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venerdì 9 marzo 2007 SPETTACOLI 13

L’INTERVISTA | Straordinaria icona del cinema italiano, l’attrice da questa sera al teatro Bellini con “Lo zoo di vetro”

Claudia Cardinale, la diva dai mille volti


ALBERTO MAROLDA
IVAN CASTIGLIONE TRA I PROTAGONISTI
NAPOLI. È considerata, a giusta ragione, una delle
più grandi icone del cinema italiano, ed è tra le
donne più affascinanti del mondo. Claudia Cardi-
Dalla fiction a Williams,
nale (nella foto) non ha certo bisogno di presen-
tazioni, a riprova basterebbe anche farsi un “giro”
su internet per essere sommersi da una lunga on-
per passione e bravura
da di siti e riferimenti, di cui una gran parte alle- NAPOLI. Il successo di una
stiti e seguiti con amore da una folta schiera di ag- tournée teatrale è merito
guerriti fans di tutte le età. Certamente un bel ri- anche del pubblico che lo
sultato da registrare per un’artista che si è sempre rappresenta. Dopo gli ap-
caratterizzata per tenere separata la sua lunga e plausi ricevuti in molti tea-
premiata vita professionale dalla bella, avventu- tri italiani la carta vincen-
rosa e segreta vita personale. te per questo nuovo, pre-
stigioso appuntamento è
Signora Cardinale, preferisce essere più l’attrice Napoli città dove sono nati
o più semplicemente Claudia? grandi attori e grandi sfide.
«Mah, io ho iniziato negli anni Sessanta con i pa- Da stasera al 18 marzo, nel-
parazzi e la Dolce Vita, era facile farsi trasportare la splendida cornice del
dalle stelle alle stalle in un momento, gli scanda- teatro Bellini, debutterà
li erano all’ordine del giorno, ed io ero una bella “Lo zoo di vetro” di Ten-
ragazzina, facevo gola, e per questo ho sempre pre- nessee Williams, il più
ferito farmi giudicare per il mio essere attrice, per dei film che ricordo di più è stato “Bello, onesto, po magari, ma la caduta può esser dura, davvero grande drammaturgo ame-
il mio lavoro, che ho amato davvero senza soste, te- emigrato Australia…”, un film non semplice con molto dura». ricano del Ventesimo seco-
nendo rigidamente separato il mio privato dal pub- Alberto Sordi. Un ruolo che mi piacque subito, Al- lo. In scena con la bellissi-
blico». berto che manda la fotografia di un’amico carino Ed il suo rapporto con Napoli? ma e bravissima Claudia Cardinale, nel ruolo di Amanda Wingfield, Ivan Ca-
invece che la sua, io che arrivo li dopo aver attra- «Napoli è stato per me sempre un posto magico, stiglione (nella foto con la Cardinale nei panni di Tom Wingfield), Orlan-
La sua lista di film è lunga, più di 130 con altret- versato il mondo, lo vedo e mi cade tutto addosso, pensi che è stata la prima città che ho incontrato do Cinque (Jim O’Connor) e Olga Rossi (Laura Wiingfield). La regia e le mu-
tanti personaggi. Quale ha amato di più? una vera pacchia». in Italia, arrivammo qui con papà e mamma nel lo- siche sono di Andrea Liberovici, le scene di Lucia Goj, i costumi di Silvia Ay-
«Difficile a dirsi, ho girato in tutto il mondo, Fran- ro viaggio di nozze. Io ero con la coda di cavallo co- monino, le luci di Sandro Sussi. Una storia intensa e densa di significati che
cia, Italia, Africa, Asia, Americhe, Russia, ed ho E la mitica scena dello schiaffo? me Brigitte Bardot, e con mia sorella eravamo bel- racconta l’incontro con i componenti della famiglia Wingfield che dopo l’ab-
avuto il privilegio di lavorare con i più grandi re- «Ah, quella non la scorderò mai. Oltretutto io nei lissime e tutti i napoletani ci facevano la corte in bandono del padre sono quasi dei sopravvissuti. Vivono senza mezzi econo-
gisti e maestri, ho vissuto non so più quante vite, miei film ho fatto direttamente sempre tutti gli ef- continuazione, era divertentissimo, mio padre non mici e minacciati dalla distruzione di una rispettabilità piccolo borghese. Han-
sono stata davvero dalla ricca borghese, alla don- fetti speciali, l’ho detto che amo il rischio, ed il mio si godette per nulla la vacanza, era sempre a sor- no fallito tutte le loro aspettative e i sogni più comuni, soprattutto per l’in-
na del popolo, alla puttana, ho incarnato tutte, so- personaggio era molto arrabbiato con lui e dovevo vegliarci con mamma che rideva, non lo scorderò capacità di amare. I sentimenti sono contrastanti e si scontrano tra la pos-
no stata bionda, bruna, giovane, io amo la trasfor- picchiarlo per forza, gli avevo anche spiegato co- mai. E poi, da Napoli feci il grande salto a Venezia, sessività morbosa della madre, il desiderio di fuga del figlio, il quasi autismo
mazione. A quarant’anni mi sono truccata da ot- me tirarsi indietro, ma lui fu troppo lento… Si è la mia prima Mostra del cinema, e via senza mai della figlia che delega la sua realtà nell’immagine riflessa in uno zoo di ve-
tantenne ma, forse, se devo proprio scegliere, po- preso una sberla pazzesca, incredibile…. sarà sta- fermarci più». tro. Dalle note di regia di Liberovici si legge: «dalle parole di Williams desi-
trei direi che essere stata la musa di Federico Fel- to molto contento… ride, ed è come un arcobale- Continueremmo all’infinito a parlare con lei, ma dero arrivare a far emergere non solo la tragica realtà del presente in cui si
lini in “Otto e mezzo”, interpretando tra l’altro sem- no dopo la tempesta…. eh si, era rosso, paonazzo, le prove incombono e deve tornare in palcosceni- sviluppa la famiglia stessa, ma parte del percorso a ritroso che li ha portati
plicemente me stessa, l’attrice, ed esser stata l’i- incredulo e tutti ridevano da matti, poi mi ha te- co. Da stasera sarà protagonista al Bellini con il suo a questo presente. Desidero creare, attraverso video proiezioni ed una ricca
spirazione per lui, è stata una cosa magica, indi- nuto il broncio per una settimana, ma siamo stati ultimo bel personaggio, la nevrotica Amanda nel- scenografia acustica, un percorso parallelo e contemporaneo all’azione sce-
menticabile, una delle mie migliori esperienze». sempre grandi amici». la drammatica piéce teatrale di Tennesse Williams, nica. L’occasione di lavorare teatralmente con una straordinaria attrice co-
“Lo zoo di vetro”, opera nella quale la Cardinale si me Claudia Cardinale, mi “obbliga” ad approfondire la mia ricerca teatrale
Quindi cinema, sempre cinema? La vera bravura di un’attrice, quindi, sta nel sa- esibisce ormai da lungo tempo, sempre con gran- che, come chi conosce il mio lavoro sa, si nutre delle molteplicità espressi-
«No, o perlomeno non solo. Anzi, visto che ho sem- persi spersonalizzare da se stessa? de successo sia di critica che di pubblico. Siamo ve delle nuove macchine teatrali».
pre amato molto il rischio, ed amo mettermi in di- «Assolutamente vero, guardi lo dico spesso, la for- sicuri che ancora una volta il miracolo del con- L’attore napoletano Ivan Castiglione, che interpreta il figlio Tom, è un at-
scussione, ho ascoltato anche Maurizio Scaparro te differenza fra l’identità e l’alterità, cioè quan- fronto con la mitica Joanne Woodward diretta tore di talento che passa con naturalezza dal teatro d’autore al cinema e al-
e Pasquale Squitieri che mi hanno tormentato a do sei davanti alla macchina da presa sei, e devi dall’“icy man” Paul Newman, altra attrice che det- la tv. Già protagonista di “Un posto al sole” nei panni dell’ispettore Giusep-
lungo chiedendomi di provare ad indossare i pan- essere l’altra, con tutte le sue facce belle o brutte, te vita sul grande schermo allo stesso personaggio, pe Alberti, e nella fiction in due puntate “Eravamo solo Mille”, dove ha in-
ni teatrali, ed averli accontentati con la “Venexia- ma dopo, dopo torni te stessa. Per fare questo me- sarà vinto dalla Cardinale, e che anche la folta pla- terpretato il tenente della polizia borbonica Magliuolo, ha due film in usci-
na” è stata un’ottima idea che ha aperto tanti al- stiere, se non sei forte dentro, c’è il rischio di per- tea napoletana saprà ben riconoscere e ricom- ta: “Drosera” per la regia di Francesco Dominerò e “Guido che sfidò le bri-
tri ruoli in teatro. Io sono nata in Africa, sono una dere la tua vera identità, se non sei decisa ti can- pensare il grande impegno che la straordinaria at- gate rosse”, scritto e diretto da Giuseppe Ferrara.
nomade, mi piacciono differenti esperienze, mi pia- cellano senza pietà. Quando sali le scale di Cannes trice e la sua interessante Compagnia sapranno co-
ce viaggiare con la valigia, non per nulla un altro pensi di essere arrivata non si sa dove, nell’Olim- municare dal ruvido selciato del palco teatrale. Castiglione ci anticipa il suo personaggio?
«È un ruolo molto intenso quello di Tom, una duplice veste che mi vede an-
che commentare, sin dall’inizio, la vicenda della famiglia Wingfield».

TEATRO | Pietro Pignatelli è il protagonista de “Il mio posto è in un campo di grano” Lavorare in palcoscenico con Claudia Cardinale lo considera un privilegio o
un punto di arrivo?
«È un orgoglio che sicuramente mi darà una spinta in più per continuare a
migliorarmi. Con una grande stella come lei ci si sente una particella in asce-

Van Gogh tra solitudine e disperazione sa. Claudia è venuta a vedermi a teatro quando recitavo in “Faust” nel ruolo
di Mestisofocle con lo stesso regista che oggi firma “Lo zoo di vetro”. Trovo
incredibile che un’attrice come lei sia così semplice e vera».

PIANO DI SORRENTO. Il ritratto di “un mondo a parte” in un’evocazione di dia- Ben riusciti i giochi di luce che, Quando ha cominciato il suo lavoro di attore?
loghi immaginari, memorie, disperazione, sogni e solitudine forzata. Questo sempre di taglio come pennellate vi- «Nel 1998. Una passione a cui non ho potuto rinunciare nonostante avessi
l’ultimo anno e mezzo di vita di Van Gogh trascorso in un ospedale psichia- ve, colpiscono il protagonista e i det- frequentato l’università. Mi manca solo la tesi per la laurea in Economia e
trico di Saint Remy in Francia. In uno spettacolo di e per la regia di Angelo tagli di scena. Oggetti sparsi ed am- Commercio, ma fare l’attore è l’espressione che meglio di tutto sa parlare di
Ruta uno splendido Pietro Pignatelli (nella foto) nei panni del grande mae- bientazioni accennate lasciano in- me. Lo considero quasi un orgasmo».
stro del colore in natura. Un’interpretazione sentita e toccante che nell’ar- travedere e quasi sentire sulla pelle
co di tutta la sua durata, un’ora circa, in un alternato gioco di quadri, segna l’odore penetrante di una stanza d’o- Non le pesa l’attenzione mediatica che sicuramente c’è intorno ad uno spet-
in scena tutto il dolore di una vita spezzata da un esilio involontario, e l’a- spedale prima, della sua casa poi, in tacolo che ha come protagonista femminile un’attrice come la Cardinale?
marezza della conseguente privazione delle sue tele, dei suoi paesaggi tin- un reiterarsi di ombre e luci sonore «Per me è un fatto nuovo, per Claudia no. All’Eliseo di Roma il parterre del-
teggiati, dei suoi gialli ocra, dei suoi infiniti azzurri cobalto, del verde, dei che paiono non lasciare nulla al ca- la “prima” era pieno di personaggi famosi. C’erano attori e politici . Era emo-
rossi porpora, e di tutti quei possibili viola indaco che solo la sua ingenua ed so. Ben riuscita la riduzione dram- zionante, ma non ci siamo affatto meravigliati».
infantile prospettiva di vita riusciva a cogliere e riprodurre. maturgica in un’operazione di ri-let-
Senza l’ausilio di alcuna tela in scena poiché le delicate note in musica del tura teatrale che l’attore Pignatelli di- Lei ha superato i trent’anni e cresce non solo in età. Cose le hanno dato le
grande Stefano Battaglia evocano tutte le sfumature interiori possibili, at- mostra di sentire sino in fondo. La sua scelte già fatte?
traverso quel sottile velo di “follia d’integrazione”, viene esaltata tutta la sua straordinaria capacità di immedesi- «La capacità di affrontare qualunque set. Lavoro da molti anni in “Un posto
lacerante solitudine. Dialoghi rimembrati o immaginari, e disperati mono- mazione nella folle ritualità dei gesti al sole” e continuo a farlo con lo stesso entusiasmo. Quel paladino della giu-
loghi, scandiscono il tempo della scorrere ineluttabile di una vita senza spe- convulsi in un “malato di mente” com- stizia un po’ sfortunato mi è molto caro. Nelle prossime puntate Giuseppe Ar-
ranza, né più attese. Incontri fugaci, amori perduti, e sedicenti amici occa- muovono senza tregua gli spettatori che, attoniti, partecipano. letti risolverà un nuovo caso».
sionali che come Gauguin, Cèzanne, Monet vagheggiavano con lui il sorgere Il teatro Delle Rose di Piano di Sorrento ha accolto il numeroso pubblico
di una comunità di artisti “L’Atelier du Midi” e una miriade di ricordi fran- di studenti in un soleggiato matinè per fare spazio al serale di lunedì scorso. In futuro che altro farà?
tumati dall’ordine sociale e dalla povertà, si stagliano, come in un “tableaux Applauditissimo Pietro Pignatelli accompagnato dalla intensa e bravissima «Un nuovo tour della commedia che ci porterà a Barcellona e poi in altri tea-
vivants” in uno scorrere d’immagini senza tempo su di una scena scarna e ri- Anna Ferruzzo, capace d’essere meravigliosamente, algida infermiera prima, tri della Penisola. Mi ritengo fortunato perché oggi in Italia gli attori che pos-
gorosamente concepita all’insegna della sola evocazione emotiva, e meno rap- amante occasionale poi, per divenire sul finale sua compagna di vita. Uno spet- sono scegliere sono pochi, specialmente al cinema dove sopravvivono sem-
presentativa. Immancabile e vivo in scena il ricorso a “La sedia di Van Gogh” tacolo integralmente ben concepito, emozionalmente riuscito e da insegui- pre le stesse facce. Ma calcolando che solo il 30% ha delle opportunità cre-
e simulate ricorrentemente le numerose finestre aperte sul mondo laddove re nelle sue numerose tappe future. do di potermi riconoscere in un attore che conosce bene il suo mestiere».
quella reclusione forzata gliene impediva la visione. ANNA STROMILLO ANNAMARIA PIACENTINI

I FILM DEL WEEK-END di Luisa Apicella luisa.apicella@libero.it


HO VOGLIA DI TE sensazioni che credeva di non riuscire più a trovare, an- lui, un misterioso universo dove SAW III
di Luis Prieto con Riccardo Scamarcio, che se non riesce a mettere completamente da parte ogni sguardo, ogni suono rivela in- di Darren Lynn Bousman con Tobin Bell, Angus
Laura Chiatti, Claudio Ammendola Baby, il suo primo amore. trighi e segreti, un luogo dove i no- Macfadyen, Dina Meyer, Kim Roberts, Shawnee
Genere: Commedia-Durata:110' vizi vengono esortati a denuncia- Smith, Bahar Soomekh
Nel suo magico momento, re reciprocamente le proprie de-
Scamarcio interpreta Step, l'a- IN MEMORIA DI ME bolezze. Sono costantemente sor- Continua la saga sanguinaria e
dorato protagonista del roman- di Saverio Costanzo con Christo Jivkov, vegliati nei gesti quotidiani, nei ri- spaventosa. Dopo essere sfuggito al-
zo omonimo di Moccia. Step, André Hennicke, Marco Baliani, Fausto Russo Ale- ti, nelle letture, interrogati nei mo- la polizia, Jigsaw, aiutato da Aman-
dopo aver passato gli ultimi due si, Filippo Timi, Stefano Antonucci, Rocco Andrea menti in cui lottano per abbando- da, enigmista apprendista, ha già fo-
anni negli Stati Uniti, rientra a Barone narsi alla volontà di Dio. Andrea é calizzato la sua prossima vittima. Si
Roma, ormai pronto ad affron- scosso dagli incontri con il ribelle tratta della dottoressa Lynn Denlon,
tare tutti i problemi che si era Andrea, è giovane e di belle speranze, ma l'impatto col novizio Zanna, che accusa il sistema del noviziato e la che tra l'altro dovrà curare Jigsaw,
lasciato alle spalle ed assumer- mondo e le sue infinite strade lo ha fatto precipitare in stessa Chiesa di sfruttare la parola di Dio per acquisire che si trova in pericolo di vita. Tut-
si le responsabilità di quando si uno stato di smarrimento. In cerca di un nuovo equili- potere e influenza. Confrontandosi con lui, Andrea co- to questo, mentre Jeff, un'altra vit-
comincia a diventare adulti. Ri- brio si sottopone al noviziato, un periodo di esercizi spi- mincia a dubitare profondamente delle propria fede cor- tima, sta cercando di risolvere il gioco mortale che é sta-
trova i vecchi amici senza di- rituali per l'avviamento al sacerdozio. All'interno della rendo il rischio di abbandonare l'Ordine come altri pri- to preparato per lui. Colpi di scena ormai prevedibili ma
menticare l'amico che non c'é più, inizia a lavorare nel- comunità religiosa, Andrea scopre un mondo che va ol- ma di lui. sempre attraenti per gli amanti del genere.
lo spettacolo ed incontra Ginevra, che gli farà provare tre il silenzio e la preghiera. Il monastero diviene, per Genere: Drammatico-Durata: 115' Genere: Thriller-Durata: 107'

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