico 34*
Church Ilymnal, 489, lst Tuno.
Andantino.

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Oh! sia lode, eterna gloria


Al divino Red ntore,
Che ne sciolse dall' errore,
Che ei amò d' immenso amor.
Come i Magi offrir lor doni
Al Signor di tutte genti,
A Gesù che ci ha redenti
Oggi noi doniamo il cor.
62
Cantico 35*
St. Louis, 58, 2d tune, 8, 6, 8, G. D. L. II. Redner.

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Gesù che dall' empireo
Ognor viene adorato ;

Gesù, V eterno Amato,


Ripieno di pietà ;

In Grembo d' una vergine


Venne in mortale velo,
Lasciando V alto cielo
Nella compiuta età !

Sotto V umana spoglia,


La Deità si mostra.
Salve, o Speranza nostra,
Salve, divino Re!
Quaggiù ti piacque scendere
L' uomo a salvar rubello.
Tu sei V Emmanuello :

Chiniamoci al tuo pie !

Salve, o divino Parvolo,


O Principe di pace,
Salve, o lucente Face
Di puro e santo ardor.
Gesù, nascendo, agli uomini
Già reca e vita e luce:
E nella terra adduce
Ogni salvezza e amor.
64

VI.— SOFFERENZE E MORTE DI CRISTO.

Cantico 36,
Church Hymnal, 89, lst Tune, 7, 7, 7, 7. D. Spanish Chant.
Andante. ,

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Gesù 1' amaro calice
Beve del mio peccato ;

Il sangue Ei vuole spargere


Per Y uomo peccator.
Ah non !Ebrei si chiamano,
No, non guerrier romani,
I tristi suoi carnefici ;

Io sono V uccisor.

Però pentito ed umile


Perdono, o Cristo, chieggo;
Mi salva, mi santifica,
Benigno Redento r.
Mio core, ascendi al Golgota,
Di Dio contempla il Figlio;
Su croce d* ignominia,
Ei soffre, langue e muor.
Cantico 37*
St. Christopher.
Church Hymnal, 102, 2d Tune, 7, 6, 7. 6. D.
F. C. Maker.
Grave. .

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Così tuo sangue espia Se volgi a me Tuo viso,


L' odiato mio fallir; O vittima (V amor!
Tu spiri, onde la via Gioia di paradiso
Del ciel mi possa aprir. Trovo nel Tuo pallor.
Triste ribelle, esoso, La morte eh' hai patita
M' umilio innanzi a Te; Per me, divin Gesù,
O Redentor pietoso, Pace celeste e vita
Abbi pietà di me ! Ridona a me quaggiù.

Per sempre, o Re, V atroce


E crudo Tuo soffrir,
Per sempre la Tua Croce
Io voglio benedir.
Tuo sacrifizio eterno
Chi affievolir potrà?
Ne il mondo, ne V inferno
Da Te mi strapperà.
68
Cantico 38*
Church Hymnal, 89, 2d Tnne. 7, 7, 7, 7. D.
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F. A.J. Hervey.
Andante.
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La tua morte mi dà vita;


Il tuo sangue mi fa puro;
All' iniquo porse aita

Un eterno divo amor.


Per me dici in agonia :

"Eli lamina sabactani;"


Ah ! per sempre V alma mia
Tu vincesti, o Salvator.

Ti sovvieni, Agnel di Dio,


D' un infermo e debol core,
Deh ! intercedi presso Dio
Tu, mio solo mediator.
Io ricordo quella voce:
"Eli lamina sabactani."
Cristo solo e Cristo in croce
E mia scienza e mio tesor.
70
Cantico 39,
Grave.

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Ti cinge il capo di spine un serto;


Stillano sangue li tuoi capelli;
Acuta lancia t'ha il fianco aperto;
Lacero e pesto sei dai flagelli :

Da mille piaghe tu versi, o Dio,


Di sangue un rio!

Al tuo patire s' oscura il cielo ;

Mette natura voci di duolo;


Il sol si copre di tetro velo;
Impaurito vacilla il suolo:
Anco i celesti miran piangendo
Strazio sì orrendo.

Ed io non piango! Duro mio core,


Che non ti spetri, che non ti frangi?
All' aspra doglia del tuoSignore
Perchè non gemi, perchè non piangi?
Sovra la croce, pel mio fallire,
Ei vuol morire !

O Dio d' amore, Agno innocente,


Fonte di grazia e di perdono,
Su me il tuo sguardo volgi clemente,
Di viva fede, deh! fammi dono:
Per la tua morte sien cancellati
Li miei peccati !
72
Cantico 40*
Church Hymnal, 12, 2d Tuue, 10, 10, 10, 10.
Benediction.
E. J. Hopkins.
Flebile.
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mi - a fre - me d'or-ror. Per me tu sof- fri an

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2 Stende la notte pietoso velo


Che della terra cuopre il dolor;
Di ogni luce è muto il cielo:
Natura piange il suo Signor.
3 O sagrificio di santo amore!
In sulla croce il tuo martir,
Le tue ferite, il lividore,
Hanno espiato il mio fallir.

4 Gesù, la tua virtù divina


Vince e penetra mio duro cor.
Tu m'hai riscosso da gran ruina,
Te solo adoro, o Salvator!
73
Cantico 41.
Hamburg. L. M. Froia a Gregorian ChatU. L. Màson.

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2 Là da tagliente lancia Eletto a un Nume esangue
Si trappassò quel core, D' esser e trono e aitar.
Donde emanò V umore
Che il mondo rio lavò. 5 Beato sei! Dei secoli
Su pendè il riscatto,
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3 L' oracolo profetico Su te un Novello Patto
Di Davide è patente: L' Eterno suggellò.
U L' Eterno in ogni
gente
Dal legno dee regnar. '
' 6 O Croce, salve! o unico
Fregio dei nostri vanti!
4 Albero sauto e fulgido, Aggiungi grazie ai santi,
Tinto di regio sangue, Dà_venia a chi peccò.
74
Cantico 42.
Andante.
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Cantico 44.
Andante.
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Quel-le pa-ro-lee-cheg-gi-uo dell'Austro all'Aquilon

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È consumato! han termine


Del Salvator le pene;
Principia la sua gloria, che fin giammai non ha.
Umanità! si spezzano le antiche tue catene;
Esulta, già sei libera; esulta, Umanità! (bis.)

È consumato! Apritevi,
O chiuse empiree porte!
Tosto vedrete ascendere V Eterno Emmanuel,
Ei vinse, per redimerci, peccato, inferno e morte;
Ei Dio con l'uom pacifica, unendo terra e ciel. (bis.)
81

VII.— RISURREZIONE, ASCENSIONE


ED INTERCESSIONE DI CRISTO

Cantico 45.

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Ei scese a battaglia vincente n'è uscito.


Del sole adombrato V eclisse è cessato ;

Di sangue noi copre più il funebre vel.

Rivive Re
nostro glorioso, irrynortale.
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Dov'è su rispondi, o morte


il tuo strale?

Ei, morto innocente, nostr' alme ha redente


A chi la vittoria o tomba restò?

Leviamci ove Cristo or siede regnante,


Il nostro seguendo Signor trionfante;
Su! Cristo imitiamo con ('risto saliamo;
Son nostri la croce la tomba ed il ciel.
84
Cantico 46.
» Andante ìhosso.
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te ne - bre, splende il dì.

Signor, si compiono lo tue promesse ;

Fatte son libere le genti oppresse;


Paga dei secoli e la speranza;
La terra celebra la tua possanza
Che il gran miracolo d' amor compì.

Neil' ignominia, per aspro calle,


Col duro carico sopra le spalle,
Fra Padre e gli uomini segnasti
il il patto,
Figli chiamandoci del tuo riscatto,
Del Ciel partecipi resi per te.

Deh fa' che docili seguiam tua luce


!

Sul duro tramite che a gloria adduce;


Sicché del gaudio un dì consorti,
Cantiam tue glorie, o Re dei forti,
Del fulgidissimo tuo trono al pie.
86
Cantico 47,
Church Hymnal, Kt CH A R ISTIGA.
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368, 3d Tune, 8, 7, 8, 7. D.
Mosso.
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87

La salute eh' Ei nr ottenne D' ogni ben perfetto è meta,


Mio retaggio diveirà; Morte a Lui mi dee guidar,
Un tributo a Dio perenne L'alma affretta 1' ora lieta
Renda il core in santità. Che la deve liberar.
Muover guerra ai miei affetti, Ne da esempio a ben morire
Vincer voglio il mio languor, L' affettuoso Redentor,
Obbedire ai suoi precetti, Sì felice un avvenire
Mio modello farne ognor. Mi solleva e allegra il cor.

Cantico 48*
(Sulla melodia del precedente.)
Tj \ !SOI.
Ckurcli llynmul, 123, 2d Tune, 8, 7, 8, 7. D.
A. S fxittivan.
1 :

Dalla tomba sorse il Cristo, Per la fede in Lui ri nari,


Nuova vita rivestì; Luogo in ciel noi pure a \ rem,
Dell' inferno fé' il conquisto Se nel sangue suo irati 1

Ed il cielo all' uomo aprì. In Lui solo spererem,


Era chiuso dal peccato Non v' ha speme di salute

Di che Adamo si macchiò; Per chi fida solo in se :

Ma l'Adamo ora rinato No, nell' uom non v' ha salute,


Re del Ciel s' incoronò. La salute è per la fò.

Per la fede in Lui che solo


Della morte trionfò ;

Per la fede in Lui che solo


Il suo popol riscattò,
E glorioso siede in trono
Su nei cieli eterno Re,
Largo sempre di perdono
Ad o-^nun che torna in sé.
88
Cantico 49*
Andante mosso.

I lac - ci del - la mor - te Ila rot-ti il Sai - va-

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For - te! Che ha vinto Infer- no e mor - te. Sia

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gloria alDiocle-uien-te! Sia gloria al Dio vi- ven - te! Sia

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gloria al Dio pos seri - te Vi- ta e sai - vez- za e- gli è.

2 II Nazareo celeste
E ritornato in cielo,
Or Salvator degli uomini
Lo predica il Vangelo!
Lodiamo il Santo il Forte,
Che ha vinto inferno e morte !-

Lodiam V Iddio Clemente !

Lodiam 1' Iddio Vivente !

Lodiam V Iddio Possente !

Vita e salvezza Egli è !

3 Ei parla pel suo Sangue,


Parla di grazia e amore,
Parla dal cielo udiamolo! — !

Udiamo il Redentore !

Udiamo il Santo il Forte,


Che ha vinto inferno e morte!
Udiam V Iddio clemente !

Udiam V Iddio vivente !

Udiam l'Iddio possenti


Vita e salvezza Egli è!
90
Cantico 50.
Church Hymnal, 11??, lst Time, Salzburg.
J. Rosemulfar.
Andantino.

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le - ste spo-so, Tor - ne rai qual Re dei re.

Tornerai di gloria cinto,


Schiuso V ultimo suggello!
"Alleluia al Santo Agnello!"
Cieli e terra intuoneran.
"Già s' adempion le Promesse

Dell' Antico e Nuovo Patto;


Gloria al Santo del riscatto!"!
I fedeli canteran. j

Che Tu sol sei stato ucciso,


Col tuo sangue ci hai comprati ;


Ci hai raccolti ci hai salvati,
D' ogni lingua, ogni tribù.
Re ci hai fatti e Sacerdoti
All' Iddio eh' è in Te placato:
Apri il Cielo, o desiato. )

Torna a noi, Signor Gesù, f


92
Cantico 5U
Church Hymnal, 493, lst Tune, C. Iff. D.
Moumt Sion.
H. W. Parker.
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Ignorando un dì la Grazia,
Noi piangemmo per terrore,
Che la legge Tua, Signore,
Niun potea compir quaggiù.
Ma, per grazia, Tu ci desti,
Col Tuo sangue, il Tuo perdono :

Or siam salvi, e sol per dono


Di Dio Padre in Te, Gesù.

3
Il Tuo Spirto ornai ci guida,
Ci conforta, ci ristora,
E con forza ci avvalora
Nel Tuo santo, immenso amor.
Emmanuele Dio di Grazia! !

Benedette e mane e sera,


In ogni umile preghiera,
Sarai sempre, o Salvator!
94
Cantico 52,
Church Ilymnal GOL Tane,
Ist 10, IO, 10 10.
^J^^Sika.
Andante.
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Sì, per quest'alma Gesù prega, Sì per la Chiesa Gesù prega,


Discende il sno Spirto su me, E prega fedele ; ed invan
Ruscel eh' onda viva dispiega Contr* essa terribili, in lega,
E acqueta la santa mia fé. S' uniscono il mondo e Satan.

Fedele al suo detto Egli implora Di spregi e d'ingiurie l'assalto


Pietoso al mio fililo perdon, Non turbi dell'alma il seren;
E l'alma angustiata avvalora Gesù per noi prega; dall'alto
Chiedendo per me nuovi don ! La pace del cuore a noi vien.

Sì pel suo popol Gesù prega Sì per i tuoi, Gesù, tu preghi


Diletti venite con me; Oh! Quanto è soave a super
Chiediamo, a lui nulla si nega; Così tu Signore ci neghi
Per tutti egli ottenne mercè. Di volgere altrove il pensier.
Oh quant'
! è l'amor eh' Ei ci mostra! Sicuri, in Tua prece fidenti,
Su noi 1' occhio suo veglia ognor, Compresi di nobile ardor,
S' unisca a sua prece la nostra. Vivremo in lodarti contenti,
In dolce consorzio d'amor. Santissimo Dio Salvator!
96
Cantico 53,
St. SERF.
Church Hymnal 455, 1,. M. D. H. Lahee.
Andante mosso. ,

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2 Apparve in terra adorno Ci allieta la speranza


Di grazia e di dolcezza; Che presto il rivedremo,
Perdono, amor, salvezza, Che presto in ciel saremo
Al peccator donò. Che presto Ei tornerà.
Al cielo Ei
fé' ritorno La notte ornai s' avanza
E salva ed intercede; Già sorge il nuovo albore;
Egli avvocato siede Fra breve il Redentore
Per quei che tanto amò. Dal cielo seenderà.

VII LE LODI DI CRISTO

Cantico 54*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

D' altissimi portenti ! Ma pel tuo Verbo ancora


E il Verbo tuo fecondo Sconvolti un dì saranno
Parlasti, -e apparve il mondo- I cieli passerano.
Creato da Te sol. La terra passerà.
Parlasti, -e in un momento Dalla tua man percosso
Apparver cieli e terra, - Quest' edificio immenso,
Apparve il firmamento, Da' fondamenti scosso
Apparver luna e sol. Al nulla tornerà.

3 Sol durerà per sempre


Il tuo divino Amore,
Nò verso il peccatore
Giammai si spegnerà.
Anzi vie più 1' avvivi
Perchè V amor Tu sei, -
Or se Tu
eterno vivi,
Per sempre amor vivrà !
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Cantico 55-
FORTITUDE.
( hurcta Hymnal, 656, lst Tune, 5, 5, ó, •">,
6, ó. »',.

ir. r. Fiibij.

Allegretto.

ara Z^=Sr±4%=S= ì
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Miti e soavi
Freme Y inferno ;
Son le sue leggi :

S' apron le porte Non siam più schiavi


Del gaudio eterno Or che ci eleggi
Osanna intuonano [ figli ad essere)
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La terra e il mar. j Di Tua bontà. )

Col sangue Ei segna Signore, sgombra


L' antico patto ;
Dal nostro petto
Si asside e regna Ogn' aura, ogn' ombra
Sul suo riscatto; D' impuro affetto ;

Prence si nomina. 1 ,. Scenda il tuo Spirito.)


Di pace e amor. ) Su noi dal ciel. j

Cantico 56*
(Sulla melodia del precedente.)

Di Dio le lodi Figli d' Adamo,


Sorgan dal core E in preda a morte,
In mille modi, Già toccavamo
Cantiam Y amore Le inferne porte,
Del Clementissimo Il sommo Giudice
Nostro Signor. Dovea punir ;

2
Con salmi e canti, Ma la sua vita
Via su, lodate Il Cristo ha dato,
Del Re dei Santi E Y infinita
L' alma pietate; Colpa ha lavato,
A Lui stan gli angeli Ed ora ai reprobi
Prostrati al pie. Perdono Ei dà.
100
Cantico 57-
Church Hymnal, 656, lst tune, 5, 5, 5, 5, 6, 5, 6, 5.
FORTITUDE.
W. C. Filby.
Adagio.
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102
Cantico 58*
Church Hymnal, 3d
507, 3rf Tune,
Tane, C. M. D. All Saints.
//. S. Cutter.

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Andantino.

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L'antico egli cancella
Decreto della morte.
inenarrabil sorte !

Iddio perdon ci die.


Gesù per noi suggella
Il patto d' alleanza ;

Di nostra scelleranza
Il portator si fé.

3
Verrà, di gloria adorno,
A
giudicar le genti ;

1 membri suoi viventi


Di gloria vestirà.
In quel beato giorno,
Festosi, trionfanti,
Con lui godranno i Santi
L' Eterna Eredità.

O santo, immenso amore,


Retaggio della Fede!
Un cor che ti possiede
Può inai sperar di più?
Qual cambio al Redentore
Darem per sì gran dono?
Cantiamo in lieto suono,
Canti ani le sue Virtù.
104
Cantico 59-
Church Ilymnal, lst timo, 8, 7, 8, 7. D.
Vesper Hymn.
JJ. B</rtniansky.
Andante.

O se qual tromba aoge - li - ca Suo-uas - se la mia


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105

Bcla-me-rei per tat - to: Sia gloria al Red èn-tor.

2
Al Redentor sia gloria,
Con ricrescente zelo
Meco godrian ripetere
Il mar, la terra, il cielo;
E giorni ed anni e secoli,
Siccome d eco in eco,
?

Godrian ripeter meco


Le laudi del Signor.

3
Avessi almen di Davide
L'arpa, il fervor, l'ingegno,
Onde sul mondo estendere
Il suo perpetuo regno ;

Fra tutti quanti i popoli


Direi col canto mio :

Genti, il Figliuol di Dio


Lodate insiem con me.

3
E insiem con me lodandolo
Unanimi le genti,
Quel nome udrei ripetere
Per tutti e quattro venti. i

Del gran Figliuol di Geova


Uno saria V impero,
Dell' universo intero
Una saria la fé.
106
Cantico 60.
Ckurch Hymual, 1GG, L. M. D.
J. Gosa.
Andante. ,

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Nascose in sé 1' eterna Sprezzato — abbandonato,


Sua gloria e sua grandezza, Fu V Uomo de' dolori;
Né forma nò bellezza Fu esperto ne' languori
Al mondo altier mostrò. L' agnello espiator.
L' uomo crndel gli offerse Portò le nostre doglie,
Flagelli, e spine, e Croce; Patì pel mondo rio,

Sino alla morte atroce Vittima nostra a Dio


Del Legno s' abbassò. S 7
offerse il Redentor.

Fu servo, fu schernito, Ei per le nostre offese

Fu afflitto ed oppressalo; Fu crocifisso e spento;


All' uccision indiato, Egli, il gastigamento
La bocca non aprì. Nostro, su Lui posò.
Scese nelT ombra orrenda Ed egli ci ha ritolti

Del regno della morte; A nostra antica sorte;


Ma ruppe le ritorte, Ei sol per la sua morte
E pien di vita uscì. Da morte ci salvò.
108

IX LO SPIRITO SANTO.

Cantico 61.
Church Hymnal, Orient.
6fi, 2d Tune, 11, 10, 11, 10.
C. Gounod.
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Nuova luce, novello conforto,


Virtù nuova quei fiacchi ha compreso,
Escon tutti, annunziando il risorto,
Il salito alla gloria Signor.

Qual mai campo rimoto, qual piaggia,


Non v'accolse, o Messaggi del cielo?
Qual mai gente d'ogni arte selvaggia
Non conobbe il risorto Gesù?

Dall'irsuto Lappone, all'ardente


Cafro ignudo, accorreste al grand' uopo;
Udì il Greco, udì il Perso indolente
Della fede 1' appello divin.

Tolto all' ombra


di morte, converso
Fu lo Scita,
l'adusto Etiopo;
Chiuso a voi non serbò 1' universo
Qual che fosse più duro cammin.

6
E fratelli, raggiunti si sono
Della terra gli spersi figliuoli;
L'alma legge d'amor, di perdono,
Per voi dolce fra' barbari uscì.
110
Cantico 62.
Jordan, L. M. D. 616, lst Tune. AUGHTON.
W. B. Bradbury.
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Chiesa del Dio vivente,
Dov'eri mai? qual angolo
Ti raccogliea nascente,
Quando il tuo Re, da' perfidi
Tratto a morir sul colle,
Imporporò le zolle
Dal suo sublime aitar?

Quando su Te lo Spiro
Rinnovator discese,
E l'inconsunta fiaccola
Nella tua destra accese;
Quando, segnai dei popoli,
Ti collocò sul monte,
E ne' tuoi labbri il fonte
Della parola aprì?

Come la luce rapida


Piove di cosa in cosa,
E i color varii suscita,
Ovunque si riposa;
Tal risonò molteplice
La voce dello Spirto ;

L'Arabo, il Parto, il Siro


Il suo sermone udì.
112
Cantico 63.
Church Hymnal, 403, l*t Tune, C. M. D. Materna.
S. A. Ward.

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Se scese sugli Apostoli E dell' affettoduplice


Il lume tuo fecondo, La chiesa tua si pasca;
Oude in più lingue al mondo Fa eh' ella in noi rinasca; ) .

Parlarono di Te; Fa eh' ella sia qual fu. i

Là tua virtù settemplice


Or sopra noi discenda;
E mente e cor ne accenda, 1 1S •

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O largitor Paraclito,
Per confermar la fé. J
Uno col Padre e il Figlio,
Volgi propizio il ciglio
Al popol tuo fedel;
Fa che V amordel prossimo Ond'ei. che or lieto cantico
Da quel di Dio provenga A te dal cor disserra,
E un dall' altro ottenga
l' Poi venga dalla terra ) •

Reciproca virtù: Ad adorarti in ciel. /

Cantico 64*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Castle Rising.
Church Hymnal, 409, 2d Tune, C. M. D. F. A. J. Hervey.

Consolator benefico, Tu vigore ai deboli


sei
Gioia dei giusti scendi: Al cor dei forti vanto,
Monda, soccorri, accendi Sollievo in mezzo al pianto,
Ogni alma, ogni ponsier. Nell'allegrezza fren.
Dei figli tuoi nei petti Tu lume uei consigli,
Sveglia fraterni affetti: Difesa nei perigli,
Confondi in un sol popolo) Sorgente che vivificai ..

Il noto e lo stran ier J D' arida terra il sen i


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Cantico 65.
Church Hymnal, 261, lst Time, L. M. Duke Street.
J. Ilatton.
Maestoso.

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San - to Spir - to Cre - tor:

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115
2 Vieni, e sgomora dalle menti
La caligine mortai :

Tu ravviva i cor languenti


Col tuo anelito vital.

3 Vedi quanti errori e quanti


Fanno inciampo al nostro pie;
Tu ne guida i passi erranti
Nei sentieri della Fé.

4 Come foco un dì scendesti


Sovra il capo a' tuoi fedel;
E potenti tu li festi
D' annunziar il tuo Vangel.

5 Deh ! a noi pur de' doni tuoi


Sii benigno largitori
Virtù nova infondi in noi,
O Paracl ito Signor.

6 Vieni, o lume nei consigli ;

Vieni, o fonte di pietà;


Vien, forteza nei perigli:
Vien, celeste carità.

7 Negli affanni della vita,


Nelle pugne di quaggiù,
Nostra speme e nostra aita
Sii tu, Spirto di Gesù.

8 Deh ne guarda all' ultim' ora,


!

E ne scorgi, o santo amor,


Dei redenti alla dimora,
Air amplesso del Signor.
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Cantico 66.
(Sulla melodia del cantico seguente.)

Church Hymnal, 615, lst Tuue, 7, 6, 7, 6, 1).


Day of Rest.
J. W. Elliott.

2 3
Sian santi, o Signore, A meta sicura
I nostri pensieri, Ci guida la fede;
Purifica il core, V'ha forse sventura
Che solo in, Te speri ;
Per chi Ti possiede?
Il santo tuo Spiro Beato chi fonda
Ne infiammi di zel, La speme in Te sol ;

E nostro desiro
il La pace gli abhonda,
Rivolgasi al ciel. Se geme nel duol.

X.— IL PECCATO, IL PENTIMENTO,


IL PERDONO.

Cantico 67.
Church Hymnal, 2d Tune, D.
Annapolis.
603, 7, 6, 7, 6.
J. S. B. Hodges.
Andantino. ,

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Son prole macchiata Pietà ! da te solo
Del seme primiero, Aspetta l'aita
L' errore ed il vero Sorgente di vita,
Combattono in me. Autor della Fé.
La carne ricetta Al colle cruento
La voce divina, Affiso il mio ciglio,
E l'alma strascina E veggo il tuo Figlio
Al fallo con sé. Spirante per me.

Quel sangue divino


Ti dice Perdona :
;

Quel sangue ragiona


D'eterna pietà.
D'amore e di pace
Lo Spirito invia.
Sull'anima mia.
E santa s^rà.
118
Cantico 68.
Lento
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lo - pec - cai, Si - gnor per -do - na: So che

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gran-de è il fai - lo mi - o; Ma la tua cle-raen-za, o

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In lavacro salutare, Da' trascorsi miei lo sguardo


Sia da Te quest' alma immersa, Per pietà rimovi, o Dio,
E ritorni pura e tersa E i miei falli nell' oblìo
Al primiero suo candor. Fa per sempre rimaner.
Io la colpa mia ravviso, Un cuor puro in sen mi crea,
L' atro aspetto ognor ne miro; Ed infondi nel mio petto
Ed ovunque il guardo io giro, Nuovo spirto e santo affetto,
Veggo il mio funesto error. Un costante e buon voler.

Deh! mi aspergi di quell'onda Dal divino no cospetto i

Che dell'uomo è la salute, Non tenermi, o Dio lontano,


E in candor, per tua viriate, E lo Spirto tuo sovrano
Fin la neve vincerò. Non ritrar giammai da me.
All' udito mio risuoni Mi consoli la speranza
Una voce tua gioconda, Del glorioso Redentore
E quest' alma moribonda Ed il tuo superno amore
Io risorgere vedrò. Fa che accresca la mia fé.
120
Cantico 69.
Church Hymnal, 15, 2d Tuiie, C. M. I).
Beau fort.
A. A. Wild.
Flebile.

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lo La notte e il di Si-gnor, Por-gi l'orecchio al

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Dio «anto, se a rigore
Ne vieni a giudicar,
Del giusto tuo furore
Chi ne potrà scampar?
Ma Padre sei, clemente,
E pronto a perdonar,
A chi di cuor si pente
E in Te vuol confidar.
3
Se Palma giace affranta
Dal pondo del dolor,
Conforto m è la santa
7

Parola del Signor.


A Lui levarmi anelo
Lo invoco con amor,
Prima che splenda in cielo
Il mattutino albor.

Sion in Dio sol fonda


La tua speranza ognor,
Egli di grazie abbonda
Ne porge ai'ta ancor.
Da tutte nostre offese
Ei ci riscatterà
Poiché dal ciel discese
Al ciel ne condurrà.
122
Cantico 70-
Church Hyinual, 2d Tune, D.
C > GS '
490, 8, 7, 8, 7.
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Grave.

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La tua pietade immensa Amor sincero, o Dio,
Soccorra al mio dolor: Per Te in' infiamma il cor;
M' accosto alla Tua uieusa Amare il fra tei mio,
Compreso di rosso r. Vo' piangere il suo error.
Tu, clie il creato innondi Solo imitarti anelo,
Dell' alta tua bontà, O fonte d' umiltà!
Neil' alma, o Dio, m' infondi In pegno del suo zelo,
Tua santa carità. Quest' alma a Te si dà.

Perdona i nostri errori,


Ne piange d' essi il cor;
Tua morte e tuoi martori
Dan speme al peccator

Ci puoi d' ogni nequizia


Nel sangue tuo lavar;
Vestiti di giustizia
T' abbiamo a seguitar.
124
Cantico 7t-
Church Hymual, 211, L. M. D. Jordan.
J. Barnby.
Andante.

Lor - do di colpe, o Di - o, Ee - co-miai pie-di

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Cri-sto so-spesoal le- gno E la sperali - za mia.

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II sangue dell' Agnello


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offro pentito in dono ;

Puoi, riguardando in quello,


Negarmi il tuo perdono?
Del Tuo pietoso affetto
Son reso degno ancora;
Rientri al patrio tetto
Il prodigo che plora.

Cantico 72,

(Sulla melodia del cantico precedente.)

O Redentor divino, Da te mi vien la luce


Pongo ogni speme e vanto Che brilla nel cuor mio:
Nel sangue tuo soltanto Nube, Signor, son io
Che i falli miei lavò Che splende incontro al sol.
Ansante, peregrino, In te, Signor mio duce,
Su questo sabbia ardente, Ognor lo sguardo ho fiso:
E V unica sorgente Per V uom da te diviso
Onde ristoro avrò. Non v'ha che morte e duol.
126
Cantico 73.
At.l Saints.
Church Hynmal 622, lst Tane, 8, 8, 8, 8,8, &

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J. Steiner.
Flebile.
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Be ni gna - te juar - da

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cu - to inon- da - mi, Ab - bi di me pie - tu.

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2 4
Questi occhi miei ti cercano, Tu additi solo agli umili
Ora che sono afflitto; I santi tuoi sentieri;
Pietoso, Tu consolami; Pietoso, deh! purifica
Cancella il mio delitto; Gli affetti ed i pensieri
E a Te di lode un cantico E le speranze e i palpiti
Il babbro scioglierà. Di questo affranto cor.

Non far che si rallegrino Signor, deh non permettere


Di me i nemici miei, Ch' io abbia a restar confuso;
Essi orgogliosi negano T' invoco con fiducia
Che Padre a me Tu sei. Ne rimarrò deluso:
La verità rivelami In mezzo delle angustie
Salvami dall'error. To mi confido in Te.

Di Tua pietà ricordati!

Il mio misfatto obblia,

E fammi pur conoscere


Il Tuo voler qual sia;
E il cor di pace sazio

Avrò per Tua mercè.


128
Cantico 74,
Ohurch Hymnal 519, 3d Tune, 6, 5, 6, 5.
Norfolk Park.
H. Couard.
Andante. .
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Si gnor, per - do - uà
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Manda il Tuo Spirito Sempre benefico Egli è la vittima


Su noi dal cielo A noi mostra, ti Propiziatoria:
Facci discepoli Sia Cristo 1' unica A lui la laude,
Dell' Evangelo. Speranza nostra. L'onor, la gloria.

Cantico 75*
Church Hymnal, 484, 2d Tune, 6, 6, 6, 6.
QUAM DlLECTA.

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Flebile.
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Co - si qual so - no Pien di pec- ca - to, Ma pel tuo

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2 Così qual sono, 5 Così qual sono
Mi vedi, e sei Tu accoglierai
Solo olocausto L' alma redenta
Pei falli miei: Dove Tu stai;
A Te che togli In Te, Signore,
Il fallo mio, Crede il cor mio,
O Agnel di Dio O Agnel di Dio
Io vengo a Te ! Io vengo a Te !

3 Così qual sono 6 Così qual sono,


Quantunque afflitto L' amor tuo santo
Da pene atroci Mi calma il cuoro,
Nel mio conflitto, M' asciuga il pianto
Quantunque in guerra Ora a Te solo
Viva il cor mio, Volgo il cuor mio,
O Agnel di Dio, O Agnel di Dio
Io vengo a Te! Io vengo a Te !

4 Così qual sono 7 Così qual sono


Vile e reietto, Di santo amore
Misero e cieco Empimi V alma
Ho inTe ricetto: M' inonda il cuore !

In Te s' affida Tu sei mia Vita,


Questo cor mio, Salvator mio,
O Agnel di Dio, O Agnel di Dio,
Io vengo a Te! Io vengo a Te !
130

Cantico 76.
Church Hymnal, 292, lst Tune, 8, 7, 8, 7. D. Deerland.
J. Langran.
Grave.

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gin - sto, Mil - le voi - te il pec - ca - tor.

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Contro me la mia nequizia


So che grida, ma pur so
Ch' al rigor di Tua giustizia
Il mio debito Ei pagò
Fatto è mio ciascun Suo merto,
Me lo dice al cor la fé ;

Del Suo sangue io son coperto ;

Cristo solo vive in me.


132

Cantico 77-
Church Hjrmnal. 465, 2d Tune, 8, 7, 8, 7,
Newton Ferns.
S. Smith.
Andante.

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rai, mio Di - o, Da Te, ve- ro mio pa - stor.

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Chiare fonti, amene sponde, Deh ! m'accogli; deh ! perdona


Vaghi fior' sempre cercai, Le mie colpe amare e gravi:
Ma dovunque, oimè trovai ! Fa che il sangue tuo le lavi,
Torbe l'onde e amari i fior. O pietoso Redento r !

Dal mio lungo vaneggiare So che questo ingrato core,


Or pentito e fatto umile, La pietade tua non merta;
Io ritorno al fido ovile Ma la via tu tieni aperta
Al tuo sen, dolce pastor. Di salute al pecca tor.
133

Cantico 78-
Church Hymnal, 412, lst Tune, 8, 7, 8, 7.
Dominus Rkgit Me.
J. B. Dykes.
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Andante. ,

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Sai - vez - za, o dol silo - no, Di-
jm. jm.
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let - to al no- stro u-di - to, Bai - sa-mo al cuor fé-

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ri - - to, Sol - lie - vo nel ti - nior!

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Salvezza I in ogni lido


Echeggi il lieto accento;
S' uniscano al concento
Del ciel le schiere ancor.

Salvezza! Al santo Agnello


Sempre lode sia,
la
Salvezza egli c'invia,
Ripeta il labbro ognor.
134

Cantico 79.
St. Serf.
Church Hymnal 455, L. M. D.
if. Lahee.
Lento
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Ge che a se ci ap-pel - la,

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A Gesù che a sé ci chiama
Ricorriamo nei perigli,

E Gesù, che tanto ci ama,


Dai perigli ci trarrà.

A Gesù carriam fidenti

Nelle cure e negli affanni,


E la pace ai suoi credenti

Quest' Agnel di Dio darà.


136

Cantico SO.
Isca.
Church Hymnal 239, L. M. D.
D.J. Wood.
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Gra - zia di Dio che sai Da

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leg gì sai - vi e chia - mi a Te.

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3

All' immortale amore La grazia scrisse il nome


La grazia ci guidava, D' ogni anima contrita
La grazia e' insegnava Nel Libro della vita
La via che mena al Ciel. Che eterno durerà
Sempre che siamo uniti Grazia V AgneJ A dava
Con Dio noi camminiamo Che un dì mona per noi :

Per grazia gioia abbiamo, Abbiano pei merti sui


E fede, e amore, e zel. Giustizia e Santità,
138

Cantico SI.
BRIGHTZ3T AND BEST.
Church Hymnal, 66, lst Tune, 11, 1U, 11, 10.
MendèUaohw,
Andante. Repeat tir ice.
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Io son so - lo la vi - ta eia vi - a; Io son


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que - gli che to-glie i pecca - ti; Noriv' ha col - pa,per

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ne - ra che si - a, Che il iniosan-guenonpos-sa la- var.

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Dunque a me, pec- ca- to - re, ri- mi - ra, Ed il

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mo- re t* at-ti - ra ;
Mol - ti fai- li per-do- na Y a-mor.

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"Se da cure penose se' oppresso,


Nel mio cuore deponile tutte;
Ogni pena dovuta a te stesso
Il divino mio amore portò.
Così parla, dal tronco pendente,
Queir amore, che amor non ha pari;
Il divin Redentore morente
Ci dà tutto, donandoci sé.

Ohi con gioia V invito ricevo,


O Gesù, mio divin Redentore ;

Reca, reca a quest' alma sollievo ;

No, non v' ha fuor di Te chi lo può.


Da
crudeli rimorsi inseguito,
A' tuoi piedi un asilo ritrovo ;

Di mie colpe, di cuore pentito,


lo domando e ricevo perdon.
140

Cantico 82.
Church Hymnal. 414, 2d Tane, 8, 7, 8, 7. D.
Span^Meiody.
Andante.
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So- pra l'Agnel di Di - o, Pu-ris - simo, in - no-

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141

2 3

Le mie miserie espongo, Amabil, quieto, umile


Soccorso io chiedo a Lui, Esser al par di Lui
Ed Ei dei merti sui Anelo, e qual non fui
M' è largo donator. Fare Egli sol mi può.
Le ambasce mie, gli affanni Continua la preghiera
Gli espongo con fidanza, Io gli farò del core:
Ed Ei viva speranza Guidami Tu, Signore,
Fa scender nel mio cor. E sempre tuo sarò!

Cantico 83*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Church Hymnal, 368, 3rd Tune, 8, 7, 8, 7. D.


^^ElUott'

A Te, Gesù, si volge


Quest' alma penitente;
Un tempio Tuo vivente
Ti degna far di me.
Col tuo prezioso eangue
Lava i peccati miei;
Mio Redentor Tu Bei,
E sol confido in Te.

La Tua bontà maggiore


E d' ogni fallo mio:
Dio, perdono ; o Dio,
Scenda Tua grazia in me.
Chi Te chiamò con fede
T' ebbe propizio ognora;
Deh! fa che Teco io mora,
E che risorga in Te.
142

XI. GRATITUDINE GIOIA, E FELICITA'

DEI REDENTI.

Cantico 84.

Church Hymnal, 432, 2d Time, D.


Weston.
8, 7, 8, 7.
X ^7. 22oe.
Andante.
ATHHIlHCi
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Co - me dol - ce all' uom ere- den - te, Il Tuo

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ca - to, Sei lo scu - do di - fen - sor.

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Per ogni alma convertita — Dal poter di Tua Parola,
Sei la Manna, — Che la ciba e la consola.
sei la Vita,
Sei rifugio pellegrino — Nel deserto della terra;
al

E vittoria in ogni guerra— Tuo nome, o Redentor. Il

Caro nome del Signore! Tu sei Rocca di salvezza, —


Sei rifugio al peccatore —
L'Arca sua, la sua Fortezza.
Sei l'amor del Padre nostro, Sei la viacheaLui conduce, —
Verità che all'alma luce, —
Vita a chiunque vive inTe .
144

Cantico 85.
Cburch Hymnal, 166, L. M. D.
J. Ooss.
Andante.

-=p = re* — f3 |
g ; =igy
O per- che non m' è da - to, Gè- su mio Re - den-

ia^fr sri =c=tfr=


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to - re, Em-pir la terra e il Cie - lo di Tue lo - di col

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veg- ga e l' al - to a- mo - re, Che per Te tro e

mi =£=£z zcrfez
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-25^

quan - to per Te fé - li - ce io son.

3BBE
l »~ n r r^ p ~t =
2 Felice, quand' io t'odo, — quando quella Parola
Che disse: Sia la luce —e
la luce apparì,
Infìno a me discende, — mi guida, mi consola
E mi dice: La via —della salute è qui.

3 Felice, s'io ti parlo — e, dal fango terreno,


Innalzo a Te Y omaggio —e il voto del mio cor,
Fidente come figlio — che corre al padre in seno,
Tremante come a Dio — s' appressa un peccator.

4 Felice, seil Tuo di, —


quel dì che spuntar vide
L' —
opera tua dal nulla, tuo Figlio dall' avel,

Mi schiude i tabernacoli in cui P alme a Te fide
T' adorano e riaccende in me lo spento zel.—
5 Felice, se per giusto —provvido Tuo comando,
Con amore battuto — so con amor soffrir,
E piango, ma nel Tuo — paterno cor fidando,
Piango e la croce abbraccio, — e breve è il mio patir.

6 Felice,quando Y angelo m' assai della caduta,—


Colla croce per arme Y Agnello a difensor,
Genuflesso io combatto e la pugna compiuta, —
Franto rimango e infermo, franto, ma vincitor. —
7 Felice, ognor felice! —E '1 Dio forte mio Padre,
E mio fratello il Cristo, — lo Spirto è consiglieri
Che mai può dar la terra — o tòr inferne squadre le
A chi del Dio santissimo — nel sa di goder?
ciel
146

Cantico 86.
Churoh Hymnal, 510, 2d Tune, 1>.
Lancashtrb.
7, 6, 7, 6.
11. Smart.
Andante.
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2 Incorruttibil pane 4 Gesù mio sommo bene


Che appien mi puoi saziar, Dolcezza mia, vigor,
Che sovrumane
gioie Poiché nelle mie pene,
All'anima puoi dar! Ho Te per Salvator!
Ravviva il mio torpore Destino avverso e tristo
17 immensa tua virtù, Non turba il mio seren,
Ed in lietissim' ore Di mio fratello Cristo
Converte il duol (piaggili. Niun può strapparmi al Ben.

3 Mi svela il santo viso 5 Al mondo rio, fugace,


E l' amoroso cor ! Io nulla chiederò;
Bel sol di Paradiso, Del gaudio sol verace
Tu mi rischiari ognor. Spero che in ciel godrò.
E
morte a me la vita La patria solo anelo
Lungi da Te, Signor, Che Cristo a me donò,
Delizia ni' è infinita Là dove senza velo
Specchiarmi in Tuo splendor. La faccia sua vedrò.

Cantico 87.
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Church Hymnal, 68, lst Tune, 7, 6, 7, 6, 8, 7. D

1 Chi si riposa in Dio, A Dio che tanto m' ama


Sostegno n' ha fedel: Tutto mi ve1 sacrar;
M' opprima il mondo rio, Quanto quest' alma brama
Spero nelRe del Ciel. Ei puote indovinar.
La man di Dio paterna Cristo eh' e sommo bene
Pace al suo gregge dà, Potria tradir mia fé?
Lo serba a vita eterna, Quanto più il duol mi preme
Lieto quaggiù lo fa. E più vicino a me.

Ciò che a peccar m' induce,


Beni, ricchezze, onor',
Quest' alma non seduce,
E un sogno mentitor.
Tutto in Gesù m' esalto
Rifugio mio sol' è;
Scende per Lui dall' alto
L' aura divina a me.
148

Cantico 88.
Tidings.
Chureh Hymnal, 249, lst. P. M.
J. Walch.
Andante mosso.

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In Gesù dell' antica innocenza


Rivestiamo le candide vesti;
Egli è nostra giustizia e sapienza,
Nostra forza, salvezza, virtù.
Puri al par degli spirti celesti
Rende i santi la fede in Gesù.

Presso a morte, le gioie terrene


Volgeransi in rimorsi e terrore;
Mentre poi le pupille serene,
Dagli affanni durati quaggiù,
Fisseremo all' eterno splendore,
Cui si giunge per fede in Gesù.
150

Cantico 89.

Andante.

Si-cura in man di Cri - sto, Si - cu- ra nel suo cor,


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Si- cura in mandi Cri - sto, Si - cu - ra nel suo cor,

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Sicura in man di Cristo, Rifugio del cor mio,


L'alma, senz'ansia, sta; Gesù morì per me;
Né tentazion, né fallo Fermo in Te, Rocca eterna.
Ivi la coglierà. Confido solo in Te !

Salva da tema e affanni, Aspetto con pazienza


Dal dubbio che addolora; Poich'egli è notte ancora;
Sol qualche prova ancora, Aspetto già l'aurora
Un po' di pianto ancor. La sponda indorerà.

Sicura in man di Cristo, Sicura in man di Cristo,


Sicura nel suo cor, Sicura nel suo cor,
L'anima mia riposa L'anima mia riposa
All' ombra dell'amor. All'ombra dell'amor.
152

Cantico* 90,
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Church Ilymnal, 445, lst Tuue, 6, 6, 6, 6, 6, 6.
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Andante. Repeat twice.

A - ni - ma mia, be - ne - di - ci il Si- gno - re,

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2 Buono, pietoso e clemente è il Signore,
All' ira tardo, e di sì grande amore
di' Egli in eterno contender non può
Mai non agguaglia al peccato la pena
Né contro noi con furore scatena
L' ira che in Lui il misfatto destò.

3 Quanto transcende il ciel sovra la terra,


Quanto si stende il campo che rinserra
Nel suo gran corso il radiante sol,
Così grandeggian verso chi lo teme
Dell' Iddio nostro le bontà supreme;
Il »uo conforto eccede il nostro duol.

4 Egli ben sa eh' altro non siam che polve,


Che poco dura e tosto si dissolve
E si confonde a quella di chi fu:
O un fior d' autunno eh' a un soffiar di vento,
Cade, si strugge e muore in un momento
E il campo suo noi riconosce più.

5 Ma la giustizia e la bontà di Dio


Duran eterne inverso chi in oblìo
Non pose il Patto eh' egli ne giurò.
Dei figli i figli in lui fidenti ancora
Nel Ciel verranno a far con lui dimora
E a benedir 1' Iddio che li salvò.
G Lodate Iddio, voi, Angeli possenti.
Ministri suoi, milizie ubbidienti',
Che il suo voler compiete con ardor.
Lodate Iddio, voi opre sue gloriose
Dovu nque sparse, palesi e nascose;
Anima mia, benedici il Signor.
154

Cantico 9L
Church Hymnal, 292, 8, 7, 8, 7. D.
Bethany.
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Moderato.

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2 Sì gi pervien; che un lieve 3 Io le moleste cure
bndo d amor sulì' ale Caccio per sempre in bando,
Non disdegnato sale Del Padre mio fidando
Im del suo Irono al pie; NeIP inesausto amor.
\ a in eiel la prece, e in terra Gli svelerò, predando
Colla risposta riede: Del core ogni torménto,
Prodigio tal succede E rimarrà contento
Per opra della Fé. Di sua risposta il cor.

4 II senno errar non puote


Del Padre mio diletto,
Usuo paterno affetto
Giammai mancar mi può.
Legge a me fia la santa
Voce del Suo consiglio;
Approverò qual figlio
Quanto il mio Padre oprò.

Cantico 92.
Church Hymnal, 11, 2d Tane, L. M. Repeat
( last lines.)

(Sulla melodia del cantico precedente.)

1 La Croce del Signore 2 Noi che di serti aurati


E nostra speme intiera,
Q uì vanto non abbiamo,
La Croce è la bandiera Di te ci gloriamo,
Che intorno a su ci unì. O Croce del Signor.
O
( roce se a' sapienti II mondo altier ti mostra
bei scandalo e stoltizia,
Come onta e ti rigetta,
Sei vita a noi redenti
Ma tu sei gloria nostra
Per Lui ohe in te morì. E nostro ambito onor.

3 A chi salvezza brama


Con V opre sue poi In te,
Tu mostri la salute
Mostrandoci Gesù!
Croce di redenzione,
Tu sei la nostra gloria!
Croce di Salvazione,
Il nostro onor sei tuj
150

Cantico 93.
Church Ilymnal, 11, 2d Tune, L. M. ( Repeat last two lints. )

Andante.

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Fede in Dio ricchezza e vanto,
E gli è norma la parola
Che tuonar dall' alto udì;
Ei contempla il voler santo,
Sorga in cielo o manchi il dì,

Come pianta, che d' un rio


Crescer suole appo la sponda
A suo tempo innanzi a Dio
Fiori e frutta produrrà;
Non un fior, non una fronda
Nembo avverso gli torrà.

Fortunato Iddio gli è scorta,


!

Fra i perigli della vita,


Niun inciampo lo sconforta,
Che gì' infonde Iddio vigor;
Né può P opra andar fallita
Cui consiglia il santo amor.

Fan gli eletti manifesta


Del Signor la gloria in terra,
Onde in Ciel per loro è presta
La beata eredità;
Ma se agli empi Iddio fa guerra
Chi di loro a scampo andrà?
158

XII.— CONFLITTI E PROVE DEI REDENTI.

Cantico. 94.

Church Hymnal, 66, lst Time, 11, 10, 11, 10.


Brightest and Best.
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Dubbio è il cor: deh! Tu il rendi capace


Alla scelta del calle miglior;
Fa che sprezzi ogni gioia fugace,
Per P acquieto d' eterno tesor.

E se allor ria procella m' assale,


Terra e ciel confondendo col mar,
Più non temo il naufragio fatale,
Meco è Cristo, potente a salvar.

Redentori Se Tu resti al mio fianco,


Vivrò in pace e felice morrò;
Se del mondo ogni ben mi vien manco,
Mille mondi in Te sol troverò.
160

Cantico 95*

Qui nel de- ser-to, o- ve il mio pie s'a - van- za


Le prò- ve non mi tol- gon la spe- ran - za

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Ver - so la mia ce - leste e - re - di - tà,


Che pres - to in ciel Gè - su mi con - rìur - rà,

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Ogni mattin, V amore tuo pietoso


Spieghi col darmi il pane cotidian,
E quando a sera, in Te, Signor, riposo,
Sento che avrai Tu cura del doman.
Rocca mia, Tu acque della Grazia
1'

Per dissetarmi, versi ognor su me!


Lo spirto Tuo mi guarda il cor, mi sazia
E allieta e accresce sempre la mia fé.

Quando il peccato, col suo dente atroce,


Ferisce Y alma, e mi conturba il cor.
Un guardo solo alla gloriosa croce
Basta a guarirmi, o dolce Salvator.
Compito il viaggio, m' aprirai
le porte
Del cielo, e ti senza vel;
vedrò, ma
A traverso dell' ombra della morte,
Io teco andrò per risvegliarmi in ciel.
162

Cantico 96.
Church Hymnal, 290, 7, 7, 7, 7, 7,
Pastor.
D. J. Wood.
Andante.

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Co - lui che dall' Al - tis - si - ino Pro - tet -

All' om- bra si ri - co - ve - ra Del Dio


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Mia spe me non mor- ra.

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2 Egli farà che libero
Dai lacci al fin ti sciolga,
Rè di velen mortifero
Malignità ti colga,
Che incolume ti vuol.
Su te la man benefica
Stende, e sue ali spiega,
Alla lor ombra accoglierti
In sua bontà non niega
Sì che ti cessi il duol.

3 Sulle lor palme alzandoti


T* eviteranno i sassi:
Tu calchi il capo all' aspide
E al basilisco, e passi
Sul drago e sul lion
" Poiché di me fu tenero,
Disse il Signor, non pera
Poiché il mio nome ei venera
Pronti alla sua preghiera
I miei favori or son.

164

Cantico 97.
Church Hymnal, 365, 8, 7, 8, D.
Grave.

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A che sulla tua sorte Piceli ezza mia non sono
Paventi, o fiacco cor? I ben che il mondo dà;
Le dure tue ritorte Del ciel V immenso dono
Non franse già '1 Signor? Retaggio mio sarà.

S' attristi il mondo leso All' uom da


Cristo amato
Nel ciel confida tu; Che vale un poco d' or,
Dei tnoi dolori il peso Quando se stesso ha dato
Tutto portò Gesù. A lui per suo tesor?

Oh quanto dire è dolce:


Provvede a me il Signor!
A me angoscia molce.
1'

E sperde il mio timor


Mi terge al ciglio il pianto;
Fidanza in Lui sol ho;
Schernirmi col suo manto
Contro Satanno Ei può.
166

Cantico 98.
Church Hymnal, CLIFTON.
332, 7, 7, 7, 7, 7, 7.

Andante.

3- 5 1 J J J > 1

Su! rie - da - si al Si - gnor, al no - stro

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Di - Ma con pen- ti - to cor;

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2 Chi ricerca il Signor, — lo trova; e oh quanto


Fin lieto a Lui vichi;
Un' alba è ii Suo venir;— Sua voce un canto
Di splendido mattili. (bis.)

3 La notte del dolor — durò — ben lunga,


Ma P alba adduce il Sol:
Egli verrà; sciorreino allor che giunga
Ver lui felici il voi. (bis. )

4 II suo venir farà Y alme beate


Spargendo il suo fulgor
Quel mattin fugherà le pene ingrate —
Ed i notturni orror. (bis.)

Cantico 99.
(Sulla melodia del cantico precedente.)

1 Neil' ora del dolor,— ver V alta sfera,


La voce innalzo a Te,
Giungerà nel Tuo cìel la mia preghiera —
Sull' ali della fé. (bis.)

2 Tu sei quel Dio di cui —non san Y aspetto


Gì' iniqui sostener;
Non può chi nel peccar —prende diletto
Al fianco tuo seder. (bis.)

3 La Grazia tua, Signor Y amara sorte


Cangiò del peccator;
Or Tu —
sarai con noi e in vita e in morte
A sperderne i timor. (èia.)

4 A tal promessa Y alma mia s' affida


Sgombra d' ogni terror;
Di morte 1 atra valle a me sorride
Quando è meco il Signor. {bis-)
168

Cantico 100.
Church Hymnal, D.
Pastor.
290, 8, 7, 8, 7.
DJ. Wood.
Mosso.
JXLUÒSU.

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Ah! che sovente affranto, Se temi la bufera


Dal duol, dello squallor, Cristiano pellegrin,
Cammina il viaggiator, Neil' aspro tuo cammin
Nella vallea del pianto; Contempla il cielo e spera
Ma d'onda fresca e chiara Neil' immortai dimora
L' allegra il buon Gesù, T' aspetta il tuo Signor,
La roccia sua quaggiù, Con vivido liquor
Lo alberga e lo ristora. Che 1' anima ristora.

Il dolce, il pio Signore


Che i mali tuoi portò,
Ignaro esser mai può
Del grave tuo dolor?
All' alma tua che langue
Oh non darà vigor,
Colui che tutto amor,
Per te versava il sangue?

T' inoltra, o pellegrino,


Alla tua patria, al cielo,

Che il Santo, 1' Emanuele,


Dischiuso n' ha il cammino.
E se il vigor vien manco
Sovvienti che Gesù,
Prega immortai lassù,

Per chi di duolo è stanco.


170

Cantico 101.
Church Hymnal,
Ad ngio.
45, Ist Tane, 4 8, 8, 8, 8. 8.
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2 Siamo navi in gran tempesta, In balìa del mar che freme;


Ma la fede ognor ci attesta— Che la calma tornerà
A chi pone in Lui la speme, — Il Signor non mancherà.
3 Come Abramo, se il Signore —
Per le ignote vie ci guida,

Obbediain con docil core, Egli a scampo ci trarrà

A chiunque in Lui confida, Il Signor provvedere.
4 Noi siam poveri, siam frali, Siam polluti, è ver; ma in noi


Gesù vive, e l'immortali Sue dovizie abbiamo in cor
E —
Gesù promette ai suoi Il sorriso del Signor.

Cantico 102*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

1 —
Nel cammino della vita Siam viandanti del dolore,
Sol chi crede nel Signore —
Pace e calma al core avrà;

Alma mia, se in Lui t' affidi, Il Signor ti aiuterà
2 Dalla guerra col peccato, V esistenza è travagliata;
Da passioni è tempestata, — Piena d' ansie e di sospir.
Questa vita è un duol perenne, E una prova, ed un martir.

3 Ma quest'ai ma che comprende Del Signor l'onnipotenza,


Non ha labile esistenza — Non si estingue neh' avel;
Ha una vita immensa, eterna, Cessa in terra e dura in ciel.
172

Cantico 103.
Church Hymnal, 422, lst Time, 10, 10, 10, 10.
Dalkeith.
T. Hewlett.
Flebile.
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Vien me-no al cuore Mi por-gi ai' - ta, O Salva- tor!

2 Tu che soffristi — Martirio atroce,



Che messo fosti Su dura croce,

Dove moristi Pel peccatore,
Mi porgi aita, — Salvator!
3 Se d' amarezza — Ho cor ripieno, il

E al mormorare — Non so por freno,


Deh! mi perdona — mio errore Il
Mi porgi aita— O Salvator!
4 Se poi le mie Presenti pene,—

Per me, tuo figlio, Non son che un bene,
Deh! fammi forte Del tuo valore, —
Mi porgi aita —O Salvator!
173

Cantico 104.
Church Hymnal, lst Tune, Euchakistic Hymn.
9, 8, 9, 8.
J. S. lì. Hodges.
Andante.
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Si - gnor, da que - sto mon - do

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2 Non voglio più Y ombra fugace — Del mondo ingannator;


In me sentir voglio efficace — Il tuo celeste amor.

3 Se fino ad or nel dubitare —Trascorsero miei i dì,


Credere or voglio ed operare, —Seguir chi '1 ciel m' aprì.

4 Voglio arder, sì, ma del tuo zelo, Splender del tuo splendor,
Viver quaggiù, ma per il cielo, — Amar del tuo amor.
5 Tal è, Signore, il mio desìo — Ch' io viva solo in Te;
Che Tu mi sia e padre e Dio — E salvatore e re.
174

XIII.— PREGHIERA E SUPPLICAZIONE.

Cantico 105,
Chureh Hymnal, 2d Tune, Agape.
9, 8, 9, 8.
C. J. Dickinson.
Andante.
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2 Del Signor sta fiso il ciglio'


Sovra il mesto che lo implora:
Pace a lui, vigor, consiglio,
Quello sguardo infonderà;
Pari ad aure, che ristora
Fior riarso, a lui sarà. (bis.)

3 Tu, Signor, quand' io t' invoco,


Il tuo volto a me riveli:
Tu mi parli, e divieti fioco
Ogni accento di quaggiù;
Io uagheggio allor sui cieli
Le dovizie di Gesù. (bis.)

4 Della fervida preghiera


Le parole eon possenti,
Strida orrenda la bufera,
Gonfio frema, e mugghi il mar,
Frenar ponno il turbo e i venti,
E le nubi dileguar. (bis.)
176

Cantico 106.

Church Hymnal, 12, 2d Tune, Benediction.


10, 10, 10, 10.
E. J. Hopkins.
Adagio.
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2 Oggi il pan cotidiano ne dona;
Nostre offese rimettici ancor,
Come ognuno di noi le condona
Al fratello, eh' è suo debitor,

2 Ne preserva con mano paterna


Dall' insidie del gran tentator,
Poiché regni potente, ed eterna
E tua gloria, pietoso Signor.

Cantico 107-
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Church Hymnal, Russi a n Hymn.


487, 10, 10, 10, 10.
A. T. Twoff.

1 Signor, da cui scende ogni bene,


Pien di speme ergo 1' anima a Te,
Nei conflitti, nei guai, nelle pene,
O Gesù, Ti sovvenga di me!
2 Quando il core a quel peso soggiace

Di cui schiavo il peccato lo fé,


Deh! m' accorda il perdono, la pace;
NelT amor Ti sovvenga di me!
3 Giunto al passo dell' ultima sera,
La sentenza aspettando da Te,
Del mio labbro V estrema preghiera
Sia: Signor, Ti sovvenga di me!
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Cantico 108.
Church Hyranal, 82, 10, 10, 10, 10.
Langran.
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Grave.

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Se tu stesso, tra P ombre terrene


Non mi cerei ii, Pastore mio fido,
Io son nave, in un mar senza lido,
Trabalzata d' errore in error.
Sono avvinto nei lacci di morte,
E d' uscirne per me non v' ha speme,
Se tu stesso le dure catene
Non infrangi, pietoso Signor.

Ahi le ti muovi
spezza; m' aita;
A mia sorte,
pietà della cruda
Colla mano paterna mi scorte
Sul cammino a Te noto del ciel.
La tua Grazia mi guidi su quello,
E le stanche mie forze rinnovi;
Muti in rose i pungenti suoi rovi
Sotto i piò del Tuo servo fedel.
180

Cantico 109.
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2 Ma gli slanci d' un' alma che t' ama,


Ma i sospiri d' un cor che ti chiama,
Tento invano in me, lasso! trovar,
Ho legato alla terra i pensieri,
E quantunque di tutto disperi,
Non mi posso a Te, Padre, levar.

3 Quind' innanzi la prece migliore,


La mio dolce Signore,
più accetta al
In me non voglio cercar.
stesso
Chiederò che dal cielo mi cada
La preghiera, siccome rugiada,
Cui ben presto sa il sole attirar.
182

Cantico HO.
Pentecost.
Church Hymnal, 505, 2d Tune, L. M.
W Boyd.
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Padre, insegnami la via


Che conduce Y uomo al ciel,
Ond' possa in vita mia
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Camminare a Te fedel.
Tu sei via, Tu verità;
Il Maestro mio Tu sei;
Coli' immensa tua bontà,
Tu dirigi i passi miei.

Della tua clemenza eterna,


Sommo Dio, non ti scordar;
Sol la Tua bontà paterna
Può 1' affanno mio quetar.
primo fior
Dell' età nel
Molto deh Tu V obblia!
errai:
E Ti degna, o buon Signor.
Riscattare Y alma mia.
184

Cantico Ut.

Church Hymnal, 404, lst Tune, 7, G, 8, 6. D.


Patmos.
li. J. Storer.

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pre - ce del mio cor: Se in pre - da al mal mi

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gan - ni Tu sai - vi la mia fé.

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Tu mi sei Padre e duce,

In Te m' affido ognor;


Fonte mi sei di luce,
Di verità, d' amor.
Mi regga la Tua mano
Del vero nel sentier,
Al Tuo voler sovrano,
Deh! piega il mio voler.

Io vivo per Te solo,


Tu solo vivi in me;
Io sono Tuo figliuolo
E Tu sei il mio Re.
Io V amo, io V adoro,
Per fede vivo in ciel;
Quaggiù più non dimoro,
Albergo nel Tuo ostel.
186

Cantico 112.

Maestoso.

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In Te spe rai, Si gnor

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2 Piega vèr me F orecchio, e mi sostieni,


Sii Tu la torre che rifugio presta
Nel dì della tempesta,
E prontamente a liberarmi vieni.

3 Mai sulle labbra mie non taceranno


Le lodi Tue, ma ognor s' udran miei canti
Rammemorare i vanti,

Che Te si grande e glorioso fanno.

4 II cor redento e la lingua verace


Fede faranno altrui di tua giustizia,

Mentre che in sua nequizia,


L' empio Tu sperdi, e svergognato ei tace.
188

Cantico U3-
St. Hilda.
Church Hyninal, 3G5, 8, 7, 8, 7. D.
J. Barnby.
Flebile.
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chi con tri - to gè me Con- ci - di col - la fé.

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2 Signor nulla possiamo;
Tu' 1 sai Padre d' amore.
Deh! cangia ten* preghiamo
L' impuro stolto cuor.
Deh! vieni, o Spirto Santo
Kigenera, fa puro;
E di giustizia il manto
Ricopra il peccator.

Cantico U4,
( Butta melodia del cantico precedente. )

Church Hymnal, 257, 2d Tune, 8, 7, 8, 7.


A ^Sultìvan.
1 Al mio soccorso attendi,
O Dio, gli è tempo ornai;
Jehova t' affretti, ah scendi
Dammi soccorso al fin.
Sian per timor confusi
E ad arrossir costretti
Que' che apprestar son usi
Insidie al mio cammin.
2 Ma ogni uom
di schietta fede
Che serve Iddio ne esulti,
Chi a Te salvezza chiede
Dica: "Sia gloria a Te" —
Povero io son; Y aita
Non mi tardar più a lungo;
Tu sei mio lume e vita;
Vieni, Signore, a me.
190

Cantico U5,
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Ctaurch Hymnal, 521, lst Tune, 8, 7, 8, 7. D. „.
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2 Misero in terra io sono, 3 Se sul Calvario tengo


Debole e vii son io; Ognor lo sguardo affiso,
Ma se in me scendi, o Dio. Se verso il Paradiso
Io sarò forte in Te. Rivolgo V occhio ognor,
Quando il nemico giunge Lo Spirto tuo divino
Ad insidiar mia vita, Inonderà quest' alma,
Io so che custodita Ed avrò pace e calma
E in Cristo per la Fé. In Te, mio Redentor.

Cantico 116*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

e 7 -n St. Ignatius.
Churoh Hymnal, 358, 3d Tune, :

°' '• Um
'
H. E. Cooke.
Accordaci, o Signore, I frutti suoi ci dona;
Lo Spirito Tuo Santo Neil' ira la lentezza,
E sien la prece e il canto La pace, Y allegrezza,
Dettati dalla fé. La fede, la bontà.
Per Lui possiam lodarti, Dacci la sua giustizia!
Per Lui pregar possiamo, Dacci la sua sapienza!
Per Lui sentir vogliamo Dacci la continenza!
Che siamo imiti a Te. Dacci la carità!

3 Per Lui, Signor, rischiara


Ed alme, e cuori, e menti,
E rendici ferventi
Neil' opre dell' amor.
Per Lui quaggiù ci guida;
E vada a noi dinante
Come una sfolgoranti'
Colonna Tua Signor.
192

Cantico U7.
Church Hymna!, 574, lst Time, Oxford.
8, 7, 8, 7.
J. Stainer.
Maestoso.
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193

2
Tu che Croce
tese dalla
N* hai le braccia con amor,
Per camparne dal feroce
Primitivo seduttor;

3
Nostra frale navicella
Deh! raccogli Tu, Signor,
Dove tace la procella,
Dov' è scampo dall' error.

Cantico 118*
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Church Hymnal, 465, lst Tune, 8, 7, 8, 7.


H^^Hasslèr
1 3
Tu che nostre rie catene A
domare, o Re, n' aita
Infrangesti, o Salvator! La ribelle volontà ;

Tu conforto nelle pene Ci fa viver di Tua vita,


E nelF ora del dolor: Nel Tuo regno, in santità.

2 4
Compi in Signor potente,
noi, E spezzate le ritorte
17 opra santa del tuo amor; Che ci avvincono all' error,
Nostro asilo e speme ardente, Ne conforta nella morte,
Sol di Te ne colma il cor. N' apri il cielo, o Salvator!

Cantico 119*
(Sulla melodia del cantico precedente .)

Church Hymnal, 620, 2d Tune 8, 7, 8, 7.


J^^Dykes
1
Deh! mi dà eh' io non respiri
Che il tuo affetto, o Salvator!
Che a vederti il core aspiri
Neil' immenso Tuo splendor.

2
Mentre il sonno m' incatena,
Così presso veglia a me
Che mi trovi, non appena
Sarò desto, o Dio, con Te.
194

Cantico 120*
Church Hymnal, 383, 11, 12, 11, 10.
NlCJB.
J. B. Dykes.
Andante mosso.

Per tut- toilben - chelun- go il dì mi fé - sti.

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Glo - ria o mio Dio sia que - sta not- te a Te!
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195

2 Signor, perdona, pel divin Tuo Figlio,


Al nervo Tuo che in questo dì peccò;
Essere in pace, pria eh' io chiuda il ciglio,
Con te, col mondo e con me stesso io vo'.

3 L' anima mia del Tuo paterno zelo 9


Deh! possa a tutti ì ben partecipar;
Gioia celeste è in terra, al par che in cielo
Contemplarti e V amore tuo cantar.

Cantico 121.
( Sulla melodia del cantico precedente. )

1 Tu, gran fonte! ampia, inesausta e viva


Fa che Tua grazia in me discenda ognor,
Quel che un morente peccator ravviva
Deh! Tu concedi a me sacro tesor.

2 Scenda la grazia Tua vivificante


Nel povero, assetato, arso mio sen;
Coli' acque Tue così feconde e sante
Tutto ne marna V arido terren.

3 Vivo zel, pazienza, ardente speme


Vengan V afflitto Spirto a incoraggiar,
Gioia divina e santa pace insieme
Possan con dolce impero in me regnar.
196

Cantico 122.
(Sulla melodia del cantico seguente.)

Churck Hymnal, Ancient Plain Song:.


397, 10, 10, 10, 10.
O Quanta Qualia.

Alzo gli occhi ai sacri monti, No: il Signor che d' Israele

Donde aiuto il core attende: La custodia assumer volle,


Dal Signor 1' aiuto scende, Non dormì, né in sonno molle
Che creò la terra e il ciel. Le sue veglie allenterà.

Il tuo piede Egli avvalora, Di ogni male Iddio t' è scudo,


Né a temer caduta avrai; Ei custode è di tua vita,
Ei ti veglia, e il sonno mai Quando arrivi o fai partita,
Non gli fece agli occhi vel. Nel presente e in avvenir.

XIV.— VITA E DOVERI DEL CRISTIANO.

Cantico 123*
Church Hymnal, 280, lst Tune, 10, 10, 10, 10.
Old 124th.
L. Bourgeois.
Andante.
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ve u-inor fé- con - da; Ten- ga o-gnor la Fé- de u-

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Nei tuoi tralci il frutto abbonda,


E P eterno agricoltore
Con man provvida li monda,
Perchè il frutto sia maggior.

Se quai tralci in Te viviamo,


Per la Fé che tuoi ci rese,

Fa che sempre in Te cresciamo


Nella santa carità.
198

Cantico 124-
10, 4, 10, 4, 10, 10. Lux Benigna.
J. B. Dykes.
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Lu - ce (Ta - ruor, fra l'ombre e fra

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2 ^son sempre in fede, o Cristo, Ti pregai

Mi guida in su!

Sceglier la via per me sovente amai!


Tremò quaggiù
Dall' ombre intense, incerte, spaventato,

L' altiero cor. —Deh scorda il rio passato!

3 Cristo Signor! La mano tua possente


Mi guiderà
Per valli e monti e V ultimo torrente,
Finché sen va
La notte oscura, e nella nuova aurora,
Visi perduti qui, riveda allora.
200

Cantico 125*
LAsra.
Church Hymnal, 315, L. M.
A. H. Mann.
Andante- Repeat

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trine twice.

Cam - mi - na - re al Tuo co -
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2 Oh! sì, — Scorrer sempre innanzi aTe,
possa nostra vita
Di Tua Grazia — Ridondante cor di
coli' aita il fé:

E se aumentano perigli, — Tu la fé ne aumenta ancor


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Deh! rimani dei tuoi — La speranza ed Signor.


figli il

Cantico 126*
( Repeat Tune twice.)
(Sulla melodia del cantico precedente.)

Church Hymnal, 480, L. M.


Park Street.
F. A. M. Venna.

1 Poni in Dio la tua fidanza, Calca sempre il buon cammin ;


Lui con fede e con speranza, Segui e compi il tuo destin.

Ei ti fia sostegno e guida, L' opre tue metti in Sua man;
Ei non cangia, in Lui t' affida, Ch' è qui in terra e in ciel so vran.

2 Scorron gli anni senza posa, Ma Sua gloria ognor starà;



Questa è vita dolorosa, Ma Sua grazia effetto avrà.
Ei fra i nembi t' assicura, —
Finché il regno suo d' amor

Cangierà tua notta oscura In bel giorno di splendor.
202
Cantico 127-
BROOKFIELD.
T. B. Southgate.

Tu che gli as - tri in - torno muovi Per le


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zur - re vie del ciel, Tu che guidi e che


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2 3
Tu cheverde doni al prato Sul mio labbro poni il canto
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E lo smalto doni a fior, Della lode e dell' amor,


Tu che il campo fai beato Ti sia grato un pensier santo,
Della messi, o buon Signor; Un omaggio d' umil cor.
Cantico 128.
St. Hilda.
Church Hymnal, 8, ,8,' D.
J. Barnby.
Mosso.
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La Pa - ro - la del Vange - lo Lo com- pe - ne -
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ce Gli occhi appien la Tua bon- tà.

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No, clie il giogo tuo pesante
Agli eletti Tuoi non è;
Sempre vince, chi costante
Usa P armi della fé,
Nella Rocca Tua, Signore,
Strale alcun mi colpirà;
Me cadente di languore
La Tua mano sosterrà.

Cristo infranse le ritorte


m
Che 1 avvinse colpa al pie;
Ei del ciel nV aprì le porte,
E il suo Spirito mi die.
Più non porto d' un irato
Prence il giogo con timor;
Per me Cristo s'è mutato
In fratello, in Salvator.
204

Cantico 129,
Chureh Hymnal, 191, lst Tune, 8, 7, 8, 7. J).
Golden Sheaves.
A. 8. Sulllvan.
Andante. .

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Sul - l'a - spra via del Gol - go - ta Se-

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Il Figlio dell' Altissimo,


Che dietro a sé ci chiama,
Vuol farci quai ci brama
Puri di mente e cor;
Ei tutte in noi vuol tergere
Le macchie dei peccati;
Colui che ha creati ci

Vuol rinnovarci ancor.

Ei pugnerà fra spasimi,


Ma vincerà Satanno:
Deh! che un immenso affanno
Gli frutti immenso amor.
QuancT Ei là pende lacero,
Poniamci ai piedi suoi,
E scenda sangue in noi
il

Del nostro Redentor,


206
Cantico 130,
Church Hymnal. 467, 10, 10, 11, 11.
Lyons.
Haydn.
Allegro.
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207
2 Quando cure mi tolgon riposo
E il mio petto è straziato d'affanno,
Le tue lodi divine faranno
Il lamento e il sospiro cessar !

3 Quando preda di morte è il mio frale,


Ed labbro per sempre è silente,
il
Nelle lagrime, un gaudio splendente
Lucerà per l'interno gioir!

4 Eppoi Y ultima lotta passata,


Io, disciolto dai lacci del mondo,
M' alzerò con trasporto giocondo.
Per unirmi ai concerti del ciel !

Cantico 131
(Sulla melodia del cantico precedente)

Church Hymnal, 471, 10, 10, 11, 11.


^V^Croff'

1 O Soldati di Cristo sorgete!


Su vestite la vostra armatura
Forte ognun pel valor che procura
Dio pei merti djel figlio divin.

2 Forte in Lui eh' èil Signor delle pugne,


Affidato all' eterno possanza,
Chi ripone in Gesù sua fidanza
Di vittoria oltrepassa i confili.

3 Dunque saldi nelF alta sua possa


Pieni il cor dell' immensa sua vaglia,
Indossate per irne in battaglia,
Del gran Dio Y armatura fedel.

4 Edalfìn, superati i conflitti,


Cinti alfin di non labile gloria,
A
goder 1' ottenuta vittoria
Salirete beati nel ciel.
208
Cantico 132.
Church Hymnal, 658, 8, 8, 8, 8, 8, 8.
Adoro Te.
J. Barnby.
Andante.

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Di Gesù P amica voce


Ci consola, ci rincora,
E, additandoci la croce,
Ci rammenta il suo martir.
Che del duolo è breve Pora,
Senza limiti il gioir.

3
Deh! Signor, ci porgi aita
Nuova lena imparti ai santi:

Giunti al regno della vita


Neil' immensa eternità,
Per Te solo trionfanti,
Loderem la Tua bontà.
210
Cantico 133.
Church Hymnal, 656, lst Tune, 5, 5, 5, 5, 6, 5, 5, 5. Tenbi'RY.
F. A. (ì. (juaeley.
Andante.
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Di que - sta ta Nel - lo - squal - lor.

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T -fr— ::

S'altri t'offende
O ti dispetta,
Se mal ti rende
Di tua bontà.
Tu chiudi il core
Alla vendetta;
Come il Signore,
Usa pietà.

Da te lontano
Respingi ognora
Furore insano,
Odio e rancor;
Soffri paziente
Ciò che t' accora,
E il crudo dente
Calunniator.

Offri, con mite


Cristiano core,
Le tue ferite
Al sommo Re:
La tazza bevi
Del tuo dolore;
Seguirlo devi,
Paziente Egli è.
212
»
Cantico 134,
Church Hymnal, 249, lst Tune, P. M. TIDINGS.
J. Wakh.
Andante mosso.

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L'almo Spiro, che il Padre c'invia,


D'infrangibili nodi ne avvinse;
Parla a noi di celeste armonia
Che al mortale era ignota quaggiù;
Spente l'ire, in famiglia ci strinse,
D'amor santo maestro ci fu.

Bando all'ire, alle stolte contese;

Più non suoni pungente parola:


Sia soave il pensiero, cortese
La favella dei figli del ciel:

E l'amor la suprema, la sola

Legge imposta dall'alto al fedel.


214
Cantico 135,
Ohureh Hymnal, Fides.
142, 8. 7. 8, 7, 8, 8, 7.
C. C. Scholeficld.

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Andante.

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Ov' uomo la sollecita


Va, né lo guarda in faccia;
Gode se può nascondere
Del suo venir la traccia;
E Dio la sua mercede:
Non cerca in Lui, non vede
Nò amico, né stranier.

Dolce, possente balsamo


Trasfuse in petto all'egro;
Spense del giudice
il livor;
Mantenne voto integro, il

Nò invan per l ampie sale 1

Spiegò le timid' ale


Dell'orfano il sospir,
216
Cantico 136,
St. Barnabas. S. M. I). Aliquis.

Ai monti il guar-do trejDido Levi lì - dan -do og -

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uor, Per - che scendesse a ten - der - mi La

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Venne me fra triboli


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Visse, e per me morì:


Sorse per me dal tumulo,
Al ciel per me salì.
Veglia di là sollecito
Su me, che pellegrin
Lasciato fui qual orfano
A compiere il cammin.

Ed oh! fra quanti dubbii


Mi tiene un fragil vel!
Ma non languir, o anima,
Invoca Emmanuel:
Vinta è la morte, e Satana
Incatenato sta:
Spera; d' eccelsa gloria
Chi spera un serto avrà.
218
Cantico 137.
Ancient of Days. 11, 10, 11, 10. T. A. Jeffery.

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O Sig-nor,da cui scende ogni bene

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gua- i, uel-le pene, O Gè - sii, ti sovvenga di nie.

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2 Se il mio nome rimprovero ed onta


E costretto a soffrire per Te,
Tutto accetto, il mio cuor tutto affronta
Purché allor ti sovvenga di me.
3 Quando il core a quel peso soggiace

Di cui schiavo il peccato lo fé',


Deh! m
accorda il perdono e la pace,
1

O Gesù, ti sovvenga di me.


4 Quando corpo dai mali corroso
il

Più dal mondo non


spera mercè,
Sofferenza, conforto e riposo
Dammi Tu. Ti sovvenga di me.
5 Giunto al passo dell' ultima sera,
La
sentenza aspettando da Te,
Del mio labbro V estrema preghiera
Sia: Gesù, ti sovvenga di me.

6 Quando poi nella valle del pianto


Chiami il giusto a regnare con Te
E col Padre e col Spirito Santo,
Allor si; ti sovvenga di me.
220
Cantico 138,
Poesia di T. Solerà. Musica di G. Verdi.
Andante.

Va, pen-sie - ro, sul-l'a - li do - ra - te, va, ti

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Arpa d' or dei fatidici vati,


Perchè muta dai salici pendi?
Le memorie nel petto riaccendi,
Ci favella del tempo che fu!

O simile di Solima ai fati,


Traghi un suono di crudo lamento,
Oh t' ispiri il Signore un concento
Che ne infonda al patire virtù!
822
Cantico 139.
Arundel. 8, 7, 8, 7. J. B. Dykcs.

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Ve te Me, voi tut - ti

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ag-gra-va- ti, Ed Io vi al-leg-ge- rò.

Soave è il giogo mio, Il giogo mio portate:


È carico leggiero: Amor lo alleggerà.

Calcate il mio sentiero,


Ed Io vi sosterrò. Io son di core umile:
Ogni anima languente
A Me, che son mansueto, Che viene a Me fidente
Venite e v affidate. 1
Riposo troverà.
223
Cantico 140-
RUSSIAN IlYMN. 10, 10, 10, 10. A. T. Lwoff.

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2 "Te, prigione, ho
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liberato;
Te, ferito, ho risanato;
Quando errasti, a te fui duce,
E mutai tua notte in luce.

3 "Può la madre
dolce affetto il
Ricusare al pargoletto?
Quando pur venisse meno
Stringerei te sempre al segno!
4 "L'amor mio non può mutare,
Tocca il cielo e il fondo mare;
E fedel, libero e forte,
E trionfa della morte.
5 "Tu vedrai la gloria mia
Tosto l'opra colma sia
Della grazia; e sederai
Sul mio trono. Or m'amerai?"
224
Cantico 141.
Fssrua L. M. D. German Chorale.

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W mio Pastore, Nul - la ma -
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mi man-che - rà.

Son giustizia i suoi sentieri,


Le sue vie son salute;
Nella valle volentieri
Scenderò dell' ombre mute,
Che di morte niun timore
Né mal mi assalirà:
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Meco il Gran Consolatore,
è
D'ogni affanno Ei mi trarrà.

Lauta mensa è a me davante,


Unto ho il capo di letizia,
È mia coppa traboccante,
D ogni bene ho gran dovizia.
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Chi, costante, il Buon Pastore


Sulla terra seguirà,
Nella Casa del Signore
Lunghi giorni abiterà.
22G
Cantico 142.
INNOCENTS. Thibaul.

Al mi-se - io mor-ta - le Man-da il Signor la speme

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Il giusto nel suo petto E fino all' ultim' ora


L' accoglie, e mai la perde: Ella gli sta nel cor.
È sempre viva e verde 4
La speme del Signor. Di tanto ben sol privo
3 È quei che Dio non teme.
In questa umana vita Vivono e stanno insieme
Lo regge e lo ristora, Fede, speranza, amor.

Cantico 143*
Foundation. 11, 11, 11, 11. H. W. Parker.
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Amo il Signor che ascolta il mio pre- gar;
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Egli a me sempre porge at-ten - to or - ec - chio,

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Ad in - vo-car-lo ognora mi apparecchio

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Già angoscia e gran dolore,


io soffriva
Quando invocai il Nome del Signore,
Ed Egli pronto soccorso mi die.

Ah, come mai potrò contraccambiar


L'immeritato celeste favore?
Predicherò il Nome del Signore,
E i voti miei sciorrò sul suo aitar!

Grato Signor e dei santi il morir;


al
Ma, finche in me durerà questa vita
Celebrerò la bontade infinita
Del Dio d'amor, cui solo vo' servir!
228
Cantico 144.
Ultor Omxipotens. 11, 10, 11, 9. A. & Siili ivan.

infermo e di col - pe ripieno? Chi a lui schiude del


A
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2 Chi nelF arduo cammin della vita


I suoi passi dirige e sostiene?
Chi conforto gli dà nelle pene?
È la fede di Cristo Gesù.

3 Salve, o Fede divina! nel petto


A noi serba ognor vivo il tuo foco;
Ogni nostro pensiero ed affetto
Tu rivolgi a Gesù Redentor.
4 Per te, o Fede, le schiere de* santi
Trionfar nelle pugne terrene;
E per te quanti martiri e quanti
Volar lieti nel sen di Gesù.
209
XV BATTESIMO— SANTA CENA
Cantico 145*
Church Hymnal, 628, 2d Tune, 11, 11, 11, 11.

Allegro.

Con pre-ghie -re e cou can - ti fe-sti - vi, Que-sto

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raz- zad'A-da-rao. Fa con- cet - to nel fal-lo priniier.

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2 Per natura il suo cuore è ribelle,
Per natura egli ha un' anima immonda;
Ma la Grazia sui pargoli abbonda,
Né il giudizio discende su lor.

3 Noi sappiali] che Tu guidi i fanciulli,


Noi sappiam che quaggiù li difendi,
Noi sappiamo che in braccio li prendi,
Noi sappiam che Tu li ami, o Signor.
4 Dagli Vita —
e i parenti rallegra
Col vederlo avanzare negli anni,

Dagli Luce e del mondo gì' inganni
Fa eh' ei vegga nel fior dell' età.
230

Cantico 146.
Church Hymnal, 272, 2d Tune, L. M. HOT.LEY.
O. Hews.
Andant". Repeat tune ticice.
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Tu, Si - gnor, gru - di - sti il vo - tu
Sa mu - lo a Te de vo
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Che dal tem- pio a - see - se al ciel ; Fu prò-

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inor; Ei ino - ri nel vec - eh io A - da - ino


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Deh! ri sor - ga nel Si - gnor.

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Noi versiam su lui quest' onda,


Sacro emblema della fé,

Che rigenera, che monda


U umil cor che spera in Te.
Fa che quando in lui sien desti,

Coli' età, la mente e il cor


Colle fiamme sue celesti

Lo battezzi il Santo Amor.


232

Cantico 147.
8, 7, 8, 7. D,

Andante.

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Gè - su vol-ge a noi la vo - ce: Ri - cor -

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da - te - vi di me! Gè - su par - la dal - la

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ero - ce: Ri cor - da - te - vi di me!

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Mentre il pane romperete:

Ricordatevi di me!
Mentre il calice berrete:
Ricordatevi di me!
Annunziate al mondo ingrato
Quanto amollo il Redentor;
Ch' Ei morì pel suo peccato:
Ricordatevi di ine!

Io vi ho dato vita eterna;


Ricordatevi di me!
Una patria sempiterna;
Ricordatevi di me!
Al mio Padre son tornato
E con me v' accoglierò;
Ecco il luogo è apparecchiato!
Ricordatevi di me!
234

Cantico 148-
Church Hymnal, 432, 2rì Tane, 8, 7, 8, 7. D.

Andante.
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Cri- sto è il pa-ne,oh gran mi - ste - ro! Per


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ci - pre-sen - ta, Ch'ei do - nò pel pec - ca - tor.

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Questo vin del sangue emblema


Del Signore a noi sarà.

di' ei verrà nell' ora estrema


Ed in ciel ci accoglierà.

Del Signor eh' è in ciel la morte


Koi dobbiam così annunziar,
Fino a che con braccio forte,

Torni in terra per regnar.


236

Cantico 149.
Penitenti a. 10, 10, 10, 10. E. Dearle.
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Chi dell' er-be lo stel - o compo- se? Chi ne trasse

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scorrerla vi-ta?Chi v' a-sco-se dell' uve il te- sor?

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2 Tu quel Grande, quel Santo, quel Buono,
Che or qual dono il tuo dono riprendi,
E in perpetua memoria cel rendi
Del tuo Corpo e tuo Sangue, o Signor.
3 Anche i cuor che t' offriamo son tuoi:
Ah! il tuo dono fu guasto da noi!
Ma queir alta Bontà che li fea,
Li riceva quai sono a mercè.

4 E vi spiri col soffio che crea,


Quella fede che passa ogni velo,
Quella speme che muore nel cielo,
Quell' amor che s' interna con Te.
237

Cantico 15<X
Church Hymnal, 432, 3d Tune, 8, 7, 8, 7. D.

Andante.

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f Mio Signore amar Te so- lo,SulTuo se- no ri-po-sar, 1 «^

\ In-vo car-ti nel mio duolo, La mia fame hiTe sa-ziar, I

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la gra-zia che crii- en- to Sa- gri- fi - zio tuo mia dà
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Pre gustare è tal con-ten-to Cui la terra ugual non ha.

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2 Egli die per me la vita; —Me per nome sa chiamar;


Alla mensa sua m' invita; — Se le in cielo mi vuol dar;
Mi protende la sua mano — Nei miei mali e infermità:
Peccator, non prego invano — L' inesausta sua bontà.

3 Oh! me alsommo avventurato, Che l'Eterno è il mio pastori


Il —
suo cor paterno, amato, Larga fonte m' è d' amor.

Me, sua pecora diletta, Scese in terra a ricercar;
Nel suo ovile mi ricetta, — Mi conforta, e vuol salvar.
238
XVI.— MISSIONI E EVANGELIZZAZIONE.

Cantico 151.
Church Hymnal, 252 2d Tuiie,
, 7, 6, 7, 6. D
Andante.

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Sol di Giù • sti - zia, Gè - su Sai - va - tor,


0- blia la uè - qui - zia Del-1'uorupec - ca - tor!

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Tuo no - me abbia e l'opre, Do- vun-que un al-tar Qual
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da che cuo - pre Ini - men - sa ogni mar.

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1 —
Tua grazia infinita Penetra ogni cor

Lo muove, lo invita Lo attira al Signor
Appena il selvaggio— La. Tua voce adi,

A Lui rende omaggio Che in croce soffrì.
2 Al Padre sia lode — che V uomo salvò,
Al Figlio che prode — Per noi trionfò,
Lo Spirto onori — Che a noi suo drappel
si
Aperse tesori — Del mistico Agnel.
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239

Cantico 152,
Park Street, 480, L. M. F. M. A. Verni a.
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Sig-nor tre voi - te san - to Glorialo cielo

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e gloria in ter - ra; Al Sig - nor eh' a noi

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Cantico 153.

Andantino.
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I Dragoni ne' cuori idolatri,
Annunziate Colui che disserra
Agli iniqui le porte del Ciel.
Ei V amico dell' uom peccatore,
Ei lo chiama, lo salva, lo innova;
E il suo Tempio si forma nel core
Di colui che ha creduto al Vangel. (bis.)

Rimirate! la messe biondeggia,


E matura pel Regno dei Cieli,
Accrescete di Cristo la greggia
Adducendo nuove alme al Signor.
Vi dia Cristo coraggio e sapienza,
Vi sia Guida lo Spirto divino;
Combattete il livor, la violenza,
Colla prece che viene dal cor. (bis. )
242

Cantico 154-
Church Hymnal, 409, 2d Tune, C. M. D.
Andante.

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Scrivea con santo orgoglio,
Ch' eran modello ai popoli,
In vetta al Campidoglio,
La pura fé magnanima, ì ..

L' ardente carità. J

Signor, deh! sorgi e dissipa


L' antico e il nuovo errore;
Discenda pur su noi
Fecondo il divo Amore;
S' alzi al Tuo Cristo un cantico 1 ,.
Dall' uno all' altro mar. i
244
Cantico 155.
St. Sylvester. 8, 7, 8, 7. J. B. Dykes.

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Quella preghiera elevasi Salve o Preghiera! o inclita


Come nube d' incenso Ghirlanda dei mortali,
Si do all' aurato Solio Armoniosa musica
Dell' Immortale e Immenso, Oblìo dolce dei mali
Né un lagno sol quaggiù Che egro fan V uomo ognor;
Si perde o si diffonde, In vita e in morte sii
Pria di toccar le sponde Dolce contòrto ai pii,

Celesti di lassù. Perdono al peccator.


245
Cantico 156.
Gentle Jesus. G, 5, 6, 5. J. E. Eoe.

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Nel nostro core Il nostro pio.
La fé, V amore
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Del tuo Vangel.
Padre ÒV lumi,
3 Bontà infinita,
Reggi, o Signore, La vera vita
Nel buon sentiero Sol vien da te.
246
Cantico 157,
Church Hyranal, 368, 8, 7, 8, 7, D. EUCHÀRISTICA.
J. W. Klliott.

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Sovrano del creato,
A sua perfetta legge
Si chini il mondo intier.
Sul mare e sulla terra,
Il nome suo portato
Dei schiavi del peccato
I ceppi fé' cader.

Deh! presto, o Dio santissimo,


Quel dì felice sorga
E la tua Chiesa, il manto
Spogliando ornai del duol,
Al soffio dello sposo
Più vivida risorga;
E il mondo da se scuota
Il funebre lenzuol.
248

XVII.— HATRiriONIO.

Cantico 158.
Corde Natus, No. 2. H. Smart.

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Dalle celesti sfere, Deh sii eon noi presente,

Discendi, e sii presente, Neil almo nodo e pio


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Per dare questa sposa Lor cori per unire;


Siccome all' uom primier Come Tu unisti in Te
Eva, la casta, d jsti In un mistero arcano,
L'Edenne per goder! L'umano o divo, o Re!
250
Cantico 159.
Church Hymnal, IfWHHIAH.
G07, 7, 7. 7, 7, D.
Arr. by G. Kingdcy.
Allegro moderato .

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L' Eterno Paracleto


Di rose sante infuori
Il nodo che due cuori
In un sol cuore unì.
Talché, sia mesto o lieto,

In terra il lor cammino,


Nello splendor divino
Sien pur congiunti un dì.
B52
Cantico 160.
CCELESTIS A TLA. 8, 7, 8, 7. J). & B. Whitiicy.

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Fratelli, abbiate il ciglio


Fiso nel gran modello;
Avete entrambi in quello
Scuola di puro amor.
Così, di questo esiglio
Godrete i giorni in pace,
E alfine in Ciel verace
Godrete il santo amor.
254
Cantico 161.
Church Hymnal, 'J:;x, il, io, 11, 10. Sandringham.
Repeut tu ne twice. Arr. froni J. Barnby.
Andante mosso. i

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Grazia, Pace ed Amor nel lor petto,


Deh Tu versa e li rendi felici;
Son la Grazia, la Pace, e l affetto, 1

Santi doni che vengo n da Te.


Passerà la bellezza fugace,
Passeranno le gioie mondane,
Resteranno la Grazia e la Pace
E V Amore che Jehova die.

Sono doni che durano ognora,


Sono doni che all' urna non vanno,
Sono doni che fanno dimora
Nei credenti, nel mondo, e nel ciel.
E quei doni saranno più belli
Se concordi vivranno gli sposi,
Se vivranno coi loro fratelli,
Se vivranno fedeli al Vangel,
256

XVIII.— CAPO D' ANNO.

Cantico 162,
Church Hymnal, 416, 8;
Luther' s Hy.mn.
7, 8, 7, 8, 8,
J. Klug's Gesangbuch.
Andante.

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gno So - lo per Tua bon - tà.

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L' anno che nasce infioraci


Di giorni, o Dio, sereni;
Deh! mansueti ed umili
I figli tuoi mantieni;
Danne, Signor, la pace
Ed ogni ben verace
Che il mondo dar non sa.

Veglia qual padre tenero


Sui nostri passi ognora;
Dal tentator ne libera,
Ne assista all' ultim ora;
Fa che sciogliamo il canto
A Te tre volte santo
Neil' eternai città.
258
Cantico 163.
Church Ilymnal, 616, lst Tune, L. M. AUGHTOK.
W. B. Bradbury.
Andante. .

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Sommo Id-dio che il tem - pò reg - gi E de

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chi - no L'an-no nuo-vo a con- se-crar. Can-tail

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Ah mi duole, o Re dei Regi,


Delle colpe ond'io T'ofFesi;
I Tuoi fulmini sospesi
Provocai sopra di me;
A Te vengo in questo giorno
Ad offrirti un cor novello,
E un amor più puro e bello
Che più degno sia di Te.

Deh! mi dona ad ogni instante


Nuova forza e nuovi lumi,
Regolando i miei costumi,
Regolando i miei desir.
Mi proteggi, o Sommo Iddio;
Se miei dì troncar Ti piace
i

Fa che in seno alla Tua pace


Mi prepari a ben morir.
260

XIX.— MORTE DEL CHRISTIANO


RITORNO DI CRISTO— VITA FUTURA.

Cantico 164*
Church Hymnal, 521, lst Tune, 8, 7, 8, 7. D.
Lux Eoi.
A. S. tiullivan
Andante. \

SOD stra - ni e - ro in que - sta ter - ra,


Que sto mon - do mi fa guer - ra,

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Rugge invano la bufera,


Sta la patria mia nel ciel!
La mia vita or volge a sera,
Sta la patria mia nel ciel!
Io non guardo a me d' intorno
Guardo in alto a Dio fedel;
Giungerò nel cielo un giorno.
Sta la patria mia nel ciel!

Deh! non gemere, alma mia


Sta la patria mia nel ciel!
Tristo il mondo, o irato sia,
Sta la patria mia nel ciel!
Trasformar, di gloria in gloria,
Vuol Gesù questo mio cor;
Egli ì> meta; è mia Vittoria,
Sta la Patria mia nel ciel!
262
Cantico 165,
Church Hymnal, 37, 8, 7, 8, 7, 8, 7.
Lutheb's Hymn.
J. Klug's Gesangbuch.

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Conto ansioso i giorni e gli anni


Del crudele mio penar;
Mio Signor, da tanti affanni,
Me T appresta a liberar. T

Fa eh' io possa in Paradiso


Presto il fulgido Tuo viso
Cogli eletti contemplar.

È languente in me la fede
Tu mio Signor;
lo vedi, o
Santo d' Israel mi concedi
Ritemprarmi in Tuo vigor
Tu <T affetto, Tu d' aita,
Mi conforta, o Dio, la vita;
Mi comparti il Tuo favor.
264
Cantico 166*
Bradford. 7, 6, 7, G. D. Haydn.

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In questa di lacrime
Tristissima terra,
Vogliamo noi vincere
De* vizi la guerra?
Vogliamo deludere
Del serpe il livor?
Del cor si consacrino
Gli affetti al Signor.
266

Cantico 167.
Church Hymnal, 518, 2d Tane, G, 5. D.
Bay ari a.
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CR Gale.
Andante.
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Pa - e - se be - a - to Di vi - ta e d'a - mor,
O quan- to bra- ma - to Tu sei del mio cor!

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2 anima al cielo 3 Del misero esiglio


Dispiega il tuo voi, La fine già vien:
Dov' è senza velo Fa, Padre, che un figlio

Il raggio del sol; Ritorni al tuo sen.


Dov* è dell' Eterno La morte fia spenta,
La santa città, Cessato il patir,
Quel bene superno Per P alma redenta
Che fine non ha. Eterno è il gioir.
267

Cantico 168*
Stuttgard.
Church Hymnal, 465, lst Tane, 8, 7, 8, 7. D.
7/. L. Hassler.

Maestoso.

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Al Si - gnor sen fé' tor - no L'ai- ma


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sciol- ta di quag- giù; Il fra- tei ve- dre-mo un
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gio- r- no Nel - la glo ria di Gè - su.

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2 Nel riposo alma — Che in Gesù s'addormentò:


dorme 1*

Corruttible la salma— Alla polvere tornò.


3 Ma in quel giorno, che V Agnello — Sulle nuvole verrà,
Questo corpo dall' avello — Immortai sveglierà. si

4 Si,quel giorno desiato — Venga presto, o Salvator,


Pel tuo popol riscattato — Dalla terra del dolor.
268

Cantico 169.

Flebile.

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Si - gnor no - stro ri - fu - ig - o, D'e-
li Re sei Tu dei se - co - li Ch'e-
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Possente ed immutabile Sei. come fosti allora —


Che terra e ciel non erano, E tal rimani ognora, —
Ma V uom di nuovo in polvere un cenno puoi tornar. — 1

Così consunti al fremito Dell' ira Tua, Signore, —


Ci dileguiamo, e reggere Nessun può al Tuo furore, —
Poiché Tu vedi e numeri Tutti li nostri error. —
Danne favor, benefica— I servi Tuoi nei figli;
Guida a degno proposito —Tutti nostri consigli, i

E da' saldezza all' opra — Che nostra man compì.


269

Cantico 170.

Tune,
Rkgent Sqiare.
Church Hymnal, 4^3, lst 8, 7, 8, 7.
H. Smart

Adagio.
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Non è morir quel volo Ch'ha per sua me-ta Id-di - o,

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Per giungere al soggiorno, Do-v' è pe-ren - neilgior- no.

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Non è morir le pure Non è morir, o amato


Sedi abitar superne, E dolce Redentore,
Sgombri d' affanni e cure, Vedere in ciel colmato
Fra gioie sempiterne, Per noi tuo santo amore
Lungi dall' aspra guerra Di cui come primizia
Che si combatte in terra. Qui doni la letizia.
270

Cantico 17U

Churcb Ilymnal, 244, ld Time, L. M. Rest.


W. B. Bradbury.
Andante.
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Xo, di lornonpiù ci dol - ga,Che nel eie- lo non v'ha

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gì io che quag giù!

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È pur bella questa terra!
Ma più bello è il paradiso:
Là si gode d' un sorriso
Che rinviensi solo in ciel.
Là corona immacolata,
Là tesori di sapienza
Là compiuta conoscenza,
Là il gran trono dell' Agnel.

Oh beati su nel cielo


Quei che il Padre a sé ne prese!
Non più temono V offese
Della morte e dell' error.
Per noi pure 1' ora viene:
fratelli, and rem con essi.

Ognun creda, ognun confessi


Esser Cristo il Salvator.
272

Cantico 172.
Church Hymnal, 290, 7, 7,
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Pastor.
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Ver - rai se - ve - ro Gin - di - ce, Ver-


Ed in quel di ter - ri - bi - le, Pos-

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s'io spe - rar per - do - no?
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Tu, che pendesti esanime


Fra cieco volgo insano,
Per me cotanti spasimi
Sofferto avresti invano?
Dunque il mio fallo pesa
Più della Tua pietà?
Ah no per mia difesa
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A Te, da Te, ni' appello:


Il sangue dell' Agnello

Assolver mi farà;

Agnello innocentissimo
Per amor mio svenato,
Basta il Tuo sguardo a tergere
Qualunque mio peccato:
Tu al Giudice severo

Risponder puoi per me:


Rispondi... Oh qual mistero
L' umana sorte in voi ve;
Chi ci condanna e assolve,
Signor, si trova in Te.
274

Cantico t73.
Andante.

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Cantico 174.
Andante sostenuto. , , |

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l'uorn venne qui a salvar; E al fé - del Con - so- la - to -

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277

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sied o - no - re; Fin - che splen de in cie-lo il di.

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T -f-
-1 fi!

Cantico 175.
L
Old IOOth. L. M.
——
Bourgeois.
ì -I

f Pa - dre, Fi - glio, Spi - ri - to, Prin-

ci - pi - o d' o-gni co - sa, O Tri - ni - tà glo-

§H

ri - o - sa, Te sia lo - de nor.

2 La terra, il mar, 1' empireo


Si prostri a Te di ri nari ti:
Tutto il Creato canti
La gloria al suo Fattoi*.

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