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Si.A.Po.L.

Sindacato Autonomo Polizia Locale


SEGRETERIA GENERALE
20122 Milano – Galleria Unione, 5
tel. 02.36557610 – fax 02.36535271
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PERSONALE DELLA POLIZIA LOCALE IN TURNAZIONE E


FESTIVI INFRASETTIMANALI.

Ancora fraintendimenti e tanta confusione: c’è chi confonde il riposo


compensativo con il riposo settimanale e chi non sa quantificare l’orario
“ordinario” di lavoro.

Dobbiamo constatare che, ormai troppo frequentemente, alcuni enti


sollevano problematiche applicative relative al trattamento retributivo
conseguente al lavoro del personale turnista nelle festività infrasettimanali.
Cercheremo, in queste righe, di chiarire la nostra posizione in merito, evitando
l’analisi profonda della copiosa giurisprudenza creatasi sull’argomento, che
rimandiamo in altra sede.
Alcune Amministrazioni, basandosi esclusivamente su alcuni pareri
dell’ARAN e della Funzione Pubblica tra l’altro ormai piuttosto datati e sulla
erronea lettura di alcune sentenze della Corte di Cassazione, sostengono che al
personale turnista che presta la propria opera nelle festività infrasettimanali,
spetterebbe solamente, oltre al normale stipendio, l’indennità di turno di cui
all’art.22 del CCNL 14/9/2000 non potendosi, a loro giudizio, applicare l’art.24
dello stesso contratto.
Occorre innanzitutto evidenziare che i due articoli 22 e 24 del CCNL
14/9/2000 si riferiscono a due fattispecie diverse che, tra l’altro, non escludono
nemmeno la loro cumulabilità. Riportiamo il testo del contratto nazionale:

ART.22 -TURNAZIONI
1. Gli enti, in relazione alle proprie esigenze organizzative o di servizio funzionali, possono
istituire turni giornalieri di lavoro. Il turno consiste in un'effettiva rotazione del personale in
prestabilite articolazioni giornaliere.
2. Le prestazioni lavorative svolte in turnazione, ai fini della corresponsione della relativa
indennità, devono essere distribuite nell'arco del mese in modo tale da far risultare una
distribuzione equilibrata e avvicendata dei turni effettuati in orario antimeridiano,
pomeridiano e, se previsto, notturno, in relazione alla articolazione adottata nell'ente.

3. I turni diurni, antimeridiani e pomeridiani, possono essere attuati in strutture operative che
prevedano un orario di servizio giornaliero di almeno 10 ore.

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4. I turni notturni non possono essere superiori a 10 nel mese, facendo comunque salve le
eventuali esigenze eccezionali o quelle derivanti da calamità o eventi naturali. Per turno
notturno si intende il periodo lavorativo ricompreso tra le 22 e le 6 del mattino.
5. Al personale turnista è corrisposta una indennità che compensa interamente il disagio
derivante dalla particolare articolazione dell'orario di lavoro i cui valori sono stabiliti come
segue:
- turno diurno antimeridiano e pomeridiano (tra le 6 e le 22.00): maggiorazione oraria del
10% della retribuzione di cui all'art.52, comma 2, lett. c)
- turno notturno o festivo: maggiorazione oraria del 30% della retribuzione di cui all'art.52,
comma 2, lett. c)
- turno festivo notturno: maggiorazione oraria del 50% della retribuzione di cui all'art.52,
comma 2, lett. c).
6. L'indennità di cui al comma 5 è corrisposta solo per i periodi di effettiva prestazione di
servizio in turno.
7. Agli oneri derivanti dal presente articolo si fa fronte, in ogni caso, con le risorse previste
dall'art. 15 del CCNL dell'1.4.1999.

ART.24
TRATTAMENTO PER ATTIVITÀ PRESTATA IN GIORNO FESTIVO - RIPOSO
COMPENSATIVO – (modificato dall’art.14 del ccnl 5/10/2001)

1. Al dipendente che per particolari esigenze di servizio non usufruisce del giorno di riposo
settimanale deve essere corrisposto, per ogni ora di lavoro effettivamente prestata, un
compenso aggiuntivo pari al 50% della retribuzione oraria di cui all’art.52, comma 2, lett. b),
con diritto al riposo compensativo da fruire di regola entro 15 giorni e comunque non oltre il
bimestre successivo.
2. L'attività prestata in giorno festivo infrasettimanale dà titolo, a richiesta del dipendente, a
equivalente riposo compensativo o alla corresponsione del compenso per lavoro straordinario
con la maggiorazione prevista per il lavoro straordinario festivo.
3. L'attività prestata in giorno feriale non lavorativo, a seguito di articolazione di lavoro su
cinque giorni, dà titolo, a richiesta del dipendente, a equivalente riposo compensativo o alla
corresponsione del compenso per lavoro straordinario non festivo.
4. La maggiorazione di cui al comma 1 è cumulabile con altro trattamento accessorio collegato
alla prestazione.
5. Anche in assenza di rotazione per turno, nel caso di lavoro ordinario notturno e festivo è
dovuta una maggiorazione della retribuzione oraria di cui all'art.52, comma 2, lett. b), nella
misura del 20%; nel caso di lavoro ordinario festivo-notturno la maggiorazione dovuta è del
30%.

Come si può leggere l’indennità di turno di cui all’art.22 compensa il


disagio dei lavoratori che sono costretti ad una particolare articolazione dell’orario
di lavoro (turni); infatti viene previsto un compenso differenziato a secondo del
fatto che la prestazione sia resa di giorno, di notte o in giornata festiva, oppure
nella notte festiva.
L’art.24 invece si riferisce a fattispecie completamente diverse poiché riguarda i
casi in cui:
1) il dipendente si trovi a non poter usufruire del giorno di riposo settimanale;
2) il dipendente si trovi a prestare servizio in giorno festivo infrasettimanale;
3) il dipendente si trovi a prestare servizio in un giorno feriale non lavorativo a
seguito di articolazione dell’orario settimanale di lavoro su 5 giorni.

Nessuna normativa ne’ di legge ne’ contrattuale stabilisce la non


cumulabilità delle due fattispecie e, quindi, dei relativi compensi.
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Tale principio è stato confermato anche dalla sentenza della Corte di
Cassazione SEZIONI UNITE CIVILI n. 9097 del 17 aprile 2007 della quale riportiamo
testualmente un passaggio:
“nel caso di attività prestata in un giorno festivo infrasettimanale, il diritto al
compenso di cui all'art. 13 previsto per il lavoro in turni non esclude che, in
ipotesi di mancata fruizione del riposto compensativo, venga erogato il compenso
appositamente previsto per tale diverso titolo dall'art. 17, (ora artt. 22 e 24 del
CCNL) nella misura prevista per il lavoro straordinario festivo (comma 2)….. una
cosa è compensare il maggior disagio per il lavoro prestato in turni, altra è
prevedere un compenso per il caso in cui, nell'ambito di tale prestazione, si
determini altresí la mancata fruizione del riposo compensativo, atteso che la
diversità delle funzioni svolte, rispettivamente, dagli istituti ex artt. 13 e 17
citt., conferma l'infondatezza del motivo di ricorso, con cui il Comune ricorrente
erroneamente sostiene che l'applicazione della prima disposizione richiederebbe
(per i turnisti) l'applicabilità della seconda in forza di un c.d. principio di
specialità che è, invece, inesistente riguardo alle due disposizioni in quanto le
stesse sono riferite a istituti con funzioni diverse”.
Da notare che nella sentenza succitata si parla di riposo compensativo
riferito alla giornata festiva infrasettimanale e NON di riposo settimanale (che deve
essere previsto di domenica o in sostituzione di essa). La confusione tra le due
fattispecie di riposo ha ingenerato, anche recentemente, fraintendimenti
inducendo in errore alcune Amministrazioni.
Recentemente è intervenuta la sentenza del Tribunale di Bari - Sezione
Lavoro n.292 del 13.01.2011 che conferma ancora una volta questo orientamento,
disponendo il rigetto delle domande avanzate dall’amministrazione convenuta
(Comune di Polignano) che erano fondate sul presupposto della presunta
incumulabilità dell’indennità di turno con le maggiorazioni stipendiali dovute per
il lavoro straordinario prestato in giornata festiva infrasettimanale.
Alcune Amministrazioni sostengono che un’altra Sentenza della Corte di
Cassazione, la n.8458 del 9/4/2010, finirebbe per sostenere che al personale turnista
che presta servizio nelle festività infrasettimanali spetterebbe solamente l’indennità di
turno senza alcun diritto alla scelta prevista dall’art.24 comma2.
Tralasciando il fatto che una sentenza della Corte di Cassazione a SEZIONI UNITE
ha senz’altro maggior rilievo che non una sentenza emessa da una sola Sezione,
proveremo a spiegare da dove nasce l’equivoco che porta a distorcere il principio di base
che la Cassazione ha esplicitato nella sentenza del 2007 e comunque CONFERMATO nella
sentenza del 2010.
Le argomentazioni addotte da quest’ultima sentenza possono essere così
riassunte:
1) non è controverso che “nel turno possono cadere giornate festive (domeniche e
festività infrasettimanali”;
2) l’indennità di turno “compensa interamente il disagio derivante dalla particolare
articolazione dell’orario di lavoro”;
3) le norme contrattuali devono essere intese “nel senso che al personale turnista che
presta attività lavorativa in giornata festiva infrasettimanale come in quella domenicale,
secondo le previsioni del turno di lavoro, spetta solo il compenso previsto dall’articolo
22, comma 5, seconda alinea (maggiorazione del 30% della retribuzione);
4) si deve considerare esclusa la possibilità di fare “riferimento al diverso istituto dello
straordinario, che presuppone necessariamente il superamento dell’orario contrattuale
di lavoro”;

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5) le disposizioni dell’articolo 24, relative cioè alle attività ulteriori, “prendono in
considerazione l’attività lavorativa prestata, in via eccezionale ovvero occasionale, in
giornate non lavorative, attività che comporta il superamento del limite di orario
settimanale”;
6) questa disposizione “non riguarda i lavoratori inseriti in prestabiliti turni di lavoro che
possono essere, conseguentemente, chiamati in via ordinaria a svolgere le proprie
prestazioni sia nei giorni feriali non lavorativi, sia nelle giornate festive, nel rispetto
degli obblighi derivanti dalla periodica predisposizione dei predetti turni di lavoro;
7) soltanto il lavoratore in turno chiamato a prestare, in via eccezionale ovvero
occasionale, la propria attività nella giornata di riposo settimanale che gli compete in
base al turno assegnato ovvero in giornata festiva infrasettimanale al di là dell’orario di
lavoro ordinario, ha diritto all’applicazione della disciplina di cui all’articolo 24, comma
2”. Ricordiamo che questo articolo contrattuale disciplina “l’ipotesi di eccedenza, in
forza del lavoro prestato in giorno non lavorativo rispetto all’orario normale di lavoro,
mentre l’articolo 22 compensa il disagio del lavoro secondo turni, turni nei quali possono
cadere giornate festive infrasettimanali, ma senza che la prestazione ecceda il normale
orario di lavoro”.
L’equivoco nasce dal significato che assume la dizione di “ordinario turno di
lavoro” che coincide con “normale orario di lavoro”.
Come tutti sappiamo l’orario normale di lavoro per il personale dipendente delle
Amministrazioni locali è di 36 ore settimanali ( per il personale turnista talvolta viene
ridotto a 35 ore settimanali). Nel caso di festività settimanale il debito orario
settimanale di tutti i dipendenti dell’Ente, viene ridotto delle ore che non vengono
lavorate nel giorno della festività e, pertanto il normale orario di lavoro si riduce a 30 o
29 ore di lavoro. Ovviamente questo vale anche per il personale turnista altrimenti si
verrebbe a generare una grave disparità di trattamento, lo stesso, infatti, si troverebbe
nell’arco dell’anno a lavorare per 8 o 10 giornate in più del restante personale
dipendente ( il numero delle giornate dipende dalla coincidenza delle festività con le
domeniche).
Appare quindi chiaro che il personale turnista, nel caso di festività
infrasettimanale, vede ridursi il debito orario al pari degli altri dipendenti e, quindi,
anche il “normale orario di lavoro” citato dalla Sentenza di cui sopra.
Nel caso di prestazione resa nella giornata festiva per il personale turnista
possono verificarsi 2 ipotesi:
a) il personale lavora nella giornata festiva infrasettimanale all’interno del
normale orario di lavoro” e, quindi, nella ordinaria programmazione dei turni è
stata prevista la giornata di riposo compensativo;
b) il personale lavora nella giornata festiva infrasettimanale senza che gli sia
stata preventivamente programmata la giornata di riposo compensativo e,
quindi, lavora OLTRE il normale orario di lavoro.

Nel caso a) al lavoratore spetta solamente l’indennità di turno festiva.


Nel caso b) invece al lavoratore spetta, oltre all’indennità di turno festiva, anche la
possibilità di scelta prevista dall’art.24 comma 2 (compenso straordinario festivo o
equivalente riposo compensativo – dove per equivalente significa che, nel caso il
recupero venga effettuato in giornata feriale, oltre alle ore da recuperare spetta anche
la liquidazione al dipendente della maggiorazione per lavoro festivo). Da notare invece
che il riposo settimanale è irrinunciabile (v. art.24, comma 1). in questo caso quindi,
oltre alla liquidazione dello straordinario festivo è dovuta anche l’indennità di turno
festiva così come previsto dalla sentenza della Corte di Cassazione SEZIONI UNITE CIVILI
n. 9097 del 17 aprile 2007 che recita:
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“nel caso di attività prestata in un giorno festivo infrasettimanale, il diritto al
compenso di cui all'art. 13 previsto per il lavoro in turni non esclude che, in ipotesi di
mancata fruizione del riposto compensativo, venga erogato il compenso appositamente
previsto per tale diverso titolo dall'art. 17, (ora artt. 22 e 24 del CCNL) nella misura
prevista per il lavoro straordinario festivo (comma 2)….. una cosa è compensare il
maggior disagio per il lavoro prestato in turni, altra è prevedere un compenso per il
caso in cui, nell'ambito di tale prestazione, si determini altresí la mancata fruizione
del riposo compensativo”“
Lo stesso principio è sostenuto anche dalla stessa Sentenza della Corte di
Cassazione del 9/4/2010 n.8458, sentenza che recita:
“ il lavoratore in turno chiamato a prestare, in via eccezionale ovvero occasionale, la
propria attivita' nella giornata di riposo settimanale che gli compete in base al turno
assegnato, ovvero in giornata festiva infrasettimanale al di la' dell'orario ordinario, ha
diritto all'applicazione della disciplina dell'art. 24, comma 2”.
Anche la recente sentenza della Corte di Cassazione n.2888/2012 del 27/1/2012
conferma la cumulabilità dell’indennità di cui all’art.24/ comma 2 con il compenso di
cui all’art.22 CCNL 14/9/2000 nel caso di prestazione che ecceda l’orario ordinario di
lavoro.

Per quanto sopra esposto appare evidente che l’ipotesi, avanzata da alcune
Amministrazioni, tesa a sostenere che in caso di prestazione lavorativa nelle giornate di
festività infrasettimanale del personale turnista al di fuori dell’orario normale di lavoro
debba essere liquidata solamente l’indennità di turno, appare non solo contraria a
quanto previsto nel contratto nazionale di lavoro ma anche a quanto sancito dalle
sentenze della Corte di Cassazione sopra citate.

Milano, agosto 2012

Il Segretario Generale
Ernesto Cassinelli

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