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RACCONTA ATTRAVERSO I MONUMENTI VISITATI LA STORIA DI BERLINO

CASTELLO DI SANSOUCCI Costruito a Potsdam nella met del XVIII secolo, il castello di Sansoucci, che in francese significa senza preoccupazioni , fu la residenza estiva del re prussiano Federico II, conosciuto come Federico il Grande, che regn dal 1740 al 1786 adottando il cosiddetto dispotismo illuminato , ossia una forma di governo di tipo assolutistico che per si incontrava con le richieste di riforme politiche e sociali da parte del popolo. Il palazzo di Sansoucci, in pieno stile rococ, sottolinea quale fosse la politica di Federico II al tempo, ossia una politica volta al miglioramento del sistema giudiziario ed economico, insieme ad una disposizione aperta verso le belle arti e la musica; per queste ragioni il castello di Sansoucci ospitava spesso intellettuali, artisti e filosofi famosi del tempo, tra i quali spiccava la figura di Voltaire. Il castello si presenta come la raffigurazione di quella pace e luminosit proprie dell operato di Federico il Grande, che conferiva al suo regno una certa rinomanza: innanzitutto un porticato con colonne corinzie in stile neoclassico, che ricorda il colonnato del Bernini della basilica di San Pierto, funzionale a suscitare nel visitatore lo stupore e il fascino di una costruzione lussuosa, ricca di dettagli esornativi e minuziosi, rientranti nei canoni di leggerezza e grazia che il Rococ si proponeva. Numerose finestre sulla facciata principale del castello, che essendo ad un solo piano ricorda molto una moderna villa, contribuiscono a ricreare variazioni cromatiche all interno dell edificio, ma ci che stupisce di pi del castello la sala degli ospiti, in cui soggiorn a lungo Voltaire. Quest ultima un esempio di Rococ portato all estremo eccesso: frutti esotici, fiori, pappagalli e cicogne decorano le pareti e il soffitto della stanza, interamente di colore giallo. Pur essendo di gusto marcato e forse discutibile, non si pu per negare che la stanza ispiri un forte senso di gaiezza, proprio del sovrano. Infine il giardino che circonda il castello sembra appartenere al mondo delle fiabe, data la gran quantit di tempietti ed edifici stravaganti e colorati destinati agli ospiti, che sono disposti qua e l tra statue ed obelischi.

MURO DI BERLINO Due secoli dopo Berlino contraddistinta da un clima decisamente diverso da quello spensierato e generalmente benevolo della politica di Federico II: all apertura e alla tolleranza proprie del cosmopolitismo illuminista si sostituiscono la chiusura e la r epressione, simboleggiate dal muro che dal 1961 al 1989 separ la Berlino Est dalla Berlino Ovest, sancendo cos la separazione politica tra la Germania socialista e quella occidentalizzata e sotto l influenza statunitense.

Definire il muro un monumento g li d un accezione che fino a vent anni fa non sarebbe stata del tutto appropriata; il carattere vitale e responsabile della citt inveceha fatto s che parte del muro rimanesse come monito per le generazioni future, cos come lo il segno sull asfalto che ridisegna il suolo Berlino. La citt ha cos deciso di adottare la stessa mentalit che ha permesso che i campi di concentramento non fossero distrutti ma mantenessero sempre viva nella memoria gli orrori dell Olocausto.

Ci che rimane del vecchio muro oggi appare come un murales lunghissimo e coloratissimo, ricco di decorazioni e disegni pi o meno allegri, che ora richiamano momenti memorabili della storia del socialismo, come il bacio tra Breznev e Honecker, ora graffiti pacifisti e inneggianti alla libert. POTSDAMER PLATZ A simboleggiare il desiderio di svolta e di rinascita a Berlino PotsdamerPlatz, una delle prime costruzioni volte a riempire gli spazi vuoti creati dal la caduta del muro dopo la riun ificazione. PotsdamerPlatz uno dei quartieri pi moderni e giovanili che esistono oggi in Europa, centro della vita notturna e commerciale della citt. Tre grattacieli sormontano la piazza, e tra i nomi degli architetti che si occuparono del progetto troviamo anche quello di Renzo Piano; dei grattacieli il pi famoso il Sony Center, il quale ospita, oltre agli uffici della casa giapponese, ristoranti e cinema. Le strutture rivoluzionarie che dominano la piazza sfruttano le tecnologie pi avanzate e hanno sostituito al cemento armato tipico dell epoca socialista il vetro e l acciaio. Ci che stupisce di pi di queste costruzioni sono le forme libere, multiformi ed anticonvenzionali che sconvolgono le leggi della simmetria e sembrano appartenenti pi all immaginario che alla realt. Dopo decenni di buio e devastazione Berlino sembra quindi tornata agli antichi albori, divenendo una delle citt pi all avanguardia non solo d Europa, ma di tutto il mondo occidentale, sia nel campo dell economia, sia nel campo dell architettura urbana.

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