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Pagina 12 - Mass media

ASIS news Anno VI numero 12 - 30 giugno 2007

Una nuova favola hollywoodiana

I pirati dei Caraibi


I tempi nei quali il cinema americano era capace di uno sguardo spregiudicato e realistico sul presente, in presa diretta sono ormai tramontati. Daltra parte per, anche se la produzione americana si di recente assai impoverita, resta un genere che, a nostro avviso, non delude mai, quello della favola. Quale che sia il genere nel quale collocabile, fantascienza (Matrix) mito (Il signore degli anelli) o avventura allo stato quasi puro (I pirati dei Caraibi) il sogno si addice oggi al grande schermo assai pi di una narrazione realistica o della tranche de vie di origine ottocentesca. Noi non siamo spettatori fedeli di Matrix, ma ne avvertiamo con nettezza la presenza innegabile presso un pubblico vasto e composito, come opera-guida. La vita in comune con i nostri figli ci ha invece reso affezionati suiver della saga de Il signore degli anelli, e soprattutto de I pirati dei Caraibi. Le salde radici di tali opere sono chiaramente affondate nel mito, il cui carattere per definizione sorgivo e originario, la cui inesauribile vitalit non possono sfuggire a nessuno, men che meno a noi che ricordiamo con rapimento le giovanili letture vichiane. Naturalmente per tutto questo da solo non potrebbe bastare a determinare linteresse con cui queste opere vengono attese e seguite. Ancora in questa primavera la terza parte del ciclo dei pirati ha monopolizzato lattenzione degli appassionati, di fronte ad una edizione per pi versi deludente del festival di Cannes. Del resto questo terzo film, Ai confini del mondo, non ha davvero deluso. Nonostante latteggiamento della critica, nostrana e americana, che ha preso le distanze da esso con una punta di snobismo, noi vorremmo invece sottolinearne i meriti, che, a nostro avviso, non sono pochi. Qual in sostanza, il carattere dominante di questopera s commerciale, ma in pari tempo non comune? A nostro avviso, su tutti, laspetto onirico, visionario, quasi da incubo.
Renato Calapso

Ricordiamo solo, in questo senso, la figura del protagonista alle prese con infinite riproduzioni di se stesso nella prima parte del film, la ciurma dellOlandese volante, composta da uomini pesce tuttaltro che convenzionali, latmosfera impressionante della Singapore in cui si apre inizia la narrazione.

La fantasia e il racconto convenzionale si pervertono dunque in un incubo, nondimeno affascinante e avvincente. Certo tutto ci avviene a prezzo di una certa confusione, che stata notata dalla critica (su tutti lautorevole Brian Lowry di Variety) ma non si pu separare la confusione dal sogno. Il carattere marino del racconto del resto innegabile, e sono acque limpide quelle di questi Caraibi, ma non sempre, talora divengono torbide e inquietanti. Talora latmosfera onirica viene come squarciata da meravigliose scene di massa, che ricordano lantica suggestione del cinema hollywoodiano, indimenticabile resta in questo senso la interminabile battaglia sotto la pioggia. Fissati questi punti essenziali resta da dire che il film perderebbe gran parte del suo pregio senza una interpretazione come quella del protagonista, uno strepitoso Johnny Depp. Che riesce a disegnare un corsaro ancheggiante ma pur sempre virile, picaresco e autoironico ma implacabilmente efficace nellazione, misero e quasi lacero quanto improvvisamente sfavillante di bellezza e di brio. Anche in questo la nuova Hollywood di Verbinski si mantiene fedele alla tradizione, nel servirsi di grandi attori seri (Depp ha addirittura alle spalle uno sperimentalismo alquanto arrischiato) per trasformarli senza snaturarli. Proprio a Depp appartiene limmagine per noi davvero indimenticabile del film. Nel racconto c una bussola che segna invariabilmente la direzione in cui si trova ci che pi ama e desidera chi la possiede. Peccato che il Capitano Jack Sparrow (Depp, appunto) una volta impadronitosene non pu adoperarla. Egli infatti non sa cosa ama di pi, non sa cosa pi al mondo desidera. Depp raffigura con buffonesca e sottile credibilit questa incertezza cos adeguata ai tempi di oggi, cos rispondente al loro spirito, tanto che esso, provenendo dallalta cultura, si con successo insinuata nel cinema commerciale.

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