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TEMA

Elogio al copiare

Magari per molti sarà anche sbagliato, un furto, un’appropriazione di informazioni, eppure, ammettilo
lettore, è successo anche a te: quella volta in cui ti sentivi cadere il peso della pigrizia addosso, più faticoso
da sopportare che correre con sulle spalle coricato un masso; oppure, dove avevi già una montagna di altri
impegni e lavori da svolgere, e quel compito, che fosse piccolo o grande, proprio non ti andava giù, magari
per stanchezza, magari per mancanza di tempo. Fatto sta, per un motivo più superficiale o più profondo che
fosse, anche tu quella volta hai allungato l’occhio per fare, diciamo, “un confronto” con la verifica del
compagno, nulla di più ovviamente. Fare i moralisti, forse, è esagerato per un argomento simile, del resto,
saresti leggermente ipocrita caro lettore. Piuttosto, goditi i benefici di quella che niente meno è se non una
sfida. Esatto una vera e propria battaglia, come quelle dei film o serie, tra te e quel demoniaco essere dietro
la cattedra, il tuo professore! Ma non solo, è questo il bello: bisogna fare i conti con altri fattori che si
presentano sulla tua via, quali il tempo, scarso per una buon lavoro di copiatura, e i sensi, da affinare per
non leggere, come si vuol dire, “Roma per toma”. Nel praticare tale gioco astuto, si diventa molto più furbi
ed ingegnosi: oltre al dover stare attenti allo sguardo del prof, in agguato costantemente per incastrarti sul
momento, ed agli ostacoli prima citati, la nostra creatività si colora di numerose idee volte ad alleggerire il
nostro carico d’impegni, oppure semplicemente, concederci un po’ di tempo di svago. Inventiamo, per
tanto, centinaia di modalità per scamparla, tra le più impensabili talvolta. Inoltre, altro intoppo, bisogna
convincere quel compagno, sì il tuo vicino studioso, a darti quell’aiutino. Beh, eppure, una volta dato, non
percepisci quel compagno, un po’ più come un amico, un alleato verso il nemico comune. Diventate
combattenti, uniti verso l’unico scopo di salvarsi, l’un l’altro, dandosi una mano a vicenda. Del resto, come
detto in precedenza, può capitare quella volta, o quelle molte volte, in cui di studiare proprio non ne hai
voglia. Copiare, è dunque un’ottima soluzione per abbandonare per un pochino il mondo di responsabilità
nella quale veniamo catapultati; una fune, per fuggire da quel pressare, operato da quei macigni di
preoccupazioni, che sembra far cedere le nostre gambe fragili. Copiare non è scappare da quelli che sono i
nostri compiti, è fermarsi, ad ammirare ciò che è il resto, concedersi una pausa.

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