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Ogni volta che il nostro volto si imbatte in una telecamera, un'azienda sta guadagnando in tempo reale.

La tecnologia «smart» si sta evolvendo così rapidamente da rendere sempre più incerti i confini tra
dispositivi ideati per alleviarci e sofisticati gadget pronti a sorvegliarci.

Le nuove innovazioni tecnologiche stanno fornendo alle agenzie governative, oltre che a operatori
economici privati, la possibilità di raccogliere più dati che mai sulle nostre esistenze.

Si chiamano «Big data» ma si traducono in una massiccia raccolta di abitudini e stili di vita. Quella che gli
strateghi del marketing chiamano «profilatura».

Senza politiche e supervisione adeguate dei governi, la raccolta eccessiva di dati può minacciare le libertà
civili. Nessuno è al riparo dall'intrusione digitale nella quotidianità, dai villaggi africani alle metropoli
occidentali.

Gli esperti di Frost & Sullivan prevedono che entro il 2050 oltre l'80 per cento della popolazione dei Paesi
sviluppati vivrà in aree urbane e che le «città intelligenti» creeranno enormi opportunità di business.

immaginare che la città del "futuro sarà ispirata al modello «virtual Singapore»: edifici automatizzati, robot
docenti a scuola, veicoli a guida autonoma, sensori che controllano il traffico, autostrade per droni, servizi di
sanità digitale governati dall'Ai e negozi dotati di chatbot che rispondono ai clienti 24 ore al giorno, anche
da remoto.

Nelle smart cities, tutto promette di essere rapido, sicuro, confortevole, progettato su misura per le esigenze
umane e dell'ambiente.

Ma dietro l'abbaglio di queste metropoli paradisiache, c'è il rischio di precipitare in altrettante «prigioni
digitali».

Città a zero emissioni dove tutto avrà un'identità digitale, inclusi oggetti e alberi, e nelle cui infrastrutture si
annidano armi silenziose, «per sorvegliare, ascoltare, tracciare gli spostamenti delle persone e razionare
tutta l'energia del pianeta».

in Cina è presente una gigantesca <<torcia>>> elettrica in cima a un palo: un Led incapacitator, in grado di
far pulsare la luce su lunghezze d'onda che cambiano rapidamente, inducendo nei bersagli
«<disorientamento, nausea e vomito»>, Onde ad alta frequenza in grado di colpire chiunque, nel raggio di
centinaia di metri, provocando pressione intracranica, dolori alla spina dorsale e altri danni fisici.

Entro il 2030 in tutto il mondo saranno attivi oltre 600 milioni di pali intelligenti, dotati di dispositivi wireless
multifunzionali e di microfoni per dare istruzioni ai conducenti, come già avviene a Melbourne.

Questi apparati elettromagnetici saranno alimentati da grandi torri di ricarica, molti avranno telecamere per
il riconoscimento facciale. E in cima stazioni di ricarica per i droni, la nuova polizia dei cieli.

L'identità digitale sarà autenticata attraverso il riconoscimento facciale, che diverrà la chiave per sbloccare
l’accesso alla vita e questa chiave sarà legata a un nuovo sistema finanziario, il Central bank digital currency,
un mix di crediti ecologici, sociali rispetto delle prescrizioni di vaccini.

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