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Nel corso dei secoli ci siamo spesso domandati come saremo (se saremo) tra un milione di anni:

una delle ipotesi più vecchie, ma ancora attuale, è quella di H.G. Wells, che nel suo saggio del
1883 The Man of the Year Million (L'uomo dell'anno un milione) immaginava degli umani
dall'aspetto alieno, con la testa grande e il corpo piccolo. Secondo Wells, nel remoto futuro la
specie umana avrà tre opzioni: estinguersi, dare vita a nuove specie o cambiare.

L'AVVENTO DEI POSTUMANI. Secondo Anders Sandberg, ricercatore e futurologo all'Università


di Oxford, l'ipotesi più probabile è la seconda: la nuova specie, però, non sarà frutto di un
cambiamento biologico dovuto all'evoluzione come la intendiamo noi, ma un miglioramento
tecnologico che renderà quelli che vorranno dei postumani: delle intelligenze artificiali
supersviluppate che avranno coscienza di sé e popoleranno il mondo senza bisogno del controllo
dei Sapiens.
Anche se le tecnologie che ci potranno rendere più intelligenti e più forti saranno abbondanti ed
economiche, non è detto che tutti vorranno utilizzarle: alcuni si rifiuteranno di diventare
"superumani", e vorranno rimanere semplicemente umani.

CARICAMENTO CERVELLO IN CORSO. Un altro passo evolutivo, spiega Sandberg, sarà


caricare il nostro cervello nei server: «In questo caso non si tratterebbe di una nuova specie, ma di
abbandonare l'universo animale per quello dei software».
Ma perché dovremmo voler trasformarci in macchine? Per diversi motivi: per diventare immortali,
creando copie e backup di noi stessi in vari server; oppure per viaggiare nello spazio via internet o
radio; o ancora per risparmiare risorse naturali, dal momento che un essere virtuale consuma
molta meno energia di uno fisico.
ARRIVERÀ L'AGI? «È improbabile che gli umani rimarranno l'unica specie intelligente sul nostro
Pianeta», dice Sandberg. Secondo lui l'intelligenza artificiale forte (AGI), quella in grado di
capire o imparare qualsiasi processo intellettivo come gli umani, arriverà presto.

Ma gli esperti non concordano: se alcuni sostengono che l'intelligenza artificiale forte nascerà già
prima del 2060, dall'altro lato c'é chi dice che l'intelligenza artificiale non riuscirà mai a "governare il
mondo", perché la coscienza, la volontà o l'intelligenza non possono essere modellate in modo
matematico.

È probabile che un giorno la maggior parte delle menti umane diventeranno software perché i
cervelli caricati nei software potranno evolvere molto più velocemente, non mangeranno e non
berranno, e dunque saranno molto più ecologici ed efficienti di un corpo fisico. Uno svantaggio,
però, c'è: se qualcuno si sognerà di distruggere i server nelle quali verranno conservate le menti
degli umani, queste potranno svanire in un baleno dalla nube. E se quel qualcuno fossero i pochi
esseri umani "reali" rimasti sulla terra?

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