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“La filosofia massonica affonda le sue radici nella filosofia antica secondo cui la

conoscenza intellettuale è nulla se non è coadiuvata dalla realizzazione metafisica


nell’interiorità e dalla realizzazione politico sociale nell’esteriorità.
L’acquisizione di tale conoscenza è graduale, ciò comporta una metamorfosi
della coscienza con un conseguente rinnovamento della condotta e della cultura
acquisita. Ogni punto d’arrivo è nuovo punto di partenza, ogni forma raggiunta è
transeunte in una continua evoluzione. Solve et Coagula” (Le chiavi del maestro
segreto).
L'apprendimento dai libri si riduce a dare una conoscenza puramente intellettuale
piacevole e certo affascinante ma che si limita al mentale producendo più
l'illusione l'arroganza del sapere che non la vera conoscenza. La vera conoscenza
presuppone una concentrazione, una distillazione, una meditazione che porta alla
consapevolezza del contenuto e per ottenere questa conoscenza occorre
immergersi nella culla del Silenzio.
L’aspetto razionale dell’agire esoterico non è il solo modo connesso alla ricerca
della Verità in quanto assolvono pari dignità il cuore e l’intuizione che tutte
assieme sono gli strumenti per la ricerca del Vero oltre la Realtà.
“Per l'adepto il gesto del silenzio assunto all'inizio e alla fine dei propri interventi
rappresenta il sigillo dell'autenticità del suo dire, indica che la parola pronunciata
non è superficiale né banale ma bensì ponderata analizzata pronunciata con
profonda conoscenza e discernimento del suo significato delle sue implicazioni e
delle sue conseguenze” (come contenuto nel Il Simbolismo del Silenzio).
Il gesto del Silenzio è segnale di un silenzio esteriore volto a concentrare tutto
l'essere in una ricerca interiore. Il Silenzio dell'introspezione, della meditazione,
che permette all’Io Superiore di elevarsi e allo Spirito di manifestarsi sino a
influire positivamente sui nostri diversi stati dell'Essere lungo la piramide
scozzese.
Il gesto del silenzio è indicazione, linea di condotta per una ricerca della verità
che deve essere esperienza vissuta. Il Segreto è il metodo stesso della ricerca.
Parlare del Silenzio significa parlare di un antico simbolo polistratificato, magico
gesto di potere che indica il silenzio non solo come segreto o mutismo ma
soprattutto come controllo di sé come capacità di discernere, di distinguere il
tempo, il luogo le cose da dire e quelle da non dire. Ed aggiungo un altro aspetto
similare alla “taciturnità” dei benedettini dando al Silenzio il senso
dell’obbedienza oltre che parlare solo là dove è utile e necessario; in un
equilibrio tra tacere e dire.
Tale Silenzio esoterico è segno distintivo del Maestro poiché in esso è implicita
la capacità di vedere e di comprendere ciò che per gli altri è invisibile o velato. In
esso non compare più il silenzio imposto dall'esterno tipico del novizio e
dell'Apprendista ma il simbolo della volontà dominata e controllata direttamente
dal maestro che sceglie di tacere per meglio penetrare il velo della realtà
fenomenica. Ad un livello superiore il segno del Silenzio muta leggermente
forma e diviene il gesto del silenzio del Maestro massone, volto a indicare che
l'alto Iniziato non domina solo il Silenzio ma anche la Parola.
Allora le dita vengono posate al lato destro delle labbra, per significare, non una
chiusura ma una capacità di imperio.
Tale segno diviene così la manifestazione esteriore di un dominio interiore
acquisito, che si evolve poi in dominio esteriore che dirige con la parola con il
gesto la realtà della manifestazione, ed è finanche capace di crearla.
Il Silenzio assume un ruolo centrale in tutto il percorso iniziatico ma con funzioni
e finalità diverse in rapporto al reale livello raggiunto nella piramide scozzese.
Non sempre il grado ricoperto è uguale alla posizione del livello da attribuire.
Nell’Apprendista regna il silenzio alchemico della Putrefazione in quanto il
seme, l’appena iniziato o neofita, deve far maturare il tempo necessario al
compimento della fase di evoluzione della morte o putrefazione stessa ed avviare
il tempo della nuova nascita, del nuovo Essere.
Diverso dall’apprendista, per come ho esposto, è la funzione del Silenzio nella
progressione spirituale del Maestro Segreto dove il Silenzio è lavoro prettamente
esoterico con la duplice finalità del dominio sulla Volontà per produrre la giusta
Parola e di laboratorio alchemico nel progresso evolutivo spirituale.
Il quarto grado quindi avvia la costruzione di un essere massone consapevole del
proprio percorso ma soprattutto della propria finalità.

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